Scarica pdf - Museo Tridentino di Scienze Naturali
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24 Peresani et al. Gli inse<strong>di</strong>amenti epigravettiani al Palughetto<br />
morenico più recente, in una zona indagata in estensione nel<br />
corso degli scavi 1993-94, articolati in un insieme <strong>di</strong> sette<br />
saggi <strong>di</strong>stribuiti sulla sommità del dosso, perifericamente<br />
all’area centrale (IV, VI) e nel punto più orientale del dosso<br />
stesso, a lato della strada <strong>di</strong> servizio che lo attraversa (VII),<br />
coprendo complessivamente un’area <strong>di</strong> 91 m 2 (Fig. 6).<br />
Il saggio I ha estensione pari a 5,50 m² ed è sud<strong>di</strong>viso<br />
in tre sottosettori denominati Ia, Ib, Ic. I manufatti sono<br />
stati trovati al limite tra il terreno rimaneggiato e US 1, un<br />
paleosuolo che contiene, in altri sondaggi, manufatti litici.<br />
Il saggio II copre un areale <strong>di</strong> 2.50 m² non sud<strong>di</strong>viso in<br />
ulteriori riquadri e mostra nei livelli superiori una serie <strong>di</strong><br />
apporti antropici <strong>di</strong> età storica. I manufatti in selce sono stati<br />
trovati, come nel precedente saggio, al limite tra il terreno<br />
rimaneggiato e il paleosuolo (US1). Il saggio III insiste su<br />
un’area <strong>di</strong> 26 m², molto <strong>di</strong>sturbata dal basamento per la teleferica<br />
e dalle strutture murarie <strong>di</strong> epoca storica. In questo<br />
settore sono stati trovati solo alcuni lembi <strong>di</strong> US 1, scavati<br />
con parcellizzazione <strong>di</strong> poco più <strong>di</strong> 1 m². Anche in questa<br />
zona i manufatti sono stati rinvenuti nella parte alta <strong>di</strong> US<br />
1. Meno esteso rispetto al precedente è il saggio IV (5 m²),<br />
anch’esso <strong>di</strong>sturbato da una pavimentazione poggiante su<br />
lembi <strong>di</strong> US 1. Del saggio V sono stati inizialmente scavati<br />
solo due riquadri <strong>di</strong> 1,5 m per lato e successivamente l’area<br />
<strong>di</strong> scavo è stata allargata a 21 m² fino a confinare i saggi I,<br />
II e III. Il saggio ha messo in luce i riporti antropici accorpati<br />
nell’unità principale A e poggianti su US 1, interessata<br />
a sua volta da cinque buche <strong>di</strong> palo inzeppate con lastre<br />
calcaree. Da evidenziare la presenza nei riquadri 65 e 66<br />
delle tracce <strong>di</strong> un focolare appartenente all’e<strong>di</strong>ficio storico.<br />
In questo saggio, US 1 è stata scavata per quadrati <strong>di</strong> 1 m²<br />
sud<strong>di</strong>visi in sottoquadrati <strong>di</strong> 33 cm per lato. Infine, il saggio<br />
VI esteso su 1.80 m² ha restituito rari manufatti dal terreno<br />
rimaneggiato, mentre il saggio VII scavato sul lato del sentiero<br />
verso la torbiera, ha messo in luce un lembo <strong>di</strong> US 1<br />
dal quale sono stati recuperati pochi manufatti.<br />
Trattandosi <strong>di</strong> un inse<strong>di</strong>amento all’aperto, Palughetto<br />
MN presenta un elevato grado <strong>di</strong> impoverimento delle<br />
testimonianze archeologiche, causato principalmente dalla<br />
pedogenesi ma anche dalle attività antropiche che si sono<br />
succedute nei tempi storici e nel periodo più recente. Se si<br />
escludono le selci scheggiate, le altre eventuali categorie <strong>di</strong><br />
reperti, quali resti faunistici oppure manufatti fabbricati su<br />
litologie alterabili, non si sono conservate mentre i carboni<br />
rinvenuti <strong>di</strong>spersi ed inquinati da apporti recenti riconducibili<br />
anche alle attività dei carbonai, non sono stati presi in<br />
considerazione per le analisi antracologiche e le datazioni.<br />
Un ulteriore depauperamento è rappresentato dalla <strong>di</strong>spersione<br />
dei manufatti litici all’interno <strong>di</strong> US1.<br />
4. 1. La successione pedostratigrafica, caratteri<br />
micromorfologici del paleosuolo<br />
La successione pedo-se<strong>di</strong>mentaria è articolata in due<br />
unità principali, mo e A. La prima è un <strong>di</strong>amicton massivo,<br />
non cementato, con frazione fine franco-argillosa, bruno<br />
giallastra chiara, che lega pietre e ciottoli <strong>di</strong> varia litologia.<br />
A spese <strong>di</strong> questo substrato si è evoluto il paleosuolo contenente<br />
i manufatti litici (US 1), troncato al tetto da un limite<br />
Fig. 4 - L’area del Palughetto con<br />
posizione dei siti epigravettiani Palughetto<br />
MN (PN) e Palughetto MO<br />
(PO). Legenda: 1 - deposito glaciale;<br />
2 - cordone morenico; 3 - loess;<br />
4 - linea <strong>di</strong> drenaggio fluvioglaciale;<br />
5 - conoide fluvioglaciale; 6 - drenaggi<br />
attivi; 7 - depositi limoso-argillosi<br />
e torbosi; 8 - doline e inghiottitoi; 9<br />
- colluvi e depositi <strong>di</strong> versante; 10 -<br />
zone antropizzate (da Avigliano et al.<br />
2000, mo<strong>di</strong>ficata).<br />
Fig. 4 - The Palughetto with the<br />
position of the epigravettian sites<br />
Palughetto MN and Palughetto MO.<br />
Key: 1 - glacial deposit; 2 - moraine<br />
ridge; 3 - loess; 4 - fluvioglacial<br />
stream trace; 5 - fluvioglacial fan;<br />
6 - present-day drainage; 7 - siltyclay<br />
and peat deposits; 8 - dolines<br />
and sinkholes; 9 - eluvial-colluvial<br />
and slope waste deposit; 10 - anthropic<br />
areas (after Avigliano et al.<br />
2000, mo<strong>di</strong>fied).