1. Cratilo - Dipartimento di Filosofia
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uomini. Questa è una svolta nelle ambizioni della teoria naturalista, che viene<br />
ridotta dalla ricerca della verità sulle cose alla ricerca dell'opinione degli<br />
impositori, dalla filosofia alla filologia33. Questo colpo mortale per un vero<br />
naturalismo verrà riba<strong>di</strong>to in 411 b-c, dove la teoria eraclitea è fin dall'inizio<br />
presentata come errata e dovuta alle vertigini dei legislatori.<br />
Le etimologie sono caratterizzate da una peculiare mescolanza <strong>di</strong> umorismo<br />
e serietà, <strong>di</strong>fficile da decifrare. La storica ipotesi che esse costituiscano una<br />
paro<strong>di</strong>a o critica <strong>di</strong> qualcuno o qualcosa non è sostenibile, poiché urta contro<br />
l'atteggiamento unanime degli antichi (incluso Platone fuori dal <strong>Cratilo</strong>) nei<br />
confronti dell'etimologia e contro la <strong>di</strong>chiarazione finale con cui Socrate<br />
confermerà la vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> gran parte <strong>di</strong> esse (439 c)34. D'altra parte non è<br />
<strong>di</strong>fficile riconoscere elementi <strong>di</strong> scherzo e persino autoironia, con cui Socrate<br />
sembra a tratti prendere le <strong>di</strong>stanze dalla propria performance. L'esempio più<br />
cospicuo è la sua ripetuta affermazione (396 c-e ecc.) <strong>di</strong> trovarsi in uno stato <strong>di</strong><br />
invasamento dovuto a un colloquio con Eutifrone – presumibilmente lo<br />
scre<strong>di</strong>tato indovino dell'Eutifrone, se<strong>di</strong>cente esperto delle cose <strong>di</strong>vine. Una<br />
chiave per capire le etimologie è forse il paragone con il ruolo svolto in altri<br />
<strong>di</strong>aloghi dal mito, che – oltre a svolgere una profonda funzione filosofica – ha<br />
anche una <strong>di</strong>mensione puramente letteraria, nella quale si giustifica il deliberato<br />
inserimento <strong>di</strong> dettagli implausibili. Un buon esempio <strong>di</strong> questa compresenza <strong>di</strong><br />
serietà e gioco (non paro<strong>di</strong>a) è il mito del Fedro, dove questa caratteristica è<br />
esplicitamente riconosciuta da Socrate (265 b-c). Qui non tenterò <strong>di</strong> sviluppare<br />
estesamente questo suggerimento. Noto soltanto, a titolo <strong>di</strong> esempio, che uno<br />
dei termini usati da Socrate nel passo del Fedro è pai<strong>di</strong>av, che può essere<br />
confrontato con la scelta <strong>di</strong> analizzare «giocosamente» (pai<strong>di</strong>kw'"), anziché<br />
33 Cfr. per es. M. Schofield, The Dénouement cit., p. 63.<br />
34 D. Sedley, The Etymologies cit., pp. 141-43.<br />
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