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ELEMENTI DI CALCOLO COMBINATORIO - Ivan Cervesato

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IVAN CERVESATO<br />

<strong>ELEMENTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>CALCOLO</strong> <strong>COMBINATORIO</strong><br />

Indice<br />

§1. Funzione fattoriale e permutazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3<br />

§2. Disposizioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />

§3. Combinazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5<br />

§4. Proprietà dei coefficienti binomiali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6<br />

§5. Potenza del binomio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8<br />

§6. Applicazione: contare le funzioni da un insieme ad un altro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8<br />

§7. Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9


§1. FUNZIONE FATTORIALE E PERMUTAZIONI<br />

Cominciamo col dare la seguente<br />

Prof. <strong>Ivan</strong> <strong>Cervesato</strong> - L. S. Einstein 3<br />

Definizione 1.1 Assegnato un numero intero n > 0, la funzione che ad n associa il prodotto<br />

n(n − 1)(n − 2) · . . . · 3 · 2 · 1<br />

è detta funzione fattoriale di n (o, semplicemente, fattoriale di n) ed è indicata con n!; per definizione si pone<br />

inoltre 0! = 1.<br />

Pertanto, in definitiva<br />

Evidentemente, si ha<br />

n! =<br />

n(n − 1)(n − 2) · . . . · 3 · 2 · 1 se n > 0<br />

1 se n = 0<br />

(1.1)<br />

n! = n(n − 1)! con n ≥ 1 (1.2)<br />

Tale relazione, insieme alla condizione 0! = 1, definisce quindi il fattoriale per ricorrenza.<br />

Definizione 1.2 Assegnati n oggetti tutti distinti fra loro, chiamiamo permutazioni semplici degli n oggetti<br />

tutti i diversi modi possibili di allineare (ossia di “mettere in fila”) gli n oggetti stessi.<br />

Teorema 1.1 Indicato con Pn il numero di permutazioni di n oggetti tutti distinti tra loro, si ha che<br />

Pn = n! (1.3)<br />

Dim.: la dimostrazione è immediata: il primo oggetto può essere scelto in n modi diversi; il secondo oggetto<br />

nei rimanenti (n − 1) modi (ossia tra i restanti (n − 1) oggetti), per un numero totale di modi di scelta dei<br />

primi due oggetti pari a n(n−1). Il terzo oggetto può essere scelto in (n−2) modi (ossia tra i restanti (n−2)<br />

oggetti), e così via sino all’ultimo oggetto, l’ n-esimo, che può essere scelto in un solo modo. <br />

Esempio 1.1 Quanti sono gli anagrammi (anche privi di senso) che si possono formare dalla parola SOLE?<br />

Si tratta evidentemente di determinare il numero di permutazioni semplici ottenibili con 4 oggetti (le 4 lettere<br />

S, O, L, E): gli anagrammi sono quindi in numero di 4! = 4 · 3 · 2 · 1 = 24.<br />

Definizione 1.3 Le permutazioni di n oggetti, di cui r1 tutti uguali tra loro (e distinti dagli altri), r2 tutti<br />

uguali tra loro (e distinti dagli altri), . . . rm tutti uguali tra loro (e distinti dagli altri), sono dette permutazioni<br />

.<br />

con ripetizione; il numero di tali permutazioni è indicato con la scrittura P (r1,r2,...,rm)<br />

n<br />

Teorema 1.2 Risulta<br />

P (r1,r2,...,rm)<br />

n<br />

=<br />

n!<br />

r1!r2! . . . rm!<br />

Di tale semplice teorema non diamo una dimostrazione “formale”: questa peraltro può essere facilmente<br />

ricavata generalizzando il seguente<br />

Esempio 1.2 Data la parola ALA, i suoi anagrammi sono solo 3: ALA, AAL, LAA. La lettera A risulta infatti<br />

ripetuta due volte: se per comodità distinguessimo le due A scrivendone una maiuscola ed una minuscola (in<br />

tal modo le due A diventano distinguibili), gli anagrammi sarebbero 6, come previsto dalla (1.3): ALa, aLA,<br />

AaL, aAL, LAa, LaA. Se le due A sono indistinguibili (sono scritte entrambe in maiuscolo) gli anagrammi ALa<br />

e aLA danno l’unico anagramma ALA e, analogamente, gli anagrammi AaL e aAL danno l’unico anagramma<br />

AAL, ecc. Pertanto, gli anagrammi di una parola di n = 3 lettere, di cui una lettera è ripetuta r1 = 2 volte,<br />

sono in numero di n!/r1! = 3!/2! = 3.<br />

(1.4)


4 Elementi di calcolo combinatorio<br />

Generalizzando tale risultato si ottiene la (1.4).<br />

Esempio 1.3 Quanti sono gli anagrammi della parola COLONNA? Le lettere sono n = 7, con la O ripetuta<br />

= 1 260.<br />

r1 = 2 volte e la N ripetuta r2 = 2 volte: quindi P (2,2)<br />

7<br />

§2. <strong>DI</strong>SPOSIZIONI<br />

Diamo la seguente<br />

Definizione 2.1 Dati n oggetti distinti, diciamo disposizioni semplici di classe k, con k ≤ n, tutti i possibili<br />

allineamenti che si possono formare con k degli n oggetti dati, considerando distinti due allineamenti se<br />

differiscono per l’ordine o per qualche elemento.<br />

Teorema 2.1 Il numero delle disposizioni semplici di n oggetti distinti di classe k è<br />

Dn,k = n(n − 1)(n − 2) · . . . · · · (n − k + 1) (2.1)<br />

Dim.: anche in questo caso, la dimostrazione è evidente: il primo oggetto può essere scelto in n modi diversi;<br />

il secondo in (n − 1) modi, ecc., fino all’oggetto k-esimo, che può essere scelto in (n − k + 1) modi: il numero<br />

di modi totale è quindi dato dalla (2.1). .<br />

Esempio 2.1 Ad una corsa ippica partecipano 8 cavalli, indicati con le lettere a, b, c, d, e, f, g, h. Un certo<br />

tipo di scommessa prevede che si vinca se si riesce ad indovinare i tre cavalli che arrivano ai primi tre posti,<br />

ed anche il loro ordine di arrivo: bisogna cioè indovinare quali cavalli arrivano nei primi tre posti, ed anche<br />

l’esatto ordine in cui arrivano. Il numero di possibili esiti della corsa è evidentemente il numero di disposizioni<br />

semplici di 8 oggetti presi a 3 a 3, ossia di classe 3:<br />

D8,3 = 8 · 7 · 6 = 336<br />

Si noti che se si scommette sui tre cavalli (poniamo) a, d, f e questi tre arrivano effettivamente ai primi<br />

tre posti, ma non in quest’ordine (ossia - per esempio - nell’ordine d, a, f), lo scommettitore perde. Nelle<br />

disposizioni semplici l’ordine degli allineamenti è importante, nel senso che due allineamenti con gli stessi<br />

oggetti disposti in ordini differenti, sono due allineamenti differenti, come d’altronde previsto dalla definizione<br />

data.<br />

Se si ammette la possibilità che un oggetto sia ripetibile più volte, si hanno le disposizioni con ripetizione:<br />

qui evidentemente cade la condizione k ≤ n sopra data per le disposizioni semplici.<br />

Teorema 2.2 Il numero delle disposizioni con ripetizione di n oggetti di classe k è<br />

D ′ n,k = n k<br />

Dim.: il primo oggetto di ogni allineamento può essere scelto in n modi diversi; ora, però, ciò è vero anche<br />

per il secondo, per il terzo, . . . , per il k-esimo oggetto, in quanto si ammette la possibilità di ripetizioni: si<br />

ha dunque subito Dn,k = n · n · . . . · n (k volte), ossia la (2.2).<br />

Esempio 2.2 Il numero totale di diverse colonne da giocare per essere sicuri di “fare 13” al Totocalcio<br />

è il numero di disposizioni con ripetizione di n = 3 oggetti (i tre simboli 1,X,2) di classe k = 13, ossia<br />

D ′ 3,13 = 3 13 = 1 594 323.<br />

(2.2)


§3. COMBINAZIONI<br />

Vale la seguente<br />

Prof. <strong>Ivan</strong> <strong>Cervesato</strong> - L. S. Einstein 5<br />

Definizione 3.1 Dati n oggetti distinti, chiamiamo combinazioni semplici di classe k, dove k ≤ n, tutti i<br />

possibili gruppi che si possono formare con k degli n oggetti, considerando distinti due gruppi se differiscono<br />

per almeno un elemento.<br />

Dalla definizione data risulta immediatamente che le combinazioni semplici di n oggetti di classe k rappresentano<br />

il numero di sottoinsiemi con cardinalità k di un insieme di cardinalità n (o, come anche si dice, il<br />

numero di k-sottoinsiemi di un n-insieme). 1<br />

A differenza del caso delle disposizioni, nelle combinazioni l’ordine degli oggetti non importa: due combinazioni<br />

sono diverse se differiscono tra loro per almeno un elemento.<br />

Teorema 3.1 Il numero delle combinazioni semplici di n oggetti di classe k è<br />

Cn,k = Dn,k<br />

Pk<br />

= n(n − 1) . . . (n − k + 1)<br />

k!<br />

Esempio 3.1 Date n = 3 lettere a, b, c, consideriamo le disposizioni D3,2 di classe k = 2: esse sono evidentemente<br />

sei, date da ab; ac; ba; bc; ca; cb. Come abbiamo visto, poichè nelle disposizioni l’ordine degli<br />

oggetti è rilevante, la disposizione (poniamo) ab è diversa da ba. Nel caso di combinazioni, invece, il gruppo<br />

ab è lo stesso del gruppo ba: come combinazioni, cioè, essi non sono distinti. Pertanto, se si identificano<br />

quelle disposizioni che differiscono solo per l’ordine degli oggetti (come ad esempio ab e ba), si ottengono le<br />

combinazioni C3,2: ab, ac, bc.<br />

Viceversa, da queste si possono ottenere le disposizioni, permutando in ogni modo possibile gli elementi che<br />

costituiscono una combinazione: in questo caso tali modi sono in numero di 2! (P2 = 2!), talchè D3,2 = C3,2P2.<br />

La dimostrazione del teorema 3.1 risulta quindi da una generalizzazione di tale esempio: essendo Dn,k =<br />

Cn,kPk, si ha subito la tesi.<br />

Si ha inoltre<br />

n(n − 1) . . . (n − k + 1) n(n − 1) . . . (n − k + 1)(n − k)! n!<br />

≡ =<br />

(3.2)<br />

k!<br />

k!(n − k)!<br />

k!(n − k)!<br />

Per indicare il numero di combinazioni si usa anche il simbolo n<br />

k (leggi: n su k), detto coefficiente binomiale:<br />

in base alla (3.2) il numero di combinazioni semplici di n oggetti di classe k si può scrivere tramite i coefficienti<br />

binomiali, si ha cioè<br />

<br />

n n!<br />

Cn,k = =<br />

k k!(n − k)!<br />

con k ≤ n (3.3)<br />

Esempio 3.2 Nella corsa dell’esempio 2.1, il numero di possibili terne di cavalli che arrivano primo, secondo<br />

e terzo, indipendentemente dall’ordine in cui arrivano, è C10,3 = 120: in questo caso la terna (poniamo)<br />

d, a, f è indistinguibile dalla terna a, f, d o dalla terna f, a, d, ecc.<br />

Esempio 3.3 Il numero di possibili “mani” (insiemi di 5 carte) che possono essere distribuite nel gioco del<br />

poker con 4 giocatori (mazzo di 32 carte) è dato dal numero di sottoinsiemi di 5 carte, che possono essere<br />

costituiti con le 32 carte del mazzo, ossia C32,5 = 201 376.<br />

1 Con riferimento ad insiemi formati da un numero finito di elementi, la cardinalità di un insieme rappresenta semplicemente<br />

il numero di elementi dell’insieme; l’estensione, con le necessarie precisazioni e cautele, al caso di insiemi costituiti da infiniti<br />

elementi è, come ben noto, possibile: in questa sede tuttavia ci limiteremo a considerare insiemi con cardinalità finita.<br />

(3.1)


6 Elementi di calcolo combinatorio<br />

Esempio 3.4 Il numero di possibili “ambi” (insiemi di 2 numeri, a prescindere dall’ordine con cui sono<br />

estratti) che possono essere formati con i 90 numeri del lotto è dato da C90,2 = 4 005.<br />

Come nel caso di permutazioni e disposizioni, anche per le combinazioni è possibile lasciare cadere l’ipotesi<br />

che gli oggetti siano distinti, ammettendo l’eventualità che vi possano essere ripetizioni:<br />

Definizione 3.2 Dati n oggetti e un intero k (non necessariamente minore o uguale a n), diciamo combinazione<br />

con ripetizione di classe k degli n oggetti ogni possibile gruppo di k oggetti, eventualmente con<br />

ripetizioni, tra gli n oggetti dati.<br />

Esempio 3.5 Siano A,B,C tre oggetti: le combinazioni con ripetizione di classe 2 di tali oggetti sono i sei<br />

gruppi possibili: AA, AB, AC, BB, BC, CC.<br />

Ci limitiamo a riportare, senza darne dimostrazione, il seguente<br />

Teorema 3.2 Il numero di combinazioni con ripetizione di n oggetti di classe k risulta<br />

<br />

n + k − 1<br />

C ′ n,k =<br />

Esempio 3.6 Diverse tonalità di colore sono ottenute mescolando dieci misurini da un decilitro l’uno di<br />

rosso, di giallo e di blu: ogni tonalità risulta quindi una combinazione con ripetizione di n = 3 oggetti (i tre<br />

colori base) di classe k = 10 (il numero di decilitri indipendenti da miscelare). Il numero di tonalità diverse<br />

che si possono ottenere è quindi<br />

C ′ 3,10 =<br />

k<br />

<br />

3 + 10 − 1<br />

=<br />

10<br />

<br />

12<br />

= 66<br />

10<br />

Esempio 3.7 Si deve determinare il massimo numero di termini (di monomi, ovviamente non simili) che<br />

può comparire in un polinomio omogeneo di 3 ◦ grado nelle variabili x, y, z, t: il massimo numero di monomi<br />

(tutti di 3 ◦ grado) che possono essere costruiti con le 4 lettere date, che evidentemente possono ripetersi (si<br />

pensi ai monomi le cui parti letterali sono xxy = x 2 y, oppure ttt = t 3 , ecc.), è dato da C ′ 4,3 = 20.<br />

Esempio 3.8 La distribuzione di k oggetti (tra loro indistinguibili) in n “scomparti” può essere effettuata<br />

modi diversi: ad esempio, il numero di modi in cui si possono collocare k = 10 bottiglie (uguali) su<br />

in C ′ n,k<br />

n = 4 ripiani è dato da C ′ 4,10 = 286.<br />

Esempio 3.9 Si deve calcolare il numero di modi in cui k = 10 bottiglie uguali possono essere disposte su<br />

n = 4 ripiani, richiedendo però che su ogni ripiano debba necessariamente essere posta almeno una bottiglia:<br />

dopo avere collocato una bottiglia su ciascuno dei ripiani, restano da distribuire 6 bottiglie su 4 ripiani: i<br />

modi possibili di fare ciò sono quindi C ′ 4,6 = 84.<br />

§4. PROPRIETÀ DEI COEFFICIENTI BINOMIALI<br />

Ricordiamo alcune proprietà, la cui verifica è pressochè immediata, di cui godono i coefficienti binomiali:<br />

Proprietà 1: <br />

n n<br />

=<br />

k n − k<br />

(3.4)<br />

(4.1)


Prof. <strong>Ivan</strong> <strong>Cervesato</strong> - L. S. Einstein 7<br />

Infatti, in base alla (3.3) i due membri dell’uguaglianza possono essere esplicitati come:<br />

che evidentemente rappresenta la tesi. <br />

Proprietà 2: <br />

n<br />

=<br />

k<br />

n!<br />

k!(n − k)! =<br />

n!<br />

(n − k)!(n − n + k)!<br />

<br />

n − 1<br />

+<br />

k − 1<br />

<br />

n − 1<br />

Anche in questo caso esplicitiamo, per mezzo della (3.3), tutti i coefficienti binomiali:<br />

ossia<br />

n!<br />

k!(n − k)! =<br />

n!<br />

k!(n − k)! =<br />

(n − 1)!<br />

(k − 1)!(n − 1 − k + 1)! +<br />

(n − 1)!<br />

(k − 1)!(n − k)! +<br />

k<br />

(n − 1)!<br />

k!(n − k − 1)!<br />

(n − 1)!<br />

k!(n − k − 1)!<br />

Osservando ora che il minimo denominatore comune delle due frazioni al membro di destra è k!(n − k)!, si ha<br />

da cui, raccogliendo (n − 1)! a numeratore:<br />

che è la tesi. <br />

n! k(n − 1)! + (n − k)(n − 1)!<br />

=<br />

k!(n − k)! k!(n − k)!<br />

n! (n − 1)!(k + n − k)<br />

=<br />

k!(n − k)! k!(n − k)!<br />

Proprietà 3: <br />

n<br />

=<br />

k + 1<br />

n − k<br />

k + 1<br />

Di nuovo, esplicitiamo i coefficienti binomiali:<br />

⇒<br />

n! n(n − 1)!<br />

=<br />

k!(n − k)! k!(n − k)!<br />

<br />

n<br />

k<br />

n!<br />

n − k<br />

=<br />

(k + 1)!(n − k − 1)! k + 1 ·<br />

n!<br />

k!(n − k)!<br />

Con riferimento al membro di destra, risulta (k + 1)k! = (k + 1)! e (n − k)! = (n − k)(n − k − 1)!, quindi<br />

n!<br />

(k + 1)!(n − k − 1)! =<br />

(n − k)n!<br />

(k + 1)k!(n − k)(n − k − 1)! ⇒<br />

che è la tesi. <br />

Proprietà 4:<br />

Risulta<br />

k ·<br />

<br />

n n − 1<br />

k = n<br />

k k − 1<br />

n!<br />

(n − 1)!<br />

= n ·<br />

k!(n − k)! (k − 1)!(n − k)!<br />

(4.2)<br />

(4.3)<br />

n!<br />

(k + 1)!(n − k − 1)! =<br />

n!<br />

(k + 1)!(n − k − 1)!<br />

Semplificando k con k! (rimane a denominatore (k − 1)!) e tenendo conto che n(n − 1)! = n! segue la tesi. <br />

(4.4)


8 Elementi di calcolo combinatorio<br />

§5. POTENZA DEL BINOMIO<br />

Risulta (“binomio di Newton”):<br />

o<br />

(a + x) n =<br />

(a − x) n =<br />

In particolare, ponendo nella (5.1) a = 1, si ha<br />

n<br />

k=0<br />

n<br />

(−1) k<br />

k=0<br />

(1 + x) n =<br />

<br />

n<br />

a<br />

k<br />

n−k x k<br />

n<br />

k=0<br />

<br />

n<br />

a<br />

k<br />

n−k x k<br />

<br />

n<br />

x<br />

k<br />

k<br />

I coefficienti binomiali (3.3) rappresentano pertanto proprio i coefficienti dello sviluppo della potenza n-esima<br />

del binomio, ricavabili per via elementare tramite il noto triangolo di Tartaglia.<br />

Esempio 5.1 Si ha<br />

(1 + x) 4 =<br />

<br />

4<br />

x<br />

0<br />

0 +<br />

<br />

4<br />

x<br />

1<br />

1 +<br />

<br />

4<br />

x<br />

2<br />

2 +<br />

<br />

4<br />

x<br />

3<br />

3 +<br />

<br />

4<br />

x<br />

4<br />

4 = 1x 0 + 4x + 6x 2 + 4x 3 + 1x 4<br />

Si noti che in base alla proprietà 1, ossia in base alla (4.1), i coefficienti primo e ultimo (k = 0), secondo e<br />

penultimo (k = 1), ecc. dello sviluppo (5.1) sono uguali.<br />

Teorema 5.1 Dato un insieme A di cardinalità n, allora card P(A) = 2 n , dove P(A) rappresenta l’insieme<br />

delle parti di A. 2<br />

Dim.: il numero di sottoinsiemi aventi cardinalità k = 0 è dato da n<br />

0 = 1 (l’insieme vuoto); il numero di<br />

sottoinsiemi di cardinalità k = 1 è n<br />

1 = n (gli n sottoinsiemi costituiti da ciascuno degli n elementi di A), e<br />

così via (procedendo per k = 0, 1, . . . , n).<br />

Allora<br />

n<br />

<br />

n n<br />

n n<br />

card P(A) = + + . . . + =<br />

0 1<br />

n k<br />

Tale somma si ottiene subito ponendo nella (5.3) x = 1:<br />

n<br />

<br />

n<br />

k<br />

che è la tesi. <br />

k=0<br />

= (1 + 1) n = 2 n<br />

§6. APPLICAZIONE: CONTARE LE FUNZIONI DA UN INSIEME A UN ALTRO<br />

Teorema 6.1 Siano K ed N due insiemi finiti, con cardinalità k > 0 ed n > 0, rispettivamente. Allora il<br />

numero di funzioni arbitrarie da K ad N (f : K → N) è dato da n k , ossia è dato da D ′ n,k .<br />

Dim.: siano K = {x1, x2, . . . , xk} il dominio, e N = {y1, y2, . . . , yn} il codominio. Assegnare una funzione<br />

f : K → N significa assegnare le immagini di x1, x2, . . . , xk, ossia f(x1), f(x2), . . . , f(xk). Per f(x1) sono<br />

2 Ricordiamo che l’insieme delle parti di un insieme A è l’insieme dei sottoinsiemi, propri e impropri, che si possono formare<br />

con gli elementi di A.<br />

k=0<br />

(5.1)<br />

(5.2)<br />

(5.3)


Prof. <strong>Ivan</strong> <strong>Cervesato</strong> - L. S. Einstein 9<br />

possibili n scelte (uno qualunque degli elementi y1, y2, . . . , yn di N); analogamente, anche per f(x2) sono<br />

possibili ancora n scelte, per un totale di n 2 possibilità. A sua volta ciascuna di tali possibilità può essere<br />

associata a n possibili scelte per f(x3), e così via, fino ad arrivare a un totale di n · n · . . . · n (k volte)<br />

possibilità. <br />

Teorema 6.2 Siano K ed N due insiemi finiti, con cardinalità k > 0 ed n > 0, rispettivamente, dove k ≤ n.<br />

Allora il numero di funzioni iniettive da K ad N (f : K → N) è dato da Dn,k.<br />

Dim.: osserviamo dapprima che la richiesta che sia k ≤ n è necessaria, in quanto, altrimenti, non possono<br />

essere date funzioni iniettive da K in N.<br />

Come nel caso precedente, siano K = {x1, x2, . . . , xk} il dominio, e N = {y1, y2, . . . , yn} il codominio.<br />

Assegnare una funzione f : K → N significa, di nuovo, assegnare le immagini di x1, x2, . . . , xk, ossia<br />

f(x1), f(x2), . . . , f(xk). Per f(x1) sono possibili n scelte (uno qualunque degli elementi y1, y2, . . . , yn di<br />

N); per f(x2) sono invece possibili solo (n − 1) scelte, in quanto, dovendo essere f iniettiva, non è più possibile<br />

associare ad x2 la stessa immagine assegnata prima ad x1. Analogamente per f(x3) sono possibili solo<br />

(n − 2) scelte, dovendo essere esclusi i due elementi di N assegnati prima come immagini di x1 e x2. Procedendo<br />

in questo modo si deduce che all’ultimo elemento xk ∈ K può essere associato uno degli (n − k + 1)<br />

elementi rimanenti in N, per un totale di n(n − 1)(n − 2) . . . (n − k + 1) funzioni. <br />

Corollario Se K ed N hanno la stessa cardinalità n > 0, allora il numero di funzioni iniettive da K in N<br />

(f : K → N) è Pn = n!.<br />

Dim.: la tesi segue immediatamente dal teorema 6.2: si tratta di ripetere il ragionamento, dove questa volta<br />

l’ultimo elemento xn ∈ K può essere associato in un solo modo all’ultimo elemento yj ∈ N, per un totale di<br />

n! possibili funzioni iniettive (che, in questo caso, risultano necessariamente anche biunivoche). <br />

§7. ESERCIZI<br />

§7.1 Permutazioni e funzione fattoriale<br />

1. Verificare le seguenti identità:<br />

a) n!(n + 1) = (n + 1)!<br />

b) n · n! + n! = (n + 1)!<br />

c) n 2 (n − 2)! = n! + n(n − 2)!<br />

d) (n+1)!<br />

(n−1)! = n2 + n<br />

e) (n + 1)! − n! = n! · n<br />

2. Risolvere le seguenti equazioni:<br />

a) (x + 1)! = 10x! [9]<br />

b) 30(x − 1)! = (x + 1)! [5]<br />

c) (x + 1)! − x! = 3x! [3]<br />

d) (x + 2)! − 6x! = 6(x + 1)! [5]<br />

e) (x + 1)! = x · x! + 7(x − 1)! [7]<br />

3. Calcolare il numero di anagrammi della parola AMBO. [24]


10 Elementi di calcolo combinatorio<br />

4. In quanti modi diversi si possono sedere 7 persone su 7 sedie? [5 040]<br />

5. Tra tutti i numeri di 9 cifre diverse tra loro e da zero, quanti sono quelli le cui prime due cifre sono 3 e<br />

7? [5 040]<br />

6. Quanti anagrammi si possono fare con la parola BA<strong>DI</strong>LE? Quanti sono quelli che cominciano con LI?<br />

[720; 24]<br />

7. Tra tutti i numeri di 10 cifre tutte diverse tra loro, quanti sono multipli di 10? [362 880]<br />

8. Tra tutti i numeri di 10 cifre tutte diverse fra loro, quanti sono i numeri le cui prime 5 cifre sono dispari?<br />

[(5!) 2 = 14 400]<br />

9. Si devono disporre su uno scaffale 12 libri: 8 di narrativa e 4 saggi. In quanti modi si possono disporre,<br />

se si vuole che i libri di narrativa siano tutti a sinistra dei saggi? [8! × 4!]<br />

10. Tizio possiede 4 libri in francese, 6 in inglese e 3 in tedesco. In quanti modi può disporli su uno scaffale,<br />

se i libri in francese stanno a destra, quelli in inglese al centro e quelli in tedesco a sinistra?<br />

[4! × 6! × 3!]<br />

11. Quanti sono gli anagrammi della parola TOVAGLIA? [20 160]<br />

12. Quanti sono gli anagrammi della parola TAVOLATA? [3 360]<br />

13. In quanti modi si possono disporre 4 bottiglie (tra loro identiche) di barolo e 6 (tra loro identiche) di<br />

chianti in uno scaffale con 10 scomparti? e se gli scomparti sono 12? [210; 13 860]<br />

14. Quanti sono i numeri di 5 cifre, tutte dispari? [3 125]<br />

15. Tra tutti i numeri che si possono formare con le cifre del numero 8 330 888, quanti sono i multipli di<br />

10? quanti i numeri pari? [15; 75]<br />

16. Quante sono le funzioni biunivoche definibili tra due insiemi di 5 elementi ciascuno? [120]<br />

§7.2 Disposizioni<br />

1. Quante parole di 3 lettere (anche prive di significato) si possono formare con le 21 lettere dell’alfabeto<br />

italiano? e quante di 4 lettere? [9 261; 194 481]<br />

2. Quanti numeri di 3 cifre si possono formare con le 4 cifre 2,4,6,7? [64]<br />

3. Quante coppie di iniziali si possono formare con le 21 lettere dell’alfabeto italiano? [441]<br />

4. Ad una gara partecipano 15 concorrenti. In quanti modi diversi il gruppo dei primi 3 si può presentare<br />

al traguardo? [2 730]<br />

5. Tizio ha 12 libri: di questi, 4 devono essere sistemati su un ripiano della libreria: in quanti modi si può<br />

fare? [11 880]<br />

6. Un club ha 240 soci, tra i quali devon essere eletti un presidente, un vicepresidente e un tesoriere. In<br />

quanti modi diversi può farsi la scelta? [13 651 680]<br />

7. In un torneo, 10 giocatori di scacchi devono disputare fra loro tutte le possibili partite, in cui un<br />

giocatore una volta tiene il bianco e una volta tiene il nero. Quante partite dovranno essere disputate?<br />

[90]


Prof. <strong>Ivan</strong> <strong>Cervesato</strong> - L. S. Einstein 11<br />

8. Si vogliono formare 120 numeri di tre cifre tutte diverse fra loro. Qual è il minor numero di cifre con<br />

cui è possibile farlo? [6]<br />

9. In quanti modi 4 persone possono prendere posto in una fila di 7 sedie numerate? [840]<br />

10. Per quanti elementi distinti il numero di disposizioni di classe 3 è 60? [5]<br />

11. Tra tutti i numeri di 8 cifre, tutte diverse tra loro, quanti sono quelli le cui prime 4 cifre sono dispari,<br />

e le restanti pari? [(5 × 4 × 3 × 2) 2 ]<br />

12. Un libraio dispone tre libri di narrativa, da scegliere tra 6, nella vetrina di destra e tre saggi, da<br />

scegliere tra 8, in quella di sinistra. In quanti modi si possono allestire le due vetrine, tenendo conto<br />

della disposizione dei libri? [40 320]<br />

13. Da un mazzo di 52 carte si estraggono le 13 carte di picche, le si mescola e se ne scoprono 4: in quanti<br />

modi diversi possono uscire le carte, tenendo conto anche dell’ordine di uscita? [17 160]<br />

14. Verificare le seguenti identità:<br />

a) Dn,k = nDn−1,k−1<br />

b) Dn,k − Dn−1,k = kDn−1,k−1<br />

c) (k − 1)Dn,k−1 = nDn,k−1 − Dn,k<br />

d) (n − k)Dn+1,k+1 = (n + 1)Dn,k+1<br />

e) Dn,k − Dn,k−1 = (n − k)Dn,k−1<br />

15. Risolvere le seguenti equazioni:<br />

a) Dx,6 = 20Dx,4<br />

b) Dx+2,5 = 6Dx,5<br />

c) Dx,3 + 7Dx+2,2 = Dx+3,3 − 6 [7]<br />

d) Dx+1,2 + Dx+2,3 = 15x [2]<br />

16. Per entrare in un sistema informatico occorre una password costituita da 5 lettere scelte tra le 21<br />

dell’alfabeto: un hacker vuole entrare nel sistema tramite un programma che “tenta” automaticamente<br />

2 000 password al secondo. Quanto tempo occorre, al più, per violare il sistema? [circa 34 min]<br />

17. Da quante colonne è costituito un sistema del totocalcio di 5 triple? e uno di 8 doppie? e uno di 5<br />

triple e 8 doppie? [243; 256; 62 208]<br />

18. Un codice alfanumerico è costituito da 6 caratteri: i primi 3 scelti tra le 21 lettere dell’alfabeto, i secondi<br />

3 da tre cifre da 0 a 9. Quante sequenze diverse possono essere formate in tal modo? [9 261 000]<br />

19. Le recenti targhe automobilistiche sono costituite da una coppia di lettere, da una terna di cifre, e<br />

da una seconda coppia di lettere. Se le lettere sono scelte tra le 26 dell’alfabeto anglosassone, quante<br />

automobili possono essere immatricolate con tale sistema? [26 2 × 10 3 × 26 2 ]<br />

20. Il numero di disposizioni con ripetizione di n oggetti di classe 7 è 78 125. Quanto vale n? [5]<br />

21. Quante sono le funzioni definibili tra i due insiemi A e B (f : A → B), dove card A=3 e card B=5?<br />

[9]<br />

[7]<br />

[125]


12 Elementi di calcolo combinatorio<br />

§7.3 Combinazioni<br />

1. Quanti ambi, terne e quaterne si possono formare con i numeri 3, 5, 17, 34, 90? [10, 10, 5]<br />

2. Quanti ambi, terne e quaterne si possono formare con i 90 numeri del gioco del lotto?<br />

[4 005; 117 480; 2 555 190]<br />

3. Ciascuna delle n persone di un certo gruppo stringe la mano a tutte le altre. Quante sono le strette di <br />

]<br />

mano complessive? [ n<br />

2<br />

4. Un libraio vuole esporre in vetrina 7 saggi, scelti tra i 15 disponibili. In quanti modi può effettuare la<br />

scelta? [6 435]<br />

5. Con un gruppo di 22 persone si devono formare due squadre, una di pallavolo e una di calcio. In quanti<br />

modi diversi le squadre possono essere formate? (chi gioca a pallavolo non gioca a calcio e viceversa).<br />

16<br />

× ]<br />

6. Si hanno 10 biglie recanti le 10 cifre, e due scomparti, A e B: se 5 biglie sono poste nello scomparto A,<br />

e 5 in B, in quanti modi può avvenire la distribuzione? [252]<br />

7. Delle 10 biglie dell’esercizio precedente, 3 vengono poste nello scomparto A, e 2 in B: in quanti modi 7<br />

× ]<br />

può avvenire la distribuzione? [ 10<br />

3<br />

8. Delle 10 biglie dell’esercizio precedente, 3 vengono poste nello scomparto A, 2 in B e 4 inun terzo 7 5<br />

× × ]<br />

scomparto C: in quanti modi può avvenire la distribuzione? [ 10<br />

3<br />

9. Verificare le seguenti identità:<br />

a) <br />

2n−1 2n−1<br />

n = n−1<br />

<br />

n<br />

n<br />

= k + (k + 1)<br />

b) n n<br />

n<br />

c) (n − k) n kn<br />

k−1 =<br />

d) <br />

2n 2n−1<br />

= 2<br />

k<br />

k+1<br />

n−1 n−k+1 k<br />

n<br />

n<br />

e) n<br />

2 n−1<br />

2 = (n − 1) − 2<br />

10. Risolvere le seguenti equazioni:<br />

a) Cx,5 = Cx,3<br />

b) Cx+2,4 = 7Cx,4<br />

c) 2Cx,4 = 2Cx,3 − Cx,2<br />

d) 7Cx,5 = Cx+2,4<br />

<br />

<br />

11. In quanti modi possono essere scelti i 2 rappresentanti di classe in una classe di 20 studenti? [190]<br />

12. Una videoteca ha 120 DVD, e ne presta 3 per volta. Fra quanti possibili lotti di 3 DVD può scegliere<br />

un cliente? [280 840]<br />

13. Giorgio va dal gelataio e compra un cono su cui, per la cifra pagata, vengono messe 3 palline di gelato<br />

di gusti diversi. Se si può scegliere tra 15 varietà di gelato diverse, in quanti modi diversi Giorgio può<br />

ordinare il suo cono? e se Giorgio scegliesse anche gusti non tra loro diversi? [455, 680]<br />

14. Un barista prepara cocktail mescolando 3 liquori diversi degli 8 disponibili. Quanti cocktail diversi può<br />

preparare? [56]<br />

[ 22<br />

6<br />

2<br />

11<br />

2<br />

4<br />

[8]<br />

[5]<br />

[4; 5]<br />

[5]


Prof. <strong>Ivan</strong> <strong>Cervesato</strong> - L. S. Einstein 13<br />

15. Il barista dell’esercizio precedente prepara cocktail mescolando 3 misurini di liquore, scelti fra gli 8<br />

disponibili: quanti cocktail possono essere preparati? [120]<br />

16. Dati 10 punti del piano, a 3 a 3 non allineati, quante sono le rette del piano che si ottengono congiungendo<br />

i punti a 2 a 2? [45]<br />

17. Ad un concorso con 3 posti partecipano 10 candidati. Quante sono le possibili terne di vincitori?<br />

18. Quanti gruppi di 3 colori si possono formare con i 7 colori dell’iride? [35]<br />

[120]

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