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Edizione Dicembre 2010 (pdf) - ITCS Lorgna - Pindemonte

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MOTORi a cura di Alessio Tommasini e Nicola Bonivento<br />

Che bella invenzione…i motori! Servono a tutti e per tutto: lavorare, viaggiare e tanto altro ancora. Vi siete<br />

mai chiesti una volta nella vita, che cosa si farebbe senza i motori?! Cosa sarebbe l’uomo bello ed affascinante<br />

della pubblicità senza una bella auto che lo incornici?! Come farebbe un aereo con le sue imponenti ali<br />

senza il motore che lo fa alzare in volo?! Come tanti sfortunati a vivere ancora decentemente, senza, per esempio,<br />

una macchina che permetta la dialisi renale?<br />

Bene ragazzi, appurato tutto questo, cioè che la vita ha sempre bisogno della mano dell’uomo, che è un motore<br />

unico nel suo genere, ma che ormai se non ci fossero i motori che muovono il mondo questo si fermerebbe,<br />

oppure ritornerebbe all’era del Medioevo, rimettiamo i piedi per terra e parliamo delle nostre tanto<br />

amate auto! Sia per le loro caratteristiche estetiche, sia per le prestazioni su strada, con l’arrivo della brutta<br />

stagione ci fanno andare incontro ai tradizionali problemi legati alla viabilità: forti piogge, neve e ghiaccio.<br />

Questi fenomeni richiedono una maggiore prudenza alla guida, poiché è facilissimo, a causa della perdita di<br />

aderenza, perdere anche il controllo della vettura, con conseguenze poco piacevoli per l’incolumità e il portafogli.<br />

Come ogni anno, però, dopo il freddo inverno, arriva sempre la bella stagione e finalmente potremo far uscire<br />

dai garage i nostri bolidi “le MOTO”, che, grandi o piccole che siano, sono sempre motivo di orgoglio! Impariamo<br />

però a curare e rispettare il nostro motociclo, presupposto imprescindibile per viaggiare sicuri.<br />

Una volta in sella si entra in simbiosi con il proprio mezzo e non ci si fa trasportare, ma lo si deve condurre.<br />

Sempre accorti e ligi a tutte le regole dettate dal codice della strada (v. novità nella pagina accanto) e dalla<br />

nostra intelligenza, in modo da guidare con attenzione e sicurezza.<br />

Pagina 12<br />

Si chiamano "microcar" in gergo macchinette. Ma in<br />

realtà sono un ibrido: non per il motore, bensì per la carrozzeria.<br />

Né auto né motorini. Tanto invadenti quanto<br />

pericolose. E per di più care, molto care, proprio da figli<br />

di papà più o meno viziati e prepotenti.<br />

Costano tanto perché tecnicamente sono "quadricicli leggeri",<br />

cioè scooter coperti, con un telaio tubolare, montati<br />

praticamente a mano. Eppure, costituiscono un pericolo<br />

pubblico, innanzitutto per chi li guida e per i passeggeri,<br />

ma anche per tutti gli altri: automobilisti o pedoni. Meno<br />

agili e scattanti, appunto, di un motorino; meno robusti e<br />

sicuri di una qualsiasi utilitaria.<br />

E però s'infilano dappertutto, superano a destra e a sinistra,<br />

tagliano la strada, raramente rispettano i semafori e<br />

i passaggi pedonali. Molti genitori si rassegnano ad affidare<br />

una micro-car ai propri figli non ancora maggiorenni<br />

e del tutto impreparati, nella speranza di evitare i rischi<br />

del motorino. Ma il rimedio può anche essere peggiore<br />

del male. Spesso la guida delle macchinette diventa per<br />

gli adolescenti un esercizio d'irresponsabilità, un'istigazione<br />

all'indisciplina stradale. Con buona pace della sicurezza,<br />

loro e nostra.<br />

THE INDEPINDENT

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