Edizione Dicembre 2010 (pdf) - ITCS Lorgna - Pindemonte

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Viaggi di istruzione addio?!! Viaggiamo con Libera! CRISI POLITICA??????? Venerdì, il mio giorno libero. Sono in treno, in viaggio verso Roma per un corso di formazione di Libera sull’educazione alla legalità. Tutti o quasi i passeggeri stanno comunicando con il loro computer, qualche “non nativo informatico” legge ed io sto pensando e ricordando e riflettendo. Le mie figlie all’università fuori sede…chissà se stanno partecipando alle assemblee nelle facoltà per discutere della ”loro” riforma Gelmini…la mia, di riforma, è già entrata in vigore e il primo sentore diffuso di novità sembra essere quello di una riduzione delle risorse per la scuola…avevo paura che la nuova D. S. non riuscisse a lasciarmi libera il sabato, domani, perché non ci sono più molte ore a disposizione per la modifica dell’orario, ma poi mi è parsa così contenta che io andassi..Libera…sto andando verso la capitale, la città dei palazzi del potere, potere dello Stato di cui tratto tutti i giorni con le/i mie/i allieve/i, cercando di condividere con loro il senso di appartenenza, l’importanza della democrazia, della partecipazione, della coscienza civile, della solidarietà ,della giustizia che trasudano dalla nostra Costituzione.. Roma era stata la meta anche della mia “gita “di quinta liceo..bellezza… legami..conoscenza..Nell’ultimo collegio la decisione quasi unanime di noi docenti di bloccare i viaggi d’istruzione… Forse non tutti sanno che la nostra scuola è iscritta da quest’anno all’associazione Libera, fondata nel ’95 da un sacerdote, don Ciotti, che ha ritenuto di poter servire il suo impegno nella Chiesa anche con la sua passione politica…no, nessuno deve scandalizzarsi: in questo caso si intende politica con la P maiuscola, non ingerenza nelle cose dello Stato, affinità partitiche più o meno trasparenti, giochi di potere esercitati con scambi di basso profilo..ma cura della polis. In particolare, la sua proposta è quella di unire, alla necessaria opera di repressione delle mafie svolta da magistratura e forze dell’ordine, la responsabilità della società civile per promuovere azioni positive che contrastino e magari vincano su questo cancro nazionale che, diffuso ormai anche nei nostri territori, dove c’è chi dice che non sta nel nostro dna di veneti, s’insinua nelle attività legali, non spara, non ha la coppola, ma il cappotto di cammello di insospettabili imprenditori e professionisti. Ma non è di Libera che volevo parlare, o meglio non in generale, ma di una “scoperta” che ho fatto visitando il suo sito. Il blocco dei viaggi d’istruzione, motivato non certo dalla volontà di danneggiare gli alunni, ma di sollecitare nella società civile ulteriori spunti di riflessione sulle conseguenze, più o meno note, della recente riforma delle scuole secondarie di secondo grado. Affrontare in modo corretto ed esauriente la questione della riforma sarebbe in questo spazio impossibile: mi sono domandata, però, se l’obbiettivo di questa iniziativa, rivolto a pesare, per coinvolgerlo nella protesta, su un importante settore dell’economia italiana, quello del turismo (durante la stagione scolastica agenzie, alberghi, tour operators, indotto fanno molto affidamento sulle scuole) potesse essere conseguito con altre modalità. Allora, perché non svolgere viaggi in Italia, by-passando i canali più potenti e rivolgendosi a un proposta di turismo basato su principi di giustizia sociale ed economica, rispetto dell’ambiente e delle culture, con lo scopo di contribuire allo sviluppo di determinati territori, basato sulla collaborazione di partner e fornitori di servizi che operano secondo criteri di giustizia , di rispetto del lavoro e dell’ambiente? Pagina 2 Sto parlando del progetto “IL G(I)USTO di viaggiare”, sì, con la i , che comprende una serie di proposte riguardanti la Sicilia, perlopiù, che sembrano offrire, oltre alla scoperta del territorio di questa splendida regione, occasioni di confronto e riflessione. Invito tutti, colleghi e alunni, a visitare il sito www.ilgiustodiviaggiare.it. Magari se ne può riparlare… Elisabetta Frilli E per i più volenterosi quest’estate ci sono i campi di lavoro sui terreni confiscati alla mafie Cerca informazioni sul sito estateliberi@libera.it oppure chiama allo 066-9770301. Vi sono proposte anche per gli under 18! THE INDEPINDENT
INTERVISTA al professor SPAGNA Cosa voleva fare da piccolo? Ahah, :-) , sì ricordo perfettamente, in fondo è passato pochissimo tempo: non ho mai avuto in mente un lavoro di quelli classici,come il medico o il pompiere, piuttosto sognavo qualcosa del genere “Agente segreto” … Ricordatevelo se pensate di copiare in qualche verifica ;-). Quando ha capito di voler fare l'insegnante? In realtà ho iniziato a insegnare per caso. Dopo la Laurea in Economia e Commercio ho preso l'abilitazione come Dottore Commercialista ed ho cominciato la Libera Professione, ma i primi anni lavori praticamente gratis e quindi per sbarcare il lunario facevo delle supplenze, tre anni dopo ci fu un concorso, lo superai ed ebbi il posto di ruolo, nel frattempo avevo capito che amavo questo lavoro e quindi non ho più smesso. Meglio l'insegnante o il commercialista? Sono due attività molto diverse, il lavoro di commercialista ti può gratificare molto da un punto di vista tecnicoprofessionale quando ti capitano compiti complessi da portare a termine, o più venalmente, da un punto di vista economico se lavori duro, ma non è nemmeno confrontabile da un punto di vista umano. I rapporti che si instaurano a scuola possono essere infinitamente ricchi e la gratificazione che si ottiene nel trasmettere entusiasmo per la propria materia è impagabile. Come si trova con il <strong>Pindemonte</strong>? Benissimo, ovviamente;-). Che differenze trova tra la nostra scuola e quella dove insegnava prima? Negli ultimi 15 anni sono stato in un Istituto professionale alberghiero a Valeggio, le differenze sono molte. La mia materia qui è molto più importante ed approfondita ed io mi sento caricato da una maggiore responsabilità. E tra gli alunni di una e dell'altra? Mediamente qui trovo alunni più attenti e studiosi, mentre in entrambe le scuole ho trovato, per fortuna, la straordinaria forza data dalla vostra meravigliosa età ed io cerco sempre di assorbirne il più possibile per mantenere viva la parte giocosa e spensierata di me stesso. Cosa fa nel tempo libero? Prima di tutto sto con mia figlia e mia moglie, poi coltivo il mio hobby preferito che è la fotografia (gli amici che mi hanno visto in uno dei miei momenti creativi sanno quanto posso essere pericoloso con una fotocamera in mano) e inoltre cerco di fare un po' di sport, anche se ultimamente sono fermo a causa di una infiammazione ad un tendine e così sto “incicciando”, sì perché dimenticavo di raccontarvi che la mia più grande passione sono i dolci, in particolare al cioccolato. Buon Natale e felice anno nuovo a tutti... Posso offrirvi una fettona di pandoro ricoperto di cioccolato fuso?! Pietro Dall’Ora e Alberto Pegoraro THE INDEPINDENT Pagina 3
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