verbale di deliberazione del consiglio comunale - Città di Chioggia
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possa essere azione <strong>di</strong> Governo alternativo nel pungolare, proporre e controllare quelle che sono le<br />
azioni che l’effettivo Governo fa per la città.<br />
Quin<strong>di</strong> quando troviamo in Giunta o in Consiglio le persone che rappresentano culture, perché<br />
bisogna fare un ragionamento su quello che è il passaggio dalla prima Repubblica alla seconda<br />
Repubblica perché oggi solo il PD rappresenta una fusione come il PdL <strong>di</strong> ex partiti, e nell’UdC<br />
piuttosto che in sella al carro dei vincitori, piuttosto che <strong>del</strong> Governo, che <strong>del</strong> Consiglio abbiamo<br />
post-socialisti, post-comunisti, post-democristiani e per fare un’elencazione anche <strong>di</strong> chi è transfugo<br />
o fuggitivo rispetto al nostro partito iniziale, che hanno navigato in nuovi li<strong>di</strong> che oggi sono vincenti<br />
e che quin<strong>di</strong> oggi si trovano assieme a governare una città che comunque è <strong>di</strong>fficile, perché è vero<br />
che l’euforia <strong>del</strong> giorno dopo <strong>del</strong>le elezioni che ha portato a vincere risolvere un po’ quello che è lo<br />
stato d’animo, viceversa invece per chi ha perso, ma i problemi rimangono a prescindere da chi ha<br />
vinto.<br />
Allora se le cose che abbiamo detto in campagna elettorale ci portano ad essere con quel fair play<br />
piuttosto che con quella collaborazione, piuttosto con quel modo <strong>di</strong> lavorare bene per la città, non<br />
sto <strong>di</strong>cendo che chi fa opposizione non lo deve fare, che chi è in minoranza non è minoritario<br />
rispetto al voto <strong>del</strong> partito, però io <strong>di</strong>co che se dobbiamo votare dei provve<strong>di</strong>menti e vogliamo<br />
votarli con onestà intellettuale non possiamo avere preconfezionati degli atti che poi noi dobbiamo a<br />
scatola chiusa e a occhi chiusi e magari tappandoci il naso votarli.<br />
Quin<strong>di</strong> se oggi va tutto bene perché è il primo giorno <strong>di</strong> scuola, domani mettiamoci, e qua serve più<br />
la sensibilità <strong>del</strong> Sindaco piuttosto che degli organi <strong>di</strong> Giunta nel segnalare, nel comunicare, nel<br />
parlare un po’ <strong>di</strong> più con l’opposizione; perché se oggi ci siamo trovati qua, per quanto riguarda il<br />
nostro gruppo nessuno ci ha detto niente rispetto a un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno più leggero magari <strong>di</strong> altri<br />
or<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> giorno che ci saranno nei prossimi anni, nei prossimi mesi, ma nessuno ci ha interessato.<br />
Eppure senza fare un preconcetto atteggiamento <strong>di</strong> negazione rispetto a tutto quello che viene<br />
proposto dalla maggioranza, siamo qui a collaborare, collaborare nella misura in cui la città poi sia<br />
più contenta, perché ricor<strong>di</strong>amoci che l’opposizione non è solo il Consigliere che arriva o la forza<br />
che lo sostiene o il gruppo che arriva, ma si parla <strong>di</strong> persone.<br />
Lei pensi che al primo turno ha preso 31%, che al secondo turno è andata a votare poco più <strong>di</strong> metà<br />
popolazione, circa un 60% e ha preso il 60%, vuol <strong>di</strong>re che gran parte <strong>del</strong>la città non l’ha votata o<br />
perché non è andata a votare o perché ha votato una cosa il primo turno rispetto al secondo o<br />
piuttosto era ideologicamente o in maniera confessionale legata a un partito piuttosto che a una<br />
forza politica e quin<strong>di</strong> non l’ha votata. Quin<strong>di</strong> lei si deve mettere nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> pensare a fare<br />
il bene <strong>del</strong>la città, non solo a quei mon<strong>di</strong> economici impren<strong>di</strong>toriali, confessionali, religiosi<br />
piuttosto che – potrei fare l’elenco <strong>del</strong>la spesa – che l’hanno sostenuta in campagna elettorale,<br />
perché esiste anche un’altra realtà nella città! Quella che magari lei conosce <strong>di</strong> meno, quella magari<br />
che non conosce proprio e che però ha gli stessi problemi che hanno i suoi elettori e le sue<br />
componenti politiche piuttosto che i suoi collaboratori, sono gli stessi problemi perché se parliamo<br />
<strong>di</strong> pesca piuttosto che <strong>di</strong> lavoro, piuttosto che <strong>di</strong> casa, piuttosto che <strong>di</strong> arrivare a fine mese, non c’è<br />
colore politico <strong>di</strong> Destra o <strong>di</strong> Sinistra, è un problema che riguarda tutti.<br />
Allora, se da un lato chi ha il Governo può fare una politica per crearsi più consenso a fronte <strong>di</strong><br />
creare un interesse <strong>di</strong>ffuso e se dall’altra parte invece uno fa il bene <strong>del</strong>la città, il consenso secondo<br />
me ce l’ha comunque, quin<strong>di</strong> non stiamo a ricadere in quelle che sono le logiche <strong>di</strong> una vecchia<br />
politica che porti poi a <strong>di</strong>re in città che è comunque uguale, perché ricor<strong>di</strong>amoci che la politica <strong>del</strong>la<br />
sconfitta che abbiamo avuto, oltre a quella personale o <strong>di</strong> partito o <strong>di</strong> coalizione, c’è anche, rispetto<br />
a quel partito <strong>del</strong>l’astensionismo, chi ha vinto perché ha preso da solo il 30%. E se non vogliamo<br />
che aumenti questo astensionismo dobbiamo impegnarci <strong>di</strong> più tutti ad intervenire rispetto alle cose<br />
che vogliamo fare, ma farle bene con l’interesse <strong>del</strong>la città e io non sono quello che <strong>di</strong>ce l’interesse<br />
personale, l’interesse <strong>di</strong> lobby, l’interesse non deve essere fatto. Tanto ci sarà comunque, però<br />
l’importante è che non prevalga, che non prevarichi e che non arrivi prima quello che è l’interesse<br />
<strong>del</strong>la città; anzi se coincide è ancora meglio, perché sappiamo benissimo che se affi<strong>di</strong>amo al<br />
Comune che ha una serie <strong>di</strong> attività, una serie <strong>di</strong> incarichi numerosissimi, se noi li <strong>di</strong>amo, li<br />
pag n. 27 Delibera n. 15 <strong>del</strong> 30/08/2011