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Programma degli interventi - Valutazione ambientale - Provincia ...

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Ghiacciaio Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong> di manutenzione e razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti e<br />

delle strutture esistenti, legati alla pratica dello sci, e <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong> di<br />

valorizzazione <strong>ambientale</strong> e culturale, anche ai fini turistici<br />

(Piano urbanistico provinciale, articolo 28, comma 5 delle norme di attuazione)


2<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


INDICE<br />

1 Introduzione .............................................................................................................................................. 4<br />

2 Quadro di riferimento ................................................................................................................................ 4<br />

2.1 Piano urbanistico provinciale ........................................................................................................... 4<br />

2.2 Disciplina della rete Natura 2000 ..................................................................................................... 6<br />

3 Problemi e potenzialità del territorio ......................................................................................................... 7<br />

3.1 Il ghiacciaio Presena e le variazioni climatiche................................................................................ 7<br />

3.2 La gestione del ghiacciaio: programma sperimentale...................................................................... 8<br />

3.3 Risorse naturalistiche, ambientali e storico - culturali ...................................................................... 8<br />

3.4 Assetto valanghivo ........................................................................................................................... 9<br />

3.5 Offerta e dinamiche turistiche ........................................................................................................ 10<br />

3.5.1 La Valle di Sole, Peio e Rabbi. .............................................................................................. 10<br />

3.5.2 Il Comune di Vermiglio .......................................................................................................... 12<br />

3.5.3 La località del Tonale............................................................................................................. 14<br />

3.6 Caratteristiche delle infrastrutture esistenti .................................................................................... 16<br />

3.7 Aspetti patrimoniali ......................................................................................................................... 21<br />

4 Definizione dello scenario di sviluppo..................................................................................................... 23<br />

4.1 Definizione dell’area a particolare tutela ........................................................................................ 23<br />

4.2 Interventi per lo sviluppo turistico dell’area del Presena................................................................ 23<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

3


1 Introduzione<br />

Il <strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong> volti al riordino <strong>ambientale</strong> dell’area del ghiacciaio Presena è un elaborato<br />

previsto dall’art. 28 delle Norme di attuazione del PUP, comma 5, che disciplina la tutela delle aree a elevata<br />

integrità. Le aree a elevata integrità sono definite nell’art 28, comma 1, come “caratterizzate dalla presenza<br />

di ghiacciai e di rocce e di rupi boscate che, in quanto aree a bassa o assente antropizzazione, per ragioni<br />

altimetriche, topografiche e geomorfologiche, di natura del suolo e di accessibilità, non possono essere<br />

normalmente interessante da attività che comportano insediamenti stabili”.<br />

Secondo il comma 5 del suddetto articolo, la Giunta <strong>Provincia</strong>le è tenuta ad approvare un programma volto a<br />

definire gli <strong>interventi</strong> ammissibili ai fini della manutenzione e la razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti e delle<br />

strutture esistenti e per la valorizzazione <strong>ambientale</strong> e culturale, anche a fini turistici, nel rispetto delle<br />

seguenti condizioni:<br />

• deve essere garantita l’integrità strutturale del ghiacciaio, anche con riguardo alla pratica dello sci;<br />

• le misure di razionalizzazione e gli <strong>interventi</strong> di valorizzazione devono garantire un miglioramento<br />

<strong>ambientale</strong> e paesaggistico.<br />

Il <strong>Programma</strong> di <strong>interventi</strong> deve quindi attenersi strettamente al fine ultimo dell’intervento stesso: la tutela<br />

dell’integrità strutturale del ghiacciaio e, parallelamente, un miglioramento <strong>ambientale</strong> e paesaggistico<br />

dell’intera area. Rispettando queste condizioni di base, possono essere declinati una serie di <strong>interventi</strong> volti<br />

alla valorizzazione dell’area a fini turistici, e quindi per le pratiche dello sci, e alla gestione, razionalizzazione<br />

e manutenzione <strong>degli</strong> impianti e delle strutture esistenti. Il <strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong> definisce quindi, le<br />

regole e le condizioni di base cui attenersi nella fase attuativa del <strong>Programma</strong>, in cui le scelte e le alternative<br />

progettuali verranno valutate rigorosamente al fine di perseguire gli obiettivi previsti.<br />

2 Quadro di riferimento<br />

2.1 Piano urbanistico provinciale<br />

Il Piano urbanistico provinciale (PUP), approvato con legge provinciale 27 maggio 2008, n.5 costituisce lo<br />

strumento unitario di governo e di pianificazione del territorio provinciale con il quale si definiscono le<br />

strategie, le direttive e le prescrizioni da seguire per le trasformazioni territoriali. Al fine di “garantire la<br />

riproducibilità, la qualificazione e la valorizzazione del sistema delle risorse territoriali provinciali” – come<br />

stabilisce la legge urbanistica in tema di obiettivi del PUP – il Piano individua le invarianti, quali “elementi<br />

territoriali che costituiscono le caratteristiche distintive dell'ambiente e dell'identità territoriale, in quanto di<br />

stabile configurazione o di lenta modificazione, e che sono meritevoli di tutela, di qualificazione e di<br />

valorizzazione per garantire lo sviluppo sostenibile nei processi evolutivi previsti e promossi dagli strumenti<br />

di pianificazione territoriale”. Il ghiacciaio occidentale del Presena è compreso tra le invarianti del PUP in<br />

quanto ghiacciaio (articolo 8, comma 2, lett. a) delle norme del PUP) e sito - zona della “rete Natura 2000”<br />

(articolo 8, comma 2, lett. d) delle norme del PUP). Il valore di invariante richiede che nella valutazione delle<br />

strategie e <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong> di trasformazione che riguardano questi beni, oltre al rispetto delle specifiche<br />

disposizioni di tutela, si considerino i vantaggi e i rischi conseguenti agli effetti di trasformazione ipotizzati<br />

rispetto alle risorse individuate, con particolare riferimento alla capacità di carico antropico del territorio in<br />

relazione alla necessità di assicurare la tutela e la valorizzazione delle invarianti (PUP, articolo 7, comma 4<br />

delle norme di attuazione). Il Piano urbanistico provinciale definisce quindi per l’area del Presena una<br />

4<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


specifica disciplina urbanistica all’articolo 28 delle norme di attuazione, relativo alle “aree a elevata integrità”.<br />

La presenza del ghiacciaio e di rocce ascrive queste aree tra quelle “a bassa o assente antropizzazione, per<br />

ragioni altimetriche, topografiche e geomorfologiche, di natura del suolo e di accessibilità”, che non possono<br />

normalmente essere interessate da attività che comportano insediamenti stabili. Nell’ambito dei ghiacciai il<br />

comma 4 dello stesso articolo 28 ammette conseguentemente solo i seguenti <strong>interventi</strong>:<br />

a) la realizzazione di manufatti speciali aventi l’esclusiva funzione di presidio civile per la sicurezza del<br />

territorio;<br />

b) la manutenzione e la razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti e delle strutture esistenti, legati alla pratica<br />

dello sci, nei limiti anche temporali e alle condizioni definite dal programma previsto dal comma 5;<br />

c) <strong>interventi</strong> di valorizzazione <strong>ambientale</strong> e culturale, anche a fini turistici.”<br />

Trova qui riferimento il presente programma, i cui contenuti sono stabiliti dal comma 5 dell’articolo 28 delle<br />

norme del PUP: La Giunta provinciale approva, per i ghiacciai interessati, un programma volto a definire gli<br />

<strong>interventi</strong> ammissibili ai fini delle lettere b) e c) del comma 4, nel rispetto delle seguenti condizioni:<br />

a) deve essere garantita l’integrità strutturale del ghiacciaio, anche con riguardo alla pratica dello sci;<br />

b) le misure di razionalizzazione e gli <strong>interventi</strong> di valorizzazione devono garantire un miglioramento<br />

<strong>ambientale</strong> e paesaggistico.<br />

Per comprendere meglio gli obiettivi del programma si richiama la relazione illustrativa del PUP, finalizzata a<br />

fornire indirizzi e criteri per la redazione <strong>degli</strong> strumenti di pianificazione territoriale ai sensi dell’articolo 4<br />

delle norme del PUP, che esclude espressamente ampliamenti delle aree sciabili e indirizza invece gli<br />

<strong>interventi</strong> verso la razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti esistenti:<br />

“Sempre riguardo alla rilevanza strategica delle previsioni del PUP e alla loro coerenza sotto il profilo della<br />

compatibilità <strong>ambientale</strong> e della sostenibilità socio - economica il Piano adotta una nuova disciplina per<br />

l’esercizio dello sci estivo sui ghiacciai, intesa a tutelare le aree a elevata integrità attraverso l’esclusione di<br />

ampliamenti delle aree sciabili sui ghiacciai e invece la razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti esistenti. Nell’ambito<br />

dei ghiacciai, e nello specifico sui ghiacciai interessati da impianti sciistici (Presena e Marmolada) il nuovo<br />

PUP consente esclusivamente la realizzazione di manufatti speciali aventi l’esclusiva funzione di presidio<br />

civile per la sicurezza del territorio nonché la manutenzione e la razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti e delle<br />

strutture esistenti, legati alla pratica dello sci, nei limiti, anche temporali, e alle condizioni definiti dal<br />

programma che verrà appositamente approvato dalla Giunta provinciale. Nell’ambito del programma gli<br />

<strong>interventi</strong> ammessi per la razionalizzazione devono garantire l’integrità strutturale del ghiacciaio anche con<br />

riguardo alla pratica dello sci e la riduzione dell’impatto <strong>ambientale</strong> e paesaggistico in essere. L’inserimento<br />

dei ghiacciai tra le invarianti di cui all’art. 8 è volto a sottolineare la valenza del bene, in quanto caratteristica<br />

distintiva dell’ambiente e dell’identità territoriale, e a rafforzare la valutazione <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong> ammessi<br />

rispetto all’obiettivo della tutela e valorizzazione.”<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

5


2.2 Disciplina della rete Natura 2000<br />

Il versante nord della Presena è ricompreso nei siti della rete ecologica europea “Natura 2000”, individuati<br />

secondo quanto previsto dalle disposizioni provinciali di attuazione della direttiva 92/43/CEE del Consiglio<br />

del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione <strong>degli</strong> habitat naturali e seminaturali e della flora e della<br />

fauna selvatiche, e della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione<br />

<strong>degli</strong> uccelli selvatici. Natura 2000 è un sistema di aree destinate alla conservazione della diversità biologica<br />

presente nel territorio dell'Unione Europea ed in particolare alla tutela di una serie di habitat, specie animali e<br />

vegetali ritenute meritevoli di protezione a livello continentale. Obiettivo principale di Natura 2000 è la<br />

salvaguardia della biodiversità attraverso il mantenimento in uno stato di "conservazione soddisfacente"<br />

delle risorse naturali (habitat naturali e seminaturali, nonché flora e fauna selvatiche) nel territorio<br />

comunitario. La biodiversità contribuisce allo sviluppo sostenibile e va promossa e mantenuta tenendo conto<br />

allo stesso tempo delle esigenze economiche sociali e culturali e delle particolarità regionali e locali. In<br />

Trentino sono stati individuati e istituiti 152 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) finalizzati alla conservazione<br />

di habitat e specie di particolare interesse naturalistico ed elencati negli allegati della direttiva stessa. Con la<br />

deliberazione di Giunta <strong>Provincia</strong>le 5 agosto 2010, n. 1799, sono state individuate le nuove Zone Speciali di<br />

Conservazione (ZSC), definite a partire dai precedenti Siti di Interesse Comunitario (SIC), come richiesto<br />

dalla direttiva stessa. Nel frattempo, con decreto 7 marzo 2012 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del<br />

Territorio e del Mare, è stato approvato il V elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la<br />

regione biogeografica alpina in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE. Tale decreto, che segue la decisione<br />

della Commissione europea 2012/12/UE, aggiorna il perimetro di alcuni siti della <strong>Provincia</strong> di Trento,<br />

attestandoli sui confini proposti per le ZSC e ridefinisce il numero complessivo dei siti, numero che, per<br />

effetto <strong>degli</strong> accorpamenti proposti, passa da 152 a 129. Inoltre, con la deliberazione di Giunta <strong>Provincia</strong>le<br />

22 ottobre 2010, n.2378, integrata dalla deliberazione n. 259 del 17 febbraio 2011, sono state adottate le<br />

misure di conservazione specifiche per le ZSC, mentre valgono come misure generali le misure di<br />

salvaguardia dei SIC contenute nella deliberazione n. 2956 del 30 dicembre 2005. Obiettivo delle misure di<br />

conservazione è garantire lo “stato di conservazione soddisfacente” di habitat e specie, anche in<br />

considerazione del fatto che essi sono in collegamento funzionale con il territorio. Piani, progetti ed attività<br />

che possono avere un’incidenza significativa nei siti sono comunque sottoposti alla procedura di valutazione<br />

di incidenza secondo la normativa vigente (l.p. n. 11/2007 e regolamento approvato con d.P.P. n. 50-<br />

157/Leg del 3 novembre 2008). Le misure generali valgono per tutte le ZSC, comprese le riserve naturali<br />

provinciali e i biotopi di interesse provinciale, con esclusione delle ZSC site all’interno dei parchi naturali<br />

provinciali. In attesa dello specifico decreto ministeriale per le ZSC, la denominazione appropriata dei siti<br />

rimane sempre quella di SIC. Per l’area di riferimento del Presena il SIC ha denominazione Vermiglio<br />

Folgarida e codice IT3120165. Gli habitat presenti hanno denominazione e codice:<br />

• Ghiaioni silicei del piano montano fino a nivale (Androsacetalia alpinae e Galoepsietalia ladani) -<br />

(8110);<br />

• Pareti rocciose silicee con vegetazione casmofitica (Androsacetalia vandellii) - (8220);<br />

• Acque oligotrofe - (3130);<br />

• Ghiacciai permanenti - (8340).<br />

6<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


3 Problemi e potenzialità del territorio<br />

3.1 Il ghiacciaio Presena e le variazioni climatiche<br />

Un ghiacciaio è un sistema aperto, che scambia continuamente energia con l’ambiente adattandosi alle<br />

variazioni climatiche. In particolare il ghiacciaio cambia forma e dimensione al variare delle temperature<br />

estive e delle precipitazioni nevose invernali: inverni nevosi ed estati fresche portano i ghiacciai ad<br />

aumentare la propria massa che invece diminuisce in corrispondenza di scarse precipitazioni nevose ed<br />

estati calde. Il Ghiacciaio Occidentale di Presena si trova alla testata della Val Presena, in un ampio circo<br />

delimitato dal Cornicciolo di Presena, da Cima Presena e dal Corno di Lago Scuro. Occupa la parte centrale<br />

del regolare versante che da Capanna Presena sale verso il Passo del Maroccaro e la Bocchetta <strong>degli</strong><br />

Sciatori, dopo che la porzione più orientale del ghiacciaio è scomparsa e la parte più occidentale, situata<br />

sotto il Corno di Lago Scuro, si è completamente staccata dal corpo principale. Il Ghiacciaio è classificato<br />

con il numero 684 nel catasto redatto dal Comitato Glaciologico Italiano nel 1962 (relativo alle annate<br />

idrologiche 1957-1 958) e lo stesso codice gli viene attribuito nel più recente Catasto Glaciologico SAT<br />

(Società Alpinisti Tridentini, redatto nel 1990), nel Catasto Internazionale WGI (World Glacierlnventorydel<br />

1981-1984) gli è invece attribuito il codice l-4L00102418. Il ghiacciaio Occidentale di Presena ha subìto negli<br />

ultimi decenni un drastico ridimensionamento a causa del riscaldamento globale dell’atmosfera terrestre, che<br />

si è fatto sentire pesantemente anche sulla catena alpina, e tanto più alle quote elevate. Il Catasto dei<br />

Ghiacciai Italiani (1962), riporta una superficie di circa 82 ettari, ridottasi a poco più di 65 all’inizio <strong>degli</strong> anni<br />

’90. Negli ultimi 50 anni questo ghiacciaio ha perso il 60% della sua superficie e negli anni ’90 si è diviso in<br />

due, liberando la porzione occidentale che ha preso il nome di Ghiacciaio del Corno di Lago Scuro (cod.<br />

684.1). La superficie del ghiacciaio è regolare e priva di crepacci. È alimentato soprattutto dalle precipitazioni<br />

nevose dirette, data l’assenza di grandi pareti rocciose a monte. Negli anni meno favorevoli, in effetti, il<br />

ghiacciaio si è trovato alla fine dell’estate completamente privo d’innevamento residuo, nonostante la sua<br />

esposizione sia rivolta verso Nord. Negli ultimi dieci anni il controllo delle fluttuazioni del fronte del<br />

ghiacciaio, ha reso evidente un costante ritiro e la scomparsa di intere porzioni del ghiacciaio stesso. In<br />

alcuni settori il fronte si è ritirato più di 50 m dal 1990 al 1999. Nel 2007 e nel 2010 la PAT ha eseguito una<br />

campagna di rilievi georadar (GPR) e GPS con l’obiettivo di determinare lo spessore della copertura glaciale<br />

e il volume di ghiaccio. Dallo studio è emerso che nella parte centrale il ghiacciaio è attraversato da una<br />

cresta rocciosa, chiamata “ginocchio”, ricoperta solo da 2 - 3 metri di ghiaccio che separa due porzioni<br />

concave a monte e a valle che raggiungono rispettivamente profondità massime di 40 e 35 metri. Alla base<br />

dell’ampia conca, si presentano i due laghetti del Monticello, ubicati rispettivamente a quota 2588 e 2599<br />

metri. Il primo ha una superficie di 18.700 mq, il secondo di 37.500 mq. Entrambi hanno origine dal circo,<br />

scaricano nel rio del Pisso e nell’Ogliolo e le rive sono in gran parte formate da granito e detrito morenico.<br />

Un terzo laghetto si trova poco più in basso a quota 2544 metri a est del passo Paradiso. Il più vasto è il<br />

Lago Presena, ubicato al fondo del grande circo “Alveo Presena” parzialmente occupato dalla vedretta<br />

Presena orientale. Presenta una lunghezza di 260 metri, una larghezza di 120 metri ed una superficie di<br />

26.500 m2 con una singolare scarsa profondità di appena un metro. Il livello è però molto variabile in<br />

relazione all’intenso tasso di ablazione estiva della sovrastante vedretta, poiché raccoglie, a quota 2184 m le<br />

acque di fusione del ghiacciaio. Le acque del ghiacciaio di Presena non contribuiscono, fatte salve le<br />

infiltrazioni ipogee, all’alimentazione dei due laghi. Il loro bacino di alimentazione, infatti, è separato dal<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

7


acino a cui appartiene il ghiacciaio da una linea di displuvio con direzione NO-SE che passa nei pressi di<br />

Capanna Presena<br />

3.2 La gestione del ghiacciaio: programma sperimentale<br />

La Giunta provinciale con la delibera n. 3161 del 12 dicembre 2008, ha approvato il programma<br />

sperimentale: “ Mitigazione dell’ablazione e dell’impatto delle attività sciistiche del ghiacciaio Presena” con la<br />

finalità di valutare alcune tecniche di protezione attiva del ghiacciaio ed evitare così l’ulteriore arretramento e<br />

la rottura del ghiacciaio nella parte centrale caratterizzata dalla presenza di una cresta di roccia ricoperta da<br />

uno ridotto spessore di ghiaccio (denominata “ginocchio”).<br />

In data 22 settembre 2009 è stata sottoscritta un’apposita convenzione tra la <strong>Provincia</strong> e la società<br />

impiantistica (Carosello Tonale SpA) per definire i rispettivi ruoli nell’attuazione del citato <strong>Programma</strong>. In<br />

estrema sintesi il <strong>Programma</strong> Sperimentale prevede:<br />

a) produzione di neve artificiale nella stagione fredda per incrementare quella derivante dagli apporti<br />

naturali;<br />

b) riduzione dell’ablazione estiva con l’uso di teli geotessili posati in giugno e rimossi in settembre;<br />

c) rilevazione dei principali parametri meteorologici, nivologici, glaciologici e idrometrici per quantificare<br />

il bilancio di massa e quello energetico del ghiacciaio, sia nelle zone protette dai teli che in quelle<br />

non protette;<br />

d) adozione di buone pratiche nella gestione dell’area sciistica (tecniche di battitura e spostamento<br />

della neve sulle piste, limitazioni all’apertura della pista in funzione della temperatura dell’aria e dello<br />

spessore del manto nevoso, ecc.).<br />

3.3 Risorse naturalistiche, ambientali e storico - culturali<br />

La testata della Valle di Sole è dominata dal massiccio della Presenella sul cui versante settentrionale giace<br />

il ghiacciaio del Presena i cui ghiacci si raccordano con il piatto fondovalle mediante estese falde di detrito e<br />

lisce e nude pareti rocciose parzialmente colonizzate dalla vegetazione. Lo splendido paesaggio è<br />

caratterizzato dall’abbondante copertura detritica costituita da spesse coltri di depositi glaciali e gravitativi,<br />

dalla quale in corrispondenza di asperità e irregolarità del profilo topografico emerge la roccia viva. Nella<br />

parte alta del ghiacciaio è preponderante la presenza di rocce di tipo granitico e tonalitico che compongono<br />

buona parte del gruppo montuoso dell’Adamello – Presenella. Una roccia che storicamente ha trovato largo<br />

impiego nella costruzione di monumenti ed edifici tradizionali per le sue pregevoli proprietà fisiche e qualità<br />

estetiche. Il patrimonio della zona è caratterizzato da altri preziosi connotati paesaggistici come la presenza<br />

del lago di Monticello, Presena e aree di accumulo di alcuni laghi minori. All’inestimabile valore estetico e<br />

paesaggistico si affianca un significativo valore ecologico del territorio con la presenza di numerosi habitat e<br />

associazioni vegetali, legati in particolare alla varietà di substrato e all’inclinazione del pendio.<br />

Sotto il profilo dei valori storico-culturali, le vestigia e le memorie legate alla Grande guerra costituiscono un<br />

patrimonio importante e diffuso, segnato in particolare da un fitto sistema di trinceramenti e di rifugi scavati<br />

nelle rocce fino alle quote dei ghiacciai. In generale la galleria multimediale di Passo Paradiso con<br />

l’esposizione “ Suoni e voci della Guerra Bianca”, il museo della guerra a Vermiglio e la sentieristica che<br />

ripercorre i vecchi camminamenti militari, contribuiscono a valorizzare la ricchezza culturale del territorio che<br />

rappresenta una enorme potenzialità turistica, solo in minima parte attualmente trasmessa.<br />

8<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


3.4 Assetto valanghivo<br />

La porzione di territorio del ghiacciaio del Presena è interessata da fenomeni valanghivi di piccola entità. Le<br />

quote elevate favoriscono condizioni di innevamento per gran parte dell’anno, cosicché il manto nevoso è<br />

tipicamente presente da novembre a giugno, con evidenti differenziazioni a seconda dell’altitudine. Le linee<br />

sommitali si attestano attorno ai 3000 metri di quota e le pendenze elevate dei versanti possono favorire<br />

l’innesco di fenomeni valanghivi in alcune aree evidenziate in Figura 3-1 dove è rappresentata su base<br />

ortofotografica la pericolasità valanghiva di dettaglio per il ghiacciaio Presena. Tali cartografie sono state<br />

predisposte in base alle testimonianze storiche ed alle elaborazioni svolte negli ultimi anni con l’ausilio di<br />

modelli informatici di dinamica delle valanghe. Il sito del ghiacciaio del Presena rappresenta la situazione più<br />

delicata dell'intero comprensorio sciistico del Tonale. Il versante settentrionale della conca del Presena, che<br />

dal Passo Presena – prosegue fino al Passo del Maroccaro ed al Corno di Lago Scuro, costituisce un<br />

potenziale sito di origine di fenomeni di movimento del manto nevoso. In particolare risulta particolarmente a<br />

rischio la conca esposta a Nord – Est, racchiusa fra lo sperone di Passo Maroccaro ed il Corno di Lago<br />

Scuro.<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

Figura 3-1 Pericolosità idrogeologica<br />

9


3.5 Offerta e dinamiche turistiche<br />

Un corretto inquadramento dell’area sciistica del Tonale dal punto di vista turistico richiede una seppur breve<br />

analisi e valutazione dell’ambito della Valle di Sole e successivamente del Comune di Vermiglio cui il<br />

demanio sciistico del passo del Tonale appartiene. E’ bene precisare che buona parte dei turisti che<br />

soggiornano nella stagione invernale in val di Sole non si reca a sciare sul Tonale preferendo di gran lunga<br />

altre soluzioni presenti nell’ambito. Procedere dall’area più vasta dell’intero ambito turistico fino alla località<br />

Tonale, considerando come situazione intermedia il Comune di Vermiglio, cui il Tonale fa riferimento dal<br />

punto di vista amministrativo, è però utile per capire come la domanda turistica invernale si stia evolvendo in<br />

questi anni.<br />

3.5.1 La Valle di Sole, Peio e Rabbi.<br />

Nell’ultimo decennio, l’ambito territoriale della Valle di Sole, Peio e Rabbi, ha registrato un discreto aumento<br />

di presenze turistiche nelle stagioni invernali che però hanno visto una flessione nella stagione 2011-2012, a<br />

causa nelle scarse precipitazioni nevose. Una diminuzione delle presenze turistiche di oltre il 5% in una sola<br />

stagione, comporta una perdita anche in termini di spesa totale sostenuta dagli ospiti, aspetto già delicato<br />

per sua natura, dal momento che la capacità e la propensione a spendere è come noto mediamente in calo<br />

da tempo. Resta interessante il valore della durata del soggiorno che è in media di sei pernottamenti,<br />

tranche temporale tipicamente legata alla formula della settimana bianca. Infatti, in quest’area è fortissima la<br />

presenza di turismo intermediato, con tutto quel che ne consegue in termini di forza e debolezza. Le 5 - 6<br />

giornate di permanenza media sono un valore decisamente soddisfacente, leggermente superiore a quello<br />

rilevato per le aree turistiche di Fiemme, Fassa, Campiglio e Pinzolo.<br />

Il dato più significativo della serie storica tra l’inverno 2000/01 e l’inverno 2011/12 è l’incremento di arrivi e<br />

presenze. In particolare per quanto riguarda i pernottamenti si registra un +3% per la componente italiana e<br />

un +54% per quella straniera (Tabella 3-1). Il dato assume particolare importanza se confrontato con i valori<br />

della stagione estiva (Tabella 3-2) che vede una crescita del numero di pernottamenti nel periodo di<br />

riferimento, inferiore alla metà di quella registrata nella stagione invernale (+9% contro un +21%). Nella<br />

stagione estiva inoltre è preponderante la componente estera anche se in termini assoluti rimane ancora<br />

decisamente minoritaria rispetto alla domanda nazionale. La stagione invernale ha assunto nell’ambito,<br />

un’importanza decisamente superiore alla stagione estiva sia in termini di presenze che ovviamente in<br />

termini di fatturato, tenuto conto che il cliente invernale spende circa un 30% in più del cliente estivo. Il<br />

motivo per cui l’ospite sceglie come meta vacanziera la Valle di Sole, è legata alla possibilità di praticare lo<br />

sci alpino. Alcune ricerche condotte dalla ApT locale, evidenzia che il 63% dei turisti che si sono rivolti<br />

all’ufficio informazioni nella stagione invernale 2010/11, è interessato alla pratica dello sci/snowboard (cui va<br />

aggiunto un ulteriore 16% di turisti interessati ad altre attività sportive invernali); e il 70% nella stagione<br />

invernale 2011/12 (cui va aggiunto anche in questa stagione un ulteriore 16% di turisti interessati ad altre<br />

attività sportive invernali)<br />

10<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

% su<br />

to t<br />

Arrivi<br />

inverno<br />

2 01 1/12<br />

A rr ivi Pr esenze Permanen za<br />

Variaz %<br />

su<br />

in verno<br />

20 10 /11<br />

Variaz %<br />

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2000/ 01<br />

% su<br />

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2010 /11<br />

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20 00/01<br />

Perm. med ia<br />

inverno<br />

2011/12<br />

I talia 60 ,5 11 9. 647 -8,2 12,0 53 ,8 59 6. 700 -12,4 2,6 5, 0<br />

E E stero stero<br />

39 ,5 7 8. 149 4, 5 54,9 46 ,2 51 2. 773 4, 4 53,7 6, 6<br />

TOTALE TOTALE<br />

100 ,0 19 7. 796 -3,6 25,7 1 00 ,0 1.10 9. 473 -5,4 21,2 5, 6<br />

RE RE GIONI GIONI<br />

GIONI<br />

% su<br />

to t<br />

Italia<br />

Arrivi<br />

inverno<br />

2 01 1/12<br />

A rr ivi Pr esenze Permanen za<br />

Variaz %<br />

su<br />

in verno<br />

20 10 /11<br />

Variaz su<br />

inve rn o<br />

2000/ 01<br />

* (so lo htl)<br />

% su<br />

to t<br />

Italia<br />

Prese nze<br />

in verno<br />

2011/1 2<br />

V ariaz %<br />

su<br />

inverno<br />

2010 /11<br />

Variaz su<br />

inve rno<br />

20 00/01<br />

*(solo htl)<br />

Perm. med ia<br />

inverno<br />

2011/12<br />

L azio 16 ,8 2 0. 065 -15 ,4 16,2 21 ,7 12 9. 292 -16,8 10,2 6, 4<br />

E milia milia-Rom milia<br />

om om ag ag na na 15 ,3 1 8. 266 -14 ,1 -22,2 12 ,2 7 2. 601 -16,4 -30 ,1 4, 0<br />

L L om om ba ba rdia rdia 18 ,4 2 1. 963 4, 6 16,6 13 ,7 8 1. 584 -3,4 -10 ,0 3, 7<br />

Tosca Toscana Tosca<br />

na 10 ,7 1 2. 785 -4,5 -8,8 11 ,6 6 9. 343 -6,6 -12 ,1 5, 4<br />

M M arch arch e e<br />

6, 4 7. 640 -18 ,6 -23,8 6, 5 3 8. 697 -17,0 -24 ,8 5, 1<br />

L L igu igu ria ria ria<br />

3, 7 4. 406 -12 ,7 -37,8 4, 5 2 6. 807 -15,2 -39 ,2 6, 1<br />

* il calco lo de lla va riazione 2000 - 2010 è stat o e ffe ttuato solamente su l movim ento albergh iero perché un a parte di movime nto n egli<br />

e sercizi co mp lement ari fino al dicem bre 20 06<br />

n on è stata im pu tat a alle sing ole region i in modo completo<br />

STATI<br />

STATI<br />

% su<br />

to t<br />

stran<br />

Arrivi<br />

inverno<br />

2 01 1/12<br />

A rr ivi Pr esenze Permanen za<br />

Variaz %<br />

su<br />

in verno<br />

20 10 /11<br />

Variaz %<br />

su<br />

inve rn o<br />

2000/ 01<br />

% su<br />

to t<br />

stran<br />

Prese nze<br />

in verno<br />

2011/1 2<br />

V ariaz %<br />

su<br />

inverno<br />

2010 /11<br />

Va ria z %<br />

su<br />

inve rno<br />

20 00/01<br />

Perm. med ia<br />

inverno<br />

2011/12<br />

P P olonia olonia<br />

32 ,5 2 5. 371 -2,6 419, 2 34 ,0 17 4. 524 -2,0 4 34,5 6, 9<br />

B elgio 14 ,5 1 1. 332 11, 5 0 ,2 14 ,0 7 1. 800 11, 3 -4, 2 6, 3<br />

G G erma erma nia nia<br />

10 ,0 7. 820 23, 2 -46,5 9, 0 4 6. 345 19, 0 -54 ,2 5, 9<br />

R R egno egno U nit nit oo<br />

o<br />

10 ,8 8. 425 5, 8 27,9 11 ,3 5 7. 693 9, 5 32,3 6, 8<br />

R R epubblica<br />

epubblica<br />

C eca<br />

9, 6 7. 509 1, 7 111, 7 9, 6 4 9. 308 7, 2 1 65,7 6, 6<br />

P P ae ae si si Bassi assi 3, 1 2. 425 6, 7 32,2 3, 1 1 5. 729 5, 0 28,5 6, 5<br />

S vezi vezia vezi<br />

2, 4 1. 886 -2,0 327, 7 2, 4 1 2. 461 -1,1 3 30,0 6, 6<br />

U U ngheria ngheria<br />

1, 2 966 -24 ,0 -32,9 1, 4 7. 183 -16,7 -27 ,0 7, 4<br />

f onte: elabora zio ne Uf ficio Politiche turistiche p ro vinciali su da ti Se rvizio S tatistica PAT<br />

Tabella 3-1 ApT Valli di Sole, Peio e Rabbi. Movimento certificato mercati italiano ed estero. Stagione invernale dicembre 2011 - aprile<br />

2012<br />

11


12<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

% su<br />

to t<br />

Arrivi<br />

es tate<br />

2 011<br />

Arr iv i Pr esenze Permanenza<br />

Va riaz %<br />

su<br />

estate<br />

20 10<br />

Va riaz %<br />

s u<br />

estate<br />

2000<br />

% su<br />

tot<br />

P resenze<br />

estate<br />

2 01 1<br />

Va riaz %<br />

su<br />

estate<br />

20 10<br />

Variaz %<br />

s u<br />

estate<br />

2000<br />

Pe rm. media<br />

estate 2 011<br />

I talia 82,3 104 .965 10 ,9 21 ,9 87,3 639 .422 5, 3 4,0 6,1<br />

Estero Estero<br />

17,7 22 .605 5, 2 83 ,2 12,7 92 .6 04 0, 0 69, 6 4,1<br />

TOTALE TOTALE<br />

100 ,0 127 .570 9, 8 29 ,6 100,0 732 .026 4, 6 9,3 5,7<br />

REGIONI<br />

REGIONI<br />

% su<br />

to t<br />

Italia<br />

Arrivi<br />

es tate<br />

2 011<br />

Arr iv i Pr esenze Permanenza<br />

Va riaz %<br />

su<br />

estate<br />

20 10<br />

Va riaz %<br />

s u<br />

estate<br />

2000<br />

* (solo<br />

htl)<br />

% su<br />

tot<br />

Italia<br />

P resenze<br />

estate<br />

2 01 1<br />

Va riaz %<br />

su<br />

estate<br />

20 10<br />

Variaz %<br />

s u<br />

estate<br />

2000<br />

*(solo<br />

h tl)<br />

Pe rm. media<br />

estate 2 011<br />

Lomba Lomba rdia rdia<br />

24,4 25 .655 6, 0 64 ,9 22,6 144 .453 -3 ,3 25, 7 5,6<br />

Emilia Emilia- Emilia<br />

Romagna Romagna 16,5 17 .300 12 ,5 19 ,6 16,3 104 .248 8, 8 -4,4 6,0<br />

Veneto Veneto Veneto<br />

14,1 14 .756 16 ,1 33 ,5 14,0 89 .5 80 14 ,3 7,8 6,1<br />

Lazio 11,5 12 .105 18 ,9 38 ,9 13,7 87 .6 75 8, 8 35, 6 7,2<br />

To To scana scana<br />

6, 9 7 .265 -6 ,2 13 ,6 7,2 46 .3 51 -4 ,5 4,9 6,4<br />

Marche Marche<br />

4, 4 4 .613 12 ,5 15 ,2 4,5 28 .5 37 4, 7 0,9 6,2<br />

* il calcolo della variazione 2000 - 2010 è st ato ef fet tuato solamente sul mov imento alberghiero perché una p arte di mo vimen to negli<br />

esercizi complement ari fino al dicembre 20 06<br />

non è stata imputata alle sin gole reg io ni in modo comp leto<br />

STA STA TI<br />

TI<br />

% su<br />

to t<br />

stran<br />

Arrivi<br />

es tate<br />

2 011<br />

Arr iv i Pr esenze Permanenza<br />

Va riaz %<br />

su<br />

estate<br />

20 10<br />

Va riaz %<br />

s u<br />

estate<br />

2000<br />

% su<br />

tot<br />

stran<br />

P resenze<br />

estate<br />

2 01 1<br />

Va riaz %<br />

su<br />

estate<br />

20 10<br />

Variaz %<br />

s u<br />

estate<br />

2000<br />

Pe rm. media<br />

estate 2 011<br />

Germa Germa nia nia<br />

53,8 12 .154 9, 7 91 ,1 43,7 40 .4 33 2, 9 63, 6 3,3<br />

Paesi Paesi ba ba ba ssi ssi<br />

13,0 2 .937 -6 ,3 55 ,2 22,1 20 .4 58 -5 ,9 74, 3 7,0<br />

Belgio 4, 6 1 .031 -16,9 2 55,5 6,8 6 .257 -25,0 222,0 6,1<br />

Aust Aust Aust ria<br />

ria<br />

5, 9 1 .337 8, 0 1 71,2 3,8 3 .526 -0 ,9 150,2 2,6<br />

Altri Altri Altri Paesi Paesi euro euro pei pei 0, 8 181 101,1 1 91,9 2,9 2 .721 737,2 1.131,2 15,0<br />

Svizzera Svizzera Svizzera<br />

3, 9 887 21 ,0 1 89,9 2,5 2 .327 15 ,0 164,4 2,6<br />

Fran Fran cia cia<br />

2, 1 475 1, 3 13 ,9 2,5 2 .313 26 ,9 18, 5 4,9<br />

Re Re pubblica pubblica Ceca Ceca 2, 5 572 -5 ,9 -17,8 2,3 2 .117 -22,1 2,6 3,7<br />

f onte: elaboraz ione Ufficio Politiche turistiche provinciali su da ti Servizio Sta tistica PAT<br />

Tabella 3-2 ApT Valli di Sole, Peio e Rabbi. Movimento certificato mercati italiano ed estero. Stagione estiva 2011 (periodo giugno -<br />

settembre)<br />

3.5.2 Il Comune di Vermiglio<br />

Analoga evoluzione sull’andamento estivo e invernale dei flussi turistici si registra anche considerando il solo<br />

comune di Vermiglio, intesto come località e quindi escludendo la località Passo del Tonale per avere la<br />

possibilità di un confronto diretto Tra l’inverno 2000/01 e l’inverno 2010/11, qui inteso come periodo di<br />

apertura <strong>degli</strong> impianti sul ghiacciaio Presena (ottobre – giugno), la crescita dei pernottamenti complessivi<br />

ammonta al 13%. Se nella valutazione del decennio si considera anche l’ultima stagione 2011/12<br />

l’incremento risulta però più contenuto (solamente +4%) perché tra l’inverno 2010/11 e l’inverno 2011/12 la<br />

perdita di pernottamenti ammonta, in valore assoluto, a circa 15.000 unità, pari ad un decremento<br />

percentuale di poco superiore all’8%, a causa della perdurante mancanza di neve (Tabella 3-3). Nella


stagione estiva 2000 – 2011 (trimestre luglio – settembre) si assiste una pesante contrazione del numero di<br />

pernottamenti che sfiora il 20% (Tabella 3-4), vale a dire in pochi anni circa 25mila pernottamenti in meno,<br />

che solo parzialmente sono stati compensati dall’aumento dei pernottamenti della stagione invernale.<br />

La specializzazione verso un’offerta prevalentemente invernale è evidente e la domanda di mercato sembra<br />

incoraggiare questa scelta, evidenziando per la stagione estiva crescenti difficoltà.<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

An no Ar rivi<br />

Var % arrivi<br />

su inverno precedente<br />

Pr ese nze<br />

2000 2000-200 2000<br />

200 1 29.64 0 171.12 4<br />

Var % presenze<br />

su inverno precedente<br />

2001 2001-200 2001<br />

200 2 27.71 8 -6,5 161.90 7 -5,4<br />

2002 2002-200 2002<br />

200 3 29.14 0 5,1 171.59 6 6,0<br />

2003 2003-200 2003<br />

200 4 32.75 3 12,4 200.54 1 1 6,9<br />

2004 2004-200 2004<br />

200 5 31.52 8 -3,7 192.45 0 -4,0<br />

2005 2005-200 2005<br />

200 6 34.76 3 10,3 201.02 7 4,5<br />

2006 2006-200 2006<br />

200 7 32.97 8 -5,1 193.25 9 -3,9<br />

2007 2007-200 2007<br />

200 8 33.54 2 1,7 194.32 3 0,6<br />

2008 2008-200 2008<br />

200 200 9 33.42 6 -0,3 192.09 8 -1,1<br />

2009 2009-20 2009<br />

20 201 20 1 0 0<br />

33.10 9 -0,9 189.69 4 -1,3<br />

2010 2010-201 2010<br />

201 201 1 32.87 6 -0,7 193.89 7 2,2<br />

2011 2011-201 2011<br />

201 2 31.30 8 -4,8 178.01 7 -8,2<br />

fonte: elaborazione Ufficio Polit iche turistiche provin ciali su dati Servizio Stat ist ica PAT<br />

Tabella 3-3 Località turistica di Vermiglio. Movimento certificato mercati italiano ed estero. Stagioni "invernali" 2000/01-2011/12 (periodo<br />

ottobre-giugno)<br />

An no Ar rivi<br />

Var % arrivi<br />

s u estate precedente<br />

Pr esenze<br />

2000 12.58 7 125. 06 0<br />

Var % presenze<br />

su est ate precedente<br />

2001 12.84 8 2,1 127. 81 8 2,2<br />

2002 11.32 7 -1 1, 8 116. 20 5 -9, 1<br />

2003 10.89 0 -3,9 114. 29 9 -1, 6<br />

2004 9.76 9 -1 0, 3 96. 98 5 -15 ,1<br />

2005 10.08 3 3,2 97. 47 0 0,5<br />

2006 8.80 9 -1 2, 6 94. 10 8 -3, 4<br />

2007 9.74 3 10,6 102. 97 3 9,4<br />

2008 9.93 4 2,0 98. 86 3 -4, 0<br />

2009 11.38 6 14,6 101. 83 0 3,0<br />

2010 11.34 8 -0,3 104. 00 1 2,1<br />

2011 10.95 1 -3,5 100. 89 4 -3, 0<br />

fonte: elaborazione Ufficio Polit iche turistiche provin ciali su dati Servizio Stat ist ica PAT<br />

Tabella 3-4 Località turistica di Vermiglio. Movimento certificato mercati italiano ed estero. Stagioni estive 2000-2011 (periodo lugliosettembre)<br />

13


3.5.3 La località del Tonale<br />

Il Tonale è una tipica stazione sciistica di seconda generazione (assenza di un paese, centralità del prodotto<br />

offerto, basata sugli impianti da sci, con contorno di strutture ricettive) nata e cresciuta per un turismo di<br />

massa, sviluppatasi nel decennio ’60, quando in Francia già si iniziava a pensare alle stazioni di terza<br />

generazione (stazioni in quota capaci di offrire servizi integrati alla pratica dello sci). La località del Tonale si<br />

caratterizza per una lunga stagione invernale che permette la pratica dello sci alpino da ottobre a giugno<br />

grazie alla presenza del ghiacciaio Presena. La stagione estiva è di breve durata e presenta criticità<br />

climatiche legate all’alta quota (altitudine, ventosità, mancanza di servizi)<br />

Al passo del Tonale operano 24 esercizi alberghieri cui si sono aggiunti negli ultimi anni (dopo il 2007) anche<br />

cinque strutture ricettive extralberghiere. Il numero <strong>degli</strong> esercizi alberghieri è rimasto costante nell’ultimo<br />

decennio ma nel contempo è cresciuto il numero di posti letto, indice di una crescita delle dimensioni medie<br />

dei singoli alberghi, passati da circa 69 posti letto a 75. Si tratta di una dimensione superiore alla media<br />

provinciale pari a circa 60 posti letto per struttura. La dimensione media più elevata si giustifica anche per la<br />

necessità di soddisfare le esigenze dei Tour Operator. Infatti, il turismo intermediato è una realtà consolidata<br />

da tempo ed è volto ad intercettare nuovi mercati in particolare quelli dell’Europa centro orientale. L’offerta di<br />

posti letto delle strutture alberghiere ed extralbeghiere presenti al passo del Tonale nel 2011, è mostrata in<br />

Tabella 3-5 I flussi turistici invernali nella località del Passo del Tonale mostrano un incremento nell’ultimo<br />

decennio, superiore a quello registrato per la località di Vermiglio (+22%, attestandosi nell’ultima stagione a<br />

oltre 218.000 pernottamenti) (Tabella 3-6). Per quanto riguarda la stagione estiva il passo del Tonale<br />

evidenzia una performance migliore rispetto al Comune di Vermiglio (senza passo del Tonale). Anche nella<br />

stagione estiva si assiste ad una crescita dei pernottamenti significativa e addirittura migliore di quella<br />

invernale, con un +30% tra il 2000 e il 2011. Tuttavia in termini assoluti il totale dei pernottamenti nella<br />

stagione estiva, nonostante la crescita registrata nel decennio, è pari ad un quinto di quelli invernali,<br />

attestandosi nell’ultima stagione su un valore di poco superiore ai 49.000 (Tabella 3-7). Da rilevare che il<br />

tasso di occupazione netto dei posti letto delle strutture alberghiere nella “lunga” stagione invernale qui<br />

considerata (dal mese di ottobre al mese di giugno) sfiora il 50%, un dato da considerarsi positivo se<br />

comparato con il dato medio provinciale per l’analogo periodo.<br />

14<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


An no<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

Post i letto<br />

al berghi ero<br />

Post i letto<br />

extralberghiero<br />

Totale<br />

posti letto<br />

2000 1.65 0 1. 65 0<br />

Var% su an no<br />

precedente<br />

2001 1.65 2 1. 65 2 0,1<br />

2002 1.66 1 1 69 1. 83 0 1 0,8<br />

2003 1.67 2 1 69 1. 84 1 0,6<br />

2004 1.70 3 46 1. 74 9 -5, 0<br />

2005 1.75 1 25 1. 77 6 1,5<br />

2006 1.75 1 71 1. 82 2 2,6<br />

2007 1.75 1 1 01 1. 85 2 1,6<br />

2008 1.77 8 1 01 1. 87 9 1,5<br />

2009 1.80 2 1 01 1. 90 3 1,3<br />

2010 1.81 2 1 47 1. 95 9 2,9<br />

2011 1.80 8 2 41 2. 04 9 4,6<br />

fonte: elaborazione Ufficio Polit iche turistiche provin ciali su dati Servizio Stat ist ica PAT<br />

Tabella 3-5 Località turistica Passo Tonale. Posti letto alberghiero ed extralberghiero. Anni 2000-2011<br />

An no Ar ri vi<br />

Var % arrivi<br />

su i nverno precedente<br />

Pr ese nze<br />

2000 2000-200 2000<br />

200 200 1 33.80 7 179. 61 5<br />

Var % presenze<br />

su inverno precede nte<br />

2001 2001-200 2001<br />

200 2 36.69 9 8,6 203. 38 5 1 3,2<br />

2002 2002-200 2002<br />

200 3 38.94 6 6,1 209. 06 3 2,8<br />

2003 2003-200 2003<br />

200 4 39.18 6 0,6 207. 93 7 -0, 5<br />

2004 2004-200 2004<br />

200 5 38.69 7 -1,2 208. 52 7 0,3<br />

2005 2005-200 2005<br />

200 6 40.41 9 4,4 223. 81 6 7,3<br />

2006 2006-200 2006<br />

200 7 34.19 4 -1 5, 4 191. 31 5 -14 ,5<br />

2007 2007-200 2007<br />

200 8 39.32 8 15,0 216. 49 2 1 3,2<br />

2008 008 008-200 008 200 9 37.35 3 -5,0 208. 71 5 -3, 6<br />

2009 2009-201 2009<br />

201 0 39.89 8 6,8 216. 05 0 3,5<br />

2010 2010-201 2010<br />

201 1 38.41 1 -3,7 214. 59 8 -0, 7<br />

2011 2011-201 2011<br />

201 2 38.60 0 0,5 218. 20 5 1,7<br />

fonte: elaborazione Ufficio Polit iche turistiche provin ciali su dati Servizio Stat ist ica PAT<br />

Tabella 3-6 Località turistica Passo Tonale. Movimento certificato mercati italiano ed estero. Stagioni "invernali" 2000/01-2011/12<br />

(periodo ottobre-giugno)<br />

15


16<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

An no Ar ri vi<br />

Var % arrivi<br />

s u estate prece dente<br />

Pr ese nze<br />

2000 5.75 1 37. 87 2<br />

Var % presenze<br />

su est ate prece dente<br />

2001 7.85 1 36,5 46. 32 3 2 2,3<br />

2002 7.49 3 -4,6 46. 27 6 -0, 1<br />

2003 7.59 5 1,4 45. 00 6 -2, 7<br />

2004 6.74 1 -1 1, 2 43. 59 2 -3, 1<br />

2005 6.86 6 1,9 46. 81 9 7,4<br />

2006 7.57 5 10,3 52. 11 9 1 1,3<br />

2007 8.87 3 17,1 57. 92 7 1 1,1<br />

2008 8.10 4 -8,7 50. 60 0 -12 ,6<br />

2009 7.37 6 -9,0 43. 24 2 -14 ,5<br />

2010 8.31 0 12,7 47. 05 2 8,8<br />

2011 9.17 9 10,5 49. 33 5 4,9<br />

fonte: elaborazione Ufficio Polit iche turistiche provin ciali su dati Servizio Stat ist ica PAT<br />

Tabella 3-7 Località turistica Passo Tonale. Movimento certificato mercati italiano ed estero. Stagioni estive 2000-2011 (periodo lugliosettembre)<br />

E’ indubbia l’importanza crescente che ha assunto nell’area, la stagione invernale da parecchi decenni a<br />

questa parte. L’offerta legata alla pratica dello sci, con gli investimenti fatti sul versante lombardo, è stata<br />

rafforzata negli ultimi anni. Eventuali processi di conversione del modello di sviluppo, che prescinda<br />

dall’offerta dello sci alpino, anche a fronte di considerazioni legate alla incontestabile maturità del prodotto<br />

sci, trovano difficile applicazione in una località come quella del Tonale per l’indubbia difficoltà in questa<br />

zona di individuare prodotti altrettanto attrattivi e capaci di garantire nel breve periodo analoghi flussi turistici<br />

quali si sono registrati negli ultimi anni. Il modello di riferimento è certamente ancora quello proprio di un<br />

turismo di massa, interessato pressoché esclusivamente all’offerta dello sci, che ricerca una competitività<br />

soprattutto sul prezzo e che si basa su uno specifico valore aggiunto rappresentato dalla possibilità di<br />

anticipare l’apertura <strong>degli</strong> impianti e la loro chiusura rispetto ad altre stazioni sciistiche. Si tratta di un<br />

modello maturo, ma in questo contesto più difficilmente sostituibile nell’immediato rispetto ad altre<br />

destinazioni turistiche montane. La razionalizzazione e il riordino delle strutture presenti sull’area, vanno<br />

nella direzione di salvaguardare una competitività della stazione sciistica, in grado di garantire anche per<br />

l’immediato futuro flussi turistici rilevanti e una sufficiente redditività oltre che alla stessa società impiantistica<br />

anche e soprattutto all’intera filiera turistica ad iniziare dalla ricettività, alberghiera e non, esistente.<br />

3.6 Caratteristiche delle infrastrutture esistenti<br />

Il ghiacciaio attualmente è un sito di interesse turistico, in particolare grazie alla presenza di impianti di<br />

risalita e piste per lo sci. Lo sfruttamento del ghiacciaio a scopi sciistici è iniziato negli anni ’60 e a metà di<br />

quegli anni è stata introdotta la pratica dello sci estivo. Fino a metà anni ’80 era possibile prolungare la<br />

stagione sciistica fino a fine luglio, l’affluenza di sciatori era considerevole e ciò ha portato ad un rapido<br />

sviluppo turistico dell’intera area del Passo del Tonale. Il progressivo scioglimento del ghiacciaio ha reso,<br />

negli anni, sempre più difficoltoso il mantenimento delle piste per un periodo estivo così ampio e attualmente<br />

è possibile sciare solamente dal mese di ottobre alla fine di giugno. L’area del ghiacciaio non è solamente


sfruttata a fini sciistici, ma è un polo attrattivo anche durante l’estate essendo in grado di offrire percorsi<br />

escursionistici e passeggiate, come il Sentiero dei Fiori, adatti sia a esperti che a famiglie e tracciati con<br />

interessanti connotazioni naturalistiche e storiche. Sull’area del ghiacciaio sono presenti numerose<br />

infrastrutture, costruite nel corso <strong>degli</strong> anni per permettere la pratica dello sci, la permanenza di turisti e la<br />

gestione <strong>degli</strong> impianti di risalita. Non tutte le infrastrutture esistenti sono attualmente utilizzate, alcune sono<br />

in disuso e in stato di abbandono. Di seguito si descrive l’infrastrutturazione attuale:<br />

- Sul ghiacciaio<br />

• Sciovia doppia Presena destra e sinistra (Figura 3-2) portata oraria 1200 + 1200 p/h (collaudo 1984;<br />

2014 fine vita tecnica).<br />

• Sciovia passo Maroccaro portata oraria 720 p/h (parzialmente demolita).<br />

• Sciovia campo scuola Passo Maroccaro portata oraria 720 p/h (parzialmente demolita).<br />

• Sul ghiacciaio sono presenti quattro piste per lo sci alpino e lo snowboard di diversa lunghezza e<br />

superficie: Presena destra e sinistra, la pista per la didattica e lo snowpark<br />

- Sulla morena al bordo inferiore del ghiacciaio<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

Figura 3-2 Sciovia doppia Presena destra e sinistra<br />

• Il rifugio escursionistico “Capanna Presena” (Figura 3-3).<br />

• Le vecchie stazioni delle vecchie sciovie demolite negli anni ottanta (Figura 3-4).<br />

• La vecchia stazione della telecabina (ora sostituita dalla seggiovia) posta a lato della stazione di<br />

monte della seggiovia biposto “Paradiso – Presena” (Figura 3-5).<br />

• La teleferica di servizio al rifugio e utilizzata anche per il trasporto di materiale di ricambio per<br />

battipista ed impianti di risalita.<br />

• La teleferica adibita al distacco delle masse valanghive (catex).<br />

17


18<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

Figura 3-3 Rifugio Capanna Presena<br />

Figura 3-4 Le vecchie stazioni delle vecchie sciovie demolite negli anni 80<br />

Figura 3-5 Stazione di monte vecchi telecabina


- Sulla morena per il collegamento con il passo Paradiso<br />

• La seggiovia “Passo Paradiso – Presena” (collaudo 1983; 2013 seconda revisione generale) (Figura<br />

3-6)<br />

• La pista “Paradiso - Presena” e relativa “variante” che consiste in un percorso alternativo alla pista,<br />

che normalmente gli utenti utilizzano in quanto presenta una pendenza più dolce e regolare ma che<br />

non è classificata come pista da sci.<br />

- Al passo Paradiso<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

Figura 3-6 Seggiovia Paradiso Presena<br />

• La stazione di valle della seggiovia “Passo Presena – Paradiso” (Figura 3-7).<br />

• La zona di arrivo della pista “Paradiso - Presena”<br />

• La stazione motrice della seggiovia “Alveo Presena (o Alveo Cantiere)”.<br />

• La sala pompe.<br />

• Il bar ristorante “Paradiso” esistente.<br />

• La stazione di monte della telecabina “Tonale Paradiso” esistente (Figura 3-8).<br />

19


20<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

Figura 3-7 Stazione di valle seggiovia Paradiso Presena<br />

Figura 3-8 Stazione di monte della telecabina Tonale Paradiso


3.7 Aspetti patrimoniali<br />

Il ghiacciaio Presena è registrato al n. 1243 dell’elenco delle acque pubbliche della <strong>Provincia</strong> di Trento<br />

(Vedretta Presena) e viene identificato dalla p.f. demaniale 5637/1 in C.C. Vermiglio (Vedretta Monticello-<br />

Passo Paradiso-Cornelaccio) – Beni demaniali, ramo acque - e da parte della p.f. demaniale 5636/1 in C.C.<br />

Vermiglio – Beni demaniali, rocce nude.<br />

Allo stato attuale, l’occupazione del ghiacciaio della Presena con impianti di risalita e piste da sci è regolata<br />

dalla seguente concessione d’uso:<br />

• Atto di concessione n. di rep. 2305 dd. 11.01.1973 stipulato fra l’Intendenza di Finanza di Trento e<br />

la Società “Grandi Funivie Passo Paradiso SpA” relativo alla concessione dell’intero ghiacciaio della<br />

Presena (parte della p.f.dem. 5637 in C.C. Vermiglio), nonché mq. 63.100 (compresi parte nella p.f.<br />

5636 e parte nella p.f. 5637 in C.C. Vermiglio) allo scopo di installarvi: n. 1 telecabina “Passo<br />

Paradiso–Ghiacciaio Presena”, n. 1 funivia in due tronchi “Lago Presena-Cima Presena”, n. 3 sciovie<br />

e n. 3 impianti di risalita mobili insistenti nel perimetro del ghiacciaio. La concessione ha durata<br />

trentennale, decorrente dall’1.1.1970;<br />

• Atti aggiuntivi e di trasferimento della concessione, rilasciati dalla Giunta <strong>Provincia</strong>le, in virtù dei<br />

quali sono attualmente subentrate quale concedente la <strong>Provincia</strong> Autonoma di Trento e quale<br />

concessionaria la Società “Carosello Tonale SpA” con sede al Passo del Tonale in Comune di<br />

Vermiglio, come riepilogato nelle premesse della deliberazione della Giunta provinciale n. 7585 dd.<br />

24.07;<br />

• Atto aggiuntivo approvato con deliberazione della Giunta <strong>Provincia</strong>le n. 8043 dd. 15.07.1988 - “<br />

Concessione n. di rep. 2305 dd. 11 gennaio 1973 dell’Intendenza di Finanza di Trento, cui la<br />

<strong>Provincia</strong> è subentrata con deliberazione della Giunta provinciale n. 9526 dd. 31 dicembre 1974:<br />

stipula atto aggiuntivo.” che autorizzava “in via di sanatoria dall’1.1.1988”, l’iscrizione presso il<br />

competente Ufficio Tavolare del tipo di frazionamento n. 3/88 che individuava i sedimi sottostanti ad<br />

una serie di fabbricati edificati sui beni demaniali (p.f. dem. 5636 e 5637 in C.C. Vermiglio), quali<br />

“partenza seggiovia, arrivo seggiovia, partenza sciovia, edificio, arrivo seggiovia”, ed autorizzava<br />

altresì la successiva trascrizione presso lo stesso Ufficio Tavolare e presso il Nuovo Catasto Edilizio<br />

Urbano del diritto di proprietà superficiaria, a nome della Società concessionaria, delle pp.ed.<br />

superficiarie 1142, 1142, 1143, 1144, 1145 “costituenti il costruito di proprietà della Società<br />

Carosello Tonale SpA, coincidenti in pianta con le superfici delle costituende pp.ff. 5636/4, 5636/5,<br />

5637/7, 5637/8 e 5637/9 di proprietà provinciale”. Tale atto aggiuntivo concede alla Soc. Carosello<br />

Tonale SpA il terreno di proprietà provinciale individuato dalle suddette pp.ff. oltre alle costituende<br />

pp.ff. 5636/3, 5636/6 e 5637/10 per complessivi mq. 20.988. In merito alla durata, l’atto stabiliva che<br />

“la durata della presente concessione, a partire dall’1 gennaio 1988, è a tempo indeterminato,<br />

senza termine massimo, poiché a stabilirne la scadenza potrà provvedere solo un nuovo<br />

provvedimento della Giunta provinciale motivato dalla necessaria effettuazione di fini<br />

istituzionali e da ragioni di pubblica utilità”<br />

• Atto aggiuntivo approvato con deliberazione della Giunta <strong>Provincia</strong>le n. 6161 dd. 02.06.1989, che<br />

modifica l’atto di concessione n. 2305 di repertorio dd. 11.01.1973 dell’Intendenza di Finanza di<br />

Trento, con il quale, oltre alla precedente superficie di mq. 20.988 derivante dagli edifici e dalle<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

21


superfici occupate con il sorvolo <strong>degli</strong> impianti, “la <strong>Provincia</strong> concede inoltre l’intero ghiacciaio<br />

Presena (parte della neocostituita p.f. 5637/1 C.C. Vermiglio) nonché mq. 42.112, compresi parte<br />

nella neocostituenda p.f. 5636/1 e parte nella neocostituenda p.f. 5637/1, entrambe in C.C.<br />

Vermiglio.”, mantenendo a tempo indeterminato la durata della concessione e rinunciando “al diritto<br />

di accessione di cui all’art. 934 del Codice Civile” non solo sulle proprietà edificiarie, ma anche su<br />

quelle fondiarie interessate dalle fasce sottese alle funi <strong>degli</strong> impianti.<br />

Nell’ambito del ghiacciaio della Presena è presente il rifugio Capanna Presena, realizzato sulla base dei<br />

seguenti provvedimenti di concessione della proprietà demaniale:<br />

• Atto di concessione n. di rep. 2320 dd. 27.02.1973 stipulato fra l’Intendenza di Finanza di Trento e<br />

la Società “Grandi Funivie Passo Paradiso SpA” relativo alla concessione di mq. diecimila di terreno<br />

morenico ai margini del ghiacciaio Presena (parte della p.f. 5637 in C.C. Vermiglio), per una durata<br />

di anni 19 a decorrere dal 27.02.1973, ai fini dello sfruttamento turistico e per la costruzione di un<br />

padiglione ed un albergo rifugio 1980;<br />

• Atti aggiuntivi e di trasferimento della concessione, rilasciati dalla Giunta <strong>Provincia</strong>le, in virtù dei<br />

quali sono attualmente subentrate quale concedente la <strong>Provincia</strong> Autonoma di Trento e quale<br />

concessionaria la Società “Carosello Tonale SpA” con sede al Passo del Tonale in Comune di<br />

Vermiglio. Fra questi si cita l’atto aggiuntivo approvato con deliberazione della Giunta <strong>Provincia</strong>le n.<br />

6590 dd. 10.07.1980, che a decorrere dall’1.1.1980 autorizzava i lavori di ristrutturazione e<br />

ampliamento del rifugio Capanna Presena, prorogando la concessione fino al 31.12.2002;<br />

• Atto aggiuntivo approvato con deliberazione della Giunta <strong>Provincia</strong>le n. 8042 dd. 15.07.1988, che<br />

modificava la concessione n. 2320 di rep. dd. 27.02.1973 rilasciato dall’Intendenza di Finanza di<br />

Trento concedendo il sedime <strong>degli</strong> edifici realizzati sulla proprietà demaniale ed autorizzava altresì la<br />

successiva trascrizione del diritto di proprietà superficiaria a nome della Società concessionaria delle<br />

pp.ed. superficiarie 959, 1140, 1139, 1138, individuate dal tipo di frazionamento n. 2/88 e costituenti<br />

il costruito di proprietà della Società Carosello Tonale SpA, coincidenti in pianta con le superfici delle<br />

costituende pp.ff. 5637/6, 5637/5, 5637/4 e 5637/3 in corrispondenza dei sedimi individuati da una<br />

serie di fabbricati edificati sui beni demaniali (p.f. 5637 in C.C. Vermiglio), quali “Capanna Presena,<br />

rimessa, rimessa e cisterna”. Tale atto aggiuntivo concede alla Soc. Carosello Tonale SpA il terreno<br />

di proprietà provinciale individuato dalle suddette pp.ff. oltre alla costituenda p.f. 5637/2 formante<br />

l’area di respiro del rifugio (mq. 8.936), per complessivi mq. 10.000. La durata della concessione,<br />

a partire dall’1.1.1988, è stata stabilita a tempo indeterminato, senza termine massimo, poiché<br />

a stabilirne la scadenza potrà provvedere solo un nuovo provvedimento della Giunta<br />

provinciale motivato dalla necessaria effettuazione di fini istituzionali e da ragioni di pubblica<br />

utilità. Infine con tale atto la <strong>Provincia</strong> rinuncia al diritto di accessione di cui all’art. 934 del Codice<br />

Civile.<br />

L’occupazione delle aree ricadenti nell’ambito periglaciale o sulle rocce nude (porzioni di valle della proprietà<br />

demaniale non più interessata dalla presenza di ghiaccio perenne) è regolata dalla seguente concessione<br />

d’uso:<br />

• Concessione “per l’utilizzo con la pista da sci Presena-Paradiso e Variante di parte delle pp.ff. dem.<br />

5637/1 e 5636/1 in C.C. Vermiglio (ghiacciaio Presena) in loc. Passo Paradiso” rilasciata alla<br />

22<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


CAROSELLO TONALE SpA con sede al Passo del Tonale-Vermiglio (TN) con disciplinare n. 40397<br />

dd. 2 marzo 2011.<br />

4 Definizione dello scenario di sviluppo<br />

4.1 Definizione dell’area a particolare tutela<br />

Perseguendo come obiettivo la tutela del ghiacciaio risulta fondamentale delimitare la superficie del<br />

ghiacciaio e delle sue aree limitrofe, dove tipicamente si verificano fenomeni di scioglimento del ghiaccio con<br />

la conseguente formazione di laghi proglaciali, come aree sottoposte a particolare tutela. In queste aree<br />

deve essere limitato il più possibile il carico antropico e deve essere controllata e monitorata ogni situazione<br />

che potrebbe peggiorare le condizioni di naturalità del ghiacciaio e innescare dinamiche difficilmente<br />

prevedibili.<br />

4.2 Interventi per lo sviluppo turistico dell’area del Presena<br />

Il quadro strutturale delineato, gli elementi che connotano l’area, le problematiche evidenziate orientano ad<br />

adottare una proposta di lungo periodo che tenga conto delle esigenze di conservazione e valorizzazione<br />

dell’ambiente, al fine di accrescere la forza attrattiva del Presena e di rispondere in modo innovativo e<br />

competitivo ai mutamenti <strong>degli</strong> scenari e del clima. La logica di dare valore al prodotto turistico espresso dal<br />

territorio, sottolinea l’importanza strategica del ghiacciaio Presena per l’economia turistica del comune di<br />

Vermiglio e di tutta l’area di passo del Tonale. I fattori attrattivi, che concorrono a creare il prodotto turistico,<br />

capaci di sollecitare l’interesse della domanda e di attrarre soprattutto nuovi flussi turistici, comprendono<br />

anche le bellezze naturali e paesaggistiche, la storia e la cultura e la facile fruizione di un luogo<br />

caratterizzato da unicità e specificità. Il programma fa perno sul Piano urbanistico provinciale che, in tema di<br />

turismo - sulla base delle Linee guida per la politica turistica provinciale, approvate dalla Giunta provinciale<br />

nel luglio 2005 -, si propone di consolidare le destinazioni sciistiche mature, che peraltro rappresentano<br />

l’offerta di punta del Trentino turistico e che richiedono sostegno e attenzione per assicurarne la<br />

competitività, indirizzando invece verso nuovi modelli di valorizzazione territoriale contesti segnati da<br />

eccellenza <strong>ambientale</strong> o da marginalità. Con l’obiettivo di perseguire l’uso innovativo delle risorse locali<br />

nell’ottica della loro rinnovabilità e dell’integrazione in un mercato attento alle differenze di prodotti e<br />

paesaggi, il PUP ha affrontato il tema delle aree sciabili e della loro possibile modifica, valutando la rilevanza<br />

strategica della proposta sia rispetto all’economia turistica generale che rispetto alla criticità <strong>ambientale</strong>.<br />

L’elemento cardine del programma è costituito da una diversificazione qualitativa dell’offerta, idonea ad<br />

affrontare la pressione competitiva proveniente da destinazioni e prodotti turistici concorrenti. Le motivazioni<br />

che consentono di avvalorare questo modello sono molteplici, legate soprattutto alla fase di difficoltà che il<br />

settore turistico alpino sta vivendo a causa della competizione fra territori dovuta alla globalizzazione, ai<br />

cambiamenti climatici in atto, alla crisi economica di alcuni Paesi europei tradizionalmente generatori di flussi<br />

turistici.<br />

Rispetto a questo quadro, è necessario attuare una serie di azioni volte a riorganizzare e qualificare tutta<br />

l’area del Presena perseguendo come obiettivo di base la tutela del ghiacciaio:<br />

- demolizione della seggiovia Alveo Cantiere e relative stazioni;<br />

- demolizione della seggiovia Paradiso Presena e relative stazioni;<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

23


- demolizione della teleferica di servizio;<br />

- demolizione delle sciovie Presena destra e sinistra e relative stazioni;<br />

- demolizione delle strutture edili risalenti ai primi impianti sul ghiacciaio;<br />

- demolizione dei vecchi plinti sui vecchi tracciati;<br />

- demolizione dell’ex stazione della vecchia telecabina;<br />

- demolizione e riordino della stazione di pompaggio posta al piano seminterrato della stazione di valle<br />

della seggiovia “Paradiso - Presena”;<br />

- realizzazione di una nuova telecabina “Presena – Passo <strong>degli</strong> sciatori” con portata oraria 1500 p/h;<br />

- realizzazione delle stazioni di valle, intermedia e di monte della nuova telecabina “Presena – Passo<br />

<strong>degli</strong> sciatori”, dei locali tecnici e dei magazzini necessari allo stoccaggio e alla manutenzione dei<br />

corpi dell’impianto;<br />

- demolizione e rifacimento del rifugio escursionistico “Capanna Presena” con capacità ricettiva<br />

minore di quella attuale (sono attualmente presenti 15 camere, per un totale di 25 posti letto) e<br />

accorpamento nello stesso edificio dei locali ad uso officina e garage dei battipista. Questo<br />

intervento è subordinato all’interesse da parte della proprietà del rifugio di realizzare la nuova opera.<br />

Nel caso di mancato interesse da parte della proprietà del rifugio di realizzare l’intervento, si prevede<br />

la possibilità di realizzare nuove volumetrie, nell’area morenica del Passo Presena o Passo<br />

Paradiso;<br />

- realizzazione di una pista ad anello per lo sci da fondo;<br />

- rimodellamento delle piste esistenti con un profilo più dolce e regolare;<br />

- realizzazione di un raccordo tra le piste Presena sinistra e Paradiso Presena;<br />

- regolarizzazione delle piste in uso ma non regolamentari;<br />

- riordino di tutte le strutture e infrastrutture costruite a vista (cavidotti, condotte ecc);<br />

- definizione delle buone pratiche da adottare nella gestione dei rifiuti;<br />

- trattamento spinto delle acque reflue dei locali di servizio e ricettivi;<br />

- valorizzazione dei sentieri escursionistici e percorsi storico – culturali;<br />

- riordino patrimoniale.<br />

Altri <strong>interventi</strong> previsti sono di sostanziale perpetrarsi delle azioni previste dal programma sperimentale:<br />

“Mitigazione dell’ablazione e dell’impatto delle attività sciistiche del ghiacciaio Presena” vista la loro efficacia<br />

nella tutela dell’integrità del ghiacciaio<br />

- copertura della superficie del ghiacciaio con geotessile;<br />

- produzione di neve artificiale per incrementare quella derivante dagli apporti naturali;<br />

- adozione di buone pratiche nella gestione dell’area sciistica: tecniche di battitura e spostamento<br />

della neve sulle piste, limitazioni all’apertura della pista in funzione della temperatura dell’aria e dello<br />

spessore del manto nevoso, ecc..<br />

Infine vista l’evidente complessità e la fragilità intrinseca dell’ecosistema dei laghi alpini di alta quota, la<br />

complessità <strong>degli</strong> studi e delle valutazioni ambientali necessarie per delineare le caratteristiche fisiche e<br />

biologiche di ciascun corpo idrico e per quantificare realisticamente gli impatti di qualsiasi attività che<br />

interferisca con i laghi, si ritiene importante programmare un monitoraggio della qualità del lago, che<br />

definisca e caratterizzi le peculiarità fisico-chimiche e soprattutto biologiche del corpo idrico, al fine di avere<br />

24<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


strumenti e informazioni per poter valutare, in modo quantitativo e realistico, il reale impatto indotto dal<br />

prelievo delle acque e dall’interferenza antropica su un ecosistema così delicato.<br />

A seguire si espongono sotto forma di schede puntuali le principali indicazioni e le prescrizioni che si devono<br />

seguire nell’attuare i principali <strong>interventi</strong> di trasformazione dell’area.<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

25


Copertura della superficie del ghiacciaio con geotessile<br />

26<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


Interessa l’area del ghiacciaio cosi come individuata dal PUP e rappresentata nella planimetria.<br />

L’intervento si propone di conservare l’integrità strutturale del ghiacciaio e la riduzione dell’ablazione<br />

estiva del 50% evitando cosi l’affioramento di roccia nella parte centrale denominata ginocchio e il<br />

conseguente frazionamento del ghiacciaio in due parti distinte.<br />

La copertura, con materiale geotessile di colore bianco, deve interessare principalmente la parte<br />

centrale del ghiacciaio caratterizzata dalla presenza di una cresta di roccia ricoperta da un ridotto<br />

spessore di ghiaccio (denominata “ginocchio”) e le zone periferiche della parte nord del ghiacciaio<br />

(parte bassa) dove l’ablazione è maggiore.<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

27


28<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

Produzione di neve artificiale<br />

Interessa l’area altimetricamente più bassa del ghiacciaio.<br />

L’intervento si propone di conservare l’integrità strutturale del ghiacciaio e la riduzione dell’ablazione<br />

estiva.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) L’intervento prevede la possibilità di produrre neve artificiale nella stagione fredda per<br />

incrementare gli apporti naturali.<br />

b) È consentita la movimentazione della nave artificiale per permettere una corretta distribuzione<br />

del manto nevoso ai fini di conservazione del ghiacciaio e per la pratica dello sci alpino.<br />

c) L’intervento deve prevedere l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili ai fini del risparmio<br />

idrico ed energetico.<br />

d) L’intervento può prevedere la dotazione di sistemi di produzione energetica da fonti<br />

rinnovabili per soddisfare il fabbisogno energetico dell’impianto, purché non determinino un<br />

incremento dell’impatto paesaggistico delle opere.


Adozione di buone pratiche nella gestione del ghiacciaio<br />

Interessa l’area del ghiacciaio cosi come individuata dal PUP.<br />

L’intervento si propone di conservare l’integrità strutturale del ghiacciaio e la riduzione dell’ablazione<br />

estiva.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) Le piste da sci sul ghiacciaio devono essere gestite limitandosi alla semplice battitura della<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

neve presente sul piano sciabile, contenendo il più possibile qualsiasi tipo di movimentazione<br />

della massa nevosa naturale.<br />

b) Vanno evitati gli spostamenti di masse nevose dall’alto verso il basso della pista da sci.<br />

c) Va evitato il recupero di neve invernale, primaverile o recente dalle aree limitrofe al piano<br />

sciabile.<br />

d) Gli spostamenti di masse nevose dal basso verso l’alto deve limitarsi alla semplice<br />

redistribuzione di accumuli presenti sul piano sciabile dovuti all’azione eolica, valanghiva, o<br />

alla produzione di neve artificiale; mentre la semplice battitura si deve limitare al livellamento<br />

della neve erosa localmente dagli sciatori.<br />

e) Compatibilmente con la sicurezza <strong>degli</strong> operatori coinvolti, la movimentazione dei mezzi<br />

battipista deve avvenire sempre secondo traiettorie longitudinali (quindi secondo la massima<br />

pendenza della pista) evitando traiettorie trasversali per limitare, in corrispondenza di tornanti<br />

e tratti trasversali, l’erosione di neve residua e di firn.<br />

f) È necessario porre delle limitazioni all’apertura delle piste in funzione della temperatura<br />

dell’aria e dello spessore del manto nevoso.<br />

g) Vanno adottati tutti gli accorgimenti finalizzati a limitare al massimo qualsiasi tipo di impatto<br />

sull’ambiente glaciale nel suo complesso, facendo proprie le corrette pratiche di gestione<br />

<strong>ambientale</strong> in tutte le fasi di operatività delle piste da sci (a gestione <strong>degli</strong> impianti di risalita,<br />

preparazione delle piste da sci e gestione delle infrastrutture connesse alla presenza delle<br />

piste), compresi <strong>interventi</strong> di regolare bonifica dei luoghi interessati dalle piste da sci in<br />

relazione alle forme di degrado <strong>ambientale</strong> indotte dall’intensa frequentazione antropica.<br />

29


Costruzione della nuova telecabina Presena Passo sciatori<br />

30<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


Interessa le aree del Passo Paradiso, Passo Presena, la piana sovrastante il Passo della Sgualdrina<br />

e il sedime lungo il tracciato dell’impianto, così come rappresentate nella planimetria.<br />

L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo impianto di risalita volto alla razionalizzazione <strong>degli</strong><br />

impianti e al miglioramento <strong>ambientale</strong> e paesaggistico.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) La tipologia di impianto deve essere a fune e cabinato e deve tendere alla continuità spaziale.<br />

b) La capacità complessiva dell’impianto non deve superare le 1500 persone / ora.<br />

c) I piloni di ancoraggio devono avere fondazioni su roccia e non devono interferire in nessun<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

modo con il ghiacciaio.<br />

d) Il tracciato dell’impianto deve essere il più possibile aderente a quello mostrato in planimetria,<br />

con la possibilità di discostarsi da questo, per esigenze tecniche costruttive.<br />

e) In fase di cantiere non è possibile la realizzazione di rampe di cantiere che interessino il<br />

ghiacciaio.<br />

f) In fase di cantiere nessuna lavorazione deve interferire con la superficie del ghiacciaio.<br />

g) In fase di esercizio non è consentita la diffusione sonora per mezzo di altoparlanti esterni se<br />

non per esigenze tecniche e di sicurezza.<br />

h) L’intervento deve prevedere l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili ai fini del risparmio<br />

energetico.<br />

i) L’intervento può prevedere la dotazione di sistemi di produzione energetica da fonti<br />

rinnovabili per soddisfare il fabbisogno energetico dell’impianto.<br />

31


Costruzione delle stazioni di monte, intermedia e di valle della nuova telecabina Presena Passo sciatori<br />

32<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


Interessa le aree del Passo Paradiso, Passo Presena, la piana sovrastante il Passo della Sgualdrina,<br />

così come rappresentate nella planimetria.<br />

L’intervento prevede la realizzazione della stazione di monte, intermedia e di valle del nuovo impianto<br />

di risalita Presena - Passo <strong>degli</strong> sciatori volto alla razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti e al miglioramento<br />

<strong>ambientale</strong> e paesaggistico.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

Stazione di monte<br />

a) L’intervento non deve interferire in nessun modo con la superficie del ghiacciaio.<br />

b) La struttura deve essere posizionata sotto cresta.<br />

c) In fase progettuale si devono prevedere <strong>interventi</strong> per la messa in sicurezza dal rischio<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

idrogeologico e valanghivo dell’area.<br />

d) Le nuove volumetrie dovranno risultare poco emergenti rispetto al contesto morfologico e<br />

devono presentare un’elevata e condivisa qualità formale.<br />

e) La struttura deve essere essenziale e realizzata in materiali pregiati preferendo legno, acciaio<br />

e pietra.<br />

f) La struttura può prevedere la realizzazione di una terrazza con funzione di belvedere sulla<br />

copertura.<br />

g) La struttura non può avere in nessun caso locali ricettivi se non quelli previsti dalle norme che<br />

disciplinano la realizzazione <strong>degli</strong> impianti di risalita.<br />

h) La struttura non deve ospitare locali per lo stoccaggio di materiali o magazzini per mezzi, né<br />

in superficie né interrati.<br />

i) La fase di cantiere deve prevedere tutte le attenzioni necessarie per garantire l’integrità del<br />

ghiacciaio e rendere minima l’interferenza.<br />

j) In fase di esercizio non è consentita la diffusione sonora per mezzo di altoparlanti esterni se<br />

non per esigenze tecniche e di sicurezza.<br />

k) Le acque di scarico dei servizi igienici in dotazione alla stazione non possono essere<br />

scaricate in nessun modo nell’ambiente, neppure dopo particolari trattamenti.<br />

l) I rifiuti solidi devono essere stoccati e portati periodicamente a valle.<br />

33


Stazione intermedia<br />

a) L’intervento non deve interferire in nessun modo con la superficie del ghiacciaio.<br />

b) La struttura deve essere posizionata ad una quota media di 2725 m.s.l.m. e deve essere il più<br />

34<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

aderente possibile alla localizzazione mostrata in planimetria con la possibilità di discostarsi<br />

per esigenze tecniche costruttive.<br />

c) Le nuove volumetrie devono presentare un’elevata e condivisa qualità formale.<br />

d) La struttura deve essere essenziale e realizzata in materiali pregiati preferendo legno, acciaio<br />

e pietra.<br />

e) La struttura non può avere in nessun caso locali ricettivi se non quelli previsti dalle norme che<br />

disciplinano la realizzazione <strong>degli</strong> impianti di risalita.<br />

f) La struttura può ospitare locali tecnici, per lo stoccaggio di materiali o magazzini per i mezzi,<br />

g) In fase di cantiere non è possibile realizzare rampe di cantiere o lavorazioni che interessino il<br />

ghiacciaio.<br />

h) In fase di esercizio non è consentita la diffusione sonora per mezzo di altoparlanti esterni se<br />

non per esigenze tecniche e di sicurezza.<br />

i) Le acque di scarico dei servizi igienici in dotazione alla stazione devono essere convogliate<br />

nel sistema di trattamento previsto per il Rifugio Presena e non possono essere scaricate in<br />

nessun modo nell’ambiente.<br />

j) I rifiuti solidi devono essere stoccati e portati periodicamente a valle.<br />

Stazione di valle<br />

a) La struttura deve essere posizionata ad una quota media di 2588 m.s.l.m. e deve essere il più<br />

aderente possibile alla localizzazione mostrata in planimetria con la possibilità di discostarsi<br />

per esigenze tecniche costruttive.<br />

b) In fase progettuale si devono prevedere <strong>interventi</strong> per la messa in sicurezza dal rischio<br />

idrogeologico dell’area.<br />

c) Le nuove volumetrie devono presentare un’elevata e condivisa qualità formale.<br />

d) La struttura deve essere essenziale e realizzata in materiali pregiati preferendo legno, acciaio<br />

e pietra.<br />

e) La struttura non può avere in nessun caso locali ricettivi se non quelli previsti dalle norme che<br />

disciplinano la realizzazione <strong>degli</strong> impianti di risalita.<br />

f) La struttura può ospitare locali tecnici, per lo stoccaggio di materiali, magazzini per i mezzi e<br />

veicoli dell’impianto.<br />

g) In fase di esercizio non è consentita la diffusione sonora per mezzo di altoparlanti esterni se<br />

non per esigenze tecniche e di sicurezza.<br />

h) Le acque di scarico dei servizi igienici in dotazione alla stazione non possono essere<br />

scaricate in nessun modo nell’ambiente.<br />

i) I rifiuti solidi devono essere stoccati e portati periodicamente a valle.


Demolizioni <strong>degli</strong> impianti Alveo Cantiere, Paradiso Presena, Teleferica, Presena destra, sinistra e relative<br />

stazioni<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

35


Interessa le aree del Passo Paradiso, Passo Presena, l’area est del ghiacciaio e i sedimi lungo i<br />

tracciati <strong>degli</strong> impianti, così come rappresentate nella planimetria.<br />

L’intervento prevede la demolizione <strong>degli</strong> impianti obsoleti, non utilizzati e non necessari alla gestione<br />

della stazione sciistica volta alla razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti e al miglioramento <strong>ambientale</strong> e<br />

paesaggistico.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) L’intervento non deve interferire in nessun modo con la superficie del ghiacciaio.<br />

b) In fase di cantiere deve essere limitata il più possibile l’interferenza con gli habitat Natura<br />

2000.<br />

c) Si deve preferire il riutilizzo in loco del materiale ottenuto dalle demolizioni in modo da limitare<br />

36<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

il più possibile il trasporto a valle del materiale in esubero e il suo smaltimento.<br />

d) Nel rispetto della normativa in materia di gestione dei rifiuti, si deve valorizzare il più possibile<br />

il materiale inerte ottenuto dalle demolizioni tramite il suo riutilizzo, previo trattamento, in<br />

riempimenti e riprofilature.<br />

e) Il programma di cantiere deve affrontare e risolvere tutte le criticità ambientali e deve<br />

progettare l’attività come un intervento unico, organico con l’intero progetto di riqualificazione<br />

dell’area e ben strutturato, organizzato in modo da essere limitato nel tempo, da non<br />

richiedere <strong>interventi</strong> postumi che potrebbero arrecare complicazioni economiche e ambientali<br />

rilevanti, e limitando il più possibile l’impatto sia in termini temporali che spaziali.


Demolizioni delle strutture edili risalenti ai primi impianti sul ghiacciaio e dei plinti <strong>degli</strong> impianti in disuso<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

37


Interessa l’area morenica del Passo Presena, così come evidenziato in planimetria.<br />

L’intervento prevede la demolizione delle strutture edili:<br />

• ex partenze delle seggiovie,<br />

• la ex stazione della seggiovia Campo scuola,<br />

• ex stazione di arrivo della seggiovia Maroccaro<br />

• la stazione di monte della ex telecabina.<br />

Gli <strong>interventi</strong> sono volti alla razionalizzazione <strong>degli</strong> impianti, <strong>degli</strong> spazi e al miglioramento <strong>ambientale</strong><br />

e paesaggistico.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) L’intervento non deve interferire in nessun modo con la superficie del ghiacciaio.<br />

b) In fase di cantiere deve essere limitata il più possibile l’interferenza con gli habitat Natura<br />

2000.<br />

c) Si deve preferire il riutilizzo in loco del materiale ottenuto dalle demolizioni in modo da limitare<br />

38<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

il più possibile il trasporto a valle del materiale in esubero e il suo smaltimento.<br />

d) Nel rispetto della normativa in materia di gestione dei rifiuti, si deve valorizzare il più possibile<br />

il materiale inerte ottenuto dalle demolizioni tramite il suo riutilizzo, previo trattamento, in<br />

riempimenti e riprofilature.<br />

e) Il programma di cantiere deve affrontare e risolvere tutte le criticità ambientali e progettare<br />

l’attività come un intervento unico, organico con l’intero progetto di riqualificazione dell’area e<br />

ben strutturato, organizzato in modo da essere limitato nel tempo, da non richiedere <strong>interventi</strong><br />

postumi che potrebbero arrecare complicazioni economiche e ambientali rilevanti, e limitando<br />

il più possibile l’impatto sia in termini temporali che spaziali.


Demolizione e ricostruzione del rifugio Capanna Presena (intervento condizionato dalla disponibilità della<br />

proprietà)<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

39


40<br />

Interessa l’area morenica del Passo Presena con il sedime della struttura edile dell’attuale rifugio<br />

Capanna Presena e l’area di realizzazione del nuovo stabile, così come evidenziato in planimetria.<br />

L’intervento prevede la demolizione della struttura edile che attualmente ospita il rifugio Capanna<br />

Presena e la costruzione di una nuova struttura nella quale troveranno locazione: un magazzino,<br />

garage e officina per i battipista, locali tecnici, un bar – ristorante, camere per il pernottamento ad uso<br />

rifugio. L’intervento è subordinato dal dimostrato interesse da parte della proprietà dello stabile.<br />

Gli <strong>interventi</strong> sono volti alla razionalizzazione delle strutture e al miglioramento <strong>ambientale</strong> e<br />

paesaggistico.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) L’intervento non deve interferire in nessun modo con la superficie del ghiacciaio.<br />

b) In fase di cantiere deve essere limitata il più possibile l’interferenza con gli habitat Natura<br />

2000.<br />

c) Si deve preferire il riutilizzo in loco del materiale ottenuto dalle demolizioni in modo da limitare<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

il più possibile il trasporto a valle del materiale in esubero e il suo smaltimento.<br />

d) Nel rispetto della normativa in materia di gestione dei rifiuti, si deve valorizzare il più possibile<br />

il materiale inerte ottenuto dalle demolizioni tramite il suo riutilizzo, previo trattamento, in<br />

riempimenti e riprofilature.<br />

e) Il programma di cantiere deve progettare l’attività come un intervento unico, organico con<br />

l’intero progetto di riqualificazione dell’area e ben strutturato, organizzato in modo da essere<br />

limitato nel tempo, da non richiedere <strong>interventi</strong> postumi che potrebbero arrecare complicazioni<br />

economiche e ambientali rilevanti, e limitando il più possibile l’impatto sia in termini temporali<br />

che spaziali.<br />

f) Nella nuova struttura potranno trovare locazione: un magazzino, garage e officina per i<br />

battipista, locali tecnici, un bar – ristorante, camere per il pernottamento ad uso rifugio.<br />

g) Le nuove volumetrie dovranno risultare poco emergenti rispetto al contesto morfologico e<br />

devono presentare un’elevata e condivisa qualità formale.<br />

h) La struttura deve essere il più possibile leggera ed essenziale e realizzata in materiali pregiati<br />

preferendo legno, acciaio e pietra.<br />

i) La struttura può prevedere la realizzazione di una terrazza con funzione di belvedere.<br />

j) La struttura deve prevedere un sistema di trattamento spinto dei reflui che possono essere<br />

successivamente smaltiti per dispersione senza però interferire in nessun modo con le acque<br />

di falda o superficiali.<br />

k) I rifiuti solidi devono essere stoccati e portati periodicamente a valle.<br />

l) La struttura deve prevedere sistemi per il risparmio idrico ed energetico e deve possibilmente<br />

essere dotata di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili come il solare termico e<br />

fotovoltaico.<br />

m) La capacità ricettiva della nuova struttura deve essere dimensionata sulle effettive esigenze e<br />

comunque non può essere maggiore di quella attuale.<br />

n) L’intervento può prevedere scavi di sbancamento per esigenze tecniche e gestionali.


Nel caso di mancato interesse da parte della proprietà del rifugio di realizzare l’intervento, le<br />

volumetrie necessarie a soddisfare le esigenze di spazi per il magazzino, il garage, l’officina dei mezzi<br />

battipista, i locali tecnici ecc. possono essere realizzate: nell’area morenica di Passo Paradiso o<br />

nell’area morenica del Passo Presena. I nuovi spazi devono essere localizzati in modo da soddisfare<br />

le esigenze di salvaguardia <strong>ambientale</strong> e paesaggistica e non devono necessariamente interessare<br />

l’area individuata in planimetria.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) L’intervento non deve interferire in nessun modo con la superficie del ghiacciaio.<br />

b) In fase di cantiere deve essere limitata il più possibile l’interferenza con gli habitat Natura<br />

2000.<br />

c) Il programma di cantiere deve affrontare e risolvere tutte le criticità ambientali e deve<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

progettare l’attività come un intervento unico, organico con l’intero progetto di riqualificazione<br />

dell’area e ben strutturato, organizzato in modo da essere limitato nel tempo, da non<br />

richiedere <strong>interventi</strong> postumi che potrebbero arrecare complicazioni economiche e ambientali<br />

rilevanti, e limitando il più possibile l’impatto sia in termini temporali che spaziali.<br />

d) Nei nuovi spazi potranno trovare locazione: un magazzino, garage e officina per i battipista,<br />

locali tecnici.<br />

e) Le nuove volumetrie dovranno risultare poco emergenti rispetto al contesto morfologico e<br />

devono presentare un’elevata e condivisa qualità formale.<br />

f) La struttura deve essere il più possibile leggera ed essenziale e realizzata in materiali pregiati<br />

preferendo legno, acciaio e pietra.<br />

g) L’intervento deve privilegiare l’accorpamento <strong>degli</strong> edifici e salvaguardare le visuali.<br />

h) La struttura può essere dotata di sistemi per il risparmio idrico ed energetico e può essere<br />

dotata di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili come il solare fotovoltaico.<br />

41


42<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

Rimodellamento delle piste attuali


Interessa l’area morenica compresa tra il Passo Paradiso e il Passo Presena<br />

L’intervento prevede la sistemazione del piano sciabile della pista Paradiso Presena per adeguare le<br />

pendenze e ottenere un profilo più dolce e regolare allo scopo di una valorizzazione <strong>ambientale</strong><br />

dell’area.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) L’intervento non deve interferire in nessun modo con la superficie del ghiacciaio.<br />

b) In fase di cantiere deve essere limitata il più possibile l’interferenza con gli habitat Natura<br />

2000.<br />

c) L’intervento non deve interferire con le aree circostanti la pista da sci con particolare<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

attenzione all’area posta a ovest del tracciato, ad oggi non soggetta a rimaneggiamenti<br />

morfologici.<br />

d) La pista ricade in un’area che presenta rischio idrogeologico medio (R2) e moderata<br />

pericolosità geologica. Si deve quindi valutare in fase progettuale se l’intervento necessita<br />

provvedimenti per mettere in sicurezza la zona.<br />

e) Si deve prevedere un adeguato approfondimento progettuale e un programma di cantiere<br />

volti ad affrontare e superare le criticità ambientali presenti nell’area.<br />

f) Il programma di cantiere deve affrontare e risolvere tutte le criticità ambientali e progettare<br />

l’attività come un intervento unico, organico con l’intero progetto di riqualificazione dell’area e<br />

ben strutturato, organizzato in modo tale da non arrecare complicazioni economiche e<br />

ambientali rilevanti, e limitando il più possibile l’impatto sia in termini temporali che spaziali.<br />

43


Realizzazione di un anello per lo sci da fondo, di un raccordo tra la pista Presena sinistra e Paradiso<br />

Presena e regolarizzazione della pista Variante paradiso Presena in uso ma non regolamentare<br />

44<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>


Interessa l’area morenica compresa tra il Passo Paradiso e il Passo Presena<br />

L’intervento prevede la realizzazione di un anello per lo sci da fondo in area morenica, la<br />

realizzazione di un raccordo tra le piste Presena dx e sx con la Paradiso Presena per ottenere un<br />

profilo più dolce ed evitare la contropendenza presente attualmente e la sistemazione del terreno per<br />

adeguare pendenze e larghezze alle norme sulle piste da sci e mettere quindi in sicurezza il percorso<br />

attualmente usato dagli utenti. Tutti gli <strong>interventi</strong> sono volti ad una valorizzazione <strong>ambientale</strong> dell’area.<br />

L’intervento deve essere coerente con le prescrizioni e linee guida elencate di seguito:<br />

a) L’intervento non deve interferire in nessun modo con la superficie del ghiacciaio.<br />

b) In fase di cantiere deve essere limitata il più possibile l’interferenza con gli habitat Natura<br />

2000.<br />

c) L’intervento non deve interferire con le aree circostanti i tracciati delle piste che, a oggi non<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong><br />

hanno subito rimaneggiamenti morfologici.<br />

d) Nella realizzazione dell’anello per lo sci da fondo sono consentite le sole azioni di<br />

mitigazione delle asperità superficiali del piano pista da eseguirsi mediante spostamento dei<br />

singoli blocchi rocciosi di maggiori dimensioni mediante mezzi meccanici senza la<br />

preventiva riduzione volumetrica in loco e non manomettendo il terreno e il fondo roccioso<br />

neppure con <strong>interventi</strong> a carattere temporaneo.<br />

e) Non è consentito l’innevamento artificiale per rendere fruibile la pista da sci da fondo.<br />

f) Per la realizzazione del raccordo sono possibili <strong>interventi</strong> di sbancamento e di riduzione<br />

volumetrica del materiale. Particolare attenzione deve essere posta per evitare discontinuità<br />

o alterazioni nella morfologia (effetto trincea).<br />

g) Alla fine <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong> non devono essere presenti segni evidenti di modifica della<br />

morfologia del terreno, evitando effetti trincea, e ripristinando per quanto possibile un<br />

andamento dolce del profili del terreno.<br />

h) L’area presenta rischio idrogeologico medio (R2) e moderata pericolosità geologica. Si deve<br />

quindi valutare in fase progettuale se l’intervento necessita provvedimenti per mettere in<br />

sicurezza la zona.<br />

i) Il programma di cantiere deve affrontare e risolvere tutte le criticità ambientali e progettare<br />

l’attività come un intervento unico, organico con l’intero progetto di riqualificazione dell’area<br />

e ben strutturato, organizzato in modo da essere limitato nel tempo, da non richiedere<br />

<strong>interventi</strong> postumi che potrebbero arrecare complicazioni economiche e ambientali rilevanti,<br />

e limitando il più possibile l’impatto sia in termini temporali che spaziali.<br />

45


46<br />

Presena<br />

<strong>Programma</strong> <strong>degli</strong> <strong>interventi</strong>

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