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legge provinciale 29 agosto 1988, n. 28 e relativo regolamento di ...

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LEGGE PROVINCIALE <strong>29</strong> AGOSTO <strong>1988</strong>, N. <strong>28</strong><br />

E RELATIVO REGOLAMENTO DI ESECUZIONE<br />

VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE<br />

VOLUME UNICO<br />

RACCOLTA DELLA NORMATIVA PROVINCIALE IN MATERIA<br />

DI VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE<br />

Testi vigenti, annotati, commentati e aggiornati a febbraio 2011<br />

Versione 3. - stampata nel mese <strong>di</strong> febbraio 2011<br />

I


COLOPHON<br />

COLOPHON<br />

Il presente documento è stato realizzato da:<br />

geom. Gian Marco Richiardone<br />

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO<br />

Servizio valutazione ambientale<br />

Ufficio per le valutazioni ambientali<br />

Via Romagnosi, 11a<br />

38122 TRENTO Italy<br />

tel. +390461493570 fax +390461493571<br />

email uva@provincia.tn.it<br />

AVVERTENZA<br />

La raccolta normativa è stata curata con la massima attenzione: nonostante questo, si declina ogni responsabilità per<br />

possibili errori e/o omissioni, nonché per eventuali danni derivanti dall’uso delle informazioni contenute.<br />

LICENZA<br />

Questa opera è stata rilasciata sotto la licenza “Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong> allo stesso<br />

modo 2.5 - Italia”. Per <strong>legge</strong>re una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/.<br />

Tu sei libero:<br />

- <strong>di</strong> riprodurre, <strong>di</strong>stribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare questa opera<br />

- <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare questa opera<br />

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modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera.<br />

Non commerciale. Non puoi usare questa opera per fini commerciali.<br />

Con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong> allo stesso modo. Se alteri o trasformi questa opera, o se la usi per crearne un'altra, puoi <strong>di</strong>stribuire l'opera<br />

risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa.<br />

Ogni volta che usi o <strong>di</strong>stribuisci questa opera, devi farlo secondo i termini <strong>di</strong> questa licenza, che va comunicata con<br />

chiarezza.<br />

In ogni caso, puoi concordare col titolare dei <strong>di</strong>ritti utilizzi <strong>di</strong> questa opera non consentiti da questa licenza.<br />

Questa licenza lascia impregiu<strong>di</strong>cati i <strong>di</strong>ritti morali.<br />

AVVISO PER COPISTERIE E CENTRI DI STAMPA<br />

Questa pubblicazione si può fotocopiare e riprodurre integralmente senza violare alcuna norma sul copyright e senza dover<br />

corrispondere nulla alla SIAE.<br />

II


INDICE<br />

INDICE<br />

COLOPHON<br />

INDICE<br />

II<br />

III<br />

NORMATIVA PROVINCIALE 1<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 1<br />

Regolamento <strong>provinciale</strong> 18<br />

Deliberazioni provinciali 47<br />

Altre norme provinciali connesse con la normativa <strong>di</strong> VIA 69<br />

III


INDICE<br />

IV


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Legge <strong>provinciale</strong><br />

Legge <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> 1<br />

Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente 2<br />

TITOLO I<br />

Valutazione dell’impatto ambientale<br />

articolo 1 - Oggetto e finalità<br />

1. Al fine <strong>di</strong> perseguire la tutela e il miglioramento della salute della qualità della vita, degli equilibri<br />

ecologici essenziali alla vita dell’uomo, della flora e della fauna, del patrimonio naturale e artistico, è istituita,<br />

in conformità alle <strong>di</strong>sposizioni della CEE, la valutazione dell’impatto ambientale dei progetti che possono<br />

avere rilevante incidenza ambientale.<br />

2. La valutazione dell’impatto ambientale è finalizzata a in<strong>di</strong>viduare, descrivere e valutare gli effetti dei<br />

progetti sull’ambiente, siano essi <strong>di</strong>retti o in<strong>di</strong>retti, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, singoli<br />

o cumulativi, con riguardo altresì alle situazioni <strong>di</strong> rischio e alla possibilità <strong>di</strong> incidenti.<br />

3. La valutazione dell’impatto ambientale concerne in particolare i seguenti fattori, nonché le loro<br />

interrelazioni:<br />

a) l’uomo, la fauna, la flora;<br />

b) il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici e il paesaggio;<br />

c) i beni materiali ed il patrimonio culturale.<br />

articolo 2 - Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />

1. Ferme restando le competenze dello Stato, sono soggetti alla valutazione dell’impatto ambientale secondo<br />

le <strong>di</strong>sposizioni della presente <strong>legge</strong> tutti i progetti <strong>di</strong> cui all’allegata tabella, anche se previsti da strumenti <strong>di</strong><br />

pianificazione territoriale o urbanistica, dal programma <strong>di</strong> sviluppo <strong>provinciale</strong> o da altri strumenti <strong>di</strong><br />

programmazione <strong>di</strong> qualsiasi natura, qualunque ne sia il promotore, e anche se consistenti nella<br />

mo<strong>di</strong>ficazione, trasformazione o ampliamento <strong>di</strong> opere o impianti esistenti, quando da tali ultimi interventi<br />

derivi un impatto significativo sull’ambiente secondo i criteri che saranno stabiliti nel <strong>regolamento</strong> esecutivo.<br />

2. (omissis) 3<br />

3. (omissis) 4<br />

1 Pubblicata sul B.U.R. Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 6 settembre <strong>1988</strong>, n. 40, supplemento or<strong>di</strong>nario n. 1. Il testo riportato è coor<strong>di</strong>nato<br />

con tutte le mo<strong>di</strong>fiche apportate sino al 2 febbraio 2011. Nel testo si è provveduto a sostituire il termine servizio protezione<br />

ambiente del testo originario con il termine servizio valutazione ambientale derivante dal passaggio <strong>di</strong> competenze <strong>di</strong>sposto<br />

dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009. La <strong>legge</strong> è entrata in vigore il 14 febbraio 1990 con<br />

l’approvazione del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione me<strong>di</strong>ante decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> del 22 novembre 1989,<br />

n. 13-11/Leg pubblicato sul B.U.R. Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 30 gennaio 1990, n. 5, supplemento or<strong>di</strong>nario n. 1.<br />

2 In base all’articolo 9 della l.p. 12 settembre 2008, n. 16 questa <strong>legge</strong> può essere citata usando solo il titolo breve “<strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> sulla valutazione d’impatto ambientale”, in<strong>di</strong>viduato dall’allegato A della l.p. n. 16/2008.<br />

3 Comma abrogato dall'art. 38, comma 4 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Il testo originario era il seguente: “2. Sono sottoposti alla<br />

procedura or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale i progetti relativi alle opere e impianti in<strong>di</strong>viduati secondo i criteri<br />

o le soglie-limite <strong>di</strong> cui alla parte II della tabella allegata, nonché i progetti <strong>di</strong> cui all'allegato I alla <strong>di</strong>rettiva CEE n. 85/337<br />

del 27 giugno 1985, tenuto conto <strong>di</strong> quanto stabilito dall'articolo 22, comma 2.”<br />

4 Comma abrogato dall'art. 38, comma 4 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Il testo originario era il seguente: “3. Sono sottoposti alla<br />

procedura semplificata <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale <strong>di</strong> cui all'articolo 8 i progetti relativi alle opere e impianti<br />

in<strong>di</strong>viduati secondo i criteri o le soglie-limite <strong>di</strong> cui alla parte I della tabella allegata, tenuto conto <strong>di</strong> quanto stabilito<br />

dall'articolo 22, comma 2.”<br />

1


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Manutenzione<br />

or<strong>di</strong>naria e<br />

straor<strong>di</strong>naria<br />

Frazionamento<br />

opere<br />

4. Le opere da eseguirsi da amministrazioni statali e quelle <strong>di</strong> interesse statale da realizzarsi dagli enti<br />

istituzionalmente competenti sono soggette alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale ai soli fini<br />

delle determinazioni <strong>di</strong> competenza della Provincia.<br />

5. Non sono sottoposti alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale i lavori <strong>di</strong> manutenzione<br />

or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, qualunque siano le opere e gli impianti ai quali si riferiscono.<br />

6. Nel caso in cui l’opera venga realizzata in <strong>di</strong>verse fasi per l’esecuzione <strong>di</strong> un programma generale<br />

funzionalmente unitario, è sottoposta alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale ciascuna opera<br />

frazionata o, in alternativa, il programma generale, ove quest’ultimo preveda la realizzazione <strong>di</strong> opere o<br />

impianti che nel complesso superano le soglie-limite in<strong>di</strong>cate nella tabella allegata.<br />

7. I mo<strong>di</strong> e i criteri secondo cui la valutazione dell’impatto ambientale risulta sod<strong>di</strong>sfatta per determinate<br />

tipologie <strong>di</strong> intervento in<strong>di</strong>viduate dagli strumenti urbanistici attuativi possono essere stabiliti dalle<br />

<strong>di</strong>sposizioni normative concernenti l’or<strong>di</strong>namento urbanistico <strong>provinciale</strong>. 5<br />

articolo 3 - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale.<br />

1. Chiunque intenda realizzare un progetto soggetto a valutazione dell’impatto ambientale è tenuto a<br />

presentare alla Provincia uno stu<strong>di</strong>o, redatto a sua cura e spese, tale da consentire <strong>di</strong> apprezzare le<br />

conseguenze della realizzazione del progetto.<br />

2. Lo stu<strong>di</strong>o d’impatto ambientale comprende le seguenti informazioni:<br />

a) la descrizione analitica dello stato iniziale del sito e del suo ambiente;<br />

b) la descrizione dell’opera proposta considerata specialmente in rapporto alle sue finalità e agli eventuali<br />

riflessi nell’economia nazionale e locale;<br />

c) la descrizione del progetto nella quale in particolare sono in<strong>di</strong>cate:<br />

1) le caratteristiche fisiche dell’insieme del progetto;<br />

2) le principali caratteristiche dei processi produttivi (con l’in<strong>di</strong>cazione tra l’altro della natura e delle<br />

qualità dei materiali impiegati);<br />

3) il tipo e la quantità dei residui e delle emissioni previste, inquinamento dell’acqua, dell’aria e del<br />

suolo, rumore, vibrazioni, luce, calore, ra<strong>di</strong>azione, risultanti dall’attività del progetto proposto;<br />

d) la descrizione sommaria delle eventuali alternative prese in esame dal committente, con in<strong>di</strong>cazione delle<br />

principali ragioni della scelta, sotto il profilo dell’impatto ambientale;<br />

e) la descrizione delle componenti dell’ambiente potenzialmente soggette ad impatto importante del progetto<br />

proposto, con particolare riferimento alla popolazione, alla fauna e alla flora, al suolo, all’acqua, all’aria,<br />

ai fattori climatici, ai beni materiali, compreso il patrimonio architettonico e archeologico, al paesaggio ed<br />

all’interazione tra questi vari fattori;<br />

f) la descrizione dei probabili effetti rilevanti del progetto proposto sull’ambiente:<br />

1) dovuti all’esistenza del progetto;<br />

2) dovuti all’utilizzazione delle risorse naturali;<br />

3) dovuti all’emissione <strong>di</strong> inquinanti, alla creazione <strong>di</strong> sostanze nocive e allo smaltimento dei rifiuti, e la<br />

menzione dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> previsione utilizzati per valutare gli effetti sull’ambiente;<br />

g) la descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e se possibile compensare rilevanti effetti negativi<br />

del progetto sull’ambiente;<br />

h) il riassunto non tecnico delle informazioni trasmesse sulla base dei punti precedenti;<br />

i) il sommario delle eventuali <strong>di</strong>fficoltà, lacune tecniche o mancanza <strong>di</strong> conoscenze, incontrate dal<br />

committente nella raccolta dei dati richiesti.<br />

3. Ai fini <strong>di</strong> cui all’articolo 10, comma 1, lo stu<strong>di</strong>o d’impatto ambientale deve inoltre essere corredato dalla<br />

documentazione e dagli elaboratori richiesti dalle normative vigenti per il rilascio dei provve<strong>di</strong>menti<br />

permissivi che vengono sostituiti ai sensi del medesimo articolo.<br />

4. Il soggetto che promuove l’opera, in relazione alle informazioni che è tenuto a fornire attraverso lo stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> impatto ambientale, ha <strong>di</strong>ritto all’adozione <strong>di</strong> cautele idonee alla tutela del segreto industriale o<br />

commerciale secondo le leggi vigenti. In ogni caso il promotore, qualora ritenga che alcuni degli elementi <strong>di</strong><br />

cui al comma 2 debbano essere coperti dal segreto industriale o commerciale, può esporli in una relazione a<br />

parte e chiedere che essa non venga <strong>di</strong>vulgata ai sensi dell’articolo 4. 6<br />

5 Ve<strong>di</strong> articoli 31 e 156 bis della l.p. 5 settembre 1991, n. 22, e d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 23-53/leg<br />

6 Questo comma ha lo scopo <strong>di</strong> tutelare quel complesso <strong>di</strong> conoscenze che va sotto il nome <strong>di</strong> “segreti <strong>di</strong> impresa”, che si traduce<br />

nel <strong>di</strong>ritto alla non <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> ritrovati, conoscenze, esperienze o accorgimenti tecnici e/o commerciali che l’impren<strong>di</strong>tore<br />

utilizza in modo esclusivo e segreto nella propria attività produttiva. Si può invocare la tutela del segreto industriale o<br />

commerciale in relazione alle invenzioni non comprese nello stato della tecnica, che abbiano un carattere assolutamente<br />

originale, o attinenti alla tutela del <strong>di</strong>segno e dei prodotti industriali, che concernano tipologie riconducibili alle cosiddette<br />

2


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

articolo 4 - Partecipazione pubblica.<br />

1. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale è depositato presso il servizio valutazione ambientale per tutta la durata del<br />

proce<strong>di</strong>mento.<br />

2. Del deposito dello stu<strong>di</strong>o deve essere dato avviso, a cura e spese del promotore, sul Bollettino ufficiale<br />

della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge. Il proce<strong>di</strong>mento si intende avviato a tutti gli effetti dalla data <strong>di</strong><br />

pubblicazione <strong>di</strong> tale avviso.<br />

3. Chiunque può prendere visione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale e/o presentare, entro il termine <strong>di</strong><br />

sessanta giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge,<br />

proprie osservazioni scritte al servizio valutazione ambientale.<br />

4. L’assessore cui sono affidate le competenze per l’ambiente può promuovere, d’intesa con i sindaci dei<br />

comuni interessati, pubbliche assemblee sui progetti assoggettati a valutazione dell’impatto ambientale.<br />

5. Nel corso della procedura per la valutazione dell’impatto ambientale il sindaco o i sindaci dei comuni<br />

interessati possono chiedere al servizio valutazione ambientale l’illustrazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale in una pubblica riunione alla quale deve essere anche invitato il promotore. Analoga richiesta può<br />

essere effettuata da una o più parti delle minoranze consiliari.<br />

6. Il <strong>di</strong>spositivo della deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> concernente la valutazione dell’impatto<br />

ambientale è pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

articolo 5 - Istruttoria e proce<strong>di</strong>mento 7<br />

1. L’istruttoria sullo stu<strong>di</strong>o dell’impatto ambientale è condotta dal servizio valutazione ambientale che<br />

d’ufficio e in<strong>di</strong>pendentemente dalle osservazioni <strong>di</strong> cui all’articolo 4 <strong>di</strong>spone gli accertamenti necessari. Il<br />

servizio, oltre a quanto previsto all’articolo 10, comma 4, richiede ai servizi provinciali e alle altre<br />

amministrazioni pubbliche interessate i pareri che esso ritenga opportuno acquisire per l’assunzione della<br />

decisione sulla valutazione dell’impatto ambientale.<br />

2. Il <strong>di</strong>rigente del servizio valutazione ambientale nei casi in cui lo ritenga opportuno può <strong>di</strong>sporre,<br />

regolandone le modalità, una visita del luogo in cui si propone la realizzazione del progetto. In esito alla visita<br />

Sopralluogo<br />

invenzioni <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui all’art. 2586 del Co<strong>di</strong>ce civile o che riguar<strong>di</strong>no il cosiddetto “know-how” in senso stretto,<br />

ossia le conoscenze tecniche, le esperienze operative e gli stu<strong>di</strong> applicativi suscettibili <strong>di</strong> essere utilizzati anche da terzi.<br />

Si riporta quanto specificatamente previsto dal Regolamento CEE n. 793/93 del Consiglio, del 23 marzo 1993, <strong>relativo</strong> alla<br />

valutazione e al controllo dei rischi presentati dalle sostanze esistenti, all’articolo 16 riservatezza dei dati:<br />

1. Se ritiene che sussista un problema <strong>di</strong> riservatezza, il fabbricante o l'importatore può in<strong>di</strong>care le informazioni <strong>di</strong> cui<br />

agli articoli 3, 4, 7 e 12 che considera delicate sotto il profilo commerciale e la cui <strong>di</strong>vulgazione potrebbe causargli un<br />

danno industriale o commerciale e che pertanto desidera tener segrete nei confronti dei terzi tranne gli Stati membri e la<br />

Commissione. Questi casi devono essere pienamente giustificati.<br />

Il segreto industriale e commerciale non riguarda:<br />

- il nome della sostanza, quale figura nell'EINECS;<br />

- il nome del fabbricante o importatore;<br />

- i dati fisico-chimici relativi alla sostanza e quelli riguardanti il suo comportamento nell'ambiente;<br />

- i risultati sintetici dei test tossicologici ed ecotossicologici e in particolare i dati relativi alla cancerogenicità,<br />

mutagenicità e/o tossicità per il ciclo riproduttivo della sostanza;<br />

- le informazioni concernenti i meto<strong>di</strong> e le precauzioni relativi alla sostanza e le misure <strong>di</strong> emergenza;<br />

- tutte le informazioni che, qualora non venissero fornite, potrebbero dar luogo all'esecuzione o alla ripetizione <strong>di</strong><br />

esperimenti su animali;<br />

- i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi che consentono <strong>di</strong> seguire una sostanza pericolosa dopo che è stata immessa nell'ambiente e <strong>di</strong><br />

determinare l'esposizione <strong>di</strong>retta dell'uomo a tale sostanza.<br />

Il fabbricante o l'importatore informano l'autorità competente qualora successivamente essi stessi <strong>di</strong>vulghino<br />

informazioni precedentemente riservate.<br />

2. L'autorità che riceve le informazioni decide, sotto la propria responsabilità, quali informazioni rientrino nell'ambito<br />

del segreto industriale e commerciale ai sensi del paragrafo 1.<br />

L'informazione accettata come riservata dall'autorità che riceve le informazioni deve essere trattata come tale dalle altre<br />

autorità.<br />

7 Le competenze in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale erano state poste in carico all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />

protezione dell’ambiente dall’articolo 13 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11. Successivamente con deliberazione della Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009 è stato istituito il Servizio Valutazione ambientale (in base alle <strong>di</strong>sposizioni dell’articolo<br />

151 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 4 marzo 2008, n. 1) con il trasferimento delle funzioni e dei compiti in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong><br />

impatto ambientale, già in capo all’Unità organizzativa per la Valutazione dell’impatto ambientale presso l’Agenzia <strong>provinciale</strong><br />

per la protezione dell’ambiente. Contemporaneamente è stata incar<strong>di</strong>nata, presso il Servizio Valutazione ambientale, l’Unità<br />

organizzativa per la Valutazione dell’impatto ambientale, denominandola Ufficio per le Valutazioni ambientali. La<br />

deliberazione fissa il 1° settembre 2009 la data <strong>di</strong> decorrenza <strong>di</strong> tale riorganizzazione.<br />

3


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Pareri<br />

Integrazioni<br />

Prolungamento<br />

istruttoria<br />

istruttoria, alla quale è in ogni caso invitato ad intervenire il promotore del progetto, è redatta una dettagliata<br />

relazione concernente lo stato dei luoghi, gli interessi coinvolti, l’atten<strong>di</strong>bilità delle osservazioni.<br />

3. I servizi provinciali sono tenuti a prestare la collaborazione richiesta dal servizio valutazione ambientale ai<br />

fini degli accertamenti e comunque a fornire il loro parere entro sessanta giorni dalla relativa richiesta. Per le<br />

altre amministrazioni pubbliche decorso inutilmente tale termine si può prescindere dal parere richiesto.<br />

4. Il <strong>di</strong>rigente del servizio valutazione ambientale può richiedere, entro il termine <strong>di</strong> ottanta giorni dall’inizio<br />

del proce<strong>di</strong>mento, che lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale sia integrato, a cura e spese del richiedente, con gli<br />

elementi informativi e valutativi mancanti o carenti, la cui acquisizione esso ritenga necessaria ai fini della<br />

decisione. Nel corso dell’istruttoria il promotore ha sempre <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> conoscere gli sviluppi istruttori e <strong>di</strong><br />

acquisire copia degli atti e dei pareri resi e può presentare proprie osservazioni in merito.<br />

5. Il <strong>di</strong>rigente del servizio valutazione ambientale è tenuto a regolare lo svolgimento della partecipazione e<br />

dell’istruttoria in modo da assicurare la conclusione dell’istruttoria con trasmissione degli atti al comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l’ambiente entro cento giorni dall’inizio del proce<strong>di</strong>mento.<br />

6. Nei casi in cui sia necessario procedere ad accertamenti o indagini <strong>di</strong> particolare complessità la Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> può autorizzare il servizio valutazione ambientale a prolungare lo svolgimento dell’istruttoria fino<br />

a un periodo massimo complessivo <strong>di</strong> duecento giorni. Il predetto termine si applica in ogni caso per<br />

l’istruttoria relativa ai progetti contemplati dalla normativa <strong>provinciale</strong> concernente gli impianti <strong>di</strong> trasporto a<br />

fune e pista da sci. 8<br />

7. La decisione sulla valutazione dell’impatto ambientale è assunta dalla Giunta <strong>provinciale</strong> entro il termine <strong>di</strong><br />

quarantacinque giorni dalla conclusione dell’istruttoria, fatto salvo quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 6, comma 3.<br />

La Giunta <strong>provinciale</strong> provvederà a motivare l’eventuale superamento dei termini <strong>di</strong> cui al presente articolo,<br />

con apposita deliberazione da pubblicarsi nel Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

8. Il termine <strong>di</strong> cui al comma 5 è sospeso in tutti i casi in cui il proponente ne faccia richiesta.<br />

9. Ove la procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale si riferisca a progetti <strong>di</strong> massima, i termini previsti<br />

dai commi 3, 4, 5 e 6 sono ridotti rispettivamente a quaranta, cinquantacinque, settanta e centoquaranta giorni.<br />

articolo 6 - Valutazione dell’impatto ambientale<br />

1. La valutazione dell’impatto ambientale è effettuata dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, acquisito il parere motivato<br />

del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente formulato sulla base dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale, degli<br />

elementi acquisiti con la partecipazione pubblica nonché <strong>di</strong> quelli acquisiti con l’istruttoria.<br />

2. Il parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente è reso in relazione alle finalità generali della presente<br />

<strong>legge</strong> ed in particolare alla tutela igienico-sanitaria, alla tutela dell’aria, delle acque, delle foreste, dei suoli e<br />

<strong>di</strong> specifici elementi geomorfologici, limnologici, floristici, faunistici, biologici, architettonico-paesaggistici e<br />

storico-antropici nonché, nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi, avuto riguardo al rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> <strong>legge</strong><br />

relative ai provve<strong>di</strong>menti permissivi sostituiti ai sensi dell’art. 10, comma 1.<br />

3. Entro i venti giorni successivi alla ricezione del parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, la Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> può richiedere al comitato medesimo, in<strong>di</strong>cando specificamente le ragioni, un riesame del<br />

progetto da effettuare entro il termine <strong>di</strong> trenta giorni dalla richiesta.<br />

4. La Giunta <strong>provinciale</strong> valuta positivamente l’impatto ambientale qualora sussistano le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

a) il progetto risulti globalmente compatibile con le finalità della presente <strong>legge</strong>, avuto riguardo - in via<br />

prioritaria - alle esigenze <strong>di</strong> prevenzione e tutela igienico-sanitaria, <strong>di</strong> tutela dell’ambiente dagli<br />

inquinamenti, nonché <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a delle aree che presentano particolari fragilità dal lato geologico ed<br />

idrogeologico;<br />

b) la realizzazione del progetto sia conforme agli strumenti urbanistici ed agli eventuali piani <strong>di</strong> settore;<br />

c) nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi, i pareri formulati in funzione <strong>di</strong> quanto previsto dall’articolo 10, comma 1,<br />

lettere c) e d), siano positivi, ancorché corredati da con<strong>di</strong>zioni prescrittive e/o mo<strong>di</strong>ficative.<br />

5. Con la deliberazione <strong>di</strong> valutazione positiva dell’impatto ambientale la Giunta <strong>provinciale</strong> può prescrivere<br />

particolari cautele o con<strong>di</strong>zioni cui sottoporre la realizzazione del progetto, nonché i controlli sulla sua<br />

attuazione.<br />

8 Il Dipartimento Ambiente - Ufficio <strong>di</strong> valutazione socio economica e <strong>di</strong> programmazione degli interventi in campo ambientale<br />

ha comunicato, con nota prot. n. 232/2000-U136/CPA del 17 febbraio 2000 che “a parere dello scrivente il <strong>di</strong>sposto del comma<br />

6 dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e s.m., secondo il quale il termine <strong>di</strong> 200 giorni - per l’istruttoria<br />

relativa ai progetti contemplati dalla normativa concernente gli impianti <strong>di</strong> trasporto a fune e piste da sci, si applica in ogni<br />

caso - deve essere letto applicando il predetto termine a qualsiasi tipologia procedurale, sia essa preliminare o definitiva. Tale<br />

interpretazione nasce dalla convinzione che il secondo periodo del comma 6 sia norma speciale rispetto al comma 9 del<br />

medesimo articolo e, pertanto, in caso <strong>di</strong> conflitto <strong>di</strong> applicazione deve trovare sempre applicazione.”<br />

4


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

6. La valutazione negativa dell’impatto ambientale comporta il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> realizzazione dell’opera.<br />

articolo 7 - Opposizione<br />

1. Contro la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> concernente la valutazione dell’impatto ambientale è<br />

ammesso ricorso in opposizione alla Giunta stessa da parte <strong>di</strong> chi vi abbia interesse, entro trenta giorni dalla<br />

pubblicazione della relativa deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

2. Sul ricorso si pronuncia la Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente. Il comitato è<br />

tenuto a pronunciarsi entro trenta giorni dalla data in cui è pervenuta la richiesta; entro i successivi trenta<br />

giorni è tenuta a pronunciarsi con decisione motivata la Giunta <strong>provinciale</strong>.<br />

3. Per quanto non previsto dai commi 1 e 2, si applicano le <strong>di</strong>sposizioni del d.P.R. 24 novembre 1971, n.<br />

1199. 9<br />

articolo 8 - Procedura semplificata per la valutazione dell’impatto ambientale 10<br />

(omissis)<br />

articolo 9 - Efficacia della valutazione dell’impatto ambientale<br />

1. La valutazione positiva dell’impatto ambientale ha efficacia per un periodo <strong>di</strong> tempo limitato, stabilito <strong>di</strong><br />

volta in volta dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, su proposta del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, in relazione alle<br />

caratteristiche del progetto. Per motivate ragioni ed a richiesta del presentatore del progetto, la Giunta<br />

<strong>provinciale</strong>, sentito il comitato, può prorogare il predetto termine.<br />

2. Scaduto il termine <strong>di</strong> efficacia della valutazione dell’impatto ambientale senza che il progetto sia stato<br />

realizzato, la decisione sulla valutazione dell’impatto ambientale decade <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto e la procedura dovrà essere<br />

integralmente rinnovata.<br />

articolo 9 bis - Efficacia della valutazione dell’impatto ambientale delle cave 11<br />

1. In deroga a quanto stabilito dall’articolo 9, la valutazione positiva dell’impatto ambientale relativa ai<br />

progetti esecutivi ovvero ai progetti <strong>di</strong> massima concernenti la coltivazione delle cave, delle torbiere e delle<br />

<strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> cui all’articolo 7 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 4 marzo 1980, n. 6 12 (Disciplina dell’attività <strong>di</strong> ricerca e<br />

<strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella provincia autonoma <strong>di</strong> Trento), nonché quella relativa ai programmi<br />

<strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong> cui all’articolo 6 della medesima <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, ha efficacia fino alla data <strong>di</strong><br />

completamento delle attività autorizzate, in relazione alle caratteristiche del progetto.<br />

2. Il proponente del progetto o del programma concernente le attività in<strong>di</strong>cate al comma 1 presenta al servizio<br />

valutazione ambientale specifici rapporti sullo stato <strong>di</strong> avanzamento delle attività autorizzate con i contenuti e<br />

secondo la perio<strong>di</strong>cità stabiliti dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> che approva la valutazione<br />

dell’impatto ambientale.<br />

3. La Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, può <strong>di</strong>sporre, in esito all’esame del<br />

rapporto <strong>di</strong> cui al comma 2 e alle correlate verifiche istruttorie dell’agenzia, prescrizioni e mo<strong>di</strong>fiche al<br />

progetto autorizzato, cui è subor<strong>di</strong>nata l’ulteriore prosecuzione dell’attività.<br />

4. L’esercizio delle attività considerate dai progetti o dai programmi <strong>di</strong> cui al comma 1, che abbiano acquisito<br />

la valutazione positiva <strong>di</strong> impatto ambientale precedentemente alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>di</strong> quest’articolo,<br />

9 Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199 “Semplificazione dei proce<strong>di</strong>menti in materia <strong>di</strong> ricorsi<br />

amministrativi” (pubblicato sulla G.U. n. 13 del 17 gennaio 1972)<br />

10 Articolo abrogato dall’articolo 38 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Il testo originario era il seguente: “1. In relazione a quanto<br />

stabilito dall'articolo 2, comma 3, lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale dei progetti assoggettati a procedura semplificata può<br />

contenere soltanto i seguenti elementi:<br />

a) la descrizione dello stato iniziale del sito e dei luoghi;<br />

b) la descrizione dell'opera proposta considerata specialmente in rapporto alle sue finalità e agli eventuali riflessi<br />

sull'economia locale;<br />

c) l'in<strong>di</strong>viduazione e la stima delle componenti ambientali soggette potenzialmente ad impatti;<br />

d) la descrizione delle misure previste per eliminare o compensare gli effetti sfavorevoli sull'ambiente;<br />

e) il riassunto delle informazioni descritte dalle lettere precedenti.<br />

2. Ai fini <strong>di</strong> cui all'articolo 10, comma 1, lo stu<strong>di</strong>o dell'impatto ambientale deve inoltre essere corredato dalla documentazione<br />

e dagli elaborati richiesti dalle normative vigenti per il rilascio dei provve<strong>di</strong>menti permissivi che vengono sostituiti ai sensi del<br />

medesimo articolo.”<br />

11 Articolo aggiunto dall'articolo 12, comma 1, lettera a), della l.p. 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10<br />

12 La <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 4 marzo 1980, n. 6 “Disciplina dell'attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella provincia<br />

autonoma <strong>di</strong> Trento” è stata abrogata dall'articolo 39 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 24 ottobre 2006, n. 7 “Disciplina dell’attività <strong>di</strong><br />

cava”.<br />

5


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

può essere proseguito anche dopo la scadenza <strong>di</strong> efficacia della valutazione dell’impatto ambientale, qualora<br />

ricorrano le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

a) prima della scadenza <strong>di</strong> efficacia della predetta valutazione sia stata presentata domanda <strong>di</strong> proroga<br />

dell’efficacia medesima ovvero sia stato depositato un nuovo progetto o programma alla valutazione<br />

dell’impatto ambientale;<br />

b) la prosecuzione dell’attività avvenga nel rispetto delle modalità e delle previsioni, anche volumetriche,<br />

del progetto o programma precedentemente autorizzato;<br />

c) la prosecuzione dell’attività sia autorizzata ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 6 del 1980.<br />

articolo 9 ter - Efficacia della valutazione dell'impatto ambientale delle <strong>di</strong>scariche 13<br />

1. In deroga a quanto stabilito dall'articolo 9, la valutazione positiva dell'impatto ambientale relativa ai<br />

progetti esecutivi o ai progetti <strong>di</strong> massima concernenti l'esercizio delle <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> cui all'articolo 4 del<br />

decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 1999/31/CE relativa alle <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong><br />

rifiuti), ha ef-ficacia fino alla data <strong>di</strong> completamento delle attività autorizzate, in relazione alle caratteristiche<br />

del progetto.<br />

2. Il proponente del progetto concernente l'attività in<strong>di</strong>cata al comma 1 presenta all'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />

protezione dell'ambiente specifici rapporti sullo stato <strong>di</strong> avanzamento delle attività autorizzate con i contenuti<br />

e secondo la perio<strong>di</strong>cità stabiliti dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> che approva la valutazione<br />

dell'impatto ambientale.<br />

3. La Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente, può <strong>di</strong>sporre, in esito all'esame del<br />

rapporto <strong>di</strong> cui al comma 2 e alle correlate verifiche istruttorie dell'agenzia, prescrizioni e mo<strong>di</strong>fiche al<br />

progetto autorizzato, cui è subor<strong>di</strong>nata l'ulteriore prosecuzione dell'attività.<br />

articolo 10 - Rapporti con altri provve<strong>di</strong>menti<br />

1. Fatto salvo quanto previsto dai commi 4 e 5, la valutazione positiva dell’impatto ambientale su progetti<br />

esecutivi sostituisce e comprende i provve<strong>di</strong>menti permissivi ed i pareri <strong>di</strong> competenza della Provincia, dei<br />

comuni e dei comprensori, cui la realizzazione del progetto sia subor<strong>di</strong>nata dalle leggi concernenti le seguenti<br />

materie:<br />

a) piano urbanistico <strong>provinciale</strong> e relative norme <strong>di</strong> attuazione;<br />

b) tutela del paesaggio e dei valori paesistici ed ambientali;<br />

c) vincolo idrogeologico;<br />

d) tutela dell’ambiente dagli inquinamenti;<br />

e) tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e popolare;<br />

f) impianti <strong>di</strong> trasporto a fune e piste da sci;<br />

g) miniere, cave, torbiere, acque minerali e termali;<br />

h) acque pubbliche ed opere idrauliche <strong>di</strong> competenza della Provincia, escluse le utilizzazioni e le<br />

derivazioni <strong>di</strong> acque pubbliche;<br />

i) tutela ed attraversamenti <strong>di</strong> strade provinciali e comunali;<br />

l) organi consultivi competenti ad esprimere parere su opere inerenti a materie <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong>.<br />

1 bis. Si considerano ricompresi nella valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale anche i visti <strong>di</strong> corrispondenza sui<br />

progetti esecutivi previsti dalla normativa in materia <strong>di</strong> esercizi alberghieri ed esercizi ricettivi turistici<br />

all’aperto. 14<br />

2. Ove la valutazione dell’impatto ambientale si riferisca a progetti <strong>di</strong> massima, la medesima non esclude né<br />

sostituisce o con<strong>di</strong>ziona ogni altro provve<strong>di</strong>mento permissivo cui la realizzazione del progetto sia subor<strong>di</strong>nata<br />

ai sensi delle leggi vigenti.<br />

3. I provve<strong>di</strong>menti permissivi che non siano assorbiti nella valutazione dell’impatto ambientale non possono<br />

essere rilasciati se non sia prima intervenuta la valutazione positiva. Per il rilascio dei provve<strong>di</strong>menti<br />

13 Articolo aggiunto dall’articolo 11, comma 1, della l.p. 3 aprile 2009, n. 4. Il comma 4 dello stesso articolo <strong>di</strong>spone inoltre:<br />

“4. L'esercizio delle attività considerate dai progetti <strong>di</strong> cui al comma 1 dell'articolo 9 ter della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sulla<br />

valutazione d'impatto ambientale, inserito dal comma 1 <strong>di</strong> quest'articolo, che abbiano acquisito la valutazione positiva <strong>di</strong><br />

impatto ambientale precedentemente alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>di</strong> quest'articolo, può essere proseguito anche dopo la<br />

scadenza <strong>di</strong> efficacia della valutazione dell'impatto ambientale, se ricorrono le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

a) prima della scadenza <strong>di</strong> efficacia della predetta valutazione sia stata presentata domanda <strong>di</strong> proroga dell'efficacia<br />

medesima o sia stato depositato un nuovo progetto alla valutazione dell'impatto ambientale;<br />

b) la prosecuzione dell'attività avvenga nel rispetto delle modalità e delle previsioni, anche volumetriche, del progetto<br />

precedentemente autorizzato;<br />

c) la prosecuzione dell'attività sia autorizzata ai sensi della vigente normativa in materia <strong>di</strong> gestione dei rifiuti.”<br />

14 Comma aggiunto dall'articolo 3 della l.p. 13 <strong>di</strong>cembre 1990, n. 33<br />

6


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

medesimi continua ad applicarsi la legislazione in vigore, in<strong>di</strong>pendentemente dalla valutazione dell’impatto<br />

ambientale.<br />

4. Le funzioni previste dalle leggi concernenti le materie <strong>di</strong> cui al comma 1 continuano ad essere esercitate<br />

dalle strutture provinciali - servizi, uffici, commissioni, comitati - dai comuni e dai comprensori secondo la<br />

legislazione vigente. Le relative determinazioni sono espresse in forma <strong>di</strong> parere sul progetto e sono rese, in<br />

deroga ai termini previsti dalle leggi vigenti, entro sessanta giorni dalla richiesta del <strong>di</strong>rigente del servizio<br />

valutazione ambientale effettuata nell’ambito dell’istruttoria <strong>di</strong> cui all’articolo 5, commi 1 e 3. Qualora le<br />

predette leggi prevedano che la determinazione sia espressa dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, si prescinde dalla<br />

deliberazione della medesima; in tale ultimo caso sarà comunque trasmesso al servizio valutazione ambientale<br />

il parere della struttura <strong>provinciale</strong> competente alla trattazione dell’affare.<br />

5. In deroga al termine stabilito dal precedente comma 4, le determinazioni finali previste dalla normativa<br />

concernente gli impianti <strong>di</strong> trasporto a fune e piste da sci sono rese entro duecento giorni dalla richiesta del<br />

<strong>di</strong>rigente del servizio valutazione ambientale.<br />

6. Contro i pareri formulati ai sensi dei commi 1 e 4 non sono ammessi i ricorsi amministrativi eventualmente<br />

previsti dalle leggi provinciali.<br />

7. I provve<strong>di</strong>menti prescrittivi con i quali viene or<strong>di</strong>nata l’esecuzione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> adeguamento o <strong>di</strong><br />

ripristino, consistenti in opere che nel complesso superano le soglie-limite <strong>di</strong> cui alla tabella allegata, sono<br />

emanati dall’autorità competente su parere conforme del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente o dei<br />

sottocomitati.<br />

8. La <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> cui al comma 7 non si applica nei casi <strong>di</strong> somma urgenza ovvero quando si tratti <strong>di</strong><br />

interventi per l’adeguamento ad un progetto già sottoposto a valutazione positiva dell’impatto ambientale<br />

nonché per i provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza dello Stato. 15<br />

8 bis. I provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> approvazione e <strong>di</strong> autorizzazione dei progetti definitivi o esecutivi sono rilasciati<br />

dagli organi e dalle strutture competenti nell’ambito delle materie concernenti l’uso del territorio e la tutela<br />

dell’ambiente - ivi comprese le materie in<strong>di</strong>cate al comma 1 - sulla base dei pareri istruttori resi, nelle<br />

medesime materie, nel corso dello svolgimento delle procedure <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale o <strong>di</strong><br />

verifica con riferimento ai corrispondenti progetti <strong>di</strong> massima o preliminari, nonché in conformità agli esiti e<br />

alle prescrizioni risultanti dagli atti conclusivi delle predette procedure. 16<br />

articolo 11 - Sanzioni<br />

1. In<strong>di</strong>pendentemente dall’applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste dalle leggi vigenti,<br />

chiunque intraprenda la realizzazione <strong>di</strong> un progetto senza aver ottenuto la valutazione positiva dell’impatto<br />

ambientale, ove prescritta dalla presente <strong>legge</strong>, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento <strong>di</strong> una<br />

somma <strong>di</strong> denaro da lire 3.000.000 a lire 10.000.000. 17<br />

1 bis. Fermo restando quanto previsto dal comma 6, chiunque intraprenda la realizzazione <strong>di</strong> un progetto in<br />

assenza della verifica preventiva ai sensi delle norme vigenti, in base alla quale l’autorità competente<br />

determina se il progetto debba essere sottoposto a valutazione dell’impatto ambientale, è soggetto alla<br />

sanzione amministrativa <strong>di</strong> cui al comma 1. 18<br />

2. Chiunque con un’azione o omissione non rispetti le prescrizioni particolari imposte con la valutazione<br />

positiva dell’impatto ambientale ovvero si <strong>di</strong>scosti nella realizzazione delle caratteristiche essenziali del<br />

15 Ve<strong>di</strong> anche l’articolo 18 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 “Norme concernenti le materie prime secondarie (MPS) e ulteriori<br />

mo<strong>di</strong>fiche al testo unico delle leggi provinciali in materia <strong>di</strong> tutela dell'ambiente dagli inquinamenti”:<br />

“articolo 18 - Mo<strong>di</strong>fiche all'articolo 70 del testo unico e norma finale<br />

1. (omissis - comma mo<strong>di</strong>ficativo dell'art. 70 del d.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Legisl.)<br />

2. Il carattere <strong>di</strong> somma urgenza degli interventi <strong>di</strong> cui all'articolo 10, comma 8, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong><br />

è riconosciuto dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, ove non <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>sposto dalle altre leggi in vigore.”<br />

Ve<strong>di</strong> anche l’articolo 10 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11<br />

16 Comma aggiunto dall'articolo 45, comma 1, lettera a), della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2005, n. 20<br />

17 Importi pari a 1.549 € e 5.164 €.<br />

18 Comma aggiunto dall'articolo 38, comma 1 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Si veda anche il comma 3 del suddetto articolo:<br />

“articolo 38 - Mo<strong>di</strong>ficazioni alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale<br />

e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente)<br />

1. omissis (comma mo<strong>di</strong>ficativo dell’articolo 11 della l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>)<br />

2. omissis (comma mo<strong>di</strong>ficativo dell’articolo 22 della l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>)<br />

3. L'articolo 11, comma 1 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, come aggiunto dal comma 1 del presente articolo, ha<br />

effetto dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del <strong>regolamento</strong> previsto dal comma 2 del presente articolo.<br />

4. Con decorrenza dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> cui all'articolo 22, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong><br />

<strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>, come sostituito dal comma 2 del presente articolo, sono abrogati l'articolo 2, commi 2 e 3, e l'articolo 8<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> (per il <strong>regolamento</strong> in parola ve<strong>di</strong> il d.p.g.p. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg).”<br />

7


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

progetto descritte nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale soggiace alle sanzioni amministrative previste dalle leggi<br />

vigenti, ancorché relative a provve<strong>di</strong>menti permissivi ai sensi dell’articolo 10, comma 1, ove dal fatto derivi<br />

una violazione delle medesime.<br />

3. Qualora, verificatasi l’ipotesi <strong>di</strong> cui al comma 2, le leggi vigenti non prevedano alcuna sanzione<br />

amministrativa pecuniaria, il trasgressore è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento <strong>di</strong> una<br />

somma <strong>di</strong> denaro da lire 2.000.000 a lire 12.000.000. 19<br />

4. Per l’applicazione delle sanzioni <strong>di</strong> cui ai commi 1 e 3, si osservano le <strong>di</strong>sposizioni della <strong>legge</strong> 24<br />

novembre 1981, n. 689. In tali casi l’emissione dell’or<strong>di</strong>nanza-ingiunzione o dell’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> archiviazione<br />

<strong>di</strong> cui all’articolo 18 della predetta <strong>legge</strong> n. 689 del 1981 spetta al funzionario preposto al servizio valutazione<br />

ambientale.<br />

5. I proventi delle sanzioni sono introitati nel bilancio della Provincia.<br />

6. Le autorità competenti al controllo nell’ambito delle materie concernenti l’uso del territorio e la tutela<br />

dell’ambiente - ivi comprese le materie in<strong>di</strong>viduate dall’articolo 10, comma 1 -, procedono all’emanazione dei<br />

provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> eventuale sospensione dei lavori, <strong>di</strong> adeguamento e <strong>di</strong> ripristino secondo le modalità<br />

stabilite dalla legislazione vigente e con osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 10, commi 7 e 8. Gli<br />

enti e le strutture in<strong>di</strong>cati nei provve<strong>di</strong>menti conclusivi delle procedure <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale<br />

o <strong>di</strong> verifica svolgono le attività <strong>di</strong> vigilanza sulle prescrizioni ad essi espressamente demandate dai medesimi<br />

provve<strong>di</strong>menti. In caso d’inerzia vi provvede in via sostitutiva la Giunta <strong>provinciale</strong> che, fissato un breve<br />

termine per l’adempimento, <strong>di</strong>spone l’esecuzione d’ufficio dei lavori necessari per la riduzione in pristino, a<br />

spese del contravventore. Al recupero delle spese si provvede con l’osservanza del R.D. 14 aprile 1910, n.<br />

639. 20<br />

7. All’accertamento delle infrazioni alla presente <strong>legge</strong> provvedono le categorie <strong>di</strong> personale che saranno<br />

in<strong>di</strong>cate nel <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, in coor<strong>di</strong>namento con le funzioni <strong>di</strong> vigilanza e controllo previste<br />

dalla legislazione vigente nelle materie concernenti l’uso del territorio e la tutela dell’ambiente, ivi comprese<br />

le materie <strong>di</strong> cui all’articolo 10, comma 1.<br />

TITOLO II<br />

Istituzione del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente e msire per incentivare lo sviluppo sostenibile e<br />

fronteggiare il cambiamento climatico 21<br />

articolo 12 - Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente<br />

1. È istituito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, quale organo tecnico consultivo dell’amministrazione<br />

<strong>provinciale</strong> per le materie ambientali.<br />

2. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente è composto da:<br />

19 Importi pari a 1.033 € e 6.197 €.<br />

20 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 12, comma 1, lettera b), della l.p. 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10 e dall'articolo 45, comma 1, lettera<br />

b), della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2005, n. 20.<br />

Il testo originario era il seguente: “6. In ogni caso le sanzioni amministrative comportano l'obbligo <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata sospensione<br />

dei lavori realizzati. Le autorità competenti al controllo nell'ambito delle materie concernenti l'uso del territorio e la tutela<br />

dell'ambiente - ivi comprese le materie in<strong>di</strong>viduate dall'articolo 10, comma 1 -, procedono all'emanazione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong><br />

adeguamento e <strong>di</strong> ripristino secondo le modalità stabilite dalla legislazione vigente e con osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui<br />

all'articolo 10, commi 7 e 8. In caso <strong>di</strong> inerzia vi provvede in via sostitutiva il Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> il quale,<br />

prefisso un breve termine per l'adempimento, <strong>di</strong>spone l'esecuzione d'ufficio dei lavori necessari per la riduzione in pristino, a<br />

spese del contravventore. Al recupero delle spese si provvede con l'osservanza del R. D. 14 aprile 1910, n. 639.”<br />

La mo<strong>di</strong>fica apportata dall'articolo 12, comma 1, lettera b), della l.p. 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10 riguarda il terzo periodo del<br />

comma 6 dell'articolo 11. Il testo mo<strong>di</strong>ficato era il seguente: “6. In ogni caso le sanzioni amministrative comportano l'obbligo<br />

<strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata sospensione dei lavori realizzati. Le autorità competenti al controllo nell'ambito delle materie concernenti l'uso<br />

del territorio e la tutela dell'ambiente - ivi comprese le materie in<strong>di</strong>viduate dall'articolo 10, comma 1 -, procedono<br />

all'emanazione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> adeguamento e <strong>di</strong> ripristino secondo le modalità stabilite dalla legislazione vigente e con<br />

osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'articolo 10, commi 7 e 8. In caso d'inerzia vi provvede in via sostitutiva la Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> che, fissato un breve termine per l'adempimento, <strong>di</strong>spone l'esecuzione d'ufficio dei lavori necessari per la riduzione<br />

in pristino, a spese del contravventore.”<br />

L’articolo 11, comma 2, della l.p. 3 aprile 2009, n. 4, al punto a) ha soppresso il primo periodo che recitava: “In ogni caso le<br />

sanzioni amministrative comportano l’obbligo <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata sospensione dei lavori realizzati.”<br />

L’articolo 11, comma 2, della l.p. 3 aprile 2009, n. 4, al punto b) ha soppresso, nel secondo periodo, le parole “dei<br />

provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> adeguamento” sostituendole con “dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> eventuale sospensione dei lavori, <strong>di</strong> adeguamento”<br />

21 Titolo così sostituito dall’articolo 1 della l.p. 9 marzo 2010, n. 5. Il precedente titolo recitava: “Istituzione del comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l’ambiente. Mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> leggi provinciali”<br />

8


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

a) i <strong>di</strong>rigenti generali dei <strong>di</strong>partimenti competenti nelle seguenti materie: protezione dell’ambiente<br />

urbanistica foreste sanità, opere pubbliche protezione civile attività economiche agricoltura e<br />

alimentazione;<br />

b) il <strong>di</strong>rettore dell’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente;<br />

c) il responsabile dell’ufficio per la valutazione dell’impatto ambientale;<br />

d) un me<strong>di</strong>co designato dal <strong>di</strong>rettore generale dell’Azienda <strong>provinciale</strong> per i servizi sanitari;<br />

e) cinque esperti in materia ambientale <strong>di</strong> cui uno designato dal <strong>di</strong>rettore dell’Agenzia nazionale per la<br />

protezione dell’ambiente ed uno designato dalle sezioni provinciali delle associazioni <strong>di</strong> protezione<br />

ambientale in<strong>di</strong>viduate dal Ministero dell’ambiente, ai sensi dell’articolo 13 della <strong>legge</strong> 8 luglio 1986 n.<br />

349 (Istituzione del Ministero dell’ambiente e norme in materia <strong>di</strong> danno ambientale);<br />

f) un esperto in <strong>di</strong>scipline economiche designato dalla Camera <strong>di</strong> commercio industria artigianato e<br />

agricoltura <strong>di</strong> Trento;<br />

g) un esperto in materia giuri<strong>di</strong>co-amministrativa. 22<br />

3. Il <strong>di</strong>rigente generale del <strong>di</strong>partimento competente in materia <strong>di</strong> protezione dell’ambiente svolge funzioni <strong>di</strong><br />

presidente. La Giunta <strong>provinciale</strong> nomina il vicepresidente tra i <strong>di</strong>rigenti generali <strong>di</strong> cui al comma 2 lettera a).<br />

Le funzioni <strong>di</strong> segretario sono esercitate da un funzionario della Provincia. 23<br />

4. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente è costituito con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> per la durata<br />

della legislatura. 24<br />

5. Nel caso non sia nominato il <strong>di</strong>rigente generale <strong>di</strong> alcuno dei <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong> cui al comma 2, la Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> provvede a designare, in sua sostituzione, il <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> un servizio raggruppato nel medesimo<br />

<strong>di</strong>partimento quale membro del comitato medesimo.<br />

6. Per i membri <strong>di</strong> cui alle lettere d), e) ed f) del comma 2 gli enti e associazioni ivi citati provvedono alla<br />

designazione <strong>di</strong> un membro supplente il quale partecipa alle sedute del comitato solo in caso <strong>di</strong> assenza o<br />

impe<strong>di</strong>mento del rispettivo membro titolare. 25<br />

7. Gli enti e le associazioni debbono comunicare le designazioni dei componenti, sia titolari che supplenti, <strong>di</strong><br />

propria competenza entro un mese dalla relativa richiesta. 26<br />

8. Il comitato può demandare alcuni degli atti <strong>di</strong> propria competenza a sottocomitati costituiti, per singoli<br />

affari o anche in via permanente, nel proprio seno.<br />

9. Le adunanze del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente e dei sottocomitati sono valide con la presenza della<br />

maggioranza assoluta dei membri e le deliberazioni sono valide quando siano adottate con il voto favorevole<br />

della maggioranza assoluta dei presenti all’adunanza. Ad ogni singolo commissario è assicurato il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

depositare presso la segreteria del comitato le motivazioni del proprio parere eventualmente <strong>di</strong>fforme da<br />

quello assunto dal comitato stesso.<br />

10. I componenti <strong>di</strong> cui al comma 2 <strong>di</strong>pendenti della Provincia possono delegare <strong>di</strong> volta in volta un<br />

funzionario appartenente ad un servizio raggruppato nel <strong>di</strong>partimento o al medesimo servizio o struttura, a<br />

partecipare alle adunanze del comitato.<br />

11. Il comitato ed i sottocomitati, ove riconosciuto opportuno, possono <strong>di</strong> volta in volta invitare a partecipare<br />

alle proprie adunanze, senza <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto, i <strong>di</strong>rigenti dei servizi che possono essere interessati, nonché<br />

tecnici ed esperti nelle materie attinenti ai progetti in esame.<br />

22 Comma sostituito dall'articolo 20 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11<br />

23 Comma già sostituito dall'articolo 22 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 e poi così sostituito dall'articolo 20 della l.p. 11 settembre<br />

1995, n. 11.<br />

Il testo originario era il seguente: “3. Le funzioni <strong>di</strong> segretario sono esercitate da un funzionario del servizio protezione<br />

ambiente.”<br />

Il testo del comma mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 22 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 era il seguente: “3. Le funzioni <strong>di</strong> segretario del<br />

Comitato e dei sottocomitati sono esercitate da funzionari della Provincia.”<br />

24 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 7, comma 1, lettera u), della l.p. 12 febbraio 1996, n. 3. Il testo originario era il seguente: “4. Il<br />

comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente é costituito con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>, per la durata della legislatura.<br />

Esso esercita le sue funzioni anche oltre la scadenza della legislatura <strong>provinciale</strong>, fino al suo rinnovo. La sostituzione, dei<br />

<strong>di</strong>rigenti o responsabili dei <strong>di</strong>partimenti o servizi provinciali comporta l'automatica sostituzione nell'ambito del comitato.”<br />

25 Comma sostituito dall'articolo 20 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11. Il testo originario era il seguente: “6. Per i membri <strong>di</strong> cui<br />

al comma 2, numeri 13 e 14, gli enti e le associazioni ivi in<strong>di</strong>cate provvedono alla designazione <strong>di</strong> un membro supplente, il<br />

quale partecipa alle sedute del comitato solo in caso <strong>di</strong> assenza o impe<strong>di</strong>mento del rispettivo membro titolare.”<br />

26 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 7, comma 1, lettera v), della l.p. 12 febbraio 1996, n. 3. Il testo originario era il seguente: “7.<br />

Gli enti e le associazioni debbono comunicare le designazioni dei componenti, sia titolari che supplenti, <strong>di</strong> propria competenza<br />

entro un mese dalla relativa richiesta. Decorso tale termine, il comitato é validamente costituito anche ove non siano<br />

pervenute le designazioni predette, salva la sua successiva integrazione.”<br />

9


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

12. Ai componenti del comitato e dei sottocomitati, nonché ai tecnici e agli esperti <strong>di</strong> cui al comma 11, sono<br />

corrisposti i compensi stabiliti dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 20 gennaio 1958, n. 4 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni,<br />

tenuto conto delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 1 settembre 1986, n. 27.<br />

articolo 12 bis - Incentivazione degli interventi <strong>di</strong> promozione dello sviluppo sostenibile 27<br />

1. Per attuare gli in<strong>di</strong>rizzi e le strategie provinciali sullo sviluppo sostenibile, a decorrere dall’anno 2002 è<br />

attivato nell’ambito del bilancio <strong>provinciale</strong> il fondo per le iniziative e gli interventi <strong>di</strong> promozione dello<br />

sviluppo sostenibile dell’ambiente, che è alimentato da risorse della Provincia nonché da eventuali risorse<br />

finanziarie erogate dallo Stato, dall’Unione europea e da altri enti e soggetti, pubblici e privati.<br />

2. Il fondo è destinato al finanziamento d’iniziative, <strong>di</strong> progetti e <strong>di</strong> interventi realizzati dalla Provincia o da<br />

altri enti e soggetti pubblici o privati, finalizzati al conseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa in<br />

materia <strong>di</strong> ambiente e, in particolare, per:<br />

a) la realizzazione <strong>di</strong> attività promozionali e <strong>di</strong> campagne d’informazione, <strong>di</strong> educazione e <strong>di</strong><br />

sensibilizzazione in campo ambientale;<br />

b) la realizzazione <strong>di</strong> azioni e progetti sperimentali o a carattere esemplare, volti alla riduzione, raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata e riutilizzo dei rifiuti, nonché alla riduzione del consumo <strong>di</strong> risorse idriche e al loro riutilizzo<br />

dopo il trattamento, oppure volti al trattamento <strong>di</strong> residui zootecnici e agricoli in impianti per la<br />

produzione <strong>di</strong> biogas; in questi impianti è vietata l’immissione <strong>di</strong> scarti <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> origine<br />

zootecnica e vegetale; relativamente a questi ultimi interventi il finanziamento della Provincia è <strong>di</strong>sposto<br />

nel limite del 50 per cento della spesa ammessa; <strong>28</strong><br />

b) bis la realizzazione <strong>di</strong> azioni e progetti volti al trattamento della frazione organica derivante dalla raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti urbani in impianti per la produzione <strong>di</strong> biogas; relativamente a tali interventi il<br />

finanziamento della Provincia è <strong>di</strong>sposto nel limite del 50 <strong>29</strong> per cento della spesa ammessa; 30<br />

c) la promozione, da parte della Provincia, degli enti locali e <strong>di</strong> altri soggetti, <strong>di</strong> agende XXI e <strong>di</strong> buone<br />

pratiche;<br />

d) lo sviluppo <strong>di</strong> certificazioni ambientali <strong>di</strong> processo - ISO 14001 e EMAS - e <strong>di</strong> prodotto - Ecolabel -<br />

anche territoriali; 31<br />

e) la realizzazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e programmi <strong>di</strong> formazione;<br />

f) lo sviluppo <strong>di</strong> progetti destinati in generale alla protezione dell’ambiente, nonché l’attivazione <strong>di</strong> misure<br />

<strong>di</strong>rette all’adesione e partecipazione a carte, protocolli e campagne aventi ad oggetto lo sviluppo<br />

sostenibile;<br />

g) il sostegno alla realizzazione degli interventi e delle iniziative previsti dalla normativa ambientale in<br />

materia <strong>di</strong> scarichi dei rifugi alpini ed escursionistici, <strong>di</strong> impianti igienico-sanitari per lo scarico <strong>di</strong> acque<br />

reflue <strong>di</strong> autocaravan, caravan, camper e simili, <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti provenienti dai rifugi alpini,<br />

nonché <strong>di</strong> quelli previsti dall’articolo 11, commi 3 e 5, e dall’articolo 15, comma 3, della l.p. 14 aprile<br />

1998, n. 5 (Disciplina della raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti), nonché dall’articolo 17, comma 2 bis, e<br />

dall’articolo 97, commi 1 e 2, del d.P.G.p. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Legisl.<br />

3. I finanziamenti previsti da quest’articolo non sono cumulabili con altre agevolazioni concesse, per lo stesso<br />

intervento, in base a <strong>di</strong>sposizioni provinciali, statali o comunitarie, salvo <strong>di</strong>versa in<strong>di</strong>cazione della<br />

deliberazione <strong>di</strong> cui al comma 4. 32<br />

27 Articolo aggiunto dall'articolo 58 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1 e mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 51 della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n.<br />

11 e dall’articolo 41 della l.p. 12 settembre 2008, n. 16. La sua efficacia decorre dal verificarsi della con<strong>di</strong>zione prevista dal<br />

comma 4 dell’articolo 58 della l.p. n. 1 del 2002. Il fondo previsto dal comma 1 dell’articolo qui annotato è stato effettivamente<br />

attivato dalla l.p. 12 maggio 2004, n. 5. Per la deliberazione prevista dal comma 4 ve<strong>di</strong> la deliberazione della Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> 18 marzo 2005, n. 493 che approva i criteri e le modalità <strong>di</strong> gestione del fondo per le iniziative e gli interventi <strong>di</strong><br />

promozione dello sviluppo sostenibile dell'ambiente, mo<strong>di</strong>ficata dalle deliberazioni <strong>28</strong> marzo 2008, n. 757, 5 settembre 2008, n.<br />

2237, e 3 aprile 2009, n. 701. Successivamente tali deliberazioni sono state sostituite dalla deliberazione della Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> 22 maggio 2009, n. 1200, successivamente integrata dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 9 aprile 2010, n.<br />

726.<br />

<strong>28</strong> Lettera mo<strong>di</strong>ficata dall'articolo 51, comma 1, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11. Il testo originario era il seguente: “b) la<br />

realizzazione <strong>di</strong> azioni e progetti sperimentali o a carattere esemplare, volti alla riduzione, raccolta <strong>di</strong>fferenziata e riutilizzo<br />

dei rifiuti, nonché alla riduzione del consumo <strong>di</strong> risorse idriche e al loro riutilizzo dopo il trattamento;”<br />

<strong>29</strong> Limite <strong>di</strong> finanziamento elevato dal 30 al 50 per cento in base a <strong>di</strong>sposizione contenuta nell’articolo 66 della l.p. 27 <strong>di</strong>cembre<br />

2010, n. 27 (<strong>legge</strong> finanziaria <strong>provinciale</strong> 2011).<br />

30 Lettera inserita dall’articolo 41 della l.p. 12 settembre 2008, n. 16.<br />

31 Si vedano la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> luglio 2005, n. 1589, e la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 19<br />

maggio 2006, n. 967, che approvano il bando per lo sviluppo <strong>di</strong> certificazioni ambientali <strong>di</strong> processo - ISO 14001 e EMAS, in<br />

enti pubblici della provincia <strong>di</strong> Trento.<br />

32 Comma sostituito dall'articolo 51, comma 2, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11. Il testo originario era il seguente: “3. Non<br />

possono essere finanziati sul fondo <strong>di</strong> cui al presente articolo progetti e iniziative ammissibili ad agevolazioni previste da altre<br />

leggi provinciali e comunque rientranti nell'ambito <strong>di</strong> applicazione della vigente normativa <strong>provinciale</strong> in materia <strong>di</strong> sostegno<br />

dell'economia e <strong>di</strong> finanza locale.”<br />

10


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

4. Con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> sono stabiliti i criteri e le modalità <strong>di</strong> gestione del fondo, le<br />

modalità per la presentazione delle domande, anche a seguito <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>, e per la determinazione della spesa<br />

ammissibile, i criteri per la determinazione dei contributi e le relative modalità <strong>di</strong> erogazione, nonché i criteri<br />

e le modalità <strong>di</strong> restituzione dei contributi in caso <strong>di</strong> revoca. La deliberazione, nell’ambito <strong>di</strong> specifici accor<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> programma, può <strong>di</strong>sciplinare anche forme e modalità <strong>di</strong> concessione <strong>di</strong> finanziamenti per la realizzazione <strong>di</strong><br />

azioni e <strong>di</strong> progetti, con priorità per quelli sperimentali <strong>di</strong> cui al comma 2. I finanziamenti possono essere<br />

concessi anche in annualità, secondo modalità stabilite dalla Giunta <strong>provinciale</strong>. Per i finanziamenti <strong>di</strong> minore<br />

rilevanza la deliberazione può in<strong>di</strong>viduare criteri e modalità semplificate, anche prevedendo che il<br />

finanziamento sia <strong>di</strong>sposto in via forfetaria ovvero sulla base delle spese già effettuate. 33<br />

5. La Provincia può delegare agli enti locali o ad altri enti pubblici la realizzazione <strong>di</strong> iniziative e <strong>di</strong> interventi<br />

d’interesse <strong>provinciale</strong> previsti da quest’articolo. Al provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> delega si applica, in quanto<br />

compatibile, la <strong>di</strong>sciplina <strong>provinciale</strong> concernente la delega per l’esecuzione <strong>di</strong> opere pubbliche.<br />

6. Il fondo è gestito dal <strong>di</strong>partimento ambiente secondo quanto stabilito dalla deliberazione <strong>di</strong> cui al comma 4.<br />

6 bis. Nel caso in cui la Provincia conceda i finanziamenti previsti dal comma 2, lettera b bis), trova<br />

applicazione quanto previsto per la realizzazione <strong>di</strong> opere infrastrutturali significative sotto il profilo<br />

dell'impatto ambientale dall'articolo 69 bis del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 26 gennaio<br />

1987, n. 1-41/Legisl. (testo unico <strong>provinciale</strong> sulla tutela dell'ambiente dagli inquinamenti). La deliberazione<br />

prevista dal medesimo articolo 69 bis, comma 2, secondo periodo, può prevedere che parte del finanziamento<br />

sia concesso anche ai comuni confinanti a quello in cui è localizzato l'impianto. 34<br />

articolo 12 bis 1 - Strategie e interventi della Provincia per fronteggiare il cambiamento climatico 35<br />

1. La Provincia promuove una strategia complessiva per fronteggiare il cambiamento climatico, adottando<br />

appropriate misure <strong>di</strong> adattamento e <strong>di</strong> mitigazione nell'ambito degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong><br />

programmazione provinciali, sia a carattere generale che settoriale, nel rispetto degli obiettivi stabiliti dallo<br />

Stato, dall'Unione europea e a livello internazionale, assicurando adeguate forme <strong>di</strong> partecipazione della<br />

citta<strong>di</strong>nanza e dei portatori <strong>di</strong> interessi.<br />

2. In coerenza con i contenuti del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, del programma <strong>di</strong> sviluppo <strong>provinciale</strong> e dei<br />

protocolli attuativi della Convenzione per la protezione delle Alpi, fatta a Salisburgo il 7 novembre 1991,<br />

ratificata, con allegati e processo verbale <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica del 6 aprile 1993, ai sensi della <strong>legge</strong> 14 ottobre 1999, n.<br />

403, nell'ambito della pianificazione energetica e ambientale e degli atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo sulla sostenibilità<br />

ambientale, la Provincia, sentita la competente commissione permanente del Consiglio <strong>provinciale</strong>, definisce<br />

specifici obiettivi da conseguire nel me<strong>di</strong>o e lungo periodo, per ridurre la <strong>di</strong>pendenza da fonti energetiche non<br />

rinnovabili <strong>di</strong> origine esterna, raggiungere l'autosufficienza energetica, conservare la bio<strong>di</strong>versità e aumentare<br />

la biomassa, in particolare quella boschiva, e per incrementare la capacità <strong>di</strong> assorbimento dell'anidride<br />

carbonica e degli altri gas climalteranti da parte degli ecosistemi.<br />

3. La Provincia orienta le attività e gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> programmazione provinciali<br />

all'obiettivo <strong>di</strong> raggiungere l'autosufficienza energetica entro il 2050, puntando sul contributo delle fonti<br />

rinnovabili interne e mira al conseguimento dell'obiettivo "Trentino Zero Emission" con la riduzione<br />

tendenziale delle emissioni <strong>di</strong> anidride carbonica e degli altri gas climalteranti in misura del 50 per cento<br />

rispetto ai livelli del 1990 entro l'anno 2030 e del 90 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro l'anno 2050,<br />

tenendo conto dei contesti tecnologici ed economici a scala nazionale ed internazionale.<br />

4. Nel quadro della normativa statale la Provincia può promuovere accor<strong>di</strong> per l'acquisizione <strong>di</strong> titoli d'uso o<br />

<strong>di</strong> altri meccanismi previsti dai protocolli internazionali in aree <strong>di</strong> foresta pluviale da gestire in modo<br />

sostenibile e certificato, anche attraverso forme <strong>di</strong> cooperazione decentrata, con il coinvolgimento <strong>di</strong> enti<br />

locali, istituzioni, università, centri <strong>di</strong> ricerca, imprese e associazioni.<br />

5. Per garantire la costanza e la qualità della raccolta, della validazione, del controllo e della <strong>di</strong>stribuzione dei<br />

dati sul clima e l'ambiente la Provincia istituisce la rete <strong>di</strong> monitoraggio climatico-ambientale, basata sulle<br />

stazioni <strong>di</strong> rilevamento presenti nel territorio <strong>provinciale</strong>. La rete svolge anche funzioni <strong>di</strong> osservatorio<br />

trentino sul clima, per promuovere l'approfon<strong>di</strong>mento delle conoscenze necessarie per il monitoraggio e lo<br />

stu<strong>di</strong>o dell'evoluzione dei fenomeni e dei dati meteorologici e climatologici, nonché per la loro<br />

33 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 51, comma 3, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11 e dall’articolo 41, della l.p. 12 settembre<br />

2008, n. 16. Il testo originario, era il seguente: “4. Con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> sono stabiliti i criteri e le<br />

modalità <strong>di</strong> gestione del fondo, le modalità per la presentazione delle domande, anche a seguito <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>, e per la<br />

determinazione della spesa ammissibile, i criteri per la determinazione dei contributi e le relative modalità <strong>di</strong> erogazione,<br />

nonché i criteri e le modalità <strong>di</strong> restituzione dei contributi in caso <strong>di</strong> revoca.”<br />

34 Comma aggiunto dal comma 2 dell’articolo 66 della l.p. 27 <strong>di</strong>cembre 2010, n. 27 (<strong>legge</strong> finanziaria <strong>provinciale</strong> 2011).<br />

35 Articolo aggiunto dall’articolo 2 della l.p. 9 marzo 2010, n. 5.<br />

11


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

comunicazione e <strong>di</strong>vulgazione, anche me<strong>di</strong>ante il coinvolgimento <strong>di</strong> strutture, enti e organismi competenti in<br />

materia.<br />

6. Per ricercare soluzioni energetiche più favorevoli alle attività economiche e sociali <strong>di</strong> una regione alpina, la<br />

Provincia può promuovere l'istituzione <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> ricerca per le nuove energie, in collaborazione con<br />

l'Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Trento, con i musei e con gli istituti <strong>di</strong> ricerca, anche operanti in Trentino, e con le<br />

organizzazioni rappresentative del mondo produttivo e del lavoro.<br />

7. Con deliberazioni della Giunta <strong>provinciale</strong> sono stabilite misure organizzative, tempi e modalità per<br />

l'attuazione dei commi 5 e 6, assicurando appropriate forme <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e collegamento tra le strutture<br />

provinciali competenti nonché lo scambio delle rilevazioni e dei dati raccolti ed elaborati nell'ambito della<br />

rete <strong>di</strong> monitoraggio climatico-ambientale e dei dati relativi alle reti <strong>di</strong> monitoraggio dei corsi d'acqua e per il<br />

controllo delle crisi idriche. In prima applicazione, le deliberazioni adottate in attuazione <strong>di</strong> questo comma<br />

sono sottoposte al parere della competente commissione permanente del Consiglio <strong>provinciale</strong><br />

articolo 12 ter - Fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico 36<br />

1. (omissis) 37<br />

2. Per i fini <strong>di</strong> cui all'articolo 12 bis 1 è istituito il fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico; tale fondo è<br />

destinato al finanziamento delle spese inerenti: 38<br />

a) l'in<strong>di</strong>zione, con cadenza almeno triennale, <strong>di</strong> un'apposita conferenza sul clima a livello <strong>provinciale</strong>;<br />

b) la promozione, anche avvalendosi dell'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente e dell'Agenzia<br />

<strong>provinciale</strong> per l'energia nonché <strong>di</strong> altri enti strumentali della Provincia, <strong>di</strong> campagne <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong><br />

educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile rivolte alla citta<strong>di</strong>nanza, alle scuole, alle imprese e alle<br />

istituzioni ed enti pubblici;<br />

c) ogni altro intervento in<strong>di</strong>viduato dalla Giunta <strong>provinciale</strong> con la delibera <strong>di</strong> cui al comma 3, anche ad<br />

integrazione delle risorse autorizzate sul bilancio ai sensi delle leggi provinciali <strong>di</strong> settore per il<br />

finanziamento <strong>di</strong> interventi afferenti la salvaguar<strong>di</strong>a dell'ambiente o volti a fronteggiare il cambiamento<br />

climatico.<br />

3. La Giunta <strong>provinciale</strong>, con proprio provve<strong>di</strong>mento, in<strong>di</strong>vidua gli interventi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera c),<br />

nonché i criteri e le modalità <strong>di</strong> gestione del fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico. Per la gestione del<br />

39 40<br />

fondo si applicano inoltre le <strong>di</strong>sposizioni stabilite dall'articolo 12 bis, commi 4 e 5.<br />

4. Per la realizzazione delle misure comprese negli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione <strong>di</strong> cui al<br />

comma 1, si può provvedere anche avvalendosi delle autorizzazioni <strong>di</strong> spesa previste dalle leggi settoriali <strong>di</strong><br />

riferimento.<br />

5. Con i bilanci degli esercizi finanziari successivi, il fondo <strong>di</strong> cui al comma 2 è integrato con le risorse<br />

destinate alla realizzazione <strong>di</strong> misure ai sensi <strong>di</strong> questo articolo nei seguenti settori:<br />

a) sviluppo <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> produzione energetica da fonti rinnovabili;<br />

b) ricerca scientifica ed innovazione tecnologica;<br />

c) trasporti e mobilità;<br />

d) e<strong>di</strong>lizia sostenibile;<br />

e) gestione delle risorse idriche;<br />

f) agricoltura e sviluppo rurale;<br />

g) turismo.<br />

6. La Provincia, inoltre:<br />

a) provvede ad in<strong>di</strong>viduare annualmente, in un'apposita sezione del documento <strong>di</strong> attuazione del programma<br />

<strong>di</strong> sviluppo <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui all'articolo 11 bis della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 8 luglio 1996, n. 4 (Nuova<br />

<strong>di</strong>sciplina della programmazione <strong>di</strong> sviluppo e adeguamento delle norme in materia <strong>di</strong> contabilità e <strong>di</strong><br />

zone svantaggiate), le azioni <strong>di</strong> adattamento e <strong>di</strong> mitigazione dei cambiamenti climatici;<br />

36 Articolo aggiunto dall’articolo 46, comma 1, della l.p. 21 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 23. Il secondo periodo è stato aggiunto<br />

dall’articolo 11, comma 3 della l.p. 3 aprile 2009, n. 4.<br />

37 Comma abrogato dall’articolo 3, comma 1, lettera a) della l.p. 9 marzo 2010, n. 5. Il comma recitava così: “La Provincia<br />

promuove una strategia complessiva per fronteggiare il cambiamento climatico, adottando appropriate misure <strong>di</strong> adattamento<br />

e <strong>di</strong> mitigazione nell'ambito degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> programmazione provinciali, sia a carattere generale che<br />

settoriale, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dallo Stato e dall'Unione europea.”<br />

38 Allinea così mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 3, comma 1, lettera b) della l.p. 9 marzo 2010, n. 5. L’alinea del comma così recitava:<br />

“Per i fini <strong>di</strong> cui al comma 1 è istituito il fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico; tale fondo è destinato al finanziamento delle<br />

spese inerenti”<br />

39 L’ultimo periodo è stato aggiunto dall’articolo 11, comma 3, della l.p. 3 aprile 2009, n.4.<br />

40 Vedasi la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 1 febbraio 2008, n. 170.<br />

12


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

b) propone, nell'ambito del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> <strong>legge</strong> finanziaria <strong>di</strong> cui all'articolo 26 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 14<br />

settembre 1979, n. 7 (Norme in materia <strong>di</strong> bilancio e <strong>di</strong> contabilità generale della Provincia autonoma <strong>di</strong><br />

Trento), mo<strong>di</strong>fiche o integrazioni alle leggi provinciali vigenti volte ad assicurare il conseguimento degli<br />

obiettivi in<strong>di</strong>cati da questo articolo.<br />

articolo 12 quater - Valutazione dell’impatto energetico e sul clima 41<br />

1. Per valutare preventivamente e ridurre l'impatto delle gran<strong>di</strong> opere, pubbliche e private, anche dal punto <strong>di</strong><br />

vista del loro contributo alla <strong>di</strong>ffusione dell'anidride carbonica e degli altri gas climalteranti e del loro<br />

contributo al consumo complessivo <strong>di</strong> energia, è istituita la valutazione dell'impatto energetico e sul clima,<br />

nell'ambito della valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e della valutazione ambientale strategica.<br />

2. Con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>, sentita la competente commissione permanente del Consiglio<br />

<strong>provinciale</strong>, sono stabiliti le modalità, i tempi e i criteri per lo svolgimento della valutazione dell'impatto<br />

energetico e sul clima<br />

articolo 13 - Iniziative in materia <strong>di</strong> ecologia 42<br />

1. La giunta <strong>provinciale</strong> approva appositi programmi con i quali sono in<strong>di</strong>viduate le iniziative e gli interventi<br />

in materia <strong>di</strong> ecologia da attuare ai sensi dell’articolo 14, che comportino oneri a carico del bilancio<br />

<strong>provinciale</strong>. I programmi sono formulati secondo criteri <strong>di</strong> compatibilità con le risorse <strong>di</strong>sponibili e<br />

determinano le caratteristiche e le priorità degli interventi, la loro presumibile durata, nonché i soggetti<br />

preposti alla loro esecuzione. I programmi possono avere durata anche pluriennale, comunque non superiore<br />

al triennio, e possono essere aggiornati per la parte restante del periodo <strong>di</strong> riferimento.<br />

2. Le proposte <strong>di</strong> programma <strong>di</strong> cui al comma 1 sono formulate dal <strong>di</strong>partimento nel quale è raggruppato il<br />

servizio valutazione ambientale, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente e - ove riconosciuto opportuno<br />

- le altre strutture provinciali interessate.<br />

2 bis. Per le iniziative e gli interventi realizzati dalla Provincia si prescinde dal programma <strong>di</strong> cui al comma 1<br />

e dal <strong>relativo</strong> parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente <strong>di</strong> cui al comma 2. 43<br />

articolo 14 - Funzioni del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente<br />

1. Spetta al comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente:<br />

a) esaminare i problemi ambientali del territorio <strong>provinciale</strong> anche con riguardo agli orientamenti e alle<br />

iniziative assunte a livello nazionale transfrontaliero europeo e internazionale;<br />

b) formulare proposte per la pre<strong>di</strong>sposizione del programma <strong>di</strong> sviluppo <strong>provinciale</strong>, con particolare<br />

riferimento alla definizione degli obiettivi e dei progetti strategici in campo ambientale;<br />

41 Articolo aggiunto dall’articolo 4 della l.p. 9 marzo 2010, n. 5.<br />

42 Articolo così sostituito dall'articolo 51 della l.p. 3 febbraio 1995, n. 1 e mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 30 della l.p. 8 settembre 1997,<br />

n. 13.<br />

Si veda ora l'art. 21, comma 2, del d.P.G.P. 25 settembre 2000, n. 24-42/Leg per la cessazione dell'efficacia delle <strong>di</strong>sposizioni<br />

in materia <strong>di</strong> programmazione degli interventi <strong>di</strong> cui al presente articolo. L’articolo <strong>di</strong>spone: “2. Con la data <strong>di</strong> entrata in<br />

vigore del presente <strong>regolamento</strong> cessano altresì <strong>di</strong> avere efficacia le <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> programmazione degli<br />

interventi contenute nelle seguenti norme: … omissis … i) articolo 13 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina<br />

della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente);”.<br />

Il testo originario era il seguente: “articolo 13 - Sottocomitato per l'ecologia<br />

1. La trattazione degli affari previsti dal comma 1, lettere a), b), c), d), e), ed f) dell'articolo 14 nonché l'esercizio delle funzioni<br />

attribuite al comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 giugno 1986, n. 14 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni,<br />

spettano ad un sottocomitato composto dai membri <strong>di</strong> cui al comma 2, numeri 2), 3), 10), 11), 12) dell'articolo 12, integrato<br />

dai seguenti membri:<br />

1) dal <strong>di</strong>rigente del servizio urbanistica e tutela del paesaggio;<br />

2) dal <strong>di</strong>rigente del servizio foreste, caccia e pesca;<br />

3) dal <strong>di</strong>rigente del servizio strutture, gestione, sviluppo delle aziende agricole;<br />

4) dal <strong>di</strong>rigente del servizio acque pubbliche ed opere idrauliche;<br />

5) dal <strong>di</strong>rigente del servizio azienda speciale <strong>di</strong> sistemazione montana;<br />

6) dal <strong>di</strong>rigente del servizio parchi e foreste demaniali;<br />

7) dal <strong>di</strong>rigente del servizio opere igienico sanitarie;<br />

8) dal <strong>di</strong>rigente del servizio geologico;<br />

9) dal <strong>di</strong>rigente del servizio turismo e attività sportive;<br />

10) dal <strong>di</strong>rettore del Museo tridentino <strong>di</strong> scienze naturali;<br />

11) dal <strong>di</strong>rettore della stazione sperimentale agraria-forestale <strong>di</strong> S. Michele all'A<strong>di</strong>ge.<br />

2. Il <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento ambiente naturale e <strong>di</strong>fesa del suolo esercita le funzioni <strong>di</strong> presidente del sottocomitato.<br />

3. Per quanto non previsto dal presente articolo, si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'articolo 12.”<br />

43 Comma aggiunto dal comma 1 dell'articolo 30 della l.p. 8 settembre 1997, n. 13<br />

13


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

c) promuovere meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ricerca per un’adeguata conoscenza della situazione ambientale e<br />

prestare il supporto alla Giunta <strong>provinciale</strong> per la formulazione <strong>di</strong> atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong><br />

programmazione in materia ambientale;<br />

d) svolgere in generale attività consultiva per quanto attiene ai problemi ambientali, anche avvalendosi del<br />

supporto tecnico e istruttorio dell’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente;<br />

e) formulare proposte <strong>di</strong> intervento e proporre l’adozione <strong>di</strong> specifici provve<strong>di</strong>menti e misure a tutela<br />

dell’ambiente o in relazione a specifiche situazioni o attività che interessino l’equilibrio ambientale o<br />

possano comunque con esso interferire;<br />

f) formulare i pareri preor<strong>di</strong>nati alla valutazione d’impatto ambientale <strong>di</strong> cui alla presente <strong>legge</strong> nonché<br />

svolgere gli altri compiti ad esso affidati dalle vigenti leggi provinciali;<br />

g) valutare la compatibilità e l’adeguatezza delle soglie - limite e dei criteri relativi ai progetti da sottoporre<br />

a valutazione d’impatto ambientale e proporre eventuali mo<strong>di</strong>fiche degli stessi. 44<br />

2. omissis 45<br />

3. omissis 46<br />

4. omissis 47<br />

articolo 15 48<br />

(omissis)<br />

articolo 16 49<br />

(omissis)<br />

articolo 17 50<br />

44 Comma sostituito dall'articolo 21 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11. Il testo originario era il seguente: “1. Spetta al comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l'ambiente:<br />

a) trattare in forma collegiale i problemi ambientali anche con riguardo agli orientamenti e alle iniziative assunte in materia<br />

ecologica a livello nazionale ed internazionale;<br />

b) pre<strong>di</strong>sporre meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ricerca per un'adeguata conoscenza della situazione ambientale;<br />

c) formulare proposte <strong>di</strong> intervento a tutela dell'ambiente;<br />

d) svolgere in generale attività consultiva per quanto attiene ai problemi ambientali;<br />

e) proporre l'adozione <strong>di</strong> specifici provve<strong>di</strong>menti e misure riguardanti determinate situazioni o attività che interessino<br />

l'equilibrio ambientale o possano comunque con esso interferire;<br />

f) proporre attività <strong>di</strong> educazione ambientale;<br />

g) formulare i pareri preor<strong>di</strong>nati alla valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> cui alla presente <strong>legge</strong> nonché svolgere gli altri<br />

compiti ad esso affidati dalle vigenti leggi provinciali;<br />

h) verificare la compatibilità e l'adeguatezza delle soglie-limite e dei criteri dei progetti da sottoporre a valutazione<br />

dell'impatto ambientale e proporre eventuali mo<strong>di</strong>fiche degli stessi.”<br />

45 Comma sostituito dall'articolo 51 della l.p. 3 febbraio 1995, n. 1, poi abrogato dall'articolo 58, comma 2 della l.p. 19 febbraio<br />

2002, n. 1 al quale si rimanda per la decorrenza. Il testo originario era il seguente: “2. Le attività proposte dal comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l'ambiente possono essere realizzate dalla Provincia <strong>di</strong>rettamente ovvero me<strong>di</strong>ante la concessione <strong>di</strong><br />

contributi, fino alla copertura della spesa riconosciuta ammissibile, ai comprensori, ai comuni e loro consorzi, o ad altri enti<br />

pubblici.”<br />

Il testo mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 51 della l.p. 3 febbraio 1995, n. 1, era il seguente: “2. Le iniziative e gli interventi <strong>di</strong> cui all'art.<br />

13 possono essere realizzati dalla Provincia ovvero me<strong>di</strong>ante la concessione <strong>di</strong> contributi, fino alla copertura della spesa<br />

ammissibile, dai comprensori, dai comuni - anche nell'ambito delle forme collaborative previste dalla normativa regionale<br />

sull'or<strong>di</strong>namento dei comuni - nonché da altri enti pubblici.”<br />

46 Comma abrogato dall'articolo 58, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1, al quale si rimanda per la decorrenza. Il testo<br />

originario era il seguente: “3. Gli interventi <strong>di</strong> cui al comma 2 del presente articolo previsti da specifiche leggi provinciali sono<br />

realizzati con le modalità recate dalle medesime leggi.”<br />

47 Comma abrogato dall'art. 58, comma 2 della L.P. 19 febbraio 2002, n. 1 al quale si rimanda per la decorrenza. Il testo<br />

originario era il seguente: “4. Con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> sono stabilite le modalità per la presentazione delle<br />

domande, per la determinazione della spesa ammissibile nonché i criteri per la determinazione dei contributi e le relative<br />

modalità <strong>di</strong> erogazione.”<br />

48 Articolo che mo<strong>di</strong>fica l'articolo 5 della l.p. 23 giugno 1986, n. 14 - In base all’articolo 115, comma 2, lettera o), della l.p. 23<br />

maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è<br />

abrogato.<br />

49 Articolo che sostituisce l'articolo 6 della l.p. 23 giugno 1986, n. 14 - In base all’articolo 115, comma 2, lettera o), della l.p. 23<br />

maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è<br />

abrogato.<br />

50 Articolo che sostituisce l'articolo 7 della l.p. 23 giugno 1986, n. 14 - In base all’articolo 115, comma 2, lettera o), della l.p. 23<br />

maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è<br />

abrogato.<br />

14


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

(omissis)<br />

articolo 18 51<br />

(omissis)<br />

articolo 19 52<br />

(omissis)<br />

articolo 20 - Abrogazione <strong>di</strong> leggi<br />

1. Con l’entrata in vigore della presente <strong>legge</strong> sono abrogate:<br />

a) la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni; 53<br />

b) la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 gennaio 1975, n. 15. 54<br />

2. Gli atti conseguenti agli impegni <strong>di</strong> spesa assunti entro la data <strong>di</strong> cui al comma 1 saranno definiti con le<br />

modalità e secondo le procedure previste con le leggi provinciali in<strong>di</strong>cate nel medesimo comma 1.<br />

3. Fino alla costituzione, ai sensi della presente <strong>legge</strong>, del comitato <strong>di</strong> cui all’articolo 12, rimane in carica, per<br />

l’espletamento delle funzioni <strong>di</strong> cui all’articolo 1 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59 e<br />

successive mo<strong>di</strong>ficazioni, relativamente agli atti <strong>di</strong> cui al precedente comma 2, il <strong>di</strong>partimento ecologico<br />

<strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sopra citata.<br />

TITOLO III<br />

Disposizioni finali<br />

articolo 21 - Relazione<br />

1. Decorsi tre anni dall’entrata in vigore della presente <strong>legge</strong> la Giunta <strong>provinciale</strong> presenterà al Consiglio una<br />

relazione sulla sua applicazione con le proposte <strong>di</strong> adeguamento eventualmente ritenute opportune.<br />

articolo 22 - Regolamento<br />

1. Le norme necessarie per l’esecuzione della presente <strong>legge</strong> saranno emanate, entro novanta giorni dalla data<br />

<strong>di</strong> entrata in vigore della <strong>legge</strong> medesima, con apposito <strong>regolamento</strong> ai sensi degli articoli 53 e 54 dello<br />

Statuto della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge, da approvarsi sentita la competente commissione consiliare. 55<br />

2. Il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> cui al comma 1 può mo<strong>di</strong>ficare, anche al fine <strong>di</strong> assicurare la conformità<br />

della <strong>di</strong>sciplina stabilita dalla presente <strong>legge</strong> alle <strong>di</strong>sposizioni statali e alle <strong>di</strong>rettive dell’Unione europea, le<br />

classi <strong>di</strong> progetti da sottoporre a procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale, nonché le soglie, i criteri e<br />

le modalità in base ai quali i progetti sono sottoposti alla procedura. Il <strong>regolamento</strong> stabilisce inoltre<br />

<strong>di</strong>sposizioni transitorie applicabili ai progetti in corso <strong>di</strong> approvazione alla sua data d’entrata in vigore. 56<br />

51 Articolo che sostituisce l'articolo 10 della l.p. 23 giugno 1986, n. 14 - In base all’articolo 115, comma 2, lettera o), della l.p. 23<br />

maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è<br />

abrogato.<br />

52 Articolo che aggiunge l'articolo 27 bis alla l.p. 31 ottobre 1983, n. 36, successivamente abrogato dall'articolo 38 della l.p. 15<br />

novembre 2001, n. 9.<br />

53 Legge <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59 “Costituzione del <strong>di</strong>partimento ecologico <strong>provinciale</strong> e provve<strong>di</strong>menti urgenti per<br />

la tutela dell'ambiente”<br />

54 Legge <strong>provinciale</strong> 23 gennaio 1975, n. 15 “Mo<strong>di</strong>fiche e nuovo finanziamento della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59<br />

(Costituzione del <strong>di</strong>partimento ecologico <strong>provinciale</strong> e provve<strong>di</strong>menti urgenti per la tutela dell'ambiente)”<br />

55 Per il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione ve<strong>di</strong> il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg e successive mo<strong>di</strong>fiche, <strong>di</strong> seguito riportato<br />

nel volume. Ve<strong>di</strong> anche l’articolo 9 commi 10 e 11 della l.p. 8 maggio 2000, n. 4.<br />

56 Comma già mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 22 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 e successivamente così sostituito dall'articolo 38,<br />

comma 2 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Si veda anche il comma 3 del suddetto articolo (ve<strong>di</strong> nota all’articolo 11).<br />

Il testo originario era il seguente: “2. Entro un anno dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore della presente <strong>legge</strong>, il Comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l'ambiente verifica la compatibilità delle soglie-limite previste dalla tabella allegata e determina eventuali<br />

nuove soglie e/o criteri, in relazione all'esigenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare parametri più rappresentativi in riferimento alle con<strong>di</strong>zioni<br />

territoriali nonché alle caratteristiche ambientali della Provincia <strong>di</strong> Trento. Tali verifiche sono inoltre attuate in connessione<br />

con l'emanazione della normativa statale in materia <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale. Sulla base delle proposte avanzate<br />

dal comitato, la Giunta <strong>provinciale</strong> provvede, sentita la competente commissione consiliare legislativa, ad emanare apposite<br />

norme regolamentari ai fini della mo<strong>di</strong>fica e adeguamento delle soglie-limite previste dalla tabella allegata alla presente<br />

<strong>legge</strong>.”<br />

Il testo della mo<strong>di</strong>fica apportata dall'articolo 22 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 era il seguente: “2. Il Comitato <strong>provinciale</strong> per<br />

l'ambiente verifica la compatibilità delle soglie-limite previste dalla tabella allegata e determina eventuali nuove soglie e/o<br />

15


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

2 bis. La Giunta <strong>provinciale</strong> provvede, con propria deliberazione, a conformare il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> cui ai<br />

commi 1 e 2 alle soglie <strong>di</strong>mensionali dei progetti da sottoporre a valutazione dell’impatto ambientale o a<br />

procedura <strong>di</strong> verifica secondo quanto previsto dalla parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152<br />

(Norme in materia ambientale). La predetta deliberazione stabilisce inoltre le occorrenti <strong>di</strong>sposizioni<br />

transitorie ed è pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. 57<br />

3. Le <strong>di</strong>sposizioni del titolo I della presente <strong>legge</strong> si applicano dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del <strong>regolamento</strong><br />

esecutivo <strong>di</strong> cui al comma 1. I progetti per i quali, alla medesima data, sia già stata rilasciata la concessione<br />

e<strong>di</strong>lizia o l’autorizzazione alla lottizzazione si considerano opere o impianti esistenti ai sensi dell’articolo 2,<br />

comma 1.<br />

articolo 22 bis - Disposizioni <strong>di</strong> attuazione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento con la normativa comunitaria e statale 58<br />

1. Ai fini dell’attuazione della <strong>di</strong>rettiva 85/337/CEE del Consiglio del 27 giugno 1985, concernente la<br />

valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> determinati progetti pubblici e privati, continuano ad applicarsi questa<br />

<strong>legge</strong> e il suo <strong>regolamento</strong> esecutivo.<br />

2. Resta ferma l’applicazione della procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale per<br />

i progetti relativi alle categorie <strong>di</strong> opere che le norme vigenti demandano alla competenza dello Stato.<br />

3. Questa <strong>legge</strong> e il suo <strong>regolamento</strong> esecutivo continuano ad applicarsi ai progetti attribuiti o delegati alla<br />

Provincia dalle norme <strong>di</strong> attuazione dello Statuto speciale.<br />

4. Nell’ambito della procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza dello Stato la Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> si esprime, ai fini dell’intesa, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, entro i termini stabiliti<br />

dalla normativa statale.<br />

4 bis. Le procedure <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale si applicano, ove ne ricorrano i<br />

presupposti ai sensi <strong>di</strong> questa <strong>legge</strong> e del <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, ai progetti concernenti impianti<br />

o attività <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> rifiuti sottoposti alle procedure semplificate <strong>di</strong> autorizzazione <strong>di</strong> cui agli articoli 214 e<br />

216 del decreto legislativo n. 152 del 2006. La <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al precedente periodo non trova applicazione<br />

nei casi <strong>di</strong> rinnovo della comunicazione <strong>di</strong> cui all'articolo 216, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del<br />

2006 senza mo<strong>di</strong>fica sostanziale delle opere <strong>di</strong> recupero. 59<br />

4 ter. La deliberazione <strong>di</strong> cui all'articolo 22, comma 2 bis, conforma il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> questa<br />

<strong>legge</strong> alle <strong>di</strong>sposizioni del comma 4 bis. 60<br />

articolo 23 - Competenze del servizio protezione ambiente 61<br />

1. (omissis) 62<br />

2. (omissis) 63<br />

3. Ai fini dell’attuazione della presente <strong>legge</strong>, nell’ambito del servizio protezione ambiente è costituito, anche<br />

in aggiunta al numero stabilito dall’articolo 8 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> aprile 1983, n. 12, e secondo le<br />

modalità in<strong>di</strong>cate nello stesso articolo, l’ufficio per la valutazione dell’impatto ambientale 64 .<br />

TITOLO IV<br />

Norme finanziarie<br />

criteri, in relazione all'esigenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare parametri più rappresentativi in riferimento alle con<strong>di</strong>zioni territoriali nonché<br />

alle caratteristiche ambientali della Provincia <strong>di</strong> Trento. Tali verifiche sono inoltre attuate in connessione con l'emanazione<br />

della normativa statale in materia <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale. Sulla base delle proposte avanzate dal comitato, la<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> provvede, sentita la competente commissione consiliare legislativa, ad emanare apposite norme<br />

regolamentari ai fini della mo<strong>di</strong>fica e adeguamento delle soglie-limite previste dalla tabella allegata alla presente <strong>legge</strong>.”<br />

57 Comma aggiunto dall'articolo 51, comma 4, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11<br />

58 Articolo aggiunto dall'articolo 51, comma 5, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11<br />

59 Comma aggiunto dall'articolo 46, comma 2, della l.p. 21 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 23. Il comma introduce l’applicazione delle<br />

<strong>di</strong>sposizioni previste dal d.P.C.M. 7 marzo 2007: si mo<strong>di</strong>fica la tabella delle tipologie e soglie dell’allegato A al <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong><br />

esecuzione per le tipologie 11.b) VI e 11.b) VII.<br />

60 Comma aggiunto dall'articolo 46, comma 2, della l.p. 21 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 23<br />

61 Per tale articolo non si è proceduto alla sostituzione della <strong>di</strong>citura servizio protezione ambiente con la denominazione<br />

dell’attuale struttura competente, il servizio valutazione ambientale.<br />

62 Comma che sostituisce la scheda n. <strong>28</strong> dell'allegato C alla l.p. <strong>29</strong> aprile 1983, n. 12. Ve<strong>di</strong> però gli articoli 2 e 17 della l.p. 11<br />

settembre 1995, n. 11<br />

63 Comma che mo<strong>di</strong>fica l'allegato C alla l.p. 3 settembre 1984, n. 8<br />

64 Attualmente, secondo quanto <strong>di</strong>sposto con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009, la struttura <strong>di</strong><br />

terzo livello è denominata ufficio per le valutazioni ambientali.<br />

16


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

articolo 24 - Autorizzazioni <strong>di</strong> spesa<br />

1. Le autorizzazioni <strong>di</strong> stanziamenti <strong>di</strong>sposte con precedenti leggi provinciali per i fini <strong>di</strong> cui all’articolo 4,<br />

lettera e) della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59, relative alle forme <strong>di</strong> propaganda contro<br />

l’inquinamento nonché per le spese correnti afferenti gli interventi <strong>di</strong> cui alle lettere a) e b) dell’articolo 4<br />

della medesima <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sono riferite alle spese correnti derivanti dagli interventi <strong>di</strong> cui all’articolo<br />

14, comma 2, della presente <strong>legge</strong>, purché non previsti dalle leggi provinciali <strong>di</strong> cui al comma 3 dello stesso<br />

articolo 14.<br />

2. Per gli interventi <strong>di</strong> cui al comma 1 è autorizzato l’ulteriore stanziamento <strong>di</strong> lire 100.000.000 a carico<br />

dell’esercizio finanziario <strong>1988</strong>. Per gli esercizi successivi sarà <strong>di</strong>sposto annualmente apposito stanziamento<br />

con <strong>legge</strong> <strong>di</strong> bilancio, in misura comunque non superiore alle previsioni recate dal bilancio pluriennale.<br />

3. Le autorizzazioni <strong>di</strong> stanziamenti <strong>di</strong>sposte con precedenti leggi provinciali per i fini <strong>di</strong> cui all’articolo 4,<br />

lettera a), b) e d) della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59, relative a interventi per la rimozione dei<br />

rifiuti soli<strong>di</strong> e per la lotta all’inquinamento delle acque sono riferite alle spese in conto capitale derivanti dagli<br />

interventi <strong>di</strong> cui all’articolo 14, comma 2, della presente <strong>legge</strong>, purché non previsti dalle leggi provinciali <strong>di</strong><br />

cui al comma 3 dello stesso articolo 14.<br />

articolo 25 - Copertura degli oneri 65<br />

(omissis)<br />

articolo 26 - Variazione <strong>di</strong> bilancio 66<br />

(omissis)<br />

Tabella A 67<br />

Progetti da sottoporre a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale<br />

65 Articolo esclusivamente finanziario. Si omette il testo.<br />

66 Articolo esclusivamente finanziario. Si omette il testo.<br />

67 Questa tabella era già stata sostituita, ai sensi dell'articolo 22, comma 2 della presente <strong>legge</strong>, dall'allegato (e connesso articolo<br />

2) del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e dall'allegato A (e connesso articolo 12) del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-<br />

21/Leg.<br />

In connessione ad essa andava visto, però, l'articolo 6 della l.p. 14 aprile 1998, n. 5 e l'articolo 31, comma 5 della l.p. 8 maggio<br />

2000, n. 4.<br />

Gli allegati A, B, C (e connesso articolo 16) del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg l'hanno ulteriormente sostituita; ma il<br />

nuovo testo si può <strong>legge</strong>re nel d.P.G.P. n. 13-11/Leg. del 1989, perché gli allegati contengono rinvii interni a <strong>di</strong>sposizioni del<br />

<strong>regolamento</strong>. Conseguentemente il testo <strong>di</strong> questa tabella, come parte della presente <strong>legge</strong>, dev'essere ritenuto abrogato.<br />

17


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Regolamento <strong>provinciale</strong><br />

Il Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della l.p. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e s.m. ha subito alcune mo<strong>di</strong>fiche, nel corso del tempo,<br />

per adeguare le in<strong>di</strong>cazioni normative provinciali alle evoluzioni normative sia comunitarie che nazionali. A scopo<br />

informativo si riporta una tabella che in<strong>di</strong>vidua le date <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà delle varie versioni:<br />

Regolamento <strong>di</strong> esecuzione<br />

N. Bollettino<br />

BUR<br />

Data <strong>di</strong><br />

pubblicazione<br />

dal<br />

Vali<strong>di</strong>tà<br />

d.P.G.P. 22/11/1989 n. 13-11/Leg 5 s.o. 1 30/01/1990 14/02/1990 18/07/1995<br />

d.P.G.P. 10/05/1995 n. 7-21/Leg 31 s. o. 2 04/07/1995 19/07/1995 17/04/2001<br />

d.P.G.P. 13/03/2001 n. 5-56/Leg 14 03/04/2001 18/04/2001 oggi<br />

d.G.P. 26/03/2010 n. 265 15 13/04/2010 <strong>29</strong>/04/2010 oggi<br />

al<br />

ATTIVITA’<br />

PROGETTO<br />

DI MASSIMA / PRELIMINARE<br />

art. l.p.<br />

verifica +<br />

solo VIA<br />

<strong>28</strong>/88<br />

VIA<br />

art. l.p.<br />

<strong>28</strong>/88<br />

ESECUTIVO<br />

solo VIA<br />

verifica +<br />

VIA<br />

avvio proce<strong>di</strong>mento 4 c. 2 BUR BUR 4 c. 2 BUR BUR<br />

osservazioni 4 c. 3 +60 gg +40 gg 4 c. 3 +60 gg +40 gg<br />

pareri 5 c. 9 +40 gg +40 gg 5 c. 3 +60 gg +40 gg<br />

autorizzazioni --- --- --- 10 c. 4 +60 gg +40 gg<br />

richiesta integrazioni 5 c. 9 +55 gg +55 gg 5 c. 4 +80 gg +55 gg<br />

conclusione istruttoria<br />

(CPA)<br />

conclusione proce<strong>di</strong>mento<br />

(dGP)<br />

conclusione istruttorie<br />

complesse<br />

conclusione istruttoria per<br />

piste e impianti <strong>di</strong> risalita<br />

5 c. 9 +70 gg +70 gg 5 c. 5<br />

+100<br />

gg<br />

+145<br />

gg<br />

+200<br />

gg<br />

+200<br />

gg<br />

5 c. 7<br />

+115 +115<br />

gg gg<br />

5 c. 7<br />

5 c. 6<br />

+140 +140<br />

gg gg<br />

5 c. 6<br />

5 c. 6<br />

+200 +140<br />

gg gg<br />

5 c. 6<br />

Tabella riassuntiva dei tempi proce<strong>di</strong>mentali e delle fasi istruttorie<br />

(BUR = data <strong>di</strong> pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione)<br />

+70 gg<br />

+115<br />

gg<br />

+140<br />

gg<br />

+140<br />

gg<br />

Decreto del Presidente della Giunta Provinciale 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg 68<br />

Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> "Disciplina della<br />

valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente"<br />

articolo 1 - Abbreviazioni e definizioni<br />

1. Nel presente <strong>regolamento</strong> sono adottate le seguenti abbreviazioni:<br />

- <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>: <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>;<br />

- <strong>legge</strong> statale: <strong>legge</strong> 8 luglio 1986, n. 349;<br />

- d.P.C.M. n. 377/88: decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. 377, pubblicato<br />

nella Gazzetta ufficiale serie generale n. 204 del 31 <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>; 69<br />

- d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>: decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>,<br />

pubblicato nella Gazzetta ufficiale serie generale n. 4 del 5 gennaio 1989;<br />

- comitato: Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente;<br />

68 Il testo qui riportato è un testo coor<strong>di</strong>nato con le <strong>di</strong>sposizioni del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg e con il d.P.G.P. 13<br />

marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg è stato pubblicato nel B.U.R. della Regione Trentino<br />

Alto A<strong>di</strong>ge 30 gennaio 1990, n. 5, supplemento or<strong>di</strong>nario n. 1. Il d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg è stato pubblicato nel<br />

B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 4 luglio 1995, n. 31, supplemento or<strong>di</strong>nario n. 2. Il d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-<br />

56/Leg è stato pubblicato nel B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 3 aprile 2001, n. 14.<br />

Tra le note non sono stato in<strong>di</strong>viduate le mo<strong>di</strong>fiche derivanti dall’applicazione della <strong>di</strong>sposizione dell’articolo 17, comma 1,<br />

lettera b) del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg (ve<strong>di</strong> più avanti): è stato sostituito <strong>di</strong>rettamente il testo.<br />

Per i testi coor<strong>di</strong>nati del 1989 e del 1995, si rimanda al volume 2 “Raccolta degli elementi aggiuntivi allegati vari” della<br />

presente pubblicazione.<br />

Nel testo si è provveduto a sostituire il termine servizio protezione ambiente e agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />

dell’ambiente del testo originario con il termine servizio valutazione ambientale derivante dal passaggio <strong>di</strong> competenze<br />

<strong>di</strong>sposto dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009.<br />

69 Il d.P.C.M. n. 377 del 10 <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong> è stato abrogato dal d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Co<strong>di</strong>ce dell’ambiente) e successive<br />

mo<strong>di</strong>fiche.<br />

18


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

- agenzia: Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente; 70<br />

- [servizio: Servizio valutazione ambientale;] 71<br />

- VIA: valutazione dell’impatto ambientale.<br />

2. Ai fini del VIA si osservano l’in<strong>di</strong>viduazione e la definizione delle componenti e dei fattori ambientali <strong>di</strong><br />

cui all’allegato I del d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>.<br />

3. Per progetto esecutivo si intende un elaborato, completo <strong>di</strong> ogni atto e documentazione generale e<br />

particolare, idoneo a consentire l’esecuzione dei lavori. Di regola il progetto esecutivo è costituito da:<br />

a) relazione tecnico-illustrativa;<br />

b) rappresentazioni grafiche (planimetrie, piante, profili, sezioni, prospetti, particolari costruttivi e<br />

impiantistici, ecc.);<br />

c) eventuali referti <strong>di</strong>mostrativi <strong>di</strong> indagini, rilievi e accertamenti;<br />

d) computo metrico-estimativo in quanto previsto dalla normativa vigente;<br />

e) con<strong>di</strong>zioni contrattuali per l’appalto (capitolati ecc.), in quanto previste dalla normativa vigente.<br />

4. Per progetto <strong>di</strong> massima si intende un elaborato costituito da relazione descrittiva e da documenti tecnicografici<br />

aventi lo sviluppo e il contenuto necessari, a seconda della natura e dell’oggetto dell’opera, per fornire<br />

- sia pure in forma sintetica - una sufficiente configurazione dell’opera stessa nelle sue linee più importanti<br />

con riferimento agli impatti che essa presenta sulle componenti ambientali <strong>di</strong> cui al comma 2, tenuto conto<br />

delle in<strong>di</strong>cazioni metodologiche <strong>di</strong> cui all’art. 6.<br />

4 bis. Relativamente alle opere pubbliche e private che ricadono nella <strong>di</strong>sciplina <strong>provinciale</strong> in materia <strong>di</strong><br />

lavori pubblici <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong>, le definizioni <strong>di</strong> progetto esecutivo e <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> massima <strong>di</strong> cui<br />

ai commi 3 e 4 sono sostituite rispettivamente dalle definizioni <strong>di</strong> progetto definitivo e <strong>di</strong> progetto preliminare<br />

<strong>di</strong> cui all’articolo 7, comma 1, del d.P.G.P. 30 settembre 1994, n. 12-10/Leg., recante "Regolamento <strong>di</strong><br />

attuazione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26 concernente "Norme in materia <strong>di</strong> lavori pubblici<br />

<strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> e per la trasparenza negli appalti", come mo<strong>di</strong>ficata dalla Legge <strong>provinciale</strong> 12<br />

settembre 1994, n. 6 recante "Disposizioni mo<strong>di</strong>ficative della normativa vigente in materia <strong>di</strong> lavori pubblici<br />

<strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> e in materia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia abitativa". 72<br />

5. Per programma generale funzionalmente unitario si intende un elaborato, piano o programma,<br />

contenente tutti gli elementi costitutivi <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> massima, avente funzioni <strong>di</strong> orientamento e<br />

coor<strong>di</strong>namento tra più interventi o tra più fasi <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un medesimo intervento, che si collochino<br />

all’interno <strong>di</strong> un contesto organico ed omogeneo dal punto <strong>di</strong> vista delle finalità dell’opera, della sua<br />

funzionalità e delle sue modalità <strong>di</strong> realizzazione ovvero dell’unitarietà del contesto ambientale nel quale si<br />

inseriscono.<br />

5 bis. Per procedura <strong>di</strong> verifica si intende la valutazione tecnica preliminare della significatività dell’impatto<br />

ambientale <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> impianto, opera o intervento, volta a determinare se il progetto medesimo<br />

richieda - in relazione alle notevoli ripercussioni sull’ambiente - lo svolgimento della procedura <strong>di</strong> valutazione<br />

dell’impatto ambientale. 73<br />

6. La Giunta Provinciale, sentito il comitato o su proposta dello stesso, può con proprie deliberazioni<br />

precisare, anche in forma esemplificativa, le definizioni e i <strong>di</strong>sposti <strong>di</strong> cui ai commi precedenti e <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 2. Nei casi dubbi, essa determina quali opere rientrino nell’ambito <strong>di</strong> applicazione della <strong>di</strong>sciplina<br />

VIA.<br />

articolo 2 - Ambito <strong>di</strong> applicazione della procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale 74<br />

1. Sono sottoposti alla procedura <strong>di</strong> VIA:<br />

a) i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nella colonna 1 dell’allegato A;<br />

b) i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nella colonna 2 dell’allegato A, qualora lo richieda l’esito<br />

della procedura <strong>di</strong> verifica;<br />

c) i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nella colonna 2 dell’allegato A, qualora ricadano, anche<br />

parzialmente, all’interno delle aree naturali protette.<br />

70 Trattino sostituito dall'articolo 17 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

71 Allinea inserito dal redattore della raccolta normativa, come esplicitazione del passaggio <strong>di</strong> competenza dal Servizio protezione<br />

ambiente all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente e quin<strong>di</strong> al Servizio valutazione ambientale.<br />

72 Comma aggiunto dall'articolo 1 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

Per le definizioni ve<strong>di</strong> il d.P.G.P. riportato nella pubblicazione.<br />

73 Comma aggiunto dall'articolo 1 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

74 Articolo mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 2 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg, e ora sostituito dall'articolo 2 del d.P.G.P. 13<br />

marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il precedente articolo era intitolato “Soglie limite”.<br />

19


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

2. Per i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nelle colonne 1 e 2 dell’allegato A ricadenti, anche<br />

parzialmente, all’interno delle aree naturali protette, le soglie <strong>di</strong>mensionali - ove previste - sono ridotte del<br />

cinquanta per cento.<br />

3. Sono inoltre sottoposti alla procedura <strong>di</strong> VIA:<br />

a) i progetti riguardanti ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche a impianti, opere o interventi esistenti, qualora da essi<br />

derivi complessivamente un impianto, opera o intervento rientrante nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle<br />

relative soglie <strong>di</strong>mensionali previste dai commi 1 e 2 e purché lo richieda l’esito della procedura <strong>di</strong><br />

verifica;<br />

b) i progetti riguardanti ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche sostanziali a impianti, opere o interventi già autorizzati o<br />

realizzati o in fase <strong>di</strong> realizzazione, che siano compresi nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle relative soglie<br />

<strong>di</strong>mensionali previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A, qualora lo richieda l’esito della procedura <strong>di</strong><br />

verifica.<br />

4. Ai fini dell’applicazione del presente <strong>regolamento</strong>, si intendono per aree naturali protette:<br />

a) il parco nazionale dello Stelvio;<br />

b) i parchi provinciali Adamello Brenta e Paneveggio Pale <strong>di</strong> San Martino;<br />

c) i biotopi <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> in<strong>di</strong>viduati dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, ivi compresi quelli<br />

delimitati ai sensi dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 giugno 1986, n. 14 75 ;<br />

d) ove non coincidenti con le aree <strong>di</strong> cui alle lettere precedenti, i siti <strong>di</strong> importanza comunitaria costituenti la<br />

rete ecologica europea coerente <strong>di</strong> zone speciali <strong>di</strong> conservazione denominata “Natura 2000”, inclusi<br />

nell’elenco definito dalla Commissione Europea, ai sensi della <strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE “Habitat” 76 , che<br />

saranno proposti con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>;<br />

e) ove non coincidenti con le aree <strong>di</strong> cui alle lettere precedenti, le zone <strong>di</strong> protezione speciale istituite dalla<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 27, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 9 <strong>di</strong>cembre 1991, n. 24 77 .<br />

articolo 3 - Procedura <strong>di</strong> verifica 78<br />

1. La procedura <strong>di</strong> verifica si svolge su iniziativa del proponente, quale fase iniziale del processo <strong>di</strong> VIA<br />

2. Essa è obbligatoria - salvo che il proponente, rilevando autonomamente che il progetto presenta rilevanti<br />

interferenze con le componenti ambientali, non attivi <strong>di</strong>rettamente la procedura <strong>di</strong> VIA e l’eventuale fase <strong>di</strong><br />

delimitazione del campo d’indagine - per i progetti riguardanti:<br />

a) impianti, opere o interventi elencati nella colonna 2 dell’allegato A, qualora gli stessi non siano sottoposti<br />

obbligatoriamente a procedura <strong>di</strong> VIA ai sensi dell’articolo 2;<br />

b) ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche a impianti, opere o interventi esistenti, qualora da essi derivi complessivamente<br />

un impianto, opera o intervento rientrante nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle relative soglie <strong>di</strong>mensionali<br />

previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A;<br />

c) ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche sostanziali a impianti, opere o interventi compresi nelle tipologie progettuali e<br />

nelle relative soglie <strong>di</strong>mensionali previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A, già autorizzati o realizzati o<br />

in fase <strong>di</strong> realizzazione.<br />

3. Per i fini <strong>di</strong> cui ai commi 1 e 2, il proponente presenta apposita domanda al servizio, allegando tre copie<br />

della seguente documentazione:<br />

a) gli elaborati relativi al progetto <strong>di</strong> massima o preliminare;<br />

b) una relazione, redatta in conformità all’allegato C, concernente:<br />

75 La <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 giugno 1986, n. 14 “Norme per la salvaguar<strong>di</strong>a dei biotopi <strong>di</strong> rilevante interesse ambientale, culturale e<br />

scientifico” è stata abrogata dall'articolo 115 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 maggio 2007, n. 11 “Governo del territorio forestale e<br />

montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette”. L'efficacia dell'abrogazione, però, è subor<strong>di</strong>nata al verificarsi della con<strong>di</strong>zione<br />

in<strong>di</strong>cata nello stesso art. 115 (emanazione del <strong>regolamento</strong> e definizione della data <strong>di</strong> cessazione dell’applicazione della vecchia<br />

norma): fino al suo verificarsi, quin<strong>di</strong>, la <strong>legge</strong> resta in vigore.<br />

76 Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della<br />

flora e della fauna selvatiche<br />

77 L’articolo 27, comma 4, della <strong>legge</strong>re <strong>provinciale</strong> 9 <strong>di</strong>cembre 1991, n. 24 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per<br />

l'esercizio della caccia” prevede:<br />

4. Gli appostamenti <strong>di</strong> caccia, fissi e temporanei per la caccia agli uccelli migratori, non possono essere situati a <strong>di</strong>stanza<br />

minore <strong>di</strong> metri 1.000 dai valichi montani; all'in<strong>di</strong>viduazione dei valichi provvede la Giunta <strong>provinciale</strong> con propria<br />

deliberazione. La Giunta <strong>provinciale</strong> provvede all'istituzione delle zone <strong>di</strong> protezione lungo le rotte <strong>di</strong> migrazione<br />

dell'avifauna, segnalate dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica, e all'adozione delle altre misure <strong>di</strong> protezione ambientale<br />

previste dall'articolo 1, comma 5, della <strong>legge</strong> 11 febbraio 1992, n. 157, secondo le modalità stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23<br />

giugno 1986, n. 14 recante "Norme per la salvaguar<strong>di</strong>a dei biotopi <strong>di</strong> rilevante interesse ambientale, culturale e scientifico",<br />

da ultimo mo<strong>di</strong>ficata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 <strong>agosto</strong> 1993, n. 22.<br />

78 Articolo sostituito dall'articolo 3 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il precedente articolo era intitolato “Appalticoncorso<br />

e concessioni”<br />

20


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

1) l’inquadramento dell’impianto, dell’opera o dell’intervento proposti nella programmazione,<br />

pianificazione e normativa ambientale vigenti;<br />

2) i dati e le informazioni <strong>di</strong> carattere ambientale, territoriale e tecnico, in base ai quali sono stati<br />

in<strong>di</strong>viduati e valutati i possibili effetti che il progetto può avere sull’ambiente e le misure che si<br />

intendono adottare per ottimizzare l’inserimento nell’ambiente e nel territorio circostante, con<br />

riferimento alle soluzioni alternative tecnologiche e localizzative considerate e alla scelta compiuta.<br />

4. Il servizio accerta la completezza della documentazione, richiedendo, quando ne rilevi l’incompletezza e<br />

per una sola volta, le integrazioni e i chiarimenti necessari. La richiesta <strong>di</strong> integrazione sospende i termini<br />

della procedura <strong>di</strong> verifica fino alla data <strong>di</strong> ricevimento della documentazione richiesta; sono in tal caso<br />

applicabili le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 9, comma 3 bis, secondo e terzo periodo.<br />

5. Qualora ritenuta opportuna, in relazione a valutazioni o verifiche <strong>di</strong> particolare complessità, il servizio può<br />

in<strong>di</strong>re una conferenza <strong>di</strong> servizi ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992,<br />

n. 23 79 , per l’esame istruttorio del progetto sottoposto a procedura <strong>di</strong> verifica.<br />

6. Il servizio - sulla base dei contenuti della richiesta, dei criteri <strong>di</strong> selezione <strong>di</strong> cui all’allegato B e dell’esito<br />

dell’eventuale conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui al comma 5 - si pronuncia in merito alla sottoposizione o meno del<br />

progetto alla procedura <strong>di</strong> VIA entro quarantacinque giorni dalla data <strong>di</strong> ricevimento della domanda <strong>di</strong> cui al<br />

comma 3.<br />

7. La decisione del servizio può in<strong>di</strong>viduare eventuali prescrizioni per la mitigazione degli impatti e per il<br />

monitoraggio delle opere, interventi o impianti, in<strong>di</strong>cando i soggetti tenuti al controllo degli adempimenti<br />

prescritti e al monitoraggio conseguente.<br />

8. Qualora il servizio decida la sottoposizione del progetto presentato a procedura <strong>di</strong> VIA, si applica la<br />

<strong>di</strong>sciplina concernente il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> VIA stabilita dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e dal presente <strong>regolamento</strong>.<br />

Tuttavia, in tal caso, i sottoin<strong>di</strong>cati termini previsti dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sono ridotti nelle seguenti misure:<br />

a) articolo 4, comma 3: da sessanta a quaranta giorni;<br />

b) articolo 5, comma 3: da sessanta a quaranta giorni;<br />

c) articolo 5, comma 4: da ottanta a cinquantacinque giorni;<br />

d) articolo 5, comma 5: da cento a settanta giorni;<br />

e) articolo 5, comma 6: da duecento a centoquaranta giorni;<br />

f) articolo 10, comma 4: da sessanta a quaranta giorni;<br />

g) articolo 10, comma 5: da duecento a centoquaranta giorni.<br />

9. Il servizio comunica il contenuto integrale della decisione <strong>di</strong> cui al comma 6 al proponente e ai soggetti <strong>di</strong><br />

cui al comma 7 e ne cura altresì la pubblicazione per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione.<br />

articolo 3 bis - Esclusioni dalla procedura <strong>di</strong> verifica 80<br />

1. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2, la Giunta <strong>provinciale</strong> può stabilire, con apposite deliberazioni,<br />

criteri e con<strong>di</strong>zioni generali d’esclusione della procedura <strong>di</strong> verifica per i progetti <strong>di</strong> cui all’articolo 3, comma<br />

2, tenendo conto dei seguenti elementi:<br />

a) criteri <strong>di</strong> selezione <strong>di</strong> cui all’allegato B;<br />

b) mo<strong>di</strong>ficazioni non sostanziali a impianti, opere o interventi già autorizzati o realizzati o in fase <strong>di</strong><br />

realizzazione;<br />

c) adozione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> gestione ambientale in conformità al Regolamento (CEE) n. 1836/93 del<br />

Consiglio del <strong>29</strong> giugno 1993 81 e alla norma ISO 14001 82 ;<br />

d) destinazioni e caratteristiche territoriali e ambientali delle aree in cui sono localizzati gli interventi;<br />

e) preventiva valutazione ambientale strategica dei piani e dei programmi che contemplano progetti <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 3, comma 2.<br />

2. Le <strong>di</strong>sposizioni del presente articolo, concernenti l’esclusione della procedura <strong>di</strong> verifica, non si applicano<br />

limitatamente ai progetti <strong>di</strong> cui all’articolo 3, comma 2, lettera b).<br />

79 L’articolo 16, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23 “Principi per la democratizzazione, la<br />

semplificazione e la partecipazione all'azione amministrativa <strong>provinciale</strong> e norme in materia <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento amministrativo”<br />

prevede:<br />

1. Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale <strong>di</strong> vari interessi pubblici coinvolti in un proce<strong>di</strong>mento<br />

amministrativo, la struttura competente in via principale dell'amministrazione procedente può in<strong>di</strong>re una conferenza <strong>di</strong> servizi.<br />

80 Articolo aggiunto dall'articolo 4 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

81 Attualmente è entrato in vigore il Regolamento EMAS III (Regolamento CE n. 1221 del 25 novembre 2009) che ha sostituito il<br />

Regolamento EMAS II (Regolamento CE n. 761 del 19 marzo 2001) e il primo Regolamento EMAS (Regolamento CE n. 1836<br />

del <strong>29</strong> giugno 1993).<br />

82 In Italia è in vigore lo standard UNI EN ISO 14001:2004.<br />

21


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

3. Per i fini <strong>di</strong> cui al comma 1, lettera e), la Giunta <strong>provinciale</strong> stabilisce i casi, le forme, le procedure e le<br />

metodologie, in base ai quali si svolge la valutazione ambientale strategica.<br />

4. Qualora opere sottoposte a VIA, anche in esito alla procedura <strong>di</strong> verifica, siano contemplate da piani o<br />

programmi per i quali sia stata esperita la valutazione ambientale strategica, il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità<br />

ambientale del progetto è reso in coerenza con le in<strong>di</strong>cazioni dello strumento <strong>di</strong> pianificazione e<br />

programmazione e con gli esiti complessivi della relativa valutazione ambientale strategica.<br />

5. Le deliberazioni della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui ai commi 1 e 3 sono pubblicate nel Bollettino Ufficiale<br />

della Regione. In attesa dell’approvazione delle predette deliberazioni, il servizio accerta d’ufficio, <strong>di</strong> volta in<br />

volta, se sussistono le con<strong>di</strong>zioni per l’esclusione del progetto dalla procedura <strong>di</strong> verifica nei casi <strong>di</strong> cui al<br />

comma 1, lettere a) e b).<br />

articolo 4 - Valutazione d’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale 83<br />

1. Resta ferma l’applicazione della procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale per<br />

i progetti relativi alle categorie <strong>di</strong> opere che le norme vigenti demandano alla competenza dello Stato. 84<br />

2. La procedura <strong>di</strong> VIA <strong>di</strong>sciplinata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> non si applica ai progetti <strong>di</strong> cui al comma 1. Al<br />

fine della formazione dell’intesa <strong>di</strong> cui alla sentenza della Corte costituzionale <strong>28</strong> maggio 1987, n. 210 sui<br />

progetti <strong>di</strong> opere sottoposti alla valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale, la Giunta <strong>provinciale</strong><br />

si pronuncia, sentito il comitato, entro i termini stabiliti dalla normativa statale. A tal fine i progetti per le<br />

categorie <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> competenza statale, nonché i relativi stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto ambientale sono depositati presso<br />

l’agenzia.<br />

3. Fatta salva la <strong>di</strong>sciplina statale relativa al coor<strong>di</strong>namento ed alla semplificazione dei proce<strong>di</strong>menti<br />

applicabile in Provincia <strong>di</strong> Trento, <strong>di</strong> norma la Giunta <strong>provinciale</strong> recepisce nell’intesa prevista dal comma 2<br />

gli atti <strong>di</strong> assenso o <strong>di</strong> intesa nonché i provve<strong>di</strong>menti permissivi, i pareri, i nulla-osta e le concessioni <strong>di</strong><br />

competenza <strong>provinciale</strong>, cui è subor<strong>di</strong>nata la realizzazione degli interventi, purché lo consentano i termini<br />

previsti per i singoli proce<strong>di</strong>menti. Restano ferme in tali casi le competenze e le procedure previste dalle leggi<br />

vigenti.<br />

4. Il coor<strong>di</strong>namento istruttorio della procedura <strong>di</strong> cui al comma 3 è svolto dal servizio.<br />

articolo 5 - Documentazione degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto ambientale<br />

1. Chiunque intenda realizzare un progetto sottoposto a VIA deve presentare apposita domanda <strong>di</strong><br />

compatibilità ambientale alla Giunta <strong>provinciale</strong>, depositandola presso il servizio, corredata dalla seguente<br />

documentazione: 85<br />

a) il testo dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale, articolato secondo le in<strong>di</strong>cazioni dell’articolo 3 della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> e <strong>di</strong> quelle stabilite negli articoli successivi; 86<br />

b) gli elaborati <strong>di</strong> progetto;<br />

c) un riassunto non tecnico destinato all’informazione al pubblico con allegati grafici <strong>di</strong> agevole<br />

interpretazione e riproduzione.<br />

2. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale è inoltre corredato in appen<strong>di</strong>ce da:<br />

a) documenti cartografici in scala adeguata, redatti e sviluppati in relazione al livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

necessario per la tipologia d’intervento proposta e la peculiarità dell’ambiente interessato, quali, ad<br />

esempio: carte geografiche generali e speciali, carte tematiche, carte tecniche, foto aeree, tabelle, grafici,<br />

eventuali stralci <strong>di</strong> documenti, fonti <strong>di</strong> riferimento;<br />

b) eventuali documenti ritenuti utili dal proponente o richiesti dall’agenzia ai sensi dell’articolo 5, comma 4,<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>;<br />

c) in<strong>di</strong>cazione della legislazione e della regolamentazione vigenti concernenti la realizzazione e l’esercizio<br />

dell’opera, nonché <strong>di</strong> quelle concernenti i provve<strong>di</strong>menti permissivi e i pareri necessari alla realizzazione<br />

dell’intervento;<br />

d) nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi, la documentazione e gli elaborati richiesti dalle normative vigenti per il<br />

rilascio <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti permissivo o dei pareri che vengono sostituiti e compresi ai sensi dell’articolo<br />

10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. Tali elaborati possono essere sostituiti da corrispondenti copie del progetto<br />

esecutivo, qualora quest’ultimo sia comprensivo degli elaborati tecnici richiesti dalle citate normative;<br />

e) esposizione sintetica delle eventuali <strong>di</strong>fficoltà, lacune tecniche o mancanza <strong>di</strong> conoscenze incontrate dal<br />

committente nella raccolta dei dati richiesti.<br />

83 Articolo così sostituito dall'articolo 3 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

84 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 5 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

85 Paragrafo così mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 4 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

86 Lettera mo<strong>di</strong>ficata dall'articolo 6 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

22


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

3. L’esattezza delle allegazioni è attestata secondo le modalità <strong>di</strong> cui all’articolo 2, comma 3, del d.P.C.M. 27<br />

<strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong> 87 o <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> 4 gennaio 1968, n. 15 88 e successive mo<strong>di</strong>fiche.<br />

4. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale viene depositato in triplice copia presso il servizio. Il proponente è tenuto a<br />

trasmettere al predetto servizio anche la documentazione attestante l’avvenuta pubblicazione dell’avviso <strong>di</strong><br />

cui all’articolo 4 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> nonché, per le opere soggette a VIA <strong>di</strong> competenza statale, quella<br />

relativa agli annunci sui quoti<strong>di</strong>ani <strong>di</strong> cui all’articolo 5 del d.P.C.M. n. 377/88 89 .<br />

5. Il servizio cura, assumendone gli oneri a proprio carico, la pubblicazione su almeno un quoti<strong>di</strong>ano locale <strong>di</strong><br />

avvisi relativi ai progetti sottoposti a procedura <strong>di</strong> VIA, contenenti la localizzazione delle opere e degli<br />

interventi, l’in<strong>di</strong>viduazione dei proponenti e i termini utili per la presentazione delle osservazioni. Copia del<br />

riassunto non tecnico <strong>di</strong> cui al comma 1, lettera c), viene inoltre trasmessa a cura del servizio al comune<br />

territorialmente interessato per la consultazione del pubblico. 90<br />

6. I dati e le informazioni tutelati dal segreto industriale e commerciale secondo le leggi vigenti, sono<br />

comunicati al servizio con plico separato, sul quale vengono precisati le generalità del proponente, lo stu<strong>di</strong>o<br />

d’impatto al quale ineriscono e l’evidenziazione che si tratta <strong>di</strong> dati coperti da segreto industriale e<br />

commerciale. Per tali dati è in ogni caso esclusa la pubblicità <strong>di</strong> cui all’articolo 4, commi 3, 4 e 5, della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong>. I funzionari del servizio, i componenti del comitato e della Giunta <strong>provinciale</strong> sono tenuti al<br />

rispetto del segreto industriale e commerciale.<br />

articolo 6 - Criteri e metodologie per l’elaborazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale<br />

1. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto è preparato con l’ausilio <strong>di</strong> un approccio inter<strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong>retto ad assicurare l’uso<br />

integrato delle <strong>di</strong>scipline tecniche, naturalistiche ed economiche che ineriscono a ciascuna tipologia <strong>di</strong><br />

progetto. Lo stu<strong>di</strong>o è finalizzato alla formulazione, da parte del proponente, <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio globale <strong>di</strong><br />

compatibilità ambientale dell’opera proposta, in conformità agli obiettivi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />

2. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto fornisce gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra l’opera progettata e gli strumenti <strong>di</strong><br />

pianificazione e programmazione territoriale e settoriale.<br />

3. Nella descrizione dell’opera e del progetto ai sensi dell’articolo 3 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

impatto viene formulato tenendo conto - in relazione al livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento necessario per la tipologia<br />

d’intervento proposto - delle in<strong>di</strong>cazioni e dei criteri stabiliti dall’articolo 4 del d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>. 91<br />

4. Ai fini dell’identificazione, analisi e stima degli impatti in riferimento al quadro ambientale, sono utilizzate<br />

le in<strong>di</strong>cazioni metodologiche <strong>di</strong> cui all’articolo 5 e all’allegato II del d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>, in relazione<br />

al livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento necessario per la tipologia d’intervento sottoposto a procedura or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> VIA.<br />

Possono parimenti essere utilizzate meto<strong>di</strong>che standar<strong>di</strong>zzate o riconosciute valide a livello internazionale,<br />

purché assicurino sistemi <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> analisi almeno equivalenti a quelli stabiliti dalla citata normativa<br />

statale. 92<br />

5. In ogni caso viene descritto e giustificato il tipo <strong>di</strong> metodologia scelta e utilizzata del proponente<br />

nell’elaborazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto.<br />

6. Fermo restando quanto stabilito dall’articolo 1, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, nelle indagini e nelle<br />

stime hanno carattere vincolante i parametri e gli standard stabiliti dalle normative vigenti.<br />

7. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto illustra inoltre le eventuali alternative considerate, sia tecnologiche sia localizzative, in<br />

quanto queste ultime siano ammissibili dalla normativa e dagli strumenti urbanistici o <strong>di</strong> settore. In tal caso, le<br />

alternative sono esaminate in ragione del livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento necessario per la tipologia <strong>di</strong> intervento<br />

proposto, prendendo in considerazione anche le conseguenze derivanti dalla mancata realizzazione dell’opera.<br />

7 bis. (omissis) 93<br />

87 L’articolo 2, comma 3, del d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>, recita:<br />

3. L'esattezza delle allegazioni è attestata da apposita <strong>di</strong>chiarazione giurata resa dai professionisti iscritti agli albi<br />

professionali, ove esistenti, ovvero dagli esperti che firmano lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale.<br />

88 La <strong>legge</strong> 4 gennaio 1968, n. 15 “Norme sulla documentazione amministrativa e sulla legalizzazione e autenticazione <strong>di</strong> firme”<br />

è stata abrogata e sostituita dal decreto legislativa <strong>28</strong> <strong>di</strong>cembre 2000, n. 443 “Disposizioni legislative in materia <strong>di</strong><br />

documentazione amministrativa” nonché dal decreto del Presidente della Repubblica <strong>28</strong> <strong>di</strong>cembre 2000, n. 445 “Testo unico<br />

delle <strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentari in materia <strong>di</strong> documentazione amministrativa”.<br />

89 In seguito all’entrata in vigore del d.lgs. n. 152/2006 e s.m. (Co<strong>di</strong>ce dell’ambiente) che ha abrogato il d.P.C.M. n. 377/<strong>1988</strong>, il<br />

riferimento è sostituito con l’articolo 24 “Consultazione”, commi 1 e 2 del d.lgs. n. 152/2006 e s.m.<br />

90 Comma sostituito dall'articolo 6 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

91 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 5 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

92 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 5 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

93 Comma aggiunto dall'articolo 5 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg, e poi soppresso dall'articolo 7 del d.P.G.P. 13<br />

marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il comma era riferito ai contenuti dello SIA per le procedure <strong>di</strong> VIA semplificate.<br />

23


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

8. La Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato o su proposta dello stesso, può deliberare, sulla base<br />

dell’esperienza acquisita, criteri e linee-guida, generali e settoriali, per l’elaborazione degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale, nonché criteri per lo svolgimento dell’istruttoria e per la valutazione d’impatto, anche ad<br />

integrazione delle metodologie richiamate nel presente articolo.<br />

articolo 7 - Delimitazione del campo <strong>di</strong> indagine e analisi<br />

1. Chi intenda realizzare un’opera o un progetto soggetto a VIA può chiedere al servizio, prima dell’inizio<br />

della relativa procedura, <strong>di</strong> delimitare il campo <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> analisi dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto, in relazione alla<br />

natura e alle caratteristiche del progetto. 94<br />

2. L’istanza è corredata da un progetto <strong>di</strong> massima dell’opera, da uno stu<strong>di</strong>o sommario d’impatto ambientale e<br />

da una scheda con la quale viene proposta la delimitazione del campo <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> analisi, sia con<br />

riferimento ai profili <strong>di</strong> descrizione dell’opera e delle sue alternative che ai profili ambientali.<br />

3. Il servizio si pronuncia entro quarantacinque giorni dal ricevimento dell’istanza, salvo che siano stati nel<br />

frattempo richiesti elementi integrativi. In quest’ultimo caso il termine per la pronuncia decorre dal<br />

ricevimento degli atti integrativi. Ove il servizio non si pronunci entro il predetto termine l’istanza si intende<br />

accolta. 95<br />

4. Il servizio può accogliere in tutto o in parte la richiesta ovvero può respingerla o mo<strong>di</strong>ficarla o sottoporla a<br />

particolari con<strong>di</strong>zioni, ivi comprese la nomina <strong>di</strong> osservatori che assistano a sopralluoghi, prove, verifiche<br />

sperimentali <strong>di</strong> modelli ed altre operazioni tecniche non facilmente ripetibili, funzionali allo stu<strong>di</strong>o. 96<br />

5. Nel caso <strong>di</strong> accoglimento, ancorché parziale o con<strong>di</strong>zionato dell’istanza, la successiva istruttoria ai sensi<br />

dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> pone a carico del proponente ulteriori stu<strong>di</strong> ed oneri per gli aspetti<br />

esclusi dal campo <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> analisi, solo ove lo stu<strong>di</strong>o sia carente o incompleto o, comunque, qualora<br />

nel corso dell’istruttoria emergano aspetti sostanziali e rilevanti <strong>di</strong> impatto non trattati o non adeguatamente<br />

analizzati.<br />

6. La Giunta <strong>provinciale</strong>, può con propria deliberazione e per progetti omogenei, in<strong>di</strong>viduare il campo<br />

d’indagine e <strong>di</strong> analisi dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale. 97<br />

articolo 8 - Osservazioni<br />

1. Tutte le osservazioni, sia in<strong>di</strong>viduali che collettive, inoltrate ai sensi dell’articolo 4 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />

sono raccolte ed allegate allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale e formano oggetto d’esame e <strong>di</strong> valutazione da<br />

parte del servizio, del comitato e della Giunta <strong>provinciale</strong>.<br />

2. Sono esaminate e valutate, con appropriata motivazione, le osservazioni:<br />

a) tecnicamente ed analiticamente formulate in or<strong>di</strong>ne all’adeguatezza dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale e<br />

al merito delle alternative <strong>di</strong>scusse o possibili;<br />

b) <strong>di</strong>rette a contestare la vali<strong>di</strong>tà delle metodologie <strong>di</strong> previsione e d’analisi, purché venga descritta la<br />

metodologia alternativa da adottarsi e la sua giustificazione;<br />

c) <strong>di</strong>rette a contestare la veri<strong>di</strong>cità delle informazioni e delle analisi o a rilevare la loro insufficienza, purché<br />

contengano idonee precisazioni ed elementi <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio, anche me<strong>di</strong>ante richiamo ad altri documenti o<br />

informazioni;<br />

d) <strong>di</strong>rette a contestare le misure compensative e le mitigazioni proposte, purché siano in<strong>di</strong>cate,<br />

giustificandole, le misure compensative alternative.<br />

articolo 9 - Istruttoria<br />

1. L’istruttoria si caratterizza per l’uso <strong>di</strong> un metodo critico e inter<strong>di</strong>sciplinare nell’esame dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

impatto ambientale e favorisce il confronto tra la struttura <strong>provinciale</strong> e il proponente. A tal fine il comitato <strong>di</strong><br />

propria iniziativa o su richiesta del proponente può invitare, nel corso dell’istruttoria, il proponente stesso ad<br />

illustrare il progetto.<br />

2. L’istruttoria ha le seguenti finalità:<br />

a) accertare l’idoneità della documentazione presentata; in<strong>di</strong>viduare il tipo <strong>di</strong> progetto cui la<br />

documentazione si riferisce, in<strong>di</strong>cando la procedura che sarà osservata;<br />

b) verificare le relazioni tra l’opera progettata e gli atti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione territoriale e<br />

settoriale ai sensi dell’articolo 6, comma 4, lettera b), della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. La predetta verifica<br />

94 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 8 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

95 Comma sostituito dall'articolo 8 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

96 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 8 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

97 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 8 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

24


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

istruttoria e la valutazione <strong>di</strong> compatibilità ambientale <strong>di</strong> cui all’articolo 11 non hanno ad oggetto né<br />

sostituiscono i provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui ai capi II e III del titolo VII 98 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre<br />

1991, n. 22 e successive mo<strong>di</strong>fiche 99 ; 100<br />

c) verificare la rispondenza della descrizione dei luoghi e delle loro caratteristiche ambientali a quelle<br />

documentate dal proponente;<br />

d) verificare che i dati del progetto, per quanto concerne i reflui, i rifiuti e le emissioni aeriformi e sonore,<br />

corrispondano alle prescrizioni dettate dalla normativa <strong>di</strong> settore; 101<br />

e) accertare la coerenza del progetto, per quanto concerne le tecniche <strong>di</strong> realizzazione e dei processi<br />

produttivi previsti, con i dati <strong>di</strong> utilizzo delle materie prime e delle risorse naturali;<br />

f) accertare il corretto utilizzo delle metodologie <strong>di</strong> indagine, <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong> previsione, nonché l’idoneità<br />

delle tecniche <strong>di</strong> rilevazione e previsione impiegate dal proponente in relazione agli effetti ambientali;<br />

g) in<strong>di</strong>viduare e descrivere l’impatto complessivo del progetto sull’ambiente anche in or<strong>di</strong>ne ai livelli <strong>di</strong><br />

qualità finale, raffrontando la situazione esistente all’inizio della procedura con la previsione <strong>di</strong> quella<br />

successiva.<br />

3. L’attività istruttoria consiste e si sviluppa:<br />

a) in verifiche ed accertamenti d’ufficio ai sensi del comma 2;<br />

b) nella richiesta e acquisizione dei pareri e delle determinazioni delle strutture e dei servizi provinciali<br />

nonché <strong>di</strong> altre pubbliche amministrazioni previsti dagli articoli 5 e 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>;<br />

c) in eventuali verifiche e sopralluoghi, anche alla presenza del proponente e dei componenti del comitato;<br />

d) nella eventuale richiesta al proponente, <strong>di</strong> atti e informazioni integrativi relativi al progetto, allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

impatto e alle alternative, ai sensi dell’articolo 5, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />

3 bis. Fermo quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 5, comma 8, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, ai fini della sospensione dei<br />

termini del proce<strong>di</strong>mento si applica la <strong>di</strong>sciplina stabilita dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23 102 e<br />

successive mo<strong>di</strong>fiche. Qualora il proce<strong>di</strong>mento sia sospeso per un periodo superiore ai 180 giorni per cause<br />

imputabili al proponente, il servizio determina un congruo termine entro il quale l’interessato deve provvedere<br />

ad integrare gli atti o le informazioni richiesti ovvero a richiedere la prosecuzione del proce<strong>di</strong>mento. Decorso<br />

tale termine la domanda è archiviata d’ufficio. 103<br />

4. Al termine dell’istruttoria, il servizio re<strong>di</strong>ge un rapporto istruttorio, il quale mette in evidenza in modo<br />

conciso, chiaro e pertinente le questioni ambientali importanti ed il livello <strong>di</strong> coerenza del progetto proposto<br />

con la finalità della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. Il rapporto istruttorio viene trasmesso entro i termini previsti<br />

dall’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> al comitato, corredato dallo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto, dall’elaborato<br />

progettuale, dai pareri e dalle determinazioni acquisiti, dalle osservazioni presentate e dai verbali <strong>di</strong><br />

sopralluogo.<br />

articolo 10 - Coor<strong>di</strong>namento istruttorio con altri servizi o enti<br />

1. Ai sensi dell’articolo 5, commi 1 e 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, il servizio può richiedere, in qualsiasi<br />

momento, ai servizi e alle strutture provinciali nonché ad altre pubbliche amministrazioni, pareri in or<strong>di</strong>ne allo<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto e al <strong>relativo</strong> progetto. La richiesta viene corredata dal riassunto non tecnico o da un estratto<br />

pertinente dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto; se necessario viene allegata copia, integrale o parziale, del progetto.<br />

2. Qualora una procedura <strong>di</strong> VIA si svolga su un progetto esecutivo, il servizio trasmette ai servizi, uffici,<br />

commissioni o comitati nonché ai comuni ed ai comprensori, ove ne ricorrano i presupposti, la<br />

documentazione e gli elaborati pertinenti richiesti dalle normative vigenti per il rilascio dei provve<strong>di</strong>menti<br />

permissivi o per l’espressione dei pareri che vengono sostituiti e compresi nella valutazione dell’impatto<br />

ambientale.<br />

98 Titolo VII Disciplina delle mo<strong>di</strong>ficazioni dell’uso del suolo, Capo II Opere pubbliche e Capo III Autorizzazioni e concessioni<br />

99 Fatta eccezione per gli articoli 91 ter, 155 e 156 bis, la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 “Or<strong>di</strong>namento urbanistico e<br />

tutela del territorio” è stata abrogata dall'articolo 62, comma 1 del d.p.p. 13 luglio 2010, n. 18-50/Leg, ai sensi dell'articolo 150<br />

della l.p. 4 marzo 2008, n. 1 “Pianificazione urbanistica e governo del territorio”. Per alcune <strong>di</strong>sposizioni transitorie connesse<br />

all'abrogazione vedasi gli articoli 61 e 62, comma 2, del d.p.p. n. 18-50/Leg del 2010. I riferimenti legislativi possono essere<br />

ritrovati nel Titolo V Disposizioni in materia <strong>di</strong> titoli abilitativi della l.p. n. 1/2008.<br />

100 Lettera così mo<strong>di</strong>ficata dall'articolo 6 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

101 Lettera così mo<strong>di</strong>ficata dall'articolo 6 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

102 Il riferimento normativo è l’articolo 3, comma 5, della l.p. n. 23/1992 e s.m., che recita:<br />

5. Ove l'istante debba regolarizzare o integrare la domanda o la documentazione presentata per consentire il perfezionamento<br />

dell'atto, il termine è sospeso dalla data <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> regolarizzazione o <strong>di</strong> integrazione inviata dall'amministrazione<br />

all'istante fino alla data <strong>di</strong> ricevimento della documentazione richiesta e comunque non oltre i termini fissati<br />

dall'amministrazione. In caso <strong>di</strong> mancata regolarizzazione entro il termine a tale scopo assegnato, l'amministrazione, previa<br />

<strong>di</strong>ffida e fissazione <strong>di</strong> un ulteriore termine, definisce il proce<strong>di</strong>mento sulla base della documentazione agli atti.<br />

103 Comma aggiunto dall'articolo 6 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

25


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

3. Salvo quanto stabilito dall’articolo 10, commi 4 e 5, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, ai fini dell’emanazione delle<br />

conseguenti determinazioni, continuano in tali casi ad applicarsi le procedure istruttorie proprie dei<br />

provve<strong>di</strong>menti permissivi e dei pareri che vengono sostituiti e compresi. La Giunta <strong>provinciale</strong> può emanare<br />

apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale, nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il<br />

funzionamento delle strutture organizzative provinciali in rapporto alle finalità della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />

4. Ai sensi dell’articolo 10, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, i soggetti ivi previsti trasmettono al servizio il<br />

parere <strong>di</strong> competenza, corredato dagli atti istruttori richiesti dalle specifiche normative vigenti.<br />

5. Nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi, la VIA non sostituisce né comprende le concessioni e le autorizzazioni al<br />

mero esercizio <strong>di</strong> opere o impianti previsti dalle leggi vigenti.<br />

6. Le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al presente articolo si applicano anche in riferimento alla documentazione integrativa<br />

eventualmente depositata dal proponente su propria iniziativa o a seguito <strong>di</strong> richiesta del servizio. In tal caso i<br />

servizi provinciali provvedono a trasmettere il rispettivo parere entro trenta giorni dalla relativa richiesta. 104<br />

7. Qualora, nel corso dell’istruttoria, il progetto originariamente presentato sia mo<strong>di</strong>ficato, su iniziativa del<br />

proponente o a seguito <strong>di</strong> richiesta del servizio, al fine <strong>di</strong> migliorarne il livello <strong>di</strong> compatibilità ambientale o<br />

comunque <strong>di</strong> mitigarne l’impatto, non è richiesta una nuova pubblicazione <strong>di</strong> avvisi ai sensi dell’articolo 4<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e dell’articolo 5, comma 5, del presente <strong>regolamento</strong>. 105<br />

articolo 11 - Valutazione dell’impatto ambientale<br />

1. Il parere motivato del comitato è reso ai sensi dell’articolo 6, commi 1 e 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, tenuto<br />

conto degli stu<strong>di</strong> effettuati dal proponente e previa valutazione degli effetti, anche indotti, dell’opera sul<br />

sistema ambientale, raffrontando la situazione esistente all’inizio della procedura <strong>di</strong> valutazione con la<br />

previsione <strong>di</strong> quella successiva alla realizzazione del progetto. Il parere evidenzia inoltre eventuali riflessi<br />

dell’opera sull’economia nazionale o locale, ai sensi dell’articolo 3 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, e sullo sviluppo<br />

socio-economico <strong>provinciale</strong>. 106<br />

2. Il parere positivo può contenere prescrizioni finalizzate alla compatibilità ambientale del progetto, avuto<br />

riguardo in particolare ai provve<strong>di</strong>menti permissivi ed ai pareri che vengono assorbiti nella valutazione ai<br />

sensi dell’articolo 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e in coerenza con gli obiettivi e con i limiti stabiliti dall’articolo<br />

6, comma 4, della medesima <strong>legge</strong>. Il parere può inoltre contenere in<strong>di</strong>cazioni in or<strong>di</strong>ne agli strumenti <strong>di</strong><br />

gestione e <strong>di</strong> controllo e, ove necessario, in or<strong>di</strong>ne alle reti <strong>di</strong> monitoraggio ambientale, precisando la<br />

localizzazione dei punti <strong>di</strong> misura e i parametri ritenuti opportuni.<br />

3. La Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia sulla compatibilità ambientale del progetto secondo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong><br />

cui all’articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, motivando, ove si <strong>di</strong>scosti dal parere del comitato, le ragioni della<br />

decisione. Il <strong>di</strong>spositivo della deliberazione riporta la decisione presa, la menzione dei provve<strong>di</strong>menti<br />

permissivi e dei pareri che vengono sostituiti e compresi ai sensi dell’articolo 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> con<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione delle relative determinazioni acquisite, l’identificazione delle prescrizioni delle cautele, delle<br />

con<strong>di</strong>zioni e degli eventuali monitoraggi ambientali, cui sottoporre la realizzazione, l’utilizzo e la gestione<br />

dell’opera <strong>di</strong> impianto.<br />

3 bis. Il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale può essere formulato in senso positivo anche nel caso che l’opera<br />

progettata contrasti con gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale, quando si tratti <strong>di</strong> opere pubbliche o <strong>di</strong><br />

interesse pubblico cui sia applicabile la <strong>di</strong>sciplina della deroga prevista dal capo V del titolo VIII della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 107 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni. In tal caso l’efficacia della valutazione <strong>di</strong><br />

impatto ambientale è subor<strong>di</strong>nata all’esito positivo del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> deroga. Resta inoltre fermo quanto<br />

stabilito dall’articolo 30 delle norme <strong>di</strong> attuazione del Piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, approvato con <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> 9 novembre 1987, n. 26 108 , in or<strong>di</strong>ne alla realizzazione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> infrastrutturazione del<br />

territorio. 109<br />

3 ter. In esito alle risultanze del rapporto istruttorio ed al parere del comitato, la Giunta <strong>provinciale</strong> può<br />

richiedere al proponente, entro il termine <strong>di</strong> cui all’articolo 5, comma 7, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, integrazioni<br />

allo stu<strong>di</strong>o e/o al progetto - anche subor<strong>di</strong>nate all’esito <strong>di</strong> monitoraggi o <strong>di</strong> sperimentazioni - finalizzate a<br />

104 Comma aggiunto dall'articolo 7 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

105 Comma aggiunto dall'articolo 9 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

106 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 10 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

107 Nella l.p. n. 22/1991 e s.m. il riferimento era: Titolo VII Disciplina delle mo<strong>di</strong>ficazioni dell’uso del suolo e Capo V<br />

Concessioni in deroga. Per la nuova norma, l.p. n. 1/2008 e s.m. il riferimento è Titolo V Disposizioni in materia <strong>di</strong> titoli<br />

abilitativi e Capo IV Realizzazione <strong>di</strong> opere in deroga alle <strong>di</strong>sposizioni urbanistiche.<br />

108 Vedasi la l.p. 27 maggio 2008, n. 5, che ha approvato la variante 2008 al piano urbanistico <strong>provinciale</strong>. L’articolo 30 delle<br />

norme <strong>di</strong> attuazione del PUP 1987 era <strong>relativo</strong> alle opere <strong>di</strong> infrastrutturazione. Attualmente il riferimento è l’articolo 46 delle<br />

norme <strong>di</strong> attuazione allegate alla l.p. n. 5/2008.<br />

109 Comma aggiunto dall'articolo 8 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

26


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

migliorare il livello <strong>di</strong> compatibilità ambientale del progetto o comunque a mitigarne l’impatto. Con tale<br />

deliberazione - che ha effetto <strong>di</strong> pronuncia interlocutoria negativa - è fissato il termine entro il quale devono<br />

essere prodotte all’agenzia le richieste integrazioni. In tal caso la decisione definitiva sulla compatibilità<br />

ambientale è assunta dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato, entro i successivi quarantacinque giorni dal<br />

deposito della documentazione integrativa. Decorso infruttuosamente il termine prescritto nella richiesta <strong>di</strong><br />

integrazioni, la domanda è archiviata d’ufficio dal servizio. 110<br />

4. Il parere del comitato e la pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale della Giunta <strong>provinciale</strong> sono formulati in<br />

maniera sintetica, rinviando alle analisi <strong>di</strong> dettaglio contenute nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto, ai pareri ed agli atti<br />

istruttori presupposti.<br />

5. La deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> viene pubblicata per estratto nel Bollettino ufficiale della<br />

Regione, mentre copia integrale della medesima viene trasmessa d’ufficio al proponente, al comune<br />

territorialmente interessato alla localizzazione dell’opera, nonché ai servizi provinciali e alle amministrazioni<br />

pubbliche i cui provve<strong>di</strong>menti permissivi o pareri sono stati sostituiti e compresi dalla VIA ai sensi<br />

dell’articolo 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />

6. Restano comunque salve le prescrizioni tecniche attinenti alla esecuzione delle opere e degli impianti ed<br />

alla loro sicurezza ai sensi delle <strong>di</strong>sposizioni vigenti.<br />

articolo 11 bis - Opposizione 111<br />

1. In relazione agli specifici motivi contenuti nel ricorso in opposizione <strong>di</strong> cui all’articolo 7 della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong>, la Giunta <strong>provinciale</strong> acquisisce altresì, ai fini della decisione, i pareri e/o le determinazioni delle<br />

strutture e dei servizi provinciali nonché delle altre pubbliche amministrazioni che - negli stessi temi oggetto<br />

del ricorso - si sono espressi ai sensi degli articoli 5 e 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. La Giunta <strong>provinciale</strong> si<br />

pronuncia in coerenza con gli obiettivi e nel rispetto dei limiti stabiliti dall’articolo 6, comma 4, della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong>.<br />

articolo 12 - Vigilanza e sanzioni<br />

1. All’accertamento delle infrazioni alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 11, commi 1 e 3, della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> provvede il personale tecnico del servizio, nonché quello incaricato dei servizi <strong>di</strong> polizia locale,<br />

anche su segnalazione delle categorie <strong>di</strong> personale <strong>di</strong> cui al comma 2.<br />

2. All’accertamento delle infrazioni <strong>di</strong> cui all’articolo 11, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> provvedono le<br />

categorie <strong>di</strong> personale previste dalla legislazione vigente nelle materie concernenti l’uso del territorio e la<br />

tutela dell’ambiente - ivi comprese le materie <strong>di</strong> cui all’articolo 10, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> anche su<br />

richiesta dell’agenzia. Copia dei relativi verbali <strong>di</strong> accertamento dell’infrazione viene altresì inoltrata per<br />

conoscenza all’agenzia. 112<br />

3. Nei casi <strong>di</strong> cui all’articolo 11, commi 1 e 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, la copia del verbale d’accertamento<br />

dell’infrazione con la prova della contestazione ovvero l’originale del predetto verbale <strong>di</strong> accertamento da<br />

notificare agli interessati vengono trasmessi dall’agente accertatore al servizio.<br />

4. Fatto salvo quanto stabilito dall’articolo 11, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, la notificazione degli estremi<br />

della violazione ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della <strong>legge</strong> 24 novembre 1981, n. 689 spetta al servizio; il<br />

servizio è inoltre competente a ricevere gli scritti <strong>di</strong>fensivi <strong>di</strong> cui all’articolo 18, comma 1, della citata <strong>legge</strong> n.<br />

689 del 1981 ed ad emanare gli atti previsti dal medesimo articolo 18 della <strong>legge</strong> statale. 113<br />

5. Qualora l’infrazione si riferisca a opere o a interventi che rientrano nell’ambito <strong>di</strong> applicazione della<br />

procedura <strong>di</strong> VIA, copia dei verbali <strong>di</strong> accertamento <strong>di</strong> infrazione <strong>di</strong> cui all’articolo 11, comma 2, della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> deve essere inoltrata per conoscenza al servizio.<br />

6. Il servizio cura l’istruttoria per l’emanazione dei provve<strong>di</strong>menti sostitutivi <strong>di</strong> cui all’articolo 11, comma 6,<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. A tal fine le autorità competenti trasmettono al predetto servizio copia dei rispettivi<br />

provve<strong>di</strong>menti prescrittivi, <strong>di</strong> adeguamento e <strong>di</strong> ripristino contemplati dagli articoli 10, commi 7 e 8, e 11,<br />

comma 6, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />

110 Comma aggiunto dall'articolo 10 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.<br />

Come <strong>di</strong>sposto dall’articolo 10, comma 3, del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg (ve<strong>di</strong>), le <strong>di</strong>sposizioni del presente comma<br />

si applicano anche con riferimento ai proce<strong>di</strong>menti pendenti alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-<br />

56/Leg, nell'ambito dei quali la Giunta <strong>provinciale</strong> abbia richiesto gli elementi integrativi ivi considerati.<br />

111 Articolo aggiunto dall'articolo 11 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

112 Comma così sostituito dall'articolo 9 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

113 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 12 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

27


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

7. Tutti gli atti e provve<strong>di</strong>menti relativi al contenzioso ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e del presente<br />

<strong>regolamento</strong> sono archiviati in modo sistematico in coerenza con l’organizzazione dell’archivio <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 14.<br />

8. Il personale addetto al controllo ha facoltà <strong>di</strong> assumere informazioni e procedere a ispezioni <strong>di</strong> cose e <strong>di</strong><br />

luoghi <strong>di</strong>versi dalla privata <strong>di</strong>mora, a rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e ad ogni altra operazione<br />

tecnica, al fine <strong>di</strong> accertare le infrazioni alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e ai provve<strong>di</strong>menti emanati sulla base della<br />

medesima normativa.<br />

9. Resta ferma la <strong>di</strong>sciplina sui controlli, sugli accessi e sulle ispezioni stabilita dalle leggi vigenti, richiamate<br />

dall’articolo 11, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />

articolo 13 - Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente e sottocomitati<br />

1. I provve<strong>di</strong>menti istitutivi dei sottocomitati <strong>di</strong> cui all’articolo 12, comma 8, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>,<br />

determinano la relativa composizione, il presidente e, se del caso, il vicepresidente, nonché la sfera <strong>di</strong><br />

attribuzioni <strong>di</strong> ciascun sottocomitato. In ogni caso ciascun sottocomitato è composto da almeno cinque<br />

membri, <strong>di</strong> cui un <strong>di</strong>rigente generale <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento con funzioni <strong>di</strong> presidente.<br />

2. Le funzioni <strong>di</strong> segretario dei sottocomitati sono esercitate dal segretario del comitato o da altri funzionari<br />

provinciali designati dalla Giunta <strong>provinciale</strong>. 114<br />

3. L’avviso <strong>di</strong> convocazione del comitato e dei sottocomitati, contenente l’or<strong>di</strong>ne del giorno e copia del<br />

rapporto istruttorio, deve essere <strong>di</strong> norma trasmesso ai componenti degli stessi almeno otto giorni prima della<br />

riunione. 115<br />

4. Imme<strong>di</strong>atamente dopo l’avvenuto deposito dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale ai sensi dell’articolo 4 della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, il servizio trasmette a ciascun membro del comitato copia del riassunto non tecnico che<br />

correda lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto.<br />

5. In esito alle richieste dei pareri e delle determinazioni inoltrate dal servizio ai servizi e alle strutture<br />

provinciali ai sensi degli articoli 5 e 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, ciascun servizio o struttura <strong>provinciale</strong><br />

trasmette il proprio parere o la rispettiva determinazione al servizio e ne comunica copia al <strong>di</strong>rigente generale<br />

del <strong>di</strong>partimento cui è aggregato, fatto salvo quanto stabilito dall’articolo 10, comma 4.<br />

6. (omissis) 116<br />

7. Nel rispetto della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e del presente <strong>regolamento</strong> il comitato e i sottocomitati possono<br />

ulteriormente autoregolamentare l’organizzazione e la <strong>di</strong>sciplina della propria attività.<br />

articolo 14 - Archivio stu<strong>di</strong> d’impatto<br />

1. Tutti gli stu<strong>di</strong> d’impatto ambientali, i pareri del comitato e dei sottocomitati nonché le pronunce della<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> sono depositati in apposito archivio da istituire presso il servizio, in connessione con il<br />

sistema informativo territoriale e ambientale della Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento, e vengono schedati e<br />

rubricati, anche in forma automatizzata, in modo da renderne agevole la consultazione e l’acquisizione <strong>di</strong><br />

copia da parte <strong>di</strong> chiunque vi abbia interesse. È esclusa la visione, la consultazione e l’acquisizione <strong>di</strong> copia<br />

dei dati e delle informazioni coperti da segreto industriale e commerciale.<br />

2. Nell’elaborazione degli stu<strong>di</strong> d’impatto possono essere richiamati, in tutto o in parte, gli stu<strong>di</strong>, le indagini e<br />

le analisi depositati nell’archivio. Il richiamo è effettuato secondo gli elementi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> archivio e,<br />

ove si tratti <strong>di</strong> documentazione voluminosa, viene redatta una scheda informativa <strong>di</strong> sintesi.<br />

3. Il servizio cura inoltre la raccolta <strong>di</strong> documentazione, <strong>di</strong> materiale bibliografico e <strong>di</strong> metodologie<br />

standar<strong>di</strong>zzate o riconosciute valide a livello internazionale inerenti la valutazione dell’impatto ambientale.<br />

Tali materiali sono classificati ed archiviati in modo da renderne agevole la consultazione da parte degli<br />

operatori, dei professionisti e <strong>di</strong> chiunque vi abbia interesse. Il rilascio <strong>di</strong> copie è subor<strong>di</strong>nato al rimborso del<br />

costo <strong>di</strong> riproduzione determinato secondo la <strong>di</strong>sciplina <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> riferimento. 117<br />

114 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 13 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

115 Comma sostituito dall'articolo 13 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

116 Comma soppresso dall'articolo 13 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. In<strong>di</strong>cazione normativa trasferita nel comma 3.<br />

117 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 10 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg, relativamente al rimborso dei costi <strong>di</strong><br />

riproduzione. Attualmente, tale rimborso è <strong>di</strong>sciplinato dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 1521 del 5 luglio 2002<br />

avente per oggetto “Determinazione dei costi <strong>di</strong> riproduzione e <strong>di</strong> trasmissione della documentazione amministrativa, ai sensi<br />

dell'articolo 7 del d.P.G.p. n. 22-73/Leg. del 25 giugno 2001: ‘Regolamento per la <strong>di</strong>sciplina delle modalità <strong>di</strong> esercizio e dei<br />

casi <strong>di</strong> esclusione del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso ai documenti amministrativi, e dei costi <strong>di</strong> riproduzione <strong>di</strong> estratti <strong>di</strong> archivi e registri<br />

pubblici, nonché <strong>di</strong> documentazione contenuta nei sistemi informativi provinciali’”.<br />

<strong>28</strong>


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

4. Il servizio cura inoltre la pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge dei<br />

criteri e delle linee-guida emanati dalla Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 6, comma 8, nonché degli altri<br />

atti in<strong>di</strong>viduati con deliberazione della Giunta stessa. 118<br />

5. Al fine <strong>di</strong> agevolare lo svolgimento delle procedure istruttorie e la partecipazione pubblica ai proce<strong>di</strong>menti,<br />

nonché allo scopo <strong>di</strong> assicurare una gestione efficiente dell’archivio, copia della documentazione annessa alla<br />

domanda <strong>di</strong> attivazione della procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica è altresì prodotta in<br />

formato elettronico, in osservanza delle <strong>di</strong>rettive che saranno emanate con apposito provve<strong>di</strong>mento del<br />

<strong>di</strong>rigente del servizio. In base alle medesime <strong>di</strong>rettive, è inoltre prodotta in formato elettronico copia della<br />

documentazione depositata dal proponente successivamente alla domanda iniziale, in quanto sia rilevante ai<br />

fini della gestione dell’archivio. 119120<br />

6. Ai fini della consultazione del pubblico, è istituito presso il servizio un registro contenente l’elenco - con<br />

evidenza geografica - dei progetti sottoposti a verifica unitamente al <strong>relativo</strong> esito. Il registro può essere<br />

tenuto in alternativa me<strong>di</strong>ante sistema cartaceo o me<strong>di</strong>ante sistema informatizzato. 121<br />

7. Per l’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni del presente <strong>regolamento</strong> concernenti la delimitazione del campo<br />

d’indagine, la procedura <strong>di</strong> verifica e la VIA si fa riferimento al sistema informativo sulla sensibilità<br />

ambientale pre<strong>di</strong>sposto e implementato dal servizio. In attesa dell’attivazione del predetto sistema<br />

informativo, ai fini dell’in<strong>di</strong>viduazione della sensibilità ambientale viene fatto riferimento al sistema<br />

ambientale del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>. 122<br />

articolo 14 bis - Coor<strong>di</strong>namento interregionale 123<br />

1. Nel caso <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi che possano avere impatti rilevanti sul territorio <strong>di</strong> altre<br />

Regioni o Provincia Autonoma confinanti, il servizio procede ad informare e a richiedere, nel corso della<br />

procedura <strong>di</strong> VIA, il parere dei predetti enti, ai sensi dell’articolo 5, commi 1 e 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />

articolo 15 - Norma transitoria 124<br />

(omissis)<br />

articolo 16 - Norme finali 125<br />

(omissis)<br />

Allegato A 126127<br />

Progetti sottoposti alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale (colonna 1) e alla procedura <strong>di</strong><br />

verifica (colonna 2) <strong>di</strong> cui agli articoli 2 e 3.<br />

Avvertenza: la presente tabella non contempla le tipologie <strong>di</strong> progetto rientranti nella procedura <strong>di</strong> VIA <strong>di</strong><br />

competenza statale.<br />

1. Agricoltura, silvicoltura e acquicoltura<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

118 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 10 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />

119 Comma sostituito dall'articolo 14 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

120 Con provve<strong>di</strong>mento del Direttore dell’Agenzia n. 56 del 24 aprile 2008, prot. n. 893/2008-D201, sono state approvate le<br />

“Modalità <strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle procedure <strong>di</strong><br />

valutazione d’impatto ambientale ai sensi dell’articolo 14, comma 1, del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.” [vedasi<br />

specifico documento riportato a fine <strong>regolamento</strong>]<br />

121 Comma aggiunto dall'articolo 14 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

122 Comma aggiunto dall'articolo 14 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

123 Articolo aggiunto dall'articolo 15 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

124 Articolo abrogato dall'articolo 18 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />

125 Articolo soppresso dall'articolo 11 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg.<br />

126 Tabella già mo<strong>di</strong>ficata dal d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg, successivamente sostituita ai sensi dell'articolo 16 del<br />

d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg e dalla d.G.P. 26 marzo 2010, n. 625.<br />

127 In appen<strong>di</strong>ce si riportano le tabelle <strong>di</strong> assoggettabilità delle opere, secondo le varie versioni <strong>di</strong> <strong>regolamento</strong><br />

1<strong>28</strong> Nota <strong>di</strong> aiuto alla lettura della tabella tipologica.<br />

Nella tabella che segue, la “e” ha funzione <strong>di</strong> mero collegamento nell’elencazione delle tipologie progettuali, e non quin<strong>di</strong><br />

funzione congiuntiva come normalmente intesa in ambito legale (“e” congiuntiva, “o” <strong>di</strong>sgiuntiva).<br />

<strong>29</strong>


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

1. a) Progetti <strong>di</strong> ricomposizione fon<strong>di</strong>aria oltre i 200 ettari<br />

1. b) Progetti volti a destinare terre incolte o<br />

oltre i 10 ettari<br />

estensioni seminaturali o naturali alla<br />

coltivazione agricola intensiva (progetti non<br />

compresi nella lettera 1. d)<br />

1. c) Progetti <strong>di</strong> gestione delle risorse idriche per<br />

l’agricoltura compresi i progetti <strong>di</strong> irrigazione e<br />

<strong>di</strong> drenaggio delle terre<br />

1. d) Progetti <strong>di</strong> imboschimento e <strong>di</strong>sboscamento a<br />

scopo <strong>di</strong> conversione ad un altro tipo <strong>di</strong><br />

sfruttamento del suolo<br />

1. e) Impianti <strong>di</strong> allevamento intensivo <strong>di</strong> animali con<br />

più <strong>di</strong>:<br />

85.000 posti polli da<br />

ingrasso<br />

60.000 posti per galline<br />

3.000 posti suini da<br />

produzione (<strong>di</strong> oltre 30<br />

kg)<br />

900 posti scrofe<br />

oltre i 300 ettari<br />

oltre 20 ettari per<br />

l’imboschimento<br />

oltre 5 ettari per il<br />

<strong>di</strong>sboscamento<br />

40.000 posti pollame<br />

1.400 posti suini da<br />

produzione (<strong>di</strong> oltre 30<br />

kg)<br />

550 posti scrofe<br />

150 UBA (bovini) da<br />

latte<br />

400 UBA (bovini) da<br />

ingrasso<br />

10.000 posti per conigli<br />

1. f) Piscicoltura intensiva oltre 5 ha <strong>di</strong> superficie<br />

delle vasche<br />

per estrazione oltre<br />

2. Industria estrattiva<br />

2. a) Cave e torbiere, con esclusione delle varianti che<br />

l.p. n. 6/80 1<strong>29</strong><br />

non comportano un aumento <strong>di</strong> volume <strong>di</strong> 500.000 m³ <strong>di</strong> materiale<br />

materiale estratto all’interno <strong>di</strong> una singola area<br />

già autorizzata o concessa, nonché delle strutture<br />

o <strong>di</strong> area interessata<br />

superiore a 20 ettari<br />

e degli impianti <strong>di</strong> cui all’art. 7, comma 6, della<br />

2. b) Estrazione <strong>di</strong> minerali me<strong>di</strong>ante dragaggio<br />

fluviale e lacuale<br />

2. c) Trivellazioni e attività <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> materiali<br />

soli<strong>di</strong> <strong>di</strong> prima categoria e <strong>di</strong> risorse geotermiche<br />

incluse le relative attività minerarie<br />

2. d) Attività <strong>di</strong> coltivazione <strong>di</strong> minerali soli<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

prima categoria, degli idrocarburi e delle risorse<br />

geotermiche<br />

2. e) Attività <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> idrocarburi liqui<strong>di</strong> e gassosi<br />

in terraferma<br />

3. Industria energetica<br />

3. a) 131 Impianti industriali non termici per la<br />

produzione <strong>di</strong> energia elettrica, vapore e acqua<br />

tutti i progetti<br />

per estrazioni superiori a<br />

200.000 m³ <strong>di</strong> materiale,<br />

con riferimento alla<br />

singola cava o al<br />

programma d’attuazione<br />

<strong>di</strong> cui all’art. 6 della l.p.<br />

n. 6/80 130 . Qualora detto<br />

programma sia<br />

obbligatorio è<br />

assoggettato a procedura<br />

<strong>di</strong> verifica il programma<br />

tutti i progetti<br />

tutti i progetti<br />

tutti i progetti<br />

con potenza complessiva<br />

superiore a 200 kW<br />

1<strong>29</strong> La l.p. n. 6/1980 e s.m. è stata abrogata con l’entrata in vigore della nuova normativa in materia <strong>di</strong> cave e questo riferimento<br />

deve essere sostituito da quello <strong>relativo</strong> all’articolo 14 “Strutture ed impianti fissi” della l.p. 4 ottobre 2006, n. 7, “Disciplina<br />

dell'attività <strong>di</strong> cava”.<br />

130 La l.p. n. 6/1980 e s.m. è stata abrogata con l’entrata in vigore della nuova normativa in materia <strong>di</strong> cave e questo riferimento<br />

deve essere sostituito da quello <strong>relativo</strong> all’articolo 6 “Programma <strong>di</strong> attuazione” della l.p. 4 ottobre 2006, n. 7, “Disciplina<br />

dell'attività <strong>di</strong> cava”.<br />

131 Tipologia e soglie così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

30


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

calda.<br />

Sono comunque esclusi:<br />

- gli impianti solari termici per la produzione <strong>di</strong><br />

acqua e/o aria calda;<br />

- gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati<br />

o con integrazione architettonica <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 2, comma 1, lettere b2) e b3), del<br />

d.m. 19 febbraio 2007 (Criteri e modalità per<br />

incentivare la produzione <strong>di</strong> energia elettrica<br />

me<strong>di</strong>ante conversione fotovoltaica della fonte<br />

solare, in attuazione dell’art. 7 del decreto<br />

legislativo <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2003, n. 387);<br />

- gli impianti fotovoltaici posizionati su<br />

fabbricati e strutture e<strong>di</strong>lizie a destinazione<br />

industriale, produttiva, terziaria e <strong>di</strong>rezionale.<br />

3. b) 132 Impianti termici per la produzione <strong>di</strong> energia<br />

elettrica, vapore e acqua calda<br />

3. c) Impianti industriali per il trasporto <strong>di</strong> gas, vapore<br />

e acqua calda<br />

3. d) Elettrodotti aerei esterni per il trasporto <strong>di</strong><br />

energia elettrica<br />

con potenza termica<br />

complessiva superiore a<br />

150 MW<br />

con tensione nominale<br />

superiore a 100 kV e con<br />

tracciato <strong>di</strong> lunghezza<br />

superiore a 10 km<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

con potenza termica<br />

complessiva superiore a<br />

5 MW<br />

con condotte con<br />

lunghezza complessiva<br />

superiore a 15 km<br />

con tensione nominale<br />

superiore a 100 kV e con<br />

tracciato <strong>di</strong> lunghezza<br />

superiore a 3 km<br />

3. e) Stoccaggio in superficie <strong>di</strong> gas naturale con capacità<br />

complessiva superiore a<br />

15.000 m³<br />

3. f) 133 Stoccaggio in superficie <strong>di</strong> combustibili fossili con capacità<br />

complessiva superiore a<br />

1.000 m³<br />

3. g) 134 Stoccaggio <strong>di</strong> gas combustibile in serbatoi<br />

sotterranei e cisterne interrate<br />

3. h) Agglomerazione industriale <strong>di</strong> carbon fossile e<br />

lignite<br />

3. i) 135 Impianti per la produzione <strong>di</strong> energia<br />

idroelettrica con esclusione dell’utilizzazione a<br />

fini idroelettrici <strong>di</strong> strutture acquedottistiche<br />

potabili, irrigue e industriali, purché non si<br />

verifichino aumenti delle portate derivate o<br />

variazioni del periodo <strong>di</strong> derivazione<br />

3. l) 137 Impianti eolici per la produzione <strong>di</strong> energia<br />

elettrica in aree <strong>di</strong> tutela ambientale del Piano<br />

urbanistico <strong>provinciale</strong><br />

3. m) 138 Impianti industriali per la produzione <strong>di</strong> energia<br />

me<strong>di</strong>ante lo sfruttamento del vento<br />

con<br />

capacità<br />

complessiva superiore a<br />

80.000 m³<br />

136<br />

con potenza complessiva<br />

massima erogata<br />

superiore a 20 kW<br />

con<br />

capacità<br />

complessiva superiore a<br />

15.000 m³<br />

tutti i progetti<br />

con potenza nominale<br />

me<strong>di</strong>a superiore a 130<br />

kW<br />

con potenza complessiva<br />

massima erogata fino a<br />

20 kW<br />

con potenza complessiva<br />

massima<br />

superiore a 20 kW<br />

3. n) 139 Impianti <strong>di</strong> gassificazione e liquefazione del tutti i progetti<br />

erogata<br />

132 Tipologia e soglie così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

133 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

134 Tipologia e soglia così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

135 Soglia <strong>di</strong>mensionale così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

136 In base alla norma statutaria (d.P.R. 22 marzo 1974, n. 381), la competenza è <strong>provinciale</strong> anche per gli impianti <strong>di</strong> cui al d.lgs.<br />

n. 152/2006 e s.m., allegato II lettera 2 “centrali per la produzione dell’energia idroelettrica con potenza <strong>di</strong> concessione<br />

superiore a 30 MW incluse <strong>di</strong>ghe ed invasi <strong>di</strong>rettamente asserviti”, da assoggettare <strong>di</strong>rettamente a procedura <strong>di</strong> VIA nazionale.<br />

137 Tipologia e soglie introdotte dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

138 Tipologia e soglia così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

31


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

carbone<br />

4. Produzione e trasformazione dei metalli<br />

4. a) Impianti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> ghisa o acciaio<br />

(fusione primaria o secondaria), compresa la<br />

relativa colata continua<br />

4. b) Impianti destinati alla trasformazione <strong>di</strong> metalli<br />

ferrosi me<strong>di</strong>ante:<br />

I laminazione a caldo<br />

II forgiatura con magli<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

con capacità superiore a<br />

1,75 t/ora<br />

con capacità superiore a<br />

14 t/ora <strong>di</strong> acciaio grezzo<br />

con energia <strong>di</strong> impatto<br />

superiore a 35 kJ per<br />

maglio e con potenza<br />

calorifera superiore a 14<br />

MW<br />

III applicazione <strong>di</strong> strati protettivi <strong>di</strong> metallo fuso con capacità <strong>di</strong><br />

trattamento superiore a 2<br />

t/ora <strong>di</strong> acciaio grezzo<br />

4. c) Fonderie <strong>di</strong> metalli ferrosi con capacità <strong>di</strong><br />

produzione superiore a<br />

14 t/giorno<br />

4. d) Impianti <strong>di</strong> fusione e lega <strong>di</strong> metalli non ferrosi,<br />

esclusi i metalli preziosi, compresi i prodotti <strong>di</strong><br />

recupero (affinazione, formatura in fonderia,<br />

ecc.)<br />

4. e) Impianti per il trattamento <strong>di</strong> superficie <strong>di</strong><br />

metalli e materie plastiche me<strong>di</strong>ante processi<br />

elettrolitici o chimici<br />

4. f) Costruzione e montaggio <strong>di</strong> autoveicoli e<br />

costruzione dei relativi motori; impianti per la<br />

costruzione e riparazione <strong>di</strong> aeromobili;<br />

costruzione <strong>di</strong> materiale ferroviario e rotabile;<br />

con capacità <strong>di</strong> fusione<br />

superiore a 7 t/giorno per<br />

il piombo ed il cadmio o<br />

oltre 35 t/giorno per gli<br />

altri metalli<br />

con capacità delle<br />

vasche superiore a 30 m³<br />

per superficie impegnata<br />

superiore a 10.000 m² o<br />

50.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

cantieri navali<br />

4. g) Imbutitura <strong>di</strong> fondo con esplosivi per superficie impegnata<br />

superiore a 3.500 m² o<br />

35.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

4. h) Impianti <strong>di</strong> arrostimento e sinterizzazione <strong>di</strong><br />

minerali metallici<br />

per superficie impegnata<br />

superiore a 3.500 m² o<br />

35.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

5. Industria dei prodotti minerali<br />

5. a) Cokerie (<strong>di</strong>stillazione a secco del carbone) tutti i progetti<br />

5. b) Impianti destinati alla produzione <strong>di</strong> clinker<br />

(cemento) in forni rotativi; <strong>di</strong> calce viva; altri<br />

tipi <strong>di</strong> forni<br />

5. c) Impianti destinati alla produzione <strong>di</strong> amianto e<br />

alla fabbricazione <strong>di</strong> prodotti a base <strong>di</strong> impianti<br />

5. d) Impianti per la fabbricazione del vetro, compresi<br />

quelli destinati alla produzione <strong>di</strong> fibre <strong>di</strong> vetro<br />

5. e) Impianti per la fusione <strong>di</strong> sostanze minerali,<br />

compresi quelli destinati alla produzione <strong>di</strong> fibre<br />

minerali<br />

5. f) Fabbricazione <strong>di</strong> prodotti ceramici me<strong>di</strong>ante<br />

cottura, in particolare tegole, mattoni, mattoni<br />

refrattari, piastrelle, gres o porcellane (esclusi i<br />

laboratori artistici)<br />

oltre 350 t/giorno <strong>di</strong><br />

cemento; oltre 35<br />

t/giorno <strong>di</strong> calce; oltre 35<br />

t/giorno per altri forni<br />

tutti i progetti<br />

oltre 10.000 t/anno <strong>di</strong><br />

capacità <strong>di</strong> fusione<br />

per superficie impegnata<br />

superiore a 5.000 m² o<br />

50.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

per superficie impegnata<br />

superiore a 3.000 m² o<br />

30.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

139 Tipologia e soglia introdotte dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

32


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

6. Industria chimica<br />

6. a) Trattamento industriale <strong>di</strong> prodotti interme<strong>di</strong> e<br />

fabbricazione <strong>di</strong> prodotti chimici<br />

6. b) Produzione industriale <strong>di</strong> antiparassitari e <strong>di</strong><br />

prodotti farmaceutici, <strong>di</strong> pitture e vernici, <strong>di</strong><br />

elastomeri e perossi<strong>di</strong><br />

6. c) Impianti <strong>di</strong> stoccaggio <strong>di</strong> petrolio, prodotti<br />

petroliferi, petrolchimici e chimici pericolosi ai<br />

sensi della <strong>legge</strong> <strong>29</strong> maggio 1974 n. 256 e<br />

con capacità superiore a<br />

35.000 t/anno <strong>di</strong> materie<br />

prime<br />

con capacità superiore a<br />

35.000 t/anno <strong>di</strong> materie<br />

prime<br />

con capacità<br />

complessiva superiore a<br />

40.000 m³<br />

s.m. 140<br />

7. Industria dei prodotti alimentari<br />

7. a) Impianti per il trattamento e la trasformazione <strong>di</strong><br />

materie prime animali (<strong>di</strong>verse dal latte)<br />

7. b) Impianti per il trattamento e la trasformazione <strong>di</strong><br />

materie prime vegetali<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

tutti i progetti<br />

tutti i progetti<br />

con<br />

capacità<br />

complessiva superiore a<br />

700 mc <strong>di</strong> volume per i<br />

prodotti petroliferi e 300<br />

mc <strong>di</strong> volume per tutti<br />

gli altri prodotti<br />

con capacità <strong>di</strong><br />

produzione <strong>di</strong> oltre 75<br />

t/giorno <strong>di</strong> prodotto<br />

finito<br />

con capacità <strong>di</strong><br />

produzione <strong>di</strong> oltre 300<br />

t/giorno <strong>di</strong> prodotto<br />

finito<br />

7. c) Fabbricazione <strong>di</strong> prodotti lattiero - caseari con capacità <strong>di</strong><br />

produzione <strong>di</strong> oltre 140<br />

t/giorno su base annua<br />

7. d) Industria della birra e del malto con capacità <strong>di</strong><br />

produzione superiore a<br />

350.000 t/anno<br />

7. e) Fabbricazione <strong>di</strong> dolciumi e sciroppi per inse<strong>di</strong>amenti oltre<br />

35.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

7. f) Impianti per la macellazione <strong>di</strong> animali;<br />

stabilimenti <strong>di</strong> squartamento<br />

Impianti per l’eliminazione o il recupero <strong>di</strong><br />

carcasse e <strong>di</strong> residui animali<br />

7. g) Industrie per la protezione della fecola; molitura<br />

dei cereali, industria dei prodotti amidacei,<br />

industria dei prodotti alimentari per la zootecnia<br />

7. h) Stabilimenti per la protezione <strong>di</strong> farina <strong>di</strong> pesce e<br />

<strong>di</strong> olio <strong>di</strong> pesce<br />

con capacità <strong>di</strong><br />

produzione <strong>di</strong> carcasse<br />

superiore a 35 t/giorno<br />

con capacità <strong>di</strong><br />

trattamento <strong>di</strong> oltre 7<br />

t/giorno<br />

per superficie impegnata<br />

superiore a 3.500 m² <strong>di</strong> o<br />

35.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

con capacità <strong>di</strong><br />

lavorazione superiore a<br />

35.000 q/anno <strong>di</strong><br />

prodotto lavorato<br />

7. i) Zuccherifici con capacità <strong>di</strong><br />

produzione<br />

o<br />

raffinazione superiore a<br />

7.000 t/giorno <strong>di</strong><br />

barbabietole o altre<br />

materie prime<br />

7. l) Impianti industriali per la produzione <strong>di</strong> lievi tutti i progetti<br />

8. Industria dei tessili, del cuoio, del legno, della<br />

carta<br />

8. a) Fabbricazione <strong>di</strong> pasta per carta a partire dal<br />

legno o da altre materie fibrose<br />

per capacità <strong>di</strong><br />

produzione superiori a<br />

140 Legge abrogata dall'articolo 15 del d.lgs. 16 luglio 1998, n. <strong>28</strong>5, a sua volta abrogato dall'articolo 20 del d.lgs. 14 marzo 2003,<br />

n. 65 “Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 1999/45/CE e della <strong>di</strong>rettiva 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e<br />

all'etichettatura dei preparati pericolosi”. Ve<strong>di</strong> anche il d.lgs. 3 febbraio 1997, n. 52 “Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 92/32/CEE<br />

concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose”<br />

33


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

100 t/giorno<br />

8. b) Impianti per il pretrattamento (operazioni <strong>di</strong><br />

lavaggio, imbianchimento, mercerizzazione) o la<br />

tintura <strong>di</strong> fibre o <strong>di</strong> tessili<br />

8. c) Impianti per la concia delle pelli e del pellame per capacità <strong>di</strong><br />

lavorazione superiori a<br />

12 t/giorno <strong>di</strong> prodotto<br />

8. d) Impianti per la produzione e la lavorazione <strong>di</strong><br />

cellulosa, e impianti destinati alla fabbricazione<br />

<strong>di</strong> carta e cartoni<br />

8. e) Impianti <strong>di</strong> fabbricazione <strong>di</strong> pannelli <strong>di</strong> fibre,<br />

pannelli <strong>di</strong> particelle e compensati<br />

9. Industria della gomma<br />

9. a) Fabbricazione e trattamento <strong>di</strong> prodotti a base <strong>di</strong><br />

elastomeri<br />

10. Progetti <strong>di</strong> infrastrutture<br />

10. a) Progetti <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> zone industriali o<br />

finito<br />

per capacità <strong>di</strong><br />

trattamento superiore a 7<br />

t/giorno<br />

tutti i progetti<br />

per capacità <strong>di</strong><br />

lavorazione superiore a<br />

50 t/giorno<br />

per capacità <strong>di</strong><br />

lavorazione superiore a<br />

50.000 t/anno <strong>di</strong> materie<br />

lavorate<br />

tutti i progetti<br />

per superfici superiori a<br />

<strong>28</strong> ha<br />

produttive<br />

10. b) Progetti <strong>di</strong> riassetto urbano, costruzione <strong>di</strong> centri<br />

commerciali e parcheggi:<br />

I sviluppo <strong>di</strong> aree urbane nuove o in estensione <strong>di</strong> superficie dell’area<br />

superiore a <strong>28</strong> ha<br />

II sviluppo urbano all’interno <strong>di</strong> aree urbane<br />

esistenti<br />

III interporti, parcheggi, ospedali, centri fieristici,<br />

mercati all’ingrosso, impianti sportivi<br />

<strong>di</strong> superficie dell’area<br />

superiore a 7 ha<br />

<strong>di</strong> superficie dell’area<br />

superiore a 2 ha o <strong>di</strong><br />

volume e<strong>di</strong>ficato<br />

superiore a 40.000 m³<br />

con superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

superiore a 1.500 m²<br />

tutti i progetti<br />

IV gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio, compresi<br />

i centri commerciali al dettaglio 141<br />

10. c) Linee ferroviarie a carattere regionale o locale,<br />

con esclusione dei raccor<strong>di</strong> agli impianti<br />

produttivi o ad altre strutture; piattaforme e<br />

terminali intermodali<br />

10. d) Costruzioni <strong>di</strong> aeroporti tutti i progetti<br />

10. e) Costruzione <strong>di</strong> strade (anche <strong>di</strong> competenza della<br />

Provincia ai sensi dell’art. 19 bis del d.P.R. 22<br />

marzo 1974, n. 381 come inserito dall’art. 8 del<br />

d.lgs. 11 novembre 1999, n. 463) 142 :<br />

I<br />

II<br />

vie <strong>di</strong> rapida comunicazione (strade riservate alla<br />

circolazione automobilistica o tratti <strong>di</strong> esse,<br />

accessibili solo attraverso svincoli o intersezioni<br />

controllate e sulle quali sono vietati tra l’altro<br />

l’arresto e la sosta <strong>di</strong> autoveicoli)<br />

strade extraurbane a quattro o più corsie,<br />

raddrizzamento e/o allargamento <strong>di</strong> esistenti a<br />

due corsie per renderle a quattro o più corsie<br />

tutti i progetti<br />

con lunghezza superiore<br />

a 3,5 km<br />

con lunghezza fino a 3,5<br />

km<br />

III strade extraurbane secondarie con lunghezza superiore<br />

a 1.500 m<br />

IV strade <strong>di</strong> scorrimento in area urbana o<br />

con lunghezza superiore<br />

potenziamento <strong>di</strong> esistenti, in area urbana, a<br />

a 1.500 m<br />

quattro o più corsie<br />

10. f) Porti e impianti portuali, compresi i porti <strong>di</strong> porti turistici e da porti lacuali e fluviali,<br />

141 Per le definizioni relative alle strutture commerciali ve<strong>di</strong> la l.p. 8 maggio 2000, n. 4 e s.m. riportata più avanti nel testo<br />

142 Ve<strong>di</strong> normativa statale<br />

34


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

pesca <strong>di</strong>porto quando lo<br />

specchio d’acqua è<br />

superiore a 10 ha o le<br />

aree esterne interessate<br />

superano i 5 ha, oppure i<br />

moli sono <strong>di</strong> lunghezza<br />

superiore ai 500 m<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

impianti portuali e porti<br />

<strong>di</strong> pesca: tutti i progetti<br />

10. g) Costruzione <strong>di</strong> vie navigabili interne tutti i progetti<br />

10. h) Opere <strong>di</strong> regolazione dei corsi dei fiumi e dei<br />

tutti i progetti, con<br />

torrenti, canalizzazioni e interventi <strong>di</strong> bonifica<br />

ed altri simili destinati a incidere sul regime<br />

delle acque<br />

l’esclusione delle<br />

tipologie <strong>di</strong> opere come<br />

definite dall’articolo 2,<br />

comma 1, della <strong>legge</strong><br />

regionale 11 novembre<br />

1971, n. 39 143<br />

143 Legge regionale 11 novembre 1971, n. 39, “Norme per l'esecuzione delle opere <strong>di</strong> sistemazione dei bacini montani” - articolo<br />

2, comma 1:<br />

“Le opere <strong>di</strong> sistemazione montana comprendono:<br />

a) opere volte ad ottenere la stabile correzione dei corsi d'acqua e che hanno per scopo la riduzione del trasporto solido, la<br />

<strong>di</strong>fesa delle sponde e la regolarizzazione del profilo;<br />

b) opere <strong>di</strong> sistemazione del terreno sui versanti, allo scopo <strong>di</strong> eliminare o ridurre il trasporto solido dei corsi d'acqua;<br />

c) opere <strong>di</strong> carattere accessorio a quelle in<strong>di</strong>cate nelle lettere precedenti quali paravalanghe, rimboschimenti e rinver<strong>di</strong>menti,<br />

tendenti al miglioramento del regime idraulico ed alla riduzione del trasporto solido, e strade <strong>di</strong> servizio;<br />

d) lavori <strong>di</strong> or<strong>di</strong>naria manutenzione alle opere ed agli alvei al fine <strong>di</strong> conservare in efficienza i manufatti esistenti, nonché per<br />

mantenere una sufficiente sezione <strong>di</strong> deflusso.”<br />

Sono opere realizzate dal Servizio Bacini montani.<br />

In base all’articolo 115, comma 1, lettera d), della l.p. 23 maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />

applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, la l.r. 11 novembre 1971, n. 39 è abrogata. Il riferimento è pertanto sostituito dal<br />

seguente, contenuto nella l.p. 23 maggio 2007, n. 11:<br />

articolo 10 - Opere e interventi <strong>di</strong> sistemazione idraulica e forestale<br />

1. Le finalità <strong>di</strong> questo titolo si perseguono me<strong>di</strong>ante la realizzazione dei seguenti interventi e opere <strong>di</strong> sistemazione idraulica e<br />

forestale:<br />

a) interventi volti a ottenere la gestione dei corsi d'acqua finalizzata alla riduzione del pericolo, attraverso il contenimento<br />

delle piene e il controllo del trasporto solido;<br />

b) interventi <strong>di</strong> sistemazione del terreno sui versanti instabili, per il controllo dell'apporto solido nei corsi d'acqua e per la<br />

riduzione dell'erosione;<br />

c) interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dei centri abitati e delle relative infrastrutture, che prevedono opere <strong>di</strong> ritenuta, <strong>di</strong> laminazione o <strong>di</strong><br />

deviazione delle portate liquide o solide, per ridurre il pericolo derivante dai fenomeni alluvionali e torrentizi;<br />

d) lavori <strong>di</strong> or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria manutenzione delle opere e degli alvei, per conservare in efficienza gli interventi e per<br />

mantenere una sufficiente sezione <strong>di</strong> deflusso e il buon regime dei corsi d'acqua, ivi compreso il trattamento della vegetazione<br />

in alveo, attuato in modo da contemperare le esigenze <strong>di</strong> efficienza idraulica con quelle <strong>di</strong> carattere ecologico, paesaggistico e<br />

ambientale;<br />

e) rimboschimenti, cespugliamenti e rinver<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> terreni denudati anche a seguito <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>, interventi <strong>di</strong> arricchimento<br />

della composizione floristica e <strong>di</strong> riequilibrio dei popolamenti forestali, comprese le cure colturali e quelle in<strong>di</strong>rizzate alla<br />

normalizzazione dei caratteri del bosco;<br />

f) interventi e opere secondo le tipologie in<strong>di</strong>cate dai piani forestali e montani nei boschi <strong>di</strong> protezione;<br />

g) interventi e opere per la <strong>di</strong>fesa dei boschi dagli incen<strong>di</strong>, previsti dal piano <strong>di</strong>sciplinato all'articolo 86 ed eventualmente dai<br />

piani <strong>di</strong> gestione forestale aziendale previsti dall'articolo 57;<br />

h) interventi <strong>di</strong> lotta e <strong>di</strong> prevenzione delle avversità biotiche e abiotiche, compresa la ricostituzione del bosco danneggiato.<br />

2. Rientrano fra gli interventi previsti dal comma 1 le opere <strong>di</strong> carattere accessorio necessarie alla loro esecuzione, come le<br />

strade <strong>di</strong> servizio, le piste, i depositi, le mense e gli alloggi a servizio dei cantieri.<br />

3. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 56 in or<strong>di</strong>ne all'attività <strong>di</strong> gestione forestale da parte dei proprietari e dei<br />

soggetti gestori, la Provincia, i comuni e la comunità assicurano, secondo quanto previsto da questa <strong>legge</strong>, la realizzazione<br />

degli interventi e delle opere in<strong>di</strong>cate dal comma 1 che, in quanto coerenti con i criteri stabiliti dai piani forestali e montani,<br />

sono <strong>di</strong> interesse pubblico.<br />

4. Sono riconosciuti <strong>di</strong> rilievo <strong>provinciale</strong> e sono riservati alla competenza della Provincia gli interventi e le opere <strong>di</strong><br />

sistemazione dei corsi d'acqua e dei laghi iscritti nell'elenco delle acque pubbliche e nei relativi elenchi suppletivi, o intavolati<br />

al demanio idrico <strong>provinciale</strong>, e comunque quelli che rientrano nelle aree in<strong>di</strong>viduate dai piani forestali e montani ai sensi<br />

dell'articolo 6, comma 8, nonché gli interventi e le opere espressamente previsti dal piano per la <strong>di</strong>fesa dei boschi dagli<br />

incen<strong>di</strong>. Rimangono esclusi gli interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa eseguiti dai privati ai sensi dell'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 18 del<br />

1976, come mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 75 <strong>di</strong> questa <strong>legge</strong>.<br />

5. Alla realizzazione degli interventi e delle opere la Provincia provvede secondo quanto previsto dall'articolo 84.<br />

35


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

10. i) Dighe e altri impianti destinati a trattenere,<br />

regolare le acque o ad accumularle in modo<br />

durevole<br />

10. j) Sistemi <strong>di</strong> trasporto a guida vincolata (tramvie e<br />

metropolitane), funicolari o linee simili <strong>di</strong> tipo<br />

particolare, principalmente a<strong>di</strong>bite al trasporto <strong>di</strong><br />

passeggeri<br />

10. k) Installazione <strong>di</strong> oleodotti e gasdotti escluse le<br />

reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />

10. l) Installazione <strong>di</strong> acquedotti escluse le reti <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione<br />

10. m) Derivazioni <strong>di</strong> acque superficiali e opere<br />

connesse<br />

10. n) Derivazioni <strong>di</strong> acque sotterranee e da sorgenti,<br />

ivi compresa l’estrazione e la ricarica artificiale<br />

<strong>di</strong> acque freatiche<br />

10. o) Opere per il trasferimento <strong>di</strong> risorse idriche tra<br />

bacini imbriferi principali, non rientranti nella<br />

competenza nazionale o nelle altre tipologie del<br />

presente allegato<br />

11. Altri progetti<br />

11. a) Piste permanenti per corse e prove <strong>di</strong> veicoli a<br />

motore<br />

11. b) Impianti <strong>di</strong> smaltimenti <strong>di</strong> rifiuti:<br />

I 146<br />

II 147<br />

III 148<br />

Impianti <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti urbani non<br />

pericolosi, me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> incenerimento<br />

o <strong>di</strong> trattamento, (operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato<br />

B, lettere D2 e da D8 a D11, della parte quarta<br />

del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152)<br />

Impianti <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti non pericolosi<br />

me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> raggruppamento o<br />

ricon<strong>di</strong>zionamento preliminari (operazioni <strong>di</strong> cui<br />

all’Allegato B, lettere D13 e D14, della parte<br />

quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.<br />

152)<br />

Impianti <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti speciali non<br />

pericolosi me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> incenerimento<br />

o <strong>di</strong> trattamento (operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato<br />

B, lettere D2 e da D8 a D11, della parte quarta<br />

del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152)<br />

<strong>di</strong> altezza superiore ai 10<br />

m ai sensi del d.P.R. n.<br />

1363 del 1959 144 o con<br />

capacità <strong>di</strong> invaso<br />

superiore a 100.000<br />

mc 145<br />

con portata massima<br />

derivabile superiori a<br />

1.000 l/s<br />

con portata massima<br />

derivabile superiori a<br />

100 l/s<br />

con capacità superiore a<br />

200 t/giorno<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

con capacità <strong>di</strong> invaso<br />

superiore a 10.000 mc <strong>di</strong><br />

volume<br />

tutti i progetti<br />

<strong>di</strong> lunghezza superiore a<br />

20 km<br />

<strong>di</strong> lunghezza superiore a<br />

20 km<br />

con portata massima<br />

derivabile superiore a<br />

200 l/s<br />

con portata massima<br />

derivabile superiore a 50<br />

l/s<br />

tutti i progetti<br />

tutti i progetti<br />

con<br />

capacità<br />

complessiva superiore a<br />

10 t/giorno<br />

con<br />

capacità<br />

complessiva superiore a<br />

20 t/giorno<br />

con<br />

capacità<br />

complessiva superiore a<br />

10 t/giorno<br />

6. Se si evidenziano situazioni <strong>di</strong> pericolo o rischio residuo, anche a fronte <strong>di</strong> organici interventi <strong>di</strong> sistemazione, la Provincia<br />

promuove adeguate azioni d'informazione e <strong>di</strong> educazione, assicura trasparenza nell'azione amministrativa nonché <strong>di</strong>alogo<br />

volto ad acquisire consenso e con<strong>di</strong>visione sulle misure <strong>di</strong> protezione e sulle attività <strong>di</strong> protezione civile.<br />

144 d.P.R. 1 novembre 1959, n. 1363 “Approvazione del <strong>regolamento</strong> per la compilazione dei progetti, la costruzione e l'esercizio<br />

delle <strong>di</strong>ghe <strong>di</strong> ritenuta”: le norme della seconda parte del d.P.R. sono state sostituite da quelle allegate al d.m. 24 marzo 1982<br />

“Norme tecniche per la progettazione e la costruzione delle <strong>di</strong>ghe <strong>di</strong> sbarramento”. Ve<strong>di</strong>, anche, l'articolo 61 del d.lgs. 3 aprile<br />

2006, n. 152.<br />

145 In base alla norma statutaria (d.P.R. 22 marzo 1974, n. 381, articolo 5), la competenza è <strong>provinciale</strong> anche per gli impianti <strong>di</strong><br />

cui al d.lgs. n. 152/2006 e s.m., allegato II lettera 13 “impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo<br />

durevole, <strong>di</strong> altezza superiore a 15 m o che determinano un volume d’invaso superiore a 1.000.000 m³, nonché impianti<br />

destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque a fini energetici in modo durevole, <strong>di</strong> altezza superiore a 10 m o che<br />

determinano un volume d’invaso superiore a 100.000 m³”, da assoggettare <strong>di</strong>rettamente a procedura <strong>di</strong> VIA nazionale.<br />

146 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

147 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

148 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

36


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

IV 149<br />

V 150<br />

VI 151<br />

VII 152<br />

VIII 153<br />

IX 154<br />

X 155<br />

XI 156<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

Impianti <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi<br />

me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> deposito preliminare<br />

(operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato B, lettera D15,<br />

della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile<br />

2006, n. 152)<br />

Discariche <strong>di</strong> rifiuti urbani non pericolosi<br />

(operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato B, lettere D1 e<br />

D5, della parte quarta del decreto legislativo 3<br />

aprile 2006, n. 152)<br />

Impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero <strong>di</strong> rifiuti<br />

pericolosi, me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> cui<br />

all’Allegato B, lettere D1, D5, D9, D10 e D11,<br />

ed all’Allegato C, lettera R1, della parte quarta<br />

del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152<br />

Impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero <strong>di</strong> rifiuti<br />

pericolosi, me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> cui<br />

all’Allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15,<br />

ed all’Allegato C, lettere da R2 a R9, della parte<br />

quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.<br />

152<br />

Impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero <strong>di</strong> rifiuti non<br />

pericolosi me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> incenerimento<br />

o <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong> cui all’Allegato B, lettere D9,<br />

D10 e D11, ed all’Allegato C, lettera R1, della<br />

parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006,<br />

n. 152<br />

Impianti <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi<br />

me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato C, lettere<br />

da R1 a R9, della parte quarta del decreto<br />

legislativo 3 aprile 2006, n. 152<br />

Discariche <strong>di</strong> rifiuti speciali non pericolosi<br />

(operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato B, lettere D1 e<br />

D5, della parte quarta del decreto legislativo n.<br />

152/2006), ad esclusione delle <strong>di</strong>scariche per<br />

inerti con capacità complessiva sino a 100.000<br />

m³<br />

Impianti <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti me<strong>di</strong>ante<br />

operazioni <strong>di</strong> iniezione in profon<strong>di</strong>tà,<br />

lagunaggio, scarico <strong>di</strong> rifiuti soli<strong>di</strong> nell’ambiente<br />

idrico, compreso il seppellimento nel sottosuolo<br />

marino, deposito permanente (operazioni <strong>di</strong> cui<br />

all’Allegato B, lettere D3, D4, D6, D7 e D12,<br />

della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile<br />

2006, n. 152)<br />

con capacità superiore a<br />

150.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

oppure con capacità<br />

superiore a 200 t/giorno<br />

con capacità superiore a<br />

100.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

tutti i progetti<br />

con capacità superiore a<br />

100 t/giorno<br />

tutti i progetti<br />

tutti i progetti<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

con capacità massima<br />

superiore a 30.000 m³ o<br />

con capacità superiore a<br />

40 t/giorno<br />

con<br />

capacità<br />

complessiva fino a<br />

100.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

tutti i progetti<br />

con<br />

capacità<br />

complessiva superiore a<br />

10 t/giorno<br />

11. c) Impianti <strong>di</strong> depurazione delle acque reflue con potenzialità con potenzialità<br />

superiori a 100.000 superiori a 10.000<br />

abitanti equivalenti abitanti equivalenti<br />

11. d) Depositi <strong>di</strong> fanghi, progetti non rientranti nelle<br />

altre tipologie<br />

per quantitativi superiori<br />

a 50.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

11. e) Immagazzinamento <strong>di</strong> rottami <strong>di</strong> ferro, comprese per aree superiori a 1 ha<br />

149 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

150 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

151 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

152 Tipologia e soglia introdotte dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

153 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

154 Tipologia e soglia introdotte dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

155 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

156 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />

37


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

le carcasse <strong>di</strong> veicoli - ivi compresi centri <strong>di</strong><br />

raccolta, stoccaggio e rottamazione <strong>di</strong> rottami <strong>di</strong><br />

ferro, autoveicoli e simili<br />

11. f) Banchi <strong>di</strong> prova per motori, turbine e reattori per aree superiori a 500<br />

m²<br />

11. g) Impianti per la produzione <strong>di</strong> fibre minerali<br />

artificiali<br />

11. h) Fabbricazione, con<strong>di</strong>zionamento, carico o messa<br />

in cartuccia <strong>di</strong> esplosivi; impianti per il recupero<br />

o la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> sostanze esplosive<br />

12. Turismo e svaghi<br />

12. a) Piste da sci 158<br />

157<br />

Impianti <strong>di</strong> risalita, funivie bifuni e strutture<br />

connesse - escluse le sciovie e le monofuni a<br />

collegamento permanente aventi lunghezza<br />

inclinata non superiore a 500 m 159<br />

12. b) Campeggi e villaggi turistici, centri turistici<br />

residenziali ed esercizi alberghieri esclusi quelli<br />

ricadenti nei centri abitati: 160<br />

I campeggi e villaggi turistici<br />

II centri turistico-residenziali ed esercizi<br />

alberghieri<br />

III<br />

nuovi rifugi alpini 161 al <strong>di</strong> sopra dei 1600 metri,<br />

esclusi gli ampliamenti e le mo<strong>di</strong>fiche degli<br />

esistenti<br />

per superficie impegnata<br />

superiore a 5.000 m² <strong>di</strong> o<br />

50.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />

con almeno 25.000 t<br />

anno <strong>di</strong> materie prime<br />

lavorate<br />

con lunghezza superiore<br />

a 2 km o con superficie<br />

superiore a 5 ha<br />

i) con portata oraria<br />

massima, richiesta ai fini<br />

della concessione,<br />

superiore a 1800 persone<br />

per i nuovi tracciati<br />

ii) sostituzione sullo<br />

stesso tracciato <strong>di</strong><br />

impianti, esistenti o<br />

autorizzati alla data <strong>di</strong><br />

entrata in vigore del<br />

presente allegato, con<br />

impianti che superano la<br />

portata oraria, richiesta<br />

ai fini della concessione,<br />

<strong>di</strong> 2200 persone<br />

<strong>di</strong> superficie superiore a<br />

3,5 ha<br />

con oltre 210 posti letto<br />

o volume e<strong>di</strong>ficato oltre<br />

17.500 m³ o con<br />

superficie occupata<br />

superiore a 14 ha<br />

tutti i progetti<br />

12. c) Parchi tematici <strong>di</strong> superficie superiore a<br />

157 Ve<strong>di</strong> la deliberazione interpretativa della Giunta Provinciale 5 settembre 2003, n. 2178<br />

158 La deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui all’articolo 3 bis, comma 1, (ve<strong>di</strong> nota precedente) del presente <strong>regolamento</strong><br />

definisce le opere accessorie, connesse con la tipologia progettuale, rilevanti ai fini della procedura <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> VIA.<br />

159 La deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui all’articolo 3 bis, comma 1, (ve<strong>di</strong> nota precedente) del presente <strong>regolamento</strong><br />

definisce le opere accessorie, connesse con la tipologia progettuale, rilevanti ai fini della procedura <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> VIA.<br />

La procedura <strong>di</strong> verifica si applica alle mo<strong>di</strong>fiche o ampliamenti degli impianti realizzati secondo quanto previsto dalla colonna<br />

2, tenuto conto delle in<strong>di</strong>cazioni della deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> prevista dall’articolo 3 bis, comma 1, (ve<strong>di</strong> nota<br />

precedente) del presente <strong>regolamento</strong>. La stessa <strong>di</strong>sciplina si applica anche con riferimento alle mo<strong>di</strong>fiche o ampliamenti <strong>di</strong><br />

impianti esistenti o autorizzati alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente allegato, qualora gli stessi presentino una portata oraria,<br />

determinata in concessione, superiore a 2200 persone.<br />

160 Per le definizioni ve<strong>di</strong> l.p. 15 maggio 2002, n. 7 e s.m. riportata più avanti nel testo<br />

161 La definizione <strong>di</strong> rifugio alpino è in<strong>di</strong>viduata dall’articolo 6 della l.p. 15 marzo 1993, n. 8 “Or<strong>di</strong>namento dei rifugi alpini,<br />

bivacchi, sentieri e vie ferrate” e s.m., che recita: “1. I rifugi alpini sono strutture ricettive che assicurano presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sobria<br />

ospitalità in zone <strong>di</strong> montagna, non raggiungibili da strade aperte al traffico or<strong>di</strong>nario”. Le esclusioni per i rifugi alpini<br />

esistenti sono da riferire ai rifugi alpini in possesso della qualifica alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>.<br />

38


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure VIA<br />

13.<br />

13. a) Progetti <strong>di</strong> cui alla colonna 1 che servono<br />

esclusivamente o essenzialmente per lo sviluppo<br />

ed il collaudo <strong>di</strong> nuovi meto<strong>di</strong> o prodotti e che<br />

non sono utilizzati per più <strong>di</strong> due anni<br />

Soglie limite per assoggettare<br />

le opere a procedure <strong>di</strong><br />

verifica<br />

5 ha<br />

tutti i progetti<br />

Allegato B 162<br />

Criteri <strong>di</strong> selezione <strong>di</strong> cui all’articolo 3, comma 6, e articolo 3 bis, comma 1, lettera a)<br />

1. Caratteristiche dei progetti<br />

Le caratteristiche dei progetti debbono essere considerate tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi:<br />

a) <strong>di</strong>mensioni del progetto (superfici, volumi, potenzialità);<br />

b) cumulo con altri progetti;<br />

c) utilizzazione <strong>di</strong> risorse naturali;<br />

d) produzione <strong>di</strong> rifiuti;<br />

e) inquinamento e <strong>di</strong>sturbi ambientali;<br />

f) rischio <strong>di</strong> incidenti, per quanto riguarda, in particolare, le sostanze o le tecnologie utilizzate;<br />

g) impatto sul patrimonio naturale e storico, tenuto conto della destinazione delle zone che possono essere<br />

danneggiate (in particolare zone turistiche, urbane e agricole).<br />

2. Localizzazione dei progetti<br />

Deve essere considerata la sensibilità ambientale delle aree geografiche che possono risentire dell’impatto dei<br />

progetti, tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi:<br />

a) utilizzazione attuale del territorio;<br />

b) ricchezza, qualità e capacità <strong>di</strong> rigenerazione delle risorse naturali della zona;<br />

c) capacità <strong>di</strong> carico dell’ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone:<br />

1) zone umide;<br />

2) zone montuose e forestali;<br />

3) aree naturali protette <strong>di</strong> cui all’articolo 2, comma 4;<br />

4) zone nelle quali gli standard <strong>di</strong> qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già stati<br />

superati;<br />

5) zone a forte densità demografica;<br />

6) zone <strong>di</strong> importanza storica, culturale o archeologica;<br />

7) aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle acque pubbliche;<br />

8) aree contigue ai parchi naturali e ai biotopi.<br />

3. Caratteristiche dell’impatto potenziale<br />

Gli effetti potenzialmente significativi dei progetti debbono essere considerati in relazione ai criteri stabiliti ai<br />

punti 1 e 2 tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi:<br />

a) portata dell’impatto (area geografica e densità della popolazione interessata);<br />

b) natura transfrontaliera dell’impatto;<br />

c) or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza e complessità dell’impatto;<br />

d) probabilità dell’impatto;<br />

e) durata, frequenza e reversibilità dell’impatto.<br />

Allegato C 163<br />

Relazione per la richiesta <strong>di</strong> procedura <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> cui all’articolo 3<br />

1. Descrizione dell’ambiente nel quale viene proposto il progetto:<br />

a) caratteristiche ambientali previste dall’art. 3, comma 2, lettere e) ed f), della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>;<br />

b) principali vincoli ambientali che interessano, in tutto o in parte, il progetto;<br />

c) valutazione della sensibilità ambientale del sito;<br />

d) descrizione delle aree sensibili e delle aree protette presenti in prossimità del sito ove si realizza il<br />

progetto, con in<strong>di</strong>cazione delle eventuali interferenze che il progetto può avere su <strong>di</strong> esse.<br />

162 Allegato aggiunto ai sensi dell'articolo 16 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.<br />

163 Allegato aggiunto ai sensi dell'articolo 16 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.<br />

39


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

2. Dimensione del progetto:<br />

a) tipologia;<br />

b) <strong>di</strong>mensioni (superfici, volumi, potenzialità);<br />

c) obiettivi del progetto (giustificazione dell’opera, con illustrazione <strong>di</strong> massima delle alternative<br />

considerate, fruitori dell’opera, bacino <strong>di</strong> utenza);<br />

d) inquadramento territoriale (localizzazione, destinazione d’uso delle aree limitrofe e vocazione<br />

territoriale).<br />

3. Utilizzazione delle risorse naturali:<br />

a) fonti <strong>di</strong> approvvigionamento;<br />

b) <strong>di</strong>sponibilità delle risorse da impiegare;<br />

c) approvvigionamento idrico;<br />

d) interazione ed eventuale mo<strong>di</strong>fica del drenaggio sia superficiale che sotterraneo delle acque.<br />

4. Produzione e smaltimento <strong>di</strong> rifiuti.<br />

5. Inquinamento e <strong>di</strong>sturbi ambientali:<br />

a) generazione <strong>di</strong> conflitti nell’uso delle risorse con altri interventi limitrofi;<br />

b) valutazione quali-quantitativa degli inquinamenti indotti ed impatto non mitigabili;<br />

c) volumi <strong>di</strong> traffico indotti e capacità del sistema infrastrutturale.<br />

6. Analisi del rischio <strong>di</strong> incidenti.<br />

7. Impatto sul patrimonio naturale e storico.<br />

Sulla base della tipologia dell’intervento proposto i vari punti possono essere trattati in modo più o meno<br />

approfon<strong>di</strong>to, secondo la rilevanza dell’ambiente interessato, esplicitando anche l’eventuale inesistenza degli<br />

elementi richiesti.<br />

Decreto del Presidente della Giunta Provinciale 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. 164<br />

Mo<strong>di</strong>fiche al decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg.<br />

(Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> "Disciplina della<br />

valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente")<br />

articolo 10 - Mo<strong>di</strong>ficazioni all’articolo 11 del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n.<br />

13-11/Leg.<br />

3. Le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 11, comma 3 ter, del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22<br />

novembre 1989, n. 13-11/Leg., come inserito dal comma 2 del presente articolo, si applicano anche con<br />

riferimento ai proce<strong>di</strong>menti pendenti alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, nell’ambito dei<br />

quali la Giunta <strong>provinciale</strong> abbia richiesto gli elementi integrativi ivi considerati.<br />

articolo 16 - Allegati<br />

1. Ai sensi dell’articolo 22, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>, come sostituito<br />

dall’articolo 38, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3, la tabella allegata al decreto del<br />

Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come mo<strong>di</strong>ficata dal decreto del<br />

Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg., è sostituita dagli allegati A, B e C.<br />

articolo 17 - Coor<strong>di</strong>namento formale del testo 165<br />

1. Al fine <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento del testo del <strong>regolamento</strong> con le <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> istituzione dell’agenzia<br />

<strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente contenute nella <strong>legge</strong> 11 settembre 1995, n. 11, al decreto del<br />

164 Si riportano i testi degli articoli che non hanno trovato spazio nel testo coor<strong>di</strong>nato.<br />

165 Come accennato in nota 76, nel testo si è provveduto a sostituire il termine servizio protezione ambiente e agenzia <strong>provinciale</strong><br />

per la protezione dell’ambiente del testo originario con il termine servizio valutazione ambientale derivante dal passaggio <strong>di</strong><br />

competenze <strong>di</strong>sposto dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009.<br />

40


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come mo<strong>di</strong>ficato dal decreto del<br />

Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg., sono apportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:<br />

a) al comma 1 dell’articolo 1 il sesto trattino: "- s.p.a.: servizio protezione ambiente;” è sostituito dal<br />

seguente: "- agenzia: agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente; ";<br />

b) le parole: "il s.p.a.", "al s.p.a.", "del s.p.a.", "dal s.p.a.", contenute negli articoli 4, 5, 8, 9, 10, 12, 13 e 14,<br />

sono sostituite rispettivamente dalle seguenti: "l’agenzia", "all’agenzia", "dell’agenzia”, "dall’agenzia".<br />

articolo 18 - Abrogazioni<br />

1. Sono abrogati l’articolo 15 del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-<br />

11/Leg. e gli articoli 12, comma 2, e 13 del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 10 maggio 1995,<br />

n. 7-21/Leg., fatti salvi gli effetti prodotti e l’applicazione delle medesime <strong>di</strong>sposizioni ai rapporti giuri<strong>di</strong>ci<br />

sorti sotto il loro vigore.<br />

articolo 19 - Disposizioni transitorie e finali<br />

1. Le procedure <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale dei progetti depositati presso l’agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />

protezione dell’ambiente, ancora in corso alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, sono svolte<br />

fino al loro completamento secondo la <strong>di</strong>sciplina derivante dal medesimo, anche se i predetti progetti<br />

rientrano nelle tipologie e nelle eventuali soglie <strong>di</strong>mensionali, per le quali è prevista la procedura <strong>di</strong> verifica ai<br />

sensi del presente <strong>regolamento</strong>. Tuttavia, in tale ultimo caso, l’agenzia restituisce d’ufficio il progetto al<br />

proponente, entro venti giorni dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, ove verifichi che<br />

l’impatto ambientale in relazione alle caratteristiche del progetto, non richieda lo svolgimento della procedura<br />

<strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale. Parimenti sono restituiti d’ufficio i progetti <strong>di</strong> cui sopra che non<br />

rientrino nelle tipologie progettuali o nelle eventuali soglie <strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong> cui all’allegato A.<br />

2. La <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente <strong>regolamento</strong> si applica, ove ne ricorrano i presupposti, anche con<br />

riferimento ai progetti - precedentemente non soggetti a procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale - per i<br />

quali siano stati emanati singoli provve<strong>di</strong>menti permissivi o pareri o concessioni, prima della data <strong>di</strong> entrata in<br />

vigore del presente <strong>regolamento</strong>, quando tuttavia non sia ancora intervenuto il provve<strong>di</strong>mento amministrativo<br />

finale che ne consente la realizzazione. In tal caso, ai fini dell’applicazione della <strong>di</strong>sciplina derivante dal<br />

presente <strong>regolamento</strong>, mantengono comunque vali<strong>di</strong>tà i provve<strong>di</strong>menti favorevoli acquisiti prima della data <strong>di</strong><br />

entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>.<br />

3. Resta in ogni caso esclusa l’applicazione della <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente <strong>regolamento</strong> ai progetti per<br />

i quali, alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del medesimo, sia già intervenuto il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale<br />

ai sensi delle norme precedentemente vigenti, nonché ai progetti per i quali, alla stessa data, sia stato già<br />

assunto il provve<strong>di</strong>mento finale che ne consente la realizzazione, anche se non sia stato ancora rilasciato il<br />

provve<strong>di</strong>mento che autorizza l’esercizio dell’attività o dell’opera o dell’impianto. Ove ne ricorrano i<br />

presupposti, le mo<strong>di</strong>fiche e gli ampliamenti dei predetti progetti sono sottoposti alla <strong>di</strong>sciplina concernente la<br />

procedura <strong>di</strong> verifica stabilita dal presente <strong>regolamento</strong>.<br />

4. In attesa dell’adeguamento della normativa <strong>provinciale</strong> alle <strong>di</strong>sposizioni stabilite dal decreto del Presidente<br />

della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della <strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE relativa<br />

alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali), ai fini della valutazione <strong>di</strong> incidenza dei progetti<br />

localizzati nei siti <strong>di</strong> importanza comunitaria si applicano le <strong>di</strong>rettive emanate dalla Giunta <strong>provinciale</strong> con<br />

deliberazione n. 1018 del 5 maggio 2000. La predetta deliberazione può essere mo<strong>di</strong>ficata al fine <strong>di</strong> assicurare<br />

una più pertinente armonizzazione con la <strong>di</strong>sciplina sulla valutazione dell’impatto ambientale, l’adeguamento<br />

alla rete ecologica europea ovvero lo snellimento delle procedure amministrative.<br />

5. Con decorrenza dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, cessa l’applicazione delle<br />

deliberazioni interpretative già assunte dalla Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del decreto<br />

del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg.. Con apposite deliberazioni della<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> sono approvati, ai sensi del citato articolo 1, comma 6, del decreto del Presidente della<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> n. 13-11/Leg. del 1989, un glossario della terminologia e delle definizioni recate dalla<br />

<strong>di</strong>sciplina concernente la valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale risultante dal presente <strong>regolamento</strong>, nonché le<br />

nuove in<strong>di</strong>cazioni interpretative.<br />

Provve<strong>di</strong>mento del Direttore dell’Agenzia n. 56 <strong>di</strong> data 24 aprile 2008 (prot. n. 893/2008-D201)<br />

Modalità <strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong><br />

attivazione delle procedure <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale ai sensi dell’articolo 14, comma 1,<br />

del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.<br />

41


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

In data 18 aprile 2001 è entrato in vigore il decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 13 marzo 2001, n.<br />

5-56/Leg. “Mo<strong>di</strong>fiche al decreto del presidente della giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg”, che<br />

ha mo<strong>di</strong>ficato e integrato il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong><br />

“Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente”, e la tabella ad<br />

esso allegata.<br />

L’articolo 14, comma 1, del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. ha mo<strong>di</strong>ficato l’articolo 14 “Archivio stu<strong>di</strong><br />

d’impatto” del precedente d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg e s.m., introducendo, al comma 5, la<br />

necessità <strong>di</strong> presentare copia della documentazione, annessa alle domande <strong>di</strong> attivazione delle procedure <strong>di</strong><br />

valutazione d’impatto ambientale, in formato elettronico, al fine <strong>di</strong> agevolare lo svolgimento delle procedure<br />

istruttorie e la partecipazione pubblica ai proce<strong>di</strong>menti, nonché allo scopo <strong>di</strong> assicurare una gestione efficiente<br />

dell’archivio degli stu<strong>di</strong> d’impatto.<br />

Lo stesso articolo del nuovo <strong>regolamento</strong> prevede l’emanazione <strong>di</strong> specifiche <strong>di</strong>rettive, da parte del Direttore<br />

dell’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente, al fine <strong>di</strong> determinare modalità, formati e standard<br />

utilizzati nella presentazione della documentazione su supporto <strong>di</strong>gitale.<br />

Nel giungo 2001, l’Agenzia ha attivato un’indagine conoscitiva presso i Servizi provinciali, normalmente<br />

coinvolti nell’ambito delle procedure <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale, al fine <strong>di</strong> valutare alcune modalità<br />

operative per la presentazione della documentazione su supporto <strong>di</strong>gitale e verificare la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> software<br />

specifico all’interno dell’amministrazione. La proposta avanzata ai Servizi, nell’ambito dell’indagine<br />

conoscitiva, si basava sui seguenti punti:<br />

- la documentazione relativa a relazione <strong>di</strong> verifica, stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale, riassunto non tecnico e<br />

progetto (<strong>di</strong>segni e relazioni) è presentata anche in formato elettronico. Per la procedura <strong>di</strong> verifica è<br />

necessario presentare 3 (tre) copie su carta e 1 (una) copia su supporto elettronico, mentre per la<br />

procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale è necessario presentare almeno 5 (cinque) copie su carta e<br />

1 (una) copia su supporto elettronico: in questo caso 3 (tre) copie servono all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />

protezione dell’ambiente, 1 (una) copia al Servizio urbanistica e tutela del paesaggio e 1 (una) copia per il<br />

Comune competente per territorio. Nel caso i Comuni competenti territorialmente siano più <strong>di</strong> uno, è<br />

necessario aggiungere tante copie <strong>di</strong> progetto quanti sono i Comuni in più oltre al primo. Inoltre, se il<br />

progetto è presentato come definitivo o esecutivo devono essere aggiunte copie su carta dell’intera<br />

documentazione per ogni Servizio o Ente deputato al rilascio delle autorizzazioni assorbite nel<br />

proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> VIA. Per i progetti <strong>di</strong> cave e miniere devono essere consegnate due ulteriori copie su<br />

carta della documentazione. Per i progetti relativi a impianti <strong>di</strong> risalita e piste da sci si applica quanto<br />

previsto dalla l.p. n. 7/1987 e s.m., e <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione;<br />

- tutta la documentazione (testi, fotografie, mappe, cartografia tematica, elaborati progettuali) deve essere<br />

redatta in formato Adobe® Portable Document Format (.PDF). L’impiego <strong>di</strong> questo formato rende<br />

leggibile i documenti da parte <strong>di</strong> qualsiasi persona e su qualsiasi piattaforma me<strong>di</strong>ante la sola<br />

installazione del software <strong>di</strong> visualizzazione Adobe Acrobat® ReaderTM, programma gratuito scaricabile<br />

dalla rete e <strong>di</strong>stribuibile senza limitazioni, visualizzando le informazioni con lo stesso aspetto con cui<br />

sono stampate e senza poterle mo<strong>di</strong>ficare. Logicamente rimane in carico al proponente l’onere <strong>di</strong><br />

convertire la documentazione pre<strong>di</strong>sposta in questo formato, utilizzando i numerosi programmi<br />

commerciali, freeware o shareware <strong>di</strong>sponibili;<br />

- le mappe e la cartografia (compresa la corografia progettuale alla scala 1:50.000, 1:25.000, 1:10.000 e/o<br />

alle scale inferiori) deve contenere l'in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> almeno tre punti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate note (coor<strong>di</strong>nate<br />

geografiche, coor<strong>di</strong>nate chilometriche Gauss Boaga Monte Mario 1940 e coor<strong>di</strong>nate chilometriche UTM-<br />

WGS84) riportate nelle relazioni, ripetuti su tutte le carte, al fine <strong>di</strong> permettere l’eventuale<br />

georeferenziazione delle carte stesse.<br />

Le note pervenute dai Servizi hanno evidenziato una notevole varietà <strong>di</strong> programmi utilizzati e<br />

conseguentemente la necessità <strong>di</strong> adottare uno standard unico, utilizzabile da tutti in modo veloce ed<br />

economico. Il formato Adobe® Portable Document Format (.PDF), descritto sopra, si presta a questo scopo.<br />

Rispetto a quanto prospettato nella prima ipotesi presentata ai Servizi, è emersa anche la necessità <strong>di</strong><br />

aumentare i punti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate note per la georeferenziazione da tre a quattro, estendendo tale in<strong>di</strong>cazione a<br />

tutti gli elaborati progettuali.<br />

A questa prima indagine conoscitiva non è seguita l’emanazione <strong>di</strong> uno specifico provve<strong>di</strong>mento, in quanto si<br />

è deciso <strong>di</strong> testare e valutare le modalità proposte, prima <strong>di</strong> ufficializzarle, grazie anche alla <strong>di</strong>sponibilità dei<br />

professionisti, estensori <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e progetti.<br />

Successivamente, nel 2002, è stato attivato un servizio web specifico (denominato ViaWeb - consultazione<br />

progetti) per la <strong>di</strong>stribuzione e consultazione della documentazione in formato <strong>di</strong>gitale presentata nell’ambito<br />

delle procedure <strong>di</strong> verifica (screening). Tale sistema ha subito delle evoluzioni nel tempo, in base alle<br />

esperienze maturate e alle possibilità offerte dagli strumenti software impiegati. È in corso <strong>di</strong> definizione,<br />

42


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

sulla base <strong>di</strong> quanto realizzato per le procedure <strong>di</strong> verifica, l’ampliamento del servizio a tutte le procedure <strong>di</strong><br />

VIA (VIA, mo<strong>di</strong>fica prescrizioni, proroga efficacia, ecc.).<br />

In attesa <strong>di</strong> questo passaggio, nel 2008 è stato attivato un servizio ftp (file transfer protocol) per la<br />

<strong>di</strong>stribuzione dei file relativi alle procedure non gestite da ViaWeb, allo scopo <strong>di</strong> ridurre i tempi e i costi<br />

connessi alla duplicazione e <strong>di</strong>stribuzione dei CD per le procedure non gestite via rete.<br />

È stata quin<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposta dall’Unità organizzativa per la valutazione dell’impatto ambientale, una specifica<br />

linea guida dal titolo “Modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in formato <strong>di</strong>gitale”, in cui<br />

sono state inserite le modalità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione, comprensiva dell’in<strong>di</strong>cazione relativa ai formati e<br />

all’organizzazione dei file, del supporto <strong>di</strong>gitale da presentare insieme alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle<br />

procedure <strong>di</strong> VIA.<br />

Alcuni dei punti inizialmente previsti (copie cartacee aggiuntive, punti <strong>di</strong> georeferenziazione sulla cartografia,<br />

tipologia unica dei formati <strong>di</strong>gitali) sono stati superati con alcuni accorgimenti derivanti dalle opportunità<br />

offerte attualmente sia dai programmi che dalle modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei dati.<br />

Nel contempo, in base alle esperienze effettuate, si è verificato che la documentazione cartacea può essere<br />

depositata in sole tre copie, ad esclusione dei progetti esecutivi, per cui è richiesto il deposito <strong>di</strong> una copia<br />

aggiuntiva per ogni autorizzazione ricompresa nella deliberazione <strong>di</strong> compatibilità ambientale.<br />

Ai fini della tutela del segreto industriale o commerciale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, della l.p. n.<br />

<strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e s.m., la documentazione soggetta a tale tutela è consegnata solo su copia cartacea.<br />

IL DIRETTORE<br />

vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 11 settembre 1995, n. 11;<br />

vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> “Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e<br />

ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente” e s.m.;<br />

visto il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come da ultimo mo<strong>di</strong>ficato con d.P.G.P. 13 marzo 2001, n.<br />

5-56/Leg.;<br />

visto l’articolo 14, comma 5, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m. che prevede l’emanazione<br />

<strong>di</strong> apposite <strong>di</strong>rettive per la presentazione <strong>di</strong> copia della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione<br />

della procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica in formato elettronico;<br />

preso atto delle note informative pervenute dai Servizi provinciali normalmente coinvolti nella procedura <strong>di</strong><br />

valutazione d’impatto ambientale, nonché delle esperienze maturate dall’Unità organizzativa in questi sette<br />

anni <strong>di</strong> applicazione della norma;<br />

vista la linea guida tecnica relativa alle modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione in formato <strong>di</strong>gitale,<br />

proposta dall’U.O. valutazione dell’impatto ambientale e trasmessa con nota prot. n. 795/2008-U219 <strong>di</strong> data<br />

22 aprile 2008;<br />

<strong>di</strong>spone<br />

1) che, per le motivazioni espresse in premessa, la documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle<br />

procedure in materia <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale è presentata anche in formato <strong>di</strong>gitale secondo<br />

l’allegata linea guida “Modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in formato <strong>di</strong>gitale”, datata<br />

aprile 2008, che forma parte integrante del presente atto;<br />

2) la documentazione cartacea viene depositata in tre copie, ad esclusione dei progetti esecutivi, per i quali è<br />

richiesto il deposito <strong>di</strong> una copia aggiuntiva per ogni autorizzazioni ricompresa nella deliberazione <strong>di</strong><br />

compatibilità ambientale;<br />

3) ai fini della tutela del segreto industriale o commerciale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, della l.p.<br />

n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e s.m., la documentazione soggetta a tale tutela è consegnata solo su copia cartacea.<br />

4) che il presente provve<strong>di</strong>mento venga comunicato ai Servizi provinciali normalmente coinvolti nella<br />

procedura <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale.<br />

Linea guida<br />

Modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in formato <strong>di</strong>gitale 166<br />

(omissis)<br />

166 Le linee guida allegate sono state sostituite con provve<strong>di</strong>mento del Direttore n. 93 <strong>di</strong> data 15 luglio 2009 (prot. n. 1676/2009-<br />

D201).<br />

43


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Provve<strong>di</strong>mento del Direttore n. 93 <strong>di</strong> data 15 luglio 2009 (prot. n. 1676/2009-D201)<br />

Modalità <strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong><br />

attivazione delle procedure <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale ai sensi dell’articolo 14, comma 1,<br />

del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg”. Adozione nuova linea guida tecnica (versione 2 - luglio<br />

2009).<br />

In data 24 aprile 2008, con provve<strong>di</strong>mento del <strong>di</strong>rettore n. 56 e <strong>relativo</strong> allegato si sono ufficializzate le<br />

modalità <strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione tecnica annessa alle domande <strong>di</strong><br />

attivazione delle procedure <strong>di</strong> valutazione ambientale.<br />

Il provve<strong>di</strong>mento sopra citato, oltre ad evidenziare i riferimenti normativi con i quali vengono in<strong>di</strong>viduate le<br />

necessità <strong>di</strong> acquisizione degli elaborati progettuali in versione <strong>di</strong>gitale, fornisce anche le in<strong>di</strong>cazioni (tramite<br />

il suo allegato versione 1 - aprile 2008) circa le modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in<br />

formato <strong>di</strong>gitale.<br />

Grazie alle specifiche in<strong>di</strong>cate, l’U.O. per la VIA ha acquisito dai proponenti i file georeferenziati riportanti<br />

gli interventi proposti per l’attivazione delle procedure <strong>di</strong> valutazione ambientale. Il sistema <strong>di</strong> riferimento<br />

geodetico allora in vigore era il ROMA40 con proiezione <strong>di</strong> Gauss-Boaga.<br />

Successivamente, con delibera n. 1468 d.d. 18/06/09, la Giunta Provinciale ha deliberato l’adozione del<br />

sistema <strong>di</strong> riferimento UTM-WGS84 (ETRF89) per la base dati del Sistema Informativo Ambientale e<br />

Territoriale (SIAT) dando atto che a decorrere dal 1° luglio 2009 lo stesso costituisce l’unico sistema <strong>di</strong><br />

riferimento ufficiale per la PAT.<br />

La delibera ha l’obiettivo <strong>di</strong> omogeneizzare i dati cartografici, renderli interscambiabili e con<strong>di</strong>visibili sulla<br />

base <strong>di</strong> specifiche nazionali ed europee, anche in considerazione del crescente utilizzo <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong><br />

posizionamento satellitare.<br />

Alla luce della Delibera <strong>di</strong> Giunta sopra citata, si rende necessaria adesso l’acquisizione dei dati delle nuove<br />

procedure <strong>di</strong> valutazione ambientale nel nuovo sistema <strong>di</strong> riferimento UTM-WGS84 (ETRF89).<br />

Per tale motivo si è provveduto all’aggiornamento della linea guida (versione 2 –luglio 2009), che dovrà<br />

sostituire la precedente (versione 1 – aprile 2008), e che contiene anche nuove in<strong>di</strong>cazioni e specifiche volte<br />

ad agevolare il trattamento dei dati da parte dell’U.O. VIA e a semplificarne la creazione ai proponenti.<br />

IL DIRETTORE<br />

vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 11 settembre 1995, n. 11;<br />

vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> “Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e<br />

ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente” e s.m.;<br />

visto il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come da ultimo mo<strong>di</strong>ficato con d.P.G.P. 13 marzo 2001, n.<br />

5-56/Leg.;<br />

visto l’articolo 14, comma 5, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m. che prevede l’emanazione<br />

<strong>di</strong> apposite <strong>di</strong>rettive per la presentazione <strong>di</strong> copia della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione<br />

della procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica in formato elettronico;<br />

visto il provve<strong>di</strong>mento del <strong>di</strong>rettore n. 56 d.d. 24 aprile 2008 avente per oggetto le “modalità <strong>di</strong> presentazione<br />

in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle procedure <strong>di</strong><br />

valutazione d’impatto ambientale ai sensi dell’articolo 14, comma 1, del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-<br />

56/Leg.”e l’allegata linea guida tecnica (versione 1 – aprile 2008) relativa alle modalità <strong>di</strong> presentazione della<br />

documentazione in formato <strong>di</strong>gitale, proposta dall’U.O. valutazione dell’impatto ambientale e trasmessa al<br />

<strong>di</strong>rettore con nota prot. n. 795/2008-U219 <strong>di</strong> data 22 aprile 2008;<br />

vista la delibera <strong>di</strong> Giunta Provinciale n. 1468 d.d. 18/06/09 avente per oggetto ”Adozione del sistema <strong>di</strong><br />

riferimento UTM-WGS84 (ETRF89) per la base dati del Sistema Informativo Ambientale e Territoriale<br />

(SIAT)”;<br />

vista la linea guida tecnica (versione 2 - luglio 2009) relativa alle modalità <strong>di</strong> presentazione della<br />

documentazione in formato <strong>di</strong>gitale, proposta dall’U.O. valutazione dell’impatto ambientale e trasmessa con<br />

nota prot. n.1139/2009 -U219 <strong>di</strong> data 15/07/2009;<br />

preso atto delle esperienze maturate nel tempo dall’Unità organizzativa per la valutazione d’impatto<br />

ambientale;<br />

<strong>di</strong>spone<br />

44


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

1) che, per le motivazioni espresse in premessa, la linea guida tecnica (versione 1 - aprile 2008) relativa alle<br />

modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione in formato <strong>di</strong>gitale, proposta dall’U.O. valutazione<br />

dell’impatto ambientale allegata al provve<strong>di</strong>mento n. 56 d.d. 24 aprile 2008 ed avente per oggetto le “modalità<br />

<strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle<br />

procedure <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale …” venga sostituita con la nuova la nuova linea guida tecnica<br />

(versione 2 - luglio 2009), proposta dall’U.O. valutazione dell’impatto ambientale con nota prot. n.1139/2009-<br />

U219 <strong>di</strong> data15/07/09 e che in allegato forma parte integrante del presente atto;<br />

2) che il presente provve<strong>di</strong>mento venga comunicato ai Servizi provinciali normalmente coinvolti nella<br />

procedura <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale.<br />

Linea guida in<strong>di</strong>cante le “ modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in formato <strong>di</strong>gitale”<br />

Al fine <strong>di</strong> agevolare lo sviluppo delle procedure istruttorie e la partecipazione pubblica ai proce<strong>di</strong>menti,<br />

nonché allo scopo <strong>di</strong> assicurare una gestione efficiente dell’archivio presso l’Unità organizzativa per la<br />

valutazione dell’impatto ambientale (UO VIA), ai sensi dall’art. 14 del d.P.G.P. n. 13-11/leg/1989, alla<br />

domanda <strong>di</strong> attivazione dei proce<strong>di</strong>menti in materia <strong>di</strong> VIA deve essere allegata copia della documentazione<br />

prodotta in formato elettronico, avente le caratteristiche <strong>di</strong> seguito riportate:<br />

1. tutti gli elaborati dei collaboratori alla redazione del progetto dovranno essere riuniti in un unico supporto<br />

<strong>di</strong>gitale (CD o DVD) dal coor<strong>di</strong>natore dello stu<strong>di</strong>o d’impatto ambientale;<br />

2. il formato <strong>di</strong> produzione dei file *.pdf [Acrobat Portable Document Format - preferibilmente *.pdf/A<br />

standard ISO 19005 -1:2005] o, solo per le tavole, *.dwf [Autodesk Design Web Format - AutoCAD] deve<br />

essere scelto in relazione al miglior risultato ottenibile sia in termini <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> visualizzazione, sia <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni del file e <strong>di</strong> praticità <strong>di</strong> gestione;<br />

3. i file non dovranno contenere protezioni con password o limitazioni <strong>di</strong> alcun tipo al documento;<br />

4. ad ogni elaborato cartaceo dovrà corrispondere il rispettivo file, identico nel contenuto e<br />

nell’impaginazione (si consiglia <strong>di</strong> stampare la versione cartacea dal pdf per evitare <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong><br />

impaginazione legate all’utilizzo <strong>di</strong> altri file in formato testo. Per la stampa delle relazioni cartacee è<br />

preferibile l’utilizzo del formato A4 con la stampa fronte/retro);<br />

5. al fine <strong>di</strong> consentire una corretta visualizzazione e/o stampa, mantenendo inalterata la scala <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno, i<br />

margini e l’orientamento delle tavole, l’impostazione della pagina del file deve corrispondere esattamente alle<br />

<strong>di</strong>mensioni del foglio dell’omologo cartaceo; lo spessore delle linee, i colori e i caratteri utilizzati per le tavole<br />

devono essere fedeli alla copia cartacea (a tal fine si consiglia <strong>di</strong> controllare sempre il file *.pdf, poiché in fase<br />

<strong>di</strong> creazione potrebbero intervenire delle mo<strong>di</strong>fiche che alterano il risultato finale, rendendo a volte illeggibile<br />

l’elaborato);<br />

6. le <strong>di</strong>mensioni del singolo file devono essere quanto più ridotte possibile, <strong>di</strong> norma contenute entro i 5 -10<br />

Mb. Fanno eccezione casi specifici concordati con l’UO VIA;<br />

7. l’utilizzo degli allegati esterni al file principale deve essere limitato a casi eccezionali, preferendo la<br />

soluzione del file unico. Qualora non fosse possibile seguire tale in<strong>di</strong>cazione a causa delle elevate <strong>di</strong>mensioni<br />

del file completo, si potrà eventualmente <strong>di</strong>viderlo in più parti che dovranno comunque essere facilmente<br />

ricollegabili tra loro, tramite una chiara numerazione e denominazione (es. 01 relazione tecnica, 01a allegato 1<br />

alla relazione tecnica, 01b allegato 2 alla relazione tecnica, etc…);<br />

8. i nomi dei file devono essere composti da un numero progressivo, corrispondente all’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

consultazione, e da una descrizione efficace del contenuto, qualora possibile, corrispondente al nome<br />

dell’elaborato stesso (ad esempio: “01 Stu<strong>di</strong>o impatto ambientale.pdf”, “02 Riassunto non tecnico.pdf”, “03<br />

Relazione tecnica.pdf”, “04 Tav1 Corografia.pdf”, “05 Tav2 Planimetria.pdf”, “06 Tav3 Sezioni.pdf”, “07<br />

Relazione geologica.pdf”, ecc.);<br />

9. i file devono essere inseriti, coerentemente con l’argomento trattato, all’interno della struttura <strong>di</strong> cartelle<br />

(<strong>di</strong>rectory) da scaricare dal sito internet dell’UO VIA al seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />

http://www.appa.provincia.tn.it/valutazioni_ambientali/valutazione_impatto_ambientale/documentazione_tec<br />

nica/<br />

10. ad ogni progetto deve essere allegata una corografia e una planimetria complessiva dell’intervento<br />

georeferenziata (coor<strong>di</strong>nate chilometriche sistema <strong>di</strong> riferimento UTM Wgs 84 (ETRF89) in formato file<br />

*.dxf (Dawing exchange format) o .shp (GIS Software Geographic Shape File), che in<strong>di</strong>vidui esattamente<br />

l’area d’intervento (massima occupazione) tramite la realizzazione <strong>di</strong> un poligono chiuso. Per la creazione del<br />

file è possibile utilizzare il modello (Modello.dxf) scaricabile da internet al seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />

http://www.appa.provincia.tn.it/valutazioni_ambientali/valutazione_impatto_ambientale/documentazione_tec<br />

nica/<br />

45


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

11. ad ogni deposito deve essere compilato il file in formato foglio elettronico (.xls [Excel Worksheet], .cvs<br />

[Comma Separated Variables]) contenuto nella cartella 05 atti amministrativi della struttura scaricata dal sito.<br />

L'elenco conterrà tutti gli elaborati consegnati e, in caso <strong>di</strong> integrazioni o sostituzioni, dovrà riportare il<br />

quadro della situazione dei depositi con le relative date, evidenziando quali tra gli elaborati restano invariati e<br />

quali sono da ritenersi integrati ovvero sostituiti, rispettando la struttura in<strong>di</strong>cata.<br />

12. ad ogni ulteriore deposito <strong>di</strong> documentazione, successivo alla consegna iniziale, si dovrà consegnare il<br />

supporto <strong>di</strong>gitale contenente la struttura con integrazioni scaricabile dal sito internet al seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />

http://www.appa.provincia.tn.it/valutazioni_ambientali/valutazione_impatto_ambientale/documentazione_tec<br />

nica/. Tale consegna comprenderà nel primo livello tutti i file originari e nella cartella integrazioni i file<br />

integrativi e/o sostitutivi;<br />

13. il supporto <strong>di</strong>gitale dovrà riportare, sia sulla copertina della custo<strong>di</strong>a che sul supporto <strong>di</strong>gitale stesso, il<br />

titolo completo del progetto, l’in<strong>di</strong>cazione del tipo <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento a cui si riferisce e la data corrispondente<br />

all’ultima versione contenuta. Qualora siano necessari più <strong>di</strong>schi, gli stessi dovranno essere numerati<br />

progressivamente in formato frazione ( es. 1/2 - 2/2) .<br />

Ulteriori elementi possono essere trovati e scaricati anche dal sito internet dell’UO VIA<br />

(http://www.appa.provincia.tn.it/valutazioni_ambientali/).<br />

Per ulteriori informazioni relative a quanto sopra, contattare l’UO VIA.<br />

46


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Deliberazioni provinciali<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale 2 <strong>agosto</strong> 1991, n. 9769<br />

L.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - <strong>di</strong>sciplina della valutazione dell’impatto ambientale: in<strong>di</strong>rizzi e criteri <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento tra la procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e le procedure <strong>di</strong> cui alla L.P.<br />

n. 7/87 in materia <strong>di</strong> impianti funiviari e piste da sci.<br />

LA GIUNTA PROVINCIALE<br />

- premesso che, a mente dell’art. 10, comma 3 del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. - attuative<br />

della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> recante la <strong>di</strong>sciplina per la valutazione dell’impatto ambientale - la Giunta <strong>provinciale</strong><br />

può emanare apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale, nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e<br />

razionalizzare il funzionamento delle strutture organizzative provinciali in rapporto alle finalità della L.P.<br />

n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>;<br />

- considerata l’esigenza <strong>di</strong> formulare idonei criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le funzioni istruttorie dell’Agenzia<br />

<strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente da una lato ed i Servizi Impianti a fune e Servizio Turismo<br />

dall’altro, in ragione della necessità <strong>di</strong> razionalizzare le complesse sequenze proce<strong>di</strong>mentali che<br />

contrassegnano la procedura <strong>di</strong> VIA e le procedure stabilite dalla L.P. 21 aprile 1987, n. 7, recante la<br />

<strong>di</strong>sciplina delle linee funiviarie in servizio pubblico e delle piste da sci;<br />

- riconosciuta, in particolare, la peculiare natura dei proce<strong>di</strong>menti concessori e permissivi contemplati dalla<br />

L.P. 7/87, finalizzati ad un meccanismo <strong>di</strong> “assorbimento” dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong><br />

in termini sostanzialmente analoghi, ancorché più ampi, rispetto alla procedura <strong>di</strong> valutazione<br />

dell’impatto ambientale delineata dalla L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>;<br />

- considerato che lo snodarsi parallelo delle due procedure con “assorbimento” da luogo ad un intreccio <strong>di</strong><br />

attività e funzioni istruttorie tra i Servizi provinciali sopra menzionati che esige una forma <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento e razionalizzazione, avuto riguardo alle <strong>di</strong>sposizioni stabilite dall’art. 10, comma 3, del<br />

D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., al fine <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>nato svolgimento dell’attività<br />

amministrativa e della corretta formulazione e adozione dei provve<strong>di</strong>menti amministrativi finali;<br />

- ritenuta la necessità <strong>di</strong> emanare specifiche <strong>di</strong>rettive in merito improntate al criterio dell’integrazione e<br />

unificazione delle fasi procedurali in esame, assicurando comunque il sistema dello “sportello unico” per<br />

il proponente dell’opera o progetto sottoposto a valutazione dell’impatto ambientale;<br />

- visto il parere espresso dal Dipartimento per le attività terziarie con nota prot. n. 7371/VI/1 del 24 luglio<br />

1991, sulla base della proposta del Servizio Protezione ambiente formulata con nota prot. n. 1382.4/91-<br />

U103 del 19 giugno 1991;<br />

- vista la L.P. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>;<br />

- visto il D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. ed in particolare l’art. 10, comma 3;<br />

- vista la L.P. 21 aprile 1987, n. 7;<br />

- a unanimità dei voti, manifestati legalmente dai presenti,<br />

d e l i b e r a<br />

1) <strong>di</strong> emanare le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale - quali risultano formulati nell’allegato al<br />

presente provve<strong>di</strong>mento, che vi entra a farne parte integrante e sostanziale - nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e<br />

razionalizzare il funzionamento e l’attività amministrativa dei Servizi Protezione Ambiente, Impianti a fune e<br />

Turismo e attività sportive, in relazione all’attuazione della l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e della l.p. 21 aprile<br />

1987, n. 7;<br />

2) <strong>di</strong> stabilire che le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui al precedente punto 1) ha effetto con decorrenza dalla data o<strong>di</strong>erna;<br />

3) <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare che il presente provve<strong>di</strong>mento sia trasmesso al Servizio Protezione Ambiente, al Servizio<br />

Impianti a fune e al Servizio Turismo e attività sportive.<br />

Allegato<br />

La complessità delle procedure previste rispettivamente dalla L.P. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e dalla L.P. n. 7/1987, atteso<br />

anche il fatto che entrambe prevedono autonomamente un meccanismo <strong>di</strong> “assorbimento” o “sostituzione” <strong>di</strong><br />

provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong> con un unico atto <strong>di</strong> autorizzazione o concessione rilasciato dalla<br />

Giunta <strong>provinciale</strong>, rende necessaria la formulazione <strong>di</strong> alcuni chiarimenti allo scopo <strong>di</strong> armonizzare le<br />

procedure nel caso in cui linee funiviarie o piste da sci siano soggette alla VIA.<br />

A) Nel caso che progetti, relativi agli interventi in questione, siano <strong>di</strong>chiarati <strong>di</strong> massima dai rispettivi<br />

proponenti e sottoposti alla relativa procedura <strong>di</strong> VIA, non si pongono questioni particolari <strong>di</strong> carattere<br />

procedurale, dato che la normativa <strong>di</strong> cui alla L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> (art. 10, commi 2 e 3) fa <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> rilasciare<br />

provve<strong>di</strong>menti permissivi se non sia prima intervenuta la valutazione positiva e comunque tale valutazione<br />

47


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

non esclude, nè sostituisce o con<strong>di</strong>ziona ogni altro provve<strong>di</strong>mento permissivo cui la realizzazione del progetto<br />

sia subor<strong>di</strong>nata ai sensi delle leggi vigenti.<br />

B) Diverso è il caso in presenza <strong>di</strong> progetti esecutivi, il cui iter burocratico - normalmente scelto dai<br />

proponenti - richiede, sulla base dell’esperienza finora maturata, la puntualizzazione <strong>di</strong> alcuni aspetti<br />

procedurali e interpretativi:<br />

1) con richiamo alla nota n. 1909 <strong>di</strong> data 31.05.1990 del Servizio Protezione ambiente va riba<strong>di</strong>ta<br />

l’interpretazione a suo tempo fornita per cui la progettazione definita <strong>di</strong> massima prevista dalla L.P. n. 7/87<br />

debba essere considerata come esecutiva ai fini della L.P. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, qualora il proponente opti per<br />

l’attivazione della procedura <strong>di</strong> VIA con “assorbimento” ai sensi dell’art. 10, comma 1, della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>.<br />

2) Per quanto riguarda l’iter procedurale, conseguente all’avvenuto deposito presso l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per<br />

la protezione dell’ambiente dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale, vanno richiamate le seguenti fasi:<br />

- trasmissione al Servizio competente (Servizio Impianti a fune o Servizio Turismo) del progetto in numero<br />

idoneo <strong>di</strong> copie per le assunzioni delle determinazioni <strong>di</strong> competenza;<br />

- richiesta da parte del Servizio Protezione ambiente ai servizi provinciali e alle Amministrazioni pubbliche<br />

interessate dei pareri che esso ritenga opportuno acquisire per l’assunzione della decisione sulla<br />

valutazione dell’impatto ambientale. Si tratta, in altri termini, della richiesta ai Servizi e alle strutture<br />

provinciali nonchè ad altre Pubbliche amministrazioni <strong>di</strong> pareri in or<strong>di</strong>ne allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto (art. 5,<br />

commi 1 e 3, della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, art. 10, comma 1 del Regolamento esecutivo) in<strong>di</strong>spensabili per la<br />

conduzione dell’istruttoria sullo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto e che costituiscono una fattispecie ed un momento<br />

<strong>di</strong>verso rispetto all’emanazione delle determinazioni <strong>di</strong> competenza così come stabilito dall’art. 10 della<br />

citata L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>; si tratta inoltre <strong>di</strong> attivare la possibilità delle forme <strong>di</strong> partecipazione pubblica<br />

previste dall’art. 4 della <strong>legge</strong> medesima.<br />

Quanto sopra costituisce una procedura propria e del tutto autonoma rispetto al parallelo proce<strong>di</strong>mento<br />

previsto dalla L.P. 7/1987.<br />

3) Per quanto riguarda i tempi per gli adempimenti procedurali, l’art. 5 della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> fissa in duecento<br />

giorni il periodo massimo per lo svolgimento da parte del Servizio Protezione Ambiente dell’istruttoria<br />

concernente gli impianti funiviari e piste da sci, termine prorogabile con deliberazione della Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> da pubblicarsi sul B.U.R., <strong>di</strong>retta a motivare il superamento dei termini. Si ricorda ancora che la<br />

normativa stabilisce che la decisione sulla valutazione dell’impatto ambientale è assunta dalla Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> entro il termine <strong>di</strong> 45 giorni dalla conclusione dell’istruttoria.<br />

Peraltro all’art. 10, comma 5, la medesima L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> fissa in 200 giorni il termine entro il quale sono rese<br />

all’APPA le determinazioni <strong>di</strong> competenza concernenti gli impianti funiviari e piste da sci (fissato in tutti gli<br />

altri casi in 60 gg): è evidente l’errore formale che ha fatto coincidere con gli stessi termini la conclusione <strong>di</strong><br />

due fasi procedurali ben <strong>di</strong>stinte: quella appunto della conclusione dell’istruttoria <strong>di</strong> competenza del Servizio<br />

Protezione Ambiente e quella attinente l’acquisizione sotto forma <strong>di</strong> parere delle determinazioni previste dalla<br />

L.P. 7/1987. Se si applicano i termini <strong>di</strong> cui al richiamato art. 10, comma 5, <strong>di</strong> fatto si verifica l’impossibilità<br />

<strong>di</strong> rispettare i termini previsti dall’art. 5, relativi alla conclusione dell’istruttoria e alla successiva decisione<br />

sulla valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale, con le conseguenze previste in normativa.<br />

D’altra parte per quanto riguarda l’adozione delle determinazioni ai sensi della L.P. 7/87, il fatto che<br />

l’impianto funiviario o la pista siano soggetti a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale nulla aggiunge alle<br />

procedure stabilite dalla <strong>legge</strong> citata. Talchè si ritiene del tutto logico, e comunque <strong>di</strong> nessun aggravio,<br />

stabilire che nel caso delle opere sopra richiamate soggette a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale venga<br />

rispettato il termine istruttorio previsto dalla L.P. 7/1987 e stabilito in 90 gg, come termine entro il quale<br />

rendere al Servizio Protezione ambiente i pareri <strong>di</strong> competenza.<br />

4) Di particolare importanza per armonizzare le procedure in questione risulta il fatto <strong>di</strong> stabilire che richieste<br />

<strong>di</strong> integrazioni progettuali avanzate dal Servizio Impianti a fune o dal Servizio Turismo, comportanti la<br />

sospensione dei termini previsti dalla L.P. 7/87, siano formalmente comunicate anche al Servizio Protezione<br />

ambiente e che tale comunicazione debba intendersi sospensiva anche dei termini d’istruttoria per la<br />

valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale. Va da sè che integrazioni progettuali inerenti l’opera soggetta a<br />

valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale debbano parimenti essere trasmesse al Servizio Protezione ambiente in<br />

quanto integrazione del progetto sottoposto a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale.<br />

5) Si rende ancora necessario chiarire gli aspetti procedurali complessi inerenti il meccanismo <strong>di</strong><br />

assorbimento o “sostituzione” dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong> previsti dalle rispettive<br />

normative.<br />

L’art. 10 della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> stabilisce che la valutazione positiva <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale su<br />

progetti esecutivi - assunta con provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> Giunta - sostituisce e comprende i provve<strong>di</strong>menti permissivi<br />

ed i pareri <strong>di</strong> competenza della Provincia, dei Comuni e Comprensori stabiliti dalle leggi limitatamente alle<br />

materie elencate nel citato articolo.<br />

48


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

La L.P. 7/1987, all’art. 8, stabilisce che la concessione sostituisce ogni altro provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> competenza<br />

<strong>provinciale</strong> ai fini della realizzazione delle linea funiviaria. La medesima costituisce anche autorizzazione -<br />

sempre nei limiti delle competenze provinciali - per l’esecuzione delle opere accessorie alla linea funiviaria<br />

oggetto della concessione (come paravalanghe, opere <strong>di</strong> infrastrutturazione). Il rilascio della concessione<br />

sopra richiamata equivale anche a provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> assenso preliminare alla realizzazione <strong>di</strong> nuove piste da<br />

sci e relative opere accessorie (impianti <strong>di</strong> innevamento, ecc.) inter<strong>di</strong>pendenti con le linee medesime: peraltro<br />

in quest’ultimo caso il meccanismo <strong>di</strong> assorbimento e sostituzione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza<br />

<strong>provinciale</strong> avviene in sede <strong>di</strong> rilascio dell’autorizzazione all’apprestamento delle piste da sci <strong>di</strong> cui all’art.<br />

35 della L.P. citata.<br />

Va inoltre osservato che, nel caso <strong>di</strong> piste da sci non collegate alla costruzione <strong>di</strong> impianti funiviari o alla<br />

mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> quelli esistenti, il rilascio dell’autorizzazione all’apprestamento sopra citato è subor<strong>di</strong>nato ad un<br />

previo provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> assenso preliminare della Giunta <strong>provinciale</strong>.<br />

Nel caso ricorrano le soglie limite fissate ai punti 11.b) e 12.1) della tabella allegata al Regolamento <strong>di</strong><br />

Esecuzione della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, atteso che:<br />

- il meccanismo <strong>di</strong> assorbimento previsto dalla L.P. 7/1987 riveste una sfera più ampia rispetto all’analoga<br />

previsione della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>;<br />

- è comunque necessaria una doppia deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>: una relativa alla decisione <strong>di</strong><br />

valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale; l’altra (se positiva la prima) concernente il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

concessione ai sensi dell’art. 8 della L.P. 7/87 che autorizza tra l’altro, le opere accessorie o le piste<br />

inter<strong>di</strong>pendenti che non sono soggette a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale;<br />

- è opportuno evitare inutili ripetizioni in merito alle autorizzazioni assorbite nei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> Giunta;<br />

si determina che:<br />

a) il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione positiva <strong>di</strong> impatto ambientale assunto dalla Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi<br />

dell’art. 6 della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> (anche su progetto <strong>di</strong> massima) equivale a provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> assenso<br />

preliminare nel caso in cui la pista la sci rientri nelle soglie fissate al punto 12.1) del Regolamento <strong>di</strong><br />

Esecuzione della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e non sia inter<strong>di</strong>pendente alla costruzione dell’impianto funiviario;<br />

b) i successivi provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> concessione (ex art. 8 della L.P. 7/87) o <strong>di</strong> autorizzazione (ex art. 35 della<br />

L.P. 7/87), oltre che recepire le eventuali prescrizioni contenute nel provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong><br />

impatto ambientale, sostituiscono ogni altro provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong>.<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale 13 luglio 1992, n. 9448 167<br />

L.P. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - L.P. 4 marzo 1980, n. 6: in<strong>di</strong>rizzi e criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra la<br />

procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e le procedure in materia <strong>di</strong> cave e torbiere.<br />

LA GIUNTA PROVINCIALE<br />

- Premesso che, a mente dell’art. 10, comma 3, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. - attuativo<br />

della l.p. n. <strong>28</strong>/88 recante "Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela<br />

dell’ambiente" - la Giunta <strong>provinciale</strong> può emanare apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale,<br />

nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il funzionamento delle strutture organizzative provinciali in<br />

rapporto alle finalità della l.p. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>;<br />

- visto l’art. 10, comma 1, della L.P. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, secondo il quale la "valutazione positiva dell’impatto<br />

ambientale su progetti esecutivi sostituisce e comprende i provve<strong>di</strong>menti permissivi ed i pareri <strong>di</strong><br />

competenza della Provincia, dei Comuni e dei Comprensori, cui la realizzazione del progetto sia<br />

subor<strong>di</strong>nata dalle leggi concernenti le seguenti materie:<br />

..........omissis<br />

g) miniere, cave, torbiere, acque minerali e termali;<br />

...........omissis "<br />

- considerata l’esigenza <strong>di</strong> formulare idonei criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le funzioni istruttorie del Servizio<br />

Protezione Ambiente e le competenze <strong>di</strong> cui alla l.p. n. 6/1980 recante "Disciplina dell’attività <strong>di</strong> ricerca e<br />

<strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento", in ragione della necessità <strong>di</strong><br />

razionalizzare le complesse sequenze proce<strong>di</strong>mentali che contrassegnano la procedura <strong>di</strong> valutazione<br />

dell’impatto ambientale e le procedure stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sopraccitata;<br />

167 La deliberazione pone criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le procedure previste dalla normativa in materia <strong>di</strong> VIA e la normativa in<br />

materia <strong>di</strong> cave e torbiere. Ambedue le norme sono state successivamente mo<strong>di</strong>ficate nel corso del tempo e alcuni passaggi<br />

della deliberazione fanno riferimento a procedure e articoli non più in vigore. In particolare la l.p. 4 marzo 1980, n. 6<br />

“Disciplina dell'attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella provincia autonoma <strong>di</strong> Trento”, è stata abrogata e<br />

sostituita dalla l.p. 24 ottobre 2006, n. 7 “Disciplina dell'attività <strong>di</strong> cava”. È in corso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione una nuova deliberazione<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento delle procedure.<br />

49


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

- riconosciuta, in particolare, la peculiare natura dell’autorizzazione comunale <strong>di</strong> cui all’art. 7, comma 5,<br />

della l.p. n. 6/1980, che "sostituisce e comprende tutte le autorizzazioni previste dalle Leggi provinciali";<br />

- considerato che, <strong>di</strong> fatto, in merito alle proprie competenze autorizzative, l’Amministrazione Provinciale<br />

si pronuncia nell’ambito del Comitato Tecnico Inter<strong>di</strong>sciplinare, tenuto conto e limitatamente alla<br />

composizione del medesimo cosiì come previsto dall’art. 4 della l.p. n. 6/1980 e s.m.;<br />

- preso atto che, ai sensi dell’art. 97, comma 1, della l.p. n. 22/1991, per tutti i lavori oggetto <strong>di</strong> valutazione<br />

<strong>di</strong> impatto ambientale ai sensi della l.p. n. <strong>28</strong>/88 nei territori <strong>di</strong> cui alla lettera b), numero 3 dell’art. 93<br />

(zone <strong>di</strong> interesse ambientale e naturalistico) spetta alla C.T.P. (Commissione <strong>provinciale</strong> per la tutela<br />

paesaggistico - ambientale) esprimere il parere paesaggistico ambientale;<br />

- considerato come lo snodarsi delle due procedure <strong>di</strong> cui alle leggi provinciali n. 6/1980 e n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> <strong>di</strong>a<br />

luogo ad un intreccio <strong>di</strong> attività e funzioni istruttorie nonchè <strong>di</strong> atti amministrativi che esigono una forma<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e razionalizzazione, al fine <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>nato svolgimento dell’attività istruttoria e della<br />

corretta formulazione e adozione del provve<strong>di</strong>mento amministrativo finale;<br />

- ritenuta la necessità <strong>di</strong> emanare specifiche <strong>di</strong>rettive in merito improntate al criterio dell’integrazione e<br />

unificazione delle fasi procedurali in esame, assicurando comunque il sistema dello "sportello unico" per<br />

il proponente dell’opera o progetto sottoposto a valutazione dell’impatto ambientale;<br />

- vista la l.p. 4 marzo 1980, n. 6;<br />

- vista la l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>;<br />

- visto il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e in particolare l’art. 10, comma 3;<br />

- a voti unanimi, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />

d e l i b e r a<br />

1. <strong>di</strong> emanare le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale - quali risultano formulati nell’allegato al<br />

presente provve<strong>di</strong>mento che vi entra a farne parte integrante e sostanziale - nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e<br />

razionalizzare il funzionamento e l’attività amministrativa derivante dell’applicazione delle leggi provinciali<br />

n. <strong>28</strong>/88 e n. 6/80;<br />

2. <strong>di</strong> stabilire che la <strong>di</strong>rettiva <strong>di</strong> cui al presente punto 1) ha effetto con decorrenza dalla data o<strong>di</strong>erna;<br />

3. <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare che il presente provve<strong>di</strong>mento sia trasmesso al Servizio Protezione Ambiente, al Servizio<br />

Minerario, nonchè ai Servizi <strong>di</strong> merito interessati all’istruttoria <strong>di</strong> VIA, ed ai Comuni della Provincia<br />

Autonoma <strong>di</strong> Trento il cui territorio è interessato all’attività estrattiva <strong>di</strong> cava;<br />

4. <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la pubblicazione della presente deliberazione, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione<br />

Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

ALLEGATO<br />

Ai sensi dell’art. 3, comma 1, della l.p. <strong>28</strong>/88, chiunque intende realizzare un progetto soggetto a VIA è tenuto<br />

a presentare alla Provincia, contestualmente alla domanda <strong>di</strong> compatibilità ambientale, uno stu<strong>di</strong>o<br />

comprendente le informazioni <strong>di</strong> cui agli artt. 3 (procedura or<strong>di</strong>naria) o 8 (procedura semplificata) nonchè la<br />

documentazione richiesta dalla normativa vigente.<br />

Ai sensi dell’art. 3, comma 3 (progetti esecutivi), della l.p. <strong>28</strong>/88, inoltre, lo stu<strong>di</strong>o inerente alla tipologia <strong>di</strong><br />

progetto 2 a) del Regolamento <strong>di</strong> Esecuzione della l.p. n. <strong>28</strong>/88 (Estrazione della torba; estrazione dei prodotti<br />

<strong>di</strong> cava per materiali da costruzione, per refrattari e per ceramiche) deve essere corredato dalla<br />

documentazione e dagli elaborati previsti dall’art. 8, della l.p. 6/80, ed in particolare:<br />

“1) le generalità ed il domicilio del richiedente, se questo è persona fisica; l’in<strong>di</strong>cazione della ragione sociale,<br />

della sede e del legale rappresentante, se si tratta <strong>di</strong> una società o impresa cooperativa;<br />

2) l’in<strong>di</strong>cazione della cava o torbiera e la <strong>di</strong>mensione dell’area oggetto della domanda;<br />

3) il materiale o i materiali oggetto <strong>di</strong> coltivazione;<br />

4) il tempo per cui viene richiesta l’autorizzazione;<br />

5)i programmi per la sistemazione finale del suolo ed il ripristino ambientale.<br />

La domanda deve essere corredata dai seguenti allegati, che ne fanno parte integrante:<br />

a) programma <strong>di</strong> coltivazione che illustri le opere da realizzarsi per l’esercizio della cava ed i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

coltivazione da adottare; in esso deve essere specificatamente in<strong>di</strong>cato come si intende realizzare e<br />

garantire l’integrale sfruttamento dei materiali suscettibili <strong>di</strong> utilizzazione economica;<br />

b) programma <strong>di</strong> sfruttamento che specifichi la sede ove avviene la lavorazione del materiale estratto, la<br />

gamma dei prodotti mercantili trattati e le previsioni <strong>di</strong> impiego della manodopera;<br />

c) piano <strong>di</strong> investimenti, piano finanziario, piano economico, il tutto opportunamente tempificato;<br />

d) il programma dei servizi sociali da realizzare qualora questi non siano già previsti dal piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong><br />

utilizzazione delle sostanze minerali;<br />

e) la documentazione attestante la libera <strong>di</strong>sponibilità dei terreni interessati;<br />

50


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

f) i progetti delle opere necessarie all’esercizio della cava o torbiera, ivi compresi gli impianti fissi, le<br />

infrastrutture, i servizi, le <strong>di</strong>scariche;<br />

g) ogni altro documento che il richiedente ritenga utile al fine del completamento della domanda.”<br />

Ciò premesso e in presenza <strong>di</strong> progetti esecutivi soggetti a VIA si precisa quanto segue:<br />

1. l’Ufficio VIA, nell’ambito della procedura prevista ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 della l.p. n. <strong>28</strong>/88,<br />

invia al Comune competente la documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione prevista dall’art.<br />

7 della l.p. 6/80;<br />

2. il Sindaco richiede al Comitato Tecnico Inter<strong>di</strong>sciplinare, che si esprimerà entro 30 gg. dalla richiesta, il<br />

parere <strong>di</strong> cui all’art. 9 della l.p. 6/80, e, successivamente provvederà al rilascio dell’autorizzazione <strong>di</strong><br />

competenza, espressa sotto forma <strong>di</strong> parere ai sensi dell’art. 10 della l.p. <strong>28</strong>/88, trasmettendola, corredata del<br />

<strong>relativo</strong> <strong>di</strong>sciplinare, al Servizio Protezione Ambiente - Ufficio per la Valutazione dell’Impatto Ambientale;<br />

3. contemporaneamente il Comitato Tecnico Inter<strong>di</strong>sciplinare provvederà ad inviare, per conoscenza, copia<br />

del parere espresso al Servizio Protezione Ambiente - Ufficio VIA;<br />

4. nel parere del Comitato Tecnico Inter<strong>di</strong>sciplinare e nell’autorizzazione del Sindaco sopra richiamati<br />

dovranno essere esplicitamente evidenziate le relative autorizzazioni <strong>di</strong> carattere <strong>provinciale</strong> effettivamente<br />

comprese, con le prescrizioni contenute nel <strong>di</strong>sciplinare allegato e derivanti dalle autorizzazioni medesime;<br />

5. le autorizzazioni <strong>di</strong> cui all’art. 10, comma 1, della l.p. n. <strong>28</strong>/88 non comprese nell’autorizzazione del<br />

Sindaco, saranno acquisite autonomamente nel corso dell’istruttoria condotta dall’Ufficio per la VIA.<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale 18 febbraio 1994 n. 1551 168<br />

L.P. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - L.P. 4 marzo 1980, n. 6 successivamente mo<strong>di</strong>ficata ed integrata dalla<br />

L.P. 16 <strong>di</strong>cembre 1993, n. 42: in<strong>di</strong>rizzi e criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra la procedura <strong>di</strong> VIA e le<br />

procedure in materia <strong>di</strong> cave e torbiere.<br />

Il Relatore comunica,<br />

ai sensi dell’art. 10, comma 3 del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., attuativo della L.P. n. <strong>28</strong>/88<br />

recante "Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente" - la<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> può emanare apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale nell’obiettivo <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il funzionamento delle strutture organizzative provinciali in rapporto alle finalità<br />

della L.P. n. <strong>28</strong>/88.<br />

L’art. 10, comma 1 della L.P. n. <strong>28</strong>/88 stabilisce che "la valutazione positiva sull’impatto ambientale sui<br />

progetti esecutivi sostituisce e comprende i provve<strong>di</strong>menti permissivi ed i pareri <strong>di</strong> competenza della<br />

Provincia, dei Comuni e dei Comprensori, cui la realizzazione del progetto sia subor<strong>di</strong>nata dalle leggi<br />

concernenti le seguenti materie: (...); g) miniere, cave, torbiere, acque minerali e termali; (...)".<br />

Considerata l’esigenza <strong>di</strong> formulare idonei criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le funzioni istruttorie del Servizio<br />

Protezione ambiente e le competenze <strong>di</strong> cui alla L.P. n. 6/1980 recante "Disciplina dell’attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong><br />

coltivazione delle cave e torbiere della Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento", con deliberazione n. 9448 <strong>di</strong> data 13<br />

luglio 1992 la Giunta <strong>provinciale</strong> ha emanato le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale al fine <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il funzionamento dell’attività amministrativa derivante dall’applicazione delle<br />

leggi provinciali n. <strong>28</strong>/88 e n. 6/80.<br />

Il 12 gennaio 1994 è entrata in vigore la L.P. n. 42/93 recante "Mo<strong>di</strong>fica della <strong>legge</strong> 4 marzo 1980, n. 6<br />

concernente "Disciplina dell’attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere della Provincia<br />

Autonoma <strong>di</strong> Trento" e altre <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a ambientale, igiene e sanità, <strong>di</strong> industria e<br />

per la ricostruzione <strong>di</strong> Stava", la quale in particolare, come stabilito dall’art. 9 bis, ha mo<strong>di</strong>ficato la procedura<br />

per il rilascio dell’autorizzazione.<br />

Si rende dunque necessaria una nuova determinazione in or<strong>di</strong>ne al coor<strong>di</strong>namento delle citate <strong>di</strong>scipline<br />

procedurali.<br />

Tutto ciò premesso,<br />

168 La deliberazione pone criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le procedure previste dalla normativa in materia <strong>di</strong> VIA e la normativa in<br />

materia <strong>di</strong> cave e torbiere. Ambedue le norme sono state successivamente mo<strong>di</strong>ficate nel corso del tempo e alcuni passaggi<br />

della deliberazione fanno riferimento a procedure e articoli non più in vigore. In particolare la l.p. 4 marzo 1980, n. 6<br />

“Disciplina dell'attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella provincia autonoma <strong>di</strong> Trento”, è stata abrogata e<br />

sostituita dalla l.p. 24 ottobre 2006, n. 7 “Disciplina dell'attività <strong>di</strong> cava”. È in corso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione una nuova deliberazione<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento delle procedure.<br />

51


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

LA GIUNTA PROVINCIALE<br />

- u<strong>di</strong>ta la relazione;<br />

- ritenuto necessario emanare specifiche <strong>di</strong>rettive improntate al criterio dell’integrazione e unificazione<br />

delle fasi procedurali;<br />

- vista la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 8232 <strong>di</strong> data 22 giugno 1992;<br />

- vista la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 9448 <strong>di</strong> data 13 luglio 1992;<br />

- vista la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 147 <strong>di</strong> data 18 gennaio 1994;<br />

- vista la L.P. 4 marzo 1980, n. 6 successivamente mo<strong>di</strong>ficata ed integrata dalla L.P. 16 <strong>di</strong>cembre 1993, n.<br />

42;<br />

- vista la L.P. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> recante "Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e<br />

ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente";<br />

- visto il D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della L.P. n. <strong>28</strong>/88 ed in<br />

particolare l’art. 10, comma 3;<br />

- ad unanimità dei voti, manifestati legalmente dai presenti,<br />

d e l i b e r a<br />

1) <strong>di</strong> emanare le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale - quali risultano formulati nell’allegato al<br />

presente provve<strong>di</strong>mento, che forma parte integrante e sostanziale del presente provve<strong>di</strong>mento - nell’obiettivo<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il funzionamento e l’attività amministrativa derivante dall’applicazione delle<br />

leggi provinciali n. <strong>28</strong>/88 e n. 6/80 successivamente mo<strong>di</strong>ficata ed integrata dalla L.P. n. 42/93;<br />

2) <strong>di</strong> stabilire che le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui al precedente punto 1) hanno effetto con dalla data o<strong>di</strong>erna;<br />

3) <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la trasmissione del presente provve<strong>di</strong>mento al Servizio Protezione ambiente, al Servizio<br />

Minerario, ai servizi <strong>di</strong> merito interessati all’istruttoria <strong>di</strong> VIA, al Servizio Enti locali, ai comuni della<br />

Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento il cui territorio è interessato dalle attività previste dal Piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong><br />

utilizzazione delle sostanze minerali nonché all’A.N.C.I. e U.N.C.E.M;<br />

4) <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione<br />

Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

Allegato A<br />

Ai sensi dell’art. 3, comma 1 della L.P. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> chiunque intenda realizzare un progetto soggetto a VIA è<br />

tenuto a presentare al Servizio Protezione ambiente - Ufficio per la Valutazione dell’impatto ambientale,<br />

contestualmente alla domanda <strong>di</strong> compatibilità ambientale, uno stu<strong>di</strong>o comprendente le informazioni <strong>di</strong> cui<br />

agli artt. 3 (procedura or<strong>di</strong>naria) o 8 (procedura semplificata) della L.P. <strong>28</strong>/88, nonché la documentazione<br />

progettuale richiesta dalla normativa vigente.<br />

I progetti inerenti le tipologie 2 a) "estrazione della torba, estrazione dei prodotti <strong>di</strong> cava per materiali da<br />

costruzione, per refrattari e per ceramiche" e 12 f) "(...) impianti per lo smaltimento dei residui derivanti da<br />

attività estrattiva o mineraria o delle relative lavorazioni (...)" del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della L.P. n.<br />

<strong>28</strong>/88 devono essere corredati dalla documentazione e dagli elaborati previsti dall’art. 8 della L.P. n. 6/80 e<br />

s.m. ed integrazioni.<br />

Ciò premesso, si precisa quanto segue:<br />

1. gli elaborati progettuali, lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale e le relative copie sono depositati presso il Servizio<br />

Protezione ambiente - Ufficio VIA;<br />

2. nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi:<br />

2.1 il Servizio Protezione ambiente - Ufficio VIA, nell’ambito della procedura prevista dal combinato<br />

<strong>di</strong>sposto degli artt. 10 della L.P. n. <strong>28</strong>/88 e 9 bis della L.P. n. 42/93 richiede parere, trasmettendo le copie <strong>di</strong><br />

cui al precedente punto 1), al comune territorialmente competente nonchè ai seguenti servizi provinciali:<br />

- Servizio Minerario;<br />

- Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio;<br />

- Servizio Foresta caccia e pesca;<br />

- comune territorialmente competente;<br />

2.2 acquisito il progetto il Sindaco richiede il parere del Comitato Tecnico inter<strong>di</strong>sciplinare, ex art. 9 della<br />

L.P. n. 6/80 mo<strong>di</strong>ficato dall’art. 7 della L.P. n. 42/93, tramite il Servizio Minerario;<br />

2.3 il Sindaco, acquisito il parere <strong>di</strong> cui al punto precedente, provvede al rilascio dell’autorizzazione <strong>di</strong><br />

competenza espressa sotto forma <strong>di</strong> parere ai sensi dell’art. 10 della L.P. n. <strong>28</strong>/88 trasmettendola, corredata da<br />

<strong>relativo</strong> <strong>di</strong>sciplinare, al Servizio Protezione ambiente - Ufficio VIA;<br />

2.4. resta ferma la facoltà del Servizio Protezione ambiente - Ufficio per la Valutazione dell’impatto<br />

ambientale <strong>di</strong> richiedere pareri ai sensi dell’art. 5 della L.P. n. <strong>28</strong>/88;<br />

2.5. in relazione alla mancata corrispondenza dei termini <strong>di</strong> cui agli artt. 5, comma 3 e 10, comma 4, della L.P.<br />

n. <strong>28</strong>/88 rispetto ai termini istruttori stabiliti dall’art. 9 bis della L.P. n. 6/80 - introdotto dalla L.P. n. 42/93 -,<br />

52


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

viene <strong>di</strong>sposto che il termine per lo svolgimento dell’istruttoria sulla VIA concernente i progetti esecutivi sia<br />

prolungato fino ad un periodo massimo complessivo <strong>di</strong> 200 giorni, ai sensi del combinato <strong>di</strong>sposto degli artt.<br />

5, comma 6 della L.P. n. <strong>28</strong>/88, 10, comma 3, del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg e 3 della L.P. n.<br />

23/92;<br />

3. Nel caso <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> massima o programmi <strong>di</strong> attuazione (progetto funzionalmente unitario equiparato ai<br />

progetti <strong>di</strong> massima) il Servizio Protezione ambiente - Ufficio per la valutazione dell’impatto ambientale<br />

riceve la documentazione per l’assoggettazione a valutazione dell’impatto ambientale e richiede nella fase<br />

istruttoria ai servizi provinciali, nonché alle altre amministrazioni pubbliche interessate il parere ai sensi<br />

dell’art. 5 della L.P. n. <strong>28</strong>/88. In particolare richiede al Servizio Foreste caccia e pesca e al Servizio<br />

Urbanistica e tutela del paesaggio, sempre ai sensi dell’art. 5 della L.P. n. <strong>28</strong>/88, anche i pareri irrituali in<br />

materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio e <strong>di</strong> vincolo idrogeologico da rendersi, dagli organi richiamati dal comma 7<br />

dell’art. 9 bis della L.P. n. 6/80, come integrata, entro i termini stabiliti dalla procedura <strong>di</strong> VIA (40 giorni). In<br />

ogni caso viene <strong>di</strong>sposto che l’istruttoria concernente la VIA sui progetti <strong>di</strong> massima o sui programmi <strong>di</strong><br />

attuazione deve concludersi nel termine <strong>di</strong> 140 giorni, ai sensi del comma 9 dell’art. 5 della L.P. n. <strong>28</strong>/88;<br />

4. Disciplina transitoria:<br />

a) il termine <strong>di</strong> 200 giorni <strong>di</strong> cui al precedente punto 2.5 si applica altresì ai proce<strong>di</strong>menti attualmente in<br />

corso relativi a progetti esecutivi per i quali non si sia ancora espressa la Giunta <strong>provinciale</strong> alla data <strong>di</strong><br />

entrata in vigore della L.P. n. 42/93; tale termine è calcolato comprendendo anche il periodo istruttorio<br />

già decorso ed è eventualmente sospeso al fine <strong>di</strong> garantire l’integrazione degli elaborati necessari per<br />

reiterare la procedura in coerenza con i <strong>di</strong>sposti dell’art. 9 bis della L.P. n. 6/80, integrata dalla L.P. n.<br />

42/93;<br />

b) la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al precedente punto 3) si applica anche per i proce<strong>di</strong>menti attualmente in corso relativa<br />

a progetti <strong>di</strong> massima o ai programmi <strong>di</strong> attuazione per i quali non si sia ancora espressa la Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> alla data <strong>di</strong> entrata in vigore della L.P. n. 42/93.<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale 2 febbraio 1996, n. 945<br />

Determinazione della procedura per la formazione del parere della Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento<br />

in or<strong>di</strong>ne alla valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> interesse statale.<br />

La Giunta Provinciale<br />

- Visto l’art. 6 della <strong>legge</strong> 8 luglio 1986, n. 349, recante la <strong>di</strong>sciplina transitoria in materia <strong>di</strong> valutazione<br />

dell’impatto ambientale;<br />

- viste le norme attuative stabilite dal D.P.C.M. 10 <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. 377 e dal D.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>;<br />

- rilevato che, a tenore del comma 4 dell’art. 6 della <strong>legge</strong> n. 349 1986, il Ministro dell’ambiente, sentita la<br />

Regione interessata, <strong>di</strong> concerto con il Ministro per i beni culturali e ambientali, si pronuncia sulla<br />

compatibilità ambientale nei successivi novanta giorni dalla comunicazione del progetto;<br />

- vista la <strong>di</strong>sciplina della valutazione d’impatto ambientale stabilita dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>,<br />

n. <strong>28</strong> e successive mo<strong>di</strong>fiche, nonchè del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione approvato con D.P.G.P. 22 novembre<br />

1989, n. 13-11/Leg. da ultimo mo<strong>di</strong>ficato con D.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg.;<br />

- considerato che, a norma dell’art. 4 del precitato <strong>regolamento</strong>, resta ferma l’applicazione della procedura<br />

<strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale per i progetti relativi alle categorie <strong>di</strong> opere<br />

che le norme vigenti demandano alla competenza dello Stato;<br />

- rilevato che, a mente del comma 2 del menzionato art. 4 del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, la procedura <strong>di</strong><br />

valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong>sciplinata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> non si applica ai progetti <strong>di</strong><br />

competenza statale e che - al fine della formazione dell’intesa <strong>di</strong> cui alla sentenza della Corte<br />

Costituzionale <strong>28</strong> maggio 1987, n. 210 sui progetti <strong>di</strong> competenza statale - la Giunta <strong>provinciale</strong> si<br />

pronuncia, sentito il Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, entro i termini stabiliti dalla normativa statale;<br />

- considerato che la normativa statale <strong>di</strong>spone un termine massimo <strong>di</strong> novanta giorni - prorogabili - entro i<br />

quali si pronunciano gli organi statali, sentite le Regioni interessate, per modo che - all’interno <strong>di</strong> tale<br />

intervallo temporale - la Regione deve esprimere il previsto parere <strong>di</strong> competenza;<br />

- riconosciuto, in base alla citata sentenza della Corte Costituzionale n. 210/1987, che le due Province<br />

Autonome non solo sono competenti a rendere un parere in merito alla compatibilità ambientale dei<br />

progetti <strong>di</strong> competenza statale, ma - in ragione delle speciali attribuzioni statutarie - godono <strong>di</strong> una<br />

particolare prerogativa all’interno <strong>di</strong> tale proce<strong>di</strong>mento, nel senso che l’organo statale deve pronunciarsi<br />

d’intesa con le medesime;<br />

- considerato che, astrattamente, il meccanismo collaborativo fondato sull’intesa non è, per sua natura,<br />

riconducibile agli or<strong>di</strong>nari schemi proce<strong>di</strong>mentali presi<strong>di</strong>ati da un termine fisso;<br />

53


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

- riconosciuta tuttavia l’esigenza <strong>di</strong> regolamentare il proce<strong>di</strong>mento interno all’Amministrazione<br />

<strong>provinciale</strong>, funzionale all’espressione dell’intesa prevista dall’art. 4 del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>;<br />

- vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, concernente il proce<strong>di</strong>mento amministrativo;<br />

- visto l’art. 10, comma 3, del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., a tenore del quale la Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> può emanare apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale, nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare<br />

e razionalizzare il funzionamento delle strutture organizzative provinciali in rapporto alle finalità della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>;<br />

- a voti unanimi, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />

d e l i b e r a<br />

1. <strong>di</strong> approvare la seguente procedura ai fini della formazione dell’intesa della Provincia sui progetti <strong>di</strong> opere<br />

sottoposti alla valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale:<br />

a) il proce<strong>di</strong>mento è regolato secondo le <strong>di</strong>sposizioni stabilite dall’art. 5, commi 1, 2, 3, 5 e 7 - primo<br />

periodo -, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, fatto salvo quanto <strong>di</strong>versamente previsto dalle<br />

successive lettere;<br />

b) il proce<strong>di</strong>mento ha inizio con decorrenza dalla data del deposito prescritto dal comma 2 dell’art. 4 del<br />

<strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione e si conclude, <strong>di</strong> norma, nei successivi ottantacinque giorni;<br />

c) il termine <strong>di</strong> cui al comma 3 dell’art. 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> è rideterminato in trenta<br />

giorni;<br />

d) il termine <strong>di</strong> cui al comma 5 dell’art. 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> è rideterminato in sessanta<br />

giorni;<br />

e) ai fini delle osservazioni del pubblico si seguono le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 6, comma 9, della <strong>legge</strong> n.<br />

349/1986;<br />

f) il Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente si esprime nei successivi <strong>di</strong>eci giorni decorrenti dal termine <strong>di</strong> cui<br />

alla precedente lettera d);<br />

g) la Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia entro il termine <strong>di</strong> cui alla precedente lettera b);<br />

h) la Giunta <strong>provinciale</strong> può <strong>di</strong>sporre il prolungamento dei termini del proce<strong>di</strong>mento e dei sottoproce<strong>di</strong>menti<br />

per il tempo ritenuto necessario ai fini della formulazione <strong>di</strong> motivate determinazioni per il<br />

perfezionamento dell’intesa, anche in accordo con gli organi statali;<br />

i) la struttura <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale può <strong>di</strong>sporre - a fini<br />

<strong>di</strong> accelerazione e semplificazione - l’in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> conferenze <strong>di</strong> servizio a norma delle leggi vigenti entro<br />

il termine <strong>di</strong> cui alla lettera d);<br />

2. <strong>di</strong> fare salvo quanto <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>sposto dai commi 3 e 4 dell’art. 4 del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dalle <strong>di</strong>sposizioni dello Statuto e dalle relative norme <strong>di</strong> attuazione<br />

concernenti apposite modalità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento o <strong>di</strong> intesa tra la Provincia e gli organi statali;<br />

3. <strong>di</strong> fare salvi gli atti posti in essere alla data <strong>di</strong> approvazione del presente provve<strong>di</strong>mento, dando atto che gli<br />

stessi rimangono soggetti alle <strong>di</strong>rettive e in<strong>di</strong>cazioni stabilite dalla presente deliberazione.<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale 5 settembre 2003, n. 2178<br />

D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., "Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>" - Criteri e con<strong>di</strong>zioni generali <strong>di</strong> esclusione della procedura <strong>di</strong><br />

verifica per i progetti <strong>di</strong> cui al punto 12.a) dell’Allegato A al Regolamento.<br />

Il Relatore comunica:<br />

A norma dell’art. 3-bis, comma 1, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., “Regolamento <strong>di</strong><br />

esecuzione della Legge <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>”, la Giunta <strong>provinciale</strong> può stabilire, con apposite<br />

deliberazioni, criteri e con<strong>di</strong>zioni generali d’esclusione della procedura <strong>di</strong> verifica per i progetti <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 3, comma 2, tenendo conto dei seguenti elementi: “(…) b) mo<strong>di</strong>ficazioni non sostanziali a<br />

impianti, opere o interventi già autorizzati o realizzati o in fase <strong>di</strong> realizzazione; (…)”.<br />

Con deliberazione n. 32/2002 <strong>di</strong> data 18 <strong>di</strong>cembre 2002, il Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente ha <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong><br />

istituire al proprio interno un Sottocomitato con l’incarico <strong>di</strong> elaborare, in collaborazione con il Servizio<br />

Turismo ed il Servizio Impianti a fune, una proposta <strong>di</strong> deliberazione inerente i criteri <strong>di</strong> esclusione dallo<br />

screening dei progetti relativi a piste da sci e impianti a fune, in conformità alla <strong>di</strong>sposizione contenuta<br />

nell’art. 3-bis del Regolamento citato.<br />

Il punto 12.a) dell’allegato A al Regolamento definisce le soglie limite oltre le quali un progetto deve essere<br />

sottoposto a procedura <strong>di</strong> verifica, con riferimento alla tipologia “Piste da sci e Impianti <strong>di</strong> risalita, funivie<br />

54


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

bifuni e strutture connesse, escluse le sciovie e le monofuni a collegamento permanente aventi lunghezza<br />

inclinata superiore a 500 m”.<br />

Vanno assoggettati a screening, in particolare, i progetti <strong>di</strong> piste da sci con lunghezza superiore a 2 km o con<br />

superficie superiore a 5 ha. Per quanto riguarda gli impianti <strong>di</strong> risalita, è obbligatoria la procedura <strong>di</strong> verifica<br />

per progetti che comportano la realizzazione <strong>di</strong> nuovi tracciati <strong>di</strong> impianti con portata massima oraria<br />

superiore a 1.800 persone e per progetti che prevedono la sostituzione, sullo stesso tracciato, <strong>di</strong> impianti<br />

esistenti o autorizzati, se tali impianti sostituitivi superino la portata oraria <strong>di</strong> 2.200 persone.<br />

Per il combinato <strong>di</strong>sposto dell’art. 19 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-45/Leg. e dell’art. 1, comma 6, del<br />

d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., è attribuita alla Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il Comitato <strong>provinciale</strong><br />

per l’ambiente o su sua proposta, la competenza ad adottare provve<strong>di</strong>menti interpretativi delle definizioni e<br />

<strong>di</strong>sposizioni regolamentari in materia <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale.<br />

In conformità alle <strong>di</strong>sposizioni normative menzionate, il Sottocomitato in materia <strong>di</strong> piste da sci e impianti a<br />

fune ha elaborato una proposta <strong>di</strong> criteri e valutazioni interpretative con riguardo alle tipologie <strong>di</strong> progetti<br />

rientranti nella categoria descritta al punto 12.a) dell’allegato A al Regolamento, risultanti dal verbale <strong>di</strong><br />

deliberazione n. 1/2003, <strong>di</strong> data 14 maggio 2003. I suddetti criteri, esaminati e <strong>di</strong>scussi nel corso della seduta<br />

del Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente <strong>di</strong> data 23 luglio 2003, sono stati approvati con verbale <strong>di</strong><br />

deliberazione del Comitato n. 20/2003.<br />

Tutto ciò premesso,<br />

LA GIUNTA PROVINCIALE<br />

- u<strong>di</strong>ta la relazione;<br />

- VISTO il verbale <strong>di</strong> deliberazione del Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente n. 32/2002 <strong>di</strong> data 18<br />

<strong>di</strong>cembre 2002;<br />

- VISTO il verbale <strong>di</strong> deliberazione n. 1/2003, <strong>di</strong> data 14 maggio 2003, del Sottocomitato per<br />

l’elaborazione <strong>di</strong> una proposta <strong>di</strong> deliberazione ai sensi dell’art. 3-bis, comma 1, del D.P.G.P. 22<br />

novembre 1989, n. 13-11/Leg., in materia <strong>di</strong> piste da sci e impianti a fune;<br />

- VISTA la proposta del Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, adottata con verbale <strong>di</strong> deliberazione n.<br />

20/2003 <strong>di</strong> data 23 luglio 2003;<br />

- VISTA la Legge <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e s.m., recante “Disciplina della valutazione<br />

dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente” successivamente mo<strong>di</strong>ficate ed<br />

integrate, ed il <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione approvato con d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-<br />

11/Leg. e s.m. ed integrazioni;<br />

- ad unanimità dei voti, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />

d e l i b e r a<br />

1) <strong>di</strong> adottare - ai sensi degli artt. 3-bis, comma 1 e 1, comma 6, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-<br />

11/Leg. e s.m. - i seguenti criteri, valutazioni interpretative e con<strong>di</strong>zioni generali <strong>di</strong> esclusione della procedura<br />

<strong>di</strong> verifica per i progetti rientranti nella tipologia <strong>di</strong> cui al punto 12.a) dell’Allegato A al Regolamento citato:<br />

Piste da sci e skiweg<br />

Nuovi progetti: nel calcolo della superficie utile ai fini della soglia si computano, oltre al piano sciabile <strong>di</strong><br />

progetto, anche le superfici su cui si effettuano movimenti terra e mo<strong>di</strong>ficazioni dell’esistente naturale.<br />

Per quanto riguarda i progetti <strong>di</strong> piste esistenti, per mo<strong>di</strong>ficazioni non sostanziali si intendono gli interventi<br />

che non superano il 30% della soglia prevista dal <strong>regolamento</strong> (1,5 ha o 0,6 km; 0,75 ha o 0,3 km in area<br />

protetta).<br />

Si fa comunque salvo, per le piste <strong>di</strong> collegamento (skiweg), quanto precisato al successivo paragrafo “piste<br />

da fondo”.<br />

Piste da fondo<br />

Il criterio per la sottoposizione a procedura <strong>di</strong> verifica è rappresentato unicamente dal parametro superficie:<br />

deve essere sottoposto a screening il progetto <strong>di</strong> un’opera che occupa una superficie superiore a 5 ha (2,5 ha<br />

in aree protette), escludendo da tale computo le superfici già destinate a strada forestale e le piste esistenti o<br />

già autorizzate. Qualora le strade forestali - o le piste da fondo esistenti o già autorizzate - subiscano<br />

mo<strong>di</strong>fiche in larghezza, planimetria o altimetria, tali interventi vengono computati nel calcolo per la<br />

determinazione della superficie totale, quale criterio per la sottoposizione a procedura <strong>di</strong> verifica.<br />

Per quanto riguarda i progetti <strong>di</strong> piste da fondo esistenti, per mo<strong>di</strong>ficazioni non sostanziali si intendono gli<br />

interventi che non superano il 30% della soglia sopra in<strong>di</strong>cata, vale a <strong>di</strong>re che non superino i 1,5 ha <strong>di</strong><br />

superficie (0,75 ha in area protetta).<br />

55


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Tali criteri per la sottoposizione a procedura <strong>di</strong> verifica, inerenti le piste da fondo, si applicano anche alle<br />

piste <strong>di</strong> collegamento (skiweg) solo allorquando tali piste insistano su strade forestali o su piste esistenti o<br />

autorizzate. In tutti gli altri casi le piste <strong>di</strong> collegamento (skiweg) seguono la <strong>di</strong>sciplina più generale<br />

inerente le piste da sci <strong>di</strong> cui al paragrafo precedente.<br />

Impianti a fune<br />

Definizione <strong>di</strong> ‘stesso tracciato’ e ‘nuovo tracciato’, rilevante ai fini dell’in<strong>di</strong>viduazione della soglia <strong>di</strong><br />

<strong>regolamento</strong>.<br />

Si ha un impianto sullo ‘stesso tracciato’ quando le mo<strong>di</strong>fiche della posizione della stazione <strong>di</strong> partenza e/o<br />

della stazione <strong>di</strong> arrivo in progetto siano comprese entro una fascia la cui larghezza, rispetto all’asse del<br />

tracciato esistente e al centro delle pu<strong>legge</strong> delle stazioni esistenti, <strong>di</strong>sti non più <strong>di</strong> 50 m per parte, qualora il<br />

tracciato non interessi, anche parzialmente, aree boscate. Se, invece, il tracciato insiste, anche parzialmente,<br />

su aree boscate, la larghezza della fascia, rispetto all’asse del tracciato esistente e al centro delle pu<strong>legge</strong><br />

delle stazioni esistenti, non dovrà superare i 25 m per parte. Comunque, in tutti i casi nei quali vi sia la<br />

presenza <strong>di</strong> aree naturali protette, stabilite dall’art. 2, comma 4 del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-<br />

11/Leg. e s.m. la larghezza della fascia prevista non dovrà superare i 12,5 m per parte (anche se non<br />

interessa zone boscate). Si precisa come, nella delimitazione della fascia presa in considerazione, le<br />

<strong>di</strong>stanze sopra descritte dovranno essere rapportate sia rispetto all’asse del tracciato, che al centro delle<br />

pu<strong>legge</strong> delle stazioni, in modo da formare un buffer, così come evidenziato nel <strong>di</strong>segno sotto riportato.<br />

Si ha ‘nuovo tracciato’ se il progetto riguarda un’opera completamente nuova, da realizzarsi in un’area<br />

nella quale non esisteva alcun impianto, come pure nel caso <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione/sostituzione <strong>di</strong> opere esistenti<br />

qualora il progetto si <strong>di</strong>scosti dai criteri sopra descritti per la definizione <strong>di</strong> “stesso tracciato”, come<br />

evidenziato nelle esemplificazioni rappresentate nel <strong>di</strong>segno sotto riportato.<br />

Opere accessorie<br />

Sono state in<strong>di</strong>viduate quattro tipologie <strong>di</strong> opere accessorie rilevanti, da sottoporre, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalle piste o dagli impianti <strong>di</strong> risalita, a procedura <strong>di</strong> verifica o <strong>di</strong> V.I.A, qualora superino le soglie<br />

prescritte per ognuna <strong>di</strong> esse:<br />

o<br />

o<br />

o<br />

o<br />

i bacini d’accumulo e gli impianti <strong>di</strong> innevamento artificiale sono sottoposti a procedura <strong>di</strong><br />

verifica o <strong>di</strong> VIA secondo quanto <strong>di</strong>spone la tipologia 10.i) dell’allegato A del d.P.G.P. 22<br />

novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m.: se la capacità <strong>di</strong> invaso risulta essere superiore a 10.000 mc<br />

sono sottoposti a screening, mentre se tale capacità supera i 100.000 mc ovvero se l’altezza supera<br />

i 10 m ai sensi del d.P.R. 1/11/1959 n. 1363, sono sottoposti a procedura <strong>di</strong> VIA;<br />

i parcheggi sono sottoposti a procedura <strong>di</strong> verifica secondo quanto <strong>di</strong>spone la tipologia 10.b) III<br />

dell’allegato A del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m.: se la superficie dell’area<br />

risulta essere superiore a 2 ha (comprensivi della totalità dei parcheggi, anche se <strong>di</strong>slocati in<br />

<strong>di</strong>verse zone, purché afferenti alla stessa pista), o se il volume e<strong>di</strong>ficato risulta essere superiore a<br />

40.000 mc, tali progetti sono sottoposti a procedura <strong>di</strong> verifica;<br />

gli accessi e le strade <strong>di</strong> collegamento sono sottoposti alla procedura <strong>di</strong> verifica, secondo quanto<br />

<strong>di</strong>spone la tipologia 10.e) III dell’allegato A del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m.,<br />

se la lunghezza supera i 1500 m.;<br />

i volumi e<strong>di</strong>ficati vari sono sottoposti a procedura <strong>di</strong> verifica se superano il volume <strong>di</strong> 2.000 mc,<br />

ivi compresi gli interrati.<br />

Le soglie <strong>di</strong> cui sopra, relative alle opere accessorie, sono ridotte alla metà del valore in<strong>di</strong>cato, ai sensi<br />

dell’art. 2, commi 2 e 4, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., qualora le opere stesse<br />

vengano realizzate in aree naturali protette e, in tali casi, sono soggette <strong>di</strong>rettamente a procedura <strong>di</strong> VIA.<br />

Per quanto riguarda le mo<strong>di</strong>fiche ad opere accessorie esistenti, la sostanzialità dell’ampliamento o<br />

dell’intervento, ai sensi dell’art. 3, comma 2, lett. c) d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., verrà<br />

valutata <strong>di</strong> volta in volta dall’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente - U.O per la valutazione<br />

dell’impatto ambientale.<br />

Si specifica, altresì, che qualora la pista da sci o l’impianto <strong>di</strong> risalita risulti essere sotto soglia mentre<br />

l’opera accessoria risulti essere sopra soglia, viene espletata procedura <strong>di</strong> verifica solo per l’opera<br />

accessoria. Mentre, se la pista da sci o l’impianto <strong>di</strong> risalita risulti essere sopra soglia e l’opera accessoria<br />

sia invece sotto soglia, viene effettuato lo screening sia per la pista da sci o l’impianto, sia per l’opera<br />

accessoria;<br />

2) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre la trasmissione del presente provve<strong>di</strong>mento all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />

dell’ambiente e al Dipartimento Turismo e commercio;<br />

3) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre la pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione<br />

Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

56


57<br />

NORMATIVA PROVINCIALE


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

58


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale 25 maggio 2007 n. 1056 169<br />

Artt. 3 e 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23: in<strong>di</strong>viduazione dei termini <strong>di</strong><br />

conclusione dei proce<strong>di</strong>menti amministrativi e delle strutture provinciali competenti in via<br />

principale dell’istruttoria.<br />

(omissis)<br />

d e l i b e r a<br />

1) <strong>di</strong> approvare l’allegato A) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />

recante l’in<strong>di</strong>viduazione dei termini dei proce<strong>di</strong>menti amministrativi e delle strutture provinciali competenti in<br />

via principale per l’istruttoria dei medesimi;<br />

2) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre che i termini <strong>di</strong> conclusione in<strong>di</strong>viduati nell’allegato <strong>di</strong> cui al punto 1), trovino applicazione per<br />

i proce<strong>di</strong>menti il cui termine iniziale decorre dal giorno successivo alla data <strong>di</strong> pubblicazione della presente<br />

deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge;<br />

3) <strong>di</strong> dare atto che i termini in<strong>di</strong>viduati nella deliberazione n. 1218 <strong>di</strong> data 4 giugno 2004 e ss.mm.,<br />

continuano a trovare applicazione limitatamente ai proce<strong>di</strong>menti già avviati alla data <strong>di</strong> cui al punto 2), e fino<br />

ad esaurimento dei medesimi;<br />

4) <strong>di</strong> dare atto che dal presente provve<strong>di</strong>mento non derivano oneri a carico del bilancio <strong>provinciale</strong>;<br />

N.<br />

5) <strong>di</strong> pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Trentino - Alto<br />

A<strong>di</strong>ge.<br />

(omissis)<br />

ALLEGATO A<br />

(omissis)<br />

DIPARTIMENTO URBANISTICA E AMBIENTE - UFFICIO PROGRAMMAZIONE INTERVENTI<br />

AMBIENTALI<br />

OGGETTO DEL<br />

PROCEDIMENTO<br />

1 Contributi a enti<br />

pubblici e privati<br />

per interventi <strong>di</strong><br />

promozione dello<br />

sviluppo<br />

sostenibile<br />

dell’ambiente<br />

2 Proroga termine <strong>di</strong><br />

efficacia VIA<br />

3 Mo<strong>di</strong>fica<br />

prescrizione VIA<br />

4 Parere del comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per<br />

l’ambiente in<br />

materia <strong>di</strong> rilascio<br />

<strong>di</strong> concessioni a<br />

fini idroelettrici<br />

(omissis)<br />

NORMATIVA DI<br />

RIFERIMENTO<br />

l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - art.<br />

12 bis<br />

d.G.P. n. 493 <strong>di</strong><br />

data 18 marzo<br />

2005<br />

l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - art.<br />

9<br />

l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - art.<br />

6<br />

l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - art.<br />

14, comma 1,<br />

lett. d)<br />

d.G.P. n. 2438 <strong>di</strong><br />

data 3 ottobre<br />

2003<br />

INIZIATIVA DEL<br />

PROCEDIMENTO<br />

TERMINE<br />

FINALE DEL<br />

PROCEDIMENTO<br />

DECORRENZA DEL<br />

TERMINE<br />

Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dall’adozione della<br />

deliberazione <strong>di</strong><br />

approvazione della<br />

graduatoria ovvero,<br />

ove richiesta, dalla<br />

produzione della<br />

documentazione<br />

necessaria<br />

Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno successivo<br />

al ricevimento<br />

dell’istanza<br />

Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno successivo<br />

al ricevimento<br />

dell’istanza<br />

Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno successivo<br />

al ricevimento della<br />

richiesta <strong>di</strong> parere<br />

169 Le precedenti deliberazioni che hanno in<strong>di</strong>viduato i termini proce<strong>di</strong>mentali anche per le procedure <strong>di</strong> valutazione dell’impatto<br />

ambientale sono: d.G.P. n. 1218 del 4 giugno 2004, d.G.P. n. 140 del 3 febbraio 2006 e d.G.P. n. 1573 del 4 <strong>agosto</strong> 2006.<br />

59


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale <strong>28</strong> <strong>di</strong>cembre 2007 n. 3064<br />

Dichiarazione <strong>di</strong> inizio attività e silenzio assenso - attuazione degli articoli 9, 23 e 23 bis della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23.<br />

(omissis)<br />

d e l i b e r a<br />

1) <strong>di</strong> approvare l’Allegato A) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />

recante in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> carattere generale in or<strong>di</strong>ne all’applicazione degli istituti della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio<br />

attività e del silenzio assenso;<br />

2) <strong>di</strong> approvare l’Allegato B) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />

recante l’in<strong>di</strong>viduazione da parte della Giunta <strong>provinciale</strong> - ai sensi <strong>di</strong> quanto previsto dall’articolo 23 bis,<br />

comma 3, ultima parte della L.P. 23/92 - dei proce<strong>di</strong>menti, ulteriori rispetto a quelli già esclusi per <strong>legge</strong>, in<br />

or<strong>di</strong>ne ai quali il silenzio assenso non trova applicazione;<br />

3) <strong>di</strong> approvare l’Allegato C) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />

recante l’in<strong>di</strong>viduazione, a mero titolo ricognitivo, dei proce<strong>di</strong>menti in or<strong>di</strong>ne ai quali trovano applicazione gli<br />

istituti della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività e del silenzio assenso, al fine <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione del<br />

citta<strong>di</strong>no i relativi elenchi, in attuazione <strong>di</strong> quanto previsto dall’articolo 9, comma 2 della L.P. 23/92;<br />

4) <strong>di</strong> approvare l’Allegato D) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />

contenente l’elenco complessivo dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong> e recante, per ciascuno <strong>di</strong> essi,<br />

l’in<strong>di</strong>cazione circa l’applicazione o meno degli istituti della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività e del silenzio<br />

assenso;<br />

5) <strong>di</strong> revocare le deliberazioni n. 6<strong>28</strong>6 <strong>di</strong> data 30 luglio 1999 e n. 3015 <strong>di</strong> data 6 <strong>di</strong>cembre 2002;<br />

(omissis)<br />

ALLEGATO A<br />

In<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> carattere generale in or<strong>di</strong>ne all’applicazione degli istituti della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività e<br />

del silenzio assenso (artt. 23 e 23 bis della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23)<br />

DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITÁ<br />

Oggetto<br />

Ai sensi dell’articolo 23, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, e purché ricorrano i<br />

presupposti ivi previsti, i soggetti interessati hanno facoltà <strong>di</strong> intraprendere l’esercizio <strong>di</strong> un’attività priva ta,<br />

prescindendo dal rilascio da parte dell’amministrazione competente dell’atto <strong>di</strong> consenso o del titolo<br />

autorizzatorio prescritto. A tal fine è infatti sufficiente che gli stessi presentino una comunicazione<br />

(<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività) attestante il possesso dei presupposti e dei requisiti <strong>di</strong> <strong>legge</strong> all’autorità<br />

competente, la quale è chiamata a verificarne la sussistenza nei successivi sessanta giorni.<br />

Diversamente da quanto previsto a livello statale, l’attività oggetto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività può<br />

essere iniziata contestualmente alla <strong>di</strong>chiarazione medesima, ferma restando ovviamente la predetta attività <strong>di</strong><br />

verifica a cura dell’amministrazione competente.<br />

Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />

L’istituto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività, così come delineato all’articolo 23 della L.P. 23/92 si applica<br />

alle autorizzazioni, licenze, abilitazioni, nullaosta, permessi o altri atti <strong>di</strong> consenso, comunque denominati:<br />

- cui sia subor<strong>di</strong>nato l’esercizio <strong>di</strong> un’attività privata;<br />

- il cui rilascio <strong>di</strong>penda da un’attività amministrativa <strong>di</strong> tipo vincolato, consistente in un mero accertamento<br />

dei presupposti e dei requisiti <strong>di</strong> <strong>legge</strong>, senza che si renda necessario l’esperimento <strong>di</strong> prove a ciò<br />

destinate che comportino valutazioni tecniche <strong>di</strong>screzionali da parte dell’amministrazione;<br />

- per il cui rilascio non sia previsto alcun limite o contingente complessivo.<br />

Esclusioni<br />

L’istituto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività non si applica alle autorizzazioni, licenze, abilitazioni,<br />

nullaosta, permessi o altri atti <strong>di</strong> consenso, comunque denominati:<br />

- relativi al compimento <strong>di</strong> un singolo atto o negozio giuri<strong>di</strong>co (es. autorizzazione alla locazione o alla<br />

ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> alloggi pubblici), nonché <strong>di</strong> quelli rilasciati in funzione <strong>di</strong> controllo;<br />

- rilasciati ai sensi della normativa vigente in materia <strong>di</strong> tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del<br />

patrimonio storico-artistico e della salute;<br />

60


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

- il cui rilascio comporta l’esperimento <strong>di</strong> prove a ciò destinate che comportano valutazioni tecniche<br />

<strong>di</strong>screzionali da parte dell’amministrazione;<br />

- per il cui rilascio sono previsti limiti o contingenti complessivi;<br />

- il cui rilascio è imposto dalla normativa comunitaria.<br />

Presentazione della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività<br />

La <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività, attestante l’esistenza dei presupposti e il possesso dei requisiti previsti dalla<br />

<strong>legge</strong>, eventualmente accompagnata dall’autocertificazione dell’esperimento <strong>di</strong> prove a ciò destinate, ove le<br />

stesse siano previste, è presentata dal soggetto interessato alla struttura competente in via principale per il<br />

proce<strong>di</strong>mento.<br />

Tale <strong>di</strong>chiarazione deve contenere i seguenti elementi:<br />

a) generalità del richiedente;<br />

b) in<strong>di</strong>cazione dell’attività privata che si intende esercitare;<br />

c) <strong>di</strong>chiarazione relativa alla sussistenza dei presupposti e al possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi<br />

previsti dalla <strong>legge</strong> per l’esercizio dell’attività;<br />

d) ricevuta attestante l’avvenuto versamento delle eventuali tasse e contributi previsti;<br />

e) eventuale autocertificazione concernente l’esperimento delle prove destinate ad accertare l’idoneità del<br />

soggetto o la qualità delle cose inerenti all’esercizio dell’attività intrapresa.<br />

A seguito della presentazione della <strong>di</strong>chiarazione, l’amministrazione è tenuta a rilasciare all’interessato una<br />

comunicazione recante le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui all’articolo 25, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre<br />

1992, n. 23.<br />

Ove si renda necessario regolarizzare o integrare la documentazione prodotta dal privato con elementi che non<br />

siano già nella <strong>di</strong>sponibilità dell’amministrazione e che essa non possa acquisire d’ufficio, la struttura<br />

organizzativa competente ne dà comunicazione all’interessato, in<strong>di</strong>cando le cause <strong>di</strong> irregolarità o<br />

incompletezza della <strong>di</strong>chiarazione o della documentazione prodotta. In tal caso, il termine previsto per la<br />

verifica della sussistenza dei presupposti e dei requisiti <strong>di</strong> <strong>legge</strong> è sospeso ai sensi dell’articolo 3, comma 5,<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, fino alla data <strong>di</strong> ricevimento <strong>di</strong> quanto richiesto e comunque<br />

non oltre il termine fissato dall’amministrazione.<br />

Al fine <strong>di</strong> agevolare l’utenza nella corretta presentazione delle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> inizio attività, nonché <strong>di</strong><br />

assicurare all’amministrazione la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> tutte le informazioni necessarie per l’effettuazione dei<br />

controlli, le strutture competenti curano la pre<strong>di</strong>sposizione della relativa modulistica e provvedono altresì alla<br />

pubblicazione della medesima all’in<strong>di</strong>rizzo www.modulistica.provincia.tn.it.<br />

Verifica<br />

Entro sessanta giorni dalla data <strong>di</strong> presentazione della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività, la struttura competente<br />

procede alla verifica d’ufficio della sussistenza dei presupposti e dei requisiti <strong>di</strong> <strong>legge</strong> (articolo 23, comma 1).<br />

Ferme restando le eventuali sospensioni <strong>di</strong>sposte nel rispetto <strong>di</strong> quanto previsto al punto precedente, la<br />

scadenza del termine <strong>di</strong> sessanta giorni per la verifica della <strong>di</strong>chiarazione non fa comunque venir meno il<br />

potere/dovere dell’amministrazione <strong>di</strong> effettuare i dovuti controlli.<br />

Ove la verifica abbia dato esito negativo, cioè sia stata accertata l’insussistenza dei presupposti e dei requisiti<br />

<strong>di</strong> <strong>legge</strong> previsti per l’esercizio dell’attività, il responsabile della struttura competente, con provve<strong>di</strong>mento<br />

motivato:<br />

- assegna all’interessato un termine entro il quale conformare, ove ciò sia possibile, l’attività e i suoi effetti<br />

alla normativa vigente;<br />

- <strong>di</strong>spone, qualora il privato non abbia provveduto a conformare l’attività entro il termine assegnatogli o<br />

quando tale adeguamento sia impossibile, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> prosecuzione dell’attività e la rimozione dei suoi<br />

effetti.<br />

Il provve<strong>di</strong>mento con cui l’amministrazione <strong>di</strong>spone il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> prosecuzione dell’attività e la rimozione dei<br />

suoi effetti, ovvero la fissazione <strong>di</strong> un termine per conformare la stessa alla normativa vigente, deve in ogni<br />

caso essere comunicato all’interessato entro il medesimo termine <strong>di</strong> sessanta giorni (articolo 23, comma 1).<br />

La conformazione dell’attività e dei suoi effetti alla <strong>legge</strong> non è peraltro ammessa in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazioni<br />

mendaci o false attestazioni (art. 23 ter, comma 1).<br />

Restano ferme le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> <strong>legge</strong> vigenti che, per l’inizio dell’attività e per l’adozione da parte<br />

dell’amministrazione competente <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> prosecuzione dell’attività medesima e <strong>di</strong><br />

rimozione dei suoi effetti, prevedono una <strong>di</strong>sciplina speciale, oppure termini <strong>di</strong>versi da quelli in<strong>di</strong>cati al<br />

comma 1 dell’articolo 23.<br />

61


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Il comma 1 bis dell’articolo 23 riconosce infine all’amministrazione competente il potere <strong>di</strong> assumere<br />

determinazioni in via <strong>di</strong> autotutela, revocando l’atto <strong>di</strong> assenso che si è formato in seguito alla presentazione<br />

della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività oppure <strong>di</strong>sponendone l’annullamento d’ufficio.<br />

SILENZIO ASSENSO<br />

Oggetto<br />

L’articolo 23 bis, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23 prevede che, “fermo restando<br />

quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 23, nei proce<strong>di</strong>menti ad istanza <strong>di</strong> parte per il rilascio <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti<br />

amministrativi, il silenzio dell’amministrazione equivale a provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> accoglimento della domanda,<br />

senza necessità <strong>di</strong> ulteriori istanze o <strong>di</strong>ffide”, qualora, entro il termine previsto per la conclusione del<br />

proce<strong>di</strong>mento, l’amministrazione non abbia provveduto a comunicare all’interessato un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>niego.<br />

Ferma restando quin<strong>di</strong> l’applicazione in via preferenziale dell’istituto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività, il<br />

silenzio assenso - da mera eccezione (finora applicabile nei soli casi espressamente previsti, che il testo<br />

previgente della norma rimetteva ad una deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>) - <strong>di</strong>viene la regola generale<br />

applicabile nei proce<strong>di</strong>menti ad istanza <strong>di</strong> parte.<br />

Tale previsione non fa comunque venir meno il generale obbligo dell’amministrazione <strong>di</strong> concludere ogni<br />

proce<strong>di</strong>mento amministrativo con un provve<strong>di</strong>mento espresso, alla luce <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 3,<br />

comma 1, della L.P. 23/92.<br />

Il silenzio assenso costituisce pertanto solo un rime<strong>di</strong>o, a favore del richiedente, nel caso in cui<br />

l’amministrazione non provveda sull’istanza del medesimo entro i termini stabiliti.<br />

Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />

Dalla lettura coor<strong>di</strong>nata degli articoli 23 e 23 bis si ricava che in tutti i casi (e quin<strong>di</strong> nelle medesime tipologie<br />

proce<strong>di</strong>mentali, riferite esclusivamente ad atti <strong>di</strong> assenso propedeutici all’esercizio <strong>di</strong> un’attività privata) in<br />

cui non possa trovare applicazione la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività (non ricorrendo i presupposti <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 23, comma 1 della <strong>legge</strong> o nei casi espressamente esclusi dall’applicazione dell’istituto<br />

medesimo), la mancata comunicazione al richiedente del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> <strong>di</strong>niego entro i termini massimi <strong>di</strong><br />

conclusione del proce<strong>di</strong>mento equivale a provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> accoglimento della domanda.<br />

Esclusioni<br />

Il silenzio assenso non si applica alle autorizzazioni, licenze, abilitazioni, nullaosta, permessi o altri atti <strong>di</strong><br />

consenso, comunque denominati:<br />

- rispetto ai quali sussistono i presupposti per l’applicazione dell’istituto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio<br />

attività;<br />

- in materia <strong>di</strong> tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico artistico e della salute;<br />

- in cui la <strong>legge</strong> qualifica il silenzio dell’amministrazione come rigetto dell’istanza;<br />

- in cui la normativa comunitaria impone l’adozione <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi formali;<br />

- in<strong>di</strong>viduati con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>.<br />

Controllo successivo<br />

La struttura competente è tenuta ad effettuare l’istruttoria nel rispetto del termine <strong>di</strong> conclusione stabilito per<br />

ciascun proce<strong>di</strong>mento. Qualora l’inutile decorso <strong>di</strong> tale termine comporti la formazione del silenzio assenso,<br />

la struttura competente è tenuta comunque a verificare il legittimo esercizio dell’attività intrapresa, potendo<br />

assumere determinazioni in via <strong>di</strong> autotutela (art. 23 bis, comma 2).<br />

Ove la verifica abbia dato esito negativo, cioè sia stata accertata l’insussistenza dei presupposti e dei requisiti<br />

<strong>di</strong> <strong>legge</strong> previsti per l’esercizio dell’attività privata, il responsabile della struttura competente, con<br />

provve<strong>di</strong>mento motivato, può:<br />

- assegnare un termine all'interessato per conformare, ove ciò sia possibile, l’attività e i suoi effetti a <strong>legge</strong>;<br />

- annullare l'atto <strong>di</strong> assenso illegittimamente formatosi, qualora l'interessato non abbia provveduto a<br />

rimuovere i vizi entro il termine stabilito dall’amministrazione o quando non vi sia la possibilità <strong>di</strong><br />

sanarli.<br />

Resta comunque esclusa la conformazione dell’attività e dei suoi effetti alla <strong>legge</strong>, laddove l’interessato abbia<br />

reso <strong>di</strong>chiarazioni mendaci o false attestazioni (art. 23 ter, comma 1).<br />

ALLEGATO B<br />

62


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei proce<strong>di</strong>menti, ulteriori rispetto a quelli già esclusi per <strong>legge</strong>, in or<strong>di</strong>ne ai quali non trova<br />

applicazione il silenzio assenso (art. 23 bis, comma 3)<br />

(omissis)<br />

ALLEGATO C<br />

In<strong>di</strong>viduazione, a titolo ricognitivo, dei proce<strong>di</strong>menti in or<strong>di</strong>ne ai quali trova applicazione la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />

inizio attività<br />

(omissis)<br />

ALLEGATO D<br />

Elenco complessivo dei proce<strong>di</strong>menti con in<strong>di</strong>cazione circa l’applicazione o la non applicazione della<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività e del silenzio assenso<br />

DIPARTIMENTO URBANISTICA E AMBIENTE<br />

UFFICIO PROGRAMMAZIONE INTERVENTI AMBIENTALI<br />

N.<br />

OGGETTO DEL<br />

PROCEDIMENTO<br />

NORMATIVA DI<br />

RIFERIMENTO<br />

INIZIATIVA DEL<br />

PROCEDIMENTO<br />

TERMINE<br />

FINALE DEL<br />

PROCEDIMENTO<br />

DECORRENZA<br />

DEL TERMINE<br />

APPLICAZIONE<br />

DIA<br />

APPLICAZIONE<br />

SILENZIO<br />

ASSENSO<br />

1 Contributi a enti<br />

pubblici e privati per<br />

interventi <strong>di</strong><br />

promozione dello<br />

sviluppo sostenibile<br />

dell’ambiente<br />

2 Proroga termine <strong>di</strong><br />

efficacia VIA<br />

3 Mo<strong>di</strong>fica<br />

prescrizione VIA<br />

4 Parere del comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per<br />

l’ambiente in<br />

materia <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong><br />

concessioni a fini<br />

idroelettrici<br />

l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> -<br />

art. 12 bis<br />

d.G.P. n. 493<br />

<strong>di</strong> data 18<br />

marzo 2005<br />

l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> -<br />

art. 9<br />

l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> -<br />

art. 6<br />

l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> -<br />

art. 14,<br />

comma 1, lett.<br />

d)<br />

d.G.P. n. 2438<br />

<strong>di</strong> data 3<br />

ottobre 2003<br />

Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dall’adozione<br />

della<br />

deliberazione <strong>di</strong><br />

approvazione<br />

della graduatoria<br />

ovvero, ove<br />

richiesta, dalla<br />

produzione della<br />

documentazione<br />

necessaria<br />

Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno<br />

successivo al<br />

ricevimento<br />

dell’istanza<br />

Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno<br />

successivo al<br />

ricevimento<br />

dell’istanza<br />

Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno<br />

successivo al<br />

ricevimento della<br />

richiesta <strong>di</strong><br />

parere<br />

NO<br />

per<br />

<strong>legge</strong><br />

NO<br />

per<br />

<strong>legge</strong><br />

NO<br />

per<br />

<strong>legge</strong><br />

NO<br />

per<br />

<strong>legge</strong><br />

NO per<br />

<strong>legge</strong><br />

NO per<br />

<strong>legge</strong><br />

NO per<br />

<strong>legge</strong><br />

NO per<br />

<strong>legge</strong><br />

(omissis)<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009, n. 2138<br />

Istituzione del Servizio Valutazione ambientale da incar<strong>di</strong>narsi presso il Dipartimento Urbanistica<br />

e ambiente.<br />

Il Relatore comunica:<br />

l’articolo 151 della <strong>legge</strong> 4 marzo 2008, n. 1, prevede il trasferimento delle funzioni e dei compiti in materia<br />

<strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale, già in capo all’Unità organizzativa per la Valutazione dell’impatto<br />

63


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

ambientale presso l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente (APPA), ad un apposito Servizio<br />

presso il Dipartimento <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> ambiente, anche me<strong>di</strong>ante razionalizzazione <strong>di</strong><br />

altre strutture provinciali.<br />

Con nota prot. n. 883/2009-D382 <strong>di</strong> data 20 aprile 2009, il Dirigente generale del Dipartimento Urbanistica e<br />

ambiente chiede l’istituzione del Servizio Valutazione ambientale da incar<strong>di</strong>narsi presso il Dipartimento.<br />

Chiede poi che, presso il nuovo Servizio, venga spostata dall’APPA l’Unità organizzativa per la Valutazione<br />

dell’impatto ambientale, denominandola ora Ufficio per le Valutazioni ambientali, e venga incar<strong>di</strong>nato<br />

l’Ufficio Programmazione interventi ambientali, ora presso il Dipartimento.<br />

Si propone <strong>di</strong> assegnare provvisoriamente, in attesa della graduazione definitiva ai sensi della deliberazione n.<br />

379 del 1° marzo 2002 e ss. mm., al Servizio Valutazione ambientale la quarta fascia <strong>di</strong> graduazione.<br />

Le declaratorie delle strutture <strong>di</strong> primo e secondo livello, <strong>di</strong> cui alla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n.<br />

1444 del 12 giugno 2009 e s. m., sono mo<strong>di</strong>ficate nei termini previsti dall’allegato 1 della presente<br />

deliberazione.<br />

In relazione ai gruppi omogenei <strong>di</strong> Uffici ed Incarichi speciali <strong>di</strong> cui all’allegato alla deliberazione n. 1730 del<br />

17 luglio 2009, si conferma l’inserimento dell’Ufficio per le Valutazioni ambientali, già Unità organizzativa<br />

per la Valutazione dell’impatto ambientale, nel gruppo non omogeneo. Si conferma altresì l’inserimento nel<br />

gruppo omogeneo amministrativo dell’Ufficio Programmazione interventi ambientali.<br />

Per quanto riguarda la graduazione <strong>di</strong> queste strutture <strong>di</strong> terzo livello, la cui metodologia è stata da ultimo<br />

mo<strong>di</strong>ficata con la deliberazione n. 3065 <strong>di</strong> data <strong>28</strong> <strong>di</strong>cembre 2007, vista la deliberazione n. 1986 <strong>di</strong> data 8<br />

<strong>agosto</strong> 2008 che ha approvato le operazioni <strong>di</strong> graduazione delle strutture <strong>di</strong> terzo livello attribuendo il<br />

punteggio della scheda prevista dalla deliberazione del 2007, si propone <strong>di</strong> confermare la seconda fascia <strong>di</strong><br />

graduazione all’Ufficio per le Valutazioni ambientali, già Unità organizzativa per la Valutazione dell’impatto<br />

ambientale, e la prima fascia per l’Ufficio Programmazione interventi ambientali.<br />

Per quanto riguarda l’incarico <strong>di</strong> preposizione al Servizio Valutazione ambientale, in attesa della preposizione<br />

<strong>di</strong> un <strong>di</strong>rigente titolare alla Struttura in parola e ritenuto <strong>di</strong> non poter procedere me<strong>di</strong>ante mobilità alla<br />

copertura dell’incarico, esigenze <strong>di</strong> servizio legate all'efficace funzionamento della struttura organizzativa<br />

interessata rendono necessario ricoprire lo stesso attraverso l'affidamento temporaneo ad un sostituto secondo<br />

quanto espressamente previsto dall'articolo 34, comma 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 3 aprile 1997, n. 7.<br />

In considerazione degli specifici contenuti dell'incarico e della professionalità già acquisita, il <strong>di</strong>rigente<br />

generale del Dipartimento Urbanistica e ambiente, con la propria nota succitata, propone <strong>di</strong> conferire il<br />

suddetto incarico al dott. Enrico Menapace, <strong>di</strong>rettore, attualmente preposto all’Ufficio Programmazione<br />

interventi ambientali del Dipartimento Urbanistica e ambiente.<br />

Il dott. Enrico Menapace, <strong>di</strong>rettore, sarà quin<strong>di</strong> preposto al Servizio Valutazione ambientale, in qualità <strong>di</strong><br />

sostituto <strong>di</strong>rigente, con decorrenza 1° settembre 2009 per il periodo massimo <strong>di</strong> un anno, non rinnovabile,<br />

ovvero sino al 31 <strong>agosto</strong> 2010, dando atto che in caso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> procedura concorsuale, l’incarico si<br />

intenderà prorogato fino al suo completamento e alla conseguente preposizione del vincitore.<br />

Per quanto riguarda le strutture <strong>di</strong> terzo livello, si propone l’assorbimento dell’incarico <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore<br />

dell’Ufficio Programmazione interventi ambientali e <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore dell’Ufficio per le Valutazioni<br />

ambientali da parte del dott. Enrico Menapace, con decorrenza 1° settembre 2009 e fino a nuove <strong>di</strong>verse<br />

determinazioni.<br />

All’interessato è stato comunicato, per le vie brevi, l’inten<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> conferire gli incarichi oggetto della<br />

presente deliberazione e lo stesso ha espresso il proprio consenso alla proposta.<br />

Tutto ciò premesso,<br />

LA GIUNTA PROVINCIALE<br />

- u<strong>di</strong>to il relatore;<br />

- vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 3 aprile 1997, n. 7;<br />

- visto il vigente Contratto collettivo <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> lavoro del personale dell’area della <strong>di</strong>rigenza e segretari<br />

comunali del comparto Autonomie locali;<br />

- visto vigente Contratto collettivo <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> lavoro dei <strong>di</strong>rettori del comparto Autonomie locali;<br />

- visti gli atti citati in premessa;<br />

- sentito, per le vie brevi, l’interessato;<br />

- a voti unanimi, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />

d e l i b e r a<br />

64


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

1) <strong>di</strong> istituire e incar<strong>di</strong>nare, presso il Dipartimento Urbanistica e ambiente, il Servizio Valutazione ambientale<br />

a decorrere dal 1° settembre 2009;<br />

2) <strong>di</strong> attribuire provvisoriamente al Servizio Valutazione ambientale la quarta fascia <strong>di</strong> graduazione;<br />

3) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre che le declaratorie delle strutture <strong>di</strong> primo e secondo livello, <strong>di</strong> cui alla deliberazione della<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> n. 1444 del 12 giugno 2009 e s. m., sono mo<strong>di</strong>ficate nei termini previsti dall’allegato 1<br />

della presente deliberazione;<br />

4) <strong>di</strong> affidare al dott. Enrico Menapace, <strong>di</strong>rettore, l’incarico <strong>di</strong> sostituto <strong>di</strong>rigente del Servizio Valutazione<br />

ambientale con decorrenza 1° settembre 2009 e per il periodo massimo <strong>di</strong> un anno, non rinnovabile, ovvero<br />

sino al 31 <strong>agosto</strong> 2010, dando atto che l’incarico, in caso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> procedura concorsuale, si intenderà<br />

prorogato fino al <strong>relativo</strong> completamento e alla conseguente assegnazione dell’incarico al titolare;<br />

5) <strong>di</strong> incar<strong>di</strong>nare, presso il Servizio Valutazione ambientale, l’Unità organizzativa per la Valutazione<br />

dell’impatto ambientale, già presso l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente, denominandola ora<br />

Ufficio per le Valutazioni ambientali e l’Ufficio Programmazione interventi ambientali, ora presso il<br />

Dipartimento Urbanistica e ambiente, con decorrenza 1° settembre 2009;<br />

6) <strong>di</strong> dare atto che dal 1° settembre 2009 cessa, nei confronti dell’ing. Fabio Berlanda, Direttore dell’APPA,<br />

l’assorbimento dell’incarico <strong>di</strong> responsabile dell’Unità Organizzativa per la Valutazione dell’impatto<br />

ambientale;<br />

7) <strong>di</strong> confermare l’inserimento nel gruppo non omogeneo dell’Ufficio per le Valutazioni ambientali (già Unità<br />

Organizzativa per la Valutazione dell’impatto ambientale) e <strong>di</strong> confermare l’inserimento nel gruppo<br />

omogeneo amministrativo dell’Ufficio Programmazione interventi ambientali;<br />

8) <strong>di</strong> confermare la seconda fascia <strong>di</strong> graduazione all’Ufficio per le Valutazioni ambientali (già Unità<br />

Organizzativa per la Valutazione dell’impatto ambientale) e la prima fascia <strong>di</strong> graduazione all’Ufficio<br />

Programmazione interventi ambientali;<br />

9) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre che le declaratorie delle strutture <strong>di</strong> terzo livello <strong>di</strong> cui alla deliberazione della Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> n. 345 del 27 febbraio 2009 sono mo<strong>di</strong>ficate nei termini previsti dall’allegato 1) della presente<br />

deliberazione;<br />

10) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre nei confronti del dott. Enrico Menapace, <strong>di</strong>rettore, l’assorbimento dell’incarico <strong>di</strong> preposizione<br />

all’Ufficio Programmazione interventi ambientali e all’Ufficio per le Valutazioni ambientali del Servizio<br />

Valutazione ambientale, con decorrenza 1° settembre 2009 e fino a nuove <strong>di</strong>verse determinazioni;<br />

11) <strong>di</strong> rinviare, a successivo provve<strong>di</strong>mento del <strong>di</strong>rigente del Servizio per il Personale, la eventuale<br />

rideterminazione del trattamento economico derivante dal conferimento degli incarichi <strong>di</strong> cui ai precedenti<br />

punti.<br />

Allegato 1<br />

Dipartimento Urbanistica e ambiente<br />

Il <strong>di</strong>partimento si occupa delle materie sottoelencate, ferme restando le funzioni e i compiti espressamente<br />

attribuiti nelle medesime ai servizi ivi incar<strong>di</strong>nati:<br />

- urbanistica;<br />

- tutela del paesaggio;<br />

- politiche ambientali;<br />

- utilizzazione delle acque pubbliche;<br />

- politiche <strong>di</strong> risanamento dei siti inquinati e <strong>di</strong> gestione dei rifiuti;<br />

- valutazione ambientale.<br />

Il <strong>di</strong>partimento funge inoltre da struttura <strong>di</strong> riferimento per l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per l’energia e per l’Agenzia<br />

Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, ai sensi dell’art. 32, comma 1 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 16 giugno<br />

2006, n. 3.<br />

Servizio per la Valutazione ambientale<br />

- cura gli adempimenti relativi alla valutazione dell’impatto ambientale dei progetti e alla valutazione<br />

ambientale strategica dei piani provinciali, in conformità alla normativa <strong>provinciale</strong> vigente, nonché in<br />

attuazione delle <strong>di</strong>sposizioni comunitarie e statali che attribuiscono alla Provincia funzioni e attività nelle<br />

corrispondenti materie;<br />

- provvede in particolare alla gestione dei proce<strong>di</strong>menti istruttori dei progetti sottoposti a valutazione <strong>di</strong><br />

impatto ambientale e a procedura <strong>di</strong> verifica (screening), con la redazione del rapporto istruttorio e con<br />

l’adozione del provve<strong>di</strong>mento conclusivo della procedura <strong>di</strong> verifica, ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong><br />

65


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

<strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e del <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione. Cura ogni altro adempimento ed esprime i<br />

pareri demandati alla struttura ambientale <strong>provinciale</strong> dalle <strong>di</strong>sposizioni regolamentari <strong>di</strong> applicazione<br />

della <strong>di</strong>rettiva 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti <strong>di</strong> determinati piani e programmi<br />

nell’ambiente, ai sensi dell’articolo 11 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10;<br />

- provvede all’adozione degli atti e dei provve<strong>di</strong>menti finalizzati all’irrogazione <strong>di</strong> sanzioni amministrative<br />

pecuniarie in materia <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale, che non siano riservati ad altri organi o<br />

strutture provinciali secondo quanto previsto dall’articolo 11 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n.<br />

<strong>28</strong>, anche avvalendosi degli altri organi e strutture provinciali e locali <strong>di</strong> vigilanza;<br />

- all’esercizio delle funzioni in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> valutazione strategica, il<br />

Servizio provvede nel rispetto delle attribuzioni riservate con apposito provve<strong>di</strong>mento al Dipartimento<br />

Urbanistica e ambiente o demandate al Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio;<br />

- cura la gestione del Fondo per lo sviluppo sostenibile e del Fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico, fatti<br />

salvi gli atti riservati alla competenza del Dipartimento Urbanistica e ambiente;<br />

- presta supporto tecnico e amministrativo per l’esercizio delle funzioni e delle attività attribuite alla<br />

competenza del Dipartimento Urbanistica e ambiente, anche ai fini del collegamento con l’Agenzia<br />

<strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente e con l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per l’energia e del coor<strong>di</strong>namento<br />

dei servizi raggruppati nel Dipartimento;<br />

- fornisce collaborazione allo stu<strong>di</strong>o e all’elaborazione <strong>di</strong> proposte legislative e normative in materia<br />

ambientale, fornendo l’assistenza giuri<strong>di</strong>ca per istruttorie amministrative complesse ed esplicando attività<br />

<strong>di</strong> consulenza giuri<strong>di</strong>ca in materia ambientale.<br />

Ufficio programmazione interventi ambientali<br />

- cura l'istruttoria relativa ai provve<strong>di</strong>menti e all'esercizio delle funzioni amministrative riservate alla<br />

Giunta <strong>provinciale</strong>, al comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente e/o ad altre strutture o organi provinciali <strong>di</strong>versi<br />

dall'Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente, in materia ambientale;<br />

- assicura il supporto per il coor<strong>di</strong>namento e la pianificazione inerenti la tutela dell’aria, delle acque e la<br />

gestione dei rifiuti;<br />

- cura l'istruttoria dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> decisione dei ricorsi amministrativi avverso gli atti dell'Agenzia<br />

Provinciale per la Protezione dell'Ambiente, previsti dal Testo unico delle leggi provinciali in materia <strong>di</strong><br />

tutela dell'ambiente dagli inquinamenti;<br />

- presta supporto per il funzionamento del Comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente e dei sottocomitati, nonchè<br />

per gli aspetti giuri<strong>di</strong>ci connessi ai proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> valutazione<br />

ambientale strategica;<br />

- fornisce assistenza per l’effettuazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche per il perseguimento dello sviluppo sostenibile,<br />

nonché in materia <strong>di</strong> cambiamento climatico;<br />

- provvede all'informazione, alla <strong>di</strong>vulgazione e all'assistenza alle strutture provinciali relativamente agli<br />

aspetti procedurali e normativi connessi a piani, ricerche ed iniziative statali e comunitarie, nelle materie<br />

<strong>di</strong> propria competenza;<br />

- cura gli adempimenti <strong>di</strong> finanziamento <strong>di</strong> iniziative e interventi in materia <strong>di</strong> ecologia, ambiente e <strong>di</strong><br />

cambiamento climatico.<br />

Ufficio per le valutazioni ambientali<br />

- cura gli adempimenti relativi alla valutazione dell’impatto ambientale e alla valutazione ambientale<br />

strategica;<br />

- cura in particolare la gestione dei proce<strong>di</strong>menti istruttori dei progetti sottoposti a valutazione <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale e a procedura <strong>di</strong> verifica; promuove l’acquisizione dei pareri istruttori <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> altre<br />

strutture provinciali o enti, l’effettuazione <strong>di</strong> sopralluoghi e la richiesta <strong>di</strong> integrazioni degli stu<strong>di</strong> e dei<br />

progetti sottoposti a valutazione o verifica ambientale; assicura lo svolgimento della partecipazione<br />

pubblica; cura la stesura dei rapporti istruttori conclusivi dei proce<strong>di</strong>menti e la trasmissione del rapporto<br />

istruttorio per i soggetti assoggettati a valutazione dell’impatto ambientale;<br />

- elabora i pareri e cura gli adempimenti istruttori afferenti la valutazione ambientale strategica demandati<br />

alla competenza <strong>di</strong>partimentale;<br />

- cura - in coor<strong>di</strong>namento con la struttura <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> conservazione della natura -<br />

le attività istruttorie concernenti la valutazione d’incidenza dei progetti e dei piani e dei programmi<br />

inerenti le procedure <strong>di</strong> competenza;<br />

- presta il supporto tecnico e informativo richiesto dal Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, nonché dalle<br />

strutture provinciali per la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> ambientali su progetti. Fornisce assistenza nella<br />

pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> atti amministrativi e nei proce<strong>di</strong>menti relativi al contenzioso amministrativo relativi a<br />

progetti sottoposti a procedura <strong>di</strong> VIA;<br />

66


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

- provvede - anche in collegamento con l’Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente e <strong>di</strong> altre<br />

strutture provinciali o locali - all’esercizio della vigilanza e all’accertamento delle infrazioni concernenti<br />

la valutazione dell’impatto ambientale. In connessione con le attività <strong>di</strong> accertamento e controllo<br />

promuove l’adozione dei provve<strong>di</strong>menti ripristinatori secondo quanto stabilito dall’articolo 11, comma 6,<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>;<br />

- cura e elabora approfon<strong>di</strong>menti e proposte per l’aggiornamento tecnico della <strong>di</strong>sciplina sulla valutazione<br />

dell’impatto ambientale;<br />

- gestisce l’archivio degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto ambientale e dei relativi progetti me<strong>di</strong>ante sistemi informatizzati,<br />

anche in connessione con il sistema informativo sulla sensibilità ambientale, e provvede alla<br />

pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> linee guida per la redazione degli S.I.A. ispirati ai criteri dello sviluppo sostenibile;<br />

- pre<strong>di</strong>spone e implementa il sistema informativo sulla sensibilità ambientale;<br />

- fornisce, su richiesta, assistenza nella pre<strong>di</strong>sposizione del S.I.A. per conto della Provincia e <strong>di</strong> altri enti e<br />

nella valutazione ambientale strategica <strong>di</strong> piani e programmi.<br />

Agenzia Provinciale per la Protezione dell’ambiente<br />

All’Agenzia spetta:<br />

- l'esercizio delle funzioni tecniche <strong>di</strong> vigilanza e controllo dei fattori fisici, chimici e biologici ai fini della<br />

tutela dell'aria, delle acque e del suolo dagli inquinamenti, della gestione dei rifiuti e della prevenzione<br />

dall'inquinamento acustico;<br />

- l'installazione e la gestione delle reti <strong>di</strong> monitoraggio ambientale afferenti le materie <strong>di</strong> cui alla lettera a);<br />

- la collaborazione nella progettazione e nella gestione del sistema informativo <strong>provinciale</strong> ambientale e<br />

territoriale;<br />

- la consulenza e l'assistenza tecnico-scientifica agli altri organi provinciali e agli organi degli enti locali<br />

competenti nelle materie <strong>di</strong> cui alla lettera a), nonché in ogni altro caso in cui ne sia richiesta;<br />

- il supporto tecnico-scientifico alle strutture e agli organi provinciali preposti alla valutazione <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale e alla prevenzione dei rischi <strong>di</strong> incidenti rilevanti connessi ad attività produttive;<br />

- l'esercizio delle funzioni tecniche <strong>di</strong> controllo ambientale nelle attività connesse all'uso pacifico<br />

dell'energia nucleare e in materia <strong>di</strong> protezione dalle ra<strong>di</strong>azioni;<br />

- la promozione e lo sviluppo delle attività <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> base e applicate, <strong>di</strong> formazione, <strong>di</strong> informazione e<br />

<strong>di</strong> educazione relativamente alla conoscenza e alla tutela dell'ambiente, del territorio e delle risorse<br />

naturali, nonché alla prevenzione <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> inquinamento provenienti da fonti luminose;<br />

- lo svolgimento delle funzioni amministrative attribuite dalle norme vigenti al servizio protezione<br />

ambiente e alla commissione per la tutela dell'ambiente dagli inquinamenti;<br />

- assicurare il supporto tecnico e strumentale all'Azienda <strong>provinciale</strong> per i servizi sanitari per lo<br />

svolgimento delle attività <strong>di</strong> prevenzione ambientale <strong>di</strong> cui all'articolo <strong>28</strong>, commi 1 - lettera a) -, 3, 4, 5 e<br />

6, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 1 aprile 1993, n. 10 (Nuova <strong>di</strong>sciplina del servizio sanitario <strong>provinciale</strong>),<br />

nonché negli altri casi previsti dalla presente <strong>legge</strong>.<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale 26 marzo 2010, n. 625 170<br />

Art. 22 <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e s.m. Mo<strong>di</strong>fiche all'Allegato A al d.P.G.P. 22<br />

novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., concernente le soglie <strong>di</strong>mensionali dei progetti sottoposti alla<br />

procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale e alla procedura <strong>di</strong> verifica.<br />

LA GIUNTA PROVINCIALE<br />

- vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>, recante “Disciplina della valutazione dell'impatto<br />

ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente”;<br />

- visto il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, approvato con d.P.G.P. 22<br />

novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., ed in particolare l’allegato A, che in<strong>di</strong>vidua le tipologie <strong>di</strong> progetti<br />

sottoposti alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale e alla procedura <strong>di</strong> verifica, con le<br />

relative soglie <strong>di</strong>mensionali;<br />

- visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), come mo<strong>di</strong>ficato dal<br />

decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, ed in particolare l’art. 4 il quale specifica che le norme del<br />

decreto costituiscono recepimento e attuazione della <strong>di</strong>rettiva 2001/42/CE concernente la valutazione<br />

degli impatti <strong>di</strong> determinati piani e programmi sull'ambiente e della <strong>di</strong>rettiva 85/337/CEE concernente la<br />

170 Pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 15 del 13 aprile 2010. Entrata in vigore il <strong>29</strong> aprile 2010. Il testo delle<br />

soglie mo<strong>di</strong>ficato è stato integrato nel testo dell’Allegato A del Regolamento <strong>di</strong> esecuzione.<br />

67


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> determinati progetti pubblici e privati, come mo<strong>di</strong>ficata e integrata<br />

con la <strong>di</strong>rettiva 97/11/CE e con la <strong>di</strong>rettiva 2003/35/CE;<br />

- considerato che con decreto legislativo n. 4/2008 sono stati sostituiti gli allegati alla parte II del decreto<br />

legislativo n. 152/2006, ed in particolare gli allegati III e IV concernenti i progetti <strong>di</strong> competenza delle<br />

Regioni e delle Province autonome <strong>di</strong> Trento e Bolzano da sottoporre a valutazione dell’impatto<br />

ambientale e a verifica <strong>di</strong> assoggettabilità, successivamente mo<strong>di</strong>ficati con <strong>legge</strong> 23 luglio 2009, n. 99;<br />

- rilevato che, ai sensi dell’art. 6, comma 9, del decreto legislativo n. 152/2006, le Regioni e le Province<br />

autonome <strong>di</strong> Trento e <strong>di</strong> Bolzano possono definire, per determinate tipologie progettuali o aree<br />

predeterminate, sulla base degli elementi in<strong>di</strong>cati nell'allegato V, un incremento nella misura massima del<br />

trenta per cento o decremento delle soglie <strong>di</strong> cui all'allegato IV;<br />

- considerato che a norma dell’art. 22, comma 2 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>, la<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> provvede, con propria deliberazione, a conformare il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della<br />

medesima <strong>legge</strong> alle soglie <strong>di</strong>mensionali dei progetti da sottoporre a valutazione dell'impatto ambientale o<br />

a procedura <strong>di</strong> verifica secondo quanto previsto dalla parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152<br />

(Norme in materia ambientale);<br />

- ritenuto <strong>di</strong> proporre in via prioritaria, in adeguamento alle <strong>di</strong>sposizioni statali sopra riportate, le mo<strong>di</strong>fiche<br />

alle soglie limite stabilite dal <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della l.p. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, che riguardano i progetti <strong>di</strong><br />

impianti <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> rifiuti ed i progetti attinenti all’industria energetica, in considerazione della<br />

quantità <strong>di</strong> progetti appartenenti a tali tipologie che vengono sottoposti alle procedure <strong>di</strong> valutazione<br />

dell’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica, rinviando ad una compiuta revisione del <strong>regolamento</strong> medesimo per<br />

le tipologie progettuali che richiedono un attento esame e vaglio delle strutture provinciali interessate nel<br />

merito;<br />

- considerato che la proposta in esame è stata esaminata e <strong>di</strong>scussa con il Servizio Utilizzazione delle acque<br />

pubbliche, il Servizio per le Politiche <strong>di</strong> risanamento dei siti inquinati e <strong>di</strong> gestione dei rifiuti, l’Agenzia<br />

<strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente e l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per l’energia nella riunione <strong>di</strong> data 3<br />

febbraio 2010;<br />

- ad unanimità dei voti, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />

d e l i b e r a<br />

1) <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’allegato A al d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., in relazione ai progetti inerenti<br />

all’industria energetica ed agli impianti <strong>di</strong> gestione dei rifiuti, come in<strong>di</strong>cato nella tabella che forma parte<br />

integrante e sostanziale del presente provve<strong>di</strong>mento;<br />

2) <strong>di</strong> stabilire che le procedure <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> verifica dei progetti depositati presso<br />

il Servizio Valutazione ambientale, ancora in corso alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente provve<strong>di</strong>mento,<br />

sono svolte fino al loro completamento secondo la <strong>di</strong>sciplina vigente al momento del deposito. Sono restituiti<br />

d'ufficio i progetti <strong>di</strong> cui sopra che non rientrino nelle tipologie progettuali o nelle eventuali soglie<br />

<strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong> cui all'allegato A al d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come mo<strong>di</strong>ficato dal presente<br />

provve<strong>di</strong>mento;<br />

3) <strong>di</strong> stabilire che la <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente provve<strong>di</strong>mento si applica, ove ne ricorrano i presupposti,<br />

anche con riferimento ai progetti - precedentemente non soggetti a procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale o <strong>di</strong> verifica - per i quali siano stati emanati singoli provve<strong>di</strong>menti permissivi o pareri o<br />

concessioni, prima della data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente provve<strong>di</strong>mento, quando tuttavia non sia ancora<br />

intervenuto il provve<strong>di</strong>mento amministrativo principale a carattere autorizzatorio o concessorio <strong>relativo</strong><br />

all'esercizio dell'attività o dell'opera o dell'impianto ovvero il provve<strong>di</strong>mento amministrativo finale che ne<br />

consente la realizzazione. In tal caso, ai fini dell'applicazione della <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente<br />

provve<strong>di</strong>mento, mantengono comunque vali<strong>di</strong>tà i provve<strong>di</strong>menti favorevoli acquisiti prima della data <strong>di</strong><br />

entrata in vigore del presente provve<strong>di</strong>mento;<br />

4) <strong>di</strong> precisare che resta in ogni caso esclusa l'applicazione della <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente<br />

provve<strong>di</strong>mento ai progetti per i quali, alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del medesimo, sia già intervenuto il<br />

giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale o il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> conclusione della procedura <strong>di</strong> verifica ai sensi<br />

delle norme precedentemente vigenti;<br />

5) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre la pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-<br />

Alto A<strong>di</strong>ge;<br />

6) <strong>di</strong> stabilire che il presente provve<strong>di</strong>mento entra in vigore il quin<strong>di</strong>cesimo giorno successivo alla<br />

pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.<br />

Tabella<br />

(omissis)<br />

68


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Altre norme provinciali connesse con la normativa <strong>di</strong> VIA<br />

(omissis)<br />

(omissis)<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 171172<br />

Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio<br />

Titolo XII - Disposizioni finali<br />

articolo 156 bis - Disposizioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento procedurale 173174<br />

1. Le <strong>di</strong>sposizioni procedurali per lo svolgimento della valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale nei casi previsti<br />

dalla presente <strong>legge</strong>, dalle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> e da ogni altra <strong>di</strong>sposizione<br />

legislativa in materia <strong>di</strong> urbanistica sono stabilite con apposito <strong>regolamento</strong>, anche in deroga, ove occorra, alle<br />

<strong>di</strong>sposizioni legislative in vigore, assicurando appropriate forme <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong> integrazione con le<br />

procedure previste dalle altre <strong>di</strong>sposizioni della presente <strong>legge</strong>, nonché dalle leggi provinciali <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>,<br />

n. <strong>28</strong>, 6 maggio <strong>1988</strong>, n. 18 e 21 aprile 1987, n. 7.<br />

2. Il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> cui al comma 1 è approvato dalla Giunta <strong>provinciale</strong> previo parere della competente<br />

commissione permanente del Consiglio <strong>provinciale</strong>.<br />

(omissis)<br />

(omissis)<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 8 novembre 1993, n. 31 175<br />

Disciplina dei percorsi per la circolazione fuoristrada dei veicoli a motore<br />

articolo 2 - In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> percorsi per la circolazione fuoristrada<br />

1. La circolazione fuoristrada dei veicoli a motore per fini turistici e sportivi può avvenire su aree o percorsi<br />

appositamente in<strong>di</strong>viduati dai piani comprensoriali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> cui all'articolo 16 della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 concernente "Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio".<br />

2. La realizzazione dei percorsi <strong>di</strong> cui al comma 1 è soggetta a concessione e<strong>di</strong>lizia, nei limiti <strong>di</strong> cui<br />

all'articolo 82 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22. Qualora detti percorsi insistano sulle aree<br />

forestali o soggette a vincolo idrogeologico <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 novembre 1978, n.<br />

48, come mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 8 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 15 settembre 1980, n. 31, dall'articolo 11 della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 16 <strong>di</strong>cembre 1986, n. 33 e dall'articolo 1 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 18 giugno 1990, n. 18, la<br />

realizzazione dei percorsi, in deroga ai <strong>di</strong>vieti stabiliti dallo stesso articolo 6, è subor<strong>di</strong>nata a procedura<br />

semplificata per la valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'articolo 8 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong><br />

<strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> concernente “Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong><br />

tutela dell'ambiente”. 176<br />

3. La domanda <strong>di</strong> concessione o lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale dovrà comprendere un <strong>di</strong>sciplinare per la<br />

regolamentazione della circolazione sui percorsi in<strong>di</strong>viduati e le misure <strong>di</strong> ripristino ambientale delle zone su<br />

cui insiste il percorso, da adottarsi in caso <strong>di</strong> cessazione dell'attività. Della cessazione dovranno essere<br />

informati i comuni territorialmente competenti.<br />

4. I percorsi dovranno essere segnalati a cura <strong>di</strong> chi ha presentato il progetto <strong>relativo</strong>.<br />

(omissis)<br />

171 Pubblicata nel B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 10 settembre 1991, n. 39, I Suppl.<br />

172 In base all’articolo 150, comma 2, lettera b), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />

applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questa <strong>legge</strong> è abrogata, tranne gli articoli 91 ter, 155 e 156 bis<br />

173 Articolo inserito dall'articolo 11, comma 1, della l.p. 11 novembre 2005, n. 16. Si veda, per le <strong>di</strong>sposizioni regolamentari <strong>di</strong><br />

attuazione del presente articolo, il d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 23-53/Leg., riportato più avanti nel testo.<br />

174 In base all’articolo 150, comma 2, lettera b), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />

applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, la l.p. 5 settembre 1991, n. 22 è abrogata, tranne questo articolo (156 bis)<br />

175 Pubblicata sul B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 16 novembre 1993, n. 56<br />

176 L’abrogazione della procedura semplificata <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale ha <strong>di</strong> fatto determinato l’abrogazione del<br />

secondo periodo <strong>di</strong> questo articolo. Si evidenzia peraltro che la tipologia 11.a) piste permanenti per corse e prove <strong>di</strong> veicoli a<br />

motore prevede l’assoggettabilità a procedura <strong>di</strong> verifica per tutti i progetti.<br />

69


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 8 settembre 1997, n. 13 177<br />

Disposizioni concernenti l’autorizzazione e la variazione <strong>di</strong> spese previste da leggi provinciali e altre<br />

<strong>di</strong>sposizioni finanziarie assunte per la formazione dell’assestamento del bilancio annuale 1997 e<br />

pluriennale 1997-1999 della Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento<br />

Capo I - Piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> opere pubbliche e <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> particolare rilevanza per gli obiettivi<br />

programmatici<br />

articolo 1 - Disposizioni per la formazione <strong>di</strong> un piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> opere pubbliche<br />

1. La Giunta <strong>provinciale</strong> approva un piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> opere e <strong>di</strong> interventi caratterizzati da elevata<br />

significatività economico-sociale e rilevanza per gli obiettivi programmatici della Provincia, da realizzare<br />

me<strong>di</strong>ante le risorse <strong>di</strong> natura straor<strong>di</strong>naria rese <strong>di</strong>sponibili con l’assestamento <strong>di</strong> bilancio 1997.<br />

(omissis)<br />

Sezione I - Disposizioni per l’esecuzione delle opere pubbliche comprese nel piano straor<strong>di</strong>nario<br />

articolo 2 - Disciplina applicabile 178<br />

1. L’attuazione degli interventi e la realizzazione delle opere comprese nel piano straor<strong>di</strong>nario sono soggette<br />

alle <strong>di</strong>sposizioni delle leggi provinciali <strong>di</strong> settore previste dall’articolo 1, comma 2, fatto salvo quanto<br />

<strong>di</strong>sposto dal medesimo articolo 1 e, relativamente alle opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta competenza della Provincia, dagli<br />

articoli 3, 4, 5, 6, 7 e 8 della presente <strong>legge</strong>.<br />

2. Agli effetti della presente <strong>legge</strong> per opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta competenza della Provincia si intendono le opere<br />

eseguite dalla Provincia e dagli eventuali soggetti delegati dalla Provincia medesima ai sensi dell’articolo 7<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26 (Norme in materia <strong>di</strong> lavori pubblici <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong><br />

e per la trasparenza negli appalti), come sostituito dall’articolo 51 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 9 settembre 1996, n.<br />

8.<br />

(omissis)<br />

articolo 4 - Procedure per l’approvazione dei progetti 179<br />

1. Le strutture provinciali competenti richiedono al <strong>di</strong>partimento opere pubbliche l’in<strong>di</strong>zione della conferenza<br />

<strong>di</strong> servizi ai fini dell’approvazione del progetto, per l’acquisizione delle intese, dei pareri, delle concessioni,<br />

delle autorizzazioni, delle licenze, dei nulla-osta, degli assensi e comunque <strong>di</strong> ogni altro atto necessario,<br />

allegando alla domanda medesima il progetto definitivo dell’opera nonché l’elenco dei predetti atti da<br />

acquisire per la realizzazione del progetto secondo le <strong>di</strong>sposizioni vigenti riguardanti gli aspetti territoriali,<br />

urbanistici, e<strong>di</strong>lizi, ambientali, paesaggistici, igienico sanitari, storici, artistici, archeologici o <strong>di</strong> altra natura.<br />

1 bis. Al fine <strong>di</strong> assicurare la sostenibilità e la qualità delle opere strategiche <strong>di</strong> cui all’articolo 2 bis, anche in<br />

or<strong>di</strong>ne agli aspetti legati all’architettura delle opere, al loro inserimento paesaggistico e alla compatibilità<br />

ambientale, nella redazione del progetto preliminare effettuata ai sensi degli articoli 19 e 20, comma 4, della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26, sono coinvolti il servizio competente in materia <strong>di</strong> urbanistica e<br />

l’agenzia per la protezione dell’ambiente. Qualora la progettazione sia interamente affidata a professionisti<br />

esterni, le predette strutture esprimono le valutazioni <strong>di</strong> competenza nel corso dell’elaborazione del progetto<br />

preliminare. 180<br />

1 ter. Il comma 1 bis si applica, in relazione al piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> cui alla presente <strong>legge</strong> e al piano della<br />

viabilità <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 20 marzo 2000, n. 3, alle sole opere in<strong>di</strong>viduate dalla Giunta <strong>provinciale</strong><br />

con propria deliberazione. 181<br />

2. Ove il progetto debba essere sottoposto alla procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> competenza<br />

statale o <strong>provinciale</strong>, alla domanda <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione della conferenza è altresì allegata copia della pronuncia <strong>di</strong><br />

compatibilità ambientale <strong>di</strong> cui all’articolo 6, commi 4 e 5, della <strong>legge</strong> 8 luglio 1986, n. 349 (Istituzione del<br />

Ministero dell’ambiente e norme in materia <strong>di</strong> danno ambientale), ovvero copia del parere del comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l’ambiente <strong>di</strong> cui all’articolo 6 della presente <strong>legge</strong>.<br />

177 Pubblicata sul B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 11 settembre 1997, n. 43, straord.<br />

178 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />

applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />

179 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />

applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />

180 Comma così aggiunto dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />

181 Comma così aggiunto dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />

70


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

3. Entro quin<strong>di</strong>ci giorni dal ricevimento della richiesta <strong>di</strong> cui al comma 1 il <strong>di</strong>rigente generale del <strong>di</strong>partimento<br />

competente in materia <strong>di</strong> opere pubbliche in<strong>di</strong>ce una conferenza <strong>di</strong> servizi, specificando se la prima riunione è<br />

convocata ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23 (Principi per la<br />

democratizzazione, la semplificazione e la partecipazione all’azione amministrativa <strong>provinciale</strong> e norme in<br />

materia <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento amministrativo) oppure ha carattere decisorio. Prima della convocazione della<br />

conferenza a carattere decisorio il <strong>di</strong>rigente generale accerta l’avvenuto deposito del progetto e l’effettuazione<br />

delle relative comunicazioni secondo quanto previsto dall’articolo 18, comma 4 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n.<br />

26 del 1993. 182<br />

4. Alla conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui al comma 3 sono invitati i <strong>di</strong>rigenti delle strutture provinciali nella cui<br />

sfera <strong>di</strong> competenza rientrano le determinazioni <strong>di</strong> cui al comma 1, nonché i rappresentanti delle altre<br />

amministrazioni pubbliche, competenti all’emanazione delle determinazioni ivi previste. Le determinazioni<br />

dei <strong>di</strong>rigenti delle strutture provinciali <strong>di</strong> cui al presente comma rese in sede <strong>di</strong> conferenza sostituiscono gli<br />

atti previsti dalle leggi provinciali vigenti.<br />

5. La conferenza <strong>di</strong> servizi si esprime sul progetto definitivo entro sessanta giorni dalla sua convocazione. La<br />

conferenza può richiedere, se necessario, chiarimenti e documenti <strong>di</strong>rettamente ai progettisti o alle strutture<br />

provinciali interessate.<br />

6. Relativamente ai progetti sottoposti a procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale, le determinazioni<br />

rese in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi devono essere formulate in coerenza con la pronuncia <strong>di</strong> compatibilità<br />

ambientale ovvero con il parere <strong>di</strong> cui al comma 2.<br />

7. Resta ferma l’applicazione dell’articolo 16 ter della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 23 del 1992, qualora le strutture<br />

provinciali competenti <strong>di</strong> cui al comma 1 ritengano opportuno procedere a un esame preventivo del progetto<br />

preliminare. 183<br />

8. Ai fini dell’operatività della conferenza <strong>di</strong> servizi, le strutture provinciali dotate <strong>di</strong> autonomia tecnica ed<br />

organizzativa nonché gli enti funzionali della Provincia sono equiparati a servizi provinciali. I predetti enti e<br />

strutture provinciali nonché le altre amministrazioni convocate nella conferenza <strong>di</strong> servizi adottano, ove<br />

occorra, apposite <strong>di</strong>sposizioni interne o assumono atti <strong>di</strong>retti ad assicurare la partecipazione alla medesima<br />

conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> un proprio rappresentante, munito dei necessari poteri.<br />

9. Qualora alla conferenza <strong>di</strong> servizi il <strong>di</strong>rigente delle strutture provinciali o il rappresentante <strong>di</strong><br />

un’amministrazione invitato sia risultato assente o comunque non dotato <strong>di</strong> adeguato potere <strong>di</strong> rappresentanza,<br />

la conferenza è riconvocata per una sola volta, tra il decimo e il quin<strong>di</strong>cesimo giorno dalla prima<br />

convocazione, e decide prescindendo dalla presenza della totalità delle amministrazioni invitate e dalla<br />

adeguatezza dei poteri <strong>di</strong> rappresentanza dei soggetti intervenuti.<br />

10. Il <strong>di</strong>ssenso manifestato in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi deve essere motivato e recare, a pena <strong>di</strong><br />

inammissibilità, le specifiche in<strong>di</strong>cazioni delle mo<strong>di</strong>fiche progettuali necessarie ai fini dell’assenso.<br />

10 bis. La conferenza <strong>di</strong> servizi, fermo restando quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 5, decide sul progetto dopo<br />

avere acquisito le osservazioni formulate nella procedura prevista dall’articolo 18, commi 4 bis e 4 ter, della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 26 del 1993. 184<br />

11. Entro trenta giorni dal ricevimento delle determinazioni della conferenza <strong>di</strong> servizi il <strong>di</strong>rigente del servizio<br />

competente per materia approva il progetto definitivo dell’opera. Qualora nella conferenza <strong>di</strong> servizi non si<br />

pervenga all’unanimità <strong>di</strong> decisione, il <strong>di</strong>rigente può assumere la determinazione <strong>di</strong> conclusione positiva del<br />

proce<strong>di</strong>mento dandone comunicazione alla Giunta <strong>provinciale</strong> e all’amministrazione o al <strong>di</strong>rigente che<br />

abbiano espresso il proprio <strong>di</strong>ssenso ai sensi del comma 10. La Giunta <strong>provinciale</strong> entro trenta giorni dalla<br />

ricezione della comunicazione può <strong>di</strong>sporre la sospensione della determinazione inviata; trascorso tale<br />

termine, in assenza <strong>di</strong> sospensione, la determinazione è esecutiva.<br />

12. L’approvazione del progetto definitivo delle opere ai sensi del comma 11 del presente articolo e<br />

dell’articolo 5 equivale a <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> pubblica utilità, <strong>di</strong> urgenza e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>fferibilità ai sensi dell’articolo<br />

18 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26.<br />

13. Il progetto esecutivo dell’opera è approvato dal <strong>di</strong>rigente del servizio competente per materia (5).<br />

182 Comma così sostituito dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />

183 Comma così sostituito dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />

184 Comma così aggiunto dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />

71


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

articolo 5 - Conformità urbanistica delle opere 185186<br />

1. L’accertamento <strong>di</strong> conformità urbanistica delle opere è effettuato dal servizio competente in materia <strong>di</strong><br />

urbanistica e tutela del paesaggio - prima della convocazione della conferenza <strong>di</strong> servizi e sentito il comune<br />

interessato, che deve esprimersi entro il termine <strong>di</strong> venti giorni dalla richiesta - oppure nella conferenza <strong>di</strong><br />

servizi <strong>di</strong> cui all’articolo 16, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, convocata ai sensi<br />

dell’articolo 4, comma 3, con la presenza del rappresentante del comune interessato. Nel caso in cui il comune<br />

non si esprima entro il predetto termine o non sia presente alla conferenza con un proprio rappresentante, il<br />

servizio competente in materia <strong>di</strong> urbanistica e tutela del paesaggio provvede comunque all’accertamento.<br />

Qualora l’accertamento sia positivo, per l’approvazione del progetto si applica quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 4.<br />

2. Qualora l’accertamento sia negativo, il <strong>di</strong>rigente della struttura competente alla realizzazione dell’opera,<br />

oltre alla comunicazione ai fini espropriativi e occupativi prevista dall’articolo 18, commi 4 bis e 4 ter, della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26, cura la pubblicazione <strong>di</strong> un avviso che illustra l’opera sotto il<br />

profilo urbanistico. L’avviso è pubblicato su un giornale locale ed affisso per almeno <strong>di</strong>eci giorni all’albo dei<br />

comuni nel cui territorio dev’essere realizzata l’opera. L’avviso contiene l’invito a presentare osservazioni<br />

presso la struttura competente alla realizzazione dell’opera entro trenta giorni dal termine del periodo <strong>di</strong><br />

pubblicazione all’albo comunale.<br />

3. Decorso il termine per la presentazione delle osservazioni è convocata la conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 4 in sede decisoria. Alla conferenza il comune partecipa me<strong>di</strong>ante un rappresentante autorizzato<br />

dal consiglio comunale e dotato dei poteri necessari per la decisione. Qualora il rappresentante del comune<br />

non sia autorizzato a decidere in or<strong>di</strong>ne al progetto del quale è stata accertata la non conformità urbanistica, la<br />

conferenza <strong>di</strong> servizi è riconvocata non prima del ventesimo giorno successivo per consentire al consiglio<br />

comunale <strong>di</strong> conferire i necessari poteri al rappresentante comunale. L’avviso <strong>di</strong> convocazione della<br />

conferenza <strong>di</strong> servizi contiene l’avvertenza che, nel caso in cui il rappresentante del comune non partecipi alla<br />

riunione o vi partecipi non munito dei necessari poteri, la conferenza può comunque decidere a maggioranza<br />

con gli effetti <strong>di</strong> cui al comma 5. Qualora la conferenza sia riconvocata in base al presente comma non si<br />

effettuano gli ulteriori rinvii previsti dall’articolo 4, comma 9.<br />

4. Nel caso in cui il rappresentante del comune, nella conferenza <strong>di</strong> servizi convocata ai sensi del comma 3,<br />

esprima il <strong>di</strong>ssenso sul progetto definitivo, l’approvazione del progetto è demandata alla Giunta <strong>provinciale</strong>,<br />

che decide tenuto conto dell’interesse <strong>provinciale</strong> alla realizzazione dell’opera.<br />

5. L’approvazione del progetto definitivo dell’opera da parte della conferenza <strong>di</strong> servizi o da parte della<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dei commi 3 e 4 costituisce variante agli strumenti urbanistici subor<strong>di</strong>nati al piano<br />

urbanistico <strong>provinciale</strong>.<br />

6. Ove l’applicazione del presente articolo comporti l’effetto <strong>di</strong> variante urbanistica ai sensi del comma 5, il<br />

<strong>di</strong>rigente responsabile del progetto trasmette al comune interessato copia degli atti e del progetto, per la parte<br />

relativa all’effetto <strong>di</strong> variante. In questi casi, ai sensi dell’articolo 42 bis, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5<br />

settembre 1991, n. 22 (Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio), gli uffici tecnici comunali adeguano<br />

<strong>di</strong>rettamente le rappresentazioni grafiche e gli altri elaborati degli strumenti urbanistici e trasmettono la<br />

relativa documentazione alla Provincia.<br />

7. Per i soli fini della presente <strong>legge</strong> quest’articolo sostituisce la <strong>di</strong>sciplina in materia <strong>di</strong> opere pubbliche <strong>di</strong> cui<br />

al titolo VII, capo II, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991.<br />

8. Le determinazioni in materia <strong>di</strong> localizzazione delle opere pubbliche <strong>di</strong> cui al presente articolo sono assunte<br />

nel rispetto dei limiti d’intervento assegnati dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong> agli strumenti urbanistici<br />

subor<strong>di</strong>nati. Resta fermo quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 30 delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico<br />

<strong>provinciale</strong> approvato con <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 9 novembre 1987, n. 26.<br />

9. Sono fatte salve, inoltre, le modalità <strong>di</strong> localizzazione delle opere <strong>di</strong>sciplinate dalla normativa <strong>provinciale</strong><br />

in materia <strong>di</strong> smaltimento e gestione dei rifiuti.<br />

articolo 6 - Valutazione dell’impatto ambientale 187<br />

1. Qualora i progetti <strong>di</strong> opere siano soggetti alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale ai sensi<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e del <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, emanato con decreto<br />

del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e mo<strong>di</strong>ficato dal decreto 10 maggio<br />

185 Articolo così sostituito dall'articolo 75, comma 3 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />

186 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />

applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />

187 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />

applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />

72


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

1995, n. 7-21/Leg., il conseguente proce<strong>di</strong>mento si svolge preventivamente all’approvazione dei progetti<br />

prevista dall’articolo 4 e all’accertamento della conformità urbanistica <strong>di</strong> cui all’articolo 5.<br />

2. Si applicano, ove ne ricorrano i presupposti, le <strong>di</strong>sposizioni della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e del<br />

<strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione concernenti i progetti <strong>di</strong> massima o preliminari. Il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

valutazione dell’impatto ambientale si conclude entro novanta giorni dal suo inizio con il parere del comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l’ambiente, che è allegato alla domanda <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione della conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 4, comma 1.<br />

3. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente si esprime anche per gli effetti dell’articolo 6, commi 4 e 5, della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>. Il <strong>relativo</strong> parere è trasmesso tempestivamente anche al Presidente della<br />

Giunta <strong>provinciale</strong>, il quale può chiedere al comitato medesimo, nei quin<strong>di</strong>ci giorni successivi alla ricezione,<br />

un riesame del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale, in<strong>di</strong>cando specificamente le ragioni. Il nuovo parere è<br />

reso dal comitato nei successivi venti giorni dalla richiesta. 188<br />

3 bis. Qualora il progetto definitivo da sottoporre all’approvazione finale ai sensi degli articoli 4 e 5 non<br />

risulti pienamente conforme al progetto preliminare sul quale è stata resa la valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale,<br />

il medesimo progetto definitivo è trasmesso al comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente il quale verifica se sussiste<br />

la coerenza sostanziale con il progetto originario ovvero se le <strong>di</strong>fformità tra i progetti richiedono una nuova<br />

valutazione dell’impatto ambientale sulle medesime. 189<br />

4. Ai soli fini della presente <strong>legge</strong> non trovano applicazione le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 6, comma 3,<br />

comma 4, lettera b), agli articoli 7 e 9, all’articolo 10, commi 1, 2 e 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del<br />

<strong>1988</strong>. 190<br />

articolo 7 - Norme particolari 191<br />

1. Contro il parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente <strong>di</strong> cui all’articolo 6 e le determinazioni della<br />

conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui all’articolo 4 non sono ammessi i ricorsi amministrativi eventualmente previsti<br />

dalle leggi provinciali.<br />

2. Il parere tecnico-amministrativo ed economico che le leggi provinciali vigenti attribuiscono alla<br />

competenza del comitato tecnico-amministrativo <strong>di</strong> cui all’articolo 56 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre<br />

1993, n. 26, è reso in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi dal suo presidente previa deliberazione del comitato stesso.<br />

A tal fine il comitato si pronuncia su richiesta del <strong>di</strong>rigente generale del <strong>di</strong>partimento opere pubbliche in<br />

tempo utile per la riunione della conferenza <strong>di</strong> servizi. In assenza delle determinazioni del comitato, le stesse<br />

si intendono espresse in senso favorevole.<br />

3. Ai fini dell’applicazione della presente <strong>legge</strong>, il <strong>di</strong>partimento opere pubbliche della Provincia si configura<br />

come struttura competente in via principale a in<strong>di</strong>re la conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui all’articolo 4.<br />

(omissis)<br />

(omissis)<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 14 aprile 1998, n. 5 192<br />

Disciplina della raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti<br />

articolo 6 - Procedure <strong>di</strong> localizzazione e <strong>di</strong> autorizzazione 193<br />

1. Per la localizzazione dei centri <strong>di</strong> raccolta zonale, ove non espressamente definita a livello cartografico dal<br />

piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti, si osserva la normativa <strong>provinciale</strong> sulla localizzazione degli<br />

impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero dei rifiuti urbani.<br />

188 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 49, comma 1, lettera a) della l.p. 20 marzo 2000, n. 3<br />

189 Comma aggiunto dall'articolo 24, comma 1, della l.p. 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10<br />

190 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dal comma 1, lettera b) della l.p. 20 marzo 2000, n. 3. In base a questo comma non trovano<br />

applicazione: il riesame del progetto richiesto dalla GP al CPA; la verifica della confomità urbanistica delle opere; la durata<br />

limitata nel tempo della compatibilità ambientale; i ricorsi; l’assorbimento delle autorizzazioni nel proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> VIA.<br />

191 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />

applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />

192 Pubblicata sul B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 21 aprile 1998, n. 17<br />

193 Articolo così sostituito dall'articolo 48 della l.p. 20 marzo 2000, n. 3, e mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 57 della l.p. 19 febbraio 2002,<br />

n. 1<br />

73


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

2. I comuni possono procedere alla localizzazione <strong>di</strong> piattaforme, <strong>di</strong> centri e <strong>di</strong> altre infrastrutture d’interesse<br />

locale, sia comunale che sovracomunale, all’infuori delle previsioni e dei criteri del piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong><br />

smaltimento dei rifiuti, funzionali alla raccolta - anche <strong>di</strong>fferenziata - dei rifiuti urbani e al compostaggio,<br />

nonché alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti d’imballaggio. L’in<strong>di</strong>viduazione delle relative aree è effettuata in<br />

osservanza delle procedure stabilite dalla normativa <strong>provinciale</strong> sulla localizzazione degli impianti <strong>di</strong><br />

smaltimento e recupero dei rifiuti urbani, intendendosi sostituita la Giunta <strong>provinciale</strong> con il competente<br />

organo del comune territorialmente interessato.<br />

3. I centri <strong>di</strong> raccolta zonale previsti dal piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti sono autorizzati<br />

dall’agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente ai sensi dell’articolo 84 del decreto del Presidente<br />

della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 1-41/Legisl. del 1987, come mo<strong>di</strong>ficato dagli articoli 57 e 59 della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> 11 settembre 1998, n. 10. Gli impianti e le infrastrutture <strong>di</strong> cui al comma 2 sono autorizzati dai<br />

comuni ai sensi dell’articolo 84 del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 1-41/Legisl. del 1987.<br />

3 bis. Ferma restando la procedura <strong>di</strong> localizzazione prevista dal comma 2, ai centri <strong>di</strong> raccolta materiali<br />

comunali o sovracomunali si applica la <strong>di</strong>sciplina stabilita dalle <strong>di</strong>sposizioni attuative dell'articolo 183,<br />

comma 1, lettera cc), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale). Il medesimo<br />

regime derivante dalle precitate <strong>di</strong>sposizioni statali può essere applicato, su richiesta dei soggetti interessati,<br />

anche con riguardo ai centri <strong>di</strong> raccolta materiali presenti all'interno dei centri <strong>di</strong> raccolta zonale, ove ciò sia<br />

ritenuto compatibile dall'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente in sede <strong>di</strong> rilascio<br />

dell'autorizzazione o dell'aggiornamento della stessa relativa al centro <strong>di</strong> raccolta zonale. 194<br />

4. I progetti dei centri e degli impianti <strong>di</strong> cui al presente articolo non sono sottoposti alla procedura <strong>di</strong><br />

valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong>.<br />

5. I soggetti <strong>di</strong> cui all’articolo 3 o i connessi enti gestori possono provvedere alla gestione dei centri <strong>di</strong><br />

raccolta zonale, ivi compresi quelli realizzati ai sensi dell’articolo 12, nonché degli altri impianti e<br />

infrastrutture <strong>di</strong> cui al comma 2, anche applicando l’articolo 7, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 27 novembre<br />

1990, n. 32 (Interventi provinciali per il ripristino e la valorizzazione ambientale). In tal caso i programmi o le<br />

convenzioni previsti dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 32 del 1990, come da ultimo mo<strong>di</strong>ficata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />

8 maggio 1995, n. 6, determinano la misura del concorso finanziario a carico dei soggetti <strong>di</strong> cui all’articolo 3.<br />

(omissis)<br />

Decreto del Presidente della Provincia 13 maggio 2002, n. 9-99/Leg<br />

Disposizioni regolamentari per la prima applicazione in ambito <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> norme statali in<br />

materia <strong>di</strong> tutela dell’ambiente dagli inquinamenti, ai sensi dell’articolo 55 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />

19 febbraio 2002, n. 1<br />

(omissis)<br />

Capo V - Applicazione del titolo III bis della parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in<br />

materia <strong>di</strong> autorizzazione integrata ambientale 195<br />

articolo 15 - Autorizzazione integrata ambientale 196<br />

1. L'autorizzazione integrata ambientale <strong>di</strong>sciplinata dal titolo III bis della parte seconda del decreto<br />

legislativo 3 aprile 2006, n. 152, <strong>di</strong> competenza della Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento, è rilasciata dall'Agenzia<br />

<strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente in osservanza <strong>di</strong> quanto stabilito dal citato decreto legislativo e dal<br />

presente capo.<br />

2. I rinvii alla normativa statale contenuti nel decreto legislativo n. 152 del 2006 si intendono effettuati alle<br />

corrispondenti <strong>di</strong>sposizioni provinciali vigenti nelle materie considerate dal citato decreto legislativo.<br />

194 Comma così aggiunto dall'articolo 40, comma 1 della l.p. 3 marzo 2010, n. 4. Per una <strong>di</strong>sposizione transitoria connessa a<br />

quest'ultima mo<strong>di</strong>ficazione si veda il comma 2 dello stesso articolo 40, che così recita:<br />

“2. Gli enti locali o i gestori dei centri <strong>di</strong> raccolta materiali esistenti alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>di</strong> quest'articolo provvedono<br />

al conseguente adeguamento alle <strong>di</strong>sposizioni stabilite dall'articolo 6, comma 3 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 5 del 1998, entro<br />

novanta giorni decorrenti dalla medesima data.”<br />

195 Capo così sostituito dall'articolo 2 del d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005 n. 22-52/Leg. e successivamente sostituito dall’articolo 2 del<br />

d.P.P. 15 <strong>di</strong>cembre 2010, n. 25-57/Leg.<br />

196 Articolo già mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 1 del d.P.P. 21 ottobre 2003, n. 30-151/Leg e dall'articolo 1 del d.P.P. 4 maggio 2004, n.<br />

4-14/Leg, e così sostituito dall'articolo 2, comma 1 del d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005. n. 22-52/Leg e così sostituito dall’articolo 2<br />

del d.P.P. 15 <strong>di</strong>cembre 2010, n. 25-57/Leg. Per una <strong>di</strong>sposizione transitoria connessa ve<strong>di</strong> l'articolo 2, comma 2 del d.P.P. 30<br />

<strong>di</strong>cembre 2005. n. 22-52/Leg. Ve<strong>di</strong> anche gli articoli 3 e 6 del d.P.P. 9 giugno 2005, n. 14-44/Leg.<br />

74


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

3. Fatto salvo quanto stabilito dall'articolo 15 bis, comma 3, ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata<br />

ambientale l'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente provvede in conformità agli articoli 16 e<br />

seguenti della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, invitando alla conferenza <strong>di</strong> servizi le strutture e le<br />

amministrazioni competenti in materia ambientale. Per quanto non previsto dal presente articolo, si applica la<br />

procedura stabilita dall'articolo <strong>29</strong> quater del decreto legislativo n. 152 del 2006.<br />

4. In relazione alla complessità del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione integrata ambientale e alla molteplicità<br />

delle materie da essa considerate, l'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente può, in presenza <strong>di</strong><br />

motivate esigenze istruttorie, richiedere, anche più volte, al proponente informazioni e integrazioni alla<br />

domanda presentata, con gli effetti <strong>di</strong> cui all'articolo 3, commi 5 e 6, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 23 del 1992.<br />

5. Fatte salve le competenze dello Stato, la Provincia e i comuni esercitano le funzioni regolate dal titolo III<br />

bis della parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006 in materia <strong>di</strong> autorizzazione integrata<br />

ambientale secondo quanto stabilito dal medesimo decreto legislativo e dal presente capo. Le funzioni<br />

spettanti alla Provincia sono esercitate dall'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente, ivi comprese<br />

l'irrogazione delle sanzioni amministrative, che sono introitate al bilancio della Provincia, e l'emanazione dei<br />

provve<strong>di</strong>menti ripristinatori <strong>di</strong> cui all'articolo <strong>29</strong> decies, comma 9, del decreto legislativo n. 152 del 2006.<br />

6. Ai fini dell'irrogazione delle sanzioni amministrative previste dall'articolo <strong>29</strong> quattuordecies del decreto<br />

legislativo n. 152 del 2006 si applicano inoltre le <strong>di</strong>sposizioni dell'articolo 13, commi 2, 3 e 6, del presente<br />

<strong>regolamento</strong>.<br />

7. In relazione a quanto stabilito dall'articolo <strong>29</strong> sexies, comma 8, del decreto legislativo n. 152 del 2006,<br />

restano ferme le attribuzioni riservate alle strutture e agli organi provinciali competenti dall'articolo 7 bis della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 gennaio 1992, n. 2 (Organizzazione degli interventi della Provincia in materia <strong>di</strong><br />

protezione civile), afferenti autorizzazioni, approvazioni, controlli e provve<strong>di</strong>menti ripristinatori ai fini della<br />

sicurezza e della prevenzione dei rischi <strong>di</strong> incidenti rilevanti<br />

articolo 15 bis - Coor<strong>di</strong>namento con le procedure <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale 197<br />

1. Qualora i progetti <strong>di</strong> nuovo impianto o <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica degli impianti esistenti, ricadenti nell'ambito <strong>di</strong><br />

applicazione del titolo III bis della parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, siano sottoposti<br />

alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale o, rispettivamente, alla procedura <strong>di</strong> verifica secondo<br />

quanto previsto dalle norme provinciali in vigore, si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento procedurale<br />

previste dal presente articolo.<br />

2. Il soggetto interessato presenta la domanda <strong>di</strong> autorizzazione integrata ambientale, relativa ai progetti <strong>di</strong> un<br />

nuovo impianto o <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica sostanziale <strong>di</strong> un impianto esistente, unitamente alla domanda <strong>di</strong> attivazione del<br />

proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale. Nel caso <strong>di</strong> progetto esecutivo, il termine per la<br />

conclusione dell'istruttoria <strong>di</strong> cui all'articolo 5, comma 5, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> è<br />

fissato in duecento giorni. Nel caso <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> massima, il predetto termine è ridotto a centoquaranta<br />

giorni.<br />

3. Ove sia attivata la procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale, le <strong>di</strong>sposizioni stabilite dalla <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e del <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, afferenti la pubblicità e la partecipazione<br />

del pubblico, tengono luogo della corrispondente <strong>di</strong>sciplina stabilita dall'art. <strong>29</strong> quater del decreto legislativo<br />

n. 152 del 2006. Non trovano applicazione le <strong>di</strong>sposizioni relative alla conferenza <strong>di</strong> servizi prevista<br />

dall'articolo <strong>29</strong> quater, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dall'articolo 15, comma 3, del<br />

presente <strong>regolamento</strong>. Ai fini dello svolgimento dell'istruttoria inerente la procedura <strong>di</strong> valutazione<br />

dell'impatto ambientale, trova inoltre applicazione il comma 4 dell'articolo 15.<br />

4. Nel caso <strong>di</strong> progetto esecutivo, il parere afferente l'autorizzazione integrata ambientale è reso, ai sensi<br />

dell'articolo 10, commi 1 e 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, dall'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />

protezione dell'ambiente in tempo utile per la conclusione della fase istruttoria secondo quanto previsto dal<br />

comma 2.<br />

5. Ove la valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale abbia ad oggetto un progetto <strong>di</strong> massima, l'autorizzazione<br />

integrata ambientale è rilasciata dall'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente entro settantacinque<br />

giorni dall'adozione della deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> ovvero della deliberazione del Comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l'ambiente, nel caso <strong>di</strong> opere pubbliche, recante la pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale, in<br />

coerenza con le prescrizioni e le in<strong>di</strong>cazioni contenute nella medesima deliberazione, fatto salvo quanto<br />

<strong>di</strong>versamente previsto dal comma 6.<br />

197 Articolo aggiunto dall'articolo 2 del d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005. n. 22-52/Leg e così sostituito dall’articolo 2 del d.P.P. 15<br />

<strong>di</strong>cembre 2010, n. 25-57/Leg.<br />

75


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

6. Qualora la pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale relativa ad un progetto <strong>di</strong> massima stabilisca <strong>di</strong> sottoporre<br />

alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale anche il progetto esecutivo, ai fini del rilascio<br />

dell'autorizzazione integrata ambientale si osservano le <strong>di</strong>sposizioni stabilite dal presente articolo con riguardo<br />

ai progetti esecutivi.<br />

7. La mo<strong>di</strong>fica degli impianti esistenti, contemplati dal titolo III bis della parte seconda del decreto legislativo<br />

n. 152 del 2006, è subor<strong>di</strong>nata al preventivo svolgimento della procedura <strong>di</strong> verifica prevista dalla normativa<br />

<strong>provinciale</strong> in materia <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale, ove non ricorrano le con<strong>di</strong>zioni per l'esclusione<br />

della medesima. La determinazione conclusiva della procedura <strong>di</strong> verifica stabilisce - sulla base del parere<br />

dell'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente - se ricorrono i presupposti per l'aggiornamento<br />

dell'autorizzazione integrata ambientale o delle relative con<strong>di</strong>zioni, prescindendo dalla valutazione<br />

dell'impatto ambientale, ovvero accerta se le mo<strong>di</strong>fiche progettate si configurino come sostanziali ai sensi<br />

degli articoli 5, comma 1, lettera l bis), e <strong>29</strong> nonies, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006, che<br />

soggiacciono alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale secondo quanto previsto dal presente<br />

articolo.<br />

(omissis)<br />

Capo VI - Gestione dei rifiuti<br />

(omissis)<br />

articolo 18 bis - Impianti mobili 198<br />

1. Gli impianti mobili destinati al recupero <strong>di</strong> rifiuti speciali non pericolosi, sottoposti - alla data <strong>di</strong> entrata in<br />

vigore del presente articolo - alle procedure semplificate <strong>di</strong> autorizzazione <strong>di</strong> cui agli articoli 31 e 33 del<br />

decreto legislativo n. 22 del 1997 devono essere autorizzati dall’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />

dell’ambiente secondo quanto previsto dall’articolo 84 del testo unico per gli effetti dell’articolo <strong>28</strong>, comma<br />

7, del medesimo decreto legislativo n. 22 del 1997.<br />

2. Per i fini del comma 1, la domanda <strong>di</strong> autorizzazione ai sensi dell’articolo 84 del testo unico e dell’articolo<br />

<strong>28</strong>, comma 7, del decreto legislativo n. 22 del 1997 deve essere presentata entro novanta giorni dalla data <strong>di</strong><br />

entrata in vigore del presente articolo. L’agenzia si pronuncia entro novanta giorni dal ricevimento della<br />

domanda.<br />

3. Il regime autorizzatorio semplificato <strong>di</strong> cui al comma 1 continua a produrre effetti fino alla data <strong>di</strong><br />

conclusione del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione in<strong>di</strong>cato al comma 2, purché sia presentata la domanda <strong>di</strong><br />

autorizzazione prevista dal medesimo comma 2 entro il termine da esso stabilito.<br />

4. Le attività <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> rifiuti speciali non pericolosi me<strong>di</strong>ante impianti mobili autorizzati ai sensi<br />

dell’articolo 84 del testo unico e dell’articolo <strong>28</strong>, comma 7, del decreto legislativo n. 22 del 1997, esercitate -<br />

nel territorio <strong>provinciale</strong> - per un periodo non superiore ai do<strong>di</strong>ci mesi nel medesimo sito, sono escluse dalla<br />

<strong>di</strong>sciplina afferente la localizzazione degli impianti <strong>di</strong> gestione dei rifiuti e dalle procedure <strong>di</strong> valutazione<br />

dell’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica.<br />

5. In attuazione dell’articolo 63 ter del testo unico, per lo svolgimento delle singole campagne <strong>di</strong> attività sul<br />

territorio <strong>provinciale</strong> l’interessato presenta all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente la<br />

comunicazione preventiva, prescritta dall’articolo <strong>28</strong>, comma 7, del decreto legislativo n. 22 del 1997, almeno<br />

trenta giorni prima dell’installazione dell’impianto mobile che tratta rifiuti inerti.<br />

6. La comunicazione preventiva prevista dall’articolo <strong>28</strong>, comma 7, del decreto legislativo n. 22 del 1997 non<br />

sostituisce né comprende gli eventuali provve<strong>di</strong>menti permissivi e concessori o i pareri <strong>di</strong> competenza del<br />

comune e dell’Azienda <strong>provinciale</strong> per i servizi sanitari.<br />

Decreto del Presidente della Provincia 30 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 23-53/Leg<br />

Disposizioni regolamentari <strong>di</strong> attuazione dell’articolo 156 bis della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre<br />

1991, n. 22 (Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio)<br />

articolo 1 - Valutazione dell’impatto ambientale connessa all’approvazione <strong>di</strong> piani urbanistici ai sensi<br />

dell’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 (Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio)<br />

1. La valutazione dell’impatto ambientale connessa all’approvazione dei piani regolatori generali o delle loro<br />

varianti ai sensi dell’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 (Or<strong>di</strong>namento urbanistico e<br />

198 Articolo aggiunto dall'articolo 4 del d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005. n. 22-52/Leg<br />

76


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

tutela del territorio) si svolge in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali stabilite dal predetto articolo 31<br />

della medesima <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 e dalle <strong>di</strong>sposizioni attuative stabilite dal presente articolo,<br />

anche in deroga alle sequenze procedurali previste dagli articoli 31, 40, 41 e 42 della citata <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />

n. 22 del 1991.<br />

2. Nell’ambito degli adempimenti previsti dagli articoli 40, comma 4, e 42, comma 3 199 , della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991, il servizio <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> urbanistica e <strong>di</strong> tutela del<br />

paesaggio trasmette il piano regolatore generale o la sua variante all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />

dell’ambiente per l’attivazione della fase istruttoria finalizzata all’espressione del parere del comitato<br />

<strong>provinciale</strong> per l’ambiente. In deroga a quanto stabilito dal comma 3 dell’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n.<br />

22 del 1991, il parere del comitato è reso entro il termine <strong>di</strong> novanta giorni dal ricevimento, da parte<br />

dell’agenzia, del piano o della sua variante, fatta salva l’eventuale sospensione dei termini del proce<strong>di</strong>mento<br />

ai sensi dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina della valutazione dell’impatto<br />

ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente).<br />

3. In relazione a quanto previsto dall’articolo 31, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991, le eventuali<br />

osservazioni derivanti dalla partecipazione pubblica sono trasmesse dal comune, imme<strong>di</strong>atamente dopo la<br />

scadenza del termine previsto dagli articoli 40, comma 2, e 42, comma 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del<br />

1991, all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente, ai fini della loro acquisizione nell’ambito<br />

dell’istruttoria concernente la valutazione dell’impatto ambientale.<br />

4. La commissione urbanistica <strong>provinciale</strong> si esprime ai sensi degli articoli 40, comma 4, e 42, comma 3, della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 - in deroga ai termini ivi previsti - entro sessanta giorni dalla data <strong>di</strong><br />

espressione del parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente.<br />

articolo 2 - Norme procedurali <strong>di</strong> applicazione dell’articolo <strong>29</strong>, comma 6, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano<br />

urbanistico <strong>provinciale</strong><br />

1. La valutazione dell’impatto ambientale connessa all’approvazione dei piani regolatori generali e delle loro<br />

varianti - nei casi previsti dall’articolo <strong>29</strong>, comma 6, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico<br />

<strong>provinciale</strong>, contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 7 <strong>agosto</strong> 2003, n. 7 (Approvazione della variante<br />

2000 al piano urbanistico <strong>provinciale</strong>) - si svolge in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali stabilite<br />

dall’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 e dall’articolo 1 del presente <strong>regolamento</strong>.<br />

articolo 3 - Norme procedurali <strong>di</strong> applicazione dell’articolo <strong>29</strong>, comma 7, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano<br />

urbanistico <strong>provinciale</strong><br />

1. Nei casi previsti dall’articolo <strong>29</strong>, comma 7, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>,<br />

contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7 del 2003, i soggetti interessati sottopongono a<br />

valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale il progetto organico <strong>di</strong> collegamento sciistico fra aree <strong>di</strong>verse che<br />

interessino zone definite a parco naturale dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong>.<br />

2. Ai fini dello svolgimento della valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale ai sensi del comma 1 si osservano le<br />

<strong>di</strong>sposizioni procedurali stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong><br />

esecuzione per i progetti <strong>di</strong> massima.<br />

3. Il progetto depositato per la valutazione dell’impatto ambientale vale anche come proposta alla Giunta<br />

<strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> approvazione del piano orientativo unitario e coor<strong>di</strong>nato ai sensi dell’articolo 5 della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> 21 aprile 1987, n. 7 (Disciplina delle linee funiviarie in servizio pubblico e delle piste da sci). A<br />

tal fine, copia del progetto depositato è trasmessa dall’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente al<br />

<strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> turismo.<br />

4. Il piano orientativo unitario e coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> cui al comma 3 è approvato dalla Giunta <strong>provinciale</strong><br />

contestualmente alla pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale del progetto. Il parere dei comuni e degli enti<br />

gestori dei parchi naturali interessati sono acquisiti nell’ambito dell’istruttoria relativa alla valutazione<br />

dell’impatto ambientale.<br />

5. L’adeguamento, ove occorra, dei piani regolatori generali e dei piani dei parchi provinciali alle previsioni<br />

dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong> deve rispettare le in<strong>di</strong>cazioni del piano orientativo unitario e coor<strong>di</strong>nato,<br />

qualora quest’ultimo sia stato preventivamente approvato ai sensi del comma 4.<br />

articolo 4 - Norme procedurali <strong>di</strong> applicazione dell’articolo <strong>29</strong>, comma 8, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano<br />

urbanistico <strong>provinciale</strong><br />

199 Ve<strong>di</strong> i relativi articoli più in<strong>di</strong>etro nel testo. Le in<strong>di</strong>cazioni si riferiscono alle procedure <strong>di</strong> approvazione del Piano e delle sue<br />

varianti.<br />

77


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

1. Lo stu<strong>di</strong>o generale previsto dall’articolo <strong>29</strong>, comma 8, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico<br />

<strong>provinciale</strong>, contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7 del 2003, è sottoposto a valutazione <strong>di</strong><br />

impatto ambientale in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali previste dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong><br />

e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> esecutivo per i progetti <strong>di</strong> massima.<br />

2. La delimitazione delle aree sciabili e l’eventuale collegamento tra le stesse ai sensi del citato articolo <strong>29</strong>,<br />

comma 8, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> sono approvati dalla Giunta <strong>provinciale</strong><br />

contestualmente alla pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale sullo stu<strong>di</strong>o generale <strong>di</strong> cui al comma 1.<br />

3. La deliberazione prevista dal comma 2 costituisce presupposto per l’adeguamento, ove occorra, dei piani<br />

regolatori generali alle previsioni del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> e alle in<strong>di</strong>cazioni dello stu<strong>di</strong>o generale.<br />

articolo 5 - Disposizioni finali e transitorie<br />

1. Su richiesta dei soggetti interessati, la valutazione dell’impatto ambientale connessa all’approvazione dei<br />

piani ai sensi degli articoli 1 e 2 può essere svolta in un unico proce<strong>di</strong>mento.<br />

2. Le tipologie <strong>di</strong> opere in<strong>di</strong>viduate con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 31,<br />

comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 - alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong> - si<br />

intendono riferite alle corrispondenti tipologie <strong>di</strong> opere in<strong>di</strong>cate dal <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, nel testo in vigore alla medesima data.<br />

3. Le <strong>di</strong>sposizioni procedurali previste dagli articoli 1 e 2 trovano applicazione anche ai piani regolatori<br />

generali e alle loro varianti adottati in via non definitiva dai comuni alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente<br />

<strong>regolamento</strong>.<br />

4. Nei casi previsti dal comma 3, il piano o la relativa variante sono trasmessi dal servizio <strong>provinciale</strong><br />

competente in materia <strong>di</strong> urbanistica e tutela del paesaggio all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />

dell’ambiente, per gli effetti dell’articolo 1, comma 2, entro trenta giorni dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del<br />

presente <strong>regolamento</strong>. Nei medesimi casi, la partecipazione pubblica assicurata nell’ambito della procedura<br />

urbanistica prevista per l’adozione del piano vale anche per gli effetti della procedura <strong>di</strong> valutazione<br />

dell’impatto ambientale attivata successivamente alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, ai<br />

sensi dell’articolo 31, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991. A tal fine, il comune trasmette<br />

all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente le osservazioni eventualmente pervenute, entro<br />

quin<strong>di</strong>ci giorni dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>.<br />

5. Ulteriori mo<strong>di</strong>fiche ai piani regolatori generali o alle loro varianti o ai piani orientativi unitari e coor<strong>di</strong>nati,<br />

approvati in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali degli articoli 2 e 3, non possono essere avviate,<br />

utilizzando le medesime procedure previste dagli articoli 2 e 3, prima che siano decorsi cinque anni dalla data<br />

<strong>di</strong> adozione della deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> concernente la valutazione dell’impatto ambientale.<br />

Eventuali limitate mo<strong>di</strong>fiche ai progetti autorizzati nell’ambito delle procedure <strong>di</strong> cui agli articoli 2 e 3<br />

possono essere ammesse, purché non in contrasto con l’impianto e con il <strong>di</strong>segno complessivo stabiliti dal<br />

piano regolatore generale o dal piano orientativo unitario e coor<strong>di</strong>nato. Si osservano in tale caso le procedure<br />

stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione.<br />

6. Nella prima applicazione del presente <strong>regolamento</strong>, i piani regolatori generali o le loro varianti, approvati -<br />

precedentemente alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>di</strong> questo <strong>regolamento</strong> - ai sensi dell’articolo <strong>29</strong>, comma 6, delle<br />

norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7 del<br />

2003, possono essere mo<strong>di</strong>ficati, in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali stabilite dall’articolo 2,<br />

prescindendo dal vincolo quinquennale previsto dal comma 5.<br />

7. Resta fermo quanto stabilito dagli articoli 9 e 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10, in materia<br />

<strong>di</strong> svolgimento della valutazione <strong>di</strong> incidenza dei piani e dei progetti nell’ambito dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong><br />

valutazione dell’impatto ambientale.<br />

8. Le <strong>di</strong>sposizioni procedurali dell’articolo 1 non trovano applicazione relativamente ai piani comprensoriali<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento ed ai piani attuativi.<br />

9. Ai fini dello svolgimento della valutazione dell’impatto ambientale nei casi previsti dall’articolo 24 delle<br />

norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7<br />

del 2003, i comuni attivano la procedura in<strong>di</strong>cata dall’articolo 1 del presente <strong>regolamento</strong>, i comprensori<br />

quella stabilita dall’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991. Resta fermo quanto <strong>di</strong>sposto dalla<br />

sezione I del capo I della <strong>legge</strong> 8 settembre 1997, n. 13, recante <strong>di</strong>sposizioni per l’esecuzione delle opere<br />

pubbliche comprese nel piano straor<strong>di</strong>nario.<br />

78


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 24 ottobre 2006, n. 7 200<br />

Disciplina dell'attività <strong>di</strong> cava<br />

(omissis)<br />

articolo 6 - Programma <strong>di</strong> attuazione<br />

1. Il programma <strong>di</strong> attuazione comunale fissa criteri e modalità per l'utilizzo delle aree in<strong>di</strong>viduate dal piano<br />

cave sulla base <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dal piano stesso. Il programma, approvato dal comune previo parere del<br />

comitato cave, è trasmesso alle strutture provinciali competenti nelle materie mineraria, forestale, urbanistica<br />

e <strong>di</strong> tutela del paesaggio.<br />

2. I comuni che devono re<strong>di</strong>gere il programma <strong>di</strong> attuazione ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera f) 201 ,<br />

sottopongono il programma alle procedure previste dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina<br />

della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente), e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong><br />

<strong>di</strong> esecuzione; in questo caso non è necessario il parere del comitato cave né la sottoposizione dei progetti <strong>di</strong><br />

coltivazione alle procedure previste dalle norme predette, fatto salvo quanto previsto da esse con riferimento<br />

alle mo<strong>di</strong>fiche progettuali che comportano variante al programma <strong>di</strong> attuazione.<br />

3. I comuni che non devono re<strong>di</strong>gere il programma <strong>di</strong> attuazione hanno facoltà <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gerlo con le modalità<br />

stabilite dal comma 1. In tal caso il programma <strong>di</strong> attuazione può essere sottoposto alle procedure previste<br />

dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione.<br />

4. Il programma <strong>di</strong> attuazione ha una durata massima <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciotto anni e può essere eccezionalmente prorogato,<br />

con le modalità previste dal comma 1, per il periodo necessario all'adozione del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> rinnovo.<br />

5. A decorrere dalla data <strong>di</strong> presentazione del programma sottoposto alle procedure previste dalla <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, fino alla sua adozione da parte del<br />

comune, i nuovi progetti <strong>di</strong> coltivazione e le varianti a quelli già approvati sono autorizzabili solo se non<br />

contrastano sia con il programma <strong>di</strong> attuazione vigente, sia con il nuovo programma in esame.<br />

(omissis)<br />

Capo III - Disciplina delle attività <strong>di</strong> coltivazione<br />

Sezione I - Coltivazione <strong>di</strong> cave in aree <strong>di</strong> proprietà privata<br />

(omissis)<br />

articolo 8 - Istruttoria delle domande<br />

1. La domanda è presentata secondo modalità definite dalla Giunta <strong>provinciale</strong> con propria deliberazione, che<br />

in<strong>di</strong>ca anche la documentazione da allegare; se l'intervento è soggetto alle procedure <strong>di</strong> verifica o <strong>di</strong><br />

valutazione d'impatto ambientale, la domanda è presentata con le modalità stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n.<br />

<strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione. 202<br />

(omissis)<br />

articolo 9 - Coor<strong>di</strong>namento autorizzativo<br />

(omissis)<br />

6. I pareri istruttori sul progetto <strong>di</strong> massima <strong>relativo</strong> alla coltivazione <strong>di</strong> cava o alla realizzazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica e<br />

sul programma <strong>di</strong> attuazione comunale, concernenti la tutela paesaggistico - ambientale e il vincolo<br />

idrogeologico, sono resi nell'ambito della procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale dagli organi<br />

previsti dal comma 1. Se il progetto <strong>di</strong> massima o il programma <strong>di</strong> attuazione sono stati sottoposti alla<br />

procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, le<br />

determinazioni concernenti la tutela paesaggistico - ambientale e il vincolo idrogeologico previste da questo<br />

articolo relative ai progetti esecutivi sono rese in coerenza con la valutazione d'impatto ambientale.<br />

(omissis)<br />

Sezione II - Coltivazione <strong>di</strong> cave in aree <strong>di</strong> proprietà comunale<br />

200 Pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge del 31 ottobre 2006, n. 44, suppl. n. 1<br />

201 L’articolo 3 prevede l’approvazione da parte della Giunta <strong>provinciale</strong> del Piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> utilizzazione delle sostanze<br />

minerali (denominato anche piano cave) che deve contenere anche “in<strong>di</strong>cazione dei comuni soggetti all'obbligo della redazione<br />

del programma <strong>di</strong> attuazione previsto dall'articolo 6”.<br />

202 Per la deliberazione prevista da questo comma vedasi la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 <strong>di</strong>cembre 2009, n. 3171.<br />

79


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

(omissis)<br />

articolo 11 - Progetto <strong>di</strong> coltivazione dei lotti<br />

1. Per coltivare un lotto in<strong>di</strong>viduato ai sensi dell'articolo 10 il comune pre<strong>di</strong>spone un progetto <strong>relativo</strong><br />

all'intero volume o a una sua porzione, corredato dalla documentazione <strong>di</strong> cui all'articolo 8, comma 1, e lo<br />

invia alla struttura <strong>provinciale</strong> competente in materia mineraria oppure, se il progetto è assoggettato alla <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e al <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, alla struttura <strong>provinciale</strong> competente in<br />

materia <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale.<br />

2. Il progetto è esaminato con le modalità previste dagli articoli 8 e 9.<br />

3. Acquisito il parere del comitato cave o, se ne ricorrono i presupposti, il provve<strong>di</strong>mento conclusivo della<br />

procedura <strong>di</strong> verifica o la valutazione positiva <strong>di</strong> compatibilità ambientale, il comune approva il progetto e il<br />

<strong>relativo</strong> <strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> concessione.<br />

(omissis)<br />

articolo 14 - Strutture ed impianti fissi<br />

1. Con l'autorizzazione o la concessione ovvero con una loro successiva integrazione il comune, sentito il<br />

parere del comitato cave, può consentire <strong>di</strong> installare all'interno dell'area autorizzata o concessa ovvero in area<br />

in<strong>di</strong>viduata specificamente nel programma <strong>di</strong> attuazione comunale, strutture o impianti fissi per la<br />

coltivazione della cava e la lavorazione del materiale ivi estratto; in questi impianti può essere lavorato anche<br />

il materiale proveniente da altre cave della stessa area estrattiva, come in<strong>di</strong>viduata dal piano cave; sono<br />

escluse le strutture o gli impianti destinati alla trasformazione del materiale medesimo.<br />

2. Gli impianti fissi previsti dal comma 1 possono lavorare anche materiale proveniente da altre attività <strong>di</strong><br />

coltivazione e <strong>di</strong> scavo purché in misura non prevalente rispetto al materiale complessivamente lavorato<br />

nonché, senza limitazioni, il materiale previsto dal comma 8.<br />

3. L'autorizzazione o la concessione a realizzare le strutture e gli impianti previsti dal comma 1 è rilasciata su<br />

parere conforme del comitato cave, da richiedere secondo quanto <strong>di</strong>sposto dall'articolo 8, comma 2,<br />

prescindendo dall'applicazione della procedura prevista dall'articolo 9.<br />

4. Le strutture e gli impianti previsti da questo articolo devono avere <strong>di</strong>mensioni e caratteristiche costruttive<br />

commisurate al volume <strong>di</strong> materiale da coltivare previsto dal progetto autorizzato; nel caso <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong><br />

lavorazione del materiale estratto, il riferimento è costituito, come previsto dal comma 1, dal volume <strong>di</strong><br />

materiale potenzialmente coltivabile nell'intera area estrattiva in<strong>di</strong>viduata dal piano cave. Le strutture e gli<br />

impianti devono essere rimossi entro la scadenza dell'autorizzazione o della concessione alla coltivazione<br />

della cava; gli stessi possono non essere rimossi nel caso che entro lo stesso termine sia rilasciato un titolo<br />

abilitativo e<strong>di</strong>lizio, qualora ammesso dallo strumento urbanistico.<br />

5. A garanzia dell'obbligo <strong>di</strong> rimozione il comitato cave fissa l'importo della cauzione, <strong>di</strong>stinta da quella<br />

stabilita per la coltivazione, che deve essere prestata al comune prima del rilascio dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui al<br />

comma 1. La cauzione deve essere prestata anche per gli impianti e le strutture esistenti, in caso <strong>di</strong> rinnovo<br />

dell'autorizzazione o della concessione alla coltivazione.<br />

6. La Giunta <strong>provinciale</strong>, previo parere del comitato cave, in<strong>di</strong>vidua le strutture e gli impianti che possono<br />

essere installati ed utilizzati, alle con<strong>di</strong>zioni previste dai commi 1 e 2, senza autorizzazione o concessione,<br />

fermo restando l'obbligo <strong>di</strong> rimozione previsto dal comma 4. La relativa deliberazione considera solo strutture<br />

ed impianti <strong>di</strong> limitate <strong>di</strong>mensioni nonché quelli la cui installazione è resa obbligatoria dalle norme in materia<br />

<strong>di</strong> igiene e sicurezza del lavoro, definendone le eventuali caratteristiche morfologiche e cromatiche. 203<br />

7. La Giunta <strong>provinciale</strong> stabilisce la documentazione da allegare e le modalità <strong>di</strong> presentazione della<br />

domanda; restano comunque fermi, per quanto applicabili, i commi 6 e 7 dell'articolo 8. 204<br />

8. I materiali provenienti da scavi effettuati per la realizzazione <strong>di</strong> opere pubbliche nonché quelli asportati da<br />

<strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> porfido esaurite, che non si configurano come rifiuto ai sensi delle norme vigenti, se esiste lo<br />

spazio sufficiente e comunque se questo non costituisce ostacolo o pericolo per l'attività, possono essere<br />

depositati sui piazzali <strong>di</strong> cave dotate <strong>di</strong> impianto <strong>di</strong> lavorazione, anche in assenza <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>mento<br />

autorizzatorio.<br />

(omissis)<br />

articolo 21 - Ricorsi amministrativi<br />

203 Per la deliberazione prevista dal comma 6 vedasi la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> giugno 2007, n. 1371.<br />

204 Per la deliberazione prevista dal comma 7 vedasi la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 <strong>di</strong>cembre 2009, n. 3171.<br />

80


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

1. Contro un parere vincolante del comitato cave è ammesso ricorso alla Giunta <strong>provinciale</strong> entro trenta giorni<br />

dall'avvenuta comunicazione del parere all'interessato. La Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia sul ricorso dopo<br />

aver acquisito le valutazioni espresse dalle strutture provinciali interessate nell'ambito <strong>di</strong> una conferenza <strong>di</strong><br />

servizi.<br />

2. Contro le determinazioni in materia <strong>di</strong> tutela paesaggistico-ambientale e <strong>di</strong> vincolo idrogeologico rese ai<br />

sensi dell'articolo 9 è sempre ammesso ricorso alla Giunta <strong>provinciale</strong>, anche in deroga alle leggi vigenti,<br />

entro trenta giorni dall'avvenuta comunicazione all'interessato del parere del comitato cave comprendente le<br />

determinazioni <strong>di</strong> cui all'articolo 9. La Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia sul ricorso previa acquisizione dei<br />

pareri previsti dall'articolo 101 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 e dall'articolo 32, secondo comma, della<br />

<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 48 del 1978.<br />

3. Questo articolo non si applica quando il progetto è sottoposto alla procedura <strong>di</strong> valutazione d'impatto<br />

ambientale, secondo quanto previsto dall'articolo 10, comma 6, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>.<br />

(omissis)<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 3 aprile 2007, n. 9<br />

Disposizioni in materia <strong>di</strong> bonifica e miglioramento fon<strong>di</strong>ario, <strong>di</strong> ricomposizione fon<strong>di</strong>aria e<br />

conservazione dell'integrità dell'azienda agricola e mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong> leggi provinciali in materia <strong>di</strong><br />

agricoltura<br />

(omissis)<br />

(omissis)<br />

Sezione II - Funzioni<br />

articolo 23 - Valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale delle opere pubbliche <strong>di</strong> bonifica<br />

1. Nel <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> cui all'articolo 37 sono in<strong>di</strong>viduate le soglie <strong>di</strong> assoggettabilità, nonché i criteri e le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esclusione, al <strong>di</strong> sopra delle quali le opere pubbliche <strong>di</strong> bonifica <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> realizzate dai<br />

consorzi <strong>di</strong> bonifica sono assoggettate alla procedura prevista dalla normativa in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale.<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 23 maggio 2007, n. 11<br />

Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette<br />

(omissis)<br />

(omissis)<br />

Capo II - Disciplina e applicazione del vincolo idrogeologico<br />

articolo 14 - Autorizzazioni alla trasformazione <strong>di</strong> coltura e ai movimenti <strong>di</strong> terra<br />

(omissis)<br />

4. In deroga al comma 1, il comitato tecnico forestale e la struttura <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong><br />

foreste rilasciano, rispettivamente, l’autorizzazione alla trasformazione del bosco in un’altra forma <strong>di</strong><br />

utilizzazione del suolo e l’autorizzazione ai movimenti <strong>di</strong> terra per le seguenti tipologie d’opera:<br />

a) interventi soggetti alle <strong>di</strong>sposizioni speciali vigenti in materia <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> trasporto a fune e <strong>di</strong> piste da<br />

sci, <strong>di</strong>sciplinati dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 21 aprile 1987, n. 7 (Disciplina delle linee funiviarie in servizio<br />

pubblico e delle piste da sci); per gli interventi soggetti ad autorizzazione della commissione <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento prevista dall’articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7 del 1987 è competente la struttura<br />

<strong>provinciale</strong> cui è attribuita la materia delle foreste;<br />

b) interventi soggetti alle <strong>di</strong>sposizioni speciali in materia <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e<br />

delle torbiere <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 24 ottobre 2006, n. 7 (Disciplina dell’attività <strong>di</strong> cava); se gli<br />

interventi previsti da questa lettera non comportano trasformazione del bosco, la struttura <strong>provinciale</strong><br />

competente in materia <strong>di</strong> foreste si esprime esclusivamente riguardo alle modalità <strong>di</strong> ripristino;<br />

c) interventi soggetti alla procedura d’impatto ambientale <strong>di</strong>sciplinata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />

<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela<br />

dell’ambiente).<br />

81


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

(omissis)<br />

(omissis)<br />

(omissis)<br />

Legge <strong>provinciale</strong> 4 marzo 2008, n. 1<br />

Pianificazione urbanistica e governo del territorio<br />

Capo II - Organi competenti e <strong>di</strong>sposizioni procedurali<br />

articolo 72 - Autorizzazioni per opere soggette a valutazione d'impatto ambientale<br />

1. Salvo quando <strong>di</strong>sposto dall'articolo 71, per i lavori oggetto <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale ai sensi<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori<br />

norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente), nei territori <strong>di</strong> cui all'articolo 68, comma 1, lettera b), numero 3) 205 , spetta alla<br />

struttura <strong>provinciale</strong> competente esprimere il parere in materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio nel corso del <strong>relativo</strong><br />

proce<strong>di</strong>mento e con i tempi previsti dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>.<br />

(omissis)<br />

Titolo VII - Snellimento delle procedure, <strong>di</strong>sposizioni transitorie e finali<br />

Capo I - Snellimento delle procedure in materia <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale e <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong><br />

opere pubbliche<br />

articolo 141 - Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />

1. Questo capo detta <strong>di</strong>sposizioni per assicurare lo snellimento delle procedure<br />

amministrative relative a:<br />

a) opere e interventi privati soggetti a valutazione d'impatto ambientale ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong><br />

del <strong>1988</strong>, su espressa richiesta del proponente formulata all'atto della presentazione della domanda <strong>di</strong><br />

compatibilità ambientale;<br />

b) interventi e opere pubbliche eseguiti dalla Provincia o da eventuali soggetti delegati dalla Provincia, nei<br />

casi in<strong>di</strong>viduati con apposita deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> da pubblicare nel Bollettino ufficiale<br />

della Regione; interventi e opere, in<strong>di</strong>viduati dalla stessa deliberazione, realizzati da enti strumentali <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto pubblico della Provincia e da società a partecipazione <strong>provinciale</strong>, <strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta, <strong>di</strong>rettamente<br />

affidatarie <strong>di</strong> lavori e servizi da parte della Provincia, purché gli interventi e le opere riguar<strong>di</strong>no il lavoro<br />

o il servizio affidato;<br />

c) opere degli enti locali in<strong>di</strong>viduati dalla deliberazione prevista dalla lettera b), sentito il Consiglio delle<br />

autonomie locali; interventi e opere, in<strong>di</strong>viduati dalla stessa deliberazione, realizzati da loro enti<br />

strumentali <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico o da società partecipate <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente da tali enti e<br />

<strong>di</strong>rettamente affidatarie <strong>di</strong> lavori e servizi da parte degli stessi enti, purché gli interventi e le opere<br />

riguar<strong>di</strong>no il lavoro o il servizio affidato; opere delle amministrazioni aggiu<strong>di</strong>catrici <strong>di</strong> cui all'articolo 2<br />

della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 set-tembre 1993, n. 26 (Norme in materia <strong>di</strong> lavori pubblici <strong>di</strong> interesse<br />

<strong>provinciale</strong> e per la trasparenza negli appalti), <strong>di</strong>verse da quelle già citate da questa lettera e dalla lettera<br />

b); 206<br />

d) determinazioni <strong>di</strong> competenza della Provincia relativamente ai progetti <strong>di</strong> opere d'interesse statale, nei<br />

casi in<strong>di</strong>viduati dalla deliberazione prevista dalla lettera b).<br />

205 “articolo 68 - lavori assoggettati ad autorizzazione paesaggistica<br />

1. A fini <strong>di</strong> tutela del paesaggio sono soggetti alle autorizzazioni previste da questo capo:<br />

a) in qualunque parte del territorio <strong>provinciale</strong> i lavori relativi ad aeroporti, linee ferroviarie, nuove strade statali e provinciali,<br />

miniere, costruzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ghe e relativi impianti idroelettrici, <strong>di</strong>scariche, piste da sci e relativi bacini d'innevamento, impianti a<br />

fune, posa <strong>di</strong> condotte principali per il trasporto <strong>di</strong> flui<strong>di</strong> energetici e non; nelle aree non destinate specificatamente<br />

all'inse<strong>di</strong>amento dagli strumenti <strong>di</strong> pianificazione, inoltre, la realizzazione <strong>di</strong> nuove linee elettriche o la sostituzione <strong>di</strong> quelle<br />

esistenti <strong>di</strong> competenza statale e <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> potenza superiore a 30.000 volt nonché <strong>di</strong> impianti eolici;<br />

b) qualunque lavoro non soggetto ad autorizzazioni ai sensi della lettera a) che possa alterare lo stato fisico:<br />

1) del territorio compreso nel parco nazionale dello Stelvio;<br />

2) dei parchi naturali provinciali;<br />

3) delle aree <strong>di</strong> tutela ambientale in<strong>di</strong>viduate dalla carta delle tutele paesistiche del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>; (omissis)”<br />

206 Lettera così mo<strong>di</strong>ficata dall’articolo 12, comma 10, della l.p. 3 aprile 2009, n. 4, che ha aggiunto l’ultimo periodo.<br />

82


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

2. Con apposito <strong>regolamento</strong> sono stabilite le <strong>di</strong>sposizioni procedurali volte ad assicurare, anche in deroga,<br />

ove occorra, alle <strong>di</strong>sposizioni legislative in vigore, appropriate forme <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong> integrazione della<br />

<strong>di</strong>sciplina prevista da questo capo con le leggi provinciali in materia <strong>di</strong> piste da sci e impianti a fune, <strong>di</strong><br />

derivazioni <strong>di</strong> acque e <strong>di</strong> cave. Nelle more <strong>di</strong> emanazione delle predette <strong>di</strong>sposizioni regolamentari, questo<br />

capo non si applica agli interventi in<strong>di</strong>cati da questo comma.<br />

articolo 142 - Proce<strong>di</strong>mento per opere soggette a valutazione d'impatto ambientale 207<br />

1. Se il progetto <strong>di</strong> un'opera o <strong>di</strong> un intervento previsto dall'articolo 141, comma 1, lettera a), è soggetto alla<br />

procedura <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale, il conseguente proce<strong>di</strong>mento si svolge osservando le<br />

<strong>di</strong>sposizioni della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e del suo <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione concernenti i progetti<br />

<strong>di</strong> massima o preliminari, fatto salvo quanto <strong>di</strong>versamente stabilito da questo capo.<br />

2. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente formula il parere <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del<br />

<strong>1988</strong> entro novanta giorni dall'inizio del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale. Entro quin<strong>di</strong>ci<br />

giorni dalla sua adozione il parere, a cura del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente, è comunicato al<br />

proponente, alle strutture provinciali, alle amministrazioni e agli enti coinvolti nella fase istruttoria.<br />

3. Entro novanta giorni dal ricevimento del parere del comitato il proponente chiede al <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>provinciale</strong> competente l'in<strong>di</strong>zione della conferenza <strong>di</strong> servizi ai fini dell'approvazione del progetto, per<br />

l'acquisizione delle intese, dei pareri e <strong>di</strong> ogni altro provve<strong>di</strong>mento concessorio o autorizzativo necessario,<br />

allegando alla domanda il progetto definitivo dell'opera e l'elenco degli atti da acquisire per la realizzazione<br />

del progetto in base alle <strong>di</strong>sposizioni riguardanti gli aspetti territoriali, urbanistici, e<strong>di</strong>lizi, ambientali,<br />

igienico-sanitari, storici, artistici, archeologici o <strong>di</strong> altra natura. Alla domanda d'in<strong>di</strong>zione della conferenza è<br />

allegata una copia del parere <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>. Se il proponente non<br />

effettua la richiesta entro novanta giorni il proce<strong>di</strong>mento è estinto.<br />

4. I titoli abilitativi e<strong>di</strong>lizi e gli atti che autorizzano il mero esercizio <strong>di</strong> opere o impianti, anche sotto il profilo<br />

commerciale, sono acquisiti in conformità alle norme vigenti, dopo la conclusione del proce<strong>di</strong>mento previsto<br />

da questo articolo.<br />

5. Entro <strong>di</strong>eci giorni dal ricevimento della richiesta prevista dal comma 3 il <strong>di</strong>partimento competente trasmette<br />

il progetto definitivo alle strutture e alle amministrazioni interessate, in via telematica o informatica.<br />

6. Entro venti giorni dal ricevimento della richiesta prevista dal comma 3 il <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>provinciale</strong> competente in<strong>di</strong>ce una conferenza <strong>di</strong> servizi alla quale sono invitati le strutture provinciali, le<br />

agenzie e le altre amministrazioni pubbliche competenti all'emanazione degli atti in<strong>di</strong>cati nel comma 3. Alla<br />

conferenza <strong>di</strong> servizi possono essere invitate altre amministrazioni o enti interessati.<br />

7. Le determinazioni dei <strong>di</strong>rigenti delle strutture provinciali rese in sede <strong>di</strong> conferenza sostituiscono gli atti<br />

previsti dalle leggi provinciali vigenti, anche se demandati a organi collegiali della Provincia.<br />

8. La conferenza <strong>di</strong> servizi si esprime sul progetto definitivo entro sessanta giorni dalla sua convocazione. Se<br />

necessario la conferenza può chiedere chiarimenti e documenti <strong>di</strong>rettamente ai progettisti o ai proponenti; in<br />

tal caso il termine proce<strong>di</strong>mentale è sospeso fino al ricevimento delle relative informazioni.<br />

9. Le determinazioni rese in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi devono essere formulate tenuto conto dei pareri<br />

istruttori già espressi nel corso dello svolgimento delle procedure <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale o <strong>di</strong><br />

207 L’articolo 12, comma 11 della l.p. 3 aprile 2009, n. 4 ha mo<strong>di</strong>ficato i commi 2, 3, 5 e 6 sopprimendo le parole “in materia<br />

ambientale”. Il testo dei commi era il seguente:<br />

“2. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente formula il parere <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> entro<br />

novanta giorni dall'inizio del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale. Entro quin<strong>di</strong>ci giorni dalla sua adozione il<br />

parere, a cura del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> ambiente, è comunicato al proponente, alle strutture<br />

provinciali, alle amministrazioni e agli enti coinvolti nella fase istruttoria.<br />

3. Entro novanta giorni dal ricevimento del parere del comitato il proponente chiede al <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in<br />

materia <strong>di</strong> ambiente l'in<strong>di</strong>zione della conferenza <strong>di</strong> servizi ai fini dell'approvazione del progetto, per l'acquisizione delle intese,<br />

dei pareri e <strong>di</strong> ogni altro provve<strong>di</strong>mento concessorio o autorizzativo necessario, allegando alla domanda il progetto definitivo<br />

dell'opera e l'elenco degli atti da acquisire per la realizzazione del progetto in base alle <strong>di</strong>sposizioni riguardanti gli aspetti<br />

territoriali, urbanistici, e<strong>di</strong>lizi, ambientali, igienico-sanitari, storici, artistici, archeologici o <strong>di</strong> altra natura. Alla domanda<br />

d'in<strong>di</strong>zione della conferenza è allegata una copia del parere <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>. Se il<br />

proponente non effettua la richiesta entro novanta giorni il proce<strong>di</strong>mento è estinto.<br />

5. Entro <strong>di</strong>eci giorni dal ricevimento della richiesta prevista dal comma 3 il <strong>di</strong>partimento competente in materia <strong>di</strong> ambiente<br />

trasmette il progetto definitivo alle strutture e alle amministrazioni interessate, in via telematica o informatica.<br />

6. Entro venti giorni dal ricevimento della richiesta prevista dal comma 3 il <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente<br />

in materia <strong>di</strong> ambiente in<strong>di</strong>ce una conferenza <strong>di</strong> servizi alla quale sono invitati le strutture provinciali, le agenzie e le altre<br />

amministrazioni pubbliche competenti all'emanazione degli atti in<strong>di</strong>cati nel comma 3. Alla conferenza <strong>di</strong> servizi possono essere<br />

invitate altre amministrazioni o enti interessati.”<br />

83


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

verifica, con riferimento ai corrispondenti progetti <strong>di</strong> massima o preliminari, e in conformità agli esiti e alle<br />

prescrizioni risultanti dal parere previsto dall'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>.<br />

10. Se alla conferenza <strong>di</strong> servizi il rappresentante <strong>di</strong> una struttura <strong>provinciale</strong> o <strong>di</strong> un'amministrazione invitata<br />

è assente o non è dotato <strong>di</strong> adeguati poteri <strong>di</strong> rappresentanza, la conferenza è riconvocata per una sola volta<br />

entro quin<strong>di</strong>ci giorni dall'ultima convocazione e decide prescindendo dalla presenza della totalità delle<br />

strutture e amministrazioni invitate e dall'adeguatezza dei poteri <strong>di</strong> rappresentanza degli intervenuti.<br />

11. Il <strong>di</strong>ssenso manifestato in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi deve essere motivato e recare, a pena<br />

d'inammissibilità, le in<strong>di</strong>cazioni sulle mo<strong>di</strong>fiche progettuali necessarie all'assenso.<br />

12. Sulla base del verbale della conferenza <strong>di</strong> servizi e del parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente la<br />

Giunta <strong>provinciale</strong>, entro i trenta giorni successivi alla conferenza, si esprime in via definitiva, con<br />

deliberazione pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione, sulla valutazione dell'impatto ambientale del<br />

progetto e assorbe nella deliberazione gli atti in<strong>di</strong>cati nel comma 3, pronunciandosi in via definitiva anche con<br />

riguardo ai casi considerati nei commi 10 e 11.<br />

13. Ai fini <strong>di</strong> questo capo non si applicano l'articolo 6, comma 3, e l'articolo 7 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del<br />

<strong>1988</strong>. Con riguardo ai progetti in<strong>di</strong>viduati ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettere b), c) e d), non si<br />

applicano, inoltre, l'articolo 6, comma 4, lettera b), e l'articolo 9 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>.<br />

14. Contro il parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente, le determinazioni della conferenza <strong>di</strong> servizi e la<br />

deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong>sciplinati da questo articolo non sono ammessi i ricorsi<br />

amministrativi previsti dalle <strong>di</strong>sposizioni vigenti.<br />

15. Per quanto non <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>sposto da questo capo, ai fini dello svolgimento della conferenza <strong>di</strong> servizi<br />

si applica la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 23 del 1992, in quanto compatibile.<br />

articolo 143 - Proce<strong>di</strong>mento per opere pubbliche <strong>di</strong> competenza della Provincia<br />

1. Per gli interventi e le opere previste dall'articolo 141, comma 1, lettera b), realizzati dalla Provincia o dai<br />

soggetti da essa delegati, si applica l'articolo 142, in quanto compatibile, fermo restando che nel caso<br />

d'interventi e opere non soggette a valutazione d'impatto ambientale:<br />

a) non si applicano i commi 1 e 2 dell'articolo 142;<br />

b) in mancanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssensi manifestati in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi non si applica il comma 12<br />

dell'articolo 142 e il verbale della conferenza assorbe gli atti in<strong>di</strong>cati nel comma 3 del medesimo articolo.<br />

2. Per i soggetti previsti dall'articolo 141, comma 1, lettera b), <strong>di</strong>versi dalla Provincia e dai soggetti da essa<br />

delegati, il ricorso alle procedure <strong>di</strong> cui all'articolo 142 e a questo articolo è facoltativo.<br />

3. Prima della convocazione della conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui all'articolo 142 il <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> ambiente verifica l'avvenuto deposito del progetto e l'effettuazione delle<br />

relative comunicazioni secondo quanto previsto dall'articolo 18, comma 4 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10<br />

settembre 1993, n. 26 (Norme in materia <strong>di</strong> lavori pubblici d'interesse <strong>provinciale</strong> e per la trasparenza negli<br />

appalti). La conferenza <strong>di</strong> servizi si esprime sul progetto dopo aver acquisito le osservazioni formulate nella<br />

procedura prevista dall'articolo 18, commi 4 bis e 4 ter, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 26 del 1993.<br />

4. Il progetto definitivo delle opere realizzate dalla Provincia è approvato dal <strong>di</strong>rigente della struttura<br />

competente, salvo che nel caso previsto dall'articolo 144, comma 6.<br />

5. Il parere tecnico-amministrativo ed economico che le leggi provinciali vigenti attribuiscono alla<br />

competenza del comitato tecnico-amministrativo istituito dall'articolo 56 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 26 del<br />

1993 è reso in conferenza <strong>di</strong> servizi dal suo presidente, previa deliberazione del comitato approvata in tempo<br />

utile per la riunione della conferenza <strong>di</strong> servizi.<br />

articolo 144 - Conformità urbanistica<br />

1. Fatto salvo quanto previsto da questo articolo gli interventi e le opere in<strong>di</strong>cati nell'articolo 141, comma 1,<br />

devono essere conformi agli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale. Resta ferma l'applicazione del regime <strong>di</strong><br />

deroga alle norme urbanistiche <strong>di</strong>sciplinato dal capo IV del titolo V.<br />

2. Se nella fase proce<strong>di</strong>mentale <strong>di</strong>sciplinata dall'articolo 142, comma 2, o nell'ambito della conferenza <strong>di</strong><br />

servizi <strong>di</strong> cui all'articolo 142, viene accertato che i progetti <strong>di</strong> opere e d'interventi in<strong>di</strong>cati nell'articolo 141,<br />

comma 1, lettere b), c) e d), non sono conformi agli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale o ai piani settoriali<br />

con effetto conformativo, il proce<strong>di</strong>mento avviato ai sensi <strong>di</strong> questo capo è sospeso fino all'adeguamento degli<br />

strumenti <strong>di</strong> pianificazione.<br />

3. Se nella fase proce<strong>di</strong>mentale <strong>di</strong>sciplinata dall'articolo 142, comma 2, o nell'ambito della conferenza <strong>di</strong><br />

servizi <strong>di</strong> cui all'articolo 142, viene accertato che gli interventi o le opere in<strong>di</strong>cati nell'articolo 141, comma 1,<br />

84


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

lettera b), sono contemplati dal sistema complessivo della pianificazione urbanistica o che la loro<br />

localizzazione <strong>di</strong> massima è stata effettuata dalla Provincia ma che essi non sono stati localizzati in via<br />

definitiva dal pertinente strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale o da un piano settoriale avente efficacia<br />

equivalente, il <strong>di</strong>rigente della struttura competente, oltre alla comunicazione a fini espropriativi e occupativi<br />

prevista dall'articolo 18, commi 4 bis e 4 ter, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 26 del 1993, cura la pubblicazione <strong>di</strong><br />

un avviso che illustra l'opera sotto il profilo urbanistico. L'avviso è pubblicato su un quoti<strong>di</strong>ano locale e<br />

affisso per almeno <strong>di</strong>eci giorni all'albo della Provincia e a quello dei comuni nel cui territorio deve essere<br />

realizzata l'opera. L'avviso contiene l'invito a presentare osservazioni alla struttura competente per la<br />

realizzazione dell'opera entro trenta giorni dal termine del periodo <strong>di</strong> pubblicazione all'albo della Provincia.<br />

4. Per i fini del comma 3, se le norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> o specifiche norme <strong>di</strong><br />

settore non <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong>versamente, spetta alla Giunta <strong>provinciale</strong>, sentiti il comune e la comunità<br />

competenti, la localizzazione <strong>di</strong> massima delle opere o degli interventi in<strong>di</strong>cati nell'articolo 141, comma 1,<br />

lettera b).<br />

5. Decorso il termine per la presentazione delle osservazioni ai sensi del comma 3 è convocata la conferenza<br />

<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui all'articolo 142. Alla conferenza partecipa un rappresentante dell'amministrazione competente<br />

a localizzare definitivamente l'opera con il pertinente strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale o settoriale,<br />

secondo quanto previsto da questa <strong>legge</strong> e dalle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>. Se la<br />

localizzazione definitiva è riservata a piani provinciali, alla conferenza partecipa <strong>di</strong>rettamente il <strong>di</strong>rigente del<br />

<strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente per materia. Se la localizzazione definitiva è demandata agli strumenti <strong>di</strong><br />

pianificazione territoriale delle comunità o dei comuni o degli enti <strong>di</strong> gestione dei parchi naturali provinciali,<br />

alla conferenza partecipa il rappresentante dell'amministrazione competente, dotato dei necessari poteri <strong>di</strong><br />

decisione. Se il rappresentante dell'amministrazione non è stato autorizzato a decidere sul progetto del quale è<br />

stato accertata la non conformità urbanistica, la conferenza <strong>di</strong> servizi è riconvocata non prima del ventesimo<br />

giorno successivo per consentire al consiglio comunale o all'organo competente della comunità o dell'ente<br />

parco <strong>di</strong> conferire i necessari poteri al rappresentante. L'avviso <strong>di</strong> convocazione della conferenza contiene<br />

l'avvertenza che, se il rappresentante dell'amministrazione non partecipa alla riunione o non è munito dei<br />

necessari poteri, la conferenza può comunque pronunciarsi a maggioranza, con gli effetti previsti dal comma<br />

6.<br />

6. Se il rappresentante dell'amministrazione, nella conferenza <strong>di</strong> servizi convocata ai sensi del comma 5,<br />

esprime il suo <strong>di</strong>ssenso sul progetto definitivo, la Giunta <strong>provinciale</strong> decide ai sensi degli articoli 142, comma<br />

12, tenuto conto dell'interesse <strong>provinciale</strong> alla realizzazione dell'opera, provvedendo anche all'approvazione<br />

del progetto definitivo.<br />

7. L'approvazione del progetto definitivo da parte della Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi del comma 6 ha efficacia<br />

conformativa e costituisce, se occorre, integrazione o variante allo strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale o<br />

settoriale cui è riservata la localizzazione definitiva dell'opera. Il <strong>di</strong>rigente responsabile del progetto trasmette<br />

al SIAT e all'amministrazione eventualmente interessata copia degli atti e della documentazione necessaria<br />

per l'adeguamento d'ufficio delle rappresentazioni grafiche e degli elaborati degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione.<br />

8. Ai soli fini <strong>di</strong> questo capo questo articolo sostituisce la <strong>di</strong>sciplina generale in materia <strong>di</strong> conformità<br />

urbanistica delle opere pubbliche stabilita da questa <strong>legge</strong>.<br />

9. Sono fatte salve le modalità <strong>di</strong> localizzazione degli impianti e delle opere <strong>di</strong>sciplinate dalla normativa<br />

<strong>provinciale</strong> in materia <strong>di</strong> gestione dei rifiuti e <strong>di</strong> trattamento delle acque reflue urbane.<br />

10. Per la valutazione <strong>di</strong> conformità urbanistica delle opere d'interesse statale <strong>di</strong> cui all'articolo 145 si<br />

provvede secondo quanto previsto dal medesimo articolo, nel rispetto delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano<br />

urbanistico <strong>provinciale</strong> e delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> specificazione previste da questa <strong>legge</strong>.<br />

11. La <strong>di</strong>sciplina sulla conformità urbanistica delle opere in<strong>di</strong>cate nell'articolo 141, comma 1, lettera c), è<br />

stabilita dalle <strong>di</strong>sposizioni regolamentari previste dall'articolo 145, comma 1, che si attengono ai seguenti<br />

criteri:<br />

a) all'accertamento <strong>di</strong> conformità urbanistica dell'opera provvede l'ente locale competente alla sua<br />

localizzazione;<br />

b) in caso <strong>di</strong> accertamento negativo, se l'organo competente dell'ente locale non si pronuncia favorevolmente<br />

sull'effetto <strong>di</strong> variante dello strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale, la procedura si estingue.<br />

articolo 145 - Opere degli enti locali e d'interesse statale<br />

1. Ferma restando l'applicazione delle leggi provinciali <strong>di</strong> settore, il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> attuazione detta le<br />

<strong>di</strong>sposizioni a carattere procedurale per l'applicazione <strong>di</strong> questo capo alle opere in<strong>di</strong>cate nell'articolo 141,<br />

comma 1, lettera c), prevedendo i casi e le modalità <strong>di</strong> sostituzione degli organi e delle strutture provinciali<br />

considerati da questo capo con quelli dei comuni o delle comunità. L'ente locale può affidare alla Provincia o<br />

85


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

ad altri enti locali, me<strong>di</strong>ante convenzione, l'in<strong>di</strong>zione della conferenza <strong>di</strong> servizi e l'esecuzione degli altri<br />

adempimenti procedurali <strong>di</strong> sua competenza previsti dal <strong>regolamento</strong>.<br />

2. Nell'ambito della conferenza <strong>di</strong> servizi indetta dalle amministrazioni statali relativamente ai progetti <strong>di</strong><br />

opere d'interesse statale in<strong>di</strong>viduate ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettera d), le determinazioni della<br />

Provincia previste dai commi 3 e 4 sono rese dal <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente o da un<br />

suo delegato, previa deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>. 208<br />

3. La deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> prevista dal comma 2 costituisce la fase conclusiva interna<br />

all'amministrazione <strong>provinciale</strong>, funzionale all'acquisizione delle intese, dei pareri e <strong>di</strong> ogni altro<br />

provve<strong>di</strong>mento concessorio o autorizzativo <strong>di</strong> competenza della Provincia, necessari ai fini dell'esecuzione<br />

delle opere pubbliche d'interesse statale. A tal fine si applicano le <strong>di</strong>sposizioni procedurali <strong>di</strong> questo capo.<br />

Alla conferenza <strong>di</strong> servizi possono essere invitati anche gli enti locali o altre amministrazioni o enti<br />

interessati.<br />

4. Con la deliberazione prevista dal comma 2 la Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia ai fini della formazione delle<br />

intese previste dallo Statuto speciale e dalle sue norme <strong>di</strong> attuazione, nonché dalla <strong>di</strong>sciplina sulla valutazione<br />

d'impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale.<br />

5. Se le amministrazioni statali, nei casi previsti dal comma 2, non danno corso al proce<strong>di</strong>mento della<br />

conferenza <strong>di</strong> servizi, la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> adottata in conformità ai commi 3 e 4 tiene<br />

luogo <strong>di</strong> tutte le determinazioni <strong>di</strong> competenza della Provincia necessarie per la realizzazione dei progetti <strong>di</strong><br />

opere d'interesse statale.<br />

Capo II - Disposizioni transitorie e finali<br />

(omissis)<br />

articolo 151 - Disposizioni organizzative in materia <strong>di</strong> valutazioni ambientali nonché mo<strong>di</strong>ficazioni della <strong>legge</strong><br />

<strong>provinciale</strong> 8 aprile 1997, n. 13, e dell'articolo 45 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sui lavori pubblici 209<br />

1. Per lo svolgimento delle competenze in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> valutazione<br />

ambientale strategica può essere costituito un apposito servizio presso il <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente<br />

in materia <strong>di</strong> ambiente, anche me<strong>di</strong>ante razionalizzazione <strong>di</strong> altre strutture provinciali; in tal caso l'atto<br />

organizzativo previsto dall'articolo 30 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 3 del 2006 prevede il trasferimento delle<br />

funzioni e dei compiti dell'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong><br />

impatto ambientale, ivi compresa l'adozione dei provve<strong>di</strong>menti previsti dalla <strong>legge</strong> n. 689 del 1981 in<br />

relazione agli accertamenti non ancora effettuati alla data <strong>di</strong> costituzione del predetto servizio, unitamente alla<br />

relativa unità organizzativa. 210<br />

2. Il capo I <strong>di</strong> questo titolo si applica a decorrere dalla data stabilita dalla Giunta <strong>provinciale</strong>. A decorrere<br />

dalla medesima data, agli adempimenti previsti dal medesimo capo con riguardo alla conferenza <strong>di</strong> servizi<br />

provvede il <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> infrastrutture fino a <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>sciplina stabilita<br />

con atto organizzativo. A decorrere da tale data sono abrogate le seguenti <strong>di</strong>sposizioni: 211<br />

a) articoli 2, 2 bis, 4, 5, 6, 7, 8 bis e 9 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 8 settembre 1997, n. 13, in materia <strong>di</strong> opere<br />

pubbliche;<br />

b) articolo 49 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 20 marzo 2000, n. 3;<br />

c) articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 22 marzo 2001, n. 3;<br />

d) articolo 75 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 19 febbraio 2002, n. 1, ad eccezione del comma 4;<br />

e) articolo 17 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 1 <strong>agosto</strong> 2003, n. 5;<br />

f) articolo 24 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10.<br />

208 L’articolo 12, comma 11 della l.p. 3 aprile 2009, n. 4 ha mo<strong>di</strong>ficato il comma 2 sopprimendo le parole “in materia<br />

ambientale”. Il testo del comma era il seguente: “2. Nell'ambito della conferenza <strong>di</strong> servizi indetta dalle amministrazioni statali<br />

relativamente ai progetti <strong>di</strong> opere d'interesse statale in<strong>di</strong>viduate ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettera d), le<br />

determinazioni della Provincia previste dai commi 3 e 4 sono rese dal <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in<br />

materia <strong>di</strong> ambiente o da un suo delegato, previa deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>.”<br />

209 Il titolo dell’articolo è stato mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 12, comma 14, lettera a), della l.p. 3 aprile 2009, n. 4. Il precedente titolo<br />

era: “Mo<strong>di</strong>ficazioni della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 8 aprile 1997, n. 13, e dell'articolo 45 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n.<br />

26, in materia <strong>di</strong> opere pubbliche, e connesse <strong>di</strong>sposizioni organizzative e transitorie”.<br />

210 Comma così sostituito dall’articolo 12, comma 14, lettera b), della l.p. 3 aprile 2009, n. 4. Il precedente testo era il seguente:<br />

“Per assicurare un’agevole attuazione della <strong>di</strong>sciplina concernente lo snellimento delle procedure stabilita dal capo I <strong>di</strong><br />

questo titolo può essere costituita un'apposita struttura ai sensi del capo VII, sezione I, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 3 del 2006,<br />

anche me<strong>di</strong>ante razionalizzazione <strong>di</strong> altre strutture provinciali.”<br />

211 Il primo periodo è stato così sostituito dall’articolo 12, comma 14, lettera c), della l.p. 3 aprile 2009, n. 4. Il precedente testo<br />

era il seguente: “Il capo I <strong>di</strong> questo titolo si applica a decorrere dalla data stabilita dalla Giunta <strong>provinciale</strong> tenuto conto<br />

dell'adeguamento riorganizzativo <strong>di</strong> cui al comma 1.”<br />

86


NORMATIVA PROVINCIALE<br />

3. Le <strong>di</strong>sposizioni abrogate dal comma 2 continuano ad applicarsi ai proce<strong>di</strong>menti avviati e non ancora<br />

conclusi alla data <strong>di</strong> abrogazione.<br />

4. Con effetto dalla data in<strong>di</strong>viduata ai sensi del comma 2, all'articolo 45 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre<br />

1993, n. 26, sono apportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:<br />

a) il comma 2 è sostituito dal seguente:<br />

“2. Per i lavori pubblici d’interesse <strong>provinciale</strong> si applica il capo I del titolo VII della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />

concernente ‘Pianificazione urbanistica e governo del territorio’, nei casi da esso contemplati.”;<br />

b) il comma 2 bis è abrogato.<br />

5. Fino alla costituzione delle comunità, se la localizzazione definitiva <strong>di</strong> un’opera è demandata alle comunità,<br />

nella procedura prevista dall’articolo 144, comma 5, interviene, al posto della comunità, il comune<br />

territorialmente interessato.<br />

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