legge provinciale 29 agosto 1988, n. 28 e relativo regolamento di ...
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LEGGE PROVINCIALE <strong>29</strong> AGOSTO <strong>1988</strong>, N. <strong>28</strong><br />
E RELATIVO REGOLAMENTO DI ESECUZIONE<br />
VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE<br />
VOLUME UNICO<br />
RACCOLTA DELLA NORMATIVA PROVINCIALE IN MATERIA<br />
DI VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE<br />
Testi vigenti, annotati, commentati e aggiornati a febbraio 2011<br />
Versione 3. - stampata nel mese <strong>di</strong> febbraio 2011<br />
I
COLOPHON<br />
COLOPHON<br />
Il presente documento è stato realizzato da:<br />
geom. Gian Marco Richiardone<br />
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO<br />
Servizio valutazione ambientale<br />
Ufficio per le valutazioni ambientali<br />
Via Romagnosi, 11a<br />
38122 TRENTO Italy<br />
tel. +390461493570 fax +390461493571<br />
email uva@provincia.tn.it<br />
AVVERTENZA<br />
La raccolta normativa è stata curata con la massima attenzione: nonostante questo, si declina ogni responsabilità per<br />
possibili errori e/o omissioni, nonché per eventuali danni derivanti dall’uso delle informazioni contenute.<br />
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chiarezza.<br />
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Questa licenza lascia impregiu<strong>di</strong>cati i <strong>di</strong>ritti morali.<br />
AVVISO PER COPISTERIE E CENTRI DI STAMPA<br />
Questa pubblicazione si può fotocopiare e riprodurre integralmente senza violare alcuna norma sul copyright e senza dover<br />
corrispondere nulla alla SIAE.<br />
II
INDICE<br />
INDICE<br />
COLOPHON<br />
INDICE<br />
II<br />
III<br />
NORMATIVA PROVINCIALE 1<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 1<br />
Regolamento <strong>provinciale</strong> 18<br />
Deliberazioni provinciali 47<br />
Altre norme provinciali connesse con la normativa <strong>di</strong> VIA 69<br />
III
INDICE<br />
IV
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Legge <strong>provinciale</strong><br />
Legge <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> 1<br />
Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente 2<br />
TITOLO I<br />
Valutazione dell’impatto ambientale<br />
articolo 1 - Oggetto e finalità<br />
1. Al fine <strong>di</strong> perseguire la tutela e il miglioramento della salute della qualità della vita, degli equilibri<br />
ecologici essenziali alla vita dell’uomo, della flora e della fauna, del patrimonio naturale e artistico, è istituita,<br />
in conformità alle <strong>di</strong>sposizioni della CEE, la valutazione dell’impatto ambientale dei progetti che possono<br />
avere rilevante incidenza ambientale.<br />
2. La valutazione dell’impatto ambientale è finalizzata a in<strong>di</strong>viduare, descrivere e valutare gli effetti dei<br />
progetti sull’ambiente, siano essi <strong>di</strong>retti o in<strong>di</strong>retti, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, singoli<br />
o cumulativi, con riguardo altresì alle situazioni <strong>di</strong> rischio e alla possibilità <strong>di</strong> incidenti.<br />
3. La valutazione dell’impatto ambientale concerne in particolare i seguenti fattori, nonché le loro<br />
interrelazioni:<br />
a) l’uomo, la fauna, la flora;<br />
b) il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici e il paesaggio;<br />
c) i beni materiali ed il patrimonio culturale.<br />
articolo 2 - Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />
1. Ferme restando le competenze dello Stato, sono soggetti alla valutazione dell’impatto ambientale secondo<br />
le <strong>di</strong>sposizioni della presente <strong>legge</strong> tutti i progetti <strong>di</strong> cui all’allegata tabella, anche se previsti da strumenti <strong>di</strong><br />
pianificazione territoriale o urbanistica, dal programma <strong>di</strong> sviluppo <strong>provinciale</strong> o da altri strumenti <strong>di</strong><br />
programmazione <strong>di</strong> qualsiasi natura, qualunque ne sia il promotore, e anche se consistenti nella<br />
mo<strong>di</strong>ficazione, trasformazione o ampliamento <strong>di</strong> opere o impianti esistenti, quando da tali ultimi interventi<br />
derivi un impatto significativo sull’ambiente secondo i criteri che saranno stabiliti nel <strong>regolamento</strong> esecutivo.<br />
2. (omissis) 3<br />
3. (omissis) 4<br />
1 Pubblicata sul B.U.R. Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 6 settembre <strong>1988</strong>, n. 40, supplemento or<strong>di</strong>nario n. 1. Il testo riportato è coor<strong>di</strong>nato<br />
con tutte le mo<strong>di</strong>fiche apportate sino al 2 febbraio 2011. Nel testo si è provveduto a sostituire il termine servizio protezione<br />
ambiente del testo originario con il termine servizio valutazione ambientale derivante dal passaggio <strong>di</strong> competenze <strong>di</strong>sposto<br />
dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009. La <strong>legge</strong> è entrata in vigore il 14 febbraio 1990 con<br />
l’approvazione del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione me<strong>di</strong>ante decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> del 22 novembre 1989,<br />
n. 13-11/Leg pubblicato sul B.U.R. Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 30 gennaio 1990, n. 5, supplemento or<strong>di</strong>nario n. 1.<br />
2 In base all’articolo 9 della l.p. 12 settembre 2008, n. 16 questa <strong>legge</strong> può essere citata usando solo il titolo breve “<strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> sulla valutazione d’impatto ambientale”, in<strong>di</strong>viduato dall’allegato A della l.p. n. 16/2008.<br />
3 Comma abrogato dall'art. 38, comma 4 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Il testo originario era il seguente: “2. Sono sottoposti alla<br />
procedura or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale i progetti relativi alle opere e impianti in<strong>di</strong>viduati secondo i criteri<br />
o le soglie-limite <strong>di</strong> cui alla parte II della tabella allegata, nonché i progetti <strong>di</strong> cui all'allegato I alla <strong>di</strong>rettiva CEE n. 85/337<br />
del 27 giugno 1985, tenuto conto <strong>di</strong> quanto stabilito dall'articolo 22, comma 2.”<br />
4 Comma abrogato dall'art. 38, comma 4 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Il testo originario era il seguente: “3. Sono sottoposti alla<br />
procedura semplificata <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale <strong>di</strong> cui all'articolo 8 i progetti relativi alle opere e impianti<br />
in<strong>di</strong>viduati secondo i criteri o le soglie-limite <strong>di</strong> cui alla parte I della tabella allegata, tenuto conto <strong>di</strong> quanto stabilito<br />
dall'articolo 22, comma 2.”<br />
1
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Manutenzione<br />
or<strong>di</strong>naria e<br />
straor<strong>di</strong>naria<br />
Frazionamento<br />
opere<br />
4. Le opere da eseguirsi da amministrazioni statali e quelle <strong>di</strong> interesse statale da realizzarsi dagli enti<br />
istituzionalmente competenti sono soggette alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale ai soli fini<br />
delle determinazioni <strong>di</strong> competenza della Provincia.<br />
5. Non sono sottoposti alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale i lavori <strong>di</strong> manutenzione<br />
or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, qualunque siano le opere e gli impianti ai quali si riferiscono.<br />
6. Nel caso in cui l’opera venga realizzata in <strong>di</strong>verse fasi per l’esecuzione <strong>di</strong> un programma generale<br />
funzionalmente unitario, è sottoposta alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale ciascuna opera<br />
frazionata o, in alternativa, il programma generale, ove quest’ultimo preveda la realizzazione <strong>di</strong> opere o<br />
impianti che nel complesso superano le soglie-limite in<strong>di</strong>cate nella tabella allegata.<br />
7. I mo<strong>di</strong> e i criteri secondo cui la valutazione dell’impatto ambientale risulta sod<strong>di</strong>sfatta per determinate<br />
tipologie <strong>di</strong> intervento in<strong>di</strong>viduate dagli strumenti urbanistici attuativi possono essere stabiliti dalle<br />
<strong>di</strong>sposizioni normative concernenti l’or<strong>di</strong>namento urbanistico <strong>provinciale</strong>. 5<br />
articolo 3 - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale.<br />
1. Chiunque intenda realizzare un progetto soggetto a valutazione dell’impatto ambientale è tenuto a<br />
presentare alla Provincia uno stu<strong>di</strong>o, redatto a sua cura e spese, tale da consentire <strong>di</strong> apprezzare le<br />
conseguenze della realizzazione del progetto.<br />
2. Lo stu<strong>di</strong>o d’impatto ambientale comprende le seguenti informazioni:<br />
a) la descrizione analitica dello stato iniziale del sito e del suo ambiente;<br />
b) la descrizione dell’opera proposta considerata specialmente in rapporto alle sue finalità e agli eventuali<br />
riflessi nell’economia nazionale e locale;<br />
c) la descrizione del progetto nella quale in particolare sono in<strong>di</strong>cate:<br />
1) le caratteristiche fisiche dell’insieme del progetto;<br />
2) le principali caratteristiche dei processi produttivi (con l’in<strong>di</strong>cazione tra l’altro della natura e delle<br />
qualità dei materiali impiegati);<br />
3) il tipo e la quantità dei residui e delle emissioni previste, inquinamento dell’acqua, dell’aria e del<br />
suolo, rumore, vibrazioni, luce, calore, ra<strong>di</strong>azione, risultanti dall’attività del progetto proposto;<br />
d) la descrizione sommaria delle eventuali alternative prese in esame dal committente, con in<strong>di</strong>cazione delle<br />
principali ragioni della scelta, sotto il profilo dell’impatto ambientale;<br />
e) la descrizione delle componenti dell’ambiente potenzialmente soggette ad impatto importante del progetto<br />
proposto, con particolare riferimento alla popolazione, alla fauna e alla flora, al suolo, all’acqua, all’aria,<br />
ai fattori climatici, ai beni materiali, compreso il patrimonio architettonico e archeologico, al paesaggio ed<br />
all’interazione tra questi vari fattori;<br />
f) la descrizione dei probabili effetti rilevanti del progetto proposto sull’ambiente:<br />
1) dovuti all’esistenza del progetto;<br />
2) dovuti all’utilizzazione delle risorse naturali;<br />
3) dovuti all’emissione <strong>di</strong> inquinanti, alla creazione <strong>di</strong> sostanze nocive e allo smaltimento dei rifiuti, e la<br />
menzione dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> previsione utilizzati per valutare gli effetti sull’ambiente;<br />
g) la descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e se possibile compensare rilevanti effetti negativi<br />
del progetto sull’ambiente;<br />
h) il riassunto non tecnico delle informazioni trasmesse sulla base dei punti precedenti;<br />
i) il sommario delle eventuali <strong>di</strong>fficoltà, lacune tecniche o mancanza <strong>di</strong> conoscenze, incontrate dal<br />
committente nella raccolta dei dati richiesti.<br />
3. Ai fini <strong>di</strong> cui all’articolo 10, comma 1, lo stu<strong>di</strong>o d’impatto ambientale deve inoltre essere corredato dalla<br />
documentazione e dagli elaboratori richiesti dalle normative vigenti per il rilascio dei provve<strong>di</strong>menti<br />
permissivi che vengono sostituiti ai sensi del medesimo articolo.<br />
4. Il soggetto che promuove l’opera, in relazione alle informazioni che è tenuto a fornire attraverso lo stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> impatto ambientale, ha <strong>di</strong>ritto all’adozione <strong>di</strong> cautele idonee alla tutela del segreto industriale o<br />
commerciale secondo le leggi vigenti. In ogni caso il promotore, qualora ritenga che alcuni degli elementi <strong>di</strong><br />
cui al comma 2 debbano essere coperti dal segreto industriale o commerciale, può esporli in una relazione a<br />
parte e chiedere che essa non venga <strong>di</strong>vulgata ai sensi dell’articolo 4. 6<br />
5 Ve<strong>di</strong> articoli 31 e 156 bis della l.p. 5 settembre 1991, n. 22, e d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 23-53/leg<br />
6 Questo comma ha lo scopo <strong>di</strong> tutelare quel complesso <strong>di</strong> conoscenze che va sotto il nome <strong>di</strong> “segreti <strong>di</strong> impresa”, che si traduce<br />
nel <strong>di</strong>ritto alla non <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> ritrovati, conoscenze, esperienze o accorgimenti tecnici e/o commerciali che l’impren<strong>di</strong>tore<br />
utilizza in modo esclusivo e segreto nella propria attività produttiva. Si può invocare la tutela del segreto industriale o<br />
commerciale in relazione alle invenzioni non comprese nello stato della tecnica, che abbiano un carattere assolutamente<br />
originale, o attinenti alla tutela del <strong>di</strong>segno e dei prodotti industriali, che concernano tipologie riconducibili alle cosiddette<br />
2
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
articolo 4 - Partecipazione pubblica.<br />
1. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale è depositato presso il servizio valutazione ambientale per tutta la durata del<br />
proce<strong>di</strong>mento.<br />
2. Del deposito dello stu<strong>di</strong>o deve essere dato avviso, a cura e spese del promotore, sul Bollettino ufficiale<br />
della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge. Il proce<strong>di</strong>mento si intende avviato a tutti gli effetti dalla data <strong>di</strong><br />
pubblicazione <strong>di</strong> tale avviso.<br />
3. Chiunque può prendere visione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale e/o presentare, entro il termine <strong>di</strong><br />
sessanta giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge,<br />
proprie osservazioni scritte al servizio valutazione ambientale.<br />
4. L’assessore cui sono affidate le competenze per l’ambiente può promuovere, d’intesa con i sindaci dei<br />
comuni interessati, pubbliche assemblee sui progetti assoggettati a valutazione dell’impatto ambientale.<br />
5. Nel corso della procedura per la valutazione dell’impatto ambientale il sindaco o i sindaci dei comuni<br />
interessati possono chiedere al servizio valutazione ambientale l’illustrazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto<br />
ambientale in una pubblica riunione alla quale deve essere anche invitato il promotore. Analoga richiesta può<br />
essere effettuata da una o più parti delle minoranze consiliari.<br />
6. Il <strong>di</strong>spositivo della deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> concernente la valutazione dell’impatto<br />
ambientale è pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
articolo 5 - Istruttoria e proce<strong>di</strong>mento 7<br />
1. L’istruttoria sullo stu<strong>di</strong>o dell’impatto ambientale è condotta dal servizio valutazione ambientale che<br />
d’ufficio e in<strong>di</strong>pendentemente dalle osservazioni <strong>di</strong> cui all’articolo 4 <strong>di</strong>spone gli accertamenti necessari. Il<br />
servizio, oltre a quanto previsto all’articolo 10, comma 4, richiede ai servizi provinciali e alle altre<br />
amministrazioni pubbliche interessate i pareri che esso ritenga opportuno acquisire per l’assunzione della<br />
decisione sulla valutazione dell’impatto ambientale.<br />
2. Il <strong>di</strong>rigente del servizio valutazione ambientale nei casi in cui lo ritenga opportuno può <strong>di</strong>sporre,<br />
regolandone le modalità, una visita del luogo in cui si propone la realizzazione del progetto. In esito alla visita<br />
Sopralluogo<br />
invenzioni <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui all’art. 2586 del Co<strong>di</strong>ce civile o che riguar<strong>di</strong>no il cosiddetto “know-how” in senso stretto,<br />
ossia le conoscenze tecniche, le esperienze operative e gli stu<strong>di</strong> applicativi suscettibili <strong>di</strong> essere utilizzati anche da terzi.<br />
Si riporta quanto specificatamente previsto dal Regolamento CEE n. 793/93 del Consiglio, del 23 marzo 1993, <strong>relativo</strong> alla<br />
valutazione e al controllo dei rischi presentati dalle sostanze esistenti, all’articolo 16 riservatezza dei dati:<br />
1. Se ritiene che sussista un problema <strong>di</strong> riservatezza, il fabbricante o l'importatore può in<strong>di</strong>care le informazioni <strong>di</strong> cui<br />
agli articoli 3, 4, 7 e 12 che considera delicate sotto il profilo commerciale e la cui <strong>di</strong>vulgazione potrebbe causargli un<br />
danno industriale o commerciale e che pertanto desidera tener segrete nei confronti dei terzi tranne gli Stati membri e la<br />
Commissione. Questi casi devono essere pienamente giustificati.<br />
Il segreto industriale e commerciale non riguarda:<br />
- il nome della sostanza, quale figura nell'EINECS;<br />
- il nome del fabbricante o importatore;<br />
- i dati fisico-chimici relativi alla sostanza e quelli riguardanti il suo comportamento nell'ambiente;<br />
- i risultati sintetici dei test tossicologici ed ecotossicologici e in particolare i dati relativi alla cancerogenicità,<br />
mutagenicità e/o tossicità per il ciclo riproduttivo della sostanza;<br />
- le informazioni concernenti i meto<strong>di</strong> e le precauzioni relativi alla sostanza e le misure <strong>di</strong> emergenza;<br />
- tutte le informazioni che, qualora non venissero fornite, potrebbero dar luogo all'esecuzione o alla ripetizione <strong>di</strong><br />
esperimenti su animali;<br />
- i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> analisi che consentono <strong>di</strong> seguire una sostanza pericolosa dopo che è stata immessa nell'ambiente e <strong>di</strong><br />
determinare l'esposizione <strong>di</strong>retta dell'uomo a tale sostanza.<br />
Il fabbricante o l'importatore informano l'autorità competente qualora successivamente essi stessi <strong>di</strong>vulghino<br />
informazioni precedentemente riservate.<br />
2. L'autorità che riceve le informazioni decide, sotto la propria responsabilità, quali informazioni rientrino nell'ambito<br />
del segreto industriale e commerciale ai sensi del paragrafo 1.<br />
L'informazione accettata come riservata dall'autorità che riceve le informazioni deve essere trattata come tale dalle altre<br />
autorità.<br />
7 Le competenze in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale erano state poste in carico all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />
protezione dell’ambiente dall’articolo 13 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11. Successivamente con deliberazione della Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009 è stato istituito il Servizio Valutazione ambientale (in base alle <strong>di</strong>sposizioni dell’articolo<br />
151 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 4 marzo 2008, n. 1) con il trasferimento delle funzioni e dei compiti in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong><br />
impatto ambientale, già in capo all’Unità organizzativa per la Valutazione dell’impatto ambientale presso l’Agenzia <strong>provinciale</strong><br />
per la protezione dell’ambiente. Contemporaneamente è stata incar<strong>di</strong>nata, presso il Servizio Valutazione ambientale, l’Unità<br />
organizzativa per la Valutazione dell’impatto ambientale, denominandola Ufficio per le Valutazioni ambientali. La<br />
deliberazione fissa il 1° settembre 2009 la data <strong>di</strong> decorrenza <strong>di</strong> tale riorganizzazione.<br />
3
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Pareri<br />
Integrazioni<br />
Prolungamento<br />
istruttoria<br />
istruttoria, alla quale è in ogni caso invitato ad intervenire il promotore del progetto, è redatta una dettagliata<br />
relazione concernente lo stato dei luoghi, gli interessi coinvolti, l’atten<strong>di</strong>bilità delle osservazioni.<br />
3. I servizi provinciali sono tenuti a prestare la collaborazione richiesta dal servizio valutazione ambientale ai<br />
fini degli accertamenti e comunque a fornire il loro parere entro sessanta giorni dalla relativa richiesta. Per le<br />
altre amministrazioni pubbliche decorso inutilmente tale termine si può prescindere dal parere richiesto.<br />
4. Il <strong>di</strong>rigente del servizio valutazione ambientale può richiedere, entro il termine <strong>di</strong> ottanta giorni dall’inizio<br />
del proce<strong>di</strong>mento, che lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale sia integrato, a cura e spese del richiedente, con gli<br />
elementi informativi e valutativi mancanti o carenti, la cui acquisizione esso ritenga necessaria ai fini della<br />
decisione. Nel corso dell’istruttoria il promotore ha sempre <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> conoscere gli sviluppi istruttori e <strong>di</strong><br />
acquisire copia degli atti e dei pareri resi e può presentare proprie osservazioni in merito.<br />
5. Il <strong>di</strong>rigente del servizio valutazione ambientale è tenuto a regolare lo svolgimento della partecipazione e<br />
dell’istruttoria in modo da assicurare la conclusione dell’istruttoria con trasmissione degli atti al comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l’ambiente entro cento giorni dall’inizio del proce<strong>di</strong>mento.<br />
6. Nei casi in cui sia necessario procedere ad accertamenti o indagini <strong>di</strong> particolare complessità la Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> può autorizzare il servizio valutazione ambientale a prolungare lo svolgimento dell’istruttoria fino<br />
a un periodo massimo complessivo <strong>di</strong> duecento giorni. Il predetto termine si applica in ogni caso per<br />
l’istruttoria relativa ai progetti contemplati dalla normativa <strong>provinciale</strong> concernente gli impianti <strong>di</strong> trasporto a<br />
fune e pista da sci. 8<br />
7. La decisione sulla valutazione dell’impatto ambientale è assunta dalla Giunta <strong>provinciale</strong> entro il termine <strong>di</strong><br />
quarantacinque giorni dalla conclusione dell’istruttoria, fatto salvo quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 6, comma 3.<br />
La Giunta <strong>provinciale</strong> provvederà a motivare l’eventuale superamento dei termini <strong>di</strong> cui al presente articolo,<br />
con apposita deliberazione da pubblicarsi nel Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
8. Il termine <strong>di</strong> cui al comma 5 è sospeso in tutti i casi in cui il proponente ne faccia richiesta.<br />
9. Ove la procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale si riferisca a progetti <strong>di</strong> massima, i termini previsti<br />
dai commi 3, 4, 5 e 6 sono ridotti rispettivamente a quaranta, cinquantacinque, settanta e centoquaranta giorni.<br />
articolo 6 - Valutazione dell’impatto ambientale<br />
1. La valutazione dell’impatto ambientale è effettuata dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, acquisito il parere motivato<br />
del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente formulato sulla base dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale, degli<br />
elementi acquisiti con la partecipazione pubblica nonché <strong>di</strong> quelli acquisiti con l’istruttoria.<br />
2. Il parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente è reso in relazione alle finalità generali della presente<br />
<strong>legge</strong> ed in particolare alla tutela igienico-sanitaria, alla tutela dell’aria, delle acque, delle foreste, dei suoli e<br />
<strong>di</strong> specifici elementi geomorfologici, limnologici, floristici, faunistici, biologici, architettonico-paesaggistici e<br />
storico-antropici nonché, nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi, avuto riguardo al rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> <strong>legge</strong><br />
relative ai provve<strong>di</strong>menti permissivi sostituiti ai sensi dell’art. 10, comma 1.<br />
3. Entro i venti giorni successivi alla ricezione del parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, la Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> può richiedere al comitato medesimo, in<strong>di</strong>cando specificamente le ragioni, un riesame del<br />
progetto da effettuare entro il termine <strong>di</strong> trenta giorni dalla richiesta.<br />
4. La Giunta <strong>provinciale</strong> valuta positivamente l’impatto ambientale qualora sussistano le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />
a) il progetto risulti globalmente compatibile con le finalità della presente <strong>legge</strong>, avuto riguardo - in via<br />
prioritaria - alle esigenze <strong>di</strong> prevenzione e tutela igienico-sanitaria, <strong>di</strong> tutela dell’ambiente dagli<br />
inquinamenti, nonché <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a delle aree che presentano particolari fragilità dal lato geologico ed<br />
idrogeologico;<br />
b) la realizzazione del progetto sia conforme agli strumenti urbanistici ed agli eventuali piani <strong>di</strong> settore;<br />
c) nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi, i pareri formulati in funzione <strong>di</strong> quanto previsto dall’articolo 10, comma 1,<br />
lettere c) e d), siano positivi, ancorché corredati da con<strong>di</strong>zioni prescrittive e/o mo<strong>di</strong>ficative.<br />
5. Con la deliberazione <strong>di</strong> valutazione positiva dell’impatto ambientale la Giunta <strong>provinciale</strong> può prescrivere<br />
particolari cautele o con<strong>di</strong>zioni cui sottoporre la realizzazione del progetto, nonché i controlli sulla sua<br />
attuazione.<br />
8 Il Dipartimento Ambiente - Ufficio <strong>di</strong> valutazione socio economica e <strong>di</strong> programmazione degli interventi in campo ambientale<br />
ha comunicato, con nota prot. n. 232/2000-U136/CPA del 17 febbraio 2000 che “a parere dello scrivente il <strong>di</strong>sposto del comma<br />
6 dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e s.m., secondo il quale il termine <strong>di</strong> 200 giorni - per l’istruttoria<br />
relativa ai progetti contemplati dalla normativa concernente gli impianti <strong>di</strong> trasporto a fune e piste da sci, si applica in ogni<br />
caso - deve essere letto applicando il predetto termine a qualsiasi tipologia procedurale, sia essa preliminare o definitiva. Tale<br />
interpretazione nasce dalla convinzione che il secondo periodo del comma 6 sia norma speciale rispetto al comma 9 del<br />
medesimo articolo e, pertanto, in caso <strong>di</strong> conflitto <strong>di</strong> applicazione deve trovare sempre applicazione.”<br />
4
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
6. La valutazione negativa dell’impatto ambientale comporta il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> realizzazione dell’opera.<br />
articolo 7 - Opposizione<br />
1. Contro la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> concernente la valutazione dell’impatto ambientale è<br />
ammesso ricorso in opposizione alla Giunta stessa da parte <strong>di</strong> chi vi abbia interesse, entro trenta giorni dalla<br />
pubblicazione della relativa deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
2. Sul ricorso si pronuncia la Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente. Il comitato è<br />
tenuto a pronunciarsi entro trenta giorni dalla data in cui è pervenuta la richiesta; entro i successivi trenta<br />
giorni è tenuta a pronunciarsi con decisione motivata la Giunta <strong>provinciale</strong>.<br />
3. Per quanto non previsto dai commi 1 e 2, si applicano le <strong>di</strong>sposizioni del d.P.R. 24 novembre 1971, n.<br />
1199. 9<br />
articolo 8 - Procedura semplificata per la valutazione dell’impatto ambientale 10<br />
(omissis)<br />
articolo 9 - Efficacia della valutazione dell’impatto ambientale<br />
1. La valutazione positiva dell’impatto ambientale ha efficacia per un periodo <strong>di</strong> tempo limitato, stabilito <strong>di</strong><br />
volta in volta dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, su proposta del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, in relazione alle<br />
caratteristiche del progetto. Per motivate ragioni ed a richiesta del presentatore del progetto, la Giunta<br />
<strong>provinciale</strong>, sentito il comitato, può prorogare il predetto termine.<br />
2. Scaduto il termine <strong>di</strong> efficacia della valutazione dell’impatto ambientale senza che il progetto sia stato<br />
realizzato, la decisione sulla valutazione dell’impatto ambientale decade <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto e la procedura dovrà essere<br />
integralmente rinnovata.<br />
articolo 9 bis - Efficacia della valutazione dell’impatto ambientale delle cave 11<br />
1. In deroga a quanto stabilito dall’articolo 9, la valutazione positiva dell’impatto ambientale relativa ai<br />
progetti esecutivi ovvero ai progetti <strong>di</strong> massima concernenti la coltivazione delle cave, delle torbiere e delle<br />
<strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> cui all’articolo 7 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 4 marzo 1980, n. 6 12 (Disciplina dell’attività <strong>di</strong> ricerca e<br />
<strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella provincia autonoma <strong>di</strong> Trento), nonché quella relativa ai programmi<br />
<strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong> cui all’articolo 6 della medesima <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, ha efficacia fino alla data <strong>di</strong><br />
completamento delle attività autorizzate, in relazione alle caratteristiche del progetto.<br />
2. Il proponente del progetto o del programma concernente le attività in<strong>di</strong>cate al comma 1 presenta al servizio<br />
valutazione ambientale specifici rapporti sullo stato <strong>di</strong> avanzamento delle attività autorizzate con i contenuti e<br />
secondo la perio<strong>di</strong>cità stabiliti dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> che approva la valutazione<br />
dell’impatto ambientale.<br />
3. La Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, può <strong>di</strong>sporre, in esito all’esame del<br />
rapporto <strong>di</strong> cui al comma 2 e alle correlate verifiche istruttorie dell’agenzia, prescrizioni e mo<strong>di</strong>fiche al<br />
progetto autorizzato, cui è subor<strong>di</strong>nata l’ulteriore prosecuzione dell’attività.<br />
4. L’esercizio delle attività considerate dai progetti o dai programmi <strong>di</strong> cui al comma 1, che abbiano acquisito<br />
la valutazione positiva <strong>di</strong> impatto ambientale precedentemente alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>di</strong> quest’articolo,<br />
9 Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199 “Semplificazione dei proce<strong>di</strong>menti in materia <strong>di</strong> ricorsi<br />
amministrativi” (pubblicato sulla G.U. n. 13 del 17 gennaio 1972)<br />
10 Articolo abrogato dall’articolo 38 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Il testo originario era il seguente: “1. In relazione a quanto<br />
stabilito dall'articolo 2, comma 3, lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale dei progetti assoggettati a procedura semplificata può<br />
contenere soltanto i seguenti elementi:<br />
a) la descrizione dello stato iniziale del sito e dei luoghi;<br />
b) la descrizione dell'opera proposta considerata specialmente in rapporto alle sue finalità e agli eventuali riflessi<br />
sull'economia locale;<br />
c) l'in<strong>di</strong>viduazione e la stima delle componenti ambientali soggette potenzialmente ad impatti;<br />
d) la descrizione delle misure previste per eliminare o compensare gli effetti sfavorevoli sull'ambiente;<br />
e) il riassunto delle informazioni descritte dalle lettere precedenti.<br />
2. Ai fini <strong>di</strong> cui all'articolo 10, comma 1, lo stu<strong>di</strong>o dell'impatto ambientale deve inoltre essere corredato dalla documentazione<br />
e dagli elaborati richiesti dalle normative vigenti per il rilascio dei provve<strong>di</strong>menti permissivi che vengono sostituiti ai sensi del<br />
medesimo articolo.”<br />
11 Articolo aggiunto dall'articolo 12, comma 1, lettera a), della l.p. 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10<br />
12 La <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 4 marzo 1980, n. 6 “Disciplina dell'attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella provincia<br />
autonoma <strong>di</strong> Trento” è stata abrogata dall'articolo 39 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 24 ottobre 2006, n. 7 “Disciplina dell’attività <strong>di</strong><br />
cava”.<br />
5
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
può essere proseguito anche dopo la scadenza <strong>di</strong> efficacia della valutazione dell’impatto ambientale, qualora<br />
ricorrano le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />
a) prima della scadenza <strong>di</strong> efficacia della predetta valutazione sia stata presentata domanda <strong>di</strong> proroga<br />
dell’efficacia medesima ovvero sia stato depositato un nuovo progetto o programma alla valutazione<br />
dell’impatto ambientale;<br />
b) la prosecuzione dell’attività avvenga nel rispetto delle modalità e delle previsioni, anche volumetriche,<br />
del progetto o programma precedentemente autorizzato;<br />
c) la prosecuzione dell’attività sia autorizzata ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 6 del 1980.<br />
articolo 9 ter - Efficacia della valutazione dell'impatto ambientale delle <strong>di</strong>scariche 13<br />
1. In deroga a quanto stabilito dall'articolo 9, la valutazione positiva dell'impatto ambientale relativa ai<br />
progetti esecutivi o ai progetti <strong>di</strong> massima concernenti l'esercizio delle <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> cui all'articolo 4 del<br />
decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 1999/31/CE relativa alle <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong><br />
rifiuti), ha ef-ficacia fino alla data <strong>di</strong> completamento delle attività autorizzate, in relazione alle caratteristiche<br />
del progetto.<br />
2. Il proponente del progetto concernente l'attività in<strong>di</strong>cata al comma 1 presenta all'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />
protezione dell'ambiente specifici rapporti sullo stato <strong>di</strong> avanzamento delle attività autorizzate con i contenuti<br />
e secondo la perio<strong>di</strong>cità stabiliti dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> che approva la valutazione<br />
dell'impatto ambientale.<br />
3. La Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente, può <strong>di</strong>sporre, in esito all'esame del<br />
rapporto <strong>di</strong> cui al comma 2 e alle correlate verifiche istruttorie dell'agenzia, prescrizioni e mo<strong>di</strong>fiche al<br />
progetto autorizzato, cui è subor<strong>di</strong>nata l'ulteriore prosecuzione dell'attività.<br />
articolo 10 - Rapporti con altri provve<strong>di</strong>menti<br />
1. Fatto salvo quanto previsto dai commi 4 e 5, la valutazione positiva dell’impatto ambientale su progetti<br />
esecutivi sostituisce e comprende i provve<strong>di</strong>menti permissivi ed i pareri <strong>di</strong> competenza della Provincia, dei<br />
comuni e dei comprensori, cui la realizzazione del progetto sia subor<strong>di</strong>nata dalle leggi concernenti le seguenti<br />
materie:<br />
a) piano urbanistico <strong>provinciale</strong> e relative norme <strong>di</strong> attuazione;<br />
b) tutela del paesaggio e dei valori paesistici ed ambientali;<br />
c) vincolo idrogeologico;<br />
d) tutela dell’ambiente dagli inquinamenti;<br />
e) tutela e conservazione del patrimonio storico, artistico e popolare;<br />
f) impianti <strong>di</strong> trasporto a fune e piste da sci;<br />
g) miniere, cave, torbiere, acque minerali e termali;<br />
h) acque pubbliche ed opere idrauliche <strong>di</strong> competenza della Provincia, escluse le utilizzazioni e le<br />
derivazioni <strong>di</strong> acque pubbliche;<br />
i) tutela ed attraversamenti <strong>di</strong> strade provinciali e comunali;<br />
l) organi consultivi competenti ad esprimere parere su opere inerenti a materie <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong>.<br />
1 bis. Si considerano ricompresi nella valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale anche i visti <strong>di</strong> corrispondenza sui<br />
progetti esecutivi previsti dalla normativa in materia <strong>di</strong> esercizi alberghieri ed esercizi ricettivi turistici<br />
all’aperto. 14<br />
2. Ove la valutazione dell’impatto ambientale si riferisca a progetti <strong>di</strong> massima, la medesima non esclude né<br />
sostituisce o con<strong>di</strong>ziona ogni altro provve<strong>di</strong>mento permissivo cui la realizzazione del progetto sia subor<strong>di</strong>nata<br />
ai sensi delle leggi vigenti.<br />
3. I provve<strong>di</strong>menti permissivi che non siano assorbiti nella valutazione dell’impatto ambientale non possono<br />
essere rilasciati se non sia prima intervenuta la valutazione positiva. Per il rilascio dei provve<strong>di</strong>menti<br />
13 Articolo aggiunto dall’articolo 11, comma 1, della l.p. 3 aprile 2009, n. 4. Il comma 4 dello stesso articolo <strong>di</strong>spone inoltre:<br />
“4. L'esercizio delle attività considerate dai progetti <strong>di</strong> cui al comma 1 dell'articolo 9 ter della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sulla<br />
valutazione d'impatto ambientale, inserito dal comma 1 <strong>di</strong> quest'articolo, che abbiano acquisito la valutazione positiva <strong>di</strong><br />
impatto ambientale precedentemente alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>di</strong> quest'articolo, può essere proseguito anche dopo la<br />
scadenza <strong>di</strong> efficacia della valutazione dell'impatto ambientale, se ricorrono le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />
a) prima della scadenza <strong>di</strong> efficacia della predetta valutazione sia stata presentata domanda <strong>di</strong> proroga dell'efficacia<br />
medesima o sia stato depositato un nuovo progetto alla valutazione dell'impatto ambientale;<br />
b) la prosecuzione dell'attività avvenga nel rispetto delle modalità e delle previsioni, anche volumetriche, del progetto<br />
precedentemente autorizzato;<br />
c) la prosecuzione dell'attività sia autorizzata ai sensi della vigente normativa in materia <strong>di</strong> gestione dei rifiuti.”<br />
14 Comma aggiunto dall'articolo 3 della l.p. 13 <strong>di</strong>cembre 1990, n. 33<br />
6
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
medesimi continua ad applicarsi la legislazione in vigore, in<strong>di</strong>pendentemente dalla valutazione dell’impatto<br />
ambientale.<br />
4. Le funzioni previste dalle leggi concernenti le materie <strong>di</strong> cui al comma 1 continuano ad essere esercitate<br />
dalle strutture provinciali - servizi, uffici, commissioni, comitati - dai comuni e dai comprensori secondo la<br />
legislazione vigente. Le relative determinazioni sono espresse in forma <strong>di</strong> parere sul progetto e sono rese, in<br />
deroga ai termini previsti dalle leggi vigenti, entro sessanta giorni dalla richiesta del <strong>di</strong>rigente del servizio<br />
valutazione ambientale effettuata nell’ambito dell’istruttoria <strong>di</strong> cui all’articolo 5, commi 1 e 3. Qualora le<br />
predette leggi prevedano che la determinazione sia espressa dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, si prescinde dalla<br />
deliberazione della medesima; in tale ultimo caso sarà comunque trasmesso al servizio valutazione ambientale<br />
il parere della struttura <strong>provinciale</strong> competente alla trattazione dell’affare.<br />
5. In deroga al termine stabilito dal precedente comma 4, le determinazioni finali previste dalla normativa<br />
concernente gli impianti <strong>di</strong> trasporto a fune e piste da sci sono rese entro duecento giorni dalla richiesta del<br />
<strong>di</strong>rigente del servizio valutazione ambientale.<br />
6. Contro i pareri formulati ai sensi dei commi 1 e 4 non sono ammessi i ricorsi amministrativi eventualmente<br />
previsti dalle leggi provinciali.<br />
7. I provve<strong>di</strong>menti prescrittivi con i quali viene or<strong>di</strong>nata l’esecuzione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> adeguamento o <strong>di</strong><br />
ripristino, consistenti in opere che nel complesso superano le soglie-limite <strong>di</strong> cui alla tabella allegata, sono<br />
emanati dall’autorità competente su parere conforme del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente o dei<br />
sottocomitati.<br />
8. La <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> cui al comma 7 non si applica nei casi <strong>di</strong> somma urgenza ovvero quando si tratti <strong>di</strong><br />
interventi per l’adeguamento ad un progetto già sottoposto a valutazione positiva dell’impatto ambientale<br />
nonché per i provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza dello Stato. 15<br />
8 bis. I provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> approvazione e <strong>di</strong> autorizzazione dei progetti definitivi o esecutivi sono rilasciati<br />
dagli organi e dalle strutture competenti nell’ambito delle materie concernenti l’uso del territorio e la tutela<br />
dell’ambiente - ivi comprese le materie in<strong>di</strong>cate al comma 1 - sulla base dei pareri istruttori resi, nelle<br />
medesime materie, nel corso dello svolgimento delle procedure <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale o <strong>di</strong><br />
verifica con riferimento ai corrispondenti progetti <strong>di</strong> massima o preliminari, nonché in conformità agli esiti e<br />
alle prescrizioni risultanti dagli atti conclusivi delle predette procedure. 16<br />
articolo 11 - Sanzioni<br />
1. In<strong>di</strong>pendentemente dall’applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste dalle leggi vigenti,<br />
chiunque intraprenda la realizzazione <strong>di</strong> un progetto senza aver ottenuto la valutazione positiva dell’impatto<br />
ambientale, ove prescritta dalla presente <strong>legge</strong>, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento <strong>di</strong> una<br />
somma <strong>di</strong> denaro da lire 3.000.000 a lire 10.000.000. 17<br />
1 bis. Fermo restando quanto previsto dal comma 6, chiunque intraprenda la realizzazione <strong>di</strong> un progetto in<br />
assenza della verifica preventiva ai sensi delle norme vigenti, in base alla quale l’autorità competente<br />
determina se il progetto debba essere sottoposto a valutazione dell’impatto ambientale, è soggetto alla<br />
sanzione amministrativa <strong>di</strong> cui al comma 1. 18<br />
2. Chiunque con un’azione o omissione non rispetti le prescrizioni particolari imposte con la valutazione<br />
positiva dell’impatto ambientale ovvero si <strong>di</strong>scosti nella realizzazione delle caratteristiche essenziali del<br />
15 Ve<strong>di</strong> anche l’articolo 18 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 “Norme concernenti le materie prime secondarie (MPS) e ulteriori<br />
mo<strong>di</strong>fiche al testo unico delle leggi provinciali in materia <strong>di</strong> tutela dell'ambiente dagli inquinamenti”:<br />
“articolo 18 - Mo<strong>di</strong>fiche all'articolo 70 del testo unico e norma finale<br />
1. (omissis - comma mo<strong>di</strong>ficativo dell'art. 70 del d.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Legisl.)<br />
2. Il carattere <strong>di</strong> somma urgenza degli interventi <strong>di</strong> cui all'articolo 10, comma 8, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong><br />
è riconosciuto dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, ove non <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>sposto dalle altre leggi in vigore.”<br />
Ve<strong>di</strong> anche l’articolo 10 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11<br />
16 Comma aggiunto dall'articolo 45, comma 1, lettera a), della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2005, n. 20<br />
17 Importi pari a 1.549 € e 5.164 €.<br />
18 Comma aggiunto dall'articolo 38, comma 1 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Si veda anche il comma 3 del suddetto articolo:<br />
“articolo 38 - Mo<strong>di</strong>ficazioni alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale<br />
e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente)<br />
1. omissis (comma mo<strong>di</strong>ficativo dell’articolo 11 della l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>)<br />
2. omissis (comma mo<strong>di</strong>ficativo dell’articolo 22 della l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>)<br />
3. L'articolo 11, comma 1 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, come aggiunto dal comma 1 del presente articolo, ha<br />
effetto dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del <strong>regolamento</strong> previsto dal comma 2 del presente articolo.<br />
4. Con decorrenza dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> cui all'articolo 22, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong><br />
<strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>, come sostituito dal comma 2 del presente articolo, sono abrogati l'articolo 2, commi 2 e 3, e l'articolo 8<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> (per il <strong>regolamento</strong> in parola ve<strong>di</strong> il d.p.g.p. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg).”<br />
7
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
progetto descritte nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale soggiace alle sanzioni amministrative previste dalle leggi<br />
vigenti, ancorché relative a provve<strong>di</strong>menti permissivi ai sensi dell’articolo 10, comma 1, ove dal fatto derivi<br />
una violazione delle medesime.<br />
3. Qualora, verificatasi l’ipotesi <strong>di</strong> cui al comma 2, le leggi vigenti non prevedano alcuna sanzione<br />
amministrativa pecuniaria, il trasgressore è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento <strong>di</strong> una<br />
somma <strong>di</strong> denaro da lire 2.000.000 a lire 12.000.000. 19<br />
4. Per l’applicazione delle sanzioni <strong>di</strong> cui ai commi 1 e 3, si osservano le <strong>di</strong>sposizioni della <strong>legge</strong> 24<br />
novembre 1981, n. 689. In tali casi l’emissione dell’or<strong>di</strong>nanza-ingiunzione o dell’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> archiviazione<br />
<strong>di</strong> cui all’articolo 18 della predetta <strong>legge</strong> n. 689 del 1981 spetta al funzionario preposto al servizio valutazione<br />
ambientale.<br />
5. I proventi delle sanzioni sono introitati nel bilancio della Provincia.<br />
6. Le autorità competenti al controllo nell’ambito delle materie concernenti l’uso del territorio e la tutela<br />
dell’ambiente - ivi comprese le materie in<strong>di</strong>viduate dall’articolo 10, comma 1 -, procedono all’emanazione dei<br />
provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> eventuale sospensione dei lavori, <strong>di</strong> adeguamento e <strong>di</strong> ripristino secondo le modalità<br />
stabilite dalla legislazione vigente e con osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 10, commi 7 e 8. Gli<br />
enti e le strutture in<strong>di</strong>cati nei provve<strong>di</strong>menti conclusivi delle procedure <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale<br />
o <strong>di</strong> verifica svolgono le attività <strong>di</strong> vigilanza sulle prescrizioni ad essi espressamente demandate dai medesimi<br />
provve<strong>di</strong>menti. In caso d’inerzia vi provvede in via sostitutiva la Giunta <strong>provinciale</strong> che, fissato un breve<br />
termine per l’adempimento, <strong>di</strong>spone l’esecuzione d’ufficio dei lavori necessari per la riduzione in pristino, a<br />
spese del contravventore. Al recupero delle spese si provvede con l’osservanza del R.D. 14 aprile 1910, n.<br />
639. 20<br />
7. All’accertamento delle infrazioni alla presente <strong>legge</strong> provvedono le categorie <strong>di</strong> personale che saranno<br />
in<strong>di</strong>cate nel <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, in coor<strong>di</strong>namento con le funzioni <strong>di</strong> vigilanza e controllo previste<br />
dalla legislazione vigente nelle materie concernenti l’uso del territorio e la tutela dell’ambiente, ivi comprese<br />
le materie <strong>di</strong> cui all’articolo 10, comma 1.<br />
TITOLO II<br />
Istituzione del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente e msire per incentivare lo sviluppo sostenibile e<br />
fronteggiare il cambiamento climatico 21<br />
articolo 12 - Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente<br />
1. È istituito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, quale organo tecnico consultivo dell’amministrazione<br />
<strong>provinciale</strong> per le materie ambientali.<br />
2. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente è composto da:<br />
19 Importi pari a 1.033 € e 6.197 €.<br />
20 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 12, comma 1, lettera b), della l.p. 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10 e dall'articolo 45, comma 1, lettera<br />
b), della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2005, n. 20.<br />
Il testo originario era il seguente: “6. In ogni caso le sanzioni amministrative comportano l'obbligo <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata sospensione<br />
dei lavori realizzati. Le autorità competenti al controllo nell'ambito delle materie concernenti l'uso del territorio e la tutela<br />
dell'ambiente - ivi comprese le materie in<strong>di</strong>viduate dall'articolo 10, comma 1 -, procedono all'emanazione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong><br />
adeguamento e <strong>di</strong> ripristino secondo le modalità stabilite dalla legislazione vigente e con osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui<br />
all'articolo 10, commi 7 e 8. In caso <strong>di</strong> inerzia vi provvede in via sostitutiva il Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> il quale,<br />
prefisso un breve termine per l'adempimento, <strong>di</strong>spone l'esecuzione d'ufficio dei lavori necessari per la riduzione in pristino, a<br />
spese del contravventore. Al recupero delle spese si provvede con l'osservanza del R. D. 14 aprile 1910, n. 639.”<br />
La mo<strong>di</strong>fica apportata dall'articolo 12, comma 1, lettera b), della l.p. 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10 riguarda il terzo periodo del<br />
comma 6 dell'articolo 11. Il testo mo<strong>di</strong>ficato era il seguente: “6. In ogni caso le sanzioni amministrative comportano l'obbligo<br />
<strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata sospensione dei lavori realizzati. Le autorità competenti al controllo nell'ambito delle materie concernenti l'uso<br />
del territorio e la tutela dell'ambiente - ivi comprese le materie in<strong>di</strong>viduate dall'articolo 10, comma 1 -, procedono<br />
all'emanazione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> adeguamento e <strong>di</strong> ripristino secondo le modalità stabilite dalla legislazione vigente e con<br />
osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'articolo 10, commi 7 e 8. In caso d'inerzia vi provvede in via sostitutiva la Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> che, fissato un breve termine per l'adempimento, <strong>di</strong>spone l'esecuzione d'ufficio dei lavori necessari per la riduzione<br />
in pristino, a spese del contravventore.”<br />
L’articolo 11, comma 2, della l.p. 3 aprile 2009, n. 4, al punto a) ha soppresso il primo periodo che recitava: “In ogni caso le<br />
sanzioni amministrative comportano l’obbligo <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata sospensione dei lavori realizzati.”<br />
L’articolo 11, comma 2, della l.p. 3 aprile 2009, n. 4, al punto b) ha soppresso, nel secondo periodo, le parole “dei<br />
provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> adeguamento” sostituendole con “dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> eventuale sospensione dei lavori, <strong>di</strong> adeguamento”<br />
21 Titolo così sostituito dall’articolo 1 della l.p. 9 marzo 2010, n. 5. Il precedente titolo recitava: “Istituzione del comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l’ambiente. Mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> leggi provinciali”<br />
8
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
a) i <strong>di</strong>rigenti generali dei <strong>di</strong>partimenti competenti nelle seguenti materie: protezione dell’ambiente<br />
urbanistica foreste sanità, opere pubbliche protezione civile attività economiche agricoltura e<br />
alimentazione;<br />
b) il <strong>di</strong>rettore dell’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente;<br />
c) il responsabile dell’ufficio per la valutazione dell’impatto ambientale;<br />
d) un me<strong>di</strong>co designato dal <strong>di</strong>rettore generale dell’Azienda <strong>provinciale</strong> per i servizi sanitari;<br />
e) cinque esperti in materia ambientale <strong>di</strong> cui uno designato dal <strong>di</strong>rettore dell’Agenzia nazionale per la<br />
protezione dell’ambiente ed uno designato dalle sezioni provinciali delle associazioni <strong>di</strong> protezione<br />
ambientale in<strong>di</strong>viduate dal Ministero dell’ambiente, ai sensi dell’articolo 13 della <strong>legge</strong> 8 luglio 1986 n.<br />
349 (Istituzione del Ministero dell’ambiente e norme in materia <strong>di</strong> danno ambientale);<br />
f) un esperto in <strong>di</strong>scipline economiche designato dalla Camera <strong>di</strong> commercio industria artigianato e<br />
agricoltura <strong>di</strong> Trento;<br />
g) un esperto in materia giuri<strong>di</strong>co-amministrativa. 22<br />
3. Il <strong>di</strong>rigente generale del <strong>di</strong>partimento competente in materia <strong>di</strong> protezione dell’ambiente svolge funzioni <strong>di</strong><br />
presidente. La Giunta <strong>provinciale</strong> nomina il vicepresidente tra i <strong>di</strong>rigenti generali <strong>di</strong> cui al comma 2 lettera a).<br />
Le funzioni <strong>di</strong> segretario sono esercitate da un funzionario della Provincia. 23<br />
4. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente è costituito con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> per la durata<br />
della legislatura. 24<br />
5. Nel caso non sia nominato il <strong>di</strong>rigente generale <strong>di</strong> alcuno dei <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong> cui al comma 2, la Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> provvede a designare, in sua sostituzione, il <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> un servizio raggruppato nel medesimo<br />
<strong>di</strong>partimento quale membro del comitato medesimo.<br />
6. Per i membri <strong>di</strong> cui alle lettere d), e) ed f) del comma 2 gli enti e associazioni ivi citati provvedono alla<br />
designazione <strong>di</strong> un membro supplente il quale partecipa alle sedute del comitato solo in caso <strong>di</strong> assenza o<br />
impe<strong>di</strong>mento del rispettivo membro titolare. 25<br />
7. Gli enti e le associazioni debbono comunicare le designazioni dei componenti, sia titolari che supplenti, <strong>di</strong><br />
propria competenza entro un mese dalla relativa richiesta. 26<br />
8. Il comitato può demandare alcuni degli atti <strong>di</strong> propria competenza a sottocomitati costituiti, per singoli<br />
affari o anche in via permanente, nel proprio seno.<br />
9. Le adunanze del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente e dei sottocomitati sono valide con la presenza della<br />
maggioranza assoluta dei membri e le deliberazioni sono valide quando siano adottate con il voto favorevole<br />
della maggioranza assoluta dei presenti all’adunanza. Ad ogni singolo commissario è assicurato il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
depositare presso la segreteria del comitato le motivazioni del proprio parere eventualmente <strong>di</strong>fforme da<br />
quello assunto dal comitato stesso.<br />
10. I componenti <strong>di</strong> cui al comma 2 <strong>di</strong>pendenti della Provincia possono delegare <strong>di</strong> volta in volta un<br />
funzionario appartenente ad un servizio raggruppato nel <strong>di</strong>partimento o al medesimo servizio o struttura, a<br />
partecipare alle adunanze del comitato.<br />
11. Il comitato ed i sottocomitati, ove riconosciuto opportuno, possono <strong>di</strong> volta in volta invitare a partecipare<br />
alle proprie adunanze, senza <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto, i <strong>di</strong>rigenti dei servizi che possono essere interessati, nonché<br />
tecnici ed esperti nelle materie attinenti ai progetti in esame.<br />
22 Comma sostituito dall'articolo 20 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11<br />
23 Comma già sostituito dall'articolo 22 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 e poi così sostituito dall'articolo 20 della l.p. 11 settembre<br />
1995, n. 11.<br />
Il testo originario era il seguente: “3. Le funzioni <strong>di</strong> segretario sono esercitate da un funzionario del servizio protezione<br />
ambiente.”<br />
Il testo del comma mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 22 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 era il seguente: “3. Le funzioni <strong>di</strong> segretario del<br />
Comitato e dei sottocomitati sono esercitate da funzionari della Provincia.”<br />
24 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 7, comma 1, lettera u), della l.p. 12 febbraio 1996, n. 3. Il testo originario era il seguente: “4. Il<br />
comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente é costituito con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>, per la durata della legislatura.<br />
Esso esercita le sue funzioni anche oltre la scadenza della legislatura <strong>provinciale</strong>, fino al suo rinnovo. La sostituzione, dei<br />
<strong>di</strong>rigenti o responsabili dei <strong>di</strong>partimenti o servizi provinciali comporta l'automatica sostituzione nell'ambito del comitato.”<br />
25 Comma sostituito dall'articolo 20 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11. Il testo originario era il seguente: “6. Per i membri <strong>di</strong> cui<br />
al comma 2, numeri 13 e 14, gli enti e le associazioni ivi in<strong>di</strong>cate provvedono alla designazione <strong>di</strong> un membro supplente, il<br />
quale partecipa alle sedute del comitato solo in caso <strong>di</strong> assenza o impe<strong>di</strong>mento del rispettivo membro titolare.”<br />
26 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 7, comma 1, lettera v), della l.p. 12 febbraio 1996, n. 3. Il testo originario era il seguente: “7.<br />
Gli enti e le associazioni debbono comunicare le designazioni dei componenti, sia titolari che supplenti, <strong>di</strong> propria competenza<br />
entro un mese dalla relativa richiesta. Decorso tale termine, il comitato é validamente costituito anche ove non siano<br />
pervenute le designazioni predette, salva la sua successiva integrazione.”<br />
9
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
12. Ai componenti del comitato e dei sottocomitati, nonché ai tecnici e agli esperti <strong>di</strong> cui al comma 11, sono<br />
corrisposti i compensi stabiliti dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 20 gennaio 1958, n. 4 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni,<br />
tenuto conto delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 1 settembre 1986, n. 27.<br />
articolo 12 bis - Incentivazione degli interventi <strong>di</strong> promozione dello sviluppo sostenibile 27<br />
1. Per attuare gli in<strong>di</strong>rizzi e le strategie provinciali sullo sviluppo sostenibile, a decorrere dall’anno 2002 è<br />
attivato nell’ambito del bilancio <strong>provinciale</strong> il fondo per le iniziative e gli interventi <strong>di</strong> promozione dello<br />
sviluppo sostenibile dell’ambiente, che è alimentato da risorse della Provincia nonché da eventuali risorse<br />
finanziarie erogate dallo Stato, dall’Unione europea e da altri enti e soggetti, pubblici e privati.<br />
2. Il fondo è destinato al finanziamento d’iniziative, <strong>di</strong> progetti e <strong>di</strong> interventi realizzati dalla Provincia o da<br />
altri enti e soggetti pubblici o privati, finalizzati al conseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa in<br />
materia <strong>di</strong> ambiente e, in particolare, per:<br />
a) la realizzazione <strong>di</strong> attività promozionali e <strong>di</strong> campagne d’informazione, <strong>di</strong> educazione e <strong>di</strong><br />
sensibilizzazione in campo ambientale;<br />
b) la realizzazione <strong>di</strong> azioni e progetti sperimentali o a carattere esemplare, volti alla riduzione, raccolta<br />
<strong>di</strong>fferenziata e riutilizzo dei rifiuti, nonché alla riduzione del consumo <strong>di</strong> risorse idriche e al loro riutilizzo<br />
dopo il trattamento, oppure volti al trattamento <strong>di</strong> residui zootecnici e agricoli in impianti per la<br />
produzione <strong>di</strong> biogas; in questi impianti è vietata l’immissione <strong>di</strong> scarti <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> origine<br />
zootecnica e vegetale; relativamente a questi ultimi interventi il finanziamento della Provincia è <strong>di</strong>sposto<br />
nel limite del 50 per cento della spesa ammessa; <strong>28</strong><br />
b) bis la realizzazione <strong>di</strong> azioni e progetti volti al trattamento della frazione organica derivante dalla raccolta<br />
<strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti urbani in impianti per la produzione <strong>di</strong> biogas; relativamente a tali interventi il<br />
finanziamento della Provincia è <strong>di</strong>sposto nel limite del 50 <strong>29</strong> per cento della spesa ammessa; 30<br />
c) la promozione, da parte della Provincia, degli enti locali e <strong>di</strong> altri soggetti, <strong>di</strong> agende XXI e <strong>di</strong> buone<br />
pratiche;<br />
d) lo sviluppo <strong>di</strong> certificazioni ambientali <strong>di</strong> processo - ISO 14001 e EMAS - e <strong>di</strong> prodotto - Ecolabel -<br />
anche territoriali; 31<br />
e) la realizzazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e programmi <strong>di</strong> formazione;<br />
f) lo sviluppo <strong>di</strong> progetti destinati in generale alla protezione dell’ambiente, nonché l’attivazione <strong>di</strong> misure<br />
<strong>di</strong>rette all’adesione e partecipazione a carte, protocolli e campagne aventi ad oggetto lo sviluppo<br />
sostenibile;<br />
g) il sostegno alla realizzazione degli interventi e delle iniziative previsti dalla normativa ambientale in<br />
materia <strong>di</strong> scarichi dei rifugi alpini ed escursionistici, <strong>di</strong> impianti igienico-sanitari per lo scarico <strong>di</strong> acque<br />
reflue <strong>di</strong> autocaravan, caravan, camper e simili, <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti provenienti dai rifugi alpini,<br />
nonché <strong>di</strong> quelli previsti dall’articolo 11, commi 3 e 5, e dall’articolo 15, comma 3, della l.p. 14 aprile<br />
1998, n. 5 (Disciplina della raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti), nonché dall’articolo 17, comma 2 bis, e<br />
dall’articolo 97, commi 1 e 2, del d.P.G.p. 26 gennaio 1987, n. 1-41/Legisl.<br />
3. I finanziamenti previsti da quest’articolo non sono cumulabili con altre agevolazioni concesse, per lo stesso<br />
intervento, in base a <strong>di</strong>sposizioni provinciali, statali o comunitarie, salvo <strong>di</strong>versa in<strong>di</strong>cazione della<br />
deliberazione <strong>di</strong> cui al comma 4. 32<br />
27 Articolo aggiunto dall'articolo 58 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1 e mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 51 della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n.<br />
11 e dall’articolo 41 della l.p. 12 settembre 2008, n. 16. La sua efficacia decorre dal verificarsi della con<strong>di</strong>zione prevista dal<br />
comma 4 dell’articolo 58 della l.p. n. 1 del 2002. Il fondo previsto dal comma 1 dell’articolo qui annotato è stato effettivamente<br />
attivato dalla l.p. 12 maggio 2004, n. 5. Per la deliberazione prevista dal comma 4 ve<strong>di</strong> la deliberazione della Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> 18 marzo 2005, n. 493 che approva i criteri e le modalità <strong>di</strong> gestione del fondo per le iniziative e gli interventi <strong>di</strong><br />
promozione dello sviluppo sostenibile dell'ambiente, mo<strong>di</strong>ficata dalle deliberazioni <strong>28</strong> marzo 2008, n. 757, 5 settembre 2008, n.<br />
2237, e 3 aprile 2009, n. 701. Successivamente tali deliberazioni sono state sostituite dalla deliberazione della Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> 22 maggio 2009, n. 1200, successivamente integrata dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 9 aprile 2010, n.<br />
726.<br />
<strong>28</strong> Lettera mo<strong>di</strong>ficata dall'articolo 51, comma 1, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11. Il testo originario era il seguente: “b) la<br />
realizzazione <strong>di</strong> azioni e progetti sperimentali o a carattere esemplare, volti alla riduzione, raccolta <strong>di</strong>fferenziata e riutilizzo<br />
dei rifiuti, nonché alla riduzione del consumo <strong>di</strong> risorse idriche e al loro riutilizzo dopo il trattamento;”<br />
<strong>29</strong> Limite <strong>di</strong> finanziamento elevato dal 30 al 50 per cento in base a <strong>di</strong>sposizione contenuta nell’articolo 66 della l.p. 27 <strong>di</strong>cembre<br />
2010, n. 27 (<strong>legge</strong> finanziaria <strong>provinciale</strong> 2011).<br />
30 Lettera inserita dall’articolo 41 della l.p. 12 settembre 2008, n. 16.<br />
31 Si vedano la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> luglio 2005, n. 1589, e la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 19<br />
maggio 2006, n. 967, che approvano il bando per lo sviluppo <strong>di</strong> certificazioni ambientali <strong>di</strong> processo - ISO 14001 e EMAS, in<br />
enti pubblici della provincia <strong>di</strong> Trento.<br />
32 Comma sostituito dall'articolo 51, comma 2, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11. Il testo originario era il seguente: “3. Non<br />
possono essere finanziati sul fondo <strong>di</strong> cui al presente articolo progetti e iniziative ammissibili ad agevolazioni previste da altre<br />
leggi provinciali e comunque rientranti nell'ambito <strong>di</strong> applicazione della vigente normativa <strong>provinciale</strong> in materia <strong>di</strong> sostegno<br />
dell'economia e <strong>di</strong> finanza locale.”<br />
10
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
4. Con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> sono stabiliti i criteri e le modalità <strong>di</strong> gestione del fondo, le<br />
modalità per la presentazione delle domande, anche a seguito <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>, e per la determinazione della spesa<br />
ammissibile, i criteri per la determinazione dei contributi e le relative modalità <strong>di</strong> erogazione, nonché i criteri<br />
e le modalità <strong>di</strong> restituzione dei contributi in caso <strong>di</strong> revoca. La deliberazione, nell’ambito <strong>di</strong> specifici accor<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> programma, può <strong>di</strong>sciplinare anche forme e modalità <strong>di</strong> concessione <strong>di</strong> finanziamenti per la realizzazione <strong>di</strong><br />
azioni e <strong>di</strong> progetti, con priorità per quelli sperimentali <strong>di</strong> cui al comma 2. I finanziamenti possono essere<br />
concessi anche in annualità, secondo modalità stabilite dalla Giunta <strong>provinciale</strong>. Per i finanziamenti <strong>di</strong> minore<br />
rilevanza la deliberazione può in<strong>di</strong>viduare criteri e modalità semplificate, anche prevedendo che il<br />
finanziamento sia <strong>di</strong>sposto in via forfetaria ovvero sulla base delle spese già effettuate. 33<br />
5. La Provincia può delegare agli enti locali o ad altri enti pubblici la realizzazione <strong>di</strong> iniziative e <strong>di</strong> interventi<br />
d’interesse <strong>provinciale</strong> previsti da quest’articolo. Al provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> delega si applica, in quanto<br />
compatibile, la <strong>di</strong>sciplina <strong>provinciale</strong> concernente la delega per l’esecuzione <strong>di</strong> opere pubbliche.<br />
6. Il fondo è gestito dal <strong>di</strong>partimento ambiente secondo quanto stabilito dalla deliberazione <strong>di</strong> cui al comma 4.<br />
6 bis. Nel caso in cui la Provincia conceda i finanziamenti previsti dal comma 2, lettera b bis), trova<br />
applicazione quanto previsto per la realizzazione <strong>di</strong> opere infrastrutturali significative sotto il profilo<br />
dell'impatto ambientale dall'articolo 69 bis del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 26 gennaio<br />
1987, n. 1-41/Legisl. (testo unico <strong>provinciale</strong> sulla tutela dell'ambiente dagli inquinamenti). La deliberazione<br />
prevista dal medesimo articolo 69 bis, comma 2, secondo periodo, può prevedere che parte del finanziamento<br />
sia concesso anche ai comuni confinanti a quello in cui è localizzato l'impianto. 34<br />
articolo 12 bis 1 - Strategie e interventi della Provincia per fronteggiare il cambiamento climatico 35<br />
1. La Provincia promuove una strategia complessiva per fronteggiare il cambiamento climatico, adottando<br />
appropriate misure <strong>di</strong> adattamento e <strong>di</strong> mitigazione nell'ambito degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong><br />
programmazione provinciali, sia a carattere generale che settoriale, nel rispetto degli obiettivi stabiliti dallo<br />
Stato, dall'Unione europea e a livello internazionale, assicurando adeguate forme <strong>di</strong> partecipazione della<br />
citta<strong>di</strong>nanza e dei portatori <strong>di</strong> interessi.<br />
2. In coerenza con i contenuti del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, del programma <strong>di</strong> sviluppo <strong>provinciale</strong> e dei<br />
protocolli attuativi della Convenzione per la protezione delle Alpi, fatta a Salisburgo il 7 novembre 1991,<br />
ratificata, con allegati e processo verbale <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica del 6 aprile 1993, ai sensi della <strong>legge</strong> 14 ottobre 1999, n.<br />
403, nell'ambito della pianificazione energetica e ambientale e degli atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo sulla sostenibilità<br />
ambientale, la Provincia, sentita la competente commissione permanente del Consiglio <strong>provinciale</strong>, definisce<br />
specifici obiettivi da conseguire nel me<strong>di</strong>o e lungo periodo, per ridurre la <strong>di</strong>pendenza da fonti energetiche non<br />
rinnovabili <strong>di</strong> origine esterna, raggiungere l'autosufficienza energetica, conservare la bio<strong>di</strong>versità e aumentare<br />
la biomassa, in particolare quella boschiva, e per incrementare la capacità <strong>di</strong> assorbimento dell'anidride<br />
carbonica e degli altri gas climalteranti da parte degli ecosistemi.<br />
3. La Provincia orienta le attività e gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> programmazione provinciali<br />
all'obiettivo <strong>di</strong> raggiungere l'autosufficienza energetica entro il 2050, puntando sul contributo delle fonti<br />
rinnovabili interne e mira al conseguimento dell'obiettivo "Trentino Zero Emission" con la riduzione<br />
tendenziale delle emissioni <strong>di</strong> anidride carbonica e degli altri gas climalteranti in misura del 50 per cento<br />
rispetto ai livelli del 1990 entro l'anno 2030 e del 90 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro l'anno 2050,<br />
tenendo conto dei contesti tecnologici ed economici a scala nazionale ed internazionale.<br />
4. Nel quadro della normativa statale la Provincia può promuovere accor<strong>di</strong> per l'acquisizione <strong>di</strong> titoli d'uso o<br />
<strong>di</strong> altri meccanismi previsti dai protocolli internazionali in aree <strong>di</strong> foresta pluviale da gestire in modo<br />
sostenibile e certificato, anche attraverso forme <strong>di</strong> cooperazione decentrata, con il coinvolgimento <strong>di</strong> enti<br />
locali, istituzioni, università, centri <strong>di</strong> ricerca, imprese e associazioni.<br />
5. Per garantire la costanza e la qualità della raccolta, della validazione, del controllo e della <strong>di</strong>stribuzione dei<br />
dati sul clima e l'ambiente la Provincia istituisce la rete <strong>di</strong> monitoraggio climatico-ambientale, basata sulle<br />
stazioni <strong>di</strong> rilevamento presenti nel territorio <strong>provinciale</strong>. La rete svolge anche funzioni <strong>di</strong> osservatorio<br />
trentino sul clima, per promuovere l'approfon<strong>di</strong>mento delle conoscenze necessarie per il monitoraggio e lo<br />
stu<strong>di</strong>o dell'evoluzione dei fenomeni e dei dati meteorologici e climatologici, nonché per la loro<br />
33 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 51, comma 3, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11 e dall’articolo 41, della l.p. 12 settembre<br />
2008, n. 16. Il testo originario, era il seguente: “4. Con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> sono stabiliti i criteri e le<br />
modalità <strong>di</strong> gestione del fondo, le modalità per la presentazione delle domande, anche a seguito <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>, e per la<br />
determinazione della spesa ammissibile, i criteri per la determinazione dei contributi e le relative modalità <strong>di</strong> erogazione,<br />
nonché i criteri e le modalità <strong>di</strong> restituzione dei contributi in caso <strong>di</strong> revoca.”<br />
34 Comma aggiunto dal comma 2 dell’articolo 66 della l.p. 27 <strong>di</strong>cembre 2010, n. 27 (<strong>legge</strong> finanziaria <strong>provinciale</strong> 2011).<br />
35 Articolo aggiunto dall’articolo 2 della l.p. 9 marzo 2010, n. 5.<br />
11
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
comunicazione e <strong>di</strong>vulgazione, anche me<strong>di</strong>ante il coinvolgimento <strong>di</strong> strutture, enti e organismi competenti in<br />
materia.<br />
6. Per ricercare soluzioni energetiche più favorevoli alle attività economiche e sociali <strong>di</strong> una regione alpina, la<br />
Provincia può promuovere l'istituzione <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> ricerca per le nuove energie, in collaborazione con<br />
l'Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Trento, con i musei e con gli istituti <strong>di</strong> ricerca, anche operanti in Trentino, e con le<br />
organizzazioni rappresentative del mondo produttivo e del lavoro.<br />
7. Con deliberazioni della Giunta <strong>provinciale</strong> sono stabilite misure organizzative, tempi e modalità per<br />
l'attuazione dei commi 5 e 6, assicurando appropriate forme <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e collegamento tra le strutture<br />
provinciali competenti nonché lo scambio delle rilevazioni e dei dati raccolti ed elaborati nell'ambito della<br />
rete <strong>di</strong> monitoraggio climatico-ambientale e dei dati relativi alle reti <strong>di</strong> monitoraggio dei corsi d'acqua e per il<br />
controllo delle crisi idriche. In prima applicazione, le deliberazioni adottate in attuazione <strong>di</strong> questo comma<br />
sono sottoposte al parere della competente commissione permanente del Consiglio <strong>provinciale</strong><br />
articolo 12 ter - Fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico 36<br />
1. (omissis) 37<br />
2. Per i fini <strong>di</strong> cui all'articolo 12 bis 1 è istituito il fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico; tale fondo è<br />
destinato al finanziamento delle spese inerenti: 38<br />
a) l'in<strong>di</strong>zione, con cadenza almeno triennale, <strong>di</strong> un'apposita conferenza sul clima a livello <strong>provinciale</strong>;<br />
b) la promozione, anche avvalendosi dell'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente e dell'Agenzia<br />
<strong>provinciale</strong> per l'energia nonché <strong>di</strong> altri enti strumentali della Provincia, <strong>di</strong> campagne <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong><br />
educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile rivolte alla citta<strong>di</strong>nanza, alle scuole, alle imprese e alle<br />
istituzioni ed enti pubblici;<br />
c) ogni altro intervento in<strong>di</strong>viduato dalla Giunta <strong>provinciale</strong> con la delibera <strong>di</strong> cui al comma 3, anche ad<br />
integrazione delle risorse autorizzate sul bilancio ai sensi delle leggi provinciali <strong>di</strong> settore per il<br />
finanziamento <strong>di</strong> interventi afferenti la salvaguar<strong>di</strong>a dell'ambiente o volti a fronteggiare il cambiamento<br />
climatico.<br />
3. La Giunta <strong>provinciale</strong>, con proprio provve<strong>di</strong>mento, in<strong>di</strong>vidua gli interventi <strong>di</strong> cui al comma 2, lettera c),<br />
nonché i criteri e le modalità <strong>di</strong> gestione del fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico. Per la gestione del<br />
39 40<br />
fondo si applicano inoltre le <strong>di</strong>sposizioni stabilite dall'articolo 12 bis, commi 4 e 5.<br />
4. Per la realizzazione delle misure comprese negli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione <strong>di</strong> cui al<br />
comma 1, si può provvedere anche avvalendosi delle autorizzazioni <strong>di</strong> spesa previste dalle leggi settoriali <strong>di</strong><br />
riferimento.<br />
5. Con i bilanci degli esercizi finanziari successivi, il fondo <strong>di</strong> cui al comma 2 è integrato con le risorse<br />
destinate alla realizzazione <strong>di</strong> misure ai sensi <strong>di</strong> questo articolo nei seguenti settori:<br />
a) sviluppo <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> produzione energetica da fonti rinnovabili;<br />
b) ricerca scientifica ed innovazione tecnologica;<br />
c) trasporti e mobilità;<br />
d) e<strong>di</strong>lizia sostenibile;<br />
e) gestione delle risorse idriche;<br />
f) agricoltura e sviluppo rurale;<br />
g) turismo.<br />
6. La Provincia, inoltre:<br />
a) provvede ad in<strong>di</strong>viduare annualmente, in un'apposita sezione del documento <strong>di</strong> attuazione del programma<br />
<strong>di</strong> sviluppo <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui all'articolo 11 bis della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 8 luglio 1996, n. 4 (Nuova<br />
<strong>di</strong>sciplina della programmazione <strong>di</strong> sviluppo e adeguamento delle norme in materia <strong>di</strong> contabilità e <strong>di</strong><br />
zone svantaggiate), le azioni <strong>di</strong> adattamento e <strong>di</strong> mitigazione dei cambiamenti climatici;<br />
36 Articolo aggiunto dall’articolo 46, comma 1, della l.p. 21 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 23. Il secondo periodo è stato aggiunto<br />
dall’articolo 11, comma 3 della l.p. 3 aprile 2009, n. 4.<br />
37 Comma abrogato dall’articolo 3, comma 1, lettera a) della l.p. 9 marzo 2010, n. 5. Il comma recitava così: “La Provincia<br />
promuove una strategia complessiva per fronteggiare il cambiamento climatico, adottando appropriate misure <strong>di</strong> adattamento<br />
e <strong>di</strong> mitigazione nell'ambito degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> programmazione provinciali, sia a carattere generale che<br />
settoriale, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dallo Stato e dall'Unione europea.”<br />
38 Allinea così mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 3, comma 1, lettera b) della l.p. 9 marzo 2010, n. 5. L’alinea del comma così recitava:<br />
“Per i fini <strong>di</strong> cui al comma 1 è istituito il fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico; tale fondo è destinato al finanziamento delle<br />
spese inerenti”<br />
39 L’ultimo periodo è stato aggiunto dall’articolo 11, comma 3, della l.p. 3 aprile 2009, n.4.<br />
40 Vedasi la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 1 febbraio 2008, n. 170.<br />
12
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
b) propone, nell'ambito del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> <strong>legge</strong> finanziaria <strong>di</strong> cui all'articolo 26 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 14<br />
settembre 1979, n. 7 (Norme in materia <strong>di</strong> bilancio e <strong>di</strong> contabilità generale della Provincia autonoma <strong>di</strong><br />
Trento), mo<strong>di</strong>fiche o integrazioni alle leggi provinciali vigenti volte ad assicurare il conseguimento degli<br />
obiettivi in<strong>di</strong>cati da questo articolo.<br />
articolo 12 quater - Valutazione dell’impatto energetico e sul clima 41<br />
1. Per valutare preventivamente e ridurre l'impatto delle gran<strong>di</strong> opere, pubbliche e private, anche dal punto <strong>di</strong><br />
vista del loro contributo alla <strong>di</strong>ffusione dell'anidride carbonica e degli altri gas climalteranti e del loro<br />
contributo al consumo complessivo <strong>di</strong> energia, è istituita la valutazione dell'impatto energetico e sul clima,<br />
nell'ambito della valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e della valutazione ambientale strategica.<br />
2. Con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>, sentita la competente commissione permanente del Consiglio<br />
<strong>provinciale</strong>, sono stabiliti le modalità, i tempi e i criteri per lo svolgimento della valutazione dell'impatto<br />
energetico e sul clima<br />
articolo 13 - Iniziative in materia <strong>di</strong> ecologia 42<br />
1. La giunta <strong>provinciale</strong> approva appositi programmi con i quali sono in<strong>di</strong>viduate le iniziative e gli interventi<br />
in materia <strong>di</strong> ecologia da attuare ai sensi dell’articolo 14, che comportino oneri a carico del bilancio<br />
<strong>provinciale</strong>. I programmi sono formulati secondo criteri <strong>di</strong> compatibilità con le risorse <strong>di</strong>sponibili e<br />
determinano le caratteristiche e le priorità degli interventi, la loro presumibile durata, nonché i soggetti<br />
preposti alla loro esecuzione. I programmi possono avere durata anche pluriennale, comunque non superiore<br />
al triennio, e possono essere aggiornati per la parte restante del periodo <strong>di</strong> riferimento.<br />
2. Le proposte <strong>di</strong> programma <strong>di</strong> cui al comma 1 sono formulate dal <strong>di</strong>partimento nel quale è raggruppato il<br />
servizio valutazione ambientale, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente e - ove riconosciuto opportuno<br />
- le altre strutture provinciali interessate.<br />
2 bis. Per le iniziative e gli interventi realizzati dalla Provincia si prescinde dal programma <strong>di</strong> cui al comma 1<br />
e dal <strong>relativo</strong> parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente <strong>di</strong> cui al comma 2. 43<br />
articolo 14 - Funzioni del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente<br />
1. Spetta al comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente:<br />
a) esaminare i problemi ambientali del territorio <strong>provinciale</strong> anche con riguardo agli orientamenti e alle<br />
iniziative assunte a livello nazionale transfrontaliero europeo e internazionale;<br />
b) formulare proposte per la pre<strong>di</strong>sposizione del programma <strong>di</strong> sviluppo <strong>provinciale</strong>, con particolare<br />
riferimento alla definizione degli obiettivi e dei progetti strategici in campo ambientale;<br />
41 Articolo aggiunto dall’articolo 4 della l.p. 9 marzo 2010, n. 5.<br />
42 Articolo così sostituito dall'articolo 51 della l.p. 3 febbraio 1995, n. 1 e mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 30 della l.p. 8 settembre 1997,<br />
n. 13.<br />
Si veda ora l'art. 21, comma 2, del d.P.G.P. 25 settembre 2000, n. 24-42/Leg per la cessazione dell'efficacia delle <strong>di</strong>sposizioni<br />
in materia <strong>di</strong> programmazione degli interventi <strong>di</strong> cui al presente articolo. L’articolo <strong>di</strong>spone: “2. Con la data <strong>di</strong> entrata in<br />
vigore del presente <strong>regolamento</strong> cessano altresì <strong>di</strong> avere efficacia le <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> programmazione degli<br />
interventi contenute nelle seguenti norme: … omissis … i) articolo 13 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina<br />
della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente);”.<br />
Il testo originario era il seguente: “articolo 13 - Sottocomitato per l'ecologia<br />
1. La trattazione degli affari previsti dal comma 1, lettere a), b), c), d), e), ed f) dell'articolo 14 nonché l'esercizio delle funzioni<br />
attribuite al comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 giugno 1986, n. 14 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni,<br />
spettano ad un sottocomitato composto dai membri <strong>di</strong> cui al comma 2, numeri 2), 3), 10), 11), 12) dell'articolo 12, integrato<br />
dai seguenti membri:<br />
1) dal <strong>di</strong>rigente del servizio urbanistica e tutela del paesaggio;<br />
2) dal <strong>di</strong>rigente del servizio foreste, caccia e pesca;<br />
3) dal <strong>di</strong>rigente del servizio strutture, gestione, sviluppo delle aziende agricole;<br />
4) dal <strong>di</strong>rigente del servizio acque pubbliche ed opere idrauliche;<br />
5) dal <strong>di</strong>rigente del servizio azienda speciale <strong>di</strong> sistemazione montana;<br />
6) dal <strong>di</strong>rigente del servizio parchi e foreste demaniali;<br />
7) dal <strong>di</strong>rigente del servizio opere igienico sanitarie;<br />
8) dal <strong>di</strong>rigente del servizio geologico;<br />
9) dal <strong>di</strong>rigente del servizio turismo e attività sportive;<br />
10) dal <strong>di</strong>rettore del Museo tridentino <strong>di</strong> scienze naturali;<br />
11) dal <strong>di</strong>rettore della stazione sperimentale agraria-forestale <strong>di</strong> S. Michele all'A<strong>di</strong>ge.<br />
2. Il <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento ambiente naturale e <strong>di</strong>fesa del suolo esercita le funzioni <strong>di</strong> presidente del sottocomitato.<br />
3. Per quanto non previsto dal presente articolo, si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'articolo 12.”<br />
43 Comma aggiunto dal comma 1 dell'articolo 30 della l.p. 8 settembre 1997, n. 13<br />
13
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
c) promuovere meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ricerca per un’adeguata conoscenza della situazione ambientale e<br />
prestare il supporto alla Giunta <strong>provinciale</strong> per la formulazione <strong>di</strong> atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong><br />
programmazione in materia ambientale;<br />
d) svolgere in generale attività consultiva per quanto attiene ai problemi ambientali, anche avvalendosi del<br />
supporto tecnico e istruttorio dell’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente;<br />
e) formulare proposte <strong>di</strong> intervento e proporre l’adozione <strong>di</strong> specifici provve<strong>di</strong>menti e misure a tutela<br />
dell’ambiente o in relazione a specifiche situazioni o attività che interessino l’equilibrio ambientale o<br />
possano comunque con esso interferire;<br />
f) formulare i pareri preor<strong>di</strong>nati alla valutazione d’impatto ambientale <strong>di</strong> cui alla presente <strong>legge</strong> nonché<br />
svolgere gli altri compiti ad esso affidati dalle vigenti leggi provinciali;<br />
g) valutare la compatibilità e l’adeguatezza delle soglie - limite e dei criteri relativi ai progetti da sottoporre<br />
a valutazione d’impatto ambientale e proporre eventuali mo<strong>di</strong>fiche degli stessi. 44<br />
2. omissis 45<br />
3. omissis 46<br />
4. omissis 47<br />
articolo 15 48<br />
(omissis)<br />
articolo 16 49<br />
(omissis)<br />
articolo 17 50<br />
44 Comma sostituito dall'articolo 21 della l.p. 11 settembre 1995, n. 11. Il testo originario era il seguente: “1. Spetta al comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l'ambiente:<br />
a) trattare in forma collegiale i problemi ambientali anche con riguardo agli orientamenti e alle iniziative assunte in materia<br />
ecologica a livello nazionale ed internazionale;<br />
b) pre<strong>di</strong>sporre meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ricerca per un'adeguata conoscenza della situazione ambientale;<br />
c) formulare proposte <strong>di</strong> intervento a tutela dell'ambiente;<br />
d) svolgere in generale attività consultiva per quanto attiene ai problemi ambientali;<br />
e) proporre l'adozione <strong>di</strong> specifici provve<strong>di</strong>menti e misure riguardanti determinate situazioni o attività che interessino<br />
l'equilibrio ambientale o possano comunque con esso interferire;<br />
f) proporre attività <strong>di</strong> educazione ambientale;<br />
g) formulare i pareri preor<strong>di</strong>nati alla valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> cui alla presente <strong>legge</strong> nonché svolgere gli altri<br />
compiti ad esso affidati dalle vigenti leggi provinciali;<br />
h) verificare la compatibilità e l'adeguatezza delle soglie-limite e dei criteri dei progetti da sottoporre a valutazione<br />
dell'impatto ambientale e proporre eventuali mo<strong>di</strong>fiche degli stessi.”<br />
45 Comma sostituito dall'articolo 51 della l.p. 3 febbraio 1995, n. 1, poi abrogato dall'articolo 58, comma 2 della l.p. 19 febbraio<br />
2002, n. 1 al quale si rimanda per la decorrenza. Il testo originario era il seguente: “2. Le attività proposte dal comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l'ambiente possono essere realizzate dalla Provincia <strong>di</strong>rettamente ovvero me<strong>di</strong>ante la concessione <strong>di</strong><br />
contributi, fino alla copertura della spesa riconosciuta ammissibile, ai comprensori, ai comuni e loro consorzi, o ad altri enti<br />
pubblici.”<br />
Il testo mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 51 della l.p. 3 febbraio 1995, n. 1, era il seguente: “2. Le iniziative e gli interventi <strong>di</strong> cui all'art.<br />
13 possono essere realizzati dalla Provincia ovvero me<strong>di</strong>ante la concessione <strong>di</strong> contributi, fino alla copertura della spesa<br />
ammissibile, dai comprensori, dai comuni - anche nell'ambito delle forme collaborative previste dalla normativa regionale<br />
sull'or<strong>di</strong>namento dei comuni - nonché da altri enti pubblici.”<br />
46 Comma abrogato dall'articolo 58, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1, al quale si rimanda per la decorrenza. Il testo<br />
originario era il seguente: “3. Gli interventi <strong>di</strong> cui al comma 2 del presente articolo previsti da specifiche leggi provinciali sono<br />
realizzati con le modalità recate dalle medesime leggi.”<br />
47 Comma abrogato dall'art. 58, comma 2 della L.P. 19 febbraio 2002, n. 1 al quale si rimanda per la decorrenza. Il testo<br />
originario era il seguente: “4. Con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> sono stabilite le modalità per la presentazione delle<br />
domande, per la determinazione della spesa ammissibile nonché i criteri per la determinazione dei contributi e le relative<br />
modalità <strong>di</strong> erogazione.”<br />
48 Articolo che mo<strong>di</strong>fica l'articolo 5 della l.p. 23 giugno 1986, n. 14 - In base all’articolo 115, comma 2, lettera o), della l.p. 23<br />
maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è<br />
abrogato.<br />
49 Articolo che sostituisce l'articolo 6 della l.p. 23 giugno 1986, n. 14 - In base all’articolo 115, comma 2, lettera o), della l.p. 23<br />
maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è<br />
abrogato.<br />
50 Articolo che sostituisce l'articolo 7 della l.p. 23 giugno 1986, n. 14 - In base all’articolo 115, comma 2, lettera o), della l.p. 23<br />
maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è<br />
abrogato.<br />
14
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
(omissis)<br />
articolo 18 51<br />
(omissis)<br />
articolo 19 52<br />
(omissis)<br />
articolo 20 - Abrogazione <strong>di</strong> leggi<br />
1. Con l’entrata in vigore della presente <strong>legge</strong> sono abrogate:<br />
a) la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni; 53<br />
b) la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 gennaio 1975, n. 15. 54<br />
2. Gli atti conseguenti agli impegni <strong>di</strong> spesa assunti entro la data <strong>di</strong> cui al comma 1 saranno definiti con le<br />
modalità e secondo le procedure previste con le leggi provinciali in<strong>di</strong>cate nel medesimo comma 1.<br />
3. Fino alla costituzione, ai sensi della presente <strong>legge</strong>, del comitato <strong>di</strong> cui all’articolo 12, rimane in carica, per<br />
l’espletamento delle funzioni <strong>di</strong> cui all’articolo 1 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59 e<br />
successive mo<strong>di</strong>ficazioni, relativamente agli atti <strong>di</strong> cui al precedente comma 2, il <strong>di</strong>partimento ecologico<br />
<strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sopra citata.<br />
TITOLO III<br />
Disposizioni finali<br />
articolo 21 - Relazione<br />
1. Decorsi tre anni dall’entrata in vigore della presente <strong>legge</strong> la Giunta <strong>provinciale</strong> presenterà al Consiglio una<br />
relazione sulla sua applicazione con le proposte <strong>di</strong> adeguamento eventualmente ritenute opportune.<br />
articolo 22 - Regolamento<br />
1. Le norme necessarie per l’esecuzione della presente <strong>legge</strong> saranno emanate, entro novanta giorni dalla data<br />
<strong>di</strong> entrata in vigore della <strong>legge</strong> medesima, con apposito <strong>regolamento</strong> ai sensi degli articoli 53 e 54 dello<br />
Statuto della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge, da approvarsi sentita la competente commissione consiliare. 55<br />
2. Il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> cui al comma 1 può mo<strong>di</strong>ficare, anche al fine <strong>di</strong> assicurare la conformità<br />
della <strong>di</strong>sciplina stabilita dalla presente <strong>legge</strong> alle <strong>di</strong>sposizioni statali e alle <strong>di</strong>rettive dell’Unione europea, le<br />
classi <strong>di</strong> progetti da sottoporre a procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale, nonché le soglie, i criteri e<br />
le modalità in base ai quali i progetti sono sottoposti alla procedura. Il <strong>regolamento</strong> stabilisce inoltre<br />
<strong>di</strong>sposizioni transitorie applicabili ai progetti in corso <strong>di</strong> approvazione alla sua data d’entrata in vigore. 56<br />
51 Articolo che sostituisce l'articolo 10 della l.p. 23 giugno 1986, n. 14 - In base all’articolo 115, comma 2, lettera o), della l.p. 23<br />
maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è<br />
abrogato.<br />
52 Articolo che aggiunge l'articolo 27 bis alla l.p. 31 ottobre 1983, n. 36, successivamente abrogato dall'articolo 38 della l.p. 15<br />
novembre 2001, n. 9.<br />
53 Legge <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59 “Costituzione del <strong>di</strong>partimento ecologico <strong>provinciale</strong> e provve<strong>di</strong>menti urgenti per<br />
la tutela dell'ambiente”<br />
54 Legge <strong>provinciale</strong> 23 gennaio 1975, n. 15 “Mo<strong>di</strong>fiche e nuovo finanziamento della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59<br />
(Costituzione del <strong>di</strong>partimento ecologico <strong>provinciale</strong> e provve<strong>di</strong>menti urgenti per la tutela dell'ambiente)”<br />
55 Per il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione ve<strong>di</strong> il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg e successive mo<strong>di</strong>fiche, <strong>di</strong> seguito riportato<br />
nel volume. Ve<strong>di</strong> anche l’articolo 9 commi 10 e 11 della l.p. 8 maggio 2000, n. 4.<br />
56 Comma già mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 22 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 e successivamente così sostituito dall'articolo 38,<br />
comma 2 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3. Si veda anche il comma 3 del suddetto articolo (ve<strong>di</strong> nota all’articolo 11).<br />
Il testo originario era il seguente: “2. Entro un anno dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore della presente <strong>legge</strong>, il Comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l'ambiente verifica la compatibilità delle soglie-limite previste dalla tabella allegata e determina eventuali<br />
nuove soglie e/o criteri, in relazione all'esigenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare parametri più rappresentativi in riferimento alle con<strong>di</strong>zioni<br />
territoriali nonché alle caratteristiche ambientali della Provincia <strong>di</strong> Trento. Tali verifiche sono inoltre attuate in connessione<br />
con l'emanazione della normativa statale in materia <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale. Sulla base delle proposte avanzate<br />
dal comitato, la Giunta <strong>provinciale</strong> provvede, sentita la competente commissione consiliare legislativa, ad emanare apposite<br />
norme regolamentari ai fini della mo<strong>di</strong>fica e adeguamento delle soglie-limite previste dalla tabella allegata alla presente<br />
<strong>legge</strong>.”<br />
Il testo della mo<strong>di</strong>fica apportata dall'articolo 22 della l.p. 27 <strong>agosto</strong> 1993, n. 21 era il seguente: “2. Il Comitato <strong>provinciale</strong> per<br />
l'ambiente verifica la compatibilità delle soglie-limite previste dalla tabella allegata e determina eventuali nuove soglie e/o<br />
15
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
2 bis. La Giunta <strong>provinciale</strong> provvede, con propria deliberazione, a conformare il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> cui ai<br />
commi 1 e 2 alle soglie <strong>di</strong>mensionali dei progetti da sottoporre a valutazione dell’impatto ambientale o a<br />
procedura <strong>di</strong> verifica secondo quanto previsto dalla parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152<br />
(Norme in materia ambientale). La predetta deliberazione stabilisce inoltre le occorrenti <strong>di</strong>sposizioni<br />
transitorie ed è pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. 57<br />
3. Le <strong>di</strong>sposizioni del titolo I della presente <strong>legge</strong> si applicano dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del <strong>regolamento</strong><br />
esecutivo <strong>di</strong> cui al comma 1. I progetti per i quali, alla medesima data, sia già stata rilasciata la concessione<br />
e<strong>di</strong>lizia o l’autorizzazione alla lottizzazione si considerano opere o impianti esistenti ai sensi dell’articolo 2,<br />
comma 1.<br />
articolo 22 bis - Disposizioni <strong>di</strong> attuazione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento con la normativa comunitaria e statale 58<br />
1. Ai fini dell’attuazione della <strong>di</strong>rettiva 85/337/CEE del Consiglio del 27 giugno 1985, concernente la<br />
valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> determinati progetti pubblici e privati, continuano ad applicarsi questa<br />
<strong>legge</strong> e il suo <strong>regolamento</strong> esecutivo.<br />
2. Resta ferma l’applicazione della procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale per<br />
i progetti relativi alle categorie <strong>di</strong> opere che le norme vigenti demandano alla competenza dello Stato.<br />
3. Questa <strong>legge</strong> e il suo <strong>regolamento</strong> esecutivo continuano ad applicarsi ai progetti attribuiti o delegati alla<br />
Provincia dalle norme <strong>di</strong> attuazione dello Statuto speciale.<br />
4. Nell’ambito della procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza dello Stato la Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> si esprime, ai fini dell’intesa, sentito il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, entro i termini stabiliti<br />
dalla normativa statale.<br />
4 bis. Le procedure <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale si applicano, ove ne ricorrano i<br />
presupposti ai sensi <strong>di</strong> questa <strong>legge</strong> e del <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, ai progetti concernenti impianti<br />
o attività <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> rifiuti sottoposti alle procedure semplificate <strong>di</strong> autorizzazione <strong>di</strong> cui agli articoli 214 e<br />
216 del decreto legislativo n. 152 del 2006. La <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al precedente periodo non trova applicazione<br />
nei casi <strong>di</strong> rinnovo della comunicazione <strong>di</strong> cui all'articolo 216, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del<br />
2006 senza mo<strong>di</strong>fica sostanziale delle opere <strong>di</strong> recupero. 59<br />
4 ter. La deliberazione <strong>di</strong> cui all'articolo 22, comma 2 bis, conforma il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> questa<br />
<strong>legge</strong> alle <strong>di</strong>sposizioni del comma 4 bis. 60<br />
articolo 23 - Competenze del servizio protezione ambiente 61<br />
1. (omissis) 62<br />
2. (omissis) 63<br />
3. Ai fini dell’attuazione della presente <strong>legge</strong>, nell’ambito del servizio protezione ambiente è costituito, anche<br />
in aggiunta al numero stabilito dall’articolo 8 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> aprile 1983, n. 12, e secondo le<br />
modalità in<strong>di</strong>cate nello stesso articolo, l’ufficio per la valutazione dell’impatto ambientale 64 .<br />
TITOLO IV<br />
Norme finanziarie<br />
criteri, in relazione all'esigenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare parametri più rappresentativi in riferimento alle con<strong>di</strong>zioni territoriali nonché<br />
alle caratteristiche ambientali della Provincia <strong>di</strong> Trento. Tali verifiche sono inoltre attuate in connessione con l'emanazione<br />
della normativa statale in materia <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale. Sulla base delle proposte avanzate dal comitato, la<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> provvede, sentita la competente commissione consiliare legislativa, ad emanare apposite norme<br />
regolamentari ai fini della mo<strong>di</strong>fica e adeguamento delle soglie-limite previste dalla tabella allegata alla presente <strong>legge</strong>.”<br />
57 Comma aggiunto dall'articolo 51, comma 4, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11<br />
58 Articolo aggiunto dall'articolo 51, comma 5, della l.p. <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2006, n. 11<br />
59 Comma aggiunto dall'articolo 46, comma 2, della l.p. 21 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 23. Il comma introduce l’applicazione delle<br />
<strong>di</strong>sposizioni previste dal d.P.C.M. 7 marzo 2007: si mo<strong>di</strong>fica la tabella delle tipologie e soglie dell’allegato A al <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong><br />
esecuzione per le tipologie 11.b) VI e 11.b) VII.<br />
60 Comma aggiunto dall'articolo 46, comma 2, della l.p. 21 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 23<br />
61 Per tale articolo non si è proceduto alla sostituzione della <strong>di</strong>citura servizio protezione ambiente con la denominazione<br />
dell’attuale struttura competente, il servizio valutazione ambientale.<br />
62 Comma che sostituisce la scheda n. <strong>28</strong> dell'allegato C alla l.p. <strong>29</strong> aprile 1983, n. 12. Ve<strong>di</strong> però gli articoli 2 e 17 della l.p. 11<br />
settembre 1995, n. 11<br />
63 Comma che mo<strong>di</strong>fica l'allegato C alla l.p. 3 settembre 1984, n. 8<br />
64 Attualmente, secondo quanto <strong>di</strong>sposto con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009, la struttura <strong>di</strong><br />
terzo livello è denominata ufficio per le valutazioni ambientali.<br />
16
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
articolo 24 - Autorizzazioni <strong>di</strong> spesa<br />
1. Le autorizzazioni <strong>di</strong> stanziamenti <strong>di</strong>sposte con precedenti leggi provinciali per i fini <strong>di</strong> cui all’articolo 4,<br />
lettera e) della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59, relative alle forme <strong>di</strong> propaganda contro<br />
l’inquinamento nonché per le spese correnti afferenti gli interventi <strong>di</strong> cui alle lettere a) e b) dell’articolo 4<br />
della medesima <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sono riferite alle spese correnti derivanti dagli interventi <strong>di</strong> cui all’articolo<br />
14, comma 2, della presente <strong>legge</strong>, purché non previsti dalle leggi provinciali <strong>di</strong> cui al comma 3 dello stesso<br />
articolo 14.<br />
2. Per gli interventi <strong>di</strong> cui al comma 1 è autorizzato l’ulteriore stanziamento <strong>di</strong> lire 100.000.000 a carico<br />
dell’esercizio finanziario <strong>1988</strong>. Per gli esercizi successivi sarà <strong>di</strong>sposto annualmente apposito stanziamento<br />
con <strong>legge</strong> <strong>di</strong> bilancio, in misura comunque non superiore alle previsioni recate dal bilancio pluriennale.<br />
3. Le autorizzazioni <strong>di</strong> stanziamenti <strong>di</strong>sposte con precedenti leggi provinciali per i fini <strong>di</strong> cui all’articolo 4,<br />
lettera a), b) e d) della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> novembre 1973, n. 59, relative a interventi per la rimozione dei<br />
rifiuti soli<strong>di</strong> e per la lotta all’inquinamento delle acque sono riferite alle spese in conto capitale derivanti dagli<br />
interventi <strong>di</strong> cui all’articolo 14, comma 2, della presente <strong>legge</strong>, purché non previsti dalle leggi provinciali <strong>di</strong><br />
cui al comma 3 dello stesso articolo 14.<br />
articolo 25 - Copertura degli oneri 65<br />
(omissis)<br />
articolo 26 - Variazione <strong>di</strong> bilancio 66<br />
(omissis)<br />
Tabella A 67<br />
Progetti da sottoporre a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale<br />
65 Articolo esclusivamente finanziario. Si omette il testo.<br />
66 Articolo esclusivamente finanziario. Si omette il testo.<br />
67 Questa tabella era già stata sostituita, ai sensi dell'articolo 22, comma 2 della presente <strong>legge</strong>, dall'allegato (e connesso articolo<br />
2) del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e dall'allegato A (e connesso articolo 12) del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-<br />
21/Leg.<br />
In connessione ad essa andava visto, però, l'articolo 6 della l.p. 14 aprile 1998, n. 5 e l'articolo 31, comma 5 della l.p. 8 maggio<br />
2000, n. 4.<br />
Gli allegati A, B, C (e connesso articolo 16) del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg l'hanno ulteriormente sostituita; ma il<br />
nuovo testo si può <strong>legge</strong>re nel d.P.G.P. n. 13-11/Leg. del 1989, perché gli allegati contengono rinvii interni a <strong>di</strong>sposizioni del<br />
<strong>regolamento</strong>. Conseguentemente il testo <strong>di</strong> questa tabella, come parte della presente <strong>legge</strong>, dev'essere ritenuto abrogato.<br />
17
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Regolamento <strong>provinciale</strong><br />
Il Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della l.p. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e s.m. ha subito alcune mo<strong>di</strong>fiche, nel corso del tempo,<br />
per adeguare le in<strong>di</strong>cazioni normative provinciali alle evoluzioni normative sia comunitarie che nazionali. A scopo<br />
informativo si riporta una tabella che in<strong>di</strong>vidua le date <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà delle varie versioni:<br />
Regolamento <strong>di</strong> esecuzione<br />
N. Bollettino<br />
BUR<br />
Data <strong>di</strong><br />
pubblicazione<br />
dal<br />
Vali<strong>di</strong>tà<br />
d.P.G.P. 22/11/1989 n. 13-11/Leg 5 s.o. 1 30/01/1990 14/02/1990 18/07/1995<br />
d.P.G.P. 10/05/1995 n. 7-21/Leg 31 s. o. 2 04/07/1995 19/07/1995 17/04/2001<br />
d.P.G.P. 13/03/2001 n. 5-56/Leg 14 03/04/2001 18/04/2001 oggi<br />
d.G.P. 26/03/2010 n. 265 15 13/04/2010 <strong>29</strong>/04/2010 oggi<br />
al<br />
ATTIVITA’<br />
PROGETTO<br />
DI MASSIMA / PRELIMINARE<br />
art. l.p.<br />
verifica +<br />
solo VIA<br />
<strong>28</strong>/88<br />
VIA<br />
art. l.p.<br />
<strong>28</strong>/88<br />
ESECUTIVO<br />
solo VIA<br />
verifica +<br />
VIA<br />
avvio proce<strong>di</strong>mento 4 c. 2 BUR BUR 4 c. 2 BUR BUR<br />
osservazioni 4 c. 3 +60 gg +40 gg 4 c. 3 +60 gg +40 gg<br />
pareri 5 c. 9 +40 gg +40 gg 5 c. 3 +60 gg +40 gg<br />
autorizzazioni --- --- --- 10 c. 4 +60 gg +40 gg<br />
richiesta integrazioni 5 c. 9 +55 gg +55 gg 5 c. 4 +80 gg +55 gg<br />
conclusione istruttoria<br />
(CPA)<br />
conclusione proce<strong>di</strong>mento<br />
(dGP)<br />
conclusione istruttorie<br />
complesse<br />
conclusione istruttoria per<br />
piste e impianti <strong>di</strong> risalita<br />
5 c. 9 +70 gg +70 gg 5 c. 5<br />
+100<br />
gg<br />
+145<br />
gg<br />
+200<br />
gg<br />
+200<br />
gg<br />
5 c. 7<br />
+115 +115<br />
gg gg<br />
5 c. 7<br />
5 c. 6<br />
+140 +140<br />
gg gg<br />
5 c. 6<br />
5 c. 6<br />
+200 +140<br />
gg gg<br />
5 c. 6<br />
Tabella riassuntiva dei tempi proce<strong>di</strong>mentali e delle fasi istruttorie<br />
(BUR = data <strong>di</strong> pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione)<br />
+70 gg<br />
+115<br />
gg<br />
+140<br />
gg<br />
+140<br />
gg<br />
Decreto del Presidente della Giunta Provinciale 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg 68<br />
Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> "Disciplina della<br />
valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente"<br />
articolo 1 - Abbreviazioni e definizioni<br />
1. Nel presente <strong>regolamento</strong> sono adottate le seguenti abbreviazioni:<br />
- <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>: <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>;<br />
- <strong>legge</strong> statale: <strong>legge</strong> 8 luglio 1986, n. 349;<br />
- d.P.C.M. n. 377/88: decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. 377, pubblicato<br />
nella Gazzetta ufficiale serie generale n. 204 del 31 <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>; 69<br />
- d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>: decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>,<br />
pubblicato nella Gazzetta ufficiale serie generale n. 4 del 5 gennaio 1989;<br />
- comitato: Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente;<br />
68 Il testo qui riportato è un testo coor<strong>di</strong>nato con le <strong>di</strong>sposizioni del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg e con il d.P.G.P. 13<br />
marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg è stato pubblicato nel B.U.R. della Regione Trentino<br />
Alto A<strong>di</strong>ge 30 gennaio 1990, n. 5, supplemento or<strong>di</strong>nario n. 1. Il d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg è stato pubblicato nel<br />
B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 4 luglio 1995, n. 31, supplemento or<strong>di</strong>nario n. 2. Il d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-<br />
56/Leg è stato pubblicato nel B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 3 aprile 2001, n. 14.<br />
Tra le note non sono stato in<strong>di</strong>viduate le mo<strong>di</strong>fiche derivanti dall’applicazione della <strong>di</strong>sposizione dell’articolo 17, comma 1,<br />
lettera b) del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg (ve<strong>di</strong> più avanti): è stato sostituito <strong>di</strong>rettamente il testo.<br />
Per i testi coor<strong>di</strong>nati del 1989 e del 1995, si rimanda al volume 2 “Raccolta degli elementi aggiuntivi allegati vari” della<br />
presente pubblicazione.<br />
Nel testo si è provveduto a sostituire il termine servizio protezione ambiente e agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />
dell’ambiente del testo originario con il termine servizio valutazione ambientale derivante dal passaggio <strong>di</strong> competenze<br />
<strong>di</strong>sposto dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009.<br />
69 Il d.P.C.M. n. 377 del 10 <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong> è stato abrogato dal d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Co<strong>di</strong>ce dell’ambiente) e successive<br />
mo<strong>di</strong>fiche.<br />
18
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
- agenzia: Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente; 70<br />
- [servizio: Servizio valutazione ambientale;] 71<br />
- VIA: valutazione dell’impatto ambientale.<br />
2. Ai fini del VIA si osservano l’in<strong>di</strong>viduazione e la definizione delle componenti e dei fattori ambientali <strong>di</strong><br />
cui all’allegato I del d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>.<br />
3. Per progetto esecutivo si intende un elaborato, completo <strong>di</strong> ogni atto e documentazione generale e<br />
particolare, idoneo a consentire l’esecuzione dei lavori. Di regola il progetto esecutivo è costituito da:<br />
a) relazione tecnico-illustrativa;<br />
b) rappresentazioni grafiche (planimetrie, piante, profili, sezioni, prospetti, particolari costruttivi e<br />
impiantistici, ecc.);<br />
c) eventuali referti <strong>di</strong>mostrativi <strong>di</strong> indagini, rilievi e accertamenti;<br />
d) computo metrico-estimativo in quanto previsto dalla normativa vigente;<br />
e) con<strong>di</strong>zioni contrattuali per l’appalto (capitolati ecc.), in quanto previste dalla normativa vigente.<br />
4. Per progetto <strong>di</strong> massima si intende un elaborato costituito da relazione descrittiva e da documenti tecnicografici<br />
aventi lo sviluppo e il contenuto necessari, a seconda della natura e dell’oggetto dell’opera, per fornire<br />
- sia pure in forma sintetica - una sufficiente configurazione dell’opera stessa nelle sue linee più importanti<br />
con riferimento agli impatti che essa presenta sulle componenti ambientali <strong>di</strong> cui al comma 2, tenuto conto<br />
delle in<strong>di</strong>cazioni metodologiche <strong>di</strong> cui all’art. 6.<br />
4 bis. Relativamente alle opere pubbliche e private che ricadono nella <strong>di</strong>sciplina <strong>provinciale</strong> in materia <strong>di</strong><br />
lavori pubblici <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong>, le definizioni <strong>di</strong> progetto esecutivo e <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> massima <strong>di</strong> cui<br />
ai commi 3 e 4 sono sostituite rispettivamente dalle definizioni <strong>di</strong> progetto definitivo e <strong>di</strong> progetto preliminare<br />
<strong>di</strong> cui all’articolo 7, comma 1, del d.P.G.P. 30 settembre 1994, n. 12-10/Leg., recante "Regolamento <strong>di</strong><br />
attuazione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26 concernente "Norme in materia <strong>di</strong> lavori pubblici<br />
<strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> e per la trasparenza negli appalti", come mo<strong>di</strong>ficata dalla Legge <strong>provinciale</strong> 12<br />
settembre 1994, n. 6 recante "Disposizioni mo<strong>di</strong>ficative della normativa vigente in materia <strong>di</strong> lavori pubblici<br />
<strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> e in materia <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia abitativa". 72<br />
5. Per programma generale funzionalmente unitario si intende un elaborato, piano o programma,<br />
contenente tutti gli elementi costitutivi <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> massima, avente funzioni <strong>di</strong> orientamento e<br />
coor<strong>di</strong>namento tra più interventi o tra più fasi <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un medesimo intervento, che si collochino<br />
all’interno <strong>di</strong> un contesto organico ed omogeneo dal punto <strong>di</strong> vista delle finalità dell’opera, della sua<br />
funzionalità e delle sue modalità <strong>di</strong> realizzazione ovvero dell’unitarietà del contesto ambientale nel quale si<br />
inseriscono.<br />
5 bis. Per procedura <strong>di</strong> verifica si intende la valutazione tecnica preliminare della significatività dell’impatto<br />
ambientale <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> impianto, opera o intervento, volta a determinare se il progetto medesimo<br />
richieda - in relazione alle notevoli ripercussioni sull’ambiente - lo svolgimento della procedura <strong>di</strong> valutazione<br />
dell’impatto ambientale. 73<br />
6. La Giunta Provinciale, sentito il comitato o su proposta dello stesso, può con proprie deliberazioni<br />
precisare, anche in forma esemplificativa, le definizioni e i <strong>di</strong>sposti <strong>di</strong> cui ai commi precedenti e <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 2. Nei casi dubbi, essa determina quali opere rientrino nell’ambito <strong>di</strong> applicazione della <strong>di</strong>sciplina<br />
VIA.<br />
articolo 2 - Ambito <strong>di</strong> applicazione della procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale 74<br />
1. Sono sottoposti alla procedura <strong>di</strong> VIA:<br />
a) i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nella colonna 1 dell’allegato A;<br />
b) i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nella colonna 2 dell’allegato A, qualora lo richieda l’esito<br />
della procedura <strong>di</strong> verifica;<br />
c) i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nella colonna 2 dell’allegato A, qualora ricadano, anche<br />
parzialmente, all’interno delle aree naturali protette.<br />
70 Trattino sostituito dall'articolo 17 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
71 Allinea inserito dal redattore della raccolta normativa, come esplicitazione del passaggio <strong>di</strong> competenza dal Servizio protezione<br />
ambiente all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente e quin<strong>di</strong> al Servizio valutazione ambientale.<br />
72 Comma aggiunto dall'articolo 1 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
Per le definizioni ve<strong>di</strong> il d.P.G.P. riportato nella pubblicazione.<br />
73 Comma aggiunto dall'articolo 1 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
74 Articolo mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 2 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg, e ora sostituito dall'articolo 2 del d.P.G.P. 13<br />
marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il precedente articolo era intitolato “Soglie limite”.<br />
19
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
2. Per i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nelle colonne 1 e 2 dell’allegato A ricadenti, anche<br />
parzialmente, all’interno delle aree naturali protette, le soglie <strong>di</strong>mensionali - ove previste - sono ridotte del<br />
cinquanta per cento.<br />
3. Sono inoltre sottoposti alla procedura <strong>di</strong> VIA:<br />
a) i progetti riguardanti ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche a impianti, opere o interventi esistenti, qualora da essi<br />
derivi complessivamente un impianto, opera o intervento rientrante nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle<br />
relative soglie <strong>di</strong>mensionali previste dai commi 1 e 2 e purché lo richieda l’esito della procedura <strong>di</strong><br />
verifica;<br />
b) i progetti riguardanti ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche sostanziali a impianti, opere o interventi già autorizzati o<br />
realizzati o in fase <strong>di</strong> realizzazione, che siano compresi nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle relative soglie<br />
<strong>di</strong>mensionali previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A, qualora lo richieda l’esito della procedura <strong>di</strong><br />
verifica.<br />
4. Ai fini dell’applicazione del presente <strong>regolamento</strong>, si intendono per aree naturali protette:<br />
a) il parco nazionale dello Stelvio;<br />
b) i parchi provinciali Adamello Brenta e Paneveggio Pale <strong>di</strong> San Martino;<br />
c) i biotopi <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> in<strong>di</strong>viduati dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, ivi compresi quelli<br />
delimitati ai sensi dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 giugno 1986, n. 14 75 ;<br />
d) ove non coincidenti con le aree <strong>di</strong> cui alle lettere precedenti, i siti <strong>di</strong> importanza comunitaria costituenti la<br />
rete ecologica europea coerente <strong>di</strong> zone speciali <strong>di</strong> conservazione denominata “Natura 2000”, inclusi<br />
nell’elenco definito dalla Commissione Europea, ai sensi della <strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE “Habitat” 76 , che<br />
saranno proposti con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>;<br />
e) ove non coincidenti con le aree <strong>di</strong> cui alle lettere precedenti, le zone <strong>di</strong> protezione speciale istituite dalla<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 27, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 9 <strong>di</strong>cembre 1991, n. 24 77 .<br />
articolo 3 - Procedura <strong>di</strong> verifica 78<br />
1. La procedura <strong>di</strong> verifica si svolge su iniziativa del proponente, quale fase iniziale del processo <strong>di</strong> VIA<br />
2. Essa è obbligatoria - salvo che il proponente, rilevando autonomamente che il progetto presenta rilevanti<br />
interferenze con le componenti ambientali, non attivi <strong>di</strong>rettamente la procedura <strong>di</strong> VIA e l’eventuale fase <strong>di</strong><br />
delimitazione del campo d’indagine - per i progetti riguardanti:<br />
a) impianti, opere o interventi elencati nella colonna 2 dell’allegato A, qualora gli stessi non siano sottoposti<br />
obbligatoriamente a procedura <strong>di</strong> VIA ai sensi dell’articolo 2;<br />
b) ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche a impianti, opere o interventi esistenti, qualora da essi derivi complessivamente<br />
un impianto, opera o intervento rientrante nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle relative soglie <strong>di</strong>mensionali<br />
previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A;<br />
c) ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche sostanziali a impianti, opere o interventi compresi nelle tipologie progettuali e<br />
nelle relative soglie <strong>di</strong>mensionali previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A, già autorizzati o realizzati o<br />
in fase <strong>di</strong> realizzazione.<br />
3. Per i fini <strong>di</strong> cui ai commi 1 e 2, il proponente presenta apposita domanda al servizio, allegando tre copie<br />
della seguente documentazione:<br />
a) gli elaborati relativi al progetto <strong>di</strong> massima o preliminare;<br />
b) una relazione, redatta in conformità all’allegato C, concernente:<br />
75 La <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 giugno 1986, n. 14 “Norme per la salvaguar<strong>di</strong>a dei biotopi <strong>di</strong> rilevante interesse ambientale, culturale e<br />
scientifico” è stata abrogata dall'articolo 115 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 maggio 2007, n. 11 “Governo del territorio forestale e<br />
montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette”. L'efficacia dell'abrogazione, però, è subor<strong>di</strong>nata al verificarsi della con<strong>di</strong>zione<br />
in<strong>di</strong>cata nello stesso art. 115 (emanazione del <strong>regolamento</strong> e definizione della data <strong>di</strong> cessazione dell’applicazione della vecchia<br />
norma): fino al suo verificarsi, quin<strong>di</strong>, la <strong>legge</strong> resta in vigore.<br />
76 Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della<br />
flora e della fauna selvatiche<br />
77 L’articolo 27, comma 4, della <strong>legge</strong>re <strong>provinciale</strong> 9 <strong>di</strong>cembre 1991, n. 24 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per<br />
l'esercizio della caccia” prevede:<br />
4. Gli appostamenti <strong>di</strong> caccia, fissi e temporanei per la caccia agli uccelli migratori, non possono essere situati a <strong>di</strong>stanza<br />
minore <strong>di</strong> metri 1.000 dai valichi montani; all'in<strong>di</strong>viduazione dei valichi provvede la Giunta <strong>provinciale</strong> con propria<br />
deliberazione. La Giunta <strong>provinciale</strong> provvede all'istituzione delle zone <strong>di</strong> protezione lungo le rotte <strong>di</strong> migrazione<br />
dell'avifauna, segnalate dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica, e all'adozione delle altre misure <strong>di</strong> protezione ambientale<br />
previste dall'articolo 1, comma 5, della <strong>legge</strong> 11 febbraio 1992, n. 157, secondo le modalità stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23<br />
giugno 1986, n. 14 recante "Norme per la salvaguar<strong>di</strong>a dei biotopi <strong>di</strong> rilevante interesse ambientale, culturale e scientifico",<br />
da ultimo mo<strong>di</strong>ficata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 <strong>agosto</strong> 1993, n. 22.<br />
78 Articolo sostituito dall'articolo 3 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il precedente articolo era intitolato “Appalticoncorso<br />
e concessioni”<br />
20
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
1) l’inquadramento dell’impianto, dell’opera o dell’intervento proposti nella programmazione,<br />
pianificazione e normativa ambientale vigenti;<br />
2) i dati e le informazioni <strong>di</strong> carattere ambientale, territoriale e tecnico, in base ai quali sono stati<br />
in<strong>di</strong>viduati e valutati i possibili effetti che il progetto può avere sull’ambiente e le misure che si<br />
intendono adottare per ottimizzare l’inserimento nell’ambiente e nel territorio circostante, con<br />
riferimento alle soluzioni alternative tecnologiche e localizzative considerate e alla scelta compiuta.<br />
4. Il servizio accerta la completezza della documentazione, richiedendo, quando ne rilevi l’incompletezza e<br />
per una sola volta, le integrazioni e i chiarimenti necessari. La richiesta <strong>di</strong> integrazione sospende i termini<br />
della procedura <strong>di</strong> verifica fino alla data <strong>di</strong> ricevimento della documentazione richiesta; sono in tal caso<br />
applicabili le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 9, comma 3 bis, secondo e terzo periodo.<br />
5. Qualora ritenuta opportuna, in relazione a valutazioni o verifiche <strong>di</strong> particolare complessità, il servizio può<br />
in<strong>di</strong>re una conferenza <strong>di</strong> servizi ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992,<br />
n. 23 79 , per l’esame istruttorio del progetto sottoposto a procedura <strong>di</strong> verifica.<br />
6. Il servizio - sulla base dei contenuti della richiesta, dei criteri <strong>di</strong> selezione <strong>di</strong> cui all’allegato B e dell’esito<br />
dell’eventuale conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui al comma 5 - si pronuncia in merito alla sottoposizione o meno del<br />
progetto alla procedura <strong>di</strong> VIA entro quarantacinque giorni dalla data <strong>di</strong> ricevimento della domanda <strong>di</strong> cui al<br />
comma 3.<br />
7. La decisione del servizio può in<strong>di</strong>viduare eventuali prescrizioni per la mitigazione degli impatti e per il<br />
monitoraggio delle opere, interventi o impianti, in<strong>di</strong>cando i soggetti tenuti al controllo degli adempimenti<br />
prescritti e al monitoraggio conseguente.<br />
8. Qualora il servizio decida la sottoposizione del progetto presentato a procedura <strong>di</strong> VIA, si applica la<br />
<strong>di</strong>sciplina concernente il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> VIA stabilita dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e dal presente <strong>regolamento</strong>.<br />
Tuttavia, in tal caso, i sottoin<strong>di</strong>cati termini previsti dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sono ridotti nelle seguenti misure:<br />
a) articolo 4, comma 3: da sessanta a quaranta giorni;<br />
b) articolo 5, comma 3: da sessanta a quaranta giorni;<br />
c) articolo 5, comma 4: da ottanta a cinquantacinque giorni;<br />
d) articolo 5, comma 5: da cento a settanta giorni;<br />
e) articolo 5, comma 6: da duecento a centoquaranta giorni;<br />
f) articolo 10, comma 4: da sessanta a quaranta giorni;<br />
g) articolo 10, comma 5: da duecento a centoquaranta giorni.<br />
9. Il servizio comunica il contenuto integrale della decisione <strong>di</strong> cui al comma 6 al proponente e ai soggetti <strong>di</strong><br />
cui al comma 7 e ne cura altresì la pubblicazione per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione.<br />
articolo 3 bis - Esclusioni dalla procedura <strong>di</strong> verifica 80<br />
1. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2, la Giunta <strong>provinciale</strong> può stabilire, con apposite deliberazioni,<br />
criteri e con<strong>di</strong>zioni generali d’esclusione della procedura <strong>di</strong> verifica per i progetti <strong>di</strong> cui all’articolo 3, comma<br />
2, tenendo conto dei seguenti elementi:<br />
a) criteri <strong>di</strong> selezione <strong>di</strong> cui all’allegato B;<br />
b) mo<strong>di</strong>ficazioni non sostanziali a impianti, opere o interventi già autorizzati o realizzati o in fase <strong>di</strong><br />
realizzazione;<br />
c) adozione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> gestione ambientale in conformità al Regolamento (CEE) n. 1836/93 del<br />
Consiglio del <strong>29</strong> giugno 1993 81 e alla norma ISO 14001 82 ;<br />
d) destinazioni e caratteristiche territoriali e ambientali delle aree in cui sono localizzati gli interventi;<br />
e) preventiva valutazione ambientale strategica dei piani e dei programmi che contemplano progetti <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 3, comma 2.<br />
2. Le <strong>di</strong>sposizioni del presente articolo, concernenti l’esclusione della procedura <strong>di</strong> verifica, non si applicano<br />
limitatamente ai progetti <strong>di</strong> cui all’articolo 3, comma 2, lettera b).<br />
79 L’articolo 16, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23 “Principi per la democratizzazione, la<br />
semplificazione e la partecipazione all'azione amministrativa <strong>provinciale</strong> e norme in materia <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento amministrativo”<br />
prevede:<br />
1. Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale <strong>di</strong> vari interessi pubblici coinvolti in un proce<strong>di</strong>mento<br />
amministrativo, la struttura competente in via principale dell'amministrazione procedente può in<strong>di</strong>re una conferenza <strong>di</strong> servizi.<br />
80 Articolo aggiunto dall'articolo 4 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
81 Attualmente è entrato in vigore il Regolamento EMAS III (Regolamento CE n. 1221 del 25 novembre 2009) che ha sostituito il<br />
Regolamento EMAS II (Regolamento CE n. 761 del 19 marzo 2001) e il primo Regolamento EMAS (Regolamento CE n. 1836<br />
del <strong>29</strong> giugno 1993).<br />
82 In Italia è in vigore lo standard UNI EN ISO 14001:2004.<br />
21
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
3. Per i fini <strong>di</strong> cui al comma 1, lettera e), la Giunta <strong>provinciale</strong> stabilisce i casi, le forme, le procedure e le<br />
metodologie, in base ai quali si svolge la valutazione ambientale strategica.<br />
4. Qualora opere sottoposte a VIA, anche in esito alla procedura <strong>di</strong> verifica, siano contemplate da piani o<br />
programmi per i quali sia stata esperita la valutazione ambientale strategica, il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità<br />
ambientale del progetto è reso in coerenza con le in<strong>di</strong>cazioni dello strumento <strong>di</strong> pianificazione e<br />
programmazione e con gli esiti complessivi della relativa valutazione ambientale strategica.<br />
5. Le deliberazioni della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui ai commi 1 e 3 sono pubblicate nel Bollettino Ufficiale<br />
della Regione. In attesa dell’approvazione delle predette deliberazioni, il servizio accerta d’ufficio, <strong>di</strong> volta in<br />
volta, se sussistono le con<strong>di</strong>zioni per l’esclusione del progetto dalla procedura <strong>di</strong> verifica nei casi <strong>di</strong> cui al<br />
comma 1, lettere a) e b).<br />
articolo 4 - Valutazione d’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale 83<br />
1. Resta ferma l’applicazione della procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale per<br />
i progetti relativi alle categorie <strong>di</strong> opere che le norme vigenti demandano alla competenza dello Stato. 84<br />
2. La procedura <strong>di</strong> VIA <strong>di</strong>sciplinata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> non si applica ai progetti <strong>di</strong> cui al comma 1. Al<br />
fine della formazione dell’intesa <strong>di</strong> cui alla sentenza della Corte costituzionale <strong>28</strong> maggio 1987, n. 210 sui<br />
progetti <strong>di</strong> opere sottoposti alla valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale, la Giunta <strong>provinciale</strong><br />
si pronuncia, sentito il comitato, entro i termini stabiliti dalla normativa statale. A tal fine i progetti per le<br />
categorie <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> competenza statale, nonché i relativi stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto ambientale sono depositati presso<br />
l’agenzia.<br />
3. Fatta salva la <strong>di</strong>sciplina statale relativa al coor<strong>di</strong>namento ed alla semplificazione dei proce<strong>di</strong>menti<br />
applicabile in Provincia <strong>di</strong> Trento, <strong>di</strong> norma la Giunta <strong>provinciale</strong> recepisce nell’intesa prevista dal comma 2<br />
gli atti <strong>di</strong> assenso o <strong>di</strong> intesa nonché i provve<strong>di</strong>menti permissivi, i pareri, i nulla-osta e le concessioni <strong>di</strong><br />
competenza <strong>provinciale</strong>, cui è subor<strong>di</strong>nata la realizzazione degli interventi, purché lo consentano i termini<br />
previsti per i singoli proce<strong>di</strong>menti. Restano ferme in tali casi le competenze e le procedure previste dalle leggi<br />
vigenti.<br />
4. Il coor<strong>di</strong>namento istruttorio della procedura <strong>di</strong> cui al comma 3 è svolto dal servizio.<br />
articolo 5 - Documentazione degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto ambientale<br />
1. Chiunque intenda realizzare un progetto sottoposto a VIA deve presentare apposita domanda <strong>di</strong><br />
compatibilità ambientale alla Giunta <strong>provinciale</strong>, depositandola presso il servizio, corredata dalla seguente<br />
documentazione: 85<br />
a) il testo dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale, articolato secondo le in<strong>di</strong>cazioni dell’articolo 3 della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> e <strong>di</strong> quelle stabilite negli articoli successivi; 86<br />
b) gli elaborati <strong>di</strong> progetto;<br />
c) un riassunto non tecnico destinato all’informazione al pubblico con allegati grafici <strong>di</strong> agevole<br />
interpretazione e riproduzione.<br />
2. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale è inoltre corredato in appen<strong>di</strong>ce da:<br />
a) documenti cartografici in scala adeguata, redatti e sviluppati in relazione al livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />
necessario per la tipologia d’intervento proposta e la peculiarità dell’ambiente interessato, quali, ad<br />
esempio: carte geografiche generali e speciali, carte tematiche, carte tecniche, foto aeree, tabelle, grafici,<br />
eventuali stralci <strong>di</strong> documenti, fonti <strong>di</strong> riferimento;<br />
b) eventuali documenti ritenuti utili dal proponente o richiesti dall’agenzia ai sensi dell’articolo 5, comma 4,<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>;<br />
c) in<strong>di</strong>cazione della legislazione e della regolamentazione vigenti concernenti la realizzazione e l’esercizio<br />
dell’opera, nonché <strong>di</strong> quelle concernenti i provve<strong>di</strong>menti permissivi e i pareri necessari alla realizzazione<br />
dell’intervento;<br />
d) nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi, la documentazione e gli elaborati richiesti dalle normative vigenti per il<br />
rilascio <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti permissivo o dei pareri che vengono sostituiti e compresi ai sensi dell’articolo<br />
10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. Tali elaborati possono essere sostituiti da corrispondenti copie del progetto<br />
esecutivo, qualora quest’ultimo sia comprensivo degli elaborati tecnici richiesti dalle citate normative;<br />
e) esposizione sintetica delle eventuali <strong>di</strong>fficoltà, lacune tecniche o mancanza <strong>di</strong> conoscenze incontrate dal<br />
committente nella raccolta dei dati richiesti.<br />
83 Articolo così sostituito dall'articolo 3 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
84 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 5 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
85 Paragrafo così mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 4 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
86 Lettera mo<strong>di</strong>ficata dall'articolo 6 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
22
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
3. L’esattezza delle allegazioni è attestata secondo le modalità <strong>di</strong> cui all’articolo 2, comma 3, del d.P.C.M. 27<br />
<strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong> 87 o <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> 4 gennaio 1968, n. 15 88 e successive mo<strong>di</strong>fiche.<br />
4. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale viene depositato in triplice copia presso il servizio. Il proponente è tenuto a<br />
trasmettere al predetto servizio anche la documentazione attestante l’avvenuta pubblicazione dell’avviso <strong>di</strong><br />
cui all’articolo 4 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> nonché, per le opere soggette a VIA <strong>di</strong> competenza statale, quella<br />
relativa agli annunci sui quoti<strong>di</strong>ani <strong>di</strong> cui all’articolo 5 del d.P.C.M. n. 377/88 89 .<br />
5. Il servizio cura, assumendone gli oneri a proprio carico, la pubblicazione su almeno un quoti<strong>di</strong>ano locale <strong>di</strong><br />
avvisi relativi ai progetti sottoposti a procedura <strong>di</strong> VIA, contenenti la localizzazione delle opere e degli<br />
interventi, l’in<strong>di</strong>viduazione dei proponenti e i termini utili per la presentazione delle osservazioni. Copia del<br />
riassunto non tecnico <strong>di</strong> cui al comma 1, lettera c), viene inoltre trasmessa a cura del servizio al comune<br />
territorialmente interessato per la consultazione del pubblico. 90<br />
6. I dati e le informazioni tutelati dal segreto industriale e commerciale secondo le leggi vigenti, sono<br />
comunicati al servizio con plico separato, sul quale vengono precisati le generalità del proponente, lo stu<strong>di</strong>o<br />
d’impatto al quale ineriscono e l’evidenziazione che si tratta <strong>di</strong> dati coperti da segreto industriale e<br />
commerciale. Per tali dati è in ogni caso esclusa la pubblicità <strong>di</strong> cui all’articolo 4, commi 3, 4 e 5, della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong>. I funzionari del servizio, i componenti del comitato e della Giunta <strong>provinciale</strong> sono tenuti al<br />
rispetto del segreto industriale e commerciale.<br />
articolo 6 - Criteri e metodologie per l’elaborazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale<br />
1. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto è preparato con l’ausilio <strong>di</strong> un approccio inter<strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong>retto ad assicurare l’uso<br />
integrato delle <strong>di</strong>scipline tecniche, naturalistiche ed economiche che ineriscono a ciascuna tipologia <strong>di</strong><br />
progetto. Lo stu<strong>di</strong>o è finalizzato alla formulazione, da parte del proponente, <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio globale <strong>di</strong><br />
compatibilità ambientale dell’opera proposta, in conformità agli obiettivi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />
2. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto fornisce gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra l’opera progettata e gli strumenti <strong>di</strong><br />
pianificazione e programmazione territoriale e settoriale.<br />
3. Nella descrizione dell’opera e del progetto ai sensi dell’articolo 3 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
impatto viene formulato tenendo conto - in relazione al livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento necessario per la tipologia<br />
d’intervento proposto - delle in<strong>di</strong>cazioni e dei criteri stabiliti dall’articolo 4 del d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>. 91<br />
4. Ai fini dell’identificazione, analisi e stima degli impatti in riferimento al quadro ambientale, sono utilizzate<br />
le in<strong>di</strong>cazioni metodologiche <strong>di</strong> cui all’articolo 5 e all’allegato II del d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>, in relazione<br />
al livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento necessario per la tipologia d’intervento sottoposto a procedura or<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> VIA.<br />
Possono parimenti essere utilizzate meto<strong>di</strong>che standar<strong>di</strong>zzate o riconosciute valide a livello internazionale,<br />
purché assicurino sistemi <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> analisi almeno equivalenti a quelli stabiliti dalla citata normativa<br />
statale. 92<br />
5. In ogni caso viene descritto e giustificato il tipo <strong>di</strong> metodologia scelta e utilizzata del proponente<br />
nell’elaborazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto.<br />
6. Fermo restando quanto stabilito dall’articolo 1, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, nelle indagini e nelle<br />
stime hanno carattere vincolante i parametri e gli standard stabiliti dalle normative vigenti.<br />
7. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto illustra inoltre le eventuali alternative considerate, sia tecnologiche sia localizzative, in<br />
quanto queste ultime siano ammissibili dalla normativa e dagli strumenti urbanistici o <strong>di</strong> settore. In tal caso, le<br />
alternative sono esaminate in ragione del livello <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento necessario per la tipologia <strong>di</strong> intervento<br />
proposto, prendendo in considerazione anche le conseguenze derivanti dalla mancata realizzazione dell’opera.<br />
7 bis. (omissis) 93<br />
87 L’articolo 2, comma 3, del d.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>, recita:<br />
3. L'esattezza delle allegazioni è attestata da apposita <strong>di</strong>chiarazione giurata resa dai professionisti iscritti agli albi<br />
professionali, ove esistenti, ovvero dagli esperti che firmano lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale.<br />
88 La <strong>legge</strong> 4 gennaio 1968, n. 15 “Norme sulla documentazione amministrativa e sulla legalizzazione e autenticazione <strong>di</strong> firme”<br />
è stata abrogata e sostituita dal decreto legislativa <strong>28</strong> <strong>di</strong>cembre 2000, n. 443 “Disposizioni legislative in materia <strong>di</strong><br />
documentazione amministrativa” nonché dal decreto del Presidente della Repubblica <strong>28</strong> <strong>di</strong>cembre 2000, n. 445 “Testo unico<br />
delle <strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentari in materia <strong>di</strong> documentazione amministrativa”.<br />
89 In seguito all’entrata in vigore del d.lgs. n. 152/2006 e s.m. (Co<strong>di</strong>ce dell’ambiente) che ha abrogato il d.P.C.M. n. 377/<strong>1988</strong>, il<br />
riferimento è sostituito con l’articolo 24 “Consultazione”, commi 1 e 2 del d.lgs. n. 152/2006 e s.m.<br />
90 Comma sostituito dall'articolo 6 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
91 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 5 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
92 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 5 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
93 Comma aggiunto dall'articolo 5 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg, e poi soppresso dall'articolo 7 del d.P.G.P. 13<br />
marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il comma era riferito ai contenuti dello SIA per le procedure <strong>di</strong> VIA semplificate.<br />
23
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
8. La Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato o su proposta dello stesso, può deliberare, sulla base<br />
dell’esperienza acquisita, criteri e linee-guida, generali e settoriali, per l’elaborazione degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto<br />
ambientale, nonché criteri per lo svolgimento dell’istruttoria e per la valutazione d’impatto, anche ad<br />
integrazione delle metodologie richiamate nel presente articolo.<br />
articolo 7 - Delimitazione del campo <strong>di</strong> indagine e analisi<br />
1. Chi intenda realizzare un’opera o un progetto soggetto a VIA può chiedere al servizio, prima dell’inizio<br />
della relativa procedura, <strong>di</strong> delimitare il campo <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> analisi dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto, in relazione alla<br />
natura e alle caratteristiche del progetto. 94<br />
2. L’istanza è corredata da un progetto <strong>di</strong> massima dell’opera, da uno stu<strong>di</strong>o sommario d’impatto ambientale e<br />
da una scheda con la quale viene proposta la delimitazione del campo <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> analisi, sia con<br />
riferimento ai profili <strong>di</strong> descrizione dell’opera e delle sue alternative che ai profili ambientali.<br />
3. Il servizio si pronuncia entro quarantacinque giorni dal ricevimento dell’istanza, salvo che siano stati nel<br />
frattempo richiesti elementi integrativi. In quest’ultimo caso il termine per la pronuncia decorre dal<br />
ricevimento degli atti integrativi. Ove il servizio non si pronunci entro il predetto termine l’istanza si intende<br />
accolta. 95<br />
4. Il servizio può accogliere in tutto o in parte la richiesta ovvero può respingerla o mo<strong>di</strong>ficarla o sottoporla a<br />
particolari con<strong>di</strong>zioni, ivi comprese la nomina <strong>di</strong> osservatori che assistano a sopralluoghi, prove, verifiche<br />
sperimentali <strong>di</strong> modelli ed altre operazioni tecniche non facilmente ripetibili, funzionali allo stu<strong>di</strong>o. 96<br />
5. Nel caso <strong>di</strong> accoglimento, ancorché parziale o con<strong>di</strong>zionato dell’istanza, la successiva istruttoria ai sensi<br />
dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> pone a carico del proponente ulteriori stu<strong>di</strong> ed oneri per gli aspetti<br />
esclusi dal campo <strong>di</strong> indagine e <strong>di</strong> analisi, solo ove lo stu<strong>di</strong>o sia carente o incompleto o, comunque, qualora<br />
nel corso dell’istruttoria emergano aspetti sostanziali e rilevanti <strong>di</strong> impatto non trattati o non adeguatamente<br />
analizzati.<br />
6. La Giunta <strong>provinciale</strong>, può con propria deliberazione e per progetti omogenei, in<strong>di</strong>viduare il campo<br />
d’indagine e <strong>di</strong> analisi dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale. 97<br />
articolo 8 - Osservazioni<br />
1. Tutte le osservazioni, sia in<strong>di</strong>viduali che collettive, inoltrate ai sensi dell’articolo 4 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />
sono raccolte ed allegate allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale e formano oggetto d’esame e <strong>di</strong> valutazione da<br />
parte del servizio, del comitato e della Giunta <strong>provinciale</strong>.<br />
2. Sono esaminate e valutate, con appropriata motivazione, le osservazioni:<br />
a) tecnicamente ed analiticamente formulate in or<strong>di</strong>ne all’adeguatezza dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale e<br />
al merito delle alternative <strong>di</strong>scusse o possibili;<br />
b) <strong>di</strong>rette a contestare la vali<strong>di</strong>tà delle metodologie <strong>di</strong> previsione e d’analisi, purché venga descritta la<br />
metodologia alternativa da adottarsi e la sua giustificazione;<br />
c) <strong>di</strong>rette a contestare la veri<strong>di</strong>cità delle informazioni e delle analisi o a rilevare la loro insufficienza, purché<br />
contengano idonee precisazioni ed elementi <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio, anche me<strong>di</strong>ante richiamo ad altri documenti o<br />
informazioni;<br />
d) <strong>di</strong>rette a contestare le misure compensative e le mitigazioni proposte, purché siano in<strong>di</strong>cate,<br />
giustificandole, le misure compensative alternative.<br />
articolo 9 - Istruttoria<br />
1. L’istruttoria si caratterizza per l’uso <strong>di</strong> un metodo critico e inter<strong>di</strong>sciplinare nell’esame dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
impatto ambientale e favorisce il confronto tra la struttura <strong>provinciale</strong> e il proponente. A tal fine il comitato <strong>di</strong><br />
propria iniziativa o su richiesta del proponente può invitare, nel corso dell’istruttoria, il proponente stesso ad<br />
illustrare il progetto.<br />
2. L’istruttoria ha le seguenti finalità:<br />
a) accertare l’idoneità della documentazione presentata; in<strong>di</strong>viduare il tipo <strong>di</strong> progetto cui la<br />
documentazione si riferisce, in<strong>di</strong>cando la procedura che sarà osservata;<br />
b) verificare le relazioni tra l’opera progettata e gli atti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione territoriale e<br />
settoriale ai sensi dell’articolo 6, comma 4, lettera b), della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. La predetta verifica<br />
94 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 8 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
95 Comma sostituito dall'articolo 8 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
96 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 8 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
97 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 8 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
24
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
istruttoria e la valutazione <strong>di</strong> compatibilità ambientale <strong>di</strong> cui all’articolo 11 non hanno ad oggetto né<br />
sostituiscono i provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui ai capi II e III del titolo VII 98 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre<br />
1991, n. 22 e successive mo<strong>di</strong>fiche 99 ; 100<br />
c) verificare la rispondenza della descrizione dei luoghi e delle loro caratteristiche ambientali a quelle<br />
documentate dal proponente;<br />
d) verificare che i dati del progetto, per quanto concerne i reflui, i rifiuti e le emissioni aeriformi e sonore,<br />
corrispondano alle prescrizioni dettate dalla normativa <strong>di</strong> settore; 101<br />
e) accertare la coerenza del progetto, per quanto concerne le tecniche <strong>di</strong> realizzazione e dei processi<br />
produttivi previsti, con i dati <strong>di</strong> utilizzo delle materie prime e delle risorse naturali;<br />
f) accertare il corretto utilizzo delle metodologie <strong>di</strong> indagine, <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong> previsione, nonché l’idoneità<br />
delle tecniche <strong>di</strong> rilevazione e previsione impiegate dal proponente in relazione agli effetti ambientali;<br />
g) in<strong>di</strong>viduare e descrivere l’impatto complessivo del progetto sull’ambiente anche in or<strong>di</strong>ne ai livelli <strong>di</strong><br />
qualità finale, raffrontando la situazione esistente all’inizio della procedura con la previsione <strong>di</strong> quella<br />
successiva.<br />
3. L’attività istruttoria consiste e si sviluppa:<br />
a) in verifiche ed accertamenti d’ufficio ai sensi del comma 2;<br />
b) nella richiesta e acquisizione dei pareri e delle determinazioni delle strutture e dei servizi provinciali<br />
nonché <strong>di</strong> altre pubbliche amministrazioni previsti dagli articoli 5 e 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>;<br />
c) in eventuali verifiche e sopralluoghi, anche alla presenza del proponente e dei componenti del comitato;<br />
d) nella eventuale richiesta al proponente, <strong>di</strong> atti e informazioni integrativi relativi al progetto, allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
impatto e alle alternative, ai sensi dell’articolo 5, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />
3 bis. Fermo quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 5, comma 8, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, ai fini della sospensione dei<br />
termini del proce<strong>di</strong>mento si applica la <strong>di</strong>sciplina stabilita dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23 102 e<br />
successive mo<strong>di</strong>fiche. Qualora il proce<strong>di</strong>mento sia sospeso per un periodo superiore ai 180 giorni per cause<br />
imputabili al proponente, il servizio determina un congruo termine entro il quale l’interessato deve provvedere<br />
ad integrare gli atti o le informazioni richiesti ovvero a richiedere la prosecuzione del proce<strong>di</strong>mento. Decorso<br />
tale termine la domanda è archiviata d’ufficio. 103<br />
4. Al termine dell’istruttoria, il servizio re<strong>di</strong>ge un rapporto istruttorio, il quale mette in evidenza in modo<br />
conciso, chiaro e pertinente le questioni ambientali importanti ed il livello <strong>di</strong> coerenza del progetto proposto<br />
con la finalità della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. Il rapporto istruttorio viene trasmesso entro i termini previsti<br />
dall’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> al comitato, corredato dallo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto, dall’elaborato<br />
progettuale, dai pareri e dalle determinazioni acquisiti, dalle osservazioni presentate e dai verbali <strong>di</strong><br />
sopralluogo.<br />
articolo 10 - Coor<strong>di</strong>namento istruttorio con altri servizi o enti<br />
1. Ai sensi dell’articolo 5, commi 1 e 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, il servizio può richiedere, in qualsiasi<br />
momento, ai servizi e alle strutture provinciali nonché ad altre pubbliche amministrazioni, pareri in or<strong>di</strong>ne allo<br />
stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto e al <strong>relativo</strong> progetto. La richiesta viene corredata dal riassunto non tecnico o da un estratto<br />
pertinente dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto; se necessario viene allegata copia, integrale o parziale, del progetto.<br />
2. Qualora una procedura <strong>di</strong> VIA si svolga su un progetto esecutivo, il servizio trasmette ai servizi, uffici,<br />
commissioni o comitati nonché ai comuni ed ai comprensori, ove ne ricorrano i presupposti, la<br />
documentazione e gli elaborati pertinenti richiesti dalle normative vigenti per il rilascio dei provve<strong>di</strong>menti<br />
permissivi o per l’espressione dei pareri che vengono sostituiti e compresi nella valutazione dell’impatto<br />
ambientale.<br />
98 Titolo VII Disciplina delle mo<strong>di</strong>ficazioni dell’uso del suolo, Capo II Opere pubbliche e Capo III Autorizzazioni e concessioni<br />
99 Fatta eccezione per gli articoli 91 ter, 155 e 156 bis, la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 “Or<strong>di</strong>namento urbanistico e<br />
tutela del territorio” è stata abrogata dall'articolo 62, comma 1 del d.p.p. 13 luglio 2010, n. 18-50/Leg, ai sensi dell'articolo 150<br />
della l.p. 4 marzo 2008, n. 1 “Pianificazione urbanistica e governo del territorio”. Per alcune <strong>di</strong>sposizioni transitorie connesse<br />
all'abrogazione vedasi gli articoli 61 e 62, comma 2, del d.p.p. n. 18-50/Leg del 2010. I riferimenti legislativi possono essere<br />
ritrovati nel Titolo V Disposizioni in materia <strong>di</strong> titoli abilitativi della l.p. n. 1/2008.<br />
100 Lettera così mo<strong>di</strong>ficata dall'articolo 6 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
101 Lettera così mo<strong>di</strong>ficata dall'articolo 6 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
102 Il riferimento normativo è l’articolo 3, comma 5, della l.p. n. 23/1992 e s.m., che recita:<br />
5. Ove l'istante debba regolarizzare o integrare la domanda o la documentazione presentata per consentire il perfezionamento<br />
dell'atto, il termine è sospeso dalla data <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> regolarizzazione o <strong>di</strong> integrazione inviata dall'amministrazione<br />
all'istante fino alla data <strong>di</strong> ricevimento della documentazione richiesta e comunque non oltre i termini fissati<br />
dall'amministrazione. In caso <strong>di</strong> mancata regolarizzazione entro il termine a tale scopo assegnato, l'amministrazione, previa<br />
<strong>di</strong>ffida e fissazione <strong>di</strong> un ulteriore termine, definisce il proce<strong>di</strong>mento sulla base della documentazione agli atti.<br />
103 Comma aggiunto dall'articolo 6 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
25
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
3. Salvo quanto stabilito dall’articolo 10, commi 4 e 5, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, ai fini dell’emanazione delle<br />
conseguenti determinazioni, continuano in tali casi ad applicarsi le procedure istruttorie proprie dei<br />
provve<strong>di</strong>menti permissivi e dei pareri che vengono sostituiti e compresi. La Giunta <strong>provinciale</strong> può emanare<br />
apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale, nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il<br />
funzionamento delle strutture organizzative provinciali in rapporto alle finalità della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />
4. Ai sensi dell’articolo 10, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, i soggetti ivi previsti trasmettono al servizio il<br />
parere <strong>di</strong> competenza, corredato dagli atti istruttori richiesti dalle specifiche normative vigenti.<br />
5. Nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi, la VIA non sostituisce né comprende le concessioni e le autorizzazioni al<br />
mero esercizio <strong>di</strong> opere o impianti previsti dalle leggi vigenti.<br />
6. Le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al presente articolo si applicano anche in riferimento alla documentazione integrativa<br />
eventualmente depositata dal proponente su propria iniziativa o a seguito <strong>di</strong> richiesta del servizio. In tal caso i<br />
servizi provinciali provvedono a trasmettere il rispettivo parere entro trenta giorni dalla relativa richiesta. 104<br />
7. Qualora, nel corso dell’istruttoria, il progetto originariamente presentato sia mo<strong>di</strong>ficato, su iniziativa del<br />
proponente o a seguito <strong>di</strong> richiesta del servizio, al fine <strong>di</strong> migliorarne il livello <strong>di</strong> compatibilità ambientale o<br />
comunque <strong>di</strong> mitigarne l’impatto, non è richiesta una nuova pubblicazione <strong>di</strong> avvisi ai sensi dell’articolo 4<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e dell’articolo 5, comma 5, del presente <strong>regolamento</strong>. 105<br />
articolo 11 - Valutazione dell’impatto ambientale<br />
1. Il parere motivato del comitato è reso ai sensi dell’articolo 6, commi 1 e 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, tenuto<br />
conto degli stu<strong>di</strong> effettuati dal proponente e previa valutazione degli effetti, anche indotti, dell’opera sul<br />
sistema ambientale, raffrontando la situazione esistente all’inizio della procedura <strong>di</strong> valutazione con la<br />
previsione <strong>di</strong> quella successiva alla realizzazione del progetto. Il parere evidenzia inoltre eventuali riflessi<br />
dell’opera sull’economia nazionale o locale, ai sensi dell’articolo 3 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, e sullo sviluppo<br />
socio-economico <strong>provinciale</strong>. 106<br />
2. Il parere positivo può contenere prescrizioni finalizzate alla compatibilità ambientale del progetto, avuto<br />
riguardo in particolare ai provve<strong>di</strong>menti permissivi ed ai pareri che vengono assorbiti nella valutazione ai<br />
sensi dell’articolo 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e in coerenza con gli obiettivi e con i limiti stabiliti dall’articolo<br />
6, comma 4, della medesima <strong>legge</strong>. Il parere può inoltre contenere in<strong>di</strong>cazioni in or<strong>di</strong>ne agli strumenti <strong>di</strong><br />
gestione e <strong>di</strong> controllo e, ove necessario, in or<strong>di</strong>ne alle reti <strong>di</strong> monitoraggio ambientale, precisando la<br />
localizzazione dei punti <strong>di</strong> misura e i parametri ritenuti opportuni.<br />
3. La Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia sulla compatibilità ambientale del progetto secondo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong><br />
cui all’articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, motivando, ove si <strong>di</strong>scosti dal parere del comitato, le ragioni della<br />
decisione. Il <strong>di</strong>spositivo della deliberazione riporta la decisione presa, la menzione dei provve<strong>di</strong>menti<br />
permissivi e dei pareri che vengono sostituiti e compresi ai sensi dell’articolo 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> con<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione delle relative determinazioni acquisite, l’identificazione delle prescrizioni delle cautele, delle<br />
con<strong>di</strong>zioni e degli eventuali monitoraggi ambientali, cui sottoporre la realizzazione, l’utilizzo e la gestione<br />
dell’opera <strong>di</strong> impianto.<br />
3 bis. Il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale può essere formulato in senso positivo anche nel caso che l’opera<br />
progettata contrasti con gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale, quando si tratti <strong>di</strong> opere pubbliche o <strong>di</strong><br />
interesse pubblico cui sia applicabile la <strong>di</strong>sciplina della deroga prevista dal capo V del titolo VIII della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 107 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni. In tal caso l’efficacia della valutazione <strong>di</strong><br />
impatto ambientale è subor<strong>di</strong>nata all’esito positivo del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> deroga. Resta inoltre fermo quanto<br />
stabilito dall’articolo 30 delle norme <strong>di</strong> attuazione del Piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, approvato con <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> 9 novembre 1987, n. 26 108 , in or<strong>di</strong>ne alla realizzazione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> infrastrutturazione del<br />
territorio. 109<br />
3 ter. In esito alle risultanze del rapporto istruttorio ed al parere del comitato, la Giunta <strong>provinciale</strong> può<br />
richiedere al proponente, entro il termine <strong>di</strong> cui all’articolo 5, comma 7, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, integrazioni<br />
allo stu<strong>di</strong>o e/o al progetto - anche subor<strong>di</strong>nate all’esito <strong>di</strong> monitoraggi o <strong>di</strong> sperimentazioni - finalizzate a<br />
104 Comma aggiunto dall'articolo 7 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
105 Comma aggiunto dall'articolo 9 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
106 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 10 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
107 Nella l.p. n. 22/1991 e s.m. il riferimento era: Titolo VII Disciplina delle mo<strong>di</strong>ficazioni dell’uso del suolo e Capo V<br />
Concessioni in deroga. Per la nuova norma, l.p. n. 1/2008 e s.m. il riferimento è Titolo V Disposizioni in materia <strong>di</strong> titoli<br />
abilitativi e Capo IV Realizzazione <strong>di</strong> opere in deroga alle <strong>di</strong>sposizioni urbanistiche.<br />
108 Vedasi la l.p. 27 maggio 2008, n. 5, che ha approvato la variante 2008 al piano urbanistico <strong>provinciale</strong>. L’articolo 30 delle<br />
norme <strong>di</strong> attuazione del PUP 1987 era <strong>relativo</strong> alle opere <strong>di</strong> infrastrutturazione. Attualmente il riferimento è l’articolo 46 delle<br />
norme <strong>di</strong> attuazione allegate alla l.p. n. 5/2008.<br />
109 Comma aggiunto dall'articolo 8 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
26
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
migliorare il livello <strong>di</strong> compatibilità ambientale del progetto o comunque a mitigarne l’impatto. Con tale<br />
deliberazione - che ha effetto <strong>di</strong> pronuncia interlocutoria negativa - è fissato il termine entro il quale devono<br />
essere prodotte all’agenzia le richieste integrazioni. In tal caso la decisione definitiva sulla compatibilità<br />
ambientale è assunta dalla Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il comitato, entro i successivi quarantacinque giorni dal<br />
deposito della documentazione integrativa. Decorso infruttuosamente il termine prescritto nella richiesta <strong>di</strong><br />
integrazioni, la domanda è archiviata d’ufficio dal servizio. 110<br />
4. Il parere del comitato e la pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale della Giunta <strong>provinciale</strong> sono formulati in<br />
maniera sintetica, rinviando alle analisi <strong>di</strong> dettaglio contenute nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto, ai pareri ed agli atti<br />
istruttori presupposti.<br />
5. La deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> viene pubblicata per estratto nel Bollettino ufficiale della<br />
Regione, mentre copia integrale della medesima viene trasmessa d’ufficio al proponente, al comune<br />
territorialmente interessato alla localizzazione dell’opera, nonché ai servizi provinciali e alle amministrazioni<br />
pubbliche i cui provve<strong>di</strong>menti permissivi o pareri sono stati sostituiti e compresi dalla VIA ai sensi<br />
dell’articolo 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />
6. Restano comunque salve le prescrizioni tecniche attinenti alla esecuzione delle opere e degli impianti ed<br />
alla loro sicurezza ai sensi delle <strong>di</strong>sposizioni vigenti.<br />
articolo 11 bis - Opposizione 111<br />
1. In relazione agli specifici motivi contenuti nel ricorso in opposizione <strong>di</strong> cui all’articolo 7 della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong>, la Giunta <strong>provinciale</strong> acquisisce altresì, ai fini della decisione, i pareri e/o le determinazioni delle<br />
strutture e dei servizi provinciali nonché delle altre pubbliche amministrazioni che - negli stessi temi oggetto<br />
del ricorso - si sono espressi ai sensi degli articoli 5 e 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. La Giunta <strong>provinciale</strong> si<br />
pronuncia in coerenza con gli obiettivi e nel rispetto dei limiti stabiliti dall’articolo 6, comma 4, della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong>.<br />
articolo 12 - Vigilanza e sanzioni<br />
1. All’accertamento delle infrazioni alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 11, commi 1 e 3, della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> provvede il personale tecnico del servizio, nonché quello incaricato dei servizi <strong>di</strong> polizia locale,<br />
anche su segnalazione delle categorie <strong>di</strong> personale <strong>di</strong> cui al comma 2.<br />
2. All’accertamento delle infrazioni <strong>di</strong> cui all’articolo 11, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> provvedono le<br />
categorie <strong>di</strong> personale previste dalla legislazione vigente nelle materie concernenti l’uso del territorio e la<br />
tutela dell’ambiente - ivi comprese le materie <strong>di</strong> cui all’articolo 10, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> anche su<br />
richiesta dell’agenzia. Copia dei relativi verbali <strong>di</strong> accertamento dell’infrazione viene altresì inoltrata per<br />
conoscenza all’agenzia. 112<br />
3. Nei casi <strong>di</strong> cui all’articolo 11, commi 1 e 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, la copia del verbale d’accertamento<br />
dell’infrazione con la prova della contestazione ovvero l’originale del predetto verbale <strong>di</strong> accertamento da<br />
notificare agli interessati vengono trasmessi dall’agente accertatore al servizio.<br />
4. Fatto salvo quanto stabilito dall’articolo 11, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, la notificazione degli estremi<br />
della violazione ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della <strong>legge</strong> 24 novembre 1981, n. 689 spetta al servizio; il<br />
servizio è inoltre competente a ricevere gli scritti <strong>di</strong>fensivi <strong>di</strong> cui all’articolo 18, comma 1, della citata <strong>legge</strong> n.<br />
689 del 1981 ed ad emanare gli atti previsti dal medesimo articolo 18 della <strong>legge</strong> statale. 113<br />
5. Qualora l’infrazione si riferisca a opere o a interventi che rientrano nell’ambito <strong>di</strong> applicazione della<br />
procedura <strong>di</strong> VIA, copia dei verbali <strong>di</strong> accertamento <strong>di</strong> infrazione <strong>di</strong> cui all’articolo 11, comma 2, della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> deve essere inoltrata per conoscenza al servizio.<br />
6. Il servizio cura l’istruttoria per l’emanazione dei provve<strong>di</strong>menti sostitutivi <strong>di</strong> cui all’articolo 11, comma 6,<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>. A tal fine le autorità competenti trasmettono al predetto servizio copia dei rispettivi<br />
provve<strong>di</strong>menti prescrittivi, <strong>di</strong> adeguamento e <strong>di</strong> ripristino contemplati dagli articoli 10, commi 7 e 8, e 11,<br />
comma 6, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />
110 Comma aggiunto dall'articolo 10 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.<br />
Come <strong>di</strong>sposto dall’articolo 10, comma 3, del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg (ve<strong>di</strong>), le <strong>di</strong>sposizioni del presente comma<br />
si applicano anche con riferimento ai proce<strong>di</strong>menti pendenti alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-<br />
56/Leg, nell'ambito dei quali la Giunta <strong>provinciale</strong> abbia richiesto gli elementi integrativi ivi considerati.<br />
111 Articolo aggiunto dall'articolo 11 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
112 Comma così sostituito dall'articolo 9 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
113 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 12 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
27
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
7. Tutti gli atti e provve<strong>di</strong>menti relativi al contenzioso ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e del presente<br />
<strong>regolamento</strong> sono archiviati in modo sistematico in coerenza con l’organizzazione dell’archivio <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 14.<br />
8. Il personale addetto al controllo ha facoltà <strong>di</strong> assumere informazioni e procedere a ispezioni <strong>di</strong> cose e <strong>di</strong><br />
luoghi <strong>di</strong>versi dalla privata <strong>di</strong>mora, a rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e ad ogni altra operazione<br />
tecnica, al fine <strong>di</strong> accertare le infrazioni alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e ai provve<strong>di</strong>menti emanati sulla base della<br />
medesima normativa.<br />
9. Resta ferma la <strong>di</strong>sciplina sui controlli, sugli accessi e sulle ispezioni stabilita dalle leggi vigenti, richiamate<br />
dall’articolo 11, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />
articolo 13 - Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente e sottocomitati<br />
1. I provve<strong>di</strong>menti istitutivi dei sottocomitati <strong>di</strong> cui all’articolo 12, comma 8, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>,<br />
determinano la relativa composizione, il presidente e, se del caso, il vicepresidente, nonché la sfera <strong>di</strong><br />
attribuzioni <strong>di</strong> ciascun sottocomitato. In ogni caso ciascun sottocomitato è composto da almeno cinque<br />
membri, <strong>di</strong> cui un <strong>di</strong>rigente generale <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento con funzioni <strong>di</strong> presidente.<br />
2. Le funzioni <strong>di</strong> segretario dei sottocomitati sono esercitate dal segretario del comitato o da altri funzionari<br />
provinciali designati dalla Giunta <strong>provinciale</strong>. 114<br />
3. L’avviso <strong>di</strong> convocazione del comitato e dei sottocomitati, contenente l’or<strong>di</strong>ne del giorno e copia del<br />
rapporto istruttorio, deve essere <strong>di</strong> norma trasmesso ai componenti degli stessi almeno otto giorni prima della<br />
riunione. 115<br />
4. Imme<strong>di</strong>atamente dopo l’avvenuto deposito dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale ai sensi dell’articolo 4 della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, il servizio trasmette a ciascun membro del comitato copia del riassunto non tecnico che<br />
correda lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto.<br />
5. In esito alle richieste dei pareri e delle determinazioni inoltrate dal servizio ai servizi e alle strutture<br />
provinciali ai sensi degli articoli 5 e 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>, ciascun servizio o struttura <strong>provinciale</strong><br />
trasmette il proprio parere o la rispettiva determinazione al servizio e ne comunica copia al <strong>di</strong>rigente generale<br />
del <strong>di</strong>partimento cui è aggregato, fatto salvo quanto stabilito dall’articolo 10, comma 4.<br />
6. (omissis) 116<br />
7. Nel rispetto della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> e del presente <strong>regolamento</strong> il comitato e i sottocomitati possono<br />
ulteriormente autoregolamentare l’organizzazione e la <strong>di</strong>sciplina della propria attività.<br />
articolo 14 - Archivio stu<strong>di</strong> d’impatto<br />
1. Tutti gli stu<strong>di</strong> d’impatto ambientali, i pareri del comitato e dei sottocomitati nonché le pronunce della<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> sono depositati in apposito archivio da istituire presso il servizio, in connessione con il<br />
sistema informativo territoriale e ambientale della Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento, e vengono schedati e<br />
rubricati, anche in forma automatizzata, in modo da renderne agevole la consultazione e l’acquisizione <strong>di</strong><br />
copia da parte <strong>di</strong> chiunque vi abbia interesse. È esclusa la visione, la consultazione e l’acquisizione <strong>di</strong> copia<br />
dei dati e delle informazioni coperti da segreto industriale e commerciale.<br />
2. Nell’elaborazione degli stu<strong>di</strong> d’impatto possono essere richiamati, in tutto o in parte, gli stu<strong>di</strong>, le indagini e<br />
le analisi depositati nell’archivio. Il richiamo è effettuato secondo gli elementi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> archivio e,<br />
ove si tratti <strong>di</strong> documentazione voluminosa, viene redatta una scheda informativa <strong>di</strong> sintesi.<br />
3. Il servizio cura inoltre la raccolta <strong>di</strong> documentazione, <strong>di</strong> materiale bibliografico e <strong>di</strong> metodologie<br />
standar<strong>di</strong>zzate o riconosciute valide a livello internazionale inerenti la valutazione dell’impatto ambientale.<br />
Tali materiali sono classificati ed archiviati in modo da renderne agevole la consultazione da parte degli<br />
operatori, dei professionisti e <strong>di</strong> chiunque vi abbia interesse. Il rilascio <strong>di</strong> copie è subor<strong>di</strong>nato al rimborso del<br />
costo <strong>di</strong> riproduzione determinato secondo la <strong>di</strong>sciplina <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> riferimento. 117<br />
114 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 13 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
115 Comma sostituito dall'articolo 13 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
116 Comma soppresso dall'articolo 13 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. In<strong>di</strong>cazione normativa trasferita nel comma 3.<br />
117 Comma mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 10 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg, relativamente al rimborso dei costi <strong>di</strong><br />
riproduzione. Attualmente, tale rimborso è <strong>di</strong>sciplinato dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 1521 del 5 luglio 2002<br />
avente per oggetto “Determinazione dei costi <strong>di</strong> riproduzione e <strong>di</strong> trasmissione della documentazione amministrativa, ai sensi<br />
dell'articolo 7 del d.P.G.p. n. 22-73/Leg. del 25 giugno 2001: ‘Regolamento per la <strong>di</strong>sciplina delle modalità <strong>di</strong> esercizio e dei<br />
casi <strong>di</strong> esclusione del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso ai documenti amministrativi, e dei costi <strong>di</strong> riproduzione <strong>di</strong> estratti <strong>di</strong> archivi e registri<br />
pubblici, nonché <strong>di</strong> documentazione contenuta nei sistemi informativi provinciali’”.<br />
<strong>28</strong>
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
4. Il servizio cura inoltre la pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge dei<br />
criteri e delle linee-guida emanati dalla Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 6, comma 8, nonché degli altri<br />
atti in<strong>di</strong>viduati con deliberazione della Giunta stessa. 118<br />
5. Al fine <strong>di</strong> agevolare lo svolgimento delle procedure istruttorie e la partecipazione pubblica ai proce<strong>di</strong>menti,<br />
nonché allo scopo <strong>di</strong> assicurare una gestione efficiente dell’archivio, copia della documentazione annessa alla<br />
domanda <strong>di</strong> attivazione della procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica è altresì prodotta in<br />
formato elettronico, in osservanza delle <strong>di</strong>rettive che saranno emanate con apposito provve<strong>di</strong>mento del<br />
<strong>di</strong>rigente del servizio. In base alle medesime <strong>di</strong>rettive, è inoltre prodotta in formato elettronico copia della<br />
documentazione depositata dal proponente successivamente alla domanda iniziale, in quanto sia rilevante ai<br />
fini della gestione dell’archivio. 119120<br />
6. Ai fini della consultazione del pubblico, è istituito presso il servizio un registro contenente l’elenco - con<br />
evidenza geografica - dei progetti sottoposti a verifica unitamente al <strong>relativo</strong> esito. Il registro può essere<br />
tenuto in alternativa me<strong>di</strong>ante sistema cartaceo o me<strong>di</strong>ante sistema informatizzato. 121<br />
7. Per l’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni del presente <strong>regolamento</strong> concernenti la delimitazione del campo<br />
d’indagine, la procedura <strong>di</strong> verifica e la VIA si fa riferimento al sistema informativo sulla sensibilità<br />
ambientale pre<strong>di</strong>sposto e implementato dal servizio. In attesa dell’attivazione del predetto sistema<br />
informativo, ai fini dell’in<strong>di</strong>viduazione della sensibilità ambientale viene fatto riferimento al sistema<br />
ambientale del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>. 122<br />
articolo 14 bis - Coor<strong>di</strong>namento interregionale 123<br />
1. Nel caso <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi che possano avere impatti rilevanti sul territorio <strong>di</strong> altre<br />
Regioni o Provincia Autonoma confinanti, il servizio procede ad informare e a richiedere, nel corso della<br />
procedura <strong>di</strong> VIA, il parere dei predetti enti, ai sensi dell’articolo 5, commi 1 e 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>.<br />
articolo 15 - Norma transitoria 124<br />
(omissis)<br />
articolo 16 - Norme finali 125<br />
(omissis)<br />
Allegato A 126127<br />
Progetti sottoposti alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale (colonna 1) e alla procedura <strong>di</strong><br />
verifica (colonna 2) <strong>di</strong> cui agli articoli 2 e 3.<br />
Avvertenza: la presente tabella non contempla le tipologie <strong>di</strong> progetto rientranti nella procedura <strong>di</strong> VIA <strong>di</strong><br />
competenza statale.<br />
1. Agricoltura, silvicoltura e acquicoltura<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
118 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 10 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg<br />
119 Comma sostituito dall'articolo 14 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
120 Con provve<strong>di</strong>mento del Direttore dell’Agenzia n. 56 del 24 aprile 2008, prot. n. 893/2008-D201, sono state approvate le<br />
“Modalità <strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle procedure <strong>di</strong><br />
valutazione d’impatto ambientale ai sensi dell’articolo 14, comma 1, del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.” [vedasi<br />
specifico documento riportato a fine <strong>regolamento</strong>]<br />
121 Comma aggiunto dall'articolo 14 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
122 Comma aggiunto dall'articolo 14 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
123 Articolo aggiunto dall'articolo 15 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
124 Articolo abrogato dall'articolo 18 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg<br />
125 Articolo soppresso dall'articolo 11 del d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg.<br />
126 Tabella già mo<strong>di</strong>ficata dal d.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg, successivamente sostituita ai sensi dell'articolo 16 del<br />
d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg e dalla d.G.P. 26 marzo 2010, n. 625.<br />
127 In appen<strong>di</strong>ce si riportano le tabelle <strong>di</strong> assoggettabilità delle opere, secondo le varie versioni <strong>di</strong> <strong>regolamento</strong><br />
1<strong>28</strong> Nota <strong>di</strong> aiuto alla lettura della tabella tipologica.<br />
Nella tabella che segue, la “e” ha funzione <strong>di</strong> mero collegamento nell’elencazione delle tipologie progettuali, e non quin<strong>di</strong><br />
funzione congiuntiva come normalmente intesa in ambito legale (“e” congiuntiva, “o” <strong>di</strong>sgiuntiva).<br />
<strong>29</strong>
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
1. a) Progetti <strong>di</strong> ricomposizione fon<strong>di</strong>aria oltre i 200 ettari<br />
1. b) Progetti volti a destinare terre incolte o<br />
oltre i 10 ettari<br />
estensioni seminaturali o naturali alla<br />
coltivazione agricola intensiva (progetti non<br />
compresi nella lettera 1. d)<br />
1. c) Progetti <strong>di</strong> gestione delle risorse idriche per<br />
l’agricoltura compresi i progetti <strong>di</strong> irrigazione e<br />
<strong>di</strong> drenaggio delle terre<br />
1. d) Progetti <strong>di</strong> imboschimento e <strong>di</strong>sboscamento a<br />
scopo <strong>di</strong> conversione ad un altro tipo <strong>di</strong><br />
sfruttamento del suolo<br />
1. e) Impianti <strong>di</strong> allevamento intensivo <strong>di</strong> animali con<br />
più <strong>di</strong>:<br />
85.000 posti polli da<br />
ingrasso<br />
60.000 posti per galline<br />
3.000 posti suini da<br />
produzione (<strong>di</strong> oltre 30<br />
kg)<br />
900 posti scrofe<br />
oltre i 300 ettari<br />
oltre 20 ettari per<br />
l’imboschimento<br />
oltre 5 ettari per il<br />
<strong>di</strong>sboscamento<br />
40.000 posti pollame<br />
1.400 posti suini da<br />
produzione (<strong>di</strong> oltre 30<br />
kg)<br />
550 posti scrofe<br />
150 UBA (bovini) da<br />
latte<br />
400 UBA (bovini) da<br />
ingrasso<br />
10.000 posti per conigli<br />
1. f) Piscicoltura intensiva oltre 5 ha <strong>di</strong> superficie<br />
delle vasche<br />
per estrazione oltre<br />
2. Industria estrattiva<br />
2. a) Cave e torbiere, con esclusione delle varianti che<br />
l.p. n. 6/80 1<strong>29</strong><br />
non comportano un aumento <strong>di</strong> volume <strong>di</strong> 500.000 m³ <strong>di</strong> materiale<br />
materiale estratto all’interno <strong>di</strong> una singola area<br />
già autorizzata o concessa, nonché delle strutture<br />
o <strong>di</strong> area interessata<br />
superiore a 20 ettari<br />
e degli impianti <strong>di</strong> cui all’art. 7, comma 6, della<br />
2. b) Estrazione <strong>di</strong> minerali me<strong>di</strong>ante dragaggio<br />
fluviale e lacuale<br />
2. c) Trivellazioni e attività <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> materiali<br />
soli<strong>di</strong> <strong>di</strong> prima categoria e <strong>di</strong> risorse geotermiche<br />
incluse le relative attività minerarie<br />
2. d) Attività <strong>di</strong> coltivazione <strong>di</strong> minerali soli<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
prima categoria, degli idrocarburi e delle risorse<br />
geotermiche<br />
2. e) Attività <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> idrocarburi liqui<strong>di</strong> e gassosi<br />
in terraferma<br />
3. Industria energetica<br />
3. a) 131 Impianti industriali non termici per la<br />
produzione <strong>di</strong> energia elettrica, vapore e acqua<br />
tutti i progetti<br />
per estrazioni superiori a<br />
200.000 m³ <strong>di</strong> materiale,<br />
con riferimento alla<br />
singola cava o al<br />
programma d’attuazione<br />
<strong>di</strong> cui all’art. 6 della l.p.<br />
n. 6/80 130 . Qualora detto<br />
programma sia<br />
obbligatorio è<br />
assoggettato a procedura<br />
<strong>di</strong> verifica il programma<br />
tutti i progetti<br />
tutti i progetti<br />
tutti i progetti<br />
con potenza complessiva<br />
superiore a 200 kW<br />
1<strong>29</strong> La l.p. n. 6/1980 e s.m. è stata abrogata con l’entrata in vigore della nuova normativa in materia <strong>di</strong> cave e questo riferimento<br />
deve essere sostituito da quello <strong>relativo</strong> all’articolo 14 “Strutture ed impianti fissi” della l.p. 4 ottobre 2006, n. 7, “Disciplina<br />
dell'attività <strong>di</strong> cava”.<br />
130 La l.p. n. 6/1980 e s.m. è stata abrogata con l’entrata in vigore della nuova normativa in materia <strong>di</strong> cave e questo riferimento<br />
deve essere sostituito da quello <strong>relativo</strong> all’articolo 6 “Programma <strong>di</strong> attuazione” della l.p. 4 ottobre 2006, n. 7, “Disciplina<br />
dell'attività <strong>di</strong> cava”.<br />
131 Tipologia e soglie così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
30
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
calda.<br />
Sono comunque esclusi:<br />
- gli impianti solari termici per la produzione <strong>di</strong><br />
acqua e/o aria calda;<br />
- gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati<br />
o con integrazione architettonica <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 2, comma 1, lettere b2) e b3), del<br />
d.m. 19 febbraio 2007 (Criteri e modalità per<br />
incentivare la produzione <strong>di</strong> energia elettrica<br />
me<strong>di</strong>ante conversione fotovoltaica della fonte<br />
solare, in attuazione dell’art. 7 del decreto<br />
legislativo <strong>29</strong> <strong>di</strong>cembre 2003, n. 387);<br />
- gli impianti fotovoltaici posizionati su<br />
fabbricati e strutture e<strong>di</strong>lizie a destinazione<br />
industriale, produttiva, terziaria e <strong>di</strong>rezionale.<br />
3. b) 132 Impianti termici per la produzione <strong>di</strong> energia<br />
elettrica, vapore e acqua calda<br />
3. c) Impianti industriali per il trasporto <strong>di</strong> gas, vapore<br />
e acqua calda<br />
3. d) Elettrodotti aerei esterni per il trasporto <strong>di</strong><br />
energia elettrica<br />
con potenza termica<br />
complessiva superiore a<br />
150 MW<br />
con tensione nominale<br />
superiore a 100 kV e con<br />
tracciato <strong>di</strong> lunghezza<br />
superiore a 10 km<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
con potenza termica<br />
complessiva superiore a<br />
5 MW<br />
con condotte con<br />
lunghezza complessiva<br />
superiore a 15 km<br />
con tensione nominale<br />
superiore a 100 kV e con<br />
tracciato <strong>di</strong> lunghezza<br />
superiore a 3 km<br />
3. e) Stoccaggio in superficie <strong>di</strong> gas naturale con capacità<br />
complessiva superiore a<br />
15.000 m³<br />
3. f) 133 Stoccaggio in superficie <strong>di</strong> combustibili fossili con capacità<br />
complessiva superiore a<br />
1.000 m³<br />
3. g) 134 Stoccaggio <strong>di</strong> gas combustibile in serbatoi<br />
sotterranei e cisterne interrate<br />
3. h) Agglomerazione industriale <strong>di</strong> carbon fossile e<br />
lignite<br />
3. i) 135 Impianti per la produzione <strong>di</strong> energia<br />
idroelettrica con esclusione dell’utilizzazione a<br />
fini idroelettrici <strong>di</strong> strutture acquedottistiche<br />
potabili, irrigue e industriali, purché non si<br />
verifichino aumenti delle portate derivate o<br />
variazioni del periodo <strong>di</strong> derivazione<br />
3. l) 137 Impianti eolici per la produzione <strong>di</strong> energia<br />
elettrica in aree <strong>di</strong> tutela ambientale del Piano<br />
urbanistico <strong>provinciale</strong><br />
3. m) 138 Impianti industriali per la produzione <strong>di</strong> energia<br />
me<strong>di</strong>ante lo sfruttamento del vento<br />
con<br />
capacità<br />
complessiva superiore a<br />
80.000 m³<br />
136<br />
con potenza complessiva<br />
massima erogata<br />
superiore a 20 kW<br />
con<br />
capacità<br />
complessiva superiore a<br />
15.000 m³<br />
tutti i progetti<br />
con potenza nominale<br />
me<strong>di</strong>a superiore a 130<br />
kW<br />
con potenza complessiva<br />
massima erogata fino a<br />
20 kW<br />
con potenza complessiva<br />
massima<br />
superiore a 20 kW<br />
3. n) 139 Impianti <strong>di</strong> gassificazione e liquefazione del tutti i progetti<br />
erogata<br />
132 Tipologia e soglie così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
133 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
134 Tipologia e soglia così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
135 Soglia <strong>di</strong>mensionale così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
136 In base alla norma statutaria (d.P.R. 22 marzo 1974, n. 381), la competenza è <strong>provinciale</strong> anche per gli impianti <strong>di</strong> cui al d.lgs.<br />
n. 152/2006 e s.m., allegato II lettera 2 “centrali per la produzione dell’energia idroelettrica con potenza <strong>di</strong> concessione<br />
superiore a 30 MW incluse <strong>di</strong>ghe ed invasi <strong>di</strong>rettamente asserviti”, da assoggettare <strong>di</strong>rettamente a procedura <strong>di</strong> VIA nazionale.<br />
137 Tipologia e soglie introdotte dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
138 Tipologia e soglia così mo<strong>di</strong>ficate dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
31
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
carbone<br />
4. Produzione e trasformazione dei metalli<br />
4. a) Impianti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> ghisa o acciaio<br />
(fusione primaria o secondaria), compresa la<br />
relativa colata continua<br />
4. b) Impianti destinati alla trasformazione <strong>di</strong> metalli<br />
ferrosi me<strong>di</strong>ante:<br />
I laminazione a caldo<br />
II forgiatura con magli<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
con capacità superiore a<br />
1,75 t/ora<br />
con capacità superiore a<br />
14 t/ora <strong>di</strong> acciaio grezzo<br />
con energia <strong>di</strong> impatto<br />
superiore a 35 kJ per<br />
maglio e con potenza<br />
calorifera superiore a 14<br />
MW<br />
III applicazione <strong>di</strong> strati protettivi <strong>di</strong> metallo fuso con capacità <strong>di</strong><br />
trattamento superiore a 2<br />
t/ora <strong>di</strong> acciaio grezzo<br />
4. c) Fonderie <strong>di</strong> metalli ferrosi con capacità <strong>di</strong><br />
produzione superiore a<br />
14 t/giorno<br />
4. d) Impianti <strong>di</strong> fusione e lega <strong>di</strong> metalli non ferrosi,<br />
esclusi i metalli preziosi, compresi i prodotti <strong>di</strong><br />
recupero (affinazione, formatura in fonderia,<br />
ecc.)<br />
4. e) Impianti per il trattamento <strong>di</strong> superficie <strong>di</strong><br />
metalli e materie plastiche me<strong>di</strong>ante processi<br />
elettrolitici o chimici<br />
4. f) Costruzione e montaggio <strong>di</strong> autoveicoli e<br />
costruzione dei relativi motori; impianti per la<br />
costruzione e riparazione <strong>di</strong> aeromobili;<br />
costruzione <strong>di</strong> materiale ferroviario e rotabile;<br />
con capacità <strong>di</strong> fusione<br />
superiore a 7 t/giorno per<br />
il piombo ed il cadmio o<br />
oltre 35 t/giorno per gli<br />
altri metalli<br />
con capacità delle<br />
vasche superiore a 30 m³<br />
per superficie impegnata<br />
superiore a 10.000 m² o<br />
50.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
cantieri navali<br />
4. g) Imbutitura <strong>di</strong> fondo con esplosivi per superficie impegnata<br />
superiore a 3.500 m² o<br />
35.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
4. h) Impianti <strong>di</strong> arrostimento e sinterizzazione <strong>di</strong><br />
minerali metallici<br />
per superficie impegnata<br />
superiore a 3.500 m² o<br />
35.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
5. Industria dei prodotti minerali<br />
5. a) Cokerie (<strong>di</strong>stillazione a secco del carbone) tutti i progetti<br />
5. b) Impianti destinati alla produzione <strong>di</strong> clinker<br />
(cemento) in forni rotativi; <strong>di</strong> calce viva; altri<br />
tipi <strong>di</strong> forni<br />
5. c) Impianti destinati alla produzione <strong>di</strong> amianto e<br />
alla fabbricazione <strong>di</strong> prodotti a base <strong>di</strong> impianti<br />
5. d) Impianti per la fabbricazione del vetro, compresi<br />
quelli destinati alla produzione <strong>di</strong> fibre <strong>di</strong> vetro<br />
5. e) Impianti per la fusione <strong>di</strong> sostanze minerali,<br />
compresi quelli destinati alla produzione <strong>di</strong> fibre<br />
minerali<br />
5. f) Fabbricazione <strong>di</strong> prodotti ceramici me<strong>di</strong>ante<br />
cottura, in particolare tegole, mattoni, mattoni<br />
refrattari, piastrelle, gres o porcellane (esclusi i<br />
laboratori artistici)<br />
oltre 350 t/giorno <strong>di</strong><br />
cemento; oltre 35<br />
t/giorno <strong>di</strong> calce; oltre 35<br />
t/giorno per altri forni<br />
tutti i progetti<br />
oltre 10.000 t/anno <strong>di</strong><br />
capacità <strong>di</strong> fusione<br />
per superficie impegnata<br />
superiore a 5.000 m² o<br />
50.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
per superficie impegnata<br />
superiore a 3.000 m² o<br />
30.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
139 Tipologia e soglia introdotte dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
32
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
6. Industria chimica<br />
6. a) Trattamento industriale <strong>di</strong> prodotti interme<strong>di</strong> e<br />
fabbricazione <strong>di</strong> prodotti chimici<br />
6. b) Produzione industriale <strong>di</strong> antiparassitari e <strong>di</strong><br />
prodotti farmaceutici, <strong>di</strong> pitture e vernici, <strong>di</strong><br />
elastomeri e perossi<strong>di</strong><br />
6. c) Impianti <strong>di</strong> stoccaggio <strong>di</strong> petrolio, prodotti<br />
petroliferi, petrolchimici e chimici pericolosi ai<br />
sensi della <strong>legge</strong> <strong>29</strong> maggio 1974 n. 256 e<br />
con capacità superiore a<br />
35.000 t/anno <strong>di</strong> materie<br />
prime<br />
con capacità superiore a<br />
35.000 t/anno <strong>di</strong> materie<br />
prime<br />
con capacità<br />
complessiva superiore a<br />
40.000 m³<br />
s.m. 140<br />
7. Industria dei prodotti alimentari<br />
7. a) Impianti per il trattamento e la trasformazione <strong>di</strong><br />
materie prime animali (<strong>di</strong>verse dal latte)<br />
7. b) Impianti per il trattamento e la trasformazione <strong>di</strong><br />
materie prime vegetali<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
tutti i progetti<br />
tutti i progetti<br />
con<br />
capacità<br />
complessiva superiore a<br />
700 mc <strong>di</strong> volume per i<br />
prodotti petroliferi e 300<br />
mc <strong>di</strong> volume per tutti<br />
gli altri prodotti<br />
con capacità <strong>di</strong><br />
produzione <strong>di</strong> oltre 75<br />
t/giorno <strong>di</strong> prodotto<br />
finito<br />
con capacità <strong>di</strong><br />
produzione <strong>di</strong> oltre 300<br />
t/giorno <strong>di</strong> prodotto<br />
finito<br />
7. c) Fabbricazione <strong>di</strong> prodotti lattiero - caseari con capacità <strong>di</strong><br />
produzione <strong>di</strong> oltre 140<br />
t/giorno su base annua<br />
7. d) Industria della birra e del malto con capacità <strong>di</strong><br />
produzione superiore a<br />
350.000 t/anno<br />
7. e) Fabbricazione <strong>di</strong> dolciumi e sciroppi per inse<strong>di</strong>amenti oltre<br />
35.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
7. f) Impianti per la macellazione <strong>di</strong> animali;<br />
stabilimenti <strong>di</strong> squartamento<br />
Impianti per l’eliminazione o il recupero <strong>di</strong><br />
carcasse e <strong>di</strong> residui animali<br />
7. g) Industrie per la protezione della fecola; molitura<br />
dei cereali, industria dei prodotti amidacei,<br />
industria dei prodotti alimentari per la zootecnia<br />
7. h) Stabilimenti per la protezione <strong>di</strong> farina <strong>di</strong> pesce e<br />
<strong>di</strong> olio <strong>di</strong> pesce<br />
con capacità <strong>di</strong><br />
produzione <strong>di</strong> carcasse<br />
superiore a 35 t/giorno<br />
con capacità <strong>di</strong><br />
trattamento <strong>di</strong> oltre 7<br />
t/giorno<br />
per superficie impegnata<br />
superiore a 3.500 m² <strong>di</strong> o<br />
35.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
con capacità <strong>di</strong><br />
lavorazione superiore a<br />
35.000 q/anno <strong>di</strong><br />
prodotto lavorato<br />
7. i) Zuccherifici con capacità <strong>di</strong><br />
produzione<br />
o<br />
raffinazione superiore a<br />
7.000 t/giorno <strong>di</strong><br />
barbabietole o altre<br />
materie prime<br />
7. l) Impianti industriali per la produzione <strong>di</strong> lievi tutti i progetti<br />
8. Industria dei tessili, del cuoio, del legno, della<br />
carta<br />
8. a) Fabbricazione <strong>di</strong> pasta per carta a partire dal<br />
legno o da altre materie fibrose<br />
per capacità <strong>di</strong><br />
produzione superiori a<br />
140 Legge abrogata dall'articolo 15 del d.lgs. 16 luglio 1998, n. <strong>28</strong>5, a sua volta abrogato dall'articolo 20 del d.lgs. 14 marzo 2003,<br />
n. 65 “Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 1999/45/CE e della <strong>di</strong>rettiva 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e<br />
all'etichettatura dei preparati pericolosi”. Ve<strong>di</strong> anche il d.lgs. 3 febbraio 1997, n. 52 “Attuazione della <strong>di</strong>rettiva 92/32/CEE<br />
concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose”<br />
33
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
100 t/giorno<br />
8. b) Impianti per il pretrattamento (operazioni <strong>di</strong><br />
lavaggio, imbianchimento, mercerizzazione) o la<br />
tintura <strong>di</strong> fibre o <strong>di</strong> tessili<br />
8. c) Impianti per la concia delle pelli e del pellame per capacità <strong>di</strong><br />
lavorazione superiori a<br />
12 t/giorno <strong>di</strong> prodotto<br />
8. d) Impianti per la produzione e la lavorazione <strong>di</strong><br />
cellulosa, e impianti destinati alla fabbricazione<br />
<strong>di</strong> carta e cartoni<br />
8. e) Impianti <strong>di</strong> fabbricazione <strong>di</strong> pannelli <strong>di</strong> fibre,<br />
pannelli <strong>di</strong> particelle e compensati<br />
9. Industria della gomma<br />
9. a) Fabbricazione e trattamento <strong>di</strong> prodotti a base <strong>di</strong><br />
elastomeri<br />
10. Progetti <strong>di</strong> infrastrutture<br />
10. a) Progetti <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> zone industriali o<br />
finito<br />
per capacità <strong>di</strong><br />
trattamento superiore a 7<br />
t/giorno<br />
tutti i progetti<br />
per capacità <strong>di</strong><br />
lavorazione superiore a<br />
50 t/giorno<br />
per capacità <strong>di</strong><br />
lavorazione superiore a<br />
50.000 t/anno <strong>di</strong> materie<br />
lavorate<br />
tutti i progetti<br />
per superfici superiori a<br />
<strong>28</strong> ha<br />
produttive<br />
10. b) Progetti <strong>di</strong> riassetto urbano, costruzione <strong>di</strong> centri<br />
commerciali e parcheggi:<br />
I sviluppo <strong>di</strong> aree urbane nuove o in estensione <strong>di</strong> superficie dell’area<br />
superiore a <strong>28</strong> ha<br />
II sviluppo urbano all’interno <strong>di</strong> aree urbane<br />
esistenti<br />
III interporti, parcheggi, ospedali, centri fieristici,<br />
mercati all’ingrosso, impianti sportivi<br />
<strong>di</strong> superficie dell’area<br />
superiore a 7 ha<br />
<strong>di</strong> superficie dell’area<br />
superiore a 2 ha o <strong>di</strong><br />
volume e<strong>di</strong>ficato<br />
superiore a 40.000 m³<br />
con superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
superiore a 1.500 m²<br />
tutti i progetti<br />
IV gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio, compresi<br />
i centri commerciali al dettaglio 141<br />
10. c) Linee ferroviarie a carattere regionale o locale,<br />
con esclusione dei raccor<strong>di</strong> agli impianti<br />
produttivi o ad altre strutture; piattaforme e<br />
terminali intermodali<br />
10. d) Costruzioni <strong>di</strong> aeroporti tutti i progetti<br />
10. e) Costruzione <strong>di</strong> strade (anche <strong>di</strong> competenza della<br />
Provincia ai sensi dell’art. 19 bis del d.P.R. 22<br />
marzo 1974, n. 381 come inserito dall’art. 8 del<br />
d.lgs. 11 novembre 1999, n. 463) 142 :<br />
I<br />
II<br />
vie <strong>di</strong> rapida comunicazione (strade riservate alla<br />
circolazione automobilistica o tratti <strong>di</strong> esse,<br />
accessibili solo attraverso svincoli o intersezioni<br />
controllate e sulle quali sono vietati tra l’altro<br />
l’arresto e la sosta <strong>di</strong> autoveicoli)<br />
strade extraurbane a quattro o più corsie,<br />
raddrizzamento e/o allargamento <strong>di</strong> esistenti a<br />
due corsie per renderle a quattro o più corsie<br />
tutti i progetti<br />
con lunghezza superiore<br />
a 3,5 km<br />
con lunghezza fino a 3,5<br />
km<br />
III strade extraurbane secondarie con lunghezza superiore<br />
a 1.500 m<br />
IV strade <strong>di</strong> scorrimento in area urbana o<br />
con lunghezza superiore<br />
potenziamento <strong>di</strong> esistenti, in area urbana, a<br />
a 1.500 m<br />
quattro o più corsie<br />
10. f) Porti e impianti portuali, compresi i porti <strong>di</strong> porti turistici e da porti lacuali e fluviali,<br />
141 Per le definizioni relative alle strutture commerciali ve<strong>di</strong> la l.p. 8 maggio 2000, n. 4 e s.m. riportata più avanti nel testo<br />
142 Ve<strong>di</strong> normativa statale<br />
34
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
pesca <strong>di</strong>porto quando lo<br />
specchio d’acqua è<br />
superiore a 10 ha o le<br />
aree esterne interessate<br />
superano i 5 ha, oppure i<br />
moli sono <strong>di</strong> lunghezza<br />
superiore ai 500 m<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
impianti portuali e porti<br />
<strong>di</strong> pesca: tutti i progetti<br />
10. g) Costruzione <strong>di</strong> vie navigabili interne tutti i progetti<br />
10. h) Opere <strong>di</strong> regolazione dei corsi dei fiumi e dei<br />
tutti i progetti, con<br />
torrenti, canalizzazioni e interventi <strong>di</strong> bonifica<br />
ed altri simili destinati a incidere sul regime<br />
delle acque<br />
l’esclusione delle<br />
tipologie <strong>di</strong> opere come<br />
definite dall’articolo 2,<br />
comma 1, della <strong>legge</strong><br />
regionale 11 novembre<br />
1971, n. 39 143<br />
143 Legge regionale 11 novembre 1971, n. 39, “Norme per l'esecuzione delle opere <strong>di</strong> sistemazione dei bacini montani” - articolo<br />
2, comma 1:<br />
“Le opere <strong>di</strong> sistemazione montana comprendono:<br />
a) opere volte ad ottenere la stabile correzione dei corsi d'acqua e che hanno per scopo la riduzione del trasporto solido, la<br />
<strong>di</strong>fesa delle sponde e la regolarizzazione del profilo;<br />
b) opere <strong>di</strong> sistemazione del terreno sui versanti, allo scopo <strong>di</strong> eliminare o ridurre il trasporto solido dei corsi d'acqua;<br />
c) opere <strong>di</strong> carattere accessorio a quelle in<strong>di</strong>cate nelle lettere precedenti quali paravalanghe, rimboschimenti e rinver<strong>di</strong>menti,<br />
tendenti al miglioramento del regime idraulico ed alla riduzione del trasporto solido, e strade <strong>di</strong> servizio;<br />
d) lavori <strong>di</strong> or<strong>di</strong>naria manutenzione alle opere ed agli alvei al fine <strong>di</strong> conservare in efficienza i manufatti esistenti, nonché per<br />
mantenere una sufficiente sezione <strong>di</strong> deflusso.”<br />
Sono opere realizzate dal Servizio Bacini montani.<br />
In base all’articolo 115, comma 1, lettera d), della l.p. 23 maggio 2007, n. 11, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />
applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, la l.r. 11 novembre 1971, n. 39 è abrogata. Il riferimento è pertanto sostituito dal<br />
seguente, contenuto nella l.p. 23 maggio 2007, n. 11:<br />
articolo 10 - Opere e interventi <strong>di</strong> sistemazione idraulica e forestale<br />
1. Le finalità <strong>di</strong> questo titolo si perseguono me<strong>di</strong>ante la realizzazione dei seguenti interventi e opere <strong>di</strong> sistemazione idraulica e<br />
forestale:<br />
a) interventi volti a ottenere la gestione dei corsi d'acqua finalizzata alla riduzione del pericolo, attraverso il contenimento<br />
delle piene e il controllo del trasporto solido;<br />
b) interventi <strong>di</strong> sistemazione del terreno sui versanti instabili, per il controllo dell'apporto solido nei corsi d'acqua e per la<br />
riduzione dell'erosione;<br />
c) interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dei centri abitati e delle relative infrastrutture, che prevedono opere <strong>di</strong> ritenuta, <strong>di</strong> laminazione o <strong>di</strong><br />
deviazione delle portate liquide o solide, per ridurre il pericolo derivante dai fenomeni alluvionali e torrentizi;<br />
d) lavori <strong>di</strong> or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria manutenzione delle opere e degli alvei, per conservare in efficienza gli interventi e per<br />
mantenere una sufficiente sezione <strong>di</strong> deflusso e il buon regime dei corsi d'acqua, ivi compreso il trattamento della vegetazione<br />
in alveo, attuato in modo da contemperare le esigenze <strong>di</strong> efficienza idraulica con quelle <strong>di</strong> carattere ecologico, paesaggistico e<br />
ambientale;<br />
e) rimboschimenti, cespugliamenti e rinver<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> terreni denudati anche a seguito <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>, interventi <strong>di</strong> arricchimento<br />
della composizione floristica e <strong>di</strong> riequilibrio dei popolamenti forestali, comprese le cure colturali e quelle in<strong>di</strong>rizzate alla<br />
normalizzazione dei caratteri del bosco;<br />
f) interventi e opere secondo le tipologie in<strong>di</strong>cate dai piani forestali e montani nei boschi <strong>di</strong> protezione;<br />
g) interventi e opere per la <strong>di</strong>fesa dei boschi dagli incen<strong>di</strong>, previsti dal piano <strong>di</strong>sciplinato all'articolo 86 ed eventualmente dai<br />
piani <strong>di</strong> gestione forestale aziendale previsti dall'articolo 57;<br />
h) interventi <strong>di</strong> lotta e <strong>di</strong> prevenzione delle avversità biotiche e abiotiche, compresa la ricostituzione del bosco danneggiato.<br />
2. Rientrano fra gli interventi previsti dal comma 1 le opere <strong>di</strong> carattere accessorio necessarie alla loro esecuzione, come le<br />
strade <strong>di</strong> servizio, le piste, i depositi, le mense e gli alloggi a servizio dei cantieri.<br />
3. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 56 in or<strong>di</strong>ne all'attività <strong>di</strong> gestione forestale da parte dei proprietari e dei<br />
soggetti gestori, la Provincia, i comuni e la comunità assicurano, secondo quanto previsto da questa <strong>legge</strong>, la realizzazione<br />
degli interventi e delle opere in<strong>di</strong>cate dal comma 1 che, in quanto coerenti con i criteri stabiliti dai piani forestali e montani,<br />
sono <strong>di</strong> interesse pubblico.<br />
4. Sono riconosciuti <strong>di</strong> rilievo <strong>provinciale</strong> e sono riservati alla competenza della Provincia gli interventi e le opere <strong>di</strong><br />
sistemazione dei corsi d'acqua e dei laghi iscritti nell'elenco delle acque pubbliche e nei relativi elenchi suppletivi, o intavolati<br />
al demanio idrico <strong>provinciale</strong>, e comunque quelli che rientrano nelle aree in<strong>di</strong>viduate dai piani forestali e montani ai sensi<br />
dell'articolo 6, comma 8, nonché gli interventi e le opere espressamente previsti dal piano per la <strong>di</strong>fesa dei boschi dagli<br />
incen<strong>di</strong>. Rimangono esclusi gli interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa eseguiti dai privati ai sensi dell'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 18 del<br />
1976, come mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 75 <strong>di</strong> questa <strong>legge</strong>.<br />
5. Alla realizzazione degli interventi e delle opere la Provincia provvede secondo quanto previsto dall'articolo 84.<br />
35
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
10. i) Dighe e altri impianti destinati a trattenere,<br />
regolare le acque o ad accumularle in modo<br />
durevole<br />
10. j) Sistemi <strong>di</strong> trasporto a guida vincolata (tramvie e<br />
metropolitane), funicolari o linee simili <strong>di</strong> tipo<br />
particolare, principalmente a<strong>di</strong>bite al trasporto <strong>di</strong><br />
passeggeri<br />
10. k) Installazione <strong>di</strong> oleodotti e gasdotti escluse le<br />
reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />
10. l) Installazione <strong>di</strong> acquedotti escluse le reti <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stribuzione<br />
10. m) Derivazioni <strong>di</strong> acque superficiali e opere<br />
connesse<br />
10. n) Derivazioni <strong>di</strong> acque sotterranee e da sorgenti,<br />
ivi compresa l’estrazione e la ricarica artificiale<br />
<strong>di</strong> acque freatiche<br />
10. o) Opere per il trasferimento <strong>di</strong> risorse idriche tra<br />
bacini imbriferi principali, non rientranti nella<br />
competenza nazionale o nelle altre tipologie del<br />
presente allegato<br />
11. Altri progetti<br />
11. a) Piste permanenti per corse e prove <strong>di</strong> veicoli a<br />
motore<br />
11. b) Impianti <strong>di</strong> smaltimenti <strong>di</strong> rifiuti:<br />
I 146<br />
II 147<br />
III 148<br />
Impianti <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti urbani non<br />
pericolosi, me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> incenerimento<br />
o <strong>di</strong> trattamento, (operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato<br />
B, lettere D2 e da D8 a D11, della parte quarta<br />
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152)<br />
Impianti <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti non pericolosi<br />
me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> raggruppamento o<br />
ricon<strong>di</strong>zionamento preliminari (operazioni <strong>di</strong> cui<br />
all’Allegato B, lettere D13 e D14, della parte<br />
quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.<br />
152)<br />
Impianti <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti speciali non<br />
pericolosi me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> incenerimento<br />
o <strong>di</strong> trattamento (operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato<br />
B, lettere D2 e da D8 a D11, della parte quarta<br />
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152)<br />
<strong>di</strong> altezza superiore ai 10<br />
m ai sensi del d.P.R. n.<br />
1363 del 1959 144 o con<br />
capacità <strong>di</strong> invaso<br />
superiore a 100.000<br />
mc 145<br />
con portata massima<br />
derivabile superiori a<br />
1.000 l/s<br />
con portata massima<br />
derivabile superiori a<br />
100 l/s<br />
con capacità superiore a<br />
200 t/giorno<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
con capacità <strong>di</strong> invaso<br />
superiore a 10.000 mc <strong>di</strong><br />
volume<br />
tutti i progetti<br />
<strong>di</strong> lunghezza superiore a<br />
20 km<br />
<strong>di</strong> lunghezza superiore a<br />
20 km<br />
con portata massima<br />
derivabile superiore a<br />
200 l/s<br />
con portata massima<br />
derivabile superiore a 50<br />
l/s<br />
tutti i progetti<br />
tutti i progetti<br />
con<br />
capacità<br />
complessiva superiore a<br />
10 t/giorno<br />
con<br />
capacità<br />
complessiva superiore a<br />
20 t/giorno<br />
con<br />
capacità<br />
complessiva superiore a<br />
10 t/giorno<br />
6. Se si evidenziano situazioni <strong>di</strong> pericolo o rischio residuo, anche a fronte <strong>di</strong> organici interventi <strong>di</strong> sistemazione, la Provincia<br />
promuove adeguate azioni d'informazione e <strong>di</strong> educazione, assicura trasparenza nell'azione amministrativa nonché <strong>di</strong>alogo<br />
volto ad acquisire consenso e con<strong>di</strong>visione sulle misure <strong>di</strong> protezione e sulle attività <strong>di</strong> protezione civile.<br />
144 d.P.R. 1 novembre 1959, n. 1363 “Approvazione del <strong>regolamento</strong> per la compilazione dei progetti, la costruzione e l'esercizio<br />
delle <strong>di</strong>ghe <strong>di</strong> ritenuta”: le norme della seconda parte del d.P.R. sono state sostituite da quelle allegate al d.m. 24 marzo 1982<br />
“Norme tecniche per la progettazione e la costruzione delle <strong>di</strong>ghe <strong>di</strong> sbarramento”. Ve<strong>di</strong>, anche, l'articolo 61 del d.lgs. 3 aprile<br />
2006, n. 152.<br />
145 In base alla norma statutaria (d.P.R. 22 marzo 1974, n. 381, articolo 5), la competenza è <strong>provinciale</strong> anche per gli impianti <strong>di</strong><br />
cui al d.lgs. n. 152/2006 e s.m., allegato II lettera 13 “impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo<br />
durevole, <strong>di</strong> altezza superiore a 15 m o che determinano un volume d’invaso superiore a 1.000.000 m³, nonché impianti<br />
destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque a fini energetici in modo durevole, <strong>di</strong> altezza superiore a 10 m o che<br />
determinano un volume d’invaso superiore a 100.000 m³”, da assoggettare <strong>di</strong>rettamente a procedura <strong>di</strong> VIA nazionale.<br />
146 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
147 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
148 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
36
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
IV 149<br />
V 150<br />
VI 151<br />
VII 152<br />
VIII 153<br />
IX 154<br />
X 155<br />
XI 156<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
Impianti <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi<br />
me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> deposito preliminare<br />
(operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato B, lettera D15,<br />
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile<br />
2006, n. 152)<br />
Discariche <strong>di</strong> rifiuti urbani non pericolosi<br />
(operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato B, lettere D1 e<br />
D5, della parte quarta del decreto legislativo 3<br />
aprile 2006, n. 152)<br />
Impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero <strong>di</strong> rifiuti<br />
pericolosi, me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> cui<br />
all’Allegato B, lettere D1, D5, D9, D10 e D11,<br />
ed all’Allegato C, lettera R1, della parte quarta<br />
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152<br />
Impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero <strong>di</strong> rifiuti<br />
pericolosi, me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> cui<br />
all’Allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15,<br />
ed all’Allegato C, lettere da R2 a R9, della parte<br />
quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.<br />
152<br />
Impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero <strong>di</strong> rifiuti non<br />
pericolosi me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> incenerimento<br />
o <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong> cui all’Allegato B, lettere D9,<br />
D10 e D11, ed all’Allegato C, lettera R1, della<br />
parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006,<br />
n. 152<br />
Impianti <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi<br />
me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato C, lettere<br />
da R1 a R9, della parte quarta del decreto<br />
legislativo 3 aprile 2006, n. 152<br />
Discariche <strong>di</strong> rifiuti speciali non pericolosi<br />
(operazioni <strong>di</strong> cui all’Allegato B, lettere D1 e<br />
D5, della parte quarta del decreto legislativo n.<br />
152/2006), ad esclusione delle <strong>di</strong>scariche per<br />
inerti con capacità complessiva sino a 100.000<br />
m³<br />
Impianti <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti me<strong>di</strong>ante<br />
operazioni <strong>di</strong> iniezione in profon<strong>di</strong>tà,<br />
lagunaggio, scarico <strong>di</strong> rifiuti soli<strong>di</strong> nell’ambiente<br />
idrico, compreso il seppellimento nel sottosuolo<br />
marino, deposito permanente (operazioni <strong>di</strong> cui<br />
all’Allegato B, lettere D3, D4, D6, D7 e D12,<br />
della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile<br />
2006, n. 152)<br />
con capacità superiore a<br />
150.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
oppure con capacità<br />
superiore a 200 t/giorno<br />
con capacità superiore a<br />
100.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
tutti i progetti<br />
con capacità superiore a<br />
100 t/giorno<br />
tutti i progetti<br />
tutti i progetti<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
con capacità massima<br />
superiore a 30.000 m³ o<br />
con capacità superiore a<br />
40 t/giorno<br />
con<br />
capacità<br />
complessiva fino a<br />
100.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
tutti i progetti<br />
con<br />
capacità<br />
complessiva superiore a<br />
10 t/giorno<br />
11. c) Impianti <strong>di</strong> depurazione delle acque reflue con potenzialità con potenzialità<br />
superiori a 100.000 superiori a 10.000<br />
abitanti equivalenti abitanti equivalenti<br />
11. d) Depositi <strong>di</strong> fanghi, progetti non rientranti nelle<br />
altre tipologie<br />
per quantitativi superiori<br />
a 50.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
11. e) Immagazzinamento <strong>di</strong> rottami <strong>di</strong> ferro, comprese per aree superiori a 1 ha<br />
149 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
150 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
151 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
152 Tipologia e soglia introdotte dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
153 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
154 Tipologia e soglia introdotte dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
155 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
156 Tipologia così mo<strong>di</strong>ficata dalla d.G.P. 26/03/2010, n. 625.<br />
37
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
le carcasse <strong>di</strong> veicoli - ivi compresi centri <strong>di</strong><br />
raccolta, stoccaggio e rottamazione <strong>di</strong> rottami <strong>di</strong><br />
ferro, autoveicoli e simili<br />
11. f) Banchi <strong>di</strong> prova per motori, turbine e reattori per aree superiori a 500<br />
m²<br />
11. g) Impianti per la produzione <strong>di</strong> fibre minerali<br />
artificiali<br />
11. h) Fabbricazione, con<strong>di</strong>zionamento, carico o messa<br />
in cartuccia <strong>di</strong> esplosivi; impianti per il recupero<br />
o la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> sostanze esplosive<br />
12. Turismo e svaghi<br />
12. a) Piste da sci 158<br />
157<br />
Impianti <strong>di</strong> risalita, funivie bifuni e strutture<br />
connesse - escluse le sciovie e le monofuni a<br />
collegamento permanente aventi lunghezza<br />
inclinata non superiore a 500 m 159<br />
12. b) Campeggi e villaggi turistici, centri turistici<br />
residenziali ed esercizi alberghieri esclusi quelli<br />
ricadenti nei centri abitati: 160<br />
I campeggi e villaggi turistici<br />
II centri turistico-residenziali ed esercizi<br />
alberghieri<br />
III<br />
nuovi rifugi alpini 161 al <strong>di</strong> sopra dei 1600 metri,<br />
esclusi gli ampliamenti e le mo<strong>di</strong>fiche degli<br />
esistenti<br />
per superficie impegnata<br />
superiore a 5.000 m² <strong>di</strong> o<br />
50.000 m³ <strong>di</strong> volume<br />
con almeno 25.000 t<br />
anno <strong>di</strong> materie prime<br />
lavorate<br />
con lunghezza superiore<br />
a 2 km o con superficie<br />
superiore a 5 ha<br />
i) con portata oraria<br />
massima, richiesta ai fini<br />
della concessione,<br />
superiore a 1800 persone<br />
per i nuovi tracciati<br />
ii) sostituzione sullo<br />
stesso tracciato <strong>di</strong><br />
impianti, esistenti o<br />
autorizzati alla data <strong>di</strong><br />
entrata in vigore del<br />
presente allegato, con<br />
impianti che superano la<br />
portata oraria, richiesta<br />
ai fini della concessione,<br />
<strong>di</strong> 2200 persone<br />
<strong>di</strong> superficie superiore a<br />
3,5 ha<br />
con oltre 210 posti letto<br />
o volume e<strong>di</strong>ficato oltre<br />
17.500 m³ o con<br />
superficie occupata<br />
superiore a 14 ha<br />
tutti i progetti<br />
12. c) Parchi tematici <strong>di</strong> superficie superiore a<br />
157 Ve<strong>di</strong> la deliberazione interpretativa della Giunta Provinciale 5 settembre 2003, n. 2178<br />
158 La deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui all’articolo 3 bis, comma 1, (ve<strong>di</strong> nota precedente) del presente <strong>regolamento</strong><br />
definisce le opere accessorie, connesse con la tipologia progettuale, rilevanti ai fini della procedura <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> VIA.<br />
159 La deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> cui all’articolo 3 bis, comma 1, (ve<strong>di</strong> nota precedente) del presente <strong>regolamento</strong><br />
definisce le opere accessorie, connesse con la tipologia progettuale, rilevanti ai fini della procedura <strong>di</strong> verifica e <strong>di</strong> VIA.<br />
La procedura <strong>di</strong> verifica si applica alle mo<strong>di</strong>fiche o ampliamenti degli impianti realizzati secondo quanto previsto dalla colonna<br />
2, tenuto conto delle in<strong>di</strong>cazioni della deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> prevista dall’articolo 3 bis, comma 1, (ve<strong>di</strong> nota<br />
precedente) del presente <strong>regolamento</strong>. La stessa <strong>di</strong>sciplina si applica anche con riferimento alle mo<strong>di</strong>fiche o ampliamenti <strong>di</strong><br />
impianti esistenti o autorizzati alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente allegato, qualora gli stessi presentino una portata oraria,<br />
determinata in concessione, superiore a 2200 persone.<br />
160 Per le definizioni ve<strong>di</strong> l.p. 15 maggio 2002, n. 7 e s.m. riportata più avanti nel testo<br />
161 La definizione <strong>di</strong> rifugio alpino è in<strong>di</strong>viduata dall’articolo 6 della l.p. 15 marzo 1993, n. 8 “Or<strong>di</strong>namento dei rifugi alpini,<br />
bivacchi, sentieri e vie ferrate” e s.m., che recita: “1. I rifugi alpini sono strutture ricettive che assicurano presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sobria<br />
ospitalità in zone <strong>di</strong> montagna, non raggiungibili da strade aperte al traffico or<strong>di</strong>nario”. Le esclusioni per i rifugi alpini<br />
esistenti sono da riferire ai rifugi alpini in possesso della qualifica alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>.<br />
38
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tipologie e progetti 1<strong>28</strong> COLONNA 1 COLONNA 2<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure VIA<br />
13.<br />
13. a) Progetti <strong>di</strong> cui alla colonna 1 che servono<br />
esclusivamente o essenzialmente per lo sviluppo<br />
ed il collaudo <strong>di</strong> nuovi meto<strong>di</strong> o prodotti e che<br />
non sono utilizzati per più <strong>di</strong> due anni<br />
Soglie limite per assoggettare<br />
le opere a procedure <strong>di</strong><br />
verifica<br />
5 ha<br />
tutti i progetti<br />
Allegato B 162<br />
Criteri <strong>di</strong> selezione <strong>di</strong> cui all’articolo 3, comma 6, e articolo 3 bis, comma 1, lettera a)<br />
1. Caratteristiche dei progetti<br />
Le caratteristiche dei progetti debbono essere considerate tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi:<br />
a) <strong>di</strong>mensioni del progetto (superfici, volumi, potenzialità);<br />
b) cumulo con altri progetti;<br />
c) utilizzazione <strong>di</strong> risorse naturali;<br />
d) produzione <strong>di</strong> rifiuti;<br />
e) inquinamento e <strong>di</strong>sturbi ambientali;<br />
f) rischio <strong>di</strong> incidenti, per quanto riguarda, in particolare, le sostanze o le tecnologie utilizzate;<br />
g) impatto sul patrimonio naturale e storico, tenuto conto della destinazione delle zone che possono essere<br />
danneggiate (in particolare zone turistiche, urbane e agricole).<br />
2. Localizzazione dei progetti<br />
Deve essere considerata la sensibilità ambientale delle aree geografiche che possono risentire dell’impatto dei<br />
progetti, tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi:<br />
a) utilizzazione attuale del territorio;<br />
b) ricchezza, qualità e capacità <strong>di</strong> rigenerazione delle risorse naturali della zona;<br />
c) capacità <strong>di</strong> carico dell’ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone:<br />
1) zone umide;<br />
2) zone montuose e forestali;<br />
3) aree naturali protette <strong>di</strong> cui all’articolo 2, comma 4;<br />
4) zone nelle quali gli standard <strong>di</strong> qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già stati<br />
superati;<br />
5) zone a forte densità demografica;<br />
6) zone <strong>di</strong> importanza storica, culturale o archeologica;<br />
7) aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle acque pubbliche;<br />
8) aree contigue ai parchi naturali e ai biotopi.<br />
3. Caratteristiche dell’impatto potenziale<br />
Gli effetti potenzialmente significativi dei progetti debbono essere considerati in relazione ai criteri stabiliti ai<br />
punti 1 e 2 tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi:<br />
a) portata dell’impatto (area geografica e densità della popolazione interessata);<br />
b) natura transfrontaliera dell’impatto;<br />
c) or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza e complessità dell’impatto;<br />
d) probabilità dell’impatto;<br />
e) durata, frequenza e reversibilità dell’impatto.<br />
Allegato C 163<br />
Relazione per la richiesta <strong>di</strong> procedura <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> cui all’articolo 3<br />
1. Descrizione dell’ambiente nel quale viene proposto il progetto:<br />
a) caratteristiche ambientali previste dall’art. 3, comma 2, lettere e) ed f), della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong>;<br />
b) principali vincoli ambientali che interessano, in tutto o in parte, il progetto;<br />
c) valutazione della sensibilità ambientale del sito;<br />
d) descrizione delle aree sensibili e delle aree protette presenti in prossimità del sito ove si realizza il<br />
progetto, con in<strong>di</strong>cazione delle eventuali interferenze che il progetto può avere su <strong>di</strong> esse.<br />
162 Allegato aggiunto ai sensi dell'articolo 16 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.<br />
163 Allegato aggiunto ai sensi dell'articolo 16 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.<br />
39
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
2. Dimensione del progetto:<br />
a) tipologia;<br />
b) <strong>di</strong>mensioni (superfici, volumi, potenzialità);<br />
c) obiettivi del progetto (giustificazione dell’opera, con illustrazione <strong>di</strong> massima delle alternative<br />
considerate, fruitori dell’opera, bacino <strong>di</strong> utenza);<br />
d) inquadramento territoriale (localizzazione, destinazione d’uso delle aree limitrofe e vocazione<br />
territoriale).<br />
3. Utilizzazione delle risorse naturali:<br />
a) fonti <strong>di</strong> approvvigionamento;<br />
b) <strong>di</strong>sponibilità delle risorse da impiegare;<br />
c) approvvigionamento idrico;<br />
d) interazione ed eventuale mo<strong>di</strong>fica del drenaggio sia superficiale che sotterraneo delle acque.<br />
4. Produzione e smaltimento <strong>di</strong> rifiuti.<br />
5. Inquinamento e <strong>di</strong>sturbi ambientali:<br />
a) generazione <strong>di</strong> conflitti nell’uso delle risorse con altri interventi limitrofi;<br />
b) valutazione quali-quantitativa degli inquinamenti indotti ed impatto non mitigabili;<br />
c) volumi <strong>di</strong> traffico indotti e capacità del sistema infrastrutturale.<br />
6. Analisi del rischio <strong>di</strong> incidenti.<br />
7. Impatto sul patrimonio naturale e storico.<br />
Sulla base della tipologia dell’intervento proposto i vari punti possono essere trattati in modo più o meno<br />
approfon<strong>di</strong>to, secondo la rilevanza dell’ambiente interessato, esplicitando anche l’eventuale inesistenza degli<br />
elementi richiesti.<br />
Decreto del Presidente della Giunta Provinciale 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. 164<br />
Mo<strong>di</strong>fiche al decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg.<br />
(Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> "Disciplina della<br />
valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente")<br />
articolo 10 - Mo<strong>di</strong>ficazioni all’articolo 11 del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n.<br />
13-11/Leg.<br />
3. Le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 11, comma 3 ter, del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22<br />
novembre 1989, n. 13-11/Leg., come inserito dal comma 2 del presente articolo, si applicano anche con<br />
riferimento ai proce<strong>di</strong>menti pendenti alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, nell’ambito dei<br />
quali la Giunta <strong>provinciale</strong> abbia richiesto gli elementi integrativi ivi considerati.<br />
articolo 16 - Allegati<br />
1. Ai sensi dell’articolo 22, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>, come sostituito<br />
dall’articolo 38, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 27 <strong>agosto</strong> 1999, n. 3, la tabella allegata al decreto del<br />
Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come mo<strong>di</strong>ficata dal decreto del<br />
Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg., è sostituita dagli allegati A, B e C.<br />
articolo 17 - Coor<strong>di</strong>namento formale del testo 165<br />
1. Al fine <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento del testo del <strong>regolamento</strong> con le <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> istituzione dell’agenzia<br />
<strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente contenute nella <strong>legge</strong> 11 settembre 1995, n. 11, al decreto del<br />
164 Si riportano i testi degli articoli che non hanno trovato spazio nel testo coor<strong>di</strong>nato.<br />
165 Come accennato in nota 76, nel testo si è provveduto a sostituire il termine servizio protezione ambiente e agenzia <strong>provinciale</strong><br />
per la protezione dell’ambiente del testo originario con il termine servizio valutazione ambientale derivante dal passaggio <strong>di</strong><br />
competenze <strong>di</strong>sposto dalla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 2138 del <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009.<br />
40
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come mo<strong>di</strong>ficato dal decreto del<br />
Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg., sono apportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:<br />
a) al comma 1 dell’articolo 1 il sesto trattino: "- s.p.a.: servizio protezione ambiente;” è sostituito dal<br />
seguente: "- agenzia: agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente; ";<br />
b) le parole: "il s.p.a.", "al s.p.a.", "del s.p.a.", "dal s.p.a.", contenute negli articoli 4, 5, 8, 9, 10, 12, 13 e 14,<br />
sono sostituite rispettivamente dalle seguenti: "l’agenzia", "all’agenzia", "dell’agenzia”, "dall’agenzia".<br />
articolo 18 - Abrogazioni<br />
1. Sono abrogati l’articolo 15 del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-<br />
11/Leg. e gli articoli 12, comma 2, e 13 del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 10 maggio 1995,<br />
n. 7-21/Leg., fatti salvi gli effetti prodotti e l’applicazione delle medesime <strong>di</strong>sposizioni ai rapporti giuri<strong>di</strong>ci<br />
sorti sotto il loro vigore.<br />
articolo 19 - Disposizioni transitorie e finali<br />
1. Le procedure <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale dei progetti depositati presso l’agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />
protezione dell’ambiente, ancora in corso alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, sono svolte<br />
fino al loro completamento secondo la <strong>di</strong>sciplina derivante dal medesimo, anche se i predetti progetti<br />
rientrano nelle tipologie e nelle eventuali soglie <strong>di</strong>mensionali, per le quali è prevista la procedura <strong>di</strong> verifica ai<br />
sensi del presente <strong>regolamento</strong>. Tuttavia, in tale ultimo caso, l’agenzia restituisce d’ufficio il progetto al<br />
proponente, entro venti giorni dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, ove verifichi che<br />
l’impatto ambientale in relazione alle caratteristiche del progetto, non richieda lo svolgimento della procedura<br />
<strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale. Parimenti sono restituiti d’ufficio i progetti <strong>di</strong> cui sopra che non<br />
rientrino nelle tipologie progettuali o nelle eventuali soglie <strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong> cui all’allegato A.<br />
2. La <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente <strong>regolamento</strong> si applica, ove ne ricorrano i presupposti, anche con<br />
riferimento ai progetti - precedentemente non soggetti a procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale - per i<br />
quali siano stati emanati singoli provve<strong>di</strong>menti permissivi o pareri o concessioni, prima della data <strong>di</strong> entrata in<br />
vigore del presente <strong>regolamento</strong>, quando tuttavia non sia ancora intervenuto il provve<strong>di</strong>mento amministrativo<br />
finale che ne consente la realizzazione. In tal caso, ai fini dell’applicazione della <strong>di</strong>sciplina derivante dal<br />
presente <strong>regolamento</strong>, mantengono comunque vali<strong>di</strong>tà i provve<strong>di</strong>menti favorevoli acquisiti prima della data <strong>di</strong><br />
entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>.<br />
3. Resta in ogni caso esclusa l’applicazione della <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente <strong>regolamento</strong> ai progetti per<br />
i quali, alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del medesimo, sia già intervenuto il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale<br />
ai sensi delle norme precedentemente vigenti, nonché ai progetti per i quali, alla stessa data, sia stato già<br />
assunto il provve<strong>di</strong>mento finale che ne consente la realizzazione, anche se non sia stato ancora rilasciato il<br />
provve<strong>di</strong>mento che autorizza l’esercizio dell’attività o dell’opera o dell’impianto. Ove ne ricorrano i<br />
presupposti, le mo<strong>di</strong>fiche e gli ampliamenti dei predetti progetti sono sottoposti alla <strong>di</strong>sciplina concernente la<br />
procedura <strong>di</strong> verifica stabilita dal presente <strong>regolamento</strong>.<br />
4. In attesa dell’adeguamento della normativa <strong>provinciale</strong> alle <strong>di</strong>sposizioni stabilite dal decreto del Presidente<br />
della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della <strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE relativa<br />
alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali), ai fini della valutazione <strong>di</strong> incidenza dei progetti<br />
localizzati nei siti <strong>di</strong> importanza comunitaria si applicano le <strong>di</strong>rettive emanate dalla Giunta <strong>provinciale</strong> con<br />
deliberazione n. 1018 del 5 maggio 2000. La predetta deliberazione può essere mo<strong>di</strong>ficata al fine <strong>di</strong> assicurare<br />
una più pertinente armonizzazione con la <strong>di</strong>sciplina sulla valutazione dell’impatto ambientale, l’adeguamento<br />
alla rete ecologica europea ovvero lo snellimento delle procedure amministrative.<br />
5. Con decorrenza dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, cessa l’applicazione delle<br />
deliberazioni interpretative già assunte dalla Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del decreto<br />
del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg.. Con apposite deliberazioni della<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> sono approvati, ai sensi del citato articolo 1, comma 6, del decreto del Presidente della<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> n. 13-11/Leg. del 1989, un glossario della terminologia e delle definizioni recate dalla<br />
<strong>di</strong>sciplina concernente la valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale risultante dal presente <strong>regolamento</strong>, nonché le<br />
nuove in<strong>di</strong>cazioni interpretative.<br />
Provve<strong>di</strong>mento del Direttore dell’Agenzia n. 56 <strong>di</strong> data 24 aprile 2008 (prot. n. 893/2008-D201)<br />
Modalità <strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong><br />
attivazione delle procedure <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale ai sensi dell’articolo 14, comma 1,<br />
del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg.<br />
41
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
In data 18 aprile 2001 è entrato in vigore il decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 13 marzo 2001, n.<br />
5-56/Leg. “Mo<strong>di</strong>fiche al decreto del presidente della giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg”, che<br />
ha mo<strong>di</strong>ficato e integrato il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong><br />
“Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente”, e la tabella ad<br />
esso allegata.<br />
L’articolo 14, comma 1, del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. ha mo<strong>di</strong>ficato l’articolo 14 “Archivio stu<strong>di</strong><br />
d’impatto” del precedente d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg e s.m., introducendo, al comma 5, la<br />
necessità <strong>di</strong> presentare copia della documentazione, annessa alle domande <strong>di</strong> attivazione delle procedure <strong>di</strong><br />
valutazione d’impatto ambientale, in formato elettronico, al fine <strong>di</strong> agevolare lo svolgimento delle procedure<br />
istruttorie e la partecipazione pubblica ai proce<strong>di</strong>menti, nonché allo scopo <strong>di</strong> assicurare una gestione efficiente<br />
dell’archivio degli stu<strong>di</strong> d’impatto.<br />
Lo stesso articolo del nuovo <strong>regolamento</strong> prevede l’emanazione <strong>di</strong> specifiche <strong>di</strong>rettive, da parte del Direttore<br />
dell’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente, al fine <strong>di</strong> determinare modalità, formati e standard<br />
utilizzati nella presentazione della documentazione su supporto <strong>di</strong>gitale.<br />
Nel giungo 2001, l’Agenzia ha attivato un’indagine conoscitiva presso i Servizi provinciali, normalmente<br />
coinvolti nell’ambito delle procedure <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale, al fine <strong>di</strong> valutare alcune modalità<br />
operative per la presentazione della documentazione su supporto <strong>di</strong>gitale e verificare la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> software<br />
specifico all’interno dell’amministrazione. La proposta avanzata ai Servizi, nell’ambito dell’indagine<br />
conoscitiva, si basava sui seguenti punti:<br />
- la documentazione relativa a relazione <strong>di</strong> verifica, stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale, riassunto non tecnico e<br />
progetto (<strong>di</strong>segni e relazioni) è presentata anche in formato elettronico. Per la procedura <strong>di</strong> verifica è<br />
necessario presentare 3 (tre) copie su carta e 1 (una) copia su supporto elettronico, mentre per la<br />
procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale è necessario presentare almeno 5 (cinque) copie su carta e<br />
1 (una) copia su supporto elettronico: in questo caso 3 (tre) copie servono all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />
protezione dell’ambiente, 1 (una) copia al Servizio urbanistica e tutela del paesaggio e 1 (una) copia per il<br />
Comune competente per territorio. Nel caso i Comuni competenti territorialmente siano più <strong>di</strong> uno, è<br />
necessario aggiungere tante copie <strong>di</strong> progetto quanti sono i Comuni in più oltre al primo. Inoltre, se il<br />
progetto è presentato come definitivo o esecutivo devono essere aggiunte copie su carta dell’intera<br />
documentazione per ogni Servizio o Ente deputato al rilascio delle autorizzazioni assorbite nel<br />
proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> VIA. Per i progetti <strong>di</strong> cave e miniere devono essere consegnate due ulteriori copie su<br />
carta della documentazione. Per i progetti relativi a impianti <strong>di</strong> risalita e piste da sci si applica quanto<br />
previsto dalla l.p. n. 7/1987 e s.m., e <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione;<br />
- tutta la documentazione (testi, fotografie, mappe, cartografia tematica, elaborati progettuali) deve essere<br />
redatta in formato Adobe® Portable Document Format (.PDF). L’impiego <strong>di</strong> questo formato rende<br />
leggibile i documenti da parte <strong>di</strong> qualsiasi persona e su qualsiasi piattaforma me<strong>di</strong>ante la sola<br />
installazione del software <strong>di</strong> visualizzazione Adobe Acrobat® ReaderTM, programma gratuito scaricabile<br />
dalla rete e <strong>di</strong>stribuibile senza limitazioni, visualizzando le informazioni con lo stesso aspetto con cui<br />
sono stampate e senza poterle mo<strong>di</strong>ficare. Logicamente rimane in carico al proponente l’onere <strong>di</strong><br />
convertire la documentazione pre<strong>di</strong>sposta in questo formato, utilizzando i numerosi programmi<br />
commerciali, freeware o shareware <strong>di</strong>sponibili;<br />
- le mappe e la cartografia (compresa la corografia progettuale alla scala 1:50.000, 1:25.000, 1:10.000 e/o<br />
alle scale inferiori) deve contenere l'in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> almeno tre punti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate note (coor<strong>di</strong>nate<br />
geografiche, coor<strong>di</strong>nate chilometriche Gauss Boaga Monte Mario 1940 e coor<strong>di</strong>nate chilometriche UTM-<br />
WGS84) riportate nelle relazioni, ripetuti su tutte le carte, al fine <strong>di</strong> permettere l’eventuale<br />
georeferenziazione delle carte stesse.<br />
Le note pervenute dai Servizi hanno evidenziato una notevole varietà <strong>di</strong> programmi utilizzati e<br />
conseguentemente la necessità <strong>di</strong> adottare uno standard unico, utilizzabile da tutti in modo veloce ed<br />
economico. Il formato Adobe® Portable Document Format (.PDF), descritto sopra, si presta a questo scopo.<br />
Rispetto a quanto prospettato nella prima ipotesi presentata ai Servizi, è emersa anche la necessità <strong>di</strong><br />
aumentare i punti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate note per la georeferenziazione da tre a quattro, estendendo tale in<strong>di</strong>cazione a<br />
tutti gli elaborati progettuali.<br />
A questa prima indagine conoscitiva non è seguita l’emanazione <strong>di</strong> uno specifico provve<strong>di</strong>mento, in quanto si<br />
è deciso <strong>di</strong> testare e valutare le modalità proposte, prima <strong>di</strong> ufficializzarle, grazie anche alla <strong>di</strong>sponibilità dei<br />
professionisti, estensori <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e progetti.<br />
Successivamente, nel 2002, è stato attivato un servizio web specifico (denominato ViaWeb - consultazione<br />
progetti) per la <strong>di</strong>stribuzione e consultazione della documentazione in formato <strong>di</strong>gitale presentata nell’ambito<br />
delle procedure <strong>di</strong> verifica (screening). Tale sistema ha subito delle evoluzioni nel tempo, in base alle<br />
esperienze maturate e alle possibilità offerte dagli strumenti software impiegati. È in corso <strong>di</strong> definizione,<br />
42
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
sulla base <strong>di</strong> quanto realizzato per le procedure <strong>di</strong> verifica, l’ampliamento del servizio a tutte le procedure <strong>di</strong><br />
VIA (VIA, mo<strong>di</strong>fica prescrizioni, proroga efficacia, ecc.).<br />
In attesa <strong>di</strong> questo passaggio, nel 2008 è stato attivato un servizio ftp (file transfer protocol) per la<br />
<strong>di</strong>stribuzione dei file relativi alle procedure non gestite da ViaWeb, allo scopo <strong>di</strong> ridurre i tempi e i costi<br />
connessi alla duplicazione e <strong>di</strong>stribuzione dei CD per le procedure non gestite via rete.<br />
È stata quin<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposta dall’Unità organizzativa per la valutazione dell’impatto ambientale, una specifica<br />
linea guida dal titolo “Modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in formato <strong>di</strong>gitale”, in cui<br />
sono state inserite le modalità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione, comprensiva dell’in<strong>di</strong>cazione relativa ai formati e<br />
all’organizzazione dei file, del supporto <strong>di</strong>gitale da presentare insieme alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle<br />
procedure <strong>di</strong> VIA.<br />
Alcuni dei punti inizialmente previsti (copie cartacee aggiuntive, punti <strong>di</strong> georeferenziazione sulla cartografia,<br />
tipologia unica dei formati <strong>di</strong>gitali) sono stati superati con alcuni accorgimenti derivanti dalle opportunità<br />
offerte attualmente sia dai programmi che dalle modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei dati.<br />
Nel contempo, in base alle esperienze effettuate, si è verificato che la documentazione cartacea può essere<br />
depositata in sole tre copie, ad esclusione dei progetti esecutivi, per cui è richiesto il deposito <strong>di</strong> una copia<br />
aggiuntiva per ogni autorizzazione ricompresa nella deliberazione <strong>di</strong> compatibilità ambientale.<br />
Ai fini della tutela del segreto industriale o commerciale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, della l.p. n.<br />
<strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e s.m., la documentazione soggetta a tale tutela è consegnata solo su copia cartacea.<br />
IL DIRETTORE<br />
vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 11 settembre 1995, n. 11;<br />
vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> “Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e<br />
ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente” e s.m.;<br />
visto il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come da ultimo mo<strong>di</strong>ficato con d.P.G.P. 13 marzo 2001, n.<br />
5-56/Leg.;<br />
visto l’articolo 14, comma 5, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m. che prevede l’emanazione<br />
<strong>di</strong> apposite <strong>di</strong>rettive per la presentazione <strong>di</strong> copia della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione<br />
della procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica in formato elettronico;<br />
preso atto delle note informative pervenute dai Servizi provinciali normalmente coinvolti nella procedura <strong>di</strong><br />
valutazione d’impatto ambientale, nonché delle esperienze maturate dall’Unità organizzativa in questi sette<br />
anni <strong>di</strong> applicazione della norma;<br />
vista la linea guida tecnica relativa alle modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione in formato <strong>di</strong>gitale,<br />
proposta dall’U.O. valutazione dell’impatto ambientale e trasmessa con nota prot. n. 795/2008-U219 <strong>di</strong> data<br />
22 aprile 2008;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
1) che, per le motivazioni espresse in premessa, la documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle<br />
procedure in materia <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale è presentata anche in formato <strong>di</strong>gitale secondo<br />
l’allegata linea guida “Modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in formato <strong>di</strong>gitale”, datata<br />
aprile 2008, che forma parte integrante del presente atto;<br />
2) la documentazione cartacea viene depositata in tre copie, ad esclusione dei progetti esecutivi, per i quali è<br />
richiesto il deposito <strong>di</strong> una copia aggiuntiva per ogni autorizzazioni ricompresa nella deliberazione <strong>di</strong><br />
compatibilità ambientale;<br />
3) ai fini della tutela del segreto industriale o commerciale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, della l.p.<br />
n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e s.m., la documentazione soggetta a tale tutela è consegnata solo su copia cartacea.<br />
4) che il presente provve<strong>di</strong>mento venga comunicato ai Servizi provinciali normalmente coinvolti nella<br />
procedura <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale.<br />
Linea guida<br />
Modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in formato <strong>di</strong>gitale 166<br />
(omissis)<br />
166 Le linee guida allegate sono state sostituite con provve<strong>di</strong>mento del Direttore n. 93 <strong>di</strong> data 15 luglio 2009 (prot. n. 1676/2009-<br />
D201).<br />
43
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Provve<strong>di</strong>mento del Direttore n. 93 <strong>di</strong> data 15 luglio 2009 (prot. n. 1676/2009-D201)<br />
Modalità <strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong><br />
attivazione delle procedure <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale ai sensi dell’articolo 14, comma 1,<br />
del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg”. Adozione nuova linea guida tecnica (versione 2 - luglio<br />
2009).<br />
In data 24 aprile 2008, con provve<strong>di</strong>mento del <strong>di</strong>rettore n. 56 e <strong>relativo</strong> allegato si sono ufficializzate le<br />
modalità <strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione tecnica annessa alle domande <strong>di</strong><br />
attivazione delle procedure <strong>di</strong> valutazione ambientale.<br />
Il provve<strong>di</strong>mento sopra citato, oltre ad evidenziare i riferimenti normativi con i quali vengono in<strong>di</strong>viduate le<br />
necessità <strong>di</strong> acquisizione degli elaborati progettuali in versione <strong>di</strong>gitale, fornisce anche le in<strong>di</strong>cazioni (tramite<br />
il suo allegato versione 1 - aprile 2008) circa le modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in<br />
formato <strong>di</strong>gitale.<br />
Grazie alle specifiche in<strong>di</strong>cate, l’U.O. per la VIA ha acquisito dai proponenti i file georeferenziati riportanti<br />
gli interventi proposti per l’attivazione delle procedure <strong>di</strong> valutazione ambientale. Il sistema <strong>di</strong> riferimento<br />
geodetico allora in vigore era il ROMA40 con proiezione <strong>di</strong> Gauss-Boaga.<br />
Successivamente, con delibera n. 1468 d.d. 18/06/09, la Giunta Provinciale ha deliberato l’adozione del<br />
sistema <strong>di</strong> riferimento UTM-WGS84 (ETRF89) per la base dati del Sistema Informativo Ambientale e<br />
Territoriale (SIAT) dando atto che a decorrere dal 1° luglio 2009 lo stesso costituisce l’unico sistema <strong>di</strong><br />
riferimento ufficiale per la PAT.<br />
La delibera ha l’obiettivo <strong>di</strong> omogeneizzare i dati cartografici, renderli interscambiabili e con<strong>di</strong>visibili sulla<br />
base <strong>di</strong> specifiche nazionali ed europee, anche in considerazione del crescente utilizzo <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong><br />
posizionamento satellitare.<br />
Alla luce della Delibera <strong>di</strong> Giunta sopra citata, si rende necessaria adesso l’acquisizione dei dati delle nuove<br />
procedure <strong>di</strong> valutazione ambientale nel nuovo sistema <strong>di</strong> riferimento UTM-WGS84 (ETRF89).<br />
Per tale motivo si è provveduto all’aggiornamento della linea guida (versione 2 –luglio 2009), che dovrà<br />
sostituire la precedente (versione 1 – aprile 2008), e che contiene anche nuove in<strong>di</strong>cazioni e specifiche volte<br />
ad agevolare il trattamento dei dati da parte dell’U.O. VIA e a semplificarne la creazione ai proponenti.<br />
IL DIRETTORE<br />
vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 11 settembre 1995, n. 11;<br />
vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> “Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e<br />
ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente” e s.m.;<br />
visto il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come da ultimo mo<strong>di</strong>ficato con d.P.G.P. 13 marzo 2001, n.<br />
5-56/Leg.;<br />
visto l’articolo 14, comma 5, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m. che prevede l’emanazione<br />
<strong>di</strong> apposite <strong>di</strong>rettive per la presentazione <strong>di</strong> copia della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione<br />
della procedura <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica in formato elettronico;<br />
visto il provve<strong>di</strong>mento del <strong>di</strong>rettore n. 56 d.d. 24 aprile 2008 avente per oggetto le “modalità <strong>di</strong> presentazione<br />
in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle procedure <strong>di</strong><br />
valutazione d’impatto ambientale ai sensi dell’articolo 14, comma 1, del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-<br />
56/Leg.”e l’allegata linea guida tecnica (versione 1 – aprile 2008) relativa alle modalità <strong>di</strong> presentazione della<br />
documentazione in formato <strong>di</strong>gitale, proposta dall’U.O. valutazione dell’impatto ambientale e trasmessa al<br />
<strong>di</strong>rettore con nota prot. n. 795/2008-U219 <strong>di</strong> data 22 aprile 2008;<br />
vista la delibera <strong>di</strong> Giunta Provinciale n. 1468 d.d. 18/06/09 avente per oggetto ”Adozione del sistema <strong>di</strong><br />
riferimento UTM-WGS84 (ETRF89) per la base dati del Sistema Informativo Ambientale e Territoriale<br />
(SIAT)”;<br />
vista la linea guida tecnica (versione 2 - luglio 2009) relativa alle modalità <strong>di</strong> presentazione della<br />
documentazione in formato <strong>di</strong>gitale, proposta dall’U.O. valutazione dell’impatto ambientale e trasmessa con<br />
nota prot. n.1139/2009 -U219 <strong>di</strong> data 15/07/2009;<br />
preso atto delle esperienze maturate nel tempo dall’Unità organizzativa per la valutazione d’impatto<br />
ambientale;<br />
<strong>di</strong>spone<br />
44
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
1) che, per le motivazioni espresse in premessa, la linea guida tecnica (versione 1 - aprile 2008) relativa alle<br />
modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione in formato <strong>di</strong>gitale, proposta dall’U.O. valutazione<br />
dell’impatto ambientale allegata al provve<strong>di</strong>mento n. 56 d.d. 24 aprile 2008 ed avente per oggetto le “modalità<br />
<strong>di</strong> presentazione in formato elettronico della documentazione annessa alla domanda <strong>di</strong> attivazione delle<br />
procedure <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale …” venga sostituita con la nuova la nuova linea guida tecnica<br />
(versione 2 - luglio 2009), proposta dall’U.O. valutazione dell’impatto ambientale con nota prot. n.1139/2009-<br />
U219 <strong>di</strong> data15/07/09 e che in allegato forma parte integrante del presente atto;<br />
2) che il presente provve<strong>di</strong>mento venga comunicato ai Servizi provinciali normalmente coinvolti nella<br />
procedura <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale.<br />
Linea guida in<strong>di</strong>cante le “ modalità <strong>di</strong> presentazione della documentazione tecnica in formato <strong>di</strong>gitale”<br />
Al fine <strong>di</strong> agevolare lo sviluppo delle procedure istruttorie e la partecipazione pubblica ai proce<strong>di</strong>menti,<br />
nonché allo scopo <strong>di</strong> assicurare una gestione efficiente dell’archivio presso l’Unità organizzativa per la<br />
valutazione dell’impatto ambientale (UO VIA), ai sensi dall’art. 14 del d.P.G.P. n. 13-11/leg/1989, alla<br />
domanda <strong>di</strong> attivazione dei proce<strong>di</strong>menti in materia <strong>di</strong> VIA deve essere allegata copia della documentazione<br />
prodotta in formato elettronico, avente le caratteristiche <strong>di</strong> seguito riportate:<br />
1. tutti gli elaborati dei collaboratori alla redazione del progetto dovranno essere riuniti in un unico supporto<br />
<strong>di</strong>gitale (CD o DVD) dal coor<strong>di</strong>natore dello stu<strong>di</strong>o d’impatto ambientale;<br />
2. il formato <strong>di</strong> produzione dei file *.pdf [Acrobat Portable Document Format - preferibilmente *.pdf/A<br />
standard ISO 19005 -1:2005] o, solo per le tavole, *.dwf [Autodesk Design Web Format - AutoCAD] deve<br />
essere scelto in relazione al miglior risultato ottenibile sia in termini <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> visualizzazione, sia <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni del file e <strong>di</strong> praticità <strong>di</strong> gestione;<br />
3. i file non dovranno contenere protezioni con password o limitazioni <strong>di</strong> alcun tipo al documento;<br />
4. ad ogni elaborato cartaceo dovrà corrispondere il rispettivo file, identico nel contenuto e<br />
nell’impaginazione (si consiglia <strong>di</strong> stampare la versione cartacea dal pdf per evitare <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong><br />
impaginazione legate all’utilizzo <strong>di</strong> altri file in formato testo. Per la stampa delle relazioni cartacee è<br />
preferibile l’utilizzo del formato A4 con la stampa fronte/retro);<br />
5. al fine <strong>di</strong> consentire una corretta visualizzazione e/o stampa, mantenendo inalterata la scala <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno, i<br />
margini e l’orientamento delle tavole, l’impostazione della pagina del file deve corrispondere esattamente alle<br />
<strong>di</strong>mensioni del foglio dell’omologo cartaceo; lo spessore delle linee, i colori e i caratteri utilizzati per le tavole<br />
devono essere fedeli alla copia cartacea (a tal fine si consiglia <strong>di</strong> controllare sempre il file *.pdf, poiché in fase<br />
<strong>di</strong> creazione potrebbero intervenire delle mo<strong>di</strong>fiche che alterano il risultato finale, rendendo a volte illeggibile<br />
l’elaborato);<br />
6. le <strong>di</strong>mensioni del singolo file devono essere quanto più ridotte possibile, <strong>di</strong> norma contenute entro i 5 -10<br />
Mb. Fanno eccezione casi specifici concordati con l’UO VIA;<br />
7. l’utilizzo degli allegati esterni al file principale deve essere limitato a casi eccezionali, preferendo la<br />
soluzione del file unico. Qualora non fosse possibile seguire tale in<strong>di</strong>cazione a causa delle elevate <strong>di</strong>mensioni<br />
del file completo, si potrà eventualmente <strong>di</strong>viderlo in più parti che dovranno comunque essere facilmente<br />
ricollegabili tra loro, tramite una chiara numerazione e denominazione (es. 01 relazione tecnica, 01a allegato 1<br />
alla relazione tecnica, 01b allegato 2 alla relazione tecnica, etc…);<br />
8. i nomi dei file devono essere composti da un numero progressivo, corrispondente all’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
consultazione, e da una descrizione efficace del contenuto, qualora possibile, corrispondente al nome<br />
dell’elaborato stesso (ad esempio: “01 Stu<strong>di</strong>o impatto ambientale.pdf”, “02 Riassunto non tecnico.pdf”, “03<br />
Relazione tecnica.pdf”, “04 Tav1 Corografia.pdf”, “05 Tav2 Planimetria.pdf”, “06 Tav3 Sezioni.pdf”, “07<br />
Relazione geologica.pdf”, ecc.);<br />
9. i file devono essere inseriti, coerentemente con l’argomento trattato, all’interno della struttura <strong>di</strong> cartelle<br />
(<strong>di</strong>rectory) da scaricare dal sito internet dell’UO VIA al seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />
http://www.appa.provincia.tn.it/valutazioni_ambientali/valutazione_impatto_ambientale/documentazione_tec<br />
nica/<br />
10. ad ogni progetto deve essere allegata una corografia e una planimetria complessiva dell’intervento<br />
georeferenziata (coor<strong>di</strong>nate chilometriche sistema <strong>di</strong> riferimento UTM Wgs 84 (ETRF89) in formato file<br />
*.dxf (Dawing exchange format) o .shp (GIS Software Geographic Shape File), che in<strong>di</strong>vidui esattamente<br />
l’area d’intervento (massima occupazione) tramite la realizzazione <strong>di</strong> un poligono chiuso. Per la creazione del<br />
file è possibile utilizzare il modello (Modello.dxf) scaricabile da internet al seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />
http://www.appa.provincia.tn.it/valutazioni_ambientali/valutazione_impatto_ambientale/documentazione_tec<br />
nica/<br />
45
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
11. ad ogni deposito deve essere compilato il file in formato foglio elettronico (.xls [Excel Worksheet], .cvs<br />
[Comma Separated Variables]) contenuto nella cartella 05 atti amministrativi della struttura scaricata dal sito.<br />
L'elenco conterrà tutti gli elaborati consegnati e, in caso <strong>di</strong> integrazioni o sostituzioni, dovrà riportare il<br />
quadro della situazione dei depositi con le relative date, evidenziando quali tra gli elaborati restano invariati e<br />
quali sono da ritenersi integrati ovvero sostituiti, rispettando la struttura in<strong>di</strong>cata.<br />
12. ad ogni ulteriore deposito <strong>di</strong> documentazione, successivo alla consegna iniziale, si dovrà consegnare il<br />
supporto <strong>di</strong>gitale contenente la struttura con integrazioni scaricabile dal sito internet al seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />
http://www.appa.provincia.tn.it/valutazioni_ambientali/valutazione_impatto_ambientale/documentazione_tec<br />
nica/. Tale consegna comprenderà nel primo livello tutti i file originari e nella cartella integrazioni i file<br />
integrativi e/o sostitutivi;<br />
13. il supporto <strong>di</strong>gitale dovrà riportare, sia sulla copertina della custo<strong>di</strong>a che sul supporto <strong>di</strong>gitale stesso, il<br />
titolo completo del progetto, l’in<strong>di</strong>cazione del tipo <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento a cui si riferisce e la data corrispondente<br />
all’ultima versione contenuta. Qualora siano necessari più <strong>di</strong>schi, gli stessi dovranno essere numerati<br />
progressivamente in formato frazione ( es. 1/2 - 2/2) .<br />
Ulteriori elementi possono essere trovati e scaricati anche dal sito internet dell’UO VIA<br />
(http://www.appa.provincia.tn.it/valutazioni_ambientali/).<br />
Per ulteriori informazioni relative a quanto sopra, contattare l’UO VIA.<br />
46
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Deliberazioni provinciali<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale 2 <strong>agosto</strong> 1991, n. 9769<br />
L.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - <strong>di</strong>sciplina della valutazione dell’impatto ambientale: in<strong>di</strong>rizzi e criteri <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>namento tra la procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e le procedure <strong>di</strong> cui alla L.P.<br />
n. 7/87 in materia <strong>di</strong> impianti funiviari e piste da sci.<br />
LA GIUNTA PROVINCIALE<br />
- premesso che, a mente dell’art. 10, comma 3 del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. - attuative<br />
della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> recante la <strong>di</strong>sciplina per la valutazione dell’impatto ambientale - la Giunta <strong>provinciale</strong><br />
può emanare apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale, nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e<br />
razionalizzare il funzionamento delle strutture organizzative provinciali in rapporto alle finalità della L.P.<br />
n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>;<br />
- considerata l’esigenza <strong>di</strong> formulare idonei criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le funzioni istruttorie dell’Agenzia<br />
<strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente da una lato ed i Servizi Impianti a fune e Servizio Turismo<br />
dall’altro, in ragione della necessità <strong>di</strong> razionalizzare le complesse sequenze proce<strong>di</strong>mentali che<br />
contrassegnano la procedura <strong>di</strong> VIA e le procedure stabilite dalla L.P. 21 aprile 1987, n. 7, recante la<br />
<strong>di</strong>sciplina delle linee funiviarie in servizio pubblico e delle piste da sci;<br />
- riconosciuta, in particolare, la peculiare natura dei proce<strong>di</strong>menti concessori e permissivi contemplati dalla<br />
L.P. 7/87, finalizzati ad un meccanismo <strong>di</strong> “assorbimento” dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong><br />
in termini sostanzialmente analoghi, ancorché più ampi, rispetto alla procedura <strong>di</strong> valutazione<br />
dell’impatto ambientale delineata dalla L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>;<br />
- considerato che lo snodarsi parallelo delle due procedure con “assorbimento” da luogo ad un intreccio <strong>di</strong><br />
attività e funzioni istruttorie tra i Servizi provinciali sopra menzionati che esige una forma <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>namento e razionalizzazione, avuto riguardo alle <strong>di</strong>sposizioni stabilite dall’art. 10, comma 3, del<br />
D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., al fine <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>nato svolgimento dell’attività<br />
amministrativa e della corretta formulazione e adozione dei provve<strong>di</strong>menti amministrativi finali;<br />
- ritenuta la necessità <strong>di</strong> emanare specifiche <strong>di</strong>rettive in merito improntate al criterio dell’integrazione e<br />
unificazione delle fasi procedurali in esame, assicurando comunque il sistema dello “sportello unico” per<br />
il proponente dell’opera o progetto sottoposto a valutazione dell’impatto ambientale;<br />
- visto il parere espresso dal Dipartimento per le attività terziarie con nota prot. n. 7371/VI/1 del 24 luglio<br />
1991, sulla base della proposta del Servizio Protezione ambiente formulata con nota prot. n. 1382.4/91-<br />
U103 del 19 giugno 1991;<br />
- vista la L.P. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>;<br />
- visto il D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. ed in particolare l’art. 10, comma 3;<br />
- vista la L.P. 21 aprile 1987, n. 7;<br />
- a unanimità dei voti, manifestati legalmente dai presenti,<br />
d e l i b e r a<br />
1) <strong>di</strong> emanare le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale - quali risultano formulati nell’allegato al<br />
presente provve<strong>di</strong>mento, che vi entra a farne parte integrante e sostanziale - nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e<br />
razionalizzare il funzionamento e l’attività amministrativa dei Servizi Protezione Ambiente, Impianti a fune e<br />
Turismo e attività sportive, in relazione all’attuazione della l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e della l.p. 21 aprile<br />
1987, n. 7;<br />
2) <strong>di</strong> stabilire che le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui al precedente punto 1) ha effetto con decorrenza dalla data o<strong>di</strong>erna;<br />
3) <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare che il presente provve<strong>di</strong>mento sia trasmesso al Servizio Protezione Ambiente, al Servizio<br />
Impianti a fune e al Servizio Turismo e attività sportive.<br />
Allegato<br />
La complessità delle procedure previste rispettivamente dalla L.P. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e dalla L.P. n. 7/1987, atteso<br />
anche il fatto che entrambe prevedono autonomamente un meccanismo <strong>di</strong> “assorbimento” o “sostituzione” <strong>di</strong><br />
provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong> con un unico atto <strong>di</strong> autorizzazione o concessione rilasciato dalla<br />
Giunta <strong>provinciale</strong>, rende necessaria la formulazione <strong>di</strong> alcuni chiarimenti allo scopo <strong>di</strong> armonizzare le<br />
procedure nel caso in cui linee funiviarie o piste da sci siano soggette alla VIA.<br />
A) Nel caso che progetti, relativi agli interventi in questione, siano <strong>di</strong>chiarati <strong>di</strong> massima dai rispettivi<br />
proponenti e sottoposti alla relativa procedura <strong>di</strong> VIA, non si pongono questioni particolari <strong>di</strong> carattere<br />
procedurale, dato che la normativa <strong>di</strong> cui alla L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> (art. 10, commi 2 e 3) fa <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> rilasciare<br />
provve<strong>di</strong>menti permissivi se non sia prima intervenuta la valutazione positiva e comunque tale valutazione<br />
47
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
non esclude, nè sostituisce o con<strong>di</strong>ziona ogni altro provve<strong>di</strong>mento permissivo cui la realizzazione del progetto<br />
sia subor<strong>di</strong>nata ai sensi delle leggi vigenti.<br />
B) Diverso è il caso in presenza <strong>di</strong> progetti esecutivi, il cui iter burocratico - normalmente scelto dai<br />
proponenti - richiede, sulla base dell’esperienza finora maturata, la puntualizzazione <strong>di</strong> alcuni aspetti<br />
procedurali e interpretativi:<br />
1) con richiamo alla nota n. 1909 <strong>di</strong> data 31.05.1990 del Servizio Protezione ambiente va riba<strong>di</strong>ta<br />
l’interpretazione a suo tempo fornita per cui la progettazione definita <strong>di</strong> massima prevista dalla L.P. n. 7/87<br />
debba essere considerata come esecutiva ai fini della L.P. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, qualora il proponente opti per<br />
l’attivazione della procedura <strong>di</strong> VIA con “assorbimento” ai sensi dell’art. 10, comma 1, della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>.<br />
2) Per quanto riguarda l’iter procedurale, conseguente all’avvenuto deposito presso l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per<br />
la protezione dell’ambiente dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale, vanno richiamate le seguenti fasi:<br />
- trasmissione al Servizio competente (Servizio Impianti a fune o Servizio Turismo) del progetto in numero<br />
idoneo <strong>di</strong> copie per le assunzioni delle determinazioni <strong>di</strong> competenza;<br />
- richiesta da parte del Servizio Protezione ambiente ai servizi provinciali e alle Amministrazioni pubbliche<br />
interessate dei pareri che esso ritenga opportuno acquisire per l’assunzione della decisione sulla<br />
valutazione dell’impatto ambientale. Si tratta, in altri termini, della richiesta ai Servizi e alle strutture<br />
provinciali nonchè ad altre Pubbliche amministrazioni <strong>di</strong> pareri in or<strong>di</strong>ne allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto (art. 5,<br />
commi 1 e 3, della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, art. 10, comma 1 del Regolamento esecutivo) in<strong>di</strong>spensabili per la<br />
conduzione dell’istruttoria sullo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto e che costituiscono una fattispecie ed un momento<br />
<strong>di</strong>verso rispetto all’emanazione delle determinazioni <strong>di</strong> competenza così come stabilito dall’art. 10 della<br />
citata L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>; si tratta inoltre <strong>di</strong> attivare la possibilità delle forme <strong>di</strong> partecipazione pubblica<br />
previste dall’art. 4 della <strong>legge</strong> medesima.<br />
Quanto sopra costituisce una procedura propria e del tutto autonoma rispetto al parallelo proce<strong>di</strong>mento<br />
previsto dalla L.P. 7/1987.<br />
3) Per quanto riguarda i tempi per gli adempimenti procedurali, l’art. 5 della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> fissa in duecento<br />
giorni il periodo massimo per lo svolgimento da parte del Servizio Protezione Ambiente dell’istruttoria<br />
concernente gli impianti funiviari e piste da sci, termine prorogabile con deliberazione della Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> da pubblicarsi sul B.U.R., <strong>di</strong>retta a motivare il superamento dei termini. Si ricorda ancora che la<br />
normativa stabilisce che la decisione sulla valutazione dell’impatto ambientale è assunta dalla Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> entro il termine <strong>di</strong> 45 giorni dalla conclusione dell’istruttoria.<br />
Peraltro all’art. 10, comma 5, la medesima L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> fissa in 200 giorni il termine entro il quale sono rese<br />
all’APPA le determinazioni <strong>di</strong> competenza concernenti gli impianti funiviari e piste da sci (fissato in tutti gli<br />
altri casi in 60 gg): è evidente l’errore formale che ha fatto coincidere con gli stessi termini la conclusione <strong>di</strong><br />
due fasi procedurali ben <strong>di</strong>stinte: quella appunto della conclusione dell’istruttoria <strong>di</strong> competenza del Servizio<br />
Protezione Ambiente e quella attinente l’acquisizione sotto forma <strong>di</strong> parere delle determinazioni previste dalla<br />
L.P. 7/1987. Se si applicano i termini <strong>di</strong> cui al richiamato art. 10, comma 5, <strong>di</strong> fatto si verifica l’impossibilità<br />
<strong>di</strong> rispettare i termini previsti dall’art. 5, relativi alla conclusione dell’istruttoria e alla successiva decisione<br />
sulla valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale, con le conseguenze previste in normativa.<br />
D’altra parte per quanto riguarda l’adozione delle determinazioni ai sensi della L.P. 7/87, il fatto che<br />
l’impianto funiviario o la pista siano soggetti a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale nulla aggiunge alle<br />
procedure stabilite dalla <strong>legge</strong> citata. Talchè si ritiene del tutto logico, e comunque <strong>di</strong> nessun aggravio,<br />
stabilire che nel caso delle opere sopra richiamate soggette a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale venga<br />
rispettato il termine istruttorio previsto dalla L.P. 7/1987 e stabilito in 90 gg, come termine entro il quale<br />
rendere al Servizio Protezione ambiente i pareri <strong>di</strong> competenza.<br />
4) Di particolare importanza per armonizzare le procedure in questione risulta il fatto <strong>di</strong> stabilire che richieste<br />
<strong>di</strong> integrazioni progettuali avanzate dal Servizio Impianti a fune o dal Servizio Turismo, comportanti la<br />
sospensione dei termini previsti dalla L.P. 7/87, siano formalmente comunicate anche al Servizio Protezione<br />
ambiente e che tale comunicazione debba intendersi sospensiva anche dei termini d’istruttoria per la<br />
valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale. Va da sè che integrazioni progettuali inerenti l’opera soggetta a<br />
valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale debbano parimenti essere trasmesse al Servizio Protezione ambiente in<br />
quanto integrazione del progetto sottoposto a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale.<br />
5) Si rende ancora necessario chiarire gli aspetti procedurali complessi inerenti il meccanismo <strong>di</strong><br />
assorbimento o “sostituzione” dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong> previsti dalle rispettive<br />
normative.<br />
L’art. 10 della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> stabilisce che la valutazione positiva <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale su<br />
progetti esecutivi - assunta con provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> Giunta - sostituisce e comprende i provve<strong>di</strong>menti permissivi<br />
ed i pareri <strong>di</strong> competenza della Provincia, dei Comuni e Comprensori stabiliti dalle leggi limitatamente alle<br />
materie elencate nel citato articolo.<br />
48
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
La L.P. 7/1987, all’art. 8, stabilisce che la concessione sostituisce ogni altro provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> competenza<br />
<strong>provinciale</strong> ai fini della realizzazione delle linea funiviaria. La medesima costituisce anche autorizzazione -<br />
sempre nei limiti delle competenze provinciali - per l’esecuzione delle opere accessorie alla linea funiviaria<br />
oggetto della concessione (come paravalanghe, opere <strong>di</strong> infrastrutturazione). Il rilascio della concessione<br />
sopra richiamata equivale anche a provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> assenso preliminare alla realizzazione <strong>di</strong> nuove piste da<br />
sci e relative opere accessorie (impianti <strong>di</strong> innevamento, ecc.) inter<strong>di</strong>pendenti con le linee medesime: peraltro<br />
in quest’ultimo caso il meccanismo <strong>di</strong> assorbimento e sostituzione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza<br />
<strong>provinciale</strong> avviene in sede <strong>di</strong> rilascio dell’autorizzazione all’apprestamento delle piste da sci <strong>di</strong> cui all’art.<br />
35 della L.P. citata.<br />
Va inoltre osservato che, nel caso <strong>di</strong> piste da sci non collegate alla costruzione <strong>di</strong> impianti funiviari o alla<br />
mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> quelli esistenti, il rilascio dell’autorizzazione all’apprestamento sopra citato è subor<strong>di</strong>nato ad un<br />
previo provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> assenso preliminare della Giunta <strong>provinciale</strong>.<br />
Nel caso ricorrano le soglie limite fissate ai punti 11.b) e 12.1) della tabella allegata al Regolamento <strong>di</strong><br />
Esecuzione della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, atteso che:<br />
- il meccanismo <strong>di</strong> assorbimento previsto dalla L.P. 7/1987 riveste una sfera più ampia rispetto all’analoga<br />
previsione della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>;<br />
- è comunque necessaria una doppia deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>: una relativa alla decisione <strong>di</strong><br />
valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale; l’altra (se positiva la prima) concernente il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
concessione ai sensi dell’art. 8 della L.P. 7/87 che autorizza tra l’altro, le opere accessorie o le piste<br />
inter<strong>di</strong>pendenti che non sono soggette a valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale;<br />
- è opportuno evitare inutili ripetizioni in merito alle autorizzazioni assorbite nei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> Giunta;<br />
si determina che:<br />
a) il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione positiva <strong>di</strong> impatto ambientale assunto dalla Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi<br />
dell’art. 6 della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> (anche su progetto <strong>di</strong> massima) equivale a provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> assenso<br />
preliminare nel caso in cui la pista la sci rientri nelle soglie fissate al punto 12.1) del Regolamento <strong>di</strong><br />
Esecuzione della L.P. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> e non sia inter<strong>di</strong>pendente alla costruzione dell’impianto funiviario;<br />
b) i successivi provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> concessione (ex art. 8 della L.P. 7/87) o <strong>di</strong> autorizzazione (ex art. 35 della<br />
L.P. 7/87), oltre che recepire le eventuali prescrizioni contenute nel provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong><br />
impatto ambientale, sostituiscono ogni altro provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong>.<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale 13 luglio 1992, n. 9448 167<br />
L.P. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - L.P. 4 marzo 1980, n. 6: in<strong>di</strong>rizzi e criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra la<br />
procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e le procedure in materia <strong>di</strong> cave e torbiere.<br />
LA GIUNTA PROVINCIALE<br />
- Premesso che, a mente dell’art. 10, comma 3, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. - attuativo<br />
della l.p. n. <strong>28</strong>/88 recante "Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela<br />
dell’ambiente" - la Giunta <strong>provinciale</strong> può emanare apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale,<br />
nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il funzionamento delle strutture organizzative provinciali in<br />
rapporto alle finalità della l.p. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>;<br />
- visto l’art. 10, comma 1, della L.P. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, secondo il quale la "valutazione positiva dell’impatto<br />
ambientale su progetti esecutivi sostituisce e comprende i provve<strong>di</strong>menti permissivi ed i pareri <strong>di</strong><br />
competenza della Provincia, dei Comuni e dei Comprensori, cui la realizzazione del progetto sia<br />
subor<strong>di</strong>nata dalle leggi concernenti le seguenti materie:<br />
..........omissis<br />
g) miniere, cave, torbiere, acque minerali e termali;<br />
...........omissis "<br />
- considerata l’esigenza <strong>di</strong> formulare idonei criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le funzioni istruttorie del Servizio<br />
Protezione Ambiente e le competenze <strong>di</strong> cui alla l.p. n. 6/1980 recante "Disciplina dell’attività <strong>di</strong> ricerca e<br />
<strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento", in ragione della necessità <strong>di</strong><br />
razionalizzare le complesse sequenze proce<strong>di</strong>mentali che contrassegnano la procedura <strong>di</strong> valutazione<br />
dell’impatto ambientale e le procedure stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sopraccitata;<br />
167 La deliberazione pone criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le procedure previste dalla normativa in materia <strong>di</strong> VIA e la normativa in<br />
materia <strong>di</strong> cave e torbiere. Ambedue le norme sono state successivamente mo<strong>di</strong>ficate nel corso del tempo e alcuni passaggi<br />
della deliberazione fanno riferimento a procedure e articoli non più in vigore. In particolare la l.p. 4 marzo 1980, n. 6<br />
“Disciplina dell'attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella provincia autonoma <strong>di</strong> Trento”, è stata abrogata e<br />
sostituita dalla l.p. 24 ottobre 2006, n. 7 “Disciplina dell'attività <strong>di</strong> cava”. È in corso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione una nuova deliberazione<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento delle procedure.<br />
49
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
- riconosciuta, in particolare, la peculiare natura dell’autorizzazione comunale <strong>di</strong> cui all’art. 7, comma 5,<br />
della l.p. n. 6/1980, che "sostituisce e comprende tutte le autorizzazioni previste dalle Leggi provinciali";<br />
- considerato che, <strong>di</strong> fatto, in merito alle proprie competenze autorizzative, l’Amministrazione Provinciale<br />
si pronuncia nell’ambito del Comitato Tecnico Inter<strong>di</strong>sciplinare, tenuto conto e limitatamente alla<br />
composizione del medesimo cosiì come previsto dall’art. 4 della l.p. n. 6/1980 e s.m.;<br />
- preso atto che, ai sensi dell’art. 97, comma 1, della l.p. n. 22/1991, per tutti i lavori oggetto <strong>di</strong> valutazione<br />
<strong>di</strong> impatto ambientale ai sensi della l.p. n. <strong>28</strong>/88 nei territori <strong>di</strong> cui alla lettera b), numero 3 dell’art. 93<br />
(zone <strong>di</strong> interesse ambientale e naturalistico) spetta alla C.T.P. (Commissione <strong>provinciale</strong> per la tutela<br />
paesaggistico - ambientale) esprimere il parere paesaggistico ambientale;<br />
- considerato come lo snodarsi delle due procedure <strong>di</strong> cui alle leggi provinciali n. 6/1980 e n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> <strong>di</strong>a<br />
luogo ad un intreccio <strong>di</strong> attività e funzioni istruttorie nonchè <strong>di</strong> atti amministrativi che esigono una forma<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e razionalizzazione, al fine <strong>di</strong> un or<strong>di</strong>nato svolgimento dell’attività istruttoria e della<br />
corretta formulazione e adozione del provve<strong>di</strong>mento amministrativo finale;<br />
- ritenuta la necessità <strong>di</strong> emanare specifiche <strong>di</strong>rettive in merito improntate al criterio dell’integrazione e<br />
unificazione delle fasi procedurali in esame, assicurando comunque il sistema dello "sportello unico" per<br />
il proponente dell’opera o progetto sottoposto a valutazione dell’impatto ambientale;<br />
- vista la l.p. 4 marzo 1980, n. 6;<br />
- vista la l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>;<br />
- visto il d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e in particolare l’art. 10, comma 3;<br />
- a voti unanimi, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />
d e l i b e r a<br />
1. <strong>di</strong> emanare le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale - quali risultano formulati nell’allegato al<br />
presente provve<strong>di</strong>mento che vi entra a farne parte integrante e sostanziale - nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e<br />
razionalizzare il funzionamento e l’attività amministrativa derivante dell’applicazione delle leggi provinciali<br />
n. <strong>28</strong>/88 e n. 6/80;<br />
2. <strong>di</strong> stabilire che la <strong>di</strong>rettiva <strong>di</strong> cui al presente punto 1) ha effetto con decorrenza dalla data o<strong>di</strong>erna;<br />
3. <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare che il presente provve<strong>di</strong>mento sia trasmesso al Servizio Protezione Ambiente, al Servizio<br />
Minerario, nonchè ai Servizi <strong>di</strong> merito interessati all’istruttoria <strong>di</strong> VIA, ed ai Comuni della Provincia<br />
Autonoma <strong>di</strong> Trento il cui territorio è interessato all’attività estrattiva <strong>di</strong> cava;<br />
4. <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la pubblicazione della presente deliberazione, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione<br />
Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
ALLEGATO<br />
Ai sensi dell’art. 3, comma 1, della l.p. <strong>28</strong>/88, chiunque intende realizzare un progetto soggetto a VIA è tenuto<br />
a presentare alla Provincia, contestualmente alla domanda <strong>di</strong> compatibilità ambientale, uno stu<strong>di</strong>o<br />
comprendente le informazioni <strong>di</strong> cui agli artt. 3 (procedura or<strong>di</strong>naria) o 8 (procedura semplificata) nonchè la<br />
documentazione richiesta dalla normativa vigente.<br />
Ai sensi dell’art. 3, comma 3 (progetti esecutivi), della l.p. <strong>28</strong>/88, inoltre, lo stu<strong>di</strong>o inerente alla tipologia <strong>di</strong><br />
progetto 2 a) del Regolamento <strong>di</strong> Esecuzione della l.p. n. <strong>28</strong>/88 (Estrazione della torba; estrazione dei prodotti<br />
<strong>di</strong> cava per materiali da costruzione, per refrattari e per ceramiche) deve essere corredato dalla<br />
documentazione e dagli elaborati previsti dall’art. 8, della l.p. 6/80, ed in particolare:<br />
“1) le generalità ed il domicilio del richiedente, se questo è persona fisica; l’in<strong>di</strong>cazione della ragione sociale,<br />
della sede e del legale rappresentante, se si tratta <strong>di</strong> una società o impresa cooperativa;<br />
2) l’in<strong>di</strong>cazione della cava o torbiera e la <strong>di</strong>mensione dell’area oggetto della domanda;<br />
3) il materiale o i materiali oggetto <strong>di</strong> coltivazione;<br />
4) il tempo per cui viene richiesta l’autorizzazione;<br />
5)i programmi per la sistemazione finale del suolo ed il ripristino ambientale.<br />
La domanda deve essere corredata dai seguenti allegati, che ne fanno parte integrante:<br />
a) programma <strong>di</strong> coltivazione che illustri le opere da realizzarsi per l’esercizio della cava ed i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
coltivazione da adottare; in esso deve essere specificatamente in<strong>di</strong>cato come si intende realizzare e<br />
garantire l’integrale sfruttamento dei materiali suscettibili <strong>di</strong> utilizzazione economica;<br />
b) programma <strong>di</strong> sfruttamento che specifichi la sede ove avviene la lavorazione del materiale estratto, la<br />
gamma dei prodotti mercantili trattati e le previsioni <strong>di</strong> impiego della manodopera;<br />
c) piano <strong>di</strong> investimenti, piano finanziario, piano economico, il tutto opportunamente tempificato;<br />
d) il programma dei servizi sociali da realizzare qualora questi non siano già previsti dal piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong><br />
utilizzazione delle sostanze minerali;<br />
e) la documentazione attestante la libera <strong>di</strong>sponibilità dei terreni interessati;<br />
50
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
f) i progetti delle opere necessarie all’esercizio della cava o torbiera, ivi compresi gli impianti fissi, le<br />
infrastrutture, i servizi, le <strong>di</strong>scariche;<br />
g) ogni altro documento che il richiedente ritenga utile al fine del completamento della domanda.”<br />
Ciò premesso e in presenza <strong>di</strong> progetti esecutivi soggetti a VIA si precisa quanto segue:<br />
1. l’Ufficio VIA, nell’ambito della procedura prevista ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 della l.p. n. <strong>28</strong>/88,<br />
invia al Comune competente la documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione prevista dall’art.<br />
7 della l.p. 6/80;<br />
2. il Sindaco richiede al Comitato Tecnico Inter<strong>di</strong>sciplinare, che si esprimerà entro 30 gg. dalla richiesta, il<br />
parere <strong>di</strong> cui all’art. 9 della l.p. 6/80, e, successivamente provvederà al rilascio dell’autorizzazione <strong>di</strong><br />
competenza, espressa sotto forma <strong>di</strong> parere ai sensi dell’art. 10 della l.p. <strong>28</strong>/88, trasmettendola, corredata del<br />
<strong>relativo</strong> <strong>di</strong>sciplinare, al Servizio Protezione Ambiente - Ufficio per la Valutazione dell’Impatto Ambientale;<br />
3. contemporaneamente il Comitato Tecnico Inter<strong>di</strong>sciplinare provvederà ad inviare, per conoscenza, copia<br />
del parere espresso al Servizio Protezione Ambiente - Ufficio VIA;<br />
4. nel parere del Comitato Tecnico Inter<strong>di</strong>sciplinare e nell’autorizzazione del Sindaco sopra richiamati<br />
dovranno essere esplicitamente evidenziate le relative autorizzazioni <strong>di</strong> carattere <strong>provinciale</strong> effettivamente<br />
comprese, con le prescrizioni contenute nel <strong>di</strong>sciplinare allegato e derivanti dalle autorizzazioni medesime;<br />
5. le autorizzazioni <strong>di</strong> cui all’art. 10, comma 1, della l.p. n. <strong>28</strong>/88 non comprese nell’autorizzazione del<br />
Sindaco, saranno acquisite autonomamente nel corso dell’istruttoria condotta dall’Ufficio per la VIA.<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale 18 febbraio 1994 n. 1551 168<br />
L.P. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - L.P. 4 marzo 1980, n. 6 successivamente mo<strong>di</strong>ficata ed integrata dalla<br />
L.P. 16 <strong>di</strong>cembre 1993, n. 42: in<strong>di</strong>rizzi e criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra la procedura <strong>di</strong> VIA e le<br />
procedure in materia <strong>di</strong> cave e torbiere.<br />
Il Relatore comunica,<br />
ai sensi dell’art. 10, comma 3 del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., attuativo della L.P. n. <strong>28</strong>/88<br />
recante "Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente" - la<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> può emanare apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale nell’obiettivo <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il funzionamento delle strutture organizzative provinciali in rapporto alle finalità<br />
della L.P. n. <strong>28</strong>/88.<br />
L’art. 10, comma 1 della L.P. n. <strong>28</strong>/88 stabilisce che "la valutazione positiva sull’impatto ambientale sui<br />
progetti esecutivi sostituisce e comprende i provve<strong>di</strong>menti permissivi ed i pareri <strong>di</strong> competenza della<br />
Provincia, dei Comuni e dei Comprensori, cui la realizzazione del progetto sia subor<strong>di</strong>nata dalle leggi<br />
concernenti le seguenti materie: (...); g) miniere, cave, torbiere, acque minerali e termali; (...)".<br />
Considerata l’esigenza <strong>di</strong> formulare idonei criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le funzioni istruttorie del Servizio<br />
Protezione ambiente e le competenze <strong>di</strong> cui alla L.P. n. 6/1980 recante "Disciplina dell’attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong><br />
coltivazione delle cave e torbiere della Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento", con deliberazione n. 9448 <strong>di</strong> data 13<br />
luglio 1992 la Giunta <strong>provinciale</strong> ha emanato le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale al fine <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il funzionamento dell’attività amministrativa derivante dall’applicazione delle<br />
leggi provinciali n. <strong>28</strong>/88 e n. 6/80.<br />
Il 12 gennaio 1994 è entrata in vigore la L.P. n. 42/93 recante "Mo<strong>di</strong>fica della <strong>legge</strong> 4 marzo 1980, n. 6<br />
concernente "Disciplina dell’attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere della Provincia<br />
Autonoma <strong>di</strong> Trento" e altre <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a ambientale, igiene e sanità, <strong>di</strong> industria e<br />
per la ricostruzione <strong>di</strong> Stava", la quale in particolare, come stabilito dall’art. 9 bis, ha mo<strong>di</strong>ficato la procedura<br />
per il rilascio dell’autorizzazione.<br />
Si rende dunque necessaria una nuova determinazione in or<strong>di</strong>ne al coor<strong>di</strong>namento delle citate <strong>di</strong>scipline<br />
procedurali.<br />
Tutto ciò premesso,<br />
168 La deliberazione pone criteri <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le procedure previste dalla normativa in materia <strong>di</strong> VIA e la normativa in<br />
materia <strong>di</strong> cave e torbiere. Ambedue le norme sono state successivamente mo<strong>di</strong>ficate nel corso del tempo e alcuni passaggi<br />
della deliberazione fanno riferimento a procedure e articoli non più in vigore. In particolare la l.p. 4 marzo 1980, n. 6<br />
“Disciplina dell'attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e torbiere nella provincia autonoma <strong>di</strong> Trento”, è stata abrogata e<br />
sostituita dalla l.p. 24 ottobre 2006, n. 7 “Disciplina dell'attività <strong>di</strong> cava”. È in corso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione una nuova deliberazione<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento delle procedure.<br />
51
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
LA GIUNTA PROVINCIALE<br />
- u<strong>di</strong>ta la relazione;<br />
- ritenuto necessario emanare specifiche <strong>di</strong>rettive improntate al criterio dell’integrazione e unificazione<br />
delle fasi procedurali;<br />
- vista la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 8232 <strong>di</strong> data 22 giugno 1992;<br />
- vista la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 9448 <strong>di</strong> data 13 luglio 1992;<br />
- vista la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 147 <strong>di</strong> data 18 gennaio 1994;<br />
- vista la L.P. 4 marzo 1980, n. 6 successivamente mo<strong>di</strong>ficata ed integrata dalla L.P. 16 <strong>di</strong>cembre 1993, n.<br />
42;<br />
- vista la L.P. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> recante "Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e<br />
ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente";<br />
- visto il D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della L.P. n. <strong>28</strong>/88 ed in<br />
particolare l’art. 10, comma 3;<br />
- ad unanimità dei voti, manifestati legalmente dai presenti,<br />
d e l i b e r a<br />
1) <strong>di</strong> emanare le in<strong>di</strong>cazioni e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale - quali risultano formulati nell’allegato al<br />
presente provve<strong>di</strong>mento, che forma parte integrante e sostanziale del presente provve<strong>di</strong>mento - nell’obiettivo<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare e razionalizzare il funzionamento e l’attività amministrativa derivante dall’applicazione delle<br />
leggi provinciali n. <strong>28</strong>/88 e n. 6/80 successivamente mo<strong>di</strong>ficata ed integrata dalla L.P. n. 42/93;<br />
2) <strong>di</strong> stabilire che le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui al precedente punto 1) hanno effetto con dalla data o<strong>di</strong>erna;<br />
3) <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la trasmissione del presente provve<strong>di</strong>mento al Servizio Protezione ambiente, al Servizio<br />
Minerario, ai servizi <strong>di</strong> merito interessati all’istruttoria <strong>di</strong> VIA, al Servizio Enti locali, ai comuni della<br />
Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento il cui territorio è interessato dalle attività previste dal Piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong><br />
utilizzazione delle sostanze minerali nonché all’A.N.C.I. e U.N.C.E.M;<br />
4) <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione<br />
Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
Allegato A<br />
Ai sensi dell’art. 3, comma 1 della L.P. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong> chiunque intenda realizzare un progetto soggetto a VIA è<br />
tenuto a presentare al Servizio Protezione ambiente - Ufficio per la Valutazione dell’impatto ambientale,<br />
contestualmente alla domanda <strong>di</strong> compatibilità ambientale, uno stu<strong>di</strong>o comprendente le informazioni <strong>di</strong> cui<br />
agli artt. 3 (procedura or<strong>di</strong>naria) o 8 (procedura semplificata) della L.P. <strong>28</strong>/88, nonché la documentazione<br />
progettuale richiesta dalla normativa vigente.<br />
I progetti inerenti le tipologie 2 a) "estrazione della torba, estrazione dei prodotti <strong>di</strong> cava per materiali da<br />
costruzione, per refrattari e per ceramiche" e 12 f) "(...) impianti per lo smaltimento dei residui derivanti da<br />
attività estrattiva o mineraria o delle relative lavorazioni (...)" del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della L.P. n.<br />
<strong>28</strong>/88 devono essere corredati dalla documentazione e dagli elaborati previsti dall’art. 8 della L.P. n. 6/80 e<br />
s.m. ed integrazioni.<br />
Ciò premesso, si precisa quanto segue:<br />
1. gli elaborati progettuali, lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale e le relative copie sono depositati presso il Servizio<br />
Protezione ambiente - Ufficio VIA;<br />
2. nel caso <strong>di</strong> progetti esecutivi:<br />
2.1 il Servizio Protezione ambiente - Ufficio VIA, nell’ambito della procedura prevista dal combinato<br />
<strong>di</strong>sposto degli artt. 10 della L.P. n. <strong>28</strong>/88 e 9 bis della L.P. n. 42/93 richiede parere, trasmettendo le copie <strong>di</strong><br />
cui al precedente punto 1), al comune territorialmente competente nonchè ai seguenti servizi provinciali:<br />
- Servizio Minerario;<br />
- Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio;<br />
- Servizio Foresta caccia e pesca;<br />
- comune territorialmente competente;<br />
2.2 acquisito il progetto il Sindaco richiede il parere del Comitato Tecnico inter<strong>di</strong>sciplinare, ex art. 9 della<br />
L.P. n. 6/80 mo<strong>di</strong>ficato dall’art. 7 della L.P. n. 42/93, tramite il Servizio Minerario;<br />
2.3 il Sindaco, acquisito il parere <strong>di</strong> cui al punto precedente, provvede al rilascio dell’autorizzazione <strong>di</strong><br />
competenza espressa sotto forma <strong>di</strong> parere ai sensi dell’art. 10 della L.P. n. <strong>28</strong>/88 trasmettendola, corredata da<br />
<strong>relativo</strong> <strong>di</strong>sciplinare, al Servizio Protezione ambiente - Ufficio VIA;<br />
2.4. resta ferma la facoltà del Servizio Protezione ambiente - Ufficio per la Valutazione dell’impatto<br />
ambientale <strong>di</strong> richiedere pareri ai sensi dell’art. 5 della L.P. n. <strong>28</strong>/88;<br />
2.5. in relazione alla mancata corrispondenza dei termini <strong>di</strong> cui agli artt. 5, comma 3 e 10, comma 4, della L.P.<br />
n. <strong>28</strong>/88 rispetto ai termini istruttori stabiliti dall’art. 9 bis della L.P. n. 6/80 - introdotto dalla L.P. n. 42/93 -,<br />
52
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
viene <strong>di</strong>sposto che il termine per lo svolgimento dell’istruttoria sulla VIA concernente i progetti esecutivi sia<br />
prolungato fino ad un periodo massimo complessivo <strong>di</strong> 200 giorni, ai sensi del combinato <strong>di</strong>sposto degli artt.<br />
5, comma 6 della L.P. n. <strong>28</strong>/88, 10, comma 3, del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg e 3 della L.P. n.<br />
23/92;<br />
3. Nel caso <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> massima o programmi <strong>di</strong> attuazione (progetto funzionalmente unitario equiparato ai<br />
progetti <strong>di</strong> massima) il Servizio Protezione ambiente - Ufficio per la valutazione dell’impatto ambientale<br />
riceve la documentazione per l’assoggettazione a valutazione dell’impatto ambientale e richiede nella fase<br />
istruttoria ai servizi provinciali, nonché alle altre amministrazioni pubbliche interessate il parere ai sensi<br />
dell’art. 5 della L.P. n. <strong>28</strong>/88. In particolare richiede al Servizio Foreste caccia e pesca e al Servizio<br />
Urbanistica e tutela del paesaggio, sempre ai sensi dell’art. 5 della L.P. n. <strong>28</strong>/88, anche i pareri irrituali in<br />
materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio e <strong>di</strong> vincolo idrogeologico da rendersi, dagli organi richiamati dal comma 7<br />
dell’art. 9 bis della L.P. n. 6/80, come integrata, entro i termini stabiliti dalla procedura <strong>di</strong> VIA (40 giorni). In<br />
ogni caso viene <strong>di</strong>sposto che l’istruttoria concernente la VIA sui progetti <strong>di</strong> massima o sui programmi <strong>di</strong><br />
attuazione deve concludersi nel termine <strong>di</strong> 140 giorni, ai sensi del comma 9 dell’art. 5 della L.P. n. <strong>28</strong>/88;<br />
4. Disciplina transitoria:<br />
a) il termine <strong>di</strong> 200 giorni <strong>di</strong> cui al precedente punto 2.5 si applica altresì ai proce<strong>di</strong>menti attualmente in<br />
corso relativi a progetti esecutivi per i quali non si sia ancora espressa la Giunta <strong>provinciale</strong> alla data <strong>di</strong><br />
entrata in vigore della L.P. n. 42/93; tale termine è calcolato comprendendo anche il periodo istruttorio<br />
già decorso ed è eventualmente sospeso al fine <strong>di</strong> garantire l’integrazione degli elaborati necessari per<br />
reiterare la procedura in coerenza con i <strong>di</strong>sposti dell’art. 9 bis della L.P. n. 6/80, integrata dalla L.P. n.<br />
42/93;<br />
b) la <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> cui al precedente punto 3) si applica anche per i proce<strong>di</strong>menti attualmente in corso relativa<br />
a progetti <strong>di</strong> massima o ai programmi <strong>di</strong> attuazione per i quali non si sia ancora espressa la Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> alla data <strong>di</strong> entrata in vigore della L.P. n. 42/93.<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale 2 febbraio 1996, n. 945<br />
Determinazione della procedura per la formazione del parere della Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento<br />
in or<strong>di</strong>ne alla valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> interesse statale.<br />
La Giunta Provinciale<br />
- Visto l’art. 6 della <strong>legge</strong> 8 luglio 1986, n. 349, recante la <strong>di</strong>sciplina transitoria in materia <strong>di</strong> valutazione<br />
dell’impatto ambientale;<br />
- viste le norme attuative stabilite dal D.P.C.M. 10 <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. 377 e dal D.P.C.M. 27 <strong>di</strong>cembre <strong>1988</strong>;<br />
- rilevato che, a tenore del comma 4 dell’art. 6 della <strong>legge</strong> n. 349 1986, il Ministro dell’ambiente, sentita la<br />
Regione interessata, <strong>di</strong> concerto con il Ministro per i beni culturali e ambientali, si pronuncia sulla<br />
compatibilità ambientale nei successivi novanta giorni dalla comunicazione del progetto;<br />
- vista la <strong>di</strong>sciplina della valutazione d’impatto ambientale stabilita dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>,<br />
n. <strong>28</strong> e successive mo<strong>di</strong>fiche, nonchè del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione approvato con D.P.G.P. 22 novembre<br />
1989, n. 13-11/Leg. da ultimo mo<strong>di</strong>ficato con D.P.G.P. 10 maggio 1995, n. 7-21/Leg.;<br />
- considerato che, a norma dell’art. 4 del precitato <strong>regolamento</strong>, resta ferma l’applicazione della procedura<br />
<strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale per i progetti relativi alle categorie <strong>di</strong> opere<br />
che le norme vigenti demandano alla competenza dello Stato;<br />
- rilevato che, a mente del comma 2 del menzionato art. 4 del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, la procedura <strong>di</strong><br />
valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong>sciplinata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> non si applica ai progetti <strong>di</strong><br />
competenza statale e che - al fine della formazione dell’intesa <strong>di</strong> cui alla sentenza della Corte<br />
Costituzionale <strong>28</strong> maggio 1987, n. 210 sui progetti <strong>di</strong> competenza statale - la Giunta <strong>provinciale</strong> si<br />
pronuncia, sentito il Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, entro i termini stabiliti dalla normativa statale;<br />
- considerato che la normativa statale <strong>di</strong>spone un termine massimo <strong>di</strong> novanta giorni - prorogabili - entro i<br />
quali si pronunciano gli organi statali, sentite le Regioni interessate, per modo che - all’interno <strong>di</strong> tale<br />
intervallo temporale - la Regione deve esprimere il previsto parere <strong>di</strong> competenza;<br />
- riconosciuto, in base alla citata sentenza della Corte Costituzionale n. 210/1987, che le due Province<br />
Autonome non solo sono competenti a rendere un parere in merito alla compatibilità ambientale dei<br />
progetti <strong>di</strong> competenza statale, ma - in ragione delle speciali attribuzioni statutarie - godono <strong>di</strong> una<br />
particolare prerogativa all’interno <strong>di</strong> tale proce<strong>di</strong>mento, nel senso che l’organo statale deve pronunciarsi<br />
d’intesa con le medesime;<br />
- considerato che, astrattamente, il meccanismo collaborativo fondato sull’intesa non è, per sua natura,<br />
riconducibile agli or<strong>di</strong>nari schemi proce<strong>di</strong>mentali presi<strong>di</strong>ati da un termine fisso;<br />
53
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
- riconosciuta tuttavia l’esigenza <strong>di</strong> regolamentare il proce<strong>di</strong>mento interno all’Amministrazione<br />
<strong>provinciale</strong>, funzionale all’espressione dell’intesa prevista dall’art. 4 del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>;<br />
- vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, concernente il proce<strong>di</strong>mento amministrativo;<br />
- visto l’art. 10, comma 3, del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., a tenore del quale la Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> può emanare apposite in<strong>di</strong>cazioni e in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> carattere generale, nell’obiettivo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare<br />
e razionalizzare il funzionamento delle strutture organizzative provinciali in rapporto alle finalità della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>;<br />
- a voti unanimi, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />
d e l i b e r a<br />
1. <strong>di</strong> approvare la seguente procedura ai fini della formazione dell’intesa della Provincia sui progetti <strong>di</strong> opere<br />
sottoposti alla valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale:<br />
a) il proce<strong>di</strong>mento è regolato secondo le <strong>di</strong>sposizioni stabilite dall’art. 5, commi 1, 2, 3, 5 e 7 - primo<br />
periodo -, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, fatto salvo quanto <strong>di</strong>versamente previsto dalle<br />
successive lettere;<br />
b) il proce<strong>di</strong>mento ha inizio con decorrenza dalla data del deposito prescritto dal comma 2 dell’art. 4 del<br />
<strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione e si conclude, <strong>di</strong> norma, nei successivi ottantacinque giorni;<br />
c) il termine <strong>di</strong> cui al comma 3 dell’art. 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> è rideterminato in trenta<br />
giorni;<br />
d) il termine <strong>di</strong> cui al comma 5 dell’art. 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> è rideterminato in sessanta<br />
giorni;<br />
e) ai fini delle osservazioni del pubblico si seguono le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 6, comma 9, della <strong>legge</strong> n.<br />
349/1986;<br />
f) il Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente si esprime nei successivi <strong>di</strong>eci giorni decorrenti dal termine <strong>di</strong> cui<br />
alla precedente lettera d);<br />
g) la Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia entro il termine <strong>di</strong> cui alla precedente lettera b);<br />
h) la Giunta <strong>provinciale</strong> può <strong>di</strong>sporre il prolungamento dei termini del proce<strong>di</strong>mento e dei sottoproce<strong>di</strong>menti<br />
per il tempo ritenuto necessario ai fini della formulazione <strong>di</strong> motivate determinazioni per il<br />
perfezionamento dell’intesa, anche in accordo con gli organi statali;<br />
i) la struttura <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale può <strong>di</strong>sporre - a fini<br />
<strong>di</strong> accelerazione e semplificazione - l’in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> conferenze <strong>di</strong> servizio a norma delle leggi vigenti entro<br />
il termine <strong>di</strong> cui alla lettera d);<br />
2. <strong>di</strong> fare salvo quanto <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>sposto dai commi 3 e 4 dell’art. 4 del <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dalle <strong>di</strong>sposizioni dello Statuto e dalle relative norme <strong>di</strong> attuazione<br />
concernenti apposite modalità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento o <strong>di</strong> intesa tra la Provincia e gli organi statali;<br />
3. <strong>di</strong> fare salvi gli atti posti in essere alla data <strong>di</strong> approvazione del presente provve<strong>di</strong>mento, dando atto che gli<br />
stessi rimangono soggetti alle <strong>di</strong>rettive e in<strong>di</strong>cazioni stabilite dalla presente deliberazione.<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale 5 settembre 2003, n. 2178<br />
D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., "Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>" - Criteri e con<strong>di</strong>zioni generali <strong>di</strong> esclusione della procedura <strong>di</strong><br />
verifica per i progetti <strong>di</strong> cui al punto 12.a) dell’Allegato A al Regolamento.<br />
Il Relatore comunica:<br />
A norma dell’art. 3-bis, comma 1, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., “Regolamento <strong>di</strong><br />
esecuzione della Legge <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>”, la Giunta <strong>provinciale</strong> può stabilire, con apposite<br />
deliberazioni, criteri e con<strong>di</strong>zioni generali d’esclusione della procedura <strong>di</strong> verifica per i progetti <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 3, comma 2, tenendo conto dei seguenti elementi: “(…) b) mo<strong>di</strong>ficazioni non sostanziali a<br />
impianti, opere o interventi già autorizzati o realizzati o in fase <strong>di</strong> realizzazione; (…)”.<br />
Con deliberazione n. 32/2002 <strong>di</strong> data 18 <strong>di</strong>cembre 2002, il Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente ha <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong><br />
istituire al proprio interno un Sottocomitato con l’incarico <strong>di</strong> elaborare, in collaborazione con il Servizio<br />
Turismo ed il Servizio Impianti a fune, una proposta <strong>di</strong> deliberazione inerente i criteri <strong>di</strong> esclusione dallo<br />
screening dei progetti relativi a piste da sci e impianti a fune, in conformità alla <strong>di</strong>sposizione contenuta<br />
nell’art. 3-bis del Regolamento citato.<br />
Il punto 12.a) dell’allegato A al Regolamento definisce le soglie limite oltre le quali un progetto deve essere<br />
sottoposto a procedura <strong>di</strong> verifica, con riferimento alla tipologia “Piste da sci e Impianti <strong>di</strong> risalita, funivie<br />
54
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
bifuni e strutture connesse, escluse le sciovie e le monofuni a collegamento permanente aventi lunghezza<br />
inclinata superiore a 500 m”.<br />
Vanno assoggettati a screening, in particolare, i progetti <strong>di</strong> piste da sci con lunghezza superiore a 2 km o con<br />
superficie superiore a 5 ha. Per quanto riguarda gli impianti <strong>di</strong> risalita, è obbligatoria la procedura <strong>di</strong> verifica<br />
per progetti che comportano la realizzazione <strong>di</strong> nuovi tracciati <strong>di</strong> impianti con portata massima oraria<br />
superiore a 1.800 persone e per progetti che prevedono la sostituzione, sullo stesso tracciato, <strong>di</strong> impianti<br />
esistenti o autorizzati, se tali impianti sostituitivi superino la portata oraria <strong>di</strong> 2.200 persone.<br />
Per il combinato <strong>di</strong>sposto dell’art. 19 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-45/Leg. e dell’art. 1, comma 6, del<br />
d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., è attribuita alla Giunta <strong>provinciale</strong>, sentito il Comitato <strong>provinciale</strong><br />
per l’ambiente o su sua proposta, la competenza ad adottare provve<strong>di</strong>menti interpretativi delle definizioni e<br />
<strong>di</strong>sposizioni regolamentari in materia <strong>di</strong> valutazione d’impatto ambientale.<br />
In conformità alle <strong>di</strong>sposizioni normative menzionate, il Sottocomitato in materia <strong>di</strong> piste da sci e impianti a<br />
fune ha elaborato una proposta <strong>di</strong> criteri e valutazioni interpretative con riguardo alle tipologie <strong>di</strong> progetti<br />
rientranti nella categoria descritta al punto 12.a) dell’allegato A al Regolamento, risultanti dal verbale <strong>di</strong><br />
deliberazione n. 1/2003, <strong>di</strong> data 14 maggio 2003. I suddetti criteri, esaminati e <strong>di</strong>scussi nel corso della seduta<br />
del Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente <strong>di</strong> data 23 luglio 2003, sono stati approvati con verbale <strong>di</strong><br />
deliberazione del Comitato n. 20/2003.<br />
Tutto ciò premesso,<br />
LA GIUNTA PROVINCIALE<br />
- u<strong>di</strong>ta la relazione;<br />
- VISTO il verbale <strong>di</strong> deliberazione del Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente n. 32/2002 <strong>di</strong> data 18<br />
<strong>di</strong>cembre 2002;<br />
- VISTO il verbale <strong>di</strong> deliberazione n. 1/2003, <strong>di</strong> data 14 maggio 2003, del Sottocomitato per<br />
l’elaborazione <strong>di</strong> una proposta <strong>di</strong> deliberazione ai sensi dell’art. 3-bis, comma 1, del D.P.G.P. 22<br />
novembre 1989, n. 13-11/Leg., in materia <strong>di</strong> piste da sci e impianti a fune;<br />
- VISTA la proposta del Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, adottata con verbale <strong>di</strong> deliberazione n.<br />
20/2003 <strong>di</strong> data 23 luglio 2003;<br />
- VISTA la Legge <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e s.m., recante “Disciplina della valutazione<br />
dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente” successivamente mo<strong>di</strong>ficate ed<br />
integrate, ed il <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione approvato con d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-<br />
11/Leg. e s.m. ed integrazioni;<br />
- ad unanimità dei voti, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />
d e l i b e r a<br />
1) <strong>di</strong> adottare - ai sensi degli artt. 3-bis, comma 1 e 1, comma 6, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-<br />
11/Leg. e s.m. - i seguenti criteri, valutazioni interpretative e con<strong>di</strong>zioni generali <strong>di</strong> esclusione della procedura<br />
<strong>di</strong> verifica per i progetti rientranti nella tipologia <strong>di</strong> cui al punto 12.a) dell’Allegato A al Regolamento citato:<br />
Piste da sci e skiweg<br />
Nuovi progetti: nel calcolo della superficie utile ai fini della soglia si computano, oltre al piano sciabile <strong>di</strong><br />
progetto, anche le superfici su cui si effettuano movimenti terra e mo<strong>di</strong>ficazioni dell’esistente naturale.<br />
Per quanto riguarda i progetti <strong>di</strong> piste esistenti, per mo<strong>di</strong>ficazioni non sostanziali si intendono gli interventi<br />
che non superano il 30% della soglia prevista dal <strong>regolamento</strong> (1,5 ha o 0,6 km; 0,75 ha o 0,3 km in area<br />
protetta).<br />
Si fa comunque salvo, per le piste <strong>di</strong> collegamento (skiweg), quanto precisato al successivo paragrafo “piste<br />
da fondo”.<br />
Piste da fondo<br />
Il criterio per la sottoposizione a procedura <strong>di</strong> verifica è rappresentato unicamente dal parametro superficie:<br />
deve essere sottoposto a screening il progetto <strong>di</strong> un’opera che occupa una superficie superiore a 5 ha (2,5 ha<br />
in aree protette), escludendo da tale computo le superfici già destinate a strada forestale e le piste esistenti o<br />
già autorizzate. Qualora le strade forestali - o le piste da fondo esistenti o già autorizzate - subiscano<br />
mo<strong>di</strong>fiche in larghezza, planimetria o altimetria, tali interventi vengono computati nel calcolo per la<br />
determinazione della superficie totale, quale criterio per la sottoposizione a procedura <strong>di</strong> verifica.<br />
Per quanto riguarda i progetti <strong>di</strong> piste da fondo esistenti, per mo<strong>di</strong>ficazioni non sostanziali si intendono gli<br />
interventi che non superano il 30% della soglia sopra in<strong>di</strong>cata, vale a <strong>di</strong>re che non superino i 1,5 ha <strong>di</strong><br />
superficie (0,75 ha in area protetta).<br />
55
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Tali criteri per la sottoposizione a procedura <strong>di</strong> verifica, inerenti le piste da fondo, si applicano anche alle<br />
piste <strong>di</strong> collegamento (skiweg) solo allorquando tali piste insistano su strade forestali o su piste esistenti o<br />
autorizzate. In tutti gli altri casi le piste <strong>di</strong> collegamento (skiweg) seguono la <strong>di</strong>sciplina più generale<br />
inerente le piste da sci <strong>di</strong> cui al paragrafo precedente.<br />
Impianti a fune<br />
Definizione <strong>di</strong> ‘stesso tracciato’ e ‘nuovo tracciato’, rilevante ai fini dell’in<strong>di</strong>viduazione della soglia <strong>di</strong><br />
<strong>regolamento</strong>.<br />
Si ha un impianto sullo ‘stesso tracciato’ quando le mo<strong>di</strong>fiche della posizione della stazione <strong>di</strong> partenza e/o<br />
della stazione <strong>di</strong> arrivo in progetto siano comprese entro una fascia la cui larghezza, rispetto all’asse del<br />
tracciato esistente e al centro delle pu<strong>legge</strong> delle stazioni esistenti, <strong>di</strong>sti non più <strong>di</strong> 50 m per parte, qualora il<br />
tracciato non interessi, anche parzialmente, aree boscate. Se, invece, il tracciato insiste, anche parzialmente,<br />
su aree boscate, la larghezza della fascia, rispetto all’asse del tracciato esistente e al centro delle pu<strong>legge</strong><br />
delle stazioni esistenti, non dovrà superare i 25 m per parte. Comunque, in tutti i casi nei quali vi sia la<br />
presenza <strong>di</strong> aree naturali protette, stabilite dall’art. 2, comma 4 del D.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-<br />
11/Leg. e s.m. la larghezza della fascia prevista non dovrà superare i 12,5 m per parte (anche se non<br />
interessa zone boscate). Si precisa come, nella delimitazione della fascia presa in considerazione, le<br />
<strong>di</strong>stanze sopra descritte dovranno essere rapportate sia rispetto all’asse del tracciato, che al centro delle<br />
pu<strong>legge</strong> delle stazioni, in modo da formare un buffer, così come evidenziato nel <strong>di</strong>segno sotto riportato.<br />
Si ha ‘nuovo tracciato’ se il progetto riguarda un’opera completamente nuova, da realizzarsi in un’area<br />
nella quale non esisteva alcun impianto, come pure nel caso <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione/sostituzione <strong>di</strong> opere esistenti<br />
qualora il progetto si <strong>di</strong>scosti dai criteri sopra descritti per la definizione <strong>di</strong> “stesso tracciato”, come<br />
evidenziato nelle esemplificazioni rappresentate nel <strong>di</strong>segno sotto riportato.<br />
Opere accessorie<br />
Sono state in<strong>di</strong>viduate quattro tipologie <strong>di</strong> opere accessorie rilevanti, da sottoporre, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dalle piste o dagli impianti <strong>di</strong> risalita, a procedura <strong>di</strong> verifica o <strong>di</strong> V.I.A, qualora superino le soglie<br />
prescritte per ognuna <strong>di</strong> esse:<br />
o<br />
o<br />
o<br />
o<br />
i bacini d’accumulo e gli impianti <strong>di</strong> innevamento artificiale sono sottoposti a procedura <strong>di</strong><br />
verifica o <strong>di</strong> VIA secondo quanto <strong>di</strong>spone la tipologia 10.i) dell’allegato A del d.P.G.P. 22<br />
novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m.: se la capacità <strong>di</strong> invaso risulta essere superiore a 10.000 mc<br />
sono sottoposti a screening, mentre se tale capacità supera i 100.000 mc ovvero se l’altezza supera<br />
i 10 m ai sensi del d.P.R. 1/11/1959 n. 1363, sono sottoposti a procedura <strong>di</strong> VIA;<br />
i parcheggi sono sottoposti a procedura <strong>di</strong> verifica secondo quanto <strong>di</strong>spone la tipologia 10.b) III<br />
dell’allegato A del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m.: se la superficie dell’area<br />
risulta essere superiore a 2 ha (comprensivi della totalità dei parcheggi, anche se <strong>di</strong>slocati in<br />
<strong>di</strong>verse zone, purché afferenti alla stessa pista), o se il volume e<strong>di</strong>ficato risulta essere superiore a<br />
40.000 mc, tali progetti sono sottoposti a procedura <strong>di</strong> verifica;<br />
gli accessi e le strade <strong>di</strong> collegamento sono sottoposti alla procedura <strong>di</strong> verifica, secondo quanto<br />
<strong>di</strong>spone la tipologia 10.e) III dell’allegato A del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m.,<br />
se la lunghezza supera i 1500 m.;<br />
i volumi e<strong>di</strong>ficati vari sono sottoposti a procedura <strong>di</strong> verifica se superano il volume <strong>di</strong> 2.000 mc,<br />
ivi compresi gli interrati.<br />
Le soglie <strong>di</strong> cui sopra, relative alle opere accessorie, sono ridotte alla metà del valore in<strong>di</strong>cato, ai sensi<br />
dell’art. 2, commi 2 e 4, del d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., qualora le opere stesse<br />
vengano realizzate in aree naturali protette e, in tali casi, sono soggette <strong>di</strong>rettamente a procedura <strong>di</strong> VIA.<br />
Per quanto riguarda le mo<strong>di</strong>fiche ad opere accessorie esistenti, la sostanzialità dell’ampliamento o<br />
dell’intervento, ai sensi dell’art. 3, comma 2, lett. c) d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., verrà<br />
valutata <strong>di</strong> volta in volta dall’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente - U.O per la valutazione<br />
dell’impatto ambientale.<br />
Si specifica, altresì, che qualora la pista da sci o l’impianto <strong>di</strong> risalita risulti essere sotto soglia mentre<br />
l’opera accessoria risulti essere sopra soglia, viene espletata procedura <strong>di</strong> verifica solo per l’opera<br />
accessoria. Mentre, se la pista da sci o l’impianto <strong>di</strong> risalita risulti essere sopra soglia e l’opera accessoria<br />
sia invece sotto soglia, viene effettuato lo screening sia per la pista da sci o l’impianto, sia per l’opera<br />
accessoria;<br />
2) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre la trasmissione del presente provve<strong>di</strong>mento all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />
dell’ambiente e al Dipartimento Turismo e commercio;<br />
3) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre la pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione<br />
Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
56
57<br />
NORMATIVA PROVINCIALE
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
58
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale 25 maggio 2007 n. 1056 169<br />
Artt. 3 e 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23: in<strong>di</strong>viduazione dei termini <strong>di</strong><br />
conclusione dei proce<strong>di</strong>menti amministrativi e delle strutture provinciali competenti in via<br />
principale dell’istruttoria.<br />
(omissis)<br />
d e l i b e r a<br />
1) <strong>di</strong> approvare l’allegato A) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />
recante l’in<strong>di</strong>viduazione dei termini dei proce<strong>di</strong>menti amministrativi e delle strutture provinciali competenti in<br />
via principale per l’istruttoria dei medesimi;<br />
2) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre che i termini <strong>di</strong> conclusione in<strong>di</strong>viduati nell’allegato <strong>di</strong> cui al punto 1), trovino applicazione per<br />
i proce<strong>di</strong>menti il cui termine iniziale decorre dal giorno successivo alla data <strong>di</strong> pubblicazione della presente<br />
deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Trentino - Alto A<strong>di</strong>ge;<br />
3) <strong>di</strong> dare atto che i termini in<strong>di</strong>viduati nella deliberazione n. 1218 <strong>di</strong> data 4 giugno 2004 e ss.mm.,<br />
continuano a trovare applicazione limitatamente ai proce<strong>di</strong>menti già avviati alla data <strong>di</strong> cui al punto 2), e fino<br />
ad esaurimento dei medesimi;<br />
4) <strong>di</strong> dare atto che dal presente provve<strong>di</strong>mento non derivano oneri a carico del bilancio <strong>provinciale</strong>;<br />
N.<br />
5) <strong>di</strong> pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Trentino - Alto<br />
A<strong>di</strong>ge.<br />
(omissis)<br />
ALLEGATO A<br />
(omissis)<br />
DIPARTIMENTO URBANISTICA E AMBIENTE - UFFICIO PROGRAMMAZIONE INTERVENTI<br />
AMBIENTALI<br />
OGGETTO DEL<br />
PROCEDIMENTO<br />
1 Contributi a enti<br />
pubblici e privati<br />
per interventi <strong>di</strong><br />
promozione dello<br />
sviluppo<br />
sostenibile<br />
dell’ambiente<br />
2 Proroga termine <strong>di</strong><br />
efficacia VIA<br />
3 Mo<strong>di</strong>fica<br />
prescrizione VIA<br />
4 Parere del comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per<br />
l’ambiente in<br />
materia <strong>di</strong> rilascio<br />
<strong>di</strong> concessioni a<br />
fini idroelettrici<br />
(omissis)<br />
NORMATIVA DI<br />
RIFERIMENTO<br />
l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - art.<br />
12 bis<br />
d.G.P. n. 493 <strong>di</strong><br />
data 18 marzo<br />
2005<br />
l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - art.<br />
9<br />
l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - art.<br />
6<br />
l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> - art.<br />
14, comma 1,<br />
lett. d)<br />
d.G.P. n. 2438 <strong>di</strong><br />
data 3 ottobre<br />
2003<br />
INIZIATIVA DEL<br />
PROCEDIMENTO<br />
TERMINE<br />
FINALE DEL<br />
PROCEDIMENTO<br />
DECORRENZA DEL<br />
TERMINE<br />
Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dall’adozione della<br />
deliberazione <strong>di</strong><br />
approvazione della<br />
graduatoria ovvero,<br />
ove richiesta, dalla<br />
produzione della<br />
documentazione<br />
necessaria<br />
Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno successivo<br />
al ricevimento<br />
dell’istanza<br />
Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno successivo<br />
al ricevimento<br />
dell’istanza<br />
Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno successivo<br />
al ricevimento della<br />
richiesta <strong>di</strong> parere<br />
169 Le precedenti deliberazioni che hanno in<strong>di</strong>viduato i termini proce<strong>di</strong>mentali anche per le procedure <strong>di</strong> valutazione dell’impatto<br />
ambientale sono: d.G.P. n. 1218 del 4 giugno 2004, d.G.P. n. 140 del 3 febbraio 2006 e d.G.P. n. 1573 del 4 <strong>agosto</strong> 2006.<br />
59
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale <strong>28</strong> <strong>di</strong>cembre 2007 n. 3064<br />
Dichiarazione <strong>di</strong> inizio attività e silenzio assenso - attuazione degli articoli 9, 23 e 23 bis della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23.<br />
(omissis)<br />
d e l i b e r a<br />
1) <strong>di</strong> approvare l’Allegato A) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />
recante in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> carattere generale in or<strong>di</strong>ne all’applicazione degli istituti della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio<br />
attività e del silenzio assenso;<br />
2) <strong>di</strong> approvare l’Allegato B) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />
recante l’in<strong>di</strong>viduazione da parte della Giunta <strong>provinciale</strong> - ai sensi <strong>di</strong> quanto previsto dall’articolo 23 bis,<br />
comma 3, ultima parte della L.P. 23/92 - dei proce<strong>di</strong>menti, ulteriori rispetto a quelli già esclusi per <strong>legge</strong>, in<br />
or<strong>di</strong>ne ai quali il silenzio assenso non trova applicazione;<br />
3) <strong>di</strong> approvare l’Allegato C) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />
recante l’in<strong>di</strong>viduazione, a mero titolo ricognitivo, dei proce<strong>di</strong>menti in or<strong>di</strong>ne ai quali trovano applicazione gli<br />
istituti della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività e del silenzio assenso, al fine <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione del<br />
citta<strong>di</strong>no i relativi elenchi, in attuazione <strong>di</strong> quanto previsto dall’articolo 9, comma 2 della L.P. 23/92;<br />
4) <strong>di</strong> approvare l’Allegato D) alla presente deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale,<br />
contenente l’elenco complessivo dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong> e recante, per ciascuno <strong>di</strong> essi,<br />
l’in<strong>di</strong>cazione circa l’applicazione o meno degli istituti della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività e del silenzio<br />
assenso;<br />
5) <strong>di</strong> revocare le deliberazioni n. 6<strong>28</strong>6 <strong>di</strong> data 30 luglio 1999 e n. 3015 <strong>di</strong> data 6 <strong>di</strong>cembre 2002;<br />
(omissis)<br />
ALLEGATO A<br />
In<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> carattere generale in or<strong>di</strong>ne all’applicazione degli istituti della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività e<br />
del silenzio assenso (artt. 23 e 23 bis della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23)<br />
DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITÁ<br />
Oggetto<br />
Ai sensi dell’articolo 23, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, e purché ricorrano i<br />
presupposti ivi previsti, i soggetti interessati hanno facoltà <strong>di</strong> intraprendere l’esercizio <strong>di</strong> un’attività priva ta,<br />
prescindendo dal rilascio da parte dell’amministrazione competente dell’atto <strong>di</strong> consenso o del titolo<br />
autorizzatorio prescritto. A tal fine è infatti sufficiente che gli stessi presentino una comunicazione<br />
(<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività) attestante il possesso dei presupposti e dei requisiti <strong>di</strong> <strong>legge</strong> all’autorità<br />
competente, la quale è chiamata a verificarne la sussistenza nei successivi sessanta giorni.<br />
Diversamente da quanto previsto a livello statale, l’attività oggetto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività può<br />
essere iniziata contestualmente alla <strong>di</strong>chiarazione medesima, ferma restando ovviamente la predetta attività <strong>di</strong><br />
verifica a cura dell’amministrazione competente.<br />
Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />
L’istituto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività, così come delineato all’articolo 23 della L.P. 23/92 si applica<br />
alle autorizzazioni, licenze, abilitazioni, nullaosta, permessi o altri atti <strong>di</strong> consenso, comunque denominati:<br />
- cui sia subor<strong>di</strong>nato l’esercizio <strong>di</strong> un’attività privata;<br />
- il cui rilascio <strong>di</strong>penda da un’attività amministrativa <strong>di</strong> tipo vincolato, consistente in un mero accertamento<br />
dei presupposti e dei requisiti <strong>di</strong> <strong>legge</strong>, senza che si renda necessario l’esperimento <strong>di</strong> prove a ciò<br />
destinate che comportino valutazioni tecniche <strong>di</strong>screzionali da parte dell’amministrazione;<br />
- per il cui rilascio non sia previsto alcun limite o contingente complessivo.<br />
Esclusioni<br />
L’istituto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività non si applica alle autorizzazioni, licenze, abilitazioni,<br />
nullaosta, permessi o altri atti <strong>di</strong> consenso, comunque denominati:<br />
- relativi al compimento <strong>di</strong> un singolo atto o negozio giuri<strong>di</strong>co (es. autorizzazione alla locazione o alla<br />
ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> alloggi pubblici), nonché <strong>di</strong> quelli rilasciati in funzione <strong>di</strong> controllo;<br />
- rilasciati ai sensi della normativa vigente in materia <strong>di</strong> tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del<br />
patrimonio storico-artistico e della salute;<br />
60
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
- il cui rilascio comporta l’esperimento <strong>di</strong> prove a ciò destinate che comportano valutazioni tecniche<br />
<strong>di</strong>screzionali da parte dell’amministrazione;<br />
- per il cui rilascio sono previsti limiti o contingenti complessivi;<br />
- il cui rilascio è imposto dalla normativa comunitaria.<br />
Presentazione della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività<br />
La <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività, attestante l’esistenza dei presupposti e il possesso dei requisiti previsti dalla<br />
<strong>legge</strong>, eventualmente accompagnata dall’autocertificazione dell’esperimento <strong>di</strong> prove a ciò destinate, ove le<br />
stesse siano previste, è presentata dal soggetto interessato alla struttura competente in via principale per il<br />
proce<strong>di</strong>mento.<br />
Tale <strong>di</strong>chiarazione deve contenere i seguenti elementi:<br />
a) generalità del richiedente;<br />
b) in<strong>di</strong>cazione dell’attività privata che si intende esercitare;<br />
c) <strong>di</strong>chiarazione relativa alla sussistenza dei presupposti e al possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi<br />
previsti dalla <strong>legge</strong> per l’esercizio dell’attività;<br />
d) ricevuta attestante l’avvenuto versamento delle eventuali tasse e contributi previsti;<br />
e) eventuale autocertificazione concernente l’esperimento delle prove destinate ad accertare l’idoneità del<br />
soggetto o la qualità delle cose inerenti all’esercizio dell’attività intrapresa.<br />
A seguito della presentazione della <strong>di</strong>chiarazione, l’amministrazione è tenuta a rilasciare all’interessato una<br />
comunicazione recante le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui all’articolo 25, comma 2, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre<br />
1992, n. 23.<br />
Ove si renda necessario regolarizzare o integrare la documentazione prodotta dal privato con elementi che non<br />
siano già nella <strong>di</strong>sponibilità dell’amministrazione e che essa non possa acquisire d’ufficio, la struttura<br />
organizzativa competente ne dà comunicazione all’interessato, in<strong>di</strong>cando le cause <strong>di</strong> irregolarità o<br />
incompletezza della <strong>di</strong>chiarazione o della documentazione prodotta. In tal caso, il termine previsto per la<br />
verifica della sussistenza dei presupposti e dei requisiti <strong>di</strong> <strong>legge</strong> è sospeso ai sensi dell’articolo 3, comma 5,<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, fino alla data <strong>di</strong> ricevimento <strong>di</strong> quanto richiesto e comunque<br />
non oltre il termine fissato dall’amministrazione.<br />
Al fine <strong>di</strong> agevolare l’utenza nella corretta presentazione delle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> inizio attività, nonché <strong>di</strong><br />
assicurare all’amministrazione la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> tutte le informazioni necessarie per l’effettuazione dei<br />
controlli, le strutture competenti curano la pre<strong>di</strong>sposizione della relativa modulistica e provvedono altresì alla<br />
pubblicazione della medesima all’in<strong>di</strong>rizzo www.modulistica.provincia.tn.it.<br />
Verifica<br />
Entro sessanta giorni dalla data <strong>di</strong> presentazione della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività, la struttura competente<br />
procede alla verifica d’ufficio della sussistenza dei presupposti e dei requisiti <strong>di</strong> <strong>legge</strong> (articolo 23, comma 1).<br />
Ferme restando le eventuali sospensioni <strong>di</strong>sposte nel rispetto <strong>di</strong> quanto previsto al punto precedente, la<br />
scadenza del termine <strong>di</strong> sessanta giorni per la verifica della <strong>di</strong>chiarazione non fa comunque venir meno il<br />
potere/dovere dell’amministrazione <strong>di</strong> effettuare i dovuti controlli.<br />
Ove la verifica abbia dato esito negativo, cioè sia stata accertata l’insussistenza dei presupposti e dei requisiti<br />
<strong>di</strong> <strong>legge</strong> previsti per l’esercizio dell’attività, il responsabile della struttura competente, con provve<strong>di</strong>mento<br />
motivato:<br />
- assegna all’interessato un termine entro il quale conformare, ove ciò sia possibile, l’attività e i suoi effetti<br />
alla normativa vigente;<br />
- <strong>di</strong>spone, qualora il privato non abbia provveduto a conformare l’attività entro il termine assegnatogli o<br />
quando tale adeguamento sia impossibile, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> prosecuzione dell’attività e la rimozione dei suoi<br />
effetti.<br />
Il provve<strong>di</strong>mento con cui l’amministrazione <strong>di</strong>spone il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> prosecuzione dell’attività e la rimozione dei<br />
suoi effetti, ovvero la fissazione <strong>di</strong> un termine per conformare la stessa alla normativa vigente, deve in ogni<br />
caso essere comunicato all’interessato entro il medesimo termine <strong>di</strong> sessanta giorni (articolo 23, comma 1).<br />
La conformazione dell’attività e dei suoi effetti alla <strong>legge</strong> non è peraltro ammessa in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazioni<br />
mendaci o false attestazioni (art. 23 ter, comma 1).<br />
Restano ferme le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> <strong>legge</strong> vigenti che, per l’inizio dell’attività e per l’adozione da parte<br />
dell’amministrazione competente <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> prosecuzione dell’attività medesima e <strong>di</strong><br />
rimozione dei suoi effetti, prevedono una <strong>di</strong>sciplina speciale, oppure termini <strong>di</strong>versi da quelli in<strong>di</strong>cati al<br />
comma 1 dell’articolo 23.<br />
61
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Il comma 1 bis dell’articolo 23 riconosce infine all’amministrazione competente il potere <strong>di</strong> assumere<br />
determinazioni in via <strong>di</strong> autotutela, revocando l’atto <strong>di</strong> assenso che si è formato in seguito alla presentazione<br />
della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività oppure <strong>di</strong>sponendone l’annullamento d’ufficio.<br />
SILENZIO ASSENSO<br />
Oggetto<br />
L’articolo 23 bis, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23 prevede che, “fermo restando<br />
quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 23, nei proce<strong>di</strong>menti ad istanza <strong>di</strong> parte per il rilascio <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti<br />
amministrativi, il silenzio dell’amministrazione equivale a provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> accoglimento della domanda,<br />
senza necessità <strong>di</strong> ulteriori istanze o <strong>di</strong>ffide”, qualora, entro il termine previsto per la conclusione del<br />
proce<strong>di</strong>mento, l’amministrazione non abbia provveduto a comunicare all’interessato un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>niego.<br />
Ferma restando quin<strong>di</strong> l’applicazione in via preferenziale dell’istituto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività, il<br />
silenzio assenso - da mera eccezione (finora applicabile nei soli casi espressamente previsti, che il testo<br />
previgente della norma rimetteva ad una deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>) - <strong>di</strong>viene la regola generale<br />
applicabile nei proce<strong>di</strong>menti ad istanza <strong>di</strong> parte.<br />
Tale previsione non fa comunque venir meno il generale obbligo dell’amministrazione <strong>di</strong> concludere ogni<br />
proce<strong>di</strong>mento amministrativo con un provve<strong>di</strong>mento espresso, alla luce <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 3,<br />
comma 1, della L.P. 23/92.<br />
Il silenzio assenso costituisce pertanto solo un rime<strong>di</strong>o, a favore del richiedente, nel caso in cui<br />
l’amministrazione non provveda sull’istanza del medesimo entro i termini stabiliti.<br />
Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />
Dalla lettura coor<strong>di</strong>nata degli articoli 23 e 23 bis si ricava che in tutti i casi (e quin<strong>di</strong> nelle medesime tipologie<br />
proce<strong>di</strong>mentali, riferite esclusivamente ad atti <strong>di</strong> assenso propedeutici all’esercizio <strong>di</strong> un’attività privata) in<br />
cui non possa trovare applicazione la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività (non ricorrendo i presupposti <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 23, comma 1 della <strong>legge</strong> o nei casi espressamente esclusi dall’applicazione dell’istituto<br />
medesimo), la mancata comunicazione al richiedente del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> <strong>di</strong>niego entro i termini massimi <strong>di</strong><br />
conclusione del proce<strong>di</strong>mento equivale a provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> accoglimento della domanda.<br />
Esclusioni<br />
Il silenzio assenso non si applica alle autorizzazioni, licenze, abilitazioni, nullaosta, permessi o altri atti <strong>di</strong><br />
consenso, comunque denominati:<br />
- rispetto ai quali sussistono i presupposti per l’applicazione dell’istituto della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio<br />
attività;<br />
- in materia <strong>di</strong> tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico artistico e della salute;<br />
- in cui la <strong>legge</strong> qualifica il silenzio dell’amministrazione come rigetto dell’istanza;<br />
- in cui la normativa comunitaria impone l’adozione <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi formali;<br />
- in<strong>di</strong>viduati con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>.<br />
Controllo successivo<br />
La struttura competente è tenuta ad effettuare l’istruttoria nel rispetto del termine <strong>di</strong> conclusione stabilito per<br />
ciascun proce<strong>di</strong>mento. Qualora l’inutile decorso <strong>di</strong> tale termine comporti la formazione del silenzio assenso,<br />
la struttura competente è tenuta comunque a verificare il legittimo esercizio dell’attività intrapresa, potendo<br />
assumere determinazioni in via <strong>di</strong> autotutela (art. 23 bis, comma 2).<br />
Ove la verifica abbia dato esito negativo, cioè sia stata accertata l’insussistenza dei presupposti e dei requisiti<br />
<strong>di</strong> <strong>legge</strong> previsti per l’esercizio dell’attività privata, il responsabile della struttura competente, con<br />
provve<strong>di</strong>mento motivato, può:<br />
- assegnare un termine all'interessato per conformare, ove ciò sia possibile, l’attività e i suoi effetti a <strong>legge</strong>;<br />
- annullare l'atto <strong>di</strong> assenso illegittimamente formatosi, qualora l'interessato non abbia provveduto a<br />
rimuovere i vizi entro il termine stabilito dall’amministrazione o quando non vi sia la possibilità <strong>di</strong><br />
sanarli.<br />
Resta comunque esclusa la conformazione dell’attività e dei suoi effetti alla <strong>legge</strong>, laddove l’interessato abbia<br />
reso <strong>di</strong>chiarazioni mendaci o false attestazioni (art. 23 ter, comma 1).<br />
ALLEGATO B<br />
62
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
In<strong>di</strong>viduazione dei proce<strong>di</strong>menti, ulteriori rispetto a quelli già esclusi per <strong>legge</strong>, in or<strong>di</strong>ne ai quali non trova<br />
applicazione il silenzio assenso (art. 23 bis, comma 3)<br />
(omissis)<br />
ALLEGATO C<br />
In<strong>di</strong>viduazione, a titolo ricognitivo, dei proce<strong>di</strong>menti in or<strong>di</strong>ne ai quali trova applicazione la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />
inizio attività<br />
(omissis)<br />
ALLEGATO D<br />
Elenco complessivo dei proce<strong>di</strong>menti con in<strong>di</strong>cazione circa l’applicazione o la non applicazione della<br />
<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> inizio attività e del silenzio assenso<br />
DIPARTIMENTO URBANISTICA E AMBIENTE<br />
UFFICIO PROGRAMMAZIONE INTERVENTI AMBIENTALI<br />
N.<br />
OGGETTO DEL<br />
PROCEDIMENTO<br />
NORMATIVA DI<br />
RIFERIMENTO<br />
INIZIATIVA DEL<br />
PROCEDIMENTO<br />
TERMINE<br />
FINALE DEL<br />
PROCEDIMENTO<br />
DECORRENZA<br />
DEL TERMINE<br />
APPLICAZIONE<br />
DIA<br />
APPLICAZIONE<br />
SILENZIO<br />
ASSENSO<br />
1 Contributi a enti<br />
pubblici e privati per<br />
interventi <strong>di</strong><br />
promozione dello<br />
sviluppo sostenibile<br />
dell’ambiente<br />
2 Proroga termine <strong>di</strong><br />
efficacia VIA<br />
3 Mo<strong>di</strong>fica<br />
prescrizione VIA<br />
4 Parere del comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per<br />
l’ambiente in<br />
materia <strong>di</strong> rilascio <strong>di</strong><br />
concessioni a fini<br />
idroelettrici<br />
l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> -<br />
art. 12 bis<br />
d.G.P. n. 493<br />
<strong>di</strong> data 18<br />
marzo 2005<br />
l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> -<br />
art. 9<br />
l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> -<br />
art. 6<br />
l.p. <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> -<br />
art. 14,<br />
comma 1, lett.<br />
d)<br />
d.G.P. n. 2438<br />
<strong>di</strong> data 3<br />
ottobre 2003<br />
Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dall’adozione<br />
della<br />
deliberazione <strong>di</strong><br />
approvazione<br />
della graduatoria<br />
ovvero, ove<br />
richiesta, dalla<br />
produzione della<br />
documentazione<br />
necessaria<br />
Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno<br />
successivo al<br />
ricevimento<br />
dell’istanza<br />
Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno<br />
successivo al<br />
ricevimento<br />
dell’istanza<br />
Istanza <strong>di</strong> parte 90 Dal giorno<br />
successivo al<br />
ricevimento della<br />
richiesta <strong>di</strong><br />
parere<br />
NO<br />
per<br />
<strong>legge</strong><br />
NO<br />
per<br />
<strong>legge</strong><br />
NO<br />
per<br />
<strong>legge</strong><br />
NO<br />
per<br />
<strong>legge</strong><br />
NO per<br />
<strong>legge</strong><br />
NO per<br />
<strong>legge</strong><br />
NO per<br />
<strong>legge</strong><br />
NO per<br />
<strong>legge</strong><br />
(omissis)<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale <strong>28</strong> <strong>agosto</strong> 2009, n. 2138<br />
Istituzione del Servizio Valutazione ambientale da incar<strong>di</strong>narsi presso il Dipartimento Urbanistica<br />
e ambiente.<br />
Il Relatore comunica:<br />
l’articolo 151 della <strong>legge</strong> 4 marzo 2008, n. 1, prevede il trasferimento delle funzioni e dei compiti in materia<br />
<strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale, già in capo all’Unità organizzativa per la Valutazione dell’impatto<br />
63
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
ambientale presso l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente (APPA), ad un apposito Servizio<br />
presso il Dipartimento <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> ambiente, anche me<strong>di</strong>ante razionalizzazione <strong>di</strong><br />
altre strutture provinciali.<br />
Con nota prot. n. 883/2009-D382 <strong>di</strong> data 20 aprile 2009, il Dirigente generale del Dipartimento Urbanistica e<br />
ambiente chiede l’istituzione del Servizio Valutazione ambientale da incar<strong>di</strong>narsi presso il Dipartimento.<br />
Chiede poi che, presso il nuovo Servizio, venga spostata dall’APPA l’Unità organizzativa per la Valutazione<br />
dell’impatto ambientale, denominandola ora Ufficio per le Valutazioni ambientali, e venga incar<strong>di</strong>nato<br />
l’Ufficio Programmazione interventi ambientali, ora presso il Dipartimento.<br />
Si propone <strong>di</strong> assegnare provvisoriamente, in attesa della graduazione definitiva ai sensi della deliberazione n.<br />
379 del 1° marzo 2002 e ss. mm., al Servizio Valutazione ambientale la quarta fascia <strong>di</strong> graduazione.<br />
Le declaratorie delle strutture <strong>di</strong> primo e secondo livello, <strong>di</strong> cui alla deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> n.<br />
1444 del 12 giugno 2009 e s. m., sono mo<strong>di</strong>ficate nei termini previsti dall’allegato 1 della presente<br />
deliberazione.<br />
In relazione ai gruppi omogenei <strong>di</strong> Uffici ed Incarichi speciali <strong>di</strong> cui all’allegato alla deliberazione n. 1730 del<br />
17 luglio 2009, si conferma l’inserimento dell’Ufficio per le Valutazioni ambientali, già Unità organizzativa<br />
per la Valutazione dell’impatto ambientale, nel gruppo non omogeneo. Si conferma altresì l’inserimento nel<br />
gruppo omogeneo amministrativo dell’Ufficio Programmazione interventi ambientali.<br />
Per quanto riguarda la graduazione <strong>di</strong> queste strutture <strong>di</strong> terzo livello, la cui metodologia è stata da ultimo<br />
mo<strong>di</strong>ficata con la deliberazione n. 3065 <strong>di</strong> data <strong>28</strong> <strong>di</strong>cembre 2007, vista la deliberazione n. 1986 <strong>di</strong> data 8<br />
<strong>agosto</strong> 2008 che ha approvato le operazioni <strong>di</strong> graduazione delle strutture <strong>di</strong> terzo livello attribuendo il<br />
punteggio della scheda prevista dalla deliberazione del 2007, si propone <strong>di</strong> confermare la seconda fascia <strong>di</strong><br />
graduazione all’Ufficio per le Valutazioni ambientali, già Unità organizzativa per la Valutazione dell’impatto<br />
ambientale, e la prima fascia per l’Ufficio Programmazione interventi ambientali.<br />
Per quanto riguarda l’incarico <strong>di</strong> preposizione al Servizio Valutazione ambientale, in attesa della preposizione<br />
<strong>di</strong> un <strong>di</strong>rigente titolare alla Struttura in parola e ritenuto <strong>di</strong> non poter procedere me<strong>di</strong>ante mobilità alla<br />
copertura dell’incarico, esigenze <strong>di</strong> servizio legate all'efficace funzionamento della struttura organizzativa<br />
interessata rendono necessario ricoprire lo stesso attraverso l'affidamento temporaneo ad un sostituto secondo<br />
quanto espressamente previsto dall'articolo 34, comma 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 3 aprile 1997, n. 7.<br />
In considerazione degli specifici contenuti dell'incarico e della professionalità già acquisita, il <strong>di</strong>rigente<br />
generale del Dipartimento Urbanistica e ambiente, con la propria nota succitata, propone <strong>di</strong> conferire il<br />
suddetto incarico al dott. Enrico Menapace, <strong>di</strong>rettore, attualmente preposto all’Ufficio Programmazione<br />
interventi ambientali del Dipartimento Urbanistica e ambiente.<br />
Il dott. Enrico Menapace, <strong>di</strong>rettore, sarà quin<strong>di</strong> preposto al Servizio Valutazione ambientale, in qualità <strong>di</strong><br />
sostituto <strong>di</strong>rigente, con decorrenza 1° settembre 2009 per il periodo massimo <strong>di</strong> un anno, non rinnovabile,<br />
ovvero sino al 31 <strong>agosto</strong> 2010, dando atto che in caso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> procedura concorsuale, l’incarico si<br />
intenderà prorogato fino al suo completamento e alla conseguente preposizione del vincitore.<br />
Per quanto riguarda le strutture <strong>di</strong> terzo livello, si propone l’assorbimento dell’incarico <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore<br />
dell’Ufficio Programmazione interventi ambientali e <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore dell’Ufficio per le Valutazioni<br />
ambientali da parte del dott. Enrico Menapace, con decorrenza 1° settembre 2009 e fino a nuove <strong>di</strong>verse<br />
determinazioni.<br />
All’interessato è stato comunicato, per le vie brevi, l’inten<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> conferire gli incarichi oggetto della<br />
presente deliberazione e lo stesso ha espresso il proprio consenso alla proposta.<br />
Tutto ciò premesso,<br />
LA GIUNTA PROVINCIALE<br />
- u<strong>di</strong>to il relatore;<br />
- vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 3 aprile 1997, n. 7;<br />
- visto il vigente Contratto collettivo <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> lavoro del personale dell’area della <strong>di</strong>rigenza e segretari<br />
comunali del comparto Autonomie locali;<br />
- visto vigente Contratto collettivo <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> lavoro dei <strong>di</strong>rettori del comparto Autonomie locali;<br />
- visti gli atti citati in premessa;<br />
- sentito, per le vie brevi, l’interessato;<br />
- a voti unanimi, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />
d e l i b e r a<br />
64
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
1) <strong>di</strong> istituire e incar<strong>di</strong>nare, presso il Dipartimento Urbanistica e ambiente, il Servizio Valutazione ambientale<br />
a decorrere dal 1° settembre 2009;<br />
2) <strong>di</strong> attribuire provvisoriamente al Servizio Valutazione ambientale la quarta fascia <strong>di</strong> graduazione;<br />
3) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre che le declaratorie delle strutture <strong>di</strong> primo e secondo livello, <strong>di</strong> cui alla deliberazione della<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> n. 1444 del 12 giugno 2009 e s. m., sono mo<strong>di</strong>ficate nei termini previsti dall’allegato 1<br />
della presente deliberazione;<br />
4) <strong>di</strong> affidare al dott. Enrico Menapace, <strong>di</strong>rettore, l’incarico <strong>di</strong> sostituto <strong>di</strong>rigente del Servizio Valutazione<br />
ambientale con decorrenza 1° settembre 2009 e per il periodo massimo <strong>di</strong> un anno, non rinnovabile, ovvero<br />
sino al 31 <strong>agosto</strong> 2010, dando atto che l’incarico, in caso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> procedura concorsuale, si intenderà<br />
prorogato fino al <strong>relativo</strong> completamento e alla conseguente assegnazione dell’incarico al titolare;<br />
5) <strong>di</strong> incar<strong>di</strong>nare, presso il Servizio Valutazione ambientale, l’Unità organizzativa per la Valutazione<br />
dell’impatto ambientale, già presso l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente, denominandola ora<br />
Ufficio per le Valutazioni ambientali e l’Ufficio Programmazione interventi ambientali, ora presso il<br />
Dipartimento Urbanistica e ambiente, con decorrenza 1° settembre 2009;<br />
6) <strong>di</strong> dare atto che dal 1° settembre 2009 cessa, nei confronti dell’ing. Fabio Berlanda, Direttore dell’APPA,<br />
l’assorbimento dell’incarico <strong>di</strong> responsabile dell’Unità Organizzativa per la Valutazione dell’impatto<br />
ambientale;<br />
7) <strong>di</strong> confermare l’inserimento nel gruppo non omogeneo dell’Ufficio per le Valutazioni ambientali (già Unità<br />
Organizzativa per la Valutazione dell’impatto ambientale) e <strong>di</strong> confermare l’inserimento nel gruppo<br />
omogeneo amministrativo dell’Ufficio Programmazione interventi ambientali;<br />
8) <strong>di</strong> confermare la seconda fascia <strong>di</strong> graduazione all’Ufficio per le Valutazioni ambientali (già Unità<br />
Organizzativa per la Valutazione dell’impatto ambientale) e la prima fascia <strong>di</strong> graduazione all’Ufficio<br />
Programmazione interventi ambientali;<br />
9) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre che le declaratorie delle strutture <strong>di</strong> terzo livello <strong>di</strong> cui alla deliberazione della Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> n. 345 del 27 febbraio 2009 sono mo<strong>di</strong>ficate nei termini previsti dall’allegato 1) della presente<br />
deliberazione;<br />
10) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre nei confronti del dott. Enrico Menapace, <strong>di</strong>rettore, l’assorbimento dell’incarico <strong>di</strong> preposizione<br />
all’Ufficio Programmazione interventi ambientali e all’Ufficio per le Valutazioni ambientali del Servizio<br />
Valutazione ambientale, con decorrenza 1° settembre 2009 e fino a nuove <strong>di</strong>verse determinazioni;<br />
11) <strong>di</strong> rinviare, a successivo provve<strong>di</strong>mento del <strong>di</strong>rigente del Servizio per il Personale, la eventuale<br />
rideterminazione del trattamento economico derivante dal conferimento degli incarichi <strong>di</strong> cui ai precedenti<br />
punti.<br />
Allegato 1<br />
Dipartimento Urbanistica e ambiente<br />
Il <strong>di</strong>partimento si occupa delle materie sottoelencate, ferme restando le funzioni e i compiti espressamente<br />
attribuiti nelle medesime ai servizi ivi incar<strong>di</strong>nati:<br />
- urbanistica;<br />
- tutela del paesaggio;<br />
- politiche ambientali;<br />
- utilizzazione delle acque pubbliche;<br />
- politiche <strong>di</strong> risanamento dei siti inquinati e <strong>di</strong> gestione dei rifiuti;<br />
- valutazione ambientale.<br />
Il <strong>di</strong>partimento funge inoltre da struttura <strong>di</strong> riferimento per l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per l’energia e per l’Agenzia<br />
Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, ai sensi dell’art. 32, comma 1 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 16 giugno<br />
2006, n. 3.<br />
Servizio per la Valutazione ambientale<br />
- cura gli adempimenti relativi alla valutazione dell’impatto ambientale dei progetti e alla valutazione<br />
ambientale strategica dei piani provinciali, in conformità alla normativa <strong>provinciale</strong> vigente, nonché in<br />
attuazione delle <strong>di</strong>sposizioni comunitarie e statali che attribuiscono alla Provincia funzioni e attività nelle<br />
corrispondenti materie;<br />
- provvede in particolare alla gestione dei proce<strong>di</strong>menti istruttori dei progetti sottoposti a valutazione <strong>di</strong><br />
impatto ambientale e a procedura <strong>di</strong> verifica (screening), con la redazione del rapporto istruttorio e con<br />
l’adozione del provve<strong>di</strong>mento conclusivo della procedura <strong>di</strong> verifica, ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong><br />
65
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
<strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e del <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione. Cura ogni altro adempimento ed esprime i<br />
pareri demandati alla struttura ambientale <strong>provinciale</strong> dalle <strong>di</strong>sposizioni regolamentari <strong>di</strong> applicazione<br />
della <strong>di</strong>rettiva 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti <strong>di</strong> determinati piani e programmi<br />
nell’ambiente, ai sensi dell’articolo 11 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10;<br />
- provvede all’adozione degli atti e dei provve<strong>di</strong>menti finalizzati all’irrogazione <strong>di</strong> sanzioni amministrative<br />
pecuniarie in materia <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale, che non siano riservati ad altri organi o<br />
strutture provinciali secondo quanto previsto dall’articolo 11 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n.<br />
<strong>28</strong>, anche avvalendosi degli altri organi e strutture provinciali e locali <strong>di</strong> vigilanza;<br />
- all’esercizio delle funzioni in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> valutazione strategica, il<br />
Servizio provvede nel rispetto delle attribuzioni riservate con apposito provve<strong>di</strong>mento al Dipartimento<br />
Urbanistica e ambiente o demandate al Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio;<br />
- cura la gestione del Fondo per lo sviluppo sostenibile e del Fondo <strong>relativo</strong> al cambiamento climatico, fatti<br />
salvi gli atti riservati alla competenza del Dipartimento Urbanistica e ambiente;<br />
- presta supporto tecnico e amministrativo per l’esercizio delle funzioni e delle attività attribuite alla<br />
competenza del Dipartimento Urbanistica e ambiente, anche ai fini del collegamento con l’Agenzia<br />
<strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente e con l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per l’energia e del coor<strong>di</strong>namento<br />
dei servizi raggruppati nel Dipartimento;<br />
- fornisce collaborazione allo stu<strong>di</strong>o e all’elaborazione <strong>di</strong> proposte legislative e normative in materia<br />
ambientale, fornendo l’assistenza giuri<strong>di</strong>ca per istruttorie amministrative complesse ed esplicando attività<br />
<strong>di</strong> consulenza giuri<strong>di</strong>ca in materia ambientale.<br />
Ufficio programmazione interventi ambientali<br />
- cura l'istruttoria relativa ai provve<strong>di</strong>menti e all'esercizio delle funzioni amministrative riservate alla<br />
Giunta <strong>provinciale</strong>, al comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente e/o ad altre strutture o organi provinciali <strong>di</strong>versi<br />
dall'Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente, in materia ambientale;<br />
- assicura il supporto per il coor<strong>di</strong>namento e la pianificazione inerenti la tutela dell’aria, delle acque e la<br />
gestione dei rifiuti;<br />
- cura l'istruttoria dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> decisione dei ricorsi amministrativi avverso gli atti dell'Agenzia<br />
Provinciale per la Protezione dell'Ambiente, previsti dal Testo unico delle leggi provinciali in materia <strong>di</strong><br />
tutela dell'ambiente dagli inquinamenti;<br />
- presta supporto per il funzionamento del Comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente e dei sottocomitati, nonchè<br />
per gli aspetti giuri<strong>di</strong>ci connessi ai proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> valutazione<br />
ambientale strategica;<br />
- fornisce assistenza per l’effettuazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche per il perseguimento dello sviluppo sostenibile,<br />
nonché in materia <strong>di</strong> cambiamento climatico;<br />
- provvede all'informazione, alla <strong>di</strong>vulgazione e all'assistenza alle strutture provinciali relativamente agli<br />
aspetti procedurali e normativi connessi a piani, ricerche ed iniziative statali e comunitarie, nelle materie<br />
<strong>di</strong> propria competenza;<br />
- cura gli adempimenti <strong>di</strong> finanziamento <strong>di</strong> iniziative e interventi in materia <strong>di</strong> ecologia, ambiente e <strong>di</strong><br />
cambiamento climatico.<br />
Ufficio per le valutazioni ambientali<br />
- cura gli adempimenti relativi alla valutazione dell’impatto ambientale e alla valutazione ambientale<br />
strategica;<br />
- cura in particolare la gestione dei proce<strong>di</strong>menti istruttori dei progetti sottoposti a valutazione <strong>di</strong> impatto<br />
ambientale e a procedura <strong>di</strong> verifica; promuove l’acquisizione dei pareri istruttori <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> altre<br />
strutture provinciali o enti, l’effettuazione <strong>di</strong> sopralluoghi e la richiesta <strong>di</strong> integrazioni degli stu<strong>di</strong> e dei<br />
progetti sottoposti a valutazione o verifica ambientale; assicura lo svolgimento della partecipazione<br />
pubblica; cura la stesura dei rapporti istruttori conclusivi dei proce<strong>di</strong>menti e la trasmissione del rapporto<br />
istruttorio per i soggetti assoggettati a valutazione dell’impatto ambientale;<br />
- elabora i pareri e cura gli adempimenti istruttori afferenti la valutazione ambientale strategica demandati<br />
alla competenza <strong>di</strong>partimentale;<br />
- cura - in coor<strong>di</strong>namento con la struttura <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> conservazione della natura -<br />
le attività istruttorie concernenti la valutazione d’incidenza dei progetti e dei piani e dei programmi<br />
inerenti le procedure <strong>di</strong> competenza;<br />
- presta il supporto tecnico e informativo richiesto dal Comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente, nonché dalle<br />
strutture provinciali per la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> ambientali su progetti. Fornisce assistenza nella<br />
pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> atti amministrativi e nei proce<strong>di</strong>menti relativi al contenzioso amministrativo relativi a<br />
progetti sottoposti a procedura <strong>di</strong> VIA;<br />
66
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
- provvede - anche in collegamento con l’Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente e <strong>di</strong> altre<br />
strutture provinciali o locali - all’esercizio della vigilanza e all’accertamento delle infrazioni concernenti<br />
la valutazione dell’impatto ambientale. In connessione con le attività <strong>di</strong> accertamento e controllo<br />
promuove l’adozione dei provve<strong>di</strong>menti ripristinatori secondo quanto stabilito dall’articolo 11, comma 6,<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>;<br />
- cura e elabora approfon<strong>di</strong>menti e proposte per l’aggiornamento tecnico della <strong>di</strong>sciplina sulla valutazione<br />
dell’impatto ambientale;<br />
- gestisce l’archivio degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> impatto ambientale e dei relativi progetti me<strong>di</strong>ante sistemi informatizzati,<br />
anche in connessione con il sistema informativo sulla sensibilità ambientale, e provvede alla<br />
pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> linee guida per la redazione degli S.I.A. ispirati ai criteri dello sviluppo sostenibile;<br />
- pre<strong>di</strong>spone e implementa il sistema informativo sulla sensibilità ambientale;<br />
- fornisce, su richiesta, assistenza nella pre<strong>di</strong>sposizione del S.I.A. per conto della Provincia e <strong>di</strong> altri enti e<br />
nella valutazione ambientale strategica <strong>di</strong> piani e programmi.<br />
Agenzia Provinciale per la Protezione dell’ambiente<br />
All’Agenzia spetta:<br />
- l'esercizio delle funzioni tecniche <strong>di</strong> vigilanza e controllo dei fattori fisici, chimici e biologici ai fini della<br />
tutela dell'aria, delle acque e del suolo dagli inquinamenti, della gestione dei rifiuti e della prevenzione<br />
dall'inquinamento acustico;<br />
- l'installazione e la gestione delle reti <strong>di</strong> monitoraggio ambientale afferenti le materie <strong>di</strong> cui alla lettera a);<br />
- la collaborazione nella progettazione e nella gestione del sistema informativo <strong>provinciale</strong> ambientale e<br />
territoriale;<br />
- la consulenza e l'assistenza tecnico-scientifica agli altri organi provinciali e agli organi degli enti locali<br />
competenti nelle materie <strong>di</strong> cui alla lettera a), nonché in ogni altro caso in cui ne sia richiesta;<br />
- il supporto tecnico-scientifico alle strutture e agli organi provinciali preposti alla valutazione <strong>di</strong> impatto<br />
ambientale e alla prevenzione dei rischi <strong>di</strong> incidenti rilevanti connessi ad attività produttive;<br />
- l'esercizio delle funzioni tecniche <strong>di</strong> controllo ambientale nelle attività connesse all'uso pacifico<br />
dell'energia nucleare e in materia <strong>di</strong> protezione dalle ra<strong>di</strong>azioni;<br />
- la promozione e lo sviluppo delle attività <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> base e applicate, <strong>di</strong> formazione, <strong>di</strong> informazione e<br />
<strong>di</strong> educazione relativamente alla conoscenza e alla tutela dell'ambiente, del territorio e delle risorse<br />
naturali, nonché alla prevenzione <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> inquinamento provenienti da fonti luminose;<br />
- lo svolgimento delle funzioni amministrative attribuite dalle norme vigenti al servizio protezione<br />
ambiente e alla commissione per la tutela dell'ambiente dagli inquinamenti;<br />
- assicurare il supporto tecnico e strumentale all'Azienda <strong>provinciale</strong> per i servizi sanitari per lo<br />
svolgimento delle attività <strong>di</strong> prevenzione ambientale <strong>di</strong> cui all'articolo <strong>28</strong>, commi 1 - lettera a) -, 3, 4, 5 e<br />
6, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 1 aprile 1993, n. 10 (Nuova <strong>di</strong>sciplina del servizio sanitario <strong>provinciale</strong>),<br />
nonché negli altri casi previsti dalla presente <strong>legge</strong>.<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale 26 marzo 2010, n. 625 170<br />
Art. 22 <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e s.m. Mo<strong>di</strong>fiche all'Allegato A al d.P.G.P. 22<br />
novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., concernente le soglie <strong>di</strong>mensionali dei progetti sottoposti alla<br />
procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale e alla procedura <strong>di</strong> verifica.<br />
LA GIUNTA PROVINCIALE<br />
- vista la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>, recante “Disciplina della valutazione dell'impatto<br />
ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente”;<br />
- visto il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, approvato con d.P.G.P. 22<br />
novembre 1989, n. 13-11/Leg. e s.m., ed in particolare l’allegato A, che in<strong>di</strong>vidua le tipologie <strong>di</strong> progetti<br />
sottoposti alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale e alla procedura <strong>di</strong> verifica, con le<br />
relative soglie <strong>di</strong>mensionali;<br />
- visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), come mo<strong>di</strong>ficato dal<br />
decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, ed in particolare l’art. 4 il quale specifica che le norme del<br />
decreto costituiscono recepimento e attuazione della <strong>di</strong>rettiva 2001/42/CE concernente la valutazione<br />
degli impatti <strong>di</strong> determinati piani e programmi sull'ambiente e della <strong>di</strong>rettiva 85/337/CEE concernente la<br />
170 Pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 15 del 13 aprile 2010. Entrata in vigore il <strong>29</strong> aprile 2010. Il testo delle<br />
soglie mo<strong>di</strong>ficato è stato integrato nel testo dell’Allegato A del Regolamento <strong>di</strong> esecuzione.<br />
67
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> determinati progetti pubblici e privati, come mo<strong>di</strong>ficata e integrata<br />
con la <strong>di</strong>rettiva 97/11/CE e con la <strong>di</strong>rettiva 2003/35/CE;<br />
- considerato che con decreto legislativo n. 4/2008 sono stati sostituiti gli allegati alla parte II del decreto<br />
legislativo n. 152/2006, ed in particolare gli allegati III e IV concernenti i progetti <strong>di</strong> competenza delle<br />
Regioni e delle Province autonome <strong>di</strong> Trento e Bolzano da sottoporre a valutazione dell’impatto<br />
ambientale e a verifica <strong>di</strong> assoggettabilità, successivamente mo<strong>di</strong>ficati con <strong>legge</strong> 23 luglio 2009, n. 99;<br />
- rilevato che, ai sensi dell’art. 6, comma 9, del decreto legislativo n. 152/2006, le Regioni e le Province<br />
autonome <strong>di</strong> Trento e <strong>di</strong> Bolzano possono definire, per determinate tipologie progettuali o aree<br />
predeterminate, sulla base degli elementi in<strong>di</strong>cati nell'allegato V, un incremento nella misura massima del<br />
trenta per cento o decremento delle soglie <strong>di</strong> cui all'allegato IV;<br />
- considerato che a norma dell’art. 22, comma 2 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong>, la<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> provvede, con propria deliberazione, a conformare il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della<br />
medesima <strong>legge</strong> alle soglie <strong>di</strong>mensionali dei progetti da sottoporre a valutazione dell'impatto ambientale o<br />
a procedura <strong>di</strong> verifica secondo quanto previsto dalla parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152<br />
(Norme in materia ambientale);<br />
- ritenuto <strong>di</strong> proporre in via prioritaria, in adeguamento alle <strong>di</strong>sposizioni statali sopra riportate, le mo<strong>di</strong>fiche<br />
alle soglie limite stabilite dal <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della l.p. n. <strong>28</strong>/<strong>1988</strong>, che riguardano i progetti <strong>di</strong><br />
impianti <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> rifiuti ed i progetti attinenti all’industria energetica, in considerazione della<br />
quantità <strong>di</strong> progetti appartenenti a tali tipologie che vengono sottoposti alle procedure <strong>di</strong> valutazione<br />
dell’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica, rinviando ad una compiuta revisione del <strong>regolamento</strong> medesimo per<br />
le tipologie progettuali che richiedono un attento esame e vaglio delle strutture provinciali interessate nel<br />
merito;<br />
- considerato che la proposta in esame è stata esaminata e <strong>di</strong>scussa con il Servizio Utilizzazione delle acque<br />
pubbliche, il Servizio per le Politiche <strong>di</strong> risanamento dei siti inquinati e <strong>di</strong> gestione dei rifiuti, l’Agenzia<br />
<strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente e l’Agenzia <strong>provinciale</strong> per l’energia nella riunione <strong>di</strong> data 3<br />
febbraio 2010;<br />
- ad unanimità dei voti, espressi nelle forme <strong>di</strong> <strong>legge</strong>,<br />
d e l i b e r a<br />
1) <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’allegato A al d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., in relazione ai progetti inerenti<br />
all’industria energetica ed agli impianti <strong>di</strong> gestione dei rifiuti, come in<strong>di</strong>cato nella tabella che forma parte<br />
integrante e sostanziale del presente provve<strong>di</strong>mento;<br />
2) <strong>di</strong> stabilire che le procedure <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> verifica dei progetti depositati presso<br />
il Servizio Valutazione ambientale, ancora in corso alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente provve<strong>di</strong>mento,<br />
sono svolte fino al loro completamento secondo la <strong>di</strong>sciplina vigente al momento del deposito. Sono restituiti<br />
d'ufficio i progetti <strong>di</strong> cui sopra che non rientrino nelle tipologie progettuali o nelle eventuali soglie<br />
<strong>di</strong>mensionali <strong>di</strong> cui all'allegato A al d.P.G.P. 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg., come mo<strong>di</strong>ficato dal presente<br />
provve<strong>di</strong>mento;<br />
3) <strong>di</strong> stabilire che la <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente provve<strong>di</strong>mento si applica, ove ne ricorrano i presupposti,<br />
anche con riferimento ai progetti - precedentemente non soggetti a procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto<br />
ambientale o <strong>di</strong> verifica - per i quali siano stati emanati singoli provve<strong>di</strong>menti permissivi o pareri o<br />
concessioni, prima della data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente provve<strong>di</strong>mento, quando tuttavia non sia ancora<br />
intervenuto il provve<strong>di</strong>mento amministrativo principale a carattere autorizzatorio o concessorio <strong>relativo</strong><br />
all'esercizio dell'attività o dell'opera o dell'impianto ovvero il provve<strong>di</strong>mento amministrativo finale che ne<br />
consente la realizzazione. In tal caso, ai fini dell'applicazione della <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente<br />
provve<strong>di</strong>mento, mantengono comunque vali<strong>di</strong>tà i provve<strong>di</strong>menti favorevoli acquisiti prima della data <strong>di</strong><br />
entrata in vigore del presente provve<strong>di</strong>mento;<br />
4) <strong>di</strong> precisare che resta in ogni caso esclusa l'applicazione della <strong>di</strong>sciplina derivante dal presente<br />
provve<strong>di</strong>mento ai progetti per i quali, alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del medesimo, sia già intervenuto il<br />
giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale o il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> conclusione della procedura <strong>di</strong> verifica ai sensi<br />
delle norme precedentemente vigenti;<br />
5) <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre la pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-<br />
Alto A<strong>di</strong>ge;<br />
6) <strong>di</strong> stabilire che il presente provve<strong>di</strong>mento entra in vigore il quin<strong>di</strong>cesimo giorno successivo alla<br />
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
Tabella<br />
(omissis)<br />
68
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Altre norme provinciali connesse con la normativa <strong>di</strong> VIA<br />
(omissis)<br />
(omissis)<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 171172<br />
Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio<br />
Titolo XII - Disposizioni finali<br />
articolo 156 bis - Disposizioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento procedurale 173174<br />
1. Le <strong>di</strong>sposizioni procedurali per lo svolgimento della valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale nei casi previsti<br />
dalla presente <strong>legge</strong>, dalle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> e da ogni altra <strong>di</strong>sposizione<br />
legislativa in materia <strong>di</strong> urbanistica sono stabilite con apposito <strong>regolamento</strong>, anche in deroga, ove occorra, alle<br />
<strong>di</strong>sposizioni legislative in vigore, assicurando appropriate forme <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong> integrazione con le<br />
procedure previste dalle altre <strong>di</strong>sposizioni della presente <strong>legge</strong>, nonché dalle leggi provinciali <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>,<br />
n. <strong>28</strong>, 6 maggio <strong>1988</strong>, n. 18 e 21 aprile 1987, n. 7.<br />
2. Il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> cui al comma 1 è approvato dalla Giunta <strong>provinciale</strong> previo parere della competente<br />
commissione permanente del Consiglio <strong>provinciale</strong>.<br />
(omissis)<br />
(omissis)<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 8 novembre 1993, n. 31 175<br />
Disciplina dei percorsi per la circolazione fuoristrada dei veicoli a motore<br />
articolo 2 - In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> percorsi per la circolazione fuoristrada<br />
1. La circolazione fuoristrada dei veicoli a motore per fini turistici e sportivi può avvenire su aree o percorsi<br />
appositamente in<strong>di</strong>viduati dai piani comprensoriali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> cui all'articolo 16 della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 concernente "Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio".<br />
2. La realizzazione dei percorsi <strong>di</strong> cui al comma 1 è soggetta a concessione e<strong>di</strong>lizia, nei limiti <strong>di</strong> cui<br />
all'articolo 82 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22. Qualora detti percorsi insistano sulle aree<br />
forestali o soggette a vincolo idrogeologico <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 novembre 1978, n.<br />
48, come mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 8 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 15 settembre 1980, n. 31, dall'articolo 11 della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 16 <strong>di</strong>cembre 1986, n. 33 e dall'articolo 1 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 18 giugno 1990, n. 18, la<br />
realizzazione dei percorsi, in deroga ai <strong>di</strong>vieti stabiliti dallo stesso articolo 6, è subor<strong>di</strong>nata a procedura<br />
semplificata per la valutazione dell'impatto ambientale, ai sensi dell'articolo 8 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong><br />
<strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> concernente “Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong><br />
tutela dell'ambiente”. 176<br />
3. La domanda <strong>di</strong> concessione o lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> impatto ambientale dovrà comprendere un <strong>di</strong>sciplinare per la<br />
regolamentazione della circolazione sui percorsi in<strong>di</strong>viduati e le misure <strong>di</strong> ripristino ambientale delle zone su<br />
cui insiste il percorso, da adottarsi in caso <strong>di</strong> cessazione dell'attività. Della cessazione dovranno essere<br />
informati i comuni territorialmente competenti.<br />
4. I percorsi dovranno essere segnalati a cura <strong>di</strong> chi ha presentato il progetto <strong>relativo</strong>.<br />
(omissis)<br />
171 Pubblicata nel B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 10 settembre 1991, n. 39, I Suppl.<br />
172 In base all’articolo 150, comma 2, lettera b), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />
applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questa <strong>legge</strong> è abrogata, tranne gli articoli 91 ter, 155 e 156 bis<br />
173 Articolo inserito dall'articolo 11, comma 1, della l.p. 11 novembre 2005, n. 16. Si veda, per le <strong>di</strong>sposizioni regolamentari <strong>di</strong><br />
attuazione del presente articolo, il d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 23-53/Leg., riportato più avanti nel testo.<br />
174 In base all’articolo 150, comma 2, lettera b), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />
applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, la l.p. 5 settembre 1991, n. 22 è abrogata, tranne questo articolo (156 bis)<br />
175 Pubblicata sul B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 16 novembre 1993, n. 56<br />
176 L’abrogazione della procedura semplificata <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale ha <strong>di</strong> fatto determinato l’abrogazione del<br />
secondo periodo <strong>di</strong> questo articolo. Si evidenzia peraltro che la tipologia 11.a) piste permanenti per corse e prove <strong>di</strong> veicoli a<br />
motore prevede l’assoggettabilità a procedura <strong>di</strong> verifica per tutti i progetti.<br />
69
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 8 settembre 1997, n. 13 177<br />
Disposizioni concernenti l’autorizzazione e la variazione <strong>di</strong> spese previste da leggi provinciali e altre<br />
<strong>di</strong>sposizioni finanziarie assunte per la formazione dell’assestamento del bilancio annuale 1997 e<br />
pluriennale 1997-1999 della Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento<br />
Capo I - Piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> opere pubbliche e <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> particolare rilevanza per gli obiettivi<br />
programmatici<br />
articolo 1 - Disposizioni per la formazione <strong>di</strong> un piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> opere pubbliche<br />
1. La Giunta <strong>provinciale</strong> approva un piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> opere e <strong>di</strong> interventi caratterizzati da elevata<br />
significatività economico-sociale e rilevanza per gli obiettivi programmatici della Provincia, da realizzare<br />
me<strong>di</strong>ante le risorse <strong>di</strong> natura straor<strong>di</strong>naria rese <strong>di</strong>sponibili con l’assestamento <strong>di</strong> bilancio 1997.<br />
(omissis)<br />
Sezione I - Disposizioni per l’esecuzione delle opere pubbliche comprese nel piano straor<strong>di</strong>nario<br />
articolo 2 - Disciplina applicabile 178<br />
1. L’attuazione degli interventi e la realizzazione delle opere comprese nel piano straor<strong>di</strong>nario sono soggette<br />
alle <strong>di</strong>sposizioni delle leggi provinciali <strong>di</strong> settore previste dall’articolo 1, comma 2, fatto salvo quanto<br />
<strong>di</strong>sposto dal medesimo articolo 1 e, relativamente alle opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta competenza della Provincia, dagli<br />
articoli 3, 4, 5, 6, 7 e 8 della presente <strong>legge</strong>.<br />
2. Agli effetti della presente <strong>legge</strong> per opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta competenza della Provincia si intendono le opere<br />
eseguite dalla Provincia e dagli eventuali soggetti delegati dalla Provincia medesima ai sensi dell’articolo 7<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26 (Norme in materia <strong>di</strong> lavori pubblici <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong><br />
e per la trasparenza negli appalti), come sostituito dall’articolo 51 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 9 settembre 1996, n.<br />
8.<br />
(omissis)<br />
articolo 4 - Procedure per l’approvazione dei progetti 179<br />
1. Le strutture provinciali competenti richiedono al <strong>di</strong>partimento opere pubbliche l’in<strong>di</strong>zione della conferenza<br />
<strong>di</strong> servizi ai fini dell’approvazione del progetto, per l’acquisizione delle intese, dei pareri, delle concessioni,<br />
delle autorizzazioni, delle licenze, dei nulla-osta, degli assensi e comunque <strong>di</strong> ogni altro atto necessario,<br />
allegando alla domanda medesima il progetto definitivo dell’opera nonché l’elenco dei predetti atti da<br />
acquisire per la realizzazione del progetto secondo le <strong>di</strong>sposizioni vigenti riguardanti gli aspetti territoriali,<br />
urbanistici, e<strong>di</strong>lizi, ambientali, paesaggistici, igienico sanitari, storici, artistici, archeologici o <strong>di</strong> altra natura.<br />
1 bis. Al fine <strong>di</strong> assicurare la sostenibilità e la qualità delle opere strategiche <strong>di</strong> cui all’articolo 2 bis, anche in<br />
or<strong>di</strong>ne agli aspetti legati all’architettura delle opere, al loro inserimento paesaggistico e alla compatibilità<br />
ambientale, nella redazione del progetto preliminare effettuata ai sensi degli articoli 19 e 20, comma 4, della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26, sono coinvolti il servizio competente in materia <strong>di</strong> urbanistica e<br />
l’agenzia per la protezione dell’ambiente. Qualora la progettazione sia interamente affidata a professionisti<br />
esterni, le predette strutture esprimono le valutazioni <strong>di</strong> competenza nel corso dell’elaborazione del progetto<br />
preliminare. 180<br />
1 ter. Il comma 1 bis si applica, in relazione al piano straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> cui alla presente <strong>legge</strong> e al piano della<br />
viabilità <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 20 marzo 2000, n. 3, alle sole opere in<strong>di</strong>viduate dalla Giunta <strong>provinciale</strong><br />
con propria deliberazione. 181<br />
2. Ove il progetto debba essere sottoposto alla procedura <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale <strong>di</strong> competenza<br />
statale o <strong>provinciale</strong>, alla domanda <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione della conferenza è altresì allegata copia della pronuncia <strong>di</strong><br />
compatibilità ambientale <strong>di</strong> cui all’articolo 6, commi 4 e 5, della <strong>legge</strong> 8 luglio 1986, n. 349 (Istituzione del<br />
Ministero dell’ambiente e norme in materia <strong>di</strong> danno ambientale), ovvero copia del parere del comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l’ambiente <strong>di</strong> cui all’articolo 6 della presente <strong>legge</strong>.<br />
177 Pubblicata sul B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 11 settembre 1997, n. 43, straord.<br />
178 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />
applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />
179 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />
applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />
180 Comma così aggiunto dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />
181 Comma così aggiunto dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />
70
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
3. Entro quin<strong>di</strong>ci giorni dal ricevimento della richiesta <strong>di</strong> cui al comma 1 il <strong>di</strong>rigente generale del <strong>di</strong>partimento<br />
competente in materia <strong>di</strong> opere pubbliche in<strong>di</strong>ce una conferenza <strong>di</strong> servizi, specificando se la prima riunione è<br />
convocata ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23 (Principi per la<br />
democratizzazione, la semplificazione e la partecipazione all’azione amministrativa <strong>provinciale</strong> e norme in<br />
materia <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento amministrativo) oppure ha carattere decisorio. Prima della convocazione della<br />
conferenza a carattere decisorio il <strong>di</strong>rigente generale accerta l’avvenuto deposito del progetto e l’effettuazione<br />
delle relative comunicazioni secondo quanto previsto dall’articolo 18, comma 4 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n.<br />
26 del 1993. 182<br />
4. Alla conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui al comma 3 sono invitati i <strong>di</strong>rigenti delle strutture provinciali nella cui<br />
sfera <strong>di</strong> competenza rientrano le determinazioni <strong>di</strong> cui al comma 1, nonché i rappresentanti delle altre<br />
amministrazioni pubbliche, competenti all’emanazione delle determinazioni ivi previste. Le determinazioni<br />
dei <strong>di</strong>rigenti delle strutture provinciali <strong>di</strong> cui al presente comma rese in sede <strong>di</strong> conferenza sostituiscono gli<br />
atti previsti dalle leggi provinciali vigenti.<br />
5. La conferenza <strong>di</strong> servizi si esprime sul progetto definitivo entro sessanta giorni dalla sua convocazione. La<br />
conferenza può richiedere, se necessario, chiarimenti e documenti <strong>di</strong>rettamente ai progettisti o alle strutture<br />
provinciali interessate.<br />
6. Relativamente ai progetti sottoposti a procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale, le determinazioni<br />
rese in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi devono essere formulate in coerenza con la pronuncia <strong>di</strong> compatibilità<br />
ambientale ovvero con il parere <strong>di</strong> cui al comma 2.<br />
7. Resta ferma l’applicazione dell’articolo 16 ter della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 23 del 1992, qualora le strutture<br />
provinciali competenti <strong>di</strong> cui al comma 1 ritengano opportuno procedere a un esame preventivo del progetto<br />
preliminare. 183<br />
8. Ai fini dell’operatività della conferenza <strong>di</strong> servizi, le strutture provinciali dotate <strong>di</strong> autonomia tecnica ed<br />
organizzativa nonché gli enti funzionali della Provincia sono equiparati a servizi provinciali. I predetti enti e<br />
strutture provinciali nonché le altre amministrazioni convocate nella conferenza <strong>di</strong> servizi adottano, ove<br />
occorra, apposite <strong>di</strong>sposizioni interne o assumono atti <strong>di</strong>retti ad assicurare la partecipazione alla medesima<br />
conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> un proprio rappresentante, munito dei necessari poteri.<br />
9. Qualora alla conferenza <strong>di</strong> servizi il <strong>di</strong>rigente delle strutture provinciali o il rappresentante <strong>di</strong><br />
un’amministrazione invitato sia risultato assente o comunque non dotato <strong>di</strong> adeguato potere <strong>di</strong> rappresentanza,<br />
la conferenza è riconvocata per una sola volta, tra il decimo e il quin<strong>di</strong>cesimo giorno dalla prima<br />
convocazione, e decide prescindendo dalla presenza della totalità delle amministrazioni invitate e dalla<br />
adeguatezza dei poteri <strong>di</strong> rappresentanza dei soggetti intervenuti.<br />
10. Il <strong>di</strong>ssenso manifestato in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi deve essere motivato e recare, a pena <strong>di</strong><br />
inammissibilità, le specifiche in<strong>di</strong>cazioni delle mo<strong>di</strong>fiche progettuali necessarie ai fini dell’assenso.<br />
10 bis. La conferenza <strong>di</strong> servizi, fermo restando quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 5, decide sul progetto dopo<br />
avere acquisito le osservazioni formulate nella procedura prevista dall’articolo 18, commi 4 bis e 4 ter, della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 26 del 1993. 184<br />
11. Entro trenta giorni dal ricevimento delle determinazioni della conferenza <strong>di</strong> servizi il <strong>di</strong>rigente del servizio<br />
competente per materia approva il progetto definitivo dell’opera. Qualora nella conferenza <strong>di</strong> servizi non si<br />
pervenga all’unanimità <strong>di</strong> decisione, il <strong>di</strong>rigente può assumere la determinazione <strong>di</strong> conclusione positiva del<br />
proce<strong>di</strong>mento dandone comunicazione alla Giunta <strong>provinciale</strong> e all’amministrazione o al <strong>di</strong>rigente che<br />
abbiano espresso il proprio <strong>di</strong>ssenso ai sensi del comma 10. La Giunta <strong>provinciale</strong> entro trenta giorni dalla<br />
ricezione della comunicazione può <strong>di</strong>sporre la sospensione della determinazione inviata; trascorso tale<br />
termine, in assenza <strong>di</strong> sospensione, la determinazione è esecutiva.<br />
12. L’approvazione del progetto definitivo delle opere ai sensi del comma 11 del presente articolo e<br />
dell’articolo 5 equivale a <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> pubblica utilità, <strong>di</strong> urgenza e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>fferibilità ai sensi dell’articolo<br />
18 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26.<br />
13. Il progetto esecutivo dell’opera è approvato dal <strong>di</strong>rigente del servizio competente per materia (5).<br />
182 Comma così sostituito dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />
183 Comma così sostituito dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />
184 Comma così aggiunto dall'articolo 75, comma 2 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />
71
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
articolo 5 - Conformità urbanistica delle opere 185186<br />
1. L’accertamento <strong>di</strong> conformità urbanistica delle opere è effettuato dal servizio competente in materia <strong>di</strong><br />
urbanistica e tutela del paesaggio - prima della convocazione della conferenza <strong>di</strong> servizi e sentito il comune<br />
interessato, che deve esprimersi entro il termine <strong>di</strong> venti giorni dalla richiesta - oppure nella conferenza <strong>di</strong><br />
servizi <strong>di</strong> cui all’articolo 16, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, convocata ai sensi<br />
dell’articolo 4, comma 3, con la presenza del rappresentante del comune interessato. Nel caso in cui il comune<br />
non si esprima entro il predetto termine o non sia presente alla conferenza con un proprio rappresentante, il<br />
servizio competente in materia <strong>di</strong> urbanistica e tutela del paesaggio provvede comunque all’accertamento.<br />
Qualora l’accertamento sia positivo, per l’approvazione del progetto si applica quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 4.<br />
2. Qualora l’accertamento sia negativo, il <strong>di</strong>rigente della struttura competente alla realizzazione dell’opera,<br />
oltre alla comunicazione ai fini espropriativi e occupativi prevista dall’articolo 18, commi 4 bis e 4 ter, della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n. 26, cura la pubblicazione <strong>di</strong> un avviso che illustra l’opera sotto il<br />
profilo urbanistico. L’avviso è pubblicato su un giornale locale ed affisso per almeno <strong>di</strong>eci giorni all’albo dei<br />
comuni nel cui territorio dev’essere realizzata l’opera. L’avviso contiene l’invito a presentare osservazioni<br />
presso la struttura competente alla realizzazione dell’opera entro trenta giorni dal termine del periodo <strong>di</strong><br />
pubblicazione all’albo comunale.<br />
3. Decorso il termine per la presentazione delle osservazioni è convocata la conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 4 in sede decisoria. Alla conferenza il comune partecipa me<strong>di</strong>ante un rappresentante autorizzato<br />
dal consiglio comunale e dotato dei poteri necessari per la decisione. Qualora il rappresentante del comune<br />
non sia autorizzato a decidere in or<strong>di</strong>ne al progetto del quale è stata accertata la non conformità urbanistica, la<br />
conferenza <strong>di</strong> servizi è riconvocata non prima del ventesimo giorno successivo per consentire al consiglio<br />
comunale <strong>di</strong> conferire i necessari poteri al rappresentante comunale. L’avviso <strong>di</strong> convocazione della<br />
conferenza <strong>di</strong> servizi contiene l’avvertenza che, nel caso in cui il rappresentante del comune non partecipi alla<br />
riunione o vi partecipi non munito dei necessari poteri, la conferenza può comunque decidere a maggioranza<br />
con gli effetti <strong>di</strong> cui al comma 5. Qualora la conferenza sia riconvocata in base al presente comma non si<br />
effettuano gli ulteriori rinvii previsti dall’articolo 4, comma 9.<br />
4. Nel caso in cui il rappresentante del comune, nella conferenza <strong>di</strong> servizi convocata ai sensi del comma 3,<br />
esprima il <strong>di</strong>ssenso sul progetto definitivo, l’approvazione del progetto è demandata alla Giunta <strong>provinciale</strong>,<br />
che decide tenuto conto dell’interesse <strong>provinciale</strong> alla realizzazione dell’opera.<br />
5. L’approvazione del progetto definitivo dell’opera da parte della conferenza <strong>di</strong> servizi o da parte della<br />
Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dei commi 3 e 4 costituisce variante agli strumenti urbanistici subor<strong>di</strong>nati al piano<br />
urbanistico <strong>provinciale</strong>.<br />
6. Ove l’applicazione del presente articolo comporti l’effetto <strong>di</strong> variante urbanistica ai sensi del comma 5, il<br />
<strong>di</strong>rigente responsabile del progetto trasmette al comune interessato copia degli atti e del progetto, per la parte<br />
relativa all’effetto <strong>di</strong> variante. In questi casi, ai sensi dell’articolo 42 bis, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5<br />
settembre 1991, n. 22 (Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio), gli uffici tecnici comunali adeguano<br />
<strong>di</strong>rettamente le rappresentazioni grafiche e gli altri elaborati degli strumenti urbanistici e trasmettono la<br />
relativa documentazione alla Provincia.<br />
7. Per i soli fini della presente <strong>legge</strong> quest’articolo sostituisce la <strong>di</strong>sciplina in materia <strong>di</strong> opere pubbliche <strong>di</strong> cui<br />
al titolo VII, capo II, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991.<br />
8. Le determinazioni in materia <strong>di</strong> localizzazione delle opere pubbliche <strong>di</strong> cui al presente articolo sono assunte<br />
nel rispetto dei limiti d’intervento assegnati dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong> agli strumenti urbanistici<br />
subor<strong>di</strong>nati. Resta fermo quanto <strong>di</strong>sposto dall’articolo 30 delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico<br />
<strong>provinciale</strong> approvato con <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 9 novembre 1987, n. 26.<br />
9. Sono fatte salve, inoltre, le modalità <strong>di</strong> localizzazione delle opere <strong>di</strong>sciplinate dalla normativa <strong>provinciale</strong><br />
in materia <strong>di</strong> smaltimento e gestione dei rifiuti.<br />
articolo 6 - Valutazione dell’impatto ambientale 187<br />
1. Qualora i progetti <strong>di</strong> opere siano soggetti alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale ai sensi<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> e del <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, emanato con decreto<br />
del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 novembre 1989, n. 13-11/Leg. e mo<strong>di</strong>ficato dal decreto 10 maggio<br />
185 Articolo così sostituito dall'articolo 75, comma 3 della l.p. 19 febbraio 2002, n. 1<br />
186 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />
applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />
187 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />
applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />
72
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
1995, n. 7-21/Leg., il conseguente proce<strong>di</strong>mento si svolge preventivamente all’approvazione dei progetti<br />
prevista dall’articolo 4 e all’accertamento della conformità urbanistica <strong>di</strong> cui all’articolo 5.<br />
2. Si applicano, ove ne ricorrano i presupposti, le <strong>di</strong>sposizioni della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e del<br />
<strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione concernenti i progetti <strong>di</strong> massima o preliminari. Il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
valutazione dell’impatto ambientale si conclude entro novanta giorni dal suo inizio con il parere del comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l’ambiente, che è allegato alla domanda <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione della conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui<br />
all’articolo 4, comma 1.<br />
3. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente si esprime anche per gli effetti dell’articolo 6, commi 4 e 5, della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>. Il <strong>relativo</strong> parere è trasmesso tempestivamente anche al Presidente della<br />
Giunta <strong>provinciale</strong>, il quale può chiedere al comitato medesimo, nei quin<strong>di</strong>ci giorni successivi alla ricezione,<br />
un riesame del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> compatibilità ambientale, in<strong>di</strong>cando specificamente le ragioni. Il nuovo parere è<br />
reso dal comitato nei successivi venti giorni dalla richiesta. 188<br />
3 bis. Qualora il progetto definitivo da sottoporre all’approvazione finale ai sensi degli articoli 4 e 5 non<br />
risulti pienamente conforme al progetto preliminare sul quale è stata resa la valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale,<br />
il medesimo progetto definitivo è trasmesso al comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente il quale verifica se sussiste<br />
la coerenza sostanziale con il progetto originario ovvero se le <strong>di</strong>fformità tra i progetti richiedono una nuova<br />
valutazione dell’impatto ambientale sulle medesime. 189<br />
4. Ai soli fini della presente <strong>legge</strong> non trovano applicazione le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 6, comma 3,<br />
comma 4, lettera b), agli articoli 7 e 9, all’articolo 10, commi 1, 2 e 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del<br />
<strong>1988</strong>. 190<br />
articolo 7 - Norme particolari 191<br />
1. Contro il parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente <strong>di</strong> cui all’articolo 6 e le determinazioni della<br />
conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui all’articolo 4 non sono ammessi i ricorsi amministrativi eventualmente previsti<br />
dalle leggi provinciali.<br />
2. Il parere tecnico-amministrativo ed economico che le leggi provinciali vigenti attribuiscono alla<br />
competenza del comitato tecnico-amministrativo <strong>di</strong> cui all’articolo 56 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre<br />
1993, n. 26, è reso in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi dal suo presidente previa deliberazione del comitato stesso.<br />
A tal fine il comitato si pronuncia su richiesta del <strong>di</strong>rigente generale del <strong>di</strong>partimento opere pubbliche in<br />
tempo utile per la riunione della conferenza <strong>di</strong> servizi. In assenza delle determinazioni del comitato, le stesse<br />
si intendono espresse in senso favorevole.<br />
3. Ai fini dell’applicazione della presente <strong>legge</strong>, il <strong>di</strong>partimento opere pubbliche della Provincia si configura<br />
come struttura competente in via principale a in<strong>di</strong>re la conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui all’articolo 4.<br />
(omissis)<br />
(omissis)<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 14 aprile 1998, n. 5 192<br />
Disciplina della raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti<br />
articolo 6 - Procedure <strong>di</strong> localizzazione e <strong>di</strong> autorizzazione 193<br />
1. Per la localizzazione dei centri <strong>di</strong> raccolta zonale, ove non espressamente definita a livello cartografico dal<br />
piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti, si osserva la normativa <strong>provinciale</strong> sulla localizzazione degli<br />
impianti <strong>di</strong> smaltimento e recupero dei rifiuti urbani.<br />
188 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 49, comma 1, lettera a) della l.p. 20 marzo 2000, n. 3<br />
189 Comma aggiunto dall'articolo 24, comma 1, della l.p. 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10<br />
190 Comma così mo<strong>di</strong>ficato dal comma 1, lettera b) della l.p. 20 marzo 2000, n. 3. In base a questo comma non trovano<br />
applicazione: il riesame del progetto richiesto dalla GP al CPA; la verifica della confomità urbanistica delle opere; la durata<br />
limitata nel tempo della compatibilità ambientale; i ricorsi; l’assorbimento delle autorizzazioni nel proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> VIA.<br />
191 In base all’articolo 151, comma 2, lettera a), della l.p. 4 marzo 2008, n. 1, con effetto dalle date in<strong>di</strong>cate dai regolamenti<br />
applicativi previsti dalla <strong>legge</strong> stessa, questo articolo è abrogato<br />
192 Pubblicata sul B.U.R. della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge 21 aprile 1998, n. 17<br />
193 Articolo così sostituito dall'articolo 48 della l.p. 20 marzo 2000, n. 3, e mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 57 della l.p. 19 febbraio 2002,<br />
n. 1<br />
73
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
2. I comuni possono procedere alla localizzazione <strong>di</strong> piattaforme, <strong>di</strong> centri e <strong>di</strong> altre infrastrutture d’interesse<br />
locale, sia comunale che sovracomunale, all’infuori delle previsioni e dei criteri del piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong><br />
smaltimento dei rifiuti, funzionali alla raccolta - anche <strong>di</strong>fferenziata - dei rifiuti urbani e al compostaggio,<br />
nonché alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti d’imballaggio. L’in<strong>di</strong>viduazione delle relative aree è effettuata in<br />
osservanza delle procedure stabilite dalla normativa <strong>provinciale</strong> sulla localizzazione degli impianti <strong>di</strong><br />
smaltimento e recupero dei rifiuti urbani, intendendosi sostituita la Giunta <strong>provinciale</strong> con il competente<br />
organo del comune territorialmente interessato.<br />
3. I centri <strong>di</strong> raccolta zonale previsti dal piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti sono autorizzati<br />
dall’agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente ai sensi dell’articolo 84 del decreto del Presidente<br />
della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 1-41/Legisl. del 1987, come mo<strong>di</strong>ficato dagli articoli 57 e 59 della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> 11 settembre 1998, n. 10. Gli impianti e le infrastrutture <strong>di</strong> cui al comma 2 sono autorizzati dai<br />
comuni ai sensi dell’articolo 84 del decreto del Presidente della Giunta <strong>provinciale</strong> n. 1-41/Legisl. del 1987.<br />
3 bis. Ferma restando la procedura <strong>di</strong> localizzazione prevista dal comma 2, ai centri <strong>di</strong> raccolta materiali<br />
comunali o sovracomunali si applica la <strong>di</strong>sciplina stabilita dalle <strong>di</strong>sposizioni attuative dell'articolo 183,<br />
comma 1, lettera cc), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale). Il medesimo<br />
regime derivante dalle precitate <strong>di</strong>sposizioni statali può essere applicato, su richiesta dei soggetti interessati,<br />
anche con riguardo ai centri <strong>di</strong> raccolta materiali presenti all'interno dei centri <strong>di</strong> raccolta zonale, ove ciò sia<br />
ritenuto compatibile dall'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente in sede <strong>di</strong> rilascio<br />
dell'autorizzazione o dell'aggiornamento della stessa relativa al centro <strong>di</strong> raccolta zonale. 194<br />
4. I progetti dei centri e degli impianti <strong>di</strong> cui al presente articolo non sono sottoposti alla procedura <strong>di</strong><br />
valutazione dell’impatto ambientale <strong>di</strong> competenza <strong>provinciale</strong>.<br />
5. I soggetti <strong>di</strong> cui all’articolo 3 o i connessi enti gestori possono provvedere alla gestione dei centri <strong>di</strong><br />
raccolta zonale, ivi compresi quelli realizzati ai sensi dell’articolo 12, nonché degli altri impianti e<br />
infrastrutture <strong>di</strong> cui al comma 2, anche applicando l’articolo 7, comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 27 novembre<br />
1990, n. 32 (Interventi provinciali per il ripristino e la valorizzazione ambientale). In tal caso i programmi o le<br />
convenzioni previsti dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 32 del 1990, come da ultimo mo<strong>di</strong>ficata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />
8 maggio 1995, n. 6, determinano la misura del concorso finanziario a carico dei soggetti <strong>di</strong> cui all’articolo 3.<br />
(omissis)<br />
Decreto del Presidente della Provincia 13 maggio 2002, n. 9-99/Leg<br />
Disposizioni regolamentari per la prima applicazione in ambito <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> norme statali in<br />
materia <strong>di</strong> tutela dell’ambiente dagli inquinamenti, ai sensi dell’articolo 55 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />
19 febbraio 2002, n. 1<br />
(omissis)<br />
Capo V - Applicazione del titolo III bis della parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in<br />
materia <strong>di</strong> autorizzazione integrata ambientale 195<br />
articolo 15 - Autorizzazione integrata ambientale 196<br />
1. L'autorizzazione integrata ambientale <strong>di</strong>sciplinata dal titolo III bis della parte seconda del decreto<br />
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, <strong>di</strong> competenza della Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento, è rilasciata dall'Agenzia<br />
<strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente in osservanza <strong>di</strong> quanto stabilito dal citato decreto legislativo e dal<br />
presente capo.<br />
2. I rinvii alla normativa statale contenuti nel decreto legislativo n. 152 del 2006 si intendono effettuati alle<br />
corrispondenti <strong>di</strong>sposizioni provinciali vigenti nelle materie considerate dal citato decreto legislativo.<br />
194 Comma così aggiunto dall'articolo 40, comma 1 della l.p. 3 marzo 2010, n. 4. Per una <strong>di</strong>sposizione transitoria connessa a<br />
quest'ultima mo<strong>di</strong>ficazione si veda il comma 2 dello stesso articolo 40, che così recita:<br />
“2. Gli enti locali o i gestori dei centri <strong>di</strong> raccolta materiali esistenti alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>di</strong> quest'articolo provvedono<br />
al conseguente adeguamento alle <strong>di</strong>sposizioni stabilite dall'articolo 6, comma 3 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 5 del 1998, entro<br />
novanta giorni decorrenti dalla medesima data.”<br />
195 Capo così sostituito dall'articolo 2 del d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005 n. 22-52/Leg. e successivamente sostituito dall’articolo 2 del<br />
d.P.P. 15 <strong>di</strong>cembre 2010, n. 25-57/Leg.<br />
196 Articolo già mo<strong>di</strong>ficato dall'articolo 1 del d.P.P. 21 ottobre 2003, n. 30-151/Leg e dall'articolo 1 del d.P.P. 4 maggio 2004, n.<br />
4-14/Leg, e così sostituito dall'articolo 2, comma 1 del d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005. n. 22-52/Leg e così sostituito dall’articolo 2<br />
del d.P.P. 15 <strong>di</strong>cembre 2010, n. 25-57/Leg. Per una <strong>di</strong>sposizione transitoria connessa ve<strong>di</strong> l'articolo 2, comma 2 del d.P.P. 30<br />
<strong>di</strong>cembre 2005. n. 22-52/Leg. Ve<strong>di</strong> anche gli articoli 3 e 6 del d.P.P. 9 giugno 2005, n. 14-44/Leg.<br />
74
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
3. Fatto salvo quanto stabilito dall'articolo 15 bis, comma 3, ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata<br />
ambientale l'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente provvede in conformità agli articoli 16 e<br />
seguenti della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 novembre 1992, n. 23, invitando alla conferenza <strong>di</strong> servizi le strutture e le<br />
amministrazioni competenti in materia ambientale. Per quanto non previsto dal presente articolo, si applica la<br />
procedura stabilita dall'articolo <strong>29</strong> quater del decreto legislativo n. 152 del 2006.<br />
4. In relazione alla complessità del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione integrata ambientale e alla molteplicità<br />
delle materie da essa considerate, l'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente può, in presenza <strong>di</strong><br />
motivate esigenze istruttorie, richiedere, anche più volte, al proponente informazioni e integrazioni alla<br />
domanda presentata, con gli effetti <strong>di</strong> cui all'articolo 3, commi 5 e 6, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 23 del 1992.<br />
5. Fatte salve le competenze dello Stato, la Provincia e i comuni esercitano le funzioni regolate dal titolo III<br />
bis della parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006 in materia <strong>di</strong> autorizzazione integrata<br />
ambientale secondo quanto stabilito dal medesimo decreto legislativo e dal presente capo. Le funzioni<br />
spettanti alla Provincia sono esercitate dall'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente, ivi comprese<br />
l'irrogazione delle sanzioni amministrative, che sono introitate al bilancio della Provincia, e l'emanazione dei<br />
provve<strong>di</strong>menti ripristinatori <strong>di</strong> cui all'articolo <strong>29</strong> decies, comma 9, del decreto legislativo n. 152 del 2006.<br />
6. Ai fini dell'irrogazione delle sanzioni amministrative previste dall'articolo <strong>29</strong> quattuordecies del decreto<br />
legislativo n. 152 del 2006 si applicano inoltre le <strong>di</strong>sposizioni dell'articolo 13, commi 2, 3 e 6, del presente<br />
<strong>regolamento</strong>.<br />
7. In relazione a quanto stabilito dall'articolo <strong>29</strong> sexies, comma 8, del decreto legislativo n. 152 del 2006,<br />
restano ferme le attribuzioni riservate alle strutture e agli organi provinciali competenti dall'articolo 7 bis della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 gennaio 1992, n. 2 (Organizzazione degli interventi della Provincia in materia <strong>di</strong><br />
protezione civile), afferenti autorizzazioni, approvazioni, controlli e provve<strong>di</strong>menti ripristinatori ai fini della<br />
sicurezza e della prevenzione dei rischi <strong>di</strong> incidenti rilevanti<br />
articolo 15 bis - Coor<strong>di</strong>namento con le procedure <strong>di</strong> valutazione dell’impatto ambientale 197<br />
1. Qualora i progetti <strong>di</strong> nuovo impianto o <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica degli impianti esistenti, ricadenti nell'ambito <strong>di</strong><br />
applicazione del titolo III bis della parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, siano sottoposti<br />
alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale o, rispettivamente, alla procedura <strong>di</strong> verifica secondo<br />
quanto previsto dalle norme provinciali in vigore, si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento procedurale<br />
previste dal presente articolo.<br />
2. Il soggetto interessato presenta la domanda <strong>di</strong> autorizzazione integrata ambientale, relativa ai progetti <strong>di</strong> un<br />
nuovo impianto o <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica sostanziale <strong>di</strong> un impianto esistente, unitamente alla domanda <strong>di</strong> attivazione del<br />
proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale. Nel caso <strong>di</strong> progetto esecutivo, il termine per la<br />
conclusione dell'istruttoria <strong>di</strong> cui all'articolo 5, comma 5, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> è<br />
fissato in duecento giorni. Nel caso <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> massima, il predetto termine è ridotto a centoquaranta<br />
giorni.<br />
3. Ove sia attivata la procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale, le <strong>di</strong>sposizioni stabilite dalla <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e del <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, afferenti la pubblicità e la partecipazione<br />
del pubblico, tengono luogo della corrispondente <strong>di</strong>sciplina stabilita dall'art. <strong>29</strong> quater del decreto legislativo<br />
n. 152 del 2006. Non trovano applicazione le <strong>di</strong>sposizioni relative alla conferenza <strong>di</strong> servizi prevista<br />
dall'articolo <strong>29</strong> quater, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dall'articolo 15, comma 3, del<br />
presente <strong>regolamento</strong>. Ai fini dello svolgimento dell'istruttoria inerente la procedura <strong>di</strong> valutazione<br />
dell'impatto ambientale, trova inoltre applicazione il comma 4 dell'articolo 15.<br />
4. Nel caso <strong>di</strong> progetto esecutivo, il parere afferente l'autorizzazione integrata ambientale è reso, ai sensi<br />
dell'articolo 10, commi 1 e 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, dall'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la<br />
protezione dell'ambiente in tempo utile per la conclusione della fase istruttoria secondo quanto previsto dal<br />
comma 2.<br />
5. Ove la valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale abbia ad oggetto un progetto <strong>di</strong> massima, l'autorizzazione<br />
integrata ambientale è rilasciata dall'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente entro settantacinque<br />
giorni dall'adozione della deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> ovvero della deliberazione del Comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l'ambiente, nel caso <strong>di</strong> opere pubbliche, recante la pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale, in<br />
coerenza con le prescrizioni e le in<strong>di</strong>cazioni contenute nella medesima deliberazione, fatto salvo quanto<br />
<strong>di</strong>versamente previsto dal comma 6.<br />
197 Articolo aggiunto dall'articolo 2 del d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005. n. 22-52/Leg e così sostituito dall’articolo 2 del d.P.P. 15<br />
<strong>di</strong>cembre 2010, n. 25-57/Leg.<br />
75
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
6. Qualora la pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale relativa ad un progetto <strong>di</strong> massima stabilisca <strong>di</strong> sottoporre<br />
alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale anche il progetto esecutivo, ai fini del rilascio<br />
dell'autorizzazione integrata ambientale si osservano le <strong>di</strong>sposizioni stabilite dal presente articolo con riguardo<br />
ai progetti esecutivi.<br />
7. La mo<strong>di</strong>fica degli impianti esistenti, contemplati dal titolo III bis della parte seconda del decreto legislativo<br />
n. 152 del 2006, è subor<strong>di</strong>nata al preventivo svolgimento della procedura <strong>di</strong> verifica prevista dalla normativa<br />
<strong>provinciale</strong> in materia <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale, ove non ricorrano le con<strong>di</strong>zioni per l'esclusione<br />
della medesima. La determinazione conclusiva della procedura <strong>di</strong> verifica stabilisce - sulla base del parere<br />
dell'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente - se ricorrono i presupposti per l'aggiornamento<br />
dell'autorizzazione integrata ambientale o delle relative con<strong>di</strong>zioni, prescindendo dalla valutazione<br />
dell'impatto ambientale, ovvero accerta se le mo<strong>di</strong>fiche progettate si configurino come sostanziali ai sensi<br />
degli articoli 5, comma 1, lettera l bis), e <strong>29</strong> nonies, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006, che<br />
soggiacciono alla procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale secondo quanto previsto dal presente<br />
articolo.<br />
(omissis)<br />
Capo VI - Gestione dei rifiuti<br />
(omissis)<br />
articolo 18 bis - Impianti mobili 198<br />
1. Gli impianti mobili destinati al recupero <strong>di</strong> rifiuti speciali non pericolosi, sottoposti - alla data <strong>di</strong> entrata in<br />
vigore del presente articolo - alle procedure semplificate <strong>di</strong> autorizzazione <strong>di</strong> cui agli articoli 31 e 33 del<br />
decreto legislativo n. 22 del 1997 devono essere autorizzati dall’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />
dell’ambiente secondo quanto previsto dall’articolo 84 del testo unico per gli effetti dell’articolo <strong>28</strong>, comma<br />
7, del medesimo decreto legislativo n. 22 del 1997.<br />
2. Per i fini del comma 1, la domanda <strong>di</strong> autorizzazione ai sensi dell’articolo 84 del testo unico e dell’articolo<br />
<strong>28</strong>, comma 7, del decreto legislativo n. 22 del 1997 deve essere presentata entro novanta giorni dalla data <strong>di</strong><br />
entrata in vigore del presente articolo. L’agenzia si pronuncia entro novanta giorni dal ricevimento della<br />
domanda.<br />
3. Il regime autorizzatorio semplificato <strong>di</strong> cui al comma 1 continua a produrre effetti fino alla data <strong>di</strong><br />
conclusione del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> autorizzazione in<strong>di</strong>cato al comma 2, purché sia presentata la domanda <strong>di</strong><br />
autorizzazione prevista dal medesimo comma 2 entro il termine da esso stabilito.<br />
4. Le attività <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> rifiuti speciali non pericolosi me<strong>di</strong>ante impianti mobili autorizzati ai sensi<br />
dell’articolo 84 del testo unico e dell’articolo <strong>28</strong>, comma 7, del decreto legislativo n. 22 del 1997, esercitate -<br />
nel territorio <strong>provinciale</strong> - per un periodo non superiore ai do<strong>di</strong>ci mesi nel medesimo sito, sono escluse dalla<br />
<strong>di</strong>sciplina afferente la localizzazione degli impianti <strong>di</strong> gestione dei rifiuti e dalle procedure <strong>di</strong> valutazione<br />
dell’impatto ambientale o <strong>di</strong> verifica.<br />
5. In attuazione dell’articolo 63 ter del testo unico, per lo svolgimento delle singole campagne <strong>di</strong> attività sul<br />
territorio <strong>provinciale</strong> l’interessato presenta all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente la<br />
comunicazione preventiva, prescritta dall’articolo <strong>28</strong>, comma 7, del decreto legislativo n. 22 del 1997, almeno<br />
trenta giorni prima dell’installazione dell’impianto mobile che tratta rifiuti inerti.<br />
6. La comunicazione preventiva prevista dall’articolo <strong>28</strong>, comma 7, del decreto legislativo n. 22 del 1997 non<br />
sostituisce né comprende gli eventuali provve<strong>di</strong>menti permissivi e concessori o i pareri <strong>di</strong> competenza del<br />
comune e dell’Azienda <strong>provinciale</strong> per i servizi sanitari.<br />
Decreto del Presidente della Provincia 30 <strong>di</strong>cembre 2005, n. 23-53/Leg<br />
Disposizioni regolamentari <strong>di</strong> attuazione dell’articolo 156 bis della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre<br />
1991, n. 22 (Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio)<br />
articolo 1 - Valutazione dell’impatto ambientale connessa all’approvazione <strong>di</strong> piani urbanistici ai sensi<br />
dell’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 (Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio)<br />
1. La valutazione dell’impatto ambientale connessa all’approvazione dei piani regolatori generali o delle loro<br />
varianti ai sensi dell’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 5 settembre 1991, n. 22 (Or<strong>di</strong>namento urbanistico e<br />
198 Articolo aggiunto dall'articolo 4 del d.P.P. 30 <strong>di</strong>cembre 2005. n. 22-52/Leg<br />
76
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
tutela del territorio) si svolge in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali stabilite dal predetto articolo 31<br />
della medesima <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 e dalle <strong>di</strong>sposizioni attuative stabilite dal presente articolo,<br />
anche in deroga alle sequenze procedurali previste dagli articoli 31, 40, 41 e 42 della citata <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />
n. 22 del 1991.<br />
2. Nell’ambito degli adempimenti previsti dagli articoli 40, comma 4, e 42, comma 3 199 , della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991, il servizio <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> urbanistica e <strong>di</strong> tutela del<br />
paesaggio trasmette il piano regolatore generale o la sua variante all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />
dell’ambiente per l’attivazione della fase istruttoria finalizzata all’espressione del parere del comitato<br />
<strong>provinciale</strong> per l’ambiente. In deroga a quanto stabilito dal comma 3 dell’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n.<br />
22 del 1991, il parere del comitato è reso entro il termine <strong>di</strong> novanta giorni dal ricevimento, da parte<br />
dell’agenzia, del piano o della sua variante, fatta salva l’eventuale sospensione dei termini del proce<strong>di</strong>mento<br />
ai sensi dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina della valutazione dell’impatto<br />
ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell’ambiente).<br />
3. In relazione a quanto previsto dall’articolo 31, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991, le eventuali<br />
osservazioni derivanti dalla partecipazione pubblica sono trasmesse dal comune, imme<strong>di</strong>atamente dopo la<br />
scadenza del termine previsto dagli articoli 40, comma 2, e 42, comma 3, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del<br />
1991, all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente, ai fini della loro acquisizione nell’ambito<br />
dell’istruttoria concernente la valutazione dell’impatto ambientale.<br />
4. La commissione urbanistica <strong>provinciale</strong> si esprime ai sensi degli articoli 40, comma 4, e 42, comma 3, della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 - in deroga ai termini ivi previsti - entro sessanta giorni dalla data <strong>di</strong><br />
espressione del parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l’ambiente.<br />
articolo 2 - Norme procedurali <strong>di</strong> applicazione dell’articolo <strong>29</strong>, comma 6, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano<br />
urbanistico <strong>provinciale</strong><br />
1. La valutazione dell’impatto ambientale connessa all’approvazione dei piani regolatori generali e delle loro<br />
varianti - nei casi previsti dall’articolo <strong>29</strong>, comma 6, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico<br />
<strong>provinciale</strong>, contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 7 <strong>agosto</strong> 2003, n. 7 (Approvazione della variante<br />
2000 al piano urbanistico <strong>provinciale</strong>) - si svolge in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali stabilite<br />
dall’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 e dall’articolo 1 del presente <strong>regolamento</strong>.<br />
articolo 3 - Norme procedurali <strong>di</strong> applicazione dell’articolo <strong>29</strong>, comma 7, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano<br />
urbanistico <strong>provinciale</strong><br />
1. Nei casi previsti dall’articolo <strong>29</strong>, comma 7, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>,<br />
contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7 del 2003, i soggetti interessati sottopongono a<br />
valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale il progetto organico <strong>di</strong> collegamento sciistico fra aree <strong>di</strong>verse che<br />
interessino zone definite a parco naturale dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong>.<br />
2. Ai fini dello svolgimento della valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale ai sensi del comma 1 si osservano le<br />
<strong>di</strong>sposizioni procedurali stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong><br />
esecuzione per i progetti <strong>di</strong> massima.<br />
3. Il progetto depositato per la valutazione dell’impatto ambientale vale anche come proposta alla Giunta<br />
<strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> approvazione del piano orientativo unitario e coor<strong>di</strong>nato ai sensi dell’articolo 5 della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> 21 aprile 1987, n. 7 (Disciplina delle linee funiviarie in servizio pubblico e delle piste da sci). A<br />
tal fine, copia del progetto depositato è trasmessa dall’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente al<br />
<strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> turismo.<br />
4. Il piano orientativo unitario e coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> cui al comma 3 è approvato dalla Giunta <strong>provinciale</strong><br />
contestualmente alla pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale del progetto. Il parere dei comuni e degli enti<br />
gestori dei parchi naturali interessati sono acquisiti nell’ambito dell’istruttoria relativa alla valutazione<br />
dell’impatto ambientale.<br />
5. L’adeguamento, ove occorra, dei piani regolatori generali e dei piani dei parchi provinciali alle previsioni<br />
dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong> deve rispettare le in<strong>di</strong>cazioni del piano orientativo unitario e coor<strong>di</strong>nato,<br />
qualora quest’ultimo sia stato preventivamente approvato ai sensi del comma 4.<br />
articolo 4 - Norme procedurali <strong>di</strong> applicazione dell’articolo <strong>29</strong>, comma 8, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano<br />
urbanistico <strong>provinciale</strong><br />
199 Ve<strong>di</strong> i relativi articoli più in<strong>di</strong>etro nel testo. Le in<strong>di</strong>cazioni si riferiscono alle procedure <strong>di</strong> approvazione del Piano e delle sue<br />
varianti.<br />
77
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
1. Lo stu<strong>di</strong>o generale previsto dall’articolo <strong>29</strong>, comma 8, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico<br />
<strong>provinciale</strong>, contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7 del 2003, è sottoposto a valutazione <strong>di</strong><br />
impatto ambientale in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali previste dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong><br />
e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> esecutivo per i progetti <strong>di</strong> massima.<br />
2. La delimitazione delle aree sciabili e l’eventuale collegamento tra le stesse ai sensi del citato articolo <strong>29</strong>,<br />
comma 8, delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> sono approvati dalla Giunta <strong>provinciale</strong><br />
contestualmente alla pronuncia <strong>di</strong> compatibilità ambientale sullo stu<strong>di</strong>o generale <strong>di</strong> cui al comma 1.<br />
3. La deliberazione prevista dal comma 2 costituisce presupposto per l’adeguamento, ove occorra, dei piani<br />
regolatori generali alle previsioni del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> e alle in<strong>di</strong>cazioni dello stu<strong>di</strong>o generale.<br />
articolo 5 - Disposizioni finali e transitorie<br />
1. Su richiesta dei soggetti interessati, la valutazione dell’impatto ambientale connessa all’approvazione dei<br />
piani ai sensi degli articoli 1 e 2 può essere svolta in un unico proce<strong>di</strong>mento.<br />
2. Le tipologie <strong>di</strong> opere in<strong>di</strong>viduate con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 31,<br />
comma 1, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 - alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong> - si<br />
intendono riferite alle corrispondenti tipologie <strong>di</strong> opere in<strong>di</strong>cate dal <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, nel testo in vigore alla medesima data.<br />
3. Le <strong>di</strong>sposizioni procedurali previste dagli articoli 1 e 2 trovano applicazione anche ai piani regolatori<br />
generali e alle loro varianti adottati in via non definitiva dai comuni alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente<br />
<strong>regolamento</strong>.<br />
4. Nei casi previsti dal comma 3, il piano o la relativa variante sono trasmessi dal servizio <strong>provinciale</strong><br />
competente in materia <strong>di</strong> urbanistica e tutela del paesaggio all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione<br />
dell’ambiente, per gli effetti dell’articolo 1, comma 2, entro trenta giorni dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del<br />
presente <strong>regolamento</strong>. Nei medesimi casi, la partecipazione pubblica assicurata nell’ambito della procedura<br />
urbanistica prevista per l’adozione del piano vale anche per gli effetti della procedura <strong>di</strong> valutazione<br />
dell’impatto ambientale attivata successivamente alla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>, ai<br />
sensi dell’articolo 31, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991. A tal fine, il comune trasmette<br />
all’Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell’ambiente le osservazioni eventualmente pervenute, entro<br />
quin<strong>di</strong>ci giorni dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore del presente <strong>regolamento</strong>.<br />
5. Ulteriori mo<strong>di</strong>fiche ai piani regolatori generali o alle loro varianti o ai piani orientativi unitari e coor<strong>di</strong>nati,<br />
approvati in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali degli articoli 2 e 3, non possono essere avviate,<br />
utilizzando le medesime procedure previste dagli articoli 2 e 3, prima che siano decorsi cinque anni dalla data<br />
<strong>di</strong> adozione della deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> concernente la valutazione dell’impatto ambientale.<br />
Eventuali limitate mo<strong>di</strong>fiche ai progetti autorizzati nell’ambito delle procedure <strong>di</strong> cui agli articoli 2 e 3<br />
possono essere ammesse, purché non in contrasto con l’impianto e con il <strong>di</strong>segno complessivo stabiliti dal<br />
piano regolatore generale o dal piano orientativo unitario e coor<strong>di</strong>nato. Si osservano in tale caso le procedure<br />
stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione.<br />
6. Nella prima applicazione del presente <strong>regolamento</strong>, i piani regolatori generali o le loro varianti, approvati -<br />
precedentemente alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>di</strong> questo <strong>regolamento</strong> - ai sensi dell’articolo <strong>29</strong>, comma 6, delle<br />
norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7 del<br />
2003, possono essere mo<strong>di</strong>ficati, in osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni procedurali stabilite dall’articolo 2,<br />
prescindendo dal vincolo quinquennale previsto dal comma 5.<br />
7. Resta fermo quanto stabilito dagli articoli 9 e 10 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10, in materia<br />
<strong>di</strong> svolgimento della valutazione <strong>di</strong> incidenza dei piani e dei progetti nell’ambito dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong><br />
valutazione dell’impatto ambientale.<br />
8. Le <strong>di</strong>sposizioni procedurali dell’articolo 1 non trovano applicazione relativamente ai piani comprensoriali<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento ed ai piani attuativi.<br />
9. Ai fini dello svolgimento della valutazione dell’impatto ambientale nei casi previsti dall’articolo 24 delle<br />
norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, contenute nell’allegato B della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7<br />
del 2003, i comuni attivano la procedura in<strong>di</strong>cata dall’articolo 1 del presente <strong>regolamento</strong>, i comprensori<br />
quella stabilita dall’articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991. Resta fermo quanto <strong>di</strong>sposto dalla<br />
sezione I del capo I della <strong>legge</strong> 8 settembre 1997, n. 13, recante <strong>di</strong>sposizioni per l’esecuzione delle opere<br />
pubbliche comprese nel piano straor<strong>di</strong>nario.<br />
78
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 24 ottobre 2006, n. 7 200<br />
Disciplina dell'attività <strong>di</strong> cava<br />
(omissis)<br />
articolo 6 - Programma <strong>di</strong> attuazione<br />
1. Il programma <strong>di</strong> attuazione comunale fissa criteri e modalità per l'utilizzo delle aree in<strong>di</strong>viduate dal piano<br />
cave sulla base <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dal piano stesso. Il programma, approvato dal comune previo parere del<br />
comitato cave, è trasmesso alle strutture provinciali competenti nelle materie mineraria, forestale, urbanistica<br />
e <strong>di</strong> tutela del paesaggio.<br />
2. I comuni che devono re<strong>di</strong>gere il programma <strong>di</strong> attuazione ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera f) 201 ,<br />
sottopongono il programma alle procedure previste dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina<br />
della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente), e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong><br />
<strong>di</strong> esecuzione; in questo caso non è necessario il parere del comitato cave né la sottoposizione dei progetti <strong>di</strong><br />
coltivazione alle procedure previste dalle norme predette, fatto salvo quanto previsto da esse con riferimento<br />
alle mo<strong>di</strong>fiche progettuali che comportano variante al programma <strong>di</strong> attuazione.<br />
3. I comuni che non devono re<strong>di</strong>gere il programma <strong>di</strong> attuazione hanno facoltà <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gerlo con le modalità<br />
stabilite dal comma 1. In tal caso il programma <strong>di</strong> attuazione può essere sottoposto alle procedure previste<br />
dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione.<br />
4. Il programma <strong>di</strong> attuazione ha una durata massima <strong>di</strong> <strong>di</strong>ciotto anni e può essere eccezionalmente prorogato,<br />
con le modalità previste dal comma 1, per il periodo necessario all'adozione del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> rinnovo.<br />
5. A decorrere dalla data <strong>di</strong> presentazione del programma sottoposto alle procedure previste dalla <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, fino alla sua adozione da parte del<br />
comune, i nuovi progetti <strong>di</strong> coltivazione e le varianti a quelli già approvati sono autorizzabili solo se non<br />
contrastano sia con il programma <strong>di</strong> attuazione vigente, sia con il nuovo programma in esame.<br />
(omissis)<br />
Capo III - Disciplina delle attività <strong>di</strong> coltivazione<br />
Sezione I - Coltivazione <strong>di</strong> cave in aree <strong>di</strong> proprietà privata<br />
(omissis)<br />
articolo 8 - Istruttoria delle domande<br />
1. La domanda è presentata secondo modalità definite dalla Giunta <strong>provinciale</strong> con propria deliberazione, che<br />
in<strong>di</strong>ca anche la documentazione da allegare; se l'intervento è soggetto alle procedure <strong>di</strong> verifica o <strong>di</strong><br />
valutazione d'impatto ambientale, la domanda è presentata con le modalità stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n.<br />
<strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e dal <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione. 202<br />
(omissis)<br />
articolo 9 - Coor<strong>di</strong>namento autorizzativo<br />
(omissis)<br />
6. I pareri istruttori sul progetto <strong>di</strong> massima <strong>relativo</strong> alla coltivazione <strong>di</strong> cava o alla realizzazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica e<br />
sul programma <strong>di</strong> attuazione comunale, concernenti la tutela paesaggistico - ambientale e il vincolo<br />
idrogeologico, sono resi nell'ambito della procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale dagli organi<br />
previsti dal comma 1. Se il progetto <strong>di</strong> massima o il programma <strong>di</strong> attuazione sono stati sottoposti alla<br />
procedura <strong>di</strong> valutazione dell'impatto ambientale ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>, le<br />
determinazioni concernenti la tutela paesaggistico - ambientale e il vincolo idrogeologico previste da questo<br />
articolo relative ai progetti esecutivi sono rese in coerenza con la valutazione d'impatto ambientale.<br />
(omissis)<br />
Sezione II - Coltivazione <strong>di</strong> cave in aree <strong>di</strong> proprietà comunale<br />
200 Pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto A<strong>di</strong>ge del 31 ottobre 2006, n. 44, suppl. n. 1<br />
201 L’articolo 3 prevede l’approvazione da parte della Giunta <strong>provinciale</strong> del Piano <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> utilizzazione delle sostanze<br />
minerali (denominato anche piano cave) che deve contenere anche “in<strong>di</strong>cazione dei comuni soggetti all'obbligo della redazione<br />
del programma <strong>di</strong> attuazione previsto dall'articolo 6”.<br />
202 Per la deliberazione prevista da questo comma vedasi la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 <strong>di</strong>cembre 2009, n. 3171.<br />
79
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
(omissis)<br />
articolo 11 - Progetto <strong>di</strong> coltivazione dei lotti<br />
1. Per coltivare un lotto in<strong>di</strong>viduato ai sensi dell'articolo 10 il comune pre<strong>di</strong>spone un progetto <strong>relativo</strong><br />
all'intero volume o a una sua porzione, corredato dalla documentazione <strong>di</strong> cui all'articolo 8, comma 1, e lo<br />
invia alla struttura <strong>provinciale</strong> competente in materia mineraria oppure, se il progetto è assoggettato alla <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e al <strong>relativo</strong> <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione, alla struttura <strong>provinciale</strong> competente in<br />
materia <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale.<br />
2. Il progetto è esaminato con le modalità previste dagli articoli 8 e 9.<br />
3. Acquisito il parere del comitato cave o, se ne ricorrono i presupposti, il provve<strong>di</strong>mento conclusivo della<br />
procedura <strong>di</strong> verifica o la valutazione positiva <strong>di</strong> compatibilità ambientale, il comune approva il progetto e il<br />
<strong>relativo</strong> <strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> concessione.<br />
(omissis)<br />
articolo 14 - Strutture ed impianti fissi<br />
1. Con l'autorizzazione o la concessione ovvero con una loro successiva integrazione il comune, sentito il<br />
parere del comitato cave, può consentire <strong>di</strong> installare all'interno dell'area autorizzata o concessa ovvero in area<br />
in<strong>di</strong>viduata specificamente nel programma <strong>di</strong> attuazione comunale, strutture o impianti fissi per la<br />
coltivazione della cava e la lavorazione del materiale ivi estratto; in questi impianti può essere lavorato anche<br />
il materiale proveniente da altre cave della stessa area estrattiva, come in<strong>di</strong>viduata dal piano cave; sono<br />
escluse le strutture o gli impianti destinati alla trasformazione del materiale medesimo.<br />
2. Gli impianti fissi previsti dal comma 1 possono lavorare anche materiale proveniente da altre attività <strong>di</strong><br />
coltivazione e <strong>di</strong> scavo purché in misura non prevalente rispetto al materiale complessivamente lavorato<br />
nonché, senza limitazioni, il materiale previsto dal comma 8.<br />
3. L'autorizzazione o la concessione a realizzare le strutture e gli impianti previsti dal comma 1 è rilasciata su<br />
parere conforme del comitato cave, da richiedere secondo quanto <strong>di</strong>sposto dall'articolo 8, comma 2,<br />
prescindendo dall'applicazione della procedura prevista dall'articolo 9.<br />
4. Le strutture e gli impianti previsti da questo articolo devono avere <strong>di</strong>mensioni e caratteristiche costruttive<br />
commisurate al volume <strong>di</strong> materiale da coltivare previsto dal progetto autorizzato; nel caso <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong><br />
lavorazione del materiale estratto, il riferimento è costituito, come previsto dal comma 1, dal volume <strong>di</strong><br />
materiale potenzialmente coltivabile nell'intera area estrattiva in<strong>di</strong>viduata dal piano cave. Le strutture e gli<br />
impianti devono essere rimossi entro la scadenza dell'autorizzazione o della concessione alla coltivazione<br />
della cava; gli stessi possono non essere rimossi nel caso che entro lo stesso termine sia rilasciato un titolo<br />
abilitativo e<strong>di</strong>lizio, qualora ammesso dallo strumento urbanistico.<br />
5. A garanzia dell'obbligo <strong>di</strong> rimozione il comitato cave fissa l'importo della cauzione, <strong>di</strong>stinta da quella<br />
stabilita per la coltivazione, che deve essere prestata al comune prima del rilascio dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui al<br />
comma 1. La cauzione deve essere prestata anche per gli impianti e le strutture esistenti, in caso <strong>di</strong> rinnovo<br />
dell'autorizzazione o della concessione alla coltivazione.<br />
6. La Giunta <strong>provinciale</strong>, previo parere del comitato cave, in<strong>di</strong>vidua le strutture e gli impianti che possono<br />
essere installati ed utilizzati, alle con<strong>di</strong>zioni previste dai commi 1 e 2, senza autorizzazione o concessione,<br />
fermo restando l'obbligo <strong>di</strong> rimozione previsto dal comma 4. La relativa deliberazione considera solo strutture<br />
ed impianti <strong>di</strong> limitate <strong>di</strong>mensioni nonché quelli la cui installazione è resa obbligatoria dalle norme in materia<br />
<strong>di</strong> igiene e sicurezza del lavoro, definendone le eventuali caratteristiche morfologiche e cromatiche. 203<br />
7. La Giunta <strong>provinciale</strong> stabilisce la documentazione da allegare e le modalità <strong>di</strong> presentazione della<br />
domanda; restano comunque fermi, per quanto applicabili, i commi 6 e 7 dell'articolo 8. 204<br />
8. I materiali provenienti da scavi effettuati per la realizzazione <strong>di</strong> opere pubbliche nonché quelli asportati da<br />
<strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> porfido esaurite, che non si configurano come rifiuto ai sensi delle norme vigenti, se esiste lo<br />
spazio sufficiente e comunque se questo non costituisce ostacolo o pericolo per l'attività, possono essere<br />
depositati sui piazzali <strong>di</strong> cave dotate <strong>di</strong> impianto <strong>di</strong> lavorazione, anche in assenza <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>mento<br />
autorizzatorio.<br />
(omissis)<br />
articolo 21 - Ricorsi amministrativi<br />
203 Per la deliberazione prevista dal comma 6 vedasi la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> giugno 2007, n. 1371.<br />
204 Per la deliberazione prevista dal comma 7 vedasi la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> 22 <strong>di</strong>cembre 2009, n. 3171.<br />
80
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
1. Contro un parere vincolante del comitato cave è ammesso ricorso alla Giunta <strong>provinciale</strong> entro trenta giorni<br />
dall'avvenuta comunicazione del parere all'interessato. La Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia sul ricorso dopo<br />
aver acquisito le valutazioni espresse dalle strutture provinciali interessate nell'ambito <strong>di</strong> una conferenza <strong>di</strong><br />
servizi.<br />
2. Contro le determinazioni in materia <strong>di</strong> tutela paesaggistico-ambientale e <strong>di</strong> vincolo idrogeologico rese ai<br />
sensi dell'articolo 9 è sempre ammesso ricorso alla Giunta <strong>provinciale</strong>, anche in deroga alle leggi vigenti,<br />
entro trenta giorni dall'avvenuta comunicazione all'interessato del parere del comitato cave comprendente le<br />
determinazioni <strong>di</strong> cui all'articolo 9. La Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia sul ricorso previa acquisizione dei<br />
pareri previsti dall'articolo 101 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 22 del 1991 e dall'articolo 32, secondo comma, della<br />
<strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 48 del 1978.<br />
3. Questo articolo non si applica quando il progetto è sottoposto alla procedura <strong>di</strong> valutazione d'impatto<br />
ambientale, secondo quanto previsto dall'articolo 10, comma 6, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>.<br />
(omissis)<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 3 aprile 2007, n. 9<br />
Disposizioni in materia <strong>di</strong> bonifica e miglioramento fon<strong>di</strong>ario, <strong>di</strong> ricomposizione fon<strong>di</strong>aria e<br />
conservazione dell'integrità dell'azienda agricola e mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong> leggi provinciali in materia <strong>di</strong><br />
agricoltura<br />
(omissis)<br />
(omissis)<br />
Sezione II - Funzioni<br />
articolo 23 - Valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale delle opere pubbliche <strong>di</strong> bonifica<br />
1. Nel <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> cui all'articolo 37 sono in<strong>di</strong>viduate le soglie <strong>di</strong> assoggettabilità, nonché i criteri e le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> esclusione, al <strong>di</strong> sopra delle quali le opere pubbliche <strong>di</strong> bonifica <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> realizzate dai<br />
consorzi <strong>di</strong> bonifica sono assoggettate alla procedura prevista dalla normativa in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto<br />
ambientale.<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 23 maggio 2007, n. 11<br />
Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette<br />
(omissis)<br />
(omissis)<br />
Capo II - Disciplina e applicazione del vincolo idrogeologico<br />
articolo 14 - Autorizzazioni alla trasformazione <strong>di</strong> coltura e ai movimenti <strong>di</strong> terra<br />
(omissis)<br />
4. In deroga al comma 1, il comitato tecnico forestale e la struttura <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong><br />
foreste rilasciano, rispettivamente, l’autorizzazione alla trasformazione del bosco in un’altra forma <strong>di</strong><br />
utilizzazione del suolo e l’autorizzazione ai movimenti <strong>di</strong> terra per le seguenti tipologie d’opera:<br />
a) interventi soggetti alle <strong>di</strong>sposizioni speciali vigenti in materia <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> trasporto a fune e <strong>di</strong> piste da<br />
sci, <strong>di</strong>sciplinati dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 21 aprile 1987, n. 7 (Disciplina delle linee funiviarie in servizio<br />
pubblico e delle piste da sci); per gli interventi soggetti ad autorizzazione della commissione <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>namento prevista dall’articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 7 del 1987 è competente la struttura<br />
<strong>provinciale</strong> cui è attribuita la materia delle foreste;<br />
b) interventi soggetti alle <strong>di</strong>sposizioni speciali in materia <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> coltivazione delle cave e<br />
delle torbiere <strong>di</strong> cui alla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 24 ottobre 2006, n. 7 (Disciplina dell’attività <strong>di</strong> cava); se gli<br />
interventi previsti da questa lettera non comportano trasformazione del bosco, la struttura <strong>provinciale</strong><br />
competente in materia <strong>di</strong> foreste si esprime esclusivamente riguardo alle modalità <strong>di</strong> ripristino;<br />
c) interventi soggetti alla procedura d’impatto ambientale <strong>di</strong>sciplinata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong><br />
<strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme <strong>di</strong> tutela<br />
dell’ambiente).<br />
81
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
(omissis)<br />
(omissis)<br />
(omissis)<br />
Legge <strong>provinciale</strong> 4 marzo 2008, n. 1<br />
Pianificazione urbanistica e governo del territorio<br />
Capo II - Organi competenti e <strong>di</strong>sposizioni procedurali<br />
articolo 72 - Autorizzazioni per opere soggette a valutazione d'impatto ambientale<br />
1. Salvo quando <strong>di</strong>sposto dall'articolo 71, per i lavori oggetto <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale ai sensi<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> <strong>29</strong> <strong>agosto</strong> <strong>1988</strong>, n. <strong>28</strong> (Disciplina della valutazione dell'impatto ambientale e ulteriori<br />
norme <strong>di</strong> tutela dell'ambiente), nei territori <strong>di</strong> cui all'articolo 68, comma 1, lettera b), numero 3) 205 , spetta alla<br />
struttura <strong>provinciale</strong> competente esprimere il parere in materia <strong>di</strong> tutela del paesaggio nel corso del <strong>relativo</strong><br />
proce<strong>di</strong>mento e con i tempi previsti dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>.<br />
(omissis)<br />
Titolo VII - Snellimento delle procedure, <strong>di</strong>sposizioni transitorie e finali<br />
Capo I - Snellimento delle procedure in materia <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale e <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong><br />
opere pubbliche<br />
articolo 141 - Ambito <strong>di</strong> applicazione<br />
1. Questo capo detta <strong>di</strong>sposizioni per assicurare lo snellimento delle procedure<br />
amministrative relative a:<br />
a) opere e interventi privati soggetti a valutazione d'impatto ambientale ai sensi della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong><br />
del <strong>1988</strong>, su espressa richiesta del proponente formulata all'atto della presentazione della domanda <strong>di</strong><br />
compatibilità ambientale;<br />
b) interventi e opere pubbliche eseguiti dalla Provincia o da eventuali soggetti delegati dalla Provincia, nei<br />
casi in<strong>di</strong>viduati con apposita deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> da pubblicare nel Bollettino ufficiale<br />
della Regione; interventi e opere, in<strong>di</strong>viduati dalla stessa deliberazione, realizzati da enti strumentali <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ritto pubblico della Provincia e da società a partecipazione <strong>provinciale</strong>, <strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta, <strong>di</strong>rettamente<br />
affidatarie <strong>di</strong> lavori e servizi da parte della Provincia, purché gli interventi e le opere riguar<strong>di</strong>no il lavoro<br />
o il servizio affidato;<br />
c) opere degli enti locali in<strong>di</strong>viduati dalla deliberazione prevista dalla lettera b), sentito il Consiglio delle<br />
autonomie locali; interventi e opere, in<strong>di</strong>viduati dalla stessa deliberazione, realizzati da loro enti<br />
strumentali <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico o da società partecipate <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente da tali enti e<br />
<strong>di</strong>rettamente affidatarie <strong>di</strong> lavori e servizi da parte degli stessi enti, purché gli interventi e le opere<br />
riguar<strong>di</strong>no il lavoro o il servizio affidato; opere delle amministrazioni aggiu<strong>di</strong>catrici <strong>di</strong> cui all'articolo 2<br />
della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 set-tembre 1993, n. 26 (Norme in materia <strong>di</strong> lavori pubblici <strong>di</strong> interesse<br />
<strong>provinciale</strong> e per la trasparenza negli appalti), <strong>di</strong>verse da quelle già citate da questa lettera e dalla lettera<br />
b); 206<br />
d) determinazioni <strong>di</strong> competenza della Provincia relativamente ai progetti <strong>di</strong> opere d'interesse statale, nei<br />
casi in<strong>di</strong>viduati dalla deliberazione prevista dalla lettera b).<br />
205 “articolo 68 - lavori assoggettati ad autorizzazione paesaggistica<br />
1. A fini <strong>di</strong> tutela del paesaggio sono soggetti alle autorizzazioni previste da questo capo:<br />
a) in qualunque parte del territorio <strong>provinciale</strong> i lavori relativi ad aeroporti, linee ferroviarie, nuove strade statali e provinciali,<br />
miniere, costruzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ghe e relativi impianti idroelettrici, <strong>di</strong>scariche, piste da sci e relativi bacini d'innevamento, impianti a<br />
fune, posa <strong>di</strong> condotte principali per il trasporto <strong>di</strong> flui<strong>di</strong> energetici e non; nelle aree non destinate specificatamente<br />
all'inse<strong>di</strong>amento dagli strumenti <strong>di</strong> pianificazione, inoltre, la realizzazione <strong>di</strong> nuove linee elettriche o la sostituzione <strong>di</strong> quelle<br />
esistenti <strong>di</strong> competenza statale e <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong> potenza superiore a 30.000 volt nonché <strong>di</strong> impianti eolici;<br />
b) qualunque lavoro non soggetto ad autorizzazioni ai sensi della lettera a) che possa alterare lo stato fisico:<br />
1) del territorio compreso nel parco nazionale dello Stelvio;<br />
2) dei parchi naturali provinciali;<br />
3) delle aree <strong>di</strong> tutela ambientale in<strong>di</strong>viduate dalla carta delle tutele paesistiche del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>; (omissis)”<br />
206 Lettera così mo<strong>di</strong>ficata dall’articolo 12, comma 10, della l.p. 3 aprile 2009, n. 4, che ha aggiunto l’ultimo periodo.<br />
82
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
2. Con apposito <strong>regolamento</strong> sono stabilite le <strong>di</strong>sposizioni procedurali volte ad assicurare, anche in deroga,<br />
ove occorra, alle <strong>di</strong>sposizioni legislative in vigore, appropriate forme <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong> integrazione della<br />
<strong>di</strong>sciplina prevista da questo capo con le leggi provinciali in materia <strong>di</strong> piste da sci e impianti a fune, <strong>di</strong><br />
derivazioni <strong>di</strong> acque e <strong>di</strong> cave. Nelle more <strong>di</strong> emanazione delle predette <strong>di</strong>sposizioni regolamentari, questo<br />
capo non si applica agli interventi in<strong>di</strong>cati da questo comma.<br />
articolo 142 - Proce<strong>di</strong>mento per opere soggette a valutazione d'impatto ambientale 207<br />
1. Se il progetto <strong>di</strong> un'opera o <strong>di</strong> un intervento previsto dall'articolo 141, comma 1, lettera a), è soggetto alla<br />
procedura <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale, il conseguente proce<strong>di</strong>mento si svolge osservando le<br />
<strong>di</strong>sposizioni della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> e del suo <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> esecuzione concernenti i progetti<br />
<strong>di</strong> massima o preliminari, fatto salvo quanto <strong>di</strong>versamente stabilito da questo capo.<br />
2. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente formula il parere <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del<br />
<strong>1988</strong> entro novanta giorni dall'inizio del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale. Entro quin<strong>di</strong>ci<br />
giorni dalla sua adozione il parere, a cura del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente, è comunicato al<br />
proponente, alle strutture provinciali, alle amministrazioni e agli enti coinvolti nella fase istruttoria.<br />
3. Entro novanta giorni dal ricevimento del parere del comitato il proponente chiede al <strong>di</strong>partimento<br />
<strong>provinciale</strong> competente l'in<strong>di</strong>zione della conferenza <strong>di</strong> servizi ai fini dell'approvazione del progetto, per<br />
l'acquisizione delle intese, dei pareri e <strong>di</strong> ogni altro provve<strong>di</strong>mento concessorio o autorizzativo necessario,<br />
allegando alla domanda il progetto definitivo dell'opera e l'elenco degli atti da acquisire per la realizzazione<br />
del progetto in base alle <strong>di</strong>sposizioni riguardanti gli aspetti territoriali, urbanistici, e<strong>di</strong>lizi, ambientali,<br />
igienico-sanitari, storici, artistici, archeologici o <strong>di</strong> altra natura. Alla domanda d'in<strong>di</strong>zione della conferenza è<br />
allegata una copia del parere <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>. Se il proponente non<br />
effettua la richiesta entro novanta giorni il proce<strong>di</strong>mento è estinto.<br />
4. I titoli abilitativi e<strong>di</strong>lizi e gli atti che autorizzano il mero esercizio <strong>di</strong> opere o impianti, anche sotto il profilo<br />
commerciale, sono acquisiti in conformità alle norme vigenti, dopo la conclusione del proce<strong>di</strong>mento previsto<br />
da questo articolo.<br />
5. Entro <strong>di</strong>eci giorni dal ricevimento della richiesta prevista dal comma 3 il <strong>di</strong>partimento competente trasmette<br />
il progetto definitivo alle strutture e alle amministrazioni interessate, in via telematica o informatica.<br />
6. Entro venti giorni dal ricevimento della richiesta prevista dal comma 3 il <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento<br />
<strong>provinciale</strong> competente in<strong>di</strong>ce una conferenza <strong>di</strong> servizi alla quale sono invitati le strutture provinciali, le<br />
agenzie e le altre amministrazioni pubbliche competenti all'emanazione degli atti in<strong>di</strong>cati nel comma 3. Alla<br />
conferenza <strong>di</strong> servizi possono essere invitate altre amministrazioni o enti interessati.<br />
7. Le determinazioni dei <strong>di</strong>rigenti delle strutture provinciali rese in sede <strong>di</strong> conferenza sostituiscono gli atti<br />
previsti dalle leggi provinciali vigenti, anche se demandati a organi collegiali della Provincia.<br />
8. La conferenza <strong>di</strong> servizi si esprime sul progetto definitivo entro sessanta giorni dalla sua convocazione. Se<br />
necessario la conferenza può chiedere chiarimenti e documenti <strong>di</strong>rettamente ai progettisti o ai proponenti; in<br />
tal caso il termine proce<strong>di</strong>mentale è sospeso fino al ricevimento delle relative informazioni.<br />
9. Le determinazioni rese in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi devono essere formulate tenuto conto dei pareri<br />
istruttori già espressi nel corso dello svolgimento delle procedure <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale o <strong>di</strong><br />
207 L’articolo 12, comma 11 della l.p. 3 aprile 2009, n. 4 ha mo<strong>di</strong>ficato i commi 2, 3, 5 e 6 sopprimendo le parole “in materia<br />
ambientale”. Il testo dei commi era il seguente:<br />
“2. Il comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente formula il parere <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong> entro<br />
novanta giorni dall'inizio del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> valutazione d'impatto ambientale. Entro quin<strong>di</strong>ci giorni dalla sua adozione il<br />
parere, a cura del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> ambiente, è comunicato al proponente, alle strutture<br />
provinciali, alle amministrazioni e agli enti coinvolti nella fase istruttoria.<br />
3. Entro novanta giorni dal ricevimento del parere del comitato il proponente chiede al <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in<br />
materia <strong>di</strong> ambiente l'in<strong>di</strong>zione della conferenza <strong>di</strong> servizi ai fini dell'approvazione del progetto, per l'acquisizione delle intese,<br />
dei pareri e <strong>di</strong> ogni altro provve<strong>di</strong>mento concessorio o autorizzativo necessario, allegando alla domanda il progetto definitivo<br />
dell'opera e l'elenco degli atti da acquisire per la realizzazione del progetto in base alle <strong>di</strong>sposizioni riguardanti gli aspetti<br />
territoriali, urbanistici, e<strong>di</strong>lizi, ambientali, igienico-sanitari, storici, artistici, archeologici o <strong>di</strong> altra natura. Alla domanda<br />
d'in<strong>di</strong>zione della conferenza è allegata una copia del parere <strong>di</strong> cui all'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>. Se il<br />
proponente non effettua la richiesta entro novanta giorni il proce<strong>di</strong>mento è estinto.<br />
5. Entro <strong>di</strong>eci giorni dal ricevimento della richiesta prevista dal comma 3 il <strong>di</strong>partimento competente in materia <strong>di</strong> ambiente<br />
trasmette il progetto definitivo alle strutture e alle amministrazioni interessate, in via telematica o informatica.<br />
6. Entro venti giorni dal ricevimento della richiesta prevista dal comma 3 il <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente<br />
in materia <strong>di</strong> ambiente in<strong>di</strong>ce una conferenza <strong>di</strong> servizi alla quale sono invitati le strutture provinciali, le agenzie e le altre<br />
amministrazioni pubbliche competenti all'emanazione degli atti in<strong>di</strong>cati nel comma 3. Alla conferenza <strong>di</strong> servizi possono essere<br />
invitate altre amministrazioni o enti interessati.”<br />
83
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
verifica, con riferimento ai corrispondenti progetti <strong>di</strong> massima o preliminari, e in conformità agli esiti e alle<br />
prescrizioni risultanti dal parere previsto dall'articolo 6 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>.<br />
10. Se alla conferenza <strong>di</strong> servizi il rappresentante <strong>di</strong> una struttura <strong>provinciale</strong> o <strong>di</strong> un'amministrazione invitata<br />
è assente o non è dotato <strong>di</strong> adeguati poteri <strong>di</strong> rappresentanza, la conferenza è riconvocata per una sola volta<br />
entro quin<strong>di</strong>ci giorni dall'ultima convocazione e decide prescindendo dalla presenza della totalità delle<br />
strutture e amministrazioni invitate e dall'adeguatezza dei poteri <strong>di</strong> rappresentanza degli intervenuti.<br />
11. Il <strong>di</strong>ssenso manifestato in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi deve essere motivato e recare, a pena<br />
d'inammissibilità, le in<strong>di</strong>cazioni sulle mo<strong>di</strong>fiche progettuali necessarie all'assenso.<br />
12. Sulla base del verbale della conferenza <strong>di</strong> servizi e del parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente la<br />
Giunta <strong>provinciale</strong>, entro i trenta giorni successivi alla conferenza, si esprime in via definitiva, con<br />
deliberazione pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione, sulla valutazione dell'impatto ambientale del<br />
progetto e assorbe nella deliberazione gli atti in<strong>di</strong>cati nel comma 3, pronunciandosi in via definitiva anche con<br />
riguardo ai casi considerati nei commi 10 e 11.<br />
13. Ai fini <strong>di</strong> questo capo non si applicano l'articolo 6, comma 3, e l'articolo 7 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del<br />
<strong>1988</strong>. Con riguardo ai progetti in<strong>di</strong>viduati ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettere b), c) e d), non si<br />
applicano, inoltre, l'articolo 6, comma 4, lettera b), e l'articolo 9 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. <strong>28</strong> del <strong>1988</strong>.<br />
14. Contro il parere del comitato <strong>provinciale</strong> per l'ambiente, le determinazioni della conferenza <strong>di</strong> servizi e la<br />
deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> <strong>di</strong>sciplinati da questo articolo non sono ammessi i ricorsi<br />
amministrativi previsti dalle <strong>di</strong>sposizioni vigenti.<br />
15. Per quanto non <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>sposto da questo capo, ai fini dello svolgimento della conferenza <strong>di</strong> servizi<br />
si applica la <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 23 del 1992, in quanto compatibile.<br />
articolo 143 - Proce<strong>di</strong>mento per opere pubbliche <strong>di</strong> competenza della Provincia<br />
1. Per gli interventi e le opere previste dall'articolo 141, comma 1, lettera b), realizzati dalla Provincia o dai<br />
soggetti da essa delegati, si applica l'articolo 142, in quanto compatibile, fermo restando che nel caso<br />
d'interventi e opere non soggette a valutazione d'impatto ambientale:<br />
a) non si applicano i commi 1 e 2 dell'articolo 142;<br />
b) in mancanza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssensi manifestati in sede <strong>di</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi non si applica il comma 12<br />
dell'articolo 142 e il verbale della conferenza assorbe gli atti in<strong>di</strong>cati nel comma 3 del medesimo articolo.<br />
2. Per i soggetti previsti dall'articolo 141, comma 1, lettera b), <strong>di</strong>versi dalla Provincia e dai soggetti da essa<br />
delegati, il ricorso alle procedure <strong>di</strong> cui all'articolo 142 e a questo articolo è facoltativo.<br />
3. Prima della convocazione della conferenza <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui all'articolo 142 il <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento<br />
<strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> ambiente verifica l'avvenuto deposito del progetto e l'effettuazione delle<br />
relative comunicazioni secondo quanto previsto dall'articolo 18, comma 4 bis, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10<br />
settembre 1993, n. 26 (Norme in materia <strong>di</strong> lavori pubblici d'interesse <strong>provinciale</strong> e per la trasparenza negli<br />
appalti). La conferenza <strong>di</strong> servizi si esprime sul progetto dopo aver acquisito le osservazioni formulate nella<br />
procedura prevista dall'articolo 18, commi 4 bis e 4 ter, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 26 del 1993.<br />
4. Il progetto definitivo delle opere realizzate dalla Provincia è approvato dal <strong>di</strong>rigente della struttura<br />
competente, salvo che nel caso previsto dall'articolo 144, comma 6.<br />
5. Il parere tecnico-amministrativo ed economico che le leggi provinciali vigenti attribuiscono alla<br />
competenza del comitato tecnico-amministrativo istituito dall'articolo 56 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 26 del<br />
1993 è reso in conferenza <strong>di</strong> servizi dal suo presidente, previa deliberazione del comitato approvata in tempo<br />
utile per la riunione della conferenza <strong>di</strong> servizi.<br />
articolo 144 - Conformità urbanistica<br />
1. Fatto salvo quanto previsto da questo articolo gli interventi e le opere in<strong>di</strong>cati nell'articolo 141, comma 1,<br />
devono essere conformi agli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale. Resta ferma l'applicazione del regime <strong>di</strong><br />
deroga alle norme urbanistiche <strong>di</strong>sciplinato dal capo IV del titolo V.<br />
2. Se nella fase proce<strong>di</strong>mentale <strong>di</strong>sciplinata dall'articolo 142, comma 2, o nell'ambito della conferenza <strong>di</strong><br />
servizi <strong>di</strong> cui all'articolo 142, viene accertato che i progetti <strong>di</strong> opere e d'interventi in<strong>di</strong>cati nell'articolo 141,<br />
comma 1, lettere b), c) e d), non sono conformi agli strumenti <strong>di</strong> pianificazione territoriale o ai piani settoriali<br />
con effetto conformativo, il proce<strong>di</strong>mento avviato ai sensi <strong>di</strong> questo capo è sospeso fino all'adeguamento degli<br />
strumenti <strong>di</strong> pianificazione.<br />
3. Se nella fase proce<strong>di</strong>mentale <strong>di</strong>sciplinata dall'articolo 142, comma 2, o nell'ambito della conferenza <strong>di</strong><br />
servizi <strong>di</strong> cui all'articolo 142, viene accertato che gli interventi o le opere in<strong>di</strong>cati nell'articolo 141, comma 1,<br />
84
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
lettera b), sono contemplati dal sistema complessivo della pianificazione urbanistica o che la loro<br />
localizzazione <strong>di</strong> massima è stata effettuata dalla Provincia ma che essi non sono stati localizzati in via<br />
definitiva dal pertinente strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale o da un piano settoriale avente efficacia<br />
equivalente, il <strong>di</strong>rigente della struttura competente, oltre alla comunicazione a fini espropriativi e occupativi<br />
prevista dall'articolo 18, commi 4 bis e 4 ter, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 26 del 1993, cura la pubblicazione <strong>di</strong><br />
un avviso che illustra l'opera sotto il profilo urbanistico. L'avviso è pubblicato su un quoti<strong>di</strong>ano locale e<br />
affisso per almeno <strong>di</strong>eci giorni all'albo della Provincia e a quello dei comuni nel cui territorio deve essere<br />
realizzata l'opera. L'avviso contiene l'invito a presentare osservazioni alla struttura competente per la<br />
realizzazione dell'opera entro trenta giorni dal termine del periodo <strong>di</strong> pubblicazione all'albo della Provincia.<br />
4. Per i fini del comma 3, se le norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong> o specifiche norme <strong>di</strong><br />
settore non <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong>versamente, spetta alla Giunta <strong>provinciale</strong>, sentiti il comune e la comunità<br />
competenti, la localizzazione <strong>di</strong> massima delle opere o degli interventi in<strong>di</strong>cati nell'articolo 141, comma 1,<br />
lettera b).<br />
5. Decorso il termine per la presentazione delle osservazioni ai sensi del comma 3 è convocata la conferenza<br />
<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> cui all'articolo 142. Alla conferenza partecipa un rappresentante dell'amministrazione competente<br />
a localizzare definitivamente l'opera con il pertinente strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale o settoriale,<br />
secondo quanto previsto da questa <strong>legge</strong> e dalle norme <strong>di</strong> attuazione del piano urbanistico <strong>provinciale</strong>. Se la<br />
localizzazione definitiva è riservata a piani provinciali, alla conferenza partecipa <strong>di</strong>rettamente il <strong>di</strong>rigente del<br />
<strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente per materia. Se la localizzazione definitiva è demandata agli strumenti <strong>di</strong><br />
pianificazione territoriale delle comunità o dei comuni o degli enti <strong>di</strong> gestione dei parchi naturali provinciali,<br />
alla conferenza partecipa il rappresentante dell'amministrazione competente, dotato dei necessari poteri <strong>di</strong><br />
decisione. Se il rappresentante dell'amministrazione non è stato autorizzato a decidere sul progetto del quale è<br />
stato accertata la non conformità urbanistica, la conferenza <strong>di</strong> servizi è riconvocata non prima del ventesimo<br />
giorno successivo per consentire al consiglio comunale o all'organo competente della comunità o dell'ente<br />
parco <strong>di</strong> conferire i necessari poteri al rappresentante. L'avviso <strong>di</strong> convocazione della conferenza contiene<br />
l'avvertenza che, se il rappresentante dell'amministrazione non partecipa alla riunione o non è munito dei<br />
necessari poteri, la conferenza può comunque pronunciarsi a maggioranza, con gli effetti previsti dal comma<br />
6.<br />
6. Se il rappresentante dell'amministrazione, nella conferenza <strong>di</strong> servizi convocata ai sensi del comma 5,<br />
esprime il suo <strong>di</strong>ssenso sul progetto definitivo, la Giunta <strong>provinciale</strong> decide ai sensi degli articoli 142, comma<br />
12, tenuto conto dell'interesse <strong>provinciale</strong> alla realizzazione dell'opera, provvedendo anche all'approvazione<br />
del progetto definitivo.<br />
7. L'approvazione del progetto definitivo da parte della Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi del comma 6 ha efficacia<br />
conformativa e costituisce, se occorre, integrazione o variante allo strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale o<br />
settoriale cui è riservata la localizzazione definitiva dell'opera. Il <strong>di</strong>rigente responsabile del progetto trasmette<br />
al SIAT e all'amministrazione eventualmente interessata copia degli atti e della documentazione necessaria<br />
per l'adeguamento d'ufficio delle rappresentazioni grafiche e degli elaborati degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione.<br />
8. Ai soli fini <strong>di</strong> questo capo questo articolo sostituisce la <strong>di</strong>sciplina generale in materia <strong>di</strong> conformità<br />
urbanistica delle opere pubbliche stabilita da questa <strong>legge</strong>.<br />
9. Sono fatte salve le modalità <strong>di</strong> localizzazione degli impianti e delle opere <strong>di</strong>sciplinate dalla normativa<br />
<strong>provinciale</strong> in materia <strong>di</strong> gestione dei rifiuti e <strong>di</strong> trattamento delle acque reflue urbane.<br />
10. Per la valutazione <strong>di</strong> conformità urbanistica delle opere d'interesse statale <strong>di</strong> cui all'articolo 145 si<br />
provvede secondo quanto previsto dal medesimo articolo, nel rispetto delle norme <strong>di</strong> attuazione del piano<br />
urbanistico <strong>provinciale</strong> e delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> specificazione previste da questa <strong>legge</strong>.<br />
11. La <strong>di</strong>sciplina sulla conformità urbanistica delle opere in<strong>di</strong>cate nell'articolo 141, comma 1, lettera c), è<br />
stabilita dalle <strong>di</strong>sposizioni regolamentari previste dall'articolo 145, comma 1, che si attengono ai seguenti<br />
criteri:<br />
a) all'accertamento <strong>di</strong> conformità urbanistica dell'opera provvede l'ente locale competente alla sua<br />
localizzazione;<br />
b) in caso <strong>di</strong> accertamento negativo, se l'organo competente dell'ente locale non si pronuncia favorevolmente<br />
sull'effetto <strong>di</strong> variante dello strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale, la procedura si estingue.<br />
articolo 145 - Opere degli enti locali e d'interesse statale<br />
1. Ferma restando l'applicazione delle leggi provinciali <strong>di</strong> settore, il <strong>regolamento</strong> <strong>di</strong> attuazione detta le<br />
<strong>di</strong>sposizioni a carattere procedurale per l'applicazione <strong>di</strong> questo capo alle opere in<strong>di</strong>cate nell'articolo 141,<br />
comma 1, lettera c), prevedendo i casi e le modalità <strong>di</strong> sostituzione degli organi e delle strutture provinciali<br />
considerati da questo capo con quelli dei comuni o delle comunità. L'ente locale può affidare alla Provincia o<br />
85
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
ad altri enti locali, me<strong>di</strong>ante convenzione, l'in<strong>di</strong>zione della conferenza <strong>di</strong> servizi e l'esecuzione degli altri<br />
adempimenti procedurali <strong>di</strong> sua competenza previsti dal <strong>regolamento</strong>.<br />
2. Nell'ambito della conferenza <strong>di</strong> servizi indetta dalle amministrazioni statali relativamente ai progetti <strong>di</strong><br />
opere d'interesse statale in<strong>di</strong>viduate ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettera d), le determinazioni della<br />
Provincia previste dai commi 3 e 4 sono rese dal <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente o da un<br />
suo delegato, previa deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>. 208<br />
3. La deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> prevista dal comma 2 costituisce la fase conclusiva interna<br />
all'amministrazione <strong>provinciale</strong>, funzionale all'acquisizione delle intese, dei pareri e <strong>di</strong> ogni altro<br />
provve<strong>di</strong>mento concessorio o autorizzativo <strong>di</strong> competenza della Provincia, necessari ai fini dell'esecuzione<br />
delle opere pubbliche d'interesse statale. A tal fine si applicano le <strong>di</strong>sposizioni procedurali <strong>di</strong> questo capo.<br />
Alla conferenza <strong>di</strong> servizi possono essere invitati anche gli enti locali o altre amministrazioni o enti<br />
interessati.<br />
4. Con la deliberazione prevista dal comma 2 la Giunta <strong>provinciale</strong> si pronuncia ai fini della formazione delle<br />
intese previste dallo Statuto speciale e dalle sue norme <strong>di</strong> attuazione, nonché dalla <strong>di</strong>sciplina sulla valutazione<br />
d'impatto ambientale <strong>di</strong> competenza statale.<br />
5. Se le amministrazioni statali, nei casi previsti dal comma 2, non danno corso al proce<strong>di</strong>mento della<br />
conferenza <strong>di</strong> servizi, la deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong> adottata in conformità ai commi 3 e 4 tiene<br />
luogo <strong>di</strong> tutte le determinazioni <strong>di</strong> competenza della Provincia necessarie per la realizzazione dei progetti <strong>di</strong><br />
opere d'interesse statale.<br />
Capo II - Disposizioni transitorie e finali<br />
(omissis)<br />
articolo 151 - Disposizioni organizzative in materia <strong>di</strong> valutazioni ambientali nonché mo<strong>di</strong>ficazioni della <strong>legge</strong><br />
<strong>provinciale</strong> 8 aprile 1997, n. 13, e dell'articolo 45 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> sui lavori pubblici 209<br />
1. Per lo svolgimento delle competenze in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale e <strong>di</strong> valutazione<br />
ambientale strategica può essere costituito un apposito servizio presso il <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente<br />
in materia <strong>di</strong> ambiente, anche me<strong>di</strong>ante razionalizzazione <strong>di</strong> altre strutture provinciali; in tal caso l'atto<br />
organizzativo previsto dall'articolo 30 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 3 del 2006 prevede il trasferimento delle<br />
funzioni e dei compiti dell'Agenzia <strong>provinciale</strong> per la protezione dell'ambiente in materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong><br />
impatto ambientale, ivi compresa l'adozione dei provve<strong>di</strong>menti previsti dalla <strong>legge</strong> n. 689 del 1981 in<br />
relazione agli accertamenti non ancora effettuati alla data <strong>di</strong> costituzione del predetto servizio, unitamente alla<br />
relativa unità organizzativa. 210<br />
2. Il capo I <strong>di</strong> questo titolo si applica a decorrere dalla data stabilita dalla Giunta <strong>provinciale</strong>. A decorrere<br />
dalla medesima data, agli adempimenti previsti dal medesimo capo con riguardo alla conferenza <strong>di</strong> servizi<br />
provvede il <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in materia <strong>di</strong> infrastrutture fino a <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>sciplina stabilita<br />
con atto organizzativo. A decorrere da tale data sono abrogate le seguenti <strong>di</strong>sposizioni: 211<br />
a) articoli 2, 2 bis, 4, 5, 6, 7, 8 bis e 9 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 8 settembre 1997, n. 13, in materia <strong>di</strong> opere<br />
pubbliche;<br />
b) articolo 49 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 20 marzo 2000, n. 3;<br />
c) articolo 31 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 22 marzo 2001, n. 3;<br />
d) articolo 75 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 19 febbraio 2002, n. 1, ad eccezione del comma 4;<br />
e) articolo 17 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 1 <strong>agosto</strong> 2003, n. 5;<br />
f) articolo 24 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 15 <strong>di</strong>cembre 2004, n. 10.<br />
208 L’articolo 12, comma 11 della l.p. 3 aprile 2009, n. 4 ha mo<strong>di</strong>ficato il comma 2 sopprimendo le parole “in materia<br />
ambientale”. Il testo del comma era il seguente: “2. Nell'ambito della conferenza <strong>di</strong> servizi indetta dalle amministrazioni statali<br />
relativamente ai progetti <strong>di</strong> opere d'interesse statale in<strong>di</strong>viduate ai sensi dell'articolo 141, comma 1, lettera d), le<br />
determinazioni della Provincia previste dai commi 3 e 4 sono rese dal <strong>di</strong>rigente del <strong>di</strong>partimento <strong>provinciale</strong> competente in<br />
materia <strong>di</strong> ambiente o da un suo delegato, previa deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>.”<br />
209 Il titolo dell’articolo è stato mo<strong>di</strong>ficato dall’articolo 12, comma 14, lettera a), della l.p. 3 aprile 2009, n. 4. Il precedente titolo<br />
era: “Mo<strong>di</strong>ficazioni della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 8 aprile 1997, n. 13, e dell'articolo 45 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre 1993, n.<br />
26, in materia <strong>di</strong> opere pubbliche, e connesse <strong>di</strong>sposizioni organizzative e transitorie”.<br />
210 Comma così sostituito dall’articolo 12, comma 14, lettera b), della l.p. 3 aprile 2009, n. 4. Il precedente testo era il seguente:<br />
“Per assicurare un’agevole attuazione della <strong>di</strong>sciplina concernente lo snellimento delle procedure stabilita dal capo I <strong>di</strong><br />
questo titolo può essere costituita un'apposita struttura ai sensi del capo VII, sezione I, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> n. 3 del 2006,<br />
anche me<strong>di</strong>ante razionalizzazione <strong>di</strong> altre strutture provinciali.”<br />
211 Il primo periodo è stato così sostituito dall’articolo 12, comma 14, lettera c), della l.p. 3 aprile 2009, n. 4. Il precedente testo<br />
era il seguente: “Il capo I <strong>di</strong> questo titolo si applica a decorrere dalla data stabilita dalla Giunta <strong>provinciale</strong> tenuto conto<br />
dell'adeguamento riorganizzativo <strong>di</strong> cui al comma 1.”<br />
86
NORMATIVA PROVINCIALE<br />
3. Le <strong>di</strong>sposizioni abrogate dal comma 2 continuano ad applicarsi ai proce<strong>di</strong>menti avviati e non ancora<br />
conclusi alla data <strong>di</strong> abrogazione.<br />
4. Con effetto dalla data in<strong>di</strong>viduata ai sensi del comma 2, all'articolo 45 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 10 settembre<br />
1993, n. 26, sono apportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:<br />
a) il comma 2 è sostituito dal seguente:<br />
“2. Per i lavori pubblici d’interesse <strong>provinciale</strong> si applica il capo I del titolo VII della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong><br />
concernente ‘Pianificazione urbanistica e governo del territorio’, nei casi da esso contemplati.”;<br />
b) il comma 2 bis è abrogato.<br />
5. Fino alla costituzione delle comunità, se la localizzazione definitiva <strong>di</strong> un’opera è demandata alle comunità,<br />
nella procedura prevista dall’articolo 144, comma 5, interviene, al posto della comunità, il comune<br />
territorialmente interessato.<br />
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