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legge provinciale 29 agosto 1988, n. 28 e relativo regolamento di ...

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NORMATIVA PROVINCIALE<br />

2. Per i progetti <strong>di</strong> impianti, opere o interventi elencati nelle colonne 1 e 2 dell’allegato A ricadenti, anche<br />

parzialmente, all’interno delle aree naturali protette, le soglie <strong>di</strong>mensionali - ove previste - sono ridotte del<br />

cinquanta per cento.<br />

3. Sono inoltre sottoposti alla procedura <strong>di</strong> VIA:<br />

a) i progetti riguardanti ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche a impianti, opere o interventi esistenti, qualora da essi<br />

derivi complessivamente un impianto, opera o intervento rientrante nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle<br />

relative soglie <strong>di</strong>mensionali previste dai commi 1 e 2 e purché lo richieda l’esito della procedura <strong>di</strong><br />

verifica;<br />

b) i progetti riguardanti ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche sostanziali a impianti, opere o interventi già autorizzati o<br />

realizzati o in fase <strong>di</strong> realizzazione, che siano compresi nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle relative soglie<br />

<strong>di</strong>mensionali previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A, qualora lo richieda l’esito della procedura <strong>di</strong><br />

verifica.<br />

4. Ai fini dell’applicazione del presente <strong>regolamento</strong>, si intendono per aree naturali protette:<br />

a) il parco nazionale dello Stelvio;<br />

b) i parchi provinciali Adamello Brenta e Paneveggio Pale <strong>di</strong> San Martino;<br />

c) i biotopi <strong>di</strong> interesse <strong>provinciale</strong> in<strong>di</strong>viduati dal piano urbanistico <strong>provinciale</strong>, ivi compresi quelli<br />

delimitati ai sensi dell’articolo 5 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 giugno 1986, n. 14 75 ;<br />

d) ove non coincidenti con le aree <strong>di</strong> cui alle lettere precedenti, i siti <strong>di</strong> importanza comunitaria costituenti la<br />

rete ecologica europea coerente <strong>di</strong> zone speciali <strong>di</strong> conservazione denominata “Natura 2000”, inclusi<br />

nell’elenco definito dalla Commissione Europea, ai sensi della <strong>di</strong>rettiva 92/43/CEE “Habitat” 76 , che<br />

saranno proposti con deliberazione della Giunta <strong>provinciale</strong>;<br />

e) ove non coincidenti con le aree <strong>di</strong> cui alle lettere precedenti, le zone <strong>di</strong> protezione speciale istituite dalla<br />

Giunta <strong>provinciale</strong> ai sensi dell’articolo 27, comma 4, della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 9 <strong>di</strong>cembre 1991, n. 24 77 .<br />

articolo 3 - Procedura <strong>di</strong> verifica 78<br />

1. La procedura <strong>di</strong> verifica si svolge su iniziativa del proponente, quale fase iniziale del processo <strong>di</strong> VIA<br />

2. Essa è obbligatoria - salvo che il proponente, rilevando autonomamente che il progetto presenta rilevanti<br />

interferenze con le componenti ambientali, non attivi <strong>di</strong>rettamente la procedura <strong>di</strong> VIA e l’eventuale fase <strong>di</strong><br />

delimitazione del campo d’indagine - per i progetti riguardanti:<br />

a) impianti, opere o interventi elencati nella colonna 2 dell’allegato A, qualora gli stessi non siano sottoposti<br />

obbligatoriamente a procedura <strong>di</strong> VIA ai sensi dell’articolo 2;<br />

b) ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche a impianti, opere o interventi esistenti, qualora da essi derivi complessivamente<br />

un impianto, opera o intervento rientrante nelle tipologie <strong>di</strong> progetto e nelle relative soglie <strong>di</strong>mensionali<br />

previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A;<br />

c) ampliamenti o mo<strong>di</strong>fiche sostanziali a impianti, opere o interventi compresi nelle tipologie progettuali e<br />

nelle relative soglie <strong>di</strong>mensionali previste dalle colonne 1 e 2 dell’allegato A, già autorizzati o realizzati o<br />

in fase <strong>di</strong> realizzazione.<br />

3. Per i fini <strong>di</strong> cui ai commi 1 e 2, il proponente presenta apposita domanda al servizio, allegando tre copie<br />

della seguente documentazione:<br />

a) gli elaborati relativi al progetto <strong>di</strong> massima o preliminare;<br />

b) una relazione, redatta in conformità all’allegato C, concernente:<br />

75 La <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 giugno 1986, n. 14 “Norme per la salvaguar<strong>di</strong>a dei biotopi <strong>di</strong> rilevante interesse ambientale, culturale e<br />

scientifico” è stata abrogata dall'articolo 115 della <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23 maggio 2007, n. 11 “Governo del territorio forestale e<br />

montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette”. L'efficacia dell'abrogazione, però, è subor<strong>di</strong>nata al verificarsi della con<strong>di</strong>zione<br />

in<strong>di</strong>cata nello stesso art. 115 (emanazione del <strong>regolamento</strong> e definizione della data <strong>di</strong> cessazione dell’applicazione della vecchia<br />

norma): fino al suo verificarsi, quin<strong>di</strong>, la <strong>legge</strong> resta in vigore.<br />

76 Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della<br />

flora e della fauna selvatiche<br />

77 L’articolo 27, comma 4, della <strong>legge</strong>re <strong>provinciale</strong> 9 <strong>di</strong>cembre 1991, n. 24 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per<br />

l'esercizio della caccia” prevede:<br />

4. Gli appostamenti <strong>di</strong> caccia, fissi e temporanei per la caccia agli uccelli migratori, non possono essere situati a <strong>di</strong>stanza<br />

minore <strong>di</strong> metri 1.000 dai valichi montani; all'in<strong>di</strong>viduazione dei valichi provvede la Giunta <strong>provinciale</strong> con propria<br />

deliberazione. La Giunta <strong>provinciale</strong> provvede all'istituzione delle zone <strong>di</strong> protezione lungo le rotte <strong>di</strong> migrazione<br />

dell'avifauna, segnalate dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica, e all'adozione delle altre misure <strong>di</strong> protezione ambientale<br />

previste dall'articolo 1, comma 5, della <strong>legge</strong> 11 febbraio 1992, n. 157, secondo le modalità stabilite dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 23<br />

giugno 1986, n. 14 recante "Norme per la salvaguar<strong>di</strong>a dei biotopi <strong>di</strong> rilevante interesse ambientale, culturale e scientifico",<br />

da ultimo mo<strong>di</strong>ficata dalla <strong>legge</strong> <strong>provinciale</strong> 30 <strong>agosto</strong> 1993, n. 22.<br />

78 Articolo sostituito dall'articolo 3 del d.P.G.P. 13 marzo 2001, n. 5-56/Leg. Il precedente articolo era intitolato “Appalticoncorso<br />

e concessioni”<br />

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