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studio di impatto ambientale riassunto non tecnico - Valutazione ...

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Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento<br />

Comune <strong>di</strong> Trento<br />

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE<br />

RIASSUNTO NON TECNICO<br />

DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE SUPERMERCATO IN<br />

LOCALITA’ SOLTERI<br />

TRENTO, DICEMBRE 2010<br />

Stu<strong>di</strong>o Tecnico Ingegneria<br />

ing. Matteo Merzliak<br />

il committente:<br />

Viale Trieste 13 – 38100 Trento<br />

Cell. 347 2448985<br />

e-mail: matteo.merzliak@hotmail.it<br />

C.F. MRZMTT76A10L378R<br />

P.IVA 01989470222<br />

il <strong>tecnico</strong>:<br />

Ing. Matteo Merzliak


STUDIO TECNICO ING. MATTEO MERZLIAK<br />

E-mail: matteo.merzliak@hotmail.it<br />

Telefono: 347 244 89 85<br />

INDICE<br />

1 – MOTIVAZIONI DEL PROGETTO ......................................................................................................................2<br />

2 – INQUADRAMENTO URBANISTICO ................................................................................................................2<br />

3 – TIPOLOGIA ......................................................................................................................................................6<br />

4 – COMPONENTI AMBIENTALI POTENZIALMENTE SOGGETTE AD IMPATTO IMPORTANTE .........................7<br />

4.1 – SUOLO .................................................................................................................................................7<br />

4.2 – IDROGEOLOGIA ................................................................................................................................9<br />

4.2.1 – AZIONI DI MITIGAZIONE ...........................................................................................................10<br />

4.3 – ARIA ...................................................................................................................................................11<br />

4.4 – PAESAGGIO......................................................................................................................................12<br />

5 - VOLUMI DI TRAFFICO INDOTTI E CAPACITA’ DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE....................................13<br />

5.1 – MACROVIABILITA’............................................................................................................................13<br />

5.2 – MICROVIABILITA’..............................................................................................................................14<br />

6 - RUMORE.........................................................................................................................................................16<br />

7 – ENERGIA........................................................................................................................................................16<br />

DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE SUPERMERCATO IN LOCALITA’ SOLTERI 1


STUDIO TECNICO ING. MATTEO MERZLIAK<br />

E-mail: matteo.merzliak@hotmail.it<br />

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1 – MOTIVAZIONI DEL PROGETTO<br />

Gli obiettivi del progetto sono <strong>di</strong> natura economica; l’articolo 13 della deliberazioni della Giunta<br />

provinciale n° 340 del 16 febbraio 2001 comma 2 lettera b) chiede espressamente <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are e<br />

considerare gli impatti economici generati dal nuovo esercizio commerciale.<br />

È possibile, in linea generale, affermare che il supermercato <strong>non</strong> cambierà in maniera sostanziale<br />

gli equilibri economici della zona essendo l’offerta commerciale presente e già sviluppata nel<br />

contesto territoriale ed urbanistico <strong>di</strong> Trento nord.<br />

Per quanto riguarda l’autorizzazione amministrativa alla ven<strong>di</strong>ta su <strong>di</strong> una superficie <strong>di</strong> mq. 2500 in<br />

via Brugnara/Pranzelores <strong>non</strong> è stata richiesta per ampliamento dell’attuale esercizio ivi inse<strong>di</strong>ato,<br />

ma per trasferimento (da via Fermi n. 5 a via Brugnara n. 10) ed ampliamento (da mq. 2250 a 2500)<br />

<strong>di</strong> altro esercizio commerciale.<br />

2 – INQUADRAMENTO URBANISTICO<br />

L’opera in oggetto sorgerà sulle pp. ed. 6308 e 4942, come è evidenziato nella figura sotto, e si<br />

affaccerà per il lato est su via Pranzelores, a sud su una nova strada <strong>di</strong> penetrazione, che alla data<br />

<strong>di</strong> entrata in esercizio del supermercato sarà realizzata, e a nord su via Brugnara.<br />

Figura 1 – Ortofoto con mappatura catastale del C.C. <strong>di</strong> Trento: In evidenza il lotto oggetto dello<br />

<strong>stu<strong>di</strong>o</strong>. Vista panoramica in rosso lo stabile in oggetto.<br />

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PIANO URBANISTICO PROVINCIALE<br />

INQUADRAMENTO STRUTTURALE<br />

RETI ECOLOGICHE AMBIENTALI<br />

Dalla cartografia del Piano Urbanistico Provinciale <strong>non</strong> emergono particolari restrizioni per la<br />

vocazione dell’opera. È situata in zona per inse<strong>di</strong>amenti, vicino a centri commerciali <strong>di</strong> attrazione<br />

sovracomunale. Via Brennero è segnata come viabilità principale affiancata dalla nuova<br />

superstrada Trento Nord - Rocchetta.<br />

Nelle vicinanze è segnata la roggia <strong>di</strong> Campotrentino dove verranno smaltite le acque bianche.<br />

L’area oggetto dell’intervento è fuori dalla tutela paesistica.<br />

PIANO GENERALE DI UTILIZZAZIONE DELLE ACQUE PUBBLICHE<br />

• SUPERMERCATO<br />

Art. 18 Aree a rischio me<strong>di</strong>o e moderato (R2 e R1)<br />

La definizione degli interventi ammissibili nelle aree a rischio idrogeologico me<strong>di</strong>o, contrassegnate<br />

R2, e moderato, contrassegnate R1, è demandata ai piani regolatori generali dei comuni, che vi<br />

provvedono me<strong>di</strong>ante approfon<strong>di</strong>menti a scala locale riferiti anche alle possibili alternative <strong>di</strong><br />

localizzazione delle previsioni urbanistiche nel loro insieme.<br />

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CARTA DI SINTESI GEOLOGICA<br />

• SUPERMERCATO<br />

Area con penalità gravi o me<strong>di</strong>e: area in cui gli aspetti litologici, morfologici idrogeologici e <strong>di</strong><br />

allagamento richiedono l'esecuzione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> ed indagini geologici e geotecnici approfon<strong>di</strong>ti per<br />

ogni tipo <strong>di</strong> intervento, estesi alla possibile area <strong>di</strong> influenza delle opere in progetto.<br />

Aree a controllo sismico: gran parte del territorio provinciale, come in questo caso, è da<br />

considerarsi a sismicità trascurabile (zona sismica 4).<br />

L’area soggetta all’intervento <strong>non</strong> ricade in area <strong>di</strong> protezione idrogeologica ne in area <strong>di</strong> rispetto<br />

idrogeologico.<br />

PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI TRENTO<br />

In risposta all’osservazione del Comune <strong>di</strong> Trento trasmessa relativamente al proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

verifica SCR-2010-05 “Demolizione e ricostruzione dell’ipermercato in località Solteri” che in sintesi<br />

recitava “l’intervento proposto potrà risultare conforme alle previsioni <strong>di</strong> PRG, solo a seguito<br />

dell’approvazione e della successiva entrata in vigore delle previsioni contenute nella Variante<br />

2009 <strong>di</strong> adeguamento normativo” si consta che la Variante 2009 <strong>di</strong> adeguamento normativo è<br />

stata approvata dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 2493 del 5 novembre 2010<br />

mo<strong>di</strong>ficata con deliberazione della Giunta provinciale n. 2610 del 19 novembre 2010.<br />

La Variante 2009 <strong>di</strong> adeguamento normativo è stata approvata dalla Giunta provinciale con<br />

deliberazione n. 2493 del 5 novembre 2010 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 46/I-II<br />

del 16 novembre 2010 e mo<strong>di</strong>ficata con deliberazione della Giunta provinciale n. 2610 del 19<br />

novembre 2010 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 48/I-II del 30 novembre 2010.<br />

E' quin<strong>di</strong> entrata in vigore<br />

• il giorno 17 novembre 2010 per la parte approvata con la deliberazione n. 2493;<br />

• il giorno 1 <strong>di</strong>cembre 2010 per la parte mo<strong>di</strong>ficata con la deliberazione n. 2610.<br />

Di seguito si riporta l’estratto della carta della zonizzazione commerciale con le zone commerciali<br />

integrate e le relative norme tecniche <strong>di</strong> attuazione.<br />

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• SUPERMERCATO<br />

Art. 98 - Aree commerciali integrate<br />

1. Le aree commerciali integrate sono in<strong>di</strong>cate nella specifica cartografia <strong>di</strong> zonizzazione<br />

commerciale, e si <strong>di</strong>stinguono in aree commerciali integrate <strong>di</strong> nuovo impianto ed esistenti.<br />

2. L’e<strong>di</strong>ficazione delle aree commerciali integrate <strong>di</strong> nuovo impianto…….(omissis).<br />

3. Le mo<strong>di</strong>fiche sostanziali alle aree commerciali integrate esistenti, sono soggette a:<br />

a) piano attuativo, secondo i mo<strong>di</strong> prescritti dalla legge urbanistica provinciale e come<br />

<strong>di</strong>sciplinato dal precedente comma 2, se <strong>di</strong> superficie complessiva <strong>di</strong> intervento superiore a 10.000<br />

mq;<br />

b) concessione e<strong>di</strong>lizia subor<strong>di</strong>nata alla preventiva sottoscrizione <strong>di</strong> convenzione con il Comune <strong>di</strong><br />

Trento, in tutti gli altri casi; rimangono ferme le eventuali prescrizioni derivanti dalle norme <strong>di</strong> zona<br />

del Piano Regolatore Generale. La convenzione, assistita da idonee garanzie finanziarie, definisce i<br />

criteri inse<strong>di</strong>ativi, i tempi <strong>di</strong> realizzazione dell’intervento, gli eventuali vincoli ed obblighi a carico<br />

degli interessati <strong>non</strong>ché attesta, con uno specifico <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> <strong>di</strong> relazione, l’integrazione tra le funzioni<br />

commerciali e le funzioni residenziali e terziarie già esistenti nel quartiere limitrofo all’area<br />

commerciale integrata, garantendone una maggiore fruizione.<br />

4. Per mo<strong>di</strong>fiche sostanziali <strong>di</strong> cui al comma 3, si intendono gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia<br />

totale, sostituzione e<strong>di</strong>lizia e <strong>di</strong> demolizione e ricostruzione degli e<strong>di</strong>fici esistenti.<br />

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3 – TIPOLOGIA<br />

Il supermercato sarà costituito da un piano interrato, areato a contatto con l’esterno con delle<br />

aperture che con rampe a 45° attingeranno luce naturale e a<strong>di</strong>bito per la maggior parte a<br />

parcheggio, un piano terra per la ven<strong>di</strong>ta al dettaglio ed un primo piano sempre destinato a<br />

parcheggio provvisto <strong>di</strong> una struttura metallica dove verrà alloggiato un impianto fotovoltaico. Il<br />

piano interrato per lo spazio residuo alloggerà una vasca <strong>di</strong> laminazione delle acque bianche, una<br />

pompa <strong>di</strong> sollevamento per le acque nere, una vasca <strong>di</strong> accumulo per l’antincen<strong>di</strong>o e i servizi<br />

igienici per i clienti e i <strong>di</strong>pendenti oltre alle rampe mobili e agli ascensori che porteranno al piano<br />

terra. Il piano terra oltre al piano ven<strong>di</strong>ta sarà dotato <strong>di</strong> un area <strong>di</strong> carico scarico con uscita ed<br />

entrata da via Brugnara. Sul tetto oltre ai parcheggi saranno ubicati: l’impianto <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>zionamento, panelli fotovoltaici e per il riscaldamento dell’acqua sanitaria ed un area, al<br />

chiuso, per attività <strong>di</strong> servizio, inoltre una siepe <strong>di</strong> sempreverde borderà il lato sud e tutto il lato est.<br />

Saranno presenti rampe <strong>di</strong> accesso all’interrato e al parcheggio al primo piano rispettivamente sul<br />

lato a<strong>di</strong>acente a Me<strong>di</strong>a Word e sul lato <strong>di</strong> via Brugnara.<br />

I parcheggi sul tetto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>a Word e sullo stabile in progetto saranno collegati da una passerella<br />

carrabile, anche i parcheggi interrati dei due esercizi saranno accessibili dalle stesse rampe <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scesa e salita a senso unico <strong>di</strong> marcia.<br />

Il fronte principale, <strong>non</strong>ché l’entrata pedonale sarà sul lato sud, affacciato sulla nuova strada <strong>di</strong><br />

penetrazione in previsione nel P.R.G. che alla data <strong>di</strong> entrata in esercizio dell’attività del<br />

supermercato sarà realizzata.<br />

Figura 2 – Prospetti nell’or<strong>di</strong>ne: Est, Sud e Nord.<br />

DIMENSIONI<br />

Superficie del lotto: 3 990,00 m 2 .Volume da P.R.G.: 3 990 m 2 *2,2 = 8 778,00 m 2 . Volume <strong>di</strong> progetto: 8 769,20 m 2 . Verde da<br />

P.R.G. D7: 3 990,00 m 2 *10% = 399,00 m 2 . Verde <strong>di</strong> progetto: 400,00 m 2 . Parcheggi: da calcolo n. 210 posti macchina, in<br />

progetto n. 219. Altezza primo piano: 5.1 m. Profon<strong>di</strong>tà seminterrato: 2,9 m.<br />

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4 – COMPONENTI AMBIENTALI POTENZIALMENTE SOGGETTE AD IMPATTO IMPORTANTE<br />

4.1 – SUOLO<br />

Sono stati eseguiti cinque sondaggi per valutare le caratteristiche geotecniche ed ambientali del<br />

suolo e dell’acqua <strong>di</strong> falda dove sorgerà la nuova struttura. Gran parte dell’area è tuttora<br />

occupata da un e<strong>di</strong>ficio dove è in essere l’attivita <strong>di</strong> supermercato, per questo motivo i sondaggi<br />

sono stati eseguiti nei pressi dei vertici della proprietà (ve<strong>di</strong> Fig, 3).<br />

Figura 3 – A sinistra ubicazione dei sondaggi in rosso. A destra schema degli scavi per costruire la<br />

nuova struttura.<br />

L’attività pregressa è sempre stata caratterizzata da stoccaggio <strong>di</strong> prodotti alimentari (ex<br />

proprietari magazzino C+C) nella fattispecie magazzino <strong>di</strong> formaggi.<br />

Dal risultato dei sondaggi è emersa la seguente situazione.<br />

Lo strato <strong>di</strong> riporto, costituito nella seconda metà del novecento per portare allo stesso livello <strong>di</strong> via<br />

Brennero il magazzino <strong>di</strong> prodotti alimentari, ha quote <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà: per S1 –2.8 per S2 –<br />

2.5 per S3 –1.9 per S4 –1.5 e per S5 -3.2 e presenta, al suo interno, delle tracce <strong>di</strong> inerti da<br />

demolizioni, per questo motivo è stata fatta sia al Comune <strong>di</strong> Trento che all’Appa comunicazione<br />

<strong>di</strong> rinvenimento rifiuti. I co<strong>di</strong>ci CER assegnati sia per S1/1 che per S4 (entrambi i campioni prelevati<br />

nel riporto per caratterizzarlo) sono 17.09.04 cioè “rifiuti misti dell’attività <strong>di</strong> costruzione e<br />

demolizione, <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> cui alle voci 17.09.01, 17.09.02 e 17.09.03”. Lo strato <strong>di</strong> terreno in<br />

esame verrà trattato come rifiuto, attuando o l’opzione <strong>di</strong> trattamento in loco, con relativi permessi<br />

e <strong>di</strong>tta specializzata, per eventuale riutilizzo per il rilevato stradale della vicina strada prevista dal<br />

PRG o verrà conferito in un centro <strong>di</strong> smaltimento autorizzato.<br />

L’unico inquinamento riscontrato, dove i valori <strong>di</strong> idrocarburi policiclici aromatici superano i limiti <strong>di</strong><br />

tabella B è nella posizione <strong>di</strong> S1, nella parte superficiale <strong>di</strong> terreno interessata dal riporto ad una<br />

quota tra –1,8 m e –2,8 m. Il sondaggio è stato fatto nella parte nord ovest del parcheggio <strong>di</strong><br />

autoveicoli. L’inquinamento è puntuale perché <strong>non</strong> è presente in profon<strong>di</strong>tà infatti in S1/2 da -4 a -<br />

5 i valori degli idrocarburi policiclici aromatici sono sotto i valori <strong>di</strong> colonna B ne è presente più a<br />

sud nel sondaggio S5. Tale porzione <strong>di</strong> suolo inquinata è stata caratterizzato come rifiuto e come<br />

tale verrà asportata ed inviata a centro <strong>di</strong> smaltimento autorizzato. In seguito all’asporto del<br />

materiale contaminato/rifiuto sarà necessario verificare che gli strati <strong>di</strong> terreno in posto <strong>non</strong> siano<br />

stati interessati dall’inquinamento. Si dovrà quin<strong>di</strong> procedere ad un campionamento del fondo<br />

scavo e se presenti delle pareti.<br />

Il terreno naturale analizzato, che è presente al <strong>di</strong> sotto una quota variabile tra un minimo <strong>di</strong> -1.5 e<br />

un massimo <strong>di</strong> – 3,2 metri risulta rispettante i parametri <strong>di</strong> colonna B.<br />

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Lo scavo per attuare il manufatto, presumibilmente <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà -3,4 m, andrà ad intaccare una<br />

quota parte <strong>di</strong> terreno naturale che come già detto rispetta i parametri <strong>di</strong> colonna B.<br />

Nota positiva è che <strong>non</strong> è stato riscontrato inquinamento da prodotti della vicina excarbochimica<br />

infatti i BTEX sono sempre


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4.2 – IDROGEOLOGIA<br />

Si riportano i valori desunti dalla mappatura <strong>ambientale</strong> della falda dal fondovalle della città <strong>di</strong><br />

Trento nello specifico dalla carta delle isofreatiche. I mesi in cui sono stati fatti i monitoraggi sono<br />

settembre e <strong>di</strong>cembre 2009, aprile e giugno 2010 ed in tutti i casi la falda si attesta ad una quota<br />

tra i 189 e i 190 m.s.m.m.. La quota del piano campagna me<strong>di</strong>a, misurata attraverso il modello<br />

<strong>di</strong>gitale del terreno del rilievo LIDAR, risulta pari a circa 192 m.s.m.m..<br />

È ragionevole pensare che secondo i dati riportati, nei <strong>di</strong>eci mesi <strong>di</strong> rilievo, la falda abbia oscillato<br />

intorno ai –2,5 m, misure confrontabili con le quote -2.65 m <strong>di</strong> giugno 2008 e – 2,30 m <strong>di</strong> luglio 2008.<br />

Figure : Mappature ambientali della falda.<br />

Settembre 2009 Dicembre 2009<br />

Aprile 2010 Giugno 2010<br />

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La falda idrica sarà considerata poco al <strong>di</strong> sopra del piano <strong>di</strong> fondazione, le ipotesi progettuali<br />

infatti prevedono la realizzazione <strong>di</strong> un livello interrato con pavimento finito alla quota <strong>di</strong> –2.9 m<br />

fondazione con incasso <strong>di</strong> 0.4-0.5 m.<br />

I lavori <strong>di</strong> sbancamento, quin<strong>di</strong>, potranno leggermente interferire con la locale falda, ma se<br />

eseguiti nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> magra e venendo adottate le necessarie azioni <strong>di</strong> mitigazione verrà<br />

annullata qualsiasi possibile interferenza.<br />

4.2.1 – AZIONI DI MITIGAZIONE<br />

La zona oggetto d’intervento si trova nelle vicinanze del sito inquinato della ex-Carbochimica il cui<br />

sottosuolo risulta ancora oggi pesantemente compromesso da agenti inquinanti. Per impe<strong>di</strong>re la<br />

propagazione degli stessi nella falda è stata costituita una barriera idraulica, cioè una serie <strong>di</strong><br />

pompe che emungono l’acqua inquinata e con un appropriato sistema <strong>di</strong> filtrazione la<br />

restituiscono pulita al sottosuolo. Tale barriera possiede un determinato cono d’influenza, il pericolo<br />

che potrebbe verificarsi, adottando nelle vicinanze sistemi <strong>di</strong> pompaggio ad azione prolungata nel<br />

tempo, è il conflitto dei due sistemi e nella peggiore delle ipotesi creare un moto <strong>di</strong> trascinamento<br />

<strong>di</strong> inquinanti esterno all’area controllata.<br />

Si propende, quin<strong>di</strong>, per un sistema <strong>di</strong> aggottamento libero che intercetterà l’acqua <strong>di</strong> falda<br />

all’interno della zona <strong>di</strong> scavo onde evitare la pericolosa induzione <strong>di</strong> moto <strong>di</strong>verso da quello<br />

naturale della falda costituito dai seguenti elementi:<br />

Realizzazione perimetrale <strong>di</strong> trincee drenanti (foto1), eventualmente con la messa in opera <strong>di</strong> un<br />

tubo dreno (foto 2), con la posa in opera a mezzo escavatore <strong>di</strong> anelli in cls forati che fungano da<br />

pozzetti chiarificatori (foto 3) da cui poi estrarre con una pompa le sole acque drenate<br />

liberamente per gravità e allontanarle nelle vicine rogge (Campotrentino e Malvasia) previa<br />

autorizzazione.<br />

1 2 3<br />

I terreni fini dell’area del tutto simili a quelli del vicino me<strong>di</strong>a word, <strong>non</strong> richiedo eccessivi impianti <strong>di</strong><br />

sollevamento e garantiscono, data la loro elevata impermeabilità (10 -7 cm/s come da prove<br />

udometriche eseguite sui limi del Me<strong>di</strong>a Word), richiami decisamente irrisori, facilmente<br />

allontanabili a scala <strong>di</strong> cantiere, anche variando la portata della pompa, ma mantenendo<br />

sempre un tubo del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 10 cm (colloqui con ing. Zeni).<br />

Relativamente alle osservazioni dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente, settore gestione<br />

<strong>ambientale</strong> inviate in data 22 luglio 2010 <strong>di</strong> protocollo interno n. 6276/2010-U382 all’Ufficio per le<br />

valutazioni ambientali nell’ambito della procedura <strong>di</strong> verifica della “demolizione e ricostruzione <strong>di</strong><br />

ipermercato in loc. Solteri” è stato osservato che dovranno essere evitati possibili fenomeni <strong>di</strong><br />

trascinamento della falda contaminata della ex Carbochimica. Il sistema <strong>di</strong> aggottamento<br />

sopraesposto ed in generale, <strong>non</strong> crea nessun moto indotto della falda poiché la pompa estrae<br />

solamente l’acqua preventivamente intercettata dalla trincea aperta sul fondo scavo e posta ai<br />

lati dello stesso, come ben visibile nelle foto esemplificative.<br />

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Relativamente all’osservazione del Servizio per le politiche <strong>di</strong> risanamento dei siti inquinati e <strong>di</strong><br />

gestione dei rifiuti inviata in data 7 luglio 2010 <strong>di</strong> protocollo interno n. 179757/10-S131-GR/17.6-1<br />

all’Ufficio per le valutazioni ambientali nell’ambito della procedura <strong>di</strong> verifica della “demolizione e<br />

ricostruzione <strong>di</strong> ipermercato in loc. Solteri” è stata prescritta l’effettuazione <strong>di</strong> una prova <strong>di</strong> scavo<br />

con cui verificare le acque (portata e qualità chimica) che perverranno dall’infiltrazione laterale e<br />

del fondo scavo. In fase <strong>di</strong> progettazione definitiva verranno programmate tali prove che<br />

successivamente alle operazioni <strong>di</strong> demolizione e preventivamente alle operazioni <strong>di</strong> scavo<br />

saranno eseguite per eventuali calibrazioni del sistema <strong>di</strong> aggottamento, anche se l’esempio <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>a Word alla scala 1:1 è decisamente più confortante, rispetto a parametri <strong>di</strong> laboratorio a<br />

scala ridotta.<br />

4.3 – ARIA<br />

Un inquinamento indotto è sicuramente quello atmosferico dovuto al traffico veicolare indotto<br />

dall’attività. Inquinanti tipici il cui valore viene generalmente monitorato sono: SO2 biossido <strong>di</strong> zolfo,<br />

PM10 polveri sottili, NO2 biossido <strong>di</strong> azoto, CO monossido <strong>di</strong> carbonio, O3 ozono.<br />

Nella zona, ma soprattutto nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze dell’area oggetto <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong>o</strong>, <strong>non</strong> esistono<br />

stazioni <strong>di</strong> monitoraggio degli inquinanti.<br />

Risulta più utile ed atten<strong>di</strong>bile un analisi qualitativa rivolta <strong>non</strong> tanto a quantificare gli inquinanti<br />

che verranno prodotti dal traffico indotto ma i possibili effetti delle emissioni in una zona più<br />

ristretta; cioè nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze del supermercato.<br />

O3: l’ozono è definito inquinante secondario e la <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> con i suoi precursori talvolta è <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile<br />

in<strong>di</strong>viduazione. Spesso la sua formazione è <strong>di</strong>stante dal luogo dove si verificano le emissioni dei<br />

composti a cui si può attribuirne, tramite reazioni fotochimiche, la paternità. I valori più elevati <strong>di</strong><br />

questo inquinante si raggiungono normalmente nelle zone meno interessate dalle attività umane.<br />

SO2: le fonti principali <strong>di</strong> emissione sono impianti fissi il traffico veicolare infatti contribuisce nella<br />

percentuale del 6-7 % soprattutto dovutamente ai motori <strong>di</strong>esel.<br />

NO2: in questo caso invece i fumi <strong>di</strong> scarico delle autovetture contribuisco per gran parte<br />

all’emissione <strong>di</strong> biossido <strong>di</strong> azoto soprattutto quando il motore è sottoposto ad un alto numero <strong>di</strong><br />

giri come può accadere in autostrada o su strade a veloce scorrimento.<br />

Per tali composti quin<strong>di</strong> <strong>non</strong> si prevede un elevata concentrazione e quin<strong>di</strong> un basso rischio per la<br />

salute dei potenziali soggetti esposti.<br />

Differente risulta essere il <strong>di</strong>scorso relativo a:<br />

CO: il 90-95 % dell’inquinamento dovuto a monossido <strong>di</strong> carbonio è dovuto alle autovetture e<br />

incentivo alla produzione sono continue fermate e partenze cioè quando il motore lavora a bassi<br />

regimi, soggetti sensibili possono essere donne in gravidanza o persone con malattie<br />

car<strong>di</strong>ovascolari. Normalmente però alle concentrazioni rilevate in atmosfera urbana <strong>non</strong> si<br />

configurano danni irreversibili alla salute umana poiché in poco tempo la CO presente<br />

nell’emoglobina va esaurendosi.<br />

PM10: i trasporti hanno un ruolo determinante nella creazione <strong>di</strong> particolato sottile e sulla base <strong>di</strong><br />

molti stu<strong>di</strong> ricettori sensibili sono bambini anziani e persone soggette ad asma o malattie bronchiali<br />

o car<strong>di</strong>ovascolari. Il particolato può essere <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>mensioni e quin<strong>di</strong> più o meno trasportabile. Un<br />

esposizione alle polveri sottili può dare irritazione dei polmoni, broncocostrizione, tosse e mancanza<br />

<strong>di</strong> respiro a breve termine ma anche tumori all’apparato respiratorio a lungo termine. Non esiste<br />

però una corrispondenza lineare dose risposta e quin<strong>di</strong> soglie massime prestabilite; ovviamente<br />

però maggiore è l’esposizione maggiore è la probabilità <strong>di</strong> contrarre malattie correlate.<br />

Quin<strong>di</strong> quest’ultime due componenti dell’inquinamento atmosferico, visto i presupposti, possono<br />

essere le più probabili al verificarsi in concentrazioni dannose. Supponendo però una viabilità<br />

interna fluida e senza grossi intoppi abbinata allo scarso numero <strong>di</strong> popolazione residente nelle<br />

imme<strong>di</strong>ate vicinanze, la zona è prevalentemente commerciale ed a<strong>di</strong>bita a terziario avanzato, si<br />

può affermare che l’esposizione <strong>di</strong> ricettori sensibili quali anziani, bambini ecc. avviene in maniera<br />

spora<strong>di</strong>ca e casuale e <strong>non</strong> permanente. Eccezione però risulta la scuola vicina. Dallo <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> del<br />

traffico indotto si è visto che il traffico <strong>di</strong> punta dei clienti si verifica a mezza mattina orario in cui si<br />

svolgono le lezioni e i bambini, potenziali ricettori sensibili, sono nelle aule, o alla sera quando sono<br />

già rincasati.<br />

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E’ possibile dunque ritenere accettabile la situazione prevista, pur confermando l'importanza degli<br />

interventi sulla mobilità a livello interno, tendenti, attraverso l’intento primario <strong>di</strong> flui<strong>di</strong>ficazione del<br />

traffico, a ridurre complessivamente le emissioni da autoveicoli nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze<br />

dell’attività.<br />

4.4 – PAESAGGIO<br />

Il paesaggio <strong>non</strong> risulterà essere leso vista la vocazione urbanistica ormai consolidata della zona<br />

per la maggior parte commerciale-terziaria <strong>di</strong>rezionale ed in minor percentuale residenziale.<br />

L'inserimento del supermercato <strong>non</strong> rappresenta un elemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo, in quanto il tipo <strong>di</strong><br />

struttura commerciale in oggetto costituisce in generale uno degli elementi tipici dell'ambiente<br />

urbano delle periferie; in questo senso, la nuova struttura è congruente con l'ambiente in cui si<br />

inserisce.<br />

Comunque si è pensato <strong>di</strong> mascherare la superficie piana del colmo con una siepe <strong>di</strong><br />

sempreverde posizionata a contorno <strong>di</strong> tutto il lato est e sud del perimetro più esterno del tetto. Il<br />

verde avrà funzione schermante laterale mentre il maggior apporto alla funzione <strong>di</strong><br />

mascheramento della visione dall’alto sarà dato dalla possibilità <strong>di</strong> sfruttare l’ampia superficie che<br />

consta <strong>di</strong> 2600 m 2 con l’applicazione <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> panelli fotovoltaici.<br />

Le proposte sono due. L’esempio riportato in figura sotto, che dovrà essere sottoposto al vaglio <strong>di</strong><br />

fattibilità urbanistico-normativo, alterna falde a vetri che fungono da supporto per le cellule<br />

fotovoltaiche trasparenti alla luce orientate a sud e falde opache rivestite <strong>di</strong> zinco a nord.<br />

Figura 6: Esempio-proposta <strong>di</strong> sistema fotovoltaico integrato nella copertura.<br />

Alternativa ad un sistema <strong>di</strong> questo tipo è la semplice applicazione dei pannelli fotovoltaci su <strong>di</strong> un<br />

sistema <strong>di</strong> telai in acciaio ancorati ai pilastri portanti della struttura. Di certo la compatibilità<br />

paesaggistica e la resa architettonica risulta <strong>di</strong> maggior <strong>impatto</strong> (ve<strong>di</strong> figura 7) ma il vantaggio è<br />

quello <strong>di</strong> costituire un continuum tra facciata esposta a sud ed il tetto, eleggendo quest’ultimo a<br />

quinta facciata. La proposta <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizione dei pannelli fotovoltaici riportati in figura assicurerebbe<br />

il massimo apporto <strong>di</strong> energia elettrica ricavata da fonte rinnovabile capace <strong>di</strong> coprire ben il 73%<br />

della potenza richiesta da tutte le utenze elettriche del supermercato. A questo proposito si<br />

rimanda alla stima argomentata del capitolo energia.<br />

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Figura 7: Esempio-proposta <strong>di</strong> sistema fotovoltaico applicato su telai portanti in acciaio. Si nota il<br />

continuo architettonico tra facciata a sud e tetto.<br />

Sono previsti inoltre della vegetazione e dei percorsi pedonali lungo il confine est e sud dell'area.<br />

La demolizione e ricostruzione dell’e<strong>di</strong>ficio costruito a cavallo del secolo passato costituisce<br />

un'opportunità <strong>di</strong> riqualificazione dell’area la cui parte est tuttora <strong>non</strong> ha trovato sfruttamento<br />

adeguato (magazzini <strong>di</strong>smessi C+C).<br />

5 - VOLUMI DI TRAFFICO INDOTTI E CAPACITA’ DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE<br />

5.1 – MACROVIABILITA’<br />

Per quanto riguarda la <strong>di</strong>stribuzione dei veicoli attratti dal supermercato sulla rete stradale<br />

principale che porta all’area è stata svolta una analisi che, partendo dalla <strong>di</strong>stribuzione degli utenti<br />

nell’ambito del bacino <strong>di</strong> gravitazione, ha portato, attraverso uno <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> origine-destinazione dei<br />

<strong>di</strong>versi flussi, alla attribuzione <strong>di</strong> questi ad alcuni rami <strong>di</strong> un apposito grafo costruito in riferimento al<br />

bacino stesso.<br />

I dati <strong>di</strong> partenza sono quelli relativi al flusso <strong>di</strong> traffico in entrata nella zona in oggetto, monitorato<br />

dal Servizio Reti del Comune <strong>di</strong> Trento, e quelli relativi all’analisi dei potenziali flussi <strong>di</strong> traffico<br />

d’attrazione che genererà la nova attività stimati dalla società Re.Co.Sys Retail Consulting.<br />

le analisi relative ai flussi <strong>di</strong> traffico dell’anno 2007, peggiorativa perché con valori me<strong>di</strong>, assoluti e<br />

<strong>di</strong> picco sempre maggiori dell’anno 2009 che contiene l’apporto fisiologico del traffico indotto da<br />

Me<strong>di</strong>a Word, confrontate in relazione al traffico potenzialmente indotto dalla nuova attività, danno<br />

il risultato che l’o<strong>di</strong>erno sistema viabilistico sarà in grado <strong>di</strong> supportare l’aumento <strong>di</strong> traffico<br />

previsto.<br />

In definitiva ciò è imputabile all’entrata in funzione della nuova tangenziale Trento Nord –<br />

Rocchetta che comporta senza ombra <strong>di</strong> dubbio, come suffragato dai dati riportati, uno sgravio <strong>di</strong><br />

transiti sull’asse <strong>di</strong> via Brennero.<br />

Un altro fattore fondamentale che rende accettabile l’<strong>impatto</strong> sulla viabilità nella zona <strong>di</strong> Trento<br />

nord <strong>di</strong> una struttura commerciale è l’intrinseca costituzione urbanistica, ambivalentemente<br />

commerciale e terziaria. Qui la destinazione a terziario è abbondantemente presente data<br />

dall’alta concentrazione <strong>di</strong> uffici. L’orario <strong>di</strong> ufficio impone un massiccio afflusso <strong>di</strong> veicoli in orari<br />

prestabiliti (ad esempio alle otto <strong>di</strong> mattina per il rispetto dei consueti orari d’ufficio) creando dei<br />

picchi <strong>di</strong> affluenza o defluenza sempre maggiori (ve<strong>di</strong> grafico sotto) <strong>di</strong> quelli causati dai clienti<br />

degli esercizi commerciali che <strong>di</strong> norma <strong>non</strong> devono rispettare un orario prestabilito per effettuare i<br />

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loro acquisti e si presuppone che l’afflusso avvenga su curve dall’andamento più blando ad<br />

esempio quella del sabato.<br />

Grafico 1: Flusso <strong>di</strong> traffico rilevato da postazione [4] Trento - rotatoria Bren Center - v. Zambra - v.<br />

Trener Stazione [2] v. Zambra - <strong>di</strong>r. Sud chiamato flusso F2. Si presuppone che i clienti seguano la<br />

curva <strong>di</strong> afflusso del Sabato. È imme<strong>di</strong>ato notare che nei giorni infrasettimanale il sistema viario ha<br />

gia supportato picchi <strong>di</strong> transito maggiori dall’aumento potenziale indotto dalla nuova attività.<br />

F2 novembre 2009<br />

600<br />

VEICOLI<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

lune<strong>di</strong> 16<br />

Marte<strong>di</strong> 17<br />

Mercole<strong>di</strong> 18<br />

Giove<strong>di</strong> 19<br />

Vener<strong>di</strong> 20<br />

Sabato 21<br />

0<br />

9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19<br />

ORA<br />

Inoltre, come ampliamente spiegato nel paragrafo successivo con l’approvazione della nuova<br />

Legge Provinciale n. 17/2010 esiste sia la possibilità <strong>di</strong> gestire l’orario <strong>di</strong> fascia <strong>di</strong> apertura dalle ore<br />

sette alle ore venti sia sarà possibile derogare dalle chiusure domenicali e festive (art. 22 comma 3<br />

ed art. 24) per un massimo <strong>di</strong> nove mesi all’anno oltre a <strong>di</strong>cembre. Questo porterà sicuramente ad<br />

una maggiore <strong>di</strong>stribuzione della clientela abbattendo sia, in valore assoluto, l’afflusso del sabato<br />

sia l’afflusso orario <strong>di</strong> picco nel medesimo giorno.<br />

5.2 – MICROVIABILITA’<br />

Per microviabilità si intende il sistema <strong>di</strong> accessi al futuro supermercato in comune con il limitrofo<br />

riven<strong>di</strong>tore Me<strong>di</strong>a Word.<br />

L’assetto della viabilità interna prevede che Me<strong>di</strong>a Word ed il supermercato in progetto debbano<br />

costituire un unico centro commerciale integrato come dalla recente approvazione della variante<br />

del PRG <strong>di</strong> Trento.<br />

Con<strong>di</strong>zione necessaria, strettamente vincolata all’attività <strong>di</strong> supermercato, sarà la realizzazione<br />

della strada <strong>di</strong> penetrazione sul lato sud in previsione nel P.R.G. <strong>di</strong> Trento che alla data <strong>di</strong> entrata in<br />

esercizio dell’attività dovrà essere realizzata. Sulla base <strong>di</strong> questo presupposto si fonda tutta<br />

l’analisi della microviabilità il cui assetto <strong>non</strong> può prescindere dalla mancata realizzazione della<br />

strada pianificata.<br />

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Figura 8: Schemi <strong>di</strong> viabilità interna al centro commerciale integrato: in blu Me<strong>di</strong>a Word in rosso il<br />

supermercato. A sinistra la pianta relativa all’interrato a destra relativa al primo piano.<br />

La microviabilità è stata sud<strong>di</strong>visa in viabilità pesante per il carico scarico merci per Me<strong>di</strong>a Word e<br />

il supermercato, viabilità pesante per il carico degli R.S.U. e viabilità degli utenti.<br />

Il carico scarico merci dei due esercizi avverrà entrando da via Brennero e percorrendo via<br />

Brugnara verso est uscendo poi su via Pranzelores.<br />

La raccolta degli R.S.U. potrà fare il medesimo percorso sfruttando anche il piazzale del C+C a<br />

<strong>di</strong>sposizione della proprietà Poli.<br />

La clientela dei due esercizi, invece, dovrà entrare dalla strada a sud prevista dal PRG accedere ai<br />

parcheggi interrati oppure, se riscontrati pieni con l’ausilio un messaggio a lampada semaforica,<br />

procedere sulla rampa che porta ai tetti collegati da una passerella carrabile. Le uscite dai tetti<br />

potranno avvenire preferenzialmente su via Brennero mentre dagli interrati potranno avvenire su<br />

via Pranzelores per <strong>non</strong> creare conflitti <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione.<br />

Con una densità <strong>di</strong> traffico pari ad 535 arrivi l’ora e una sosta prevista <strong>di</strong> 25 minuti e con la<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> 223 posti macchina il tempo <strong>di</strong> attesa me<strong>di</strong>o risulta <strong>di</strong> 1,1 minuti la fila che si produce<br />

è composta <strong>di</strong> 10 veicoli. Si può quin<strong>di</strong> affermare che il sistema viabilistico interno riesca a smaltire<br />

anche potenziali picchi <strong>di</strong> flusso.<br />

Sono stati considerati solo i veicoli in entrata poiché sia le strade <strong>di</strong> accesso sia le rampe per<br />

l’interrato e il tetto saranno a senso unico <strong>di</strong> circolazione facilitando così l’uscita senza intoppi della<br />

clientela.<br />

Nuove norme più flessibili sui giorni ed orari <strong>di</strong> apertura contribuiranno ad avere un afflusso sempre<br />

più <strong>di</strong>stribuito omogeneamente nell’arco della giornata lavorativa dell’esercizio.<br />

La Legge Provinciale n. 4/2000 stabilisce (art. 10) che l’orario <strong>di</strong> apertura giornaliero sia scelto<br />

dall’esercente entro una fascia oraria <strong>di</strong> massimo 11 ore giornaliere. Per il Comune <strong>di</strong> Trento la<br />

facoltà <strong>di</strong> apertura domenicale dei negozi è limitata al mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre ed ad ulteriori 4 festività<br />

nel corso dell’anno.<br />

La Legge Provinciale n. 17/2010 determina (art. 23) la nuova fascia oraria <strong>di</strong> apertura giornaliera<br />

“dalle ore sette alle ore venti”, ampliando quin<strong>di</strong> quella vigente <strong>di</strong> due ore giornaliere. Introduce<br />

inoltre (art. 22) il concetto <strong>di</strong> comuni ad alta o me<strong>di</strong>a attrazione commerciale. La loro<br />

classificazione sarà determinata con apposita delibera della Giunta Provinciale “tenuto conto<br />

anche della consistenza della superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio complessivamente attivata sul<br />

territorio”. In base a tale criterio è evidente che Trento sarà qualificato come comune ad alta<br />

attrazione commerciale. In tali comuni gli esercizi commerciali potranno derogare dalle chiusure<br />

domenicali e festive (art. 22 comma 3 ed art. 24) per un massimo <strong>di</strong> nove mesi, oltre al mese <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>cembre. Il consiglio comunale delibererà i perio<strong>di</strong>, all’interno dei limiti massimi <strong>di</strong> legge, <strong>di</strong><br />

apertura delle domeniche e delle festività.<br />

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Premesso quin<strong>di</strong> che, fintanto che <strong>non</strong> saranno assunte dagli organismi competenti le delibere<br />

attuative della nuova L.P. n. 17/2010, <strong>non</strong> è possibile quantificare l’esatta <strong>di</strong>mensione degli orari <strong>di</strong><br />

apertura dei negozi, già la norma sull’estensione della fascia oraria (da 11 a 13 ore) li amplia del<br />

18%, quella sulle aperture domenicali e festive (da circa 310 a circa 350 giornate lavorative annue)<br />

li amplia <strong>di</strong> un ulteriore 13%.<br />

Considerando fissa la clientela settimanale, l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> affollamento orario si può presumere<br />

<strong>di</strong>minuisca fino al 18% rispetto a quello che attualmente si verifica.<br />

Le aperture domenicali influiscono quasi esclusivamente sugli afflussi del sabato, <strong>di</strong>luendo tale<br />

clientela sulle due giornate, sortendo così l’effetto <strong>di</strong> decongestionare fino al 50% il numero delle<br />

visite per giornata e vanificando quin<strong>di</strong> le punte stimate nel modello attuale.<br />

6 - RUMORE<br />

Nella zona oggetto <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong>o</strong> sono presenti strade <strong>di</strong> tipo Ca (extraurbana secondaria), in<br />

particolare Via del Brennero e le altre sono urbane <strong>di</strong> scorrimento tipo Db.<br />

Come si può osservare dall’indagine statistica e dalle misure eseguite in loco il rumore è provocato<br />

sostanzialmente dal traffico locale, <strong>non</strong> sono presenti in loco sorgenti fisse significative.<br />

Le mappe <strong>di</strong>mostrano che il clima acustico attuale resterà pressoché invariato rispetto a quello<br />

atteso dopo la costruzione del supermercato, la mo<strong>di</strong>fica dei flussi automobilistici potrebbe<br />

causare un lievissimo peggioramento pari a 1 dB.<br />

Le mappe <strong>di</strong>mostrano (ve<strong>di</strong> tavole relative alla <strong>di</strong>fferenza tra clima acustico attuale e futuro) che<br />

durante il periodo <strong>di</strong>urno e notturno il limite <strong>di</strong>fferenziale è rispettato presso gli obiettivi sensibili<br />

(asilo) infatti la <strong>di</strong>fferenza tra <strong>ambientale</strong> (futuro) e residuo (attuale) sarà < 1 dBA.<br />

La fase <strong>di</strong> cantiere è critica, infatti durante questo periodo transitorio saranno utilizzati macchinari<br />

particolarmente rumorosi. Per ridurre l’<strong>impatto</strong> sul clima acustico sarà cura del committente<br />

assicurarsi che i mezzi in possesso della <strong>di</strong>tta costruttrice ed i suoi fornitori rispettino le prescrizioni<br />

imposte almeno dalla <strong>di</strong>rettiva europea 2000/14/CE del 8 maggio 2000 (Sul ravvicinamento delle<br />

legislazioni degli Stati membri concernenti l’emissione acustica <strong>ambientale</strong> delle macchine ed<br />

attrezzature destinate a funzionare all’aperto).<br />

7 – ENERGIA<br />

I requisiti minimi obbligatori <strong>di</strong> prestazione energetica richiedono che , il fabbisogno <strong>di</strong> energia<br />

primaria dato dalla somma del fabbisogno <strong>di</strong> energia per il riscaldamento invernale e per la<br />

produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria <strong>non</strong> superi i 17 kWh/m 3 .<br />

La stima ragionata dei consumi energetici per il riscaldamento dell’esercizio si baserà su questo<br />

presupposto.<br />

Poiché il volume della struttura risulta pari a 19.390 m³ ed il limite inferiore del il fabbisogno <strong>di</strong><br />

energia primaria risulta essere 17 kWh/m3, in ottemperanza <strong>di</strong> legge e <strong>non</strong> attuando specifiche<br />

misure per migliorare la prestazione energetica dell’e<strong>di</strong>ficio il consumo risulta pari a 329.630 kWh/a.<br />

Il supermercato sarà dotato <strong>di</strong> una centrale frigorifera. Dal 50 al 80% dell’energia assorbita dai<br />

compressori dei gruppi frigo è <strong>di</strong>sponibile sotto forma <strong>di</strong> calore. Grazie alle caratteristiche <strong>di</strong><br />

determinati flui<strong>di</strong> e al loro funzionamento ad espansione <strong>di</strong>retta, in cascata , il calore asportato dai<br />

banchi e dalle celle frigoriferi durante la stagione invernale viene recuperato ed usato come fonte<br />

<strong>di</strong> calore per il riscaldamento del punto ven<strong>di</strong>ta. Il sistema impiantistico, recupera il calore che<br />

altrimenti andrebbe <strong>di</strong>sperso in atmosfera che, nella stagione interme<strong>di</strong>a è sufficiente sod<strong>di</strong>sfare<br />

tutta la potenza termica invernale.<br />

Si stima che per il progetto in esame l’ energia recuperata dalle celle frigorifere sarà 50.000<br />

kWh/a. Quin<strong>di</strong> 329.630 kWh/a - 50.000 kWh/a = 279.630 kWh/a <strong>di</strong> consumo annuo.<br />

Poiché lo scavo <strong>di</strong> fondazione sarà molto ampio ed in prossimità o a contatto con la falda che<br />

l’aprile scorso misurava una temperatura dai 12 ai 15 gra<strong>di</strong> l’ipotesi è quella <strong>di</strong> adottare un sistema<br />

geotermico a serpentine orizzontali.<br />

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Da sistemi <strong>di</strong> questo tipo, generalmente, l’energia ricavata è circa 40 W/m², ed essendo la<br />

superficie <strong>di</strong>sponibile pari a 4.800 m² l’energia ricavata sarebbe 192 kWh. I giorni in cui il<br />

riscaldamento entra in funzione sono 178 g x 10 ore/g x 192 kWh = 341.760 kWh/a cioè l’energia<br />

complessiva ricavata dalla geotermia per il riscaldamento.<br />

Tale valore è maggiore del consumo annuo per riscaldamento (341.760 kWh/a > 279.630 kWh/a) e<br />

si potrebbe installare una pompa <strong>di</strong> calore <strong>di</strong> potenza massima in raffreddamento e riscaldamento<br />

da 200 kW. L’impianto così costituito <strong>non</strong> risulta essere sufficiente e deve essere integrato con una<br />

caldaia a condensazione alimentata a gas metano in quanto il fabbisogno massimo dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

sarà pari a 500 kW. La pompa <strong>di</strong> calore riesce a produrre anche energia per il raffrescamento e<br />

cioè per 100 g x 10 ore/g x 192 kWh = 192.000 kWh/a. Questo impianto deve essere integrato con<br />

un gruppo frigorifero, in quanto il fabbisogno massimo dell'e<strong>di</strong>ficio sará pari a 300 kW.<br />

L’energia complessiva ricavata dall’impianto geotermico risulta essere: 341.760 kWh/a +<br />

192.000 kWh/a = 533.760 kWh/a.<br />

Un impianto cosi strutturato risulta essere economicamente conveniente poichè l’ammortamento<br />

può avvenire in pochi anni ma soprattutto eco-compatibile per lo sfruttamento <strong>di</strong> risorse<br />

energetiche rinnovabili in quanto tutto il fabbisogno <strong>di</strong> energia per il riscaldamento invernale e per<br />

la produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria sarebbe sod<strong>di</strong>sfatto dalla pompa <strong>di</strong> calore eccezion fatta<br />

per le punte coperte dall’impianto a gas metano.<br />

Altri consumi del supermercato sono quelli elettrici che secondo stima saranno sud<strong>di</strong>visi in;<br />

Illuminazione generale<br />

Frigo<br />

Ventilazione<br />

Utenze supermercato<br />

Illuminazione interrato<br />

Illuminazione 1° piano<br />

45 kW<br />

140 kW<br />

90 kW<br />

85 kW<br />

15 kW<br />

15 kW<br />

In totale risultano 390 kW che deve considerarsi cautelativamente la stima <strong>di</strong> massimo<br />

assorbimento poiché tutte le utenze <strong>non</strong> funzioneranno mai contemporaneamente.<br />

In questo caso è previsto un impianto fotovoltaico installato sulla copertura sopra il parcheggio<br />

della clientela o integrato in una struttura continua e dotato <strong>di</strong> cellule fotovoltaiche trasparenti per<br />

fare filtrare la luce o ancorato semplicemente a dei telai costitiuti dal prolungamento dei pilastri<br />

portanti.<br />

Si riporta una stima dell’impianto secondo l’assetto riportato in figura a seguire:<br />

potenza nominale del sistema fotovoltaico: 1 kW (silicio cristallino),<br />

inclinazione dei moduli: 80°,<br />

orientamento dei moduli (azimuth): 0.0°,<br />

stima delle per<strong>di</strong>te causato dalla temperatura: 6.9% (usando i dati <strong>di</strong> temperatura locali),<br />

per<strong>di</strong>te stimate causate dall’effetto angolare <strong>di</strong> riflessione: 3.6%,<br />

altre per<strong>di</strong>te (cavi, inverter, etc.): 12%,<br />

totale per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> sistema: 22.5%.<br />

Produzione annuale 855 kWh.<br />

Calcolo riassuntivo:<br />

Copertura parcheggio 859 moduli x 230 Wp = 197,57 kWp x 1013 kWh = 200.138 KWh/a<br />

Copertura tetto 60 moduli x 230 Wp = 13,80 kWp x 1013 kWh = 13.979 KWh/a<br />

Facciata<br />

72 moduli x 230 Wp = 16,56 kWp x 855 kWh = 14.159 KWh/a<br />

Totale impianto fotovoltaico 227,93 kWp:<br />

228.276 kWh/a, in me<strong>di</strong>a 1.001,5 kWh/kWp.<br />

Considerando che i kW assorbiti dalle utenze elettriche saranno 390 kW x 0,8 = 312 kW perché <strong>non</strong><br />

funzioneranno in contemporanea con 228 kWp ricavati dall’energia solare si stima che potrà<br />

essere coperto il 73% della potenza richiesta.<br />

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Figura 9: Esempio-proposta <strong>di</strong> sistema fotovoltaico applicato su telai portanti in acciaio.<br />

Il progetto risulta essere lungimirante poiché, oltre a sod<strong>di</strong>sfare la norma per i consumi per il<br />

riscaldamento invernale e la produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria che fissa il limite a 17 kWh/m 3 ,<br />

grazie all’ampia superficie <strong>di</strong>sponibile all’installazione <strong>di</strong> pannelli fotovoltaici e all’utilizzo <strong>di</strong> un<br />

impianto geotermico, fa rientrare nel calcolo globale dell’energia che verrà immessa nell’intero<br />

sistema anche quella relativa ai fabbisogni dell’illuminazione, delle <strong>di</strong>verse utenze elettriche e dei<br />

fabbisogni per la climatizzazione estiva.<br />

Partendo dall’analisi e dell’accurata scelta dei materiali, preferibilmente creati per mezzo <strong>di</strong> una<br />

filiera a bassa energia grigia, abbinati a tecniche costruttive che minimizzano le <strong>di</strong>spersioni<br />

dell’involucro e<strong>di</strong>lizio sia in inverno sia in estate, fino ad arrivare ad attingere, per gran parte del<br />

fabbisogno alla fornitura <strong>di</strong> energia da fonti rinnovabili come quella solare e geotermica si afferma<br />

che la nuova costruzione sarà il più possibile eco-compatibile ed in linea con la moderna<br />

concezione <strong>di</strong> sviluppo sostenibile.<br />

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