la spiga ottobre 2009 - rione Terravecchia

OTTOBRE 2009
dalla prima pagina
Inaugurato il porto
degli Argonauti
sto però ad una distanza di una
quarantina di chilometri mentre
ad ovest il primo sito portuale
ora utilizzabile da una
imbarcazione da diporto è il
“marina” di Sibari distante una
ottantina di chilometri dalla
foce del Basento e quindi dal
sito portuale della Nettis. La
struttura in particolare comprende
un avamposto esterno
a moli convergenti delimitante
una imboccatura di 50 metri
di larghezza su un fondale di
circa 4 metri. All’avamporto
segue un canale di tracciato
leggermente curvilineo che si
affianca all’argine destro del
fiume Basento e che consente
l’accesso al porto interno comprendente
darsene di forma regolare,
alcune destinate all’uso
turistico ed una riservata alla
flottiglia da pesca. Ovviamente,
la scelta della configurazione
portuale, secondo il progetto
presentato, è stata oggetto di
approfonditi studi di idraulica
marittima per la parte ricadente
in mare, mentre per la parte
ricadente nella terraferma le
motivazioni di carattere marittimo,
pur presenti, non sono
risultate vincolanti e la scelta
è stata indirizzata in larga parte
da esigenze di carattere urbanistico
a loro volta dettati
anche dalla presenza di
insediamenti turistici presenti
sulla costa pisticcese (Club
Mediterranèe, Sicid, ICL,
Complesso Ti Blu) e da vincoli
naturalistici, quali la prossimità
della vastissima pineta
litoranea che si estende lungo
la costa, nell’entroterra.Il progetto
del Porto degli Argonauti
- a firma del compianto architetto
Vietti e dell’ing.Antonio
De Nicolò per l’aspetto
architettonico e dai professionisti
Alberto Noli e Alessandreo
Togna relativamente alle
opere idrauliche e marittime,
mentre l’architetti pisticcese
Renato D’Onofrio ha firmato
la bellissima torre del faro -
prevede la presenza di un elegante
hotel provvisto di spiaggia
privata e una grande piscina
laguna che occupa una superficie
di oltre mezzo
ettaro.Inoltre la struttura prevede
la presenza di un centro
benessere all’avanguardia, una
scuola di vela, campi di tennis,
una spiaggia dove cavalcare
nelle ore serali e un villagio
residenziale. L’Argonauti
Resort, ospita inoltre un grande
anfiteatro,due campi di golf,
una sala per ricevimenti e, presto
sorgerà uno yachti club, per
la organizzazione di eventi
artistici.I posti barca (450) possono
essere acquistati in proprietà
oppure essere affittati
per lunghi e brevi periodi. Tutta
l’area è sorvegliata ed a tutti
verrà fornita assistenza agli
ormeggi oltre ad una attenta
manutenzionbe dei natanti
presso il cantiere nautico.
MICHELE SELVAGGGI
la
SPIGA
Le scene di “Aurum” tra i calanchi di Pisticci
Il paesaggio suggestivo dei calanchi di Pisticci quale location per un film
di Piero Miolla
Il paesaggio suggestivo dei
calanchi di Pisticci quale
location per un film. Nei pressi
della vecchia e da tempo
dismessa galleria delle
Calabro Lucane, situata in
contrada “Pozzitello”, tra
Pisticci e la Valle del Basento,
sono state girate alcune scene
di “Aurum”, web film scritto
e diretto dal regista di Villa
D’Agri, Salvatore Metastasio,
prodotto dall’associazione“Naif
Film”.
La produzione ha voluto puntare
sulla valorizzazione del
territorio lucano, e materano
in particolare (altre scene sono
state girate ad Aliano, Craco
e Policoro), con l’obiettivo di
diffonderne le sue tipicità.
Non è la prima volta per
Pisticci ed il suo territorio,
che già in passato ha assunto
le vesti di location cinematografica,
a conferma di una
certa appetibilità in un settore
che guarda con sempre
maggiore attenzione alla nostra
regione ed al suo territorio,
ricco di location naturali.
Il film, che non vedremo al
cinema, ma che circolerà su
internet inaugurando il canale
della cinematografia e la
fiction del progetto multimediale
“Indipendent Social
Tube” (str uttura per il cinema
indipendente d’autore) è
una sorta di mix tra fantasy,
western e mitologia: racconta,
infatti, l’origine della mi-
tologia degli antichi Sumeri
ed è ambientato 2000 anni
dopo la fine della quinta era
del calendario Maya. Una
spedizione proveniente dal
pianeta Gigliese sbarca sulla
terra alla ricerca dei 12 Naky
Perduti.
La missione, capeggiata dal
tenente Nefel, un essere per
16
metà umano e per l’altra rettili
ano, è di vitale importanza
per la civiltà del Re Dragone,
che vive nel sottosuolo di
Gigliese. Riunendo i 12 Naky
dispersi sul pianeta terra, infatti,
il Re Dragone spera di
ottenere le tavolette dei destini
per controllare tutte le civiltà
universali.
La spedizione vaga sulla terra
cercando di superare le
avversità naturali che ostacolano
la missione, mentre
l’umanità continua il suo esodo
verso lo scudo dell’antica
Ginevra che consente di migrare
sul pianeta Gigliese.
Una storia in piena chiave
fantasy, dunque, che ripropone
in modo originale una
trama articolata ed efficace.