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la spiga ottobre 2009 - rione Terravecchia

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OTTOBRE <strong>2009</strong><br />

OSPEDALE: LA POSIZIONE DI SINISTRA E LIBERTA’<br />

Oltre a Stel<strong>la</strong> Maris e Distretto del<strong>la</strong> Salute,<br />

indispensabile un Pronto Soccorso efficiente<br />

Mentre è in atto una capil<strong>la</strong>re<br />

petizione popo<strong>la</strong>re, estesa anche<br />

nei centri metapontini, a<br />

difesa dell’ospedale di Tinchi,<br />

promossa dall’apposito comitato<br />

civico, interviene nell’ampio<br />

dibattito anche <strong>la</strong> sezione<br />

di Pisticci “Sinistra e Libertà”.<br />

Il nuovo soggetto politico, prima<br />

di esprimere <strong>la</strong> sua posizione<br />

ufficiale, ritiene quanto<br />

mai opportuno ripercorre le<br />

principali tappe che stanno<br />

conducendo al drastico ridimensionamento<br />

del presidio<br />

ospedaliero di Tinchi, da poco<br />

intestato al<strong>la</strong> martire siciliana<br />

Angelina Lo Dico”. Sinistra e<br />

Libertà, pur non entrando nel<br />

merito dei frequenti tagli <strong>la</strong>l<br />

sanità perpetrati con il tempo<br />

dai vari governo di centro-destra,<br />

fa rilevare che l’ospedale<br />

di Tinchi è stato penalizzato<br />

con scelte discutibili anche<br />

dal<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dirigente regionale.<br />

Né corrisponde al vero che<br />

il futuro dell’ospedale può essere<br />

assicurato solo ed esclusivamente<br />

da una “sana”<br />

razionalizzazione ed un’attenta<br />

specializzazione del<strong>la</strong> sanità<br />

regionale. Tutto questo ha<br />

provocato solo illusioni in<br />

molti cittadini pisticcesi, con<br />

promesse mai mantenute, dal<br />

momento che non sono state<br />

avviate mai le nuove attività,<br />

e che, al contrario, nel corso<br />

degli anni, sono state dismesse<br />

le sale operatorie e <strong>la</strong> chirurgia,<br />

e trasferite altrove le<br />

specializzazioni (ad eccezione<br />

di alcune). “Sinistra e Libertà”<br />

di Pisticci, perciò, vuole<br />

avviare una riflessione su<br />

LA SPIGA<br />

Periodico di attualità,<br />

politica, cultura e sport.<br />

Edito<br />

dall’Ass. Culturale “La Spiga”<br />

Pisticci<br />

Redazione: C.so Margherita, 132<br />

75015 Pisticci (MT)<br />

Reg. Tribunale di Matera<br />

n. 179 del 05/05/1999<br />

Direttore Responsabile:<br />

Angelo Dell’Osso<br />

Direttore: Pietro Quinto<br />

Col<strong>la</strong>boratori:<br />

Margherita Agata<br />

Antonio Capistrano<br />

Giuseppe Coniglio<br />

Roberto D’Alessandro<br />

Dino D’Angel<strong>la</strong><br />

Gianfranco D’Angel<strong>la</strong><br />

Pino Gallo<br />

Carmine Grillo<br />

Alessandro Lopergolo<br />

Piero Miol<strong>la</strong><br />

Raffaele Montemurro<br />

Vito Pe<strong>la</strong>zza<br />

Michele Selvaggi<br />

Sara Taddei<br />

Viviana Verri<br />

Grafica:Stefano Falotico<br />

Impaginazione e Stampa:<br />

I.M.D. Lucana s.n.c.<br />

Pisticci<br />

quanto accaduto e quindi rivendicare<br />

con forza un ruolo<br />

importante e centrale per il<br />

territorio, già troppe volte penalizzato<br />

e dimenticato. Oltre<br />

a “Stel<strong>la</strong> Maris” e al Distretto<br />

del<strong>la</strong> Salute, occorre mantenere<br />

in vita il Pronto Soccorso<br />

per tutta <strong>la</strong> giornata, struttura<br />

indispensabile per un territorio<br />

baricentrico nel<br />

Metapontino ed in modo partico<strong>la</strong>re<br />

durante <strong>la</strong> stagione<br />

estiva quando <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

si raddoppia. “Sinistra e Liber-<br />

LA VIGNETTA di LUCIANO CAMARDO<br />

dal<strong>la</strong> prima pagina<br />

Lezioni di Politica: Don Luigi Sturzo<br />

i cattolici nel<strong>la</strong> politica italiana<br />

nuovi assetti urbanistici come<br />

quelli del metapontino e di<br />

Matera è di grande insegnamento<br />

per l’iniziativa politica<br />

nel XXI secolo.<br />

Rispetto agli anni Cinquanta<br />

del XX secolo, oggi i problemi<br />

sono completamente diversi.<br />

Nel<strong>la</strong> situazione attuale occorrono:<br />

A. Una riforma strutturale del<br />

sistema dell’agricoltura finalizzata<br />

ad assicurare una giusta<br />

remunerazione del <strong>la</strong>voro, dei<br />

capitali investiti e degli impegni<br />

imprenditoriali;<br />

B. La soluzione del problema<br />

del <strong>la</strong>voro a partire da quello<br />

specifico del<strong>la</strong> inoccupazione<br />

dei giovani <strong>la</strong>ureati e diplomati.<br />

Questo problema si può avviare<br />

a soluzione con un Patto nazionale<br />

tra governo, sistemi<br />

regionali delle autonomie locali<br />

e associazioni sindacali, professionali<br />

e cooperative anco-<br />

tà” sollecita dunque tutte le<br />

forze politiche a farsi carico<br />

del problema, e nel contempo<br />

assicura il suo impegno affinché<br />

le proposte siano realizzate,<br />

vigi<strong>la</strong>ndo su chi continua<br />

ad interessarsi al territorio solo<br />

allo scopo di fare incetta di<br />

consensi, per poi scipparlo con<br />

<strong>la</strong> complicità di amici di partito<br />

che, evidentemente, ritengono<br />

più importanti le appartenenze<br />

politiche che quelle<br />

territoriali.<br />

(G. C.)<br />

rato agli indirizzi e alle misure<br />

strutturali del<strong>la</strong> programmazione<br />

europea.<br />

Il Patto nazionale deve perseguire<br />

e conseguire l’obiettivo<br />

di creare nelle città, nelle aree<br />

rurali e nei piccoli comuni del<br />

Mezzogiorno un numero di<br />

aziende sufficiente a risolvere<br />

il problema del<strong>la</strong> disoccupazione<br />

e ad assicurare sbocchi occupazionali,<br />

professionali e imprenditoriali<br />

a giovani <strong>la</strong>ureati<br />

e diplomati.<br />

La trasformazione del<br />

metapontino insegna che, attuando<br />

le riforme strutturali<br />

indicate nel<strong>la</strong> Costituzione repubblicana,<br />

si possono risolvere<br />

i problemi. Da Luigi Sturzo<br />

e dagli altri grandi<br />

meridionalisti viene l’insegnamento<br />

che il problema del<br />

Mezzogiorno si risolve dentro<br />

l’unità nazionale e oggi dentro<br />

l’Unione Europea.<br />

Attualità SPIGA 2<br />

DIECI ASSOCIAZIONI<br />

CONTRO LA CENTRALE<br />

di GIUSEPPE CONIGLIO<br />

PISTICCI – Dieci associazioni,<br />

tra Pisticci e Pomarico unite<br />

per <strong>la</strong> salvaguardia dell’ambiente<br />

e vivamente preoccupate<br />

per l’insediamento dell’impianto<br />

termoelettrico di 750<br />

Mwe. Alle<strong>la</strong>mmie, Mp3,<br />

Coldiretti Pisticci, Centro Studi<br />

Gymnasium, Spiga, Unitre,<br />

Unione Consumatori, Act in<br />

Circus, Forum Ambientalista<br />

Basilicata, Sacco e Vanzetti<br />

Pomarico, fin da subito impegnate<br />

a combattere contro <strong>la</strong><br />

mega centrale di Sorgenia (già<br />

Energia spa), si interrogano sul<br />

destino del<strong>la</strong> Valbasento, sempre<br />

più cattedrale nel deserto,<br />

interessato da una forte crisi<br />

occupazionale ed ecologica,<br />

tanto da essere inserita nel programma<br />

di bonifica straordinaria<br />

del secondo governo<br />

Berlusconi tra gli otto siti a<br />

priorità Nazionale, salvo, poi,<br />

il ripensamento dello stesso<br />

Governo nazionale. Le associazioni<br />

fanno rilevare che <strong>la</strong><br />

lista dei <strong>la</strong>voratori in mobilità<br />

si allunga e che il degrado si<br />

protrae oramai da oltre un decennio.<br />

E fanno riferimento sia<br />

questioni ambientali che di<br />

opportunità politica e, soprattutto,<br />

di programmazione industriale.<br />

Per queste motivazioni<br />

ritengono che sia prioritario<br />

che gli amministratori e<br />

le forze politiche locali e regionali,<br />

dando seguita alle iniziative<br />

formali già intraprese,<br />

intervengano senza più esitazioni<br />

presso <strong>la</strong> Regione<br />

Basilicata (che inspiegabilmente<br />

ha rinunciato al ricorso<br />

al TAR, nonostante le sollecitazioni<br />

provenienti dal territorio),<br />

mettendo in campo tutte<br />

le azioni necessarie per scongiurare<br />

il rischio rappresentato<br />

olo Giannasio, che si è trattato<br />

dell’ultimo voto favorevole<br />

dato a priori: in futuro,<br />

infatti, il gruppo consiliare<br />

del partito di Casini valuterà<br />

caso per caso e nell’interesse<br />

del<strong>la</strong> comunità come votare.<br />

Sempre nelle fi<strong>la</strong> Udc, inoltre,<br />

va sottolineata l’assenza<br />

dell’ex capogruppo Renato<br />

Rago: ufficialmente per impegni<br />

personali. Nel<strong>la</strong> realtà,<br />

invece, per prendere le distanze<br />

dal<strong>la</strong> maggioranza o<br />

dai suoi? Staremo a vedere.<br />

dal<strong>la</strong> mega centrale. Nonostante<br />

le varie opposizioni delle<br />

comunità basentane e delle Istituzioni<br />

locali, Sorgenia ha ottenuto<br />

le autorizzazioni per <strong>la</strong><br />

mega centrale da circa 800<br />

MWe. “Le associazioni, -si legge<br />

in una nota- al<strong>la</strong> luce del<strong>la</strong><br />

sintomatica e cronica debolezza<br />

del<strong>la</strong> Valbasento e di fronte<br />

al fallimento del<strong>la</strong> politica industriale,<br />

confermano un deciso<br />

NO al<strong>la</strong> centrale, impianto<br />

che consuma risorse locali,<br />

porta inquinamento senza offrire<br />

sviluppo ed occupazione<br />

e in pratica fa gravare esclusivamente<br />

sul<strong>la</strong> povera Valbasento<br />

il peso del fabbisogno<br />

energetico dell’intera regionecirca<br />

1200 MWe, compresa <strong>la</strong><br />

centrale prevista a Sa<strong>la</strong>ndra,<br />

individuata dal nuovo piano<br />

energetico regionale per <strong>la</strong> parte<br />

riguardante le centrali a<br />

turbogas.” Fanno rilevare che i<br />

problemi del<strong>la</strong> Val Basento non<br />

sono riconducibili al<strong>la</strong> mancanza<br />

di energia e che non risponde<br />

a verità che <strong>la</strong> nuova<br />

centrale inquinerebbe<br />

meno del<strong>la</strong> precedente,<br />

anzi produrrà enormi<br />

quantità all’anno di<br />

anidride carbonica.<br />

Questi gas ed i fumi stazioneranno<br />

nel<strong>la</strong> valle<br />

del Basento formando<br />

una cappa opprimente<br />

che arriverà ai paesi circostanti.<br />

La centrale non<br />

rappresenterebbe quindi<br />

un’occasione di sviluppo<br />

per il territorio ma<br />

forse <strong>la</strong> sua pietra<br />

tombale. “Gli industriali,<br />

-continua <strong>la</strong> nota- di<br />

cui si è par<strong>la</strong>to tanto in<br />

questi anni in cui si sono<br />

succeduti una serie di<br />

bandi regionali per incentivare<br />

gli investi-<br />

<strong>la</strong><br />

menti (speriamo che quello tuttora<br />

aperto non subisca <strong>la</strong> stessa<br />

triste sorte), scappano da<br />

Pisticci. Sono queste le considerazioni<br />

che indirizziamo a<br />

coloro che fanno del<strong>la</strong> realizzazione<br />

del<strong>la</strong> centrale <strong>la</strong> chiave<br />

di volta del<strong>la</strong> nuova industrializzazione.<br />

Il soddisfacimento delle esigenze<br />

delle industrie in<br />

Valbasento da parte del<strong>la</strong> mega<br />

centrale appare come dato fortemente<br />

demagogico. I tanti investimenti<br />

fatti non hanno mai<br />

avuto una richiesta di energia<br />

superiore ai 30 MWe. Ci risulta<br />

invece che <strong>la</strong> liberalizzazione<br />

del mercato permette di acquistare<br />

elettricità a basso costo<br />

anche a distanze notevoli.”<br />

Oggi, pertanto, è più che mai<br />

indispensabile bonificare ed<br />

attuale un progetto serio di<br />

riconversione, un polo d’eccellenza<br />

di ricerca sulle fonti<br />

rinnovabili (in linea con il nuovo<br />

Piano regionale) e, più in<br />

generale, di innovazione tecnologica.<br />

dal<strong>la</strong> prima pagina<br />

Torna il sereno nel Pdl pisticcese<br />

Nel contempo, va ricordato<br />

che, nel<strong>la</strong> stessa riunione, <strong>la</strong><br />

massima assise comunale ha<br />

anche discusso del<strong>la</strong> discarica<br />

di contrada “La Recisa”,<br />

chiusa negli ultimi mesi e ria-<br />

perta il 10 <strong>ottobre</strong> scorso. Lo<br />

stop all’impianto ha infatti<br />

determinato alcune criticità<br />

contabili che troverebbero<br />

soluzione proprio nel<strong>la</strong><br />

riapertura dell’impianto.

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