ESSERE EUROPEI SENZA BARRIERE - Gigliolazanetti.eu

Un modello evoluto e innovativo
Ma per realizzare i suoi sogni, “il realista agisce ‘come se’ il sogno fosse possibile e si
concentra sulla formulazione di una serie successiva di approssimazioni alle azioni richieste
per attuare davvero il sogno. La fase realistica muove verso il futuro in modo più orientato
all’azione e opera in un quadro temporale più ristretto della fase del sogno. Il realista è spesso
più concentrato su procedure e operazioni. Il suo oggetto principale di attenzione è ‘come’
implementare il piano o l’idea”. 4
La concentrazione su procedure e operazioni mette in moto l’apparato organizzativo
intorno al piano o all’idea. Il processo di valutazione critica implica un distanziamento dal
progetto con un “secondo sguardo” che si mette ad osservare dal punto di vista del pubblico,
del destinatario del “messaggio” o del “cliente finale”. “Il critico cerca di evitare i problemi -
scrive Dilts - e garantire la qualità del progetto applicando tutta una serie di criteri e valutando
la tenuta dell’idea o del piano in vari scenari ipotetici. La fase critica comporta un’analisi
logica del percorso diretta a individuare cosa potrebbe andare male e cosa può essere evitato.
La fase critica deve incentrarsi su questioni a breve e a lungo termine e andare in cerca di
possibili fonti di problemi nel passato come nel futuro. L’oggetto primario di attenzione è qui
costituito dal ‘perché’ del piano”. 5
In sintesi, se rivolgiamo l’attenzione a coloro che vogliono, sanno e si concedono
l’opportunità di agire secondo un modello evoluto e innovativo, possiamo verificare che essi
hanno la capacità di sintetizzare in sé tre caratteristiche:
a) di vedere oltre l’ovvio, costruendo nuove idee e obiettivi (il sognatore);
b) di approcciare le situazioni in modo realistico (il realista);
c) di filtrare le idee per ridefinirle (il critico).
Sono supportati da valori e da convinzioni che li portano a considerare possibile “un
mondo a cui le persone desiderano appartenere”. 6
Nel loro mondo la paura, quando c’è, assume la forma di tensione costruttiva, che
genera curiosità, coraggio, desiderio di realizzazione e li porta a tenere presenti le
conseguenze delle loro azioni, ma non genera profezie autoavverantisi e non impedisce
loro l’azione.
4 Ibidem p. 94
5 Ibidem p. 94
6 Dilts R., Leadership e visione creativa, op. cit. p. 94
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