DUOMO DI TERAMO - Abruzzo in Mostra
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B) PARTICOLARI DELL'INTERNO K LORO STORIA 39<br />
trebbe aggiungere, a Teramo, ove ne abbiamo il qui descritto<br />
elegante e classico esempio. Egli nota pure che sì<br />
fatti repositorii dal secolo xvi <strong>in</strong> poi servono per la custodia<br />
degli olii santi, come ci prova pure la nostra edicola,<br />
nel cui fregio si leggono le parole « Olea sancta » .<br />
Allora si trasportarono le edicole eucaristiche sopra gii<br />
altari, e così ebbero orig<strong>in</strong>e i presenti tabernacoli detti pur<br />
fra noi custodie, che r<strong>in</strong>chiudono le sacre specie, e che<br />
tuttavia serbano l'antichissimo nome di ciborii.<br />
26. Altro ornamento della chiesa sarebbero certo state<br />
le tombe figurate; ma queste scomparvero <strong>in</strong> gran parte,<br />
come narrammo (§ 7), nel 1566, e le rimanenti nella ricostruzione<br />
del 1739. Ma si ricord<strong>in</strong>o qui almeno quelle, di<br />
cui abbiamo comecchessia notizia : una delle più antiche<br />
era quella del vescovo Arcioni, morto nel 13'55, e già da<br />
noi descritta (§ 20). Un'altra, pure sotterrata nel 1739, era<br />
quella del vescovo Porcelli, defunto nel 1517, la quale il<br />
nostro Stefani Coletti l disse di marmo ed ornata dell'effigie<br />
e delle armi di quel prelato. Difatti nel 1840, come<br />
narriamo m una nostra nota al Palma, 2 abbassandosi nella<br />
cattedrale l'ammattonato, venne alla luce un sepolcro con<br />
la figura di un vescovo giacente e con lo stemma, che r<strong>in</strong>chiudeva<br />
un porchette. E, seguendo F ord<strong>in</strong>e cronologico,<br />
accenneremo al sepolcro dell' erudito prelato teramano Pr<strong>in</strong>cipio<br />
Fabrizii, mancato ai vivi nel 1618, e di cui il Palma 3<br />
tesse una lunga biografia. Pare nondimeno siasi il suo epitaflo<br />
salvato <strong>in</strong> parte dalla ru<strong>in</strong>a del 1739, giacché l'Ant<strong>in</strong>ori<br />
4 lo trascrive (mentre il Palma ne tace) e dice <strong>in</strong>sieme,<br />
che esso, « rimosso dal proprio luogo (certo nel 1739)<br />
d'Italia e tra queste noi noteremo, pel nostro scopo, i tabernacoli del<br />
Sacramento eretti <strong>in</strong> Toscana nel secolo xv: nel 1433 <strong>in</strong> S. Flora di<br />
Arezzo, nel 1442 <strong>in</strong> S. Maria Nuova di Firenze, nel 1443 nel Duomo<br />
di Firenze, nel 1471 nel battistero della stessa città.<br />
1 COLETTI, Vita del B. Berardo, ve.sc. aprut., con. un breve catalogo<br />
dei vescovi di Teramo; Ascòli, Salvioni, 1638.<br />
8 PALMA, op. cit., voi. II, pag. 332, <strong>in</strong> nota.<br />
3 Idem, op. cit., voi. V, pp. 224 e sgg.<br />
4 ANTINORI, Vesc. di Ter amo, mss., ad an. 1618.