DUOMO DI TERAMO - Abruzzo in Mostra
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B) PARTICOLARI DELL'INTERNO E LORO STORIA 41<br />
II Pirelli nella connata epigrafe dice ch'egli scavò quella<br />
camera mortuaria per gli antecessori, per sé e pei successori.<br />
Non sappiamo di quali vescovi precedenti fossero stati<br />
ivi deposti gli avanzi; solo possiamo dire che dopo il r<strong>in</strong>novamento<br />
del Duomo nel 1739 f<strong>in</strong>o al 1822 nessun vescovo,<br />
e neppure il fondatore, vi potettero essere seppelliti:<br />
giacché il Rossi, autore di quel r<strong>in</strong>novamento, morì a Roma<br />
nel 1749, e fu sepolto <strong>in</strong> S. Stefano del Cacco, ove noi <strong>in</strong>darno<br />
ne cercammo la tomba nel 1897, andata forse di--'<br />
spersa nell'ultimo restauro di quel tempio. Il Mazzara, che<br />
gii successe, morì nel 1766 a Sulmona, ove ebbe il sepolcro<br />
nella cattedrale. Seguirono poi Sambiase, che fu<br />
trasferito nel 1776 all'arcivescovato di Gonza, e Pirelli,<br />
che, traslato a Traili nel 1804, vi morì nel 1819. Dei successivi<br />
vescovi, Nai<strong>in</strong>i, morto nel 1822; Pezzella, trasferito<br />
a Zela nel 1828; Berrett<strong>in</strong>i, defunto nel 1849; Taccone<br />
nel 1856 e Milella nel 1888, solo Nanni, Berrett<strong>in</strong>i e Taccone<br />
ebbero tomba nel sepolcro del Pirelli, mentre Pezzella<br />
si spense fuori di Teramo e Milella fu tumulato nella<br />
cappella dei canonici aprut<strong>in</strong>i nel cimitero attuale della<br />
città.<br />
29. Ma lasciamo ormai le tombe, e volgiamoci alla<br />
parte più vitale del tempio, eh' è quella ove raccogliesi il<br />
clero, e dicesi perciò presbiterio. Dello stato suo antico,<br />
prima cioè della ricostruzione del 1739, dobbiamo le precise<br />
notizie ai documenti superstiti della f<strong>in</strong>e del secolo xvn<br />
e derivanti dalle celebri lotte del vescovo Cassiani col suo<br />
Capitolo e con le laiche podestà, <strong>in</strong> parte ancor serbati<br />
nell' archivio capitolare e citati dal Palma, l e <strong>in</strong> parte<br />
pubblicati dal Pigliateli!. 2 Stava esso, come abbiamo pur<br />
veduto (§ 21), dietro l'aitar maggiore, di' era allora sotto<br />
la cupola, nella nave superiore costruita dall'Arcioni,, e lo<br />
divideva da esso altare la transenna che abbiamo già descritto<br />
(§ 21) e che vedesi nella pala dell'altare della sacrestia<br />
da noi <strong>in</strong> f<strong>in</strong>e riprodotta (tav. XI). Ma, ricostruito<br />
1 PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 277.<br />
2 PIGXATELLI, tom. IV, coiis. 27, e 180, <strong>in</strong> Aprut<strong>in</strong>.