DUOMO DI TERAMO - Abruzzo in Mostra
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B) PARTICOLARI DELL'INTERNO E LORO STORIA 45<br />
si passò al secondo saggio lì presso e a fianco della balaustrata<br />
del presbiterio; ivi si r<strong>in</strong>venne un sepolcro della<br />
larghezza di due metri fornito di volta a pietre spugnose,<br />
ma ni una traccia di sotterraneo ediflzio. Il terzo saggio<br />
ebbe luogo sui brevi grad<strong>in</strong>i, che dalla nave centrale mettono<br />
sul presbiterio, ma sì trovarono soltanto i pie dritti<br />
di sei scal<strong>in</strong>i, che, perfettamente simili di forma e di livello<br />
a quelli tuttora esistenti nel numero di sei e sulla<br />
stessa l<strong>in</strong>ea nelle due navate m<strong>in</strong>ori, davano accesso al<br />
presbiterio prima dell'<strong>in</strong>nalzamento di questo, seguito, come<br />
abbiamo veduto (§ 29), nel 1826.<br />
Il quarto scavo fu eseguito nel mezzo del presbiterio,<br />
nel punto ove si vede una pietra ornata di una stella a<br />
musaico, e alla profondità di due metri, ma senza alcun<br />
risultato. Il qu<strong>in</strong>to seguì dietro l'altare maggiore <strong>in</strong> cornu<br />
Epistolae, ove c'imbattemmo subito <strong>in</strong> una solita tomba<br />
piantata sul terreno riempiticelo e piena di scheletri. Ci<br />
volgemmo allora al lato del Vangelo, pur dietro l'altare<br />
maggiore, col nostro sesto saggio, ma questa volta, e nel<br />
seguente tentativo, spaziandoci assai di più e penetrando<br />
f<strong>in</strong>o al terreno verg<strong>in</strong>e, come mostrano appunto la pianta<br />
e la sezione, che ne diamo <strong>in</strong> f<strong>in</strong>e (tav. XV, nn. 1 e 2). A<br />
nove centimetri di profondità dall' attuale pavimento si r<strong>in</strong>venne<br />
l'antico, nella forma che abbiamo già descritto al<br />
luogo del presbiterio (§ 29) e che nella stessa tavola riproduciamo<br />
(tav. XV, n. 4). Subito sotto ci apparve una<br />
fossa mortuaria quasi quadrata, con parecchi scheletri,<br />
lunga metri 2.20, larga 2 e profonda 2, e formata da quattro<br />
muretti della grossezza di metri 0.40, eretti sopra la terra<br />
mo-ìsa e sostenenti una volta a mattoni: entro tale fossa<br />
venne <strong>in</strong> luce un antico muro, fondato sopra uno strato di<br />
calcestruzzo e della grossezza di metri 0.80: quest'ultimo,<br />
poi, alla profondità di metri 3.50 dall'attuale pavimento,<br />
posava sul terreno fermo a metri 1.30 dal muro perimetrale<br />
del presbiterio edificato nel secolo xvi dall'Arcioni.<br />
Faceva tal vecchio muro parte delle pareti laterali della<br />
distrutta cripta ? La ruma totale di questa non ce ne può<br />
ora render certi, e si può soltanto supporre la cosa : il