Silezio è una mano ferma, palmo piatto - Africanpeople
Silezio è una mano ferma, palmo piatto - Africanpeople
Silezio è una mano ferma, palmo piatto - Africanpeople
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
_= " costrinse ad andare per primo e io la spinsi ad andare<br />
..prima lei. Mentre stavamo facendo questo,, le mani<br />
ci dissero ancora che dentro l'albero ci volevano tutt'e<br />
i: due, così quando noi pensammo che in vita nostra<br />
o da quando camminavamo nei boschi non avevamo<br />
visto mai un albero con le mani e che parlava, allora<br />
cominciammo a scappare come prima, ma con nostra<br />
sorpresa, quando le mani videro che noi scappavamo<br />
un'altra volta a gambe levate, si tesero dall'albero<br />
a non finire e ci tirarono su da terra tutt'e due mentre<br />
stavamo scappando. Fatto questo ci tirarono verso<br />
l'interno dell'albero, ma quando stavamo per toccare<br />
l'albero, vedemmo che si apriva <strong>una</strong> glande porta e<br />
le mani ci tirarono attraverso quella porta nell'interno<br />
dell'albero.<br />
Ora in questo momento e prima che entrassimo<br />
nell'interno dell'albero bianco noi avevamo « venduto<br />
la nostra morte» a qualcuno che stava alla porta<br />
';.-.'. • '•••"• ;per la somma di 70 sterline, 18 scellini e & pence, e<br />
• « affittato la nostra paura » pure a qualcuno che stava<br />
alla porta a un interesse di 3 sterline, IO scellini,<br />
0 pence al mese, così non c'importava più della morite<br />
e non avevamo più paura. Quando entrammo neì-<br />
K/' ;;.-::'" -l'albeit) bianco, ci trovammo dentro <strong>una</strong> grande casa<br />
:che stava nel centro di <strong>una</strong> città grande e bella, allora<br />
ile mani ci diressero verso <strong>una</strong> vecchia e dopo le mani<br />
; sparirono. Così noi trovammo la vecchia seduta su<br />
•',-'.- L<strong>una</strong> sedia in un grande salotto che era decorato di<br />
joggetti preziosi, allora lei ci disse di sederci davanti<br />
! a lei e noi ci sedemmo. Poi ci domandò se sapevamo<br />
^ jcome si chiamava; noi dicemmo no; allora lei disse<br />
lene si chiamava MADRE-FEDELE e ci disse che aiutava<br />
-; soltanto quelli che si trovavano nei guai e sopporta-<br />
; . r Ivano punizioni ma non uccidevano nessuno.<br />
;• I Dopo questo, ci domandò se sapevamo come si<br />
'£•[•• (chiamavano le grandi mani che ci avevano portato<br />
da lei; noi dicemmo no. Allora lei ci disse che le<br />
grandi mani si chiamavano MANI-FEDELI, disse che il<br />
lavoro delie Mani-Fedeli era di far la guardia per<br />
i<br />
quelli che passavano o giravano per il loro bosco con<br />
dei guai ecc. e di portarli da lei.<br />
Il lavoro della Madre-Fedele<br />
nell'albero bianco<br />
Dopo che aveva raccontato la sua storia, allora disse<br />
a uno dei servi di darci da mangiare e da bere e<br />
immediatamente il servo ci servì da mangiare e da<br />
bere, ma dopo che avemmo mangiato e bevuto a sazietà,<br />
allora la Madre-Fedele ci disse di seguirla e noi<br />
la seguimmo. Ci portò nella più vasta sala da ballo<br />
che stava al centro di quella casa, e lì vedemmo che<br />
più di trecento persone stavano ballando tutte insieme.<br />
La sala era decorata per circa un milione di<br />
sterline e c'erano molti ritratti e c'erano anche i nostri<br />
in mezzo alla sala. Ma i nostri ritratti che vedemmo<br />
lì ci somigliavano moltissimo ed erano bianchi<br />
pure loro, ma noi eravamo molto meravigliati di trovare<br />
lì i nostri ritratti, forse li aveva fatti qualcuno<br />
che ci stava mettendo a fuoco come un fotografo<br />
prima che le mani ci tirassero dentro l'albero bianco,<br />
non potevamo dirlo. Così domandammo alla Madre-<br />
Fedele cosa se ne faceva di tutti quei ritratti, Lei rispose<br />
che erano per ricordo e per conoscere quelli<br />
che aiutava a uscire dalle difficoltà e dalle punizioni.<br />
Questa bella sala era piena di cose da mangiare e<br />
da bere di tutte le specie, c'erano in quella sala più<br />
di venti palcoscenici con innumerevoli orchestre, musicisti,<br />
ballerini e altri che battevano il tempo con<br />
le mani e coi piedi. Le orchestre erano sempre in<br />
attività. I bambini dai sette agli otto anni ecc. ballavano<br />
sempre, battendo la cadenza sul palcoscenico<br />
con dei canti melodiosi e cantavano anche con toni<br />
caldi con <strong>una</strong> danza ininterrotta fino al mattino. Vedemmo<br />
che tutte le luci in questa sala erano in<br />
technicolor e cambiavano di colore ogni cinque minuti.<br />
Dopo questo lei ci portò nella sala da pranzo e poi<br />
63