Silezio è una mano ferma, palmo piatto - Africanpeople
Silezio è una mano ferma, palmo piatto - Africanpeople
Silezio è una mano ferma, palmo piatto - Africanpeople
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
pieni di munizioni e granate - perlopiù rubati ai soldati<br />
nemici uccìsi, meglio armati di noi dagli Stati Uniti -<br />
ma con ancora addosso degli stracci, rimanemmo in<br />
piedi vicini, a guardare le doline, non sapendo bene che<br />
fare, se avvicinarci. Le donne stavano mangiando, e<br />
l'odore di carne arrostita ci attirò.<br />
«Buonasera, madri» dicemmo con rispetto.<br />
Le donne si <strong>ferma</strong>rono e scoppiarono a ridere, senza<br />
rispondere; e perché avrebbero dovuto visto che<br />
probabilmente non capivano il nostro rudimentale linguaggio<br />
dei gesti? Notammo che <strong>una</strong> donna, non vecchia<br />
quanto le altre, giaceva per terra. Sanguinava da<br />
<strong>una</strong> ferita alla testa, e sembrava stupita.<br />
«Potremmo avere del cibo?» chiesi. Ero il leader di<br />
fatto, non ufficiale, della truppa. «Siamo guerrieri coraggiosi<br />
che combattono per la vostra libertà.»<br />
Stavolta i miei gesti die indicavano il dbo e imitavano<br />
l'atto di mangiare furono compresi, e le donne anziane<br />
fecero cenno di accostanni. Mi avvicinai, e mi diinai sul<br />
bradere di metallo con la carne. Indietreggiai dal piccolo<br />
bracdo che terminava in <strong>una</strong> <strong>mano</strong> minuta, e dalla testa<br />
minuscola che aveva ancora la sua prima peluria. Ci<br />
volle soltanto un minuto affinché le donne calcolassero<br />
la misura della mia ansia e repulsione, cosicché mentre<br />
afferravo il mio kalashnikov si sparpagliarono fuggendo,<br />
senza dimenticarsi di agguantare i resti del loro banchetto<br />
cruento. Svuotai un caricatore su di loro, mentre il<br />
mio plotone si rallegrava dello schiantarsi delle ossa vec~<br />
due e dello strazio della carne avvizzita, nonostante non<br />
sapesse perdié le stavo ricadendo. La donna che aveva<br />
tenuto per sé la testa, la lasdò andare mentre cadeva al<br />
suolo; la testa colpì il terreno e rotolò verso di me.<br />
È quella piccola facda, forse di pochi mesi, che mi<br />
impedisce di riposare.<br />
20<br />
Morte sono due dita che scorrono<br />
lungo la gola<br />
C'<strong>è</strong> sempre da aspettarsi la morte qui, e quando mi <strong>è</strong><br />
stata tagliata la gola non <strong>è</strong> stato diverso. All'inizio, nessuno<br />
ce l'ha spiegato. Nessuno aveva tempo, nessuno<br />
se ne curava; dopo tre anni di guerra dvile niente più<br />
risulta strano: scegli la ragione che più ti garba. Ci sono<br />
molti modi di dirlo, ma questo <strong>è</strong> quello che scelgo io: mi<br />
hanno avvicinato e mi hanno detto che ero stato selezionato<br />
per <strong>una</strong> missione spedale. Ero stato selezionato<br />
per far parte di un corpo scelto, <strong>una</strong> squadra di ingegneri<br />
altamente addestrati a localizzare ed eliminare la<br />
minacda di esplosivi dandestini nemid. Sebbene non<br />
avessi idea di cosa fossero gli esplosivi dandestini nemid,<br />
ero gasato. Chi non lo sarebbe dopo tre settimane<br />
di addestramento, tutto il tempo a mardare per ore sotto<br />
il sole cocente e a eserdtarsi con <strong>una</strong> pistola ricavata<br />
nel legno, in attesa di quella autentica: o dai francesi,<br />
die avevano promesso anni, o dal fronte, dove erano<br />
state sottratte ai morti recenti. Questo era dò che determinava<br />
la data della tua promozione: quando veniva<br />
trovata <strong>una</strong> pistola per te. Le munizioni erano un lusso,<br />
21