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PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO - Protezione Civile

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Ing. Sergio Maini P. I.V.A. 01596380228<br />

Via don Francesco Manini, 7 Tel. 0463/901371 – 349/7773433<br />

38027 Terzolas (TN) Cod. Fisc. MNASRG76S16C794W<br />

ridurre il materiale instabile presente e permette agli operatori che successivamente posizioneranno le<br />

reti o le barriere di lavorare in condizioni di sicurezza. Inoltre i massi pericolanti verranno demoliti.<br />

Questa fase dovrà essere preceduta da specifica ordinanza, da parte delle autorità competenti,<br />

di chiusura delle strade forestali e dei sentieri che potrebbero essere interessate da caduta di<br />

massi durante le operazioni di disgaggio.<br />

11 DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE<br />

(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008)<br />

11.1 Inquadramento geografico e geomorfologico dell’area<br />

L’intervento in progetto mira a realizzare le necessarie opere di prevenzione alla testata della valle<br />

degli Spini e della zona denominata “Bosco Bruciato” sul versante ovest della cresta che con<br />

direzione settentrionale scende da Cima Cadinel. Il vasto anfiteatro presenta la massima elevazione a<br />

2773m slm e l’intervento ( che copre un’area di forma tringolare ) parte da quota 2400m slm circa.<br />

Il versante interessato è caratterizzato da elevata pendenza media (dell’ordine del 100% con punte<br />

che arrivano a 120% ) ed è segnato da solchi di erosione riempiti, nella porzione medio-bassa, da<br />

depositi detritici. Questi solchi sono prodotti dall’azione dilavante delle acque meteoriche e sono<br />

impostati entro fasce di fratturazione. L’azione erosiva combinata acqua-neve produce l’asportazione<br />

della sottile coltre vegetale presente nelle situazioni morfologiche meno acclivi.<br />

La morfometria del versante è condizionata dall’affioramento pressocchè ubiquitario del substrato<br />

roccioso la cui composizione ( alternanza di livelli più o meno competenti) è responsabile delle<br />

variazioni ritmiche di inclinazione della topografia.<br />

11.2 Inquadramento Geologico e Strutturale dell’area<br />

Come risulta chiaro dalla carta geologica il versante è dominato dalla presenza di rocce<br />

metamorfiche di età alpina appartenenti prevalentemente alla Falda del Tonale e, in misura minore, a<br />

quella dell’Ortles ( Austroalpino Superiore ). La litologia è rappresentata da paragneiss a due miche,<br />

granato e staurolite. Si tratta di rocce scistose di colore dominante grigio scuro- verdastro, a grana<br />

fine (raramente a grana grossa) frequentemente caratterizzate da lenti di quarzo di spessore<br />

centimetrico. La scistosità regionale è sempre ben evidente ed il riconoscimento macroscopico dei<br />

minerali non è sempre possibile (fatta eccezione per le miche ed il granato). In molti casi i paragneiss<br />

presentano un layering composizionale, con alternanza di letti centimetrici prevalentemente micacei e<br />

letti quarzoso-feldspatici (gneiss a bande). Tali alternanze, ascrivibili a variazioni composizionali<br />

primarie e allo sviluppo di un layering differenziato di origine metamorfica, sono sostanzialmente<br />

parallele alla scistosità regionale. Tale scistosità principale è ben visibile ed è marcata dal citato<br />

layering composizionale che si manifesta non solo a piccola scala, bensì anche macroscopicamente<br />

mediante orizzonti a differente competenza.<br />

11.3 Caratteristiche geomeccaniche dell’ammasso roccioso<br />

Come è agevole vedere dalle foto riprodotte l’ammasso roccioso si presenta fortemente fratturato e<br />

interessato da una spinta alterazione superficiale legata sia all’azione degli agenti atmosferici che ad<br />

un processo di detensionamento del versante già riscontrato in molte situazioni morfologiche<br />

analoghe in Val di Sole.<br />

La roccia, sia per le sue caratteristiche litologiche che per lo stress tettonico subito, appare suddivisa<br />

in volumi unitari molto piccoli nella porzione più superficiale che facilmente degradabili ad opera<br />

degli agenti esogeni (formazione di sottili placche detritiche), mentre le sue caratteristiche<br />

tendono a migliorare con l’aumentare della profondità. I sistemi di fratturazione pervadono la massa<br />

rocciosa in maniera estesa rimanendo aperti o semiaperti per alcuni metri in profondità. Ciò fa sì che<br />

il valore dei moduli elastici dinamici (rilevabili ad esempio con indagini indirette di tipo sismico,<br />

come meglio si dirà nell’apposito capitolo ) siano molto prossimi a quelli di un materiale sciolto. Sarà<br />

quindi fondamentale, in fase esecutiva, testare in sito le sue reali caratteristiche meccaniche con<br />

prove di sfilamento dei micropali a cui è delegato il ruolo fondazionale delle strutture di<br />

Lavori di difesa attiva nei confronti delle valanghe a monte degli abitati di Cogolo e Celedizzo in loc. Bosco Bruciato nel C.C. di Peio. - pag. 18

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