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epistolario ii - S.Maddalena di Canossa

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AL MARCHESE CARLOTTI ANTONIO<br />

432(Verona#1808.03.20)<br />

La <strong>Canossa</strong> è esultante e lo comunica al Marchese. Le con<strong>di</strong>zioni poste dal Ministro delle Finanze sono<br />

accettabili. Lo prega quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> volerlo ringraziare e d’implorare la sollecita approvazione del Principe Vicerè.<br />

Lo supplica anche <strong>di</strong> presentare al Beauharnais le scuse per suo fratello per qualche involontaria infrazione, <strong>di</strong><br />

cui non si riesce a capire la consistenza. In calce alla lettera della sorella, il Marchese Bonifacio, che è degente<br />

a letto, annuncia che è <strong>di</strong>ventato padre <strong>di</strong> « un bel maschio ».<br />

Cf. App. A 3, 16 marzo 1808<br />

Stimatissimo Signor Marchese<br />

Eccomi a più <strong>di</strong>ffusamente <strong>di</strong>chiararle, stimatissimo Signor Marchese, ciò che l'altr'jeri appenna<br />

le accennai per mancanza <strong>di</strong> tempo. Ricevetti dunque le occluse con<strong>di</strong>zioni da questa nostra Prefettura.<br />

Le mo<strong>di</strong>ficazioni che dalle prime proposte in esse si trovano, frutto sono certamente della bontà e<br />

premura con cui Ella ha voluto favorirmi. La Prefettura le accompagnò con una lettera nella quale per<br />

parte del Signor Ministro delle Finanze 1 mi significava che qualora quest'ultime proposizioni non mi<br />

avessero accomodato, s'intendeva sciolta ogni trattativa, e che non sarei più abbilitata ad implorare<br />

l'approvazione <strong>di</strong> Sua Altezza Imperiale 2 per questo affare. Io già le accetto, ed anzi della mia risposta<br />

gliene occludo una copia.<br />

Resta solo addesso che Ella stimatissimo Signor Marchese <strong>di</strong>a compimento all'affare che tanto<br />

bene Ella ha sin qui condotto col ringraziare, se crede, per me il Signor Ministro, e col procurare che<br />

dallo stesso sia sollecitata l'approvazione del Principe.<br />

Questa risoluzione della cosa venutami mi fa trovare superflua per ora la mia gitta a Milano<br />

potendosi ben Ella immaginare che col peso che ho, senza una necessità sono costretta a cercare <strong>di</strong> non<br />

allontanarmi; non ho però lasciato il pensiero <strong>di</strong> far questa gitta in altro momento lusingandomi che ella<br />

vorrà continuarmi la <strong>di</strong> Lei bontà per quest'opera. La domanda del Signor Rossi 3 per questo nostro<br />

Liceo mi fece sempre più capire quanto Ella si sia adoperato per me, e però quanto più gliene debba<br />

essere obbligata.<br />

Sent<strong>ii</strong> pure una vera riconoscenza pel Ministro delle Finanze, il quale, se non ci sosteneva, la<br />

cosa secondo le nostre viste era spe<strong>di</strong>ta. La ringrazio poi <strong>di</strong>stintamente <strong>di</strong> ciò ch'Ella m'avverte riguardo<br />

a mio fratello; mi <strong>di</strong>spiacque un poco la cosa; mi <strong>di</strong>spiace pur anche il motivo che l'ha cagionata<br />

potendola sinceramente assicurare che da questo settembre a questa parte egli fu tormentato da una<br />

febbre terzana, ed anzi in quest'ultimi giorni essendovisi a questa unita una reumatica si trova al<br />

presente obbligato a letto con due emissioni <strong>di</strong> sangue.<br />

So che egli ha fatto presentare le sue scuse a Sua Altezza Imperiale: desidero molto che il<br />

Principe le accetti con clemenza essendo pur troppo verissimo. Non dubiti che io faccia uso <strong>di</strong> quanto<br />

ella favorì avvertirmi se non nel modo il più riservato.<br />

Ho il vantaggio <strong>di</strong> confermarle nuovamente la <strong>di</strong>stinta mia stima e la più sincera riconoscenza.<br />

Di Lei Stimatissimo Signor Marchese<br />

Verona 20 marzo (1)808<br />

1 Prina Giuseppe, Ministro delle Finanze (Ep. I, lett. 178, n. 2, pag. 287).<br />

2 Il Viceré, Eugenio Beauharnais. (Ep. I, lett. 165, n. 1, pag. 266)<br />

3 Signor Rossi, segretario della sezione della Pubblica Istruzione a Milano (Ep. II/1, lett. 429, n. 1, pag. 44).

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