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MONTAGNA NOSTRA - Torrio

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80<br />

ontagna<br />

Nostra<br />

sempre mantenuto uno stretto legame<br />

dapprima epistolare e in seguito anche<br />

telefonico. Fu un grande onore per me<br />

averlo avuto alla mia ordinazione sacerdotale<br />

il 18 marzo 1972 nella Chiesa<br />

di S. Carlo in Piacenza e poi alla mia<br />

prima S. Messa a Costamezzana di Noceto<br />

(Parma), dove si era trasferita la mia<br />

famiglia. Da quel momento non vedevo<br />

l’ora che lo zio venisse in Italia per far<br />

visita con lui a tanti luoghi e persone a<br />

lui cari. I seminari di Bassano, Piacenza,<br />

Roma, la casa dei Padri anziani di<br />

Arco, ma anche a genitori e famigliari di<br />

confratelli in Brasile. Dieci giorni erano<br />

sempre riservati per me o in Svizzera o in<br />

Germania dove io ero missionario.<br />

Abbiamo potuto celebrare il suo 50° e 60°<br />

di sacerdozio a Castagnola, Cattaragna,<br />

Centenaro, Costamezzana e nel seminario<br />

di Bassano<br />

del Grappa. Lo<br />

zio Antonio ci<br />

teneva tanto e<br />

voleva tutti attorno<br />

sé.<br />

L’ultima volta<br />

che venne in<br />

Italia ci accorgemmo<br />

tutti<br />

che la sua salute<br />

andava<br />

scemando e sarebbe<br />

stato desiderio<br />

di tutti<br />

noi che rimanesse<br />

in Italia.<br />

Gli feci la proposta<br />

di venire<br />

ad abitare con<br />

me a Solothurn<br />

in Svizzera. Egli però era troppo legato<br />

alla sua gente e ai luoghi della sua missione<br />

e decise di ritornare, ben sapendo<br />

che forse era l’ultima volta che metteva<br />

piede in Italia.<br />

Negli ultimi tempi lo zio fu ricoverato<br />

al Recanto Scalabrini (casa per religiosi<br />

anziani) a S. Paolo (Brasile), dove rimase<br />

fino alla sua morte, seguito amorevolmente<br />

dai confratelli, in particolare dal<br />

responsabile P. Girotto Emidio, che mi ha<br />

permesso di essere in contatto con lo zio<br />

Antonio. Anche nelle sue ultime volontà<br />

ha lasciato scritto di voler essere sepolto<br />

in Brasile. Per me lo zio Antonio è e rimarrà<br />

la figura di un vero missionario.<br />

Per la sua Missione ha donato interamente<br />

la sua vita.<br />

Padre Giuseppe Cervini (Padre Pino),<br />

nipote.

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