Uss Excellent - Plancia - data stellare 60551

psicologica a catena. Ma vedo anche questa ipotesi come altamente
improbabile.”
“Se escludiamo una radice medica o psicologica da questi deja-vù, non resta
che qualcosa di fisico. - disse l’Ufficiale Scientifico - Posso avviare delle
scansioni dello spazio circostanze, alla ricerca di una qualunque anomalia…
Magari con l’aiuto dei sistemi di rilevamento della Fearless, se il
Comandante McCain mi aiuta.”
L’uomo accennò con il capo, ma intervenne il Comandante Shivhek.
“La sua logica non è perfetta. Se i deja-vù hanno una causa fisica, non è
detto che questa derivi da qualcosa di esterno. Potrebbe avere una radice
negli stessi sistemi della Base, ed in questo caso sarebbe necessaria una
analisi interna di tipo tre.”
“Per quanto mi riguarda, metterò in preallarme la sicurezza. - intervenne
Riccardi - Non possiamo escludere che quanto sta accadendo sia causato
non da qualcosa, ma da qualcuno.”
“In ogni caso, quello che non possiamo aspettare, è che si ripresenti un altro
deja-vù… - concluse Sherja con un breve sospiro - …finché non avremo
qualcosa di concret…”
Non finì la frase.
La porta si era aperta.
“Capitano, chiedo scusa per…” fece in tempo a dire Khish Chelak, prima di
accorgersi che la sua postazione era occupata.
Alle sue spalle comparve il Consigliere Xar, che fissò la scena con gli occhi
sbarrati. Khish fece un passo nella stanza senza perdere di vista l’altro
uomo. La sua mano sfiorò la mano dell’altro, e i due si fissarono dritto negli
occhi per un lungo istante. Xar rimase sulla porta, guardando sé stessa
alzarsi dalla postazione.
Poi, lentamente, l’uomo seduto sulla poltrona svanì.
Passeggiata della Base Spaziale - Ore 20:15
“È presto detto. - disse Finn - Ho bisogno di un passaggio per il Quadrante
Gamma, per me e per un’altra persona.”
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Deep Space 16 Γ - Episodio 009: Bolle di sapone