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Ospedale Civile di Imola La motociclea con i due militari e Derna avvolta nella coperta, zigzagando per evitare le buche delle bombe sulla Via Emila, arrivò ben presto all’Ospedale Civile. Anche l’Ospedale era stato colpito da una bomba, che aveva mandato in frantumi tui i vetri dell’edificio. La motociclea si fermò davanti all’ingresso dell’ospedale. Un’infermiera uscì dalla guardiola: – Non potete portare soldati qui! – disse risoluta ma con una certa riverenza. – Questo è un ospedale civile. Se ammeiamo militari rischiamo di venire bombardati. C’è un ospedale militare a Castel San Pietro... – Diese Dame ist kein Soldat. Questa no soldato! – interruppe il guidatore della motociclea. – Diese Frau ist schwanger. Donna italiana gravida... und ist italienisch. Tu chiamare doore. Presto! Rufen sie schnell einen Arzt! Alla vista di Derna appollaiata nel side-car l’infermiera capì che non c’era un aimo da perdere. – Voi meetela su quel leino – ordinò ai soldati l’infermiera: – io vado in cantina a vedere se trovo un doore. I militari delicatamente adagiarono Derna sul lettino, premurandosi prima di togliere tue le schegge di vetro che c’erano sopra. – Jetzt haben sie elf Kinder. Bampino Zahl... numero undici – sentenziò il militare grosso. 27 Questa signora non è un soldato. Questa donna è incinta ed e’ italiana. Presto chiamate un dottore. Ora avrai il figlio numero undici.
Le bombe ora cadevano veramente vicine all’ospedale. I militari coprirono Derna con la coperta, rimontarono sulla motociclea e soo la pioggia delle bombe che cadevano tue aorno sparirono tra il fumo e la polvere della Via Emila. Arrivarono il doore, l’infermiera e una suora. Trovarono solo Derna sul leino, in preda a forti dolori. Dei soldati tedeschi nessuna traccia. Il doore prontamente si rese conto della situazione: – Presto, nel reparto – ordinò spingendo lui stesso il leino nella direzione del reparto maternità. – Bel tempo per avere figli – proruppe il doore lungo il tragio. – La volontà del Signore – sentenziò la suora. – Se’, la vuluntè d’el Snor – mugugnò Derna – l’è stè to un zavaj. Se sapevo che andava così non l’avrei fao! – Ma cosa dice, signora – la redarguì la suora – questo è un dono del Signore. Derna sulla barella fu introdoa nel reparto pediatrico ancora tuo a soqquadro a causa dei bombardamenti. Il leino della sala operatoria era pieno di frantumi di vetro provenienti dalle finestre roe. Velocemente il doore e l’infermiera scrollarono via il vetro, riordinarono alla meglio e si prepararono per l’intervento. – Lei sorella, – disse il doore, – preghi il Signore che tuo vada bene e non ci siano conseguenze. Era evidente che in quelle condizioni e circostanze non sarebbe stato possibile nessun intervento fuori del normale. L’ospedale inoltre non era provvisto di particolari apparecchiature, perché di solito 28 Sì... la volontà del Signore È stato tutto uno sbaglio.
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