Regolamento per la tutela, la conservazione e lo - Ordine Dottori ...
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COMUNE DI VARESE<br />
<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong>, <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> e <strong>lo</strong> sviluppo dei parchi, giardini<br />
e aree verdi del Comune di Varese<br />
(approvato con D.C.C. n° 53 del 23 ottobre 2012)<br />
Assessorato al<strong>la</strong> sostenibilità e tute<strong>la</strong> ambientale, verde pubblico, parchi, aree protette<br />
Art. 1<br />
Finalità e ambiti di applicazione<br />
a) Il va<strong>lo</strong>re del paesaggio è tute<strong>la</strong>to dall'artico<strong>lo</strong> 9 del<strong>la</strong> Costituzione del<strong>la</strong> Repubblica italiana: “La<br />
Repubblica promuove <strong>lo</strong> sviluppo del<strong>la</strong> cultura e <strong>la</strong> ricerca scientifica e tecnica. Tute<strong>la</strong> il paesaggio<br />
e il patrimonio storico e artistico del<strong>la</strong> Nazione”.<br />
b) Il verde urbano si collega a questa norma di tute<strong>la</strong> in re<strong>la</strong>zione alle importanti funzioni ambientali,<br />
urbanistiche e sociali, oltreché <strong>per</strong> il notevole ruo<strong>lo</strong> di educazione naturalistica e di miglioramento<br />
del<strong>la</strong> qualità urbana, con benefiche ricadute anche sul<strong>lo</strong> sviluppo turistico ed economico del<strong>la</strong> città,<br />
sul<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita dei residenti e dei “city users”.<br />
c) L'Amministrazione Comunale ne riconosce <strong>la</strong> valenza nel<strong>la</strong> sua complessità compresi gli aspetti<br />
culturali e ricreativi, e con il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> intende salvaguardarne le caratteristiche e peculiarità.<br />
d) In quest'ottica, infatti, anche il verde di proprietà privata rientra in tali va<strong>lo</strong>ri e determina gli stessi<br />
benefici <strong>per</strong> l'intera collettività ed è <strong>per</strong>tanto anch'esso oggetto di rispetto e tute<strong>la</strong>. In questo sistema<br />
di tipo<strong>lo</strong>gie del verde si deve considerare anche il verde di arredo utilizzato <strong>per</strong> creare separazione<br />
all'interno del<strong>la</strong> viabilità veico<strong>la</strong>re o delle infrastrutture, o delle zone industriali; il verde quindi si<br />
configura come trama di connessione tra le aree interne del<strong>la</strong> città, fra le aree <strong>per</strong>iferiche <strong>per</strong>iurbane<br />
e fra queste e <strong>la</strong> campagna. In stretta corre<strong>la</strong>zione fitosocio<strong>lo</strong>gica, eco<strong>lo</strong>gica ed estetica con il verde<br />
pubblico, si pone il verde privato. Quest'ultimo, nel<strong>la</strong> Varese Città dei giardini giunge a rivestire un'importanza<br />
notevolissima, <strong>per</strong> estensione e/o <strong>per</strong> qualità<br />
e) Le disposizioni successive disciplinano, quindi, sia gli interventi da effettuare sul patrimonio verde<br />
di proprietà pubblica che su quel<strong>lo</strong> di proprietà privata e fissano norme re<strong>la</strong>tive alle modalità dell'impianto,<br />
manutenzione e difesa di aree verdi, alberate e singoli esemp<strong>la</strong>ri, indicano criteri da seguire<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> progettazione di nuove aree, tute<strong>la</strong>no parchi e giardini pubblici, aree di pregio ambientale<br />
storico-paesaggistico, aree destinate a parco dagli strumenti urbanistici vigenti ecc., onde garantire<br />
<strong>la</strong> protezione ed una razionale gestione degli spazi verdi del<strong>la</strong> città.<br />
f) Il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> si applica alle aree pubbliche e private poste nel territorio amministrativo<br />
del Comune di Varese e detta norme <strong>per</strong> <strong>la</strong> progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di<br />
spazi verdi.<br />
g) Per le siepi, i fi<strong>la</strong>ri anche arborati e le piante singole o a gruppi poste in terreni a destinazione agrico<strong>la</strong><br />
si applicano esclusivamente le norme di cui agli art. 6 e 14;<br />
h) Sono soggette a tutte le norme del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> le seguenti aree<br />
• oggetto di interventi che prevedono Denuncia di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio<br />
Attività o Attività edilizia libera (art. 6 DPR 380/2001 come modificato dal<strong>la</strong> L. n.<br />
737/2010);
• tute<strong>la</strong>te ai sensi del decreto legis<strong>la</strong>tivo dal D.Lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio,<br />
ai sensi dell’art.10 del<strong>la</strong> l.6 luglio 2002 n°137);<br />
i) Esu<strong>la</strong>no dal presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>:<br />
• le piante da frutto poste in orti o in aree di <strong>per</strong>tinenza di edifici agricoli, nonché le piante facenti<br />
parte di piantagioni di arboricoltura da legno, da frutto e i vivai anche in stato di temporaneo abbandono<br />
del<strong>la</strong> coltivazione;<br />
• le su<strong>per</strong>fici a bosco, così come definite dal<strong>la</strong> L.R. n°31 del 2008 e s.m.i., dove si applica <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva<br />
Legis<strong>la</strong>zione vigente;<br />
• gli interventi di disboscamento, di sradicamento di alberi, di cambio di destinazione d’uso e di<br />
movimento di terra di cui al<strong>la</strong> lr. n°31/2008 e s.m.i.<br />
j) L’Amministrazione Comunale potrà, con apposita ordinanza dirigenziale e previo parere del<strong>la</strong><br />
Giunta Comunale, porre sotto tute<strong>la</strong> anche piante singole o in gruppi che, seppur non tute<strong>la</strong>te in base<br />
ai precedenti commi o dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione regionale in materia di alberi monumentali, manifestano<br />
un partico<strong>la</strong>re pregio dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, naturalistico o scientifico.<br />
k) L’Amministrazione Comunale promuove <strong>la</strong> festa degli alberi già indicata dall’art. 104 del Regio<br />
Decreto n° 3267 del 1923. La stessa comporterà <strong>la</strong> messa a dimora di almeno un esemp<strong>la</strong>re arboreo<br />
di pregio botanico il 31 marzo di ogni anno nelle aree verdi comunali al<strong>la</strong> presenza dei bambini delle<br />
scuole di Varese. Rimane inteso che ogni qualvolta vi siano eventi di rilievo comunale, nazionale,<br />
sovranazionale, re<strong>la</strong>tivi ad attività concernenti <strong>la</strong> salvaguardia ambientale, sarà preciso onere<br />
dell’Amministrazione Comunale ricordarli, come sopra, con <strong>la</strong> posa di un albero.<br />
l) L'Amministrazione Comunale si avvarrà, <strong>per</strong> gli aspetti o<strong>per</strong>ativi re<strong>la</strong>tivi all'applicazione del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>,<br />
delle proprie strutture tecniche e amministrative facenti capo all’Attività Verde Pubblico.<br />
Art. 2<br />
Definizione di piante tute<strong>la</strong>te<br />
Prescrizioni generali <strong>per</strong> abbattimenti, trapianti e altri interventi<br />
a) Sono considerate “piante tute<strong>la</strong>te”, e <strong>per</strong>tanto oggetto del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>:<br />
• le piante arboree il cui diametro del fusto a misurato a petto d’uomo (cioè a 1,30 m di altezza<br />
dal suo<strong>lo</strong>) è pari o su<strong>per</strong>iore a 25 cm. Nel caso di piante policormiche <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> si estende a tutte<br />
quelle che possiedono anche un so<strong>lo</strong> fusto con diametro pari o su<strong>per</strong>iore al<strong>la</strong> citata misura. Sono<br />
escluse dal<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> le specie di cui all’allegato A.1).<br />
• le piante arbustive il cui diametro del fusto a misurato a petto d’uomo (cioè a 1,30 m di altezza<br />
dal suo<strong>lo</strong>) è pari o su<strong>per</strong>iore a 15 cm appartenenti ai generi di cui all’allegato A.2)<br />
• le piante rampicanti il cui diametro del fusto a misurato a petto d’uomo (cioè a 1,30 m di altezza<br />
dal suo<strong>lo</strong>) è pari o su<strong>per</strong>iore a 10 cm appartenenti ai generi di cui all’allegato A.3)<br />
• le piante di qualsiasi dimensione facenti parte di architetture vegetali con più di 50 anni quali<br />
berceaux, <strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti, gazebi, arabeschi, <strong>la</strong>birinti, parterre o comunque piante trattate secondo le<br />
tecniche dell’ars topiaria;<br />
b) Sono considerati “alberi monumentali”, e <strong>per</strong>tanto oggetto non so<strong>lo</strong> del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> ma<br />
anche degli indirizzi <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione e tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> dettati dal<strong>la</strong> Regione Lombardia ai sensi dell’ art.<br />
12 l.r. 10/2008 e del Decreto del Dirigente del<strong>la</strong> Struttura Va<strong>lo</strong>rizzazione delle aree protette e biodiversità<br />
del<strong>la</strong> Regione Lombardia n° 7502 del 5.10.2011, gli alberi con le caratteristiche riassunte<br />
nell’allegato A.4). Co<strong>lo</strong>ro che desiderino segna<strong>la</strong>re un albero che risponda alle caratteristiche di<br />
monumentalità indicate dal presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, possono compi<strong>la</strong>re e inviare al<strong>la</strong> Regione Lombardia<br />
o all’Attività Verde Pubblico apposita scheda predisposta dal<strong>la</strong> Regione. Le schede <strong>per</strong>venute<br />
presso l’Attività Verde Pubblico verranno valutate e successivamente, se le caratteristiche dell'albero<br />
saranno giudicate tali da comportare uno studio più approfondito <strong>per</strong> il riconoscimento dell'esemp<strong>la</strong>re<br />
come albero monumentale, verranno inviate al<strong>la</strong> Direzione Generale “Sistemi Verdi e Pa-<br />
2
esaggio” del<strong>la</strong> Regione <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione prevista ai sensi del<strong>la</strong> D.G.R. n° 1044 del 22.12.2010.<br />
L'Amministrazione Comunale richiederà al<strong>la</strong> Regione Lombardia contributi <strong>per</strong> <strong>la</strong> cura ordinaria e<br />
straordinaria degli alberi di pregio da riconoscere ai proprietari o agli aventi diritto che ne facciano<br />
richiesta.<br />
c) Negli spazi verdi protetti ai sensi del decreto legis<strong>la</strong>tivo n°42/2004 (vds allegati M ed O), vengono<br />
considerate “piante tute<strong>la</strong>te” tutte le piante oggetto di salvaguardia dal<strong>la</strong> legge in paro<strong>la</strong> qua<strong>lo</strong>ra<br />
raggiungano le dimensioni indicate al punto a) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />
d) È fatto divieto a chiunque, senza <strong>la</strong> prescritta autorizzazione di cui ai successivi articoli 7, 8 e 10, o<br />
senza <strong>la</strong> denuncia di abbattimento di cui al successivo art. 9, abbattere, distruggere, danneggiare,<br />
rimuovere, trapiantare, modificare con potature che non siano condotte secondo le modalità del successivo<br />
art. 3), tutte le “piante tute<strong>la</strong>te”.<br />
e) Si intende <strong>per</strong> danneggiamento ogni azione, diretta o indiretta, do<strong>lo</strong>sa o colposa, che provochi anomalie<br />
fisio<strong>lo</strong>giche e/o alterazioni morfo<strong>lo</strong>giche tali da predisporre <strong>la</strong> pianta al<strong>la</strong> co<strong>lo</strong>nizzazione di<br />
patogeni o parassiti, come ad esempio il riporto di terra sulle radici, le lesioni alle radici, le scortecciature,<br />
le potature non eseguite a rego<strong>la</strong> d’arte, l’impiego di fitofarmaci o diserbanti in maniera non<br />
corretta.<br />
Art. 3<br />
Prescrizioni <strong>per</strong> potature<br />
a) Le potature di “piante tute<strong>la</strong>te” possono essere eseguite liberamente, salvo le limitazioni di cui ai<br />
successivi commi e le eventuali altre norme statali e regionali vigenti.<br />
b) Sono vietate le potature delle “piante tute<strong>la</strong>te” effettuate mediante capitozzatura di rami in corrispondenza<br />
di punti il cui diametro raggiunge o su<strong>per</strong>a i 10 cm: nel caso che il ramo da asportare sia<br />
compreso fra i 10 cm e i 20 cm di diametro tutti i tagli devono <strong>per</strong>tanto essere obbligatoriamente<br />
eseguiti mediante <strong>la</strong> tecnica del “taglio di ritorno”, ovvero recidendo il ramo (con strumenti affi<strong>la</strong>ti<br />
e puliti) in corrispondenza di una biforcazione e ri<strong>la</strong>sciando un ramo “tiralinfa” di dimensioni diametriche<br />
non inferiori ad un terzo di quelle del ramo da eliminare, inclinato rispetto al<strong>la</strong> direzione<br />
del ramo principale al massimo di 45°, il tutto rispettando il “colletto” di quel<strong>lo</strong> da asportare ed evitando<br />
l’inutile potatura definita “a coda di cane” assimi<strong>la</strong>bile a capitozzatura.<br />
c) Sono vietate le potature delle “piante tute<strong>la</strong>te” effettuate mediante taglio di rami, anche mediante <strong>la</strong><br />
tecnica del “taglio di ritorno”, in corrispondenza di punti il cui diametro raggiunge o su<strong>per</strong>a i 20 cm,<br />
salvo nei seguenti casi:<br />
• potatura di rami completamente o in gran parte secchi;<br />
• potatura di rami con pato<strong>lo</strong>gie o parassiti di cui all’allegato B del presente rego<strong>la</strong>mento;<br />
• potatura di monconi e di rami già spezzati.<br />
• potatura di risanamento e recu<strong>per</strong>o di esemp<strong>la</strong>ri in fase di decadenza/decrepitezza;<br />
d) La spalcatura delle Gimnos<strong>per</strong>me viene eseguita preferibilmente durante il riposo vegetativo o in<br />
estate al termine del<strong>la</strong> crescita dei germogli. È vietato asportare, in ogni intervento, più di cinque<br />
cerchie di rami vivi. È inoltre vietato liberare da rami vivi oltre un terzo del tronco dell’albero, salvo<br />
che in Pinus sylvestris.<br />
e) È sempre vietato il taglio del<strong>la</strong> freccia apicale delle Gimnos<strong>per</strong>me , anche se con diametro inferiore<br />
a 10 cm, salvo nel caso di tassi, tuje, cipressi e simili usati <strong>per</strong> “ars topiaria” o siepi ed ancora salvo<br />
nel caso di eliminazione di cimali saettati, danneggiati da eventi meteorici e colpiti da attacchi parassitari.<br />
Sono altresì esclusi dal divieto i tagli consigliati di riduzione falciforme del<strong>la</strong> chioma in<br />
seguito a verifiche di stabilità visive e/o strumentali volte a valutare/misurare il rischio di ribaltamento<br />
del<strong>la</strong> zol<strong>la</strong> radicale, <strong>lo</strong> stroncamento dell’intero fusto o <strong>la</strong> rottura di rami mal inseriti e/o instabili.<br />
3
f) Le potature di rami verdi di piante tute<strong>la</strong>te sono vietate durante il <strong>per</strong>iodo di schiusa delle gemme,<br />
del<strong>la</strong> fioritura e del<strong>la</strong> crescita dei germogli, tranne nei seguenti casi:<br />
• potature di formazione con asportazione di piccoli rami di diametro massimo di 3-4 cm mediante<br />
taglio di ritorno;<br />
• potatura di piccoli rami in quantità limitata;<br />
• potatura di rami spezzati o realmente <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>si;<br />
• potatura di piante usate <strong>per</strong> “ars topiaria” o siepi.<br />
g) Le prescrizioni del presente artico<strong>lo</strong> dovranno essere rispettate anche nel caso di interventi edilizi<br />
(predisposizione cantiere con o<strong>per</strong>e accessorie quali ponteggi, posizionamento gru, linee tecno<strong>lo</strong>giche<br />
definitive o provvisorie etc.): in sede di progettazione degli interventi dovranno prendersi in<br />
considerazione i limiti sopra esposti <strong>per</strong> <strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> chioma di alberi tute<strong>la</strong>ti in prossimità del<br />
cantiere edile, dovendosi evitare interventi assimi<strong>la</strong>bili a capitozzatura delle piante tute<strong>la</strong>te. Qua<strong>lo</strong>ra,<br />
in corso d’o<strong>per</strong>a, non si siano trovate soluzioni alternative ad interventi come da commi c), d ed<br />
e) del presente artico<strong>lo</strong>, comunque da escludersi in fase progettuale, come da apposita comunicazione<br />
all’Attività Verde Pubblico del Direttore dei Lavori o dal Coordinatore <strong>per</strong> <strong>la</strong> Sicurezza in fase<br />
di esecuzione del cantiere edile; l’Attività Verde Pubblico potrà richiedere l’esecuzione di o<strong>per</strong>e<br />
di mitigazione ambientale e di compensazione ambientale con le modalità indicate all’art. 13 comma<br />
g.<br />
h) Partico<strong>la</strong>ri modalità di potatura dovranno essere autorizzati su alberi monumentali individuati<br />
dall’art. 1 lettera m), art. 2 lettera b) o dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione statale e regionale in materia. La richiesta<br />
di autorizzazione dovrà essere accompagnata da una <strong>per</strong>izia tecnico-forestale effettuata da un Dottore<br />
Forestale o Dottore Agronomo, iscritto nei re<strong>la</strong>tivi ordini professionali, e le o<strong>per</strong>azioni dovranno<br />
effettuarsi con <strong>la</strong> Direzione Lavori di professionista del<strong>lo</strong> stesso ordine professionale. I contenuti<br />
minimi del<strong>la</strong> <strong>per</strong>izia tecnico-forestale sono i medesimi indicati al<strong>la</strong> lettera b) del successivo art. 7.<br />
Art. 4 Prescrizioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> degli apparati radicali<br />
a) Sono vietati, salvo specifica autorizzazione <strong>per</strong> cause di forza maggiore, nell’area di rispetto delle<br />
“piante tute<strong>la</strong>te”, così come definita nel<strong>la</strong> sottostante tabel<strong>la</strong>, danneggiamenti o disturbi arrecati agli<br />
apparati radicali mediante:<br />
• pavimentazione con materiali im<strong>per</strong>meabili del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie del suo<strong>lo</strong>;<br />
• compattamento del suo<strong>lo</strong>, anche mediante passaggio o sosta di automezzi;<br />
• scavi o riporti di materiali, compresa terra o sabbia;<br />
• deposito o versamenti di sali, olii, acidi o prodotti fortemente alcalini, o comunque di qualsiasi<br />
sostanza che, <strong>per</strong> le sue caratteristiche fisico-chimiche produca danni o alterazioni alle piante;<br />
• fuoriuscita di gas e altre sostanze dannose al<strong>la</strong> vegetazione da condutture.<br />
Diametro del fusto a 1,30 m dal suo<strong>lo</strong> Raggio minimo dell’area di rispetto<br />
< 30 cm 2,0 m<br />
30 - 50 cm 3,0 m<br />
50 - 80 cm 4,0 m<br />
80 -140 cm 6,0 m<br />
140 - 180 cm 8,0 m<br />
> 180 cm o monumentale <strong>per</strong> dimensioni 14,0 m<br />
b) In occasione di nuovi impianti è necessario destinare ad ogni singo<strong>la</strong> pianta (anche se non corrispondente<br />
al<strong>la</strong> definizione di “pianta tute<strong>la</strong>ta” al momento del<strong>la</strong> messa a dimora) un’area <strong>per</strong>meabile<br />
e drenante attorno al tronco di su<strong>per</strong>ficie minima come dal prospetto seguente:<br />
4
Tipo di pianta Altezza raggiungibile Su<strong>per</strong>ficie minima<br />
a maturità<br />
<strong>per</strong>meabile<br />
Arbusto o albero di 4 a grandezza<br />
2,5 - 8 m 2 m 2<br />
Albero di 3 a grandezza 8 - 15 m 4 m 2<br />
Albero di 2 a grandezza 15 - 25 m 8 m 2<br />
Albero di 1 a grandezza Oltre 25 m 16 m 2<br />
c) È vietato effettuare tagli, rescissioni e strappi degli apparati radicali e, in caso di danneggiamento<br />
accidentale degli stessi, è obbligatorio recidere con un taglio netto le radici lese, al fine di favorirne<br />
<strong>la</strong> cicatrizzazione e l’emissione di nuove radici.<br />
Art. 5<br />
Distanze delle piante da confini ed abitazioni<br />
a) I rami e le radici che si diffondono oltre i confini di proprietà possono essere recisi so<strong>lo</strong> in caso di<br />
reale danno o intralcio a <strong>per</strong>sone o cose; i tagli dei rami devono essere eseguiti secondo le prescrizioni<br />
di cui al precedente artico<strong>lo</strong> 3.<br />
b) La distanza minima di semina o piantagione di piante sia dal confine di proprietà, sia da edifici (anche<br />
se esistenti sul<strong>la</strong> medesima proprietà), è determinata dal tipo di pianta (cfr. allegato D), in base<br />
al seguente prospetto:<br />
Tipo di pianta Altezza raggiungibile Distanza<br />
a maturità<br />
minima<br />
Rampicante meno di 15 m 0,3 m<br />
Cespuglio o arbusto potato a siepe meno di 2,5 m 0,5 m<br />
Arbusto o albero di 4 a grandezza 2,5 - 8 m 1,5 m<br />
Albero di 3 a grandezza 8 - 15 m 3 m<br />
Albero di 2 a grandezza 15 - 25 m 4 m<br />
Albero di 2 a grandezza a chioma “co<strong>lo</strong>nnare” 15 - 25 m 3 m<br />
Albero di 1 a grandezza oltre 25 m 5 m<br />
Albero di 1 a grandezza a chioma “co<strong>lo</strong>nnare” oltre 25 m 4 m<br />
Art. 6<br />
Altre prescrizioni, vegetazione sporgente su viabilità pubblica e vegetazione oscurante <strong>la</strong> pubblica<br />
illuminazione<br />
a) Il taglio delle siepi e dei fi<strong>la</strong>ri anche arborati posti in terreni agricoli e destinati al<strong>la</strong> produzione di<br />
legname di cui all’art. 1, comma b), può avvenire so<strong>la</strong>mente tra il 15 ottobre e il 31 marzo, salvo<br />
limiti più rigorosi vigenti stabiliti da altre Norme. Il presente limite temporale si applica sia nel caso<br />
di governo a ceduo che a fustaia.<br />
b) È fatto divieto piantare, seminare o diffondere le specie botaniche di cui all’allegato A, in quanto<br />
sono considerate dannose a causa del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro capacità di diffondersi spontaneamente in ambienti forestali<br />
o naturali, impoverendoli sotto l’aspetto eco<strong>lo</strong>gico, selvicolturale ed economico.<br />
c) È vietato apporre cartelli segnaletici o di altra natura, nonché fili, cavi e condutture di ogni tipo, anche<br />
<strong>per</strong> <strong>per</strong>iodi temporanei, su “piante tute<strong>la</strong>te”.<br />
d) Poiché l'utente del<strong>la</strong> strada deve essere messo nelle condizioni di poter transitare in piena sicurezza,<br />
di godere di ottima visibilità, di non trovare ostacoli lungo il suo <strong>per</strong>corso, il proprietario, il fittavo<strong>lo</strong><br />
o chiunque abbia in disponibilità le proprietà confinanti con i marciapiedi, le strade comunali o<br />
5
vicinali ad uso pubblico ha il dovere di mettere in atto tutti gli interventi necessari affinché <strong>la</strong> vegetazione<br />
non restringa <strong>la</strong> <strong>la</strong>rghezza <strong>per</strong>corribile/calpestabile del<strong>la</strong> strada (e sue <strong>per</strong>tinenze) o del marciapiede<br />
rispettivamente. La manutenzione di contenimento del<strong>la</strong> vegetazione fino al confine p<strong>la</strong>nimetrico<br />
del<strong>la</strong> proprietà pubblica <strong>per</strong> i motivi sopra indicati, dovrà essere garantita <strong>per</strong> un fronte in<br />
altezza di 250 cm in caso di marciapiedi e di 400 cm in caso di strade; <strong>la</strong> manutenzione del<strong>la</strong> vegetazione<br />
dovrà inoltre garantire <strong>la</strong> visibilità del<strong>la</strong> segnaletica anche in caso in cui ne compromettono<br />
<strong>la</strong> leggibilità dal<strong>la</strong> distanza e dall'ango<strong>la</strong>zione necessarie;<br />
e) Qua<strong>lo</strong>ra <strong>per</strong> effetto di intem<strong>per</strong>ie o <strong>per</strong> qualsiasi altra causa vengano a cadere sul piano stradale alberi<br />
piantati in terreni <strong>la</strong>terali o ramaglie di qualsiasi specie e dimensioni, il proprietario di essi è tenuto<br />
a rimuoverli nel più breve tempo possibile<br />
f) Chiunque violi le disposizioni del presente artico<strong>lo</strong> è soggetto al<strong>la</strong> sanzione amministrativa di cui<br />
all’allegato L.<br />
g) Al<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione delle precedenti disposizioni consegue <strong>la</strong> sanzione amministrativa accessoria dell'obbligo,<br />
<strong>per</strong> l'autore del<strong>la</strong> stessa, del ripristino a sue spese dei luoghi o del<strong>la</strong> rimozione delle o<strong>per</strong>e<br />
abusive.<br />
Art. 7<br />
Ri<strong>la</strong>scio di autorizzazioni nel caso di abbattimenti in zone vinco<strong>la</strong>te dal D.Lgs .42/2004 - Parte terza<br />
–Beni paesaggistici ed in caso di alberi definiti “monumentali”<br />
a) Per richiedere l’autorizzazione all’abbattimento di “piante tute<strong>la</strong>te” vive in zone vinco<strong>la</strong>te dal<br />
D.Lgs 42/2004- Parte terza –Beni paesaggistici ed ancora in caso di “alberi monumentali” ovunque<br />
ubicati è necessario che il proprietario, o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, presenti (anche via posta elettronica<br />
certificata) apposita domanda all’Attività Verde Pubblico in carta da bol<strong>lo</strong>, con le seguenti indicazioni<br />
obbligatorie:<br />
I) specie botanica e dimensioni (altezza totale e diametro del tronco a 1,30 m dal suo<strong>lo</strong>) delle<br />
piante che si intendono abbattere e di tutte quelle presenti nel<strong>lo</strong> stesso luogo oggetto di intervento;<br />
II) luogo ed esatta ubicazione delle piante, con p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> 1:50 - 1:500, tale da <strong>per</strong>mettere<br />
l’identificazione delle stesse;<br />
III) motivi dettagliati <strong>per</strong> i quali si intende richiedere l’abbattimento;<br />
IV) eventuale disponibilità del proprietario o di colui che ne abbia tito<strong>lo</strong> legale ad effettuare il<br />
reimpianto con nuovi alberi.<br />
V) una o più fotografie a stampa nitide a co<strong>lo</strong>ri (non a sviluppo istantaneo) che identifichino con<br />
esattezza tutte le singole piante <strong>per</strong> le quali si chiede l’abbattimento.<br />
b) Il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale può inoltre allegare al<strong>la</strong> domanda un’apposita <strong>per</strong>izia tecnico-forestale<br />
effettuata da un Dottore Forestale o Dottore Agronomo, iscritto nei re<strong>la</strong>tivi Albi professionali,<br />
al fine di meglio precisare i motivi <strong>per</strong> i quali richiede l’abbattimento e <strong>per</strong> individuare<br />
specie e posizione delle eventuali piante che si intendono col<strong>lo</strong>care al posto di quelle da togliere. La<br />
<strong>per</strong>izia tecnico-forestale dovrà contenere come requisiti minimi: un’analisi fitopato<strong>lo</strong>gia comprendente<br />
<strong>la</strong> descrizione microambientale, fisiopatie accertate, fattori eco<strong>lo</strong>gici sfavorevoli riscontrati,<br />
danni di natura antropica o naturali sia visibili che desumibili con ragionevole certezza in ragione<br />
dell'ubicazione dell' albero, difetti o anomalie morfo<strong>lo</strong>giche dell'albero; <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione specifica<br />
dei patogeni funginei presenti; parassiti animali se presenti (insetti); una valutazione di stabilità<br />
meccanica che potrà essere di tipo strumentale a discrezione del professionista Dottore Forestale o<br />
Dottore Agronomo; a tito<strong>lo</strong> esemplificativo le indagini strumentali attualmente utilizzate al<strong>lo</strong> scopo<br />
sono <strong>la</strong> tomografia sonica, <strong>la</strong> resistenza al<strong>la</strong> penetrazione del dendrodensimetro, il pulling test con<br />
contestuale analisi del carico del vento (Wind Load Analysis). Le <strong>per</strong>izie strumentali, in accordo a<br />
quanto stabilito dal protocol<strong>lo</strong> I.S.A. (International Society of Arboricolture) sul<strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong><br />
stabilità degli alberi, dovranno indicare in quale c<strong>la</strong>sse di propensione al cedimento (Fracture Risk<br />
6
C<strong>la</strong>ss) sono gli alberi oggetto d’istanza in applicazione del metodo VTA (Visual Tree Assessment);<br />
sono considerate equivalenti le <strong>per</strong>izie tecniche che si avvarranno del<strong>la</strong> metodo<strong>lo</strong>gia S.I.A.(Statics-<br />
Integrated Assessment), S.I.M.(Statics Integrated Methods), T.S.E.(Tree Stability Evalutation) o<br />
equivalenti che dovessero manifestarsi nel corso del progresso tecnico;<br />
c) La <strong>per</strong>izia tecnico-forestale effettuata da un Dottore Forestale o Dottore Agronomo, di cui al comma<br />
precedente, è obbligatoria nei seguenti casi:<br />
• alberi di dimensioni grandi o eccezionali (appartenenti al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse diametrica dei 70 cm o alle<br />
su<strong>per</strong>iori 1 ) salvo che <strong>per</strong> quelli posti a distanze inferiore, da confini di proprietà, edifici, linee<br />
tecno<strong>lo</strong>giche, a quelle indicate dall’art. 5;<br />
• piante di pregio tute<strong>la</strong>te da appositi provvedimenti di cui all’art. 1 lettera m);<br />
• alberi monumentali di cui all’art. 2 lettera b).<br />
d) Qua<strong>lo</strong>ra le piante da abbattere si trovino in zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 42/2004,<br />
parte seconda- Beni culturali (ex L. 1089/1939) è necessario presentare l’autorizzazione ri<strong>la</strong>sciata<br />
dal<strong>la</strong> Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il Paesaggio del<strong>la</strong> Regione Lombardia con sede<br />
a Mi<strong>la</strong>no. Tale autorizzazione è ri<strong>la</strong>sciata dal<strong>la</strong> Soprintendenza dopo <strong>la</strong> presentazione di un’apposita<br />
domanda, indirizzata al<strong>la</strong> stessa, in marca da bol<strong>lo</strong> ed accompagnata da altre fotografie e p<strong>la</strong>nimetrie.<br />
e) Ana<strong>lo</strong>gamente, il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale deve presentare le necessarie autorizzazioni<br />
ai sensi di eventuali altre norme vigenti.<br />
f) L’Area XI – Attività Verde Pubblico, acquisito il parere del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cale Commissione del Paesaggio,<br />
ri<strong>la</strong>scia l’autorizzazione o il diniego entro sessanta giorni dal ricevimento del<strong>la</strong> domanda. Entro tale<br />
termine, qua<strong>lo</strong>ra i motivi addotti <strong>per</strong> l’abbattimento non risultino evidenti, l’Attività Verde Pubblico<br />
potrà esigere (con una motivazione adeguata) dal proprietario o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale<br />
l’effettuazione di una <strong>per</strong>izia tecnico-forestale, anche asseverata, e<strong>la</strong>borata da un Dottore Forestale<br />
o da un Dottore Agronomo. Dal<strong>la</strong> data di presentazione da parte del proprietario o di chi ne abbia tito<strong>lo</strong><br />
legale delle modifiche o delle integrazioni richieste decorrono altri venti giorni entro i quali<br />
l’Attività Verde Pubblico dovrà concedere o negare l’autorizzazione. Il provvedimento finale<br />
dell’Area XI verrà trasmesso al<strong>la</strong> competente Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il Paesaggio<br />
del<strong>la</strong> Regione Lombardia. Il provvedimento assumerà efficacia al trascorrere di 25 giorni dal<br />
ricevimento del<strong>lo</strong> stesso da parte del<strong>la</strong> Soprintendenza senza che <strong>per</strong>venga all’Attività Verde Pubblico<br />
esplicita e differente disposizione ministeriale.<br />
g) Il ritiro dell’autorizzazione è subordinato al versamento, presso <strong>la</strong> Tesoreria Comunale, del<strong>la</strong> somma<br />
stabilita dalle tabelle di volta in volta vigenti <strong>per</strong> diritti di Segreteria.<br />
h) L’avente tito<strong>lo</strong> potrà rinnovare l’istanza di abbattimento a distanza di 24 mesi oppure ogni qualvolta<br />
si verificassero o si sospettassero nuove alterazioni del<strong>la</strong> pianta o trasformazioni del sito di impianto<br />
tali da far ragionevolmente temere <strong>per</strong> <strong>la</strong> stabilità o <strong>la</strong> salute delle pianta stessa.<br />
Nel suddetto arco temporale <strong>per</strong>mane in ogni caso a carico del proprietario l’obbligo di custodia ex<br />
art. 2051 codice civile – Danno cagionato da cosa in custodia .<br />
i) Costituiscono consone motivazioni <strong>per</strong> concedere l’abbattimento di piante i seguenti casi:<br />
• sostituzione graduale di alberi in un popo<strong>la</strong>mento coetaneo o para-coetaneo, maturo o stramaturo;<br />
diradamento al fine di togliere le piante aduggiate e/o soprannumerarie;<br />
• eliminazione di specie esotiche in interventi di rinaturalizzazione;<br />
• eliminazione di specie estranee al contesto in interventi di restauro conservativo di verde vinco<strong>la</strong>to<br />
ai sensi del D.Lgs. n° 42/2004 (vds allegato I);<br />
• pianta sita a distanza troppo breve dal confine di proprietà o da edifici con danni evidenti (ad es.<br />
occlusione di scarichi fognari, scarsa illuminazione, scarso irraggiamento so<strong>la</strong>re con danno energetico<br />
alle residenze etc.)<br />
7
• errato utilizzo del<strong>la</strong> specie in fase giovanile in considerazione delle note potenzialità di sviluppo<br />
del<strong>la</strong> stessa nel<strong>la</strong> fase adulta o di vecchiaia;<br />
• reale necessità non eliminabile di provvedere a scavi che lesionerebbero gravemente <strong>la</strong> pianta;<br />
• reale necessità non eliminabile di provvedere a drastiche potature che rischierebbero di innescare<br />
fenomeni di degradazione del legno e/o di compromettere seriamente l’architettura del<strong>la</strong> pianta;<br />
• <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> immediato o mediato di schianto del<strong>la</strong> pianta o di parte di essa;<br />
• pianta morta o de<strong>per</strong>ente <strong>per</strong> ma<strong>la</strong>ttie, attacchi parassitari, ferite o drastiche potature.<br />
k) In caso di alberi morti <strong>la</strong> cui eliminazione non rechi evidente pregiudizio all’aspetto esteriore del<br />
bene che è oggetto di protezione è sufficiente <strong>la</strong> denuncia di cui al successivo art. 9<br />
l) Qua<strong>lo</strong>ra si riscontrassero piante <strong>la</strong> cui morte può essere stata ragionevolmente provocata dal proprietario<br />
o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, in tutto il territorio del<strong>la</strong> Città di Varese, l’Attività Verde<br />
Pubblico potrà far effettuare opportune analisi bio<strong>lo</strong>giche, fisiche e chimiche. Qua<strong>lo</strong>ra venisse accertato<br />
che <strong>la</strong> morte delle piante è stata provocata dal proprietario o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, egli<br />
è soggetto, oltre al rimborso delle spese <strong>per</strong> le analisi in paro<strong>la</strong>, alle compensazioni di cui all’art.<br />
13 punto g): il va<strong>lo</strong>re di stima delle piante sarà calco<strong>la</strong>to in base all’allegato C1 considerando le<br />
medesime sane e vigorose.<br />
m) Copia dell’autorizzazione dovrà essere tenuta in cantiere durante l’esecuzione dei <strong>la</strong>vori <strong>per</strong> consentire<br />
agli addetti al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza, di cui all’art. 18, <strong>la</strong> verifica sul posto del<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> procedura<br />
amministrativa. In mancanza di suddetta copia, ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative<br />
previste dall’allegato L.<br />
Art. 8<br />
Ri<strong>la</strong>scio di autorizzazioni nel caso di potature straordinarie, trapianti e scavi in prossimità di alberi<br />
in zone vinco<strong>la</strong>te dal D.Lgs 42/2004 Parte terza –Beni paesaggistici ed in caso di alberi definiti<br />
“monumentali”<br />
a) Per richiedere l’autorizzazione:<br />
• al<strong>la</strong> potatura di “piante tute<strong>la</strong>te” con modalità tecniche vietate nel precedente artico<strong>lo</strong> 3,<br />
• al trapianto di “piante tute<strong>la</strong>te”;<br />
• a scavi in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te o altre <strong>la</strong>vorazioni vietate dall’art. 4;<br />
è necessario che il proprietario, o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, presenti apposita domanda all’Attività<br />
Verde Pubblico in carta da bol<strong>lo</strong> con le seguenti indicazioni obbligatorie:<br />
I) specie botanica e dimensione - compreso il diametro a 1,30 m di altezza dal suo<strong>lo</strong> - delle piante<br />
che si intendono, potare, trapiantare;<br />
II) luogo ed ubicazione delle piante, con idonea p<strong>la</strong>nimetria che <strong>per</strong>metta di identificare <strong>la</strong> posizione<br />
delle stesse;<br />
III) motivi dettagliati <strong>per</strong> i quali si intende richiedere <strong>la</strong> potatura, il trapianto;<br />
IV) autorizzazioni ri<strong>la</strong>sciate, se necessarie, dal<strong>la</strong> Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il<br />
Paesaggio del<strong>la</strong> Regione Lombardia con sede a Mi<strong>la</strong>no o da altre Amministrazioni.<br />
b) Il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale è tenuto sempre ad allegare al<strong>la</strong> domanda un’apposita <strong>per</strong>izia<br />
tecnico-forestale effettuata da un Dottore Forestale o da un Dottore Agronomo che specifichi<br />
le modalità delle o<strong>per</strong>azioni e le cure colturali che saranno seguite negli anni successivi<br />
all’o<strong>per</strong>azione. I contenuti minimi del<strong>la</strong> <strong>per</strong>izia tecnico-forestale sono i medesimi indicati al<strong>la</strong> lettera<br />
b) dell’art. 7.<br />
c) Al<strong>la</strong> domanda vanno allegate una o più fotografie a stampa a co<strong>lo</strong>ri nitide (non a sviluppo istantaneo)<br />
che <strong>per</strong>mettano di identificare con esattezza tutte le singole piante <strong>per</strong> le quali si chiede <strong>la</strong> potatura<br />
o il trapianto.<br />
d) L’Area XI- Attività Verde Pubblico, acquisito il parere del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cale Commissione del Paesaggio, ri<strong>la</strong>scerà<br />
l’autorizzazione o il diniego entro sessanta giorni dal ricevimento del<strong>la</strong> domanda.<br />
8
e) Il ritiro dell’autorizzazione è subordinato al versamento, presso <strong>la</strong> Tesoreria Comunale, del<strong>la</strong> somma<br />
stabilita dalle tabelle di volta in volta vigenti <strong>per</strong> diritti di Segreteria.<br />
f) Copia dell’autorizzazione dovrà essere tenuta in cantiere durante l’esecuzione dei <strong>la</strong>vori <strong>per</strong> consentire<br />
agli addetti al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza, di cui all’art. 18, <strong>la</strong> verifica sul posto del<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> procedura<br />
amministrativa. In mancanza di suddetta copia, ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative<br />
previste dall’allegato L.<br />
Art. 9<br />
Denuncia di abbattimento, potatura straordinaria e scavi in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te, non monumentali,<br />
in zone non vinco<strong>la</strong>te dal Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 42/2004 - Parte terza<br />
– Beni paesaggistici<br />
a) Per l’abbattimento, in zone non vinco<strong>la</strong>te ai sensi del decreto legis<strong>la</strong>tivo dal D.lgs.42/2004 - Parte<br />
terza – Beni paesaggistici di piante tute<strong>la</strong>te di cui all’art. 2 e delle sole piante morte in zone sottoposte<br />
a vinco<strong>lo</strong> paesistico ambientale, il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale deve presentare una<br />
denuncia di abbattimento in carta libera (anche via posta elettronica certificata) accompagnata dal<strong>la</strong><br />
seguente documentazione:<br />
I. specie botanica e dimensioni (altezza totale e diametro del tronco a 1,30 m dal suo<strong>lo</strong>) delle<br />
piante che si intendono abbattere e di tutte quelle presenti nel<strong>lo</strong> stesso luogo oggetto di intervento;<br />
II. luogo ed esatta ubicazione delle piante, con p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> 1:50 - 1:500, tale da <strong>per</strong>mettere<br />
l’identificazione delle stesse;<br />
III. motivi dettagliati <strong>per</strong> i quali si intende richiedere l’abbattimento;<br />
IV. eventuale disponibilità del proprietario o di colui che ne abbia tito<strong>lo</strong> legale ad effettuare il<br />
reimpianto con nuovi alberi.<br />
V. una o più fotografie a stampa nitide a co<strong>lo</strong>ri (non a sviluppo istantaneo) che identifichino con<br />
esattezza tutte le singole piante <strong>per</strong> le quali si chiede l’abbattimento,<br />
oltre ad eventuale <strong>per</strong>izia tecnico-forestale di cui ai commi, b) e c) dell’art. 7. e ad ogni ulteriore<br />
autorizzazione o parere necessario ri<strong>la</strong>sciato da altre amministrazioni, in partico<strong>la</strong>re, nel caso di<br />
piante in zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del D.lgs.42/2004 - Parte seconda – Beni culturali, dal<strong>la</strong> autorizzazione<br />
ri<strong>la</strong>sciata dal<strong>la</strong> Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il Paesaggio del<strong>la</strong> Regione<br />
Lombardia con sede a Mi<strong>la</strong>no.<br />
Costituiscono consone motivazioni <strong>per</strong> concedere l’abbattimento di piante i medesimi casi indicati<br />
all’art. 7 lettera j)<br />
b) Per <strong>la</strong> potatura di piante tute<strong>la</strong>te con modalità tecniche vietate nel precedente artico<strong>lo</strong> 3, <strong>per</strong> il trapianto<br />
di piante tute<strong>la</strong>te nonché <strong>per</strong> scavi in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te o altre <strong>la</strong>vorazioni vietate<br />
dall’art. 4, il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale deve presentare una denuncia di potatura, trapianto<br />
o scavo in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te in carta libera accompagnata dal<strong>la</strong> documentazione di<br />
cui ai commi a) punti I,II,III, IV, e c) dell’art.8<br />
c) Entro trenta giorni dal<strong>la</strong> protocol<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> denuncia di abbattimento, potatura, trapianto o scavo<br />
in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te il Capo Attività Verde Pubblico o un suo tecnico delegato può effettuare<br />
un sopralluogo; <strong>lo</strong> stesso tecnico esprimerà obbligatoriamente un parere qua<strong>lo</strong>ra sussistano i<br />
motivi <strong>per</strong> l’emissione di un provvedimento di diffida a procedere alle o<strong>per</strong>azioni denunciate sopra<br />
descritte. In caso di mancata comunicazione di diffida a procedere all’abbattimento, potatura e/o<br />
scavi da parte dell’Attività Verde Pubblico entro il termine in paro<strong>la</strong>, il proprietario o chi ne abbia<br />
tito<strong>lo</strong> legale può procedere alle o<strong>per</strong>azioni denunciate.<br />
d) Qua<strong>lo</strong>ra si riscontrassero piante <strong>la</strong> cui morte può essere stata ragionevolmente provocata dal proprietario<br />
o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, in tutto il territorio del<strong>la</strong> Città di Varese, l’Attività Verde<br />
9
Pubblico potrà far effettuare opportune analisi bio<strong>lo</strong>giche, fisiche e chimiche. Qua<strong>lo</strong>ra venisse accertato<br />
che <strong>la</strong> morte delle piante è stata provocata dal proprietario o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, egli<br />
è soggetto, oltre a rimborso delle spese sostenute in paro<strong>la</strong>, alle compensazioni di cui all’art. 13<br />
punto g): il va<strong>lo</strong>re di stima delle piante sarà calco<strong>la</strong>to in base all’allegato C1 considerando le medesime<br />
sane e vigorose.<br />
e) Copia del<strong>la</strong> denuncia dovrà essere tenuta in cantiere durante l’esecuzione dei <strong>la</strong>vori <strong>per</strong> consentire<br />
agli addetti al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza, di cui all’art. 18, <strong>la</strong> verifica sul posto del<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> procedura<br />
amministrativa. In mancanza di suddetta copia, ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative<br />
previste dall’allegato L.<br />
Art. 10 - Abbattimenti urgenti in casi di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> di danni<br />
a) Qua<strong>lo</strong>ra il proprietario o il possessore di un terreno dovessero riscontravi piante che rischiano di<br />
provocare un grave e immediato <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone, animali o cose e che tale <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> non possa<br />
essere rimosso con modalità diverse dall’abbattimento, sono tenuti ad avvertire tempestivamente il<br />
Comune di Varese con una delle seguenti modalità:<br />
• lettera in carta libera o comunicazione via fax all’Attività Verde Pubblico, <strong>la</strong> quale, effettuato<br />
prontamente un sopralluogo da parte del Capo Attività o di un suo tecnico delegato, potrà <strong>per</strong>mettere<br />
immediatamente l’abbattimento, contrassegnando <strong>la</strong> pianta col martel<strong>lo</strong> forestale in dotazione<br />
al Comune di Varese;<br />
• presentazione di una <strong>per</strong>izia tecnica forestale e<strong>la</strong>borata e firmata da un Dottore Forestale o un<br />
Dottore Agronomo che accerti, sotto <strong>la</strong> propria responsabilità, <strong>la</strong> presenza di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> immediato.<br />
La <strong>per</strong>izia deve contenere fotografie a stampa a co<strong>lo</strong>ri nitide e una p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> 1:50 -<br />
1:500. Dopo <strong>la</strong> protocol<strong>la</strong>zione al Comune di Varese del<strong>la</strong> <strong>per</strong>izia, le piante possono essere immediatamente<br />
abbattute.<br />
b) In entrambi i casi, se <strong>la</strong> zona in cui si trovano le piante tute<strong>la</strong>te è vinco<strong>la</strong>ta ai sensi del<br />
D.lgs.42/2004, il proprietario o il tito<strong>la</strong>re del terreno in cui esse si trovano deve successivamente<br />
presentare, entro sette giorni dal<strong>la</strong> comunicazione al Comune, formale domanda di autorizzazione<br />
di abbattimento in sanatoria al Comune di Varese e, in caso di vinco<strong>lo</strong> in base al D.lgs.42/2004-<br />
Parte seconda –Beni culturali, anche al<strong>la</strong> Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il Paesaggio<br />
del<strong>la</strong> Regione Lombardia con sede a Mi<strong>la</strong>no.<br />
c) Qua<strong>lo</strong>ra, durante un’istruttoria, l’Attività Verde Pubblico rilevasse <strong>la</strong> presenza di piante colpite da<br />
gravi pato<strong>lo</strong>gie o attacchi parassitari non curabili e che rischino di compromettere seriamente in<br />
brevissimo tempo altre piante ancora sane, ovvero piante che rischino di provocare un grave e immediato<br />
<strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> non rimovibile <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone, animali o cose, il Capo Attività o un suo tecnico delegato<br />
dispone l’abbattimento immediato delle piante in esame previa semplice contrassegnatura delle<br />
stesse col martel<strong>lo</strong> forestale in dotazione dell’A.C. o con documentazione scritta di pari univocità<br />
d’identificazione del luogo e dell’evento. Ove necessario, sarà inoltrata, a cura dell’Attività Verde<br />
Pubblico, apposita comunicazione all’Autorità proposta al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dell’eventuale vinco<strong>lo</strong> storicoarchitettonico<br />
e/o paesistico.<br />
Art. 11 - Ambiti di applicazione interdisciplinare<br />
con procedimenti di natura urbanistico-edilizia<br />
a) Ai sensi dell’art. 132 del P.R.G. vigente, qua<strong>lo</strong>ra gli interventi di cui agli articoli 7 (abbattimenti<br />
in zone vinco<strong>la</strong>te), 8 (potature straordinarie, trapianti, scavi in zone vinco<strong>la</strong>te), 9 (abbattimenti,<br />
potature straordinarie, scavi in zone non vinco<strong>la</strong>te) e successivo art. 12 (manutenzione straordinaria<br />
di giardini di su<strong>per</strong>ficie compromessa da <strong>la</strong>vori edili maggiore di 800 mq o di realizza-<br />
10
zione di nuovi giardini con su<strong>per</strong>ficie finale di nuova formazione maggiore di 800 mq) rientrino<br />
nell’ambito di un progetto di nuova costruzione, ampliamento, ristrutturazione e/o sostituzione<br />
edilizia soggetto a <strong>per</strong>messo di costruire, gli interventi sul patrimonio vegetale vengono assentiti<br />
contestualmente al re<strong>la</strong>tivo provvedimento finale, che ne deve dare esplicitamente atto, allegando <strong>la</strong><br />
re<strong>la</strong>tiva documentazione grafica quale parte integrante e sostanziale del provvedimento medesimo.<br />
b) Nel caso di cui al comma precedente e ferma restando <strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> documentazione richiesta<br />
in funzione dei singoli interventi, anche qua<strong>lo</strong>ra non siano previsti interventi di abbattimento,<br />
trapianto, potature con modalità tecniche vietate sulle piante tute<strong>la</strong>te, <strong>la</strong> documentazione a corredo<br />
del progetto edilizio deve, altresì, essere completa di specifica p<strong>la</strong>nimetria, in sca<strong>la</strong> 1:100 o<br />
1:200, con “rilievo botanico-forestale”(non necessariamente eseguito dai professionisti indicati nel<br />
successivo art. 12 commi b e c), re<strong>la</strong>tiva al<strong>lo</strong> stato di fatto di tutte le “piante tute<strong>la</strong>te” esistenti, e<br />
completa del<strong>la</strong> indicazione dei seguenti dati:<br />
• nome anche volgare degli alberi tute<strong>la</strong>ti esistenti;<br />
• p<strong>la</strong>nimetria con rilievo quotato degli alberi tute<strong>la</strong>ti esistenti, al pari di quanto già è necessario<br />
produrre <strong>per</strong> i manufatti esistenti;<br />
• altezza, arrotondata al metro degli alberi tute<strong>la</strong>ti esistenti;<br />
• diametro del fusto a 1,30 m di altezza degli alberi tute<strong>la</strong>ti esistenti;<br />
• documentazione fotografica a co<strong>lo</strong>ri, estesa a tutte le “piante tute<strong>la</strong>te” presenti, con espressa indicazione<br />
del punto in p<strong>la</strong>nimetria in cui le fotografie sono state scattate.<br />
c) Qua<strong>lo</strong>ra invece gli interventi di cui agli articoli 7, 8, 9 e successivo art. 12 rientrino nell’ambito di<br />
un progetto soggetto a Denuncia di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività o<br />
Attività edilizia libera (art. 6 DPR 380/2001, così come modificato dal<strong>la</strong> L. n. 737/2010), il richiedente<br />
dovrà preliminarmente presentare all’Attività Verde pubblico tutta <strong>la</strong> documentazione necessaria<br />
<strong>per</strong> l’acquisizione dei pareri/autorizzazioni necessarie <strong>per</strong> l’effettuazione dei singoli interventi,<br />
ivi compresa, ove ricorrano i presupposti, apposita Denuncia di abbattimento alberi, completa del<strong>la</strong><br />
documentazione di cui al precedente comma b). I pareri/autorizzazioni conseguiti, corredati dal<strong>la</strong><br />
re<strong>la</strong>tiva documentazione tecnica, costituiranno parte integrante del progetto edilizio di cui al<strong>la</strong> Denuncia<br />
di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività e dovranno essere depositati<br />
contestualmente alle medesime, ovvero all’apposita comunicazione prevista <strong>per</strong> l’Attività Edilizia<br />
Libera. Ana<strong>lo</strong>gamente, nell’ipotesi in cui l’effettuazione degli interventi di cui agli articoli 7, 8, 9 e<br />
successivo art. 12 sia subordinata al pagamento degli oneri di compensazione ambientale di cui al<br />
successivo art. 13, <strong>la</strong> quietanza attestante l’avvenuto versamento dovrà essere prodotta contestualmente<br />
al<strong>la</strong> DIA, SCIA o Comunicazione.<br />
d) Nell’ambito dei procedimenti amministrativi re<strong>la</strong>tivi ai commi precedenti in capo al<strong>lo</strong> Sportel<strong>lo</strong><br />
Unico <strong>per</strong> l’Edilizia o <strong>per</strong> le Attività produttive, l’espressione del parere – ancorché in sede di Conferenza<br />
dei servizi - da parte dell’Attività Verde Pubblico è da considerarsi obbligatorio e vinco<strong>la</strong>nte<br />
nei seguenti casi:<br />
• abbattimenti e trapianti di “piante tute<strong>la</strong>te” <strong>per</strong> interventi edilizi;<br />
• interventi di abbattimento, trapianto, realizzazione di nuovi giardini e parchi o manutenzione<br />
straordinaria di giardini e parchi preesistenti, in zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del Decreto Legis<strong>la</strong>tivo<br />
42/2004- Parte terza –Beni paesaggistici.<br />
e) In sede di espressione di parere, di cui al comma precedente, l’Attività Verde Pubblico può richiedere<br />
integrazioni al progetto edilizio, ovvero modifiche comportanti l’esecuzione di specifiche misure<br />
di mitigazione e/o compensazione ambientale con le modalità indicate all’art. 13 comma g) del<br />
presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />
f) Nei casi di cui al presente artico<strong>lo</strong>, i termini <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio dei rispettivi provvedimenti amministrativi<br />
sono stabiliti dalle Norme vigenti.<br />
11
Art. 12<br />
Nuova realizzazione di giardini e parchi e manutenzione straordinaria di giardini e parchi preesistenti<br />
(vedasi definizioni allegato F)<br />
a) Tutti gli interventi facenti parte o meno di un progetto edilizio di nuova costruzione, ampliamento o<br />
ristrutturazione edilizia o comunque collegati a quest’ultimo progetto<br />
• che comportino <strong>la</strong> realizzazione di un nuovo giardino di su<strong>per</strong>ficie finale su<strong>per</strong>iore a 800<br />
mq;<br />
• che comportino <strong>la</strong> manomissione/manutenzione straordinaria di giardini e parchi preesistenti<br />
<strong>per</strong> una su<strong>per</strong>ficie d’intervento pari o su<strong>per</strong>iore a 800 mq;<br />
• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie, di manutenzione straordinaria di spazi a verde che richiedano<br />
l’abbattimento e/o il trapianto, nell’arco massimo di tre anni, di venti od oltre “piante tute<strong>la</strong>te”;<br />
• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie, di nuova realizzazione o manutenzione straordinaria di spazi a<br />
verde di zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del D.lgs.42/2004 qua<strong>lo</strong>ra siano previsti abbattimenti di alberi<br />
tute<strong>la</strong>ti;<br />
• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie che presentano peculiari caratteristiche ornamentali e paesaggistiche<br />
descritte nell’allegato E da accertarsi con motivato provvedimento dirigenziale<br />
devono essere corredati da un progetto tecnico colturale redatto in conformità coi commi successivi.<br />
Si precisa che <strong>per</strong> su<strong>per</strong>ficie di nuova realizzazione di giardino o parco di cui sopra s’intende <strong>la</strong><br />
su<strong>per</strong>ficie finale destinata effettivamente a giardino come meglio specificato nell’allegato F del<br />
presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />
b) Nel caso che <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie del<strong>lo</strong> spazio a verde realizzata o comunque manomessa sia tra 800 mq e<br />
2000 mq, il “progetto tecnico colturale” deve essere firmato dal progettista dell’intervento edilizio e<br />
da un Dottore Forestale, Dottore Agronomo, Perito Agrario o Agrotecnico iscritto nei re<strong>la</strong>tivi Albi o<br />
Collegi professionali.<br />
c) Nel caso che <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie del<strong>lo</strong> spazio a verde realizzata o comunque manomessa sia pari o su<strong>per</strong>iore<br />
a 2.000 mq, ovvero nel caso che si propongano interventi che devono essere effettuati da un Dottore<br />
Forestale o Dottore Agronomo, il “progetto tecnico colturale” deve essere firmato dal progettista<br />
dell’intervento edilizio e da un Dottore Forestale o un Dottore Agronomo, iscritto nel re<strong>la</strong>tivo Albo<br />
professionale.<br />
d) Qua<strong>lo</strong>ra il progetto tecnico-colturale rientri nell’ambito di un progetto soggetto a Denuncia di Inizio<br />
Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività o Attività edilizia libera (art. 6 DPR 380/2001, così<br />
come modificato dal<strong>la</strong> L. n. 737/2010), il richiedente dovrà preliminarmente presentare all’Attività<br />
Verde pubblico l’e<strong>la</strong>borato progettuale <strong>per</strong> l’acquisizione del parere necessario <strong>per</strong> l’effettuazione<br />
dell’intervento. Il parere conseguito, corredato dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva documentazione tecnica progettuale ed<br />
istruttoria , costituirà parte integrante del progetto edilizio di cui al<strong>la</strong> Denuncia di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione<br />
Certificata di Inizio Attività e dovrà essere depositato contestualmente alle medesime, ovvero<br />
all’apposita comunicazione prevista <strong>per</strong> l’Attività Edilizia Libera.<br />
Ana<strong>lo</strong>gamente, nell’ipotesi in cui l’effettuazione del progetto tecnico-colturale sia subordinata al<br />
pagamento degli oneri di compensazione ambientale di cui al successivo art. 13, <strong>la</strong> quietanza attestante<br />
l’avvenuto versamento dovrà essere prodotta contestualmente al<strong>la</strong> DIA, SCIA o Comunicazione.<br />
12
e) Costituiscono parte integrante del “progetto tecnico colturale” una p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> adeguata<br />
del<strong>lo</strong> stato di fatto e una dell’intervento programmato, una documentazione fotografica (non a sviluppo<br />
istantaneo) e una re<strong>la</strong>zione contenente i dati necessari a definire:<br />
I. le caratteristiche micro-climatiche e pedo<strong>lo</strong>giche;<br />
II. tutte le piante esistenti, opportunamente dimensionate e ubicate in p<strong>la</strong>nimetria, e quelle da abbattere,<br />
trapiantare, potare o da mettere a dimora;<br />
III. le specie e le varietà botaniche da impiegare;<br />
IV. le dimensione e <strong>la</strong> tipo<strong>lo</strong>gia del materiale vivaistico e tipo<strong>lo</strong>gia del tutore;<br />
V. le <strong>la</strong>vorazioni del suo<strong>lo</strong> e concimazioni che si effettueranno;<br />
VI. gli scavi ed i riporti di terra previsti;<br />
VII. il <strong>per</strong>iodo in cui si effettuerà l’impianto;<br />
VIII. il programma di manutenzione dei primi 3 anni dall’impianto;<br />
f) Qua<strong>lo</strong>ra si propongano in ambito di progetto tecnico colturale interventi di abbattimento, trapianto,<br />
potatura di “piante tute<strong>la</strong>te”, non è necessario presentare a parte domande o denuncia di abbattimento,<br />
purché sia presentata tutta <strong>la</strong> documentazione necessaria.<br />
g) Qua<strong>lo</strong>ra <strong>la</strong> realizzazione di nuovi giardini e parchi o <strong>la</strong> manutenzione straordinaria di giardini o<br />
parchi preesistenti sia autonoma da altri interventi di nuova costruzione, ampliamento o ristrutturazione<br />
edilizia, l’autorizzazione o il diniego all’intervento sono ri<strong>la</strong>sciati dall’Attività Verde Pubblico<br />
entro quaranta giorni dal<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> domanda qua<strong>lo</strong>ra vi sia l’assenza di vinco<strong>lo</strong> paesistico<br />
ambientale o entro 60 giorni in sua presenza. Entro tale termine, l’Attività Verde Pubblico<br />
potrà richiedere modifiche o integrazioni al progetto. Dal<strong>la</strong> data di presentazione da parte del progettista<br />
delle modifiche o integrazione richieste decorrono altri trenta giorni entro i quali l’Attività<br />
Verde Pubblico concederà o negherà l’autorizzazione.<br />
h) Il ritiro dell’autorizzazione è subordinato al versamento, presso <strong>la</strong> Tesoreria Comunale, del<strong>la</strong> somma<br />
stabilita dalle tabelle di volta in volta vigenti <strong>per</strong> diritti di Segreteria.<br />
i) La realizzazione degli interventi dovrà essere diretta da un professionista in possesso dei requisiti di<br />
cui ai commi b) e c) del presente artico<strong>lo</strong>. Tale professionista dovrà inviare al Comune di Varese,<br />
Attività Verde Pubblico:<br />
j) le date di inizio e di conclusione degli interventi entro tre giorni <strong>la</strong>vorativi dall’evento;<br />
• gli estremi (ragione sociale e indirizzo) dell’impresa di giardinaggio che esegue i <strong>la</strong>vori, entro<br />
tre giorni <strong>la</strong>vorativi dall’inizio dei <strong>la</strong>vori;<br />
• un certificato che attesti <strong>la</strong> corretta esecuzione degli interventi entro mesi sei dal<strong>la</strong> conclusione<br />
dei <strong>la</strong>vori stessi.<br />
k) Tutti gli interventi gli interventi facenti parte o meno di un progetto edilizio di nuova costruzione,<br />
ampliamento o ristrutturazione edilizia o comunque collegati a quest’ultimo progetto<br />
• che comportino <strong>la</strong> realizzazione di un nuovo giardino di su<strong>per</strong>ficie finale inferiore a 800<br />
mq;<br />
• che comportino <strong>la</strong> manomissione/manutenzione straordinaria di giardini e parchi preesistenti<br />
<strong>per</strong> una su<strong>per</strong>ficie d’intervento inferiore a 800 mq;<br />
• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie, di manutenzione straordinaria di spazi a verde che richiedano<br />
l’abbattimento e/o il trapianto, nell’arco massimo di tre anni, di meno di venti “piante tute<strong>la</strong>te”;<br />
• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie, di nuova realizzazione o manutenzione straordinaria di spazi<br />
a verde di zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del D.lgs.42/2004 senza che siano previsti abbattimenti di<br />
alberi tute<strong>la</strong>ti;<br />
13
• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie che non presentano peculiari caratteristiche ornamentali e paesaggistiche<br />
descritte nell’allegato E ovvero non accertate da motivato provvedimento dirigenziale<br />
dovranno prevedere, a cura del proprietario o di chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale <strong>la</strong> pratica edilizia il rilievo<br />
botanico-forestale, non necessariamente eseguito dai professionisti indicati nei commi b) e c), del<strong>lo</strong><br />
stato di fatto come indicato al precedente art. 11 comma b) e <strong>la</strong> messa a dimora di giovani alberi<br />
all’interno del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie verde di <strong>per</strong>tinenza dell’area oggetto di manomissione salvo <strong>la</strong> preesistenza<br />
di sufficienti esemp<strong>la</strong>ri arborei come da allegato G, il tutto entro <strong>la</strong> stagione invernale successiva<br />
<strong>la</strong> fine dei <strong>la</strong>vori edili.<br />
Rimane inteso che se l’intervento rientri nell’ambito di un progetto soggetto a Denuncia di Inizio<br />
Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività o Attività edilizia libera (art. 6 DPR 380/2001,<br />
così come modificato dal<strong>la</strong> L. n. 737/2010), il richiedente dovrà preliminarmente presentare<br />
all’Attività Verde pubblico il rilievo botanico-forestale nel<strong>lo</strong> stato di fatto e di progetto <strong>per</strong><br />
l’acquisizione del parere necessario <strong>per</strong> l’effettuazione dell’intervento. Il parere conseguito, corredato<br />
dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva documentazione tecnica progettuale ed istruttoria , costituirà parte integrante del<br />
progetto edilizio di cui al<strong>la</strong> Denuncia di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività e<br />
dovrà essere depositato contestualmente alle medesime, ovvero all’apposita comunicazione prevista<br />
<strong>per</strong> l’Attività Edilizia Libera. Ana<strong>lo</strong>gamente, nell’ipotesi in cui l’effettuazione del progetto edilizio<br />
sia subordinato al pagamento degli oneri di compensazione ambientale di cui al successivo art.<br />
13, <strong>la</strong> quietanza attestante l’avvenuto versamento dovrà essere prodotta contestualmente al<strong>la</strong> DIA,<br />
SCIA o Comunicazione.<br />
l) Le c<strong>la</strong>ssi dimensionali degli alberi di nuova posa ed i quantitativi minimi prescritti sono definiti<br />
dall’allegato G.<br />
m) Nel<strong>la</strong> realizzazione di nuovi giardini, parchi e aree verdi in genere, i soggetti pubblici e privati devono<br />
ispirarsi ai seguenti criteri:<br />
• manutenzione straordinaria o restauro conservativo in parchi e giardini storici ispirata ai criteri<br />
elencati nel<strong>la</strong> Carta giardini storici detta "Carta di Firenze” (Allegato I).<br />
• scelta prevalente di piante autoctone o naturalizzate o acclimatate nel<strong>la</strong> tre fasce climatiche del<strong>la</strong><br />
città di Varese (Lauretum freddo, Castanetum caldo/freddo, Fagetum come definiti dal Pavari)<br />
ed utilizzo di materiale vivaistico di prima qualità;<br />
• rispetto del<strong>la</strong> biodiversità a tute<strong>la</strong> anche nel<strong>la</strong> componente faunistica frequentante i parchi e i<br />
giardini urbani citata in premessa del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>;<br />
• corretta progettazione tecnica (distanze tra alberi, costruzioni limitrofe e sedi stradali), ambientale<br />
e paesaggistica;<br />
• diversificazione delle specie al fine di ottenere maggiore stabilità bio<strong>lo</strong>gica e minore incidenza di<br />
ma<strong>la</strong>ttie e parassiti;<br />
• riduzione dell’impatto edilizio inteso come im<strong>per</strong>meabilizzazione del suo<strong>lo</strong> o sostituzione del<strong>lo</strong><br />
stesso con materiali/manufatti morti non drenanti e non evapotraspiranti. A tal riguardo si elencano<br />
i criteri preferenziali di scelta progettuale, dettati da finalità mitigative e compensative<br />
dell’o<strong>per</strong>a dell’uomo:<br />
I. infiltrazione e smaltimento in su<strong>per</strong>ficie delle acque meteoriche;<br />
II. utilizzo di pavimentazioni esterne drenanti con va<strong>lo</strong>ri di coefficiente di deflusso pari a<br />
max 0,50 ovvero il più possibile vicini al suo<strong>lo</strong> indisturbato (0,10): <strong>per</strong> quanto riguarda<br />
<strong>la</strong> tipo<strong>lo</strong>gia e i materiali di finitura delle su<strong>per</strong>fici esterne esposte alle acqua meteoriche<br />
si farà riferimento alle tipo<strong>lo</strong>gie costruttive ed ai va<strong>lo</strong>ri di deflusso riportati nel<strong>la</strong> procedura<br />
R.I.E. (riduzione dell’impatto edilizio) ex art. 19/bis del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> edilizio del<br />
Comune di Bolzano e s.m.i. ;<br />
14
III. tecno<strong>lo</strong>gie <strong>per</strong> il verde pensile estensivo/intensivo secondo <strong>la</strong> Normativa UNI<br />
11235/2007;<br />
IV. utilizzo di tecniche d’ingegneria naturalistica secondo i criteri dettati dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione<br />
regionale vigente “Quaderno o<strong>per</strong>e tipo di ingegneria natu<strong>la</strong>ristica” D.G.R del<br />
29.2.2000 n° 6/48740;<br />
V. utilizzo di verde verticale tradizionale (rampicanti radicati sul piano di campagna, graticciate,<br />
<strong>per</strong>gole, quinte vegetali arboree) qua<strong>lo</strong>ra le altezze del manufatto non necessitino<br />
di soluzioni in contenitore, in substrati inerti fertirrigati etc. altamente <strong>lo</strong>ntani dal<strong>la</strong><br />
naturalità ed onerosi.<br />
VI. Per <strong>la</strong> progettazione e l'allestimento di parchi e aree gioco di nuova costruzione o destinate<br />
a modifiche, miglioramenti, ricostruzione occorre far riferimento al<strong>la</strong> normativa attualmente<br />
esistente e<strong>la</strong>borata dall'Ente Italiano di Unificazione in attuazione delle direttive<br />
europee UNI EN 11123: "Guida al<strong>la</strong> progettazione dei parchi e delle aree da gioco<br />
all'a<strong>per</strong>to"; UNI EN 1176: "Attrezzature <strong>per</strong> aree gioco - Requisiti...."; UNI EN 1177:<br />
Rivestimenti di su<strong>per</strong>fici di aree da gioco ad assorbimento di impatto - Requisiti di sicurezza<br />
e metodi di prova".<br />
VII. Per <strong>la</strong> progettazione e realizzazione di ogni impianto di irrigazione dovranno seguirsi le<br />
indicazioni contenute nel<strong>la</strong> normativa di riferimento UNI EN 12484 nei capitoli 1-2-3-<br />
4: "Tecniche di irrigazione. Sistemi di irrigazione automatica da prato". Sono fatte salve<br />
eventuali s.m.i..<br />
n) Nel<strong>la</strong> sistemazione a verde degli spazi esterni dovranno essere recepiti i criteri del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>,<br />
qua<strong>lo</strong>ra in difformità con quanto indicato dalle Norme tecniche di attuazione del PRG o<br />
dal <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> Edilizio previsto dall’art. 28 comma 1 lettera b) del<strong>la</strong> l.r. 12/05, salvo tipo<strong>lo</strong>gie<br />
costruttive alternative migliorative e/o sopraggiunte disposizioni legis<strong>la</strong>tive sovracomunali.<br />
Art. 13<br />
Interventi prescritti, interventi di mitigazione e compensazione ambientale<br />
a) L’autorizzazione all’abbattimento dovrà essere vinco<strong>la</strong>ta all’obbligo di effettuare il reimpianto con<br />
nuovi soggetti botanici.<br />
b) L’autorizzazione al trapianto potrà essere accompagnata dall’obbligo di reimpianto in caso di morte<br />
dei soggetti botanici interessati.<br />
c) In caso di denuncia di abbattimento, l’Attività Verde Pubblico prescriverà, nei termini prescritti <strong>per</strong><br />
il sopralluogo, il reimpianto con nuovi soggetti botanici.<br />
d) Al fine di tute<strong>la</strong>re eventuali presenze di specie animali (allegato B.2) nidificanti, in letargo o comunque<br />
presenti presso piante <strong>per</strong> le quali viene concessa l’autorizzazione all’abbattimento o al<br />
trapianto, l’Attività Verde Pubblico potrà imporre che tali interventi siano effettuati nel<strong>la</strong> stagione<br />
opportuna, purché non sussistano gravi e immediati <strong>per</strong>icoli <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone o cose.<br />
e) In caso di esecuzione di <strong>la</strong>vori edili in prossimità di “piante tute<strong>la</strong>te”, queste ultime devono essere,<br />
nei limiti del possibile, escluse dall’area di cantiere. È obbligatorio proteggere le "piante tute<strong>la</strong>te"<br />
che non fosse possibile escludere dall’area di cantiere con apposite strutture temporanee che evitino<br />
il danneggiamento del fusto e degli apparati radicali. In partico<strong>la</strong>re:<br />
• <strong>la</strong> chioma va irrorata con acqua qua<strong>lo</strong>ra vi si depositassero sopra polveri in gran quantità;<br />
• il tronco va riparato con tavole di legno alte almeno 2,5 m, senza inchiodarle al tronco stesso.<br />
• le radici vanno protette, osservando scrupo<strong>lo</strong>samente le norme indicate nel precedente art. 4 e 5.<br />
Le “piante tute<strong>la</strong>te” non possono essere utilizzate, neppure temporaneamente, quali sostegni <strong>per</strong> cavi,<br />
transenne, ripari, recinzioni e simili. Al termine dei <strong>la</strong>vori, il suo<strong>lo</strong> in prossimità delle “piante tute<strong>la</strong>te”<br />
deve essere ripulito e decompattato, senza causare danni alle radici.<br />
15
f) In caso di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone, animali o cose determinato da possibili schianti di piante,<br />
l’Amministrazione Comunale potrà, con apposita ordinanza sindacale, disporre l’esecuzione di<br />
specifici interventi o l’abbattimento delle piante interessate, con onere a carico del proprietario.<br />
g) In caso di comprovata necessità di abbattimento e/o capitozzatura di piante tute<strong>la</strong>te a fini edilizi ed<br />
in assenza di soluzioni alternative che consentano al tempo stesso <strong>la</strong> potestà attuativa secondo <strong>lo</strong><br />
strumento urbanistico vigente e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> del patrimonio arboreo, il proprietario o chi ne abbia<br />
tito<strong>lo</strong> legale è tenuto<br />
• all’esecuzione di o<strong>per</strong>e di mitigazione e compensazione ambientale dal va<strong>lo</strong>re almeno pari a<br />
quel<strong>lo</strong> dei soggetti botanici interessati all’abbattimento e/o capitozzatura, da eseguirsi, su proposta<br />
del proprietario o di chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, anche in altra proprietà privata differente da quel<strong>la</strong><br />
dell’intervento purché posta nel territorio del Comune di Varese ed ancora su su<strong>per</strong>fici di proprietà<br />
pubblica indicate dall’Attività Verde Pubblico;<br />
• oppure ad eseguire forniture di materiale vivaistico e d’arredo urbano da impiegarsi su aree di<br />
proprietà pubblica;<br />
• oppure, in caso di impossibilità tecnica di soddisfare le fattispecie di cui sopra, al pagamento di<br />
oneri di compensazione ambientale da versare all’Amministrazione Comunale su apposito capito<strong>lo</strong><br />
d’entrata del Bi<strong>la</strong>ncio che finanzierà spese <strong>per</strong> interventi di manutenzione e ripristini delle aree<br />
verdi comunali a cura dell’Attività Verde Pubblico.<br />
Il va<strong>lo</strong>re di dette o<strong>per</strong>e, oneri o forniture, individuate nelle categorie “Verde e arredo urbano” opp.<br />
“Ingegneria naturalistica” del<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione LLPP vigente, comprendenti sempre e comunque <strong>la</strong> messa a<br />
dimora di nuovi alberi, è desumibile dal<strong>la</strong> sommatoria del va<strong>lo</strong>re delle piante eliminate, considerate<br />
nelle condizioni vegetative e conservative anteriori ad eventuali interventi di abbattimento o potatura con<br />
modalità vietate non autorizzati, come da tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C 1 del presente rego<strong>la</strong>mento.<br />
Le forniture e/o le o<strong>per</strong>e <strong>per</strong> interventi di mitigazione e compensazione ambientale dovranno essere<br />
condotte da Imprese rego<strong>la</strong>rmente iscritte al<strong>la</strong> CCIAA e specializzate in creazione e/o manutenzione del<br />
Verde.<br />
I costi del<strong>la</strong> manodo<strong>per</strong>a, dei noli, delle forniture o delle o<strong>per</strong>e compiute devono essere conformi ai<br />
seguenti prezziari, vigenti all’epoca del<strong>la</strong> proposta di mitigazione e compensazione ambientale:<br />
• Elenco prezzi del<strong>la</strong> Manutenzione Ordinaria del Verde Pubblico del Comune di Varese;<br />
• Prezziario OOPP del<strong>la</strong> Regione Lombardia, redatto ai sensi del<strong>la</strong> L.109/94 e s.m.i;<br />
• Listino prezzi informativi o<strong>per</strong>e compiute <strong>per</strong> l’edilizia - CCIAA - Provincia di Varese;<br />
• Listino Assoverde.<br />
Art. 14<br />
Salvaguardia fitopato<strong>lo</strong>gica<br />
a) Tutte le piante colpite da pato<strong>lo</strong>gie, fra le quali potrebbero esservi quelle descritte nell’allegato B,<br />
devono essere prontamente segna<strong>la</strong>te all’Attività Verde Pubblico del Comune di Varese.<br />
Deve altresì essere segna<strong>la</strong>ta ogni altra manifestazione anoma<strong>la</strong> che <strong>per</strong> virulenza o ve<strong>lo</strong>cità di diffusione<br />
o estensione possa pregiudicare o compromettere popo<strong>la</strong>menti arborei o diffondersi ampiamente,<br />
nonché nuove pato<strong>lo</strong>gie o parassito<strong>lo</strong>gie <strong>la</strong> cui <strong>lo</strong>tta dovesse essere dichiarata obbligatoria<br />
dagli Organi Fitosanitari competenti. Nell’allegato N sono elencati i principali riferimenti legis<strong>la</strong>tivi<br />
di <strong>lo</strong>tta obbligatoria ad avversità biotiche degli alberi.<br />
b) In caso di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> di diffusione del<strong>la</strong> pato<strong>lo</strong>gie o attacchi parassitari di partico<strong>la</strong>re gravità in spazi<br />
verdi di proprietà pubblica o comunque di proprietà di terzi, l’Amministrazione Comunale potrà,<br />
con apposita ordinanza sindacale, imporre l’esecuzione di specifici interventi fitosanitari o<br />
l’abbattimento delle piante affette, con onere a carico del proprietario.<br />
16
c) I proprietari o i gestori di aree verdi sono tenuti ad effettuare, avvalendosi se del caso dell’o<strong>per</strong>a<br />
professionale di un Dottore Forestale o Dottore Agronomo, <strong>per</strong>iodici controlli (a proprie spese) delle<br />
condizioni di salute delle piante che si trovano nei terreni di <strong>lo</strong>ro <strong>per</strong>tinenza, al fine di provvedere<br />
tempestivamente alle cure fitoiatriche necessarie o all’eventuale richiesta di abbattimento delle<br />
piante, prevenendo così possibili situazioni di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> verso se stessi o terzi.<br />
d) I trattamenti contro parassiti, patogeni e infestanti devono essere realizzati preferibilmente ricorrendo<br />
a criteri colturali, al<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta bio<strong>lo</strong>gica o a sostanze chimiche di bassa o nul<strong>la</strong> tossicità sull’Uomo,<br />
sul<strong>la</strong> fauna e sul<strong>la</strong> f<strong>lo</strong>ra selvatica. I trattamenti chimici devono essere possibilmente eseguiti in base<br />
ai principi del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta guidata e integrata, evitando il più possibile <strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta a calendario. Le concimazioni<br />
devono essere eseguite di preferenza con sostanze, quantità e modalità di spargimento tali da<br />
non produrre inquinamento diretto o indiretto nel suo<strong>lo</strong> e delle acque.<br />
Art. 15 - Affidamento, sponsorizzazione delle aree verdi comunali, adozione di alberi e orti urbani<br />
a) Con il termine "affidamento" si intende <strong>la</strong> conduzione di interventi di manutenzione di aree verdi<br />
comunali, generalmente di picco<strong>la</strong> estensione, e/o <strong>la</strong> gestione di servizi ad esse collegati, svolta da<br />
privati in forma di vo<strong>lo</strong>ntariato.<br />
b) Nell'intento di <strong>per</strong>mettere e di rego<strong>la</strong>mentare <strong>la</strong> partecipazione diretta di privati alle o<strong>per</strong>e di manutenzione<br />
delle aree a verde pubblico e al<strong>la</strong> gestione di servizi ad esse collegati, l'Amministrazione<br />
Comunale ha <strong>la</strong> facoltà di affidare, senza oneri <strong>per</strong> <strong>la</strong> stessa, a <strong>per</strong>sone fisiche o giuridiche, previo<br />
<strong>per</strong>iodico avviso pubblico di manifestazione d’interesse, <strong>la</strong> manutenzione di piccole aree di verde<br />
pubblico, <strong>la</strong> gestione di servizi ad esse collegati, nonché <strong>la</strong> realizzazione di interventi di sistemazione<br />
a verde, di arredo urbano e di strutture finalizzate all'utilizzo del verde in generale.<br />
c) Nelle zone urbane di trasformazione, ove si col<strong>lo</strong>cano interventi di edilizia residenziale con realizzazione<br />
di aree verdi di uso pubblico cedute al<strong>la</strong> Città a scomputo degli oneri di urbanizzazione, è<br />
facoltà dell’Amministrazione Comunale dare in custodia ai proprietari in forma associata mediante<br />
stipu<strong>la</strong> di apposite convenzioni, specifiche aree verdi a condizione che ne venga mantenuto l'uso<br />
pubblico, ove sussistano motivi di partico<strong>la</strong>re criticità <strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza e manutenzione.<br />
d) L'affidamento è rego<strong>la</strong>to da apposito disciplinare predisposto dall'Amministrazione Comunale e<br />
concordato, <strong>per</strong> ogni singo<strong>lo</strong> caso, preventivamente con l’Attività Verde Pubblico e sottoscritto dalle<br />
parti.<br />
e) Con il termine "sponsorizzazione" si intende <strong>la</strong> conduzione di interventi di manutenzione di aree<br />
verdi comunali, generalmente di picco<strong>la</strong> estensione, e/o <strong>la</strong> gestione di servizi ad esse collegati e/o <strong>la</strong><br />
realizzazione di interventi di sistemazione a verde o in materia di arredo urbano, svolte da imprenditori<br />
e società commerciali a tito<strong>lo</strong> gratuito, in cambio dell'instal<strong>la</strong>zione di una o più targhe informative<br />
realizzate e col<strong>lo</strong>cate secondo modalità stabilite dall'Amministrazione mediante contratto fra<br />
le parti.<br />
f) La sponsorizzazione è rego<strong>la</strong>ta da apposito contratto sottoscritto dalle parti di durata almeno triennale,<br />
prorogabile, comprensivo di disciplinare predisposto dall'Attività Verde Pubblico e da cronoprogramma<br />
dei <strong>la</strong>vori nel rispetto delle norme che rego<strong>la</strong>no <strong>la</strong> procedura di sponsorizzazione: trattato<br />
UE, art. 26 del D.Lgs. 12.4.2006 n. 163, art.3 del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> Comunale <strong>per</strong> <strong>la</strong> disciplina dei<br />
Contratti.<br />
g) Con il termine "adozione di alberi" si intende <strong>la</strong> donazione di un albero da porre a dimora nelle<br />
proprietà comunali. Agli oneri di successiva manutenzione provvederà <strong>la</strong> Città di Varese, nell'ambito<br />
del<strong>la</strong> propria attività di gestione del verde pubblico. Oltre a proseguire i propri programmi di ringiovanimento<br />
arboreo, quindi, <strong>la</strong> Città di Varese promuove <strong>la</strong> donazione di alberi da parte di privati<br />
cittadini, singoli o associati; enti privati non profit; aziende, purché quest’ultime non intendano associare<br />
<strong>la</strong> donazione a comunicazioni pubblicitarie (se sì, occorre invece partecipare al<strong>la</strong> procedura<br />
del<strong>la</strong> sponsorizzazione).<br />
h) Per adottare un albero è sufficiente proporsi presentando richiesta scritta anche via e-mail. Specie,<br />
17
luogo e data del<strong>la</strong> messa a dimora dell’albero verranno comunicate al donatore con congruo anticipo.<br />
i) Le specie che si metteranno a dimora sono quelle presenti nelle aree verdi del Comune di Varese<br />
(circa 130 specie): dovranno essere idonee dal punto di vista naturalistico, storico e paesaggistico a<br />
ciò che le circonda e al<strong>lo</strong> spazio che andranno ad occupare <strong>per</strong> i prossimi secoli.<br />
j) Le dimensioni delle piante donate saranno di circonferenza 16-18 cm <strong>per</strong> le specie di terza grandezza<br />
e circonferenza 18-20 cm. <strong>per</strong> quelle di prima e seconda grandezza).<br />
k) Le piante saranno messe a dimora in giardini e parchi che presentano le caratteristiche e gli spazi<br />
<strong>per</strong> poter ospitare nuovi alberi. Da questa iniziativa sono incluse le alberate stradali;<br />
l) La messa a dimora verrà realizzato a cura del<strong>la</strong> Città di Varese, Attività Verde Pubblico, nel<strong>la</strong> prima<br />
stagione fredda successiva al ricevimento del<strong>la</strong> donazione. Le richieste <strong>per</strong>venute nel corso dell'anno,<br />
saranno inserite nel<strong>la</strong> campagna di messa a dimora di fine marzo successivo; le richieste <strong>per</strong>venute<br />
oltre il 31 marzo saranno inserite nel<strong>la</strong> campagna dell'anno successivo.<br />
m) Per incentivare i cittadini a partecipare all’iniziativa, è stato individuato come unico costo, pari a €<br />
200,00 IVA compresa, indipendentemente da specie, l’onere <strong>per</strong> <strong>la</strong> donazione dell’albero di 3°<br />
grandezza (circ. fusto 16-18 cm), di 2° e 1° grandezza (circ. fusto 18-20 cm) che verranno acquistato<br />
da parte dell’Amministrazione comunale.<br />
n) Specie, luogo e data del<strong>la</strong> messa a dimora dell’albero verranno comunicate al donatore con congruo<br />
anticipo. Sarà cura dell’Assessorato, salvo diversa indicazione del donante, divulgare le generalità<br />
del medesimo sul sito informatico dell’Amministrazione comunale.<br />
o) Per "orti urbani" si intendono luoghi di una comunità che gestisce attivamente <strong>la</strong> terra <strong>per</strong> ottenerne<br />
i suoi frutti, più in partico<strong>la</strong>re s’intende un appezzamento di terreno pubblico di 50 mq ca.,<br />
messo a disposizione dei cittadini, destinato al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> coltivazione di ortaggi, frutti e fiori ad uso<br />
dell’assegnatario con l’obiettivo di dare un sostegno al reddito, favorire un utilizzo di carattere<br />
ricreativo e sociale, preservare, ampliare e tramandare le competenze agronomiche e le credenze e<br />
tradizioni multiculturali millenarie legate all’agricoltura;<br />
p) l’Amministrazione Comunale considera <strong>la</strong> costituzione degli “orti urbani” un doveroso servizio al<br />
cittadino capace di giovare al benessere psico-fisico ed economico delle <strong>per</strong>sone, <strong>per</strong> questo i terreni<br />
vengono messi a disposizione di tutti, con partico<strong>la</strong>re riguardo <strong>per</strong> gli anziani, i disoccupati, i diversamente<br />
abili, gli studenti e le casalinghe;<br />
q) l’Amministrazione Comunale realizza gli orti urbani in funzione delle richieste che <strong>per</strong>verranno<br />
in seguito ad avviso pubblico di manifestazione d’interesse da parte dei residenti. Gli orti saranno<br />
ricavati da aree pubbliche a destinazione agrico<strong>la</strong>, incolte, aree marginali inserite in aree verdi<br />
d’interesse collettivo, al<strong>lo</strong> scopo individuate in osservanza delle norme stabilite negli strumenti<br />
urbanistici vigenti ed in quantità basate sul<strong>la</strong> effettiva disponibilità di risorse economico-finanziarie.<br />
Sulle aree da adibire ad orti urbani saranno realizzati accessi pedonali, zone comuni a scopo<br />
ricreativo, ed individuati i luoghi accessori e funzionali al<strong>la</strong> coltivazione. Saranno altresì realizzati<br />
impianti di approvvigionamento idrico. Le manutenzione straordinaria del sito, compresi i<br />
<strong>per</strong>corsi, i luoghi di ritrovo e gli arredi, come pure dei pozzi e delle pompe ad essi connessi e<br />
delle eventuali siepi e recinzioni dell’area è a carico dell’Amministrazione Comunale, purché attenga<br />
ad o<strong>per</strong>e da essa realizzate o da essa espressamente assunte in carico, e sarà eseguita<br />
con i proventi dei canoni o con altre eventuali risorse.<br />
r) Resta a carico degli orto<strong>la</strong>ni <strong>la</strong> manutenzione ordinaria del sito <strong>per</strong> il suo mantenimento in stato di<br />
decoro e <strong>per</strong> il buon deflusso delle acque nelle fosse di drenaggio.<br />
s) Per quanto attiene alle modalità di assegnazione ed ai requisiti valgono le norme amministrative,<br />
procedurali, tecniche e comportamentali già indicate dalle linee d’indirizzo approvate con deliberazione<br />
del Commissario Prefettizio n° 134 del 08-03-2006 recepite e riportate nell’allegato Q (aree<br />
riservate ai tito<strong>la</strong>ri di pensione) del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> ed integrate nell’allegato R <strong>per</strong> i soli<br />
requisiti di assegnazione delle aree riservate ai non tito<strong>la</strong>ri di pensione con accertate difficoltà<br />
economiche.<br />
18
Art. 16 - Divieti comportamentali e divieti di utilizzo improprio degli spazi verdi<br />
Compito istituzionale dell'Amministrazione Comunale in merito al<strong>la</strong> gestione delle aree verdi ad<br />
uso pubblico è il mantenimento del patrimonio arboreo ed arbustivo, delle aiuole, delle aree a prato e di<br />
ogni spazio verde cittadino nelle migliori condizioni, garantendone <strong>la</strong> pulizia e <strong>la</strong> sicurezza.<br />
Ana<strong>lo</strong>go obbligo vige a carico dei concessionari e <strong>lo</strong>catari a qualunque tito<strong>lo</strong> di aree verdi di proprietà<br />
pubblica che sono responsabili dei beni in uso. Le norme del presente artico<strong>lo</strong> <strong>per</strong>seguono il fine di<br />
promuovere <strong>la</strong> funzione sociale, ricreativa e didattica che il verde assolve nell'ambito cittadino, garantendo<br />
a tutti il godimento senza turbative degli spazi e salvaguardando, nel contempo, l'ambiente dai danni<br />
economici ed ambientali che potrebbero derivare da un cattivo uso del<strong>lo</strong> stesso.<br />
1) Divieti comportamentali<br />
A tito<strong>lo</strong> indicativo e non esaustivo, nelle aree verdi pubbliche sono vietati:<br />
a) il deposito o <strong>lo</strong> scarico di materiali di qualsiasi natura o consistenza se non specificatamente autorizzato;<br />
b) l'accatastamento di materiale infiammabile;<br />
c) l'abbandono dei rifiuti al di fuori dei contenitori di raccolta;<br />
d) l'eliminazione, <strong>la</strong> distruzione, il danneggiamento, il taglio e qualsiasi azione che possa in altro<br />
modo minacciare l'esistenza di alberi e arbusti o parte di essi;<br />
e) il danneggiamento dell'apparato radicale dei fusti e del<strong>la</strong> chioma delle piante e le legature con<br />
materiale non estensibile;<br />
f) danneggiare e imbrattare <strong>la</strong> segnaletica;<br />
g) danneggiare e imbrattare giochi o elementi di arredo;<br />
h) raccogliere e asportare fiori, bulbi, radici, semi, frutti, terriccio, muschio, erbacee annuali e <strong>per</strong>enni,<br />
strato su<strong>per</strong>ficiale di terreno;<br />
i) calpestare le aiuole fiorite;<br />
j) abbandonare, catturare, molestare o ferire intenzionalmente animali, nonché sottrarre uova e nidi;<br />
k) qualsiasi comportamento che possa ostaco<strong>la</strong>re intenzionalmente <strong>la</strong> sicurezza, il benessere e <strong>lo</strong><br />
svago di chiunque utilizzi le aree a verde pubblico;<br />
l) scavalcare transenne, ripari, steccati posti a protezione di strutture, piantagioni, prati, aiuole fiorite;<br />
m) circo<strong>la</strong>re con veicoli a motore; in deroga a detto divieto è consentito il transito e <strong>la</strong> sosta esclusivamente<br />
sui viali, strade e <strong>per</strong>corsi predeterminati interni agli spazi verdi ai veicoli a motore di<br />
seguito elencati:<br />
• motocarrozzelle <strong>per</strong> il trasporto di disabili;<br />
• mezzi di soccorso e di vigi<strong>la</strong>nza in servizio;<br />
• mezzi di servizio e supporto al<strong>lo</strong> svolgimento dei <strong>la</strong>vori di manutenzione ordinaria e straordinaria<br />
del verde, di strutture e manufatti in esso inseriti dei quali è stata richiesta autorizzazione<br />
da parte di altre aree dell’A.C.;<br />
• mezzi di proprietà dei residenti, qua<strong>lo</strong>ra vi siano abitazioni ubicate all'interno dell'area;<br />
• mezzi <strong>per</strong> le attività di commercio ambu<strong>la</strong>nte, in possesso delle prescritte autorizzazioni;<br />
• mezzi <strong>per</strong> il rifornimento dei punti fissi di somministrazione di alimenti e bevande o di intrattenimento,<br />
in possesso delle prescritte autorizzazioni;<br />
• mezzi destinati ad un parcheggio, quando quest'ultimo si trovi all'interno del<strong>lo</strong> spazio verde;<br />
• mezzi destinati al carico/scarico merci, qua<strong>lo</strong>ra vi siano abilitazioni od attività produttive all'interno<br />
dell'area.<br />
In ogni caso tutti i mezzi sopra indicati dovranno esporre sul parabrezza in modo visibile il <strong>per</strong>messo<br />
di transito e/o sosta <strong>per</strong> l'esclusiva area verde interessata.<br />
19
n) circo<strong>la</strong>re con biciclette e ve<strong>lo</strong>cipedi al di fuori del<strong>la</strong> viabilità principale e di eventuali <strong>per</strong>corsi specificamente<br />
indicati <strong>per</strong> <strong>lo</strong> scopo;<br />
o) utilizzare aeromodelli e simili forniti di motori a scoppio a combustione interna o esterna;<br />
p) utilizzare automodelli o modelli di imbarcazioni e simili forniti di motori a scoppio a combustione<br />
interna o esterna;<br />
q) utilizzare le attrezzature <strong>per</strong> il gioco da parte di <strong>per</strong>sone con età su<strong>per</strong>iore a quel<strong>la</strong> indicata sulle<br />
stesse;<br />
r) bivaccare sulle panchine, ovvero utilizzare l'arredo e le attrezzature in modo non conforme alle<br />
prescrizioni costruttive e di decoro.<br />
2) Divieti di utilizzo improprio degli spazi verdi<br />
Oltre al rispetto di ulteriori divieti segna<strong>la</strong>ti all'interno delle singole aree da apposita segnaletica,<br />
negli spazi a verde pubblico è tassativamente vietato:<br />
a) affiggere sui tronchi degli alberi e sugli arbusti materiale di qualsiasi genere (vo<strong>la</strong>ntini, manifesti,<br />
ecc.) ad esclusione delle targhe di riconoscimento botanico o numerico autorizzate;<br />
b) appendere agli alberi ed agli arbusti strutture di qualsiasi genere, compresi i cartelli segnaletici<br />
mediante l'uso di supporti metallici;<br />
c) <strong>per</strong>mettere ad un animale, in proprio affidamento, di cacciare, molestare o ferire un altro animale<br />
o <strong>per</strong>sone e danneggiare alberi, siepi e aiuole;<br />
d) introdurre cani senza il guinzaglio (da tenersi a lunghezza massima di 150 cm), anche se hanno ricevuto<br />
un addestramento “al<strong>la</strong> convivenza” con gli altri cani e le <strong>per</strong>sone, in quanto prevalgono le<br />
regole di prudenza nei confronti di animali che <strong>per</strong> le più svariate ragioni possono avere un comportamento<br />
imprevedibile anche <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>so;<br />
e) introdurre cani senza portare con se una museruo<strong>la</strong>, rigida o morbida, da applicare al cane in caso<br />
di situazioni rischiose <strong>per</strong> l'incolumità di <strong>per</strong>sone o animali o su richiesta del Servizio di vigi<strong>la</strong>nza<br />
o altre autorità competenti: sono esclusi dai disposti del presente artico<strong>lo</strong> i cani <strong>per</strong><br />
l’accompagnamento di ipovedenti, quelli in dotazione alle forze armate, di Polizia, di Protezione<br />
civile, dei Vigili del Fuoco quando sono utilizzati <strong>per</strong> servizio ed i cani pastori quando vengono<br />
utilizzati <strong>per</strong> <strong>la</strong> guardia di greggi e mandrie;<br />
f) <strong>per</strong>mettere ad un cane o animale di qualsiasi dimensione, in proprio affidamento, di imbrattare i<br />
viali e i giardini ovvero condur<strong>lo</strong> nelle aree verdi pubbliche del Comune di Varese senza avere<br />
con se strumenti idonei al<strong>la</strong> raccolta delle feci;<br />
g) introdurre nuovi animali selvatici, senza l'assenso dell'Amministrazione Comunale o nutrire quelli<br />
presenti, salvo che negli eventuali spazi attrezzati;<br />
h) accendere fuochi senza <strong>la</strong> preventiva autorizzazione dell'Amministrazione Comunale.<br />
i) svolgere qualsiasi attività commerciale o di pubblico intrattenimento senza specifica autorizzazione<br />
dell'Amministrazione Comunale;<br />
j) sporcare il suo<strong>lo</strong> con rifiuti, avanzi di cibo, vestiario o altro;<br />
k) effettuare manifestazioni non autorizzate e adottare comportamenti che, seppure non espressamente<br />
richiamati dalle norme del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, possano recare danno al verde pubblico ed alle<br />
attrezzature ivi insistenti o turbino <strong>la</strong> quiete delle <strong>per</strong>sone (vedi artico<strong>lo</strong> 17- Svolgimento di manifestazioni<br />
e attività nei parchi comunali vinco<strong>la</strong>ti dal Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 42/2004- Parte seconda<br />
e terza –Beni culturali e Beni paesaggistici);<br />
l) sostare sotto alberi iso<strong>la</strong>ti o gruppi di piante in caso di bufere di vento, temporali e nevicate a causa<br />
del<strong>la</strong> possibilità di caduta di alberi, rami o di fulmini.<br />
Ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative previste dall’allegato L .<br />
20
Art. 17 - Svolgimento di manifestazioni, attività commerciali e feste private nei parchi e giardini comunali<br />
sia vinco<strong>la</strong>ti dal D.Lgs. n° 42/2004- Parte seconda e terza –Beni culturali e paesaggistici che<br />
non vinco<strong>la</strong>ti<br />
a) Finalità del<strong>la</strong> assegnazione temporanea di porzione di parco e giardino pubblico<br />
I documenti programmatici dell’Ente indicano <strong>la</strong> necessità di riconoscere e rappresentare l’identità e<br />
<strong>la</strong> vocazione di Varese quale “Città Giardino”, anche mediante il recu<strong>per</strong>o, <strong>la</strong> va<strong>lo</strong>rizzazione e <strong>la</strong><br />
promozione strategica dei suoi parchi; ciò avviene anche attraverso l’uso collettivo <strong>per</strong> eventi di<br />
tempo libero purché compatibili con l’esigenze di fruibilità e di salvaguardia del<strong>la</strong> qualità del luogo.<br />
Il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> disciplina l’assegnazione temporanea a tito<strong>lo</strong> oneroso di porzioni di parco<br />
con <strong>la</strong> finalità di re<strong>per</strong>ire co<strong>per</strong>ture finanziarie volte<br />
• al restauro conservativo dei parchi storici del<strong>la</strong> collettività;<br />
• al<strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro im<strong>per</strong>itura funzionalità e quindi godimento da parte di tutti;<br />
• al mantenimento dinamico degli stessi, in continua trasformazione secondo le leggi del<strong>la</strong><br />
Natura.<br />
L’applicazione del canone <strong>per</strong> l’assegnazione temporanea e parziale di porzioni di parchi e giardini<br />
è da intendersi, quindi, come un concorso all’ammortamento delle spese <strong>per</strong> gli interventi finalizzati<br />
esclusivamente al<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> dei parchi oggetto di assegnazione nel rispetto delle generazioni<br />
presenti e future.<br />
Il canone, rego<strong>la</strong>mentato e differenziato <strong>per</strong> <strong>lo</strong>calità e tipo<strong>lo</strong>gia di manifestazione, sarà iscritto su<br />
apposito capito<strong>lo</strong> d’entrata del Bi<strong>la</strong>ncio che finanzierà spese <strong>per</strong> interventi di manutenzione e ripristino<br />
dei parchi e giardini comunali.<br />
Il 20% del canone sarà destinato al<strong>la</strong> manutenzione straordinaria degli “alberi monumentali”, di cui<br />
all’art. 2 comma b”, di proprietà del Comune di Varese. Gli stessi sono stati elencati e segna<strong>la</strong>ti, a<br />
gennaio 2012, dall’Attività Verde Pubblico all’Ente Provincia di Varese ed al<strong>la</strong> Regione Lombardia,<br />
ente <strong>lo</strong>cale delegato il primo ed ente promotore il secondo, dell’individuazione puntuale sul territorio<br />
amministrato di tali monumenti vegetali.<br />
b) Aree in assegnazione temporanea all’interno di parchi e giardini pubblici<br />
Sono soggette ad assegnazione temporanea, previa comunicazione al<strong>la</strong> Giunta Comunale, <strong>per</strong> tramite<br />
di provvedimento dirigenziale in ana<strong>lo</strong>gia con quanto già disposto <strong>per</strong> aree gestite<br />
dall’Assessorato (vds Del.Comm.Pref. n° 134/2006), le elencate aree gestite dall’Attività Verde<br />
Pubblico e meglio individuate nelle allegate p<strong>la</strong>nimetrie che costituiscono parte integrante e sostanziale<br />
del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>:<br />
a) Giardini Estensi;<br />
b) Parco di Vil<strong>la</strong> Mirabel<strong>lo</strong>;<br />
c) Parco di Vil<strong>la</strong> Toeplitz;<br />
d) Parco di Vil<strong>la</strong> Baragio<strong>la</strong>;<br />
e) Parco del Castel<strong>lo</strong> Mantegazza;<br />
f) Parco Torelli Mylius ora “Achille Cattaneo”;<br />
g) Parco di Vil<strong>la</strong> Augusta;<br />
h) Parco <strong>la</strong>cuale “L.Zanzi”.<br />
21
Fra le aree gestite dall’Assessorato, sono inserite fra le assegnabili anche le seguenti:<br />
i) Parco Perelli – Biumo Inferiore<br />
j) Piazza Giovanni XXIII – Brunel<strong>la</strong><br />
k) Giardino delle ex officine – Sant’Ambrogio<br />
l) Giardino V.le Aguggiari ango<strong>lo</strong> Via Vannucci<br />
m) Giardino di via Pista Vecchia – Masnago/Avigno<br />
n) Giardino pubblico Via Tarvisio – via Preso<strong>la</strong>na San Fermo<br />
c) Soggetti obbligati al pagamento del canone<br />
Il tito<strong>la</strong>re del provvedimento dirigenziale di assegnazione è obbligato a pagarne il re<strong>la</strong>tivo canone.<br />
Tale obbligo è in carico anche al soggetto che effettua un’occupazione abusiva risultante da verbale<br />
di accertamento redatto da competente pubblico ufficiale.<br />
d) Definizione di assegnazione temporanea di porzione di parco e giardino pubblico<br />
L’assegnazione temporanea ha una durata inferiore all’anno; <strong>la</strong> stessa può essere giornaliera, plurigiornaliera,<br />
stagionale ovvero durare dal 15 aprile al 30 settembre di ogni anno. Quest’ultime concessioni<br />
stagionali possono coprire tre annualità (stagionali triennali) con possibilità di proroga <strong>per</strong><br />
altri tre anni.<br />
e) Determinazione del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie oggetto di assegnazione temporanea e del re<strong>la</strong>tivo canone <strong>per</strong><br />
<strong>la</strong> concessione di porzione di parco e giardino pubblico<br />
La su<strong>per</strong>ficie ed i re<strong>la</strong>tivi confini oggetto di assegnazione <strong>per</strong> provvedimento dirigenziale sono univocamente<br />
determinati nell’atto di concessione. La su<strong>per</strong>ficie ed i re<strong>la</strong>tivi confini sono dati<br />
dal<strong>la</strong> somma delle singole aiuole/porzioni assegnate così come indicate unitariamente da<br />
apposite lettere e tratteggi nelle allegate p<strong>la</strong>nimetrie (Allegato P).<br />
Il canone è dovuto limitatamente al<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie sopra indicata <strong>per</strong> <strong>la</strong> durata temporale<br />
dell’assegnazione concessa (giornaliera, plurigiornaliera, stagionale, stagionale triennale);<br />
f) Criteri di determinazione e calco<strong>lo</strong> dell’importo del canone <strong>per</strong> l’assegnazione di porzione di<br />
parco e giardino pubblico<br />
1. Il canone, come risultante dal prospetto tabel<strong>la</strong>re di cui agli allegati P.1 e P.2, risulta commisurato:<br />
• al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione di fragilità, prestigio, comodità delle aiuole/su<strong>per</strong>fici assegnate ovvero<br />
dagli elementi di fragilità del patrimonio botanico ed architettonico; dal<strong>la</strong> preziosità<br />
del contesto paesaggistico e dal<strong>la</strong> centralità, intensità abitativa, dal flusso turistico, dalle<br />
iniziative commerciali limitrofe e dal<strong>la</strong> densità di traffico pedonale e veico<strong>la</strong>re nel comparto;<br />
• al<strong>la</strong> durata del<strong>la</strong> assegnazione espressa in giorni, così come indicata nell’atto di assegnazione<br />
dirigenziale, diminuendo in va<strong>lo</strong>re economico unitario/giornaliero in caso di stagionalità;<br />
• dal<strong>la</strong> festività (canone maggiore) o ferialità dei giorni di assegnazione sia <strong>per</strong> assicurare<br />
un servizio di vigi<strong>la</strong>nza più oneroso durante i giorni di festività sia <strong>per</strong> presumibile maggior<br />
frequentazione di avventori di attività commerciali;<br />
• al sacrificio imposto al<strong>la</strong> collettività dall’assegnazione e al tipo di attività esercitate dai<br />
tito<strong>la</strong>ri delle concessione.<br />
22
2. Al canone dovuto <strong>per</strong> l’assegnazione non vengono detratti altri oneri previsti da disposizioni<br />
di legge, rego<strong>la</strong>menti settoriali commerciali e/o da imposizioni tributarie pubblicitarie;<br />
3. E’ prevista, inoltre, l’applicazione del Canone <strong>per</strong> l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche<br />
(Cosap) secondo quanto stabilito dal <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> applicativo del<strong>la</strong> Cosap stessa.<br />
4. La procedura tecnico-amministrativa <strong>per</strong> effettuare un’occupazione di spazi ed aree pubbliche è indicata<br />
nel re<strong>la</strong>tivo <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> comunale Cosap; <strong>per</strong> le finalità indicate al punto a) del presente<br />
artico<strong>lo</strong> le tariffe <strong>per</strong> <strong>la</strong> occupazione sono da intendersi di categoria terza come da allegato B<br />
del vigente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> citato.<br />
5. I canoni possono essere annualmente aggiornati con apposita deliberazione del competente<br />
organo.<br />
g) Procedimento <strong>per</strong> <strong>la</strong> richiesta di assegnazione di porzione di parco e giardino pubblico <strong>per</strong><br />
ATTIVITA’ COMMERCIALI (sono esclusi i parterres dei Giardini Estensi indicati con gli<br />
spazi contrassegnati dalle lettere A,B,C,D dell’allegato P)<br />
1) Chiunque sia interessato all’assegnazione di aree presenti nei parchi storici varesini <strong>per</strong> <strong>lo</strong><br />
svolgimento di attività commerciali deve presentare domanda entro i termini stabiliti da annuale<br />
avviso pubblico di manifestazione d’interesse (indicativamente pubblicato da ottobre a gennaio<br />
dell’anno successivo) secondo <strong>la</strong> modulistica in esso allegata. In questa sede si dovrà indicare<br />
l’ubicazione esatta del<strong>la</strong> porzione di parco che si chiede in concessione utilizzando obbligatoriamente<br />
le p<strong>la</strong>nimetrie indicative di cui all’Allegato P. L’avviso pubblico di manifestazione<br />
d’interesse indicherà a priori i seguenti criteri di valutazione discrezionale delle istanze<br />
<strong>per</strong>venute:<br />
• proposta di attività compatibile con il contesto storico, paesaggistico e ambientale dei parchi<br />
storici di Varese: punteggio da 0 a 10;<br />
• proposte di attività destinate a più componenti anagrafiche, sociali e culturali del<strong>la</strong> collettività:<br />
punteggio da 1 a 10;<br />
• utilizzo di arredi (tavolini, sedie, fioriere), camminamenti, illuminazioni, strutture quali<br />
<strong>per</strong>gole, gazebi, chioschi, tendoni eleganti e ben inserite nel contesto storico-architettonico<br />
del giardino o del parco: punteggio da 0 a 10;<br />
• instal<strong>la</strong>zione di servizi igienici temporanei denominati “gabinetti chimici” normalmente<br />
utilizzati nelle manifestazioni sostitutivi o integrativi degli esistenti in numero adeguato al<strong>la</strong><br />
stima d’affluenza di avventori e ben inseriti nel contesto storico-architettonico del giardino<br />
o del parco: punteggio da 0 a 10;<br />
• utilizzo stagionale triennale, stagionale annuale, plurigiornaliero, giornaliero in ordine decrescente<br />
: punteggio da 10 a 1;<br />
• in caso di attività d’intrattenimento musicale, utilizzo di apparecchiature in grado di concentrare<br />
il suono in sito ovvero impedirne una diffusione pregiudicante il desiderio di serenità<br />
silenziosa altrui: punteggio da 0 a 10.<br />
• maggior rispondenza all’interesse pubblico inteso come elemento educativo, rispetto del<strong>la</strong><br />
cittadinanza, minor sacrificio imposto al<strong>la</strong> collettività: punteggio da 0 a 10<br />
2) E’ fatta salva l’acquisizione preventiva del parere dell’Area IV – Servizi alle Imprese: tale parere<br />
è finalizzato al<strong>la</strong> verifica del possesso dei requisiti morali e professionali del richiedente;<br />
3) E’ fatta salva <strong>la</strong> preventiva acquisizione del parere e/o autorizzazione del SUAP (Sportel<strong>lo</strong> U-<br />
23
nico <strong>per</strong> le Attività Produttive) <strong>per</strong> le attività economiche quali commercio su aree pubbliche,<br />
attività somministrazione e re<strong>la</strong>tive su<strong>per</strong>fici esterne di somministrazione, spettacoli viaggianti,<br />
attività temporanee di natura benefica, istituzionale, che prevedono, nell’ambito del programma<br />
degli eventi a <strong>lo</strong>ro collegati, somministrazione di alimenti e bevande, oltre all’eventuale verifica<br />
dell’agibilità ex art. 80 TULPS (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) e autorizzazione<br />
ex art. 68 TULPS sempre da parte del competente SUAP.<br />
4) Le attività dovranno essere compatibili con il contesto storico, paesaggistico e ambientale dei<br />
parchi storici di Varese; rivolgersi, preferibilmente, a più componenti anagrafiche, sociali e culturali<br />
del<strong>la</strong> collettività. Per tale motivazione l’istruttoria tecnica dovrà sempre comprendere<br />
l’analisi ponderata, documentata e <strong>per</strong> singoli punti motivata dei criteri indicati nell’avviso<br />
pubblico di manifestazione d’interesse di cui al<strong>la</strong> lettera g) punto 1) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />
5) Per quanto detto al punto 4) dovranno proporsi arredi, strutture eleganti e ben inserite nel contesto<br />
storico-architettonico del giardino o del Parco. In caso di attività d’intrattenimento musicale,<br />
le apparecchiature tecniche dovranno preferibilmente concentrare il suono in sito ovvero<br />
contenerne <strong>la</strong> diffusione.<br />
6) Ad avvenuta individuazione del/dei soggetti interessato/i, verrà disposto sempre e comunque<br />
l’invio dell’istanza/e e dell’istruttoria/e al<strong>la</strong> competente Giunta comunale onde riceverne istruzioni<br />
vinco<strong>la</strong>nti circa <strong>la</strong> opportunità dell’assegnazione e ciò in base al<strong>la</strong> prerogativa di governo<br />
del<strong>la</strong> cosa pubblica che spetta al suddetto Organo. Per i soli Giardini Estensi <strong>la</strong> vo<strong>lo</strong>ntà del<strong>la</strong><br />
Giunta dovrà esprimersi mediante Deliberazione al<strong>la</strong> quale seguirà Determinazione Dirigenziale<br />
di assegnazione dell’area.<br />
7) Risultano non procedibili, a giudizio vinco<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> Giunta Comunale, le istanze re<strong>la</strong>tive ad<br />
attività commerciali che offendono il decoro, il pubblico pudore o che istigano all’odio ed al<strong>la</strong><br />
violenza.<br />
8) In caso di assenza di candidati interessati ad una determinata area al<strong>la</strong> scadenza dei termini<br />
dell’avviso pubblico, è facoltà dell’Amministrazione procedere all’individuazione di soggetti<br />
interessati mediante trattativa privata. Ad avvenuta individuazione del/dei soggetti interessato/i,<br />
come <strong>per</strong> il punto 6) del presente artico<strong>lo</strong>, verrà disposto invio di richiesta di istruzioni al<strong>la</strong><br />
competente Giunta comunale.<br />
9) Agli interessati, comunque individuati, verrà richiesto di specificare<br />
a) nel caso di richiedente <strong>per</strong>sona fisica o di impresa individuale, l’indicazione<br />
delle generalità, residenza o domicilio legale e del codice fiscale;<br />
b) nel caso di richiedente diverso dal<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona fisica, <strong>la</strong> denominazione o ragione sociale, <strong>la</strong><br />
sede legale e amministrativa, il codice fiscale, nonché le generalità del legale rappresentante<br />
o dell’amministratore anche di fatto;<br />
c) l’oggetto del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cazione; i motivi a fondamento di questa; il tipo di attività che si chiede<br />
di svolgere; i mezzi e le attrezzature che s’intendono utilizzare e/o le tipo<strong>lo</strong>gie di allestimenti<br />
ed arredi, se previsti; le modalità d’uso dell’area; <strong>la</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di delimitazione<br />
dell’area che dovrà comunque consentire <strong>la</strong> <strong>per</strong>meabilità visiva del<strong>la</strong> stessa;<br />
d) <strong>la</strong> durata e l’eventuale stagionalità del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cazione;<br />
e) <strong>la</strong> sottoscrizione da parte del richiedente o del legale rappresentante o amministratore.<br />
10) Agli interessati verrà richiesto di corredare quanto sopra con una p<strong>la</strong>nimetria 1: 200 dell’area<br />
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interessata e da ogni altra documentazione ritenuta necessaria dal<strong>la</strong> competente Attività<br />
Verde Pubblico (disegno illustrante l’eventuale allestimento da realizzare; partico<strong>la</strong>ri esecutivi<br />
e sezioni dei manufatti; elementi di identificazione di eventuali autorizzazioni di cui sia già<br />
in possesso, qua<strong>lo</strong>ra l’occupazione sia richiesta <strong>per</strong> l’esercizio di attività soggetta ad autorizzazione);<br />
11) L’assegnazione avverrà previo ri<strong>la</strong>scio di un provvedimento espresso da parte del Dirigente<br />
competente al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del verde pubblico<br />
h) Istruttoria del<strong>la</strong> domanda di assegnazione temporanea di porzione di parco e giardino pubblico<br />
<strong>per</strong> attività commerciali<br />
1. Una volta <strong>per</strong>venuta <strong>la</strong> domanda di assegnazione presso l’Attività Verde Pubblico, il Responsabile<br />
del re<strong>la</strong>tivo procedimento avvia <strong>la</strong> procedura istruttoria.<br />
2. In caso di contemporanee domande di assegnazione di aree con medesima tipo<strong>lo</strong>gia di attività<br />
commerciale all’interno del medesimo parco, verrà ri<strong>la</strong>sciata una so<strong>la</strong> assegnazione previa formazione<br />
di graduatoria di merito basata sull’analisi ponderata, documentata e <strong>per</strong> singoli punti<br />
motivata dei criteri indicati nell’avviso pubblico di manifestazione d’interesse di cui al<strong>la</strong> lettera<br />
g) punto 1) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />
3. Salvo quanto disposto da leggi specifiche in materia, l’Attività Verde Pubblico provvede<br />
all’istruttoria entro i termini stabiliti nel <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> comunale sul procedimento amministrativo,<br />
ovvero entro giorni 30 (trenta).<br />
La proposta di affidamento in concessione avverrà a favore del candidatura che otterrà il maggior<br />
punteggio dei parametri sopra elencati. La graduatoria di merito verrà trasmessa in Giunta<br />
comunale <strong>per</strong> <strong>la</strong> definitiva approvazione o <strong>per</strong> il suo motivato respingimento.<br />
4. Qua<strong>lo</strong>ra l’ufficio competente abbia rappresentato esigenze istruttorie chiarificatrici di elementi non<br />
dettagliati, il termine è interrotto ai sensi dell’art. 16 L. 241/90.<br />
i) Contenuto e ri<strong>la</strong>scio del provvedimento di assegnazione <strong>per</strong> attività commerciali, deposito<br />
cauzionale e fideiussione a garanzia del<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> di porzione di parco e giardino pubblico<br />
1. In base ai risultati dell’istruttoria e del parere vinco<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> Giunta , il Dirigente ri<strong>la</strong>scia o nega<br />
l’assegnazione <strong>per</strong> attività commerciali con provvedimento motivato, dandone comunicazione<br />
al richiedente.<br />
2. L’atto di assegnazione dell’area costituisce tito<strong>lo</strong> che legittima l’occupazione dell’area pubblica e<br />
deve indicare:<br />
a) gli elementi identificativi di cui al<strong>la</strong> lettera g)- Procedimento <strong>per</strong> <strong>la</strong> richiesta di assegnazione di<br />
porzione di parco e giardino pubblico <strong>per</strong> attività commerciali;<br />
b) le specifiche finalità <strong>per</strong> le quali è concesso l’utilizzo del<strong>lo</strong> spazio pubblico e le condizioni di<br />
carattere tecnico e amministrativo, alle quali è eventualmente subordinato il provvedimento;<br />
c) <strong>la</strong> durata e l’eventuale <strong>per</strong>iodicità del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cazione;<br />
d) l’indicazione dell’importo complessivo dovuto e le modalità di pagamento.<br />
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3. Il Dirigente, prima del ri<strong>la</strong>scio del provvedimento, richiede ed accerta il versamento del canone<br />
dovuto secondo le modalità indicate al<strong>la</strong> lettera r) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />
4. Il Dirigente, prima del ri<strong>la</strong>scio del provvedimento, richiede il versamento di un deposito cauzionale<br />
o di una fideiussione bancaria o polizza assicurativa fideiussoria con c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> di pagamento a<br />
prima richiesta, quando:<br />
a) l’occupazione comporti <strong>la</strong> manomissione dell’area occupata,con conseguente obbligo di ripristino<br />
dell’area stessa nelle condizioni originarie;<br />
b) partico<strong>la</strong>ri motivi e circostanze <strong>lo</strong> rendano necessario in ordine alle modalità o al<strong>la</strong> durata<br />
dell’assegnazione;<br />
c) quando venga previsto un flusso di visitatori su<strong>per</strong>iore a 500 unità ad insindacabile giudizio<br />
dell’Attività Verde pubblico sul<strong>la</strong> scorta dell’es<strong>per</strong>ienza delle passate manifestazioni;<br />
d) l’occupazione sia su<strong>per</strong>iore ad una durata di sette giorni consecutivi;<br />
5. L’ammontare del<strong>la</strong> garanzia di cui sopra è stabilito dal Dirigente su proposta del Responsabile<br />
del procedimento, in misura proporzionale al<strong>la</strong> durata dell’assegnazione, all’entità dei <strong>la</strong>vori, al<strong>la</strong><br />
possibile compromissione e ai costi <strong>per</strong> <strong>la</strong> riduzione in pristino del<strong>lo</strong> stato del luogo, e al danno<br />
derivante dall’eventuale inadempimento dell’obbligazioni contrattuali. Lo svinco<strong>lo</strong> del deposito<br />
cauzionale e/o l’estinzione del<strong>la</strong> garanzia fideiussoria sono subordinati al<strong>la</strong> verifica tecnica del<br />
ripristino del<strong>lo</strong> stato dei luoghi.<br />
j) Rinuncia al<strong>la</strong> richiesta di assegnazione <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di parco e giardino<br />
pubblico<br />
1. Qua<strong>lo</strong>ra durante l’istruttoria del<strong>la</strong> domanda il richiedente non sia più interessato ad ottenere<br />
il provvedimento di assegnazione, deve comunicar<strong>lo</strong> entro il termine previsto <strong>per</strong><br />
<strong>la</strong> conclusione del singo<strong>lo</strong> procedimento, al fine di consentire l’interruzione del<strong>lo</strong> stesso<br />
e/o consentire all’Amministrazione comunale l’attività di istruttoria in caso di più richiedenti del<strong>la</strong><br />
medesima area.<br />
2. Qua<strong>lo</strong>ra <strong>la</strong> comunicazione non <strong>per</strong>venga entro il termine previsto, al richiedente rinunciatario<br />
sarà preclusa <strong>la</strong> possibilità di ulteriori richieste di assegnazione <strong>per</strong> i successivi 24 mesi dal<strong>la</strong><br />
data del<strong>la</strong> prima istanza.<br />
k) Tito<strong>la</strong>rità dell’assegnazione <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />
1. L’assegnazione temporanea è <strong>per</strong>sonale ed non cedibile. Non è consentita <strong>la</strong> sub-assegnazione.<br />
2. E’ ammessa,previa comunicazione all’Area IV- Servizi all’Imprese ed all’Attività Verde Pubblico,<br />
<strong>la</strong> successione nell’atto di assegnazione, in caso di sub-ingresso nel<strong>la</strong> tito<strong>la</strong>rità<br />
dell’esercizio di attività commerciale e tutti i casi di cessione di diritti connessi all’oggetto del<br />
provvedimento.<br />
l) Rinnovo e rinuncia al<strong>la</strong> assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di parco<br />
e giardino pubblico<br />
1. Il provvedimento di assegnazione ha termine con <strong>la</strong> data di scadenza. Per le assegnazioni<br />
stagionali annuali e triennali è ammessa una so<strong>la</strong> proroga di pari durata previo<br />
inoltro di motivata istanza al<strong>la</strong> competente Attività Verde Pubblico entro 30 gg dal<strong>la</strong> naturale<br />
26
scadenza <strong>per</strong> consentire <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva istruttoria. Ciò al fine di consentire <strong>la</strong> maggior partecipazione<br />
possibile di soggetti interessati nel corso degli anni.<br />
2. In caso di occupazione temporanea, <strong>la</strong> rinuncia vo<strong>lo</strong>ntaria ad una parte del<strong>lo</strong> spazio pubblico o<br />
del <strong>per</strong>iodo di tempo originariamente autorizzato o concesso non esclude l’obbligo del versamento<br />
del canone <strong>per</strong> l’intera su<strong>per</strong>ficie o l’intero <strong>per</strong>iodo di tempo, salva <strong>la</strong> prova che<br />
<strong>la</strong> minor su<strong>per</strong>ficie o durata dell’occupazione dipende da causa di forza maggiore.<br />
m) Obblighi del tito<strong>la</strong>re dell’ assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di<br />
parco e giardino pubblico<br />
1) Il tito<strong>la</strong>re risponde in proprio di tutti i danni derivanti al Comune e ai terzi dall’utilizzo<br />
dell’assegnazione concessa.<br />
2) Il tito<strong>la</strong>re, oltre ad osservare tutte le disposizioni legis<strong>la</strong>tive e rego<strong>la</strong>mentari vigenti in materia,<br />
nonché le condizioni contenute nell’atto di assegnazione, ha l’obbligo:<br />
a) di versare il canone prima del provvedimento di assegnazione ed alle scadenze fissate in caso<br />
di pluristagionalità o proroga;<br />
b) di esibire, a richiesta degli addetti comunali preposti al control<strong>lo</strong>, l’atto che autorizza<br />
l’occupazione nonché <strong>la</strong> ricevuta attestante l’avvenuto pagamento del canone;<br />
c) di mantenere in condizioni di ordine e pulizia l’area che occupa anche mediante contratto di<br />
pulizia dei rifiuti solidi urbani con soggetti terzi;<br />
d) di garantire <strong>la</strong> correttezza del comportamento dei propri avventori nei confronti degli abituali<br />
frequentatori dei parchi anche mediante contratto di vigi<strong>la</strong>nza con soggetti terzi;<br />
e) di provvedere al ripristino del<strong>la</strong> situazione originaria a proprie spese; in mancanza provvede<br />
il Comune con addebito delle spese, utilizzando il deposito cauzionale o <strong>la</strong> garanzia<br />
di cui al presente artico<strong>lo</strong> lettera i) punto 4.<br />
3) Nell’esecuzione di eventuali <strong>la</strong>vori connessi all’assegnazione, l’assegnatario deve osservare anche<br />
le norme tecniche previste in materia dalle leggi e dai rego<strong>la</strong>menti ed in partico<strong>la</strong>re:<br />
a) predisporre <strong>la</strong> posa di manufatti d’arredo tipo gazebo, tensostrutture, berceaux, cucine da<br />
campo, strutture mobili, servizi igienici temporanei e/o automezzi <strong>per</strong> somministrazione cibi<br />
e bevande su su<strong>per</strong>fici inerti tipo calcestre, asfalto, acciotto<strong>la</strong>to, ghiaietto; in caso di posa o<br />
sosta su su<strong>per</strong>ficie a prato dovrà essere predisposta idonea pavimentazione galleggiante in<br />
tavo<strong>la</strong>ti di legno o simi<strong>la</strong>ri;<br />
b) <strong>la</strong> posa di strutture d’arredo d’esercizio e recettive lignee o metalliche dovrà essere accompagnata<br />
da re<strong>la</strong>zione tecnica di tecnico abilitato (dip<strong>lo</strong>ma di Geometra, dip<strong>lo</strong>ma di Laurea in<br />
Architettura o Ingegneria ed equipollenti) ai fini del<strong>la</strong> sicurezza statica del<strong>la</strong> struttura; nei<br />
calcoli strutturali dovrà evitarsi <strong>la</strong> posa di plinti di calcestruzzo di cemento o comunque<br />
comportanti scavi, rimanendo ammessi ancoraggi metallici di tipo sotterraneo a <strong>per</strong>cussione<br />
o zavorre su<strong>per</strong>ficiali;<br />
c) nel<strong>la</strong> predisposizione e conduzione dell’area assegnata non dovranno essere impiegate attraverso<br />
le su<strong>per</strong>fici dei parchi e giardini pubblici macchine, autocarri, autogrù, escavatori, sollevatori<br />
etc. di portata complessiva maggiore di 8,0 t salvo partico<strong>la</strong>ri casi di volta in volta<br />
valutati in funzione dell’area da assegnare;<br />
27
n) Modifica, sospensione e revoca <strong>per</strong> sopravvenuti motivi d’interesse pubblico del provvedimento<br />
di assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />
1) Il Comune, con atto motivato del Dirigente competente al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del verde pubblico, può modificare,<br />
sospendere o revocare, in qualsiasi momento, il provvedimento di concessione ri<strong>la</strong>sciato,<br />
ovvero imporre nuove condizioni <strong>per</strong> sopravvenuti motivi di interesse pubblico<br />
(es.manifestazioni istituzionali del<strong>lo</strong> Stato, Regione, Comune etc. deliberate dal<strong>la</strong> Giunta), senza<br />
essere tenuto a corrispondere alcun indennizzo.<br />
2) La sospensione temporanea dell’assegnazione <strong>per</strong> motivi di interesse pubblico o <strong>per</strong> cause di<br />
forza maggiore dà diritto al<strong>la</strong> riduzione del canone in misura proporzionale ai giorni compresi<br />
nel <strong>per</strong>iodo di durata del<strong>la</strong> sospensione.<br />
3) La revoca <strong>per</strong> sopravvenuti motivi di interesse pubblico dà diritto al<strong>la</strong> restituzione del<br />
canone eventualmente pagato, a decorrere dal<strong>la</strong> cessazione di fatto dell’occupazione assegnata,<br />
in misura proporzionale ai giorni di mancata occupazione, senza interessi ed esclusa qualsiasi<br />
altra indennità.<br />
o) Decadenza del provvedimento di assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali di porzione<br />
di parco e giardino pubblico<br />
1) Sono causa di decadenza dal<strong>la</strong> concessione d’assegnazione temporanea:<br />
a) <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione delle condizioni e degli obblighi previsti nel provvedimento di a s s e -<br />
g n a z i o n e , commesse dal tito<strong>la</strong>re dell’atto o da altri soggetti del<strong>la</strong> cui attività <strong>lo</strong> stesso<br />
sia comunque tenuto a rispondere;<br />
b) l’uso improprio del diritto di assegnazione il suo esercizio in contrasto con le norme sopra<br />
indicate;<br />
c) il mancato pagamento del canone <strong>per</strong> l’occupazione assegnata (vds pluristagionalità o proroga);<br />
2) Nei casi previsti al punto 1. <strong>la</strong> decadenza non comporta <strong>la</strong> restituzione del canone versato, né<br />
esonera dal pagamento di quel<strong>lo</strong> dovuto in conseguenza del <strong>per</strong>iodo di occupazione originariamente<br />
concesso.<br />
p) Occupazioni abusive di porzione di parco e giardino pubblico<br />
1) Le occupazioni effettuate senza provvedimento dirigenziale sono considerate abusive. Sono<br />
considerate altresì abusive le occupazioni:<br />
a) difformi dalle disposizioni dell’atto di assegnazione;<br />
b) che si protraggono oltre il termine di <strong>lo</strong>ro scadenza senza che sia intervenuto<br />
rinnovo o proroga dell’assegnazione ovvero oltre <strong>la</strong> data di revoca, decadenza o sospensione<br />
del<strong>la</strong> assegnazione medesima.<br />
2) Ai fini dell’applicazione del canone le occupazioni abusive si considerano temporanee e si presumono<br />
effettuate almeno a far tempo dal trentesimo giorno antecedente <strong>la</strong> data del verbale di<br />
accertamento redatto da competente pubblico ufficiale.<br />
28
3) L’accertamento dell’occupazione abusiva, effettuata mediante verbale redatto da competente<br />
pubblico ufficiale, comporta <strong>per</strong> il trasgressore l’obbligo di corrispondere:<br />
a) un’indennità pari al canone che sarebbe stato determinato se l’occupazione fosse stata<br />
concessa aumentata del 50% (cinquanta <strong>per</strong> cento);<br />
b) <strong>la</strong> sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’art. 19 lett. k).<br />
2) Fatta salva ogni diversa disposizione di legge nei casi di occupazione abusiva di spazi di parchi e<br />
giardini pubblici, il Comune ordina al trasgressore <strong>la</strong> rimozione dei mezzi di occupazione assegnando<br />
48 ore <strong>per</strong> provvedervi. Decorso inutilmente tale termine, <strong>la</strong> rimozione è effettuata<br />
d’ufficio con addebito delle re<strong>la</strong>tive spese. In tal caso il Comune non risponde dei danni causati<br />
ai mezzi di occupazione durante <strong>la</strong> rimozione.<br />
q) Accertamento dell’entrata del canone <strong>per</strong> assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali<br />
di porzione di parco e giardino pubblico<br />
1) L’accertamento dell’entrata del canone <strong>per</strong> l’occupazione temporanea è costituito dal provvedimento<br />
dirigenziale di assegnazione ed avviene contestualmente all’emanazione del provvedimento.<br />
2) Il Responsabile del procedimento o<strong>per</strong>a un generale control<strong>lo</strong> del credito, individua il debitore,<br />
quantifica <strong>la</strong> somma dovuta e fissa <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva scadenza.<br />
3) A seguito delle attività di cui al comma precedente, il Responsabile del procedimento, in<br />
caso di occupazione abusiva, applica l’indennità di cui al<strong>la</strong> lettera p), comma 3, lett. a); in<br />
caso di mancato o parziale pagamento procede secondo quanto stabilito dal<strong>la</strong> lettera t) –<br />
Omesso o parziale pagamento del canone <strong>per</strong> <strong>la</strong> concessione di assegnazione temporanea di<br />
porzione di parco e giardino pubblico.<br />
r) Termine e modalità di versamento del canone <strong>per</strong> l’ assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività<br />
commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />
1) Il canone re<strong>la</strong>tivo all’assegnazione è soggetto al pagamento anticipato, ovvero prima del ri<strong>la</strong>scio<br />
del provvedimento dirigenziale d’assegnazione.<br />
2) Il pagamento dovrà essere eseguito a mezzo di bonifico, presso <strong>la</strong> Tesoreria Comunale o mediante<br />
bonifico su c/c postale.<br />
3) Nel<strong>la</strong> causale di pagamento dovranno essere indicati i dati re<strong>la</strong>tivi al tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione,<br />
al<strong>la</strong> zona occupata aiuo<strong>la</strong>/e X, Parco Y, al giorno/i-stagione/i Z con indicato il capito<strong>lo</strong> d’entrata.<br />
s) Rateizzazione canone pluristagionale triennale <strong>per</strong> l’ assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività<br />
commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />
In caso di assegnazione pluristagionale triennale è possibile corrispondere il canone in t r e<br />
rate annuali di uguale importo aventi scadenza <strong>la</strong> data del provvedimento di assegnazione del<br />
primo anno, il 30 giugno del secondo ed il 30 giugno del terzo anno rispettivamente.<br />
29
t) Omesso o parziale pagamento del canone <strong>per</strong> <strong>la</strong> concessione di assegnazione temporanea <strong>per</strong><br />
attività commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />
1) In caso di omesso o parziale pagamento del/dei canone/i successivi al primo contestuale al<strong>la</strong><br />
emissione del<strong>la</strong> concessione, il Dirigente responsabile del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del verde pubblico diffida<br />
l’interessato ad adempiere entro trenta giorni dal ricevimento del<strong>la</strong> comunicazione, avvertendo<strong>lo</strong><br />
che il mancato pagamento entro tale termine comporterà <strong>la</strong> decadenza dal<strong>la</strong> concessione.<br />
Decorso inutilmente tale termine:<br />
a. Il tito<strong>la</strong>re è dichiarato decaduto dal<strong>la</strong> concessione.<br />
b. L’ufficio che ha emesso l’atto di diffida rimasto inadempiuto ne trasmette entro sei mesi copia<br />
all’ufficio competente <strong>per</strong> <strong>la</strong> riscossione coattiva delle somme dovute, secondo quanto<br />
stabilito dal D.Lgs. 26.02.1999, n. 46 e dal D.Lgs. 13.04.1999, n. 112.<br />
c. L’occupazione è considerata abusiva a tutti gli effetti.<br />
d. Con provvedimento dirigenziale viene disposto l’incameramento a favore del Comune delle<br />
garanzie di cui al<strong>la</strong> lettera i) comma 4 del presente artico<strong>lo</strong>.<br />
u) Esenzioni del pagamento del canone <strong>per</strong> l’ assegnazione temporanea di porzione di parco e<br />
giardino pubblico<br />
Non sono soggette al pagamento del canone<br />
• le istanze autorizzate da altri settori competenti dell’Amministrazione comunale o da altri soggetti<br />
presentate entro e non oltre 20 gg dal<strong>la</strong> data dell’occupazione, pena <strong>la</strong> non ammissibilità<br />
del<strong>la</strong> stesse;<br />
• munite del parere obbligatorio e vinco<strong>la</strong>nte dell’Attività Verde Pubblico in seguito istruttoria atta<br />
a verificare <strong>la</strong> disponibilità dell’area e/o <strong>la</strong> compatibilità con concessioni in essere qua<strong>lo</strong>ra<br />
rientrino nelle seguenti tipo<strong>lo</strong>gie:<br />
1. occupazioni che abbiano ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale;<br />
2. le iniziative promosse dall’Amministrazione comunale o in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> stessa che<br />
non <strong>per</strong>seguano scopo di lucro.<br />
v) Procedimento semplificato <strong>per</strong> <strong>la</strong> richiesta di assegnazione di porzione di parco e giardino<br />
pubblico <strong>per</strong> cerimonie, feste private, manifestazioni senza finalità di lucro di durata pari o<br />
inferiore ad un giorno (8:00-24:00)<br />
1. Chiunque sia interessato all’assegnazione di aree presenti nei parchi storici varesini <strong>per</strong> <strong>lo</strong><br />
svolgimento di cerimonie, feste private e/o manifestazioni senza finalità di lucro (Es. matrimoni,<br />
compleanni, anniversari, coscritti, compagni di scuo<strong>la</strong>, etc.) può presentare domanda in<br />
carta resa legale presso l’Attività Verde Pubblico secondo <strong>la</strong> modulistica in esso allegata. In<br />
questa sede, oltre alle generalità del richiedente ed al<strong>la</strong> tipo<strong>lo</strong>gia del<strong>la</strong> cerimonia, manifestazione/festa,<br />
si dovranno indicare l’ubicazioni esatte delle porzioni di parchi/giardini che si<br />
chiedono in concessione temporanea utilizzando le p<strong>la</strong>nimetrie indicative di cui all’All. P.<br />
2. Le istanze <strong>per</strong>venute saranno soggette ad istruttoria adottando come criterio di priorità esclusivamente<br />
<strong>la</strong> data di protocol<strong>la</strong>zione delle stesse.<br />
3. L’istruttoria, che richiede un <strong>per</strong>iodo massimo di 45 giorni, terrà conto del<strong>la</strong> disponibilità delle<br />
aree ovvero del<strong>la</strong> compatibilità con concessioni in essere.<br />
4. In caso di assenza di concessioni in essere l’area sarà concessa con provvedimento dirigenziale,<br />
previa comunicazione al<strong>la</strong> Giunta Comunale, da ritenersi <strong>per</strong>sonale ed incedibile ovvero non è consentita<br />
<strong>la</strong> sub-assegnazione.<br />
30
5. Per quanto riguarda<br />
• le aree in assegnazione,<br />
• i soggetti obbligati al pagamento del canone<br />
• <strong>la</strong> definizione di assegnazione temporanea<br />
• <strong>la</strong> determinazione delle su<strong>per</strong>fici<br />
• i criteri di determinazione e il calco<strong>lo</strong> dell’importo del canone<br />
• gli obblighi del tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione,<br />
• <strong>la</strong> modifica, sospensione e <strong>la</strong> revoca del<strong>la</strong> concessione,<br />
• <strong>la</strong> decadenza del<strong>la</strong> concessione,<br />
• l’accertamento dell’entrata, i termini e modalità di versamento del canone rimangono valide le<br />
prescrizioni esposte alle lettere c), d),e),f),g),n), o), p), r), s) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />
Art. 18 - Vigi<strong>la</strong>nza e potere sanzionatorio<br />
a) La vigi<strong>la</strong>nza <strong>per</strong> l’osservanza del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> è affidata alle seguenti strutture del Comune<br />
di Varese:<br />
• Guardie Eco<strong>lo</strong>giche Vo<strong>lo</strong>ntarie;<br />
• Nucleo di Polizia Ambientale;<br />
• Polizia Locale.<br />
Sono ovviamente fatti salvi gli ambiti di vigi<strong>la</strong>nza del Corpo Forestale del<strong>lo</strong> Stato, dell’Arma dei Carabinieri,<br />
del<strong>la</strong> Polizia di Stato e del<strong>la</strong> Guardia di Finanza.<br />
Art. 19 - Sanzioni e oneri di compensazione ambientale <strong>per</strong> interventi non autorizzati sul patrimonio<br />
arboreo e sanzioni <strong>per</strong> divieti comportamentali e di utilizzo improprio degli spazi verdi<br />
a) Le trasgressioni all’art. 2, comma c) e d) (abbattimento di alberi in difetto di autorizzazione o di denuncia),<br />
all’art. 10, comma b) (abbattimento di alberi senza comunicazione di grave ed immediato<br />
<strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>), all’art. 3, comma b), c), d), e) ed f) (potature con modalità vietate in difetto di autorizzazione<br />
o denuncia), all’art.4 comma a) e c) (danneggiamento apparati radicali), all’art. 5 comma a)<br />
(potatura rami e radici poste su confini) saranno punite<br />
• con una sanzione amministrativa pari al va<strong>lo</strong>re indicato nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C del<br />
presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>;<br />
• con l’obbligo di reimpianto, se tecnicamente fattibile, anche nel medesimo punto delle piante<br />
abbattute;<br />
• con il pagamento di oneri di compensazione ambientale da versare all’Amministrazione Comunale<br />
su apposito capito<strong>lo</strong> d’entrata del Bi<strong>la</strong>ncio che finanzierà spese <strong>per</strong> interventi di manutenzione<br />
e ripristini di parchi, giardini ed aree verdi comunali. Il va<strong>lo</strong>re di detti oneri è desumibile<br />
dal<strong>la</strong> sommatoria del va<strong>lo</strong>re delle piante eliminate, potate con modalità vietate, danneggiate<br />
agli apparati radicali considerate nelle condizioni vegetative e conservative anteriori ad eventuali<br />
interventi di abbattimento/potatura con modalità vietate non autorizzati o ad interventi di<br />
danneggiamento radicale, come da tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C 1 del presente rego<strong>la</strong>mento.<br />
b) Le trasgressioni all’art. 4 comma b) ( mancata area di rispetto dell’apparato radicale) saranno punite<br />
con una sanzione amministrativa da euro 100,00 a euro 500,00 oltre all’obbligo di provvedere al<strong>la</strong><br />
creazione di idonee condizioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> crescita delle piante, con spese a carico del trasgressore.<br />
c) Le trasgressioni all’art. 5 comma b) saranno punite con una sanzione amministrativa pari ad un minimo<br />
da 50 euro a 150,00 euro <strong>per</strong> ogni pianta non correttamente messa a dimora.<br />
31
d) Le trasgressioni all’art. 6, comma a) (taglio di siepi e fi<strong>la</strong>ri erborati posti in terreni agricoli) sono<br />
punite con una sanzione amministrativa di euro 25,00 ad euro 100 <strong>per</strong> ogni 20 m 2 di su<strong>per</strong>ficie tagliata<br />
fuori dal <strong>per</strong>iodo autorizzato (15 ottobre-31 marzo).<br />
e) Le trasgressioni all’art. 6 commi b) e c) saranno punite con una sanzione amministrativa da euro<br />
25,00 a euro 100,00 <strong>per</strong> ogni pianta.<br />
f) Le trasgressioni all’art. 12, saranno punite con <strong>la</strong> sanzione amministrativa da euro 25,00 ad euro<br />
100,00 <strong>per</strong> ogni 100 m 2 di area oggetto di intervento.<br />
g) Le trasgressioni all’art. 13, commi a), b) e c) (mancato reimpianto) saranno punite con <strong>la</strong> sanzione<br />
amministrativa da euro 100 ad euro 500 <strong>per</strong> ogni singo<strong>la</strong> pianta non messa a dimora.<br />
h) Le trasgressioni all’art. 13, comma d) (abbattimenti prescritti in <strong>per</strong>iodi di riposo del<strong>la</strong> fauna selvatica)<br />
saranno punite con <strong>la</strong> sanzione amministrativa di euro 100,00 <strong>per</strong> ogni singo<strong>la</strong> pianta il cui taglio<br />
non viene effettuato nel<strong>la</strong> stagione prescritta oltre al<strong>la</strong> sanzione prevista dal<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> C, salvo<br />
che ciò non costituisca illecito più grave alle Norme <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> fauna selvatica.<br />
i) Le trasgressioni all’art. 13, comma e) (mancata protezione degli alberi in cantiere) saranno punite<br />
con una sanzione amministrativa pari al va<strong>lo</strong>re indicato nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C del presente<br />
<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> ogni pianta non protetta ;<br />
j) Le trasgressioni all’art. 13, comma g) saranno punite con una sanzione amministrativa pari al va<strong>lo</strong>re<br />
indicato nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C1 del presente ovvero al va<strong>lo</strong>re delle o<strong>per</strong>e di mitigazione<br />
e compensazione ambientale<br />
k) Ai trasgressori dell’art. 16 e art. 17 lettera p) comma 3 saranno applicate le sanzioni amministrative<br />
previste dall’allegato L .<br />
l) Ai fini dell’applicazione delle sanzioni di cui al presente artico<strong>lo</strong>, o<strong>per</strong>ano, <strong>per</strong> quanto compatibili,<br />
le disposizioni di cui al<strong>la</strong> Legge 24.11.1981 n° 689 e sue successive modifiche ed integrazioni.<br />
Art. 20 - Norme finali e transitorie<br />
a) Le istanze di abbattimento di alberi presentate prima dell’entrata in vigore del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong><br />
seguono il procedimento amministrativo vigente al momento del<strong>la</strong> presentazione dell’istanza<br />
stessa.<br />
b) Le modifiche esclusivamente tecniche degli allegati del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> sono soggette ad approvazione<br />
del<strong>la</strong> Giunta Comunale.<br />
c) Il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> annul<strong>la</strong> e sostituisce il precedente “<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio<br />
vegetale nel comune di Varese” approvato con D.C.C. n° 24 del 1 marzo 2004;<br />
d) Dal<strong>la</strong> data di entrata in vigore del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> sono da intendersi disapplicate tutte le norme,<br />
con esso incompatibili od in contrasto, eventualmente contenute in altri rego<strong>la</strong>menti o in ordinanze comunali.<br />
e) I va<strong>lo</strong>ri espressi nelle tabelle degli allegati C e C1 sono validi fino ad un anno dall’entrata in vigore<br />
del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>. Negli anni successivi i va<strong>lo</strong>ri potranno essere in base a sopravvenute disposizioni<br />
legis<strong>la</strong>tive sovra comunali o deliberazioni del competente organo.<br />
32
ALLEGATI<br />
Allegato A.1 - Specie botaniche di cui è vietata <strong>la</strong> semina, <strong>la</strong> piantagione o <strong>la</strong> diffusione<br />
in Comune di Varese (art. 6, comma b)<br />
1) Acero bianco americano [Acer negundo L.]<br />
2) Ai<strong>la</strong>nto o albero del paradiso o noce matto cinese [Ai<strong>la</strong>nthus altissima (Miller) Swingle = Ai<strong>la</strong>nthus<br />
g<strong>la</strong>ndu<strong>lo</strong>sa Desf.]<br />
3) Ciliegio nero americano o ciliegio tardivo o prugno<strong>lo</strong> tardivo [Prunus serotina Ehrh.]<br />
4) Robinia (Robinia pseudoacacia) da seme o da riproduzione agamica, non da innesto di varietà ornamentali<br />
Allegato A.2 - Specie arbustive tute<strong>la</strong>te qua<strong>lo</strong>ra abbiano un diametro fusto maggiore di 15 cm<br />
(art. 2, comma a)<br />
1) Camelie (Camellia sp.)<br />
2) Rododendri (Rhododendron sp)<br />
3) Pieris (Pieris sp)<br />
4) Osmanto (Osmanthus sp.)<br />
5) Fotinia (Photinia sp)<br />
6) Corbezzoli (Arbutus sp)<br />
7) Viburni (Viburnum sp)<br />
8) Bossi (Buxus sp)<br />
9) non comuni specie botaniche individuate dai tecnici dell’Attività Verde Pubblico e comunicate all<br />
responsabile dell’applicazione del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio vegetale del Comune di<br />
Varese.<br />
Allegato A.3<br />
Specie rampicanti tute<strong>la</strong>te qua<strong>lo</strong>ra abbiano un diametro fusto maggiore di 10 cm<br />
(art. 2, comma a)<br />
1) Glicini (Wisteria sp.)<br />
2) Gelsomini (Jasminum sp. E Rhynchos<strong>per</strong>mum sp)<br />
3) Clematidi (Clematis sp)<br />
4) Ortensia rampicante (Hydrangea anoma<strong>la</strong> sottosp.petio<strong>la</strong>ris)<br />
5) non comuni specie botaniche individuate dai tecnici dell’Attività Verde Pubblico e comunicate al responsabile<br />
dell’applicazione del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio vegetale del Comune di<br />
Varese.<br />
Allegato A.4 - Criteri <strong>per</strong> <strong>la</strong> definizione di albero monumentale ai sensi dell’ art. 12 l.r. 10/2008 e del<br />
Decreto del Dirigente del<strong>la</strong> Struttura va<strong>lo</strong>rizzazione delle aree protette e biodiversità del<strong>la</strong> Regione Lombardia<br />
n° 7502 del 5.10.2011 pubblicato su BURL Serie Ordinaria n°38 del 21.9.2011<br />
Una pianta è definita monumentale sul<strong>la</strong> base di uno o più dei seguenti criteri:<br />
1. Monumentalità legata all’architettura vegetale: esemp<strong>la</strong>ri o gruppi organizzati in architetture vegetali<br />
prevalentemente inseriti in parchi storici di notevole interesse storico, architettonico, turistico;<br />
33
2. Monumentalità storico culturale: esemp<strong>la</strong>ri legati a partico<strong>la</strong>ri eventi del<strong>la</strong> storia <strong>lo</strong>cale, tradizioni,<br />
leggende etc.;<br />
3. Monumentalità legata a forma e portamento: esemp<strong>la</strong>ri dominanti cresciuti in optimum eco<strong>lo</strong>gico,<br />
privi di potature errate, in forma libera <strong>per</strong>fetta <strong>per</strong> <strong>la</strong> specie; alberi con forma partico<strong>la</strong>re <strong>per</strong> azione<br />
di fattori eco<strong>lo</strong>gici model<strong>la</strong>nti <strong>la</strong> stessa; alberi potati in ars topiaria con risultato di forma o portamento<br />
singo<strong>la</strong>ri;<br />
4. Monumentalità legata al<strong>la</strong> rarità botanica: specie estranee all’area geografica di riferimento quali le<br />
esotiche non invasive oppure autoctone ma poco rappresentate numericamente nell’area di riferimento;<br />
5. Monumentalità dimensionale: viene preso come riferimento <strong>la</strong> circonferenza del fusto a petto<br />
d’uomo (ad altezza di 1,30 m). La tabel<strong>la</strong> sottostante indica i va<strong>lo</strong>ri di soglia minimi di dimensione<br />
del fusto <strong>per</strong> individuare tale criterio di monumentalità:<br />
• Albero di Giuda, Al<strong>lo</strong>ro, Carpini, Roverel<strong>la</strong>, Sorbi, Tasso, Pero, Frassino Minore, Acero campestre,<br />
Noce: circonferenza a petto d’uomo = 150 cm (diam. 48 cm. Ca.);<br />
• Ciliegi, Gelsi: circonferenza a petto d’uomo = 250 cm (diam. 80 cm. Ca.);<br />
• Latifoglie varie (tranne Faggio, Castagno e quelle di cui ai punti precedenti), Pino cembro, Pino<br />
silvestre, Cipresso: circonferenza a petto d’uomo = 300 cm (diam. 95 cm. Ca.);<br />
• Conifere (tranne Tasso, Pino cembro, Pino silvestre, Pino uncinato, Cipresso e Cedri), Faggio,<br />
P<strong>la</strong>tano circonferenza a petto d’uomo = 350 cm (diam. 110 cm. Ca.);<br />
• Castagno, Cedri: circonferenza a petto d’uomo = 400 cm (diam. 127 cm. Ca.);<br />
6. Monumentalità paesaggistica: esemp<strong>la</strong>ri col<strong>lo</strong>cati in un contesto territoriale di elevato va<strong>lo</strong>re estetico<br />
o naturale e/o caratterizzanti un cerco luogo Es. zona umida, zone rurali, boschi, prati, parchi,<br />
giardini orti botanici, alberature, viali delle Rimembranze, roccoli, <strong>la</strong>birinti vegetali etc.<br />
Allegato B.1 - Elenco di alcune pato<strong>lo</strong>gie vegetali o di parassiti di cui è obbligatoria<br />
<strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zione immediata <strong>per</strong> iscritto all’Attività Verde Pubblico<br />
(art. 14, comma a)<br />
1) Tracheomicosi delle querce (Ceratocystis fagacearum Hunt.)<br />
2) Cancro co<strong>lo</strong>rato del p<strong>la</strong>tano (Ceratocystis fimbriata Hell. Et. Halst. F. p<strong>la</strong>tani)<br />
3) Grafiosi dell’olmo (Ceratocystis ulmi Mor.)<br />
4) Cancro del cipresso (Seiridium cardinale Sutton.)<br />
5) Verticil<strong>lo</strong>si (Verticillium albo-atrum Reinke et Berth.)<br />
6) Colpo di fuoco batterico delle rosacee (Erwinia amy<strong>lo</strong>vora Wins.)<br />
7) Processionaria del pino (Thaumatopoea pytiocampa Denn. Et Schiff.)<br />
8) Bostrico (Ips typographus L. , Pityogenes calcographus L. e satelliti)<br />
9) Scolitidi dell’olmo (Scolytus multistriatus Marsham e Scolytus sulcifrons Rey)<br />
10) Minatrice dell’ippocastano (Cameraria ohridel<strong>la</strong>)<br />
11) Cerambicide cinese dal<strong>la</strong> lunghe antenne (Anop<strong>lo</strong>phora chinensis Foster)<br />
12) Cocciniglia dei pini (Matsucoccus sp.)<br />
13) Puntero<strong>lo</strong> rosso delle palme (Rynchophorus ferrugineus Olivier)<br />
34
Allegato B.2<br />
Elenco dei mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, insetti presenti nei parchi varesini ad indicarne l’alto va<strong>lo</strong>re<br />
<strong>per</strong> il mantenimento del<strong>la</strong> biodiversità<br />
Mammiferi<br />
• roditori: scoiatto<strong>lo</strong> (Sciurus vulgaris), ghiro (Glis glis), quercino (Eliomys quercinus), moscardino<br />
(Muscardinus avel<strong>la</strong>narius), topo selvatico (Apodemus sylvaticus), arvicole (Arvico<strong>la</strong> sp.), topolino<br />
delle case (Mus domesticus), ratto grigio (Rattus norvegicus);<br />
• insettivori: riccio (Erinaceus europaeus),talpa (Talpa europea), crocidura ventre bianco (Crocidura<br />
leucodon);<br />
• chirotteri: ves<strong>per</strong>tilio di Daubenton (Myotis daubentonii), pipistrel<strong>lo</strong> nano (Pipistrellus pipistrellus),<br />
pipistrel<strong>lo</strong> albolimbato (Pipistrellus kuhlii); serotino comune (Eptesicus serotinus)<br />
• <strong>la</strong>gomorfi: lepre comune (Lepus europaea);<br />
• carnivori: faina (Martes foina), volpe (Vulpes vulpes);<br />
• artiodattili: cinghiale (Sus scrofa).<br />
Uccelli<br />
• i passeriformi balestruccio (Delichon urbicum), rondine (Hirundo rustica), mer<strong>lo</strong> (Tardus meru<strong>la</strong>),<br />
passera d’Italia e scopaio<strong>la</strong> (Passer domesticus e Prunel<strong>la</strong> modu<strong>la</strong>ris), cincia bigia, mora, cinciallegra<br />
e cinciarel<strong>la</strong> (Parus palustris, P.ater, P.major, P.caerulesus), pettirosso (Eritahcus rubecu<strong>la</strong>),<br />
fringuel<strong>lo</strong> (Fringil<strong>la</strong> coelebs), frosone (Coccothraustes coccothraustes), verzellino (Serinus serinus),<br />
cardellino (Carduelis carduelis), codirosso comune e spazzacamino (Phoenicurus phoenicurus<br />
e P.ochruros), ballerina bianca (Motacil<strong>la</strong> alba), fiorrancino (Regulus ignicapillus) capinera<br />
(Sylvia atricapil<strong>la</strong>), picchio verde (Picus viridis) e picchio rosso maggiore (Dryobates maior), civetta<br />
e al<strong>lo</strong>cco (Athene noctua e Strix aluco), ghiandaia (Garrulus g<strong>la</strong>ndarius), cornacchia (Corvus<br />
corone), gazza (Pica pica), storno (Sturnus vulgaris) co<strong>lo</strong>mbaccio e tortora dal col<strong>la</strong>re (Co<strong>lo</strong>mba<br />
palumbus e Strepotopelia decaocto) ; anatidi germano reale (Anas p<strong>la</strong>tyrhynchos) e cigno (Cygnus<br />
o<strong>lo</strong>r) dei <strong>la</strong>ghetti ornamentali;<br />
Rettili<br />
• lucerto<strong>la</strong> muraio<strong>la</strong> (Lacerta muralis), orbettino (Anguis fragilis), biscia d’acqua e tessel<strong>la</strong>ta (Natrix<br />
natrix e N.tessel<strong>la</strong>ta), ratera o biacco (Coluber viridif<strong>la</strong>vus carbonarius), aspide (Vi<strong>per</strong>a aspis e<br />
V.berus);<br />
Anfibi<br />
• raganel<strong>la</strong>, rana verde comune e di Latastei (Hy<strong>la</strong> arborea, Pe<strong>lo</strong>phy<strong>la</strong>x esculento, Rana <strong>la</strong>tastei<br />
etc.), rospo comune (Bufo bufo); sa<strong>la</strong>mandra pezzata e tritoni (Sa<strong>la</strong>mandra sa<strong>la</strong>mandra, Triturus<br />
cristatus e T.vulgaris);<br />
Insetti<br />
• migliaia di specie degli ordini più importanti: odonati (libellule etc.), mantoiodei,(mantidi etc.); isotteri<br />
(termiti etc.); dermatteri (forbice etc.); ortotteri (cavallette, grilli, gril<strong>lo</strong>talpe etc.); rincoti (es.<br />
afidi, cocciniglie, cimici, gerridi etc.); lepidotteri(farfalle);ditteri (zanzare, mosche,tafani etc.); coleotteri<br />
(carabidi ditiscidi, lucanidi, scarabei-maggiolini, lucciole, bostrico, coccinelle, cerambicidi<br />
dalle lunghe antenne, dorifera del<strong>la</strong> patata, curculionidi del noccio<strong>lo</strong> e del<strong>la</strong> castagna, tarli scolitidi e<br />
anobidi etc.); imenotteri (formiche, vespe, api etc.)<br />
35
Allegato C - Tabel<strong>la</strong> del va<strong>lo</strong>re delle piante abbattute o danneggiate<br />
in vio<strong>la</strong>zione del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong><br />
come da art. 19 (vds art. 7 bis L.n° 3 del 14.3.2003)<br />
SPECIE<br />
Betu<strong>la</strong>, Eucalyptus,<br />
Populus, Salix, Cupressacee<br />
e Coniferae<br />
non indicate al-<br />
trove<br />
Araucaria, Cepha<strong>lo</strong>taxacee,<br />
Sciadopitys,<br />
Thujopsis, Ginkgo,<br />
Cedrus, Sequoia, Sequoiadendron,Catalpa,<br />
Crataegus,<br />
Corylus, Ilex, Lagerstroemia,<br />
Ligustrum,<br />
Magnolia, Morus,<br />
Pau<strong>lo</strong>wnia, Sorbus e<br />
altre Angios<strong>per</strong>me<br />
non indicate altrove<br />
Acer, Aesculus, Alnus,<br />
Carpinus, Carya,<br />
Celtis, Fraxinus,<br />
Gleditzia, Liriodendron,<br />
Liquidambar,<br />
Ostrya, Prunus, Tilia<br />
Cycadacee, Taxacee,<br />
Castanea, Fagus,<br />
Jug<strong>la</strong>ns, P<strong>la</strong>tanus,<br />
Quercus, Ulmus<br />
camp., Rampicanti<br />
Acer negundo,<br />
Ai<strong>la</strong>nthus altissima,<br />
Prunus serotina,<br />
Pterocarya<br />
fraxinifolia, Robinia<br />
VALORI IN EURO<br />
C<strong>la</strong>ssi diametriche (a 1,30 m di altezza)<br />
Piccole Medie Grandi/Eccezz.<br />
25-30-35-40 45-50-55-60-65 > 70<br />
€ min-max € min-max € min-max<br />
40-280 60-340 70-420<br />
80-450 120-500 200-500<br />
60-340 100-450 150-500<br />
200-500 200-500 200-500<br />
0 0 0<br />
36
Allegato C 1 - Tabel<strong>la</strong> da utilizzare <strong>per</strong> <strong>la</strong> quantificazione delle o<strong>per</strong>e di mitigazione e compensazione<br />
ambientale come da art. 13 comma g) e art. 19 comma a) e j)<br />
Indice di<br />
specie e dimensionale<br />
Indice di <strong>lo</strong>calizzazione<br />
PRG<br />
Indice<br />
fito sanitario<br />
Va<strong>lo</strong>re<br />
calco<strong>la</strong>to<br />
A B C V<br />
=AxBxC<br />
37<br />
Indice di deprezzamento<br />
Riduzione<br />
del va<strong>lo</strong>re<br />
calco<strong>la</strong>to<br />
Va<strong>lo</strong>re<br />
dell’albero<br />
calco<strong>la</strong>to<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> compensazione<br />
D R=D*V Vcomp.=V– R<br />
A = va<strong>lo</strong>re MASSIMO desunto dal<strong>la</strong> Tabel<strong>la</strong> C in funzione del<strong>la</strong> specie e del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dimensionale<br />
delle piante<br />
Zone vinco<strong>la</strong>te<br />
D.Lgs. 42/2004<br />
Parte II<br />
Beni culturali<br />
B = indice di <strong>lo</strong>calizzazione delle piante all’interno delle zone urbanizzate<br />
Zone vinco<strong>la</strong>te<br />
D.Lgs. 42/2004 –<br />
Parte III<br />
Beni paesaggistici<br />
Attuale Zona A,<br />
centro storico<br />
Attuale Zone B,<br />
completamento,<br />
residenziale<br />
Altre zone di espansione,industriali<br />
10 5 3 2 1<br />
C = indice fitosanitario degli alberi e/o c<strong>la</strong>sse di propensione al cedimento (vds pag. successiva <strong>per</strong> definizione<br />
F.R.C.) del metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment) o metodo<strong>lo</strong>gie S.I.A. S.I.M. o equivalenti<br />
Pianta<br />
de<strong>per</strong>ente,<br />
senza<br />
vigore<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A.<br />
C/D o<br />
D<br />
Pianta<br />
poco vigorosa<br />
gruppo<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A.<br />
C<br />
Pianta<br />
poco vigorosa,<br />
in<br />
fi<strong>la</strong>re o<br />
iso<strong>la</strong>ta<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A.<br />
C<br />
Pianta sana,<br />
di<br />
media vigoria,<br />
in<br />
gruppo<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A.<br />
B<br />
Pianta<br />
sana, di<br />
media<br />
vigoria,<br />
fi<strong>la</strong>re<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A.<br />
B<br />
Pianta<br />
sana,<br />
di mediavigoria<br />
iso<strong>la</strong>ta<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A.<br />
B<br />
Pianta<br />
sana,<br />
vigorosa,<br />
in<br />
gruppo<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A.<br />
A<br />
Pianta<br />
sana,<br />
vigorosa<br />
in fi<strong>la</strong>re<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A<br />
A<br />
Pianta<br />
sana,<br />
vigorosa,iso<strong>la</strong>ta<br />
C<strong>la</strong>sse<br />
V.T.A<br />
A<br />
Albero<br />
monumentale:<br />
vds criteri<br />
Allegato<br />
A.4<br />
1 2 3 5 6 8 10 15 20 25<br />
D = indice di deprezzamento <strong>per</strong> interventi onerosi eseguiti nel passato sulle piante<br />
Nessun intervento,<br />
so<strong>lo</strong> elimininaz.<br />
Secco e contenimento<br />
con<br />
tecnica taglio di<br />
ritorno<br />
Potatura di<br />
formazione<br />
su chioma asimmetrica<br />
e<br />
sbi<strong>la</strong>nciata<br />
Potatura di contenimento<br />
<strong>la</strong>terale,<br />
riduzione effetto<br />
ve<strong>la</strong>, ricostruzione<br />
chioma capitozzata<br />
Accorciamento di<br />
rami su punti<br />
d’inserzione compromessi<br />
e dendrochirurgia<br />
Eliminazione di<br />
rami su punti<br />
d’inserzione compromessi<br />
e dendrochirurgia<br />
0 0,1 0,2 0,3 0,4
Nuove “c<strong>la</strong>ssi di propensione al cedimento” (F.R.C) degli alberi, approvate nel 2009 dal<strong>la</strong> Società Italiana<br />
di Arboricoltura o.n.l.u.s. (sezione italiana dell’International Society of arboricolture) o.n.l.u.s. –<br />
Tratto dal sito web del<strong>la</strong> SIA www.isaitalia.org<br />
C<strong>la</strong>sse di propensione<br />
al cedimento<br />
A<br />
B<br />
C<br />
trascurabile<br />
bassa<br />
moderata<br />
38<br />
Definizione<br />
Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, non mani-<br />
festano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> vi-<br />
sivo, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia<br />
ridotto. Per questi soggetti è opportuno un control<strong>lo</strong> visivo <strong>per</strong>iodico, con<br />
cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non su<strong>per</strong>iore a cinque<br />
anni.<br />
Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, manifesta-<br />
no segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> visivo ed a giu-<br />
dizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di<br />
sicurezza naturale dell’albero non si sia sensibilmente ridotto. Per questi<br />
soggetti è opportuno un control<strong>lo</strong> visivo <strong>per</strong>iodico, con cadenza stabilita dal<br />
tecnico incaricato, comunque non su<strong>per</strong>iore a tre anni. L’eventuale appro-<br />
fondimento diagnostico di tipo strumentale e <strong>la</strong> sua <strong>per</strong>iodicità sono a di-<br />
screzione del tecnico.<br />
Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, manife-<br />
stano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> vi-<br />
sivo e di norma con indagini strumentali*. Le anomalie riscontrate sono ta-<br />
li da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia sensi-<br />
bilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un control<strong>lo</strong> visivo <strong>per</strong>io-<br />
dico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non su<strong>per</strong>iore<br />
a due anni. L’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e<br />
<strong>la</strong> sua <strong>per</strong>iodicità sono a discrezione del tecnico. Questa avrà comunque<br />
una cadenza temporale non su<strong>per</strong>iore a due anni. Per questi soggetti il tec-<br />
nico incaricato può progettare un insieme di interventi colturali finalizzati<br />
al<strong>la</strong> riduzione del livel<strong>lo</strong> di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità e, qua<strong>lo</strong>ra realizzati, potrà modifi-<br />
care <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità dell’albero. * è ammessa una valutazione ana-<br />
litica documentata.
C<strong>la</strong>sse di propensione<br />
al cedimento<br />
C/D<br />
D<br />
elevata<br />
Estrema<br />
39<br />
Definizione<br />
Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, manife-<br />
stano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> visivo e di<br />
norma con indagini strumentali*. Le anomalie riscontrate sono tali da far ri-<br />
tenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia drasticamente ri-<br />
dotto. Per questi soggetti il tecnico incaricato deve assolutamente indicare<br />
dettagliatamente un insieme di interventi colturali. Tali interventi devono<br />
essere finalizzati al<strong>la</strong> riduzione del livel<strong>lo</strong> di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità e devono essere<br />
compatibili con le buone pratiche arboricolturali. Qua<strong>lo</strong>ra realizzati, il tec-<br />
nico valuterà <strong>la</strong> possibilità di modificare <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità dell’albero.<br />
Nell’impossibilità di effettuare i suddetti interventi l’albero è da col<strong>lo</strong>care<br />
tra i soggetti di c<strong>la</strong>sse D.<br />
*è ammessa una valutazione analitica documentata.<br />
Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, manife-<br />
stano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> visivo e di<br />
norma con indagini strumentali. * Le anomalie riscontrate sono tali da far ri-<br />
tenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ormai, quindi, e-<br />
saurito. Per questi soggetti, le cui prospettive future sono gravemente com-<br />
promesse, ogni intervento di riduzione del livel<strong>lo</strong> di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità risulterebbe<br />
insufficiente o realizzabile so<strong>lo</strong> con tecniche contrarie al<strong>la</strong> buona pratica<br />
dell’arboricoltura. Le piante appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse devono, quindi, es-<br />
sere abbattute.<br />
* è ammessa <strong>la</strong> valutazione analitica documentata.<br />
Esempi di calco<strong>lo</strong> del va<strong>lo</strong>re ornamentale/compensativo di tipo<strong>lo</strong>gie di alberi e re<strong>la</strong>tive <strong>lo</strong>calizzazioni<br />
Es n° 1: Cedrus deodara (Cedro dell’Hima<strong>la</strong>ia) diametro fusto a 1,30 m cm 80, in zona AV4, sana, vigorosa<br />
in gruppo, mai soggetta ad interventi cesori :<br />
Indice A = € 500,00; Indice B = 3; Indice C = 10; Indice D = 0.<br />
Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to: € 500,00 x 3 x 10 = € 15.000,00.<br />
Riduzione del va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to = 0*15.000,00 = 0<br />
Va<strong>lo</strong>re <strong>per</strong> compensazione = Vcomp = Vcalc. – Riduzione = € 15.000,00
Es n° 2: Fagus sylvatica (Faggio) diametro fusto a 1,30 m cm 50, in zona B3, ma<strong>la</strong>ta, senza vigore, con<br />
interventi pregressi di eliminazione rami su punti d’inserzione compromessi e/o dendrochirurgia:<br />
Indice A = € 500,00; Indice B = 2; Indice C = 1; Indice D = 0,4<br />
Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to: € 500,00 x 2 x 1 = € 1.000,00.<br />
Riduzione del va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to = 0,4*1.000,00 = € 600,00<br />
Va<strong>lo</strong>re <strong>per</strong> compensaz.= Vcomp = Vcalc.– Riduz.= € 1.000,00 - € 400,00 = € 600,00<br />
Es n° 3: Quercus robur (Quercia farnia) diametro fusto a 1,30 m cm 150, in zona D.Lgs.42/04 Parte III –<br />
Bene paesaggistico, sana, vigorosa iso<strong>la</strong>ta, monumentale, mai soggetta ad interventi cesori se non ordinari:<br />
Indice A = € 500,00; Indice B = 5; Indice C = 25; Indice D = 0<br />
Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to: € 500,00 x 5 x 25 = € 62.500,00.<br />
Riduzione del va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to = 0*62.500,00 = € 0,00<br />
Va<strong>lo</strong>re <strong>per</strong> compensaz.= Vcomp = Vcalc.– Riduz.= € 62.500,00 - € 0,00 = € 62.500,00<br />
Es n° 4: Cedrus libani (Cedro del Libano) diametro fusto a 1,30 m cm 320, in zona D.Lgs.42/04 Parte II –<br />
Bene culturale, sana, vigorosa iso<strong>la</strong>ta, monumentale, mai soggetta ad interventi cesori se non ordinari:<br />
A = € 500,00; B = 10; C=25; D=0. V: € 500,00 x 10 x 25 = € 125.000,00. Riduzione = 0*125.000,00=0<br />
Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to <strong>per</strong> compensazione = Vcomp =V-R= € 125.000,00<br />
Es n° 4: Salix nigra (Salice comune) diametro fusto a 1,30 m cm 35, in zona C (espansione o industriali),<br />
pianta sana,di media vigoria, in gruppo mai soggetta ad interventi pregressi di eliminazione rami su punti<br />
d’inserzione compromessi e/o dendrochirurgia:<br />
A = € 280,00; B = 0,6; C=4; D=0. V: € 280,00 x 0,6 x 4 = € 672. Riduzione=0* €672 = € 0,00<br />
Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to <strong>per</strong> compensazione = Vcomp =V-R= € 672,00 - €0,00 = € 672,00<br />
40
Allegato D<br />
Tipo di piante – C<strong>la</strong>ssi di altezza degli alberi<br />
CLASSI DI ALTEZZA DEGLI ALBERI<br />
Le presenti tabelle riportano <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di altezza di quasi tutte le specie arboree utilizzate nel verde urbano<br />
e <strong>per</strong>iurbano del Varesotto<br />
L’altezza del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di appartenenza delle singole specie è quel<strong>la</strong> dell’albero “normale a maturità”, ovvero<br />
l’altezza massima che <strong>la</strong> specie può raggiungere nel Varesotto in condizioni ambientali adatte<br />
In condizioni non ideali (terreno non adatto, poco fertile o poco profondo, zone inquinate etc.) l’altezza<br />
massima raggiungibile può essere inferiore. Viceversa, in condizioni eccezionali, diverse specie possono<br />
raggiungere dimensioni maggiori<br />
Diverse specie sono inoltre coltivate come varietà partico<strong>la</strong>ri con altezza minore di quel<strong>la</strong> sotto indicata<br />
(es. varietà “nana” o “g<strong>lo</strong>bosa”) e/o con chioma molto ristretta (es. varietà “co<strong>lo</strong>nnare”, “fastigiata” o<br />
“piramidale”).<br />
NB: Le specie con asterisco * sono autoctone (tipiche) nel Varesotto e spesso molto adatte, tranne in<br />
ambienti molto artificiali (es spartitraffico) o inquinati. Viceversa quelle col più + sono esotiche e molto<br />
sconsigliate, quelle col # hanno problemi fitosanitari<br />
Ogni specie vegetale ha differenti, ma precise, esigenze in fatto di clima, di illuminazione, di umidità e di<br />
caratteristiche del suo<strong>lo</strong>. La scelta del<strong>la</strong> specie da impiantare va ponderata attentamente basandosi, oltre<br />
che sull’altezza, su tali variabili!<br />
Si raccomanda di rivolgersi ad un professionista (Dottore Forestale o Dottore Agronomo)<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> progettazione e <strong>la</strong> gestione degli spazi verdi, in partico<strong>la</strong>re <strong>per</strong> <strong>la</strong> scelta di specie<br />
e varietà vegetali, <strong>per</strong> le potature e <strong>per</strong> i trattamenti fitosanitari!<br />
Alberi di prima grandezza<br />
alberi che a maturità di norma su<strong>per</strong>ano i 25 m di altezza<br />
Angios<strong>per</strong>me<br />
Acero di monte * Acer pseudop<strong>la</strong>tanus Pioppo bianco * Populus alba<br />
Acero riccio * Acer p<strong>la</strong>tanoides Pioppo euroamerica- Populus x canadensis<br />
Acero da zucchero Acer saccharinum Pioppo americano Populus deltoides<br />
Ai<strong>la</strong>nto + Ai<strong>la</strong>nthus altissima Pioppo nero * Populus nigra<br />
Ontano nero * Alnus glutinosa Pioppo tremo<strong>lo</strong> * Populus tremu<strong>la</strong><br />
Betul<strong>la</strong> * Betu<strong>la</strong> pendu<strong>la</strong> Cerro * Quercus cerris<br />
Castagno * Castanea sativa Frainetto Quercus frainetto<br />
Eucalipto comune Eucalyptus g<strong>lo</strong>bulus Quercia palustre Quercus palustris<br />
Eucalipto Eucalyptus parvif<strong>lo</strong>ra Rovere * Quercus petraea<br />
Faggio * Fagus sylvatica Farnia * Quercus robur<br />
Frassino maggiore * Fraxinus excelsior Quercia rossa Quercus rubra<br />
Frassino americano Fraxinus pennsylvanica Tiglio argentato Tilia argentea<br />
Noce americano Jug<strong>la</strong>ns nigra Tiglio selvatico * Tilia cordata<br />
Albero dei tulipani Liriodendron tulipifera Tiglio nostrano * Tilia p<strong>la</strong>thyphyl<strong>lo</strong>s<br />
P<strong>la</strong>tano ibrido # P<strong>la</strong>tanus x hybrida Tiglio ibrido Tilia x europaea<br />
P<strong>la</strong>tano americano # P<strong>la</strong>tanus occidentalis Olmo ciliato Ulmus <strong>la</strong>evis<br />
P<strong>la</strong>tano europeo # P<strong>la</strong>tanus orientalis Olmo campestre * # Ulmus minor<br />
Gimnos<strong>per</strong>me<br />
Abete bianco * Abies alba Peccio di Serbia Picea omorica<br />
Abete greco Abies cepha<strong>lo</strong>nica Peccio del Caucaso Picea orientalis<br />
no<br />
41
Abete del Co<strong>lo</strong>rado Abies conco<strong>lo</strong>r Peccio del Co<strong>lo</strong>rado Picea pungens<br />
Abete gigante Abies grandis Peccio di Sitka Picea sitkaensis<br />
Abete del Caucaso Abies nordmanniana Pino di Monterey Pinus insignis<br />
Abete di Spagna Abies pinsapo Pino <strong>la</strong>ricio # Pinus nigra <strong>la</strong>ricio<br />
Pino del Cile Araucaria araucana Pino austriaco + # Pinus nigra austriaca<br />
Libocedro Ca<strong>lo</strong>cedrus decurrens Pino marittimo # Pinus pinaster<br />
Cedro del Marocco Cedrus at<strong>la</strong>ntica Pino strobo # Pinus strobus<br />
Cedro dell’Hima<strong>la</strong>ia Cedrus deodara Pino silvestre * Pinus sylvestris<br />
Cedro del Libano Cedrus libani Pino dell’Hima<strong>la</strong>ia Pinus wallichiana<br />
Cipresso di Lawson Chamaecyparis <strong>la</strong>wsonia- Doug<strong>la</strong>sia verde Pseudotsuga doug<strong>la</strong>sii<br />
na<br />
Cipresso giapponese Chamaecyparis pisifera Doug<strong>la</strong>sia g<strong>la</strong>uca Pseudotsuga g<strong>la</strong>uca<br />
Cedro rosso Cryptomeria japonica “Pino” a ombrel<strong>lo</strong> Sciadopitys verticil<strong>la</strong>ta<br />
Cipresso del Tibet Cupressus cashmeriana Sequoia verde Sequoia sem<strong>per</strong>virens<br />
Ginko Ginkgo bi<strong>lo</strong>ba Sequoia gigante Sequoiadendron giganteum<br />
Larice europeo Larix decidua Cipresso di palude Taxodium distichum<br />
Larice giapponese Larix leptolepis Tuia gigante Thuja plicata<br />
Metasequoia Metasequoia glyptostro- Tsuga del Canadà Tsuga canadensis<br />
boides<br />
Abete rosso, peccio Picea excelsa Tsuga americana Tsuga heterophyl<strong>la</strong><br />
Peccio azzurro Picea g<strong>la</strong>uca<br />
Alberi di seconda grandezza<br />
alberi che a maturità di norma raggiungono un’altezza compresa tra 15 e 25 m<br />
Angios<strong>per</strong>me<br />
Acero bianco + Acer negando Noce comune * Jug<strong>la</strong>ns regia<br />
Acero fico Acer opalus Storace Liquidambar styraciflua<br />
Acero rosso Acer rubrum Magnolia semprever- Magnolia grandif<strong>lo</strong>ra<br />
Acero argentato Acer saccharum Carpino nero * Ostrya carpinifolia<br />
Ippocastano Aesculus hippocastanus Ciliegio selvatico * Prunus avium<br />
Ippocastano ibrido Aesculus x carnea Ciliegio tardivo + Prunus serotina<br />
Ontano napoletano Alnus cordata Noce del Caucaso + Pterocarya fraxinifolia<br />
Ontano bianco * Alnus incana Leccio Quercus ilex<br />
Betul<strong>la</strong> nera Betu<strong>la</strong> nigra Roverel<strong>la</strong> * Quercus pubescens<br />
Betul<strong>la</strong> americana Betu<strong>la</strong> papyrifera Sughera # Quercus suber<br />
Betul<strong>la</strong> di palude Betu<strong>la</strong> pubescens Robinia + Robinia pseudoacacia<br />
Betul<strong>la</strong> utile Betu<strong>la</strong> utilis Salice bianco * Salix alba<br />
Falso noce Carya ovata Salice fragile Salix fragilis<br />
Carpino bianco * Carpinus betulus Sofora Sophora japonica<br />
Catalpa Catalpa bignonioides Sorbo montano * Sorbus aria<br />
Bago<strong>la</strong>ro * Celtis australis Ciavardel<strong>lo</strong> * Sorbus torminalis<br />
Noccio<strong>lo</strong> di Bisanzio Corylus colurna Tiglio americano Tilia americana<br />
Eucalipto grigio Eucalyptus cinerea Tiglio del<strong>la</strong> Crimea Tilia euch<strong>lo</strong>ra<br />
Frassino meridionale Fraxinus angustifolia Olmo montano * # Ulmus g<strong>la</strong>bra<br />
Spino di Giuda Gleditsia triacanthos Olmo siberiano<br />
Gimnos<strong>per</strong>me<br />
Ulmus pumi<strong>la</strong><br />
Cupressiciparo x Cupressocyparis ley<strong>la</strong>ndii<br />
Pino cembro Pinus cembra<br />
de<br />
42
Cipresso dell’Arizona Cupressus arizonica Pino domestico Pinus pinea<br />
Cipresso levigato Cupressus g<strong>la</strong>bra Tasso * Taxus baccata<br />
Cipresso del<strong>la</strong> California<br />
Cupressus macrocarpa Tuia occidentale Thuja occidentalis<br />
Cipresso Cupressus sem<strong>per</strong>virens<br />
Alberi di terza grandezza<br />
alberi che a maturità di norma raggiungono un’altezza compresa tra 8 e 15 m<br />
Angios<strong>per</strong>me<br />
Acero campestre * Acer campestre Al<strong>lo</strong>ro Laurus nobilis<br />
Acero pelle di serpente<br />
Acer capillipes Magnolia spogliante Magnolia lilif<strong>lo</strong>ra<br />
Acero a squame Acer griseum Me<strong>lo</strong> da fiore Malus fluribunda<br />
Acero a strisce Acer rufinerve Me<strong>lo</strong> selvatico * Malus sylvestris<br />
Ippocastano america- Aesculus pavia<br />
no<br />
Gelso bianco Morus alba<br />
Acacia di Costantinopoli<br />
Albizia julibrissin Gelso nero Morus nigra<br />
Gelso da carta + Brussonetia papyrifera Faggio sudamericano Nothofagus antartica<br />
Carpinel<strong>la</strong> Carpinus orientalis Pau<strong>lo</strong>nia Pau<strong>lo</strong>wnia tomentosa<br />
Nespo<strong>lo</strong> del Giappo- Eriobotrya japonica Ciliegio a grappoli * Prunus padus<br />
ne<br />
Orniel<strong>lo</strong> * Fraxinus ornus Salice piangente Salix babi<strong>lo</strong>nica<br />
Olivel<strong>lo</strong> spinoso Hippophae rhamnoides Salice tortuoso Salix matsudana<br />
Agrifoglio * Ilex aquifolium Sorbo degli uccelli * Sorbus aucuparia<br />
Kelreuteria Koelreuteria panicu<strong>la</strong>ta Sorbo domestico Sorbus domestica<br />
Abete di Corea Abies coreana<br />
Gimnos<strong>per</strong>me<br />
Ginepro * Juni<strong>per</strong>us communis<br />
Tuia orientale Biota orientalis Ginepro del<strong>la</strong> Virgi- Juni<strong>per</strong>us virginiana<br />
Cipresso di Hinoki Chamaecyparis obtusa Falsa tuja Thujopsis do<strong>la</strong>brata<br />
Alberi di quarta grandezza<br />
alberi (anche ad habitus arbustivo) che a maturità di norma raggiungono un’altezza tra 2,5 e 8 m<br />
Angios<strong>per</strong>me<br />
Acacia # Acacia dealbata Frango<strong>la</strong> * Frangu<strong>la</strong> alnus<br />
Acero giapponese Acer japonicum Maggiociondo<strong>lo</strong> alpino<br />
*<br />
Laburnum alpinum<br />
Acero palmato Acer palmatum Maggiociondo<strong>lo</strong> di<br />
colle*<br />
Laburnum anagyroides<br />
Corbezzo<strong>lo</strong> Arbutus unedo Maggiociondo<strong>lo</strong> ibri- Laburnum x watereri<br />
Bosso Buxus sem<strong>per</strong>virens Lagerstremia Lagerstroemia indica<br />
Camelia primaverile Camellia japonica Ligustro Ligustrum lucidum<br />
Camelia invernale Camellia sasanqua Magnolia obovata Magnolia obovata<br />
Catalpa nana Catalpa bungei Magnolia stel<strong>la</strong>ta Magnolia stel<strong>la</strong>ta<br />
Albero di Giuda Cercis siliquastrum Maonia giapponese Mahonia japonica<br />
Palma Chamaerops excelsa Nespo<strong>lo</strong> Mespilus germanica<br />
Clerodendro Clerodendron trichotonum Olivo # Olea europea<br />
nia <br />
do<br />
43
Cornio<strong>lo</strong> ad ombrel<strong>la</strong> Cornus controversa Parrozia Parrotia <strong>per</strong>sica<br />
Cornio<strong>lo</strong> da fiore Cornus f<strong>lo</strong>rida Mirabo<strong>la</strong>no Prunus cerasifera<br />
Cornio<strong>lo</strong> * Cornus mas Prugno<strong>lo</strong> Prunus serru<strong>la</strong>ta<br />
Noccio<strong>lo</strong> * Corylus avel<strong>la</strong>na Pero del<strong>la</strong> Cina Pyrus calleryana<br />
Azzaruo<strong>lo</strong> Crataegus azarolus Spin cervino * Rhamnus catharthicus<br />
Biancospino nostra- Crataegus monogyna Scotano d’America Rhus tiphina<br />
no*<br />
Biancospino Crataegus oxyachantha Salicone * Salix caprea<br />
Biancospino ibrido Crataegus x <strong>la</strong>vallei Sambuco nero * Sambucus nigra<br />
Eleagno Eleagnus angustifolia Giuggio<strong>lo</strong> Ziziphus jujuba<br />
Gimnos<strong>per</strong>me<br />
Cefa<strong>lo</strong>tasso Cepha<strong>lo</strong>taxus fortunei Ginepro sabino Juni<strong>per</strong>us sabina<br />
Cefa<strong>lo</strong>tasso Cepha<strong>lo</strong>taxus harringtonia Ginepro del<strong>la</strong> Virginia<br />
Juni<strong>per</strong>us virginiana<br />
Ginepro del<strong>la</strong> Cina Juni<strong>per</strong>us chinensis<br />
Allegato E<br />
Criteri di valutazione delle su<strong>per</strong>fici presentanti peculiari caratteristiche ornamentali/paesaggistiche<br />
come da art. 12 lettera a)<br />
1. presenza di esemp<strong>la</strong>ri botanici di rilevanza morfometrica e, o tassonomica.<br />
2. aree verdi del centro storico (zone A “insediamenti storici”)<br />
44
Allegato F- Definizione di A) nuova realizzazione di giardini o parchi e di B) manutenzione straordinaria<br />
di giardini e parchi preesistenti da art. 12 lettere a)<br />
A. Si considerano interventi di nuova realizzazione di giardini e parchi, quindi soggetti al<strong>la</strong> presentazione<br />
del “progetto tecnico colturale” a firma di progettista Dottore Agronomo, Dottore Forestale,<br />
Perito Agrario, Agrotecnico, i casi in cui:<br />
- si effettua <strong>la</strong> nuova costruzione, ampliamento di un edificio, ristrutturazione edilizia nuove<br />
piccole costruzioni (es. autorimesse, viali, <strong>per</strong>corsi, <strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti, recinzioni, condutture sotto o sopra terra)<br />
in un terreno agrico<strong>lo</strong>, in un orto, in un incolto e si prevede <strong>la</strong> realizzazione di un nuovo giardino<br />
di su<strong>per</strong>ficie tale da richiedere il progetto tecnico colturale (es. 800 o più mq in zona senza vinco<strong>lo</strong><br />
D. Lgs. 42/2004) comportante comunque <strong>la</strong> messa a dimora di alberi nel quantitativo minimo definito<br />
dall’allegato G;<br />
B. Si considerano interventi di manutenzione straordinaria di giardini e parchi preesistenti, quindi<br />
soggetti al<strong>la</strong> presentazione del “progetto tecnico colturale” a firma di progettista Dottore Agronomo,<br />
Dottore Forestale, Perito Agrario, Agrotecnico, i casi in cui:<br />
- si effettua <strong>la</strong> nuova costruzione, ampliamento di un edificio, ristrutturazione edilizia, nuove<br />
piccole costruzioni (es. autorimesse, viali, <strong>per</strong>corsi, <strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti, recinzioni, condutture sotto o sopra terra)<br />
in un giardino o parco preesistente, comportante una manomissione di area verde <strong>per</strong> sedime<br />
fabbricati, viabilità, sottoservizi, area di cantiere, o<strong>per</strong>e provvisionali etc. di su<strong>per</strong>ficie min.800 mq<br />
(ma di su<strong>per</strong>ficie qualsiasi in zone vinco<strong>la</strong>te dal D.Lgs 42/04, con contestuale abbattimento di alberi<br />
tute<strong>la</strong>ti), in quanto è lecito prevedere un serio impatto sia sul giardino o parco preesistente che<br />
sul<strong>la</strong> porzione di giardino su<strong>per</strong>stite;<br />
C. Nei casi che non si considerano interventi di nuova realizzazione (sup. destinata a nuovo giardino al<br />
termine dei <strong>la</strong>vori edili
2° grandezza chioma fastigiata, piramidale<br />
(alberi che a maturità di norma raggiungono<br />
un’altezza 8 < 15 m)<br />
1° grandezza grandezza<br />
(alberi che a maturità di norma su<strong>per</strong>ano<br />
un’altezza di 25 m)<br />
1° grandezza grandezza chioma fastigiata,<br />
piramidale<br />
(alberi che a maturità di norma su<strong>per</strong>ano<br />
un’altezza di 25 m)<br />
Es. Giardino di 350 mq: possibilità di non mettere a dimora alcun albero<br />
Es. Giardino di 400 mq: n° 1 albero di 1° grandezza opp. N° 2 alberi di 2° grandezza opp. N° 3 alberi<br />
di 3° grandezza<br />
Es. Giardino di 1000 mq: 2 albero di 1° grandezza opp. 4 alberi di 2° grandezza, 6 alberi di 3° grandezza;<br />
oppure n° 1 albero di 1° grandezza e n° 2 alberi di 2° grandezza.<br />
ALLEGATO H - Esempio di applicazione art. 19 comma a) in caso di abbattimento di albero sano, vigoroso<br />
in gruppo senza autorizzazione o denuncia o e<strong>la</strong>borati progettuali previsti dall’artt. 11 e 12<br />
Genere Diam. Tronco Zona Artico<strong>lo</strong> I. Sanzione Obbligo Onere di<br />
a petto PRG Artico<strong>lo</strong> II. (Allegato reimpianto compensa-<br />
d’uomo<br />
C)<br />
zioneambientale(allegato C1)<br />
Cedrus (cedro) 80 cm A € 200-500 da valutarsi € 15.000,00<br />
Cedrus (cedro) 80 cm B € 200-500 da valutarsi € 10.000,00<br />
Cedrus (cedro) 80 cm C € 200-500 da valutarsi € 5.800,00<br />
Cedrus (cedro) 80 cm A<br />
con vinco<strong>lo</strong><br />
D.Lgs.<br />
42/04<br />
(a)<br />
€ 200-500 da valutarsi € 25.000,00<br />
Salix (salice) 40 cm B € 40-280 da valutarsi € 5.600,00<br />
(i) Sequoiadendron 150 cm A<br />
€ 200-500 da valutarsi €<br />
(sequoia gigante) monumentale con vinco<strong>lo</strong><br />
D.lgs.<br />
42/2004<br />
125.000,00<br />
Fraxinus (frassino) 50 cm C 10-450 da valutarsi € 4500,00<br />
46<br />
3<br />
1<br />
3
Allegato I<br />
CARTA DEI GIARDINI STORICI : “CARTA DI FIRENZE<br />
Riunito a Firenze il 21 maggio 1981, il Comitato internazionale dei giardini storici ICOMOS – IFLA ha<br />
deciso di e<strong>la</strong>borare una carta re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> salvaguardia dei giardini storici che porterà il nome di questa<br />
città. Questa carta è stata redatta dal Comitato e registrata il 15 dicembre 1982 dall’ICOMOS con<br />
l’intento di completare <strong>la</strong> “Carta di Venezia” in questo partico<strong>la</strong>re ambito.<br />
B) DEFINIZIONI E OBIETTIVI<br />
Art. 1 – Un giardino storico è una composizione architettonica e vegetale che dal punto di vista storico o<br />
artistico presenta un interesse pubblico. Come tale è considerato come un monumento.<br />
Art. 2 – Il giardino storico è una composizione di architettura il cui materiale è principalmente vegetale,<br />
dunque vivente e come tale deteriorabile e rinnovabile.<br />
Il suo aspetto risulta così da un <strong>per</strong>petuo equilibrio, nell’andamento ciclico delle stagioni, fra <strong>lo</strong> sviluppo<br />
e il de<strong>per</strong>imento del<strong>la</strong> natura e <strong>la</strong> vo<strong>lo</strong>ntà d’arte e d’artificio che tende a conservarne <strong>per</strong>ennemente <strong>lo</strong> stato.<br />
Art. 3 – Come monumento il giardino storico deve essere salvaguardato secondo <strong>lo</strong> spirito del<strong>la</strong> Carta di<br />
Venezia. Tuttavia, in quanto monumento vivente, <strong>la</strong> sua salvaguardia richiede delle regole specifiche che<br />
formano l’oggetto del<strong>la</strong> presente Carta.<br />
Art. 4 – Sono rilevanti nelle composizione architettonica del giardino storico:<br />
- <strong>la</strong> sua pianta ed i differenti profili del terreno;<br />
- le sue masse vegetali: le <strong>lo</strong>ro essenze, i <strong>lo</strong>ro volumi, il <strong>lo</strong>ro gioco di co<strong>lo</strong>ri, le <strong>lo</strong>ro spaziature, le <strong>lo</strong>ro<br />
altezze rispettive;<br />
- i suoi elementi costruiti o decorativi;<br />
- le acque in movimento o stagnanti, riflesso del cie<strong>lo</strong>.<br />
Art. 5 – Espressione del<strong>lo</strong> stretto rapporto tra civiltà e natura, luogo di piacere, adatto al<strong>la</strong> meditazione o<br />
al sogno, il giardino acquista così il senso cosmico di un’immagine idealizzata del mondo, un “paradiso”<br />
nel senso etimo<strong>lo</strong>gico del termine, ma che è testimonianza di una cultura, di uno stile, di un’epoca, eventualmente<br />
dell’originalità di un creatore.<br />
Art. 6 – La denominazione di giardino storico si applica sia a giardini modesti, che a parchi ordinati o paesistici.<br />
Art. 7 – Che sia legato o no ad un edificio, di cui è al<strong>lo</strong>ra il complemento inseparabile, il giardino storico<br />
non può essere separato dal suo intorno ambientale urbano o rurale, artificiale o naturale.<br />
Art. 8 – Un sito storico è un paesaggio definito, evocatore di un fatto memorabile, luogo di un avvenimento<br />
storico maggiore, origine di un mito illustre o di una battaglia epica, soggetto di un celebre dipinto,<br />
ecc..<br />
Art. 9 – La salvaguardia dei giardini storici esige che essi siano identificati ed inventariati. Essa impone<br />
interventi differenziati quali <strong>la</strong> manutenzione, <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>, il restauro. Si può eventualmente raccomandare<br />
il ripristino. L’autenticità di un giardino storico concerne sia il disegno e il volume delle sue parti<br />
che <strong>la</strong> sua decorazione o <strong>la</strong> scelta degli elementi vegetali o minerali che <strong>lo</strong> costituiscono.<br />
C) MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE, RESTAURO, RIPRISTINO<br />
Art. 10 – Ogni o<strong>per</strong>azione di manutenzione, <strong>conservazione</strong>, restauro o ripristino di un giardino storico o<br />
di una delle sue parti deve tenere conto simultaneamente di tutti i suoi elementi.<br />
Separandoli le o<strong>per</strong>azioni altererebbero il legame che li unisce.<br />
MANUTENZIONE E CONSERVAZIONE<br />
Art. 11 – La manutenzione dei giardini storici è un’o<strong>per</strong>azione fondamentale e necessariamente continua.<br />
Essendo <strong>la</strong> materia vegetale il materiale principale, l’o<strong>per</strong>a sarà mantenuta nel suo stato so<strong>lo</strong> con alcune<br />
47
sostituzioni puntuali e, a lungo termine, con rinnovamenti ciclici (tagli completi e reimpianto di elementi<br />
già formati).<br />
Art. 12 – La scelta delle specie di alberi, di arbusti, di piante, di fiori da sostituire <strong>per</strong>iodicamente deve<br />
tenere conto degli usi stabiliti e riconosciuti <strong>per</strong> le varie zone botaniche e culturali, in una vo<strong>lo</strong>ntà di mantenimento<br />
e ricerca delle specie originali.<br />
Art. 13 – Gli elementi di architettura, di scultura, di decorazione fissi o mobili che sono parte integrante<br />
del giardino storico non devono essere rimossi o spostati se non nel<strong>la</strong> misura necessaria <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro <strong>conservazione</strong><br />
o il <strong>lo</strong>ro restauro. La sostituzione o il restauro di elementi in <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> devono essere condotti<br />
secondo i principi del<strong>la</strong> Carta di Venezia, e dovrà essere indicata <strong>la</strong> data di tutte le sostituzioni.<br />
Art. 14 – Il giardino storico dovrà essere conservato in un intorno ambientale appropriato. Ogni modificazione<br />
dell’ambiente fisico che possa essere dannosa <strong>per</strong> l’equilibrio eco<strong>lo</strong>gico deve essere proscritta.<br />
Queste misure riguardano l’insieme delle infrastrutture sia interne che esterne (canalizzazioni, sistemi di<br />
irrigazione, strade, parcheggi, sistemi di custodia, di coltivazione, ecc.).<br />
RESTAURO E RIPRISTINO<br />
Art. 15 – Ogni restauro e a maggior ragione ogni ripristino di un giardino storico dovrà essere intrapreso<br />
so<strong>lo</strong> dopo uno studio approfondito che vada dal<strong>lo</strong> scavo al<strong>la</strong> raccolta di tutta <strong>la</strong> documentazione concernente<br />
il giardino e i giardini ana<strong>lo</strong>ghi, in grado di assicurare il carattere scientifico dell’intervento.<br />
Prima di ogni intervento esecutivo <strong>lo</strong> studio dovrà concludersi con un progetto che sarà sottoposto ad un<br />
esame e ad una valutazione collegiale.<br />
Art. 16 – L’intervento di restauro deve rispettare l’evoluzione del giardino in questione. Come principio<br />
non si potrà privilegiare un’epoca a spese di un’altra a meno che il degrado o il de<strong>per</strong>imento di alcune<br />
parti possano eccezionalmente essere l’occasione <strong>per</strong> un ripristino fondato su vestigia o su documenti irrecusabili.<br />
Potranno essere più in partico<strong>la</strong>re oggetto di un eventuale ripristino le parti del giardino più vicine<br />
ad un edificio, al fine di farne risaltarne <strong>la</strong> coerenza.<br />
Art. 17 – Quando un giardino è totalmente scomparso o si possiedono so<strong>lo</strong> degli elementi congetturali sui<br />
suoi stati successivi, non si potrà al<strong>lo</strong>ra intraprendere un ripristino valido dell’idea del giardino storico.<br />
L’o<strong>per</strong>a che si ispirerà in questo caso a forme tradizionali, sul sito di un giardino antico, o dove un giardino<br />
non era probabilmente mai esistito, avrà al<strong>lo</strong>ra caratteri dell’evoluzione o del<strong>la</strong> creazione o escludendo<br />
totalmente <strong>la</strong> qualifica di giardino storico.<br />
D) UTILIZZAZIONE<br />
Art. 18 – Anche se il giardino storico è destinato ad essere visto e <strong>per</strong>corso, è chiaro che il suo accesso<br />
deve essere rego<strong>la</strong>mentato in funzione del<strong>la</strong> sua estensione e del<strong>la</strong> sua fragilità in modo da preservare <strong>la</strong><br />
sua sostanza e il suo messaggio culturale.<br />
Art. 19 – Per natura e <strong>per</strong> vocazione, il giardino storico è un luogo tranquil<strong>lo</strong> che favorisce il contatto, il<br />
silenzio e l’ascolto del<strong>la</strong> natura. Questo approccio quotidiano deve essere in opposizione con l’uso eccezionale<br />
del giardino storico come luogo di feste. Conviene al<strong>lo</strong>ra definire le condizioni di visita dei giardini<br />
storici cosicchè <strong>la</strong> festa, ascolta eccezionalmente, possa esaltare <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> del giardino e non snaturar<strong>lo</strong><br />
o degradar<strong>lo</strong>.<br />
Art. 20 – Se, nel<strong>la</strong> vita quotidiana, i giardini possano tollerare <strong>lo</strong> svolgersi di giochi tranquilli, conviene<br />
comunque creare, paralle<strong>la</strong>mente ai giardini storici, alcuni terreni appropriati ai giochi vivaci e violenti e<br />
agli sport, così da rispondere ad una domanda sociale senza nuocere al<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> dei giardini e dei<br />
siti storici.<br />
Art. 21 – La pratica del<strong>la</strong> manutenzione e del<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>, i cui tempi sono imposti dalle stagioni, o i<br />
brevi interventi che concorrono a restituire l’autenticità devono sempre avere <strong>la</strong> priorità rispetto alle necessità<br />
di utilizzazione. L’organizzazione di ogni visita ad un giardino storico deve essere sottoposta a regole<br />
di convenienza adatte a mantenere <strong>lo</strong> spirito.<br />
48
Art. 22 – Se un giardino è chiuso da mura, non bisogna eliminarle senza considerare tutte le conseguenze<br />
dannose <strong>per</strong> <strong>la</strong> modificazione dell’ambiente e <strong>per</strong> <strong>la</strong> sua salvaguardia che potrebbero risultarne.<br />
E) PROTEZIONE LEGALE E AMMINISTRATIVA<br />
Art. 23 – È compito delle autorità responsabili prendere, su consiglio degli es<strong>per</strong>ti, le disposizioni legali e<br />
amministrative atte a identificare, inventariare e proteggere i giardini storici. La <strong>lo</strong>ro salvaguardia deve<br />
essere inserita nei piani di occupazione dei suoli e nei documenti di pianificazione e di sistemazione del<br />
territorio. È ugualmente compito delle autorità competenti prendere, su consiglio degli es<strong>per</strong>ti competenti,<br />
le disposizioni finanziarie <strong>per</strong> favorire <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>, il restauro ed eventualmente il ripristino dei giardini<br />
storici.<br />
Art. 24 – Il giardino storico è uno degli elementi del patrimonio <strong>la</strong> cui sopravvivenza, a causa del<strong>la</strong> sua<br />
natura, richiede cure continue da parte di <strong>per</strong>sone qualificate. È bene dunque che studi appropriati assicurino<br />
<strong>la</strong> formazione di queste <strong>per</strong>sone, sia che si tratti di storici, di architetti, di architetti del paesaggio, di<br />
giardinieri, di botanici. Si dovrà altresì vigi<strong>la</strong>re produzione rego<strong>la</strong>re di quelle piante che dovranno essere<br />
contenute nel<strong>la</strong> composizione dei giardini storici.<br />
Art. 25 – L’interesse verso i giardini storici dovrà essere stimo<strong>la</strong>to con tutte quelle azioni adatte a va<strong>lo</strong>rizzare<br />
questo patrimonio ed a far<strong>lo</strong> conoscere e apprezzare: <strong>la</strong> promozione del<strong>la</strong> ricerca scientifica, gli<br />
scambi internazionali e <strong>la</strong> diffusione delle informazioni, <strong>la</strong> pubblicazione e l’informazione di base, <strong>lo</strong> stimo<strong>lo</strong><br />
all’a<strong>per</strong>tura control<strong>la</strong>ta dei giardini al pubblico, <strong>la</strong> sensibilizzazione al rispetto del<strong>la</strong> natura e del patrimonio<br />
storico da parte dei mass-media. I giardini storici più importanti saranno proposti <strong>per</strong>ché figurino<br />
nel<strong>la</strong> Lista del Patrimonio Mondiale.<br />
Nota Bene<br />
Queste raccomandazioni sono adatte <strong>per</strong> l’insieme dei giardini storici del mondo. Questa carta sarà ulteriormente<br />
suscettibile di complementi specifici <strong>per</strong> i diversi tipi di giardini, corre<strong>la</strong>ti al<strong>la</strong> descrizione succinta<br />
del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro tipo<strong>lo</strong>gia.<br />
49
Allegato L - Tabel<strong>la</strong> delle sanzioni amministrative <strong>per</strong> divieti comportamentali e divieti di utilizzo improprio<br />
degli spazi verdi<br />
Con riferimento agli articoli 6, 7, 8, 9 e 16 del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> sottostante viene individuata<br />
<strong>la</strong> procedura sanzionatoria progressiva a seconda del<strong>la</strong> diversa gravità comportamentale posta in essere<br />
dal soggetto responsabile del<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione. Inoltre, se del caso, con l’applicazione del<strong>la</strong> sanzione<br />
amministrativa accessoria del ripristino del<strong>lo</strong> stato dei luoghi a cura e spese del responsabile del<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione<br />
e dell’inosservanza.<br />
Ferma restando l’applicazione delle più gravi sanzioni penali e/o amministrative previste dalle leggi<br />
vigenti in materia, ogni vio<strong>la</strong>zione e inosservanza delle norme e prescrizioni del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> è<br />
punita con <strong>la</strong> sanzione amministrativa pecuniaria specificamente determinata, in conformità del<strong>la</strong> disciplina<br />
generale di cui al capo I del<strong>la</strong> Legge 24 novembre 1981, n.689 e secondo quanto previsto<br />
dall’Artico<strong>lo</strong> 7 bis del Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico delle Leggi<br />
sull’Ordinamento degli Enti Locali).<br />
TABELLA DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE<br />
Articoli Sanzione Pagamento in misura ridotta<br />
entro 60 giorni<br />
Artico<strong>lo</strong> 6 – Vegetazione sporgente su<br />
viabilità pubblica<br />
Da € 50,00 a € 300,00 € 100,00<br />
Articoli 7, 8, 9- Mancata esposizione in<br />
cantiere di autorizzaz./denuncia<br />
Da € 25,00 a € 150,00 € 50,00<br />
Artico<strong>lo</strong> 16 – Divieti comportamentali e divieti di utilizzo improprio degli spazi verdi<br />
A) Divieti comportamentali<br />
Punti a); b) c); d); e); f); g); h); i); j); k);<br />
l); n); o); p); q); r).<br />
Punto m) (circo<strong>la</strong>re con veicoli a motore<br />
o in divieto di sosta)<br />
Da € 50,00 a € 150,00 € 100,00<br />
Da € 50,00 a € 300,00 € 100,00<br />
B) Divieti di utilizzo improprio degli<br />
spazi verdi<br />
Punti a); b) c); d); e); f); g); h); i); j); k);<br />
l).<br />
Da € 25,00 a € 150,00 € 50,00<br />
Artico<strong>lo</strong> 17 lettera P comma 3 Da € 25,00 a € 150,00 € 50,00<br />
Allegato M - Riferimenti legis<strong>la</strong>tivi in materia di beni culturali, paesaggio, ambiente, boschi, alberi<br />
monumentali, norme rego<strong>la</strong>mentari di tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> vegetazione urbana citati nel presente rego<strong>la</strong>mento<br />
- Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (Decreto Urbani);<br />
- D.P.R. n°139/10 <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> recante procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica <strong>per</strong><br />
gli interventi di lieve entità, a norma dell’art. 146 comma 9 del D.Lgs.n° 42/2004 e successive modificazioni;<br />
- D.G.Regione Lombardia n°8/2121 del 15/3/2008 “Criteri e procedure <strong>per</strong> l’esercizio delle funzioni<br />
amministrative in materia di tute<strong>la</strong> dei beni paesaggistici in attuazione del<strong>la</strong> legge regionale<br />
11/3/2005 n.12”;<br />
- D.P.C.M. 12 dicembre 2005 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio: criteri <strong>per</strong> <strong>la</strong> redazione del<strong>la</strong><br />
re<strong>la</strong>zione paesaggistica”;<br />
- Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 18 maggio 2001, n. 227 – Orientamento e modernizzazione del settore forestale,<br />
50
a norma dell’artico<strong>lo</strong> 7 del<strong>la</strong> legge 5 marzo 2001, n. 57;<br />
- Legge regionale <strong>lo</strong>mbarda 5 dicembre 2008 n° 31 “Testo unico delle leggi regionali in materie di agricoltura,<br />
foreste, pesca e sviluppo rurale”;<br />
- <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> regionale 20 luglio 2007 n° 5 “Norme forestali regionali, in attuazione dell’art. 11 del<strong>la</strong><br />
legge regionale 28 ottobre 2004, n° 27”;<br />
- Legge regionale <strong>lo</strong>mbarda n°10/2008 “Disposizioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> fauna,<br />
del<strong>la</strong> f<strong>lo</strong>ra e del<strong>la</strong> vegetazione spontanea”;<br />
- Deliberazione Giunta Regione Lombardia n° 1044 del 22.12.2010 – Modalità <strong>per</strong> <strong>la</strong> definizione degli<br />
alberi Monumentali e <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro Tute<strong>la</strong> (art. 12 l.r. n° 10/08);<br />
- Direzione Generale Sistemi verdi e Paesaggio Regione Lombardia – Decreto del Dirigente del<strong>la</strong><br />
Struttura Va<strong>lo</strong>rizzazione delle Aree Protette e Biodiversità del<strong>la</strong> Regione Lombardia n° 7502 del<br />
5.10.2011 – Approvazione del documento tecnico di definizione dei criteri <strong>per</strong> il riconoscimento degli<br />
alberi monumentali e indirizzi <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro gestione e tute<strong>la</strong> (d.g.r. 1044/2010);<br />
- “Quaderno o<strong>per</strong>e tipo di ingegnerie naturalistica” approvato con Del. Di Giunta Regione Lombardia<br />
n° 6/48740 del 29.2.2000 pubblicato sul BURL 1° suppl. straordinario al n° 19 del 9.5.2000,<br />
- l.r. n° 12/2005 “Legge <strong>per</strong> il governo del territorio”;<br />
- Piano territoriale di coordinamento provinciale approvato con Del. Cons. Provinciale n°27/2007;<br />
- D.lgs. n° 163/2006 “Codice dei contratti pubblici re<strong>la</strong>tivi a <strong>la</strong>vori, servizi e forniture in attuazione<br />
delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”;<br />
- D.P.R. n° 207/2010 <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> di esecuzione ed attuazione del decreto legis<strong>la</strong>tivo 12 aprile 2006,<br />
n° 163 recante “Codice dei contratti pubblici re<strong>la</strong>tivi a <strong>la</strong>vori, servizi e forniture in attuazione delle<br />
Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE;<br />
- <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> vigente <strong>per</strong> l’applicazione del canone <strong>per</strong> l’occupazione di spazi e aree pubbliche e <strong>per</strong><br />
<strong>la</strong> disciplina delle re<strong>la</strong>tive occupazioni;<br />
- D.P.R 357/97: <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> recante attuazione del<strong>la</strong> direttiva 92/43/CEE re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> “Conservazione<br />
di habitat naturali e seminaturali nonché del<strong>la</strong> f<strong>lo</strong>ra e fauna selvatiche”<br />
- Direttiva “Uccelli” 79/409/EEC, con <strong>la</strong> quale si individuano 181 specie vulnerabili di uccelli da assoggettare<br />
a tute<strong>la</strong> rigorosa e i siti di maggior interesse <strong>per</strong> questi animali, quindi da porre sotto regime<br />
di protezione.<br />
- Direttiva “Habitat” 92/43/EEC, “re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> degli habitat naturali e seminaturali e<br />
del<strong>la</strong> f<strong>lo</strong>ra e del<strong>la</strong> fauna selvatiche” con <strong>la</strong> quale si individuano 200 tipi di habitat, quasi 200 specie<br />
animali e più di 500 specie vegetali, definiti di importanza comunitaria e che necessitano di partico<strong>la</strong>ri<br />
misure di <strong>conservazione</strong>;<br />
- Piano di Gestione provinciale delle zone ZPS IT2010501 “Lago di Varese” e SIC IT2010022;<br />
- <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> del Verde pubblico e privato del<strong>la</strong> Città di Torino – approvato con deliberazione del<br />
Consiglio Comunale in data 6 marzo 2006, modificato con deliberazione del Consiglio Comunale in<br />
data 16 novembre 2009;<br />
- Procedura R.I.E. (Riduzione dell’Impatto Edilizio) ex art. 19 bis del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> Edilizio del Comune<br />
di Bolzano di cui al<strong>la</strong> Deliberazione di Consiglio Comunale n° 11/2004 e successive modifiche<br />
introdotte con Deliberazione di Giunta Comunale n° 1064/110139 del 30.12.2009;<br />
Allegato N - Principali riferimenti legis<strong>la</strong>tivi di <strong>lo</strong>tta obbligatoria ad avversità biotiche degli alberi<br />
- Decreto Ministeriale del 17 aprile 1998 – Disposizioni sul<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro il cancro co<strong>lo</strong>rato<br />
del p<strong>la</strong>tano “Ceratocystis fimbriata”.<br />
- Circo<strong>la</strong>re n° 27/99 del 15.4.99 del<strong>la</strong> Direzione Generale Agricoltura Regione Lombardia applicativa<br />
del Decreto Ministeriale del 17 aprile 1998 concernente “Modalità di applicazione del decreto di <strong>lo</strong>tta<br />
obbligatoria al cancro co<strong>lo</strong>rato e misure di salvaguardia del p<strong>la</strong>tano in Lombardia”.<br />
- Decreto Ministeriale del 30/10/2007 – Disposizioni sul<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro <strong>la</strong> processionaria<br />
del pino “Thaumetopoea pityocampa”.<br />
51
- Decreto del 10 settembre 1999, n. 356 – <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> recante misure <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro<br />
il colpo di fuoco batterico (Erwinia amy<strong>lo</strong>vora), nel territorio del<strong>la</strong> Repubblica;<br />
- Decreto Ministeriale del 9/11/2007 – Disposizioni sul<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro il cerambicide asiatico<br />
Anop<strong>lo</strong>phora chinensis (Thomson);<br />
- Decreto Ministeriale del 9/11/2007 – Disposizioni sul<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro il punteruo<strong>lo</strong> rosso<br />
del<strong>la</strong> palma Rhyncophorus ferrugineus (Olivier);<br />
- Decreto Ministeriale del 22/11/2006 – Lotta obbligatoria contro l’insetto fitomizio Matsucoccus feytaudi<br />
(Ducasse).<br />
Allegato O - Zone sottoposte a vincoli di tute<strong>la</strong> nazionale storico-architettonica e paesaggisticoambientale<br />
nel<strong>la</strong> Città di Varese<br />
a) Elenco degli immobili vinco<strong>la</strong>ti ai sensi dell’art. 10 e 13 del decreto legis<strong>la</strong>tivo n° 42/04 parte II –<br />
Beni storici ed architettonici (consultare sempre il fascico<strong>lo</strong> depositato presso Area IX contenente<br />
<strong>la</strong> documentazione re<strong>la</strong>tiva al vinco<strong>lo</strong>)<br />
1. Santuario del Sacro Monte e viale delle cappelle<br />
2. Chiesa parrocchiale di Santo Stefano<br />
3. Ruderi di torri medievali<br />
4. Casa di abitazione di due piani e piano attico<br />
5. Co<strong>per</strong>chio di sarcofago medievale esistente nel<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> Clerici<br />
6. Casa parrocchiale – soffitto dipinto<br />
7. Oratorio dei confratelli-affresco<br />
8. Torre quadrata di vedetta medievale<br />
9. Oratorio di San Cassiano – affreschi e pi<strong>la</strong> dell’acqua santa<br />
10. Chiesa parrocchiale di S. Ambrogio<br />
11. Avanzi di torre medievale<br />
12. Vil<strong>la</strong> già’ Castiglioni con affreschi dei secoli Xve XVI e parco ex Panza Mantegazza (castel<strong>lo</strong> di<br />
Masnago)<br />
13. Collegio arcivescovile “De Filippi” – Casino Perabo’<br />
14. Casa Sco<strong>la</strong>ri<br />
15. Pa<strong>la</strong>zzo già’ Orrigoni poi Litta ovvero oratorio maschile Luigi Molina<br />
16. Chiesa parrocchiale con pa<strong>la</strong> d’altare del Fiamminghino e affreschi del Morazzone<br />
17. Chiesa del<strong>la</strong> Madonnina in Prato affreschi<br />
18. Sculture e architetture nel<strong>la</strong> Basilica prepositurale di Varese<br />
19. Basilica di San Vittore martire: Chiesa, Battistero di San Giovanni Battista, Campanile<br />
20. Oratorio antico di Schirannetta<br />
21. Casa in via Cattaneo 3 – via Veratti 26/28<br />
22. Finestra quattrocentesca decorata in terracotta<br />
23. Ex chiesa di San Rocco<br />
24. Fabbricato detto il “Broletto”<br />
25. Pa<strong>la</strong>zzo già’ d’Este e annesso parco (Giardini Estensi)<br />
26. Chiesa di San Giuseppe<br />
27. Torre del<strong>la</strong> Motta o Casa del<strong>la</strong> Meridiana<br />
28. Casa già”Piccinelli” poi “Bianchi”<br />
29. Belforte vecchio<br />
30. Parte del complesso “Belforte” già’ dei Biumi<br />
31. Rustico denominato “Cascina Nuova” (demolito)<br />
32. Chiesa di San Silvestro – affreschi<br />
33. Cascina in via Santa Maria Maddalena<br />
52
34. Casa con terrecotte e stemma famiglia Bianchi di Ve<strong>la</strong>te<br />
35. Oratorio di Santo Stefano con affreschi<br />
36. Vil<strong>la</strong> Mozzoni con Parco<br />
37. Vil<strong>la</strong> e Giardino Crawen ,<br />
38. Sacel<strong>lo</strong> funerario gentilizio<br />
39. Vil<strong>la</strong> e parco San Francesco proprietà’ Veratti Ozelet<br />
40. Casa Veratti ex convento di S.Antonino<br />
41. Edificio denominato “Betto<strong>la</strong> II” o cascina Gervasini<br />
42. Vil<strong>la</strong> già’ Litta, ora Panza, e parco<br />
43. Vil<strong>la</strong> Clerici<br />
44. Casa con torretta quattrocentesca in Piazza del<strong>la</strong> Chiesa<br />
45. Complesso Residenziale “La Cittadel<strong>la</strong>”<br />
46. Immobile Via Carrobbio 11<br />
47. Vil<strong>la</strong> e Parco Ponti<br />
48. Grand Hotel Tre Croci e Ristorante<br />
49. Ex Albergo Camponovo<br />
50. Stazione Inferiore e Stazioni Su<strong>per</strong>iori e del<strong>la</strong> linea funico<strong>la</strong>re di Varese – Sacro Monte/Campo Dei<br />
Fiori, con annesse <strong>per</strong>tinenze e sedime del<strong>la</strong> linea<br />
51. Edificio in via Masolino da Panicale 1 – Ex Vico<strong>lo</strong> Biumi<br />
52. Vil<strong>la</strong> Torre Piatta (vds comunicazione Soprintendenza nel Fascico<strong>lo</strong>)<br />
53. Mappali n.223 e n.224 del Comune Censuario di Varese (area Caprera)<br />
54. Immobile denominato Ex Pa<strong>la</strong>zzo delle Corporazioni (Camera di Commercio)<br />
55. Pa<strong>la</strong>zzo Italia (Ex Pa<strong>la</strong>zzo Littorio)<br />
56. Ex Stazione Tranviaria delle Bettole (Varese – Luino)<br />
b) Elenco degli immobili di proprietà pubblica vinco<strong>la</strong>ti ai sensi dell’art. 10 commi 1 e 5 del decreto<br />
legis<strong>la</strong>tivo n° 42/04 parte II – Beni storici ed architettonici<br />
1. Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Augusta sul colle di Giubiano, proprietà comunale (sede di A2A);<br />
2. Parco Torelli-Mylius ora Achille Cattaneo, proprietà comunale;<br />
3. Parco Baragio<strong>la</strong> a Masnago (proprietà e sede distaccata del Comune di Varese);<br />
4. Parco del Castel<strong>lo</strong> Mantegazza (proprietà e sede museale del Comune di Varese);<br />
5. Parco di Vil<strong>la</strong> Toeplitz a Sant’Ambrogio (proprietà comunale e sede distaccata universitaria);<br />
6. Parco di Vil<strong>la</strong> Mirabel<strong>lo</strong> (proprietà e sede museale comunale)<br />
7. Giardino del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Recalcati (sede del<strong>la</strong> Provincia di Varese e Prefettura)<br />
c) Elenco degli immobili (bellezze individue) vinco<strong>la</strong>ti ai sensi dell’art.136 del decreto legis<strong>la</strong>tivo n°<br />
42/04 parte III – Beni paesaggistici (consultare sempre il fascico<strong>lo</strong> depositato presso Area IX<br />
contenente <strong>la</strong> documentazione re<strong>la</strong>tiva al vinco<strong>lo</strong> e il sito<br />
www.cartografia.regione.<strong>lo</strong>mbardia.it/mapsiba20 del<strong>la</strong> Regione Lombardia)<br />
1) Vil<strong>la</strong> e Giardino Crawen<br />
2) Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Bolchini<br />
3) Vil<strong>la</strong> con Giardino e Chiesa ex Barbo’<br />
4) Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Aletti sul<strong>la</strong> collina di Bosto<br />
5) Parco Prevosti<br />
6) Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> San Pedrino<br />
7) Vil<strong>la</strong> Opplinger<br />
8) Parco Baroggi-Bel<strong>lo</strong>tti<br />
9) Parco e Vil<strong>la</strong> Torrepiatta (parere favorevole alle revoca del vinco<strong>lo</strong>)<br />
53
10) Parco e Vil<strong>la</strong> San Francesco (Proprietà’ Veratti – Ozelet)<br />
11) Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Sangalli<br />
12) Parco Bianchi Bonomi<br />
13) Vil<strong>la</strong> Panza già’ Litta<br />
14) Parco Piniroli<br />
15) Parco Aletti – Spartivento<br />
16) Vil<strong>la</strong> Ponti proprietà’ Gianfelice<br />
17) Ex Parco Risso<br />
18) Parco e Vil<strong>la</strong> Zappelli<br />
19) Giardini e Vil<strong>la</strong> Ponti (Vil<strong>la</strong> Napoleonica)<br />
20) Ex Area Cagna (Delibera di Giunta Regionale n° 8/8313 del 29.10.08)<br />
d) Elenco degli immobili (bellezze d’insieme) vinco<strong>la</strong>ti ai sensi dell’art.142 del decreto legis<strong>la</strong>tivo n°<br />
42/04 parte III – Beni paesaggistici (consultare sempre il fascico<strong>lo</strong> depositato presso Area IX contenente<br />
<strong>la</strong> documentazione re<strong>la</strong>tiva al vinco<strong>lo</strong> e il sito<br />
www.cartografia.regione.<strong>lo</strong>mbardia.it/mapsiba20 del<strong>la</strong> Regione Lombardia)<br />
1) Zona a sud di Bosto e Casbeno : D.M. 12 marzo 1959;<br />
2) Zona costiera del <strong>la</strong>go di Varese: D.M. 4 settembre 1963;<br />
3) Zona sotto <strong>la</strong> Torre di Ve<strong>la</strong>te: D.M. 29 ottobre 1965;<br />
4) Zona del Colle dei Campigli: D.M. 8 maggio 1964;<br />
5) Zona del<strong>la</strong> Via Walder: D.M. 28 settembre 1966;<br />
6) Zona di vie Staurenghi e Sempione, Largo Risorgimento, vie Sanvito Silvestro, Car<strong>lo</strong> D’Adda<br />
e Benedetto Marcel<strong>lo</strong>: D.M. 4 giugno 1968;<br />
7) Zona di via XXV Aprile, via privata senza nome, vie Dante, A. De Vincenti, Sanvito Silvestro:<br />
D.M. 4 giugno 1968;<br />
8) Parte attigua al Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Este delimitata dalle vie Copelli e G. Verdi: D.M. 13 luglio<br />
1963;<br />
9) Zona a nord del<strong>la</strong> provinciale Varese-Laveno, oltre <strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Bolchini: D.M. 23 marzo 1964.<br />
54
Allegato P - P<strong>la</strong>nimetrie dei parchi e giardini comunali di Varese con indicazioni delle porzioni ammissibili<br />
ad assegnazione temporanea <strong>per</strong> manifestazioni ed attività come da art. 17<br />
55
Allegato P.1<br />
Determinazione dei canoni <strong>per</strong> <strong>la</strong> assegnazione temporanea in concessione dirigenziale di porzioni di parchi e giardini comunali come da art. 17 lettera g)<br />
Giardini Estensi e Parco di Vil<strong>la</strong> Mirabel<strong>lo</strong><br />
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />
mq<br />
ca.<br />
Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone base<br />
giornaliero feriale<br />
Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> Cartografia allegata 1200 Prato ornamentale, fioriture,<br />
ghiaietto<br />
Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> Cartografia allegata 900 Prato ornamentale, fioriture,<br />
ghiaietto<br />
Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> Cartografia allegata 970 Prato ornamentale, fioriture,<br />
ghiaietto<br />
Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> Cartografia allegata 9250 Prato ornamentale, fioriture,<br />
ghiaietto<br />
Aiuo<strong>la</strong> E del<strong>la</strong> Cartografia allegata 2980 Ghiaietto, alberi monumentali<br />
e <strong>la</strong>ghetto ottocentesco<br />
Aiuo<strong>la</strong> F del<strong>la</strong> Cartografia allegata 1930 Stabilizzato, pavimentazione<br />
in cls, sottobosco<br />
di parco ottocentesco<br />
Aiuo<strong>la</strong> G del<strong>la</strong> Cartografia allegata 6610 Terra battuta e ghiaietto<br />
sotto co<strong>per</strong>tura di giovani<br />
abeti rossi<br />
Aiuo<strong>la</strong> H del<strong>la</strong> Cartografia allegata 2380 Prato calpestabile, fioriture,<br />
ghiaietto, fontana a<br />
raso ornamentale<br />
64<br />
Canone<br />
base giornaliero<br />
sabato,<br />
domenica<br />
e festivi<br />
Canone basestagionale<br />
15 aprile –<br />
30 settembre<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> importanza<br />
e fragilità<br />
dell’area in assegnazione<br />
temporanea<br />
(vds allegato P.2<br />
esplicativo)<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />
attività (vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
€ 72,00 € 84,00 € - 2 da 0 a 1<br />
€ 54,00 € 63,00 € - 2 da 0 a 1<br />
€ 58,20 € 67,90 € - 2 da 0 a 1<br />
€ 555,00 € 647,50 € - 2 da 0 a 1<br />
€ 178,80 € 208,60 € 5.006,40 1 da 0 a 1<br />
€ 115,80 € 135,10 € 3.242,40 1 da 0 a 1<br />
€ 396,60 € 462,70 € 11.104,80 1 da 0 a 1<br />
€ 142,80 € 166,60 € 3.998,40 1,5 da 0 a 1<br />
Aiuo<strong>la</strong> I del<strong>la</strong> Cartografia allegata 3450 Prato calpestabile € 207,00 € 241,50 € 5.796,00 1 da 0 a 1<br />
Aiuo<strong>la</strong> I del<strong>la</strong> Cartografia allegata 200 Serra disponibile da aprile<br />
a settembre<br />
€ 300,00 € 400,00 € 13.440,00 1 da 0 a 1
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />
Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />
Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allega-<br />
ta<br />
Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Parco del Castel<strong>lo</strong> Mantegazza d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />
mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone base<br />
giornaliero feriale<br />
1120 Piazzale belvedere in<br />
ghiaietto, alberi monumentali<br />
4100 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
8200 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
6750 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
65<br />
Canone<br />
base giornaliero<br />
sabato,<br />
domenica<br />
e festivi<br />
Canone basestagionale<br />
15 aprile –<br />
30 settembre<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> importanza<br />
e fragilità<br />
dell’area in assegnazione<br />
temporanea<br />
(vds allegato P.2<br />
esplicativo)<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />
attività (vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
€ 67,20 € 78,40 € 1.881,60 1,5 da 0 a 1,00<br />
€ 246,00 € 287,00 € 6.888,00 1,5 da 0 a 1,00<br />
€ 492,00 € 574,00 € 13.776,00 0,5 da 0 a 1,00<br />
€ 405,00 € 472,50 € 11.340,00 0,5 da 0 a 1,00<br />
Parco di Vil<strong>la</strong> Baragio<strong>la</strong> d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />
mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />
feriale<br />
3880 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
Canone<br />
giornaliero<br />
sabato,<br />
domenica<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15<br />
aprile – 30<br />
settembre<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> importanza<br />
e fragilità<br />
dell’area in assegnazione<br />
temporanea<br />
(vds allegato P.2<br />
esplicativo)<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />
attività (vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
€ 232,80 € 271,60 € 6.518,40 1,5 da 0 a 1,00<br />
3160 Prato calpestabile € 189,60 € 221,20 € 5.308,80 0,5 da 0 a 1,00<br />
3540 Prato calpestabile € 212,40 € 247,80 € 5.947,20 0,5 da 0 a 1,00
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />
Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />
Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Parco di Vil<strong>la</strong> Augusta d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />
mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />
feriale<br />
3060 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
2450 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
2700 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
66<br />
Canone<br />
giornaliero<br />
sabato,<br />
domenica<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15<br />
aprile – 30<br />
settembre<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> importanza<br />
e fragilità<br />
dell’area in assegnazione<br />
temporanea<br />
(vds allegato P.2<br />
esplicativo)<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />
attività (vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
€ 183,60 € 214,20 € 5.140,80 1,5 da 0 a 1,00<br />
€ 147,00 € 171,50 € 4.116,00 1,5 da 0 a 1,00<br />
€ 162,00 € 189,00 € 4.536,00 1,5 da 0 a 1,00<br />
Parco di Vil<strong>la</strong> Torelli-Mylius ora “Achille Cattaneo” d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />
mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />
feriale<br />
8830 Prato calpestabile con<br />
campo tennis pavimentato<br />
e alberi di pregio<br />
1830 Prato calpestabile con<br />
zona giochi lignei e alberi<br />
di pregio<br />
7190 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
4410 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
Canone<br />
giornaliero<br />
sabato,<br />
domenica<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15<br />
aprile – 30<br />
settembre<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> importanza<br />
e fragilità<br />
dell’area in assegnazione<br />
temporanea<br />
(vds allegato P.2<br />
esplicativo)<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />
attività (vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
€ 529,80 € 618,10 € 14.834,40 1 da 0 a 1,00<br />
€ 109,80 € 128,10 € 3.074,40 1 da 0 a 1,00<br />
€ 431,40 € 503,30 € 12.079,20 1 da 0 a 1,00<br />
€ 264,60 € 308,70 € 7.408,80 1 da 0 a 1,00
Aiuo<strong>la</strong> E del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> F del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />
Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> E del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
3650 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
2100 Terreno calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
€ 219,00 € 255,50 € 6.132,00 1 da 0 a 1,00<br />
€ 126,00 € 147,00 € 1.764,00 1 da 0 a 1,00<br />
Parco di Vil<strong>la</strong> Toeplitz d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />
mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />
feriale<br />
10800 Architetture vegetali,<br />
scalinate, giochi d’acqua<br />
e prato calpestabile<br />
905 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio<br />
2420 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio e giochi<br />
lignei<br />
2520 Prato calpestabile con<br />
alberi di pregio e giochi<br />
lignei<br />
23100 Zona boschiva in corso<br />
di sistemazione<br />
67<br />
Canone<br />
giornaliero<br />
sabato,<br />
domenica<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15<br />
aprile – 30<br />
settembre<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> importanza<br />
e fragilità<br />
dell’area in assegnazione<br />
temporanea<br />
(vds allegato P.2<br />
esplicativo)<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />
attività (vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
€ 648,00 € 756,00 € 18.144,00 2 da 0 a 1,00<br />
€ 54,30 € 63,35 € 1.520,40 2 da 0 a 1,00<br />
€ 145,20 € 169,40 € 4.065,60 1 da 0 a 1,00<br />
€ 151,20 € 176,40 € 4.233,60 1 da 0 a 1,00<br />
€ 1.386,00 € 1.617,00 € 3.880,80 0,5 da 0 a 1,00
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />
Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> E del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Aiuo<strong>la</strong> F del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />
Parco di L. Zanzi d'interesse paesaggistico ed ambientale<br />
mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />
feriale<br />
2340 Prato alberato in riva al<br />
<strong>la</strong>go<br />
5380 Prato pingue calpestabile<br />
alberato in riva <strong>la</strong>go<br />
3100 Prato calpestabile con<br />
attrezzature ludiche<br />
8845 Prato pingue calpestabile<br />
alberato<br />
8740 Prato pingue calpestabile<br />
alberato<br />
7000 Prato calpestabile alberato<br />
Giardini di quartiere mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />
feriale<br />
68<br />
Canone<br />
giornaliero<br />
sabato,<br />
domenica<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15<br />
aprile - 30<br />
settembre<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> importanza<br />
e fragilità dell'area<br />
in assegnazionetemporanea<br />
(vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />
attività (vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
€ 140,40 € 163,80 € 3.931,20 1,5 da 0 a 1,00<br />
€ 322,80 € 376,60 € 9.038,40 0,5 da 0 a 1,00<br />
€ 186,00 € 217,00 € 5.208,00 1 da 0 a 1,00<br />
€ 530,70 € 619,15 € 14.859,60 0,5 da 0 a 1,00<br />
€ 524,40 € 611,80 € 14.683,20 0,5 da 0 a 1,00<br />
€ 420,00 € 490,00 € 11.760,00 0,5 da 0 a 1,00<br />
Canone<br />
giornaliero<br />
sabato, domenica<br />
e<br />
festivi<br />
Canone<br />
stagionale<br />
15 aprile -<br />
30 settembre<br />
Coefficiente moltiplicatore<br />
(vds<br />
allegato P.2 esplicativo)<br />
Coefficiente<br />
moltiplicatore<br />
(vds allegato<br />
P.2 esplicativo)<br />
Piazza Giovanni XXIII 990 Prato alberato e vialetti € 59,40 € 69,30 2 2 da 0 a 1,00<br />
ex Parco Perelli 990 Prato alberato e vialetti € 59,40 € 69,30 2 2 da 0 a 1,00<br />
Via Pista Vecchia 6800 Prato alberato e vialetti € 408,00 € 476,00 0,5 0,5 da 0 a 1,00<br />
Via Vannucci/Aguggiari 2960 Prato alberato e vialetti € 177,60 € 207,20 0,5 0,5 da 0 a 1,00<br />
Via Tarvisio/Preso<strong>la</strong>na 6800 Prato alberato € 408,00 € 476,00 0,5 0,5 da 0 a 1,00<br />
Ex officine S.Ambrogio 4490 Prato alberato e vialetti € 269,40 € 314,30 0,5 0,5 da 0 a 1,00
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />
temporanea Giardini<br />
Estensi e Parco di<br />
Vil<strong>la</strong> Mirabel<strong>lo</strong><br />
mq<br />
ca.<br />
Canone base<br />
giorno feriale<br />
CANONI CALCOLATI PER ZONA E TIPOLOGIE DI AREE<br />
Canone base<br />
sabato e<br />
festivi<br />
Canone base<br />
stagionale<br />
15.4 - 30.9<br />
69<br />
Coeffic.moltip.<br />
import/fragil.<br />
Canone<br />
giorno feriale<br />
Canone sabato<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15.4 -<br />
30.9<br />
Coeff.<br />
moltipl.tipo<br />
attività<br />
Aiuo<strong>la</strong> A 1200 € 72,00 € 84,00 € - 2 € 144,00 € 168,00 € - 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> B 900 € 54,00 € 63,00 € - 2 € 108,00 € 126,00 € - 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> C 970 € 58,20 € 67,90 € - 2 € 116,40 € 135,80 € - 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> D 9250 € 555,00 € 647,50 € - 2 € 1.110,00 € 1.295,00 € - 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> E 2980 € 178,80 € 208,60 € 5.006,40 1 € 178,80 € 208,60 € 5.006,40 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> F 1930 € 115,80 € 135,10 € 3.242,40 1 € 115,80 € 135,10 € 3.242,40 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> G 6610 € 396,60 € 462,70 € 11.104,80 1 € 396,60 € 462,70 € 11.104,80 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> H 2380 € 142,80 € 166,60 € 3.998,40 1,5 € 214,20 € 249,90 € 5.997,60 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> I 3450 € 207,00 € 241,50 € 5.796,00 1 € 207,00 € 241,50 € 5.796,00 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> I 200 € 300,00 € 400,00 € 13.440,00 1 € 300,00 € 400,00 € 13.440,00 0→1<br />
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />
temporanea Parco<br />
del Castel<strong>lo</strong> Mantegazza<br />
mq<br />
ca.<br />
Canone base<br />
giorno feriale<br />
Canone base<br />
sabato e<br />
festivi<br />
Canone base<br />
stagionale<br />
15.4 - 30.9<br />
Coeffic.moltip.<br />
import/fragil.<br />
Canone<br />
giorno feriale<br />
Canone sabato<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15.4 -<br />
30.9<br />
Coeff.<br />
moltipl.tipo<br />
attività<br />
Aiuo<strong>la</strong> A 1120 € 67,20 € 78,40 € 1.881,60 1,5 € 100,80 € 117,60 € 2.822,40 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> B 4100 € 246,00 € 287,00 € 6.888,00 1,5 € 369,00 € 430,50 € 10.332,00 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> C 8200 € 492,00 € 574,00 € 13.776,00 0,5 € 246,00 € 287,00 € 6.888,00 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> D 6750 € 405,00 € 472,50 € 11.340,00 0,5 € 202,50 € 236,25 € 5.670,00 0→1<br />
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />
temporanea Parco di<br />
Vil<strong>la</strong> Baragio<strong>la</strong><br />
mq<br />
ca.<br />
Canone base<br />
giorno feriale<br />
Canone base<br />
sabato e<br />
festivi<br />
Canone base<br />
stagionale<br />
15.4 - 30.9<br />
Coeffic.moltip.<br />
import/fragil.<br />
Canone<br />
giorno feriale<br />
Canone sabato<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15.4 -<br />
30.9<br />
Coeff.<br />
moltipl.tipo<br />
attività<br />
Aiuo<strong>la</strong> A 3880 € 232,80 € 271,60 € 6.518,40 1,5 € 349,20 € 407,40 € 9.777,60 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> B 3160 € 189,60 € 221,20 € 5.308,80 0,5 € 94,80 € 110,60 € 2.654,40 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> C 3540 € 212,40 € 247,80 € 5.947,20 0,5 € 106,20 € 123,90 € 2.973,60 0→1
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />
temporanea Parco di<br />
Vil<strong>la</strong> Augusta<br />
mq<br />
ca.<br />
Canone base<br />
giorno feriale<br />
Canone base<br />
sabato e<br />
festivi<br />
Canone base<br />
stagionale<br />
15.4 - 30.9<br />
70<br />
Coeffic.moltip.<br />
import/fragil.<br />
Canone<br />
giorno feriale<br />
Canone sabato<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15.4 -<br />
30.9<br />
Coeff.<br />
moltipl.tipo<br />
attività<br />
Aiuo<strong>la</strong> A 3060 € 183,60 € 214,20 € 5.140,80 1,5 € 275,40 € 321,30 € 7.711,20 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> B 2450 € 147,00 € 171,50 € 4.116,00 1,5 € 220,50 € 257,25 € 6.174,00 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> C 2700 € 162,00 € 189,00 € 4.536,00 1,5 € 243,00 € 283,50 € 6.804,00 0→1<br />
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />
temporanea Parco di<br />
Vil<strong>la</strong> Torelli-Mylius<br />
mq<br />
ca.<br />
Canone base<br />
giorno feriale<br />
Canone base<br />
sabato e<br />
festivi<br />
Canone base<br />
stagionale<br />
15.4 - 30.9<br />
Coeffic.moltip.<br />
import/fragil.<br />
Canone<br />
giorno feriale<br />
Canone sabato<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15.4 -<br />
30.9<br />
Coeff.<br />
moltipl.tipo<br />
attività<br />
Aiuo<strong>la</strong> A 8830 € 529,80 € 618,10 € 14.834,40 1 € 529,80 € 618,10 € 14.834,40 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> B 1830 € 109,80 € 128,10 € 3.074,40 1 € 109,80 € 128,10 € 3.074,40 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> C 7190 € 431,40 € 503,30 € 12.079,20 1 € 431,40 € 503,30 € 12.079,20 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> D 4410 € 264,60 € 308,70 € 7.408,80 1 € 264,60 € 308,70 € 7.408,80 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> E 3650 € 219,00 € 255,50 € 6.132,00 1 € 219,00 € 255,50 € 6.132,00 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> F 2100 € 126,00 € 147,00 € 1.764,00 1 € 126,00 € 147,00 € 1.764,00 0→1<br />
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />
temporanea Parco di<br />
Vil<strong>la</strong> Toeplitz<br />
mq<br />
ca.<br />
Canone base<br />
giorno feriale<br />
Canone base<br />
sabato e<br />
festivi<br />
Canone base<br />
stagionale<br />
15.4 - 30.9<br />
Coeffic.moltip.<br />
import/fragil.<br />
Canone<br />
giorno feriale<br />
Canone sabato<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15.4 -<br />
30.9<br />
Coeff.<br />
moltipl.tipo<br />
attività<br />
Aiuo<strong>la</strong> A 10800 € 648,00 € 756,00 € 18.144,00 2 € 1.296,00 € 1.512,00 € 36.288,00 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> B 905 € 54,30 € 63,35 € 1.520,40 2 € 108,60 € 126,70 € 3.040,80 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> C 2420 € 145,20 € 169,40 € 4.065,60 1 € 145,20 € 169,40 € 4.065,60 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> D 2520 € 151,20 € 176,40 € 4.233,60 1 € 151,20 € 176,40 € 4.233,60 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> E 23100 € 1.386,00 € 1.617,00 € 3.880,80 0,5 € 693,00 € 808,50 € 1.940,40 0→1
Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />
temporanea Parco di<br />
L. Zanzi<br />
mq<br />
ca.<br />
Canone base<br />
giorno feriale<br />
Canone base<br />
sabato e<br />
festivi<br />
Canone base<br />
stagionale<br />
15.4 - 30.9<br />
71<br />
Coeffic.moltip.<br />
import/fragil.<br />
Canone<br />
giorno feriale<br />
Canone sabato<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15.4 -<br />
30.9<br />
Coeff.<br />
moltipl.tipo<br />
attività<br />
Aiuo<strong>la</strong> A 2340 € 140,40 € 163,80 € 3.931,20 1,5 € 210,60 € 245,70 € 5.896,80 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> B 5380 € 322,80 € 376,60 € 9.038,40 0,5 € 161,40 € 188,30 € 4.519,20 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> C 3100 € 186,00 € 217,00 € 5.208,00 1 € 186,00 € 217,00 € 5.208,00 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> D 8845 € 530,70 € 619,15 € 14.859,60 0,5 € 265,35 € 309,58 € 7.429,80 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> E 8740 € 524,40 € 611,80 € 14.683,20 0,5 € 262,20 € 305,90 € 7.341,60 0→1<br />
Aiuo<strong>la</strong> F 7000 € 420,00 € 490,00 € 11.760,00 0,5 € 210,00 € 245,00 € 5.880,00 0→1<br />
Giardini di quartiere mq<br />
ca.<br />
Canone base<br />
giorno feriale<br />
Canone base<br />
sabato e<br />
festivi<br />
Canone base<br />
stagionale<br />
15.4 - 30.9<br />
Coeffic.moltip.<br />
import/fragil.<br />
Canone<br />
giorno feriale<br />
Canone sabato<br />
e festivi<br />
Canone stagionale<br />
15.4 -<br />
30.9<br />
Coeff.<br />
moltipl.tipo<br />
attività<br />
Piazza Giovanni XXIII 990 € 59,40 € 69,30 € 1.663,20 2 € 118,80 € 138,60 € 3.326,40 0→1<br />
ex Parco Perelli 990 € 59,40 € 69,30 € 1.663,20 2 € 118,80 € 138,60 € 3.326,40 0→1<br />
Via Pista Vecchia 6800 € 408,00 € 476,00 € 11.424,00 0,5 € 204,00 € 238,00 € 5.712,00 0→1<br />
Vannucci/Aguggiari 2960 € 177,60 € 207,20 € 4.972,80 0,5 € 88,80 € 103,60 € 2.486,40 0→1<br />
Via Tarvisio/Preso<strong>la</strong>na 6800 € 408,00 € 476,00 € 11.424,00 0,5 € 204,00 € 238,00 € 5.712,00 0→1<br />
ex officine S.Ambrogio 4490 € 269,40 € 314,30 € 7.543,20 0,5 € 134,70 € 157,15 € 3.771,60 0→1
Allegato P.2<br />
Criteri adottati <strong>per</strong> <strong>la</strong> determinazione dei coefficienti moltiplicatori del canone base dovuto <strong>per</strong> l’assegnazione temporanea in concessione dirigenziale di porzioni<br />
di parchi e giardini comunali come da art. 17 lettera g)<br />
C<strong>la</strong>ssificazione dell'importanza e fragilità delle zone in assegnazione temporanea Coefficiente moltiplicatore canone<br />
base<br />
Posizione centrale, in zona intensamente abitata, dotata di servizi igienici, illuminazione notturna, di attrezzature<br />
<strong>per</strong> il riposo psicofisico e <strong>per</strong> l'attività ludica, interessata da flusso turistico extra-provinciale, presenza di limitrofe<br />
attività e iniziative commerciali, presenza di alberi monumentali, alto rischio di danneggiamento del patrimonio<br />
vegetale orizzontale, di alberi di pregio e/o monumentali e dei manufatti storico-architettonici<br />
Posizione semi-centrale, dotata di servizi igienici, illuminazione notturna, di attrezzature <strong>per</strong> il riposo psicofisico e<br />
<strong>per</strong> l'attività ludica, presenza di alberi monumentali, alto rischio di danneggiamento del patrimonio vegetale orizzontale,<br />
di alberi di pregio e/o monumentali e dei manufatti storico-architettonici<br />
Posizione semi-centrale, dotata di servizi igienici, illuminazione notturna da derivare, di attrezzature <strong>per</strong> il riposo<br />
psicofisico e <strong>per</strong> l'attività ludica, presenza di alberi monumentali, alto rischio di danneggiamento del patrimonio<br />
vegetale orizzontale, di alberi di pregio e/o monumentali e dei manufatti storico-architettonici<br />
Posizione semi-centrale, dotata di servizi igienici, illuminazione notturna da derivare, presenza di alberi di pregio,<br />
medio rischio di danneggiamento del patrimonio vegetale orizzontale, di alberi di pregio e dei manufatti storico-architettonici<br />
72<br />
2<br />
1,5<br />
1<br />
0,5
Tipo<strong>lo</strong>gia di occupazione in seguito ad assegnazione temporanea Coefficiente moltiplicatore canone<br />
base<br />
Occupazione ed instal<strong>la</strong>zione di attività commerciale di venditore ambu<strong>la</strong>nte, pubblici esercizi, non produttori agricoli,<br />
comprensiva di massimo un autocarro attrezzato <strong>per</strong> <strong>la</strong> somministrazione di cibo e bevande, tensostrutture, gazebi,<br />
<strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti etc. <strong>per</strong> l'accoglienza e/o instal<strong>la</strong>zione cucine, tavoli, sedie, paraventi (h max 1,50 m), dehors, controventature<br />
ed altri elementi simi<strong>la</strong>ri di delimitazione del<strong>lo</strong> spazio, servizi igienici di tipo "chimico"<br />
Occupazione ed instal<strong>la</strong>zione di attività commerciale di produttori agricoli coltivatori, allevatori, apicoltori, f<strong>lo</strong>rovivaisti,<br />
etc. comprensiva di massimo un autocarro attrezzato <strong>per</strong> <strong>la</strong> vendita, tensostrutture, gazebi, <strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti etc. <strong>per</strong><br />
l'accoglienza e/o instal<strong>la</strong>zione cucine, tavoli, sedie, paraventi (h max 1,50 m), dehors, controventature ed altri elementi<br />
simi<strong>la</strong>ri di delimitazione del<strong>lo</strong> spazio, servizi igienici di tipo "chimico"<br />
Occupazioni <strong>per</strong> manifestazioni politiche, sindacali, culturali-artistiche, scientifiche, sportive, manifestazioni con<br />
finalità aggregativo-turistiche, occupazioni <strong>per</strong> instal<strong>la</strong>zioni di attrazioni, giochi e divertimento <strong>per</strong> i bambini e ragazzi<br />
autorizzate e/o patrocinate dall'Amministrazione Comunale<br />
Vds art. 17 lett. v) - Esenzioni. Occupazioni realizzate a) dal<strong>lo</strong> Stato, Regioni, Province, Comuni e <strong>lo</strong>ro consorzi; b)<br />
da Enti non commerciali <strong>per</strong> iniziative aventi finalità di assistenza, previdenza, sanità, educazione, cultura, ricerca; c)<br />
da soggetti che <strong>per</strong> statuto non <strong>per</strong>seguono fini di lucro etc. etc.; d) da Enti religiosi <strong>per</strong> l'esercizio di culti ammessi<br />
dal<strong>lo</strong> Stato; da Servizi sociali, Servizi educativi, scuole di ogni ordine e grado, Università etc; e) da "ONLUS" ; f) da<br />
manifestazioni o da iniziative di carattere politico non eccedenti i 16 mq; g) da luminarie, addobbi, festoni, tappeti,<br />
moquette, vasi/fioriere a condizione che quest'ultimi non delimitino un'area destinato ad attività commericiali o lucrative<br />
in genere e non contengano o non siano adibiti a messaggi pubblicitari/commerciali; h) occupazione <strong>per</strong> <strong>lo</strong> svolgimenti<br />
di cantieri di OOPP autorizzati dall'Amministrazione comunale<br />
73<br />
1<br />
0,7<br />
0,2<br />
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Indice<br />
Allegato Q<br />
Linee di indirizzo <strong>per</strong> l’assegnazione temporanea degli orti urbani<br />
(già approvate con deliberazione del Commissario Prefettizio n° 134 del 08-03-<br />
2006)<br />
RISERVATI AI PENSIONATI - Iniziativa Orto anch’io<br />
Art. 1 Criteri di assegnazione<br />
Art. 2 Durata dell’assegnazione, rinnovo, rinuncia e revoca<br />
Art. 3 Conduzione dell’orto<br />
Art. 4 Confini ed irrigazione<br />
Art. 5 Tipo<strong>lo</strong>gia di coltivazione<br />
Art. 6 Riscossione del canone e spese di manutenzione<br />
Art. 7 Danni<br />
Art. 8 Vigi<strong>la</strong>nza<br />
Art. 9 Comitati <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione degli orti<br />
Art. 10 Attrezzature collettive<br />
Art. 11 Prodotti fitosanitari<br />
Art. 12 Tute<strong>la</strong> degli animali<br />
Art. 13 Obblighi degli assegnatari<br />
Art. 14 Divieti<br />
Art. 15 Cessazione del<strong>la</strong> concessione<br />
Art. 16 Norme finali<br />
ART. 1 - CRITERI DI ASSEGNAZIONE<br />
1. I <strong>lo</strong>tti da destinare ad orto vengono assegnati in uso agli aventi tito<strong>lo</strong> mediante atto di concessione<br />
del Dirigente al<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> Ambientale, previa formazione di graduatoria fra le richieste <strong>per</strong>venute<br />
entro i termini stabiliti dall’Amministrazione Comunale.<br />
2. Possono presentare richiesta di assegnazione i cittadini pensionati e residenti, aventi un’età minima<br />
di anni sessanta e che non siano proprietari di terreni nel territorio del Comune di Varese.<br />
3. Nel<strong>la</strong> formazione del<strong>la</strong> graduatoria sono attribuiti punteggi più elevati ai residenti in zona e a quelli<br />
con maggiore età anagrafica.<br />
4. Le domande <strong>per</strong>venute successivamente al<strong>la</strong> prima assegnazione sono aggiunte al<strong>la</strong> graduatoria<br />
secondo l’ordine di presentazione all’Ufficio Protocol<strong>lo</strong>.<br />
5. Ogni anno, nel mese di gennaio, si procede al<strong>la</strong> revisione del<strong>la</strong> graduatoria.<br />
6. In ogni caso non può essere assegnato più di un orto <strong>per</strong> nucleo familiare.<br />
ART. 2 - DURATA DELL’ASSEGNAZIONE, RINNOVO, RINUNCIA E REVOCA<br />
1. La concessione ha durata triennale ed è rinnovabile previa richiesta scritta da presentare entro tre<br />
mesi prima del<strong>la</strong> scadenza.<br />
2. L’assegnazione è concessa nominalmente al richiedente e non può essere oggetto di delega nè trasmessa<br />
<strong>per</strong> successione.<br />
3. Entro il 31 dicembre di ciascun anno il concessionario può comunicare <strong>la</strong> disdetta con effetto dal<br />
1° gennaio dell’anno successivo.<br />
74
4. Qua<strong>lo</strong>ra <strong>per</strong> motivi <strong>per</strong>sonali non sia possibile proseguire <strong>la</strong> coltivazione dell’orto nel <strong>per</strong>iodo è<br />
fatto obbligo all’assegnatario di darne comunicazione al Comune <strong>per</strong> gli adempimenti di competenza.<br />
5. Per motivi di necessità pubblica l’Amministrazione può revocare <strong>la</strong> concessione; in tali casi <strong>la</strong> revoca<br />
è disposta con provvedimento scritto del Dirigente e comunicata con 2 mesi di preavviso,<br />
salvo il caso di comprovata urgenza.<br />
6. In caso di revoca dell’assegnazione, di rinuncia o di disdetta da parte dell’assegnatario<br />
l’Amministrazione Comunale dispone l’assegnazione al primo richiedente in graduatoria <strong>per</strong> il<br />
medesimo <strong>lo</strong>tto.<br />
ART. 3 - CONDUZIONE DELL’ORTO<br />
1. La <strong>la</strong>vorazione e <strong>la</strong> conduzione dell’orto competono esclusivamente dall’assegnatario.<br />
2. Le particelle di terreno messe a disposizione dell’affittuario non possono subire alcuna modifica<br />
<strong>per</strong> quanto riguarda <strong>la</strong> destinazione e <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie occupata, a pena di revoca immediata del<strong>la</strong> concessione<br />
senza diritto di indennità.<br />
ART. 4 - CONFINI ED IRRIGAZIONE<br />
1. L’Amministrazione Comunale mette a disposizione gli orti debitamente <strong>per</strong>imetrati ed al<strong>la</strong>cciati<br />
al<strong>la</strong> rete idrica principale <strong>per</strong> l’irrigazione, <strong>la</strong> cui spesa di consumo è compresa nel canone annuo.<br />
2. La delimitazione interna degli orti è realizzata con pali di castagno allineati ai vertici delle singole<br />
aree e non è soggetta a modifiche.<br />
ART. 5 - TIPOLOGIA DELLE COLTIVAZIONI<br />
1. La coltivazione deve essere esclusivamente ortiva e destinata unicamente al consumo diretto da<br />
parte del concessionario.<br />
2. E’ vietato porre in vendita i prodotti o trarre comunque profitto economico dagli stessi.<br />
ART. 6 - RISCOSSIONE DEL CANONE E SPESE DI MANUTENZIONE<br />
1. Al<strong>la</strong> firma dell’atto di concessione temporanea dell’orto ogni concessionario corrisponde al Comune<br />
di Varese un canone a tito<strong>lo</strong> di concorso alle spese di ammortamento e <strong>per</strong> <strong>la</strong> costituzione di<br />
un fondo destinato al<strong>la</strong> creazione di ulteriori aree. Successivamente, nel <strong>per</strong>iodo di durata del<strong>la</strong><br />
concessione, il canone è versato entro il 15 novembre.<br />
2. In caso di omissione del versamento il competente ufficio comunale invita il concessionario a<br />
provvedere, indicando un nuovo termine. Il mancato versamento del canone entro il 31 dicembre<br />
di ciascun anno comporta l’automatica decadenza dell’assegna-zione.<br />
3. Per l’anno 2012 il canone è pari ad € 50,00.<br />
4. Il canone può essere modificato dal<strong>la</strong> Giunta Comunale entro il 31 dicembre di ogni anno con effetto<br />
dal 1° gennaio dell’anno successivo.<br />
5. Le spese di manutenzione ordinaria sono a carico del concessionario.<br />
ART. 7 - DANNI<br />
1. L’Amministrazione declina ogni responsabilità <strong>per</strong> i danni provocati a <strong>per</strong>sone, animali o cose<br />
nell’attività di conduzione degli orti.<br />
75
ART. 8 - VIGILANZA<br />
1. Il Comune provvede al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza ed al control<strong>lo</strong> delle condizioni degli impianti gestiti dal concessionario,<br />
avvalendosi di proprio <strong>per</strong>sonale assegnato all’Area XI - Tute<strong>la</strong> Ambientale e del Nucleo<br />
di Vigi<strong>la</strong>nza Ambientale.<br />
ART. 9 – COMITATI PER LA GESTIONE DEGLI ORTI<br />
1. L’Assemblea dei concessionari, previa convocazione dell’Attività Verde Pubblico e a maggioranza<br />
dei presenti, nomina <strong>per</strong> ciascuna <strong>lo</strong>calità un Comitato <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione degli orti, composto da<br />
tre concessionari.<br />
2. Il Comitato:<br />
a) risolve in prima istanza tutte le questioni re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> conduzione degli orti;<br />
b) vigi<strong>la</strong> sul rispetto da parte dei concessionari delle norme di conduzione previste nel presente<br />
documento;<br />
c) segna<strong>la</strong> all’Amministrazione Comunale i casi e le controversie non direttamente risolvibili e le<br />
infrazioni comportanti <strong>la</strong> revoca del<strong>la</strong> concessione;<br />
d) almeno una volta all’anno riferisce all’Ufficio Verde Pubblico del Comune di Varese in merito<br />
all’attività svolta.<br />
3. Il comitato è rinnovato ogni tre anni.<br />
ART. 10 - ATTREZZATURE COMUNI<br />
1. Ogni concessionario ha il diritto di utilizzare i servizi e le attrezzature comuni (casetta <strong>per</strong> gli attrezzi<br />
ove presente) e partecipa ai <strong>la</strong>vori necessari <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro manutenzione.<br />
2. I cespugli e gli alberi comuni non possono essere tagliati o rimossi arbitrariamente.<br />
3. I confini devono essere rispettati e le <strong>lo</strong>ro delimitazioni curate.<br />
ART. 11 - PRODOTTI FITOSANITARI<br />
1. Il concessionario si impegna a contenere entro i limiti strettamente indispensabili l’uso di prodotti<br />
fitosanitari, rispettando comunque le prescrizioni d’uso indicate nel<strong>la</strong> confezione.<br />
ART. 12 – TUTELA ANIMALI<br />
1. Nell’ambito dell’attività di coltivazione degli orti sono vietate le iniziative nocive al<strong>la</strong> vita di api,<br />
pipistrelli, uccelli, ricci e, comunque, degli animali utili all’uomo.<br />
ART. 13 - OBBLIGHI DEGLI ASSEGNATARI<br />
1. Gli assegnatari degli orti sono tenuti ad osservare i seguenti obblighi:<br />
a) sottoscrivere e rispettare le linee di indirizzo <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione degli orti urbani;<br />
b) pagare il canone annuo stabilito dal Comune;<br />
c) coltivare con scrupo<strong>lo</strong> l’orto assegnato, curandone inoltre l’aspetto estetico ed igienico;<br />
d) assicurare <strong>la</strong> cura del proprio orto durante tutto il <strong>per</strong>iodo di vegetazione;<br />
e) assicurare <strong>la</strong> pulizia del proprio spazio e di quelli comuni (viottoli), con partico<strong>la</strong>re riferimento<br />
alle strisce aderenti e <strong>per</strong>imetrali al proprio appezzamento di terreno;<br />
f) utilizzare esclusivamente concimi organici, da interrare comunque entro 48 ore dal<strong>la</strong> stesura<br />
sul terreno;<br />
g) osservare le norme di buon vicinato e col<strong>la</strong>borare con il Comune <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione e <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza<br />
delle aree e dei servizi prossimi all’insediamento;<br />
76
h) conferire le immondizie negli speciali contenitori messi a disposizione dall’Am-ministrazione<br />
Comunale.<br />
ART. 14 - DIVIETI<br />
1. Non è consentito agli assegnatari degli orti:<br />
a) affittare o concedere in uso a terzi l’orto avuto in gestione;<br />
b) allestire strutture <strong>per</strong> <strong>la</strong> cottura dei cibi all’interno degli orti;<br />
c) abbandonare all’interno o nei dintorni dell’orto rifiuti o materiali di scarto;<br />
d) accatastare materiali fuori dal proprio appezzamento di terreno;<br />
e) utilizzare l’acqua <strong>per</strong> scopi diversi dall’innaffiamento del terreno;<br />
f) recare disturbo al vicinato con schiamazzi ovvero con rumori eccessivi di qualsiasi natura;<br />
g) accendere fuochi;<br />
h) modificare le strutture concesse in uso;<br />
i) piantumare alberi ornamentali, da fiore o da frutto nell’appezzamento assegnato;<br />
j) allevare e tenere animali all’interno degli orti;<br />
k) costruire o innalzare capanni o manufatti simi<strong>la</strong>ri di qualsiasi dimensione, nonché occultare <strong>la</strong><br />
vista dell’orto con teli p<strong>la</strong>stici o steccati;<br />
l) esporre bidoni o contenitori <strong>per</strong> <strong>la</strong> raccolta dell’acqua;<br />
m) accumu<strong>la</strong>re concimi organici;<br />
n) accedere all’interno dell’orto con mezzi motorizzati, compresi i cic<strong>lo</strong>motori;<br />
o) prelevare prodotti da altri orti;<br />
p) coltivare fiori di altezza su<strong>per</strong>iore a cm. 100 o utilizzare <strong>per</strong> tali coltivazioni una su<strong>per</strong>ficie<br />
dell’appezzamento su<strong>per</strong>iore a 20 mq.;<br />
q) utilizzare teli antigrandine di co<strong>lo</strong>re diverso dal verde o aventi un’altezza su<strong>per</strong>iore a 50 cm.<br />
r) Conferire l’umido domestico nei contenitori del compostaggio<br />
ART. 15 - CESSAZIONE DELLA CONCESSIONE<br />
1. La concessione di un orto può cessare:<br />
a) <strong>per</strong> disdetta da parte dell’interessato;<br />
b) <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>per</strong>dita del requisito del<strong>la</strong> residenza;<br />
c) <strong>per</strong> morosità;<br />
d) <strong>per</strong> inosservanza delle linee di indirizzo;<br />
e) <strong>per</strong> morte dell’assegnatario.<br />
2. Nei casi di cui alle lettere c) e d) il provvedimento di revoca è assunto dal Dirigente dell’Area Tute<strong>la</strong><br />
Ambientale dopo che sia decorso inutilmente un mese dal<strong>la</strong> notifica di un formale invito al rispetto<br />
delle linee d’indirizzo e al<strong>la</strong> rimozione, ove possibile, delle cause dell’inadempienza.<br />
3. La vio<strong>la</strong>zione del divieto di cui al<strong>la</strong> lettera o dell’art. 14 comporta l’immediata revoca del<strong>la</strong> concessione.<br />
ART. 16 – NORME FINALI<br />
1. Il concessionario è tenuto ad osservare le norme e le condizioni comprese nel presente documento<br />
e ad attenersi alle decisioni adottate dall’Amministrazione Comunale.<br />
77
Allegato R<br />
Linee di indirizzo <strong>per</strong> l’assegnazione temporanea degli orti urbani<br />
RISERVATI ALLE PERSONE NON TITOLARI DI PENSIONE con accertate difficoltà<br />
economiche - Iniziativa “Orto Mio”<br />
ART. 1 - NORME AMMINISTRATIVE, PROCEDURALI, TECNICHE E COMPORTAMENTALI<br />
Per l’assegnazione degli orti riservati ai non tito<strong>la</strong>ri di pensione, valgono le medesime norme amministrative,<br />
procedurali, tecniche e comportamentali indicate dall’art.2 fino all’art.16 dalle linee d’indirizzo<br />
già approvate con deliberazione del Commissario Prefettizio n° 134 del 08-03-2006 riportate<br />
nell’allegato Q.<br />
ART. 2 - CRITERI DI ASSEGNAZIONE<br />
1. I <strong>lo</strong>tti da destinare ad orto vengono assegnati in uso agli aventi tito<strong>lo</strong> mediante atto di concessione<br />
del Dirigente al<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> Ambientale, previa formazione di graduatoria fra le richieste <strong>per</strong>venute<br />
entro i termini stabiliti dall’Amministrazione Comunale;<br />
2. Possono presentare richiesta di assegnazione i cittadini non tito<strong>la</strong>ri di pensione quali disoccupati,<br />
studenti, casalinghe etc., comunque residenti nel Comune di Varese, che non siano proprietari<br />
di terreni nel territorio del Comune di Varese e abbiano un reddito ISEE inferiore ad €<br />
20.000,00;<br />
3. Nel<strong>la</strong> formazione del<strong>la</strong> graduatoria sono attribuiti punteggi secondo i seguenti parametri:<br />
• disoccupati/e iscritti/e alle liste del centro <strong>per</strong> l'impiego =10 punti;<br />
• va<strong>lo</strong>re ISEE (indicatore del<strong>la</strong> situazione economica equivalente) del nucleo familiare inferiore o uguale<br />
all’importo annuo di una pensione sociale <strong>per</strong> <strong>per</strong>sona (inferiore a € 4.300,00 ca.) =10 punti;<br />
• va<strong>lo</strong>re ISEE del nucleo familiare non su<strong>per</strong>iore all’importo annuo di una pensione minima INPS <strong>per</strong><br />
<strong>per</strong>sona (inferiore a € 5.800,00 ca.) = 5 punti;<br />
• va<strong>lo</strong>re ISEE del nucleo familiare su<strong>per</strong>iore all’importo annuo di una pensione minima INPS <strong>per</strong><br />
<strong>per</strong>sona (€ 5.800,00 ca.) = 2 punti;<br />
• soggetti assistiti economicamente dai servizi sociali-assistenziali <strong>per</strong> problematiche di tipo sociale<br />
ed economico = 5 punti;<br />
• presenza di familiari disabili che possano condividere l’attività di orticoltura = 10 punti;<br />
• essere unico componente del nucleo familiare = 5 punti.<br />
4. Il richiedente può ricorrere, ai sensi del D.P.R. n° 445/2000 e ove ne ricorrano i presupposti, al<strong>la</strong><br />
dichiarazione sostitutiva di certificazione o dell’atto di notorietà dei requisiti richiesti (residenza,<br />
assenza di pensione, situazione <strong>la</strong>vorativa, reddito ISEE inferiore ad € 20.000, 00) ed ai parametri<br />
di punteggio sopra indicati. Per tale motivo il Comune nel predisporre <strong>la</strong> modulistica <strong>per</strong> le<br />
domande di partecipazione al bando pubblico di manifestazione d’interesse prevederà espressamente<br />
i casi in cui è possibile far ricorso alle dichiarazioni ex DPR 445/2000. E’ fatto salvo il<br />
potere-dovere di verifica da parte degli Uffici comunali competenti.<br />
5. In caso di parità di punteggio l’assegnazione avverrà tramite pubblico sorteggio.<br />
6. Le domande <strong>per</strong>venute successivamente al<strong>la</strong> prima assegnazione sono aggiunte al<strong>la</strong> graduatoria<br />
secondo l’ordine di presentazione all’Ufficio Protocol<strong>lo</strong>.<br />
7. Ogni anno, nel mese di gennaio, si procede al<strong>la</strong> revisione del<strong>la</strong> graduatoria.<br />
8. In ogni caso non può essere assegnato più di un orto <strong>per</strong> nucleo familiare.<br />
78
Parte botanica e fitopato<strong>lo</strong>gica<br />
Allegato S<br />
Bibliografia consultabile <strong>per</strong> approfondimenti<br />
• Sul<strong>la</strong> Condizione dei Parchi Pubblici del<strong>la</strong> Città di Varese – Tomi I-IV a cura del Prof. Salvatore<br />
Furia – 1978- Atti in possesso dell’Attività Verde Pubblico;<br />
• La F<strong>lo</strong>ra – Touring Club Italiano 1958;<br />
• Indagine conoscitiva sui boschi del<strong>la</strong> Provincia di Varese (Inventario e carta forestale) – Regione<br />
Lombardia – Azienda Regionale delle Foreste e Società Agricole e Forestale – 1986;<br />
• “I Tipi forestali nel<strong>la</strong> Regione Lombardia – Inquadramento eco<strong>lo</strong>gico <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione dei boschi<br />
<strong>lo</strong>mbardi “ – Roberto del Favero - Regione Lombardia Direzione Agricoltura - Progetto Strategico<br />
9.1.6 – Novembre 2002 Cierre Edizioni;<br />
• La F<strong>lo</strong>ra del<strong>la</strong> Provincia di Varese Settore Eco<strong>lo</strong>gia ed Energia del<strong>la</strong> Provincia di Varese – anno<br />
2005 Provincia di Varese Edizioni;<br />
• “I Tipi Forestali del Piemonte” – Regione Piemonte Settore Economia Montana e Foreste – Torino<br />
luglio 1996 - Centro Stampa Regionale;<br />
• La vegetazione forestale del Veneto – Prodromi di Tipo<strong>lo</strong>gia Forestale – Regione Veneto – Dipartimento<br />
Foreste – Multigraf di Spinea (VE) marzo 1990;<br />
• Trattato di Botanica Forestale – E. Strasburger ed altri – Antonio Delfino Editore – febbraio 1986;<br />
• Botanica Forestale – Volume Primo e secondo – Romano Gellini e Pao<strong>lo</strong> Grassoni – Cedam Padova<br />
1997;<br />
• Botanica – Gribaudo/Koenemann edizione anno 2006;<br />
• La F<strong>lo</strong>ra d’Italia, Sandro Pignatti, 1° edizione 1982<br />
• At<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> F<strong>lo</strong>ra, Luca Gariboldi – Quaderno del Parco delle Groane – dicembre 2009<br />
• Principi di Eco<strong>lo</strong>gia – Fattori Eco<strong>lo</strong>gici, Ecosistemica, Applicazioni - Lucio Susmel Col<strong>la</strong>borazione<br />
Franco Vio<strong>la</strong> – Cleup – Padova 1988;<br />
• Selvicoltura Speciale di Giovanni Bernetti – Scienze forestali ed ambientali – UTET 1995;<br />
• Selvicoltura, estimo ed economia forestale dell’Agronomo Cav. Agostino Santilli – Ulrico Hoepli<br />
– Mi<strong>la</strong>no, 1925;<br />
• Carta del<strong>la</strong> Vegetazione Reale Sit- Fauna (Cerabolini et al. in Tosi G., Zilio A., 2002) – Conoscenze<br />
delle risorse ambientali del<strong>la</strong> provincia di Varese – Progetto SIT – Fauna – Provincia di<br />
Varese – Settore politiche <strong>per</strong> l’Agricoltura e Gestione Faunistica;<br />
• Atti del III Congresso Europeo di Arboricoltura- Merano (BZ), 14-16 maggio 1997 – “Alle radici<br />
dell’albero”, organizzato dal<strong>la</strong> International Society of Arboricolture (ISA): fra i re<strong>la</strong>tori si elencano<br />
il Prof. L. Alex Shigo; il Dott. Donald H. Marx – P<strong>la</strong>nt Health Care inc.USA; il Prof. Francis<br />
Schwarzwe, – Università di Friburgo – Germania; Dr. David Cutler - Kew Royal Botanical Gardens<br />
– Londra; prof. Sergio Mutto Accordi – Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Padova;<br />
• Atti del Convegno internazionale 7-9 maggio 2003 – Il passato, il presente, il futuro dell’albero in<br />
città svoltasi nel<strong>la</strong> città Giardino con il patrocinio del Comune di Varese : fra i re<strong>la</strong>tori si elencano<br />
il Prof. L. Alex Shigo; il Dott. Ing. Lothar Wessolly – Stoccarda; il Prof. Francis Schwarzwe – Università<br />
di Friburgo – Germania; prof. Niels Hvass - Copenhagen; Kevin Smith – USDA Forest<br />
service USA; Ken Palmer, Arbor Master USA;<br />
• Alberi: patrimonio del<strong>la</strong> Città di Varese – Pubblicazione elettronica a cura dell’Assessorato Tute<strong>la</strong><br />
Ambientale del Comune di Varese – settembre 2003;<br />
• Monumenti verdi di Lombardia – Regione Lombardia – Direzione Generale Qualità<br />
dell’Ambiente – Il Verde Editoriale dicembre 2005;<br />
• Grandi Alberi d’Italia – Corpo Forestale del<strong>lo</strong> Stato – Istituto Geografico De Agostini – anno<br />
2005;<br />
79
• Grandi Alberi del Mondo – Thomas Pakenham - Istituto Geografico De Agostini – anno 2003;<br />
• I Boschi d’Italia – Edizione Abete, Roma 1992;<br />
• Rapporto sul<strong>lo</strong> stato dell’ambiente del<strong>la</strong> città di Varese – Comune di Varese - Assessorato Tute<strong>la</strong><br />
Ambientale - luglio 2006;<br />
• La stabilità degli alberi – Fenomeni meccanici e implicazioni legali dei cedimenti degli alberi –<br />
C<strong>la</strong>us Mattheck – Helge Bre<strong>lo</strong>er – Il Verde Editoriale – ristampa novembre 2003;<br />
• Le schede tecniche “Funghi di città – Guida <strong>per</strong> il riconoscimento dei funghi più comunemente<br />
presenti sulle alberature urbane” tratte da rivista Acer n°4-5-6/1999 a cura di Nico<strong>lo</strong>tti & Bernicchi<br />
– Pato<strong>lo</strong>gia Vegetale delle Università di Torino e Bo<strong>lo</strong>gna rispettivamente <strong>per</strong> le carie del legno;<br />
• “Le chiome degli alberi”, pubblicazione Sanasilva Istituto Federale Forestale Svizzero –seconda<br />
edizione – 1990 <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione oggettiva del<strong>la</strong> trasparenza delle chioma di alcune specie quale<br />
caratteristica attualmente più importante <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> vitalità degli alberi;<br />
• Valutazione delle condizioni degli alberi – Manuale di Campagna <strong>per</strong> le aree di livel<strong>lo</strong> I – Luglio<br />
2005 Firenze – Regione Toscana - Dipartimento Agricoltura e Foreste: manuale di campagna adottato<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione dei danni da nuovo tipo dal<strong>la</strong> Azienda regionale del<strong>la</strong> Lombardia – anni<br />
1995/97/99.<br />
• “Insetti e funghi dannosi ai Boschi” Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione Regionale<br />
delle Foreste e dei Parchi – ed. Grafiche Fulvio – Udine luglio 1996;<br />
• Carie si alberi in piedi da “Pato<strong>lo</strong>gia del Legno”” – Anselmi - Govi – ed agricole 1996;<br />
• Funghi che degradano il legno – Sezione tecnica del<strong>la</strong> Direzione <strong>per</strong> l’Ambiente, Provincia<br />
dell’Hainaut (Belgio) – Silvatica editore – gennaio 2007<br />
• “Introduzione al<strong>la</strong> Pato<strong>lo</strong>gia Forestale” di Francesco Moriondo 1989;<br />
• Inserto di arboricoltura “I Fattori abiotici nel de<strong>per</strong>imento degli alberi/Prima parte” tratto da rivista<br />
Acer n°4/2006, pag. 44-49, a cura del Dott. Agr. Francesco Ferrini Università Studi Firenze;<br />
• Inserto di fitopato<strong>lo</strong>gia “Il verde urbano deve nascere in <strong>per</strong>fette condizioni: come fare?” tratto da<br />
rivista Lineaverde n°9 nov/dic. 2006, pag. 42/46, a cura del Dott. Agr. Giorgio Badiali, fitopato<strong>lo</strong>go<br />
libero professionista già dirigente del<strong>la</strong> Regione Emilia Romagna;<br />
• “Indagini diagnostiche sul de<strong>per</strong>imento del<strong>la</strong> farnia nei boschi del<strong>la</strong> Valle del Ticino” - Consorzio<br />
Parco Lombardo del<strong>la</strong> Valle del Ticino, Ist. Di Pato<strong>lo</strong>gia Vegetale – Università degli Studi di Mi<strong>la</strong>no,<br />
C.R.A. - Ist. S<strong>per</strong>imentale <strong>per</strong> <strong>la</strong> Zoo<strong>lo</strong>gia Agraria di Firenze;<br />
• Inserto di arboricoltura “Più verde <strong>per</strong> Norma” tratto da rivista Acer n°4/2007, pag. 28-33, a cura<br />
del Dott. Forestale Pao<strong>lo</strong> Abram, - Consulente del Comune di Bolzano – Servizio giardineria, <strong>per</strong><br />
<strong>lo</strong> studio del<strong>la</strong> procedura di Riduzione dell’impatto edilizio (vds. art. 19 bis del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> edilizio<br />
del Comune di Bolzano); “Ma<strong>la</strong>ttie e parassiti delle piante da fiore, ornamentali e forestali” –<br />
Ferrari ed altri – ed agricole 2001;<br />
• A New tree bio<strong>lo</strong>gy – Alex L. Shigo – Shigo and Trees, Associates LLC Snohomish, WA –<br />
U.S.A. Tenth Printing 2002;<br />
• La stabilità degli alberi – VTA e SIA-SIM a confronto in due casi di studio di Giorgio Maresi, Pao<strong>lo</strong><br />
Ambrosi, Valentin Lobis – Rivista Sherwood n° 92 – settembre 2003;<br />
• Statics Integrated Methods – Results from pulling test in the past decades – Andreas Detter, Erk<br />
Brudi, Frank Bischoff, Brudi & Partner Treeconsult, Gauting;<br />
• Fracture Diagnosis of Trees Part. 1 – Statics – Integrated Methods – Measurement with Tension<br />
Test – The Ex<strong>per</strong>t’s Method – Lothar Wessolly – Stadt und Grün 1995 - n° 6 pp 416-422;<br />
• Fracture Diagnosis of Trees Part. 2 – Statics – Integrated Methods – Statically-Integrated Assessment<br />
(SIA) – The Practitioner’s Method of Diagnosis – Lothar Wessolly – Stadt und Grün<br />
1995 - n° 8 pp 570-573;<br />
• Fracture Diagnosis of Trees Part. 3 – Boring is no way for reliable fracture diagnosis – Lothar<br />
Wessolly – Stadt und Grün 1995 - n° 9 pp 635-640;<br />
• Stability of Trees – Exp<strong>la</strong>nation of Tipping process – Lothar Wessolly – Stadt und Grün 1996 - n°<br />
4 pp 268-272;<br />
80
• SIA Method – a destructive –free method for tree assessment – da www.tree-consult.org di<br />
E.Brudi, Brudi & Partner Tree Consult – Munich – Germany ;<br />
Parte zoo<strong>lo</strong>gica<br />
• At<strong>la</strong>nte ornito<strong>lo</strong>gico georiferenziato del<strong>la</strong> provincia di Varese. Ucceli nidificanti 2003-2005. Provincia<br />
di Varese, Civico Museo insubrico di Storia Naturale di Induno O<strong>lo</strong>na; Università degli<br />
Studi dell’Insubria sede di Varese, a cura di Gagliardi A., Guenzani W., Preatoni D.G., Saporetti<br />
F., Tosi G., 2007 - Committente Provincia di Varese – Assessorato alle Politiche <strong>per</strong> l’Agricoltura<br />
e Gestione Faunistica, Settore Politiche <strong>per</strong> l’Agricoltura e Gestione Faunistica- Commercio;<br />
• Biotopi in Alto Adige – La Fauna – Provincia Autonoma di Bolzano – Casa Editrice Athesia –<br />
Bolzano – 1987;<br />
• Uccelli – di Pierandrea Brichetti – De Agostini – Novara 2004;<br />
• Provincia di Bo<strong>lo</strong>gna – Spazi Naturali e Fauna selvatica in Pianura – “Il Divulgatore” Agricoltura-<br />
Alimentazione-Ambiente anno XXIV – n°11 novembre 2001;<br />
• Zoo<strong>lo</strong>gia – Cockrum, E.L. & J.McCauley – Piccin Editore – Padova 1980;<br />
• Appunti dal corso di Zoo<strong>lo</strong>gia Forestale, Venatoria ed Acquacoltura – Università degli Studi di<br />
Padova – Corso di Laurea in Scienze Forestali- Facoltà di Agraria Anno accademico 1989/2000;<br />
• Entomo<strong>lo</strong>gia Generale ed Applicata – Ed. Cedam Padova 1972 Antonio Servadei, Sergio Zangheri,<br />
Luigi Masutti;<br />
• Bernini et alii, 2004. At<strong>la</strong>nte degli anfibi e dei rettili del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>mbardia. "Monografie di Pianura" n.5,<br />
Provincia di Cremona. Cremona;<br />
• At<strong>la</strong>nte dei Mammiferi del<strong>la</strong> Lombardia – 2001 – Regione Lombardia – Assessorato<br />
all’Agricoltura e Università degli Studi di Pavia – Prigioni C., Cantini M. & Zilio;<br />
• Brunner, Ce<strong>la</strong>da. Rossi. Gustin. LIPU BIRO LIFE ITALIA, 2003. Sviluppo di un sistema nazionale<br />
delle ZPS sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> rete IBA (Important Bird Areas). Re<strong>la</strong>zione finale;<br />
• Fornasari L:. Bottoni L., Massa R.. Faso<strong>la</strong> M., Brichetti P.. Vigorita V. (a cura di), 1992. At<strong>la</strong>nte<br />
degli uccelli svernanti in Lombardia. Regione Lombardia e Università degli Studi di Mi<strong>la</strong>no.<br />
• F<strong>lo</strong>ra e picco<strong>la</strong> fauna protette in Lombardia. Centro f<strong>lo</strong>ra autoctona del<strong>la</strong> Regione Lombardia –<br />
Regione Lombardia -2010<br />
Parte storica, paesaggistica e ambientale<br />
• Il Disegno del Paesaggio Forestale di Pao<strong>lo</strong> Lassini e Darko Pandakovic – Il Verde Editoriale<br />
1996;<br />
• Elementi di Paesaggistica di Alessandro Chiusoli – Coo<strong>per</strong>ativa Libraria Universitaria Editrice<br />
Bo<strong>lo</strong>gna – Bo<strong>lo</strong>gna maggio 1985;<br />
• L’architettura dei giardini d’Occidente – Dal Rinascimento al Novecento – Monique Mosser. Georges<br />
Teyssot- Edizioni Electa –Terza edizione 2005;<br />
• Marco Bay e Lorenzo Quadri – Geoffrey Jollicoe, dall’arte al giardino – Il Verde Editoriale –<br />
Aprile 1999;<br />
• Bosco e giardino di Gertrude Jekyll – Franco Muzzio Editore, 1989 Padova<br />
• Giardini visti dall’alto – Franco Migliorini – Luigi Latini edizioni Logos settembre 2004;<br />
• Ville e Giardini d’Italia – Touring Club Italiano, anno 2006<br />
• Cottini P. - “I Giardini del<strong>la</strong> Città Giardino” – Edizione Lativa – dicembre 2004;<br />
• Cazzani, M. Giambruno - Censimento delle architetture vegetali di interesse storico, Parco Regionale<br />
del Campo dei Fiori - Regione Lombardia, 1999<br />
• G. F. Ferrario (a cura di) - Le ville e i parchi - Comune di Varese, 1996;<br />
• AA. VV. - Itinerari liberty a Varese. Varese/ Azienda autonoma di Soggiorno, 1983;<br />
• Carinel<strong>la</strong> V. - Varese città giardino. Varese, La Tecnografìca Varesina, 1968;<br />
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• Co<strong>lo</strong>mbo S. - Carissimi nonni. Varese, Ed. Lativa, 1980;<br />
• Cottini P. - I giardini estensi di Varese tra '700 e '800. Tracce, n. 2 1989;<br />
• Cottini P. - II parco delle ville Ponti. Varese, C.C.LA.A., 1989;<br />
• Tadini R. - Varese com’era. Varese, 1980;<br />
• Langè S. - Ville del<strong>la</strong> Provincia di Como, Sondrio. Varese. Mi<strong>la</strong>no, Sisar, 1968;<br />
• Maniero F. - Restauro conservativo di parchi e giardini storici. Verona, Edizioni L'Informatore<br />
Agrario 1990;<br />
• Mi<strong>lo</strong>ne L. - II verde urbano. Napoli, Liguori Editore, 2003;<br />
• La valenza eco<strong>lo</strong>gico-ambientale del verde in città – Andreas Kipar (responsabile d el<strong>la</strong> ricerca),<br />
Giuseppe Campos Venuti (consulente urbanistico) - Land s.r.l. Landscape Architecture Nature<br />
Deve<strong>lo</strong>pment - Mi<strong>la</strong>no, 25 febbraio 2005, presentato al Convegno “Tute<strong>la</strong> del verde e sostenibilità<br />
ambientale”svoltosi presso il Comune di Varese il 2 dicembre 2005, promosso da Agenda 21 <strong>lo</strong>cale;<br />
• Darko Pandakovic e Ange<strong>lo</strong> del Sasso – Sa<strong>per</strong> vedere il Paesaggio. Città Studi Edizioni 2009 - De<br />
Agostini Scuo<strong>la</strong> Sp.A;<br />
• M. Vannucchi - Progettare con il verde - 4. Il giardino: storia e tipi - Alinea Ed., Firenze 1998;<br />
• Giuseppe Benini – Sistemazioni idraulico – forestali – UTET – Col<strong>la</strong>na Scienze Forestali ed Ambientali<br />
- Torino 1990;<br />
• Mario di Fidio, Gian Battista Bischetti - Riqualificazione ambientale delle reti idriche minori –<br />
Hoepli, anno 2008;<br />
• Aspetti progettuali ed esecutivi nei cantieri di ingegneria naturalistica – a cura di Agenzia Regionale<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzione e protezione ambientale del Veneto – dicembre 2000;<br />
• Andrea Carbonari e Maurizio Mezzanotte - Tecniche naturalistiche nel<strong>la</strong> sistemazione del territorio<br />
a cura del<strong>la</strong> Provincia autonoma di Trento – Servizio ripristino e va<strong>lo</strong>rizzazione ambientale –<br />
gennaio 1996;<br />
• Atti del corso di formazione professionale in ingegneria naturalistica a cura di Regione Veneto –<br />
Dipartimento Foreste- Servizio forestale regionale di Belluno – aprile 1994;<br />
• Il Bosco Insegna – didattica del<strong>la</strong> Natura e del paesaggio nel Faleghée di Brunate di Darko Pandakovic<br />
e Martina Vigano – Il Verde Editoriale giugno 2004;<br />
• Costruzioni in legno <strong>per</strong> sentieri – Manuale e guida <strong>per</strong> <strong>la</strong> pianificazione, costruzione e manutenzione<br />
sentieri pubblicato a cura dell’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio<br />
del<strong>la</strong> Confederazione elvetica – Berna, novembre 1992<br />
• F<strong>lo</strong>rtecnica- Speciale:l’arte dei giardini “La continuità e <strong>la</strong> contiguità f<strong>lo</strong>ristica e paesaggistica nel<strong>la</strong><br />
progettazione dei giardini” – Torino 25 maggio 2000;<br />
• Pianificazione e progettazione del Verde urbano di Pao<strong>lo</strong> Semenzato – Pubblicazione del corso di<br />
cultura in eco<strong>lo</strong>gia – Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali – Sezione: selvicoltura, eco<strong>lo</strong>gia<br />
e pianificazione – Facoltà di Agraria di Padova a.a. 1987/88;<br />
• Piccole guide ai parchi cittadini (Parco di Vil<strong>la</strong> Baragio<strong>la</strong>, Mylius, Mantegazza, Augusta, Giardini<br />
Estensi e Parco Mirabel<strong>lo</strong>) a cura dell’Assessorato al<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> Ambientale - anno 2008, consultabili<br />
sul sito del Comune di Varese;<br />
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