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Regolamento per la tutela, la conservazione e lo - Ordine Dottori ...

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COMUNE DI VARESE<br />

<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong>, <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> e <strong>lo</strong> sviluppo dei parchi, giardini<br />

e aree verdi del Comune di Varese<br />

(approvato con D.C.C. n° 53 del 23 ottobre 2012)<br />

Assessorato al<strong>la</strong> sostenibilità e tute<strong>la</strong> ambientale, verde pubblico, parchi, aree protette<br />

Art. 1<br />

Finalità e ambiti di applicazione<br />

a) Il va<strong>lo</strong>re del paesaggio è tute<strong>la</strong>to dall'artico<strong>lo</strong> 9 del<strong>la</strong> Costituzione del<strong>la</strong> Repubblica italiana: “La<br />

Repubblica promuove <strong>lo</strong> sviluppo del<strong>la</strong> cultura e <strong>la</strong> ricerca scientifica e tecnica. Tute<strong>la</strong> il paesaggio<br />

e il patrimonio storico e artistico del<strong>la</strong> Nazione”.<br />

b) Il verde urbano si collega a questa norma di tute<strong>la</strong> in re<strong>la</strong>zione alle importanti funzioni ambientali,<br />

urbanistiche e sociali, oltreché <strong>per</strong> il notevole ruo<strong>lo</strong> di educazione naturalistica e di miglioramento<br />

del<strong>la</strong> qualità urbana, con benefiche ricadute anche sul<strong>lo</strong> sviluppo turistico ed economico del<strong>la</strong> città,<br />

sul<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita dei residenti e dei “city users”.<br />

c) L'Amministrazione Comunale ne riconosce <strong>la</strong> valenza nel<strong>la</strong> sua complessità compresi gli aspetti<br />

culturali e ricreativi, e con il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> intende salvaguardarne le caratteristiche e peculiarità.<br />

d) In quest'ottica, infatti, anche il verde di proprietà privata rientra in tali va<strong>lo</strong>ri e determina gli stessi<br />

benefici <strong>per</strong> l'intera collettività ed è <strong>per</strong>tanto anch'esso oggetto di rispetto e tute<strong>la</strong>. In questo sistema<br />

di tipo<strong>lo</strong>gie del verde si deve considerare anche il verde di arredo utilizzato <strong>per</strong> creare separazione<br />

all'interno del<strong>la</strong> viabilità veico<strong>la</strong>re o delle infrastrutture, o delle zone industriali; il verde quindi si<br />

configura come trama di connessione tra le aree interne del<strong>la</strong> città, fra le aree <strong>per</strong>iferiche <strong>per</strong>iurbane<br />

e fra queste e <strong>la</strong> campagna. In stretta corre<strong>la</strong>zione fitosocio<strong>lo</strong>gica, eco<strong>lo</strong>gica ed estetica con il verde<br />

pubblico, si pone il verde privato. Quest'ultimo, nel<strong>la</strong> Varese Città dei giardini giunge a rivestire un'importanza<br />

notevolissima, <strong>per</strong> estensione e/o <strong>per</strong> qualità<br />

e) Le disposizioni successive disciplinano, quindi, sia gli interventi da effettuare sul patrimonio verde<br />

di proprietà pubblica che su quel<strong>lo</strong> di proprietà privata e fissano norme re<strong>la</strong>tive alle modalità dell'impianto,<br />

manutenzione e difesa di aree verdi, alberate e singoli esemp<strong>la</strong>ri, indicano criteri da seguire<br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> progettazione di nuove aree, tute<strong>la</strong>no parchi e giardini pubblici, aree di pregio ambientale<br />

storico-paesaggistico, aree destinate a parco dagli strumenti urbanistici vigenti ecc., onde garantire<br />

<strong>la</strong> protezione ed una razionale gestione degli spazi verdi del<strong>la</strong> città.<br />

f) Il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> si applica alle aree pubbliche e private poste nel territorio amministrativo<br />

del Comune di Varese e detta norme <strong>per</strong> <strong>la</strong> progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di<br />

spazi verdi.<br />

g) Per le siepi, i fi<strong>la</strong>ri anche arborati e le piante singole o a gruppi poste in terreni a destinazione agrico<strong>la</strong><br />

si applicano esclusivamente le norme di cui agli art. 6 e 14;<br />

h) Sono soggette a tutte le norme del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> le seguenti aree<br />

• oggetto di interventi che prevedono Denuncia di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio<br />

Attività o Attività edilizia libera (art. 6 DPR 380/2001 come modificato dal<strong>la</strong> L. n.<br />

737/2010);


• tute<strong>la</strong>te ai sensi del decreto legis<strong>la</strong>tivo dal D.Lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio,<br />

ai sensi dell’art.10 del<strong>la</strong> l.6 luglio 2002 n°137);<br />

i) Esu<strong>la</strong>no dal presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>:<br />

• le piante da frutto poste in orti o in aree di <strong>per</strong>tinenza di edifici agricoli, nonché le piante facenti<br />

parte di piantagioni di arboricoltura da legno, da frutto e i vivai anche in stato di temporaneo abbandono<br />

del<strong>la</strong> coltivazione;<br />

• le su<strong>per</strong>fici a bosco, così come definite dal<strong>la</strong> L.R. n°31 del 2008 e s.m.i., dove si applica <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva<br />

Legis<strong>la</strong>zione vigente;<br />

• gli interventi di disboscamento, di sradicamento di alberi, di cambio di destinazione d’uso e di<br />

movimento di terra di cui al<strong>la</strong> lr. n°31/2008 e s.m.i.<br />

j) L’Amministrazione Comunale potrà, con apposita ordinanza dirigenziale e previo parere del<strong>la</strong><br />

Giunta Comunale, porre sotto tute<strong>la</strong> anche piante singole o in gruppi che, seppur non tute<strong>la</strong>te in base<br />

ai precedenti commi o dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione regionale in materia di alberi monumentali, manifestano<br />

un partico<strong>la</strong>re pregio dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, naturalistico o scientifico.<br />

k) L’Amministrazione Comunale promuove <strong>la</strong> festa degli alberi già indicata dall’art. 104 del Regio<br />

Decreto n° 3267 del 1923. La stessa comporterà <strong>la</strong> messa a dimora di almeno un esemp<strong>la</strong>re arboreo<br />

di pregio botanico il 31 marzo di ogni anno nelle aree verdi comunali al<strong>la</strong> presenza dei bambini delle<br />

scuole di Varese. Rimane inteso che ogni qualvolta vi siano eventi di rilievo comunale, nazionale,<br />

sovranazionale, re<strong>la</strong>tivi ad attività concernenti <strong>la</strong> salvaguardia ambientale, sarà preciso onere<br />

dell’Amministrazione Comunale ricordarli, come sopra, con <strong>la</strong> posa di un albero.<br />

l) L'Amministrazione Comunale si avvarrà, <strong>per</strong> gli aspetti o<strong>per</strong>ativi re<strong>la</strong>tivi all'applicazione del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>,<br />

delle proprie strutture tecniche e amministrative facenti capo all’Attività Verde Pubblico.<br />

Art. 2<br />

Definizione di piante tute<strong>la</strong>te<br />

Prescrizioni generali <strong>per</strong> abbattimenti, trapianti e altri interventi<br />

a) Sono considerate “piante tute<strong>la</strong>te”, e <strong>per</strong>tanto oggetto del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>:<br />

• le piante arboree il cui diametro del fusto a misurato a petto d’uomo (cioè a 1,30 m di altezza<br />

dal suo<strong>lo</strong>) è pari o su<strong>per</strong>iore a 25 cm. Nel caso di piante policormiche <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> si estende a tutte<br />

quelle che possiedono anche un so<strong>lo</strong> fusto con diametro pari o su<strong>per</strong>iore al<strong>la</strong> citata misura. Sono<br />

escluse dal<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> le specie di cui all’allegato A.1).<br />

• le piante arbustive il cui diametro del fusto a misurato a petto d’uomo (cioè a 1,30 m di altezza<br />

dal suo<strong>lo</strong>) è pari o su<strong>per</strong>iore a 15 cm appartenenti ai generi di cui all’allegato A.2)<br />

• le piante rampicanti il cui diametro del fusto a misurato a petto d’uomo (cioè a 1,30 m di altezza<br />

dal suo<strong>lo</strong>) è pari o su<strong>per</strong>iore a 10 cm appartenenti ai generi di cui all’allegato A.3)<br />

• le piante di qualsiasi dimensione facenti parte di architetture vegetali con più di 50 anni quali<br />

berceaux, <strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti, gazebi, arabeschi, <strong>la</strong>birinti, parterre o comunque piante trattate secondo le<br />

tecniche dell’ars topiaria;<br />

b) Sono considerati “alberi monumentali”, e <strong>per</strong>tanto oggetto non so<strong>lo</strong> del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> ma<br />

anche degli indirizzi <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione e tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> dettati dal<strong>la</strong> Regione Lombardia ai sensi dell’ art.<br />

12 l.r. 10/2008 e del Decreto del Dirigente del<strong>la</strong> Struttura Va<strong>lo</strong>rizzazione delle aree protette e biodiversità<br />

del<strong>la</strong> Regione Lombardia n° 7502 del 5.10.2011, gli alberi con le caratteristiche riassunte<br />

nell’allegato A.4). Co<strong>lo</strong>ro che desiderino segna<strong>la</strong>re un albero che risponda alle caratteristiche di<br />

monumentalità indicate dal presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, possono compi<strong>la</strong>re e inviare al<strong>la</strong> Regione Lombardia<br />

o all’Attività Verde Pubblico apposita scheda predisposta dal<strong>la</strong> Regione. Le schede <strong>per</strong>venute<br />

presso l’Attività Verde Pubblico verranno valutate e successivamente, se le caratteristiche dell'albero<br />

saranno giudicate tali da comportare uno studio più approfondito <strong>per</strong> il riconoscimento dell'esemp<strong>la</strong>re<br />

come albero monumentale, verranno inviate al<strong>la</strong> Direzione Generale “Sistemi Verdi e Pa-<br />

2


esaggio” del<strong>la</strong> Regione <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione prevista ai sensi del<strong>la</strong> D.G.R. n° 1044 del 22.12.2010.<br />

L'Amministrazione Comunale richiederà al<strong>la</strong> Regione Lombardia contributi <strong>per</strong> <strong>la</strong> cura ordinaria e<br />

straordinaria degli alberi di pregio da riconoscere ai proprietari o agli aventi diritto che ne facciano<br />

richiesta.<br />

c) Negli spazi verdi protetti ai sensi del decreto legis<strong>la</strong>tivo n°42/2004 (vds allegati M ed O), vengono<br />

considerate “piante tute<strong>la</strong>te” tutte le piante oggetto di salvaguardia dal<strong>la</strong> legge in paro<strong>la</strong> qua<strong>lo</strong>ra<br />

raggiungano le dimensioni indicate al punto a) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />

d) È fatto divieto a chiunque, senza <strong>la</strong> prescritta autorizzazione di cui ai successivi articoli 7, 8 e 10, o<br />

senza <strong>la</strong> denuncia di abbattimento di cui al successivo art. 9, abbattere, distruggere, danneggiare,<br />

rimuovere, trapiantare, modificare con potature che non siano condotte secondo le modalità del successivo<br />

art. 3), tutte le “piante tute<strong>la</strong>te”.<br />

e) Si intende <strong>per</strong> danneggiamento ogni azione, diretta o indiretta, do<strong>lo</strong>sa o colposa, che provochi anomalie<br />

fisio<strong>lo</strong>giche e/o alterazioni morfo<strong>lo</strong>giche tali da predisporre <strong>la</strong> pianta al<strong>la</strong> co<strong>lo</strong>nizzazione di<br />

patogeni o parassiti, come ad esempio il riporto di terra sulle radici, le lesioni alle radici, le scortecciature,<br />

le potature non eseguite a rego<strong>la</strong> d’arte, l’impiego di fitofarmaci o diserbanti in maniera non<br />

corretta.<br />

Art. 3<br />

Prescrizioni <strong>per</strong> potature<br />

a) Le potature di “piante tute<strong>la</strong>te” possono essere eseguite liberamente, salvo le limitazioni di cui ai<br />

successivi commi e le eventuali altre norme statali e regionali vigenti.<br />

b) Sono vietate le potature delle “piante tute<strong>la</strong>te” effettuate mediante capitozzatura di rami in corrispondenza<br />

di punti il cui diametro raggiunge o su<strong>per</strong>a i 10 cm: nel caso che il ramo da asportare sia<br />

compreso fra i 10 cm e i 20 cm di diametro tutti i tagli devono <strong>per</strong>tanto essere obbligatoriamente<br />

eseguiti mediante <strong>la</strong> tecnica del “taglio di ritorno”, ovvero recidendo il ramo (con strumenti affi<strong>la</strong>ti<br />

e puliti) in corrispondenza di una biforcazione e ri<strong>la</strong>sciando un ramo “tiralinfa” di dimensioni diametriche<br />

non inferiori ad un terzo di quelle del ramo da eliminare, inclinato rispetto al<strong>la</strong> direzione<br />

del ramo principale al massimo di 45°, il tutto rispettando il “colletto” di quel<strong>lo</strong> da asportare ed evitando<br />

l’inutile potatura definita “a coda di cane” assimi<strong>la</strong>bile a capitozzatura.<br />

c) Sono vietate le potature delle “piante tute<strong>la</strong>te” effettuate mediante taglio di rami, anche mediante <strong>la</strong><br />

tecnica del “taglio di ritorno”, in corrispondenza di punti il cui diametro raggiunge o su<strong>per</strong>a i 20 cm,<br />

salvo nei seguenti casi:<br />

• potatura di rami completamente o in gran parte secchi;<br />

• potatura di rami con pato<strong>lo</strong>gie o parassiti di cui all’allegato B del presente rego<strong>la</strong>mento;<br />

• potatura di monconi e di rami già spezzati.<br />

• potatura di risanamento e recu<strong>per</strong>o di esemp<strong>la</strong>ri in fase di decadenza/decrepitezza;<br />

d) La spalcatura delle Gimnos<strong>per</strong>me viene eseguita preferibilmente durante il riposo vegetativo o in<br />

estate al termine del<strong>la</strong> crescita dei germogli. È vietato asportare, in ogni intervento, più di cinque<br />

cerchie di rami vivi. È inoltre vietato liberare da rami vivi oltre un terzo del tronco dell’albero, salvo<br />

che in Pinus sylvestris.<br />

e) È sempre vietato il taglio del<strong>la</strong> freccia apicale delle Gimnos<strong>per</strong>me , anche se con diametro inferiore<br />

a 10 cm, salvo nel caso di tassi, tuje, cipressi e simili usati <strong>per</strong> “ars topiaria” o siepi ed ancora salvo<br />

nel caso di eliminazione di cimali saettati, danneggiati da eventi meteorici e colpiti da attacchi parassitari.<br />

Sono altresì esclusi dal divieto i tagli consigliati di riduzione falciforme del<strong>la</strong> chioma in<br />

seguito a verifiche di stabilità visive e/o strumentali volte a valutare/misurare il rischio di ribaltamento<br />

del<strong>la</strong> zol<strong>la</strong> radicale, <strong>lo</strong> stroncamento dell’intero fusto o <strong>la</strong> rottura di rami mal inseriti e/o instabili.<br />

3


f) Le potature di rami verdi di piante tute<strong>la</strong>te sono vietate durante il <strong>per</strong>iodo di schiusa delle gemme,<br />

del<strong>la</strong> fioritura e del<strong>la</strong> crescita dei germogli, tranne nei seguenti casi:<br />

• potature di formazione con asportazione di piccoli rami di diametro massimo di 3-4 cm mediante<br />

taglio di ritorno;<br />

• potatura di piccoli rami in quantità limitata;<br />

• potatura di rami spezzati o realmente <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>si;<br />

• potatura di piante usate <strong>per</strong> “ars topiaria” o siepi.<br />

g) Le prescrizioni del presente artico<strong>lo</strong> dovranno essere rispettate anche nel caso di interventi edilizi<br />

(predisposizione cantiere con o<strong>per</strong>e accessorie quali ponteggi, posizionamento gru, linee tecno<strong>lo</strong>giche<br />

definitive o provvisorie etc.): in sede di progettazione degli interventi dovranno prendersi in<br />

considerazione i limiti sopra esposti <strong>per</strong> <strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> chioma di alberi tute<strong>la</strong>ti in prossimità del<br />

cantiere edile, dovendosi evitare interventi assimi<strong>la</strong>bili a capitozzatura delle piante tute<strong>la</strong>te. Qua<strong>lo</strong>ra,<br />

in corso d’o<strong>per</strong>a, non si siano trovate soluzioni alternative ad interventi come da commi c), d ed<br />

e) del presente artico<strong>lo</strong>, comunque da escludersi in fase progettuale, come da apposita comunicazione<br />

all’Attività Verde Pubblico del Direttore dei Lavori o dal Coordinatore <strong>per</strong> <strong>la</strong> Sicurezza in fase<br />

di esecuzione del cantiere edile; l’Attività Verde Pubblico potrà richiedere l’esecuzione di o<strong>per</strong>e<br />

di mitigazione ambientale e di compensazione ambientale con le modalità indicate all’art. 13 comma<br />

g.<br />

h) Partico<strong>la</strong>ri modalità di potatura dovranno essere autorizzati su alberi monumentali individuati<br />

dall’art. 1 lettera m), art. 2 lettera b) o dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione statale e regionale in materia. La richiesta<br />

di autorizzazione dovrà essere accompagnata da una <strong>per</strong>izia tecnico-forestale effettuata da un Dottore<br />

Forestale o Dottore Agronomo, iscritto nei re<strong>la</strong>tivi ordini professionali, e le o<strong>per</strong>azioni dovranno<br />

effettuarsi con <strong>la</strong> Direzione Lavori di professionista del<strong>lo</strong> stesso ordine professionale. I contenuti<br />

minimi del<strong>la</strong> <strong>per</strong>izia tecnico-forestale sono i medesimi indicati al<strong>la</strong> lettera b) del successivo art. 7.<br />

Art. 4 Prescrizioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> degli apparati radicali<br />

a) Sono vietati, salvo specifica autorizzazione <strong>per</strong> cause di forza maggiore, nell’area di rispetto delle<br />

“piante tute<strong>la</strong>te”, così come definita nel<strong>la</strong> sottostante tabel<strong>la</strong>, danneggiamenti o disturbi arrecati agli<br />

apparati radicali mediante:<br />

• pavimentazione con materiali im<strong>per</strong>meabili del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie del suo<strong>lo</strong>;<br />

• compattamento del suo<strong>lo</strong>, anche mediante passaggio o sosta di automezzi;<br />

• scavi o riporti di materiali, compresa terra o sabbia;<br />

• deposito o versamenti di sali, olii, acidi o prodotti fortemente alcalini, o comunque di qualsiasi<br />

sostanza che, <strong>per</strong> le sue caratteristiche fisico-chimiche produca danni o alterazioni alle piante;<br />

• fuoriuscita di gas e altre sostanze dannose al<strong>la</strong> vegetazione da condutture.<br />

Diametro del fusto a 1,30 m dal suo<strong>lo</strong> Raggio minimo dell’area di rispetto<br />

< 30 cm 2,0 m<br />

30 - 50 cm 3,0 m<br />

50 - 80 cm 4,0 m<br />

80 -140 cm 6,0 m<br />

140 - 180 cm 8,0 m<br />

> 180 cm o monumentale <strong>per</strong> dimensioni 14,0 m<br />

b) In occasione di nuovi impianti è necessario destinare ad ogni singo<strong>la</strong> pianta (anche se non corrispondente<br />

al<strong>la</strong> definizione di “pianta tute<strong>la</strong>ta” al momento del<strong>la</strong> messa a dimora) un’area <strong>per</strong>meabile<br />

e drenante attorno al tronco di su<strong>per</strong>ficie minima come dal prospetto seguente:<br />

4


Tipo di pianta Altezza raggiungibile Su<strong>per</strong>ficie minima<br />

a maturità<br />

<strong>per</strong>meabile<br />

Arbusto o albero di 4 a grandezza<br />

2,5 - 8 m 2 m 2<br />

Albero di 3 a grandezza 8 - 15 m 4 m 2<br />

Albero di 2 a grandezza 15 - 25 m 8 m 2<br />

Albero di 1 a grandezza Oltre 25 m 16 m 2<br />

c) È vietato effettuare tagli, rescissioni e strappi degli apparati radicali e, in caso di danneggiamento<br />

accidentale degli stessi, è obbligatorio recidere con un taglio netto le radici lese, al fine di favorirne<br />

<strong>la</strong> cicatrizzazione e l’emissione di nuove radici.<br />

Art. 5<br />

Distanze delle piante da confini ed abitazioni<br />

a) I rami e le radici che si diffondono oltre i confini di proprietà possono essere recisi so<strong>lo</strong> in caso di<br />

reale danno o intralcio a <strong>per</strong>sone o cose; i tagli dei rami devono essere eseguiti secondo le prescrizioni<br />

di cui al precedente artico<strong>lo</strong> 3.<br />

b) La distanza minima di semina o piantagione di piante sia dal confine di proprietà, sia da edifici (anche<br />

se esistenti sul<strong>la</strong> medesima proprietà), è determinata dal tipo di pianta (cfr. allegato D), in base<br />

al seguente prospetto:<br />

Tipo di pianta Altezza raggiungibile Distanza<br />

a maturità<br />

minima<br />

Rampicante meno di 15 m 0,3 m<br />

Cespuglio o arbusto potato a siepe meno di 2,5 m 0,5 m<br />

Arbusto o albero di 4 a grandezza 2,5 - 8 m 1,5 m<br />

Albero di 3 a grandezza 8 - 15 m 3 m<br />

Albero di 2 a grandezza 15 - 25 m 4 m<br />

Albero di 2 a grandezza a chioma “co<strong>lo</strong>nnare” 15 - 25 m 3 m<br />

Albero di 1 a grandezza oltre 25 m 5 m<br />

Albero di 1 a grandezza a chioma “co<strong>lo</strong>nnare” oltre 25 m 4 m<br />

Art. 6<br />

Altre prescrizioni, vegetazione sporgente su viabilità pubblica e vegetazione oscurante <strong>la</strong> pubblica<br />

illuminazione<br />

a) Il taglio delle siepi e dei fi<strong>la</strong>ri anche arborati posti in terreni agricoli e destinati al<strong>la</strong> produzione di<br />

legname di cui all’art. 1, comma b), può avvenire so<strong>la</strong>mente tra il 15 ottobre e il 31 marzo, salvo<br />

limiti più rigorosi vigenti stabiliti da altre Norme. Il presente limite temporale si applica sia nel caso<br />

di governo a ceduo che a fustaia.<br />

b) È fatto divieto piantare, seminare o diffondere le specie botaniche di cui all’allegato A, in quanto<br />

sono considerate dannose a causa del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro capacità di diffondersi spontaneamente in ambienti forestali<br />

o naturali, impoverendoli sotto l’aspetto eco<strong>lo</strong>gico, selvicolturale ed economico.<br />

c) È vietato apporre cartelli segnaletici o di altra natura, nonché fili, cavi e condutture di ogni tipo, anche<br />

<strong>per</strong> <strong>per</strong>iodi temporanei, su “piante tute<strong>la</strong>te”.<br />

d) Poiché l'utente del<strong>la</strong> strada deve essere messo nelle condizioni di poter transitare in piena sicurezza,<br />

di godere di ottima visibilità, di non trovare ostacoli lungo il suo <strong>per</strong>corso, il proprietario, il fittavo<strong>lo</strong><br />

o chiunque abbia in disponibilità le proprietà confinanti con i marciapiedi, le strade comunali o<br />

5


vicinali ad uso pubblico ha il dovere di mettere in atto tutti gli interventi necessari affinché <strong>la</strong> vegetazione<br />

non restringa <strong>la</strong> <strong>la</strong>rghezza <strong>per</strong>corribile/calpestabile del<strong>la</strong> strada (e sue <strong>per</strong>tinenze) o del marciapiede<br />

rispettivamente. La manutenzione di contenimento del<strong>la</strong> vegetazione fino al confine p<strong>la</strong>nimetrico<br />

del<strong>la</strong> proprietà pubblica <strong>per</strong> i motivi sopra indicati, dovrà essere garantita <strong>per</strong> un fronte in<br />

altezza di 250 cm in caso di marciapiedi e di 400 cm in caso di strade; <strong>la</strong> manutenzione del<strong>la</strong> vegetazione<br />

dovrà inoltre garantire <strong>la</strong> visibilità del<strong>la</strong> segnaletica anche in caso in cui ne compromettono<br />

<strong>la</strong> leggibilità dal<strong>la</strong> distanza e dall'ango<strong>la</strong>zione necessarie;<br />

e) Qua<strong>lo</strong>ra <strong>per</strong> effetto di intem<strong>per</strong>ie o <strong>per</strong> qualsiasi altra causa vengano a cadere sul piano stradale alberi<br />

piantati in terreni <strong>la</strong>terali o ramaglie di qualsiasi specie e dimensioni, il proprietario di essi è tenuto<br />

a rimuoverli nel più breve tempo possibile<br />

f) Chiunque violi le disposizioni del presente artico<strong>lo</strong> è soggetto al<strong>la</strong> sanzione amministrativa di cui<br />

all’allegato L.<br />

g) Al<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione delle precedenti disposizioni consegue <strong>la</strong> sanzione amministrativa accessoria dell'obbligo,<br />

<strong>per</strong> l'autore del<strong>la</strong> stessa, del ripristino a sue spese dei luoghi o del<strong>la</strong> rimozione delle o<strong>per</strong>e<br />

abusive.<br />

Art. 7<br />

Ri<strong>la</strong>scio di autorizzazioni nel caso di abbattimenti in zone vinco<strong>la</strong>te dal D.Lgs .42/2004 - Parte terza<br />

–Beni paesaggistici ed in caso di alberi definiti “monumentali”<br />

a) Per richiedere l’autorizzazione all’abbattimento di “piante tute<strong>la</strong>te” vive in zone vinco<strong>la</strong>te dal<br />

D.Lgs 42/2004- Parte terza –Beni paesaggistici ed ancora in caso di “alberi monumentali” ovunque<br />

ubicati è necessario che il proprietario, o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, presenti (anche via posta elettronica<br />

certificata) apposita domanda all’Attività Verde Pubblico in carta da bol<strong>lo</strong>, con le seguenti indicazioni<br />

obbligatorie:<br />

I) specie botanica e dimensioni (altezza totale e diametro del tronco a 1,30 m dal suo<strong>lo</strong>) delle<br />

piante che si intendono abbattere e di tutte quelle presenti nel<strong>lo</strong> stesso luogo oggetto di intervento;<br />

II) luogo ed esatta ubicazione delle piante, con p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> 1:50 - 1:500, tale da <strong>per</strong>mettere<br />

l’identificazione delle stesse;<br />

III) motivi dettagliati <strong>per</strong> i quali si intende richiedere l’abbattimento;<br />

IV) eventuale disponibilità del proprietario o di colui che ne abbia tito<strong>lo</strong> legale ad effettuare il<br />

reimpianto con nuovi alberi.<br />

V) una o più fotografie a stampa nitide a co<strong>lo</strong>ri (non a sviluppo istantaneo) che identifichino con<br />

esattezza tutte le singole piante <strong>per</strong> le quali si chiede l’abbattimento.<br />

b) Il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale può inoltre allegare al<strong>la</strong> domanda un’apposita <strong>per</strong>izia tecnico-forestale<br />

effettuata da un Dottore Forestale o Dottore Agronomo, iscritto nei re<strong>la</strong>tivi Albi professionali,<br />

al fine di meglio precisare i motivi <strong>per</strong> i quali richiede l’abbattimento e <strong>per</strong> individuare<br />

specie e posizione delle eventuali piante che si intendono col<strong>lo</strong>care al posto di quelle da togliere. La<br />

<strong>per</strong>izia tecnico-forestale dovrà contenere come requisiti minimi: un’analisi fitopato<strong>lo</strong>gia comprendente<br />

<strong>la</strong> descrizione microambientale, fisiopatie accertate, fattori eco<strong>lo</strong>gici sfavorevoli riscontrati,<br />

danni di natura antropica o naturali sia visibili che desumibili con ragionevole certezza in ragione<br />

dell'ubicazione dell' albero, difetti o anomalie morfo<strong>lo</strong>giche dell'albero; <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione specifica<br />

dei patogeni funginei presenti; parassiti animali se presenti (insetti); una valutazione di stabilità<br />

meccanica che potrà essere di tipo strumentale a discrezione del professionista Dottore Forestale o<br />

Dottore Agronomo; a tito<strong>lo</strong> esemplificativo le indagini strumentali attualmente utilizzate al<strong>lo</strong> scopo<br />

sono <strong>la</strong> tomografia sonica, <strong>la</strong> resistenza al<strong>la</strong> penetrazione del dendrodensimetro, il pulling test con<br />

contestuale analisi del carico del vento (Wind Load Analysis). Le <strong>per</strong>izie strumentali, in accordo a<br />

quanto stabilito dal protocol<strong>lo</strong> I.S.A. (International Society of Arboricolture) sul<strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong><br />

stabilità degli alberi, dovranno indicare in quale c<strong>la</strong>sse di propensione al cedimento (Fracture Risk<br />

6


C<strong>la</strong>ss) sono gli alberi oggetto d’istanza in applicazione del metodo VTA (Visual Tree Assessment);<br />

sono considerate equivalenti le <strong>per</strong>izie tecniche che si avvarranno del<strong>la</strong> metodo<strong>lo</strong>gia S.I.A.(Statics-<br />

Integrated Assessment), S.I.M.(Statics Integrated Methods), T.S.E.(Tree Stability Evalutation) o<br />

equivalenti che dovessero manifestarsi nel corso del progresso tecnico;<br />

c) La <strong>per</strong>izia tecnico-forestale effettuata da un Dottore Forestale o Dottore Agronomo, di cui al comma<br />

precedente, è obbligatoria nei seguenti casi:<br />

• alberi di dimensioni grandi o eccezionali (appartenenti al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse diametrica dei 70 cm o alle<br />

su<strong>per</strong>iori 1 ) salvo che <strong>per</strong> quelli posti a distanze inferiore, da confini di proprietà, edifici, linee<br />

tecno<strong>lo</strong>giche, a quelle indicate dall’art. 5;<br />

• piante di pregio tute<strong>la</strong>te da appositi provvedimenti di cui all’art. 1 lettera m);<br />

• alberi monumentali di cui all’art. 2 lettera b).<br />

d) Qua<strong>lo</strong>ra le piante da abbattere si trovino in zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 42/2004,<br />

parte seconda- Beni culturali (ex L. 1089/1939) è necessario presentare l’autorizzazione ri<strong>la</strong>sciata<br />

dal<strong>la</strong> Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il Paesaggio del<strong>la</strong> Regione Lombardia con sede<br />

a Mi<strong>la</strong>no. Tale autorizzazione è ri<strong>la</strong>sciata dal<strong>la</strong> Soprintendenza dopo <strong>la</strong> presentazione di un’apposita<br />

domanda, indirizzata al<strong>la</strong> stessa, in marca da bol<strong>lo</strong> ed accompagnata da altre fotografie e p<strong>la</strong>nimetrie.<br />

e) Ana<strong>lo</strong>gamente, il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale deve presentare le necessarie autorizzazioni<br />

ai sensi di eventuali altre norme vigenti.<br />

f) L’Area XI – Attività Verde Pubblico, acquisito il parere del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cale Commissione del Paesaggio,<br />

ri<strong>la</strong>scia l’autorizzazione o il diniego entro sessanta giorni dal ricevimento del<strong>la</strong> domanda. Entro tale<br />

termine, qua<strong>lo</strong>ra i motivi addotti <strong>per</strong> l’abbattimento non risultino evidenti, l’Attività Verde Pubblico<br />

potrà esigere (con una motivazione adeguata) dal proprietario o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale<br />

l’effettuazione di una <strong>per</strong>izia tecnico-forestale, anche asseverata, e<strong>la</strong>borata da un Dottore Forestale<br />

o da un Dottore Agronomo. Dal<strong>la</strong> data di presentazione da parte del proprietario o di chi ne abbia tito<strong>lo</strong><br />

legale delle modifiche o delle integrazioni richieste decorrono altri venti giorni entro i quali<br />

l’Attività Verde Pubblico dovrà concedere o negare l’autorizzazione. Il provvedimento finale<br />

dell’Area XI verrà trasmesso al<strong>la</strong> competente Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il Paesaggio<br />

del<strong>la</strong> Regione Lombardia. Il provvedimento assumerà efficacia al trascorrere di 25 giorni dal<br />

ricevimento del<strong>lo</strong> stesso da parte del<strong>la</strong> Soprintendenza senza che <strong>per</strong>venga all’Attività Verde Pubblico<br />

esplicita e differente disposizione ministeriale.<br />

g) Il ritiro dell’autorizzazione è subordinato al versamento, presso <strong>la</strong> Tesoreria Comunale, del<strong>la</strong> somma<br />

stabilita dalle tabelle di volta in volta vigenti <strong>per</strong> diritti di Segreteria.<br />

h) L’avente tito<strong>lo</strong> potrà rinnovare l’istanza di abbattimento a distanza di 24 mesi oppure ogni qualvolta<br />

si verificassero o si sospettassero nuove alterazioni del<strong>la</strong> pianta o trasformazioni del sito di impianto<br />

tali da far ragionevolmente temere <strong>per</strong> <strong>la</strong> stabilità o <strong>la</strong> salute delle pianta stessa.<br />

Nel suddetto arco temporale <strong>per</strong>mane in ogni caso a carico del proprietario l’obbligo di custodia ex<br />

art. 2051 codice civile – Danno cagionato da cosa in custodia .<br />

i) Costituiscono consone motivazioni <strong>per</strong> concedere l’abbattimento di piante i seguenti casi:<br />

• sostituzione graduale di alberi in un popo<strong>la</strong>mento coetaneo o para-coetaneo, maturo o stramaturo;<br />

diradamento al fine di togliere le piante aduggiate e/o soprannumerarie;<br />

• eliminazione di specie esotiche in interventi di rinaturalizzazione;<br />

• eliminazione di specie estranee al contesto in interventi di restauro conservativo di verde vinco<strong>la</strong>to<br />

ai sensi del D.Lgs. n° 42/2004 (vds allegato I);<br />

• pianta sita a distanza troppo breve dal confine di proprietà o da edifici con danni evidenti (ad es.<br />

occlusione di scarichi fognari, scarsa illuminazione, scarso irraggiamento so<strong>la</strong>re con danno energetico<br />

alle residenze etc.)<br />

7


• errato utilizzo del<strong>la</strong> specie in fase giovanile in considerazione delle note potenzialità di sviluppo<br />

del<strong>la</strong> stessa nel<strong>la</strong> fase adulta o di vecchiaia;<br />

• reale necessità non eliminabile di provvedere a scavi che lesionerebbero gravemente <strong>la</strong> pianta;<br />

• reale necessità non eliminabile di provvedere a drastiche potature che rischierebbero di innescare<br />

fenomeni di degradazione del legno e/o di compromettere seriamente l’architettura del<strong>la</strong> pianta;<br />

• <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> immediato o mediato di schianto del<strong>la</strong> pianta o di parte di essa;<br />

• pianta morta o de<strong>per</strong>ente <strong>per</strong> ma<strong>la</strong>ttie, attacchi parassitari, ferite o drastiche potature.<br />

k) In caso di alberi morti <strong>la</strong> cui eliminazione non rechi evidente pregiudizio all’aspetto esteriore del<br />

bene che è oggetto di protezione è sufficiente <strong>la</strong> denuncia di cui al successivo art. 9<br />

l) Qua<strong>lo</strong>ra si riscontrassero piante <strong>la</strong> cui morte può essere stata ragionevolmente provocata dal proprietario<br />

o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, in tutto il territorio del<strong>la</strong> Città di Varese, l’Attività Verde<br />

Pubblico potrà far effettuare opportune analisi bio<strong>lo</strong>giche, fisiche e chimiche. Qua<strong>lo</strong>ra venisse accertato<br />

che <strong>la</strong> morte delle piante è stata provocata dal proprietario o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, egli<br />

è soggetto, oltre al rimborso delle spese <strong>per</strong> le analisi in paro<strong>la</strong>, alle compensazioni di cui all’art.<br />

13 punto g): il va<strong>lo</strong>re di stima delle piante sarà calco<strong>la</strong>to in base all’allegato C1 considerando le<br />

medesime sane e vigorose.<br />

m) Copia dell’autorizzazione dovrà essere tenuta in cantiere durante l’esecuzione dei <strong>la</strong>vori <strong>per</strong> consentire<br />

agli addetti al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza, di cui all’art. 18, <strong>la</strong> verifica sul posto del<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> procedura<br />

amministrativa. In mancanza di suddetta copia, ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative<br />

previste dall’allegato L.<br />

Art. 8<br />

Ri<strong>la</strong>scio di autorizzazioni nel caso di potature straordinarie, trapianti e scavi in prossimità di alberi<br />

in zone vinco<strong>la</strong>te dal D.Lgs 42/2004 Parte terza –Beni paesaggistici ed in caso di alberi definiti<br />

“monumentali”<br />

a) Per richiedere l’autorizzazione:<br />

• al<strong>la</strong> potatura di “piante tute<strong>la</strong>te” con modalità tecniche vietate nel precedente artico<strong>lo</strong> 3,<br />

• al trapianto di “piante tute<strong>la</strong>te”;<br />

• a scavi in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te o altre <strong>la</strong>vorazioni vietate dall’art. 4;<br />

è necessario che il proprietario, o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, presenti apposita domanda all’Attività<br />

Verde Pubblico in carta da bol<strong>lo</strong> con le seguenti indicazioni obbligatorie:<br />

I) specie botanica e dimensione - compreso il diametro a 1,30 m di altezza dal suo<strong>lo</strong> - delle piante<br />

che si intendono, potare, trapiantare;<br />

II) luogo ed ubicazione delle piante, con idonea p<strong>la</strong>nimetria che <strong>per</strong>metta di identificare <strong>la</strong> posizione<br />

delle stesse;<br />

III) motivi dettagliati <strong>per</strong> i quali si intende richiedere <strong>la</strong> potatura, il trapianto;<br />

IV) autorizzazioni ri<strong>la</strong>sciate, se necessarie, dal<strong>la</strong> Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il<br />

Paesaggio del<strong>la</strong> Regione Lombardia con sede a Mi<strong>la</strong>no o da altre Amministrazioni.<br />

b) Il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale è tenuto sempre ad allegare al<strong>la</strong> domanda un’apposita <strong>per</strong>izia<br />

tecnico-forestale effettuata da un Dottore Forestale o da un Dottore Agronomo che specifichi<br />

le modalità delle o<strong>per</strong>azioni e le cure colturali che saranno seguite negli anni successivi<br />

all’o<strong>per</strong>azione. I contenuti minimi del<strong>la</strong> <strong>per</strong>izia tecnico-forestale sono i medesimi indicati al<strong>la</strong> lettera<br />

b) dell’art. 7.<br />

c) Al<strong>la</strong> domanda vanno allegate una o più fotografie a stampa a co<strong>lo</strong>ri nitide (non a sviluppo istantaneo)<br />

che <strong>per</strong>mettano di identificare con esattezza tutte le singole piante <strong>per</strong> le quali si chiede <strong>la</strong> potatura<br />

o il trapianto.<br />

d) L’Area XI- Attività Verde Pubblico, acquisito il parere del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cale Commissione del Paesaggio, ri<strong>la</strong>scerà<br />

l’autorizzazione o il diniego entro sessanta giorni dal ricevimento del<strong>la</strong> domanda.<br />

8


e) Il ritiro dell’autorizzazione è subordinato al versamento, presso <strong>la</strong> Tesoreria Comunale, del<strong>la</strong> somma<br />

stabilita dalle tabelle di volta in volta vigenti <strong>per</strong> diritti di Segreteria.<br />

f) Copia dell’autorizzazione dovrà essere tenuta in cantiere durante l’esecuzione dei <strong>la</strong>vori <strong>per</strong> consentire<br />

agli addetti al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza, di cui all’art. 18, <strong>la</strong> verifica sul posto del<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> procedura<br />

amministrativa. In mancanza di suddetta copia, ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative<br />

previste dall’allegato L.<br />

Art. 9<br />

Denuncia di abbattimento, potatura straordinaria e scavi in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te, non monumentali,<br />

in zone non vinco<strong>la</strong>te dal Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 42/2004 - Parte terza<br />

– Beni paesaggistici<br />

a) Per l’abbattimento, in zone non vinco<strong>la</strong>te ai sensi del decreto legis<strong>la</strong>tivo dal D.lgs.42/2004 - Parte<br />

terza – Beni paesaggistici di piante tute<strong>la</strong>te di cui all’art. 2 e delle sole piante morte in zone sottoposte<br />

a vinco<strong>lo</strong> paesistico ambientale, il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale deve presentare una<br />

denuncia di abbattimento in carta libera (anche via posta elettronica certificata) accompagnata dal<strong>la</strong><br />

seguente documentazione:<br />

I. specie botanica e dimensioni (altezza totale e diametro del tronco a 1,30 m dal suo<strong>lo</strong>) delle<br />

piante che si intendono abbattere e di tutte quelle presenti nel<strong>lo</strong> stesso luogo oggetto di intervento;<br />

II. luogo ed esatta ubicazione delle piante, con p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> 1:50 - 1:500, tale da <strong>per</strong>mettere<br />

l’identificazione delle stesse;<br />

III. motivi dettagliati <strong>per</strong> i quali si intende richiedere l’abbattimento;<br />

IV. eventuale disponibilità del proprietario o di colui che ne abbia tito<strong>lo</strong> legale ad effettuare il<br />

reimpianto con nuovi alberi.<br />

V. una o più fotografie a stampa nitide a co<strong>lo</strong>ri (non a sviluppo istantaneo) che identifichino con<br />

esattezza tutte le singole piante <strong>per</strong> le quali si chiede l’abbattimento,<br />

oltre ad eventuale <strong>per</strong>izia tecnico-forestale di cui ai commi, b) e c) dell’art. 7. e ad ogni ulteriore<br />

autorizzazione o parere necessario ri<strong>la</strong>sciato da altre amministrazioni, in partico<strong>la</strong>re, nel caso di<br />

piante in zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del D.lgs.42/2004 - Parte seconda – Beni culturali, dal<strong>la</strong> autorizzazione<br />

ri<strong>la</strong>sciata dal<strong>la</strong> Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il Paesaggio del<strong>la</strong> Regione<br />

Lombardia con sede a Mi<strong>la</strong>no.<br />

Costituiscono consone motivazioni <strong>per</strong> concedere l’abbattimento di piante i medesimi casi indicati<br />

all’art. 7 lettera j)<br />

b) Per <strong>la</strong> potatura di piante tute<strong>la</strong>te con modalità tecniche vietate nel precedente artico<strong>lo</strong> 3, <strong>per</strong> il trapianto<br />

di piante tute<strong>la</strong>te nonché <strong>per</strong> scavi in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te o altre <strong>la</strong>vorazioni vietate<br />

dall’art. 4, il proprietario o chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale deve presentare una denuncia di potatura, trapianto<br />

o scavo in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te in carta libera accompagnata dal<strong>la</strong> documentazione di<br />

cui ai commi a) punti I,II,III, IV, e c) dell’art.8<br />

c) Entro trenta giorni dal<strong>la</strong> protocol<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> denuncia di abbattimento, potatura, trapianto o scavo<br />

in prossimità di piante tute<strong>la</strong>te il Capo Attività Verde Pubblico o un suo tecnico delegato può effettuare<br />

un sopralluogo; <strong>lo</strong> stesso tecnico esprimerà obbligatoriamente un parere qua<strong>lo</strong>ra sussistano i<br />

motivi <strong>per</strong> l’emissione di un provvedimento di diffida a procedere alle o<strong>per</strong>azioni denunciate sopra<br />

descritte. In caso di mancata comunicazione di diffida a procedere all’abbattimento, potatura e/o<br />

scavi da parte dell’Attività Verde Pubblico entro il termine in paro<strong>la</strong>, il proprietario o chi ne abbia<br />

tito<strong>lo</strong> legale può procedere alle o<strong>per</strong>azioni denunciate.<br />

d) Qua<strong>lo</strong>ra si riscontrassero piante <strong>la</strong> cui morte può essere stata ragionevolmente provocata dal proprietario<br />

o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, in tutto il territorio del<strong>la</strong> Città di Varese, l’Attività Verde<br />

9


Pubblico potrà far effettuare opportune analisi bio<strong>lo</strong>giche, fisiche e chimiche. Qua<strong>lo</strong>ra venisse accertato<br />

che <strong>la</strong> morte delle piante è stata provocata dal proprietario o da chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, egli<br />

è soggetto, oltre a rimborso delle spese sostenute in paro<strong>la</strong>, alle compensazioni di cui all’art. 13<br />

punto g): il va<strong>lo</strong>re di stima delle piante sarà calco<strong>la</strong>to in base all’allegato C1 considerando le medesime<br />

sane e vigorose.<br />

e) Copia del<strong>la</strong> denuncia dovrà essere tenuta in cantiere durante l’esecuzione dei <strong>la</strong>vori <strong>per</strong> consentire<br />

agli addetti al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza, di cui all’art. 18, <strong>la</strong> verifica sul posto del<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> procedura<br />

amministrativa. In mancanza di suddetta copia, ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative<br />

previste dall’allegato L.<br />

Art. 10 - Abbattimenti urgenti in casi di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> di danni<br />

a) Qua<strong>lo</strong>ra il proprietario o il possessore di un terreno dovessero riscontravi piante che rischiano di<br />

provocare un grave e immediato <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone, animali o cose e che tale <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> non possa<br />

essere rimosso con modalità diverse dall’abbattimento, sono tenuti ad avvertire tempestivamente il<br />

Comune di Varese con una delle seguenti modalità:<br />

• lettera in carta libera o comunicazione via fax all’Attività Verde Pubblico, <strong>la</strong> quale, effettuato<br />

prontamente un sopralluogo da parte del Capo Attività o di un suo tecnico delegato, potrà <strong>per</strong>mettere<br />

immediatamente l’abbattimento, contrassegnando <strong>la</strong> pianta col martel<strong>lo</strong> forestale in dotazione<br />

al Comune di Varese;<br />

• presentazione di una <strong>per</strong>izia tecnica forestale e<strong>la</strong>borata e firmata da un Dottore Forestale o un<br />

Dottore Agronomo che accerti, sotto <strong>la</strong> propria responsabilità, <strong>la</strong> presenza di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> immediato.<br />

La <strong>per</strong>izia deve contenere fotografie a stampa a co<strong>lo</strong>ri nitide e una p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> 1:50 -<br />

1:500. Dopo <strong>la</strong> protocol<strong>la</strong>zione al Comune di Varese del<strong>la</strong> <strong>per</strong>izia, le piante possono essere immediatamente<br />

abbattute.<br />

b) In entrambi i casi, se <strong>la</strong> zona in cui si trovano le piante tute<strong>la</strong>te è vinco<strong>la</strong>ta ai sensi del<br />

D.lgs.42/2004, il proprietario o il tito<strong>la</strong>re del terreno in cui esse si trovano deve successivamente<br />

presentare, entro sette giorni dal<strong>la</strong> comunicazione al Comune, formale domanda di autorizzazione<br />

di abbattimento in sanatoria al Comune di Varese e, in caso di vinco<strong>lo</strong> in base al D.lgs.42/2004-<br />

Parte seconda –Beni culturali, anche al<strong>la</strong> Soprintendenza <strong>per</strong> i beni Architettonici e <strong>per</strong> il Paesaggio<br />

del<strong>la</strong> Regione Lombardia con sede a Mi<strong>la</strong>no.<br />

c) Qua<strong>lo</strong>ra, durante un’istruttoria, l’Attività Verde Pubblico rilevasse <strong>la</strong> presenza di piante colpite da<br />

gravi pato<strong>lo</strong>gie o attacchi parassitari non curabili e che rischino di compromettere seriamente in<br />

brevissimo tempo altre piante ancora sane, ovvero piante che rischino di provocare un grave e immediato<br />

<strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> non rimovibile <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone, animali o cose, il Capo Attività o un suo tecnico delegato<br />

dispone l’abbattimento immediato delle piante in esame previa semplice contrassegnatura delle<br />

stesse col martel<strong>lo</strong> forestale in dotazione dell’A.C. o con documentazione scritta di pari univocità<br />

d’identificazione del luogo e dell’evento. Ove necessario, sarà inoltrata, a cura dell’Attività Verde<br />

Pubblico, apposita comunicazione all’Autorità proposta al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dell’eventuale vinco<strong>lo</strong> storicoarchitettonico<br />

e/o paesistico.<br />

Art. 11 - Ambiti di applicazione interdisciplinare<br />

con procedimenti di natura urbanistico-edilizia<br />

a) Ai sensi dell’art. 132 del P.R.G. vigente, qua<strong>lo</strong>ra gli interventi di cui agli articoli 7 (abbattimenti<br />

in zone vinco<strong>la</strong>te), 8 (potature straordinarie, trapianti, scavi in zone vinco<strong>la</strong>te), 9 (abbattimenti,<br />

potature straordinarie, scavi in zone non vinco<strong>la</strong>te) e successivo art. 12 (manutenzione straordinaria<br />

di giardini di su<strong>per</strong>ficie compromessa da <strong>la</strong>vori edili maggiore di 800 mq o di realizza-<br />

10


zione di nuovi giardini con su<strong>per</strong>ficie finale di nuova formazione maggiore di 800 mq) rientrino<br />

nell’ambito di un progetto di nuova costruzione, ampliamento, ristrutturazione e/o sostituzione<br />

edilizia soggetto a <strong>per</strong>messo di costruire, gli interventi sul patrimonio vegetale vengono assentiti<br />

contestualmente al re<strong>la</strong>tivo provvedimento finale, che ne deve dare esplicitamente atto, allegando <strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>tiva documentazione grafica quale parte integrante e sostanziale del provvedimento medesimo.<br />

b) Nel caso di cui al comma precedente e ferma restando <strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> documentazione richiesta<br />

in funzione dei singoli interventi, anche qua<strong>lo</strong>ra non siano previsti interventi di abbattimento,<br />

trapianto, potature con modalità tecniche vietate sulle piante tute<strong>la</strong>te, <strong>la</strong> documentazione a corredo<br />

del progetto edilizio deve, altresì, essere completa di specifica p<strong>la</strong>nimetria, in sca<strong>la</strong> 1:100 o<br />

1:200, con “rilievo botanico-forestale”(non necessariamente eseguito dai professionisti indicati nel<br />

successivo art. 12 commi b e c), re<strong>la</strong>tiva al<strong>lo</strong> stato di fatto di tutte le “piante tute<strong>la</strong>te” esistenti, e<br />

completa del<strong>la</strong> indicazione dei seguenti dati:<br />

• nome anche volgare degli alberi tute<strong>la</strong>ti esistenti;<br />

• p<strong>la</strong>nimetria con rilievo quotato degli alberi tute<strong>la</strong>ti esistenti, al pari di quanto già è necessario<br />

produrre <strong>per</strong> i manufatti esistenti;<br />

• altezza, arrotondata al metro degli alberi tute<strong>la</strong>ti esistenti;<br />

• diametro del fusto a 1,30 m di altezza degli alberi tute<strong>la</strong>ti esistenti;<br />

• documentazione fotografica a co<strong>lo</strong>ri, estesa a tutte le “piante tute<strong>la</strong>te” presenti, con espressa indicazione<br />

del punto in p<strong>la</strong>nimetria in cui le fotografie sono state scattate.<br />

c) Qua<strong>lo</strong>ra invece gli interventi di cui agli articoli 7, 8, 9 e successivo art. 12 rientrino nell’ambito di<br />

un progetto soggetto a Denuncia di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività o<br />

Attività edilizia libera (art. 6 DPR 380/2001, così come modificato dal<strong>la</strong> L. n. 737/2010), il richiedente<br />

dovrà preliminarmente presentare all’Attività Verde pubblico tutta <strong>la</strong> documentazione necessaria<br />

<strong>per</strong> l’acquisizione dei pareri/autorizzazioni necessarie <strong>per</strong> l’effettuazione dei singoli interventi,<br />

ivi compresa, ove ricorrano i presupposti, apposita Denuncia di abbattimento alberi, completa del<strong>la</strong><br />

documentazione di cui al precedente comma b). I pareri/autorizzazioni conseguiti, corredati dal<strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>tiva documentazione tecnica, costituiranno parte integrante del progetto edilizio di cui al<strong>la</strong> Denuncia<br />

di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività e dovranno essere depositati<br />

contestualmente alle medesime, ovvero all’apposita comunicazione prevista <strong>per</strong> l’Attività Edilizia<br />

Libera. Ana<strong>lo</strong>gamente, nell’ipotesi in cui l’effettuazione degli interventi di cui agli articoli 7, 8, 9 e<br />

successivo art. 12 sia subordinata al pagamento degli oneri di compensazione ambientale di cui al<br />

successivo art. 13, <strong>la</strong> quietanza attestante l’avvenuto versamento dovrà essere prodotta contestualmente<br />

al<strong>la</strong> DIA, SCIA o Comunicazione.<br />

d) Nell’ambito dei procedimenti amministrativi re<strong>la</strong>tivi ai commi precedenti in capo al<strong>lo</strong> Sportel<strong>lo</strong><br />

Unico <strong>per</strong> l’Edilizia o <strong>per</strong> le Attività produttive, l’espressione del parere – ancorché in sede di Conferenza<br />

dei servizi - da parte dell’Attività Verde Pubblico è da considerarsi obbligatorio e vinco<strong>la</strong>nte<br />

nei seguenti casi:<br />

• abbattimenti e trapianti di “piante tute<strong>la</strong>te” <strong>per</strong> interventi edilizi;<br />

• interventi di abbattimento, trapianto, realizzazione di nuovi giardini e parchi o manutenzione<br />

straordinaria di giardini e parchi preesistenti, in zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del Decreto Legis<strong>la</strong>tivo<br />

42/2004- Parte terza –Beni paesaggistici.<br />

e) In sede di espressione di parere, di cui al comma precedente, l’Attività Verde Pubblico può richiedere<br />

integrazioni al progetto edilizio, ovvero modifiche comportanti l’esecuzione di specifiche misure<br />

di mitigazione e/o compensazione ambientale con le modalità indicate all’art. 13 comma g) del<br />

presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

f) Nei casi di cui al presente artico<strong>lo</strong>, i termini <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio dei rispettivi provvedimenti amministrativi<br />

sono stabiliti dalle Norme vigenti.<br />

11


Art. 12<br />

Nuova realizzazione di giardini e parchi e manutenzione straordinaria di giardini e parchi preesistenti<br />

(vedasi definizioni allegato F)<br />

a) Tutti gli interventi facenti parte o meno di un progetto edilizio di nuova costruzione, ampliamento o<br />

ristrutturazione edilizia o comunque collegati a quest’ultimo progetto<br />

• che comportino <strong>la</strong> realizzazione di un nuovo giardino di su<strong>per</strong>ficie finale su<strong>per</strong>iore a 800<br />

mq;<br />

• che comportino <strong>la</strong> manomissione/manutenzione straordinaria di giardini e parchi preesistenti<br />

<strong>per</strong> una su<strong>per</strong>ficie d’intervento pari o su<strong>per</strong>iore a 800 mq;<br />

• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie, di manutenzione straordinaria di spazi a verde che richiedano<br />

l’abbattimento e/o il trapianto, nell’arco massimo di tre anni, di venti od oltre “piante tute<strong>la</strong>te”;<br />

• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie, di nuova realizzazione o manutenzione straordinaria di spazi a<br />

verde di zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del D.lgs.42/2004 qua<strong>lo</strong>ra siano previsti abbattimenti di alberi<br />

tute<strong>la</strong>ti;<br />

• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie che presentano peculiari caratteristiche ornamentali e paesaggistiche<br />

descritte nell’allegato E da accertarsi con motivato provvedimento dirigenziale<br />

devono essere corredati da un progetto tecnico colturale redatto in conformità coi commi successivi.<br />

Si precisa che <strong>per</strong> su<strong>per</strong>ficie di nuova realizzazione di giardino o parco di cui sopra s’intende <strong>la</strong><br />

su<strong>per</strong>ficie finale destinata effettivamente a giardino come meglio specificato nell’allegato F del<br />

presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>.<br />

b) Nel caso che <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie del<strong>lo</strong> spazio a verde realizzata o comunque manomessa sia tra 800 mq e<br />

2000 mq, il “progetto tecnico colturale” deve essere firmato dal progettista dell’intervento edilizio e<br />

da un Dottore Forestale, Dottore Agronomo, Perito Agrario o Agrotecnico iscritto nei re<strong>la</strong>tivi Albi o<br />

Collegi professionali.<br />

c) Nel caso che <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie del<strong>lo</strong> spazio a verde realizzata o comunque manomessa sia pari o su<strong>per</strong>iore<br />

a 2.000 mq, ovvero nel caso che si propongano interventi che devono essere effettuati da un Dottore<br />

Forestale o Dottore Agronomo, il “progetto tecnico colturale” deve essere firmato dal progettista<br />

dell’intervento edilizio e da un Dottore Forestale o un Dottore Agronomo, iscritto nel re<strong>la</strong>tivo Albo<br />

professionale.<br />

d) Qua<strong>lo</strong>ra il progetto tecnico-colturale rientri nell’ambito di un progetto soggetto a Denuncia di Inizio<br />

Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività o Attività edilizia libera (art. 6 DPR 380/2001, così<br />

come modificato dal<strong>la</strong> L. n. 737/2010), il richiedente dovrà preliminarmente presentare all’Attività<br />

Verde pubblico l’e<strong>la</strong>borato progettuale <strong>per</strong> l’acquisizione del parere necessario <strong>per</strong> l’effettuazione<br />

dell’intervento. Il parere conseguito, corredato dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva documentazione tecnica progettuale ed<br />

istruttoria , costituirà parte integrante del progetto edilizio di cui al<strong>la</strong> Denuncia di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione<br />

Certificata di Inizio Attività e dovrà essere depositato contestualmente alle medesime, ovvero<br />

all’apposita comunicazione prevista <strong>per</strong> l’Attività Edilizia Libera.<br />

Ana<strong>lo</strong>gamente, nell’ipotesi in cui l’effettuazione del progetto tecnico-colturale sia subordinata al<br />

pagamento degli oneri di compensazione ambientale di cui al successivo art. 13, <strong>la</strong> quietanza attestante<br />

l’avvenuto versamento dovrà essere prodotta contestualmente al<strong>la</strong> DIA, SCIA o Comunicazione.<br />

12


e) Costituiscono parte integrante del “progetto tecnico colturale” una p<strong>la</strong>nimetria in sca<strong>la</strong> adeguata<br />

del<strong>lo</strong> stato di fatto e una dell’intervento programmato, una documentazione fotografica (non a sviluppo<br />

istantaneo) e una re<strong>la</strong>zione contenente i dati necessari a definire:<br />

I. le caratteristiche micro-climatiche e pedo<strong>lo</strong>giche;<br />

II. tutte le piante esistenti, opportunamente dimensionate e ubicate in p<strong>la</strong>nimetria, e quelle da abbattere,<br />

trapiantare, potare o da mettere a dimora;<br />

III. le specie e le varietà botaniche da impiegare;<br />

IV. le dimensione e <strong>la</strong> tipo<strong>lo</strong>gia del materiale vivaistico e tipo<strong>lo</strong>gia del tutore;<br />

V. le <strong>la</strong>vorazioni del suo<strong>lo</strong> e concimazioni che si effettueranno;<br />

VI. gli scavi ed i riporti di terra previsti;<br />

VII. il <strong>per</strong>iodo in cui si effettuerà l’impianto;<br />

VIII. il programma di manutenzione dei primi 3 anni dall’impianto;<br />

f) Qua<strong>lo</strong>ra si propongano in ambito di progetto tecnico colturale interventi di abbattimento, trapianto,<br />

potatura di “piante tute<strong>la</strong>te”, non è necessario presentare a parte domande o denuncia di abbattimento,<br />

purché sia presentata tutta <strong>la</strong> documentazione necessaria.<br />

g) Qua<strong>lo</strong>ra <strong>la</strong> realizzazione di nuovi giardini e parchi o <strong>la</strong> manutenzione straordinaria di giardini o<br />

parchi preesistenti sia autonoma da altri interventi di nuova costruzione, ampliamento o ristrutturazione<br />

edilizia, l’autorizzazione o il diniego all’intervento sono ri<strong>la</strong>sciati dall’Attività Verde Pubblico<br />

entro quaranta giorni dal<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> domanda qua<strong>lo</strong>ra vi sia l’assenza di vinco<strong>lo</strong> paesistico<br />

ambientale o entro 60 giorni in sua presenza. Entro tale termine, l’Attività Verde Pubblico<br />

potrà richiedere modifiche o integrazioni al progetto. Dal<strong>la</strong> data di presentazione da parte del progettista<br />

delle modifiche o integrazione richieste decorrono altri trenta giorni entro i quali l’Attività<br />

Verde Pubblico concederà o negherà l’autorizzazione.<br />

h) Il ritiro dell’autorizzazione è subordinato al versamento, presso <strong>la</strong> Tesoreria Comunale, del<strong>la</strong> somma<br />

stabilita dalle tabelle di volta in volta vigenti <strong>per</strong> diritti di Segreteria.<br />

i) La realizzazione degli interventi dovrà essere diretta da un professionista in possesso dei requisiti di<br />

cui ai commi b) e c) del presente artico<strong>lo</strong>. Tale professionista dovrà inviare al Comune di Varese,<br />

Attività Verde Pubblico:<br />

j) le date di inizio e di conclusione degli interventi entro tre giorni <strong>la</strong>vorativi dall’evento;<br />

• gli estremi (ragione sociale e indirizzo) dell’impresa di giardinaggio che esegue i <strong>la</strong>vori, entro<br />

tre giorni <strong>la</strong>vorativi dall’inizio dei <strong>la</strong>vori;<br />

• un certificato che attesti <strong>la</strong> corretta esecuzione degli interventi entro mesi sei dal<strong>la</strong> conclusione<br />

dei <strong>la</strong>vori stessi.<br />

k) Tutti gli interventi gli interventi facenti parte o meno di un progetto edilizio di nuova costruzione,<br />

ampliamento o ristrutturazione edilizia o comunque collegati a quest’ultimo progetto<br />

• che comportino <strong>la</strong> realizzazione di un nuovo giardino di su<strong>per</strong>ficie finale inferiore a 800<br />

mq;<br />

• che comportino <strong>la</strong> manomissione/manutenzione straordinaria di giardini e parchi preesistenti<br />

<strong>per</strong> una su<strong>per</strong>ficie d’intervento inferiore a 800 mq;<br />

• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie, di manutenzione straordinaria di spazi a verde che richiedano<br />

l’abbattimento e/o il trapianto, nell’arco massimo di tre anni, di meno di venti “piante tute<strong>la</strong>te”;<br />

• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie, di nuova realizzazione o manutenzione straordinaria di spazi<br />

a verde di zone vinco<strong>la</strong>te ai sensi del D.lgs.42/2004 senza che siano previsti abbattimenti di<br />

alberi tute<strong>la</strong>ti;<br />

13


• su aree di qualsiasi su<strong>per</strong>ficie che non presentano peculiari caratteristiche ornamentali e paesaggistiche<br />

descritte nell’allegato E ovvero non accertate da motivato provvedimento dirigenziale<br />

dovranno prevedere, a cura del proprietario o di chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale <strong>la</strong> pratica edilizia il rilievo<br />

botanico-forestale, non necessariamente eseguito dai professionisti indicati nei commi b) e c), del<strong>lo</strong><br />

stato di fatto come indicato al precedente art. 11 comma b) e <strong>la</strong> messa a dimora di giovani alberi<br />

all’interno del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie verde di <strong>per</strong>tinenza dell’area oggetto di manomissione salvo <strong>la</strong> preesistenza<br />

di sufficienti esemp<strong>la</strong>ri arborei come da allegato G, il tutto entro <strong>la</strong> stagione invernale successiva<br />

<strong>la</strong> fine dei <strong>la</strong>vori edili.<br />

Rimane inteso che se l’intervento rientri nell’ambito di un progetto soggetto a Denuncia di Inizio<br />

Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività o Attività edilizia libera (art. 6 DPR 380/2001,<br />

così come modificato dal<strong>la</strong> L. n. 737/2010), il richiedente dovrà preliminarmente presentare<br />

all’Attività Verde pubblico il rilievo botanico-forestale nel<strong>lo</strong> stato di fatto e di progetto <strong>per</strong><br />

l’acquisizione del parere necessario <strong>per</strong> l’effettuazione dell’intervento. Il parere conseguito, corredato<br />

dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva documentazione tecnica progettuale ed istruttoria , costituirà parte integrante del<br />

progetto edilizio di cui al<strong>la</strong> Denuncia di Inizio Attività, Segna<strong>la</strong>zione Certificata di Inizio Attività e<br />

dovrà essere depositato contestualmente alle medesime, ovvero all’apposita comunicazione prevista<br />

<strong>per</strong> l’Attività Edilizia Libera. Ana<strong>lo</strong>gamente, nell’ipotesi in cui l’effettuazione del progetto edilizio<br />

sia subordinato al pagamento degli oneri di compensazione ambientale di cui al successivo art.<br />

13, <strong>la</strong> quietanza attestante l’avvenuto versamento dovrà essere prodotta contestualmente al<strong>la</strong> DIA,<br />

SCIA o Comunicazione.<br />

l) Le c<strong>la</strong>ssi dimensionali degli alberi di nuova posa ed i quantitativi minimi prescritti sono definiti<br />

dall’allegato G.<br />

m) Nel<strong>la</strong> realizzazione di nuovi giardini, parchi e aree verdi in genere, i soggetti pubblici e privati devono<br />

ispirarsi ai seguenti criteri:<br />

• manutenzione straordinaria o restauro conservativo in parchi e giardini storici ispirata ai criteri<br />

elencati nel<strong>la</strong> Carta giardini storici detta "Carta di Firenze” (Allegato I).<br />

• scelta prevalente di piante autoctone o naturalizzate o acclimatate nel<strong>la</strong> tre fasce climatiche del<strong>la</strong><br />

città di Varese (Lauretum freddo, Castanetum caldo/freddo, Fagetum come definiti dal Pavari)<br />

ed utilizzo di materiale vivaistico di prima qualità;<br />

• rispetto del<strong>la</strong> biodiversità a tute<strong>la</strong> anche nel<strong>la</strong> componente faunistica frequentante i parchi e i<br />

giardini urbani citata in premessa del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>;<br />

• corretta progettazione tecnica (distanze tra alberi, costruzioni limitrofe e sedi stradali), ambientale<br />

e paesaggistica;<br />

• diversificazione delle specie al fine di ottenere maggiore stabilità bio<strong>lo</strong>gica e minore incidenza di<br />

ma<strong>la</strong>ttie e parassiti;<br />

• riduzione dell’impatto edilizio inteso come im<strong>per</strong>meabilizzazione del suo<strong>lo</strong> o sostituzione del<strong>lo</strong><br />

stesso con materiali/manufatti morti non drenanti e non evapotraspiranti. A tal riguardo si elencano<br />

i criteri preferenziali di scelta progettuale, dettati da finalità mitigative e compensative<br />

dell’o<strong>per</strong>a dell’uomo:<br />

I. infiltrazione e smaltimento in su<strong>per</strong>ficie delle acque meteoriche;<br />

II. utilizzo di pavimentazioni esterne drenanti con va<strong>lo</strong>ri di coefficiente di deflusso pari a<br />

max 0,50 ovvero il più possibile vicini al suo<strong>lo</strong> indisturbato (0,10): <strong>per</strong> quanto riguarda<br />

<strong>la</strong> tipo<strong>lo</strong>gia e i materiali di finitura delle su<strong>per</strong>fici esterne esposte alle acqua meteoriche<br />

si farà riferimento alle tipo<strong>lo</strong>gie costruttive ed ai va<strong>lo</strong>ri di deflusso riportati nel<strong>la</strong> procedura<br />

R.I.E. (riduzione dell’impatto edilizio) ex art. 19/bis del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> edilizio del<br />

Comune di Bolzano e s.m.i. ;<br />

14


III. tecno<strong>lo</strong>gie <strong>per</strong> il verde pensile estensivo/intensivo secondo <strong>la</strong> Normativa UNI<br />

11235/2007;<br />

IV. utilizzo di tecniche d’ingegneria naturalistica secondo i criteri dettati dal<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione<br />

regionale vigente “Quaderno o<strong>per</strong>e tipo di ingegneria natu<strong>la</strong>ristica” D.G.R del<br />

29.2.2000 n° 6/48740;<br />

V. utilizzo di verde verticale tradizionale (rampicanti radicati sul piano di campagna, graticciate,<br />

<strong>per</strong>gole, quinte vegetali arboree) qua<strong>lo</strong>ra le altezze del manufatto non necessitino<br />

di soluzioni in contenitore, in substrati inerti fertirrigati etc. altamente <strong>lo</strong>ntani dal<strong>la</strong><br />

naturalità ed onerosi.<br />

VI. Per <strong>la</strong> progettazione e l'allestimento di parchi e aree gioco di nuova costruzione o destinate<br />

a modifiche, miglioramenti, ricostruzione occorre far riferimento al<strong>la</strong> normativa attualmente<br />

esistente e<strong>la</strong>borata dall'Ente Italiano di Unificazione in attuazione delle direttive<br />

europee UNI EN 11123: "Guida al<strong>la</strong> progettazione dei parchi e delle aree da gioco<br />

all'a<strong>per</strong>to"; UNI EN 1176: "Attrezzature <strong>per</strong> aree gioco - Requisiti...."; UNI EN 1177:<br />

Rivestimenti di su<strong>per</strong>fici di aree da gioco ad assorbimento di impatto - Requisiti di sicurezza<br />

e metodi di prova".<br />

VII. Per <strong>la</strong> progettazione e realizzazione di ogni impianto di irrigazione dovranno seguirsi le<br />

indicazioni contenute nel<strong>la</strong> normativa di riferimento UNI EN 12484 nei capitoli 1-2-3-<br />

4: "Tecniche di irrigazione. Sistemi di irrigazione automatica da prato". Sono fatte salve<br />

eventuali s.m.i..<br />

n) Nel<strong>la</strong> sistemazione a verde degli spazi esterni dovranno essere recepiti i criteri del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>,<br />

qua<strong>lo</strong>ra in difformità con quanto indicato dalle Norme tecniche di attuazione del PRG o<br />

dal <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> Edilizio previsto dall’art. 28 comma 1 lettera b) del<strong>la</strong> l.r. 12/05, salvo tipo<strong>lo</strong>gie<br />

costruttive alternative migliorative e/o sopraggiunte disposizioni legis<strong>la</strong>tive sovracomunali.<br />

Art. 13<br />

Interventi prescritti, interventi di mitigazione e compensazione ambientale<br />

a) L’autorizzazione all’abbattimento dovrà essere vinco<strong>la</strong>ta all’obbligo di effettuare il reimpianto con<br />

nuovi soggetti botanici.<br />

b) L’autorizzazione al trapianto potrà essere accompagnata dall’obbligo di reimpianto in caso di morte<br />

dei soggetti botanici interessati.<br />

c) In caso di denuncia di abbattimento, l’Attività Verde Pubblico prescriverà, nei termini prescritti <strong>per</strong><br />

il sopralluogo, il reimpianto con nuovi soggetti botanici.<br />

d) Al fine di tute<strong>la</strong>re eventuali presenze di specie animali (allegato B.2) nidificanti, in letargo o comunque<br />

presenti presso piante <strong>per</strong> le quali viene concessa l’autorizzazione all’abbattimento o al<br />

trapianto, l’Attività Verde Pubblico potrà imporre che tali interventi siano effettuati nel<strong>la</strong> stagione<br />

opportuna, purché non sussistano gravi e immediati <strong>per</strong>icoli <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone o cose.<br />

e) In caso di esecuzione di <strong>la</strong>vori edili in prossimità di “piante tute<strong>la</strong>te”, queste ultime devono essere,<br />

nei limiti del possibile, escluse dall’area di cantiere. È obbligatorio proteggere le "piante tute<strong>la</strong>te"<br />

che non fosse possibile escludere dall’area di cantiere con apposite strutture temporanee che evitino<br />

il danneggiamento del fusto e degli apparati radicali. In partico<strong>la</strong>re:<br />

• <strong>la</strong> chioma va irrorata con acqua qua<strong>lo</strong>ra vi si depositassero sopra polveri in gran quantità;<br />

• il tronco va riparato con tavole di legno alte almeno 2,5 m, senza inchiodarle al tronco stesso.<br />

• le radici vanno protette, osservando scrupo<strong>lo</strong>samente le norme indicate nel precedente art. 4 e 5.<br />

Le “piante tute<strong>la</strong>te” non possono essere utilizzate, neppure temporaneamente, quali sostegni <strong>per</strong> cavi,<br />

transenne, ripari, recinzioni e simili. Al termine dei <strong>la</strong>vori, il suo<strong>lo</strong> in prossimità delle “piante tute<strong>la</strong>te”<br />

deve essere ripulito e decompattato, senza causare danni alle radici.<br />

15


f) In caso di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> <strong>per</strong> <strong>per</strong>sone, animali o cose determinato da possibili schianti di piante,<br />

l’Amministrazione Comunale potrà, con apposita ordinanza sindacale, disporre l’esecuzione di<br />

specifici interventi o l’abbattimento delle piante interessate, con onere a carico del proprietario.<br />

g) In caso di comprovata necessità di abbattimento e/o capitozzatura di piante tute<strong>la</strong>te a fini edilizi ed<br />

in assenza di soluzioni alternative che consentano al tempo stesso <strong>la</strong> potestà attuativa secondo <strong>lo</strong><br />

strumento urbanistico vigente e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> del patrimonio arboreo, il proprietario o chi ne abbia<br />

tito<strong>lo</strong> legale è tenuto<br />

• all’esecuzione di o<strong>per</strong>e di mitigazione e compensazione ambientale dal va<strong>lo</strong>re almeno pari a<br />

quel<strong>lo</strong> dei soggetti botanici interessati all’abbattimento e/o capitozzatura, da eseguirsi, su proposta<br />

del proprietario o di chi ne abbia tito<strong>lo</strong> legale, anche in altra proprietà privata differente da quel<strong>la</strong><br />

dell’intervento purché posta nel territorio del Comune di Varese ed ancora su su<strong>per</strong>fici di proprietà<br />

pubblica indicate dall’Attività Verde Pubblico;<br />

• oppure ad eseguire forniture di materiale vivaistico e d’arredo urbano da impiegarsi su aree di<br />

proprietà pubblica;<br />

• oppure, in caso di impossibilità tecnica di soddisfare le fattispecie di cui sopra, al pagamento di<br />

oneri di compensazione ambientale da versare all’Amministrazione Comunale su apposito capito<strong>lo</strong><br />

d’entrata del Bi<strong>la</strong>ncio che finanzierà spese <strong>per</strong> interventi di manutenzione e ripristini delle aree<br />

verdi comunali a cura dell’Attività Verde Pubblico.<br />

Il va<strong>lo</strong>re di dette o<strong>per</strong>e, oneri o forniture, individuate nelle categorie “Verde e arredo urbano” opp.<br />

“Ingegneria naturalistica” del<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione LLPP vigente, comprendenti sempre e comunque <strong>la</strong> messa a<br />

dimora di nuovi alberi, è desumibile dal<strong>la</strong> sommatoria del va<strong>lo</strong>re delle piante eliminate, considerate<br />

nelle condizioni vegetative e conservative anteriori ad eventuali interventi di abbattimento o potatura con<br />

modalità vietate non autorizzati, come da tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C 1 del presente rego<strong>la</strong>mento.<br />

Le forniture e/o le o<strong>per</strong>e <strong>per</strong> interventi di mitigazione e compensazione ambientale dovranno essere<br />

condotte da Imprese rego<strong>la</strong>rmente iscritte al<strong>la</strong> CCIAA e specializzate in creazione e/o manutenzione del<br />

Verde.<br />

I costi del<strong>la</strong> manodo<strong>per</strong>a, dei noli, delle forniture o delle o<strong>per</strong>e compiute devono essere conformi ai<br />

seguenti prezziari, vigenti all’epoca del<strong>la</strong> proposta di mitigazione e compensazione ambientale:<br />

• Elenco prezzi del<strong>la</strong> Manutenzione Ordinaria del Verde Pubblico del Comune di Varese;<br />

• Prezziario OOPP del<strong>la</strong> Regione Lombardia, redatto ai sensi del<strong>la</strong> L.109/94 e s.m.i;<br />

• Listino prezzi informativi o<strong>per</strong>e compiute <strong>per</strong> l’edilizia - CCIAA - Provincia di Varese;<br />

• Listino Assoverde.<br />

Art. 14<br />

Salvaguardia fitopato<strong>lo</strong>gica<br />

a) Tutte le piante colpite da pato<strong>lo</strong>gie, fra le quali potrebbero esservi quelle descritte nell’allegato B,<br />

devono essere prontamente segna<strong>la</strong>te all’Attività Verde Pubblico del Comune di Varese.<br />

Deve altresì essere segna<strong>la</strong>ta ogni altra manifestazione anoma<strong>la</strong> che <strong>per</strong> virulenza o ve<strong>lo</strong>cità di diffusione<br />

o estensione possa pregiudicare o compromettere popo<strong>la</strong>menti arborei o diffondersi ampiamente,<br />

nonché nuove pato<strong>lo</strong>gie o parassito<strong>lo</strong>gie <strong>la</strong> cui <strong>lo</strong>tta dovesse essere dichiarata obbligatoria<br />

dagli Organi Fitosanitari competenti. Nell’allegato N sono elencati i principali riferimenti legis<strong>la</strong>tivi<br />

di <strong>lo</strong>tta obbligatoria ad avversità biotiche degli alberi.<br />

b) In caso di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> di diffusione del<strong>la</strong> pato<strong>lo</strong>gie o attacchi parassitari di partico<strong>la</strong>re gravità in spazi<br />

verdi di proprietà pubblica o comunque di proprietà di terzi, l’Amministrazione Comunale potrà,<br />

con apposita ordinanza sindacale, imporre l’esecuzione di specifici interventi fitosanitari o<br />

l’abbattimento delle piante affette, con onere a carico del proprietario.<br />

16


c) I proprietari o i gestori di aree verdi sono tenuti ad effettuare, avvalendosi se del caso dell’o<strong>per</strong>a<br />

professionale di un Dottore Forestale o Dottore Agronomo, <strong>per</strong>iodici controlli (a proprie spese) delle<br />

condizioni di salute delle piante che si trovano nei terreni di <strong>lo</strong>ro <strong>per</strong>tinenza, al fine di provvedere<br />

tempestivamente alle cure fitoiatriche necessarie o all’eventuale richiesta di abbattimento delle<br />

piante, prevenendo così possibili situazioni di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> verso se stessi o terzi.<br />

d) I trattamenti contro parassiti, patogeni e infestanti devono essere realizzati preferibilmente ricorrendo<br />

a criteri colturali, al<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta bio<strong>lo</strong>gica o a sostanze chimiche di bassa o nul<strong>la</strong> tossicità sull’Uomo,<br />

sul<strong>la</strong> fauna e sul<strong>la</strong> f<strong>lo</strong>ra selvatica. I trattamenti chimici devono essere possibilmente eseguiti in base<br />

ai principi del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta guidata e integrata, evitando il più possibile <strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta a calendario. Le concimazioni<br />

devono essere eseguite di preferenza con sostanze, quantità e modalità di spargimento tali da<br />

non produrre inquinamento diretto o indiretto nel suo<strong>lo</strong> e delle acque.<br />

Art. 15 - Affidamento, sponsorizzazione delle aree verdi comunali, adozione di alberi e orti urbani<br />

a) Con il termine "affidamento" si intende <strong>la</strong> conduzione di interventi di manutenzione di aree verdi<br />

comunali, generalmente di picco<strong>la</strong> estensione, e/o <strong>la</strong> gestione di servizi ad esse collegati, svolta da<br />

privati in forma di vo<strong>lo</strong>ntariato.<br />

b) Nell'intento di <strong>per</strong>mettere e di rego<strong>la</strong>mentare <strong>la</strong> partecipazione diretta di privati alle o<strong>per</strong>e di manutenzione<br />

delle aree a verde pubblico e al<strong>la</strong> gestione di servizi ad esse collegati, l'Amministrazione<br />

Comunale ha <strong>la</strong> facoltà di affidare, senza oneri <strong>per</strong> <strong>la</strong> stessa, a <strong>per</strong>sone fisiche o giuridiche, previo<br />

<strong>per</strong>iodico avviso pubblico di manifestazione d’interesse, <strong>la</strong> manutenzione di piccole aree di verde<br />

pubblico, <strong>la</strong> gestione di servizi ad esse collegati, nonché <strong>la</strong> realizzazione di interventi di sistemazione<br />

a verde, di arredo urbano e di strutture finalizzate all'utilizzo del verde in generale.<br />

c) Nelle zone urbane di trasformazione, ove si col<strong>lo</strong>cano interventi di edilizia residenziale con realizzazione<br />

di aree verdi di uso pubblico cedute al<strong>la</strong> Città a scomputo degli oneri di urbanizzazione, è<br />

facoltà dell’Amministrazione Comunale dare in custodia ai proprietari in forma associata mediante<br />

stipu<strong>la</strong> di apposite convenzioni, specifiche aree verdi a condizione che ne venga mantenuto l'uso<br />

pubblico, ove sussistano motivi di partico<strong>la</strong>re criticità <strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza e manutenzione.<br />

d) L'affidamento è rego<strong>la</strong>to da apposito disciplinare predisposto dall'Amministrazione Comunale e<br />

concordato, <strong>per</strong> ogni singo<strong>lo</strong> caso, preventivamente con l’Attività Verde Pubblico e sottoscritto dalle<br />

parti.<br />

e) Con il termine "sponsorizzazione" si intende <strong>la</strong> conduzione di interventi di manutenzione di aree<br />

verdi comunali, generalmente di picco<strong>la</strong> estensione, e/o <strong>la</strong> gestione di servizi ad esse collegati e/o <strong>la</strong><br />

realizzazione di interventi di sistemazione a verde o in materia di arredo urbano, svolte da imprenditori<br />

e società commerciali a tito<strong>lo</strong> gratuito, in cambio dell'instal<strong>la</strong>zione di una o più targhe informative<br />

realizzate e col<strong>lo</strong>cate secondo modalità stabilite dall'Amministrazione mediante contratto fra<br />

le parti.<br />

f) La sponsorizzazione è rego<strong>la</strong>ta da apposito contratto sottoscritto dalle parti di durata almeno triennale,<br />

prorogabile, comprensivo di disciplinare predisposto dall'Attività Verde Pubblico e da cronoprogramma<br />

dei <strong>la</strong>vori nel rispetto delle norme che rego<strong>la</strong>no <strong>la</strong> procedura di sponsorizzazione: trattato<br />

UE, art. 26 del D.Lgs. 12.4.2006 n. 163, art.3 del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> Comunale <strong>per</strong> <strong>la</strong> disciplina dei<br />

Contratti.<br />

g) Con il termine "adozione di alberi" si intende <strong>la</strong> donazione di un albero da porre a dimora nelle<br />

proprietà comunali. Agli oneri di successiva manutenzione provvederà <strong>la</strong> Città di Varese, nell'ambito<br />

del<strong>la</strong> propria attività di gestione del verde pubblico. Oltre a proseguire i propri programmi di ringiovanimento<br />

arboreo, quindi, <strong>la</strong> Città di Varese promuove <strong>la</strong> donazione di alberi da parte di privati<br />

cittadini, singoli o associati; enti privati non profit; aziende, purché quest’ultime non intendano associare<br />

<strong>la</strong> donazione a comunicazioni pubblicitarie (se sì, occorre invece partecipare al<strong>la</strong> procedura<br />

del<strong>la</strong> sponsorizzazione).<br />

h) Per adottare un albero è sufficiente proporsi presentando richiesta scritta anche via e-mail. Specie,<br />

17


luogo e data del<strong>la</strong> messa a dimora dell’albero verranno comunicate al donatore con congruo anticipo.<br />

i) Le specie che si metteranno a dimora sono quelle presenti nelle aree verdi del Comune di Varese<br />

(circa 130 specie): dovranno essere idonee dal punto di vista naturalistico, storico e paesaggistico a<br />

ciò che le circonda e al<strong>lo</strong> spazio che andranno ad occupare <strong>per</strong> i prossimi secoli.<br />

j) Le dimensioni delle piante donate saranno di circonferenza 16-18 cm <strong>per</strong> le specie di terza grandezza<br />

e circonferenza 18-20 cm. <strong>per</strong> quelle di prima e seconda grandezza).<br />

k) Le piante saranno messe a dimora in giardini e parchi che presentano le caratteristiche e gli spazi<br />

<strong>per</strong> poter ospitare nuovi alberi. Da questa iniziativa sono incluse le alberate stradali;<br />

l) La messa a dimora verrà realizzato a cura del<strong>la</strong> Città di Varese, Attività Verde Pubblico, nel<strong>la</strong> prima<br />

stagione fredda successiva al ricevimento del<strong>la</strong> donazione. Le richieste <strong>per</strong>venute nel corso dell'anno,<br />

saranno inserite nel<strong>la</strong> campagna di messa a dimora di fine marzo successivo; le richieste <strong>per</strong>venute<br />

oltre il 31 marzo saranno inserite nel<strong>la</strong> campagna dell'anno successivo.<br />

m) Per incentivare i cittadini a partecipare all’iniziativa, è stato individuato come unico costo, pari a €<br />

200,00 IVA compresa, indipendentemente da specie, l’onere <strong>per</strong> <strong>la</strong> donazione dell’albero di 3°<br />

grandezza (circ. fusto 16-18 cm), di 2° e 1° grandezza (circ. fusto 18-20 cm) che verranno acquistato<br />

da parte dell’Amministrazione comunale.<br />

n) Specie, luogo e data del<strong>la</strong> messa a dimora dell’albero verranno comunicate al donatore con congruo<br />

anticipo. Sarà cura dell’Assessorato, salvo diversa indicazione del donante, divulgare le generalità<br />

del medesimo sul sito informatico dell’Amministrazione comunale.<br />

o) Per "orti urbani" si intendono luoghi di una comunità che gestisce attivamente <strong>la</strong> terra <strong>per</strong> ottenerne<br />

i suoi frutti, più in partico<strong>la</strong>re s’intende un appezzamento di terreno pubblico di 50 mq ca.,<br />

messo a disposizione dei cittadini, destinato al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> coltivazione di ortaggi, frutti e fiori ad uso<br />

dell’assegnatario con l’obiettivo di dare un sostegno al reddito, favorire un utilizzo di carattere<br />

ricreativo e sociale, preservare, ampliare e tramandare le competenze agronomiche e le credenze e<br />

tradizioni multiculturali millenarie legate all’agricoltura;<br />

p) l’Amministrazione Comunale considera <strong>la</strong> costituzione degli “orti urbani” un doveroso servizio al<br />

cittadino capace di giovare al benessere psico-fisico ed economico delle <strong>per</strong>sone, <strong>per</strong> questo i terreni<br />

vengono messi a disposizione di tutti, con partico<strong>la</strong>re riguardo <strong>per</strong> gli anziani, i disoccupati, i diversamente<br />

abili, gli studenti e le casalinghe;<br />

q) l’Amministrazione Comunale realizza gli orti urbani in funzione delle richieste che <strong>per</strong>verranno<br />

in seguito ad avviso pubblico di manifestazione d’interesse da parte dei residenti. Gli orti saranno<br />

ricavati da aree pubbliche a destinazione agrico<strong>la</strong>, incolte, aree marginali inserite in aree verdi<br />

d’interesse collettivo, al<strong>lo</strong> scopo individuate in osservanza delle norme stabilite negli strumenti<br />

urbanistici vigenti ed in quantità basate sul<strong>la</strong> effettiva disponibilità di risorse economico-finanziarie.<br />

Sulle aree da adibire ad orti urbani saranno realizzati accessi pedonali, zone comuni a scopo<br />

ricreativo, ed individuati i luoghi accessori e funzionali al<strong>la</strong> coltivazione. Saranno altresì realizzati<br />

impianti di approvvigionamento idrico. Le manutenzione straordinaria del sito, compresi i<br />

<strong>per</strong>corsi, i luoghi di ritrovo e gli arredi, come pure dei pozzi e delle pompe ad essi connessi e<br />

delle eventuali siepi e recinzioni dell’area è a carico dell’Amministrazione Comunale, purché attenga<br />

ad o<strong>per</strong>e da essa realizzate o da essa espressamente assunte in carico, e sarà eseguita<br />

con i proventi dei canoni o con altre eventuali risorse.<br />

r) Resta a carico degli orto<strong>la</strong>ni <strong>la</strong> manutenzione ordinaria del sito <strong>per</strong> il suo mantenimento in stato di<br />

decoro e <strong>per</strong> il buon deflusso delle acque nelle fosse di drenaggio.<br />

s) Per quanto attiene alle modalità di assegnazione ed ai requisiti valgono le norme amministrative,<br />

procedurali, tecniche e comportamentali già indicate dalle linee d’indirizzo approvate con deliberazione<br />

del Commissario Prefettizio n° 134 del 08-03-2006 recepite e riportate nell’allegato Q (aree<br />

riservate ai tito<strong>la</strong>ri di pensione) del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> ed integrate nell’allegato R <strong>per</strong> i soli<br />

requisiti di assegnazione delle aree riservate ai non tito<strong>la</strong>ri di pensione con accertate difficoltà<br />

economiche.<br />

18


Art. 16 - Divieti comportamentali e divieti di utilizzo improprio degli spazi verdi<br />

Compito istituzionale dell'Amministrazione Comunale in merito al<strong>la</strong> gestione delle aree verdi ad<br />

uso pubblico è il mantenimento del patrimonio arboreo ed arbustivo, delle aiuole, delle aree a prato e di<br />

ogni spazio verde cittadino nelle migliori condizioni, garantendone <strong>la</strong> pulizia e <strong>la</strong> sicurezza.<br />

Ana<strong>lo</strong>go obbligo vige a carico dei concessionari e <strong>lo</strong>catari a qualunque tito<strong>lo</strong> di aree verdi di proprietà<br />

pubblica che sono responsabili dei beni in uso. Le norme del presente artico<strong>lo</strong> <strong>per</strong>seguono il fine di<br />

promuovere <strong>la</strong> funzione sociale, ricreativa e didattica che il verde assolve nell'ambito cittadino, garantendo<br />

a tutti il godimento senza turbative degli spazi e salvaguardando, nel contempo, l'ambiente dai danni<br />

economici ed ambientali che potrebbero derivare da un cattivo uso del<strong>lo</strong> stesso.<br />

1) Divieti comportamentali<br />

A tito<strong>lo</strong> indicativo e non esaustivo, nelle aree verdi pubbliche sono vietati:<br />

a) il deposito o <strong>lo</strong> scarico di materiali di qualsiasi natura o consistenza se non specificatamente autorizzato;<br />

b) l'accatastamento di materiale infiammabile;<br />

c) l'abbandono dei rifiuti al di fuori dei contenitori di raccolta;<br />

d) l'eliminazione, <strong>la</strong> distruzione, il danneggiamento, il taglio e qualsiasi azione che possa in altro<br />

modo minacciare l'esistenza di alberi e arbusti o parte di essi;<br />

e) il danneggiamento dell'apparato radicale dei fusti e del<strong>la</strong> chioma delle piante e le legature con<br />

materiale non estensibile;<br />

f) danneggiare e imbrattare <strong>la</strong> segnaletica;<br />

g) danneggiare e imbrattare giochi o elementi di arredo;<br />

h) raccogliere e asportare fiori, bulbi, radici, semi, frutti, terriccio, muschio, erbacee annuali e <strong>per</strong>enni,<br />

strato su<strong>per</strong>ficiale di terreno;<br />

i) calpestare le aiuole fiorite;<br />

j) abbandonare, catturare, molestare o ferire intenzionalmente animali, nonché sottrarre uova e nidi;<br />

k) qualsiasi comportamento che possa ostaco<strong>la</strong>re intenzionalmente <strong>la</strong> sicurezza, il benessere e <strong>lo</strong><br />

svago di chiunque utilizzi le aree a verde pubblico;<br />

l) scavalcare transenne, ripari, steccati posti a protezione di strutture, piantagioni, prati, aiuole fiorite;<br />

m) circo<strong>la</strong>re con veicoli a motore; in deroga a detto divieto è consentito il transito e <strong>la</strong> sosta esclusivamente<br />

sui viali, strade e <strong>per</strong>corsi predeterminati interni agli spazi verdi ai veicoli a motore di<br />

seguito elencati:<br />

• motocarrozzelle <strong>per</strong> il trasporto di disabili;<br />

• mezzi di soccorso e di vigi<strong>la</strong>nza in servizio;<br />

• mezzi di servizio e supporto al<strong>lo</strong> svolgimento dei <strong>la</strong>vori di manutenzione ordinaria e straordinaria<br />

del verde, di strutture e manufatti in esso inseriti dei quali è stata richiesta autorizzazione<br />

da parte di altre aree dell’A.C.;<br />

• mezzi di proprietà dei residenti, qua<strong>lo</strong>ra vi siano abitazioni ubicate all'interno dell'area;<br />

• mezzi <strong>per</strong> le attività di commercio ambu<strong>la</strong>nte, in possesso delle prescritte autorizzazioni;<br />

• mezzi <strong>per</strong> il rifornimento dei punti fissi di somministrazione di alimenti e bevande o di intrattenimento,<br />

in possesso delle prescritte autorizzazioni;<br />

• mezzi destinati ad un parcheggio, quando quest'ultimo si trovi all'interno del<strong>lo</strong> spazio verde;<br />

• mezzi destinati al carico/scarico merci, qua<strong>lo</strong>ra vi siano abilitazioni od attività produttive all'interno<br />

dell'area.<br />

In ogni caso tutti i mezzi sopra indicati dovranno esporre sul parabrezza in modo visibile il <strong>per</strong>messo<br />

di transito e/o sosta <strong>per</strong> l'esclusiva area verde interessata.<br />

19


n) circo<strong>la</strong>re con biciclette e ve<strong>lo</strong>cipedi al di fuori del<strong>la</strong> viabilità principale e di eventuali <strong>per</strong>corsi specificamente<br />

indicati <strong>per</strong> <strong>lo</strong> scopo;<br />

o) utilizzare aeromodelli e simili forniti di motori a scoppio a combustione interna o esterna;<br />

p) utilizzare automodelli o modelli di imbarcazioni e simili forniti di motori a scoppio a combustione<br />

interna o esterna;<br />

q) utilizzare le attrezzature <strong>per</strong> il gioco da parte di <strong>per</strong>sone con età su<strong>per</strong>iore a quel<strong>la</strong> indicata sulle<br />

stesse;<br />

r) bivaccare sulle panchine, ovvero utilizzare l'arredo e le attrezzature in modo non conforme alle<br />

prescrizioni costruttive e di decoro.<br />

2) Divieti di utilizzo improprio degli spazi verdi<br />

Oltre al rispetto di ulteriori divieti segna<strong>la</strong>ti all'interno delle singole aree da apposita segnaletica,<br />

negli spazi a verde pubblico è tassativamente vietato:<br />

a) affiggere sui tronchi degli alberi e sugli arbusti materiale di qualsiasi genere (vo<strong>la</strong>ntini, manifesti,<br />

ecc.) ad esclusione delle targhe di riconoscimento botanico o numerico autorizzate;<br />

b) appendere agli alberi ed agli arbusti strutture di qualsiasi genere, compresi i cartelli segnaletici<br />

mediante l'uso di supporti metallici;<br />

c) <strong>per</strong>mettere ad un animale, in proprio affidamento, di cacciare, molestare o ferire un altro animale<br />

o <strong>per</strong>sone e danneggiare alberi, siepi e aiuole;<br />

d) introdurre cani senza il guinzaglio (da tenersi a lunghezza massima di 150 cm), anche se hanno ricevuto<br />

un addestramento “al<strong>la</strong> convivenza” con gli altri cani e le <strong>per</strong>sone, in quanto prevalgono le<br />

regole di prudenza nei confronti di animali che <strong>per</strong> le più svariate ragioni possono avere un comportamento<br />

imprevedibile anche <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>so;<br />

e) introdurre cani senza portare con se una museruo<strong>la</strong>, rigida o morbida, da applicare al cane in caso<br />

di situazioni rischiose <strong>per</strong> l'incolumità di <strong>per</strong>sone o animali o su richiesta del Servizio di vigi<strong>la</strong>nza<br />

o altre autorità competenti: sono esclusi dai disposti del presente artico<strong>lo</strong> i cani <strong>per</strong><br />

l’accompagnamento di ipovedenti, quelli in dotazione alle forze armate, di Polizia, di Protezione<br />

civile, dei Vigili del Fuoco quando sono utilizzati <strong>per</strong> servizio ed i cani pastori quando vengono<br />

utilizzati <strong>per</strong> <strong>la</strong> guardia di greggi e mandrie;<br />

f) <strong>per</strong>mettere ad un cane o animale di qualsiasi dimensione, in proprio affidamento, di imbrattare i<br />

viali e i giardini ovvero condur<strong>lo</strong> nelle aree verdi pubbliche del Comune di Varese senza avere<br />

con se strumenti idonei al<strong>la</strong> raccolta delle feci;<br />

g) introdurre nuovi animali selvatici, senza l'assenso dell'Amministrazione Comunale o nutrire quelli<br />

presenti, salvo che negli eventuali spazi attrezzati;<br />

h) accendere fuochi senza <strong>la</strong> preventiva autorizzazione dell'Amministrazione Comunale.<br />

i) svolgere qualsiasi attività commerciale o di pubblico intrattenimento senza specifica autorizzazione<br />

dell'Amministrazione Comunale;<br />

j) sporcare il suo<strong>lo</strong> con rifiuti, avanzi di cibo, vestiario o altro;<br />

k) effettuare manifestazioni non autorizzate e adottare comportamenti che, seppure non espressamente<br />

richiamati dalle norme del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, possano recare danno al verde pubblico ed alle<br />

attrezzature ivi insistenti o turbino <strong>la</strong> quiete delle <strong>per</strong>sone (vedi artico<strong>lo</strong> 17- Svolgimento di manifestazioni<br />

e attività nei parchi comunali vinco<strong>la</strong>ti dal Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 42/2004- Parte seconda<br />

e terza –Beni culturali e Beni paesaggistici);<br />

l) sostare sotto alberi iso<strong>la</strong>ti o gruppi di piante in caso di bufere di vento, temporali e nevicate a causa<br />

del<strong>la</strong> possibilità di caduta di alberi, rami o di fulmini.<br />

Ai trasgressori saranno applicate le sanzioni amministrative previste dall’allegato L .<br />

20


Art. 17 - Svolgimento di manifestazioni, attività commerciali e feste private nei parchi e giardini comunali<br />

sia vinco<strong>la</strong>ti dal D.Lgs. n° 42/2004- Parte seconda e terza –Beni culturali e paesaggistici che<br />

non vinco<strong>la</strong>ti<br />

a) Finalità del<strong>la</strong> assegnazione temporanea di porzione di parco e giardino pubblico<br />

I documenti programmatici dell’Ente indicano <strong>la</strong> necessità di riconoscere e rappresentare l’identità e<br />

<strong>la</strong> vocazione di Varese quale “Città Giardino”, anche mediante il recu<strong>per</strong>o, <strong>la</strong> va<strong>lo</strong>rizzazione e <strong>la</strong><br />

promozione strategica dei suoi parchi; ciò avviene anche attraverso l’uso collettivo <strong>per</strong> eventi di<br />

tempo libero purché compatibili con l’esigenze di fruibilità e di salvaguardia del<strong>la</strong> qualità del luogo.<br />

Il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> disciplina l’assegnazione temporanea a tito<strong>lo</strong> oneroso di porzioni di parco<br />

con <strong>la</strong> finalità di re<strong>per</strong>ire co<strong>per</strong>ture finanziarie volte<br />

• al restauro conservativo dei parchi storici del<strong>la</strong> collettività;<br />

• al<strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro im<strong>per</strong>itura funzionalità e quindi godimento da parte di tutti;<br />

• al mantenimento dinamico degli stessi, in continua trasformazione secondo le leggi del<strong>la</strong><br />

Natura.<br />

L’applicazione del canone <strong>per</strong> l’assegnazione temporanea e parziale di porzioni di parchi e giardini<br />

è da intendersi, quindi, come un concorso all’ammortamento delle spese <strong>per</strong> gli interventi finalizzati<br />

esclusivamente al<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> dei parchi oggetto di assegnazione nel rispetto delle generazioni<br />

presenti e future.<br />

Il canone, rego<strong>la</strong>mentato e differenziato <strong>per</strong> <strong>lo</strong>calità e tipo<strong>lo</strong>gia di manifestazione, sarà iscritto su<br />

apposito capito<strong>lo</strong> d’entrata del Bi<strong>la</strong>ncio che finanzierà spese <strong>per</strong> interventi di manutenzione e ripristino<br />

dei parchi e giardini comunali.<br />

Il 20% del canone sarà destinato al<strong>la</strong> manutenzione straordinaria degli “alberi monumentali”, di cui<br />

all’art. 2 comma b”, di proprietà del Comune di Varese. Gli stessi sono stati elencati e segna<strong>la</strong>ti, a<br />

gennaio 2012, dall’Attività Verde Pubblico all’Ente Provincia di Varese ed al<strong>la</strong> Regione Lombardia,<br />

ente <strong>lo</strong>cale delegato il primo ed ente promotore il secondo, dell’individuazione puntuale sul territorio<br />

amministrato di tali monumenti vegetali.<br />

b) Aree in assegnazione temporanea all’interno di parchi e giardini pubblici<br />

Sono soggette ad assegnazione temporanea, previa comunicazione al<strong>la</strong> Giunta Comunale, <strong>per</strong> tramite<br />

di provvedimento dirigenziale in ana<strong>lo</strong>gia con quanto già disposto <strong>per</strong> aree gestite<br />

dall’Assessorato (vds Del.Comm.Pref. n° 134/2006), le elencate aree gestite dall’Attività Verde<br />

Pubblico e meglio individuate nelle allegate p<strong>la</strong>nimetrie che costituiscono parte integrante e sostanziale<br />

del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>:<br />

a) Giardini Estensi;<br />

b) Parco di Vil<strong>la</strong> Mirabel<strong>lo</strong>;<br />

c) Parco di Vil<strong>la</strong> Toeplitz;<br />

d) Parco di Vil<strong>la</strong> Baragio<strong>la</strong>;<br />

e) Parco del Castel<strong>lo</strong> Mantegazza;<br />

f) Parco Torelli Mylius ora “Achille Cattaneo”;<br />

g) Parco di Vil<strong>la</strong> Augusta;<br />

h) Parco <strong>la</strong>cuale “L.Zanzi”.<br />

21


Fra le aree gestite dall’Assessorato, sono inserite fra le assegnabili anche le seguenti:<br />

i) Parco Perelli – Biumo Inferiore<br />

j) Piazza Giovanni XXIII – Brunel<strong>la</strong><br />

k) Giardino delle ex officine – Sant’Ambrogio<br />

l) Giardino V.le Aguggiari ango<strong>lo</strong> Via Vannucci<br />

m) Giardino di via Pista Vecchia – Masnago/Avigno<br />

n) Giardino pubblico Via Tarvisio – via Preso<strong>la</strong>na San Fermo<br />

c) Soggetti obbligati al pagamento del canone<br />

Il tito<strong>la</strong>re del provvedimento dirigenziale di assegnazione è obbligato a pagarne il re<strong>la</strong>tivo canone.<br />

Tale obbligo è in carico anche al soggetto che effettua un’occupazione abusiva risultante da verbale<br />

di accertamento redatto da competente pubblico ufficiale.<br />

d) Definizione di assegnazione temporanea di porzione di parco e giardino pubblico<br />

L’assegnazione temporanea ha una durata inferiore all’anno; <strong>la</strong> stessa può essere giornaliera, plurigiornaliera,<br />

stagionale ovvero durare dal 15 aprile al 30 settembre di ogni anno. Quest’ultime concessioni<br />

stagionali possono coprire tre annualità (stagionali triennali) con possibilità di proroga <strong>per</strong><br />

altri tre anni.<br />

e) Determinazione del<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie oggetto di assegnazione temporanea e del re<strong>la</strong>tivo canone <strong>per</strong><br />

<strong>la</strong> concessione di porzione di parco e giardino pubblico<br />

La su<strong>per</strong>ficie ed i re<strong>la</strong>tivi confini oggetto di assegnazione <strong>per</strong> provvedimento dirigenziale sono univocamente<br />

determinati nell’atto di concessione. La su<strong>per</strong>ficie ed i re<strong>la</strong>tivi confini sono dati<br />

dal<strong>la</strong> somma delle singole aiuole/porzioni assegnate così come indicate unitariamente da<br />

apposite lettere e tratteggi nelle allegate p<strong>la</strong>nimetrie (Allegato P).<br />

Il canone è dovuto limitatamente al<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie sopra indicata <strong>per</strong> <strong>la</strong> durata temporale<br />

dell’assegnazione concessa (giornaliera, plurigiornaliera, stagionale, stagionale triennale);<br />

f) Criteri di determinazione e calco<strong>lo</strong> dell’importo del canone <strong>per</strong> l’assegnazione di porzione di<br />

parco e giardino pubblico<br />

1. Il canone, come risultante dal prospetto tabel<strong>la</strong>re di cui agli allegati P.1 e P.2, risulta commisurato:<br />

• al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione di fragilità, prestigio, comodità delle aiuole/su<strong>per</strong>fici assegnate ovvero<br />

dagli elementi di fragilità del patrimonio botanico ed architettonico; dal<strong>la</strong> preziosità<br />

del contesto paesaggistico e dal<strong>la</strong> centralità, intensità abitativa, dal flusso turistico, dalle<br />

iniziative commerciali limitrofe e dal<strong>la</strong> densità di traffico pedonale e veico<strong>la</strong>re nel comparto;<br />

• al<strong>la</strong> durata del<strong>la</strong> assegnazione espressa in giorni, così come indicata nell’atto di assegnazione<br />

dirigenziale, diminuendo in va<strong>lo</strong>re economico unitario/giornaliero in caso di stagionalità;<br />

• dal<strong>la</strong> festività (canone maggiore) o ferialità dei giorni di assegnazione sia <strong>per</strong> assicurare<br />

un servizio di vigi<strong>la</strong>nza più oneroso durante i giorni di festività sia <strong>per</strong> presumibile maggior<br />

frequentazione di avventori di attività commerciali;<br />

• al sacrificio imposto al<strong>la</strong> collettività dall’assegnazione e al tipo di attività esercitate dai<br />

tito<strong>la</strong>ri delle concessione.<br />

22


2. Al canone dovuto <strong>per</strong> l’assegnazione non vengono detratti altri oneri previsti da disposizioni<br />

di legge, rego<strong>la</strong>menti settoriali commerciali e/o da imposizioni tributarie pubblicitarie;<br />

3. E’ prevista, inoltre, l’applicazione del Canone <strong>per</strong> l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche<br />

(Cosap) secondo quanto stabilito dal <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> applicativo del<strong>la</strong> Cosap stessa.<br />

4. La procedura tecnico-amministrativa <strong>per</strong> effettuare un’occupazione di spazi ed aree pubbliche è indicata<br />

nel re<strong>la</strong>tivo <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> comunale Cosap; <strong>per</strong> le finalità indicate al punto a) del presente<br />

artico<strong>lo</strong> le tariffe <strong>per</strong> <strong>la</strong> occupazione sono da intendersi di categoria terza come da allegato B<br />

del vigente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> citato.<br />

5. I canoni possono essere annualmente aggiornati con apposita deliberazione del competente<br />

organo.<br />

g) Procedimento <strong>per</strong> <strong>la</strong> richiesta di assegnazione di porzione di parco e giardino pubblico <strong>per</strong><br />

ATTIVITA’ COMMERCIALI (sono esclusi i parterres dei Giardini Estensi indicati con gli<br />

spazi contrassegnati dalle lettere A,B,C,D dell’allegato P)<br />

1) Chiunque sia interessato all’assegnazione di aree presenti nei parchi storici varesini <strong>per</strong> <strong>lo</strong><br />

svolgimento di attività commerciali deve presentare domanda entro i termini stabiliti da annuale<br />

avviso pubblico di manifestazione d’interesse (indicativamente pubblicato da ottobre a gennaio<br />

dell’anno successivo) secondo <strong>la</strong> modulistica in esso allegata. In questa sede si dovrà indicare<br />

l’ubicazione esatta del<strong>la</strong> porzione di parco che si chiede in concessione utilizzando obbligatoriamente<br />

le p<strong>la</strong>nimetrie indicative di cui all’Allegato P. L’avviso pubblico di manifestazione<br />

d’interesse indicherà a priori i seguenti criteri di valutazione discrezionale delle istanze<br />

<strong>per</strong>venute:<br />

• proposta di attività compatibile con il contesto storico, paesaggistico e ambientale dei parchi<br />

storici di Varese: punteggio da 0 a 10;<br />

• proposte di attività destinate a più componenti anagrafiche, sociali e culturali del<strong>la</strong> collettività:<br />

punteggio da 1 a 10;<br />

• utilizzo di arredi (tavolini, sedie, fioriere), camminamenti, illuminazioni, strutture quali<br />

<strong>per</strong>gole, gazebi, chioschi, tendoni eleganti e ben inserite nel contesto storico-architettonico<br />

del giardino o del parco: punteggio da 0 a 10;<br />

• instal<strong>la</strong>zione di servizi igienici temporanei denominati “gabinetti chimici” normalmente<br />

utilizzati nelle manifestazioni sostitutivi o integrativi degli esistenti in numero adeguato al<strong>la</strong><br />

stima d’affluenza di avventori e ben inseriti nel contesto storico-architettonico del giardino<br />

o del parco: punteggio da 0 a 10;<br />

• utilizzo stagionale triennale, stagionale annuale, plurigiornaliero, giornaliero in ordine decrescente<br />

: punteggio da 10 a 1;<br />

• in caso di attività d’intrattenimento musicale, utilizzo di apparecchiature in grado di concentrare<br />

il suono in sito ovvero impedirne una diffusione pregiudicante il desiderio di serenità<br />

silenziosa altrui: punteggio da 0 a 10.<br />

• maggior rispondenza all’interesse pubblico inteso come elemento educativo, rispetto del<strong>la</strong><br />

cittadinanza, minor sacrificio imposto al<strong>la</strong> collettività: punteggio da 0 a 10<br />

2) E’ fatta salva l’acquisizione preventiva del parere dell’Area IV – Servizi alle Imprese: tale parere<br />

è finalizzato al<strong>la</strong> verifica del possesso dei requisiti morali e professionali del richiedente;<br />

3) E’ fatta salva <strong>la</strong> preventiva acquisizione del parere e/o autorizzazione del SUAP (Sportel<strong>lo</strong> U-<br />

23


nico <strong>per</strong> le Attività Produttive) <strong>per</strong> le attività economiche quali commercio su aree pubbliche,<br />

attività somministrazione e re<strong>la</strong>tive su<strong>per</strong>fici esterne di somministrazione, spettacoli viaggianti,<br />

attività temporanee di natura benefica, istituzionale, che prevedono, nell’ambito del programma<br />

degli eventi a <strong>lo</strong>ro collegati, somministrazione di alimenti e bevande, oltre all’eventuale verifica<br />

dell’agibilità ex art. 80 TULPS (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) e autorizzazione<br />

ex art. 68 TULPS sempre da parte del competente SUAP.<br />

4) Le attività dovranno essere compatibili con il contesto storico, paesaggistico e ambientale dei<br />

parchi storici di Varese; rivolgersi, preferibilmente, a più componenti anagrafiche, sociali e culturali<br />

del<strong>la</strong> collettività. Per tale motivazione l’istruttoria tecnica dovrà sempre comprendere<br />

l’analisi ponderata, documentata e <strong>per</strong> singoli punti motivata dei criteri indicati nell’avviso<br />

pubblico di manifestazione d’interesse di cui al<strong>la</strong> lettera g) punto 1) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />

5) Per quanto detto al punto 4) dovranno proporsi arredi, strutture eleganti e ben inserite nel contesto<br />

storico-architettonico del giardino o del Parco. In caso di attività d’intrattenimento musicale,<br />

le apparecchiature tecniche dovranno preferibilmente concentrare il suono in sito ovvero<br />

contenerne <strong>la</strong> diffusione.<br />

6) Ad avvenuta individuazione del/dei soggetti interessato/i, verrà disposto sempre e comunque<br />

l’invio dell’istanza/e e dell’istruttoria/e al<strong>la</strong> competente Giunta comunale onde riceverne istruzioni<br />

vinco<strong>la</strong>nti circa <strong>la</strong> opportunità dell’assegnazione e ciò in base al<strong>la</strong> prerogativa di governo<br />

del<strong>la</strong> cosa pubblica che spetta al suddetto Organo. Per i soli Giardini Estensi <strong>la</strong> vo<strong>lo</strong>ntà del<strong>la</strong><br />

Giunta dovrà esprimersi mediante Deliberazione al<strong>la</strong> quale seguirà Determinazione Dirigenziale<br />

di assegnazione dell’area.<br />

7) Risultano non procedibili, a giudizio vinco<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> Giunta Comunale, le istanze re<strong>la</strong>tive ad<br />

attività commerciali che offendono il decoro, il pubblico pudore o che istigano all’odio ed al<strong>la</strong><br />

violenza.<br />

8) In caso di assenza di candidati interessati ad una determinata area al<strong>la</strong> scadenza dei termini<br />

dell’avviso pubblico, è facoltà dell’Amministrazione procedere all’individuazione di soggetti<br />

interessati mediante trattativa privata. Ad avvenuta individuazione del/dei soggetti interessato/i,<br />

come <strong>per</strong> il punto 6) del presente artico<strong>lo</strong>, verrà disposto invio di richiesta di istruzioni al<strong>la</strong><br />

competente Giunta comunale.<br />

9) Agli interessati, comunque individuati, verrà richiesto di specificare<br />

a) nel caso di richiedente <strong>per</strong>sona fisica o di impresa individuale, l’indicazione<br />

delle generalità, residenza o domicilio legale e del codice fiscale;<br />

b) nel caso di richiedente diverso dal<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona fisica, <strong>la</strong> denominazione o ragione sociale, <strong>la</strong><br />

sede legale e amministrativa, il codice fiscale, nonché le generalità del legale rappresentante<br />

o dell’amministratore anche di fatto;<br />

c) l’oggetto del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cazione; i motivi a fondamento di questa; il tipo di attività che si chiede<br />

di svolgere; i mezzi e le attrezzature che s’intendono utilizzare e/o le tipo<strong>lo</strong>gie di allestimenti<br />

ed arredi, se previsti; le modalità d’uso dell’area; <strong>la</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di delimitazione<br />

dell’area che dovrà comunque consentire <strong>la</strong> <strong>per</strong>meabilità visiva del<strong>la</strong> stessa;<br />

d) <strong>la</strong> durata e l’eventuale stagionalità del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cazione;<br />

e) <strong>la</strong> sottoscrizione da parte del richiedente o del legale rappresentante o amministratore.<br />

10) Agli interessati verrà richiesto di corredare quanto sopra con una p<strong>la</strong>nimetria 1: 200 dell’area<br />

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interessata e da ogni altra documentazione ritenuta necessaria dal<strong>la</strong> competente Attività<br />

Verde Pubblico (disegno illustrante l’eventuale allestimento da realizzare; partico<strong>la</strong>ri esecutivi<br />

e sezioni dei manufatti; elementi di identificazione di eventuali autorizzazioni di cui sia già<br />

in possesso, qua<strong>lo</strong>ra l’occupazione sia richiesta <strong>per</strong> l’esercizio di attività soggetta ad autorizzazione);<br />

11) L’assegnazione avverrà previo ri<strong>la</strong>scio di un provvedimento espresso da parte del Dirigente<br />

competente al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del verde pubblico<br />

h) Istruttoria del<strong>la</strong> domanda di assegnazione temporanea di porzione di parco e giardino pubblico<br />

<strong>per</strong> attività commerciali<br />

1. Una volta <strong>per</strong>venuta <strong>la</strong> domanda di assegnazione presso l’Attività Verde Pubblico, il Responsabile<br />

del re<strong>la</strong>tivo procedimento avvia <strong>la</strong> procedura istruttoria.<br />

2. In caso di contemporanee domande di assegnazione di aree con medesima tipo<strong>lo</strong>gia di attività<br />

commerciale all’interno del medesimo parco, verrà ri<strong>la</strong>sciata una so<strong>la</strong> assegnazione previa formazione<br />

di graduatoria di merito basata sull’analisi ponderata, documentata e <strong>per</strong> singoli punti<br />

motivata dei criteri indicati nell’avviso pubblico di manifestazione d’interesse di cui al<strong>la</strong> lettera<br />

g) punto 1) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />

3. Salvo quanto disposto da leggi specifiche in materia, l’Attività Verde Pubblico provvede<br />

all’istruttoria entro i termini stabiliti nel <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> comunale sul procedimento amministrativo,<br />

ovvero entro giorni 30 (trenta).<br />

La proposta di affidamento in concessione avverrà a favore del candidatura che otterrà il maggior<br />

punteggio dei parametri sopra elencati. La graduatoria di merito verrà trasmessa in Giunta<br />

comunale <strong>per</strong> <strong>la</strong> definitiva approvazione o <strong>per</strong> il suo motivato respingimento.<br />

4. Qua<strong>lo</strong>ra l’ufficio competente abbia rappresentato esigenze istruttorie chiarificatrici di elementi non<br />

dettagliati, il termine è interrotto ai sensi dell’art. 16 L. 241/90.<br />

i) Contenuto e ri<strong>la</strong>scio del provvedimento di assegnazione <strong>per</strong> attività commerciali, deposito<br />

cauzionale e fideiussione a garanzia del<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> di porzione di parco e giardino pubblico<br />

1. In base ai risultati dell’istruttoria e del parere vinco<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> Giunta , il Dirigente ri<strong>la</strong>scia o nega<br />

l’assegnazione <strong>per</strong> attività commerciali con provvedimento motivato, dandone comunicazione<br />

al richiedente.<br />

2. L’atto di assegnazione dell’area costituisce tito<strong>lo</strong> che legittima l’occupazione dell’area pubblica e<br />

deve indicare:<br />

a) gli elementi identificativi di cui al<strong>la</strong> lettera g)- Procedimento <strong>per</strong> <strong>la</strong> richiesta di assegnazione di<br />

porzione di parco e giardino pubblico <strong>per</strong> attività commerciali;<br />

b) le specifiche finalità <strong>per</strong> le quali è concesso l’utilizzo del<strong>lo</strong> spazio pubblico e le condizioni di<br />

carattere tecnico e amministrativo, alle quali è eventualmente subordinato il provvedimento;<br />

c) <strong>la</strong> durata e l’eventuale <strong>per</strong>iodicità del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>cazione;<br />

d) l’indicazione dell’importo complessivo dovuto e le modalità di pagamento.<br />

25


3. Il Dirigente, prima del ri<strong>la</strong>scio del provvedimento, richiede ed accerta il versamento del canone<br />

dovuto secondo le modalità indicate al<strong>la</strong> lettera r) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />

4. Il Dirigente, prima del ri<strong>la</strong>scio del provvedimento, richiede il versamento di un deposito cauzionale<br />

o di una fideiussione bancaria o polizza assicurativa fideiussoria con c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> di pagamento a<br />

prima richiesta, quando:<br />

a) l’occupazione comporti <strong>la</strong> manomissione dell’area occupata,con conseguente obbligo di ripristino<br />

dell’area stessa nelle condizioni originarie;<br />

b) partico<strong>la</strong>ri motivi e circostanze <strong>lo</strong> rendano necessario in ordine alle modalità o al<strong>la</strong> durata<br />

dell’assegnazione;<br />

c) quando venga previsto un flusso di visitatori su<strong>per</strong>iore a 500 unità ad insindacabile giudizio<br />

dell’Attività Verde pubblico sul<strong>la</strong> scorta dell’es<strong>per</strong>ienza delle passate manifestazioni;<br />

d) l’occupazione sia su<strong>per</strong>iore ad una durata di sette giorni consecutivi;<br />

5. L’ammontare del<strong>la</strong> garanzia di cui sopra è stabilito dal Dirigente su proposta del Responsabile<br />

del procedimento, in misura proporzionale al<strong>la</strong> durata dell’assegnazione, all’entità dei <strong>la</strong>vori, al<strong>la</strong><br />

possibile compromissione e ai costi <strong>per</strong> <strong>la</strong> riduzione in pristino del<strong>lo</strong> stato del luogo, e al danno<br />

derivante dall’eventuale inadempimento dell’obbligazioni contrattuali. Lo svinco<strong>lo</strong> del deposito<br />

cauzionale e/o l’estinzione del<strong>la</strong> garanzia fideiussoria sono subordinati al<strong>la</strong> verifica tecnica del<br />

ripristino del<strong>lo</strong> stato dei luoghi.<br />

j) Rinuncia al<strong>la</strong> richiesta di assegnazione <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di parco e giardino<br />

pubblico<br />

1. Qua<strong>lo</strong>ra durante l’istruttoria del<strong>la</strong> domanda il richiedente non sia più interessato ad ottenere<br />

il provvedimento di assegnazione, deve comunicar<strong>lo</strong> entro il termine previsto <strong>per</strong><br />

<strong>la</strong> conclusione del singo<strong>lo</strong> procedimento, al fine di consentire l’interruzione del<strong>lo</strong> stesso<br />

e/o consentire all’Amministrazione comunale l’attività di istruttoria in caso di più richiedenti del<strong>la</strong><br />

medesima area.<br />

2. Qua<strong>lo</strong>ra <strong>la</strong> comunicazione non <strong>per</strong>venga entro il termine previsto, al richiedente rinunciatario<br />

sarà preclusa <strong>la</strong> possibilità di ulteriori richieste di assegnazione <strong>per</strong> i successivi 24 mesi dal<strong>la</strong><br />

data del<strong>la</strong> prima istanza.<br />

k) Tito<strong>la</strong>rità dell’assegnazione <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />

1. L’assegnazione temporanea è <strong>per</strong>sonale ed non cedibile. Non è consentita <strong>la</strong> sub-assegnazione.<br />

2. E’ ammessa,previa comunicazione all’Area IV- Servizi all’Imprese ed all’Attività Verde Pubblico,<br />

<strong>la</strong> successione nell’atto di assegnazione, in caso di sub-ingresso nel<strong>la</strong> tito<strong>la</strong>rità<br />

dell’esercizio di attività commerciale e tutti i casi di cessione di diritti connessi all’oggetto del<br />

provvedimento.<br />

l) Rinnovo e rinuncia al<strong>la</strong> assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di parco<br />

e giardino pubblico<br />

1. Il provvedimento di assegnazione ha termine con <strong>la</strong> data di scadenza. Per le assegnazioni<br />

stagionali annuali e triennali è ammessa una so<strong>la</strong> proroga di pari durata previo<br />

inoltro di motivata istanza al<strong>la</strong> competente Attività Verde Pubblico entro 30 gg dal<strong>la</strong> naturale<br />

26


scadenza <strong>per</strong> consentire <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva istruttoria. Ciò al fine di consentire <strong>la</strong> maggior partecipazione<br />

possibile di soggetti interessati nel corso degli anni.<br />

2. In caso di occupazione temporanea, <strong>la</strong> rinuncia vo<strong>lo</strong>ntaria ad una parte del<strong>lo</strong> spazio pubblico o<br />

del <strong>per</strong>iodo di tempo originariamente autorizzato o concesso non esclude l’obbligo del versamento<br />

del canone <strong>per</strong> l’intera su<strong>per</strong>ficie o l’intero <strong>per</strong>iodo di tempo, salva <strong>la</strong> prova che<br />

<strong>la</strong> minor su<strong>per</strong>ficie o durata dell’occupazione dipende da causa di forza maggiore.<br />

m) Obblighi del tito<strong>la</strong>re dell’ assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di<br />

parco e giardino pubblico<br />

1) Il tito<strong>la</strong>re risponde in proprio di tutti i danni derivanti al Comune e ai terzi dall’utilizzo<br />

dell’assegnazione concessa.<br />

2) Il tito<strong>la</strong>re, oltre ad osservare tutte le disposizioni legis<strong>la</strong>tive e rego<strong>la</strong>mentari vigenti in materia,<br />

nonché le condizioni contenute nell’atto di assegnazione, ha l’obbligo:<br />

a) di versare il canone prima del provvedimento di assegnazione ed alle scadenze fissate in caso<br />

di pluristagionalità o proroga;<br />

b) di esibire, a richiesta degli addetti comunali preposti al control<strong>lo</strong>, l’atto che autorizza<br />

l’occupazione nonché <strong>la</strong> ricevuta attestante l’avvenuto pagamento del canone;<br />

c) di mantenere in condizioni di ordine e pulizia l’area che occupa anche mediante contratto di<br />

pulizia dei rifiuti solidi urbani con soggetti terzi;<br />

d) di garantire <strong>la</strong> correttezza del comportamento dei propri avventori nei confronti degli abituali<br />

frequentatori dei parchi anche mediante contratto di vigi<strong>la</strong>nza con soggetti terzi;<br />

e) di provvedere al ripristino del<strong>la</strong> situazione originaria a proprie spese; in mancanza provvede<br />

il Comune con addebito delle spese, utilizzando il deposito cauzionale o <strong>la</strong> garanzia<br />

di cui al presente artico<strong>lo</strong> lettera i) punto 4.<br />

3) Nell’esecuzione di eventuali <strong>la</strong>vori connessi all’assegnazione, l’assegnatario deve osservare anche<br />

le norme tecniche previste in materia dalle leggi e dai rego<strong>la</strong>menti ed in partico<strong>la</strong>re:<br />

a) predisporre <strong>la</strong> posa di manufatti d’arredo tipo gazebo, tensostrutture, berceaux, cucine da<br />

campo, strutture mobili, servizi igienici temporanei e/o automezzi <strong>per</strong> somministrazione cibi<br />

e bevande su su<strong>per</strong>fici inerti tipo calcestre, asfalto, acciotto<strong>la</strong>to, ghiaietto; in caso di posa o<br />

sosta su su<strong>per</strong>ficie a prato dovrà essere predisposta idonea pavimentazione galleggiante in<br />

tavo<strong>la</strong>ti di legno o simi<strong>la</strong>ri;<br />

b) <strong>la</strong> posa di strutture d’arredo d’esercizio e recettive lignee o metalliche dovrà essere accompagnata<br />

da re<strong>la</strong>zione tecnica di tecnico abilitato (dip<strong>lo</strong>ma di Geometra, dip<strong>lo</strong>ma di Laurea in<br />

Architettura o Ingegneria ed equipollenti) ai fini del<strong>la</strong> sicurezza statica del<strong>la</strong> struttura; nei<br />

calcoli strutturali dovrà evitarsi <strong>la</strong> posa di plinti di calcestruzzo di cemento o comunque<br />

comportanti scavi, rimanendo ammessi ancoraggi metallici di tipo sotterraneo a <strong>per</strong>cussione<br />

o zavorre su<strong>per</strong>ficiali;<br />

c) nel<strong>la</strong> predisposizione e conduzione dell’area assegnata non dovranno essere impiegate attraverso<br />

le su<strong>per</strong>fici dei parchi e giardini pubblici macchine, autocarri, autogrù, escavatori, sollevatori<br />

etc. di portata complessiva maggiore di 8,0 t salvo partico<strong>la</strong>ri casi di volta in volta<br />

valutati in funzione dell’area da assegnare;<br />

27


n) Modifica, sospensione e revoca <strong>per</strong> sopravvenuti motivi d’interesse pubblico del provvedimento<br />

di assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />

1) Il Comune, con atto motivato del Dirigente competente al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del verde pubblico, può modificare,<br />

sospendere o revocare, in qualsiasi momento, il provvedimento di concessione ri<strong>la</strong>sciato,<br />

ovvero imporre nuove condizioni <strong>per</strong> sopravvenuti motivi di interesse pubblico<br />

(es.manifestazioni istituzionali del<strong>lo</strong> Stato, Regione, Comune etc. deliberate dal<strong>la</strong> Giunta), senza<br />

essere tenuto a corrispondere alcun indennizzo.<br />

2) La sospensione temporanea dell’assegnazione <strong>per</strong> motivi di interesse pubblico o <strong>per</strong> cause di<br />

forza maggiore dà diritto al<strong>la</strong> riduzione del canone in misura proporzionale ai giorni compresi<br />

nel <strong>per</strong>iodo di durata del<strong>la</strong> sospensione.<br />

3) La revoca <strong>per</strong> sopravvenuti motivi di interesse pubblico dà diritto al<strong>la</strong> restituzione del<br />

canone eventualmente pagato, a decorrere dal<strong>la</strong> cessazione di fatto dell’occupazione assegnata,<br />

in misura proporzionale ai giorni di mancata occupazione, senza interessi ed esclusa qualsiasi<br />

altra indennità.<br />

o) Decadenza del provvedimento di assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali di porzione<br />

di parco e giardino pubblico<br />

1) Sono causa di decadenza dal<strong>la</strong> concessione d’assegnazione temporanea:<br />

a) <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione delle condizioni e degli obblighi previsti nel provvedimento di a s s e -<br />

g n a z i o n e , commesse dal tito<strong>la</strong>re dell’atto o da altri soggetti del<strong>la</strong> cui attività <strong>lo</strong> stesso<br />

sia comunque tenuto a rispondere;<br />

b) l’uso improprio del diritto di assegnazione il suo esercizio in contrasto con le norme sopra<br />

indicate;<br />

c) il mancato pagamento del canone <strong>per</strong> l’occupazione assegnata (vds pluristagionalità o proroga);<br />

2) Nei casi previsti al punto 1. <strong>la</strong> decadenza non comporta <strong>la</strong> restituzione del canone versato, né<br />

esonera dal pagamento di quel<strong>lo</strong> dovuto in conseguenza del <strong>per</strong>iodo di occupazione originariamente<br />

concesso.<br />

p) Occupazioni abusive di porzione di parco e giardino pubblico<br />

1) Le occupazioni effettuate senza provvedimento dirigenziale sono considerate abusive. Sono<br />

considerate altresì abusive le occupazioni:<br />

a) difformi dalle disposizioni dell’atto di assegnazione;<br />

b) che si protraggono oltre il termine di <strong>lo</strong>ro scadenza senza che sia intervenuto<br />

rinnovo o proroga dell’assegnazione ovvero oltre <strong>la</strong> data di revoca, decadenza o sospensione<br />

del<strong>la</strong> assegnazione medesima.<br />

2) Ai fini dell’applicazione del canone le occupazioni abusive si considerano temporanee e si presumono<br />

effettuate almeno a far tempo dal trentesimo giorno antecedente <strong>la</strong> data del verbale di<br />

accertamento redatto da competente pubblico ufficiale.<br />

28


3) L’accertamento dell’occupazione abusiva, effettuata mediante verbale redatto da competente<br />

pubblico ufficiale, comporta <strong>per</strong> il trasgressore l’obbligo di corrispondere:<br />

a) un’indennità pari al canone che sarebbe stato determinato se l’occupazione fosse stata<br />

concessa aumentata del 50% (cinquanta <strong>per</strong> cento);<br />

b) <strong>la</strong> sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’art. 19 lett. k).<br />

2) Fatta salva ogni diversa disposizione di legge nei casi di occupazione abusiva di spazi di parchi e<br />

giardini pubblici, il Comune ordina al trasgressore <strong>la</strong> rimozione dei mezzi di occupazione assegnando<br />

48 ore <strong>per</strong> provvedervi. Decorso inutilmente tale termine, <strong>la</strong> rimozione è effettuata<br />

d’ufficio con addebito delle re<strong>la</strong>tive spese. In tal caso il Comune non risponde dei danni causati<br />

ai mezzi di occupazione durante <strong>la</strong> rimozione.<br />

q) Accertamento dell’entrata del canone <strong>per</strong> assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività commerciali<br />

di porzione di parco e giardino pubblico<br />

1) L’accertamento dell’entrata del canone <strong>per</strong> l’occupazione temporanea è costituito dal provvedimento<br />

dirigenziale di assegnazione ed avviene contestualmente all’emanazione del provvedimento.<br />

2) Il Responsabile del procedimento o<strong>per</strong>a un generale control<strong>lo</strong> del credito, individua il debitore,<br />

quantifica <strong>la</strong> somma dovuta e fissa <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva scadenza.<br />

3) A seguito delle attività di cui al comma precedente, il Responsabile del procedimento, in<br />

caso di occupazione abusiva, applica l’indennità di cui al<strong>la</strong> lettera p), comma 3, lett. a); in<br />

caso di mancato o parziale pagamento procede secondo quanto stabilito dal<strong>la</strong> lettera t) –<br />

Omesso o parziale pagamento del canone <strong>per</strong> <strong>la</strong> concessione di assegnazione temporanea di<br />

porzione di parco e giardino pubblico.<br />

r) Termine e modalità di versamento del canone <strong>per</strong> l’ assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività<br />

commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />

1) Il canone re<strong>la</strong>tivo all’assegnazione è soggetto al pagamento anticipato, ovvero prima del ri<strong>la</strong>scio<br />

del provvedimento dirigenziale d’assegnazione.<br />

2) Il pagamento dovrà essere eseguito a mezzo di bonifico, presso <strong>la</strong> Tesoreria Comunale o mediante<br />

bonifico su c/c postale.<br />

3) Nel<strong>la</strong> causale di pagamento dovranno essere indicati i dati re<strong>la</strong>tivi al tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione,<br />

al<strong>la</strong> zona occupata aiuo<strong>la</strong>/e X, Parco Y, al giorno/i-stagione/i Z con indicato il capito<strong>lo</strong> d’entrata.<br />

s) Rateizzazione canone pluristagionale triennale <strong>per</strong> l’ assegnazione temporanea <strong>per</strong> attività<br />

commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />

In caso di assegnazione pluristagionale triennale è possibile corrispondere il canone in t r e<br />

rate annuali di uguale importo aventi scadenza <strong>la</strong> data del provvedimento di assegnazione del<br />

primo anno, il 30 giugno del secondo ed il 30 giugno del terzo anno rispettivamente.<br />

29


t) Omesso o parziale pagamento del canone <strong>per</strong> <strong>la</strong> concessione di assegnazione temporanea <strong>per</strong><br />

attività commerciali di porzione di parco e giardino pubblico<br />

1) In caso di omesso o parziale pagamento del/dei canone/i successivi al primo contestuale al<strong>la</strong><br />

emissione del<strong>la</strong> concessione, il Dirigente responsabile del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del verde pubblico diffida<br />

l’interessato ad adempiere entro trenta giorni dal ricevimento del<strong>la</strong> comunicazione, avvertendo<strong>lo</strong><br />

che il mancato pagamento entro tale termine comporterà <strong>la</strong> decadenza dal<strong>la</strong> concessione.<br />

Decorso inutilmente tale termine:<br />

a. Il tito<strong>la</strong>re è dichiarato decaduto dal<strong>la</strong> concessione.<br />

b. L’ufficio che ha emesso l’atto di diffida rimasto inadempiuto ne trasmette entro sei mesi copia<br />

all’ufficio competente <strong>per</strong> <strong>la</strong> riscossione coattiva delle somme dovute, secondo quanto<br />

stabilito dal D.Lgs. 26.02.1999, n. 46 e dal D.Lgs. 13.04.1999, n. 112.<br />

c. L’occupazione è considerata abusiva a tutti gli effetti.<br />

d. Con provvedimento dirigenziale viene disposto l’incameramento a favore del Comune delle<br />

garanzie di cui al<strong>la</strong> lettera i) comma 4 del presente artico<strong>lo</strong>.<br />

u) Esenzioni del pagamento del canone <strong>per</strong> l’ assegnazione temporanea di porzione di parco e<br />

giardino pubblico<br />

Non sono soggette al pagamento del canone<br />

• le istanze autorizzate da altri settori competenti dell’Amministrazione comunale o da altri soggetti<br />

presentate entro e non oltre 20 gg dal<strong>la</strong> data dell’occupazione, pena <strong>la</strong> non ammissibilità<br />

del<strong>la</strong> stesse;<br />

• munite del parere obbligatorio e vinco<strong>la</strong>nte dell’Attività Verde Pubblico in seguito istruttoria atta<br />

a verificare <strong>la</strong> disponibilità dell’area e/o <strong>la</strong> compatibilità con concessioni in essere qua<strong>lo</strong>ra<br />

rientrino nelle seguenti tipo<strong>lo</strong>gie:<br />

1. occupazioni che abbiano ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale;<br />

2. le iniziative promosse dall’Amministrazione comunale o in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> stessa che<br />

non <strong>per</strong>seguano scopo di lucro.<br />

v) Procedimento semplificato <strong>per</strong> <strong>la</strong> richiesta di assegnazione di porzione di parco e giardino<br />

pubblico <strong>per</strong> cerimonie, feste private, manifestazioni senza finalità di lucro di durata pari o<br />

inferiore ad un giorno (8:00-24:00)<br />

1. Chiunque sia interessato all’assegnazione di aree presenti nei parchi storici varesini <strong>per</strong> <strong>lo</strong><br />

svolgimento di cerimonie, feste private e/o manifestazioni senza finalità di lucro (Es. matrimoni,<br />

compleanni, anniversari, coscritti, compagni di scuo<strong>la</strong>, etc.) può presentare domanda in<br />

carta resa legale presso l’Attività Verde Pubblico secondo <strong>la</strong> modulistica in esso allegata. In<br />

questa sede, oltre alle generalità del richiedente ed al<strong>la</strong> tipo<strong>lo</strong>gia del<strong>la</strong> cerimonia, manifestazione/festa,<br />

si dovranno indicare l’ubicazioni esatte delle porzioni di parchi/giardini che si<br />

chiedono in concessione temporanea utilizzando le p<strong>la</strong>nimetrie indicative di cui all’All. P.<br />

2. Le istanze <strong>per</strong>venute saranno soggette ad istruttoria adottando come criterio di priorità esclusivamente<br />

<strong>la</strong> data di protocol<strong>la</strong>zione delle stesse.<br />

3. L’istruttoria, che richiede un <strong>per</strong>iodo massimo di 45 giorni, terrà conto del<strong>la</strong> disponibilità delle<br />

aree ovvero del<strong>la</strong> compatibilità con concessioni in essere.<br />

4. In caso di assenza di concessioni in essere l’area sarà concessa con provvedimento dirigenziale,<br />

previa comunicazione al<strong>la</strong> Giunta Comunale, da ritenersi <strong>per</strong>sonale ed incedibile ovvero non è consentita<br />

<strong>la</strong> sub-assegnazione.<br />

30


5. Per quanto riguarda<br />

• le aree in assegnazione,<br />

• i soggetti obbligati al pagamento del canone<br />

• <strong>la</strong> definizione di assegnazione temporanea<br />

• <strong>la</strong> determinazione delle su<strong>per</strong>fici<br />

• i criteri di determinazione e il calco<strong>lo</strong> dell’importo del canone<br />

• gli obblighi del tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione,<br />

• <strong>la</strong> modifica, sospensione e <strong>la</strong> revoca del<strong>la</strong> concessione,<br />

• <strong>la</strong> decadenza del<strong>la</strong> concessione,<br />

• l’accertamento dell’entrata, i termini e modalità di versamento del canone rimangono valide le<br />

prescrizioni esposte alle lettere c), d),e),f),g),n), o), p), r), s) del presente artico<strong>lo</strong>.<br />

Art. 18 - Vigi<strong>la</strong>nza e potere sanzionatorio<br />

a) La vigi<strong>la</strong>nza <strong>per</strong> l’osservanza del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> è affidata alle seguenti strutture del Comune<br />

di Varese:<br />

• Guardie Eco<strong>lo</strong>giche Vo<strong>lo</strong>ntarie;<br />

• Nucleo di Polizia Ambientale;<br />

• Polizia Locale.<br />

Sono ovviamente fatti salvi gli ambiti di vigi<strong>la</strong>nza del Corpo Forestale del<strong>lo</strong> Stato, dell’Arma dei Carabinieri,<br />

del<strong>la</strong> Polizia di Stato e del<strong>la</strong> Guardia di Finanza.<br />

Art. 19 - Sanzioni e oneri di compensazione ambientale <strong>per</strong> interventi non autorizzati sul patrimonio<br />

arboreo e sanzioni <strong>per</strong> divieti comportamentali e di utilizzo improprio degli spazi verdi<br />

a) Le trasgressioni all’art. 2, comma c) e d) (abbattimento di alberi in difetto di autorizzazione o di denuncia),<br />

all’art. 10, comma b) (abbattimento di alberi senza comunicazione di grave ed immediato<br />

<strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>), all’art. 3, comma b), c), d), e) ed f) (potature con modalità vietate in difetto di autorizzazione<br />

o denuncia), all’art.4 comma a) e c) (danneggiamento apparati radicali), all’art. 5 comma a)<br />

(potatura rami e radici poste su confini) saranno punite<br />

• con una sanzione amministrativa pari al va<strong>lo</strong>re indicato nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C del<br />

presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>;<br />

• con l’obbligo di reimpianto, se tecnicamente fattibile, anche nel medesimo punto delle piante<br />

abbattute;<br />

• con il pagamento di oneri di compensazione ambientale da versare all’Amministrazione Comunale<br />

su apposito capito<strong>lo</strong> d’entrata del Bi<strong>la</strong>ncio che finanzierà spese <strong>per</strong> interventi di manutenzione<br />

e ripristini di parchi, giardini ed aree verdi comunali. Il va<strong>lo</strong>re di detti oneri è desumibile<br />

dal<strong>la</strong> sommatoria del va<strong>lo</strong>re delle piante eliminate, potate con modalità vietate, danneggiate<br />

agli apparati radicali considerate nelle condizioni vegetative e conservative anteriori ad eventuali<br />

interventi di abbattimento/potatura con modalità vietate non autorizzati o ad interventi di<br />

danneggiamento radicale, come da tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C 1 del presente rego<strong>la</strong>mento.<br />

b) Le trasgressioni all’art. 4 comma b) ( mancata area di rispetto dell’apparato radicale) saranno punite<br />

con una sanzione amministrativa da euro 100,00 a euro 500,00 oltre all’obbligo di provvedere al<strong>la</strong><br />

creazione di idonee condizioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> crescita delle piante, con spese a carico del trasgressore.<br />

c) Le trasgressioni all’art. 5 comma b) saranno punite con una sanzione amministrativa pari ad un minimo<br />

da 50 euro a 150,00 euro <strong>per</strong> ogni pianta non correttamente messa a dimora.<br />

31


d) Le trasgressioni all’art. 6, comma a) (taglio di siepi e fi<strong>la</strong>ri erborati posti in terreni agricoli) sono<br />

punite con una sanzione amministrativa di euro 25,00 ad euro 100 <strong>per</strong> ogni 20 m 2 di su<strong>per</strong>ficie tagliata<br />

fuori dal <strong>per</strong>iodo autorizzato (15 ottobre-31 marzo).<br />

e) Le trasgressioni all’art. 6 commi b) e c) saranno punite con una sanzione amministrativa da euro<br />

25,00 a euro 100,00 <strong>per</strong> ogni pianta.<br />

f) Le trasgressioni all’art. 12, saranno punite con <strong>la</strong> sanzione amministrativa da euro 25,00 ad euro<br />

100,00 <strong>per</strong> ogni 100 m 2 di area oggetto di intervento.<br />

g) Le trasgressioni all’art. 13, commi a), b) e c) (mancato reimpianto) saranno punite con <strong>la</strong> sanzione<br />

amministrativa da euro 100 ad euro 500 <strong>per</strong> ogni singo<strong>la</strong> pianta non messa a dimora.<br />

h) Le trasgressioni all’art. 13, comma d) (abbattimenti prescritti in <strong>per</strong>iodi di riposo del<strong>la</strong> fauna selvatica)<br />

saranno punite con <strong>la</strong> sanzione amministrativa di euro 100,00 <strong>per</strong> ogni singo<strong>la</strong> pianta il cui taglio<br />

non viene effettuato nel<strong>la</strong> stagione prescritta oltre al<strong>la</strong> sanzione prevista dal<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> C, salvo<br />

che ciò non costituisca illecito più grave alle Norme <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> fauna selvatica.<br />

i) Le trasgressioni all’art. 13, comma e) (mancata protezione degli alberi in cantiere) saranno punite<br />

con una sanzione amministrativa pari al va<strong>lo</strong>re indicato nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C del presente<br />

<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> ogni pianta non protetta ;<br />

j) Le trasgressioni all’art. 13, comma g) saranno punite con una sanzione amministrativa pari al va<strong>lo</strong>re<br />

indicato nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> di cui all’allegato C1 del presente ovvero al va<strong>lo</strong>re delle o<strong>per</strong>e di mitigazione<br />

e compensazione ambientale<br />

k) Ai trasgressori dell’art. 16 e art. 17 lettera p) comma 3 saranno applicate le sanzioni amministrative<br />

previste dall’allegato L .<br />

l) Ai fini dell’applicazione delle sanzioni di cui al presente artico<strong>lo</strong>, o<strong>per</strong>ano, <strong>per</strong> quanto compatibili,<br />

le disposizioni di cui al<strong>la</strong> Legge 24.11.1981 n° 689 e sue successive modifiche ed integrazioni.<br />

Art. 20 - Norme finali e transitorie<br />

a) Le istanze di abbattimento di alberi presentate prima dell’entrata in vigore del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong><br />

seguono il procedimento amministrativo vigente al momento del<strong>la</strong> presentazione dell’istanza<br />

stessa.<br />

b) Le modifiche esclusivamente tecniche degli allegati del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> sono soggette ad approvazione<br />

del<strong>la</strong> Giunta Comunale.<br />

c) Il presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> annul<strong>la</strong> e sostituisce il precedente “<strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio<br />

vegetale nel comune di Varese” approvato con D.C.C. n° 24 del 1 marzo 2004;<br />

d) Dal<strong>la</strong> data di entrata in vigore del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> sono da intendersi disapplicate tutte le norme,<br />

con esso incompatibili od in contrasto, eventualmente contenute in altri rego<strong>la</strong>menti o in ordinanze comunali.<br />

e) I va<strong>lo</strong>ri espressi nelle tabelle degli allegati C e C1 sono validi fino ad un anno dall’entrata in vigore<br />

del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>. Negli anni successivi i va<strong>lo</strong>ri potranno essere in base a sopravvenute disposizioni<br />

legis<strong>la</strong>tive sovra comunali o deliberazioni del competente organo.<br />

32


ALLEGATI<br />

Allegato A.1 - Specie botaniche di cui è vietata <strong>la</strong> semina, <strong>la</strong> piantagione o <strong>la</strong> diffusione<br />

in Comune di Varese (art. 6, comma b)<br />

1) Acero bianco americano [Acer negundo L.]<br />

2) Ai<strong>la</strong>nto o albero del paradiso o noce matto cinese [Ai<strong>la</strong>nthus altissima (Miller) Swingle = Ai<strong>la</strong>nthus<br />

g<strong>la</strong>ndu<strong>lo</strong>sa Desf.]<br />

3) Ciliegio nero americano o ciliegio tardivo o prugno<strong>lo</strong> tardivo [Prunus serotina Ehrh.]<br />

4) Robinia (Robinia pseudoacacia) da seme o da riproduzione agamica, non da innesto di varietà ornamentali<br />

Allegato A.2 - Specie arbustive tute<strong>la</strong>te qua<strong>lo</strong>ra abbiano un diametro fusto maggiore di 15 cm<br />

(art. 2, comma a)<br />

1) Camelie (Camellia sp.)<br />

2) Rododendri (Rhododendron sp)<br />

3) Pieris (Pieris sp)<br />

4) Osmanto (Osmanthus sp.)<br />

5) Fotinia (Photinia sp)<br />

6) Corbezzoli (Arbutus sp)<br />

7) Viburni (Viburnum sp)<br />

8) Bossi (Buxus sp)<br />

9) non comuni specie botaniche individuate dai tecnici dell’Attività Verde Pubblico e comunicate all<br />

responsabile dell’applicazione del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio vegetale del Comune di<br />

Varese.<br />

Allegato A.3<br />

Specie rampicanti tute<strong>la</strong>te qua<strong>lo</strong>ra abbiano un diametro fusto maggiore di 10 cm<br />

(art. 2, comma a)<br />

1) Glicini (Wisteria sp.)<br />

2) Gelsomini (Jasminum sp. E Rhynchos<strong>per</strong>mum sp)<br />

3) Clematidi (Clematis sp)<br />

4) Ortensia rampicante (Hydrangea anoma<strong>la</strong> sottosp.petio<strong>la</strong>ris)<br />

5) non comuni specie botaniche individuate dai tecnici dell’Attività Verde Pubblico e comunicate al responsabile<br />

dell’applicazione del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio vegetale del Comune di<br />

Varese.<br />

Allegato A.4 - Criteri <strong>per</strong> <strong>la</strong> definizione di albero monumentale ai sensi dell’ art. 12 l.r. 10/2008 e del<br />

Decreto del Dirigente del<strong>la</strong> Struttura va<strong>lo</strong>rizzazione delle aree protette e biodiversità del<strong>la</strong> Regione Lombardia<br />

n° 7502 del 5.10.2011 pubblicato su BURL Serie Ordinaria n°38 del 21.9.2011<br />

Una pianta è definita monumentale sul<strong>la</strong> base di uno o più dei seguenti criteri:<br />

1. Monumentalità legata all’architettura vegetale: esemp<strong>la</strong>ri o gruppi organizzati in architetture vegetali<br />

prevalentemente inseriti in parchi storici di notevole interesse storico, architettonico, turistico;<br />

33


2. Monumentalità storico culturale: esemp<strong>la</strong>ri legati a partico<strong>la</strong>ri eventi del<strong>la</strong> storia <strong>lo</strong>cale, tradizioni,<br />

leggende etc.;<br />

3. Monumentalità legata a forma e portamento: esemp<strong>la</strong>ri dominanti cresciuti in optimum eco<strong>lo</strong>gico,<br />

privi di potature errate, in forma libera <strong>per</strong>fetta <strong>per</strong> <strong>la</strong> specie; alberi con forma partico<strong>la</strong>re <strong>per</strong> azione<br />

di fattori eco<strong>lo</strong>gici model<strong>la</strong>nti <strong>la</strong> stessa; alberi potati in ars topiaria con risultato di forma o portamento<br />

singo<strong>la</strong>ri;<br />

4. Monumentalità legata al<strong>la</strong> rarità botanica: specie estranee all’area geografica di riferimento quali le<br />

esotiche non invasive oppure autoctone ma poco rappresentate numericamente nell’area di riferimento;<br />

5. Monumentalità dimensionale: viene preso come riferimento <strong>la</strong> circonferenza del fusto a petto<br />

d’uomo (ad altezza di 1,30 m). La tabel<strong>la</strong> sottostante indica i va<strong>lo</strong>ri di soglia minimi di dimensione<br />

del fusto <strong>per</strong> individuare tale criterio di monumentalità:<br />

• Albero di Giuda, Al<strong>lo</strong>ro, Carpini, Roverel<strong>la</strong>, Sorbi, Tasso, Pero, Frassino Minore, Acero campestre,<br />

Noce: circonferenza a petto d’uomo = 150 cm (diam. 48 cm. Ca.);<br />

• Ciliegi, Gelsi: circonferenza a petto d’uomo = 250 cm (diam. 80 cm. Ca.);<br />

• Latifoglie varie (tranne Faggio, Castagno e quelle di cui ai punti precedenti), Pino cembro, Pino<br />

silvestre, Cipresso: circonferenza a petto d’uomo = 300 cm (diam. 95 cm. Ca.);<br />

• Conifere (tranne Tasso, Pino cembro, Pino silvestre, Pino uncinato, Cipresso e Cedri), Faggio,<br />

P<strong>la</strong>tano circonferenza a petto d’uomo = 350 cm (diam. 110 cm. Ca.);<br />

• Castagno, Cedri: circonferenza a petto d’uomo = 400 cm (diam. 127 cm. Ca.);<br />

6. Monumentalità paesaggistica: esemp<strong>la</strong>ri col<strong>lo</strong>cati in un contesto territoriale di elevato va<strong>lo</strong>re estetico<br />

o naturale e/o caratterizzanti un cerco luogo Es. zona umida, zone rurali, boschi, prati, parchi,<br />

giardini orti botanici, alberature, viali delle Rimembranze, roccoli, <strong>la</strong>birinti vegetali etc.<br />

Allegato B.1 - Elenco di alcune pato<strong>lo</strong>gie vegetali o di parassiti di cui è obbligatoria<br />

<strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zione immediata <strong>per</strong> iscritto all’Attività Verde Pubblico<br />

(art. 14, comma a)<br />

1) Tracheomicosi delle querce (Ceratocystis fagacearum Hunt.)<br />

2) Cancro co<strong>lo</strong>rato del p<strong>la</strong>tano (Ceratocystis fimbriata Hell. Et. Halst. F. p<strong>la</strong>tani)<br />

3) Grafiosi dell’olmo (Ceratocystis ulmi Mor.)<br />

4) Cancro del cipresso (Seiridium cardinale Sutton.)<br />

5) Verticil<strong>lo</strong>si (Verticillium albo-atrum Reinke et Berth.)<br />

6) Colpo di fuoco batterico delle rosacee (Erwinia amy<strong>lo</strong>vora Wins.)<br />

7) Processionaria del pino (Thaumatopoea pytiocampa Denn. Et Schiff.)<br />

8) Bostrico (Ips typographus L. , Pityogenes calcographus L. e satelliti)<br />

9) Scolitidi dell’olmo (Scolytus multistriatus Marsham e Scolytus sulcifrons Rey)<br />

10) Minatrice dell’ippocastano (Cameraria ohridel<strong>la</strong>)<br />

11) Cerambicide cinese dal<strong>la</strong> lunghe antenne (Anop<strong>lo</strong>phora chinensis Foster)<br />

12) Cocciniglia dei pini (Matsucoccus sp.)<br />

13) Puntero<strong>lo</strong> rosso delle palme (Rynchophorus ferrugineus Olivier)<br />

34


Allegato B.2<br />

Elenco dei mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, insetti presenti nei parchi varesini ad indicarne l’alto va<strong>lo</strong>re<br />

<strong>per</strong> il mantenimento del<strong>la</strong> biodiversità<br />

Mammiferi<br />

• roditori: scoiatto<strong>lo</strong> (Sciurus vulgaris), ghiro (Glis glis), quercino (Eliomys quercinus), moscardino<br />

(Muscardinus avel<strong>la</strong>narius), topo selvatico (Apodemus sylvaticus), arvicole (Arvico<strong>la</strong> sp.), topolino<br />

delle case (Mus domesticus), ratto grigio (Rattus norvegicus);<br />

• insettivori: riccio (Erinaceus europaeus),talpa (Talpa europea), crocidura ventre bianco (Crocidura<br />

leucodon);<br />

• chirotteri: ves<strong>per</strong>tilio di Daubenton (Myotis daubentonii), pipistrel<strong>lo</strong> nano (Pipistrellus pipistrellus),<br />

pipistrel<strong>lo</strong> albolimbato (Pipistrellus kuhlii); serotino comune (Eptesicus serotinus)<br />

• <strong>la</strong>gomorfi: lepre comune (Lepus europaea);<br />

• carnivori: faina (Martes foina), volpe (Vulpes vulpes);<br />

• artiodattili: cinghiale (Sus scrofa).<br />

Uccelli<br />

• i passeriformi balestruccio (Delichon urbicum), rondine (Hirundo rustica), mer<strong>lo</strong> (Tardus meru<strong>la</strong>),<br />

passera d’Italia e scopaio<strong>la</strong> (Passer domesticus e Prunel<strong>la</strong> modu<strong>la</strong>ris), cincia bigia, mora, cinciallegra<br />

e cinciarel<strong>la</strong> (Parus palustris, P.ater, P.major, P.caerulesus), pettirosso (Eritahcus rubecu<strong>la</strong>),<br />

fringuel<strong>lo</strong> (Fringil<strong>la</strong> coelebs), frosone (Coccothraustes coccothraustes), verzellino (Serinus serinus),<br />

cardellino (Carduelis carduelis), codirosso comune e spazzacamino (Phoenicurus phoenicurus<br />

e P.ochruros), ballerina bianca (Motacil<strong>la</strong> alba), fiorrancino (Regulus ignicapillus) capinera<br />

(Sylvia atricapil<strong>la</strong>), picchio verde (Picus viridis) e picchio rosso maggiore (Dryobates maior), civetta<br />

e al<strong>lo</strong>cco (Athene noctua e Strix aluco), ghiandaia (Garrulus g<strong>la</strong>ndarius), cornacchia (Corvus<br />

corone), gazza (Pica pica), storno (Sturnus vulgaris) co<strong>lo</strong>mbaccio e tortora dal col<strong>la</strong>re (Co<strong>lo</strong>mba<br />

palumbus e Strepotopelia decaocto) ; anatidi germano reale (Anas p<strong>la</strong>tyrhynchos) e cigno (Cygnus<br />

o<strong>lo</strong>r) dei <strong>la</strong>ghetti ornamentali;<br />

Rettili<br />

• lucerto<strong>la</strong> muraio<strong>la</strong> (Lacerta muralis), orbettino (Anguis fragilis), biscia d’acqua e tessel<strong>la</strong>ta (Natrix<br />

natrix e N.tessel<strong>la</strong>ta), ratera o biacco (Coluber viridif<strong>la</strong>vus carbonarius), aspide (Vi<strong>per</strong>a aspis e<br />

V.berus);<br />

Anfibi<br />

• raganel<strong>la</strong>, rana verde comune e di Latastei (Hy<strong>la</strong> arborea, Pe<strong>lo</strong>phy<strong>la</strong>x esculento, Rana <strong>la</strong>tastei<br />

etc.), rospo comune (Bufo bufo); sa<strong>la</strong>mandra pezzata e tritoni (Sa<strong>la</strong>mandra sa<strong>la</strong>mandra, Triturus<br />

cristatus e T.vulgaris);<br />

Insetti<br />

• migliaia di specie degli ordini più importanti: odonati (libellule etc.), mantoiodei,(mantidi etc.); isotteri<br />

(termiti etc.); dermatteri (forbice etc.); ortotteri (cavallette, grilli, gril<strong>lo</strong>talpe etc.); rincoti (es.<br />

afidi, cocciniglie, cimici, gerridi etc.); lepidotteri(farfalle);ditteri (zanzare, mosche,tafani etc.); coleotteri<br />

(carabidi ditiscidi, lucanidi, scarabei-maggiolini, lucciole, bostrico, coccinelle, cerambicidi<br />

dalle lunghe antenne, dorifera del<strong>la</strong> patata, curculionidi del noccio<strong>lo</strong> e del<strong>la</strong> castagna, tarli scolitidi e<br />

anobidi etc.); imenotteri (formiche, vespe, api etc.)<br />

35


Allegato C - Tabel<strong>la</strong> del va<strong>lo</strong>re delle piante abbattute o danneggiate<br />

in vio<strong>la</strong>zione del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong><br />

come da art. 19 (vds art. 7 bis L.n° 3 del 14.3.2003)<br />

SPECIE<br />

Betu<strong>la</strong>, Eucalyptus,<br />

Populus, Salix, Cupressacee<br />

e Coniferae<br />

non indicate al-<br />

trove<br />

Araucaria, Cepha<strong>lo</strong>taxacee,<br />

Sciadopitys,<br />

Thujopsis, Ginkgo,<br />

Cedrus, Sequoia, Sequoiadendron,Catalpa,<br />

Crataegus,<br />

Corylus, Ilex, Lagerstroemia,<br />

Ligustrum,<br />

Magnolia, Morus,<br />

Pau<strong>lo</strong>wnia, Sorbus e<br />

altre Angios<strong>per</strong>me<br />

non indicate altrove<br />

Acer, Aesculus, Alnus,<br />

Carpinus, Carya,<br />

Celtis, Fraxinus,<br />

Gleditzia, Liriodendron,<br />

Liquidambar,<br />

Ostrya, Prunus, Tilia<br />

Cycadacee, Taxacee,<br />

Castanea, Fagus,<br />

Jug<strong>la</strong>ns, P<strong>la</strong>tanus,<br />

Quercus, Ulmus<br />

camp., Rampicanti<br />

Acer negundo,<br />

Ai<strong>la</strong>nthus altissima,<br />

Prunus serotina,<br />

Pterocarya<br />

fraxinifolia, Robinia<br />

VALORI IN EURO<br />

C<strong>la</strong>ssi diametriche (a 1,30 m di altezza)<br />

Piccole Medie Grandi/Eccezz.<br />

25-30-35-40 45-50-55-60-65 > 70<br />

€ min-max € min-max € min-max<br />

40-280 60-340 70-420<br />

80-450 120-500 200-500<br />

60-340 100-450 150-500<br />

200-500 200-500 200-500<br />

0 0 0<br />

36


Allegato C 1 - Tabel<strong>la</strong> da utilizzare <strong>per</strong> <strong>la</strong> quantificazione delle o<strong>per</strong>e di mitigazione e compensazione<br />

ambientale come da art. 13 comma g) e art. 19 comma a) e j)<br />

Indice di<br />

specie e dimensionale<br />

Indice di <strong>lo</strong>calizzazione<br />

PRG<br />

Indice<br />

fito sanitario<br />

Va<strong>lo</strong>re<br />

calco<strong>la</strong>to<br />

A B C V<br />

=AxBxC<br />

37<br />

Indice di deprezzamento<br />

Riduzione<br />

del va<strong>lo</strong>re<br />

calco<strong>la</strong>to<br />

Va<strong>lo</strong>re<br />

dell’albero<br />

calco<strong>la</strong>to<br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> compensazione<br />

D R=D*V Vcomp.=V– R<br />

A = va<strong>lo</strong>re MASSIMO desunto dal<strong>la</strong> Tabel<strong>la</strong> C in funzione del<strong>la</strong> specie e del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dimensionale<br />

delle piante<br />

Zone vinco<strong>la</strong>te<br />

D.Lgs. 42/2004<br />

Parte II<br />

Beni culturali<br />

B = indice di <strong>lo</strong>calizzazione delle piante all’interno delle zone urbanizzate<br />

Zone vinco<strong>la</strong>te<br />

D.Lgs. 42/2004 –<br />

Parte III<br />

Beni paesaggistici<br />

Attuale Zona A,<br />

centro storico<br />

Attuale Zone B,<br />

completamento,<br />

residenziale<br />

Altre zone di espansione,industriali<br />

10 5 3 2 1<br />

C = indice fitosanitario degli alberi e/o c<strong>la</strong>sse di propensione al cedimento (vds pag. successiva <strong>per</strong> definizione<br />

F.R.C.) del metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment) o metodo<strong>lo</strong>gie S.I.A. S.I.M. o equivalenti<br />

Pianta<br />

de<strong>per</strong>ente,<br />

senza<br />

vigore<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A.<br />

C/D o<br />

D<br />

Pianta<br />

poco vigorosa<br />

gruppo<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A.<br />

C<br />

Pianta<br />

poco vigorosa,<br />

in<br />

fi<strong>la</strong>re o<br />

iso<strong>la</strong>ta<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A.<br />

C<br />

Pianta sana,<br />

di<br />

media vigoria,<br />

in<br />

gruppo<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A.<br />

B<br />

Pianta<br />

sana, di<br />

media<br />

vigoria,<br />

fi<strong>la</strong>re<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A.<br />

B<br />

Pianta<br />

sana,<br />

di mediavigoria<br />

iso<strong>la</strong>ta<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A.<br />

B<br />

Pianta<br />

sana,<br />

vigorosa,<br />

in<br />

gruppo<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A.<br />

A<br />

Pianta<br />

sana,<br />

vigorosa<br />

in fi<strong>la</strong>re<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A<br />

A<br />

Pianta<br />

sana,<br />

vigorosa,iso<strong>la</strong>ta<br />

C<strong>la</strong>sse<br />

V.T.A<br />

A<br />

Albero<br />

monumentale:<br />

vds criteri<br />

Allegato<br />

A.4<br />

1 2 3 5 6 8 10 15 20 25<br />

D = indice di deprezzamento <strong>per</strong> interventi onerosi eseguiti nel passato sulle piante<br />

Nessun intervento,<br />

so<strong>lo</strong> elimininaz.<br />

Secco e contenimento<br />

con<br />

tecnica taglio di<br />

ritorno<br />

Potatura di<br />

formazione<br />

su chioma asimmetrica<br />

e<br />

sbi<strong>la</strong>nciata<br />

Potatura di contenimento<br />

<strong>la</strong>terale,<br />

riduzione effetto<br />

ve<strong>la</strong>, ricostruzione<br />

chioma capitozzata<br />

Accorciamento di<br />

rami su punti<br />

d’inserzione compromessi<br />

e dendrochirurgia<br />

Eliminazione di<br />

rami su punti<br />

d’inserzione compromessi<br />

e dendrochirurgia<br />

0 0,1 0,2 0,3 0,4


Nuove “c<strong>la</strong>ssi di propensione al cedimento” (F.R.C) degli alberi, approvate nel 2009 dal<strong>la</strong> Società Italiana<br />

di Arboricoltura o.n.l.u.s. (sezione italiana dell’International Society of arboricolture) o.n.l.u.s. –<br />

Tratto dal sito web del<strong>la</strong> SIA www.isaitalia.org<br />

C<strong>la</strong>sse di propensione<br />

al cedimento<br />

A<br />

B<br />

C<br />

trascurabile<br />

bassa<br />

moderata<br />

38<br />

Definizione<br />

Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, non mani-<br />

festano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> vi-<br />

sivo, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia<br />

ridotto. Per questi soggetti è opportuno un control<strong>lo</strong> visivo <strong>per</strong>iodico, con<br />

cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non su<strong>per</strong>iore a cinque<br />

anni.<br />

Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, manifesta-<br />

no segni, sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> visivo ed a giu-<br />

dizio del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di<br />

sicurezza naturale dell’albero non si sia sensibilmente ridotto. Per questi<br />

soggetti è opportuno un control<strong>lo</strong> visivo <strong>per</strong>iodico, con cadenza stabilita dal<br />

tecnico incaricato, comunque non su<strong>per</strong>iore a tre anni. L’eventuale appro-<br />

fondimento diagnostico di tipo strumentale e <strong>la</strong> sua <strong>per</strong>iodicità sono a di-<br />

screzione del tecnico.<br />

Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, manife-<br />

stano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> vi-<br />

sivo e di norma con indagini strumentali*. Le anomalie riscontrate sono ta-<br />

li da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia sensi-<br />

bilmente ridotto. Per questi soggetti è opportuno un control<strong>lo</strong> visivo <strong>per</strong>io-<br />

dico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non su<strong>per</strong>iore<br />

a due anni. L’eventuale approfondimento diagnostico di tipo strumentale e<br />

<strong>la</strong> sua <strong>per</strong>iodicità sono a discrezione del tecnico. Questa avrà comunque<br />

una cadenza temporale non su<strong>per</strong>iore a due anni. Per questi soggetti il tec-<br />

nico incaricato può progettare un insieme di interventi colturali finalizzati<br />

al<strong>la</strong> riduzione del livel<strong>lo</strong> di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità e, qua<strong>lo</strong>ra realizzati, potrà modifi-<br />

care <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità dell’albero. * è ammessa una valutazione ana-<br />

litica documentata.


C<strong>la</strong>sse di propensione<br />

al cedimento<br />

C/D<br />

D<br />

elevata<br />

Estrema<br />

39<br />

Definizione<br />

Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, manife-<br />

stano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> visivo e di<br />

norma con indagini strumentali*. Le anomalie riscontrate sono tali da far ri-<br />

tenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia drasticamente ri-<br />

dotto. Per questi soggetti il tecnico incaricato deve assolutamente indicare<br />

dettagliatamente un insieme di interventi colturali. Tali interventi devono<br />

essere finalizzati al<strong>la</strong> riduzione del livel<strong>lo</strong> di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità e devono essere<br />

compatibili con le buone pratiche arboricolturali. Qua<strong>lo</strong>ra realizzati, il tec-<br />

nico valuterà <strong>la</strong> possibilità di modificare <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità dell’albero.<br />

Nell’impossibilità di effettuare i suddetti interventi l’albero è da col<strong>lo</strong>care<br />

tra i soggetti di c<strong>la</strong>sse D.<br />

*è ammessa una valutazione analitica documentata.<br />

Gli alberi appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse, al momento dell’indagine, manife-<br />

stano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con il control<strong>lo</strong> visivo e di<br />

norma con indagini strumentali. * Le anomalie riscontrate sono tali da far ri-<br />

tenere che il fattore di sicurezza naturale dell’albero si sia ormai, quindi, e-<br />

saurito. Per questi soggetti, le cui prospettive future sono gravemente com-<br />

promesse, ogni intervento di riduzione del livel<strong>lo</strong> di <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong>sità risulterebbe<br />

insufficiente o realizzabile so<strong>lo</strong> con tecniche contrarie al<strong>la</strong> buona pratica<br />

dell’arboricoltura. Le piante appartenenti a questa c<strong>la</strong>sse devono, quindi, es-<br />

sere abbattute.<br />

* è ammessa <strong>la</strong> valutazione analitica documentata.<br />

Esempi di calco<strong>lo</strong> del va<strong>lo</strong>re ornamentale/compensativo di tipo<strong>lo</strong>gie di alberi e re<strong>la</strong>tive <strong>lo</strong>calizzazioni<br />

Es n° 1: Cedrus deodara (Cedro dell’Hima<strong>la</strong>ia) diametro fusto a 1,30 m cm 80, in zona AV4, sana, vigorosa<br />

in gruppo, mai soggetta ad interventi cesori :<br />

Indice A = € 500,00; Indice B = 3; Indice C = 10; Indice D = 0.<br />

Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to: € 500,00 x 3 x 10 = € 15.000,00.<br />

Riduzione del va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to = 0*15.000,00 = 0<br />

Va<strong>lo</strong>re <strong>per</strong> compensazione = Vcomp = Vcalc. – Riduzione = € 15.000,00


Es n° 2: Fagus sylvatica (Faggio) diametro fusto a 1,30 m cm 50, in zona B3, ma<strong>la</strong>ta, senza vigore, con<br />

interventi pregressi di eliminazione rami su punti d’inserzione compromessi e/o dendrochirurgia:<br />

Indice A = € 500,00; Indice B = 2; Indice C = 1; Indice D = 0,4<br />

Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to: € 500,00 x 2 x 1 = € 1.000,00.<br />

Riduzione del va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to = 0,4*1.000,00 = € 600,00<br />

Va<strong>lo</strong>re <strong>per</strong> compensaz.= Vcomp = Vcalc.– Riduz.= € 1.000,00 - € 400,00 = € 600,00<br />

Es n° 3: Quercus robur (Quercia farnia) diametro fusto a 1,30 m cm 150, in zona D.Lgs.42/04 Parte III –<br />

Bene paesaggistico, sana, vigorosa iso<strong>la</strong>ta, monumentale, mai soggetta ad interventi cesori se non ordinari:<br />

Indice A = € 500,00; Indice B = 5; Indice C = 25; Indice D = 0<br />

Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to: € 500,00 x 5 x 25 = € 62.500,00.<br />

Riduzione del va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to = 0*62.500,00 = € 0,00<br />

Va<strong>lo</strong>re <strong>per</strong> compensaz.= Vcomp = Vcalc.– Riduz.= € 62.500,00 - € 0,00 = € 62.500,00<br />

Es n° 4: Cedrus libani (Cedro del Libano) diametro fusto a 1,30 m cm 320, in zona D.Lgs.42/04 Parte II –<br />

Bene culturale, sana, vigorosa iso<strong>la</strong>ta, monumentale, mai soggetta ad interventi cesori se non ordinari:<br />

A = € 500,00; B = 10; C=25; D=0. V: € 500,00 x 10 x 25 = € 125.000,00. Riduzione = 0*125.000,00=0<br />

Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to <strong>per</strong> compensazione = Vcomp =V-R= € 125.000,00<br />

Es n° 4: Salix nigra (Salice comune) diametro fusto a 1,30 m cm 35, in zona C (espansione o industriali),<br />

pianta sana,di media vigoria, in gruppo mai soggetta ad interventi pregressi di eliminazione rami su punti<br />

d’inserzione compromessi e/o dendrochirurgia:<br />

A = € 280,00; B = 0,6; C=4; D=0. V: € 280,00 x 0,6 x 4 = € 672. Riduzione=0* €672 = € 0,00<br />

Va<strong>lo</strong>re calco<strong>la</strong>to <strong>per</strong> compensazione = Vcomp =V-R= € 672,00 - €0,00 = € 672,00<br />

40


Allegato D<br />

Tipo di piante – C<strong>la</strong>ssi di altezza degli alberi<br />

CLASSI DI ALTEZZA DEGLI ALBERI<br />

Le presenti tabelle riportano <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di altezza di quasi tutte le specie arboree utilizzate nel verde urbano<br />

e <strong>per</strong>iurbano del Varesotto<br />

L’altezza del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse di appartenenza delle singole specie è quel<strong>la</strong> dell’albero “normale a maturità”, ovvero<br />

l’altezza massima che <strong>la</strong> specie può raggiungere nel Varesotto in condizioni ambientali adatte<br />

In condizioni non ideali (terreno non adatto, poco fertile o poco profondo, zone inquinate etc.) l’altezza<br />

massima raggiungibile può essere inferiore. Viceversa, in condizioni eccezionali, diverse specie possono<br />

raggiungere dimensioni maggiori<br />

Diverse specie sono inoltre coltivate come varietà partico<strong>la</strong>ri con altezza minore di quel<strong>la</strong> sotto indicata<br />

(es. varietà “nana” o “g<strong>lo</strong>bosa”) e/o con chioma molto ristretta (es. varietà “co<strong>lo</strong>nnare”, “fastigiata” o<br />

“piramidale”).<br />

NB: Le specie con asterisco * sono autoctone (tipiche) nel Varesotto e spesso molto adatte, tranne in<br />

ambienti molto artificiali (es spartitraffico) o inquinati. Viceversa quelle col più + sono esotiche e molto<br />

sconsigliate, quelle col # hanno problemi fitosanitari<br />

Ogni specie vegetale ha differenti, ma precise, esigenze in fatto di clima, di illuminazione, di umidità e di<br />

caratteristiche del suo<strong>lo</strong>. La scelta del<strong>la</strong> specie da impiantare va ponderata attentamente basandosi, oltre<br />

che sull’altezza, su tali variabili!<br />

Si raccomanda di rivolgersi ad un professionista (Dottore Forestale o Dottore Agronomo)<br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> progettazione e <strong>la</strong> gestione degli spazi verdi, in partico<strong>la</strong>re <strong>per</strong> <strong>la</strong> scelta di specie<br />

e varietà vegetali, <strong>per</strong> le potature e <strong>per</strong> i trattamenti fitosanitari!<br />

Alberi di prima grandezza<br />

alberi che a maturità di norma su<strong>per</strong>ano i 25 m di altezza<br />

Angios<strong>per</strong>me<br />

Acero di monte * Acer pseudop<strong>la</strong>tanus Pioppo bianco * Populus alba<br />

Acero riccio * Acer p<strong>la</strong>tanoides Pioppo euroamerica- Populus x canadensis<br />

Acero da zucchero Acer saccharinum Pioppo americano Populus deltoides<br />

Ai<strong>la</strong>nto + Ai<strong>la</strong>nthus altissima Pioppo nero * Populus nigra<br />

Ontano nero * Alnus glutinosa Pioppo tremo<strong>lo</strong> * Populus tremu<strong>la</strong><br />

Betul<strong>la</strong> * Betu<strong>la</strong> pendu<strong>la</strong> Cerro * Quercus cerris<br />

Castagno * Castanea sativa Frainetto Quercus frainetto<br />

Eucalipto comune Eucalyptus g<strong>lo</strong>bulus Quercia palustre Quercus palustris<br />

Eucalipto Eucalyptus parvif<strong>lo</strong>ra Rovere * Quercus petraea<br />

Faggio * Fagus sylvatica Farnia * Quercus robur<br />

Frassino maggiore * Fraxinus excelsior Quercia rossa Quercus rubra<br />

Frassino americano Fraxinus pennsylvanica Tiglio argentato Tilia argentea<br />

Noce americano Jug<strong>la</strong>ns nigra Tiglio selvatico * Tilia cordata<br />

Albero dei tulipani Liriodendron tulipifera Tiglio nostrano * Tilia p<strong>la</strong>thyphyl<strong>lo</strong>s<br />

P<strong>la</strong>tano ibrido # P<strong>la</strong>tanus x hybrida Tiglio ibrido Tilia x europaea<br />

P<strong>la</strong>tano americano # P<strong>la</strong>tanus occidentalis Olmo ciliato Ulmus <strong>la</strong>evis<br />

P<strong>la</strong>tano europeo # P<strong>la</strong>tanus orientalis Olmo campestre * # Ulmus minor<br />

Gimnos<strong>per</strong>me<br />

Abete bianco * Abies alba Peccio di Serbia Picea omorica<br />

Abete greco Abies cepha<strong>lo</strong>nica Peccio del Caucaso Picea orientalis<br />

no<br />

41


Abete del Co<strong>lo</strong>rado Abies conco<strong>lo</strong>r Peccio del Co<strong>lo</strong>rado Picea pungens<br />

Abete gigante Abies grandis Peccio di Sitka Picea sitkaensis<br />

Abete del Caucaso Abies nordmanniana Pino di Monterey Pinus insignis<br />

Abete di Spagna Abies pinsapo Pino <strong>la</strong>ricio # Pinus nigra <strong>la</strong>ricio<br />

Pino del Cile Araucaria araucana Pino austriaco + # Pinus nigra austriaca<br />

Libocedro Ca<strong>lo</strong>cedrus decurrens Pino marittimo # Pinus pinaster<br />

Cedro del Marocco Cedrus at<strong>la</strong>ntica Pino strobo # Pinus strobus<br />

Cedro dell’Hima<strong>la</strong>ia Cedrus deodara Pino silvestre * Pinus sylvestris<br />

Cedro del Libano Cedrus libani Pino dell’Hima<strong>la</strong>ia Pinus wallichiana<br />

Cipresso di Lawson Chamaecyparis <strong>la</strong>wsonia- Doug<strong>la</strong>sia verde Pseudotsuga doug<strong>la</strong>sii<br />

na<br />

Cipresso giapponese Chamaecyparis pisifera Doug<strong>la</strong>sia g<strong>la</strong>uca Pseudotsuga g<strong>la</strong>uca<br />

Cedro rosso Cryptomeria japonica “Pino” a ombrel<strong>lo</strong> Sciadopitys verticil<strong>la</strong>ta<br />

Cipresso del Tibet Cupressus cashmeriana Sequoia verde Sequoia sem<strong>per</strong>virens<br />

Ginko Ginkgo bi<strong>lo</strong>ba Sequoia gigante Sequoiadendron giganteum<br />

Larice europeo Larix decidua Cipresso di palude Taxodium distichum<br />

Larice giapponese Larix leptolepis Tuia gigante Thuja plicata<br />

Metasequoia Metasequoia glyptostro- Tsuga del Canadà Tsuga canadensis<br />

boides<br />

Abete rosso, peccio Picea excelsa Tsuga americana Tsuga heterophyl<strong>la</strong><br />

Peccio azzurro Picea g<strong>la</strong>uca<br />

Alberi di seconda grandezza<br />

alberi che a maturità di norma raggiungono un’altezza compresa tra 15 e 25 m<br />

Angios<strong>per</strong>me<br />

Acero bianco + Acer negando Noce comune * Jug<strong>la</strong>ns regia<br />

Acero fico Acer opalus Storace Liquidambar styraciflua<br />

Acero rosso Acer rubrum Magnolia semprever- Magnolia grandif<strong>lo</strong>ra<br />

Acero argentato Acer saccharum Carpino nero * Ostrya carpinifolia<br />

Ippocastano Aesculus hippocastanus Ciliegio selvatico * Prunus avium<br />

Ippocastano ibrido Aesculus x carnea Ciliegio tardivo + Prunus serotina<br />

Ontano napoletano Alnus cordata Noce del Caucaso + Pterocarya fraxinifolia<br />

Ontano bianco * Alnus incana Leccio Quercus ilex<br />

Betul<strong>la</strong> nera Betu<strong>la</strong> nigra Roverel<strong>la</strong> * Quercus pubescens<br />

Betul<strong>la</strong> americana Betu<strong>la</strong> papyrifera Sughera # Quercus suber<br />

Betul<strong>la</strong> di palude Betu<strong>la</strong> pubescens Robinia + Robinia pseudoacacia<br />

Betul<strong>la</strong> utile Betu<strong>la</strong> utilis Salice bianco * Salix alba<br />

Falso noce Carya ovata Salice fragile Salix fragilis<br />

Carpino bianco * Carpinus betulus Sofora Sophora japonica<br />

Catalpa Catalpa bignonioides Sorbo montano * Sorbus aria<br />

Bago<strong>la</strong>ro * Celtis australis Ciavardel<strong>lo</strong> * Sorbus torminalis<br />

Noccio<strong>lo</strong> di Bisanzio Corylus colurna Tiglio americano Tilia americana<br />

Eucalipto grigio Eucalyptus cinerea Tiglio del<strong>la</strong> Crimea Tilia euch<strong>lo</strong>ra<br />

Frassino meridionale Fraxinus angustifolia Olmo montano * # Ulmus g<strong>la</strong>bra<br />

Spino di Giuda Gleditsia triacanthos Olmo siberiano<br />

Gimnos<strong>per</strong>me<br />

Ulmus pumi<strong>la</strong><br />

Cupressiciparo x Cupressocyparis ley<strong>la</strong>ndii<br />

Pino cembro Pinus cembra<br />

de<br />

42


Cipresso dell’Arizona Cupressus arizonica Pino domestico Pinus pinea<br />

Cipresso levigato Cupressus g<strong>la</strong>bra Tasso * Taxus baccata<br />

Cipresso del<strong>la</strong> California<br />

Cupressus macrocarpa Tuia occidentale Thuja occidentalis<br />

Cipresso Cupressus sem<strong>per</strong>virens<br />

Alberi di terza grandezza<br />

alberi che a maturità di norma raggiungono un’altezza compresa tra 8 e 15 m<br />

Angios<strong>per</strong>me<br />

Acero campestre * Acer campestre Al<strong>lo</strong>ro Laurus nobilis<br />

Acero pelle di serpente<br />

Acer capillipes Magnolia spogliante Magnolia lilif<strong>lo</strong>ra<br />

Acero a squame Acer griseum Me<strong>lo</strong> da fiore Malus fluribunda<br />

Acero a strisce Acer rufinerve Me<strong>lo</strong> selvatico * Malus sylvestris<br />

Ippocastano america- Aesculus pavia<br />

no<br />

Gelso bianco Morus alba<br />

Acacia di Costantinopoli<br />

Albizia julibrissin Gelso nero Morus nigra<br />

Gelso da carta + Brussonetia papyrifera Faggio sudamericano Nothofagus antartica<br />

Carpinel<strong>la</strong> Carpinus orientalis Pau<strong>lo</strong>nia Pau<strong>lo</strong>wnia tomentosa<br />

Nespo<strong>lo</strong> del Giappo- Eriobotrya japonica Ciliegio a grappoli * Prunus padus<br />

ne<br />

Orniel<strong>lo</strong> * Fraxinus ornus Salice piangente Salix babi<strong>lo</strong>nica<br />

Olivel<strong>lo</strong> spinoso Hippophae rhamnoides Salice tortuoso Salix matsudana<br />

Agrifoglio * Ilex aquifolium Sorbo degli uccelli * Sorbus aucuparia<br />

Kelreuteria Koelreuteria panicu<strong>la</strong>ta Sorbo domestico Sorbus domestica<br />

Abete di Corea Abies coreana<br />

Gimnos<strong>per</strong>me<br />

Ginepro * Juni<strong>per</strong>us communis<br />

Tuia orientale Biota orientalis Ginepro del<strong>la</strong> Virgi- Juni<strong>per</strong>us virginiana<br />

Cipresso di Hinoki Chamaecyparis obtusa Falsa tuja Thujopsis do<strong>la</strong>brata<br />

Alberi di quarta grandezza<br />

alberi (anche ad habitus arbustivo) che a maturità di norma raggiungono un’altezza tra 2,5 e 8 m<br />

Angios<strong>per</strong>me<br />

Acacia # Acacia dealbata Frango<strong>la</strong> * Frangu<strong>la</strong> alnus<br />

Acero giapponese Acer japonicum Maggiociondo<strong>lo</strong> alpino<br />

*<br />

Laburnum alpinum<br />

Acero palmato Acer palmatum Maggiociondo<strong>lo</strong> di<br />

colle*<br />

Laburnum anagyroides<br />

Corbezzo<strong>lo</strong> Arbutus unedo Maggiociondo<strong>lo</strong> ibri- Laburnum x watereri<br />

Bosso Buxus sem<strong>per</strong>virens Lagerstremia Lagerstroemia indica<br />

Camelia primaverile Camellia japonica Ligustro Ligustrum lucidum<br />

Camelia invernale Camellia sasanqua Magnolia obovata Magnolia obovata<br />

Catalpa nana Catalpa bungei Magnolia stel<strong>la</strong>ta Magnolia stel<strong>la</strong>ta<br />

Albero di Giuda Cercis siliquastrum Maonia giapponese Mahonia japonica<br />

Palma Chamaerops excelsa Nespo<strong>lo</strong> Mespilus germanica<br />

Clerodendro Clerodendron trichotonum Olivo # Olea europea<br />

nia <br />

do<br />

43


Cornio<strong>lo</strong> ad ombrel<strong>la</strong> Cornus controversa Parrozia Parrotia <strong>per</strong>sica<br />

Cornio<strong>lo</strong> da fiore Cornus f<strong>lo</strong>rida Mirabo<strong>la</strong>no Prunus cerasifera<br />

Cornio<strong>lo</strong> * Cornus mas Prugno<strong>lo</strong> Prunus serru<strong>la</strong>ta<br />

Noccio<strong>lo</strong> * Corylus avel<strong>la</strong>na Pero del<strong>la</strong> Cina Pyrus calleryana<br />

Azzaruo<strong>lo</strong> Crataegus azarolus Spin cervino * Rhamnus catharthicus<br />

Biancospino nostra- Crataegus monogyna Scotano d’America Rhus tiphina<br />

no*<br />

Biancospino Crataegus oxyachantha Salicone * Salix caprea<br />

Biancospino ibrido Crataegus x <strong>la</strong>vallei Sambuco nero * Sambucus nigra<br />

Eleagno Eleagnus angustifolia Giuggio<strong>lo</strong> Ziziphus jujuba<br />

Gimnos<strong>per</strong>me<br />

Cefa<strong>lo</strong>tasso Cepha<strong>lo</strong>taxus fortunei Ginepro sabino Juni<strong>per</strong>us sabina<br />

Cefa<strong>lo</strong>tasso Cepha<strong>lo</strong>taxus harringtonia Ginepro del<strong>la</strong> Virginia<br />

Juni<strong>per</strong>us virginiana<br />

Ginepro del<strong>la</strong> Cina Juni<strong>per</strong>us chinensis<br />

Allegato E<br />

Criteri di valutazione delle su<strong>per</strong>fici presentanti peculiari caratteristiche ornamentali/paesaggistiche<br />

come da art. 12 lettera a)<br />

1. presenza di esemp<strong>la</strong>ri botanici di rilevanza morfometrica e, o tassonomica.<br />

2. aree verdi del centro storico (zone A “insediamenti storici”)<br />

44


Allegato F- Definizione di A) nuova realizzazione di giardini o parchi e di B) manutenzione straordinaria<br />

di giardini e parchi preesistenti da art. 12 lettere a)<br />

A. Si considerano interventi di nuova realizzazione di giardini e parchi, quindi soggetti al<strong>la</strong> presentazione<br />

del “progetto tecnico colturale” a firma di progettista Dottore Agronomo, Dottore Forestale,<br />

Perito Agrario, Agrotecnico, i casi in cui:<br />

- si effettua <strong>la</strong> nuova costruzione, ampliamento di un edificio, ristrutturazione edilizia nuove<br />

piccole costruzioni (es. autorimesse, viali, <strong>per</strong>corsi, <strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti, recinzioni, condutture sotto o sopra terra)<br />

in un terreno agrico<strong>lo</strong>, in un orto, in un incolto e si prevede <strong>la</strong> realizzazione di un nuovo giardino<br />

di su<strong>per</strong>ficie tale da richiedere il progetto tecnico colturale (es. 800 o più mq in zona senza vinco<strong>lo</strong><br />

D. Lgs. 42/2004) comportante comunque <strong>la</strong> messa a dimora di alberi nel quantitativo minimo definito<br />

dall’allegato G;<br />

B. Si considerano interventi di manutenzione straordinaria di giardini e parchi preesistenti, quindi<br />

soggetti al<strong>la</strong> presentazione del “progetto tecnico colturale” a firma di progettista Dottore Agronomo,<br />

Dottore Forestale, Perito Agrario, Agrotecnico, i casi in cui:<br />

- si effettua <strong>la</strong> nuova costruzione, ampliamento di un edificio, ristrutturazione edilizia, nuove<br />

piccole costruzioni (es. autorimesse, viali, <strong>per</strong>corsi, <strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti, recinzioni, condutture sotto o sopra terra)<br />

in un giardino o parco preesistente, comportante una manomissione di area verde <strong>per</strong> sedime<br />

fabbricati, viabilità, sottoservizi, area di cantiere, o<strong>per</strong>e provvisionali etc. di su<strong>per</strong>ficie min.800 mq<br />

(ma di su<strong>per</strong>ficie qualsiasi in zone vinco<strong>la</strong>te dal D.Lgs 42/04, con contestuale abbattimento di alberi<br />

tute<strong>la</strong>ti), in quanto è lecito prevedere un serio impatto sia sul giardino o parco preesistente che<br />

sul<strong>la</strong> porzione di giardino su<strong>per</strong>stite;<br />

C. Nei casi che non si considerano interventi di nuova realizzazione (sup. destinata a nuovo giardino al<br />

termine dei <strong>la</strong>vori edili


2° grandezza chioma fastigiata, piramidale<br />

(alberi che a maturità di norma raggiungono<br />

un’altezza 8 < 15 m)<br />

1° grandezza grandezza<br />

(alberi che a maturità di norma su<strong>per</strong>ano<br />

un’altezza di 25 m)<br />

1° grandezza grandezza chioma fastigiata,<br />

piramidale<br />

(alberi che a maturità di norma su<strong>per</strong>ano<br />

un’altezza di 25 m)<br />

Es. Giardino di 350 mq: possibilità di non mettere a dimora alcun albero<br />

Es. Giardino di 400 mq: n° 1 albero di 1° grandezza opp. N° 2 alberi di 2° grandezza opp. N° 3 alberi<br />

di 3° grandezza<br />

Es. Giardino di 1000 mq: 2 albero di 1° grandezza opp. 4 alberi di 2° grandezza, 6 alberi di 3° grandezza;<br />

oppure n° 1 albero di 1° grandezza e n° 2 alberi di 2° grandezza.<br />

ALLEGATO H - Esempio di applicazione art. 19 comma a) in caso di abbattimento di albero sano, vigoroso<br />

in gruppo senza autorizzazione o denuncia o e<strong>la</strong>borati progettuali previsti dall’artt. 11 e 12<br />

Genere Diam. Tronco Zona Artico<strong>lo</strong> I. Sanzione Obbligo Onere di<br />

a petto PRG Artico<strong>lo</strong> II. (Allegato reimpianto compensa-<br />

d’uomo<br />

C)<br />

zioneambientale(allegato C1)<br />

Cedrus (cedro) 80 cm A € 200-500 da valutarsi € 15.000,00<br />

Cedrus (cedro) 80 cm B € 200-500 da valutarsi € 10.000,00<br />

Cedrus (cedro) 80 cm C € 200-500 da valutarsi € 5.800,00<br />

Cedrus (cedro) 80 cm A<br />

con vinco<strong>lo</strong><br />

D.Lgs.<br />

42/04<br />

(a)<br />

€ 200-500 da valutarsi € 25.000,00<br />

Salix (salice) 40 cm B € 40-280 da valutarsi € 5.600,00<br />

(i) Sequoiadendron 150 cm A<br />

€ 200-500 da valutarsi €<br />

(sequoia gigante) monumentale con vinco<strong>lo</strong><br />

D.lgs.<br />

42/2004<br />

125.000,00<br />

Fraxinus (frassino) 50 cm C 10-450 da valutarsi € 4500,00<br />

46<br />

3<br />

1<br />

3


Allegato I<br />

CARTA DEI GIARDINI STORICI : “CARTA DI FIRENZE<br />

Riunito a Firenze il 21 maggio 1981, il Comitato internazionale dei giardini storici ICOMOS – IFLA ha<br />

deciso di e<strong>la</strong>borare una carta re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> salvaguardia dei giardini storici che porterà il nome di questa<br />

città. Questa carta è stata redatta dal Comitato e registrata il 15 dicembre 1982 dall’ICOMOS con<br />

l’intento di completare <strong>la</strong> “Carta di Venezia” in questo partico<strong>la</strong>re ambito.<br />

B) DEFINIZIONI E OBIETTIVI<br />

Art. 1 – Un giardino storico è una composizione architettonica e vegetale che dal punto di vista storico o<br />

artistico presenta un interesse pubblico. Come tale è considerato come un monumento.<br />

Art. 2 – Il giardino storico è una composizione di architettura il cui materiale è principalmente vegetale,<br />

dunque vivente e come tale deteriorabile e rinnovabile.<br />

Il suo aspetto risulta così da un <strong>per</strong>petuo equilibrio, nell’andamento ciclico delle stagioni, fra <strong>lo</strong> sviluppo<br />

e il de<strong>per</strong>imento del<strong>la</strong> natura e <strong>la</strong> vo<strong>lo</strong>ntà d’arte e d’artificio che tende a conservarne <strong>per</strong>ennemente <strong>lo</strong> stato.<br />

Art. 3 – Come monumento il giardino storico deve essere salvaguardato secondo <strong>lo</strong> spirito del<strong>la</strong> Carta di<br />

Venezia. Tuttavia, in quanto monumento vivente, <strong>la</strong> sua salvaguardia richiede delle regole specifiche che<br />

formano l’oggetto del<strong>la</strong> presente Carta.<br />

Art. 4 – Sono rilevanti nelle composizione architettonica del giardino storico:<br />

- <strong>la</strong> sua pianta ed i differenti profili del terreno;<br />

- le sue masse vegetali: le <strong>lo</strong>ro essenze, i <strong>lo</strong>ro volumi, il <strong>lo</strong>ro gioco di co<strong>lo</strong>ri, le <strong>lo</strong>ro spaziature, le <strong>lo</strong>ro<br />

altezze rispettive;<br />

- i suoi elementi costruiti o decorativi;<br />

- le acque in movimento o stagnanti, riflesso del cie<strong>lo</strong>.<br />

Art. 5 – Espressione del<strong>lo</strong> stretto rapporto tra civiltà e natura, luogo di piacere, adatto al<strong>la</strong> meditazione o<br />

al sogno, il giardino acquista così il senso cosmico di un’immagine idealizzata del mondo, un “paradiso”<br />

nel senso etimo<strong>lo</strong>gico del termine, ma che è testimonianza di una cultura, di uno stile, di un’epoca, eventualmente<br />

dell’originalità di un creatore.<br />

Art. 6 – La denominazione di giardino storico si applica sia a giardini modesti, che a parchi ordinati o paesistici.<br />

Art. 7 – Che sia legato o no ad un edificio, di cui è al<strong>lo</strong>ra il complemento inseparabile, il giardino storico<br />

non può essere separato dal suo intorno ambientale urbano o rurale, artificiale o naturale.<br />

Art. 8 – Un sito storico è un paesaggio definito, evocatore di un fatto memorabile, luogo di un avvenimento<br />

storico maggiore, origine di un mito illustre o di una battaglia epica, soggetto di un celebre dipinto,<br />

ecc..<br />

Art. 9 – La salvaguardia dei giardini storici esige che essi siano identificati ed inventariati. Essa impone<br />

interventi differenziati quali <strong>la</strong> manutenzione, <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>, il restauro. Si può eventualmente raccomandare<br />

il ripristino. L’autenticità di un giardino storico concerne sia il disegno e il volume delle sue parti<br />

che <strong>la</strong> sua decorazione o <strong>la</strong> scelta degli elementi vegetali o minerali che <strong>lo</strong> costituiscono.<br />

C) MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE, RESTAURO, RIPRISTINO<br />

Art. 10 – Ogni o<strong>per</strong>azione di manutenzione, <strong>conservazione</strong>, restauro o ripristino di un giardino storico o<br />

di una delle sue parti deve tenere conto simultaneamente di tutti i suoi elementi.<br />

Separandoli le o<strong>per</strong>azioni altererebbero il legame che li unisce.<br />

MANUTENZIONE E CONSERVAZIONE<br />

Art. 11 – La manutenzione dei giardini storici è un’o<strong>per</strong>azione fondamentale e necessariamente continua.<br />

Essendo <strong>la</strong> materia vegetale il materiale principale, l’o<strong>per</strong>a sarà mantenuta nel suo stato so<strong>lo</strong> con alcune<br />

47


sostituzioni puntuali e, a lungo termine, con rinnovamenti ciclici (tagli completi e reimpianto di elementi<br />

già formati).<br />

Art. 12 – La scelta delle specie di alberi, di arbusti, di piante, di fiori da sostituire <strong>per</strong>iodicamente deve<br />

tenere conto degli usi stabiliti e riconosciuti <strong>per</strong> le varie zone botaniche e culturali, in una vo<strong>lo</strong>ntà di mantenimento<br />

e ricerca delle specie originali.<br />

Art. 13 – Gli elementi di architettura, di scultura, di decorazione fissi o mobili che sono parte integrante<br />

del giardino storico non devono essere rimossi o spostati se non nel<strong>la</strong> misura necessaria <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro <strong>conservazione</strong><br />

o il <strong>lo</strong>ro restauro. La sostituzione o il restauro di elementi in <strong>per</strong>ico<strong>lo</strong> devono essere condotti<br />

secondo i principi del<strong>la</strong> Carta di Venezia, e dovrà essere indicata <strong>la</strong> data di tutte le sostituzioni.<br />

Art. 14 – Il giardino storico dovrà essere conservato in un intorno ambientale appropriato. Ogni modificazione<br />

dell’ambiente fisico che possa essere dannosa <strong>per</strong> l’equilibrio eco<strong>lo</strong>gico deve essere proscritta.<br />

Queste misure riguardano l’insieme delle infrastrutture sia interne che esterne (canalizzazioni, sistemi di<br />

irrigazione, strade, parcheggi, sistemi di custodia, di coltivazione, ecc.).<br />

RESTAURO E RIPRISTINO<br />

Art. 15 – Ogni restauro e a maggior ragione ogni ripristino di un giardino storico dovrà essere intrapreso<br />

so<strong>lo</strong> dopo uno studio approfondito che vada dal<strong>lo</strong> scavo al<strong>la</strong> raccolta di tutta <strong>la</strong> documentazione concernente<br />

il giardino e i giardini ana<strong>lo</strong>ghi, in grado di assicurare il carattere scientifico dell’intervento.<br />

Prima di ogni intervento esecutivo <strong>lo</strong> studio dovrà concludersi con un progetto che sarà sottoposto ad un<br />

esame e ad una valutazione collegiale.<br />

Art. 16 – L’intervento di restauro deve rispettare l’evoluzione del giardino in questione. Come principio<br />

non si potrà privilegiare un’epoca a spese di un’altra a meno che il degrado o il de<strong>per</strong>imento di alcune<br />

parti possano eccezionalmente essere l’occasione <strong>per</strong> un ripristino fondato su vestigia o su documenti irrecusabili.<br />

Potranno essere più in partico<strong>la</strong>re oggetto di un eventuale ripristino le parti del giardino più vicine<br />

ad un edificio, al fine di farne risaltarne <strong>la</strong> coerenza.<br />

Art. 17 – Quando un giardino è totalmente scomparso o si possiedono so<strong>lo</strong> degli elementi congetturali sui<br />

suoi stati successivi, non si potrà al<strong>lo</strong>ra intraprendere un ripristino valido dell’idea del giardino storico.<br />

L’o<strong>per</strong>a che si ispirerà in questo caso a forme tradizionali, sul sito di un giardino antico, o dove un giardino<br />

non era probabilmente mai esistito, avrà al<strong>lo</strong>ra caratteri dell’evoluzione o del<strong>la</strong> creazione o escludendo<br />

totalmente <strong>la</strong> qualifica di giardino storico.<br />

D) UTILIZZAZIONE<br />

Art. 18 – Anche se il giardino storico è destinato ad essere visto e <strong>per</strong>corso, è chiaro che il suo accesso<br />

deve essere rego<strong>la</strong>mentato in funzione del<strong>la</strong> sua estensione e del<strong>la</strong> sua fragilità in modo da preservare <strong>la</strong><br />

sua sostanza e il suo messaggio culturale.<br />

Art. 19 – Per natura e <strong>per</strong> vocazione, il giardino storico è un luogo tranquil<strong>lo</strong> che favorisce il contatto, il<br />

silenzio e l’ascolto del<strong>la</strong> natura. Questo approccio quotidiano deve essere in opposizione con l’uso eccezionale<br />

del giardino storico come luogo di feste. Conviene al<strong>lo</strong>ra definire le condizioni di visita dei giardini<br />

storici cosicchè <strong>la</strong> festa, ascolta eccezionalmente, possa esaltare <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> del giardino e non snaturar<strong>lo</strong><br />

o degradar<strong>lo</strong>.<br />

Art. 20 – Se, nel<strong>la</strong> vita quotidiana, i giardini possano tollerare <strong>lo</strong> svolgersi di giochi tranquilli, conviene<br />

comunque creare, paralle<strong>la</strong>mente ai giardini storici, alcuni terreni appropriati ai giochi vivaci e violenti e<br />

agli sport, così da rispondere ad una domanda sociale senza nuocere al<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> dei giardini e dei<br />

siti storici.<br />

Art. 21 – La pratica del<strong>la</strong> manutenzione e del<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>, i cui tempi sono imposti dalle stagioni, o i<br />

brevi interventi che concorrono a restituire l’autenticità devono sempre avere <strong>la</strong> priorità rispetto alle necessità<br />

di utilizzazione. L’organizzazione di ogni visita ad un giardino storico deve essere sottoposta a regole<br />

di convenienza adatte a mantenere <strong>lo</strong> spirito.<br />

48


Art. 22 – Se un giardino è chiuso da mura, non bisogna eliminarle senza considerare tutte le conseguenze<br />

dannose <strong>per</strong> <strong>la</strong> modificazione dell’ambiente e <strong>per</strong> <strong>la</strong> sua salvaguardia che potrebbero risultarne.<br />

E) PROTEZIONE LEGALE E AMMINISTRATIVA<br />

Art. 23 – È compito delle autorità responsabili prendere, su consiglio degli es<strong>per</strong>ti, le disposizioni legali e<br />

amministrative atte a identificare, inventariare e proteggere i giardini storici. La <strong>lo</strong>ro salvaguardia deve<br />

essere inserita nei piani di occupazione dei suoli e nei documenti di pianificazione e di sistemazione del<br />

territorio. È ugualmente compito delle autorità competenti prendere, su consiglio degli es<strong>per</strong>ti competenti,<br />

le disposizioni finanziarie <strong>per</strong> favorire <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>, il restauro ed eventualmente il ripristino dei giardini<br />

storici.<br />

Art. 24 – Il giardino storico è uno degli elementi del patrimonio <strong>la</strong> cui sopravvivenza, a causa del<strong>la</strong> sua<br />

natura, richiede cure continue da parte di <strong>per</strong>sone qualificate. È bene dunque che studi appropriati assicurino<br />

<strong>la</strong> formazione di queste <strong>per</strong>sone, sia che si tratti di storici, di architetti, di architetti del paesaggio, di<br />

giardinieri, di botanici. Si dovrà altresì vigi<strong>la</strong>re produzione rego<strong>la</strong>re di quelle piante che dovranno essere<br />

contenute nel<strong>la</strong> composizione dei giardini storici.<br />

Art. 25 – L’interesse verso i giardini storici dovrà essere stimo<strong>la</strong>to con tutte quelle azioni adatte a va<strong>lo</strong>rizzare<br />

questo patrimonio ed a far<strong>lo</strong> conoscere e apprezzare: <strong>la</strong> promozione del<strong>la</strong> ricerca scientifica, gli<br />

scambi internazionali e <strong>la</strong> diffusione delle informazioni, <strong>la</strong> pubblicazione e l’informazione di base, <strong>lo</strong> stimo<strong>lo</strong><br />

all’a<strong>per</strong>tura control<strong>la</strong>ta dei giardini al pubblico, <strong>la</strong> sensibilizzazione al rispetto del<strong>la</strong> natura e del patrimonio<br />

storico da parte dei mass-media. I giardini storici più importanti saranno proposti <strong>per</strong>ché figurino<br />

nel<strong>la</strong> Lista del Patrimonio Mondiale.<br />

Nota Bene<br />

Queste raccomandazioni sono adatte <strong>per</strong> l’insieme dei giardini storici del mondo. Questa carta sarà ulteriormente<br />

suscettibile di complementi specifici <strong>per</strong> i diversi tipi di giardini, corre<strong>la</strong>ti al<strong>la</strong> descrizione succinta<br />

del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro tipo<strong>lo</strong>gia.<br />

49


Allegato L - Tabel<strong>la</strong> delle sanzioni amministrative <strong>per</strong> divieti comportamentali e divieti di utilizzo improprio<br />

degli spazi verdi<br />

Con riferimento agli articoli 6, 7, 8, 9 e 16 del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong>, nel<strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> sottostante viene individuata<br />

<strong>la</strong> procedura sanzionatoria progressiva a seconda del<strong>la</strong> diversa gravità comportamentale posta in essere<br />

dal soggetto responsabile del<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione. Inoltre, se del caso, con l’applicazione del<strong>la</strong> sanzione<br />

amministrativa accessoria del ripristino del<strong>lo</strong> stato dei luoghi a cura e spese del responsabile del<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione<br />

e dell’inosservanza.<br />

Ferma restando l’applicazione delle più gravi sanzioni penali e/o amministrative previste dalle leggi<br />

vigenti in materia, ogni vio<strong>la</strong>zione e inosservanza delle norme e prescrizioni del presente <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> è<br />

punita con <strong>la</strong> sanzione amministrativa pecuniaria specificamente determinata, in conformità del<strong>la</strong> disciplina<br />

generale di cui al capo I del<strong>la</strong> Legge 24 novembre 1981, n.689 e secondo quanto previsto<br />

dall’Artico<strong>lo</strong> 7 bis del Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico delle Leggi<br />

sull’Ordinamento degli Enti Locali).<br />

TABELLA DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE<br />

Articoli Sanzione Pagamento in misura ridotta<br />

entro 60 giorni<br />

Artico<strong>lo</strong> 6 – Vegetazione sporgente su<br />

viabilità pubblica<br />

Da € 50,00 a € 300,00 € 100,00<br />

Articoli 7, 8, 9- Mancata esposizione in<br />

cantiere di autorizzaz./denuncia<br />

Da € 25,00 a € 150,00 € 50,00<br />

Artico<strong>lo</strong> 16 – Divieti comportamentali e divieti di utilizzo improprio degli spazi verdi<br />

A) Divieti comportamentali<br />

Punti a); b) c); d); e); f); g); h); i); j); k);<br />

l); n); o); p); q); r).<br />

Punto m) (circo<strong>la</strong>re con veicoli a motore<br />

o in divieto di sosta)<br />

Da € 50,00 a € 150,00 € 100,00<br />

Da € 50,00 a € 300,00 € 100,00<br />

B) Divieti di utilizzo improprio degli<br />

spazi verdi<br />

Punti a); b) c); d); e); f); g); h); i); j); k);<br />

l).<br />

Da € 25,00 a € 150,00 € 50,00<br />

Artico<strong>lo</strong> 17 lettera P comma 3 Da € 25,00 a € 150,00 € 50,00<br />

Allegato M - Riferimenti legis<strong>la</strong>tivi in materia di beni culturali, paesaggio, ambiente, boschi, alberi<br />

monumentali, norme rego<strong>la</strong>mentari di tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> vegetazione urbana citati nel presente rego<strong>la</strong>mento<br />

- Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (Decreto Urbani);<br />

- D.P.R. n°139/10 <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> recante procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica <strong>per</strong><br />

gli interventi di lieve entità, a norma dell’art. 146 comma 9 del D.Lgs.n° 42/2004 e successive modificazioni;<br />

- D.G.Regione Lombardia n°8/2121 del 15/3/2008 “Criteri e procedure <strong>per</strong> l’esercizio delle funzioni<br />

amministrative in materia di tute<strong>la</strong> dei beni paesaggistici in attuazione del<strong>la</strong> legge regionale<br />

11/3/2005 n.12”;<br />

- D.P.C.M. 12 dicembre 2005 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio: criteri <strong>per</strong> <strong>la</strong> redazione del<strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>zione paesaggistica”;<br />

- Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 18 maggio 2001, n. 227 – Orientamento e modernizzazione del settore forestale,<br />

50


a norma dell’artico<strong>lo</strong> 7 del<strong>la</strong> legge 5 marzo 2001, n. 57;<br />

- Legge regionale <strong>lo</strong>mbarda 5 dicembre 2008 n° 31 “Testo unico delle leggi regionali in materie di agricoltura,<br />

foreste, pesca e sviluppo rurale”;<br />

- <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> regionale 20 luglio 2007 n° 5 “Norme forestali regionali, in attuazione dell’art. 11 del<strong>la</strong><br />

legge regionale 28 ottobre 2004, n° 27”;<br />

- Legge regionale <strong>lo</strong>mbarda n°10/2008 “Disposizioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> fauna,<br />

del<strong>la</strong> f<strong>lo</strong>ra e del<strong>la</strong> vegetazione spontanea”;<br />

- Deliberazione Giunta Regione Lombardia n° 1044 del 22.12.2010 – Modalità <strong>per</strong> <strong>la</strong> definizione degli<br />

alberi Monumentali e <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro Tute<strong>la</strong> (art. 12 l.r. n° 10/08);<br />

- Direzione Generale Sistemi verdi e Paesaggio Regione Lombardia – Decreto del Dirigente del<strong>la</strong><br />

Struttura Va<strong>lo</strong>rizzazione delle Aree Protette e Biodiversità del<strong>la</strong> Regione Lombardia n° 7502 del<br />

5.10.2011 – Approvazione del documento tecnico di definizione dei criteri <strong>per</strong> il riconoscimento degli<br />

alberi monumentali e indirizzi <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro gestione e tute<strong>la</strong> (d.g.r. 1044/2010);<br />

- “Quaderno o<strong>per</strong>e tipo di ingegnerie naturalistica” approvato con Del. Di Giunta Regione Lombardia<br />

n° 6/48740 del 29.2.2000 pubblicato sul BURL 1° suppl. straordinario al n° 19 del 9.5.2000,<br />

- l.r. n° 12/2005 “Legge <strong>per</strong> il governo del territorio”;<br />

- Piano territoriale di coordinamento provinciale approvato con Del. Cons. Provinciale n°27/2007;<br />

- D.lgs. n° 163/2006 “Codice dei contratti pubblici re<strong>la</strong>tivi a <strong>la</strong>vori, servizi e forniture in attuazione<br />

delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”;<br />

- D.P.R. n° 207/2010 <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> di esecuzione ed attuazione del decreto legis<strong>la</strong>tivo 12 aprile 2006,<br />

n° 163 recante “Codice dei contratti pubblici re<strong>la</strong>tivi a <strong>la</strong>vori, servizi e forniture in attuazione delle<br />

Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE;<br />

- <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> vigente <strong>per</strong> l’applicazione del canone <strong>per</strong> l’occupazione di spazi e aree pubbliche e <strong>per</strong><br />

<strong>la</strong> disciplina delle re<strong>la</strong>tive occupazioni;<br />

- D.P.R 357/97: <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> recante attuazione del<strong>la</strong> direttiva 92/43/CEE re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> “Conservazione<br />

di habitat naturali e seminaturali nonché del<strong>la</strong> f<strong>lo</strong>ra e fauna selvatiche”<br />

- Direttiva “Uccelli” 79/409/EEC, con <strong>la</strong> quale si individuano 181 specie vulnerabili di uccelli da assoggettare<br />

a tute<strong>la</strong> rigorosa e i siti di maggior interesse <strong>per</strong> questi animali, quindi da porre sotto regime<br />

di protezione.<br />

- Direttiva “Habitat” 92/43/EEC, “re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> degli habitat naturali e seminaturali e<br />

del<strong>la</strong> f<strong>lo</strong>ra e del<strong>la</strong> fauna selvatiche” con <strong>la</strong> quale si individuano 200 tipi di habitat, quasi 200 specie<br />

animali e più di 500 specie vegetali, definiti di importanza comunitaria e che necessitano di partico<strong>la</strong>ri<br />

misure di <strong>conservazione</strong>;<br />

- Piano di Gestione provinciale delle zone ZPS IT2010501 “Lago di Varese” e SIC IT2010022;<br />

- <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> del Verde pubblico e privato del<strong>la</strong> Città di Torino – approvato con deliberazione del<br />

Consiglio Comunale in data 6 marzo 2006, modificato con deliberazione del Consiglio Comunale in<br />

data 16 novembre 2009;<br />

- Procedura R.I.E. (Riduzione dell’Impatto Edilizio) ex art. 19 bis del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> Edilizio del Comune<br />

di Bolzano di cui al<strong>la</strong> Deliberazione di Consiglio Comunale n° 11/2004 e successive modifiche<br />

introdotte con Deliberazione di Giunta Comunale n° 1064/110139 del 30.12.2009;<br />

Allegato N - Principali riferimenti legis<strong>la</strong>tivi di <strong>lo</strong>tta obbligatoria ad avversità biotiche degli alberi<br />

- Decreto Ministeriale del 17 aprile 1998 – Disposizioni sul<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro il cancro co<strong>lo</strong>rato<br />

del p<strong>la</strong>tano “Ceratocystis fimbriata”.<br />

- Circo<strong>la</strong>re n° 27/99 del 15.4.99 del<strong>la</strong> Direzione Generale Agricoltura Regione Lombardia applicativa<br />

del Decreto Ministeriale del 17 aprile 1998 concernente “Modalità di applicazione del decreto di <strong>lo</strong>tta<br />

obbligatoria al cancro co<strong>lo</strong>rato e misure di salvaguardia del p<strong>la</strong>tano in Lombardia”.<br />

- Decreto Ministeriale del 30/10/2007 – Disposizioni sul<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro <strong>la</strong> processionaria<br />

del pino “Thaumetopoea pityocampa”.<br />

51


- Decreto del 10 settembre 1999, n. 356 – <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> recante misure <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro<br />

il colpo di fuoco batterico (Erwinia amy<strong>lo</strong>vora), nel territorio del<strong>la</strong> Repubblica;<br />

- Decreto Ministeriale del 9/11/2007 – Disposizioni sul<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro il cerambicide asiatico<br />

Anop<strong>lo</strong>phora chinensis (Thomson);<br />

- Decreto Ministeriale del 9/11/2007 – Disposizioni sul<strong>la</strong> <strong>lo</strong>tta obbligatoria contro il punteruo<strong>lo</strong> rosso<br />

del<strong>la</strong> palma Rhyncophorus ferrugineus (Olivier);<br />

- Decreto Ministeriale del 22/11/2006 – Lotta obbligatoria contro l’insetto fitomizio Matsucoccus feytaudi<br />

(Ducasse).<br />

Allegato O - Zone sottoposte a vincoli di tute<strong>la</strong> nazionale storico-architettonica e paesaggisticoambientale<br />

nel<strong>la</strong> Città di Varese<br />

a) Elenco degli immobili vinco<strong>la</strong>ti ai sensi dell’art. 10 e 13 del decreto legis<strong>la</strong>tivo n° 42/04 parte II –<br />

Beni storici ed architettonici (consultare sempre il fascico<strong>lo</strong> depositato presso Area IX contenente<br />

<strong>la</strong> documentazione re<strong>la</strong>tiva al vinco<strong>lo</strong>)<br />

1. Santuario del Sacro Monte e viale delle cappelle<br />

2. Chiesa parrocchiale di Santo Stefano<br />

3. Ruderi di torri medievali<br />

4. Casa di abitazione di due piani e piano attico<br />

5. Co<strong>per</strong>chio di sarcofago medievale esistente nel<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> Clerici<br />

6. Casa parrocchiale – soffitto dipinto<br />

7. Oratorio dei confratelli-affresco<br />

8. Torre quadrata di vedetta medievale<br />

9. Oratorio di San Cassiano – affreschi e pi<strong>la</strong> dell’acqua santa<br />

10. Chiesa parrocchiale di S. Ambrogio<br />

11. Avanzi di torre medievale<br />

12. Vil<strong>la</strong> già’ Castiglioni con affreschi dei secoli Xve XVI e parco ex Panza Mantegazza (castel<strong>lo</strong> di<br />

Masnago)<br />

13. Collegio arcivescovile “De Filippi” – Casino Perabo’<br />

14. Casa Sco<strong>la</strong>ri<br />

15. Pa<strong>la</strong>zzo già’ Orrigoni poi Litta ovvero oratorio maschile Luigi Molina<br />

16. Chiesa parrocchiale con pa<strong>la</strong> d’altare del Fiamminghino e affreschi del Morazzone<br />

17. Chiesa del<strong>la</strong> Madonnina in Prato affreschi<br />

18. Sculture e architetture nel<strong>la</strong> Basilica prepositurale di Varese<br />

19. Basilica di San Vittore martire: Chiesa, Battistero di San Giovanni Battista, Campanile<br />

20. Oratorio antico di Schirannetta<br />

21. Casa in via Cattaneo 3 – via Veratti 26/28<br />

22. Finestra quattrocentesca decorata in terracotta<br />

23. Ex chiesa di San Rocco<br />

24. Fabbricato detto il “Broletto”<br />

25. Pa<strong>la</strong>zzo già’ d’Este e annesso parco (Giardini Estensi)<br />

26. Chiesa di San Giuseppe<br />

27. Torre del<strong>la</strong> Motta o Casa del<strong>la</strong> Meridiana<br />

28. Casa già”Piccinelli” poi “Bianchi”<br />

29. Belforte vecchio<br />

30. Parte del complesso “Belforte” già’ dei Biumi<br />

31. Rustico denominato “Cascina Nuova” (demolito)<br />

32. Chiesa di San Silvestro – affreschi<br />

33. Cascina in via Santa Maria Maddalena<br />

52


34. Casa con terrecotte e stemma famiglia Bianchi di Ve<strong>la</strong>te<br />

35. Oratorio di Santo Stefano con affreschi<br />

36. Vil<strong>la</strong> Mozzoni con Parco<br />

37. Vil<strong>la</strong> e Giardino Crawen ,<br />

38. Sacel<strong>lo</strong> funerario gentilizio<br />

39. Vil<strong>la</strong> e parco San Francesco proprietà’ Veratti Ozelet<br />

40. Casa Veratti ex convento di S.Antonino<br />

41. Edificio denominato “Betto<strong>la</strong> II” o cascina Gervasini<br />

42. Vil<strong>la</strong> già’ Litta, ora Panza, e parco<br />

43. Vil<strong>la</strong> Clerici<br />

44. Casa con torretta quattrocentesca in Piazza del<strong>la</strong> Chiesa<br />

45. Complesso Residenziale “La Cittadel<strong>la</strong>”<br />

46. Immobile Via Carrobbio 11<br />

47. Vil<strong>la</strong> e Parco Ponti<br />

48. Grand Hotel Tre Croci e Ristorante<br />

49. Ex Albergo Camponovo<br />

50. Stazione Inferiore e Stazioni Su<strong>per</strong>iori e del<strong>la</strong> linea funico<strong>la</strong>re di Varese – Sacro Monte/Campo Dei<br />

Fiori, con annesse <strong>per</strong>tinenze e sedime del<strong>la</strong> linea<br />

51. Edificio in via Masolino da Panicale 1 – Ex Vico<strong>lo</strong> Biumi<br />

52. Vil<strong>la</strong> Torre Piatta (vds comunicazione Soprintendenza nel Fascico<strong>lo</strong>)<br />

53. Mappali n.223 e n.224 del Comune Censuario di Varese (area Caprera)<br />

54. Immobile denominato Ex Pa<strong>la</strong>zzo delle Corporazioni (Camera di Commercio)<br />

55. Pa<strong>la</strong>zzo Italia (Ex Pa<strong>la</strong>zzo Littorio)<br />

56. Ex Stazione Tranviaria delle Bettole (Varese – Luino)<br />

b) Elenco degli immobili di proprietà pubblica vinco<strong>la</strong>ti ai sensi dell’art. 10 commi 1 e 5 del decreto<br />

legis<strong>la</strong>tivo n° 42/04 parte II – Beni storici ed architettonici<br />

1. Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Augusta sul colle di Giubiano, proprietà comunale (sede di A2A);<br />

2. Parco Torelli-Mylius ora Achille Cattaneo, proprietà comunale;<br />

3. Parco Baragio<strong>la</strong> a Masnago (proprietà e sede distaccata del Comune di Varese);<br />

4. Parco del Castel<strong>lo</strong> Mantegazza (proprietà e sede museale del Comune di Varese);<br />

5. Parco di Vil<strong>la</strong> Toeplitz a Sant’Ambrogio (proprietà comunale e sede distaccata universitaria);<br />

6. Parco di Vil<strong>la</strong> Mirabel<strong>lo</strong> (proprietà e sede museale comunale)<br />

7. Giardino del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Recalcati (sede del<strong>la</strong> Provincia di Varese e Prefettura)<br />

c) Elenco degli immobili (bellezze individue) vinco<strong>la</strong>ti ai sensi dell’art.136 del decreto legis<strong>la</strong>tivo n°<br />

42/04 parte III – Beni paesaggistici (consultare sempre il fascico<strong>lo</strong> depositato presso Area IX<br />

contenente <strong>la</strong> documentazione re<strong>la</strong>tiva al vinco<strong>lo</strong> e il sito<br />

www.cartografia.regione.<strong>lo</strong>mbardia.it/mapsiba20 del<strong>la</strong> Regione Lombardia)<br />

1) Vil<strong>la</strong> e Giardino Crawen<br />

2) Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Bolchini<br />

3) Vil<strong>la</strong> con Giardino e Chiesa ex Barbo’<br />

4) Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Aletti sul<strong>la</strong> collina di Bosto<br />

5) Parco Prevosti<br />

6) Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> San Pedrino<br />

7) Vil<strong>la</strong> Opplinger<br />

8) Parco Baroggi-Bel<strong>lo</strong>tti<br />

9) Parco e Vil<strong>la</strong> Torrepiatta (parere favorevole alle revoca del vinco<strong>lo</strong>)<br />

53


10) Parco e Vil<strong>la</strong> San Francesco (Proprietà’ Veratti – Ozelet)<br />

11) Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Sangalli<br />

12) Parco Bianchi Bonomi<br />

13) Vil<strong>la</strong> Panza già’ Litta<br />

14) Parco Piniroli<br />

15) Parco Aletti – Spartivento<br />

16) Vil<strong>la</strong> Ponti proprietà’ Gianfelice<br />

17) Ex Parco Risso<br />

18) Parco e Vil<strong>la</strong> Zappelli<br />

19) Giardini e Vil<strong>la</strong> Ponti (Vil<strong>la</strong> Napoleonica)<br />

20) Ex Area Cagna (Delibera di Giunta Regionale n° 8/8313 del 29.10.08)<br />

d) Elenco degli immobili (bellezze d’insieme) vinco<strong>la</strong>ti ai sensi dell’art.142 del decreto legis<strong>la</strong>tivo n°<br />

42/04 parte III – Beni paesaggistici (consultare sempre il fascico<strong>lo</strong> depositato presso Area IX contenente<br />

<strong>la</strong> documentazione re<strong>la</strong>tiva al vinco<strong>lo</strong> e il sito<br />

www.cartografia.regione.<strong>lo</strong>mbardia.it/mapsiba20 del<strong>la</strong> Regione Lombardia)<br />

1) Zona a sud di Bosto e Casbeno : D.M. 12 marzo 1959;<br />

2) Zona costiera del <strong>la</strong>go di Varese: D.M. 4 settembre 1963;<br />

3) Zona sotto <strong>la</strong> Torre di Ve<strong>la</strong>te: D.M. 29 ottobre 1965;<br />

4) Zona del Colle dei Campigli: D.M. 8 maggio 1964;<br />

5) Zona del<strong>la</strong> Via Walder: D.M. 28 settembre 1966;<br />

6) Zona di vie Staurenghi e Sempione, Largo Risorgimento, vie Sanvito Silvestro, Car<strong>lo</strong> D’Adda<br />

e Benedetto Marcel<strong>lo</strong>: D.M. 4 giugno 1968;<br />

7) Zona di via XXV Aprile, via privata senza nome, vie Dante, A. De Vincenti, Sanvito Silvestro:<br />

D.M. 4 giugno 1968;<br />

8) Parte attigua al Parco del<strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Este delimitata dalle vie Copelli e G. Verdi: D.M. 13 luglio<br />

1963;<br />

9) Zona a nord del<strong>la</strong> provinciale Varese-Laveno, oltre <strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Bolchini: D.M. 23 marzo 1964.<br />

54


Allegato P - P<strong>la</strong>nimetrie dei parchi e giardini comunali di Varese con indicazioni delle porzioni ammissibili<br />

ad assegnazione temporanea <strong>per</strong> manifestazioni ed attività come da art. 17<br />

55


Allegato P.1<br />

Determinazione dei canoni <strong>per</strong> <strong>la</strong> assegnazione temporanea in concessione dirigenziale di porzioni di parchi e giardini comunali come da art. 17 lettera g)<br />

Giardini Estensi e Parco di Vil<strong>la</strong> Mirabel<strong>lo</strong><br />

Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />

mq<br />

ca.<br />

Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone base<br />

giornaliero feriale<br />

Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> Cartografia allegata 1200 Prato ornamentale, fioriture,<br />

ghiaietto<br />

Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> Cartografia allegata 900 Prato ornamentale, fioriture,<br />

ghiaietto<br />

Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> Cartografia allegata 970 Prato ornamentale, fioriture,<br />

ghiaietto<br />

Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> Cartografia allegata 9250 Prato ornamentale, fioriture,<br />

ghiaietto<br />

Aiuo<strong>la</strong> E del<strong>la</strong> Cartografia allegata 2980 Ghiaietto, alberi monumentali<br />

e <strong>la</strong>ghetto ottocentesco<br />

Aiuo<strong>la</strong> F del<strong>la</strong> Cartografia allegata 1930 Stabilizzato, pavimentazione<br />

in cls, sottobosco<br />

di parco ottocentesco<br />

Aiuo<strong>la</strong> G del<strong>la</strong> Cartografia allegata 6610 Terra battuta e ghiaietto<br />

sotto co<strong>per</strong>tura di giovani<br />

abeti rossi<br />

Aiuo<strong>la</strong> H del<strong>la</strong> Cartografia allegata 2380 Prato calpestabile, fioriture,<br />

ghiaietto, fontana a<br />

raso ornamentale<br />

64<br />

Canone<br />

base giornaliero<br />

sabato,<br />

domenica<br />

e festivi<br />

Canone basestagionale<br />

15 aprile –<br />

30 settembre<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> importanza<br />

e fragilità<br />

dell’area in assegnazione<br />

temporanea<br />

(vds allegato P.2<br />

esplicativo)<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />

attività (vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

€ 72,00 € 84,00 € - 2 da 0 a 1<br />

€ 54,00 € 63,00 € - 2 da 0 a 1<br />

€ 58,20 € 67,90 € - 2 da 0 a 1<br />

€ 555,00 € 647,50 € - 2 da 0 a 1<br />

€ 178,80 € 208,60 € 5.006,40 1 da 0 a 1<br />

€ 115,80 € 135,10 € 3.242,40 1 da 0 a 1<br />

€ 396,60 € 462,70 € 11.104,80 1 da 0 a 1<br />

€ 142,80 € 166,60 € 3.998,40 1,5 da 0 a 1<br />

Aiuo<strong>la</strong> I del<strong>la</strong> Cartografia allegata 3450 Prato calpestabile € 207,00 € 241,50 € 5.796,00 1 da 0 a 1<br />

Aiuo<strong>la</strong> I del<strong>la</strong> Cartografia allegata 200 Serra disponibile da aprile<br />

a settembre<br />

€ 300,00 € 400,00 € 13.440,00 1 da 0 a 1


Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />

Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />

Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allega-<br />

ta<br />

Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Parco del Castel<strong>lo</strong> Mantegazza d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />

mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone base<br />

giornaliero feriale<br />

1120 Piazzale belvedere in<br />

ghiaietto, alberi monumentali<br />

4100 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

8200 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

6750 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

65<br />

Canone<br />

base giornaliero<br />

sabato,<br />

domenica<br />

e festivi<br />

Canone basestagionale<br />

15 aprile –<br />

30 settembre<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> importanza<br />

e fragilità<br />

dell’area in assegnazione<br />

temporanea<br />

(vds allegato P.2<br />

esplicativo)<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />

attività (vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

€ 67,20 € 78,40 € 1.881,60 1,5 da 0 a 1,00<br />

€ 246,00 € 287,00 € 6.888,00 1,5 da 0 a 1,00<br />

€ 492,00 € 574,00 € 13.776,00 0,5 da 0 a 1,00<br />

€ 405,00 € 472,50 € 11.340,00 0,5 da 0 a 1,00<br />

Parco di Vil<strong>la</strong> Baragio<strong>la</strong> d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />

mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />

feriale<br />

3880 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

Canone<br />

giornaliero<br />

sabato,<br />

domenica<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15<br />

aprile – 30<br />

settembre<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> importanza<br />

e fragilità<br />

dell’area in assegnazione<br />

temporanea<br />

(vds allegato P.2<br />

esplicativo)<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />

attività (vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

€ 232,80 € 271,60 € 6.518,40 1,5 da 0 a 1,00<br />

3160 Prato calpestabile € 189,60 € 221,20 € 5.308,80 0,5 da 0 a 1,00<br />

3540 Prato calpestabile € 212,40 € 247,80 € 5.947,20 0,5 da 0 a 1,00


Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />

Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />

Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Parco di Vil<strong>la</strong> Augusta d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />

mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />

feriale<br />

3060 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

2450 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

2700 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

66<br />

Canone<br />

giornaliero<br />

sabato,<br />

domenica<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15<br />

aprile – 30<br />

settembre<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> importanza<br />

e fragilità<br />

dell’area in assegnazione<br />

temporanea<br />

(vds allegato P.2<br />

esplicativo)<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />

attività (vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

€ 183,60 € 214,20 € 5.140,80 1,5 da 0 a 1,00<br />

€ 147,00 € 171,50 € 4.116,00 1,5 da 0 a 1,00<br />

€ 162,00 € 189,00 € 4.536,00 1,5 da 0 a 1,00<br />

Parco di Vil<strong>la</strong> Torelli-Mylius ora “Achille Cattaneo” d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />

mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />

feriale<br />

8830 Prato calpestabile con<br />

campo tennis pavimentato<br />

e alberi di pregio<br />

1830 Prato calpestabile con<br />

zona giochi lignei e alberi<br />

di pregio<br />

7190 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

4410 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

Canone<br />

giornaliero<br />

sabato,<br />

domenica<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15<br />

aprile – 30<br />

settembre<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> importanza<br />

e fragilità<br />

dell’area in assegnazione<br />

temporanea<br />

(vds allegato P.2<br />

esplicativo)<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />

attività (vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

€ 529,80 € 618,10 € 14.834,40 1 da 0 a 1,00<br />

€ 109,80 € 128,10 € 3.074,40 1 da 0 a 1,00<br />

€ 431,40 € 503,30 € 12.079,20 1 da 0 a 1,00<br />

€ 264,60 € 308,70 € 7.408,80 1 da 0 a 1,00


Aiuo<strong>la</strong> E del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> F del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />

Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> E del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

3650 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

2100 Terreno calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

€ 219,00 € 255,50 € 6.132,00 1 da 0 a 1,00<br />

€ 126,00 € 147,00 € 1.764,00 1 da 0 a 1,00<br />

Parco di Vil<strong>la</strong> Toeplitz d’interesse storico, architettonico, paesaggistico ed ambientale<br />

mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />

feriale<br />

10800 Architetture vegetali,<br />

scalinate, giochi d’acqua<br />

e prato calpestabile<br />

905 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio<br />

2420 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio e giochi<br />

lignei<br />

2520 Prato calpestabile con<br />

alberi di pregio e giochi<br />

lignei<br />

23100 Zona boschiva in corso<br />

di sistemazione<br />

67<br />

Canone<br />

giornaliero<br />

sabato,<br />

domenica<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15<br />

aprile – 30<br />

settembre<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> importanza<br />

e fragilità<br />

dell’area in assegnazione<br />

temporanea<br />

(vds allegato P.2<br />

esplicativo)<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />

attività (vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

€ 648,00 € 756,00 € 18.144,00 2 da 0 a 1,00<br />

€ 54,30 € 63,35 € 1.520,40 2 da 0 a 1,00<br />

€ 145,20 € 169,40 € 4.065,60 1 da 0 a 1,00<br />

€ 151,20 € 176,40 € 4.233,60 1 da 0 a 1,00<br />

€ 1.386,00 € 1.617,00 € 3.880,80 0,5 da 0 a 1,00


Ubicazione <strong>lo</strong>cazione temporanea<br />

Aiuo<strong>la</strong> A del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> B del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> C del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> D del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> E del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Aiuo<strong>la</strong> F del<strong>la</strong> cartografia allegata<br />

Parco di L. Zanzi d'interesse paesaggistico ed ambientale<br />

mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />

feriale<br />

2340 Prato alberato in riva al<br />

<strong>la</strong>go<br />

5380 Prato pingue calpestabile<br />

alberato in riva <strong>la</strong>go<br />

3100 Prato calpestabile con<br />

attrezzature ludiche<br />

8845 Prato pingue calpestabile<br />

alberato<br />

8740 Prato pingue calpestabile<br />

alberato<br />

7000 Prato calpestabile alberato<br />

Giardini di quartiere mq ca. Tipo<strong>lo</strong>gia su<strong>per</strong>ficie Canone giornaliero<br />

feriale<br />

68<br />

Canone<br />

giornaliero<br />

sabato,<br />

domenica<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15<br />

aprile - 30<br />

settembre<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> importanza<br />

e fragilità dell'area<br />

in assegnazionetemporanea<br />

(vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

<strong>per</strong> tipo<strong>lo</strong>gia di<br />

attività (vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

€ 140,40 € 163,80 € 3.931,20 1,5 da 0 a 1,00<br />

€ 322,80 € 376,60 € 9.038,40 0,5 da 0 a 1,00<br />

€ 186,00 € 217,00 € 5.208,00 1 da 0 a 1,00<br />

€ 530,70 € 619,15 € 14.859,60 0,5 da 0 a 1,00<br />

€ 524,40 € 611,80 € 14.683,20 0,5 da 0 a 1,00<br />

€ 420,00 € 490,00 € 11.760,00 0,5 da 0 a 1,00<br />

Canone<br />

giornaliero<br />

sabato, domenica<br />

e<br />

festivi<br />

Canone<br />

stagionale<br />

15 aprile -<br />

30 settembre<br />

Coefficiente moltiplicatore<br />

(vds<br />

allegato P.2 esplicativo)<br />

Coefficiente<br />

moltiplicatore<br />

(vds allegato<br />

P.2 esplicativo)<br />

Piazza Giovanni XXIII 990 Prato alberato e vialetti € 59,40 € 69,30 2 2 da 0 a 1,00<br />

ex Parco Perelli 990 Prato alberato e vialetti € 59,40 € 69,30 2 2 da 0 a 1,00<br />

Via Pista Vecchia 6800 Prato alberato e vialetti € 408,00 € 476,00 0,5 0,5 da 0 a 1,00<br />

Via Vannucci/Aguggiari 2960 Prato alberato e vialetti € 177,60 € 207,20 0,5 0,5 da 0 a 1,00<br />

Via Tarvisio/Preso<strong>la</strong>na 6800 Prato alberato € 408,00 € 476,00 0,5 0,5 da 0 a 1,00<br />

Ex officine S.Ambrogio 4490 Prato alberato e vialetti € 269,40 € 314,30 0,5 0,5 da 0 a 1,00


Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />

temporanea Giardini<br />

Estensi e Parco di<br />

Vil<strong>la</strong> Mirabel<strong>lo</strong><br />

mq<br />

ca.<br />

Canone base<br />

giorno feriale<br />

CANONI CALCOLATI PER ZONA E TIPOLOGIE DI AREE<br />

Canone base<br />

sabato e<br />

festivi<br />

Canone base<br />

stagionale<br />

15.4 - 30.9<br />

69<br />

Coeffic.moltip.<br />

import/fragil.<br />

Canone<br />

giorno feriale<br />

Canone sabato<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15.4 -<br />

30.9<br />

Coeff.<br />

moltipl.tipo<br />

attività<br />

Aiuo<strong>la</strong> A 1200 € 72,00 € 84,00 € - 2 € 144,00 € 168,00 € - 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> B 900 € 54,00 € 63,00 € - 2 € 108,00 € 126,00 € - 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> C 970 € 58,20 € 67,90 € - 2 € 116,40 € 135,80 € - 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> D 9250 € 555,00 € 647,50 € - 2 € 1.110,00 € 1.295,00 € - 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> E 2980 € 178,80 € 208,60 € 5.006,40 1 € 178,80 € 208,60 € 5.006,40 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> F 1930 € 115,80 € 135,10 € 3.242,40 1 € 115,80 € 135,10 € 3.242,40 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> G 6610 € 396,60 € 462,70 € 11.104,80 1 € 396,60 € 462,70 € 11.104,80 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> H 2380 € 142,80 € 166,60 € 3.998,40 1,5 € 214,20 € 249,90 € 5.997,60 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> I 3450 € 207,00 € 241,50 € 5.796,00 1 € 207,00 € 241,50 € 5.796,00 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> I 200 € 300,00 € 400,00 € 13.440,00 1 € 300,00 € 400,00 € 13.440,00 0→1<br />

Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />

temporanea Parco<br />

del Castel<strong>lo</strong> Mantegazza<br />

mq<br />

ca.<br />

Canone base<br />

giorno feriale<br />

Canone base<br />

sabato e<br />

festivi<br />

Canone base<br />

stagionale<br />

15.4 - 30.9<br />

Coeffic.moltip.<br />

import/fragil.<br />

Canone<br />

giorno feriale<br />

Canone sabato<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15.4 -<br />

30.9<br />

Coeff.<br />

moltipl.tipo<br />

attività<br />

Aiuo<strong>la</strong> A 1120 € 67,20 € 78,40 € 1.881,60 1,5 € 100,80 € 117,60 € 2.822,40 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> B 4100 € 246,00 € 287,00 € 6.888,00 1,5 € 369,00 € 430,50 € 10.332,00 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> C 8200 € 492,00 € 574,00 € 13.776,00 0,5 € 246,00 € 287,00 € 6.888,00 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> D 6750 € 405,00 € 472,50 € 11.340,00 0,5 € 202,50 € 236,25 € 5.670,00 0→1<br />

Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />

temporanea Parco di<br />

Vil<strong>la</strong> Baragio<strong>la</strong><br />

mq<br />

ca.<br />

Canone base<br />

giorno feriale<br />

Canone base<br />

sabato e<br />

festivi<br />

Canone base<br />

stagionale<br />

15.4 - 30.9<br />

Coeffic.moltip.<br />

import/fragil.<br />

Canone<br />

giorno feriale<br />

Canone sabato<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15.4 -<br />

30.9<br />

Coeff.<br />

moltipl.tipo<br />

attività<br />

Aiuo<strong>la</strong> A 3880 € 232,80 € 271,60 € 6.518,40 1,5 € 349,20 € 407,40 € 9.777,60 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> B 3160 € 189,60 € 221,20 € 5.308,80 0,5 € 94,80 € 110,60 € 2.654,40 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> C 3540 € 212,40 € 247,80 € 5.947,20 0,5 € 106,20 € 123,90 € 2.973,60 0→1


Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />

temporanea Parco di<br />

Vil<strong>la</strong> Augusta<br />

mq<br />

ca.<br />

Canone base<br />

giorno feriale<br />

Canone base<br />

sabato e<br />

festivi<br />

Canone base<br />

stagionale<br />

15.4 - 30.9<br />

70<br />

Coeffic.moltip.<br />

import/fragil.<br />

Canone<br />

giorno feriale<br />

Canone sabato<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15.4 -<br />

30.9<br />

Coeff.<br />

moltipl.tipo<br />

attività<br />

Aiuo<strong>la</strong> A 3060 € 183,60 € 214,20 € 5.140,80 1,5 € 275,40 € 321,30 € 7.711,20 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> B 2450 € 147,00 € 171,50 € 4.116,00 1,5 € 220,50 € 257,25 € 6.174,00 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> C 2700 € 162,00 € 189,00 € 4.536,00 1,5 € 243,00 € 283,50 € 6.804,00 0→1<br />

Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />

temporanea Parco di<br />

Vil<strong>la</strong> Torelli-Mylius<br />

mq<br />

ca.<br />

Canone base<br />

giorno feriale<br />

Canone base<br />

sabato e<br />

festivi<br />

Canone base<br />

stagionale<br />

15.4 - 30.9<br />

Coeffic.moltip.<br />

import/fragil.<br />

Canone<br />

giorno feriale<br />

Canone sabato<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15.4 -<br />

30.9<br />

Coeff.<br />

moltipl.tipo<br />

attività<br />

Aiuo<strong>la</strong> A 8830 € 529,80 € 618,10 € 14.834,40 1 € 529,80 € 618,10 € 14.834,40 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> B 1830 € 109,80 € 128,10 € 3.074,40 1 € 109,80 € 128,10 € 3.074,40 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> C 7190 € 431,40 € 503,30 € 12.079,20 1 € 431,40 € 503,30 € 12.079,20 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> D 4410 € 264,60 € 308,70 € 7.408,80 1 € 264,60 € 308,70 € 7.408,80 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> E 3650 € 219,00 € 255,50 € 6.132,00 1 € 219,00 € 255,50 € 6.132,00 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> F 2100 € 126,00 € 147,00 € 1.764,00 1 € 126,00 € 147,00 € 1.764,00 0→1<br />

Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />

temporanea Parco di<br />

Vil<strong>la</strong> Toeplitz<br />

mq<br />

ca.<br />

Canone base<br />

giorno feriale<br />

Canone base<br />

sabato e<br />

festivi<br />

Canone base<br />

stagionale<br />

15.4 - 30.9<br />

Coeffic.moltip.<br />

import/fragil.<br />

Canone<br />

giorno feriale<br />

Canone sabato<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15.4 -<br />

30.9<br />

Coeff.<br />

moltipl.tipo<br />

attività<br />

Aiuo<strong>la</strong> A 10800 € 648,00 € 756,00 € 18.144,00 2 € 1.296,00 € 1.512,00 € 36.288,00 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> B 905 € 54,30 € 63,35 € 1.520,40 2 € 108,60 € 126,70 € 3.040,80 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> C 2420 € 145,20 € 169,40 € 4.065,60 1 € 145,20 € 169,40 € 4.065,60 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> D 2520 € 151,20 € 176,40 € 4.233,60 1 € 151,20 € 176,40 € 4.233,60 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> E 23100 € 1.386,00 € 1.617,00 € 3.880,80 0,5 € 693,00 € 808,50 € 1.940,40 0→1


Ubicazione <strong>lo</strong>cazione<br />

temporanea Parco di<br />

L. Zanzi<br />

mq<br />

ca.<br />

Canone base<br />

giorno feriale<br />

Canone base<br />

sabato e<br />

festivi<br />

Canone base<br />

stagionale<br />

15.4 - 30.9<br />

71<br />

Coeffic.moltip.<br />

import/fragil.<br />

Canone<br />

giorno feriale<br />

Canone sabato<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15.4 -<br />

30.9<br />

Coeff.<br />

moltipl.tipo<br />

attività<br />

Aiuo<strong>la</strong> A 2340 € 140,40 € 163,80 € 3.931,20 1,5 € 210,60 € 245,70 € 5.896,80 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> B 5380 € 322,80 € 376,60 € 9.038,40 0,5 € 161,40 € 188,30 € 4.519,20 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> C 3100 € 186,00 € 217,00 € 5.208,00 1 € 186,00 € 217,00 € 5.208,00 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> D 8845 € 530,70 € 619,15 € 14.859,60 0,5 € 265,35 € 309,58 € 7.429,80 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> E 8740 € 524,40 € 611,80 € 14.683,20 0,5 € 262,20 € 305,90 € 7.341,60 0→1<br />

Aiuo<strong>la</strong> F 7000 € 420,00 € 490,00 € 11.760,00 0,5 € 210,00 € 245,00 € 5.880,00 0→1<br />

Giardini di quartiere mq<br />

ca.<br />

Canone base<br />

giorno feriale<br />

Canone base<br />

sabato e<br />

festivi<br />

Canone base<br />

stagionale<br />

15.4 - 30.9<br />

Coeffic.moltip.<br />

import/fragil.<br />

Canone<br />

giorno feriale<br />

Canone sabato<br />

e festivi<br />

Canone stagionale<br />

15.4 -<br />

30.9<br />

Coeff.<br />

moltipl.tipo<br />

attività<br />

Piazza Giovanni XXIII 990 € 59,40 € 69,30 € 1.663,20 2 € 118,80 € 138,60 € 3.326,40 0→1<br />

ex Parco Perelli 990 € 59,40 € 69,30 € 1.663,20 2 € 118,80 € 138,60 € 3.326,40 0→1<br />

Via Pista Vecchia 6800 € 408,00 € 476,00 € 11.424,00 0,5 € 204,00 € 238,00 € 5.712,00 0→1<br />

Vannucci/Aguggiari 2960 € 177,60 € 207,20 € 4.972,80 0,5 € 88,80 € 103,60 € 2.486,40 0→1<br />

Via Tarvisio/Preso<strong>la</strong>na 6800 € 408,00 € 476,00 € 11.424,00 0,5 € 204,00 € 238,00 € 5.712,00 0→1<br />

ex officine S.Ambrogio 4490 € 269,40 € 314,30 € 7.543,20 0,5 € 134,70 € 157,15 € 3.771,60 0→1


Allegato P.2<br />

Criteri adottati <strong>per</strong> <strong>la</strong> determinazione dei coefficienti moltiplicatori del canone base dovuto <strong>per</strong> l’assegnazione temporanea in concessione dirigenziale di porzioni<br />

di parchi e giardini comunali come da art. 17 lettera g)<br />

C<strong>la</strong>ssificazione dell'importanza e fragilità delle zone in assegnazione temporanea Coefficiente moltiplicatore canone<br />

base<br />

Posizione centrale, in zona intensamente abitata, dotata di servizi igienici, illuminazione notturna, di attrezzature<br />

<strong>per</strong> il riposo psicofisico e <strong>per</strong> l'attività ludica, interessata da flusso turistico extra-provinciale, presenza di limitrofe<br />

attività e iniziative commerciali, presenza di alberi monumentali, alto rischio di danneggiamento del patrimonio<br />

vegetale orizzontale, di alberi di pregio e/o monumentali e dei manufatti storico-architettonici<br />

Posizione semi-centrale, dotata di servizi igienici, illuminazione notturna, di attrezzature <strong>per</strong> il riposo psicofisico e<br />

<strong>per</strong> l'attività ludica, presenza di alberi monumentali, alto rischio di danneggiamento del patrimonio vegetale orizzontale,<br />

di alberi di pregio e/o monumentali e dei manufatti storico-architettonici<br />

Posizione semi-centrale, dotata di servizi igienici, illuminazione notturna da derivare, di attrezzature <strong>per</strong> il riposo<br />

psicofisico e <strong>per</strong> l'attività ludica, presenza di alberi monumentali, alto rischio di danneggiamento del patrimonio<br />

vegetale orizzontale, di alberi di pregio e/o monumentali e dei manufatti storico-architettonici<br />

Posizione semi-centrale, dotata di servizi igienici, illuminazione notturna da derivare, presenza di alberi di pregio,<br />

medio rischio di danneggiamento del patrimonio vegetale orizzontale, di alberi di pregio e dei manufatti storico-architettonici<br />

72<br />

2<br />

1,5<br />

1<br />

0,5


Tipo<strong>lo</strong>gia di occupazione in seguito ad assegnazione temporanea Coefficiente moltiplicatore canone<br />

base<br />

Occupazione ed instal<strong>la</strong>zione di attività commerciale di venditore ambu<strong>la</strong>nte, pubblici esercizi, non produttori agricoli,<br />

comprensiva di massimo un autocarro attrezzato <strong>per</strong> <strong>la</strong> somministrazione di cibo e bevande, tensostrutture, gazebi,<br />

<strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti etc. <strong>per</strong> l'accoglienza e/o instal<strong>la</strong>zione cucine, tavoli, sedie, paraventi (h max 1,50 m), dehors, controventature<br />

ed altri elementi simi<strong>la</strong>ri di delimitazione del<strong>lo</strong> spazio, servizi igienici di tipo "chimico"<br />

Occupazione ed instal<strong>la</strong>zione di attività commerciale di produttori agricoli coltivatori, allevatori, apicoltori, f<strong>lo</strong>rovivaisti,<br />

etc. comprensiva di massimo un autocarro attrezzato <strong>per</strong> <strong>la</strong> vendita, tensostrutture, gazebi, <strong>per</strong>go<strong>la</strong>ti etc. <strong>per</strong><br />

l'accoglienza e/o instal<strong>la</strong>zione cucine, tavoli, sedie, paraventi (h max 1,50 m), dehors, controventature ed altri elementi<br />

simi<strong>la</strong>ri di delimitazione del<strong>lo</strong> spazio, servizi igienici di tipo "chimico"<br />

Occupazioni <strong>per</strong> manifestazioni politiche, sindacali, culturali-artistiche, scientifiche, sportive, manifestazioni con<br />

finalità aggregativo-turistiche, occupazioni <strong>per</strong> instal<strong>la</strong>zioni di attrazioni, giochi e divertimento <strong>per</strong> i bambini e ragazzi<br />

autorizzate e/o patrocinate dall'Amministrazione Comunale<br />

Vds art. 17 lett. v) - Esenzioni. Occupazioni realizzate a) dal<strong>lo</strong> Stato, Regioni, Province, Comuni e <strong>lo</strong>ro consorzi; b)<br />

da Enti non commerciali <strong>per</strong> iniziative aventi finalità di assistenza, previdenza, sanità, educazione, cultura, ricerca; c)<br />

da soggetti che <strong>per</strong> statuto non <strong>per</strong>seguono fini di lucro etc. etc.; d) da Enti religiosi <strong>per</strong> l'esercizio di culti ammessi<br />

dal<strong>lo</strong> Stato; da Servizi sociali, Servizi educativi, scuole di ogni ordine e grado, Università etc; e) da "ONLUS" ; f) da<br />

manifestazioni o da iniziative di carattere politico non eccedenti i 16 mq; g) da luminarie, addobbi, festoni, tappeti,<br />

moquette, vasi/fioriere a condizione che quest'ultimi non delimitino un'area destinato ad attività commericiali o lucrative<br />

in genere e non contengano o non siano adibiti a messaggi pubblicitari/commerciali; h) occupazione <strong>per</strong> <strong>lo</strong> svolgimenti<br />

di cantieri di OOPP autorizzati dall'Amministrazione comunale<br />

73<br />

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0,7<br />

0,2<br />

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Indice<br />

Allegato Q<br />

Linee di indirizzo <strong>per</strong> l’assegnazione temporanea degli orti urbani<br />

(già approvate con deliberazione del Commissario Prefettizio n° 134 del 08-03-<br />

2006)<br />

RISERVATI AI PENSIONATI - Iniziativa Orto anch’io<br />

Art. 1 Criteri di assegnazione<br />

Art. 2 Durata dell’assegnazione, rinnovo, rinuncia e revoca<br />

Art. 3 Conduzione dell’orto<br />

Art. 4 Confini ed irrigazione<br />

Art. 5 Tipo<strong>lo</strong>gia di coltivazione<br />

Art. 6 Riscossione del canone e spese di manutenzione<br />

Art. 7 Danni<br />

Art. 8 Vigi<strong>la</strong>nza<br />

Art. 9 Comitati <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione degli orti<br />

Art. 10 Attrezzature collettive<br />

Art. 11 Prodotti fitosanitari<br />

Art. 12 Tute<strong>la</strong> degli animali<br />

Art. 13 Obblighi degli assegnatari<br />

Art. 14 Divieti<br />

Art. 15 Cessazione del<strong>la</strong> concessione<br />

Art. 16 Norme finali<br />

ART. 1 - CRITERI DI ASSEGNAZIONE<br />

1. I <strong>lo</strong>tti da destinare ad orto vengono assegnati in uso agli aventi tito<strong>lo</strong> mediante atto di concessione<br />

del Dirigente al<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> Ambientale, previa formazione di graduatoria fra le richieste <strong>per</strong>venute<br />

entro i termini stabiliti dall’Amministrazione Comunale.<br />

2. Possono presentare richiesta di assegnazione i cittadini pensionati e residenti, aventi un’età minima<br />

di anni sessanta e che non siano proprietari di terreni nel territorio del Comune di Varese.<br />

3. Nel<strong>la</strong> formazione del<strong>la</strong> graduatoria sono attribuiti punteggi più elevati ai residenti in zona e a quelli<br />

con maggiore età anagrafica.<br />

4. Le domande <strong>per</strong>venute successivamente al<strong>la</strong> prima assegnazione sono aggiunte al<strong>la</strong> graduatoria<br />

secondo l’ordine di presentazione all’Ufficio Protocol<strong>lo</strong>.<br />

5. Ogni anno, nel mese di gennaio, si procede al<strong>la</strong> revisione del<strong>la</strong> graduatoria.<br />

6. In ogni caso non può essere assegnato più di un orto <strong>per</strong> nucleo familiare.<br />

ART. 2 - DURATA DELL’ASSEGNAZIONE, RINNOVO, RINUNCIA E REVOCA<br />

1. La concessione ha durata triennale ed è rinnovabile previa richiesta scritta da presentare entro tre<br />

mesi prima del<strong>la</strong> scadenza.<br />

2. L’assegnazione è concessa nominalmente al richiedente e non può essere oggetto di delega nè trasmessa<br />

<strong>per</strong> successione.<br />

3. Entro il 31 dicembre di ciascun anno il concessionario può comunicare <strong>la</strong> disdetta con effetto dal<br />

1° gennaio dell’anno successivo.<br />

74


4. Qua<strong>lo</strong>ra <strong>per</strong> motivi <strong>per</strong>sonali non sia possibile proseguire <strong>la</strong> coltivazione dell’orto nel <strong>per</strong>iodo è<br />

fatto obbligo all’assegnatario di darne comunicazione al Comune <strong>per</strong> gli adempimenti di competenza.<br />

5. Per motivi di necessità pubblica l’Amministrazione può revocare <strong>la</strong> concessione; in tali casi <strong>la</strong> revoca<br />

è disposta con provvedimento scritto del Dirigente e comunicata con 2 mesi di preavviso,<br />

salvo il caso di comprovata urgenza.<br />

6. In caso di revoca dell’assegnazione, di rinuncia o di disdetta da parte dell’assegnatario<br />

l’Amministrazione Comunale dispone l’assegnazione al primo richiedente in graduatoria <strong>per</strong> il<br />

medesimo <strong>lo</strong>tto.<br />

ART. 3 - CONDUZIONE DELL’ORTO<br />

1. La <strong>la</strong>vorazione e <strong>la</strong> conduzione dell’orto competono esclusivamente dall’assegnatario.<br />

2. Le particelle di terreno messe a disposizione dell’affittuario non possono subire alcuna modifica<br />

<strong>per</strong> quanto riguarda <strong>la</strong> destinazione e <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie occupata, a pena di revoca immediata del<strong>la</strong> concessione<br />

senza diritto di indennità.<br />

ART. 4 - CONFINI ED IRRIGAZIONE<br />

1. L’Amministrazione Comunale mette a disposizione gli orti debitamente <strong>per</strong>imetrati ed al<strong>la</strong>cciati<br />

al<strong>la</strong> rete idrica principale <strong>per</strong> l’irrigazione, <strong>la</strong> cui spesa di consumo è compresa nel canone annuo.<br />

2. La delimitazione interna degli orti è realizzata con pali di castagno allineati ai vertici delle singole<br />

aree e non è soggetta a modifiche.<br />

ART. 5 - TIPOLOGIA DELLE COLTIVAZIONI<br />

1. La coltivazione deve essere esclusivamente ortiva e destinata unicamente al consumo diretto da<br />

parte del concessionario.<br />

2. E’ vietato porre in vendita i prodotti o trarre comunque profitto economico dagli stessi.<br />

ART. 6 - RISCOSSIONE DEL CANONE E SPESE DI MANUTENZIONE<br />

1. Al<strong>la</strong> firma dell’atto di concessione temporanea dell’orto ogni concessionario corrisponde al Comune<br />

di Varese un canone a tito<strong>lo</strong> di concorso alle spese di ammortamento e <strong>per</strong> <strong>la</strong> costituzione di<br />

un fondo destinato al<strong>la</strong> creazione di ulteriori aree. Successivamente, nel <strong>per</strong>iodo di durata del<strong>la</strong><br />

concessione, il canone è versato entro il 15 novembre.<br />

2. In caso di omissione del versamento il competente ufficio comunale invita il concessionario a<br />

provvedere, indicando un nuovo termine. Il mancato versamento del canone entro il 31 dicembre<br />

di ciascun anno comporta l’automatica decadenza dell’assegna-zione.<br />

3. Per l’anno 2012 il canone è pari ad € 50,00.<br />

4. Il canone può essere modificato dal<strong>la</strong> Giunta Comunale entro il 31 dicembre di ogni anno con effetto<br />

dal 1° gennaio dell’anno successivo.<br />

5. Le spese di manutenzione ordinaria sono a carico del concessionario.<br />

ART. 7 - DANNI<br />

1. L’Amministrazione declina ogni responsabilità <strong>per</strong> i danni provocati a <strong>per</strong>sone, animali o cose<br />

nell’attività di conduzione degli orti.<br />

75


ART. 8 - VIGILANZA<br />

1. Il Comune provvede al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza ed al control<strong>lo</strong> delle condizioni degli impianti gestiti dal concessionario,<br />

avvalendosi di proprio <strong>per</strong>sonale assegnato all’Area XI - Tute<strong>la</strong> Ambientale e del Nucleo<br />

di Vigi<strong>la</strong>nza Ambientale.<br />

ART. 9 – COMITATI PER LA GESTIONE DEGLI ORTI<br />

1. L’Assemblea dei concessionari, previa convocazione dell’Attività Verde Pubblico e a maggioranza<br />

dei presenti, nomina <strong>per</strong> ciascuna <strong>lo</strong>calità un Comitato <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione degli orti, composto da<br />

tre concessionari.<br />

2. Il Comitato:<br />

a) risolve in prima istanza tutte le questioni re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> conduzione degli orti;<br />

b) vigi<strong>la</strong> sul rispetto da parte dei concessionari delle norme di conduzione previste nel presente<br />

documento;<br />

c) segna<strong>la</strong> all’Amministrazione Comunale i casi e le controversie non direttamente risolvibili e le<br />

infrazioni comportanti <strong>la</strong> revoca del<strong>la</strong> concessione;<br />

d) almeno una volta all’anno riferisce all’Ufficio Verde Pubblico del Comune di Varese in merito<br />

all’attività svolta.<br />

3. Il comitato è rinnovato ogni tre anni.<br />

ART. 10 - ATTREZZATURE COMUNI<br />

1. Ogni concessionario ha il diritto di utilizzare i servizi e le attrezzature comuni (casetta <strong>per</strong> gli attrezzi<br />

ove presente) e partecipa ai <strong>la</strong>vori necessari <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>lo</strong>ro manutenzione.<br />

2. I cespugli e gli alberi comuni non possono essere tagliati o rimossi arbitrariamente.<br />

3. I confini devono essere rispettati e le <strong>lo</strong>ro delimitazioni curate.<br />

ART. 11 - PRODOTTI FITOSANITARI<br />

1. Il concessionario si impegna a contenere entro i limiti strettamente indispensabili l’uso di prodotti<br />

fitosanitari, rispettando comunque le prescrizioni d’uso indicate nel<strong>la</strong> confezione.<br />

ART. 12 – TUTELA ANIMALI<br />

1. Nell’ambito dell’attività di coltivazione degli orti sono vietate le iniziative nocive al<strong>la</strong> vita di api,<br />

pipistrelli, uccelli, ricci e, comunque, degli animali utili all’uomo.<br />

ART. 13 - OBBLIGHI DEGLI ASSEGNATARI<br />

1. Gli assegnatari degli orti sono tenuti ad osservare i seguenti obblighi:<br />

a) sottoscrivere e rispettare le linee di indirizzo <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione degli orti urbani;<br />

b) pagare il canone annuo stabilito dal Comune;<br />

c) coltivare con scrupo<strong>lo</strong> l’orto assegnato, curandone inoltre l’aspetto estetico ed igienico;<br />

d) assicurare <strong>la</strong> cura del proprio orto durante tutto il <strong>per</strong>iodo di vegetazione;<br />

e) assicurare <strong>la</strong> pulizia del proprio spazio e di quelli comuni (viottoli), con partico<strong>la</strong>re riferimento<br />

alle strisce aderenti e <strong>per</strong>imetrali al proprio appezzamento di terreno;<br />

f) utilizzare esclusivamente concimi organici, da interrare comunque entro 48 ore dal<strong>la</strong> stesura<br />

sul terreno;<br />

g) osservare le norme di buon vicinato e col<strong>la</strong>borare con il Comune <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione e <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza<br />

delle aree e dei servizi prossimi all’insediamento;<br />

76


h) conferire le immondizie negli speciali contenitori messi a disposizione dall’Am-ministrazione<br />

Comunale.<br />

ART. 14 - DIVIETI<br />

1. Non è consentito agli assegnatari degli orti:<br />

a) affittare o concedere in uso a terzi l’orto avuto in gestione;<br />

b) allestire strutture <strong>per</strong> <strong>la</strong> cottura dei cibi all’interno degli orti;<br />

c) abbandonare all’interno o nei dintorni dell’orto rifiuti o materiali di scarto;<br />

d) accatastare materiali fuori dal proprio appezzamento di terreno;<br />

e) utilizzare l’acqua <strong>per</strong> scopi diversi dall’innaffiamento del terreno;<br />

f) recare disturbo al vicinato con schiamazzi ovvero con rumori eccessivi di qualsiasi natura;<br />

g) accendere fuochi;<br />

h) modificare le strutture concesse in uso;<br />

i) piantumare alberi ornamentali, da fiore o da frutto nell’appezzamento assegnato;<br />

j) allevare e tenere animali all’interno degli orti;<br />

k) costruire o innalzare capanni o manufatti simi<strong>la</strong>ri di qualsiasi dimensione, nonché occultare <strong>la</strong><br />

vista dell’orto con teli p<strong>la</strong>stici o steccati;<br />

l) esporre bidoni o contenitori <strong>per</strong> <strong>la</strong> raccolta dell’acqua;<br />

m) accumu<strong>la</strong>re concimi organici;<br />

n) accedere all’interno dell’orto con mezzi motorizzati, compresi i cic<strong>lo</strong>motori;<br />

o) prelevare prodotti da altri orti;<br />

p) coltivare fiori di altezza su<strong>per</strong>iore a cm. 100 o utilizzare <strong>per</strong> tali coltivazioni una su<strong>per</strong>ficie<br />

dell’appezzamento su<strong>per</strong>iore a 20 mq.;<br />

q) utilizzare teli antigrandine di co<strong>lo</strong>re diverso dal verde o aventi un’altezza su<strong>per</strong>iore a 50 cm.<br />

r) Conferire l’umido domestico nei contenitori del compostaggio<br />

ART. 15 - CESSAZIONE DELLA CONCESSIONE<br />

1. La concessione di un orto può cessare:<br />

a) <strong>per</strong> disdetta da parte dell’interessato;<br />

b) <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>per</strong>dita del requisito del<strong>la</strong> residenza;<br />

c) <strong>per</strong> morosità;<br />

d) <strong>per</strong> inosservanza delle linee di indirizzo;<br />

e) <strong>per</strong> morte dell’assegnatario.<br />

2. Nei casi di cui alle lettere c) e d) il provvedimento di revoca è assunto dal Dirigente dell’Area Tute<strong>la</strong><br />

Ambientale dopo che sia decorso inutilmente un mese dal<strong>la</strong> notifica di un formale invito al rispetto<br />

delle linee d’indirizzo e al<strong>la</strong> rimozione, ove possibile, delle cause dell’inadempienza.<br />

3. La vio<strong>la</strong>zione del divieto di cui al<strong>la</strong> lettera o dell’art. 14 comporta l’immediata revoca del<strong>la</strong> concessione.<br />

ART. 16 – NORME FINALI<br />

1. Il concessionario è tenuto ad osservare le norme e le condizioni comprese nel presente documento<br />

e ad attenersi alle decisioni adottate dall’Amministrazione Comunale.<br />

77


Allegato R<br />

Linee di indirizzo <strong>per</strong> l’assegnazione temporanea degli orti urbani<br />

RISERVATI ALLE PERSONE NON TITOLARI DI PENSIONE con accertate difficoltà<br />

economiche - Iniziativa “Orto Mio”<br />

ART. 1 - NORME AMMINISTRATIVE, PROCEDURALI, TECNICHE E COMPORTAMENTALI<br />

Per l’assegnazione degli orti riservati ai non tito<strong>la</strong>ri di pensione, valgono le medesime norme amministrative,<br />

procedurali, tecniche e comportamentali indicate dall’art.2 fino all’art.16 dalle linee d’indirizzo<br />

già approvate con deliberazione del Commissario Prefettizio n° 134 del 08-03-2006 riportate<br />

nell’allegato Q.<br />

ART. 2 - CRITERI DI ASSEGNAZIONE<br />

1. I <strong>lo</strong>tti da destinare ad orto vengono assegnati in uso agli aventi tito<strong>lo</strong> mediante atto di concessione<br />

del Dirigente al<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> Ambientale, previa formazione di graduatoria fra le richieste <strong>per</strong>venute<br />

entro i termini stabiliti dall’Amministrazione Comunale;<br />

2. Possono presentare richiesta di assegnazione i cittadini non tito<strong>la</strong>ri di pensione quali disoccupati,<br />

studenti, casalinghe etc., comunque residenti nel Comune di Varese, che non siano proprietari<br />

di terreni nel territorio del Comune di Varese e abbiano un reddito ISEE inferiore ad €<br />

20.000,00;<br />

3. Nel<strong>la</strong> formazione del<strong>la</strong> graduatoria sono attribuiti punteggi secondo i seguenti parametri:<br />

• disoccupati/e iscritti/e alle liste del centro <strong>per</strong> l'impiego =10 punti;<br />

• va<strong>lo</strong>re ISEE (indicatore del<strong>la</strong> situazione economica equivalente) del nucleo familiare inferiore o uguale<br />

all’importo annuo di una pensione sociale <strong>per</strong> <strong>per</strong>sona (inferiore a € 4.300,00 ca.) =10 punti;<br />

• va<strong>lo</strong>re ISEE del nucleo familiare non su<strong>per</strong>iore all’importo annuo di una pensione minima INPS <strong>per</strong><br />

<strong>per</strong>sona (inferiore a € 5.800,00 ca.) = 5 punti;<br />

• va<strong>lo</strong>re ISEE del nucleo familiare su<strong>per</strong>iore all’importo annuo di una pensione minima INPS <strong>per</strong><br />

<strong>per</strong>sona (€ 5.800,00 ca.) = 2 punti;<br />

• soggetti assistiti economicamente dai servizi sociali-assistenziali <strong>per</strong> problematiche di tipo sociale<br />

ed economico = 5 punti;<br />

• presenza di familiari disabili che possano condividere l’attività di orticoltura = 10 punti;<br />

• essere unico componente del nucleo familiare = 5 punti.<br />

4. Il richiedente può ricorrere, ai sensi del D.P.R. n° 445/2000 e ove ne ricorrano i presupposti, al<strong>la</strong><br />

dichiarazione sostitutiva di certificazione o dell’atto di notorietà dei requisiti richiesti (residenza,<br />

assenza di pensione, situazione <strong>la</strong>vorativa, reddito ISEE inferiore ad € 20.000, 00) ed ai parametri<br />

di punteggio sopra indicati. Per tale motivo il Comune nel predisporre <strong>la</strong> modulistica <strong>per</strong> le<br />

domande di partecipazione al bando pubblico di manifestazione d’interesse prevederà espressamente<br />

i casi in cui è possibile far ricorso alle dichiarazioni ex DPR 445/2000. E’ fatto salvo il<br />

potere-dovere di verifica da parte degli Uffici comunali competenti.<br />

5. In caso di parità di punteggio l’assegnazione avverrà tramite pubblico sorteggio.<br />

6. Le domande <strong>per</strong>venute successivamente al<strong>la</strong> prima assegnazione sono aggiunte al<strong>la</strong> graduatoria<br />

secondo l’ordine di presentazione all’Ufficio Protocol<strong>lo</strong>.<br />

7. Ogni anno, nel mese di gennaio, si procede al<strong>la</strong> revisione del<strong>la</strong> graduatoria.<br />

8. In ogni caso non può essere assegnato più di un orto <strong>per</strong> nucleo familiare.<br />

78


Parte botanica e fitopato<strong>lo</strong>gica<br />

Allegato S<br />

Bibliografia consultabile <strong>per</strong> approfondimenti<br />

• Sul<strong>la</strong> Condizione dei Parchi Pubblici del<strong>la</strong> Città di Varese – Tomi I-IV a cura del Prof. Salvatore<br />

Furia – 1978- Atti in possesso dell’Attività Verde Pubblico;<br />

• La F<strong>lo</strong>ra – Touring Club Italiano 1958;<br />

• Indagine conoscitiva sui boschi del<strong>la</strong> Provincia di Varese (Inventario e carta forestale) – Regione<br />

Lombardia – Azienda Regionale delle Foreste e Società Agricole e Forestale – 1986;<br />

• “I Tipi forestali nel<strong>la</strong> Regione Lombardia – Inquadramento eco<strong>lo</strong>gico <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione dei boschi<br />

<strong>lo</strong>mbardi “ – Roberto del Favero - Regione Lombardia Direzione Agricoltura - Progetto Strategico<br />

9.1.6 – Novembre 2002 Cierre Edizioni;<br />

• La F<strong>lo</strong>ra del<strong>la</strong> Provincia di Varese Settore Eco<strong>lo</strong>gia ed Energia del<strong>la</strong> Provincia di Varese – anno<br />

2005 Provincia di Varese Edizioni;<br />

• “I Tipi Forestali del Piemonte” – Regione Piemonte Settore Economia Montana e Foreste – Torino<br />

luglio 1996 - Centro Stampa Regionale;<br />

• La vegetazione forestale del Veneto – Prodromi di Tipo<strong>lo</strong>gia Forestale – Regione Veneto – Dipartimento<br />

Foreste – Multigraf di Spinea (VE) marzo 1990;<br />

• Trattato di Botanica Forestale – E. Strasburger ed altri – Antonio Delfino Editore – febbraio 1986;<br />

• Botanica Forestale – Volume Primo e secondo – Romano Gellini e Pao<strong>lo</strong> Grassoni – Cedam Padova<br />

1997;<br />

• Botanica – Gribaudo/Koenemann edizione anno 2006;<br />

• La F<strong>lo</strong>ra d’Italia, Sandro Pignatti, 1° edizione 1982<br />

• At<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> F<strong>lo</strong>ra, Luca Gariboldi – Quaderno del Parco delle Groane – dicembre 2009<br />

• Principi di Eco<strong>lo</strong>gia – Fattori Eco<strong>lo</strong>gici, Ecosistemica, Applicazioni - Lucio Susmel Col<strong>la</strong>borazione<br />

Franco Vio<strong>la</strong> – Cleup – Padova 1988;<br />

• Selvicoltura Speciale di Giovanni Bernetti – Scienze forestali ed ambientali – UTET 1995;<br />

• Selvicoltura, estimo ed economia forestale dell’Agronomo Cav. Agostino Santilli – Ulrico Hoepli<br />

– Mi<strong>la</strong>no, 1925;<br />

• Carta del<strong>la</strong> Vegetazione Reale Sit- Fauna (Cerabolini et al. in Tosi G., Zilio A., 2002) – Conoscenze<br />

delle risorse ambientali del<strong>la</strong> provincia di Varese – Progetto SIT – Fauna – Provincia di<br />

Varese – Settore politiche <strong>per</strong> l’Agricoltura e Gestione Faunistica;<br />

• Atti del III Congresso Europeo di Arboricoltura- Merano (BZ), 14-16 maggio 1997 – “Alle radici<br />

dell’albero”, organizzato dal<strong>la</strong> International Society of Arboricolture (ISA): fra i re<strong>la</strong>tori si elencano<br />

il Prof. L. Alex Shigo; il Dott. Donald H. Marx – P<strong>la</strong>nt Health Care inc.USA; il Prof. Francis<br />

Schwarzwe, – Università di Friburgo – Germania; Dr. David Cutler - Kew Royal Botanical Gardens<br />

– Londra; prof. Sergio Mutto Accordi – Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Padova;<br />

• Atti del Convegno internazionale 7-9 maggio 2003 – Il passato, il presente, il futuro dell’albero in<br />

città svoltasi nel<strong>la</strong> città Giardino con il patrocinio del Comune di Varese : fra i re<strong>la</strong>tori si elencano<br />

il Prof. L. Alex Shigo; il Dott. Ing. Lothar Wessolly – Stoccarda; il Prof. Francis Schwarzwe – Università<br />

di Friburgo – Germania; prof. Niels Hvass - Copenhagen; Kevin Smith – USDA Forest<br />

service USA; Ken Palmer, Arbor Master USA;<br />

• Alberi: patrimonio del<strong>la</strong> Città di Varese – Pubblicazione elettronica a cura dell’Assessorato Tute<strong>la</strong><br />

Ambientale del Comune di Varese – settembre 2003;<br />

• Monumenti verdi di Lombardia – Regione Lombardia – Direzione Generale Qualità<br />

dell’Ambiente – Il Verde Editoriale dicembre 2005;<br />

• Grandi Alberi d’Italia – Corpo Forestale del<strong>lo</strong> Stato – Istituto Geografico De Agostini – anno<br />

2005;<br />

79


• Grandi Alberi del Mondo – Thomas Pakenham - Istituto Geografico De Agostini – anno 2003;<br />

• I Boschi d’Italia – Edizione Abete, Roma 1992;<br />

• Rapporto sul<strong>lo</strong> stato dell’ambiente del<strong>la</strong> città di Varese – Comune di Varese - Assessorato Tute<strong>la</strong><br />

Ambientale - luglio 2006;<br />

• La stabilità degli alberi – Fenomeni meccanici e implicazioni legali dei cedimenti degli alberi –<br />

C<strong>la</strong>us Mattheck – Helge Bre<strong>lo</strong>er – Il Verde Editoriale – ristampa novembre 2003;<br />

• Le schede tecniche “Funghi di città – Guida <strong>per</strong> il riconoscimento dei funghi più comunemente<br />

presenti sulle alberature urbane” tratte da rivista Acer n°4-5-6/1999 a cura di Nico<strong>lo</strong>tti & Bernicchi<br />

– Pato<strong>lo</strong>gia Vegetale delle Università di Torino e Bo<strong>lo</strong>gna rispettivamente <strong>per</strong> le carie del legno;<br />

• “Le chiome degli alberi”, pubblicazione Sanasilva Istituto Federale Forestale Svizzero –seconda<br />

edizione – 1990 <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione oggettiva del<strong>la</strong> trasparenza delle chioma di alcune specie quale<br />

caratteristica attualmente più importante <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> vitalità degli alberi;<br />

• Valutazione delle condizioni degli alberi – Manuale di Campagna <strong>per</strong> le aree di livel<strong>lo</strong> I – Luglio<br />

2005 Firenze – Regione Toscana - Dipartimento Agricoltura e Foreste: manuale di campagna adottato<br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione dei danni da nuovo tipo dal<strong>la</strong> Azienda regionale del<strong>la</strong> Lombardia – anni<br />

1995/97/99.<br />

• “Insetti e funghi dannosi ai Boschi” Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione Regionale<br />

delle Foreste e dei Parchi – ed. Grafiche Fulvio – Udine luglio 1996;<br />

• Carie si alberi in piedi da “Pato<strong>lo</strong>gia del Legno”” – Anselmi - Govi – ed agricole 1996;<br />

• Funghi che degradano il legno – Sezione tecnica del<strong>la</strong> Direzione <strong>per</strong> l’Ambiente, Provincia<br />

dell’Hainaut (Belgio) – Silvatica editore – gennaio 2007<br />

• “Introduzione al<strong>la</strong> Pato<strong>lo</strong>gia Forestale” di Francesco Moriondo 1989;<br />

• Inserto di arboricoltura “I Fattori abiotici nel de<strong>per</strong>imento degli alberi/Prima parte” tratto da rivista<br />

Acer n°4/2006, pag. 44-49, a cura del Dott. Agr. Francesco Ferrini Università Studi Firenze;<br />

• Inserto di fitopato<strong>lo</strong>gia “Il verde urbano deve nascere in <strong>per</strong>fette condizioni: come fare?” tratto da<br />

rivista Lineaverde n°9 nov/dic. 2006, pag. 42/46, a cura del Dott. Agr. Giorgio Badiali, fitopato<strong>lo</strong>go<br />

libero professionista già dirigente del<strong>la</strong> Regione Emilia Romagna;<br />

• “Indagini diagnostiche sul de<strong>per</strong>imento del<strong>la</strong> farnia nei boschi del<strong>la</strong> Valle del Ticino” - Consorzio<br />

Parco Lombardo del<strong>la</strong> Valle del Ticino, Ist. Di Pato<strong>lo</strong>gia Vegetale – Università degli Studi di Mi<strong>la</strong>no,<br />

C.R.A. - Ist. S<strong>per</strong>imentale <strong>per</strong> <strong>la</strong> Zoo<strong>lo</strong>gia Agraria di Firenze;<br />

• Inserto di arboricoltura “Più verde <strong>per</strong> Norma” tratto da rivista Acer n°4/2007, pag. 28-33, a cura<br />

del Dott. Forestale Pao<strong>lo</strong> Abram, - Consulente del Comune di Bolzano – Servizio giardineria, <strong>per</strong><br />

<strong>lo</strong> studio del<strong>la</strong> procedura di Riduzione dell’impatto edilizio (vds. art. 19 bis del <strong>Rego<strong>la</strong>mento</strong> edilizio<br />

del Comune di Bolzano); “Ma<strong>la</strong>ttie e parassiti delle piante da fiore, ornamentali e forestali” –<br />

Ferrari ed altri – ed agricole 2001;<br />

• A New tree bio<strong>lo</strong>gy – Alex L. Shigo – Shigo and Trees, Associates LLC Snohomish, WA –<br />

U.S.A. Tenth Printing 2002;<br />

• La stabilità degli alberi – VTA e SIA-SIM a confronto in due casi di studio di Giorgio Maresi, Pao<strong>lo</strong><br />

Ambrosi, Valentin Lobis – Rivista Sherwood n° 92 – settembre 2003;<br />

• Statics Integrated Methods – Results from pulling test in the past decades – Andreas Detter, Erk<br />

Brudi, Frank Bischoff, Brudi & Partner Treeconsult, Gauting;<br />

• Fracture Diagnosis of Trees Part. 1 – Statics – Integrated Methods – Measurement with Tension<br />

Test – The Ex<strong>per</strong>t’s Method – Lothar Wessolly – Stadt und Grün 1995 - n° 6 pp 416-422;<br />

• Fracture Diagnosis of Trees Part. 2 – Statics – Integrated Methods – Statically-Integrated Assessment<br />

(SIA) – The Practitioner’s Method of Diagnosis – Lothar Wessolly – Stadt und Grün<br />

1995 - n° 8 pp 570-573;<br />

• Fracture Diagnosis of Trees Part. 3 – Boring is no way for reliable fracture diagnosis – Lothar<br />

Wessolly – Stadt und Grün 1995 - n° 9 pp 635-640;<br />

• Stability of Trees – Exp<strong>la</strong>nation of Tipping process – Lothar Wessolly – Stadt und Grün 1996 - n°<br />

4 pp 268-272;<br />

80


• SIA Method – a destructive –free method for tree assessment – da www.tree-consult.org di<br />

E.Brudi, Brudi & Partner Tree Consult – Munich – Germany ;<br />

Parte zoo<strong>lo</strong>gica<br />

• At<strong>la</strong>nte ornito<strong>lo</strong>gico georiferenziato del<strong>la</strong> provincia di Varese. Ucceli nidificanti 2003-2005. Provincia<br />

di Varese, Civico Museo insubrico di Storia Naturale di Induno O<strong>lo</strong>na; Università degli<br />

Studi dell’Insubria sede di Varese, a cura di Gagliardi A., Guenzani W., Preatoni D.G., Saporetti<br />

F., Tosi G., 2007 - Committente Provincia di Varese – Assessorato alle Politiche <strong>per</strong> l’Agricoltura<br />

e Gestione Faunistica, Settore Politiche <strong>per</strong> l’Agricoltura e Gestione Faunistica- Commercio;<br />

• Biotopi in Alto Adige – La Fauna – Provincia Autonoma di Bolzano – Casa Editrice Athesia –<br />

Bolzano – 1987;<br />

• Uccelli – di Pierandrea Brichetti – De Agostini – Novara 2004;<br />

• Provincia di Bo<strong>lo</strong>gna – Spazi Naturali e Fauna selvatica in Pianura – “Il Divulgatore” Agricoltura-<br />

Alimentazione-Ambiente anno XXIV – n°11 novembre 2001;<br />

• Zoo<strong>lo</strong>gia – Cockrum, E.L. & J.McCauley – Piccin Editore – Padova 1980;<br />

• Appunti dal corso di Zoo<strong>lo</strong>gia Forestale, Venatoria ed Acquacoltura – Università degli Studi di<br />

Padova – Corso di Laurea in Scienze Forestali- Facoltà di Agraria Anno accademico 1989/2000;<br />

• Entomo<strong>lo</strong>gia Generale ed Applicata – Ed. Cedam Padova 1972 Antonio Servadei, Sergio Zangheri,<br />

Luigi Masutti;<br />

• Bernini et alii, 2004. At<strong>la</strong>nte degli anfibi e dei rettili del<strong>la</strong> <strong>lo</strong>mbardia. "Monografie di Pianura" n.5,<br />

Provincia di Cremona. Cremona;<br />

• At<strong>la</strong>nte dei Mammiferi del<strong>la</strong> Lombardia – 2001 – Regione Lombardia – Assessorato<br />

all’Agricoltura e Università degli Studi di Pavia – Prigioni C., Cantini M. & Zilio;<br />

• Brunner, Ce<strong>la</strong>da. Rossi. Gustin. LIPU BIRO LIFE ITALIA, 2003. Sviluppo di un sistema nazionale<br />

delle ZPS sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> rete IBA (Important Bird Areas). Re<strong>la</strong>zione finale;<br />

• Fornasari L:. Bottoni L., Massa R.. Faso<strong>la</strong> M., Brichetti P.. Vigorita V. (a cura di), 1992. At<strong>la</strong>nte<br />

degli uccelli svernanti in Lombardia. Regione Lombardia e Università degli Studi di Mi<strong>la</strong>no.<br />

• F<strong>lo</strong>ra e picco<strong>la</strong> fauna protette in Lombardia. Centro f<strong>lo</strong>ra autoctona del<strong>la</strong> Regione Lombardia –<br />

Regione Lombardia -2010<br />

Parte storica, paesaggistica e ambientale<br />

• Il Disegno del Paesaggio Forestale di Pao<strong>lo</strong> Lassini e Darko Pandakovic – Il Verde Editoriale<br />

1996;<br />

• Elementi di Paesaggistica di Alessandro Chiusoli – Coo<strong>per</strong>ativa Libraria Universitaria Editrice<br />

Bo<strong>lo</strong>gna – Bo<strong>lo</strong>gna maggio 1985;<br />

• L’architettura dei giardini d’Occidente – Dal Rinascimento al Novecento – Monique Mosser. Georges<br />

Teyssot- Edizioni Electa –Terza edizione 2005;<br />

• Marco Bay e Lorenzo Quadri – Geoffrey Jollicoe, dall’arte al giardino – Il Verde Editoriale –<br />

Aprile 1999;<br />

• Bosco e giardino di Gertrude Jekyll – Franco Muzzio Editore, 1989 Padova<br />

• Giardini visti dall’alto – Franco Migliorini – Luigi Latini edizioni Logos settembre 2004;<br />

• Ville e Giardini d’Italia – Touring Club Italiano, anno 2006<br />

• Cottini P. - “I Giardini del<strong>la</strong> Città Giardino” – Edizione Lativa – dicembre 2004;<br />

• Cazzani, M. Giambruno - Censimento delle architetture vegetali di interesse storico, Parco Regionale<br />

del Campo dei Fiori - Regione Lombardia, 1999<br />

• G. F. Ferrario (a cura di) - Le ville e i parchi - Comune di Varese, 1996;<br />

• AA. VV. - Itinerari liberty a Varese. Varese/ Azienda autonoma di Soggiorno, 1983;<br />

• Carinel<strong>la</strong> V. - Varese città giardino. Varese, La Tecnografìca Varesina, 1968;<br />

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• Co<strong>lo</strong>mbo S. - Carissimi nonni. Varese, Ed. Lativa, 1980;<br />

• Cottini P. - I giardini estensi di Varese tra '700 e '800. Tracce, n. 2 1989;<br />

• Cottini P. - II parco delle ville Ponti. Varese, C.C.LA.A., 1989;<br />

• Tadini R. - Varese com’era. Varese, 1980;<br />

• Langè S. - Ville del<strong>la</strong> Provincia di Como, Sondrio. Varese. Mi<strong>la</strong>no, Sisar, 1968;<br />

• Maniero F. - Restauro conservativo di parchi e giardini storici. Verona, Edizioni L'Informatore<br />

Agrario 1990;<br />

• Mi<strong>lo</strong>ne L. - II verde urbano. Napoli, Liguori Editore, 2003;<br />

• La valenza eco<strong>lo</strong>gico-ambientale del verde in città – Andreas Kipar (responsabile d el<strong>la</strong> ricerca),<br />

Giuseppe Campos Venuti (consulente urbanistico) - Land s.r.l. Landscape Architecture Nature<br />

Deve<strong>lo</strong>pment - Mi<strong>la</strong>no, 25 febbraio 2005, presentato al Convegno “Tute<strong>la</strong> del verde e sostenibilità<br />

ambientale”svoltosi presso il Comune di Varese il 2 dicembre 2005, promosso da Agenda 21 <strong>lo</strong>cale;<br />

• Darko Pandakovic e Ange<strong>lo</strong> del Sasso – Sa<strong>per</strong> vedere il Paesaggio. Città Studi Edizioni 2009 - De<br />

Agostini Scuo<strong>la</strong> Sp.A;<br />

• M. Vannucchi - Progettare con il verde - 4. Il giardino: storia e tipi - Alinea Ed., Firenze 1998;<br />

• Giuseppe Benini – Sistemazioni idraulico – forestali – UTET – Col<strong>la</strong>na Scienze Forestali ed Ambientali<br />

- Torino 1990;<br />

• Mario di Fidio, Gian Battista Bischetti - Riqualificazione ambientale delle reti idriche minori –<br />

Hoepli, anno 2008;<br />

• Aspetti progettuali ed esecutivi nei cantieri di ingegneria naturalistica – a cura di Agenzia Regionale<br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzione e protezione ambientale del Veneto – dicembre 2000;<br />

• Andrea Carbonari e Maurizio Mezzanotte - Tecniche naturalistiche nel<strong>la</strong> sistemazione del territorio<br />

a cura del<strong>la</strong> Provincia autonoma di Trento – Servizio ripristino e va<strong>lo</strong>rizzazione ambientale –<br />

gennaio 1996;<br />

• Atti del corso di formazione professionale in ingegneria naturalistica a cura di Regione Veneto –<br />

Dipartimento Foreste- Servizio forestale regionale di Belluno – aprile 1994;<br />

• Il Bosco Insegna – didattica del<strong>la</strong> Natura e del paesaggio nel Faleghée di Brunate di Darko Pandakovic<br />

e Martina Vigano – Il Verde Editoriale giugno 2004;<br />

• Costruzioni in legno <strong>per</strong> sentieri – Manuale e guida <strong>per</strong> <strong>la</strong> pianificazione, costruzione e manutenzione<br />

sentieri pubblicato a cura dell’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio<br />

del<strong>la</strong> Confederazione elvetica – Berna, novembre 1992<br />

• F<strong>lo</strong>rtecnica- Speciale:l’arte dei giardini “La continuità e <strong>la</strong> contiguità f<strong>lo</strong>ristica e paesaggistica nel<strong>la</strong><br />

progettazione dei giardini” – Torino 25 maggio 2000;<br />

• Pianificazione e progettazione del Verde urbano di Pao<strong>lo</strong> Semenzato – Pubblicazione del corso di<br />

cultura in eco<strong>lo</strong>gia – Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali – Sezione: selvicoltura, eco<strong>lo</strong>gia<br />

e pianificazione – Facoltà di Agraria di Padova a.a. 1987/88;<br />

• Piccole guide ai parchi cittadini (Parco di Vil<strong>la</strong> Baragio<strong>la</strong>, Mylius, Mantegazza, Augusta, Giardini<br />

Estensi e Parco Mirabel<strong>lo</strong>) a cura dell’Assessorato al<strong>la</strong> Tute<strong>la</strong> Ambientale - anno 2008, consultabili<br />

sul sito del Comune di Varese;<br />

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