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Politics
A Fiumicino in vista delle elezioni
sono partite le grandi manovre
verso il partito di Casini.
Caroccia: “ma il timone resterà
piantato dritto al centro”
di Gianmarco Venturi
26
Tutti pazzi per l’Udc
L
’inaugurazione della sede lo
scorso 26 febbraio. Casini,
Ciocchetti, Onorato e tutti i
vertici provinciale e regionali riuniti
nel piccolo spiazzale in via
Passo Buone n. 25. Le attenzioni
di Pd e Pdl. E l’occhio lungo di
molti esponenti che oggi vestono
altre casacche. Tutti sgomitano per
accaparrarsi un pezzo d’Udc. Un
momento d’oro. Sembra quasi si
sia riavvolto il nastro e questi due
anni che hanno stravolto lo scudo
crociato non siano mai esistiti.
Oggi non ci sono più Canapini,
Dionisi, Sugamosto, Prete, che
però ultimamente qualche messaggio
d’amore nemmeno troppo
velato l’ha lanciato. C’è però Angelo
Caroccia (nella foto con Casini).
L’obiettivo? Sempre lo stesso:
tornare in doppia cifra ed essere
decisivi.
Consigliere Caroccia, l’inaugurazione
della sede ha avuto un bel riscontro.
Vedere in un colpo solo
riuniti i vertici nazionali, regionali,
provinciali e del Comune di Roma
non è da tutti i giorni.
È stata una bella soddisfazione,
devo ammetterlo. Credo sia stato
lanciato un segnale molto chiaro:
l’Udc punta su Fiumicino. Vuole
diventare per la città un punto di
riferimento quotidiano, costante.
E l’inaugurazione di una sede ha
questo obiettivo. Sarà aperta tutti
i giorni e i cittadini potranno trovare
sempre qualcuno pronto ad
aiutarli. Si tratti di beghe ammini-
strative, per il piano casa, per i
problemi quotidiani. Una sorta di
raccordo tra il palazzo comunale e
la città.
A Fiumicino c’è quasi una Udc
mania. Prima nessuno la voleva,
ora tutti corrono ad accaparrarsela.
Che ne pensa?
L’Udc sta facendo una serie e sana
opposizione. A livello nazionale ha
combattuto con decisione e senso
di responsabilità il Governo Berlusconi,
appoggiando però tutte
quelle battaglie utili alla crescita e
all’ammodernamento del Paese,
spingendo per supportare le famiglie,
la spina dorsale del nostro
Paese. Credo che questo influisca
molto. La coerenza dimostrata da
chi tutti i giorni si spende per il partito,
ascoltando i cittadini, affiancandoli
nelle loro lotte quotidiane,
stia facendo pendere la bilancia
dalla nostra parte. La gente si è accorta
della serietà e della concretezza
che l’Udc rappresenta a tutti
i livelli, senza trincerarsi dietro vecchi
schemi: quella proposta è arrivata
dal nostro avversario politico e
quindi non la voto. Noi non la pensiamo
così. Ben vengano le proposte,
ma che siano serie, responsabili
e soprattutto abbiano un unico
obiettivo: far crescere il paese.
Cosa ne pensa delle recenti dichiarazioni
d’amore dell’assessore
Antonio Prete verso l’Udc?
L’assessore Prete, come molti altri
centristi, dopo la deludente esperienza
nel Pdl è pronto a tornare all’ovile.
E credo faccia la cosa più
giusta che si possa fare in questo
momento.
Si parla di uno squadrone centrista
pronto a fare carte false per rientrare
nell’Udc.
Sapere che altri componenti dell’attuale
maggioranza siano pronti
a condividere un percorso non può
che riempirmi di orgoglio. Così come
riempie d’orgoglio i vertici regionali,
provinciali e nazionali. Significa
che l’Udc locale sta lavorando
bene. La porta è aperta. A
marzo ci saranno i congressi. Gli
iscritti saranno la parte attiva di
questo processo democratico. Da
qui apriremo un percorso per far sì
che l’Udc possa crescere, diventare
un partito sempre più competitivo
e condiviso.
Di questo passo siete destinati ad
andare in doppia cifra…
Le proiezioni nazionali sono buone,
viaggiamo spediti verso il dieci
per cento. E credo che dopo le amministrative
di maggio 2012, ci saranno
belle sorprese. Molti centristi
delusi dall’esperienza Pd-Pdl
aderiranno al Partito della Nazione.
A Fiumicino quando scioglierete
le riserve? Pdl o Pd?
Io non parlerei di centrodestra o
centrosinistra. La grande emorragia
dei centristi dai due poli rischia
di dare all’Udc il compito di capofila
alle prossime elezioni comunali.
E finalmente saluteremo quei libri
delle buone intenzioni che hanno
caratterizzato le campagna elettorali
e bisognerà concentrarsi sulla
famiglia, sulle cose concrete e
non fumose. Sui giovani, sulle infrastrutture
utili alla città, tenendo
a freno quelle opere faraoniche come
il porto commerciale e il raddoppio
aeroportuale che vanno assolutamente
condivise con la città,
prima di essere calendarizzate. Bisogna
dare certezze occupazionali,
di sviluppo e prospettiva alla città e
poi mettere la prima pietra.
Con tutta questa attenzione sull’Udc
non ha paura di essere messo
all’angolo?
No. Mi confronto giornalmente con
i vertici provinciali e regionali, sento
la fiducia e il supporto del partito.
Dei chiacchiericci non mi
preoccupo.
Toto candidati?
Lo ripeto, i chiacchiericci non mi
piacciono. Il problema di centrosinistra
e centrodestra di trovare un
candidato credibile non è un problema
dell’Udc. Io mi concentro
sul candidato centrista.
C’è una corrente centrista che
spinge per appoggiare il centrodestra.
Anche qui, si tratta solo di chiacchiere
di corridoio.