Un modo particolare di fare volontariato - Cesvol
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IRREGOLARI<br />
Capitolo Ottavo<br />
Dei componenti della comunità, la maggior parte eravamo “irregolari”.<br />
A cominciare da Marcello: con la separazione in corso dalla prima moglie,<br />
che pure tanto aveva amato e con la quale aveva avuto due figli maschi; e<br />
unito ad una donna bellissima, olandese, <strong>di</strong> origine indonesiana: Sylvia<br />
Constance, “la delizia degli occhi suoi”. La sua situazione matrimoniale si<br />
sarebbe poi regolarizzata con l’annullamento del primo matrimonio – un<br />
monsignore si offrì <strong>di</strong> curargli gratuitamente la pratica presso il tribunale<br />
ecclesiastico <strong>di</strong> Perugia – per cui Marcello poté poi risposarsi in Chiesa,<br />
nella cattedrale <strong>di</strong> San Rufino, con l’attuale moglie dalla quale ebbe poi<br />
otto figli – quattro maschi e quattro femmine –.<br />
Ma allora Marcello era un “irregolare” e per il suo caso, prima dell’annullamento,<br />
tanti religiosi a cui si rivolgeva <strong>di</strong>cevano che “non c’era nulla da<br />
<strong>fare</strong>”.<br />
Era pure “irregolare” Angela Groesser, austriaca: in quel tempo l’Austria<br />
non era nell’<strong>Un</strong>ione Europea e il padre – un “pezzo grosso” a Vienna, ingegnere<br />
capo del Genio Civile col titolo <strong>di</strong> “Senatore” – riuscì a farla estradare<br />
dall’Italia, allo scadere del suo permesso <strong>di</strong> soggiorno. Con la motivazione<br />
– assolutamente pretestuosa – che non aveva vali<strong>di</strong> motivi né mezzi <strong>di</strong><br />
sostentamento per stare in Italia. Fu ad<strong>di</strong>rittura internata in un ospedale<br />
psichiatrico a Vienna, dal quale fuggì rocambolescamente. Angela si sentiva<br />
ormai chiamata a vivere nella piccola comunità delle Viole <strong>di</strong> Assisi.<br />
Istruttrice <strong>di</strong> sci – oltre che professoressa <strong>di</strong> lingue – valicava con <strong>di</strong>sinvoltura<br />
le Alpi sfuggendo ai controlli <strong>di</strong> frontiera, per tornare ad Assisi, dove<br />
anche la comunità – e soprattutto Marcello – erano stati messi sotto tiro<br />
con una campagna <strong>di</strong>ffamatoria scatenata dall’influente senatore Groesser e<br />
sua moglie. Per ben due volte fu reclusa nel carcere femminile Santa<br />
Scolastica <strong>di</strong> Perugia per contravvenzione al foglio <strong>di</strong> via con cui era stata<br />
estradata. Ma infine la spuntò ed ottenne un regolare permesso per stare ad<br />
Assisi (Angela è poi <strong>di</strong>ventata Presidente della Iaca: si è conquistata i<br />
“galloni” sul campo!).<br />
Ma irregolari eravamo anche <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> noi perché <strong>di</strong> provenienza evangelica:<br />
un vero rompicapo per la gerarchia ecclesiastica. Ricordo la prima<br />
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