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Un modo particolare di fare volontariato - Cesvol

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IN MISSIONE: QUANDO LA TERRA BRUCIA<br />

Capitolo Ventisettesimo<br />

Nei due centri dell’associazione, abbiamo fatto da sempre vigilanza antincen<strong>di</strong>o<br />

nei mesi estivi, monitorando costantemente il territorio, <strong>di</strong> giorno e<br />

<strong>di</strong> notte. Successivamente e per alcuni anni ci siamo raccordati con le due<br />

Comunità Montane del Subasio e dei Monti del Trasimeno per l’avvistamento<br />

degli incen<strong>di</strong>, alcuni <strong>di</strong> noi hanno anche seguito dei corsi <strong>di</strong> formazione<br />

a riguardo. Ci ha sostenuto in questa attività <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a ambientale,<br />

l’amore per questa nostra terra umbra, e la consapevolezza del devastante<br />

effetto che gli incen<strong>di</strong> hanno su flora, fauna, assetto idrogeologico e<br />

inquinamento atmosferico.<br />

Più <strong>di</strong> una volta siamo intervenuti anche <strong>di</strong>rettamente a fronteggiare gli<br />

incen<strong>di</strong>.<br />

A Rocca Sant’Angelo, un incen<strong>di</strong>o notturno proveniente dal lato sud – verso<br />

Assisi – avanzava velocemente in un’area piena <strong>di</strong> arbusti, soprattutto ginestre,<br />

infiammabilissime. I pompieri ci sconsigliavano <strong>di</strong> affrontare quel<br />

fronte <strong>di</strong> fiamme, troppo alte e violente. Sentimmo però che potevamo farcela,<br />

con l’aiuto <strong>di</strong> Dio, e così fu. Nella notte, illuminate da quel bagliore si<br />

stagliavano le sagome <strong>di</strong> alcuni della comunità e <strong>di</strong> Marcello con loro a<br />

contrastare l’avanzata delle fiamme, battendo con frasche il terreno e buttando<br />

secchi d’acqua. Qualcuno al paese ancora la racconta...<br />

Anche presso il centro montano <strong>di</strong> Gaiche abbiamo concorso allo spegnimento<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi incen<strong>di</strong>. <strong>Un</strong>o era stato causato da un fulmine, fummo i<br />

primi a segnalarlo. Ma l’incen<strong>di</strong>o che scoppiò proprio sulla cima <strong>di</strong> Montalvino<br />

– sulle cui pen<strong>di</strong>ci si trova la nostra casa <strong>di</strong> accoglienza – merita<br />

una trattazione a parte...<br />

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