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Maria Stuarda - Il giornale dei Grandi Eventi

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<strong>Il</strong> Giornale <strong>dei</strong> <strong>Grandi</strong> <strong>Eventi</strong><br />

<strong>Il</strong> libretto forte, con il<br />

famoso scontro verbale<br />

delle due protagoniste<br />

nel secondo atto, ha<br />

sempre reso difficile la<br />

vita alla <strong>Maria</strong> <strong>Stuarda</strong> di<br />

Gaetano Donizetti, tragedia<br />

lirica in tre atti che<br />

dopo un cammino travagliato<br />

trovò la sua prima<br />

rappresentazione al Teatro<br />

Alla Scala di Milano il<br />

30 dicembre 1835, protagonista<br />

il grande soprano<br />

<strong>Maria</strong> Malibran.<br />

A Roma l’opera è stata<br />

rappresentata una sola<br />

volta, il 14 maggio 1970,<br />

in un allestimento del<br />

Teatro Comunale di Firenze.<br />

La direzione in<br />

quella occasione fu affidata<br />

a Bruno Bartoletti,<br />

mentre interpreti furono<br />

Montserrat Caballè, Anna<br />

Reynolds, Juan Oncina,<br />

Corrina Vozza, Giulio<br />

Fioravanti.<br />

Questa volta, nell’allestimento<br />

del Teatro Doni-<br />

L'azione si svolge in Inghilterra nella seconda<br />

metà del XVI secolo, all’interno del Palazzo di<br />

Westminster e nel Parco del Castello di Fotheringay<br />

a Northampton.<br />

Atto I: Nel Palazzo di Westminster i cortigiani attendono Elisabetta,<br />

Regina d'Inghilterra, che entra perplessa per la proposta<br />

di matrimonio ricevuta dal Re di Francia: ella è infatti segretamente<br />

innamorata del cortigiano Roberto conte di Leicester.<br />

<strong>Il</strong> sacerdote Lord Giorgio Talbot le chiede un atto di clemenza<br />

verso <strong>Maria</strong> <strong>Stuarda</strong>, Regina di Scozia, accusata di alto tradimento<br />

e detenuta a Fotheringay, ma il gran tesoriere Lord Guglielmo<br />

Cecil le consiglia di non avere pietà.<br />

Talbot confida a Leicester di essersi recato da <strong>Maria</strong> e di aver<br />

ricevuto da lei una lettera ed un ritratto per lui. Commosso,<br />

Leicester si ripromette di aiutare la sfortunata Regina, di cui è<br />

segretamente innamorato, e mostra ad Elisabetta la lettera di<br />

<strong>Maria</strong>, sperando di muoverla a compassione. Elisabetta avvampa<br />

di gelosia per il suo favorito, ma non rifiuta di incontrare<br />

la <strong>Stuarda</strong>.<br />

Atto II: Nel parco di Fotheringay, <strong>Maria</strong>, controllata dalle<br />

guardie, osserva con gioia la natura e rimpiange con nostalgia<br />

la patria francese di quando era sposa del Re Francesco II.<br />

Giunge Leicester per prepararla all'incontro con la Regina<br />

d'Inghilterra e spiegarle che sarà sufficiente un atto di sottomissione<br />

per riottenere la libertà perduta.<br />

Arriva Elisabetta, scortata da Lord Talbot e dal fedele Cecil,<br />

principale fautore del partito che vuole la condanna a morte<br />

della <strong>Stuarda</strong>.<br />

<strong>Maria</strong> si prostra davanti ad Elisabetta, ma questa la tratta con<br />

<strong>Maria</strong> <strong>Stuarda</strong><br />

zetti di Bergamo, il podio<br />

è affidato al maestro<br />

Riccardo Frizza, al suo<br />

debutto con quest’opera.<br />

Debutto che è anche per<br />

la protagonista, il soprano<br />

Mariella Devia,che<br />

recentemente, in gennaio,<br />

abbiamo ascoltato<br />

come ottima Donna Anna<br />

nel Don Giovanni di<br />

Mozart che ha aperto<br />

questa stagione.<br />

L’opera si rifà, con ampia<br />

licenza poetica, al-<br />

La Trama<br />

l’ultimo periodo della vita<br />

di <strong>Maria</strong> <strong>Stuarda</strong>, la<br />

sfortunata Regina di Scozia,<br />

fatta imprigionare e<br />

poi decapitare per ordine<br />

della cugina, la Regina<br />

Elisabetta d’Inghilterra.<br />

La vicenda si ricollega<br />

agli eterni contrasti<br />

tra scozzesi ed inglesi, i<br />

primi cristiani ed i secondi<br />

protestanti. Ruggine<br />

vecchia, che pare non<br />

trovare pace neppure<br />

sotto la Union Jack.<br />

Le Repliche<br />

ostilità, le rinfaccia il passato e l’accusa di<br />

essere stata prodiga di favori nei confronti<br />

di Leicester per ottenere il suo appoggio. A<br />

queste parole <strong>Maria</strong> reagisce con violenza e<br />

apostrofa Elisabetta con una raffica di insulti violenti.<br />

La sua sorte è ormai segnata con Elisabetta che giura vendetta.<br />

Da parte sua, <strong>Maria</strong> si sente finalmente liberata da un incubo.<br />

Leicester, Talbot ed Anna, dama di compagnia di <strong>Maria</strong>, sono<br />

afflitti per l'esito dell'incontro, mentre Cecil ed i cortigiani enfatizzano<br />

il loro sostegno ad Elisabetta.<br />

Atto III: Cecil convince Elisabetta a firmare la condanna a<br />

morte per la <strong>Stuarda</strong>. La Regina è ancora indecisa sul da farsi,<br />

quando giunge Leicester. Vedendolo, Elisabetta abbandona<br />

ogni riserva e firma la condanna. Leicester tenta di far revocare<br />

l'ordine, ma riesce solo ad esacerbare la Regina che sfoga la<br />

sua gelosia intimandogli di assistere all'esecuzione.<br />

Intanto a Fotheringay <strong>Maria</strong> teme per la sorte di Leicester,<br />

quando giungono Talbot e Cecil per notificarle la condanna.<br />

Rimasta sola con Talbot, che le ha fatto pervenire un crocefisso,<br />

<strong>Maria</strong> si confessa per l'ultima volta.<br />

Nei pressi del luogo dell'esecuzione, la dama Anna ed i servi<br />

attendono mestamente l'arrivo di <strong>Maria</strong>, che alla fine compare<br />

vestita a lutto ed intona con i presenti una preghiera.<br />

Quando arriva Cecil con le guardie ed informa <strong>Maria</strong> che la regina<br />

Elisabetta le concede di veder realizzati i suoi ultimi desideri,<br />

la <strong>Stuarda</strong> risponde perdonando i nemici. Leicester, invece,<br />

pronuncia parole veementi contro l'iniquità della sentenza,<br />

ma <strong>Maria</strong>, ricordandogli di perdonare e non coltivare sentimenti<br />

d'odio, si congeda da tutti e procede serenamente verso<br />

il carnefice.<br />

3<br />

giovedì 23 marzo, ore 20,30 (prima)<br />

sabato 25 marzo, ore 18,00<br />

domenica 26 marzo, ore 16,30<br />

martedì 28 marzo, ore 20,30<br />

mercoledì 29 marzo, ore 16,30<br />

giovedì 30 marzo, ore 20,30<br />

<strong>Maria</strong> <strong>Stuarda</strong> di Donizetti per la seconda volta a Roma

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