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Game S ~OW AMIGA MAGAZINE<br />
Chaos Strikes Back avrà già capito<br />
come "funziona" Eye of the Behol-<br />
der: visuale in soggettiva, realismo<br />
esasperato e via per i sotterranei a<br />
sconfiggere ragni giganti e altre<br />
creature ugualmente ributtanti e<br />
ripugnanti.<br />
La differenza principale tra Eye e i<br />
sopracitati capolavori FTL, e lo dico<br />
soprattutto ai più esperti, sta nel<br />
fatto che il primo ha un grande inno-<br />
vazione: è possibile vedere quello<br />
che succede e l'equipaggiamento<br />
del nostro party contemporanea-<br />
mente, evitando, così, di switchare<br />
da una finestra all'altra con risultati<br />
pressoché disastrosi.<br />
Quello che ora vorrete sapere tutti è<br />
sicuramente come diavolo è venuto<br />
Eye of the Beholder ...<br />
Sapete cosavi dico? E' proprio bello<br />
(e badate bene che il sottoscritto è<br />
l'unica persona al mondo che non<br />
ha fatto i salti mortali quando è arri-<br />
vato Dungeon Master e che odia<br />
profondamente RPG & C,): pur es-<br />
sendo una conversione da PC<br />
(buuuu ...) la grafica è stata riportata<br />
nel gravissimo errore di richiedere<br />
l'utilizzo della tastiera e con il mouse<br />
si è in grado di compiere tutte le<br />
operazioni necessarie per termina-<br />
re Eye of the Beholder. Certo, non<br />
sarà un'impresa delle più facili, ma<br />
tentar non nuoce, giusto?<br />
Chuck<br />
Rock<br />
Core Design<br />
Con il dilagare delle odiatissime<br />
console giapponesi nel campo dei<br />
videogiochi, anche i concept delle<br />
produzioni britanniche e statuniten-<br />
si per <strong>Amiga</strong> stanno assumendo le<br />
medesime caratteristiche dei video-<br />
game dagli occhi a mandorla:<br />
demenzialità, ironicità e una grande<br />
dose di giocabilità.<br />
Caratteristiche, queste, che sono<br />
presenti davvero alla stragrande<br />
nell'ultimo prodotto della Core De-<br />
sign, software house famosa so-<br />
prattutto per aver realizzato capola-<br />
vori quali Switchblade e Torvak the<br />
Warrior: il gioco di cui ci occupiamo<br />
stavolta si chiama, invece, Chuck<br />
Rock, così come il protagonista<br />
della bizzarra avventura che fa da<br />
background al videogame in que-<br />
stione.<br />
Chuck è un cavernicolo dai gusti<br />
assai discutibili e con un'anima da<br />
nazionalpopolare che sprizza da<br />
tutti i pori: ha un bel panzone da bir-<br />
raiolo accanito, gli piace vedere la<br />
partita di pallone alla TV bello spa-<br />
paranzato sulla poltrona e, soprat-<br />
tutto, gli gustano assai le donnine<br />
"ben fatte" tant'è che ne ha sposata<br />
una e l'ha schiaffata subito in cucina<br />
a lavare i piatti e afare il bucato. Pur-<br />
troppo per Chuck però proprio<br />
mentre la sua adorabile metà sta<br />
stendendo il suo unico vestitino, I'e-<br />
terno rivale di Mr. Rock, alias Gary<br />
Gritter, fa la sua comparsa e, quatto<br />
quatto, gli rapisce la mogliettina in-<br />
difesa. Aquel punto Chuck è andato
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