Articolo sulla casistica delle non idoneità allo sport agonistico in ...

STOJANOVIC PHYSIOLOGICAL ADAPTATIONS TO 8-WEEK PRECOMPETITIVE TRAINING PERIOD IN ELITE FEMALE JUDOKAS
Judokas performance depends on specific
technique and tactical skills with the support of
optimal physical fitness. 1, 2 Short work periods
consist of high-intensity effort, relying primarily
on the anaerobic energy pathways, which is
substantiated by high blood-lactate concentrations
after a judo combat. 3, 4 However, a judo combat
is characterised by the interference of aerobic
and anaerobic system. High intensity training,
consisted of work-rest period similar to that
observed during judo combat, has been found to
fully tax both the anaerobic and aerobic energy
releasing systems. 5
Although judo is highly technical in nature, it
is commonly accepted that when all other performance
components are equal, victory will fall
to the stronger opponent. This implies the
strength as an important component of judo, and
strength-training methods have been incorporated
into the programs of top-level judokas for
decades. 6 Moreover, it has been presented that
strength is a discriminatory component between
groups of different competitive level. 7
Several studies dealing with judokas physical
fitness characteristics evaluated the level of those
parameters, 2, 3, 8 examined the differences
between judokas of different gender, age and
competitive level 1, 7, 9 or determine relationship
between standard fitness and some sport-specific
test variables. 10, 11
There are very limited information about the
training effect on these indices, especially for the
sample of the female athletes. It would be prudent
to identify what are the gains of standard training
regimens in the last few weeks before the competition,
having in mind that specific judo training
prevail in this period. To our best knowledge,
only one study so far evaluated training
effects on physical fitness indices on the sample
of female judokas during precompetitive period,
with only 5 participants recruited. 12 In addition,
training period lasts four weeks only, which is
probably not long enough to allow structural and
functional physiological adaptations to occur. 13
Finally, authors did not stated if there was tapering
strategy employed before evaluation although
it has been shown that period of reduced training
induce metabolic, neuromuscular and psychological
changes that are associated with
improved post-taper performance. 14
Based on previous considerations, the present
study was designed to study physiological adaptations
of 8-week training program on several
La performance dei judokas dipende dalla tecnica
specifica e dalle abilità tattiche con il supporto
di una fitness fisica ottimale 1, 2. Periodi di
allenamento di breve durata consistono in sforzi
ad elevate intensità, che si basano principalmente
su vie di energia anaerobica, come provato da elevate
concentrazioni ematiche di lattato dopo un
combattimento di judo 3, 4. Tuttavia, un combattimento
di judo è caratterizzato dall’interferenza del
sistema aerobico ed anaerobico. L’allenamento ad
elevata intensità, che consiste in un periodo di lavoro-riposo
simile a quello osservato durante un combattimento
di judo, grava completamente su entrambi
i sistemi di rilascio di energia anaerobico ed
aerobico 5.
Sebbene il judo sia altamente tecnico nella sua
natura, è comunemente accettato che quando tutte
le altre componenti di performance sono pari, la
vittoria penderà verso il combatte più forte. Ciò
implica il fatto che la forza sia un’importante
componente del judo, e che, pertanto, metodi di
allenamento di forza siano stati incorporati
all’interno dei programmi di judokas di massimo
livello per decenni 6. Inoltre, è stato dimostrato che
la forza è un fattore discriminatorio tra gruppi di
differente livello competitivo 7.
Diversi studi che si sono occupati delle caratteristiche
di fitness fisica di judokas hanno valutato i
livello di questi parametri 2, 3, 8, hanno esaminato le
differenze tra judokas di sesso, età e livello di competizione
differenti 1, 7, 9 o hanno determinato la
relazione esistente tra fitness standard e alcune
variabili di test sport-specifici 10, 11.
Vi sono pochissimi dati circa l’effetto dell’allenamento
su questi indici, soprattutto per le atlete.
Sarebbe saggio identificare quali siano i vantaggi dei
regimi di allenamento standard nelle ultime settimane
prima della competizione, sapendo che l’allenamento
specifico per il judo prevale in questo
periodo. A nostra conoscenza, solo uno studio pubblicato
in letteratura ha valutato gli effetti dell’allenamento
sugli indici di fitness fisica in un campione
di judokas femminili, durante il periodo preagonistico,
con solo 5 partecipanti reclutate 12.
Inoltre, il periodo di allenamento durava solamente
quattro settimane, e probabilmente esso non è
sufficientemente lungo per permettere che avvengano
adattamenti strutturali e funzionali 13. Infine,
gli autori non hanno dichiarato se vi fosse una strategia
di tapering impiegata prima della valutazione
sebbene sia stato dimostrato che un periodo di
ridotto allenamento induce variazioni metaboliche,
neuromuscolari e psicologiche, che sono associate
con una miglior performance post-tapering 14.
Sulla base delle precedenti considerazioni, que-
416 MEDICINA DELLO SPORT Dicembre 2009