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2005 Linee guida per il rischio rumore.pdf - Audiovestibologia.It

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<strong>Linee</strong> Guida <strong>per</strong> la valutazione del <strong>rischio</strong> <strong>rumore</strong> negli ambienti di lavoro<br />

• Circolare 23/93: “Indicazioni sull’applicazione del Capo IV, D.Lgs. 277/91 - Protezione dei lavoratori<br />

contro i rischi di esposizione al <strong>rumore</strong> durante <strong>il</strong> lavoro”, Assessorato alla Sanità della Regione Em<strong>il</strong>ia-<br />

Romagna, Bologna 1993.<br />

• Circolare 3/93: “Ulteriori indicazioni applicative del Capo IV del D.Lgs. 277/91. Protezione dei<br />

lavoratori contro i rischi di esposizione al <strong>rumore</strong> durante <strong>il</strong> lavoro”, Assessorato alla Sanità della<br />

Regione Em<strong>il</strong>ia-Romagna, Bologna 1995.<br />

• “<strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> <strong>per</strong> l’effettuazione e la registrazione dei Rapporti di Valutazione dei rischi Piombo,<br />

Amianto e Rumore, ai sensi del D.Lgs. 277/91”, Coordinamento dei Servizi di Medicina Preventiva e<br />

Igiene del Lavoro della provincia di Modena, Modena 1992.<br />

• “<strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> sull’applicazione del D.Lgs. 494/96 - Cantieri temporanei o mob<strong>il</strong>i”, Coordinamento delle<br />

Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, approvate in data 09/10/97.<br />

• “Integrazioni o<strong>per</strong>ative predisposte dalla Task-Force dell’Assessorato alla Sanità della Regione Em<strong>il</strong>ia-<br />

Romagna al documento “<strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> sull’applicazione del D.Lgs. 494/96 - Cantieri temporanei o<br />

mob<strong>il</strong>i” prodotto dal Coordinamento delle Regioni e delle Province Autonome ed approvato in data<br />

09/10/97”, Bologna 1997.<br />

• Manuale di buona pratica “Metodologie e interventi tecnici <strong>per</strong> la riduzione del <strong>rumore</strong> negli ambienti<br />

di lavoro”, ISPESL - Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome approvato in data<br />

16/12/2004, Roma <strong>2005</strong>.<br />

2.3. Definizione e parametri<br />

Comunemente si intende <strong>per</strong> <strong>rumore</strong> un suono che provoca una sensazione sgradevole, fastidiosa o<br />

intollerab<strong>il</strong>e.<br />

Il suono è una <strong>per</strong>turbazione meccanica che si propaga in un mezzo elastico (gas, liquido, solido) e che<br />

è in grado di eccitare <strong>il</strong> senso dell’udito.<br />

Un corpo che vibra provoca nell’aria osc<strong>il</strong>lazioni della pressione intorno al valore della pressione<br />

atmosferica - compressioni e rarefazioni, che si propagano come onde progressive nel mezzo e<br />

giungono all’orecchio producendo la sensazione sonora.<br />

Si definisce pressione sonora istantanea p(t) la differenza indotta dalla <strong>per</strong>turbazione sonora tra la<br />

pressione totale istantanea e <strong>il</strong> valore della pressione statica all’equ<strong>il</strong>ibrio.<br />

Nel caso più semplice le variazioni della pressione sono descritte da una funzione sinusoidale<br />

caratterizzata dalle seguenti grandezze:<br />

• frequenza (f): numero di osc<strong>il</strong>lazioni complete nell’unità di tempo (Hz).<br />

• <strong>per</strong>iodo (T): durata di un ciclo completo di osc<strong>il</strong>lazione (s); è l’inverso della frequenza.<br />

• velocità di propagazione (c): velocità con la quale la <strong>per</strong>turbazione si propaga nel mezzo, in<br />

dipendenza dalle caratteristiche del mezzo stesso (m/s); in aria c è pari a circa 340 m/s.<br />

• lunghezza d’onda (λ): distanza <strong>per</strong>corsa dall’onda sonora in un <strong>per</strong>iodo (m).<br />

• ampiezza (A): valore massimo dell’osc<strong>il</strong>lazione di pressione (N/m 2 ).<br />

Qualora le onde abbiano frequenza approssimativamente compresa fra 20 e 20000 Hz ed ampiezza<br />

su<strong>per</strong>iore ad una certa entità che dipende dalla frequenza, l’orecchio umano è in grado di <strong>per</strong>cepirle.<br />

La determinazione del contenuto in frequenza di un certo suono è chiamata analisi in frequenza o<br />

analisi di spettro.<br />

14<br />

2. L’esposizione al <strong>rumore</strong>: generalità

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