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politica 7<br />
Giovedì 29 Maggio 2008<br />
HANNODETTO<br />
OSKAR LAFONTAINE. Presidente della Linke. «Abbiamo il vento della storia che soffia nelle nostre<br />
vele»: lo ha detto al congresso della formazione della sinistra nata lo scorso anno in Germania che ha<br />
riconfermato Lafontaine e Bisky ai vertici. Il leader dell’ormai terzo partito tedesco (i sondaggi lo fotografano<br />
al 14%) si dice sicuro di una prossima fine del governo della Grande Coalizione (Cdu-Spd)<br />
Una sinistra<br />
tributo fondamentale a tutta la politica.<br />
Soprattutto esorta a compiere una svolta<br />
culturale nelle scelte: non percorsi paralleli<br />
o separati, ma sollecitazioni a superare stereotipi<br />
radicati e culturali che autorizzano<br />
discriminazioni di genere, oltre a quelle<br />
etniche e razziali, ormai diventate sentire<br />
comune, pure di parte dei nostri compagni<br />
e dei nostri elettori.<br />
Per noi essere donna in politica è un<br />
valore aggiunto che vogliamo condividere<br />
con tutto il partito: con i compagni, perché<br />
tempi, modi e priorità della politica siano<br />
scelti insieme, siano accessibili a più donne<br />
(ma anche più uomini c) per un progetto<br />
politico concreto e credibile, ma prima di<br />
tutto con le altre compagne, le quali legittimamente<br />
sono convinte, al<br />
contrario, che non esistono differenze<br />
di sesso in politica.<br />
È importante perciò potersi<br />
incontrare per scambiarci idee<br />
ed esperienze affinché diventino<br />
proposta di tutto il partito;<br />
lo statuto prevede l fAssemblea<br />
delle donne, che tuttavia non<br />
è stata mai attivata, né sono<br />
previsti i modi per avviarla, a<br />
riprova della poca attenzione<br />
del partito alle questioni che le donne<br />
pongono; è vero che il Comitato centrale,<br />
è composto in numero pari da donne<br />
e da uomini, ma è stato il prodotto di un<br />
raddoppio degli organismi del partito, e i<br />
posti di potere restano agli uomini; non<br />
LUCA ROBOTTI<br />
N elle<br />
sono state le donne a scegliere, si è trattato<br />
di una semplicecooptazione, o inclusione<br />
subalterna, compiuta sempre e solo dagli<br />
uomini.<br />
In Toscana, un gruppo di compagne<br />
ha provato a costruire un gLuogo di<br />
donne h, con risultati minimi, ma positivi;<br />
oggi la nostra pur breve esperienza la mettiamo<br />
a disposizione di tutte quelle compagne<br />
siano interessate a percorsi simili (i<br />
riferimenti sono: ldidonne.@gmail.com,<br />
tel. 3270497784), in particolare in vista<br />
del congresso dove vogliamo essere protagoniste<br />
paritarie delle scelte. Inoltre, in<br />
assenza di una struttura specifica dove<br />
le donne possano confrontarsi<br />
per con–correre (ossia contribuire<br />
insieme ai compagni e<br />
a quelle donne che non<br />
sentono la necessità di<br />
conclusioni, all’ultimo<br />
Comitato centrale,<br />
il Segretario Diliberto<br />
affermava che, se non fosse<br />
stato concomitante con i nostri<br />
lavori, lui avrebbe partecipato<br />
alla manifestazione di Torino.<br />
Voglio dirgli, in modo educato,<br />
che avrebbe sbagliato, che un<br />
segretario di un partito che si<br />
richiama al Pci, non dovrebbe<br />
neanche porsi il problema di<br />
partecipare ad un corteo convocato<br />
per chiedere il boicottaggio<br />
della cultura e l’annullamento<br />
di uno Stato democratico.<br />
Anzi, un partito comunista<br />
si pone il tema delle modalità<br />
organizzative e politiche della<br />
manifestazione, chiedendosi<br />
prima se queste rafforzano la<br />
lotta ed il perseguimento dell’obbiettivo<br />
o no.<br />
Il compito dei comunisti è<br />
quello di schierarsi con i pacifisti<br />
di ambedue le parti, dalla<br />
parte di coloro che perseguono<br />
una specifica elabora-<br />
zione di genere)<br />
a realizzare quel<br />
gnuovo inizio hsi<br />
riferisce anche il<br />
Segretario Diliberto,<br />
proponiamo di individuare<br />
questo luogo,<br />
fino a quando non siano definite<br />
o ridefinite le regole e i luoghi della<br />
politica del partito, come riferimen- riferimen-<br />
to autorevole per quelle compagne che<br />
preferiscono l fidentità all fomologazione<br />
e come interlocutore il partito nel suo<br />
complesso.<br />
ampia e plurale<br />
Il congresso servirà a chiarirci la natura<br />
identitaria e lo scopo del nostro partito<br />
AL TELEFONO<br />
D’Alema riceve<br />
una telefonata<br />
di un amico dal<br />
Brasile: «Nei<br />
Paesi vecchi e<br />
impoveriti governa<br />
la destra,<br />
in quelli giovani<br />
e pieni di speranze<br />
la sinistra».<br />
D’Alema<br />
ha provato un<br />
certo rammarico...<br />
la creazione di due stati per i due<br />
popoli, e non di scatenare sentimenti<br />
di vicinanza a Israele ed<br />
alla sua politica espansionistica<br />
da parte dell’opinione pubblica<br />
italiana.<br />
Alla Palestina, al suo popolo,<br />
servono alleati e risonanza<br />
positiva nell’opinione pubblica<br />
e nella stampa internazionale,<br />
contro coloro che descrivono<br />
la loro lotta come violenta e del<br />
terrore armato, fatta da terroristi<br />
in loco ed estremisti e massimalisti<br />
in giro per il mondo. Serve<br />
coraggio, fermezza per dire che<br />
non è bruciando le bandiere di<br />
Israele e chiedendone il suo annullamento<br />
come Stato che si<br />
aiuta la pacificazione tra i due<br />
popoli. Era, quindi, sbagliato<br />
aderire e occorre al più presto<br />
aprire un dibattito vero sulla<br />
nostra politica estera e sulle<br />
modalità di tessere relazioni<br />
internazionali e di scegliere i<br />
nostri interlocutori.<br />
Il congresso servirà anche a<br />
questo, oltre che a chiarirci sulla<br />
natura identitaria e sullo scopo<br />
storico del nostro partito, che io<br />
ritengo debba essere quello di<br />
unire la sinistra e creare le condizioni<br />
per dare ai lavoratori un<br />
soggetto organizzato più ampio,<br />
forte e ancorato alle culture della<br />
sinistra italiana, in cui i comunisti<br />
siano egemoni. Una prospettiva<br />
ineludibile che non può venire<br />
dopo a nulla, prioritaria.<br />
Non condivido “l’unità dei<br />
comunisti” proposta dal Segretario,<br />
non capisco cosa voglia<br />
dire e cosa potrebbe produrre,<br />
visto le esigue e “selezionatissime”<br />
adesioni all’appello, il<br />
diniego del Prc e il poco interesse<br />
tra il popolo di sinistra. Ci<br />
porteremmo<br />
Occorre<br />
aprire un dibattito<br />
vero<br />
sulla nostra<br />
politica<br />
estera e sulle<br />
modalità<br />
di tessere<br />
relazioni internazionali<br />
e di scegliere<br />
i nostri<br />
interlocutori<br />
su un terreno<br />
identitario<br />
minoritario<br />
e dal respiro<br />
cortissimo,<br />
finiremmo<br />
in un vero e<br />
proprio fortino,<br />
assediato<br />
all’esterno dal<br />
Pd e in eterno<br />
conflitto interno<br />
con chi<br />
proveniente<br />
dall’Ernesto,<br />
chi da Essere comunisti o da<br />
qualche altro gruppo o gruppetto.<br />
Una proposta, peraltro,<br />
fuori dalla stessa tradizione del<br />
Pci. Sarebbe la fine di una prospettiva<br />
di cambiamento socia-<br />
le reale, il rischio dell’autorefe-<br />
renzialità; sicuramente non una<br />
scelta utile al movimento operaio,<br />
una scelta di ceto politico,<br />
di conservazione, che peraltro<br />
lascerebbe i territori in preda<br />
alla gestione sempre più personalistica<br />
dei gruppi dirigenti,<br />
causa dell’abbandono, già<br />
ora, di molti compagni<br />
dalla militanza attiva.<br />
La vera sfida è oggi,<br />
come lo è stata nel<br />
‘98, è la costruzione di<br />
una sinistra ampia,<br />
plurale e soprattutto<br />
popolare,<br />
mai culturalmente<br />
minoritaria.<br />
Non abbiamo<br />
altre strade, an-<br />
che per questo il<br />
nostro deve essere un congresso<br />
vero, su posizioni chiare e distinte,<br />
senza più falsi unanimismi.<br />
Il nostro compito storico è<br />
quello di aiutare il processo di<br />
ricomposizione della sinistra<br />
che ne colmi l’assenza dai processi<br />
di cambiamento e ne rilanci<br />
il ruolo di governo, all’interno<br />
di una alleanza di centro<br />
sinistra.<br />
Io intendo impegnarmi con<br />
tante altre compagne e compagni<br />
su questo terreno, per salvare<br />
il nostro partito e la sinistra<br />
innanzitutto.