In questo numero:

e in allevamento dei campioni, (anche perchè
fino a ieri non sono stati penalizzati dai giudizi
delle mostre, anzi...) ed invece scopriranno di
avere dei meticci fuori standard, è assolutamente
comprensibile.
Tuttavia la reazione dei presenti è stata estremamente
responsabile, nonostante gran parte
dei lutini visionati e giudicati abbia confermato
l’ampiezza del fenomeno dell’inquinamento del
cannella.
Unanime e convinto è stato l’invito a lavorare
per recuperare le caratteristiche originarie del
lutino a partire dai giudizi che saranno espressi
fin dalle prossime esposizioni.
In pratica i soggetti sui quali risulteranno evidenti
i segni di ibridazione (ala nocciola) dovranno
essere pesantemente penalizzati, con relativa
nota sul cartellino, al fine di rendere cosciente
del problema il relativo proprietario.
Mentre per quanto riguarda il codrione è giusto
che venga premiato il meno azzurrognolo, nella
consapevolezza che è un difetto recuperabile,
essendo normalmente trasmesso anche dal
verde ancestrale.
L’apprezzabile senso di responsabilità dei presenti
ha condiviso il percorso di gradualità con
cui si è deciso di raggiungere l’obiettivo.
Molto efficace ed apprezzata è stata la dimostrazione
pratica della valutazione dei soggetti
dove ognuno dei presenti ha potuto verificare
le metodologie di giudizio e confrontare direttamente
con i giudici il proprio punto di vista;
una vera e propria lezione in laboratorio ed
aggiungo anche un bell’esempio di fattiva collaborazione.
Infine sono stati valutati diversi soggetti fischeri
Incontro CTN e club, una giornata ideale
ancestrali.
In particolare, è stata precisata la giusta tonalità
del bronzo che deve ricoprire la testa e la nuca
ed il corretto rapporto fra il rosso ed il giallo
che deve essere presente sulla gola e sulle parti
alte del petto.
Anche in questa occasione l’intervento di Ma-
tranga si è dimostrato molto efficace, in quanto,
con l’ausilio del catalogo RAL, ha simulato la
formazione dei colori nel piumaggio.
Devo dire che è stato un incontro molto utile
per la schiettezza con cui sono stati messi sul
tavolo i problemi, ma soprattutto per la disponibilità
dimostrata dalla CTN nel proseguire il
confronto anche per il futuro.
Fra i presenti, che ancora non lo conoscevano,
grande impressione ha destato Gianni Matranga
per la sua competenza e per la sua capacità di
adattare il linguaggio al livello dell’interlocutore.
Credo proprio che il suo contributo potrà esse-
re determinante non solo nel fornire i supporti
tecnico-scientifici alla CTN, a sostegno delle
variazioni e degli aggiornamenti degli standard,
ma anche nel formare e far crescere la cultura
ornitologica di noi allevatori.
I lavori si sono poi conclusi a tavola dove abbiamo
gustato alcuni piatti tipici della cucina
romagnola.
Ci siamo dati appuntamento, per un successivo
incontro di approfondimento a Faenza.
Veramente una bella e proficua giornata, un
grazie a tutti!