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Classi di verbi pronominali - Francesca Masini

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inerentemente atelici. Questo spiegherebbe perché (59d), (60d) e (61d) (passato<br />

prossimo) sembrano più inaccettabili <strong>di</strong> (59d-f), (60d-f) e (61d-f) (passato remoto).<br />

Tuttavia non spiega perché anche (59d-f), (60d-f) e (61d-f) suonano male. Quest’ultimo<br />

fatto potrebbe essere collegato al fatto che, nel caso <strong>di</strong> <strong>verbi</strong> ambigui tra una lettura<br />

telica e una lettura atelica (correre, ecc.), il perfettivo tende a favorire la lettura telica<br />

dell’evento, mentre (59d-f), (60d-f) e (61d-f) sono e devono rimanere atelici per via<br />

dell’av<strong>verbi</strong>o durativo per due ore.<br />

Un’altra restrizione che opera nelle costruzioni con sene riguarda il grado <strong>di</strong><br />

intenzionalità dell’azione e <strong>di</strong> controllo da parte del soggetto. Il fatto che l’evento debba<br />

essere intenzionale è <strong>di</strong>mostrato dal fatto che sene non occorre con <strong>verbi</strong> <strong>di</strong> moto in cui<br />

il soggetto non ha il controllo dell’evento, come inciampare (63a) o cadere (63b).<br />

(63) a. *Luca se ne inciampa sul gra<strong>di</strong>no<br />

b. *Luca se ne cade e si fa male<br />

Inoltre, in un esempio con verbo stativo come (64a) l’unica lettura possibile dell’evento<br />

‘stare in camera’ è quella intenzionale. Se per esempio abbiamo una situazione in cui<br />

Luca è un bambino che per punizione è costretto dalla mamma a stare nella sua camera<br />

tutto il pomeriggio, allora <strong>di</strong>fficilmente avremo una co<strong>di</strong>fica dell’evento come (64a),<br />

che invece co<strong>di</strong>ficherà preferibilmente una situazione nella quale Luca ha scelto <strong>di</strong><br />

passare il pomeriggio in camera, per esempio a giocare. La versione senza sene (64b),<br />

per contro, è neutra: Luca è stato in camera tutto il pomeriggio, può essere stata una sua<br />

scelta oppure può essere stato costretto a starvi.<br />

(64) a. Luca se ne è stato in camera tutto il pomeriggio [+intenzionale]<br />

b. Luca è stato in camera tutto il pomeriggio [±intenzionale]<br />

Infine, notiamo un’ultima restrizione delle costruzioni con sene, che riguarda il tipo <strong>di</strong><br />

pattern sintattico in cui occorre. Pur occorrendo con <strong>verbi</strong> intransitivi, la costruzione<br />

con sene ha sempre bisogno <strong>di</strong> un elemento av<strong>verbi</strong>ale o preposizionale a seguire. È<br />

vero che i <strong>verbi</strong> <strong>di</strong> moto in genere tendono a comparire con un sintagma av<strong>verbi</strong>ale o<br />

preposizionale (65a-b), tuttavia sene ne richiede la presenza anche quando la frase<br />

corrispondente senza sene non lo richiede (cfr. (66)-(67)):<br />

(65) a. ? Luca va<br />

b. Luca va a passeggio<br />

c. Luca se ne va a passeggio<br />

(66) a. Luca correva, quando all’improvviso si sentì male<br />

b. *Luca se ne correva, quando all’improvviso si sentì male<br />

c. Luca se ne correva lungo il fiume, quando all’improvviso si sentì male<br />

(67) a. A: Cosa fai? – B: Sto correndo!<br />

b. A: Cosa fai? – B: *Me ne sto correndo!<br />

c. A: Cosa fai? – B: Me ne sto correndo un po’!<br />

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