La perizia psichiatrica legale di Cesare Lombroso
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6. tipo litografico, «che decorre da destra a sinistra ed in cui le lettere sono formate a<br />
rovescio; negli apoplettici».<br />
Inoltre, spesso i pazzi usano figure o simboli a supporto delle loro idee negli scritti; invece: «nei<br />
criminali analfabeti la scrittura è spesso supplita da geroglifici – piuma per furto, ecc.».<br />
Per quanto attiene lo stu<strong>di</strong>o del linguaggio, «esamineremo anzitutto i gesti (linguaggio mimico):<br />
faremo due sorta <strong>di</strong> indagini: 1° esame degli organi incaricati della mimica simbolica, cioè dei<br />
muscoli dell’arto superiore, della testa e del collo; 2° esame delle alterazioni del linguaggio<br />
mimico. Ricor<strong>di</strong>amo che negli alienati e nei criminali, imbecilli, ecc., si ha un’esagerazione nei<br />
gesti; la mancanza <strong>di</strong> gesticolazione osservasi in certe forme <strong>di</strong> depressione sentimentale<br />
(melanconie stupide, catatonìe) ed in certi paranoici che sdegnano tra<strong>di</strong>re le proprie emozioni. I<br />
delinquenti presentano talora dei veri gerghi mimici». Kussmaul ha evidenziato alcune malattie<br />
che si possono riscontrare durante la visita, ad esempio l’alogia, l’incapacità <strong>di</strong> esprimere concetti<br />
che si riscontra nei cretini, negli i<strong>di</strong>oti e nei dementi. Negli imbecilli, invece esiste la capacità <strong>di</strong><br />
esprimersi, ma è ru<strong>di</strong>mentale, in certi paranoici la capacità è superiore ai normali, tanto che spesso<br />
creano delle parole nuove (neologismi); l’afasia, impossibilità <strong>di</strong> parlare; la parafasia, in cui si ha<br />
uno scambio <strong>di</strong> parole; la scolofrasìa, in cui il paziente <strong>di</strong>ce il contrario <strong>di</strong> ciò che voleva <strong>di</strong>re; la<br />
palinfrasìa, ripetizione incessante delle stesse frasi o parole.<br />
«<strong>La</strong> flessibilità espressiva della parola può mostrarsi lesa nei pazzi in più mo<strong>di</strong>, e così ve<strong>di</strong>amo<br />
negli arresti <strong>di</strong> sviluppo (i<strong>di</strong>oti, imbecilli, degenerati) il <strong>di</strong>scorso povero <strong>di</strong> qualità estrinseche,<br />
misera la ideazione e scolorito il sentimento; in altre forme si ha il pervertimento dello stile in<br />
conformità del <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne affettivo ed intellettuale [...]. Talora l’articolazione sillabica è lenta,<br />
tremula, sforzata (bra<strong>di</strong>artria), tal’altra si ha un vero scan<strong>di</strong>mento della parola (mogiartria), infine<br />
si elidono o si sostituiscono sillabe e si ha la parartrìa. Sarà bene cercare <strong>di</strong> provocare<br />
artificialmente il fenomeno <strong>di</strong>sartrico, ed allora s’invita il paziente a ripetere parole speciali <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>fficile pronunzia, come: artiglieria, repubblica, precipitevolissimevolmente […].<br />
Misura dell’emozione e riflessi vasali. L’azione degli affetti e più dell’emozione sui vasi cutanei ci<br />
fa penetrare in quelle anomalìe del senso morale, per cui sarebbe ben <strong>di</strong>fficile adoperare dei tests<br />
che ce li rispecchiassero. Ad ogni emozione noi ve<strong>di</strong>amo ora impalli<strong>di</strong>re, ora arrossare il volto e<br />
aumentare o rallentarsi i battiti car<strong>di</strong>aci e quin<strong>di</strong> anche il respiro, e ciò affatto in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dalla volontà e dall’artificio. Le fibre muscolari del cuore, e quin<strong>di</strong> i suoi moti, quelle da cui<br />
<strong>di</strong>pende la costrizione o l’espansione <strong>di</strong> un territorio sanguigno, i così detti fenomeni vasomotori,<br />
sono affatto in<strong>di</strong>pendenti dalla volontà e vengono destati dai più piccoli motivi psicologici o fisici;<br />
perciò la scienza volle fissarli. Se si immerge una mano nell’acqua tiepida <strong>di</strong> una vaschetta<br />
volumetrica <strong>di</strong> Francois-Franck e si esplora il livello del liquido nel tubo <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a che vi sta sopra,<br />
lo si vede montare e calare ad ogni impulso e pausa del cuore, oltre le oscillazioni che coincidono<br />
nell’ascesa coll’espirazione e nella <strong>di</strong>scesa con l’inspirazione; il volume della mano, insomma, si<br />
serra e si <strong>di</strong>stende per l’arrivo del maggiore o minor flusso sanguigno, ma insieme a questo si<br />
osservano variazioni che corrispondono ad ogni incitamento dei sensi, ad ogni atto del pensiero e<br />
soprattutto alla emozione» (idro-sismografo, pletismografo <strong>di</strong> Mosso e <strong>di</strong> Fik).<br />
Lo strumento più pratico è senz’altro il guanto volumetrico <strong>di</strong> Patrizi, costituito da un guanto <strong>di</strong><br />
guttaperca, <strong>di</strong>sponibile in tre misure, in cui si infila la mano,<br />
«esso intorno al polso è chiuso con mastice impastato a vaselina, e così <strong>di</strong>viene una cassa d’aria<br />
[...]. Il fenomeno minuto delle oscillazioni dell’aria intorno alla mano viene ingran<strong>di</strong>to col mezzo <strong>di</strong><br />
leve e registrato sulla carta fumata <strong>di</strong> un tamburo girante».<br />
Si eseguono poi una serie <strong>di</strong> tests mentali sul paziente quali:<br />
a. esame della memoria, si pongono domande personali o generali;<br />
b. memoria dei colori, si usano le lane colorate <strong>di</strong> Holmeegrèn, mostrato un colore all’ammalato,<br />
questi deve poi riconoscerlo una volta mescolato agli altri; memoria dei suoni, ecc.<br />
Ultimo esame è quello anamnestico, (raccolta <strong>di</strong> notizie riguardanti i precedenti fisiologici e<br />
patologici personali ed ere<strong>di</strong>tari del paziente), per cui si procede attraverso un lungo interrogatorio.<br />
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