La perizia psichiatrica legale di Cesare Lombroso
La perizia psichiatrica legale di Cesare Lombroso
La perizia psichiatrica legale di Cesare Lombroso
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
«per alcune malattie mentali il quadro sintomatologico è tale che ben <strong>di</strong>fficilmente può essere<br />
simulato per la <strong>di</strong>fficoltà o l’impossibilità <strong>di</strong> riprodurne i fenomeni organici o funzionali, come le<br />
anomalìe della cute, dell’iride, del campo visivo, dei riflessi, della temperatura, del peso, dell’urina:<br />
tali sono l’alcoolismo, la pellagra, la paralisi generale. Più facili a simulare, e quin<strong>di</strong> più frequenti,<br />
sono l’imbecillità, la melanconia e la paranoia, meno la demenza, la frenosi sensoria, lo stupore e la<br />
manìa», ma queste possono essere simulate solo per poco tempo, infatti poiché nella simulazione si<br />
tende ad esagerare i sintomi, il simulatore fa troppi sforzi per rappresentare la comme<strong>di</strong>a e se ne<br />
stanca [...]».<br />
I simulatori si <strong>di</strong>vidono in 4 categorie:<br />
1. simulatori incapaci, sono questi i più numerosi e «simulano il mutismo, la sor<strong>di</strong>tà, la<br />
completa imbecillità, la coprofagia, fenomeni che si scoprono subito per essere in<br />
contrad<strong>di</strong>zione con la loro vita interiore, con l’impronta fisioniomica tutt’altro che stupida e<br />
pei facili errori in cui incappano i falsi sor<strong>di</strong>, e perché durano poco».<br />
2. simulatori <strong>di</strong> alienazione, questi sono in gran parte nevropatici «che sono intelligenti ed<br />
imitano forme vedute nei manicomi». In questi casi, i caratteri fisici specifici <strong>di</strong> ogni<br />
patologia rendono vani tutti i tentativi <strong>di</strong> simulazione («potranno simulare anestesia al<br />
dolore, ma la pupilla si <strong>di</strong>laterà»). Esistono dei meto<strong>di</strong> efficaci per smascherare l’impostore:<br />
«così in un omicida paranoico, che fingeva la demenza, mi servii <strong>di</strong> forte dose d’oppio, che,<br />
essendo rimasta quasi inavvertita, mi <strong>di</strong>mostrò esistere la malattia mentale, malgrado non<br />
fosse quella messa in mostra», oppure «applicare un commutatore nascosto nel reoforo, in<br />
guisa da formare all’improvviso la corrente, per scoprire quelli che fingono insensibilità al<br />
dolore».<br />
3. simulazione in epilettici, pazzi morali e rei-nati, questi aggiungono agli altri sintomi quello<br />
della simulazione. Tuttavia: «[...] il falso ed il vero si fondevano talmente nei simulatori, che<br />
gli eccessi prima voluti erano <strong>di</strong>venuti reali, e gli stessi simulatori pregavano i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />
sbarazzarli del male da essi prima simulato e che era loro sopravvenuto sul serio».<br />
4. rei pazzi simulanti pazzia, «ma la forma che più abbuia ogni ricerca è quella dei criminali<br />
pazzi che simulano una forma <strong>di</strong> pazzia <strong>di</strong>versa da quella ch’essi soffrono, ignorando <strong>di</strong><br />
averne già in sé una sufficiente a <strong>di</strong>scriminare il reato. Non si deve perciò, senz’altro,<br />
escludere la simulazione quando sia accertata l’esistenza <strong>di</strong> una malattia mentale anche <strong>di</strong><br />
natura <strong>di</strong>versa dalla simulata»; ad esempio, il monomaniaco omicida Farina, uccide in preda<br />
ad allucinazioni acustiche una donna; una volta in carcere simula una demenza acuta<br />
(insonnia, coprofagia, ecc.). In seguito però si scopre in lui una paranoia, che si era «fusa col<br />
suo temperamento, con le sue abitu<strong>di</strong>ni taciturne solitarie, austere, che non era stata da<br />
alcuno riconosciuta, sicché l’esame suo fu il mio primo passo all’applicazione nello stu<strong>di</strong>o<br />
sperimentale delle malattie mentali in rapporto alla <strong>di</strong>agnosi».<br />
<strong>La</strong> descrizione dei vari apparecchi per la misurazione antropologica e l’in<strong>di</strong>viduazione dei caratteri<br />
tipici dei tentativi <strong>di</strong> simulazione, consente <strong>di</strong> affermare, a conclusione, che:<br />
«V’hanno finalmente dei casi in cui l’antropologia criminale e la psichiatria possono rivelare fra<br />
parecchi in<strong>di</strong>vidui quelli che commisero realmente un reato e quelli invece che, in grazia della<br />
pazzia, <strong>di</strong>vennero così suggestionabili da accusarsi, e con minuti dettagli, <strong>di</strong> non commessi reati, e<br />
quelli, infine, che erano dei calunniati completamente innocenti».<br />
14