La perizia psichiatrica legale di Cesare Lombroso

procedere nelle perizie comuni e quello per le perizie più importanti, le quali, naturalmente,
richiedono un esame più articolato.
Nelle perizie comuni, si deve innanzitutto distinguere il modo d’indagine: «la ricerca peritale non
deve di molto differire da quella scientifica, tutte e due mirando all’accumulo di prove obbiettive»,
che si sottraggano alle erronee informazioni, alle presunzioni aprioristiche ed alla possibilità della
simulazione o dell’inganno,
«essendo solo attinte allo studio somatico e psicologico del criminale o del presunto tale. Ma
siccome i giudici e, ancor peggio, i giurati non sono scienziati, sono anzi per la maggior parte
avversi alla scienza, da una esagerazione di troppo delicate analisi scientifiche sarebbero disgustati
e mal seguirebbero l’espositore; forse anzi giudicherebbero in senso a lui contrario per dispetto o
per noia, così le ricerche, quando si tratta di comuni perizie, vanno notevolmente ristrette, salvo casi
eccezionali, quando, cioè, si tratta di un personaggio quasi storico, come lo erano Misdea,
Musolino, Passanante, su cui i dati non sono mai numerosi abbastanza [...]».
Schema di perizie ordinarie. «Nella perizia psichiatrica ordinaria, dopo una breve esposizione del
fatto, io consiglio di raccogliere i risultati delle misurazioni del peso e della statura, dell’urina,
dell’esame dei caratteri antropologici generali, cute e appendici cutanee, cranio, arti, ecc., indi i dati
della sensibilità meteorica, tattile, dolorifica, medicamentosa, dell’affettività, dell’emotività, del
tono sentimentale, dell’associazione delle idee, per metterli in rapporto con l’atto singolo, finendo
col dare, dal complesso di tutti questi caratteri, la sintesi che deve illuminare il giudice.
Gioverà in tale esame avere sott’occhio questa tabella del Tamburini-Benelli e del Carrara-
Strassmann, in cui si riassumono in poche linee le indagini più necessarie e se ne determina l’ordine
di procedere». (Vedi la tabella per l’esame antropologico dei pazzi e delinquenti).
Per quanto attiene all’interrogatorio:
«si deve cominciare con discorsi all’unisono con le idee dell’esaminato per tranquillarlo, e poi
iniziare domande sul perché, il come, la data della sua detenzione e sulle circostanze che più
l’interessano: Perché lasciaste la casa? Da quanto tempo siete maritato? Quante lire formano un
marengo?»
Si indagano inoltre gli affetti dell’esaminato in modo indiretto:
«Ieri è morto il vostro fratello. […] Inoltre, particolarmente nell’alcoolismo, nella paralisi generale,
ecc., giova far pronunciare e scrivere al malato alcune parole difficili: precipitevolmente, ragazza,
raspone, disartria, 3333, e fargli eseguire rapidamente alcuni atti: cercatemi questa pagina, ecc».
Bisogna anche tener presente che, alcuni individui, mostrano una certa prontezza ed abilità, ma
questo non dimostra che non siano degli alienati, infatti: «[...] anche gli idioti, come i bimbi, trovan
scusanti alle loro azioni e sanno mentire; [...] si ha vera alienazione quando gli individui che si
esaminano commisero atti che la maggior parte degli uomini non farebbe, e che contrastano
bruscamente con il loro passato e con le loro abitudini».
Per evincere infine la «capacità civile degli ammalati», bisogna esaminare: i «caratteri grafologici»
ed il «contenuto degli scritti».
Fenomeni somatici nelle perizie più importanti
«Schema per perizie molto importanti e per le indagini scientifiche – questo stesso schema sarà
allargato e completato coi più moderni istrumenti e mezzi di psichiatria e di psicofisica sperimentale
quando si tratti di studi scientifici sull’uomo delinquente e di perizie su casi di grande importanza».
In primo luogo si analizza l’abbigliamento dell’individuo in esame,
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