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tesi laurea triennale

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PARTE SECONDA - "LA VITA GUERESCA": UNA PRIMA INTERPRETAZIONE<br />

piccolo paese, dove trovano di che rifocillarsi. Riprendono la marcia arrivando<br />

finalmente a Przemysl verso la metà di settembre. Il 21 dello stesso mese vengono<br />

inviati come rinforzo per la liberazione di alcuni passi ferroviari della zona. Qualche<br />

settimana dopo, verso la fine dello stesso mese, iniziano durissimi combattimenti che<br />

dureranno quasi quattro giorni, consentendo infine all'esercito austriaco di sconfiggere il<br />

nemico russo. Gli scontri, seppur meno intensi e intervallati da tregue, proseguono fino<br />

al 25 di ottobre, quando si concretizza un attacco su larga scala da parte dell'esercito<br />

zarista, il quale assedia tutti i forti della zona per quattro giorni e quattro notti.<br />

Beltrami nella circostanza è lievemente ferito da una granata. Il 3 novembre si<br />

dà inizio alla conta dei caduti delle Compagnie; nel suo diario Beltrami annota che la<br />

sua è la più decimata. Infatti, di 260 soldati facente parte della Compagnia, ora ne<br />

rimangono solo 60. Beltrami annota come gli attacchi russi si susseguano incessanti per<br />

due-tre volte al giorno, mentre i turni di guardia aumentano a dismisura, arrivando a<br />

raggiungere le ventiquattro ore consecutive, dentro e fuori dal forte. La situazione<br />

alimentare, nel frattempo, si fa precaria a causa dell'impossibilità di ricevere<br />

rifornimenti dalle retrovie.<br />

Il 25 dicembre i soldati durante il pranzo natalizio si ritrovano attorno all'albero<br />

di Natale, allestito soprattutto per rinsaldare il morale delle truppe, che però è<br />

immediatamente messo a dura prova da un nuovo attacco russo. Beltrami, nel suo<br />

diario, annota che nell'attacco i caduti russi raggiungono il numero di 1.020, mentre<br />

quelli austriaci sono appena due 35 . Il 21 gennaio, durante il turno di guardia Beltrami è<br />

raggiunto da una granata che lo ferisce alla schiena fortunatamente in modo non grave,<br />

costringendolo a otto giorni di cure mediche all'interno del forte. La nota del 3 febbraio<br />

ci fa sapere che le condizioni di vita all'interno della fortezza sono diventate durissime:<br />

il cibo oramai scarseggia sempre più, per colpa del gelo è impossibile raccogliere le<br />

patate, l'intero forte è ridotto alla fame, la temperatura estremamente rigida costringe i<br />

soldati a grandi sofferenze, mentre i pidocchi ormai infestano completamente l'intero<br />

esercito austriaco. Il 13 febbraio racconta di dover compiere alcune staffette portaordini<br />

con un soldato di Bolzano, smarrendo però la strada e scontrandosi con due soldati<br />

russi. Nello scontro il suo compagno perde la vita assieme ad uno dei soldati russi,<br />

35 Giacomo Beltrami effettivamente riporta nel suo diario questo dato, anche se, verosimilmente, rimane<br />

qualche dubbio circa l'eseguità dei soldati caduti austriaci.<br />

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