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Chapter 2 - ITT

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CARCINOMA MAMMARIO<br />

ematica, non giallo-sierosa, non è indicato alcun esame aggiuntivo rispetto a quelli già eseguiti (esame clinico,<br />

mammografia e/o ecografia).<br />

EROSIONE DEL CAPEZZOLO<br />

Un’erosione del capezzolo pone il sospetto di Malattia di Paget. Sono necessari un accurato esame clinico-mammografico<br />

(ed eventualmente, ecografico) e un esame citologico di materiale ottenuto per scarificazione del capezzolo.<br />

In caso di negatività dell’esame citologico e dell’esame clinico-strumentale della mammella potrà essere<br />

presa in considerazione la biopsia chirurgica del capezzolo.<br />

MASTITE CARCINOMATOSA<br />

La mastite carcinomatosa o carcinoma infiammatorio è caratterizzata da embolizzazione neoplastica dei vasi<br />

linfatici dermici e intramammari. La mammografia e l’ecografia possono mostrare ispessimento cutaneo ed ectasia<br />

dei linfatici mammari.<br />

La diagnosi prevede prelievo bioptico della cute. Se sono presenti adenopatie ascellari il prelievo dovrà essere<br />

eseguito sui linfonodi.<br />

2.2.2.3 Mammografia<br />

Si sottolinea l’importanza del confronto con i radiogrammi precedenti poiché in molti casi ciò consente di risolvere<br />

il dubbio mammografico senza il ricorso all’espletamento di ulteriori metodiche diagnostiche.<br />

In caso di lesione nodulare radio-opaca non calcifica, è in genere opportuno procedere a esame clinico e a ecografia<br />

e, in presenza di struttura solida, a prelievo con ago eco-guidato; il prelievo potrà essere evitato se i caratteri<br />

sono tutti tipici di benignità (opacità a margini netti alla mammografia; nodulo liscio e mobile alla palpazione;<br />

lesione piatta, omogenea e a margini netti all’ecografia).<br />

Le microcalcificazioni dubbie o sospette per patologia maligna (polverulente, granulari, lineari, ramificate) verranno<br />

studiate con ingrandimento diretto, sempre in proiezione laterale (che consente di identificare le calcificazioni<br />

“a latte di calcio”). Qualora l’ingrandimento confermi il sospetto, ne è necessario il prelievo con ago.<br />

GESTIONE DEI SEGNI MAMMOGRAFICI DI PATOLOGIA IN RAPPORTO AL LORO VALORE PRED<strong>ITT</strong>IVO PER CANCRO<br />

Per le lesioni non palpabili con predittività inferiore al 2-3% (microcalcificazioni puntiformi; piccoli noduli a<br />

margini netti non apprezzabili con ecografia; modeste asimmetrie di densità; ecc.) è in genere sufficiente un controllo<br />

a distanza di tempo: 6 mesi per le lesioni nodulari; non meno di 8-12 mesi per le microcalcificazioni.<br />

Nelle lesioni non palpabili con predittività superiore al 2-3% (microcalcificazioni granulari o lineari; masse con<br />

margini sfumati o spiculati; ecc.) il prelievo con ago va sempre praticato, preferibilmente con eco-guida. In caso<br />

di lesioni non palpabili apprezzabili solo con mammografia, per il prelievo con ago risulta ovviamente necessaria<br />

la procedura stereotassica.<br />

PROIEZIONI MAMMOGRAFICHE STANDARD<br />

Cranio-caudale più obliqua devono essere considerate le proiezioni standard in mammografia.<br />

LOCALIZZAZIONE PREOPERATORIA<br />

La localizzazione preoperatoria va effettuata in tutte le lesioni non palpabili da sottoporre a biopsia chirurgica.<br />

Tutte le metodiche di localizzazione attualmente in uso sono da ritenersi valide.<br />

In caso di localizzazione stereo-guidata, bisogna adoperare la proiezione mammografica che permetta il tragitto<br />

più breve dell’ago, ciò che consente un intervento chirurgico più facile.<br />

In tutti i casi di lesioni non palpabili, verrà sempre fornita nella documentazione una proiezione medio-laterale,<br />

che consenta di precisare la posizione spaziale della lesione, meglio di quanto non faccia la proiezione obliqua.<br />

2.2.2.4 Ecografia<br />

LESIONI CISTICHE<br />

In assenza di vegetazioni intra-cistiche non è indicata la citologia del liquido cistico. Per contro, in presenza di<br />

vegetazioni può essere opportuno l’esame citologico del liquido cistico o, meglio, la microbiopsia eco-guidata<br />

della vegetazione. L’agocentesi è indicata per le cisti in tensione.<br />

LESIONI SOLIDE CON ASPETTO TIPICAMENTE BENIGNO<br />

Le lesioni solide tipicamente benigne (morfologia appiattita, margini netti e struttura omogenea) non necessitano<br />

in genere di ulteriori esami. Tuttavia, in caso di dubbio anche minimo, è opportuno procedere a prelievo con<br />

ago o almeno a un controllo a qualche mese di distanza, specie se la paziente ha un’età superiore ai 35 anni.<br />

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