Tu partecipi, Io partecipo - Save the Children Italia Onlus
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DURATA<br />
RISORSE E STRUMENTI A<br />
DISPOSIZIONE<br />
DESCRIZIONE DEL<br />
GRUPPO DI RAGAZZI<br />
COINVOLTI (NUMERO,<br />
ETÀ, GENERE, ABILITÀ,<br />
CONTESTO SOCIALE DI<br />
APPARTENENZA ecc.)<br />
TIPOLOGIA E<br />
DESCRIZIONE<br />
DELL’ATTIVITÀ DI<br />
PARTECIPAZIONE<br />
• Sperimentare un primo micro-osservatorio partecipato interno ad un<br />
servizio a bassa soglia rivolto a minori in grado di costituire un punto di<br />
scambio fra pari (peer to peer) di informazioni e riflessioni (in tema di<br />
accesso a scuola, lavoro e diritti dei minori).<br />
• Integrare l’indagine condotta insieme ad IRES sul lavoro precoce<br />
coinvolgendo e intercettando quei minori generalmente poco inclusi nelle<br />
rilevazioni e ricerche.<br />
• Dare indicazioni “partecipate” all’Osservatorio Comunale sull’Occupazione e<br />
le Condizioni del Lavoro a Roma per intervenire in modo efficace per la<br />
protezione dei minori più vulnerabili.<br />
Il percorso della ricerca è durato 4 mesi, per 150 ore di coinvolgimento attivo<br />
dei ragazzi.<br />
• Borse di studio destinate ai peer researchers per permettere loro (e/o alle<br />
loro famiglie) un tempo dedicato alla frequenza del percorso.<br />
• Materiale informativo appositamente realizzato e child friendly sul diritto al<br />
lavoro dei minori in <strong>Italia</strong>.<br />
• Attrezzatura audio-visiva (computer, connessione Internet, macchina<br />
fotografica digitale, registratori audio).<br />
• Personale con specifica esperienza di lavoro di strada e con minori migranti<br />
coinvolti in economie informali o in circuiti di sfruttamento.<br />
Sette ragazzi, sei ragazzi e una ragazza, tra i 15 e i 18 anni, coinvolti come peer<br />
researchers. Provengono da Romania (tra cui Rom), Repubblica di Guinea,<br />
India e <strong>Italia</strong> (di origine Rom bosniaca).<br />
Alcuni sono minori non accompagnati. Il contesto sociale di origine, tranne che<br />
per uno di loro, è caratterizzato da povertà economica ovvero carenza di<br />
opportunità scolastiche e lavorative regolari. <strong>Tu</strong>tti sono stati (alcuni lo sono<br />
tuttora) impegnati in attività di economia informale o in attività lavorative<br />
irregolari. Alcuni in attività illegali.<br />
• Avvio del progetto con i partner di rete, creazione di procedure e strumenti<br />
per assicurare il rispetto degli standard di partecipazione lungo tutto il<br />
percorso.<br />
• Costituzione del gruppo dei peer researchers, tramite circolazione di un<br />
avviso dell’iniziativa da parte dell’Ufficio Minori del Comune di Roma ai<br />
servizi e tra i minori intercettati dai progetti di <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> <strong>Italia</strong>.<br />
• Definizione partecipata con i peer researchers del campo di indagine.<br />
• Avvio del laboratorio di formazione alla ricerca ed emersione delle<br />
dimensioni principali da indagare (anche con apporto di personale esterno,<br />
quale un esperto di diritto del lavoro minorile).<br />
• Scelta e creazione da parte dei ragazzi e ragazze degli strumenti (intervista<br />
semi strutturata) e modalità di indagine (le conversazioni).<br />
• I peer researchers svolgono l’indagine incontrando sia da soli che con i<br />
facilitatori 42 soggetti (10 ragazze e 32 ragazzi), tra gli 11 e i 21 anni, di 10<br />
nazionalità diverse, coinvolti nel lavoro o sfruttamento lavorativo in minore età.<br />
• I peer researchers analizzano 61 storie lavorative o di attività marginali e<br />
illegali per evidenziare descrizioni del fenomeno e indicazioni di intervento.<br />
• I peer researchers realizzano materiali peer to peer sui diritti dei minori che<br />
lavorano.<br />
METODOLOGIA<br />
UTILIZZATA<br />
UTILIZZO DEGLI<br />
STANDARD PER LA<br />
PARTECIPAZIONE<br />
<strong>Tu</strong> <strong>partecipi</strong> io <strong>partecipo</strong><br />
• Stesura da parte dei facilitatori di un rapporto di ricerca partecipato con i<br />
ragazzi.<br />
• Presentazione dei risultati della peer research all’Osservatorio Comunale<br />
sull’Occupazione e le Condizioni del Lavoro a Roma.<br />
• La metodologia della ricerca tra pari prevede il coinvolgimento in veste di<br />
ricercatori-pari dei soggetti le cui condizioni di vita, opinioni e punti di vista<br />
la ricerca intende rilevare e approfondire.<br />
• I ragazzi vengono riconosciuti come portatori attivi di un sapere che viene<br />
valorizzato e attivato tramite il rafforzamento di capacità e competenze nel<br />
gruppo, come strumento di lavoro, di analisi e restituzione ragionata della<br />
realtà che vivono.<br />
Standard 1: approccio etico: trasparenza, onestà e responsabilità<br />
Il laboratorio di peer research consente ai ragazzi e alle ragazze di costruire<br />
definizioni e strumenti a partire dalle proprie opinioni ed esperienze, accresce<br />
capacità e competenze dei partecipanti chiarendo il ruolo e l’impatto dei<br />
risultati di ricerca, crea un percorso realmente sostenibile dai ragazzi, coinvolge<br />
adulti adeguatamente formati ed in grado di garantire i diversi passaggi.<br />
Standard 2: partecipazione rilevante e volontaria<br />
Durante il percorso di ricerca i tempi di lavoro vengono definiti con i ragazzi<br />
secondo modalità, livelli e tempi consoni al loro grado di padronanza linguistica,<br />
alfabetizzazione, capacità e condizioni di vita. I ragazzi vengono sostenuti nel<br />
coinvolgimento dei loro pari in contesti positivi di scambio e riflessione e<br />
rafforzano la capacità di relazionarsi su contenuti significativi sia in contesti<br />
formali che informali (relazioni personali quotidiane).<br />
Standard 3: ambiente motivante e a misura di bambino e bambina<br />
Il percorso rafforza la percezione di sé come soggetti portatori di esperienza<br />
e conoscenza che può essere utilizzata per la costruzione di una riflessività<br />
comune, assicura un tempo idoneo all’emersione delle risorse e allo sviluppo<br />
di strumenti e azioni efficaci, si sviluppa in un ambiente di prossimità rispetto<br />
alle loro condizioni di vita, sviluppa agio e benessere.<br />
Standard 4: pari opportunità<br />
Il percorso finalizza la partecipazione ad un rafforzamento della capacità di<br />
inclusione sociale e protezione sia personale (dei peer researchers) che dei pari<br />
coinvolti, si struttura come accessibile ai ragazzi e ragazze più svantaggiati,<br />
valorizza le differenze e il trasferimento di competenze tra i membri del gruppo<br />
riconoscendo ad ognuno la possibilità di offrire un apporto.<br />
Standard 5: il personale è efficiente e preparato<br />
È stato individuato personale adeguatamente formato per lavorare con<br />
adolescenti su temi sensibili che possono riguardarli, con esperienza di<br />
operatività pluriennale con il target e con temi di indagine della peer<br />
research e con formazione e supervisione su tutte le questioni inerenti la<br />
partecipazione di ragazzi e ragazze.<br />
Standard 6: la partecipazione promuove la sicurezza e la protezione<br />
dei bambini<br />
<strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> garantisce a tutti i ragazzi e le ragazze la confidenzialità,<br />
l’anonimato e il rispetto dei loro confini. Assicura inoltre che il percorso non<br />
aumenti l’esposizione a situazioni di violenza, maltrattamento o<br />
sfruttamento; offre una conduzione adeguata e calibrata in modo che non<br />
vengano vissute situazioni di stress rispetto a traumi subiti o narrazioni di<br />
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