Tu partecipi, Io partecipo - Save the Children Italia Onlus
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segue<br />
LA VOCE DEI BAMBINI<br />
E DELLE BAMBINE,<br />
DEI RAGAZZI<br />
E DELLE RAGAZZE<br />
concetto. La realtà di ogni giorno, familiare e non, non è partecipativa nel<br />
senso che non gli viene mai chiesto quello che pensano ma si limitano a<br />
fare quello che gli viene detto. Inoltre il fatto che partecipare significa<br />
essere una “spia”, fa capire come dire le cose rappresenti un rischio, molto<br />
probabilmente dovuto al retaggio comunista dei genitori per cui non ci si<br />
poteva fidare di nessuno, neanche dei vicini che potevano denunciarti.<br />
L’elemento positivo è che nel momento in cui questi ragazzi hanno visto<br />
concretizzarsi effettivamente quello che loro suggerivano attraverso i<br />
laboratori, gli ha dato la possibilità di comprendere che partecipare<br />
significa anche concretizzare ed arricchire l’esperienza di elementi propri.<br />
La speranza è che in futuro questi ragazzi possano ascoltare maggiormente<br />
i loro figli in modo da abituarli almeno ad una partecipazione familiare che<br />
non sia puramente economica.<br />
5.3.2<br />
TITOLO DEL<br />
PROGETTO/ATTIVITÀ DI<br />
PARTECIPAZIONE<br />
BREVE DESCRIZIONE<br />
DEL CONTESTO<br />
GEOSTORICO SOCIALE<br />
CON PARTICOLARE<br />
RIFERIMENTO AI DIRITTI<br />
DEI BAMBINI<br />
La CRC per e dal punto di vista dei ragazzi e delle ragazze 138<br />
Sostegno ai Child Led Groups (CLG) 139 “Voice 16+” in tre regioni<br />
albanesi 140 .<br />
<strong>Tu</strong> <strong>partecipi</strong> io <strong>partecipo</strong><br />
L’Albania è uno dei paesi europei più poveri e dagli anni 90 ha affrontato la<br />
transizione da Stato totalitario e comunista ad economia di mercato<br />
democratica. La rapida e radicale transizione da società ad alto livello di<br />
protezione sociale ed egualitarismo ha comportato una sensibile contrazione<br />
economica ed ha bruscamente accresciuto i livelli di povertà, situazione dalla<br />
quale il Paese non si è ancora ripreso. Il processo è stato difficoltoso, segnato da<br />
un decremento dei livelli di qualità della vita, così come degli standard<br />
nell’assistenza sanitaria e nell’istruzione.<br />
I trend negativi che maggiormente preoccupano in relazione con le violazioni<br />
dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza concernono i gruppi di bambini e<br />
bambine appartenenti a gruppi socialmente svantaggiati: in generale, i bambini<br />
e le bambine facenti parte di minoranze (Rom, Ashkali, Egiziani); quelli con<br />
bisogni speciali; quelli che vivono nelle aree rurali e quelli appartenenti alle<br />
famiglie più povere e socialmente svantaggiate.<br />
Gli obblighi internazionali dello Stato per ciò che concerne il rispetto degli<br />
standard relativi ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza non sono ancora stati<br />
realizzati. È molto comune, per il governo e i responsabili politici concepire le<br />
questioni relative al rispetto dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza come<br />
correlate ai servizi di base. Quest’approccio è associato con la diffusa<br />
convinzione che i bambini e le bambine beneficino comunque delle politiche<br />
sviluppate da e per gli adulti. Inoltre, molti pensano che i bambini, le bambine<br />
e gli adolescenti siano troppo inesperti e incompetenti per partecipare o<br />
contribuire a decisioni politiche importanti sulle questioni che li riguardano.<br />
La partecipazione dei ragazzi come mezzo per accrescere l’impegno nei confronti<br />
dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è cruciale nel contesto degli sforzi<br />
albanesi per entrare nell’Unione Europea e per il raggiungimento degli Obiettivi<br />
di Sviluppo del Millennio (in particolare gli Obiettivi 2, 3 e 8). In questa cornice di<br />
riferimento, la promozione della partecipazione dei ragazzi è importante, perché<br />
“sottolinea lo spostamento dalla considerazione dei ragazzi da ‘beneficiari’ degli<br />
interventi degli adulti a “titolari di diritti”, cioè attori chiave e protagonisti del<br />
proprio destino e di quello delle società in cui vivono”. <strong>Tu</strong>ttavia, la realtà albanese<br />
circa il rispetto del diritto dei ragazzi e delle ragazze di partecipare alla<br />
programmazione e realizzazione di politiche di sviluppo e di impegni/investimenti<br />
che riguardano il loro futuro è ben lontana dall’essere soddisfacente. Le ricerche<br />
dimostrano che in Albania il diritto di partecipazione dei bambini, bambine e<br />
adolescenti viene costantemente violato anche se l’Albania ha ratificato la CRC nel<br />
1992: i bambini e gli adolescenti non vengono tenuti in seria considerazione come<br />
cittadini che hanno diritto ad essere ascoltati dagli adulti e dai rappresentanti di<br />
governo in qualsiasi processo di programmazione o realizzazione di politiche o<br />
piani di azione, sia nelle scuole che a livello locale, riflettendo la mentalità<br />
corrente che bambini debbano ascoltare e non essere ascoltati. L’approccio più<br />
comune è di essere informati dagli adulti delle decisioni che hanno un impatto<br />
diretto o indirettamente sulla loro vita. C’è una scarsa comprensione delle<br />
138 Il progetto è coordinato da <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in Albania.<br />
139 Gruppi composti, gestiti e guidati da ragazzi e ragazze con il supporto esterno degli adulti. Nel testo<br />
verranno, per brevità, indicati come Gruppi di ragazzi o semplicemente come Gruppi.<br />
140 La scheda è stata completata da BLERINA KASHARI, Programme Manager, Child Protection/Child Rights<br />
Governance, <strong>Save</strong> <strong>the</strong> <strong>Children</strong> in Albania. Traduzione del testo dall’inglese di Elena Scanu Ballona.<br />
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