Pagina 1 di 25 Alienazione Parentale: sindrome, disturbo ... - Aiaf

Di tutti i casi che mi é capitato di seguire, come avvocato o come curatore
speciale del minore, nei quali vi sia stato un evidente fenomeno di alienazione
di un genitore ad opera dell’altro, anche se non definito esplicitamente come
PAS, quello che ha avuto maggiore successo per essere giunto alla completa
riattivazione della relazione fra figlio e genitore alienato è l’unico nel quale il
Tribunale per i minorenni di Firenze ha dichiarato decaduta la madre alienante
con provvedimento immediatamente esecutivo nominandomi tutore provvisorio
del figlio di neppure 7 anni ed ha affidato quest’ultimo al padre, non munendo
però quest’ultima parte della provvisoria esecutorietà per l’impossibilità di
pratica attuazione del decreto pronunciato nell’anno 2000.
Quel bambino, infatti, “rifiutava” di vedere il padre da 4 anni e a nulla erano
valsi i precedenti tentativi di ripresa della relazione genitoriale messi in atto
attraverso i servizi sociali, il C.T.U., l’intervento dei giudici onorari, oltre a
numerosi provvedimenti variamente limitativi della potestà.
La tutela si é protratta per ben quattro anni durante i quali il lavoro del tutore si
è concretizzato in un lungo percorso, contraddistinto da tappe, in riferimento a
ciascuna delle quali sono stati posti obiettivi diversi.
Alla fine di tale percorso la madre é stata reintegrata nella potestà, nel pieno
accordo dell’altro genitore e del tutore e il figlio, affidato congiuntamente ai
genitori, a seguito di una richiesta concorde degli stessi in tal senso, ha
continuato a vivere con la madre, il marito di questa e la loro figlia ma ha
frequentato regolarmente il padre che nel frattempo si era di nuovo sposato.
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