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Pagina 1 di 25 Alienazione Parentale: sindrome, disturbo ... - Aiaf

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Paolo, così chiamerò quel bambino che oggi é ormai <strong>di</strong>venuto maggiorenne, si é<br />

successivamente trasferito a casa del padre dove vive ormai stabilmente.<br />

Nella <strong>di</strong>samina del caso mi sono molto interrogata sul perché il tutore ha<br />

“funzionato” quando tutte le iniziative precedenti avevano, al contrario, dato<br />

risultati del tutto fallimentari.<br />

Anche stando ai dati oggettivi, dopo solo un mese dal primo incontro <strong>di</strong> Paolo<br />

con il tutore, e quin<strong>di</strong> dall’inizio del loro rapporto, il bambino ha consentito <strong>di</strong><br />

incontrare il padre (dopo ben quattro anni <strong>di</strong> “rifiuto”!).<br />

Da un lato, certamente, la nascita <strong>di</strong> una figlia della nuova coppia costituita dalla<br />

mamma <strong>di</strong> Paolo e dal nuovo compagno ha favorito una ri-<strong>di</strong>stribuzione dei<br />

ruoli naturali e certamente anche la paura delle conseguenze giu<strong>di</strong>ziarie <strong>di</strong> fronte<br />

ad un comportamento ulteriormente ostacolante il riavvicinamento padre/figlio<br />

ha rappresentato un efficace deterrente.<br />

Ma pur considerando queste circostanze come sicuramente agevolanti ritengo<br />

che soprattutto altri siano stati gli elementi che maggiormente hanno decretato il<br />

successo <strong>di</strong> questo intervento.<br />

Innanzitutto, con l’introduzione della figura del tutore e l’impostazione che<br />

questi ha dato al suo lavoro, vi è stata una persona che tutti hanno vissuta come<br />

imparziale, in primo luogo Paolo.<br />

Quest’ultimo ha finalmente avuto qualcuno accanto che non gli chiedeva<br />

alleanze o conferme <strong>di</strong> fedeltà ma allentava le tensioni derivanti al bambino dai<br />

conflitti <strong>di</strong> lealtà ricordandogli, nei primi incontri, “il giu<strong>di</strong>ce vuole che tu<br />

incontri papà” tanto che Paolo, nel comunicare alla mamma che, dopo anni il<br />

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