TR Febbraio 2008.qxp:Torrino gennaio.qxd - Eurtorrinolive
TR Febbraio 2008.qxp:Torrino gennaio.qxd - Eurtorrinolive
TR Febbraio 2008.qxp:Torrino gennaio.qxd - Eurtorrinolive
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
I primi interventi di pulitura dalle concrezioni<br />
marine furono fatti dai restauratori del Museo<br />
Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria<br />
ma ben presto si decise di trasferirle al più attrezzato<br />
centro di restauro della Soprintendenza della<br />
Toscana, presso l’Opificio delle Pietre Dure di<br />
Firenze-Rifredi.<br />
Oltre alla pulizia totale delle superfici eseguita<br />
con strumenti progettati appositamente, a Firenze<br />
le statue furono sottoposte ad analisi radiografiche,<br />
necessarie per conoscerne la struttura<br />
interna, lo stato di conservazione e lo spessore<br />
del metallo. Le indagini portarono ad un primo<br />
esito sorprendente: il braccio destro della statua<br />
B e l’avambraccio sinistro su cui era saldato lo<br />
scudo risultarono di una fusione diversa dal resto<br />
L’eroe Achille<br />
] di Sergio Pappagallo [<br />
Achille (in greco Achilleus, in latino Ăchillēs, -is,<br />
in illirico Akilehti), soprannominato pié veloce o<br />
pié rapido, è un personaggio della mitologia<br />
greca, nonché uno dei principali eroi leggendari<br />
della guerra di Troia e il protagonista dell'Iliade.<br />
Figlio di Peleo e di Teti, alla madre deve l'appellativo<br />
di Tetide, oltre che a quello di Pelide dal<br />
padre e di Eacide dal nonno Eaco.<br />
Infanzia e giovinezza<br />
Secondo quanto descritto nell'incompiuto poema<br />
Achilleide dello scrittore latino Stazio, quando<br />
Achille era ancora bambino, Teti lo rese invulnerabile<br />
immergendolo nelle acque del fiume Stige;<br />
tuttavia, durante l'immersione lo tenne per il tallone,<br />
che quindi rimase vulnerabile.<br />
Ella tentò allora di renderlo immortale sottoponendolo<br />
al rito del fuoco, rito mediante il quale<br />
si sarebbe bruciato tutto ciò che di mortale vi era<br />
in lui. Ma la cerimonia non poté essere portata a<br />
termine in quanto il padre, non avvertito di ciò,<br />
scorgendo il figlio avvolto nel fuoco lanciò spaventato<br />
un urlo che ruppe l'atto magico. Durante<br />
il rito Achille si era bruciato il labbro e un osso.<br />
Teti, allora, irata col marito si recò dal vecchio<br />
padre Nereo nelle profondità del mare.<br />
Intanto Pèleo affidò Achille al centauro Chirone<br />
che lo curò e sostituì l'osso bruciato con quello di<br />
della statua, furono infatti saldati in epoca successiva<br />
alla realizzazione della statua in sostituzione<br />
delle braccia originali probabilmente per<br />
rimediare a un danneggiamento sopravvenuto<br />
quando la statua era già in esposizione. Durante<br />
la meticolosa pulizia si scoprirono alcuni particolari<br />
per i quali era stato usato materiale differente<br />
dal bronzo: argento per i denti della statua e<br />
per le ciglia d’entrambe le statue, avorio e calcare<br />
per le cornee degli occhi, rame per le labbra e<br />
le areole dei capezzoli di entrambe le statue.<br />
Le operazioni di restauro - che durarono cinque<br />
anni, fino al 1980 - si conclusero con l’esposizione<br />
per sei mesi delle due statue a Firenze, seguita<br />
dalla mostra organizzata a Roma. Con queste<br />
prime esposizioni i Bronzi guadagnarono grande<br />
un gigante morto che fu particolarmente veloce<br />
in vita, che permise così ad Achille di divenire<br />
velocissimo nella corsa. Gli mutò il nome da Ligirone,<br />
che significa piangente, a quello attuale,<br />
oltre ad insegnargli ad andare a cavallo e a suonare<br />
la forminx; il mito racconta che l'eroe fosse<br />
cibato dal suo maestro con il midollo di orso ed<br />
il cuore di leone. Fenice invece lo istruì non solamente<br />
nell'arte della guerra. Era spesso accompagnato<br />
dal suo cocchiere Automedonte che si<br />
occupava dei cavalli immortali di Achille. Il passato<br />
di Achille non è molto chiaro dalle fonti<br />
classiche: da Omero la prima comparsa del personaggio<br />
è fra i capi greci che si riunirono attorno<br />
ad Agamennone per riportare in patria Elena, la<br />
sposa di Menelao, dunque durante i preparativi<br />
per la guerra di Troia. Altri autori narrano che<br />
Teti, sapendo che se suo figlio vi avesse partecipato<br />
avrebbe perso la vita, lo sottrasse allora a<br />
Chirone, lo vestì di abiti femminili ed infine lo<br />
nascose alla corte di Licomede, re di Sciro, dove,<br />
in ragione del colore dei capelli, visse con il nome<br />
Pirra - ossia bionda rossiccia - assieme alle figlie<br />
del re. Tuttavia l'indovino dell'esercito, Calcante,<br />
rivelò che senza l'arco di Ercole e il giovane Achille,<br />
Troia non sarebbe mai caduta. Ulisse, che in<br />
un primo tempo si era finto pazzo per sottrarsi<br />
alla guerra, si assunse l'incarico della sua ricerca:<br />
avendo saputo dove si nascondeva Achille, si recò<br />
alla corte di Sciro travestito da mercante e giunto<br />
davanti al re e alle fanciulle della corte espose<br />
tutte le vesti ed i gioielli che portava con sé.<br />
Tra queste mise in bella evidenza uno scudo ed<br />
una lancia; quindi, mentre le fanciulle erano<br />
intente ad ammirare la merce, fece squillare le<br />
trombe di guerra: tutte le ragazze fuggirono<br />
immediatamente, mentre Achille corse ad afferrare<br />
le armi, venendo così riconosciuto. Licomede<br />
diede in sposa ad Achille la figlia Deidamia e da<br />
quell'unione nacque il futuro guerriero Neottolemo,<br />
il quale, dopo la morte del padre si unì ai<br />
greci che ancora combattevano per la conquista<br />
di Troia distinguendosi per forza ed audacia tanto<br />
quanto il grande Pelide. Terminati i grandi preparativi<br />
la flotta greca partì. Nei primi nove anni<br />
Achille, a capo dei Mirmidoni, conquista e saccheggia<br />
alcune città intorno a Troia. Giunge pure<br />
nell'isola di Lesbo dove, come preda di guerra,<br />
prende alcune donne esperte che regala ad Aga-<br />
notorietà in tutto il mondo.<br />
Pur essendo stato fatto un trattamento conservativo<br />
durante il restauro fiorentino, nei primi '90<br />
del XX secolo sono comparsi numerosi fenomeni<br />
di degrado che hanno consigliato lo svuotamento<br />
totale del materiale anticamente servito per<br />
modellare le figure e parzialmente lasciato dai<br />
restauratori fiorentini all’interno delle due statue,<br />
la cosiddetta "terra di fusione".<br />
Così nel 1995, terminata la pulizia interna e dopo<br />
aver subìto un trattamento anticorrosione, i due<br />
Bronzi sono stati nuovamente collocati nella<br />
grande sala del museo reggino, tenuta a clima<br />
controllato con l’umidità al 40-50% e la temperatura<br />
compresa tra i 21 e i 23°C.<br />
mennone. A Lirnesso fa prigioniera Briseide, mentre<br />
ad Agamennone, in quanto comandante dei<br />
greci, viene donata Criseide.<br />
Sono molte le tradizioni classiche sulla morte di<br />
Achille, anche se diverse concordano sul fatto che<br />
sarebbe stato lo stesso dio Apollo a compierne il<br />
destino fatale. Riprendendo il racconto di Virgilio<br />
nell'Eneide, Achille dopo aver ucciso il re (anch'egli<br />
semidio) degli etiopi Memnone in un feroce<br />
duello, si lanciò assieme all'esercito greco alla<br />
conquista di Troia. Tuttavia, durante l'inseguimento<br />
di un gruppo di fuggitivi nei pressi delle<br />
porte Scee, Paride lo vide e, tirata una freccia, la<br />
scagliò contro il tallone di Achille, unica sua<br />
parte mortale. La lotta per il suo cadavere durò<br />
un giorno, ma Zeus vi pose fine con un temporale:<br />
Teti accompagnata da tutte le dee del mare ne<br />
raccolse allora il corpo e lo vegliò per diciassette<br />
giorni, onorato da pianti e lamenti di mortali e di<br />
immortali. Infine il diciottesimo giorno, ornato<br />
come un dio fu posto su una pira e inumato. Un<br />
mito descrive Ulisse e Aiace Telamonio intenti a<br />
recuperare il suo corpo: per ringraziarla Teti donò<br />
al più eroico fra i due la sua armatura.<br />
Un'altra leggenda racconta come l'eroe, innamorato<br />
della figlia di Priamo, Polissena, si sarebbe<br />
recato al Tempio di Apollo a Timbra per averla in<br />
sposa; qui avrebbe trovato la morte per mano di<br />
Paride. Apollonio Rodio narra che una volta morto<br />
divenne giudice infernale e che visse nelle Isole<br />
dei Beati, prendendo poi in sposa Medea, o forse<br />
Ifigenia.<br />
Secondo alcuni autori, fra cui anche il greco Strabone,<br />
ad Achille fu dedicato un tumulo nel campo<br />
Sigeo, in Ellesponto, contenente anche le ceneri<br />
di Patroclo. A Boristene venne edificato un tempio<br />
ad Achille Pontarches, quale signore del Pon -<br />
to. Probabilmente anche Alessandro Magno fece<br />
alcune offerte presso l'heraion di Achille.<br />
eur:torrino:news 41