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Il Bilancio di Missione 2009 - AUSL Città di Bologna

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Presentazione del Direttore Generale<br />

<strong>Il</strong> <strong>2009</strong> è l’anno nel quale l’Azienda USL <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> ha lavorato intensamente al completamento della sua<br />

nuova id entità is tituzionale, c on u na a ttenzione p revalente p er le g aranzie <strong>di</strong> t utela d ella s alute e u n<br />

approccio integrato al welfare. L’avvio e/o il completamento <strong>di</strong> alcune rilevanti progettualità <strong>di</strong> carattere<br />

strategico, c osì c ome l ’inizio del pe rcorso <strong>di</strong> c onfronto, a ll’interno e a ll’esterno, h anno ra ppresentato i<br />

momenti <strong>di</strong> maggior rilievo <strong>di</strong> questa fase.<br />

L’Azienda è i mpegnata, i n pa rticolare, nella definizione <strong>di</strong> u na s trategia <strong>di</strong> m e<strong>di</strong>o-lungo t ermine c he<br />

in<strong>di</strong>vidui con c hiarezza gli elementi c aratteristici della sua evoluzione per i pr ossimi anni. Questa<br />

elaborazione, condotta in stretto raccordo con tutti gli attori, in particolare con gli Enti Locali e le altre<br />

Aziende Sanitarie dell’area Metropolitana, e con il coinvolgimento del settore socio-assistenziale, muove<br />

dagli elementi <strong>di</strong> evidente complessità che si vanno profilando con sempre maggiore nettezza accanto ai<br />

cambiamenti i ntervenuti nella s truttura d emografica e n ella s ituazione epi demiologica, des critti n ella<br />

sezione 1:<br />

la domanda sembra evolvere verso due profili prevalenti. Accanto ad un utente fragile, anziano,<br />

cronico e passivo, c he utilizza volumi e levati d i p restazioni e h a bisogno d i t rovare risposte ai<br />

propri bi sogni <strong>di</strong> s alute e a ssistenza p iù vic ino p ossibile a l s uo d omicilio, si va delineando un<br />

utente informato, competente ed attivo, c he v uole es sere pa rtecipe de lle s celte che lo<br />

riguardano, ri ven<strong>di</strong>ca i l p roprio <strong>di</strong> ritto a ll’esercizio della l ibera s celta e guarda a nche a d a ltre<br />

realtà sanitarie, nazionali ed internazionali;<br />

l’evoluzione tecnologica consente l’utilizzo <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> agnostiche e t erapeutiche sempre<br />

meno invasive ed il trattamento, con esiti positivi, <strong>di</strong> casi molto complessi. La teleme<strong>di</strong>cina e la<br />

microrobotica pe rmettono <strong>di</strong> po rtare a l letto d el paziente, a nche a domicilio, apparecchiature<br />

sofisticate. L a <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> trattamenti pi ù m irati e m eno t ossici s ta det erminando l a<br />

cronicizzazione <strong>di</strong> una parte crescente <strong>di</strong> tumori;<br />

i modelli clinico-assistenziali stanno evolvendo a nch’essi. L ’ospedale de l f uturo s arà<br />

caratterizzato da aree <strong>di</strong> degenza ri<strong>di</strong>mensionate rispetto al passato, dalla presenza <strong>di</strong> una forte<br />

componente t ecnologica e da una m ission s empre più centrata s ul t rattamento del le pa tologie<br />

acute. L e a ree <strong>di</strong> deg enza s aranno s empre pi ù o rganizzate per t ipologia <strong>di</strong> paziente e s empre<br />

meno per <strong>di</strong> sciplina. I l t erritorio do vrà es sere c apace <strong>di</strong> liberare l’ospedale d alle attività d i<br />

carattere assistenziale e <strong>di</strong> integrarsi con l’ospedale, nel contesto più ampio della rete dei servizi.<br />

In questo quadro non va poi <strong>di</strong>menticato che:<br />

l’accelerazione dei meccanismi <strong>di</strong> federalismo competitivo tra Regioni sta determinando un forte<br />

incremento dei livelli <strong>di</strong> mobilità e l’aumento della competitività tra Aziende e aree geografiche.<br />

Ciò i mpone s celte s trategiche chiare su l futuro posizionamento de l s istema s anitario bo lognese<br />

all'interno dell'offerta regionale e nazionale;<br />

le <strong>di</strong>fficoltà a seguito della crisi economica, per il contesto nazionale ed internazionale, toccano<br />

tutti i settori, compreso quello sanitario. Le riflessioni sulla sostenibilità economico-finanziaria e<br />

sull’utilizzo <strong>di</strong> risorse appropriate recuperano prepotentemente, e per intero, la loro centralità.<br />

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