Dispensa Casa Bianca.qxd - Cineforum del Circolo
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PRESIDENTE<br />
Presidente degli Stati Uniti è il capo di stato degli Stati Uniti d’America . La Costituzione<br />
statunitense stabilisce che il presidente è investito <strong>del</strong> potere esecutivo a livello federale<br />
(art. II, sez. 1) e che a lui fanno capo le forze armate federali e le milizie dei singoli Stati,<br />
ove chiamate al servizio <strong>del</strong>la Federazione.<br />
Sempre l’art. II, dedicato al potere esecutivo, enumera altri poteri esclusivi <strong>del</strong> presidente,<br />
come quelli di raccomandare al Congresso le misure che ritiene necessarie ed opportune,<br />
di nominare consiglieri, di accordare la grazia e di sospendere le pene per i reati puniti a<br />
livello federale.<br />
L’esercizio di altri poteri presidenziali è invece coordinato con l’attività <strong>del</strong> Congresso. È<br />
il caso <strong>del</strong>la promulgazione <strong>del</strong>le leggi approvate da entrambe le camere, che include la<br />
possibilità di esercitare il diritto di veto (art. I, sez. 7). In molte tipologie di atto la collaborazione<br />
con il potere legislativo si sostanzia nell’espressione Advise and Consent <strong>del</strong><br />
Senato, vale a dire “sentito il parere e con il consenso” <strong>del</strong> Senato. Il presidente può così<br />
nominare diversi alti funzionari (inclusi i segretari di dipartimento, corrispondenti grosso<br />
modo ai ministri di un governo parlamentare), gli ambasciatori e i giudici federali, ma tali<br />
nomine devono essere scrutinate ed approvate dal Senato (a maggioranza semplice). I due<br />
terzi dei voti espressi dai senatori sono invece necessari per approvare i trattati firmati dal<br />
presidente.<br />
Il presidente rimane in carica quattro anni. Una convenzione costituzionale, stabilita da<br />
George Washington e Thomas Jefferson, limitava a due il numero di mandati ricopribili<br />
dalla stessa persona. Tale principio non venne rispettato solo da Franklin Delano Roosevelt,<br />
che venne eletto quattro volte. Nel 1951 venne quindi ratificato il ventiduesimo emendamento,<br />
che rese norma costituzionale il limite dei due mandati.<br />
L’elezione avviene indirettamente, tramite il Collegio elettorale degli Stati Uniti. Ad ogni<br />
stato viene assegnato un numero di voti elettorali, equivalente alla somma dei rappresentanti<br />
e dei senatori che lo stato elegge al Congresso. Il ventitreesimo emendamento (ratificato<br />
nel 1961) ha riconosciuto al Distretto di Columbia, privo di una propria rappresentanza<br />
congressuale, un numero di voti elettorali equivalenti a quelli che gli spetterebbero se<br />
fosse uno stato, ma comunque non superiori a quelli attribuiti allo stato meno popolato (in<br />
pratica, il Distretto non potrà esprimere più di tre voti elettorali). Quasi tutti gli stati assegnano<br />
la totalità dei loro voti elettorali al candidato che ha ottenuto la maggioranza semplice<br />
dei voti espressi nello stato stesso. In Maine e Nebraska vengono riconosciuti due voti<br />
elettorali al vincitore a livello statale, più un voto al vincitore in ogni collegio congressuale.<br />
Per diventare presidente basta dunque conquistare la maggioranza nel collegio dei grandi<br />
elettori. Nel caso nessun candidato ottenga la maggioranza, l’incombenza di eleggere il<br />
presidente spetta alla Camera dei Rappresentanti che, nel caso, vota per <strong>del</strong>egazioni statali.<br />
Sede e residenza <strong>del</strong> presidente è la <strong>Casa</strong> <strong>Bianca</strong> a Washington , D.C. Il presidente dispone<br />
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