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Settembre - Ex-Alunni dell'Antonianum

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da noi subito come facevi sempre, e i ragazzi a cercarti<br />

e chiamarti per timore che le campane smettessero<br />

di suonare prima di trovarti, e ci precipitammo<br />

tutti nello studio, e Bisìn, che aveva le manine bagnate<br />

perché voleva lui bagnati gli occhi prima di me, ti<br />

si arrampicò addosso sopra la seggiola, e ti spruzzò di<br />

acqua anche le carte che stavi scrivendo, e tu... lo<br />

sgridasti?<br />

Intanto, sulla porta, si era affacciata la figlia.<br />

- Buon giorno, mamma. — E aggiunse: — Sono<br />

qui. -- Come per dire: — Oggi, quelli che possiamo<br />

essere con te, povera mamma, ci siamo tutti.<br />

Non era, lei, religiosa. Finché potè la madre, seguitò<br />

mansueta, per farle piacere, alcune pratiche di<br />

chiesa. Aveva una sua intelligenza lucida e asciutta<br />

che respingeva forme di misticismo e di mistero; e<br />

una sua severità di costume che mal tollerava debolezze<br />

e abbandoni di sentimento. Accettò il male suo<br />

e le sventure di casa come necessità di natura; con<br />

una rassegnazione pacata e ragionata che fu sempre<br />

fino all'ultimo, in quel fragile corpo la sua forza ferma<br />

e sicura. Era superiore sempre agli avvenimenti,<br />

quali fossero, e chiunque ne fosse toccato. Ma senza<br />

durezza e senza amarezza; anzi, con soavità sorridente;<br />

se mai, certe volte, con una punta appena visibile<br />

di ironia che dava un sapore più umano alla<br />

sua stessa accettazione e rassegnazione.<br />

II "I!uni fri! l'ini"<br />

...è stato invitato a metà maggio ad<br />

esibirsi nel Teatro del Collegio Leone<br />

XIII di Milano, capace di oltre mille<br />

spettatori. La sala era gremita e il coro<br />

ebbe il successo di moltissimi applausi.<br />

Era presente anche Luciano Rosada,<br />

Maestro dell'Orchestra Stabile del Teatro<br />

della Scala di Milano, che scrisse<br />

subito al Maestro Malatesta:<br />

«... Non voglio tardare per rallegrarmi<br />

dell'ottima esecuzione del Vs. concerto<br />

all'Istituto Leone XIII di Milano.<br />

Intonazione perfetta, bellissimi suoni e<br />

interpretazione musicalissima - hanno<br />

dimostrato l'ottimo grado raggiunto<br />

del Coro.<br />

Mi auguro di aver presto occasione<br />

di risentirvi ».<br />

Il Coro aveva ricevuto i migliori elogi<br />

anche dal Maestro Lino Liviabella,<br />

Direttore del Conservatorio di Musica<br />

«G. B. Martini» di Bologna, Presidente<br />

della Giuria del X Concorso Nazionale<br />

di Canti Alpini a Lecco, dove il Coro<br />

riportò la vittoria su tutte le squadre<br />

concorrenti. Il Liviabella scrisse al Malatesta<br />

:<br />

« ...Ritengo la vostra vittoria più che<br />

meritata per la passione e competenza<br />

massimamente da Lei dimostrata nel<br />

condurre ad una eccellente fusione e a<br />

un rimarchevole spirito interpretazionale<br />

dei canti dotata d'una sensibilità non<br />

comune e di quella particolare fraterna<br />

intesa tanto necessaria per portare nel<br />

piano artistico la propria passione per<br />

Stavamo ai piedi del letto; ed ecco, dalle chiese,<br />

squillarono i primi rintocchi. E qui vidi cosa inattesa.<br />

Tante volte, negli anni lontani, la sera avevo veduta<br />

la madre, china sul letto dell'uno o dell'altro dei figli<br />

bambini; e gli prendeva la mano e gliela guidava,<br />

sulla fronte, sulla spalla sinistra, sull adestra, con le<br />

parole del segno della croce. E ora la figlia prese lei<br />

della madre la mano destra, la mano lesa, la mano<br />

senza vita, e gliela portò sulla fronte e su le spalle<br />

nel segno della croce, suggerendo le parole devote; e<br />

la madre ripeteva, guardando la figlia, seguendo i gesti,<br />

con un leggero impaccio e balbettio infantile, In<br />

nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.<br />

Venne l'estate e un mattino la madre si spense.<br />

Andai dalla figlia. Vidi negli occhi aperti e fissi che<br />

aveva capito, che aveva sentito.<br />

— Dopo, — le dissi.<br />

E quando la ebbi composta, ritornai.<br />

— Andiamo, se vuoi, dalla mamma. —<br />

Giaceva nel suo letto con le mani in croce: tutte<br />

due uguali, ora. Ma nel volto era come quando il mattino<br />

entravamo in camera a salutarla. Ma così vivo era<br />

nel volto il suo sorriso, così illuminata era la sua fronte,<br />

che ci parve cosa miracolosa.<br />

— Babbo, se non crediamo ora non crederemo<br />

mai più. —<br />

Da «II Mantello di Cebete» - 1944<br />

la musica. Ritengo la Coralità l'espressione<br />

più nobile della società umana.<br />

A Lei e al Coro padovano «Tre Pini»<br />

che tale espressione hanno raggiunto<br />

con un meritato primato, i più cordiali<br />

auguri di vita e di scena »<br />

Coro festeggiato dal R. P. Merliti, Rettore del Collegio Leone XIII.<br />

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