consulta nazionale polizia stradale - Consap Palazzo Chigi
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In evidenza <strong>Consap</strong> Magazine 2011<br />
degli Automobile Club internazionali per Eurorap, il<br />
programma europeo per la sicurezza delle infrastrutture.<br />
Lo studio mette in evidenza un fato abbastanza<br />
noto ossia che le autostrade sono notevolmente più<br />
sicure della restante rete viaria, circa 99% dei tratti<br />
giudicati a basso rischio.<br />
Oltre il 60%degli incidenti infatti si verificano sulle<br />
strade a carreggiata singola. La classifica del rischio<br />
<strong>stradale</strong> è stata calcolata sulla base dei dati dei flussi<br />
di traffico disponibili su 240.000 km di strade mese<br />
in rapporto al numero degli incidenti.<br />
Per l’Italia il risultato non è del tutto negativo i percorsi<br />
monitorati superano la media europea per qualità<br />
e sicurezza. La maglia nera italiana di questa<br />
classifica delle infrastrutture stradali, vede in testa,<br />
diciamo stranamente per un paese a due velocità<br />
dove il Nord appare più avanzato del meridione va<br />
alla tratta piemontese della A26 in provincia di Ales-<br />
35<br />
sandria, ma anche il centro ha nella tratta Torano -<br />
Avezzano della A25 tra Torano e Avezzano e nel<br />
tratto della A14 tra Bari nord e Taranto nord, i suoi<br />
punti deboli. Lo studio – ha sostenuto il presidente<br />
dell’ACI, Enrico Gelpi – giudica positivamente la<br />
rete italiana rispetto ai 111 tratti esaminati.<br />
Gli incidenti mortali si concentrano sul 10% della<br />
rete <strong>stradale</strong> europea ed è proprio su questi tratti che<br />
si devono convogliare gli sforzi delle istituzioni per<br />
l’ammodernamento e la messa in sicurezza delle infrastrutture<br />
stradali”.<br />
Rispetto alla rinnovata attenzione per la sicurezza<br />
<strong>stradale</strong> a livello europeo e mondiale registriamo il<br />
commento del Presidente della Commissione Trasporti<br />
della Camera l’onorevole Mario Valducci cha<br />
parla di risultati importanti derivanti dalle recenti modifiche<br />
al Codice della Strada, ma aggiunge “Ci<br />
sono categorie più deboli, come i pedoni, per i quali<br />
gli incidenti non diminuiscono.<br />
Ci preoccupa anche l’eccesso di concorrenza nel settore<br />
dell’autotrasporto con lavoratori non italiani, che<br />
vanno oltre i limiti e causano incidenti, Stiamo valutando<br />
anche l’opportunità di introdurre un aggravante<br />
penale – ha concluso Valducci – come il reato<br />
di omicidio <strong>stradale</strong>, che possa funger da deterrente<br />
in chi pensa di potersi mettere alla guida in condizioni<br />
psico-fisiche temporaneamente compromesse.<br />
Anche in questo settore però la sfavorevole contingenza<br />
economica pesa sugli enti locali, i sindaci<br />
spiegano che non si può esigere che i comuni diventino<br />
centri di risparmio e poi far gravare su di essi<br />
l’onere completo degli investimenti per potenziare le<br />
infrastrutture.<br />
Giorgio E. De Carolis