3.1. C. BORSARELLI, La Fortezza Medicea di Grosseto - BibAr
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<strong>di</strong> Castiglia <strong>di</strong> espansione<br />
nell’Africa settentrionale con la<br />
collaborazione delle flotte dei<br />
minori stati italiani 5 .<br />
D'altra parte la morte <strong>di</strong> Solimano<br />
(1566) determinava all'interno del<br />
suo impero <strong>di</strong>ssensi tali da far<br />
ritenere a Filippo II che quello fosse<br />
il momento propizio per abbatterlo.<br />
<strong>La</strong> Spagna, comunque, doveva far<br />
fronte ad un doppio pericolo: da<br />
una parte i Barbareschi, da Tripoli<br />
fino a Salè, dall'altra gli stessi<br />
Turchi.<br />
E chi si spingeva più facilmente a<br />
compiere scorrerie lungo le coste<br />
tirreniche erano proprio i primi, dal<br />
momento che i Turchi, una volta<br />
fatto il loro bottino nelle coste<br />
ioniche ed adriatiche ben raramente<br />
si preoccupavano <strong>di</strong> spingersi<br />
oltre 6 . <strong>La</strong> sconfitta della Gerba<br />
(1560), se aveva rappresentato una<br />
seria lezione per la Spagna (era<br />
ormai chiara la necessità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>venire forti e potenti per mare,<br />
non essendo più sufficienti le<br />
misure <strong>di</strong>fensive terrestri) allo<br />
stesso tempo induceva l'accorto<br />
duca <strong>di</strong> Toscana ad un ampio<br />
lavoro <strong>di</strong> armamento marittimo. In<br />
esso si inseriva la creazione, nel<br />
1562, dell'or<strong>di</strong>ne militare<br />
5 Cioè quelle genovesi, toscane, napoletane, siciliane;<br />
inoltre quelle dei Cavalieri <strong>di</strong> Malta. Cfr. F. Braudel<br />
1965, p. 1086.<br />
Nel maggio del 1564 era concluso un trattato tra<br />
Cosimo e Filippo II in base al quale il duca si<br />
impegnava a fornire <strong>di</strong>eci galere equipaggiate per la<br />
<strong>di</strong>fesa delle coste me<strong>di</strong>terranee dai barbareschi. Cfr. F.<br />
Inghirani; 1~84~, p. 21).<br />
6 F. Braudel 1965, p. 1082. Erede del Barbarossa il<br />
Dtagut scorrazzava coi suoi uomini lungo le coste del<br />
Me<strong>di</strong>terraneo; depredando ed incutendo terrore fino<br />
alle coste della Maremma senese. Cfr. A.S.F.,<br />
Me<strong>di</strong>ceo, f. 501, c. 102, Angelo Niccolini a Cosimo,<br />
Siena 2 settembre 1563.<br />
cavalleresco dei cavalieri <strong>di</strong> Santo<br />
Stefano 7 .<br />
Come conseguenza<br />
dell'intensificazione <strong>di</strong> tali sforzi<br />
marittimi si ebbero nel<br />
Me<strong>di</strong>terraneo due episo<strong>di</strong> famosi:<br />
la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> Malta nel 1564 e la<br />
vittoria a Lepanto, nel 1571.<br />
Quest’ultima era stata possibile<br />
solo grazie ad un felice concorso <strong>di</strong><br />
circostanze, che avevano alleviato<br />
d’improvviso tutte le <strong>di</strong>fficoltà<br />
della Spagna: i Paesi Bassi<br />
sembravano dominati dal duca<br />
d'Alba, l’Inghilterra doveva<br />
affrontare <strong>di</strong>fficoltà interne, la<br />
Francia era ancora fuori<br />
combattimento. Ma fu solo un<br />
momento <strong>di</strong> sosta. <strong>La</strong> Spagna, del<br />
resto, non aveva mai potuto<br />
concentrare in un solo punto tutte<br />
le sue forze e quin<strong>di</strong> impegnarsi a<br />
fondo in una <strong>di</strong>rezione ben precisa.<br />
Dopo Lepanto le forze della Lega<br />
fallivano nel 1571 a Modone; nel<br />
1573 Venezia abbandonava la lotta,<br />
nel 1574 il turco trionfava alla<br />
Goletta ed a Troia 8 .<br />
Dal canto loro i corsari non<br />
cessavano <strong>di</strong> infestare le coste e <strong>di</strong><br />
conseguenza non era interrotta<br />
l'opera <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, la quale, anzi,<br />
rispetto ai primi anni andava<br />
abbracciando un orizzonte più<br />
vasto 9 .<br />
Al momento dell'affermarsi della<br />
<strong>di</strong>nastia me<strong>di</strong>cea nello Stato <strong>di</strong><br />
7 L. Cantini, 1800-1808, tomo IV, p. 30. L’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
Santo Stefano, molto noto per via delle sue commende,<br />
costituite per lo più da beni fon<strong>di</strong>ari, serviva non solo<br />
per combattere i Turchi, ma anche per depredare le<br />
coste nord-africane: un modo come un altro per<br />
arricchire Ie casse granducali.<br />
8 F. Braudel 1965, p. 1259 e ss.<br />
9 A.S.F., Me<strong>di</strong>ceo, f. 225, c. 119, Cosimo ad Achille<br />
Gieri, Firenze, 29 ottobre 1567; f. 232, c, 1, Cosimo<br />
a Baccio Marignolli, Firenze, 4 maggio 1568.