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Documento sulla sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro per le Ditte ...

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Hospital), Angiografia, Neurologia, Geriatria, Urologia, Sala O<strong>per</strong>atoria <strong>di</strong> Oculistica e, in misura minore, <strong>le</strong> altre<br />

strutture.<br />

Prima <strong>di</strong> acc<strong>ed</strong>ere al<strong>le</strong> varie strutture occorre prendere contatti con il Responsabi<strong>le</strong> <strong>per</strong> chiarimenti <strong>ed</strong> in<strong>di</strong>cazioni<br />

in merito.<br />

La fase <strong>di</strong> preparazione, presso la struttura Farmacia, avviene in appositi locali realizzati secondo la normativa<br />

vigente (dotati <strong>di</strong> cappe, impianti <strong>di</strong> aerazione <strong>ed</strong> aspirazione, con pavimenti e pareti facilmente lavabili, ecc.).<br />

Si rammenta, inoltre, che allo stato attua<strong>le</strong>, la protezione <strong>dei</strong> lavoratori esposti a farmaci chemioterapici antiblastici<br />

in ambito sanitario è regolamentata dal<strong>le</strong> linee guida prodotte dalla conferenza stato-regioni nella s<strong>ed</strong>uta del 5<br />

agosto 1999 e pubblicata in GU n° 236 del 7/10/99, recepite da ISPESL e AIMPLS che, congiuntamente,<br />

hanno pubblicato un documento contenente <strong>le</strong> in<strong>di</strong>cazioni <strong>per</strong> l’applicazione del<strong>le</strong> citate linee guida.<br />

Nello svolgimento dell’attività lavorativa occorrerà, <strong>per</strong>tanto, seguire puntualmente <strong>le</strong> in<strong>di</strong>cazioni contenute nei<br />

documenti citati.<br />

Si ricorda che la manutenzione del<strong>le</strong> cappe e <strong>dei</strong> filtri è una attività a rischio specifico in quanto in essi si<br />

concentrano in modo significativo i contaminanti e <strong>per</strong>tanto occorrerà usare appositi <strong>di</strong>spositivi in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong><br />

protezione e proc<strong>ed</strong>ure <strong>per</strong> evitare infortuni, malattie e l’inquinamento dell’ambiente circostante.<br />

Pertanto i datori <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>, i responsabili del<strong>le</strong> <strong>di</strong>tte, enti <strong>ed</strong> associazioni <strong>ed</strong> i lavoratori autonomi, i professionisti, i<br />

consu<strong>le</strong>nti <strong>ed</strong> il <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> che a qualsiasi titolo o<strong>per</strong>a presso l’Azienda, oltre ad attenersi al<strong>le</strong> vigenti normative <strong>ed</strong><br />

al<strong>le</strong> succitate <strong>di</strong>sposizioni, devono informare preventivamente i <strong>di</strong>pendenti sui rischi generali e specifici e<br />

provv<strong>ed</strong>ere alla loro formazione <strong>ed</strong> addestramento.<br />

Rischio anestetici aeriformi<br />

Nel<strong>le</strong> sa<strong>le</strong> o<strong>per</strong>atorie <strong>ed</strong> in alcuni ambulatori protetti viene fatto uso <strong>di</strong> anestetici aeriformi, essenzialmente<br />

alogenati quali sevorane e desflurane. Inoltre il rischio può essere presente nel<strong>le</strong> attività <strong>di</strong> manutenzione degli<br />

impianti e del<strong>le</strong> attrezzature e<strong>le</strong>ttrom<strong>ed</strong>icali che hanno contenuto anestetici aeriformi.<br />

Per gli o<strong>per</strong>atori presenti nel<strong>le</strong> sa<strong>le</strong> o<strong>per</strong>atorie <strong>ed</strong> ambulatori, <strong>le</strong> fasi più a rischio sono <strong>le</strong> seguenti:<br />

- <strong>per</strong><strong>di</strong>te dal<strong>le</strong> maschere, qualora si proc<strong>ed</strong>a ad anestesia inalatoria prima dell’intubazione;<br />

- o<strong>per</strong>azione <strong>di</strong> ricarica del vaporizzatore;<br />

- <strong>per</strong><strong>di</strong>te dai circuiti ad alta e a bassa pressione nei casi <strong>di</strong> guasto degli stessi;<br />

- <strong>per</strong><strong>di</strong>te nel sistema <strong>di</strong> evacuazione e/o nei circuiti paziente in caso <strong>di</strong> errato montaggio;<br />

- emissioni <strong>di</strong> anestetico aeriforme in fase <strong>di</strong> estubazione del paziente;<br />

- gas espirati dal paziente nella fase imm<strong>ed</strong>iatamente successiva all’estubazione.<br />

L’attività che espone all’azione degli anestetici aeriformi è molto <strong>di</strong>fferenziata all’interno dell’azienda e varia non<br />

solo con la tipologia <strong>di</strong> intervento chirurgico che deve essere effettuato, ma anche con <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni generali del<br />

paziente. Risulta estremamente <strong>di</strong>fficoltoso standar<strong>di</strong>zzare, <strong>per</strong> <strong>le</strong> singo<strong>le</strong> specialità chirurgiche, la frequenza e la<br />

durata <strong>di</strong> esposizione, il quantitativo <strong>di</strong> anestetico richiesto dal<strong>le</strong> specifiche pratiche anestesiologiche, ecc.<br />

Tutte <strong>le</strong> sa<strong>le</strong> o<strong>per</strong>atorie, gli ambulatori protetti e <strong>le</strong> <strong>di</strong>agnostiche sono dotate <strong>di</strong> impianti che consentono il<br />

frequente e controllato ricambio d’aria.<br />

Qualora i Vs. o<strong>per</strong>atori svolgano attività durante l’utilizzo <strong>di</strong> tali anestetici, occorrerà richi<strong>ed</strong>ere l’autorizzazione <strong>di</strong><br />

accesso al Responsabi<strong>le</strong> del<strong>le</strong> strutture dove si andrà ad o<strong>per</strong>are, richi<strong>ed</strong>ere informazioni sul<strong>le</strong> precauzioni da<br />

adottare e formare preventivamente il proprio <strong>per</strong>sona<strong>le</strong>.<br />

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